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PISTORIO GIOVANNI SENATORE M.P.A.

E CASTELLUCCI LUIGI DIPARTIMENTO


SANITA' F.S.R. CONDANNATI PER UN COPIA E INCOLLA PUBBLICITA' AVIARIA

Sezione giurisdizionale Sicilia


sent. n. 1800 del 03/08/2010
Presidente: L. PAGLIARO
Estensore: G. COLAVECCHIO

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA SICILIA
composta dai seguenti magistrati
dott. Luciano PAGLIARO
Presidente
dott. Tommaso BRANCATO

Giudice

dott. Giuseppe COLAVECCHIO

Giudice estensore

ha pronunciato la seguente
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SENTENZA
nel giudizio di responsabilit iscritto al n. 55364 del registro di
segreteria, promosso dalla Procura Regionale nei confronti di
Pistorio Giovanni, nato a Catania il 07.08.1960, rappresentato
e difeso dallavv. Antonio Vitale, giusta procura a tergo dellatto
di citazione, depositato in data 07.07.2010, ed elettivamente
domiciliato presso il di lui studio in Palermo, via G. Serpotta n.
66;
Castellucci Luigi, nato a Palermo il 29.01.1944, rappresentato
e difeso dallavv. Salvatore Pensabene Lionti, giusta procura a
margine della comparsa di costituzione depositata in data
16.06.2010, ed elettivamente domiciliato presso il di lui studio
in Palermo, via G. Giusti n. 15.
Visto latto di citazione.
Letti gli atti ed i documenti di causa.
Uditi, nella pubblica udienza del 07.07.2010, il relatore dott.
Giuseppe Colavecchio, magistrato primo referendario, il pubblico ministero dott.ssa Maria Luigia Licastro, sostituto procuratore generale, lavv. Antonio Vitale difensore del convenuto Pistorio Giovanni e lavv. Salvatore Pensabene Lionti difensore del
convenuto Castellucci Luigi.
Ritenuto in
FATTO
La Procura Regionale presso questa Sezione, con atto di citazione depositato in segreteria in data 09.07.2009 e ritualmente
notificato, a seguito di articolo giornalistico pubblicato su Repubblica, edizione di Palermo del 29.05.2008, conveniva in
giudizio il dott. Pistorio Giovanni, Assessore Regionale alla Sanit, e il dott. Castellucci Luigi, dirigente generale del Dipartimento F.S.R. dellAssessorato Regionale alla Sanit, per essere
condannati al pagamento, ciascuno, della somma di
49.200,00, per un totale di 98.400,00, oltre rivalutazione
monetaria, interessi e spese di giudizio, quale danno erariale
patito dal suddetto Assessorato Regionale.
Il Pubblico Ministero prendeva spunto, riportandone ampi stralci, da una relazione della D.I.G.O.S. di Palermo del 30.04.2007
che riassumeva la corposa attivit investigativa svolta a seguito di un esposto anonimo, recapitato il 21.08.2006, riguardan2 DI 36

te una campagna di comunicazione istituzionale finalizzata a


rassicurare e spingere i cittadini al consumo di carni avicole e
di uova durante il periodo di emergenza derivante dalla diffusione della epidemia di influenza aviaria, allinizio del 2006.
LAgenzia Dorian Gray, con nota del 16.02.2006, proponeva allAssessore alla Sanit un progetto di massima relativo ad una
campagna di informazione in riferimento allemergenza aviaria; tale progetto che avrebbe dovuto possedere i connotati
di un documento tecnico e dagli aspetti marcatamente scientifici, veniva redatto, per, secondo quanto accertato dai funzionari della D.I.G.O.S., da un soggetto (agenzia pubblicitaria)
per nulla qualificato sotto il profilo scientifico, tanto che lo confezionava con una semplice operazione di copia e incolla, da
documenti reperiti ed estratti da vari siti internet; nellesame
del progetto non venivano coinvolti n lIspettorato Veterinario,
n lIspettorato Sanitario, organi tecnici dellAssessorato, e
bench la locandina fornita dalla Dorian Gray riportasse i loghi
del Nucleo Anti Sofisticazioni dei Carabinieri e dellIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, tali Amministrazioni, altamente qualificate in materia, non fornivano alcun supporto alla
campagna in questione.
Risultava parimenti estrapolato da pagine web il piano esecutivo dellintervento, nonch addirittura la nota del 12.07.2006
con la quale lagenzia Dorian Gray trasmetteva la relazione
conclusiva.
Per la suddetta campagna veniva previsto un compenso di
82.000,00 (al netto dellI.V.A.) a favore della sopra citata
agenzia Dorian Gray, compenso non sottoposto ad alcuna verifica o visto di congruit da parte degli organi tecnici o contabili
e pagato con i mandati n. 1 del 06.04.2006 e n. 33 del
21.08.2006, entrambi di 49.200,00.
Lattore pubblico, sempre nel prendere spunto dalla relazione
della D.I.G.O.S., sosteneva che tutta la campagna di comunicazione nasce, si sviluppa e si conclude per opera di un privato
non titolato, limitandosi la Pubblica Amministrazione al solo
esborso di denaro in nome di una emergenza che gi in data 1
marzo 2006 era ampiamente rientrata e che nei successivi
mesi in cui si toccher lapice del piano comunicativo era del
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tutto scomparsa; aggiungeva, inoltre, che il piano esecutivo


