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FedericoII
ISTITUTOITALIANODISCIENZEUMANE
DottoratodiricercainDirittoedEconomia
XXCiclo
Tesididottorato
Lincidenzadeldirittocomunitario
sulladisciplinainternadelcontratto
Tutor
Ch.moProf.LuigiSico
Dottorando
GiovanniPagano
AnnoAccademico2007/08
INDICE
Premessa
Introduzione
pag.4
pag.9
pag.16
Cap.1Lefontidelcontratto
1.Lacartacostituzionale
2.Ilcodicecivile
3.Ildirittoregionale
4.Ildirittocomunitario
Cap.2Gliinterventicomunitarisulladisciplinacontrattuale
pag.32
1.Isettoridiinterventodeldirittocomunitario
2.Perchiconsumatori?
3.Nonsoloiconsumatori.Icontrattidiimpresa
4. Segue. La tutela del contraente debole. Ricadute nellordinamento
italiano
5.Segue.Ilrapportodifranchising
6.Conseguenzesullateoriainternadelcontratto
7.Aperturadeldirittocomunitarioadistanzedicaratteresociale
8.Laneutralitdelcontratto
9.Lefasiattraversolequalisisviluppalatuteladelconsumatore
10.Segue.Icontratticonclusiadistanza
11.Segue.Lecommerce
12.Segue.Icontrattinegoziatifuorideilocalicommerciali
13.Lasecondafase
13a.Laformacontrattuale
13b.Icontrattiperiqualiricorronoleregolesullaformascritta
14.Leclausolevessatorie
15.Segue.Ilcasodellapenalemanifestamenteeccessiva
16.Laterzafase.Lesecuzione,ildirittodiregresso
17.Segue.Ildirittodirecesso
18.Linterpretazionedelcontratto
19.Linterventodelgiudiceatuteladellequitdelcontratto
20.Sanzioni,conseguenze,garanzie
21.Laderogaallanullitcodicistica
22.Lanullitrelativa
23.Segue.Altricasidinullitrelativaprevistidaldirittocomunitario
24.Sullampliamentodelleareediincidenzadelloschemacontrattuale
25.Nuovefigurecontrattuali:laquestionedelpegnorotativo
26.Valutazioniconclusive.
Cap.3Imezzidituteladelconsumatoreeildirittocomunitario
pag.121
1.Gliinterventideldirittocomunitario.Lelimitatecompetenze
2.Segue.Lepossibilitoffertedaltit.IVdeltrattatoCE
3.Lemisureinibitorie
4.Irimedialternativiallagiurisdizione
5.Ilcasodelleastreintes
6.Lepenalitprevistedalladirettiva98/27
Cap.4Leproposteafavorediuncodicecivileeuropeo
pag.143
1.Lacodificazionedeldirittocivileeuropeo.Leopinionifavorevoli
2.Segue.Lealtreposizioni
3.Laposizionedelleistituzionicomunitarie
4.Ilruolodeglistudiosi
5.Segue.Valutazionifinali
Bibliografia
pag.164
Premessa
La presente ricerca dedicata allo studio dellincidenza del diritto
comunitariosulladisciplinacivilisticadelcontratto.
Inquadrandosi nellambito del pi ampio contesto del diritto privato
europeo,dicuivaaconsiderareunaspettospecifico,essasigiustificanon
soloperilrilevantenumerodinormecomunitariechesioccupanoormai
diquestequestionieperillorovaloreformalequantopericontenutieper
le possibili conseguenze sulla teoria generale del contratto nel diritto
interno. Seguendo il percorso delineato da Chin1, questo lavoro si
proponediconsiderareseeinqualemisuralenovitintrodottedaldiritto
comunitario hanno inciso, modificandole, sulle linee guida interne dei
rapporti intersoggettivi e se sia proponibile come indispensabile una
rifondazionedelprevigentedirittonazionaledeirapporticontrattuali.
La normativa di derivazione comunitaria ha raggiunto ambiti e settori
che,aprimavista,sembravanodovesserosfuggireallasuapresa:sipensi,
adesempio,allapplicazionedelladisciplinavoltaatutelareiconsumatori
nei rapporti con i professionisti anche a soggetti che non rivestono in
senso proprio la qualifica di consumatore ma sono ugualmente in una
posizionepercosdiredebolerispettoallalorocontroparte2.
differenziati,siadalpuntodivistadellacoesione(modelliunitari,modelli
misti),siadalpuntodivistadellaloroformazionestorica,siadalpuntodi
vista dellapparato linguistico, concettuale e operazionale, che tuttavia
stannoconvergendotraloroperimpulsiinternieperimpulsiesterni,sche
allosservatore appaiono pi rilevanti gli aspetti di sovrapposizione, di
contatto, di similitudine, che non quelli che ancora li distaccano e li
distanziano. Detto questo, va anche avvertito che i due riferimenti non
sono tra loro assolutamente distanti e privi di collegamento: non solo le
soluzioni realizzate sul piano comunitario traggono, in ultima analisi, la
loro ragione dessere dalla comunanza di valori presenti nelle singole
esperienze nazionali, quandanche perch in atto una forte spinta alla
redazionedicodicedidirittoprivatoeuropeochesibasasiasuldirittodi
formazionecomunitariachesulletradizioni comuni degliStatimembrie
alla cui realizzazione non sono estranee le stesse istituzioni comunitarie
(suciv.infracap.IV).
E stato, infatti, evidenziato5 il carattere circolare, osmotico dei valori
giuridici, nelle due direzioni: non solo dal diritto comunitario al diritto
interno ma anche viceversa. La gran parte delle regole oggi incluse nei
trattati comunitari e create dalle fonti di produzione del diritto
comunitarioriflettono,infatti,terminologie,concetti,istituti,appartenenti
alle culture e quindi agli ordinamenti di singoli Paesi membri. E
G.Alpa,art.cit.,p.12.
diversificatetraloro8,tantche,sullostessopianocomunitario,sidibatte
sullopportunit di dare vita ad un vero e proprio codice europeo dei
contratti9.
Da ultimo vanno ancora ricordati i risultati raggiunti sul piano
dellarmonizzazionedellenormesullasceltadeldirittoapplicabilechesi
collocano, per, su di un piano diverso rispetto a quello oggetto della
ricerca10, considerate che gli interventi di diritto internazionale privato si
fermano a dettare regole condivise sulla scelta della legge regolatrice
delleobbligazioni.
R. Zimmermann, Civil Code and Civil Law, in Columbia Jour. European Law,
1994,p.95.
9 V. Relazione di P. Pollice, Unificazione e armonizzazione del diritto privato dei
contratti, tenuta al Convegno italo tedesco di Napoli del 78 novembre 2007, in
corsodipubblicazione.Suquestoaspettov.infracap.IV.
10J.D.GonzlezCampos,Dirittoprivatouniformeedirittointernazionaleprivato,in
P. Picone (a cura di) Diritto internazionale privato e diritto comunitario, Padova,
2004,p.33ss..
8
Introduzione
Leprimerealizzazionideldirittocomunitarionelcampodelletransazioni
commerciali risalgono alle direttive sulla responsabilit per i prodotti
difettosi(1985),sullavenditaportaaporta(1985),sulcreditoalconsumo
(1987) alle quali si sono aggiunte qualche anno pi tardi, dopo lAtto
Unico del 1987, quelle sui viaggi tutto compreso (1993), sulle clausole
abusive nei contratti con i consumatori (1994), sulla vendita al consumo
(1999)11.Atuttoggi,ilnumerodegliinterventisiaggirasullaquarantina;
Unaelencazionedegliattiriguardantiicontratticomprende:
direttiva 84/450/CEE relativa alla pubblicit ingannevole, modificata dalla
direttiva97/55/CEsullapubblicitcomparativaedalladirettiva2005/29relativa
allepratichecommercialislealitraimpreseeconsumatorinelmercatointerno;
direttiva 85/374/CEE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative degli Stati membri in materia di responsabilit
per danno da prodotti difettosi modificata dalla direttiva 1999/34/CE;
successivamente il tema stato ripreso in considerazione della relazione della
Commissione (COM (2000) 893) sullapplicazione della direttiva 85/374 relativa
allaresponsabilitperdannodaprodottidifettosi;
direttiva85/577/CEEperlatuteladeiconsumatoriincasodicontrattinegoziati
fuorideilocalicommerciali;
direttiva 87/102/CEE relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative degli Stati membri in materia di credito al
consumo,modificatadalledirettive90/88e98/7,edabrogatadalladir.2008/48;
direttiva 88/378/CEE relativa al ravvicinamento della legislazione degli Stati
membriconcernentilasicurezzadeigiocattoli;
direttiva 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze e i circuiti tutto
compreso;
direttiva92/59/CEErelativaallasicurezzageneraledeiprodotti;
11
questi,ancheseriguardanoprevalentementeicontratticoniconsumatori,
ovvero si riferiscono ad una sfera ben precisa di rapporti di tipo
orizzontale che intercorrono con un non professionista che, per
definizione, rappresenta la parte debole, non si esauriscono in questo
ambito soltanto. Si considerino, infatti, i contratti di assicurazione e di
intermediazione assicurativa, i contratti bancari e di intermediazione
direttiva 93/13/CEE concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i
consumatori;
direttiva 93/22/CEE relativa ai servizi di investimento nel settore dei valori
mobiliari;
direttiva 94/47/CE concernente la tutela dellacquirente per taluni aspetti dei
contrattirelativiallacquisizionediundiritto digodimentoatempoparzialedi
beniimmobili;
direttiva 97/7/CE riguardante la protezione dei consumatori in materia di
contrattiadistanza,modificatadallasopraccitatadirettiva2005/29;
direttiva 98/6 /CE in materia di indicazione dei prezzi dei prodotti offerti ai
consumatori;
direttiva 99/44/CE su taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di
consumo
direttiva99/93/CErelativaadunquadrocomunitarioperlefirmeelettroniche;
direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della societ
dellinformazione,inparticolaredelcommercioelettronico;
direttiva2001/95/CErelativaallasicurezzageneraledeiprodotti;
direttiva2002/65/CEsullacommercializzazioneadistanzadeiservizifinanziari
deiconsumatori,modificatadallasopraccitatadir.2005/29/CE.
Si consideri, inoltre, che ancora in corso di elaborazione la direttiva sulla
responsabilit del prestatore di servizi e sulla responsabilit e relativa
assicurazioneperildannoambientale.
Tuttoquestosenzaconsiderareledirettiveinmateriadiassicurazione(direttiva
92/49chemodificaladirettiva73/239perlassicurazionevitaeladirettiva92/96
chemodificaladirettiva79/267perlassicurazionediversadaquellavita),quelle
suldirittobancario(2000/12e2000/28),quelleinmateriasocietariaodirapporti
dilavorochefuoriesconodalpresentestudio.
10
11
14
12
esistabilivache,Perquantoconcerneildirittomateriale,.<occorresse>
procedere ad uno studio globale sulla necessit di ravvicinare le
legislazionidegliStati membriinmateria civilepereliminare gliostacoli
alcorrettosvolgimentodeiprocedimenticivili.
Questi ulteriori traguardi sono prospettati partendo dalla constatazione
dello stato di avanzamento del processo di integrazione e dalla
consapevolezzacheitempisonomaturipernuovirisultati.
Inquestaprospettivavannoinquadratelenovitintrodotteconiltrattato
di Amsterdam relative alla attribuzione alla Comunit della competenza
ad adottare regole di diritto internazionale privato in tutta la materia
civilistica avente connotazioni transfrontaliere (tit. IV, art. 65, TCE). Tale
competenza estende, infatti, sia pure da un particolare punto di vista, il
campo dazione del diritto comunitario dalla materia contrattuale,
relativamente alla quale le regolamentazioni materiali trovavano gi una
sufficienteedidoneabasegiuridicanegliartt.100e100A(oggiartt.94e
95), a tutto il campo del diritto civile. Lart. 65 consente di considerare,
ovviamente sotto il profilo del dip, non solo quanto poteva gi essere
valutato(masottoprofilidiversi!)inbaseallart.9515,maancheildirittodi
famigliaeildirittosuccessorio16.
Inquestitermini,F.Pocar,Lacomunitarizzazionedeldirittointernazionaleprivato:
unaEuropeanConflictofLawsRevolution?, in Riv. dir. int. priv. proc., 2000,p.876
ss.; S. Bariatti , La cooperazione giudiziaria in materia civile dal terzo pilastro
dellUnione Europea al titolo iv del trattato CE, in DUE, 2001, p. 295; M. Gardees
Santiago,EldesarrollodelderechointernacionalprivadotraseltratadodeAmsterdam:
15
13
Alla luce di queste norme, infatti, sono stati adottati regolamenti che
hannoperoggettolaleggeregolatricedelleobbligazionicontrattuali(reg.
593/2008) (gi regolata dalla convenzione di Roma del 1980) o delle
obbligazioni extracontrattuali (reg. 864/2007). Lintervento che si
concretizza nelladozione di regole di diritto internazionale privato ,
ovviamente, cosa diversa e meno pregnante della regolamentazione
materiale; in un certo senso evidenzia la difficolt a procedere con
modalitpiincisive.Ildiscorsoinvecediversoperqueisettori,comeil
dirittodifamiglia,incuisussistelaimpossibilitdiprocedere,dalpunto
divistacomunitario,sulpianodellunificazionedeldirittomaterialenon
avendoleistituzionicompetenzaadoperare.Nonpotendointervenirecon
losarticulos61c)y65TCEcomobasejuridica,inRev.der.comun.eur.,2002,p.231
ss;H.P.Mansel,ZumSystemwechselimeuropischenKollisionsrechtnachAmsterdam
und Nizza, in Baur e Mansel (a cura di), Systemwechsel im europischen
Kollisionserecht,Mnchen,2002,p.5ss.;P.DeCesari,Dirittointernazionaleprivato
comunitario,Torino,2005,p.10ss.;O.Remien,EuropeanPrivateInternationalLaw,
the European Community and its Emerging Area of Freedom, Security and Justice, in
CMLR,2001,p.74;E.Pagano,Lamateriacivileconimplicazionitransfrontaliereele
competenze comunitarie di diritto internazionale privato, in DUE, 2008, p. 138 ss.
secondoilqualelelementodimaggioredifferenzatraleduenormativestanelle
circostanze in presenza delle quali le misure di diritto internazionale privato
possono essere adottate. Mentre lart. 95 consente di precisare, nel corpo stessa
dellanormativachevieneadottata,laportatadegliinterventi,lart.65giustifica
ladozione di regole di diritto internazionale privato autonome, sganciate da
misure concrete che possono essere, poi, tanto generali, di tipo orizzontale che
specificheerelativeaparticolariproblematiche.
16 R. Baratta, Verso la comunitarizzazione dei principi fondamentali del diritto di
famiglia,inRiv.dir.int.priv.proc.,2005,p.573ss
14
Iltestodelnuovoarticolo65prevede:
1. LUnione sviluppa una cooperazione giudiziaria nelle materie civili con
implicazioni transnazionali, fondata sul principio di riconoscimento reciproco
delle decisioni giudiziarie e extragiudiziali. Tale cooperazione pu includere
ladozione di misure intese a ravvicinare le disposizioni legislative e
regolamentaridegliStatimembri.
2. Ai fini del paragrafo 1, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando
secondolaproceduralegislativaordinaria,adottano,inparticolaresenecessario
albuonfunzionamentodelmercatointerno,misurevolteagarantire:
a)ilriconoscimentoreciprocotragliStatimembridelledecisionigiudiziarieed
extragiudiziali e la loro esecuzione; b) la notificazione transnazionale degli atti
giudiziariedextragiudiziali;c)lacompatibilitdelleregoleapplicabilinegliStati
membriaiconflittidileggiedigiurisdizione;d)lacooperazionenellassunzione
dei mezzi di prova; e) un accesso effettivo alla giustizia; f) leliminazione degli
ostacoli al corretto svolgimento dei procedimenti civili, se necessario
promuovendo la compatibilit delle norme di procedura civile applicabili negli
Stati membri; g) lo sviluppo di metodi alternativi per la risoluzione delle
controversie; h) un sostegno alla formazione dei magistrati e degli operatori
giudiziari.
3. In deroga al paragrafo 2, le misure relative al diritto di famiglia aventi
implicazionitransnazionalisonostabilitedalConsiglio,chedeliberasecondouna
procedura legislativa speciale. Il Consiglio delibera allunanimit previa
consultazionedelParlamentoeuropeo.()
17
15
Capitoloprimo
Lefontidelcontratto
1.Lacartacostituzionale
Al fine di inquadrare il ruolo del diritto comunitario nel particolare
contesto del diritto delle transazioni commerciali cui questo studio
dedicato, va delineato il panorama delle fonti di riferimento di questa
materia. Al riguardo non va esclusa la fonte primaria del diritto interno
rappresentata dalla carta costituzionale con la quale anche il diritto
comunitariochiamatoainlineadiprincipioaconfrontarsi18.
