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1.1
Q un campo ordinato
xy = yx
2. propriet associative1 :
(x + y) + z = x + (y + z);
3. propriet distributiva:
x (y + z) = xy + xz
x + 0 = x;
(xy) z = x (yz)
x1 = x
7. propriet di tricotomia:
8x 8y vera una e una sola delle seguenti: x < y, x = y, x > y
0
c. 8x 2 K
0x = 0
8y 2 K
( x) y = x ( y) =
(xy)
x>0
=)
x<0
x2 > 0
f. 8x 2 Kn f0g
(1)
(a)
00 = 00 + 0 = 0 + 00 = 0
b.
(5)
(4)
(3)
(5)
(4)
= 0x + [0x + [ (0x)]] = 0x + 0 = 0x
c.
(3)
(5)
(b)
xy + ( x) y = [x + ( x)] y = 0y = 0
Per lunicit dellelemento opposto (vedi il punto 1 del successivo
Ex.) si deduce (xy) = ( x) y.
Con passaggi analoghi si verica che x ( y) = (xy). In conclusione, si pu usare senza ambiguit la notazione semplicata xy
al posto di ( x) y, x ( y) e (xy).
d. Per assurdo, sia xy = 0 e x 6= 0 e y 6= 0. Allora esistono gli inversi
x 1 e y 1 per cui
(4)
(5)
1 = 1 1 = x 1x
yy
(2)
=x
(xy) y
= x 1 0y
1 (b)
=0
(4)
(5)
x = 0 + ( x) < x + ( x) = 0
f. Per x > 0 si ha
(9)
(b)
x2 > 0x = 0
(9)
Se invece x < 0 si ha
(b)
( x) 0 = 0 e
(8)
(4)
x2 + ( x) x < x2 + 0 = x2
da cui inne
(b)
(5)
(3)
0 = 0x = [x + ( x)] x = x2 + ( x) x < x2
Ex. Sia K un campo. Mostrare che:
1. lelemento neutro del prodotto e gli elementi inversi sono unici;
2. 1 6= 0
3.
0=0e1
=1
4. ( 1) = 1
5. 8x 2 K
6. 8x 2 K
7. 8x 2 Kn f0g
x = ( 1) x
( x) = x
(x 1 )
=x
8. 1 > 0
9. 8x 2 K
x2 + 1 > 0
(questo risultato importante perch ci dice che in un campo
ordinato lequazione x2 + 1 = 0 impossibile)
Osservazione. Un campo nito4 (cio composto da un numero nito di
elementi) si dice campo di Galois e il numero q 2 dei suoi elementi
si dice ordine del campo. Un campo di Galois di ordine q si denota con
GF (q). Si dimostra che GF (q) esiste se e solo se q la potenza di un
numero primo p, cio q = pn per qualche intero naturale n. Unaltra
propriet interessante che 8x 2 GF (q) si ha xq = x. Si noti che il
campo GF (q) non pu essere ordinato: se lo fosse, detti x1 <
< xq i
suoi q elementi con xq elemento massimo, allora xq + 1 dovrebbe essere
un elemento del campo e perci si avrebbe xq + 1 xq ; ma da 1 > 0
segue xq + 1 > xq + 0 = xq , il che una contraddizione.
Esempio. GF (3) = f0; 1; ag con le seguenti denizioni di somma (+) e di
prodotto ( ):
+
0
1
a
0 1 a
0 1 a
1 a 0
a 0 1
0
1
a
0 1 a
0 0 0
0 1 a
0 a 1
0 1 a b
0 1 a b
1 0 b a
a b 0 1
b a 1 0
0
1
a
b
0 1 a b
0 0 0 0
0 1 a b
0 a b 1
0 b 1 a
Ex. Vericare che GF (3) e GF (4) soddisfano alle propriet di campo con
elementi neutri 0 (somma) ed 1 (prodotto). Vericare inoltre che 8x 2
GF (3) x3 = x e che 8x 2 GF (4) x4 = x.
Ex. Risolvere lequazione x5 = x + 1 nellincognita x 2 GF (4).