dellintervento per la campagna di comunicazione faceva riferimento alla collaborazione con un gruppo di studio del Dipartimento di Psicologia dellUniversit di Palermo per lideazione di
uno slogan volto ad incoraggiare il consumo di carni avicole,
anche se lunica facolt dellateneo palermitano munita del
suddetto dipartimento di psicologia era la facolt di scienza
della formazione che, con nota prot. n. 1407 dell01.12.2006,
escludeva qualsiasi forma di collaborazione con agenzie pubblicitarie in relazione alle tematiche in questione.
La citata campagna aveva un costo complessivo di
1.413.555,97, comprendente tutte le somme impegnate e pagate per divulgare le informazioni sullinfluenza aviaria (spot
televisivi, pubblicazioni su periodici nazionali, materiale divulgativo, compensi ad altre agenzie); il Pubblico Ministero riteneva fonte di illecito erariale, esclusivamente, limporto pagato
alla Societ Dorian Gray, societ in alcun modo qualificata,
escludendo le ulteriori somme sborsate per le quali non poteva
dirsi raggiunta la piena prova del danno subito dallAmministrazione regionale atteso che, da un lato, le spese in questione risultavano basate su adeguata documentazione contabile, dallaltro, in base allanalisi effettuata dal Dott. Benni Priolisi,
coordinatore regionale dellAssociazione Italiana Pubblicitari
Professionisti, prodotta dallAssessore Pistorio, la campagna di
informazione sembrava aver raggiunto, almeno in parte, i risultati prefissati, realizzando, pertanto, una compensatio lucri
cum damno e ci, sempre secondo lassunto attoreo, grazie allintervento di altre agenzie pubblicitarie di primaria importanza
e notoria competenza che avevano fornito i vari servizi.
Responsabile dellillecito in questione era ritenuto lAssessore
Regionale alla Sanit Pistorio giacch, pur in presenza di una
situazione di emergenza richiedente rapidit di intervento, una
rapida ed informale indagine di mercato, per la scelta dellagenzia pi idonea, avrebbe richiesto, verosimilmente, non pi
di qualche giorno ed avrebbe consentito di effettuare unutile
comparazione tra diverse proposte.
Parimenti responsabile dellillecito era ritenuto il dirigente generale Castellucci che aveva sottoscritto il provvedimento di af4 DI 36

fidamento (D.D.G. n. 7481 dell01.03.2006) dellincarico in


questione allAgenzia Dorian Gray e quelli di pagamento del relativo compenso (D.D.G. n. 7569 del 20.03.2006 e n. 8379 del
20.06.2006); al Pubblico Ministero appariva discutibile e difficilmente comprensibile che il vertice amministrativo non avesse svolto la necessaria attivit di controllo sulla proposta formulata dalla suddetta Agenzia in quanto una semplice ricerca
full text sul web, avrebbe consentito di accertare che il progetto di massima era stato realizzato con una veloce operazione di copia e incolla.
In ultimo, la Procura Regionale citava giurisprudenza in materia di insindacabilit nel merito di scelte discrezionali, sostenendo che la scelta di un progetto, presentato direttamente
dallAgenzia pubblicitaria, senza alcuna richiesta in tal senso da
parte dellAmministrazione e, soprattutto, senza alcun controllo, sia pure superficiale, sui contenuti portava a concludere per
unassoluta carenza di motivazione della scelta e, di conseguenza, per lillegittimit della stessa.
Il dott. Castellucci Luigi si costituiva in giudizio con memoria
depositata in data 16.06.2010 e chiedeva lassoluzione da ogni
addebito.
Il suddetto convenuto sosteneva che il proprio Ufficio, contrariamente a quanto contestato dal Pubblico Ministero, avesse
istruito la pratica, ritenendola valida rispetto alle finalit della
campagna informativa, e ci attraverso unattenta analisi del
progetto proposto dallAgenzia Dorian Gray che si componeva
di tre parti: un progetto di massima del 16.02.2006 con la proposta della tipologia degli interventi; un piano di dettaglio del
24.02.2006 con lindividuazione dei singoli contenuti operativi
della campagna informativa corrispondenti agli obiettivi che
lAmministrazione intendeva perseguire, approvato con D.D.G.
n. 7481 dell01.03.2006; un piano esecutivo degli interventi del
13.03.2006, redatto sulla base di una specifica analisi del target di popolazione da raggiungere con i messaggi comunicativi,
approvato con D.D.G. n. 7569 del 20.03.2006.
Il dott. Castellucci, premesso quanto sopra, riteneva insussistente il danno erariale per una duplice ragione:

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- non poteva sostenersi la dannosit degli atti inerenti alla progettazione e realizzazione della campagna pubblicitaria in questione se la stessa, come indicato nellatto di citazione, sembrava avesse raggiunto, almeno in parte, i risultati prefissati;
- solo il progetto di massima era stato in parte estrapolato da
pagine del web, riguardanti alcune premesse ed analisi dei dati
scientifici di carattere comune a tutta la collettivit, data la natura del fenomeno in questione, mentre tale estrapolazione
non riguardava n il piano di dettaglio, n quello esecutivo.
In ultimo, dopo essersi soffermato sulla nozione di colpa grave,
sosteneva che nel libello introduttivo del giudizio non vi era
alcun riferimento concreto a tale requisito e che il giudizio penale per abuso dufficio era stato archiviato dal G.I.P. con decreto dell08.02.2010; concludeva, pertanto, per la legittimit
del proprio operato basato su una pluralit di indici: improvvisa
diffusione nellinverno del 2006 dellinfluenza aviaria, con conseguente stato di allarme della popolazione; lAmministrazione
non possedeva una struttura specializzata e qualificata per la
realizzazione della campagna di informazione; lattribuzione in
forma diretta dellincarico alla Dorian Gray era stato effettuato
sia perch la stessa presentava idoneo curriculum di progettazioni pregresse destinate anche ad enti pubblici, sia perch la
trattativa privata con bando di gara avrebbe richiesto un tempo
di espletamento di almeno tre mesi, incompatibile con lurgenza di provvedere; il corrispettivo pagato era inferiore a quello
normalmente praticato nei contratti di settore (10% - 15%).
Il dott. Pistorio Giovanni non depositava memoria difensiva.
Considerato in
DIRITTO
1. LAgenzia Dorian Gray di Palermo, a mezzo il suo rappresentante sig. Montalto Giuseppe, ha sottoposto di sua iniziativa,
con nota prot. n. 97/06/PRP/GM del 16.02.2006 (protocollata
in entrata in pari data al n. 238 del registro), allAssessore Regionale alla Sanit, un progetto di massima relativo ad una
campagna di informazione in riferimento allemergenza aviaria, con allegato un piano di intervento comunicativo gi predisposto e immediatamente applicabile incentrato su una
serie di azioni da intraprendere finalizzate ad una corretta me6 DI 36