La concezione che attribuisce alle regole contenute nella carta
costituzionale un valore e una portata unicamente programmatica, cos
come quella di rappresentare un mero limite alla legislazione
16
V.ades.N.Irti,Leggispeciali,inRiv.dir.civ.1979,I,p.150perilqualelanorma
costituzionale (programmatica) non disciplina direttamente singole materie o
categorie di casi ma enuncia principi che esigono il tramite, necessario e
insopprimibile, delle norme ordinarie. Sul punto, v. anche P. Rescigno,
Introduzionealcodicecivile,RomaBari,1992,p.17ss.
20P.Perlingieri,Ildirittocivilenellalegalitcostituzionale,Napoli,2006,p.535ss.il
quale contrasta anche lopinione di chi si limita a vedere nella costituzione una
mera elencazione di principi giuridici generali da far valere soltanto in sede
dinterpretazione di enunciati normativi ordinari (p. 538 ss). Per questo A. un
simile inquadramento delle norme della costituzione non utilizza a pieno le
<loro>potenzialit(p.543).;F.Gazzoni,Manualedidirittoprivato,Napoli,2007,
p.22ss.
21 Per la materia civile in senso lato (ed anche per alcuni contratti, come ad
esempio quello di lavoro, che questo studio non considera) i riferimenti sono
molto pi numerosi. Si pensi, ad esempio, alla materia del diritto familiare, ai
dirittidellapersonalit,aidiritticivili.GiustamenteP.Perlingieri,Ildirittocivile,
cit., p. 555 avverte che per il civilista si prospetta un vasto e suggestivo
programmadiindagineeparladiundirittocivilecostituzionale.
19
17
18
attenuareildannochesarebbederivatoagliaffittuariinquantositrattava
di ricondurre ad equit rapporti contrattuali sperequati a danno della
partepidebole25.
La rilevanza dellart. 41 secondo cui liniziativa economica privata
liberaenonpusvolgersiincontrastoconlutilitsocialeoinmododa
recaredannoallasicurezza,allalibert,alladignithasollevatoqualche
problema in quanto si riferisce alliniziativa privata e non allautonomia
contrattuale;perquestosiparlatodiunasuarilevanzaindirettaessendo,
liniziativaprivata,unostrumentodelliniziativaeconomica26.
Lart.41cost.sulliniziativaeconomicastato,poi,messoinrelazionecon
lart. 1322 c.c., che espressamente considera lautonomia contrattuale. In
tal modo le due regole si combinerebbero tra di loro: una sul contenuto
contrattuale e laltra sulla creazione di nuove figure. Questa tesi, per
quanto possa apparire ineccepibile, si espone a critiche. Si pu dubitare
sullidentificazionedelconcettodiiniziativaeconomicaprivataconquello
di autonomia contrattuale, perch essi hanno un diverso ambito di
incidenza. Liniziativa economica privata estrinsecazione dellattivit
dellohomoeconomicus,dellimprenditore,mentre,lautonomiacontrattuale
prerogativa di chiunque, anche di chi non imprenditore. Per questo
motivo lancoraggio allart. 41 potrebbe finire per privilegiare solo una
categoriadisoggetti,glioperatorieconomici;essopotrebbe,infatti,essere
IlcasoriferitodaF.Gazzoni,op.cit.,p.789.
F.Gazzoni,op.cit.,p.787.
25
26
19
utilizzato
per
ravvisare
il
fondamento
costituzionale
diretto
V.commentoart.1delCodicedelconsumoacuradiV.Cuffaro,Milano,2008,p.7.
27
20
Dellacostituzionesonostaticonsideraterilevantianchequellenormepi
specifiche che esprimono valori corrispondenti agli interessi in
discussione. Gli atti di autonomia negoziale che, per es., incidono sulla
salute, gli atti di consenso o assenso a trattamenti sanitari (consenso
informato negozio giuridico unilaterale, che si correla al diritto alla
salute)nontroverebberosolotutelanellart.2onellart.41quantonellart.
32,lacuiprecettivitormaiacquisita,enellart.13sullalibertpersonale
del soggetto. Di qui il fondamento del danno biologico, che la
conseguenza,appunto,dellaprecettivitdellart.32correlatoallart.2043
c.c. sul danno ingiusto. La rilevanza cost. della risarcibilit del danno
esistenziale che ruota intorno allart. 2 cost. deriva dalla compressione
delleattivitrealizzatricidellapersona.
Sesivuoleporreinessereunattoformativodiunaassociazionesindacale
o politico si deve fare riferimento, oltre che allart. 2, agli artt. 39 e 49
secondocuilalibertassociativasimanifestaneldarluogoasindacatiein
partitipolitici,rispondentiaconnotazionidemocratiche.
Secondolart.39,co.2condizioneperlaregistrazionecheglistatutidei
sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. Lart.
49prescrivechetuttiicittadinihannodirittodiassociarsiliberamentein
partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica
nazionale. La struttura dellorganizzazione partitica deve essere
improntataacriteridemocratici;questoprincipioillimiteallautonomia
associativa destinata alla creazione di partiti e sindacati. Principio
21
22
morale dei coniugi perch uno dei coniugi potrebbe approfittarne e far
cadereincomunioneancheibenipersonalidellaltroconiuge.
Un altro limite, derivante sempre dalla carta e dal principio dellunit
della famiglia, riguarda un accordo sulla conduzione della vita familiare
cheattentasseal principio della unit della famiglia; esso nullo,perch
contrario al principio informatore del nostro diritto costituzionale della
famiglia.Cossarebbeperlaccordoconcuisistabiliscecheogniconiuge
conduce una vita autonoma e che si vedono solo una volta ogni tanto.
Questo tipo di accordominala vitadella famiglia ed nulloperch non
osservanteillimitecostituzionale.
Per concludere su questa tesi che estende lambito di operativit della
cartacostituzionaleatuttelemanifestazionidiautonomianegoziale,non
si dovrebbe pi parlare al singolare di fondamento cost. dellautonomia
contrattuale,madifondamenticostituzionalidellautonomianegoziale.
2.Ildirittoregionale
23
suaattualeformulazione)haattribuitoalloStatocompetenzaesclusivain
materia, tra laltro, di ordinamento civile, ma ha conferito alle Regioni
competenza legislativa, in via concorrente o esclusiva, in molte materie
aventi diretta attinenza privatistica (commercio con lestero, professioni,
ordinamentosportivo,tuteladellasalute,governodelterritorio,trasporti,
previdenza, beni culturali, casse di risparmio ecc.). Esiste, dunque, uno
spaziolegislativoregionaleinmateriaprivatistica.Lacortecostituzionale
hastatuitocheallegislatoreregionalenonpreclusoinmodoassolutodi
dettare norme di diritto privato per cui anche la disciplina dei rapporti
privatistici pu subire un qualche adattamento, ove questo risulti in
stretta connessione con la materia di competenza regionale e risponda al
criteriodiragionevolezza(cortecost.,sentenzan.352del2002).
Siconsideri,poi,cheleRegionisonosemprepiinteressateinviadiretta
dal processo di integrazione europea (si veda ad es. l. 4 febbraio 2005 n.
11).
Ancheinsistemidiversidalnostrosiconosciutolosviluppodiundiritto
privatoregionaleolocaleconsentediinquadrareinunaprospettivapi
ampiaancheitemieiproblemisortiinambitonazionale.
3.Ildirittocomunitario
24
25
26
4.Segue.Glieffettiprodottidaldirittocomunitario
G.Chin,op.cit.,p.750.
28
27
28
sia dal punto di vista soggettivo, per ci che concerne le parti del
rapporto,siadaquellooggettivo,relativamenteaibenioservizioggettodi
cessione.
Perquantoconcernegliatticomunitariadottabili,ilricorsoairegolamenti
oalledirettiveperlaregolamentazionediquestematerieinfunzionedei
risultati che si vogliono conseguire e tiene conto delle competenze
comunitarie29.
Per quanto riguarda, infine, il problema del rango dei regolamenti
nellordinamentointerno30equellodelrapportotraildirittocomunitarioe
le leggi interne configgenti, esso stato risolto, come noto, con la
sentenzedellaCortecost.dell8giugno1984n.170,Granital,chehachiuso
unaannosaquestionecheperventianniavevavistosuposizionidiverse
lanostraCortecost.elaCortedigiustiziadiLussemburgoautorizzandoi
giudici interni a disapplicare le norme nazionali in contrasto col diritto
comunitario31.
29
30
internodegliStati.Perquantoconcerne,invece,ledirettiveva ricordato
che, in certi casi e a precise condizioni, si pone anche il problema della
loroefficaciadiretta33.
sparir anche il secondo pilastro (Pesc) e il terzo (GAI) e rester solo lUnione
Europea.
33G.Strozzi,DirittodellUnioneeuropea,Torino,2005,p.198ss;G.Tesauro,Diritto
comunitario, Padova, 2008, p. 145 ss. Sullefficacia delle direttive dettagliate
nellord.it.v.sent.cortecost.,168/91.
31
Capitolosecondo
Lerealizzazioni,isettoriarmonizzati,irisultaticonseguiti
1.Isettoridiinterventodeldirittocomunitario.2.Perchiconsumatori?3.Non
soli i consumatori. I contratti di impresa. 4. Segue. La tutela del contraente
debole.Ricadutenellordinamentoitaliano.5.Segue.Ilrapportodifranchising.
6. Conseguenze sulla teoria interna del contratto. 7. Apertura del diritto
comunitarioadistanzedicaratteresociale.8.Laneutralitdelcontrattorispetto
allo status dei contraenti. 9. Le fasi attraverso le quali si sviluppa la tutela del
consumatore.10.Segue.Icontratticonclusiadistanza.11.Segue.Lecommerce.
12.Segue.Icontrattinegoziatifuorideilocalicommerciali.13.Lasecondafase.
13a.Laformacontrattuale.13b.Icontrattiperiqualiricorronoleregolesulla
forma scritta. 14. Le clausole vessatorie. 15. Segue. Il caso della penale
manifestamenteeccessiva.16.Laterzafase.Lesecuzione,ildirittodiregresso.
17. Segue. Il diritto di recesso. 18. Linterpretazione del contratto. 19.
Lintervento del giudice a tutela dellequit del contratto. 20. Sanzioni,
conseguenze, garanzie. 21. La deroga alla nullit codicistica. 22. La nullit
relativa.23.Segue.Altricasidinullitrelativaprevistidaldirittocomunitario.24.
Sullampliamento delle aree di incidenza dello schema contrattuale. 25. Nuove
figurecontrattuali:laquestionedelpegnorotativo.26.Valutazioniconclusive.
1.Isettoridiinterventodeldirittocomunitario
Come gi detto, gli interventi comunitari in materia civile hanno
riguardato prevalentemente aspetti relativi ai diritti dei consumatori e ai
contratti (includendo tra questi anche quelli relativi al commercio
elettronico; ai rapporti bancari, dellintermediazione finanziaria, delle
assicurazioni, delle societ commerciali, delle associazioni, delle libere
32
33
34
ConsideratochelaComunit,ginellasuaconcezioneoriginaria,poteva
attivarsi nel campo del diritto civile nella misura in cui ci fosse risultato
necessario per il raggiungimento ed il funzionamento del mercato comune e si
fosseroconfigurateripercussionisulcommerciotragliStati(artt.100,101
e 103 del trattato originario), si affermato che le sue capacit di
intervento erano, sin dallinizio, enormi; in tal modo si inteso
evidenziare,conilsennodipoi,addiritturailritardoelesitazioneconcui
la Comunit sarebbe intervenuta. Come stato, invece, chiarito43, al
momentodellacreazionedellaComunit,lacapacitdipenetrazionedel
diritto comunitario nel dominio del diritto privato non era affatto
manifesta; per di pi, non era stata neppure intuita, e non certo per
incapacitdelladottrinaodelleistituzionicomunitarie.Perlungotempo,
lazione comunitaria stata finalizzata essenzialmente a rimuovere le
restrizioni alla libera circolazione dei fattori produttivi. Essa non ha
avvertito, quindi, lesigenza di dettare la disciplina materiale dei diversi
settori di sua competenza dovendo provvedere ad eliminare gli ostacoli
allo svolgimento transfrontaliero delle relative attivit, per quanto
necessario alla realizzazione del mercato comune. Di qui il carattere
difettosi)menteinaltreipotesihannolasciatoallinterpretelalibertdiriempire
lanozionedeipidisparatisignificati(v.direttivan.314del1990suiviaggiele
vacanzetuttocompreso)(v.ancheinfracap.IV).
43VediA.Tizzano,PresentazioneallaprimaedizionedelvolumeIldirittoprivato
dellUnioneEuropea,vol.XXVI,TrattatodidirittoprivatodirettodaM.Bessone,(a
cura di A. Tizzano), Torino, 2006, I, p. VIII, che ribatte ai rilievi di Franzen,
PrivatrechtsangleichungdurchdieeuropischenGemeinschaft,Berlin,1999,p.78s.
35
2.Perchiconsumatori?
Nellambitodeicontrattiemergeunapreferenzadeldirittocomunitarioa
trattare i rapporti tra operatori economici professionali e consumatori
G.Chin,op.cit.,p.753
G.Chin,op.cit.,p.762.
44
45
36
finali(quellodeirapportic.d.businesstoconsumer)46,senzaprestaretroppa
attenzione, almeno in un primo tempo, ai rapporti verticali tra imprese
(rapportibusinesstobusiness).
Questa scelta pu apparire poco comprensibile47. Al contrario, come gi
accennato,essainperfettalineacongliobiettivideltrattato,poichla
realizzazione del grande mercato unico deve muovere dalla
regolarizzazionedeisingolisegmentidimercato,connotatisiadalpunto
divistasoggettivochedeibenieservizicoinvolti,incuisianopresentipi
evidenti distorsioni e disfunzioni dello strumento concorrenziale48. In
questocontestoiconsumatorisvolgonounruolofondamentalechestato
definito di arbitri del mercato49. Un consumatore debole crea, infatti,
unadistorsioneedimpedisce,suomalgrado,lacostituzionediunmercato
Sulladefinizionediconsumatorelabibliografiaamplissima.Milimitoacitare
G. Cian, Il nuovo capo XIVbis del codice civile sulla disciplina dei contratti con i
consumatori,inStudiumiuris,1996,p.411;G.AlpaG.Chin,voceConsumatore
(protezionedel),inDig.disc.priv.sezciv,XV,Appendice,Torino,1997,p.545;G.
Chin,Ilconsumatore,inTrattatodirittoprivatoeuropeo(acuradiN.Lipari),I,
Padova,1997,p.173ss.;Id.,Ildirittocomunitariodeicontratti,cit.,p.761;L.Gatt,
Ambitosoggettivodiapplicazionedelladisciplina.Ilconsumatoreedilprofessionista,in
Commentario al capo XIV bis del codice civile: dei contratti del consumatore a
curadiBiancaeBusnelli,Padova,1999.
47 Al riguardo v., ad es., L. Bigliazzi Geri, Art. 1469bis. Clausole vessatorie nel
contratto tra professionista e consumatore, in Commentario al capo XIV bis del
codicecivile:deicontrattidelconsumatore.Art.1469bis1469sexies,acuradi
BiancaeBusnelli,Padova,1999,p.84ss.
48G.AlpaG.Chin,voceConsumatore(protezionedel),cit.,p.545.
49CosilComitatoeconomicoesocialenelpareresulConsumatoreedilmercato
internodel24novembre1992inGUCEC19/22del25gennaio1993.
46
37
G.Oppo,Categoriecontrattualiestatutidelrapportoobbligatorio,inIldirittodelle
obbligazioni e dei contratti verso una riforma? Atti del convegno per il
cinquantenario della Rivista di diritto civile, Treviso 2325 marzo 2006, in
Riv.dir.civ.2006,p.49.
51V.Scalisi,Ildirittoeuropeodeirimedi:invaliditeinefficacia,inRiv.dir.civ.,2007,
I,p.848.
52AA.VV.Consumatori,dirittiemercato,Milano,1998;L.FerrariBravo,Lezionidi
dirittocomunitario,II,Napoli,2002,p.125ss.
50
38
indirettamenteleattivitlegittimedaquelledeirispettiviconcorrentiche
non rispettano le regole previste dalla presente direttiva e, pertanto,
garantiscenelsettoredaessacoordinatounaconcorrenzaleale.
Tutto questo non ha impedito che, come appena si vedr (infra par.
successivo), linteresse comunitario si estendesse oltre il contesto dei
consumatori in senso stretto, intesi come coloro che contraggono per
acquisireservizialdifuoridellesplicazionedella<loro>specificaattivit
professionale53,epotesseprendereinconsiderazioneanchequeirapporti
tra imprese nei quali ugualmente si evidenzia uno squilibrio tra i
contraenti54.
E stato fatto notare che in tal modo il diritto comunitario ha demolito il
mito del liberalismo di mercato fine a se stesso, considerato come un
sistema di trasmissione di informazioni neutrale rispetto ai fini, di un
mercatointesocomesistemapertentaredisepararelarealizzazionedelle
aspettative individuali dai valori della convivenza politica55 ed ha
perduto il carattere neutrale non condizionato dalle opzioni che
dominano il diritto statale. Esso ha, inoltre, demolito, o contribuito a
demolire anche il diritto contrattuale anteriore, legato alla tradizione
L.Gatt,op.cit.,p.100.