4
1.2
cio se tutti gli elementi di uno dei due insiemi sono minori (o uguali)
a tutti gli elementi dellaltro insieme;
data una coppia A e B di classi separate in K, ogni elemento s 2 K
(ammesso che esista) tale che
8a 2 A 8b 2 B
0g ;
B = fb 2 Q : b > 1g
A = fa 2 Q : a
0g ;
B = fb 2 Q : b > 0g
B = b 2 Q : b > 0 ^ b2 > 2
(1)
Se infatti fosse b
a, moltiplicando tale disuguaglianza prima per a > 0 e poi per
b > 0 e confrontando i risultati si otterrebbe lassurdo b2 a2 .
2s + 1
2 s2
=)
s2 >
1
(2s + 1)
k
=)
s2 +
1
(2s + 1) < 2
k
2.
2 R della
x2A)k
Analogamente, se linsieme B dei minoranti di A vuoto, si dice che A non inferiormente limitato e si scrive inf A = 1 (lestremo inferiore di A uguale a meno
innito).
9
In generale, il minimo m di un sottoinsieme C di R, denotato con il simbolo min C,
il pi piccolo elemento di C, ossia quel numero m 2 R tale che: 1) m 2 C; 2) 8x
x 2 C ) m
x. Un insieme C pu ammettere al pi un minimo. La denizione di
massimo di un insieme B (denotato con max B) analoga: il massimo M di B quel
numero M 2 R tale che: 1) M 2 B; 2) 8x x 2 B ) x M .
(cio:
2. 8" > 0 9 a 2 A
maggioranti)
un maggiorante)
" < a
(cio:
il pi piccolo dei
a (cio:
2. 8" > 0 9 a 2 A
un minorante)
a < + " (cio:
1.
Il campo complesso
Come vedremo, il campo dei numeri reali un ambiente numerico su cientemente ricco per gli sviluppi del calcolo dierenziale ed integrale. Invece
esso si dimostra ancora inadeguato per quanto riguarda altre questioni come,
ad esempio, il problema della risolubilit delle equazioni algebriche: si pensi allequazione x2 + 1 = 0 che non ammette, come abbiamo detto, radici
reali perch R un campo ordinato. Di qui nasce lesigenza di estendere
ulteriormente il concetto di numero. Si denisce insieme C dei numeri
complessi un campo (cio un insieme nel quale sono denite due operazioni
che vericano gli assiomi 1-5), per il quale valga in pi il seguente assioma:
se a < c
oppure
se a = c; b < d
bd; ad + bc)
(2)
10
b2 + 1 = 0
2ab = 0
3.1
Linclusione di R in C
Vediamo ora in che senso i numeri complessi sono unestensione dei numeri
reali. Il seguente sottoinsieme del piano complesso
X := f(x; 0) : x 2 Rg
un sottocampo di C perch esso stabile rispetto alle operazioni, cio il
risultato di somme e prodotti di elementi di X sempre un elemento di X:
(x; 0) + (y; 0) = (x + y; 0) ;
Inoltre, identicando il numero reale x con il numero complesso (x; 0), si vede
che le operazioni in R e in C agiscono allo stesso modo. Si riassume questo
fatto dicendo che il campo R isomorfo al sottocampo X di C. Ci autorizza
a non distinguere pi le notazioni (cio a scrivere x al posto di (x; 0)) e quindi
a identicare11 R con X. In questo senso vanno intese sia linclusione R C
sia lespressione i numeri complessi sono unestensione dei numeri reali.
3.2
11
Lisomorsmo una identicazione tra campi e non una semplice identicazione tra
insiemi, cio pi di una corrispondenza biunivoca. Ad esempio, R e Y := f(0; y) : y 2 Rg
sono in corrispondenza biunivoca ma non sono isomor perch Y non un campo.
11
dove i := (0; 1) detta unit immaginaria12 . Quindi ogni numero complesso si pu anche rappresentare nella cosiddetta forma cartesiana (o
algebrica)
z = a + ib
Tale forma comoda perch i calcoli tra numeri complessi scritti in forma cartesiana seguono tutte le regole formali valide per i numeri reali con
laggiunta della regola
i2 = 1
Infatti si ha
i2 = (0; 1) (0; 1) = ( 1; 0) =
1;
(a; b) + (c; d) = a + ib + c + id
= (a + c) + i (b + d) = (a + c; b + d) ;
(a; b) (c; d) = (a + ib) (c + id)
= ac + iad + ibc + i2 bd
= (ac bd) + i (ad + bc) = (ac
bd; ad + bc)
Esempio.