todologia nella gestione e nella divulgazione dellinformazione


sulla percezione del rischio epidemico.
1.2. Il progetto di cui sopra, in tutto di cinque pagine, composto da una premessa (una pagina), da una analisi dei dati
scientifici (due pagine), da una comunicazione di condizioni di
emergenza (una pagina) e dalle finalit dellintervento (una
pagina).
Le indagini condotte dalla D.I.G.O.S. di Palermo, compendiate
nella corposa relazione, con allegati, del 30.04.2007, hanno accertato come tale progetto, proposto da una ditta per nulla
qualificata in materia, non fosse originale ma frutto di unoperazione di copia e incolla di pagine web.
1.2.1. La prima sezione denominata premessa risultata interamente copiata da un documento estrapolato dal sito internet intitolato Sicurezza degli alimenti: percezione dellinfluenza aviaria in Italia ed Europa (aff. n. 25).
1.2.2. La sezione relativa alla analisi dei dati scientifici
stata interamente scaricata da altro documento del web intitolato Aviaria i numeri di H5N1 (aff. n. 25).
1.2.3. La terza sezione riguardante la comunicazione in condizioni di emergenza stata scaricata da altro documento web,
denominato Influenza aviaria Un percorso nella relazione
professionale in condizioni di emergenza (aff. n. 25).
1.2.4. Lultima sezione del citato progetto intitolata finalit
dellintervento ha previsto tre macro azioni per valorizzare il
lavoro svolto dellAssessorato, rafforzandone la credibilit, e
per la divulgazione del concetto di assenza di rischio epidemico: a) tavoli di concertazione con i N.A.S. dei Carabinieri, con
lIstituto di Zooprofilassi, con le Associazioni di avicoltori e dei
consumatori; b) un data base informativo; d) una campagna di
informazione.
Le indagini della D.I.G.O.S. hanno accertato, per, che nessuna collaborazione stata effettuata con i N.A.S. dellArma dei
Carabinieri, n tantomeno alcun tavolo di concertazione stato
istituito (del resto, appariva di per s del tutto anomalo che un
soggetto privato, estraneo allAmministrazione, proponesse allAssessore Regionale un tavolo di concertazione con altro soggetto istituzionale, altamente qualificato): agli atti vi sono solo
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due note (prot. n. 726 del 28.02.2006 e prot. n. 1478 del


03.04.2006) dellAssessore alla Sanit, comunque successive
alla ricezione (16.02.2006) del progetto di massima della Dorian Gray, con le quali il citato Assessore informava il Comando
Generale dellArma dei Carabinieri di Roma dellintento di promuovere una campagna di informazione in materia di influenza
aviaria; tali note sono rimaste senza alcun riscontro da parte
dellArma dei Carabinieri, come riferito dal capo di gabinetto
dellassessore, con la nota prot. n. 8/ris/gab del 23.02.2007 e
con la nota dell01.03.2007 (aff. n. 17 16), a riprova che tale
Istituzione non stata mai coinvolta nella campagna in questione ad opera della Dorian Gray.
Allo stesso modo nessun tavolo di concertazione stato posto
in essere, n tantomeno alcuna collaborazione stata effettuata con lIstituto di Zooprofilassi, come risulta inequivocabilmente dalla nota prot. n. 0003682/07 dell01.03.2007 a firma del
direttore generale di detto Istituto (aff. n. 52).
Dalla documentazione agli atti, inoltre, non risultano che siano
state coinvolte n le Associazioni degli avicoltori, n quelle dei
consumatori, n tantomeno stato creato un data base informativo (si legga sempre relazione della D.I.G.O.S.).
1.3. La nota del 16.02.2006 di cui sopra, con allegato lesposto
progetto di massima, stata ricevuta lo stesso giorno
(16.02.2006) dal portavoce dellassessore Pistorio che, con
nota prot. n. 238/Gab-S.T. sempre del 16.02.2006, lha girata
allassessore ritenendola accoglibile per lutilit di una campagna di informazione e al fine di sostenere un settore economico importante che sta registrando preoccupanti abbattimenti
nei consumi dei relativi prodotti; lassessore Pistorio in calce a
questultima nota ha scritto: visto, si concorda e si trasmette
per il seguito di competenza al Dirigente Generale del Dipartimento F.S.R., dott. Castellucci Luigi.
2. Il sig. Giuseppe Montalto, facendo seguito al suddetto progetto di massima, ha trasmesso, successivamente, con nota
prot. n. 103/06/PCP/GM del 24.02.2006, un piano di dettaglio
dellintervento, senza attendere alcun riscontro ufficiale alla
precedente del 16.02.2006, ma citando semplicemente la nota
del portavoce dellassessore a lui non indirizzata; ha, inoltre,
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quantificato il costo per la prestazione da rendere in