Afavorediquestainterpretazione,L.BigliazziGeri,op.cit.,p.81.
55 R. Cubeddu, Atlante del liberalismo, Roma, 1997, p. 36 e 40 s. riportato da A.
Somma, Diritto comunitario v. diritto comune europeo, in Diritto privato europeo.
Fontiedeffetti.Materialidelseminariodell89novembre2002,Milano,2004,p.
48.
53
54
39
Come appena accennato, la tutela del diritto comunitario nel campo dei
contrattinonlimitataaicontratticoiconsumatorimahaguardatooltre
questo ambito mirando a parificare il consumatore utente e la piccola
media impresa nel senso che la tutela assicurata in linea di principio al
primo dovrebbe essere estesa anche a quei contratti tra gli operatori
economici di diversa consistenza economica per i quali ugualmente si
evidenzia lasimmetria del potere contrattuale avendo uno dei due una
forzacontrattualedecisamenteridottarispettoallaltro.
Questa tendenza trova anche riscontro in dottrina dove si registra una
certa convergenza nel ritenere che la asimmetria del potere contrattuale
P.Sirena,Lacategoriadeicontrattidimpresaeilprincipiodellabuonafede,inRiv.
dir.civ.,2006,I,p.418.
56
40
41
4.Segue.Latuteladelcontraentedebole:ricadutenellordinamentoitaliano
InGUUE2007L319
Pervero,unapartedelladottrina(G.Chin,Ildirittocomunitario,cit.,p.766ss.
che riporta L. Delli Priscoli, Consumatore, imprenditore debole e principio di
uguaglianza,inContrattoeimpresa/Europa,2003,p.749)rimanedellideacheil
diritto dei consumatori debba restare circoscritto alla sfera dei consumatori in
senso stretto e che lobiettivo del riequilibrio dei rapporti nelle situazioni
sbilanciate riguardanti imprenditori professionisti possa essere perseguito a
parte, come in realt avvenuto, con altre tecniche ed altre modalit (es. con
poteridiinterventogiudiziale).
58
59
42
Edanotarechelordinamentoitalianononsilimitatoarecepire,come
era suo obbligo fare, le direttive comunitarie ma, autonomamente, sia
pure ispirandosi al diritto comunitario, ha stabilito ulteriori interventi
normativi finalizzati ad attenuare la asimmetria del potere contrattuale
quando una delle parti la grossa impresa e laltra una piccola o media
impresaoartigianale.
Cilohafattoconriguardoallasubforniturachericorrequandolapiccola
impresa,ovveroilsubfornitore,produce,sudirettivedelcommittente,un
determinatobenecheservepoialprodottoconfezionatodaquestultimo
e,inoltre,conriguardoalrapportodifranchising.
Dellaprimasituazionesioccupatalalegge192/98,dellasecondalalegge
129/04. In entrambi i casi non si trattato, come accennato, di dare
attuazioneadirettivecomunitariemaillegislatoreitalianohaagitodisua
iniziativa.
Invero,dapartedelleistituzionicomunitarielesigenzadiprestaretutela
al contraente debole nel rapporto tra imprese era stata, in un primo
momento, considerata sia con riferimento alla figura del contratto di
subfornitura che sotto il profilo dei ritardi dei pagamenti (v.
Comunicazione della Commissione del 30 agosto 1989 sullo sviluppo
dellasubfornituranellaComunit).Successivamente,per,sidecisodi
separareleduequestionie,mentreallasecondastatadataunasoluzione
positiva con la dir. 2000/35, per la prima si avuta unicamente la
predisposizionediguidepratichesugliaspettiesuiregimigiuridicidella
43
subfornituraindustrialeconlaformulazionedelleLinee direttriciper la
partnership di subfornitura industriale, che costituiscono una sorta di
codice deontologico, da parte dellUNICE (Union of Industrial and
Employers Confederations of Europe) che lorganizzazione europea delle
impreseindustrialidipigrandidimensioni60.
Ora, lart. 9 della legge 192/98 sulla sub fornitura (integrato e modificato
dallart. 11 della l. 57/2001) ha introdotto il divieto di abuso, da parte di
unaopiimprese,dellostatodidipendenzaeconomicanelqualesitrova
una impresa cliente o fornitrice ed ha stabilito la nullit del patto
attraversoilqualesirealizzalabusodidipendenzaeconomica.
Questa disposizione ha introdotto nellordinamento italiano una figura
nuova61 che, secondo la dottrina, va al di l del rapporto di subfornitura
perapplicarsiadognitipodirelazionetraleimprese62.
Cos R. Caso, Luci ed ombre della legge sullabuso di dipendenza economica e sulla
subfornitura industriale, in Atti del convegno La tutela del contraente debole nei
rapporti dimpresa, Trento 25 gennaio 2007 consultabile in www.
Jus.unitn.it/users/caso/pubblicazioni/subfornitura/art/Caso_Abuso_dip_eco_Subf
ornitura.pdf
61 La legge 192/98, al 1 co. stabilisce che vietato labuso da parte di una o pi
imprese dello stato di dipendenza economica nel quale si trova, nei suoi o nei loro
riguardi, una impresa cliente o fornitrice. Si considera dipendenza economica la
situazione in cui unimpresa sia in grado di determinare nei rapporti commerciali con
unaltraimpresauneccessivosquilibriodidirittiediobblighi.Ladipendenzaeconomica
valutatatenendocontoanchedellarealepossibilitperlapartecheabbiasubitolabuso
direperiresulmercatoalternativesoddisfacenti;
Al2co.continua:Labusopuancheconsisterenelrifiutodivendereonelrifiutodi
comprare, nella imposizione di condizioni contrattuali gravose o discriminatorie, nella
interruzionearbitrariadellerelazionicommercialiinatto.
60
44
45
5.Segue.Ilrapportodifranchising
Unaltrocasoincuiillegislatoreitalianosiispiratoallenuovetendenze
riguarda la legge 129/2004 che introduce norme per la disciplina
dellaffiliazione commerciale (ovvero sul franchising). Con essa si
proposto di rimediare allabuso del potere contrattuale del franchisor sul
46
6.Conseguenzesullateoriainternadelcontratto
47
introdottevaricordatoancheilpesochelestessehannonellambitodella
disciplina ordinaria dei contratti dal momento che si connotano per il
carattere cogente rispetto allautonomia negoziale che tendenzialmente
molto ampia al punto che pu spingersi fino a consentire alle parti di
sceglierelaleggeregolatricedelcontratto67.
Le norme poste dal legislatore comunitario in questa materia hanno,
infatti, un carattere imperativo, sono inderogabili e comportano una
notevole riduzione dello spazio lasciato allautonomia privata68. Esse
riconoscono,poi,al giudice la possibilit diripristinarelequilibrioinun
rapporto contrattuale sbilanciato in una serie di ipotesi decisamente pi
numerosadiquelleconosciutenellordinamentoitalianotradizionale.
Lesistenzadinormeinderogabili,cogenti,imperative,diordinepubblico,
di applicazione necessaria, ecc. si riscontra, invero, in tutti i sistemi
legislativi, anche in quelli pi aperti. Nel caso del diritto comunitario,
Cos dispone la Convenzione di Roma del 1980 sulla legge regolatrice
obbligazionicontrattualiedribaditodallart.3delreg.593/2008.
68 Esse escludono anche che le parti possano sottrarsi al loro impero con
lespediente di scegliere la legge regolatrice del rapporto. S. Patti, Diversit
armonizzazione,unificazioneecodificazione:letappediundifficilepercorso,inDiritto
PrivatoEuropeo,Fontiedeffetti.Materialidelseminariodell89novembre2002,
raccoltidaG.AlpaeR.Danovi,Milano,2004,p.63;S.Grundmann,Lastruttura
del diritto europeo dei contratti, cit. p. 379 che collega questa caratteristica al
fallimento del mercato. Per quanto concerne lincidenza di queste norme sul
problema della scelta della legge regolatrice del contratto e sulla convezione di
Romadel1980,citatanellanotaprecedente,v.M.M.Salvadori,Laprotezionedel
contraente debole (consumatori e lavoratori) nella Convenzione di Roma, in La
ConvenzionediRomasuldirittoapplicabileaicontrattiinternazionali,acuradi
SacerdotieFrigo,Milano,1994,p.121ss.
67
48
per, gli interventi hanno una portata molto pi incisiva. Basti pensare,
per esempio, che nel sistema codicistico italiano la possibilit per il
giudicedisindacareleclausolesucuisifosseperfezionatoilconsensoera
ammessa solo eccezionalmente e per ragioni legate alla liceit del
contratto o a squilibri tra le prestazioni dovuti a vizi del consenso o a
fattori esterni non prevedibili, come nel caso dellinadempimento per
impossibilit sopravvenuta (artt. 1218 cc), delleccessiva onerosit (art.
1467 cc) e della rescissione (artt. 1447 e 1448 cc). Le possibilit previste,
invece, dal diritto comunitario sono pi numerose e conferiscono al
giudicemaggioripossibilitdiintervento;inquestomodocontribuiscono
acaratterizzareilsistemacomunitarioinsensofortementesolidaristico69.
Perquelcheriguardalericadutenelsistemaitalianociinteressaverificare
se leffetto del diritto comunitario sul contratto e sullautonomia
contrattuale si sia risolta in un semplice arricchimento della normativa
interna o, se si vuole, in un suo aggiornamento oppure se abbia
comportato conseguenze pi profonde da imporre una revisione della
teoriageneraledelcontrattoelaborataallinternodelcodicecivile.
49
7.Laperturadeldirittocomunitarioversoistanzesociali
L.FerrariBravo,op.cit.,p.93ss.
E.Pagano,DallaCartadiNizzaallaCartadiStrasburgodeidirittifondamentali,in
70
71
Dir.pub.comparatoeuropeo,I,2008,p.94ss.
50
dicembre2000,adottatail12dicembre2007aStrasburgo,chehalostesso
valoregiuridicodeitrattati.
Nel campo dei contratti le ricadute di tutto questo si registrano, in
particolaresulprincipiodellaneutralitdelcontrattorispettoallostatusdei
contraentiesullapresuntasimmetriaouguaglianzaformaledeicontraentiche
ha portato a prevedere particolari garanzie (nelle varie fasi che
accompagnano la formazione del contratto) con lintroduzione di nuove
ipotesidiinvalidit,astabiliremodifichedellenormesullaforma,sulrecesso,
sulprincipiodellintangibilitdelcontenutocontrattualedapartedelgiudice,
sullinterpretazionedelcontratto,sulprincipiodibuonafede.
Visonostate,poi,anchedellericaduteperquantoriguardalampliamento
delleareedioperativitdelloschemacontrattuale.
8.Laneutralitdelcontrattorispettoallostatusdeicontraenti
Ilprincipiodellaneutralitdelcontrattorispettoallostatusdeicontraenti
risulta oggi ampiamente superato grazie al diritto comunitario che,
fondamentalmente nei contratti coi consumatori, ha dato rilevanza allo
statuseconomicoegiuridicodeicontraenti.
Una volta il consumatore era considerato un mero soggetto di mercato;
oggi, invece, una persona depositaria di valori fondamentali. Il diritto
comunitario si prefissato, cos, il compito di riequilibrare le sorti del
51
9.Lefasiattraversolequalisisviluppalatutelacomunitariadelconsumatore:la
fasepreliminare
52
inattogidatempocheevidenzalanecessitdidareunospaziosempre
piampioaldoveredifornireinformazioni73.
Unriferimentoaquestoobbligolotroviamopresenteginellart.3della
dir.87/102relativaalcreditoalconsumoinbasealqualechisiproponedi
concedere un credito o di farsi intermediario per la conclusione di un
contrattodicreditotenutoadindicareiltassoannuoeffettivoglobaledel
credito. Il successivo art. 4 richiedeva, poi, una ulteriore serie di
indicazioni74.
d.lgs.vo111/1995)essendo,inquestultimocaso,funzionaleallarealizzazionedel
pianoesecutivodelcontrattooppureallagestionedelrapportoinfasecritica.V.
ancora P. Gallo, Asimmetrie informative e doveri di informazione, in Riv. dir. civ.,
2007, I, p. 656 ss.; V. Scalisi, art. cit., p. 851 per il quale linformazione ormai
dilaga ed un bene grazie allEuropa. Egli aggiunge che linformazione
costituisceilveroprincipioassialedelnuovoordinesociale.
73 Sullevoluzione che ha portato a configurare dei doveri di informazione
nellambitodelletrattative,v.P.Gallo,o.u.c.,p.644ss.
Essi concernono la consegna al consumatore di un esemplare del contratto
scritto che contenga gli elementi essenziali del contratto con: lindicazione del
tasso annuo effettivo globale, espresso in percentuale; lindicazione delle
condizioni secondo cui il tasso annuo effettivo globale pu essere modificato.
Lart. 4 prevede, inoltre, che qualora non sia possibile indicare il tasso annuo
effettivoglobaleespressoinpercentuale,sianofornitealconsumatoreadeguate
informazioni nel documento scritto. Queste previsioni sono state confermate e
ulteriormente precisate dalla dir. 2008/48 che ha abrogato la dir. 87/102. Al
riguardov,G.DeCristofaro,Lanuovadisciplinacomunitariadelcreditoalconsumo:
la direttiva 2008/48/CE e larmonizzazione completa delle disposizioni nazionali
concernentitaluniaspettideicontrattidicreditoaiconsumatori,inRiv.dir.civ.2008,II,
p.255ss.
74
53
Inseguito,questoobbligodiinformazioniassumercontornisemprepi
precisiecontenutisemprepidettagliati.
Cosnelladir.90/314suipacchettituristicituttocompreso,ilcuiart.4si
dilungasuunalungaseriediinformazionicheilproponenteilviaggio
tenutoafornire,tralaltro,sullenormativerelativeaipassaporti,aivistie
alle visite sanitarie necessarie per effettuare il viaggio ed il soggiorno;
sulle modalit del viaggio, sui nominativi e sui numeri telefonici di
strutturechesulpostopossonoesserecontattateincasodibisogno;sugli
orarideivarispostamenti;sullemodalitvariesunormativeapplicabilia
minori;suiprezzideivariservizi;sullenotiziesultassodicambio,ecc.il
tuttoinundocumentoscrittorilasciatoalconsumatore.
La dir. 92/96 (d.lgs. 17 marzo 1995 n. 174) relativa ai contratti di
assicurazione del ramo vita impone allassicuratore di predisporre e
trasmettere al consumatore una nota informativa, allegata alla polizza,
contenenteunaseriediinformazioniaggiornaterelativeallacompagniadi
assicurazione(denominazionesociale,formagiuridica,sedeprincipaleed
eventualisedisecondarie)edalrapportoassicurativo(definizionediogni
garanziaoopzioni,modidiversamentodeipremi,facoltdiscioglimento,
esercizio del diritto di rinuncia e riscatto, modalit di calcolo ed
assegnazionedegliutili,regimefiscale).Lostessofaladir.94/47(d.lgs.n.
427/1998, artt. 6981 del codice del consumo) che si riferisce ai contratti
relativi allacquisto di diritti di godimento a tempo parziale di beni
54
immobili.Ilvenditoretenutoafornireinformazionisullimmobileesulle
condizioni di acquisto del diritto di godimento a chiunque ne faccia
richiestamediantelaconsegnadiundocumentochedeveindicarealmeno
quali siano le caratteristiche del bene offerto in vendita, le generalit
dellofferente,ilprezzodiacquisto,iprincipiregolantiloscioglimentodel
contratto.
10.Segue.Icontratticonclusiadistanza
Lobbligodapartedelfornitoredimettereadisposizionedelconsumatore
un ampio ventaglio di informazioni precontrattuali contemplato, poi,
dalla dir. quadro 97/7 relativa ai contratti a distanza, ripresa dalla dir.
2002/65 per quanto concerne i servizi finanziari (GUUE L 271) (v. codice
del consumo sez. IV bis). La dir. 97/7 si riferisce a tutte le forme di
contrattazione che si realizzano attraverso mezzi di comunicazione che
prescindono dalla presenza fisica e simultanea del fornitore e del
consumatore; essa si riferisce, in pratica, alle tecniche moderne di
contrattazione a distanza75 relativamente alle quali sussiste un concreto
pericolo di asimmetrie informative e di insufficiente comprensione del
F. Regoli, La direttiva n. 97/7/CE riguardane la protezione del consumatore nei
contratti a distanza, in Contratto e impresa/Europa, 1997, p. 76; F. Toriello, I
contratti di vendita stipulati dai consumatori, in Il diritto privato dellUnione
Europea,I,cit.,p.820ss.
75
55
56
11.Segue.Lecommerce
Perquantoriguardailcommercioelettronico,ovverolestipulazionichesi
avvalgono o che si realizzano con mezzi telematici76, la direttiva 2000/31
(d.lgs. n. 70/2003) contempla il generale obbligo per il prestatore di un
Al riguardo v. R. Tarocco, Volont e accordo nella contrattazione telematica, in
Nuovagiur.civilecomm.,2003,II,p.202s.