3
2i + (4 + 3i) (5
4i) = 3 2i + 20
= 35 3i
16i + 15i
12i2
b = Im (z)
sz
12
= (a; b)
#
O
La lunghezza
Re(z)
# = arg (z)
14
p
,
1 + i 3 = 2 cos + i sin
3
3
h
p
1 i 3 = 2 cos
+ i sin
3
i = 1 cos + i sin
2
2
i
,
3 = 3 (cos + i sin )
Nel piano complesso gli assi delle ascisse e delle ordinate sono detti, rispettivamente,
asse reale ed asse immaginario.
13
zn =
=)
3.3
Coniugazione
Im (z) =
Im (z)
Quindi
z = a + ib
z=a
=)
ib
e
z = (cos # + i sin #)
=)
Im(z)
b
sz
= (a; b)
#
OA
15
a
A #
A
A
A
A
AUsz
= (a; b)
Re(z)
14
()
zw = z w
z2R
4. z z = jzj2
La quarta propriet pu essere vista come una sorta di prodotto notevole
perch, posto z = a + ib, essa equivale a16
(a + ib) (a
ib) = a2 + b2
7
25
26
i
25
=)
b) = a2
b2
3.4
15
si
equivale al sistema
n
=r
n# = ' + 2k ,
nelle incognite reali
k2Z
p
n
r,
#=
2
'
+k ,
n
n
k2Z
p
n
r cos
2
'
+k
n
n
In conclusione si ha
+ i sin
p
n
2
'
+k
n
n
k = 0; 1; :::; n
= fz0 ; z1 ; :::; zn 1 g
cio: le radici n-esime del numero complesso = r (cos ' + i sin ') sono n
numeri complessi aventi tutti modulo uguale alla radice (reale) n-esima di r;
uno di questi (z0 ) ha argomento uguale a '=n e ciascuno dei successivi ha un
argomento incrementato di 2 =n rispetto al precedente. Geometricamente
tali radici p
sono i vertici di un poligono regolare di n lati inscritto nel cerchio
n
di raggio r e centro nellorigine del piano complesso.
Esempio.
p
17
p
1 (cos + i sin )
n
= cos
+ k + i sin
+k
2
2
1 =
o
: k = 0; 1 =
16
+ i sin
2 cos
3
k
+
12
2
+ i sin
12
k
2
: k = 0; 1; 2; 3
Im(z)
-2
Re(z)
-2
p
4
p
1 + i 3 (i vettori in blu) formano un
quadrato.
3.5
i.
il Teorema fondamentale dellAlgebra aerma che esso ammette esattamente n radici (non necessariamente distinte) cio che esistono n numeri
complessi z1 ; :::; zn tali
P (z) = an
n
Y
k=1
(z
zk ) = an (z
z1 ) ::: (z
zn )
17
Esempio.
P (z) = 3z 5 21z 3
= 3 (z + 3) (z
Le radici sono cinque:
3z 4 + 33z 2 24z + 36
2)2 (z i) (z + i)
3, 2 (doppia),
i.
z1 ; z2 =
k=0
k=0
3.6
Geometricamente le operazioni tra numeri complessi possono essere interpretate come trasformazioni piane. Vediamo qualche esempio.
Traslazione. Sommare a z il numero w signica comporre il vettore z con
il vettore w (regola del parallelogramma) e quindi traslare z in z + w.
Rotazione. Moltiplicare z per un numero complesso w di modulo 1 (detto
fattore di fase) signica ruotare il vettore z di un angolo pari ad arg (w).
18
19
APPENDICE
A
a b
b a
e si introducano in esso le usuali operazioni di somma e di prodotto righe per
colonne tra matrici:
(somma)
a b
b a
c d
d c
a+c
b+d
(b + d) a + c
(prodotto)
a b
b a
c d
d c
ac bd
ad + bc
(ad + bc) ac bd
a b
b a
1 0
0 1
0 0
0 0
b2 + 1
2ab
2
2ab
a
b2 + 1
0 0
0 0
(A.1)
20
b2 + 1 = 0
2ab = 0
0 1
e quindi lequazione (A.1)
1 0
ha due soluzioni. Si conclude che M un modello del campo dei numeri
complessi.
Le soluzioni sono le due matrici
Osservazione. Gli insiemi M ed R2 , strutturati come campi nei modi descritti, sono isomor tramite la corrispondenza biunivoca
a b
b a
=a
1 0
0 1
+b
0 1
1 0
! a + ib
=a
1 0
0 1
!a