82.000,00 al netto delli.v.a., puntualizzando che gli interventi
da realizzare attraverso gli altri soggetti individuati nel piano di
comunicazione, saranno a carico di codesto spettabile Assessorato.
Lulteriore contenuto della citata nota, relativo allattivazione di
contatti immediati con soggetti da coinvolgere nella campagna
di comunicazione e al dialogo gi avviato con i soggetti istituzionali titolari di responsabilit sul versante della tutela della
salute dei cittadini, quali i NAS del Ministero della salute ,
appare, ancora una volta, privo di qualsiasi aderenza alla realt, secondo quanto gi argomentato sub 1.2.4.
2.1. Tale piano di dettaglio in larghissima parte del tutto
identico, quanto al contenuto, al Progetto di massima inviato
con la precedente nota del 16.02.2006 (sub 1), frutto di unoperazione di copia e incolla di pagine web.
Il suddetto piano contiene in aggiunta lindicazione, del tutto
generica, dei soggetti cui rivolgere la campagna informativa
(media, mondo professionale ed opinione pubblica) e, sempre
in via generica, i mezzi da utilizzare (stampa, riviste, periodici,
affissione esterna, affissione interna, Tv locale, radio locale,
mailing, internet, contati diretti), nonch un piano finanziario
(una pagina), con lindicazione di ulteriori costi che sarebbero
stati a carico dellAssessorato per la realizzazione concreta
della campagna in questione.
2.2. La nota di accompagnamento del piano di dettaglio del
24.02.2006, sopra menzionata, stata trasmessa dallassessore Pistorio, dopo averne valutato positivamente i contenuti
della progettualit, al Dipartimento F.S.R. per il seguito di competenza (nella stessa lassessore di proprio pugno ha scritto:
si valutano positivamente i contenuti della progettualit allegata e si trasmette al Dipartimento FSR per il seguito di competenza).
2.3. Il piano di dettaglio in questione, trasmesso con la nota
del 24.02.2006, stato recepito dal D.D.G. n. 74881 dell01.03.2006, sottoscritto dal dott. Castellucci, impegnando la
relativa spesa; con nota prot. n. 406/Gab./ST del 20.03.2006
stato disposta lautorizzazione al pagamento del 50% del com9 DI 36

penso, pari ad 49.200,00; successivamente, stato emesso


il mandato n. 1 del 06.04.2006.
3. Il sig. Giuseppe Montalto, con nota prot. n. 110/06/PCP/GM
del 13.03.2006, ha infine trasmesso il piano esecutivo dellintervento (in tutto di sei pagine), comprendente una sezione
denominata ideazione e progetto il percorso per la formazione del messaggio (due pagine), unaltra costruire un target
(due pagine) e unultima scegliere gli spazi (due pagine); al
piano di dettaglio sono state allegate dieci risposte fornite a seguito di sondaggio internet (quattro pagine), un piano finanziario (una pagina), lesito di un sondaggio (una pagina) e
una locandina con il disegno di un pollo e il claim scelto (una
pagina).
Tale piano di dettaglio, secondo gli accertamenti della
D.I.G.O.S., anchesso frutto di una collaudata procedura di
copia e incolla di pagine web.
3.1. Sezione Ideazione e progettazione Il percorso per la
formazione del messaggio (aff. 40 ss).
3.1.1. Nella prima pagina alcuni stralci sono stati estrapolati
dal
sito
web
htpp://www.mestierediscrivere.com/testi/
zavagmo.htm.
Nella stessa pagina si fa riferimento, al fine dellacquisizione di
dati informativi per la buona riuscita della campagna in questione, ad un sondaggio su un sito internet e ad un questionario a risposta multipla somministrato in alcuni centri del territorio regionale, i cui esiti sono stati allegati.
Ebbene, il sondaggio internet (quattro pagine) contiene la riproduzione di dieci commenti tratti da apposito sito web, ove la
discussione sulla problematica dellinfluenza aviaria risulta promossa da un giornale online della Valtellina e della Valchiavenna che non ha avuto alcuna relazione con lagenzia Dorian
Gray, n tantomeno con il suo operato riguardante la campagna in questione: nessun dato informativo stato, pertanto,
acquisto per la buona riuscita delloperazione proposta.
Nel questionario (una pagina, con dieci righe dattiloscritte)
sono riportate, addirittura, delle percentuali di carattere assolutamente generale di un sondaggio del 06.03.2006 relative allaggregazione di dati di cui non si conosce nulla dellattivit
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posta in essere sui soggetti intervistati, del loro numero, sesso,