76
57
serviziodellasocietdellinformazione,sindalprimoinvioonlinediuna
comunicazione commerciale, di informare il destinatario: a) della natura
dellacomunicazione;b)dellaprovenienzasoggettivadiquestultima;c)se
sitrattadioffertapromozionale,comesconti,premioomaggielerelative
condizionidiaccesso;d)chetrattasidiconcorsiogiochipromozionali,se
consentiti,elerelativecondizionidipartecipazione(art.8).
Ove la comunicazione commerciale trasmessa per posta elettronica non
siasollecitata,deveinmodochiaroedinequivocabileessereidentificabile
come tale fin dal momento in cui il destinatario la riceve e contenere
lindicazione che questultimo pu opporsi al ricevimento in futuro di
analoghe comunicazioni (art. 9). E da notare che questa direttiva non si
inquadratraquelle cheriguardano esclusivamente i consumatori; essa si
riferisce, infatti, in generale a tutti i destinatari delle societ
dellinformazionenelmercatointernoe,quindi,ancheiprofessionisti.La
stessa,per,stabilisceregolespecifichenelcasoincuiildestinatariodiun
beneodiunserviziodellasocietdellinformazionesiaunconsumatore.
Cos,proprioconriguardoalleinformazionidafornireedicuiallart.10e
perquantoconcernelinoltrodellordine77.
Aquestopropositolart.11prescriveobblighispecificiquandoildestinatario
siaunconsumatore,comequellodelprestatorediaccusarericevutadellordine
del destinatario del servizio senza ingiustificato ritardo e per via elettronica o
quella di mettere a disposizione del destinatario del servizio strumenti tecnici
adeguati, efficaci ed accessibili tali da permettergli di individuare e correggere
erroridiinserimentodeidatiprimadiinoltrarelordine.
77
58
59
12.Segue.Icontrattinegoziatifuorideilocalicommerciali
60
localicommerciali,oduranteunavisitadelcommerciantealdomiciliodel
consumatoreoaquellodiunaltroconsumatoreosulpostodilavorodel
consumatore, qualora la visita non abbia luogo su espressa richiesta del
consumatore.
Tra i doveri di informazione sono riconducibili in questa fase anche gli
obblighi e i divieti previsti in tema di pubblicit ingannevole che
impongonoalprofessionistailrispettodiregoledicorrettezzaedibuona
fedeneiconfrontideiconsumatori(dicuialladir.97/55chehaabrogatola
dir.84/450)eneiconfrontideiconcorrenti(dir.2006/114)chesiinseriscono
nel pi ampio contesto delle regole sul divieto di pratiche commerciali
slealitraimpreseeconsumatori(sucuiv.dir.2005/29).
Questultima,dopoaverdistintotralepubblicitsleali,quelleingannevoli
equelleaggressive78,consideraespressamentetraleprimelomissionedi
informazioni rilevanti di cui il consumatore medio ha bisogno per
prendereunadecisioneconsapevoledinaturacommerciale(art.7).
Quanto sin qui detto pu essere ricompreso nellambito del principio di
buonafedecherilevainfunzioneintegrativasiaapropositodelleclausole
vessatorie che nelle ipotesi di abuso di posizione dominante e di
dipendenza economica79. Con riferimento alle clausole abusive nei
contratticoniconsumatorisiparlatodiunprincipiocardinecheguida
Inmateriadipubblicitingannevolev.dir.84/450esuccessiveintegrazioni.
Al riguardo, F.D. Busnelli, Note in tema di buona fede ed equit, in Riv.dir.civ.,
2001,I,p.544ss.;V.Scalisi,art.cit.,p.854elampiabibliografiacitata.
78
79
61
13.Lasecondafase
Lasecondafasesiriferisceallastipuladelcontratto.Aquestoriguardoil
diritto comunitario impone al professionista lobbligo di formulare in
modo chiaro e comprensibile le clausole contrattuali affinch il contratto
non venga stipulato a scatola chiusa (obbligo di trasparenza), stabilisce
F.D. Busnelli, o.u.c., p. 545 che ricorda anche Cass. 20 aprile 1994, n. 3775, in
Foroit.,1995,I,c.1301secondolaqualelabuonafedeunprincipiocardine
dellordinamento.
81O.Lando,Lospiritodeiprincipideldirittocontrattualeeuropeo,inIlCodicecivile
europeo. Materiali dei seminari 19992000, racc. da G. Alpa e E. N. Buccico,
Milano,2001,p.41.
82Perunaapplicazionev.CortearbitraledellaCameradiCommerciodiLosanna,
25 gennaio 2002, Rassegna giurisprudenziale sui Principi Unidroit dei contratti
commercialiinternazionali,inDirittodelcomm.int.le,2004,p.170ss.
80
62
regolesullaformae,perquantoriguardaicontenuti,vietadiinserirenel
contratto clausole vessatorie che creano un intollerabile squilibrio fra
dirittiedobblighiacaricodelconsumatoreecialfinedigarantireequit
egiustiziaalrapportocontrattuale83.
13a.Laformacontrattuale
63
M. Giorgianni, Forma degli atti (dir. priv.), in ED, Milano, 1968, p. 994; S.T.
Masucci,Laformadelcontratto,inDirittoprivatoeuropeo,p.591ss.Sullaportata
dellart. 1325 c.c. ed, in particolare, sulla possibilit di una sua interpretazione
estensiva in relazione al principio enunciato dallart. 14 disp. prel. c.c., V. Irti,
Idola libertatis. Tre esercizi sul formalismo giuridico, Milano, 1985, p. 19 ss. e, su
posizioni antitetiche, B. Grasso, La forma tra regola ed eccezione (a proposito di un
librorecente),inRass.dir.civ.,1986,p.52.
85G.Chin,Ildirittocomunitario,cit.p.796ss.
84
64
Lutilizzazionedellaformalegalecomegaranziaetuteladellepartiinrelazione
alloggetto del contratto, v. gi P. Perlingieri, Forme dei negozi e formalismo degli
interpreti,Napoli,1987,p.322ss.
87G.Chin,o.u.c.,p.797.Sullegametraneoformalismoemercatoconcorrenziale
A.Jannarelli,Ladisciplinadellatto,cit.,p.531s.ilqualeevidenziachelasoluzione
data al problema dellinformazione sia funzionale al ripristino e/o edificazione
della trasparenza del mercato resa necessaria dalla inevitabile distorsione della
concorrenza e dalla frantumazione del mercato legate tanto alla carenza di un
uniforme sistema informativo a basso costo sulle diverse opportunit negoziali
quantoallapresenzadiinformazioniinteressatefornitedaisingolioperatoriai
consumatori.
86
65
13b.Icontrattiperiqualiricorronoleregolesullaformascritta
Icontrattiperiqualisievidenziatoquestonuovoapprocciosono:
a)Icontrattidicreditodiconsumo,perlacuistipulaimposta,appunto,
la forma scritta. In tal senso disponeva la dir. 87/102 (art. 4) abrogata e
sostituitadalladir.2008/48laquale,asuavolta,prescrive(art.10,n.1)che
S.T.Masucci,op.cit.,p.591.
88
66
icontrattidicreditosianoredattisusupportocartaceoosualtrosupporto
durevole.
Lart. 117 c.c. 1 e 3 co. d.lgs. n. 385/1993, richiamato dallart. 124, co. 1
d.lgs. cit., aggiunge, quale ulteriore formalit necessaria per la regolarit
dellastipulazione,lobbligoperilcontraente professionale diconsegnare
copiadelcontrattoalconsumatore.Dalcombinatodispostodegliartt.117
e127,co.2,d.lgs.cit.sievincechelaprescrizionerelativaallaformascritta
imposta a pena di nullit, ma la legittimazione a farla valere spetta
esclusivamentealconsumatore.
b) Per i contratti relativi allacquisto di diritti di godimento a tempo
parziale di beni immobili, allo scopo di garantire un adeguato livello di
tutela allacquirente del diritto di godimento a tempo parziale, la dir.
94/47,
time
share,
aveva
prescritto
che
il
contratto
venisse
67
Alriguardostatofattonotarecheladisposizionesullanullitsiadestinataa
svolgereunruoloautonomosoloneicasi,peraltrominoritarinellapratica,incui
il contratto non trasferisca un diritto reale immobiliare n un diritto di
godimentosuunimmobiledidurataultranovennale,essendoperquesteipotesi
gi prevista la forma scritta ad substantiam (comm. art. 71, Codice del consumo,
cit.,p.436).
89
68
69
delcontratto.Dapartesualart.6,co.1deld.lgs.n.111/1995(art.85,n.1
delcodicedelconsumo),specificachetalicontrattidevonoessereredatti
interminichiarieprecisiaconfermadellamenzionataratiolegissottesa
alla previsione normativa. Il comma successivo, analogamente a quanto
previsto per il credito al consumo, pone a carico dellorganizzatore o
venditoredelpacchettolobbligodiconsegnarealconsumatoreunacopia
delcontrattostipulato,adeguatamentesottoscrittoetimbrato.Entrambele
prescrizioni, pur rimanendo prive di sanzione normativa diretta,
contribuiscono ugualmente a rafforzare la posizione dellacquirente del
pacchetto nella misurain cuisiconiugano condisposizioninormativedi
diverso tenore. Ferma restando la validit di un contratto concluso in
formaorale,inassenzadiundocumentoscrittoilcontraenteprofessionale
incorrerebbe in notevoli difficolt probatorie per ci che concerne
lesistenza ed i termini dellaccordo; inoltre, eventuali accordi verbali di
modifica di clausole stipulate per iscritto e/o contenute nellopuscolo
informativo posto a disposizione del consumatore non sono opponibili a
questo ultimo ai sensi dellart. 9, co. 2 d.lgs. cit. (art. 88, n. 2 codice del
consumo); infine, qualora il venditore o organizzatore, prima della
partenza,abbialanecessitdimodificareinmodosignificativounoopi
elementi del contratto deve necessariamente darne comunicazione per
iscritto alla controparte affinch questa, ove non intende accettare la
proposta di modifica, possa esercitare il diritto di recesso riconosciutole
dallart. 12, co. 1 d.lgs. cit. (art. 91, n. 2 codice del consumo). Leffetto
70
14.Leclausolevessatorie
71
Perquantoriguardaicontenuti,ladir.93/13,(riprodottiinizialmentenegli
artt.1469bisess.c.c.e,oggi,negliartt.33ess.delcodicedelconsumo)
vieta linserimento nel contratto di clausole abusive o vessatorie,
intendendosi come tali quelle clausole che, malgrado il requisito della
buonafede(cheinfrancesesuonaadispettodellabuonafededepitde
lexigence de bonne foi), comportano, a carico del consumatore, un
significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi (art. 3)90. La direttiva si
dilunga, poi, nella elencazione delle clausole che si presumono avere
questa caratteristica fino a prova contraria che dovr essere offerta dal
professionista; si tratta della c.d. lista grigia. Essa comprende le clausole
che prevedono, ad esempio, limitazioni allobbligo di adempimento del
contratto, quelle che derogano al principio di immodificabilit del
contratto o del consenso e le clausole che escludono o limitano le difese
del consumatore oppure quelle che, di contro, limitano o escludono la
responsabilitdelprofessionistaoriconosconosoloaquestultimofacolt
di recedere dal contratto. Come si accennava, spetta al professionista
dimostrare che, nel caso, difetta lo squilibrio dei diritti e degli obblighi
derivanti dal contratto. La vessatoriet ugualmente esclusa quando si
90
72
73
predispostedalprofessionistacosdaassicurareilcorrettofunzionamento
delmercato.
Ilgiudizio circailpredetto squilibrioimplica unavalutazione equitativa,
uncriteriodigiudiziorapportatoacircostanzechenonsonoinquadrabili
entro schemi generali ma che vanno considerate nel caso specifico. In
questo modo, lequit svolge una funzione correttiva del contenuto del
contratto e lo riporta su di un piano non sbilanciato. E da sottolineare
che,incasodidubbiosulsensodiunaclausola,ladirettivaprescriveche
essa debba essere interpretata nella maniera pi favorevole al
consumatore.
(Circa, poi, le conseguenze dellinosservanza di queste disposizioni si
rimandainfrapar.20).
15.Segue.Ilcasodellapenalemanifestamenteeccessiva
74
condizionigeneralidicontrattopotesserientrarenellafamosaelencazione
dellart. 1341, co. 2 c.c. con la conseguenza che se non era approvata
specificamente per iscritto dalladerente era inefficace o nulla sia pure
relativamente.Secondolopinionepidiffusa,laclausolapenale,anchese
dedotta in condizioni generali di contratto, non avrebbe fatto scattare la
tutelaseppureformaledellart.1341,co.2.Conlarecezionedelladirettiva
comunitaria sulle clausole vessatorie (dir. 93/13) stato introdotto quel
corpodinormecostituentiinunprimomomentogliartt.1469bisess.del
c.c. intitolato contratti dei consumatori poi trasposto con qualche
adattamento nel codice del consumo (art. 33 ss.). Lart. 33, n. 2, lettera f,
codice del consumo ha previsto unipotesi di clausola penale
dallammontare manifestamente eccessivo, qualificandola clausola
vessatoriafinoaprovacontrariafinoachenonsiprovichestataoggetto
di una trattativa individuale, perdendo, in questo caso, il carattere
vessatorio. Lart. 33, n. 2 (codice del consumo) si esprime: Si presumono
vessatorie, fino a provacontraria,leclausole chehannoperoggettoo per effetto
di..(lett. f) imporre al consumatore, in caso di inadempimento o di ritardo
nelladempimento,ilpagamentodiunasommadidenaroatitolodirisarcimento,
clausolapenaleoaltrotitoloequivalentedimportomanifestamenteeccessivo.Si
evidenziano, qui, le analogie e le differenze anche terminologiche con
lart. 1384 c.c. In questultima norma si parla di ammontare, mentre
nellart.33siparladiimporto.
75
Mettiamoaraffrontoleduedisposizioni(art.1384c.c.,daunlato,elart.
33 codice del consumo, dallaltro) per coglierne lambito di operativit
sottoilprofilosoggettivo(deisoggetticuiquestenormesiriferiscono)ed
oggettivo(conriferimentoallaformulazionedelleduedisposizioni).
Dalpuntodivistasoggettivo:
lart. 1384 c.c., essendo inserito nellambito dei contratti in generale, si
applicaatuttiicontrattiindipendentementedallaqualitdelleparti.Sia,
dunque,conriferimentoaicontrattistipulatitraoperatorieconomicichesi
trovanosullostessopianocheaicontratticonclusitraoperatorieconomici
econsumatorichesitrovanoinunaposizionediasimmetriacontrattuale.
Lart. 33, n. 2 lettera f) del codice del consumo sar applicato
esclusivamente ai contratti stipulati da soggetti che hanno uno status
particolareossiaquellodiconsumatoreutenteoquellodiprofessionistao
operatore economico. Lart. 33 presuppone una necessaria asimmetria di
potericontrattuali,squilibriodatodalfattocheunooperatoreeconomico
e laltro una persona fisica che agisce al di fuori della sua qualifica
professionale.
Dalpuntodivistaoggettivo:
lart. 1384 c.c. va riferito alla sola clausola penale, perch inserito
nellambito della disciplina di questo specifico fenomeno, quindi ha una
collocazioneprecisaesistematica.
Lart.33,n.2,letteraf),proprioperlampiezzadelsuodettatonormativo,
verrapplicatononsoloquandosiamoinpresenzadiunaclausolapenale
76
77
78
atuteladelsoggettosiailrimediodidirittocomunedellart.1384c.c.che
ilrimediocontemplatodalcodicedelconsumoexart.33.
Se, invece, ci troviamo di fronte ad un contratto non concluso tra
consumatori,lunicorimedioutilizzabilelart.1384c.c.
Teniamoconto,per,chelart.33,n.2,letteraf)delcodicedelconsumofa
riferimentoadunparticolaretipodiclausolapenaleossiaaquelladacui
derivaunobbligazionepecuniaria.Incipossiamoravvisareunulteriore
elementodifferenzialetraleduenorme.
16.Laterzafase:lesecuzione,ildirittodiregresso
79
alluso,tenutocontodelledichiarazionipubblichefatteedallanaturadel
bene(art.2,n.2).
La direttiva prevede (art. 7) che le clausole contrattuali o gli accordi
conclusi con il venditore prima che gli sia stato notificato il difetto di
conformit, e che escludono o limitano direttamente o indirettamente i
dirittiderivantidallapresentedirettiva,nonvincolanoilconsumatore.In
sededirecezioneilnostrolegislatorehaconfermatocheibenidiconsumo
sipresumonoconformialcontattosesonoidoneiallusoalqualeservono
beni dello stesso tipo, se sono conformi alla descrizione fatta dal
venditore, se corrispondono alle qualit e alle prestazioni che il
consumatore pu ragionevolmente attendersi (art. 129 codice del
consumo).
Lart. 3 della direttiva elenca i diritti del consumatore nel caso di
difformit del bene; essi consistono nella riparazione o sostituzione del
bene(asecondadicicheapparepiragionevoleoproporzionatotenuto
contodellespeseoccorrenti)oppureinunaadeguatariduzionedelprezzo
finoallarisoluzionedelcontrattonelcasoilconsumatorenonabbiadiritto
n alla riparazione n alla sostituzione; oppure se il venditore non ha
esperito il rimedio in un tempo ragionevole o se ha arrecato notevoli
inconvenientialconsumatore.Larisoluzioneesclusaincasodidifettidi
conformitdiminoreentit.
80
17.Segue.Ildirittodirecesso
C.M.Bianca,Dirittocivile,vol.3,Milano,2000,p.378.Nelcomm.allart.131del
Codicedelconsumo,cit.,p.611s.,simetteinrisaltocome,adifferenzadeidiritti
spettanti al consumatore, quello di regresso possa essere derogato da patto
contrario specificatamente approvato per iscritto in quanto, trattandosi di
rapportitraprofessionistinonvspazio,alriguardo,perlatutelagarantitadalla
disciplinadelleclausoleabusiveexart.33ssdelcodicedelconsumo.
95Sudirittodirecesso,ingenerale,G.DeNova,Recessoerisoluzioneneicontratti,
Milano,1994;V.Roppo,Ilcontratto,Milano,2001,p.539ss.
94
81
82
delcontrattopreliminaree,nellipotesicheinquestolassoditemposiano
forniteleinformazionidovute,ilrecessodeveesseremanifestatoentroi10
giornisuccessivi96.
Nella vendita di beni e servizi97 la risoluzione del contratto prevista
dallart.3,n.5comerimedioultimo,insiemeallarichiestadiunacongrua
riduzionedelprezzo,seilconsumatorenonhadirittonallaripartizione
n alla sostituzione o se il venditore non ha esperito il rimedio entro un
periodo ragionevole ovvero se non lo ha esperito per nulla arrecando
notevoli inconvenienti al consumatore. Nel successivo paragrafo la
direttivasicuradiprecisarechequestapossibilitnonsiponenelcasodi
undifettodiconformitminore.Nelladir.2008/48sulcreditoalconsumo
che ha abrogato la precedente dir. 87/102, lart. 14 introduce il diritto di
recesso che il consumatore pu esercitare entro quattordici giorni di
calendario dal giorno di conclusione del contratto o dal giorno in cui ha
ricevuto le condizioni contrattuali e le informazioni dovute, senza dover
darealcunamotivazione.
83
18.Linterpretazionedelcontratto
CosC.M.Bianca,op.cit.,p.420.
98
84
rimastoinfruttuoso.Anchesequesteultimenonportanoallaccertamento
dellacomuneintenzionedelleparti,rappresentanocomunqueunmododi
intendereilloroatto99.Traquesteseconderegolevaricordatochequanto
disposto dallart. 1370 c.c., dal titolo interpretazione contro lautore della
clausola, secondo il quale le clausole inserite in condizioni generali di
contratto o di moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti
(contratti di adesione) devono essere interpretate, nel dubbio, a favore
dellaltro, ha trovato nella pratica scarse applicazioni essendo piuttosto
difficilenonriuscireadisolareunaaccettabilevolontnegoziale100.
Su questo punto la dottrina concorde nel riconoscere che il diritto
comunitario ha stravolto limpianto di regole sullinterpretazione del
contratto con i consumatori dal momento che esso privilegia, sopra ogni
altrocanoneinterpretativo,ilcriteriodellinterpretatiocontraproferentem101.
Rispetto, poi, alla previsione dellart. 1370 c.c. dettata per i contratti
standardpredispostiunilateralmenteedestinatiadessereutilizzatiinuna
molteplicitdistipulazionianaloghe,lanormacomunitariahailpregiodi
applicarsi anche al contratto predisposto dal professionista nei riguardi
delconsumatoreconriferimentoadunsingoloaffare.
C.M.Bianca,o.u.c.,p.435.
G.Chin,op.cit.,p.806.
101P.Giammaria,Commentoallart.1469quater,inG.AlpaeS.Patti(acuradi),Le
clausolevessatorieneicontratticoniconsumatori,Milano,1997,p.679;G.Chin,op.
cit.,p.805ss.
99
100
85
19.Linterventodelgiudiceatuteladellequitdelcontratto
Ildirittocomunitariohaapertoleporte,inmanieradirettaoindiretta,ad
interferenzedapartedel giudice sul contenuto del contrattofinendocon
lincideresulprincipiodellasuaintangibilit.Ilgiudice,infatti,chiamato
adintervenireperriequilibrareunrapportocontrattualesperequato.
Lart. 3.3 della dir. 2000/35 sui ritardi di pagamento nelle transazioni
commerciali autorizza lingerenza del giudice nellaccordo delle parti al
finediricondurloadequit.Lart.7d.lgs.231/02cheharecepitolacitata
direttivahaintrodottoilconcettodigraveiniquitdelpattoestabilito
che il giudice chiamato ad intervenire per riequilibrare il rapporto
sperequato (che intercorre tra professionisti). In base a tale disposizione,
infatti, laccordo nullo se, avuto riguardo, risulti gravemente iniquo
indannodelcreditore.Ilgiudicedeveaccertarelagraveiniquitesipu
trovareindifficoltperindividuareiparametri.
Lariconduzioneadequitpualterareilcontenutocontrattualeprevisto
dalle parti. I casi di interferenza del giudice, ammessi dal regime
codicistico, si limitavano alla rettifica del contratto annullabile (art. 1432
c.c.), alla rescissione (art. 1450 c.c.) o alla risoluzione per eccessiva
onerositsopravvenuta(art.1468 c.c.)ed erano riconducibiliallavolont
espressa o tacita di una delle parti. Alla luce, invece, del diritto
comunitario, lintervento del giudice assume tuttaltro significato; esso
86
20.Sanzioni,conseguenze,garanzie
102
87
fattononcostituiscareato,lirrogazionediunasanzioneamministrativaa
caricodelfornitorecheraddoppiataincasigraviodirecidiva103.
Difronteaduncontrattoconcluso,illegislatoreitalianononhasanzionato
la violazione delle disposizioni sugli obblighi di informazione con
linvalidit (che, daltronde, neppure le direttive contemplano!) anche
perchilconsumatoregarantitodaldirittodirecessoprimaconsiderato.
Siposto,tuttavia,ilproblemadiconsiderarelaviolazioneditaliobblighi
comecausadiinvalidit,ancheaprescinderedaunaespressaprevisione
normativa, prendendo in considerazione il c.d. punto di vista esterno al
contratto,ossialasituazionecomplessivadellaqualeilsingolocontratto
direttaesplicazioneonelcuicontestolostessodestinatoainteragire104.
Per quanto riguarda la violazione del divieto di clausole vessatorie, il
legislatore comunitario ha affiancato ad una tutela puramente formale
(cheilnostrocodicegiprevedenellart.1341,co.2sulleclausoleonerose
o vessatorie), un controllo sostanziale affidato al giudice il quale pu
sindacare il contenuto delle singole clausole onerose al fine di garantire
lequitelagiustiziadelregolamentodinteressicontrattuale.
Allinterno del nostro codice civile la tutela del consumatore era limitata
allart. 1341, co. 2 che, ancora oggi, prevede per la validit delle clausole
vessatorie necessitasse lapprovazione per iscritto. La tutela fornita dal
Rimane sempre applicabile lart. 1439 cc. che prevede lannullamento del
contrattonelcasocheunodeicontraentiabbiapostoinesseredeiraggirisenzai
qualilaltrapartenonavrebbecontrattato.
104V.Scalisi,art.cit.,p.852s.
103
88
M.Nuzzo,Icontrattidelconsumatoretralegislazionespecialeedisciplinagenerale
delcontratto,inRass.dir.civ.,1998,p.308.
105
89
106
90
clausolevessatorieperammetternelavalidit.Siutilizzaquestatecnicadi
protezione per le clausole vessatorie incluse in condizioni generali di
contratto, quando si tratta di contratto non concluso tra consumatori
utenti e professionista ma tra due operatori economici oppure tra
professionistieconsumatoriutentichenonsonopersonefisiche.
Laprimaipotesiditutelacumulativa,incuiapplicabilesialatecnicadi
tutela codicistica che quella del codice del consumo, ricorre nel caso del
contratto concluso tra professionista e consumatoreutente quando le
clausolevessatoriefannoriferimentoacondizionigeneralidicontratto.Il
consumatore pu invocare inefficacia della clausola vessatoria ove non
labbia approvata per iscritto e se la ha approvata per iscritto pu
invocarnelanullit(nullitdiprotezione).
Quando, invece, le clausole vessatorie non sono incluse in condizioni
generali di contratto, quantunque si tratti di un contratto concluso tra
professionista e consumatoreutente non si pu invocare la tutela ex art.
1341,co.2c.c.masololatuteladeicontrattideiconsumatori.
Agaranziadelrispettodegliobblighirelativiaivaricontrattidisciplinati,
il diritto comunitario non ha mai adoperato lespressione invalidit. Sia
nella direttiva sulle clausole abusive che in quella relativa alla
multipropriet (come pure nella dir. 2000/35 sui ritardi di pagamento) il
diritto comunitario ha imposto agli Stati di prevedere linefficacia delle
clausole o dei pattuizioni non conformi; esso ha stabilito, infatti, che le
stessenonpossonoesserefattevalereoppurechenonvincolanoilcontraente
91
G.Filanti,vocenullit(dirittocivile)inEnc.Giur.Treccani,1990,p.1ricordala
diverse categorie della nullit assoluta, relativa, rilevabile dufficio, a domanda
diparte.
107
92
21.Laderogaallanullitcodicistica
Questanullitderogaadueprincipifondamentalidellanullitcodicistica:
quella dellart. 1421 c.c. che prevede lassolutezza della nullit e quella
dellart.1419,co.1intemadinullitparziale108.
Quanto alla previsione dellart. 1421, va rilevato, infatti, che la nullit in
questionechiamatasvolgerelafunzioneditutelanondeiduecontraenti
ma solo di quello meritevole di essere protetto che ha il diritto di
invocarla.Daltraparte,selanullitserveaproteggerelinteressediquel
Sulletradizionalicategoriedellanullitedellannullabilitv.icommentidiF.
Galgano,F.Peccenni,M.Franzoni,D.Memmo,R.CavalloBorgia,Dellanullitdel
contratto.Dellannullabilitdelcontratto:art.14141446,inCommentariodelcodice
civileacuradiScialojaeBranca,BolognaRoma,1998.
108
93
singolocontraenteenonuninteressegenerale,anchecomprensibileche
lunicosoggettolegittimatosiaquellonelcuiinteresseposto.
Lasecondaderoga,riferitaallart.1419,co.1,consistenellanonestensione
della nullit allintero contratto, in base al noto principio utile per inutile
non vitiatur. Se la nullit di una singola clausola fosse estesa allintero
contrattopotrebbeesseredanneggiatoilcontraentemeritevoleditutelail
quale, vedendo dichiarato nullo lintero contratto, si troverebbe
nellimpossibilitditrarreleutilitchesieraprocuratoconilcontratto.Se
dovesse funzionare il meccanismo dellart. 1419, co. 1, si troverebbe
svantaggiato colui che merita di essere tutelato, perch il consumatore
perderebbe la possibilit di soddisfare il proprio interesse sul bene, non
avrebbepidirittodiutilizzarequelbeneodiusufruirediquelservizioe
quindisubirebbeleconseguenzedellanullitdellinterocontratto109.
Alcuni ritengono che la nullit di protezione sia una figura patologica
riconducibileadunprincipiodiordinepubblicoesarebbeestrinsecazione
di un principio di rango pubblicistico, quale quello di protezione110.
Questa nullit di protezione viene anche definita nullit a legittimazione
riservata, proprio per indicare il suo carattere relativo in quanto pu
esserefattavaleresolodalsoggettonelcuiinteressepostaoltreadessere
rilevatadufficiodalgiudice.
Sullanullitparziale,v.C.M.Bianca,op.cit.,p.638ss..
M. Nuzzo, Art. 1469ter. Accertamento della vessatoriet delle clausole, in
Commentario al capo XIV bis del codice civile: dei contratti del consumatore a
curadiBiancaeBusnelli,cit.,p.852.
109
110
94
22.Lanullitrelativa
sarebbero
il
risultato
di
valutazioni
negative
95
96
113
97
98
99
100
quando mancano gli altri requisiti etc.. Al co. 2 dice per ogni altro
difettodiformailtestamentopuessereannullatosuistanzadichiunque
vi ha interesse. C una eccezione alla regola dellassolutezza
dellannullabilit,maviancheunaltraeccezioneperchintaleipotesiil
difettodiformadiunnegoziogiuridico,inquestocasoiltestamento,non
ubbidiscealleregoledicuiallart.1325,co.4cheprevedecheildifettodi
formadluogoallanullit,quainvecedluogoallaformamenogravedi
invaliditchelannullabilit.
Quindi abbiamo una innovazione rispetto alla disciplina tradizionale,
secondo cui la forma quando ad substantiam elemento essenziale del
contratto,illegislatoreinvecenonhaalcunadifficoltnellostatuirecheun
difettodiformanonnecessariamentedluogoanullitmapudarluogo
ancheallaannullabilit.
Questa norma viene addotta dagli autori che contestano lequazione
tradizionalesecondocuiogniqualvoltavimancanzadinullit,questa
mancanza dovrebbe sfociare tendenzialmente nellannullabilit. Viene
addottataledisposizioneperdimostrareche,appunto,nondettocheil
difetto di forma trovi sempre la sua sanzione nella nullit, pu trovarla
per precisa disposizione di legge nella forma meno grave che
lannullabilit,pergiuntaassolutaenonrelativa.
Seguendo questa tesi la nullit di protezione molto probabilmente da
identificare con la nullit relativa. Resta per sempre salvo un dato, che
non consente di identificare in toto la nullit di protezione con la nullit
101
102
quindi,diunafattispecieincorsodiformazioneincuilultimoelemento
necessario per perfezionare del contratto era la venuta esistenza della
condizione.
Siobiettatocheilconcettodinullitsospesaopendentesiconfondecon
lanozionedifattispecieincorsodiformazionepercuisiinvocalanullit
quandoinvecesidinnanziaduniterperfezionativodiunnegozionon
ancoraconcluso.
23.Segue.Altricasidinullitrelativaprevistidaldirittocomunitario
103
potrebbe pensare che siamo davanti ad una norma minus quam perfecta
nella quale vi il precetto ma non la sanzione, ed invece cos non . Le
sanzioni sono previste, infatti, dallart. 15, co. 8 che espressamente
statuisce che, in caso di violazione dellobbligo previsto dallart. 6, co. 3
(cio quando non allegato lattestato), il contratto nullo. La norma
aggiungechelanullitpuesserefattavaleresolodalcompratore.
Lastessasanzioneprevistaperlinadempimentodellobbligodimettere
a disposizione, di consegnare al locatario lattestato di certificazione
energetica. Lart. 15, co. 9 sancisce, infatti, che in caso di violazione di
quantoprevistodallart.6,co.4ilcontrattonulloelanullitpuessere
fattavaleresolodalconduttore.
Al di l delle diverse valutazioni di questa situazione resta che, accanto
allanullitclassicaprevistadallart.1418ss.c.c.siinseritaquestanullit
di protezione di origine comunitaria, a legittimazione riservata, posta a
tutela del consumatoreutente o della piccola mediaimpresa che si
riferisce, dunque, alla categoria dei contratti con asimmetria del potere
contrattuale.
24.Sullampliamentodelleareediincidenzadelloschemacontrattuale
Lincidenzadeldirittocomunitariodeicontrattinellordinamentoitaliano
non si esaurisce nei casi prima considerati che hanno riguardato
104
105
115
R.Baratta,art.cit.;AAVV,inDirittodifamigliaeUnioneeuropea,cit.
106
107
25.Nuovefigurecontrattuali:laquestionedelpegnorotativo
Perlapprofondimentodiquestitemi,v.daultimoisaggidiAAVVin,Diritto
difamigliaeUnioneeuropea,cit.
117
108
118
Alriguardov.F.Gazzoni,op.cit.,p.662,1233.
109
110
attenuateallalucedeld.lgs170/04cheharecepitoladirettiva2002/47in
materia di contratti di garanzia finanziaria. In questo provvedimento
testualmente prevista la clausola di rotativit seppure limitata alle
garanziefinanziarie.Lart.1letteragdice:laclausoladisostituzioneinserita
nelcontrattodigaranziafinanziariaprevedelapossibilitdisostituireintuttoo
in parte loggetto nei limiti del valore dei beni originariamente costituiti in
garanzia. Seppure nellambito delle garanzie finanziarie sembra, ormai,
chesiastatatipizzatalaclausoladirotativit.Eragionevoleritenereche
nel caso in cui venga esercitata la facolt della sostituzione non vi sia
costituzione di una nuova garanzia, con la conseguenza che la data del
rapporto di garanzia resta la data originaria. E ragionevole ritenere ci,
perch,conild.lgsn.170del2004illegislatorehaespressamenteprevisto
la clausola non con riferimento al profilo della sostituzione ma
dellalienazionedeibenioggettidellagaranzia.Illegislatorehaprecisato
che quando avvenuta lalienazione delle attivitfinanziarieoggettodel
pegno,semprechecisiaprevistonelcontrattodigaranziafinanziaria,c
la possibilit della sostituzione delloriginario bene con beni diversi. Se
questa facolt di sostituzione prevista per la vicenda radicale
dellalienazione a maggior ragione deve essere ammessa nel caso di una
vicenda meno radicale come la sostituzione. Se si aliena il bene oggetto
della garanzia pegno, c lobbligo a carico del datore di ricostituire la
garanzia senza dare vita a una nuova garanzia e questa ha data dal
momento in cui viene stipulato il contratto di pegno. Se questa regola
111
dallegislatoretestualmenteprevistanellalienazionedellagaranzia,logica
vuole che la stessa regola sia da applicare nellipotesi della mera
sostituzione. Anche qui la garanzia ha data dal momento in cui stato
costituito loriginario contratto e non dal momento della sostituzione del
bene.Queiprincipiintemadirotativitsembranoaveravutolavallocon
questo decreto legislativo. C da chiedersi, dunque, se hanno ancora
ragiondessereleriservecircalavaliditdelpegnorotativo!
Questodecretolegislativointeressanteancheperunaltraragione.Oltre
allarotativitedalprincipiodellacontinuitdellagaranzianonostantela
sostituzione del bene, in questo decreto vi una deroga al divieto del
patto commissorio previsto dallart. 2744 c.c.. Nellart. 6, co. 2 stabilito
che: ai contratti di garanzia finanziaria che prevedono la sostituzione della
proprietconfunzionedigaranzianonsiapplicalart.2744c.c..Sipunotare
linfluenzadeldirittocomunitariosulnostroordinamentochevabenoltre
il profilo della patologia del contratto e addirittura mette fuori causa il
divietodelpattocommissorio.
26.Valutazioniconclusive
112
nonsoloperchalconsumatorestatoattribuitounrilievoparticolare,al
puntochesiparlatodiunapersonalitparticolarediversadaquellachesi
riferisce alla persona fisica119, quanto per avere la normativa di origine
comunitaria espropriato in larga misura le parti della facolt di
autodeterminarsieperaversottrattoallautonomianegozialeampiaspetti
del rapporto contrattuale. Essa, inoltre, ha innovato per gli obblighi di
informazione imposti a carico del professionista e a vantaggio del
consumatore,perilriguardevolespazionelqualehaprevistolintervento
giudiziale di riequilibrio dellequit dello scambio, per aver introdotto il
principio rivoluzionario della recedibilit, sia pure nellambito di
particolari contratti quelli negoziati fuori dei locali commerciali, quelli
negoziati a distanza, quelli sui pacchetti turistici tutto compreso, quelli
time share e per le notevoli innovazioni nel campo della inefficacia
invaliditdelcontrattodovelafiguradellanullitdiprotezionesuperale
tradizionali classificazioni, inoltre, per quanto concerne il principio di
buonafede.
Le previsioni sul diritto di recesso appaiono rivoluzionarie rispetto alle
nozioni codicistiche di accordo e di efficacia vincolante del consenso, di
cuiallart.1372c.c.Lapossibilitdirecederericonosciutaalconsumatore
spiazza,infatti,laregoladellindissolubilitdelvincolocontrattualeche
garanzia della certezza e della seriet delle negoziazioni. Nellottica
G.AlpaG.Chin,voceConsumatore(protezionedel)neldirittocivile,inDigesto
XVed.sez.civ.,Appendice,Torino,1997,p.549.
119
113
114
115
116
Perilresto,severocheildirittocomunitariohapromosso,neisettorisui
quali intervenuto, un modello di contratto caratterizzato da una
notevole flessibilit e da una marcata dinamicit che prima non si
conosceva; che esso ha mirato fondamentalmente al riequilibrio della
posizioni dei contraenti ben oltre la figura del consumatore125; che ha
piegatoildogmadiintangibilitdellautonomiaprivatanellaprospettiva
diunsistemaimprontatoallequitdelloscambioedellaconcorrenzadei
mercati126, nemmeno possibile attribuire a tutte queste novit una
valenza di carattere generale. Questi interventi comunitari hanno, per il
momento, determinato, attraverso un diritto speciale o di settore, una
frantumazionedellunitdeldirittodeirapportiintersoggettividicuiera
117
G.Chin,o.u.c.,p.763.F.Gazzoni,op.cit.,p.770s.notacome,perimpulsodel
dirittocomunitarioealdifuoridiqualsiasiorganicit,sistiaricreandolantico
dualismotraatticivilieatticommercialinotoalcodiceciviledel1865ealcodice
di commercio del 1882 che aveva creato due diverse categorie di cittadini non
uguali di fronte alla legge essendo le vicende degli uni regolamentate
diversamenterispettoallevicendedeglialtri.
128 Su questo dualismo v. P. G. Monateri, Ripensare il contratto: verso una visione
antagonisticadelcontratto,inRiv.dir.civ.,2003,I,p.409ss.
129V.Scalisi,art.cit.,p.848.
130S.Grundmann,Lastrutturadeldirittoeuropeodeicontratti,inRiv.dir.civ.,2002,
I,p.373doveevidenza,appunto,che,daquestopuntodivista,ildirittoeuropeo
dei contratti abbia un ambito pi ristretto del diritto nazionale avendo il
contratto puramente civilistico (non commerciale) tra due non professionisti un
rilievo pratico marginale nel commercio transfrontaliero. Sulla stessa posizione
G. DAmico, art. cit., p. 47 il quale evidenzia che se lobiettivo delle regole
consideratelastrutturazionedelmercato,risultanolegittimateleperplessitnei
confrontideitentatividiattribuireadesseportatageneraleambientandolein
contestidiversidaquelliincuisonostatepensate.
127
118
Daltraparte,lalimitatavalenzadellenormativecomunitarienota.Non
acasoinsededitrasposizionedelladirettiva1999/44inmateriadivendita
e garanzie dei beni di consumo era stata prospettata la possibilit di
procedere a modifiche pi generali dellimpianto codicistico interno che
riguardasse la materia considerata (realizzando, quindi, una profonda e
globale revisione normativa) piuttosto che limitarsi ad una semplice
riproposizione della normativa in questione131. In sede di recezione il
legislatoreitalianosiattenuto,invece,aldatotestualedelladirettivaesi
astenutodalleffettuarepiradicaliinterventi.
Non di meno si pu sottovalutare la permeabilit dei principi enucleati
daldirittocomunitarioancheadaltrefigurecontrattuali;alriguardosono
gistatimessiinrisaltoalcunidati.
Ilsignificativosquilibriodeidirittiedegliobblighiderivantidalcontratto,
causatodalleclausoleposteadannodelconsumatoreechelart.33,n.1
del codice del consumo sanziona come vessatorie, trova, come gi
accennato,corrispondenzanellart.9dellalegge192/98sullasubfornitura
cheparladiuneccessivosquilibriodidirittiedobblighi.
Ciautorizzaaritenerechelingiustiziacontrattualevadaassumendonel
nostroordinamentounruolocardinenellambitodelcontrattoechenon
azzardatoimmaginareunaricomposizioneunitariadeldirittocontrattuale
Sulpuntov.F.Macario,Breviconsiderazionisullattuazionedelladirettivaintema
digaranzienellavenditadibenidiconsumo,inContrattoeimpresa/Europa,2001,p.
143ss
131
119
basatasulnessocostitutivorappresentatodalmercato132.
132
Sulpuntov.P.Sirena,art.cit.,p.426s.
120
Capitoloterzo
Imezzidituteladelconsumatoreeildirittocomunitario
1.Gliinterventideldirittocomunitario.Lelimitatecompetenze.2.Segue.Lepossibilit
offerte dal tit. IV del trattato CE. 3. Le misure inibitorie. 4. I rimedi alternativi alla
giurisdizione.5.Ilcasodelleastreintes.Lepenalitprevistedalladirettiva98/27
1. Gliinterventideldirittocomunitario.Lelimitatecompetenze
133
Nel Libro Verde del 2005 sulle azioni di risarcimento per violazione delle
normeantitrust,punto2.5Tuteladegliinteressidelconsumatore,detto:
Permotivipratici,moltoimprobabilesenonimpossibilecheiconsumatori
egliacquirentichehannosubitoundannodilieveentitintroducanounazione
133
121
dirisarcimentodeldannoperviolazionedellanormativaantitrust.Sidovrebbero
pertantoesaminaredellemodalitchepermettanodimegliotutelaretaliinteressi
mediante azioni collettive. Oltre alla tutela specifica degli interessi dei
consumatori, le azioni collettive possono essere utilizzate per raggruppare in
ununica azione un numero consistente di domande di portata pi modesta,
risparmiandocostempoedenaro.
134 Sul punto v. gi U. Ruffolo, La tutela individuale e collettiva del consumatore,
Milano, 1989; G. Alpa, Diritto privato dei consumi, Bologna, 1986, p. 26 ss. C.
Verardi,Laccessoallagiustiziaetutelacollettivadeiconsumatori,inTrattatodiritto
122
civiledirettodaM.Bessone,vol.XXVI,IldirittoprivatodellUnioneEuropea,(a
curadiA.Tizzano),Torino,II,2000,p.1331.
135 Lespressione class action mutuata dallesperienza nordamericana dove
conosciutaanchecomerepresentativeaction.Essaconsisteinunaazionelegaleche
pu essere esercitata da uno o pi soggetti i quali, membri della classe,
chiedonochelasoluzionediunaquestionecomunedifattoodidirittoavvenga
con effetti ultra partes per tutti i componenti presenti e futuri della classe. I
soggettidellamedesimaclassepossonoanchedeciderediesperireunapropria
azione individuale decidendo di non avvantaggiarsi dellazione altrui. Per
avvantaggiarsi dellazione collettiva sufficiente che rimangano inerti. C.
Consolo, Class actions fuori dagli USA? (Unindagine preliminare sul versante della
tutela dei crediti di massa: funzione sostanziale e struttura processuale minima), in
Riv.dir.civ.1993,p.609ss.
136 Sulle differenze tra conciliazione e arbitrato, v. C. Punzi, Conciliazione e
arbitrato,inRiv.dir.proc.,1992,p.1028ss.Lesclusionedellarbitratodaimezzi
alternativiallagiurisdizionesostenutaanchenelLibroverdedel2002relativo
ai modi alternativi di risoluzione delle controversie in materia civile e
commercialeCOMM(2002)196def.del19aprile2002inquantoillodoarbitrale
mira, in definitiva, a sostituirsi alla decisione giudiziaria, cosa che, invece, non
avvieneperimezzialternativiinsensostretto.
123
sociale
della
pacifica
convivenza
attraverso
lautocomposizionedeiconflitti,favoritadaunaseriedisoggettiterzi,cui
vengono a seconda dei casi affidate funzioni di informazione, di
mediazione,didecisione139.
124
Tornandoaidiritticomunitarieaimezziperlalorotutelavaricordatoche
essisonoapprontati,inprimoluogo,dagliordinamentiinterni.
Gi con la sentenza Van Gend en Loos del 1963, la Corte di giustizia
riconoscendo lefficacia diretta delle norme del Trattato afferm la loro
diretta invocabilit da parte dei singoli davanti agli organi interni che
sono, quindi, strumento di attuazione e di garanzia anche del diritto
comunitario.
Un intervento diretto da parte della Corte di giustizia si configura solo
nellipotesidiricorsoinannullamentodegliatticomunitariche,perquanto
concerne gli individui (persone fisiche e giuridiche), pu essere esercitato
unicamente nei confronti delle decisioni; eccezionalmente questi soggetti
possonoproporreunricorsocontroregolamentiquando,nonostantelaloro
formulazione in termini generali, li riguardano, invece, individualmente e
direttamente(art.230,co.4,TCE).
Come noto, la limitata possibilit di far verificare la legalit degli atti
comunitaridapartedeisingoli(personefisicheegiuridiche)compensata
dalmeccanismodirinviopregiudiziale(art.234TCE).Permezzodiquesto
strumento,infatti,ancheisoggetti,esclusiinviaprincipaledallapossibilit
di ricorrere alla Corte per impugnare determinati atti comunitari, possono
disubfornituralart.9dellalegge192/98sullabusodidipendenzaeconomica
statomodificatoedintegratodallalegge57/2001checonlart.11haattribuitoal
giudice ordinario la competenza delle azioni in materia comprese quelle
inibitorieeperilrisarcimentodeidanni.
125
provocare,periltramitedelgiudicenazionale,ungiudiziodiquestasulla
lorovalidit(oltrechesullalorointerpretazione)140.
Con riferimento ai rimedi interni, la Corte di giustizia, richiamandosi al
criterio delleffetto utile, ha sostenuto che le modalit procedurali
utilizzabili per fare valere i diritti comunitari non possono essere meno
favorevolidiquellecheregolanoricorsisimilididirittointerno(principio
di equivalenza) n tali da renderne praticamente impossibile o
eccessivamente difficile lesercizio (principio di effettivit). Essa ha
precisato, inoltre, le condizioni in cui anche le direttive non recepite
produconoeffettidiretti(siapuresoloverticali)equandosiconfigurauna
responsabilit dello Stato da far valere davanti agli organi interni con la
condannaaidanniarrecatiaisingoli141.
G.Tesauro,op.cit.,p.258ss.
Cfr. Corte giust. 16 dicembre 1976, causa 36/76, Rewe, punto 5; 16 dicembre
1976, causa 45/76, Comet, punti 1216; 27 febbraio 1980, causa 68/79, Hans Just,
punto25;9novembre1983,causa199/82,SanGiorgio,punto14;25febbraio1988,
cause riunite 331/85, 376/85 e 378/85 Bianco e Girard, punto 12; 24 marzo 1988,
causa 104/86, Commissione/Italia, punto 7; 14 luglio 1988, cause riunite 123/87 e
330/87, Jeunehomme e EGI, punto 17; 9 giugno 1992, causa C96/91,
Commissione/Spagna, punto 12; 19 novembre 1991, cause riunite C6/90 e C9/90
Francovichea.,punto43;5marzo1996,causeriuniteC47/93e48/93Brasseriedu
PecheureFactortime;14dicembre1995,causaC312/93,Peterbroeck;10luglio1997,
C261/95,Palmisani,punto27.Cfr.P.Olivier,Ledroitcommunautaireetlesvoiesde
recoursnational,inCah.dr.eur.,1992,p.348;A.Tizzano,Latuteladeiprivatinei
confronti degli Stati membri dellUnione Europea, in Foro it., 1995, I, 14; G. A.
Benacchio e M. Carpagnano, Lazione di risarcimento del danno per violazione delle
regole comunitarie sulla concorrenza, Trento, 2007, pp. 24 ss.; L. Fumagalli, La
responsabilitdegliStatimembriperviolazionedeldirittocomunitario,Milano,2000.
140
141
126
1.Segue.LepossibilitoffertedaltitoloIVdeltrattatoCE
Circa il ruolo svolto dal diritto comunitario sulle questioni che ci
interessano, notiamo che negli anni 80 il completamento del mercato
interno, lemergere del ruolo dei consumatori quali protagonisti dei
processi economici e la persistente differenziazione tra procedure
nazionali e costi da sostenere per affrontare i ricorsi hanno imposto la
necessitdiconsiderareformepidiretteedefficacidituteladeidirittidei
singoli senza escludere quelle ordinarie gi consentite da ciascun
ordinamento.
Lapossibilitdapartedeldirittocomunitariodiprevedereediintrodurre
negli ordinamenti statali nuove forme di garanzia doveva fare i conti,
comeaccennato,conlelimitatecompetenzeprevistealtrattato.
Fino alla nuova formulazione del titolo IV TCE da parte del trattato di
Amsterdam (1997), che ha introdotto nuove competenze in tema di
cooperazione giudiziaria in materia civile consentendo ladozione di una
seriediatti(perlopi,regolamenti)nonsolosuicriteridieserciziodella
giurisdizione (come ad es. il reg. 44/01 relativo alla materia civile e
commercialeoppureilreg.2201/2003inmateriamatrimonialeedipotest
genitoriale) ma anche sugli stessi procedimenti (con lelaborazione e la
formulazione di regole processuali comuni come nel caso del
procedimento europeo di ingiunzione di pagamento previsto dal reg.
1896/2006 oppure del procedimento europeo per le controversie di
127
modestaentitintrodottocolreg.861/2007),gliinterventidellaComunit
nel settore delle garanzie erano stati di tipo accessorio alle normative
materialiintrodotte.
Nellambito, cio, delle regolamentazioni adottate si trovavano anche
riferimentialleformedigaranzia.Ecos,sirinvengonodeiriferimentialle
azioni inibitorie esercitabili da associazioni di rappresentanza e di difesa
deiconsumatori,mainquantoprevistedagliordinamentiinterni.Sipensi
alla dir. 84/450 in materia di pubblicit ingannevole (modificata ed
integratadalladir.97/55)142,alladir.85/577suicontrattinegoziatifuoridai
locali commerciali, alla dir. 87/102 in materia di credito al consumo, alla
dir. 89/552 sullesercizio delle attivit televisive (modificata dalla dir.
97/36), alla dir. 90/314 concernente i viaggi, vacanze e circuiti tutto
compreso,alladir.92/28concernentelapubblicitdeimedicinaliperuso
umano, dalla dir. del 93/13 sulle clausole abusive nei contratti coi
consumatori, alla dir. 94/47 sulla multipropriet, dalla dir. 97/7 sui
contrattinegoziatiadistanza.
Intalmodo,ledirettiveinquestionehannointesorafforzarelaposizione
delconsumatoreancheattraversolazionediassociazioniedenti.
La possibilit di dare vita a forme specifiche di tutela si presentata,
invece, con il trattato di Amsterdam che, come detto, ha conferito alla
Sempreintemadipubblicitingannevoleecomparativasiricordacheladir.
2006/114sipreoccupaditutelareunicamenteiprofessionistichepossanoessere
lesidacomportamentiscorrettideiconcorrenti.
142
128
Comunitcompetenzespecificheinmateriadicooperazionegiudiziaria.
Dopo Amsterdam, infatti, possibile formulare regole processuali in via
autonoma,indipendentementedalladozionedinormativemateriali143.La
differenzarispettoa quantoavvenivainprecedenzasievidenziaproprio
nelladiversabasegiuridicautilizzataperladozionediquestiattichenon
pilart.94olart.95sulravvicinamentodelledisposizionilegislativeo
regolamentari degli Stati membri aventi una incidenza diretta
sullinstaurazioneosulfunzionamentodelmercato,ma,appunto,lart.65
o lart. 67TCEchesi trovanoallinternodeltit. IV. Inquestoquadrosi
inseriscono le iniziative volte ad approntare rimedi alternativi a quelli
giurisdizionali classici che non si esauriscano nella semplice
riproposizione delle procedure gi previste, come avvenuto nel caso
della direttiva 98/27 relativa a provvedimenti inibitori a tutela degli
interessi dei consumatori. Questa direttiva va ad integrare quanto gi
Lastessasituazionehariguardatoancheaspettilegatialdirittointernazionale
privato per tutto quanto concerne, cio, la definizione della portata delle
normative comunitarie e il problema della scelta del diritto applicabile nei casi
non direttamente regolati. Anche con riferimento a questi aspetti la Comunit
non aveva, prima del trattato di Amsterdam e delle modifiche al tit. IV del
trattato, una competenza specifica. Poteva dare le indicazioni sopra citate
unicamente allinterno della disciplina materiale che andava a formulare. Dopo
Amsterdam, invece, la Comunit ha una competenza che pu esercitare anche
autonomamente. Su questi problemi v. E. Pagano, La materia civile con
implicazioni transfrontaliere e le competenze comunitarie di diritto internazionale
privato,inDUE,2008,p.127ss.
143
129
144
Sullesuefinalitesullasuaportatav.G.Rossolillo,op.cit.,p.356ss.
130
di
chiedere
la
cessazione
del
comportamento
anticoncorrenzialeanchequelladiagireperilrisarcimentodeldanno.
Successivamente il reg. 1/2003, relativo allapplicazione delle regole di
concorrenza,oltreadoperareildecentramentodelcontrollopubblicoea
rafforzare il ruolo di controllo delle autorit antitrust nazionali, ha
valorizzato le forme di controllo da parte di singoli rimarcando, nel
considerandon.7,lafunzioneessenzialecheigiudicinazionaliassumono
nell accordare il risarcimento alle parti danneggiate dalle infrazioni alle
regoleantitrust.
145
Suimezzialternativi,v.G.Rossolillo,op.cit.,p.349ss.
131
IldibattitostatosuccessivamenteanimatodallasentenzaManfredi(2006),
incuilaCortehariconosciutoespressamenteaiconsumatorilapossibilit
di chiedere il risarcimento del danno per violazione delle norme di
concorrenza ed sfociato, da ultimo, nel Libro bianco dellaprile 2008 in
cui la Commissione, ferma restando la possibilit per i soggetti
pregiudicatidacomportamentiantitrustdiagireindividualmente,insiste
sullachiaranecessitdiindividuareformediaggregazioneprocessuale,
ipotizzando in particolare due meccanismi complementari di azione
collettiva:
a)leazionirappresentative,intentatedasoggettiqualificati,tracui,oltre
alle associazioni di consumatori, anche organismi statali o associazioni
commerciali;
b) le azioni collettive in cui le vittime decidono espressamente di
aggregareinunasolaazionelerichiesteindividualidirisarcimento146.
Laformalizzazionediquestapropostainunattovincolantenonancora
avvenutastandoanchearecentissimepresediposizioneedicommentoal
Libro bianco da parte della Confindustria italiana, risalenti appena a
146CidifferenziailmodellodiazionecollettivaprefiguratodallaCommissione
dal modello tipico di class action americana in cui i soggetti della medesima
classe, che vogliano esperire una loro propria azione individuale, devono
chiedere espressamente di non avvantaggiarsi dellazione collettiva degli altri
membri della classe (c.d. optout right). Se, invece, decidono di avvantaggiarsi
dellazione collettiva, sufficiente che rimangano inerti. Cfr. G. Buffone, Class
actionitaliana:azionecollettivarisarcitoriaatuteladeiconsumatori(art.2,comma445,
Leggefinanziaria2008),www.altalex.com/index.php?idnot=1581
132
luglio del 2008, nelle quali si riconosce, tra laltro, alla Commissione di
averseguitonelsuoLibroBiancounapproccioequilibrato.
Per il momento, oltre a quanto consentito dagli ordinamenti interni, il
diritto comunitario ha favorito il ricorso a strumenti alternativi alla
giurisdizioneordinariaeazioniinibitoriepubblicheadistanza,cio,di
entiediassociazionioperantiadifesadiinteressicollettivi(daintendersi,
comeprecisailconsiderandon.2delladirettiva98/27negliinteressiche
non ricomprendono la somma degli interessi di individui lesi da una
violazione)piuttostocheazionicollettive(cdclassaction).
3. Le misure inibitorie
Perquantoriguarda,inparticolare,lemisureinibitorieatuteladiinteressi
collettivi dei consumatori, gi ammesse da una serie di direttive
dettagliatamente indicate, la dir. 98/27147 si preoccupata di ovviare alle
difficolt emerse nelle ipotesi in cui gli effetti delle pratiche vietate si
produconoinunoStatodiversodaquelloincuihannoorigine(quandola
situazione,cio,presentauncaratteretransnazionale).Laframmentariet
della disciplina e la libert lasciata agli Stati nellindividuazione delle
organizzazionilegittimateadagireedeiricorsi(giudiziari/amministrativi)
avevainciso,infatti,negativamentesullefficaciadelleazioniinibitorienel
F.Toriello,Laccessoallagiustiziaelatutelacollettivadeiconsumatori,inIldiritto
privatodellUE,acuradiTizzano,cit.t.II,p.1827ss
147
133
134
4.Irimedialternativiallagiurisdizione.
135
laprevisionedapartedeldirittocomunitariodiunaazionecollettivache
contempli la figura dei cd punitive damages. Non si tratta di una ipotesi
lontana dalla realt dal momento che, nel citato Libro Verde del 2005, la
Commissione la contemplava tra le opzioni possibili149. Non v dubbio
che se ci dovesse accadere ci troveremmo a registrare una sensibile
alterazionedelleattualiconnotazionidelrapportocontrattuale.
Sipensichelordinamentoitalianoeraarrivatoadunpassodallaccogliere
il rimedio dei punitive damages proprio sulla spinta (ma non per
imposizione!) del diritto comunitario e la sola idea che ci accadesse ha
suscitatosconcertoedallarmepressoglistudiosi.
Come si sa, i punitive damages, noti allesperienza nord americana, sono
stabiliti dal giudice a carico dei responsabili di violazioni dei diritti dei
consumatori. Essi incidono nelle cause di risarcimento dei danni in
manierarilevantesullequilibriofinanziariodelleimpresedaprovocarne,
talora,ancheildissesto.Vannoadaggiungersialtradizionalerisarcimento
dei danni a carico dei responsabili e consistono nel pagamento di una
Nellaffrontare il problema delleffettiva portata della domanda risarcitoria e
delladefinizionedeldannorisarcibile,ilLibroVerdeconsideracheinEuropale
esperienze concrete al riguardo sono frammentarie, essendo soprattutto
frequente il ricorso alle sole misure inibitorie. Esso considera tre opzioni
possibili:inprimoluogo,ildannorisarcibilepotrebbeesseredefinitoinfunzione
del pregiudizio economico subito dallattore; in secondo luogo, potrebbe essere
calcolatoinrelazioneagliincrementidiprofittorealizzatiattraversolinfrazione;
infine, potrebbe privilegiarsi la funzione punitiva/deterrente dellazione
risarcitoria rispetto alla sua tipica funzione compensativa, prevedendo danni
multiplirispettoalpregiudizioeffettivamentesubitodallattore.
149
136
SupremeCourtUSA,26/06/1988inForoIt.,1990,IV,174,notadiRomano.
Cfr.FederalCourtfortheDistrictofNewJersey,09/03/1989inForoIt.,1990,
IV,78,notadiRomano;SupremeCourtUSA,04/03/1991inForoIt.,1991,IV,235,
notadiPonzanelli;CorteSupremadegliStatiUnitidAmerica,07/04/2003inForo
It.,2003,4,355,notadiColangelo.
152 Alla disciplina cos introdotta non sono mancate critiche anche dure. Come
riferitodaG.Buffone,ClassActionitaliana:azionecollettivarisarcitoriaatutela
dei consumatori, in www.altalex.com/index.php?idnot=1581, allindomani
dellapprovazione,inprimalettura,dellaclassaction,GuidoAlpahadefinitoil
regime di nuovo conio come un mostro giuridico da riscrivere integralmente
(rassegna stampa, 17.11.2007 il Sole 24 ore). La normativa per la tutela degli
interessicollettiviapprovataieriseraalSenatoinuncontestoimproprioquale
laFinanziariaunmostrogiuridicoche,selosivuolemantenereinvita,deve
essere completamente riscritto, pena lo scardinamento del sistema processuale
vigenteelaccelerazionedellacrisidellamacchinadellagiustizia.
153G.Buffone,ouc.
150
151
137
edellimpalcaturadelnostrodirittocivile(costituzionalizzato).Intemadi
responsabilit civile, il nostro ordinamento mira a restaurare la sfera
patrimonialedelsoggettochehasubitolalesione,mediantelattribuzione
al danneggiato di una somma di denaro, che tende a eliminare le
conseguenzedeldannosubito,mentrerimaneestraneaalsistemalideadella
punizione e della sanzione del responsabile civile; indifferente, inoltre, la
valutazione a tal fine della sua condotta. Rimane, quindi, incompatibile
conlordinamentoitalianolistitutodeidannipunitiviche,peraltroverso,
non neanche riferibile alla risarcibilit dei danni non patrimoniali o
morali. Tale risarcibilit sempre condizionata allaccertamento della
sofferenzaodellalesionedeterminatadallillecitoenonpuconsiderarsi
provatainreipsa154,tantchelasentenzastatunitensechehacondannato
un soggetto italiano al pagamento di somme per danni punitivi senza
alcun riferimento al danno concretamente patito dal soggetto leso non
risultatariconoscibilenellordinamentoitalianopercontrastoconprincipi
di ordine pubblico: la sentenza de qua, infatti, produce effetti contrari
allordine pubblico e non pu essere delibata (art. 64, comma 1, lett. g),
legge 218/95). La funzione sanzionatoria e punitiva propria del
risarcimento dei punitive damages contrasta con i principi fondamentali
dellordinamento interno che assegna alla responsabilit civile funzioni
Cos,daultimo,Cass.civ.,Sez.III,19gennaio2007,n.1183,inCorriereGiur.,
2007,4,497,notadiFava.
154
138
139
5.Ilcasodelleastreintes.Lepenalitprevistedalladirettiva98/27
Lachiusuraallaprevisionediconseguenzepunitiveinterminidipunitive
damages per la violazione del rapporto contrattuale non impedisce di
immaginare rimedi per tutte quelle situazioni in cui non
immediatamenteindividuabileildanneggiatodideterminateviolazionidi
norme antitrust. Nel caso di aumenti dei prezzi, i danneggiati dalla
violazioneantitrustnonsonosoltantocolorochehannopagatodipi,ma
anche coloroche,comeconseguenzadei prezzielevati,hanno rinunciato
allacquisto. Immaginare in questi casi forme di azioni pubbliche
espressione di interessi collettivi non assurdo. Inoltre, la condanna al
140
141
142
Capitoloquarto
Leproposteafavorediuncodicecivileeuropeo
1.Lacodificazionedeldirittocivileeuropeo.Leopinionifavorevoli.2.Segue.Le
altre posizioni. 3. La posizione delle istituzioni comunitarie. 4. Il ruolo degli
studiosi.5.Segue.Valutazionifinali.
1. Lacodificazionedeldirittocivileeuropeo
143
avviato con le normative comunitarie. Pur con tutti i limiti che nessuno
nega, il diritto comunitario ha rappresentato il contesto naturale, la sede
piidoneaincuipotevaattecchireesvilupparsilideadellunificazioneo
almeno dellarmonizzazione del diritto dei contratti (o di una parte di
esso)155.
Comesivisto,gliinterventideldirittocomunitarioinquestocamponon
sono stati pochi anche se si trattato di interventi realizzati dalle
istituzioni in maniera non ordinata e senza un disegno univoco. Come
stato affermato, la loro progettazione, discussione, redazione ed
approvazione avvenuta in maniera erratica 156. Essi sono nati con
ambiguitterminologicheeconambiguitconcettualidovutealfattoche
sonostatiredattiinizialmenteinlinguafranceseeinlinguaingleseesono
successivamentetradottinellealtrelingue.
La normativa comunitaria si occupata, inoltre, principalmente delle
questioni di rilevanza transnazionale nella prospettiva della circolazione
allinterno del mercato (anche se, per non pregiudicare gli obiettivi del
mercato unico, la loro portata ha finito per riferirsi, poi, anche alle
transazionitotalmenteinterne).
144
Larmonizzazioneraggiuntaappenasottolasuperficie157eladottrinane
ha ampiamente messo in risalto le incongruenze e le distorsioni158. Dei
problemi legati alle difficolt di coordinamento tra le varie previsioni e
deglieffettidistorsivisonoconsapevolilestesseistituzioni.Tuttoquesto,
per,nonsminuiscelimportanzadellavorosvoltomaspinge,semmai,a
considerare prospettive nuove e a tendere verso nuovi e pi ambiziosi
progetti: in pratica, alla realizzazione di un quadro complessivo pi
ampio,dotatodellanecessariarelativitedelasticit,nellaformadicodici
modello se non addirittura di un vero e proprio codice civile159. Si
ipotizzato, cos, di dare vita ad un modello normativo nuovo, composto
dauncorpusdiregole,incuisiriconosconolediverseesperienzedeiPaesi
appartenenti allUnione, che, insieme al diritto pubblico europeo
G.Alpa,Larmonizzazionedeldirittocontrattuale,cit.,p.170.
Pertuttiv.lelencazionefattadaG.AlpaeG.Conte,Riflessionisulprogettodi
CommonFrameofReferenceesullarevisionedellacquiscommunautaire,inRiv.
dir.civ.,2008,I,p.152s.
159 Il tema della codificazione al centro del dibattito sulla edificazione del
diritto privato europeo.La letteratura che si occupa di queste problematiche
vastissima. Mi limito perci a fare solo alcune citazioni: ad es. O. Lando, The
PrinciplesofEuropeanContractLaw,cit.,p.391ss;S.Grundmann,art.cit.,p.365;S.
Rodot, Un codice per lEuropa?Diritti nazionali, diritto europeo, diritto globale, in
Codici. Una riflessione per il millennio, a cura di Cappellini e Sordi, nei Quaderni
fiorentiniperlastoriadelpensierogiuridicomoderno,acuradiGrossi,n.61;B.
FauvarqueCosson,FautilunCodecivileuropen?,inRev.trim.dr.civ.,2002,p.463;
D. Bush, E. Hondius, H.J. Van Kooten, H. Schelhaas, W.M. Schrama, The
PrinciplesofEuropeanContractLawandDutchLaw,London,Boston,NY,2002;M.
P. SnchezGonzlez, Las tendencias unificadoras del derecho contractual europeo, in
Rev.derechoprivado,2003,709ss;G.Alpa,Larmonizzazione,cit.,p.170.
157
158
145
146
edellunificazionedellediscipline.
Questa prospettiva, che impone di dare risposte chiare ad alcuni
interrogativi di base161, ha sollevato anche dubbi e perplessit. Avendo
consapevolezzadelledifficoltchesifrappongonoallarealizzazionediun
codice unico e valido per tutti che riesca ad ottenere il consenso e
ladesione unanime superando diversit, orientamenti e tradizioni
storiche secolari, alcuni si sono detti favorevoli piuttosto a promuovere
lelaborazione di principi comuni in vista di una maggiore convergenza
degli ordinamenti nazionali cosa che si potrebbe fare tentando di
riconsiderare lacquis per migliorarlo e completarlo. Si tratta, in pratica,
delle opzioni alternative al codice prospettate dalla Commissione nella
Comunicazionedel2001162.
A favore della codificazione si determinato un vasto movimento, al
qualenonsonorimasteestraneelestesseistituzionicomunitarie163,cheha
spinto per andare oltre la parziale armonizzazione del diritto privato
europeo realizzata fin ora dalla Comunit. Il punto comune a queste
posizioni che linterpretazione uniforme dei principi costituzionali
V.liriassuntiinG.Alpa,Nuovefrontiere,cit.p.742ss
Su di esse v. ancora recentemente G. Gandolfi, , Il diritto privato europeo agli
inizidelterzomillennio:prospettiveeproblemi,inRiv.dir.civ.,2008,I,p.221ss.;G.
AlpaeG.Conte,art.cit.,p.151.
163 V, per tutti A. Colombi Ciacchi, La costituzione europea come fonte e motore del
diritto privato europeo: alcune osservazioni, in Diritto privato europeo. Fonti ed
effetti, Materiali del Seminario dell 89 novembre 2002 raccolti da G. Alpa e R.
Danovi,Milano,2004,p.121;G.Gandolfi,o.u.c.;G.Alpa,RiflessionisulProgettodi
CommonFrameofReference,cit.,p.141ss.
161
162
147
comuniapplicabiliinmateriaprivatisticaspinge,inmanierairreversibile,
ad una codificazione quanto mai opportuna e necessaria per le esigenze
del mercato unico, per una semplificazione, razionalizzazione e
modernizzazione di un diritto privato accessibile ai cittadini164, per una
riduzione dei costi che favorisca lo sviluppo dei rapporti commerciali
rimuovendo la c.d. barriera psicologica della diversit. Tutto questo
statosostenutosenzaignoraregliinconvenientiditipopolitico,culturale,
dovuti alle diverse mentalit, alle tradizioni e alla lingua ma ritenendo
assortamentepreminentiibisognirealidiunacodificazione,tracuihaun
postopreminentequellodellacertezzagiuridica.
Letesiafavorediunacodificazionetaglianocortosulledifficoltpolitiche
che pure ci sono. A loro giudizio, se c una sufficiente convinzione
occorre procedere anche soltanto con un numero ridotto di Stati.
Limportante che si crei un modello nuovo, forte, adatto ai tempi,
concorrenziale nella circolazione dei modelli giuridici, che dia prova che
lUnioneeuropeadavverounita.
2.Segue.Lealtreposizioni
Sullesigenzadicontinuareadabbattereleanacronistichebarrierenazionalie
per superare lattuale forma di armonizzazione del tutto frammentata v. O.
Lando,ThePrinciplesofEuropeanContractLawandthelexmercatoria,cit.,p.393.
164
148
ComeaffermaVacuer,riportatodaM.P.SnchezGonzlez,art.cit.,p.722,sub
nota41,Eljuscomuneeuropeosevehculabaatravsdeunalenguadecultura
comn,comoeraellatn,locualdistadeserposiblehoyendapesealintenso
usodelinglscomolenguadecomunicacin.
166 R. Van den Bergh, Against a European Code Replacing National Law, in An
Academic Green Paper on European Contract Law, (a cura di Grundmann e
Stuyck), The Hague, 2002, p. 249; B. FauvarqueCosson, art. cit., p. 463 ss. che
contestalesistenzastessadiunabasegiuridicacomunitariaperpoterprocedere
ad una codificazione del diritto civile (p. 466) e mette in discussione tutte le
argomentazionidicaratterestorico,politicoedeconomicosolitamenteutilizzate
pergiustificarequestaoperazione.Dicontro,eglicondivideilmetododeipiccoli
passiseguitodallegislatorecomunitario(p.475).Sullastessalunghezzadonda
M.P.SnchezGonzlez,art.cit.,p.729ss.checonsiderafattibileunpercorsoa
tappe, sulla scia dei lavori elaborati dal gruppo di Trento diretto da Bussani e
Mattei nei quali non v alcuna pretesa di introdurre norme ma, piuttosto, di
formulare proposte assimilabili ad un restatemene; la seconda tappa dovrebbe
essererappresentatadallaformulazionediundirittocomunenonvincolanteche
favorisca la formazione di un ambiente giuridico uniforme grazie
165
149
sipongono,poi,altreopinionicontrarieallacodificazionechedistinguono
tradirittocomunitarioedirittocomuneeuropeo167.
Suunaposizioneintermediatraifautoridellacodificazioneegliscettici,
possonoesserepostiquanti,purconsapevolidelledifficoltchecomporta
la realizzazione di un codice europeo, tengono tuttavia conto
dellincidenza svolta nelle societ moderne da alcune problematiche
unificanti,qualiquelladeidirittiumani,dellatuteladellambienteedella
protezione dei beni culturali, intorno alle quali ugualmente vi sono
sensibilit diverse e diversi modi di porsi, e, poi, dallesistenza di forti
diversit culturali. Costoro sono convinti che il superamento delle
diversit richiede tempo e buona volont e sono preoccupati che un
processo di unificazione della legge contrattuale troppo repentino possa
finireperdestrutturateisistemigiuridicinazionalisenzaalcunagaranzia
diefficienzaedifunzionalit.
Senza chiudere definitivamente alla prospettiva di un codice, costoro
esprimonopreoccupazioniechiedonounapproccioprudente168.
In questa prospettiva stato suggerito di seguire un percorso soft,
167SucivediA.Somma,Dirittocomunitariovsdirittocomuneeuropeo,cit.p.45ss.
150
cadenzato,gradualeconunaseriedipassaggi,dandoallacodificazioneun
carattere opzionale, non solo nel senso che i privati dovrebbero essere
liberi di sceglierla come disciplina sostitutiva delle norme derogabili
applicabili in base ai principi di diritto internazionale privato169, ma
soprattutto nel senso che ogni singolo Stato dovrebbe essere libero di
scegliere se sostituire o no il proprio diritto privato con il nuovo codice
unitario170.Soloallafinedelpercorso,quandosisarformataintornoalla
applicazione di questo codice una familiarit sufficiente, si potrebbe
attribuireadettocodiceuncaratteregiuridicamentevincolante171.
Sipostoancheilproblemaintornoachidebbaprocedereallaredazione
dellauspicato codice e, in particolare, se vi devono provvedere le
istituzioni oppure gli Stati con gli strumenti tradizionali del diritto
internazionale, oppure, infine, se sia pi opportuno lasciare spazio alla
InquestosensoiPrinciplesofEuropeanContractLawdellacommissioneLando
sonogiunCodiceopzionale!Sinoticheilconsiderandon.13delreg.593/2008
sullaleggeapplicabilealleobbligazionicontrattuali(c.d.RomaI)nonimpedisce
che le parti includano nel loro contratto, mediante riferimento, un diritto non
statale.Ora,undirittononstataleoltrechenellalexmercatoria,ovveronegliusi
praticati nel commercio internazionale dagli operatori del settore, pu essere
visto, allo stato, anche in questi Principles o nei Progetti di codici elaborati da
studiosiedaesperti.
170 Critico sulla idoneit di una soluzione opzionale lasciata alla disposizione
delleparti,cioliberamenteadottabileorifiutabile,sipronunciaG.Gandolfi,art.
cit.,p.233chesidichiara,invece,favorevoleaconsentireagliStatilapossibilit
diconformarvisioppureno,inunsortadiEuropaaduevelocit(p.234).
171Sulprocedimentopertappev.anche,M.P.SnchezGonzlez,art.cit.,p.726
ss.
169
151
prassiconlausiliodiesperti172.
Sidiscussoanchedellampiezzadiquestocodice 173 e,inparticolare,se
debba includere anche la materia del diritto di famiglia ritenendosi che
unasuaesclusionerappresenterebbeunpassoindietrodalpuntodivista
storico,consideratochesoloicodicipiantichinoncontenevanounlibro
dedicatoaldirittodifamigliamentreicodicipirecentilohannoinserito
perch si ritenuto che anche tale ramo del diritto debba essere
disciplinatoinmanieraunitariaesistematicainognipaesemoderno.
3.Laposizionedelleistituzionicomunitarie
Pressoleistituzionicomunitariesifattalargodatempolideadipuntare
allelaborazionediuncodicecivileeuropeo.CosilParlamentoeuropeo174
il cui appello stato inizialmente raccolto solo dagli ambienti
152
accademici175,neiqualisiavviatouninteressantedibattitotecnicoesono
state assunte iniziative scientifiche dirette a creare o individuare
leventualeesistenzadiregolegicomunifraidiversiStatimembri.
IlParlamentoconunaRisoluzionedel2001sulravvicinamentodeldiritto
civile e commerciale degli Stati membri, aveva indicato la data del 2010
come termine a partire dal quale, superata omai la fase preparatoria di
studioediapprofondimento,sidovesseaffrontareconcretamenteiltema
dellunificazionedeldirittocontrattualeeuropeo.
Per quanto riguarda la Commissione, essa ha adottato nel 2001 una
Comunicazione (n. 389/2001) con cui in pratica ha imposto una svolta al
dibattito. In tale comunicazione, infatti, essa individuava le diverse
opzioni di un intervento dellUnione sul diritto privato e chiedeva agli
attori istituzionali, giuridici e sociali di prendere posizione. Le opzioni
sono:
(a) la rinuncia ad ogni proposito interventistico in favore delle capacit
autoregolativedelmercato;
(b)laformazionediunquadrocomunediriferimento(commonframe
of reference CFR), che raccogliesse i principi comuni in materia
contrattuale;
153
P.Barcellona,Suiprogettidicodicecivileeuropeo:labuonafedetragiustiziasociale
e globalizzazione (nota per il Gruppo di lavoro Diritto privato europeo
versionedel30giugno2005).
176
154
del lavoro del gruppo di studio del prof. Christian von Bar incaricato, a
suotempo,dallastessaCommissione.
AsuavoltailConsiglioeuropeonelProgrammadellAjadel2005avente
ad oggetto Rafforzamento della libert, della sicurezza e della giustizia
nellUnione Europea (GUUE C 53) stato piuttosto prudente. Nella parte
dedicata alla cooperazione giudiziaria in materia civile e, pi in
particolare, in materia di diritto contrattuale (3.4.4) ha affermato che la
qualit della vigente e futura normativa dellUE dovrebbe essere
migliorata
con
misure
di
consolidamento,
codificazione
177
155
rispetto alldea del codice. Nel 2007, infatti, essa ha optato decisamente
verso una soluzione diversa da questo e puntato alla revisione
dellacquis178. La motivazione di tale scelta sta necessit di consolidare i
risultati raggiunti e al fine di evitare labbassamento del livello di
protezione dei consumatori che si va delineando in alcune legislazioni
interne179. E tutti i favori sembrano ormai essere per la formazione diun
Quadro comune di riferimento (Common Frame of Reference, CFR), che
eralopzionen.2dellaComunicazionedel2001.
4.Ilruolodeglistudiosi
LibroVerdeRevisionedellacquisrelativoaiconsumatoriCOM(2006)744def.
Criticoalriguardo,daultimo,G.Gandolfi,art.cit.;S.Rodot,Ilcodicecivileeil
processo costituente europeo, in Riv. critica dir. priv., 2005, commentava
negativamentelannunciodellaCommissione,fattoginellActionPlandel2003,
di voler predisporre un quadro comune di riferimento, contenente principi,
definizioni e regole di diritto contrattuale per agevolare la semplificazione
dellacquis communautaire, che, a suo avviso, rischiava di riproporre una logica
precostituzionale, indifferente alla novit rappresentata dalla Carta dei diritti
fondamentali alla dichiarata volont di uscire dal passato unilateralismo di
mercatochenecostituiscelapifortemotivazione.
178
179
156
europeo180.Lacosapuesserevalutatainsensopositivoperchneisingoli
gruppi lavorano specialisti della materia che sono in grado di dare
contributi efficaci. Tuttavia, il grande numero di commissioni potrebbe
condurreadunasortadidisgregazioneculturalecherenderpidifficile
ilcompitodellegislatoreeuropeo.
Siassistitoadunasortadisovrapposizionediprogettiprivatiediattidi
fontieuropea,ciotraunosforzodottrinaleedunarealtlegislativa.
FinorasigiuntiallaredazionedeiPrincipididirittoeuropeodeicontratti
da parte della Commissione del diritto europeo dei contratti, presieduta
da Ole Lando181, al Progetto di codice europeo dei contratti predisposto
dallAccademia dei giusprivatisti europei presso lUniversit di Pavia
(CommissioneGandolfi)182.
La Commissione Lando ha cominciato nel 1982 ad elaborare dei Principi
di diritto europeo dei contratti che erano racchiusi, come il Restatement
americano,inuntestostrutturatosuarticolicommentatiederanoillustrati
con esempi pratici. Nel 1995 ha pubblicato la prima parte di questi
Unacommissione,consedeadUtrecht,hainiziatodatempoaconfrontarele
legislazioni nazionali per cercare di armonizzare il diritto di famiglia,
formulandoanzituttounaseriediprincipi.
181LaCommissioneLandosuldirittoeuropeodeicontrattiunorganismonon
governativocostituitodagiuristidegliStatimembricheprocedonoailorolavori
inpienaautonomiarispettoalleautoritgovernative.
182QuestoCodice(libroprimoesecondo)riportatonelsitodellaccademiadei
giusprivatisti europei. Gi qualche anno addietro sul progetto di codice aveva
riferito G. Gandolfi, Il progetto pavese di un codice civile europeo dei contratti, in
Riv.dir.civ.,2001,I,p.455ss.
180
157
Principiconcommentienote183.Essisirifanno,comedetto,aiRestatements
deldirittoamericanoesiprefiggonoloscopodifissareiprincipigenerali
di un diritto europeo dei contratti in una forma simile ad una
codificazione. Il loro testo si presenta sotto forma di articoli redatti
conformemente a quanto concordato allinterno della Commissione. A
ciascunarticolocollegatouncommento(comprensivodiesempipratici)
enotedicomparazionerelativealladisciplinaapplicabileallinternodegli
Stati membri senza escludere altre fonti quali le convenzioni
internazionali184.
IlCodiceelaboratodalgruppodigiusprivatisticoordinatidaGandolfisi
basa sostanzialmente sul codice civile italiano, riassumendo elementi di
diritto francese edidirittotedesco esulCodice dei Contrattiredattoper
contodellaCommissioneingleseversogliannisessanta185.
5.Segue.Valutazioniconclusive
158
186
187
Inquestiterminiv.S.Grundmann,art.cit.,p.380s.;G.DAmico,art.cit.,p.46.
Sudiessev.daultimov.P.Gallo,Asimmetrieinformative,cit.,p.641ss.
159
188
G.AlpaeG.Conte,Riflessioni,cit.,p.162s,177s.eAA.ivicitt.
160
SiparlaalriguardodisoftlawanchedapartedelParlamentoeuropeonella
Risoluzione del 12 dicembre 2007 sul diritto contrattuale europeo. Critico su
caratterenonvincolantediuncodiceN.Lipari,Conclusioni,inLariformadei
codiciinEuropaeilProgettodicodicecivileeuropeo,acuradiG.AlpaeE.N.
Buccico,inQuadernidiRass.Forense,Milano,2002,p.91.
190SudiessosirimandaaG.AlpaeG.Conte,Riflessioni,cit.,p.153ss.
191G.AlpaeG.Conte,Riflessioni,cit.,p.160ss.
192G.AlpaeG.Conte,o.u.c.,p.165;G.Alpa,Larmonizzazione,cit.,p.172dove
sottolinea lesigenza di pervenire alla realizzazione di un quadro di principi
uniformi,osoluzioneancorpreferibile,diregoleuniformididirittosostanziale
eprocessuale.
193 Sui Principi Unidroit mi limito a citare I Principi Unidroit nella pratica,
Casistica e bibliografia riguardanti i Principi Unidroit dei contratti commerciali
internazionali, Milano, 2002; V. Massari, Lefficacia dei principi UNIDROIT nei
189
161
internazionali,purcontuttelemanchevolezzechepresentanorispettoalle
regolecomunitarie194.
Tornando, in sede conclusiva, sulloggetto della nostra indagine non
sembra che le soluzioni che si prospettano possano incidere in maniera
significativa sullassetto della disciplina interna del contratto pi di
quanto non abbiano fatto le normative comunitarie gi esistenti. Per
quanto riguarda i progetti di codici, pur dovendo attendere i testi
definitiviedapprovatiperpronunciarsi,fermarestandolalorotendenzaa
dareimportanzaaldialogoconlescienzesociali,avalorizzareiconcettidi
classe e di ruolo i quali alludono a schemi comportamentali fortemente
eterodiretti mutuati specialmente dallanalisi politologica e sociologica,
162
163
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