collocazione geografica, e di come si sia giunti al risultato ivi
indicato (l88% ritiene che la stampa e i giornali hanno esagerato; il 12% ritiene che i media hanno svolto il loro lavoro e il
calo delle vendite dipende da altri fattori; lo 0% non sa).
3.1.2. Nella seconda pagina della suddetta sezione si sostiene
che dopo una serie di test effettuati con un gruppo di studio del
Dipartimento di Psicologia dellUniversit di Palermo, la scelta
sul claim da adottare per la campagna di comunicazione ricaduta su Sano come un pesce, bello come il sole e buono come
il pane. Le carni di pollame sono sicure in quanto provengono
da allevamenti che sono sottoposti a controllo. Il consumo di
uova e di carni avicole cotte non comporta alcun rischio per
luomo.
Ebbene, dalle indagini effettuate dalla D.I.G.O.S. risultato
che lunica facolt dellAteneo palermitano munita del suddetto
dipartimento la facolt di scienze di formazione (nota prot. n.
79916 del 22.11.2006); tale facolt interpellata sul punto ha
escluso, senza alcuna ombra di dubbio, che personale docente
o gruppi di studio avessero collaborato con agenzie pubblicitarie al fine di individuare uno slogan finalizzato a tranquillizzare
la cittadinanza sul consumo delle carni avicole (nota prot. n.
1407 dell01.12.2006). E emerso, invece, che il claim sopra
menzionato, come altra parte della seconda pagina della sezione in questione, stato interamente copiato da una pubblicazione che riporta il titolo Ministero della salute. Unit di crisi
influenza aviaria, addirittura estrapolata dal sito web dellomonimo Ministero (aff. 40 42).
3.2. Nella sezione Costruire un target (due pagine) ampi
stralci sono stati estrapolati da altro sito internet, mentre lanalisi demografica stata scaricata interamente dal sito web dellIstituto Nazionale di Statistica, riportante un bilancio demografico regionale relativo allanno 2003 (aff. 44).
3.3. Nella sezione Scegliere gli spazi (due pagine) sono indicati, in maniera del tutto generica, i luoghi, le riveste e i periodici ove collocare e pubblicare i messaggi.
3.4. Nella sezione Piano finanziario (una pagina) sono indicati
i costi da affrontare, per un totale di 1.598.556,00.
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3.5. La locandina, contenente unimmagine di un pollo, con il


claim prescelto (Sano come un pesce, bello come il sole e
buono come il pane. Le carni di pollame sono sicure in quanto
provengono da allevamenti che sono sottoposti a controllo. Il
consumo di uova e di carni avicole cotte non comporta alcun rischio per luomo), frutto di attenta operazione di copia ed incolla dal sito del Ministero della Salute (sub 3.1.2.), come in
precedenza indicato, riporta il logo della Regione Siciliana Assessorato alla Sanit, nonch quello del Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri e dellIstituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia, enti per nulla coinvolti nella vicenda in esame,
come gi riportato sub 1.2.4.
3.6. Il suddetto piano esecutivo dellintervento, trasmesso in
allegato alla nota del 13.03.2006, stato recepito dal D.D.G.
7569 del 20.03.2006, a firma del dirigente generale dott. Castellucci Luigi.
4. Il sig. Giuseppe Montalto, infine, con nota prot. n.
187/06/PCM/GM del 12.06.2006, ha inoltrato, con toni trionfalistici, la relazione conclusiva dellintervento (aff. n. 86 e n.
881) e ha chiesto il pagamento a saldo della restante parte del
compenso ( 49.200,00), liquidato con mandato n. 33 del
21.08.2006; anche in tale caso, un ampio stralcio della suddetta relazione stato estrapolato interamente da una pagina
web, relativa ad una intervista concessa dalla dott.ssa Angelina
Del Vecchio, dirigente dellU.R.P. del C.N.R., sul tema Cultura
della comunicazione, elemento di innovazione organizzativa;
nella stessa relazione, inoltre, si legge: una squadra rappresentata dai funzionari dellAssessorato della Sanit, dallIstituto
di Zooprofilassi e dal Nucleo Antisofisticazione dellArma dei
Carabinieri ha aderito alliniziativa, prima volta assoluta nella
storia dellArma, circostanze, ancora una volta, non assolutamente rispondenti alla realt, come gi esposto sub 1.2.4.
5. Per quanto sopra, la Regione Siciliana ha corrisposto allagenzia Dorian Gray un compenso complessivo di 98.400,00,
comprensivo di i.v.a. al 20%.
LAssessorato alla Sanit ha emanato, poi, una serie di decreti
con i quali sono state recepite le proposte di diverse ditte, si
suppone indicate dalla Dorian Gray, operanti nel settore dei
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media e della pubblicit, che hanno realizzato in proprio la


campagna in questione; lAssessorato, dopo avere accettato i
diversi preventivi di spesa, ne ha disposto il pagamento, a
volte di importo differente da quello indicato nello stesso piano
finanziario (di una pagina) del 13.03.2006 (si veda sub 3.4.)
della Dorian Gray.
Le ditte, come sopra detto, hanno operato in proprio: la ditta
Render Project s.r.l., con nota del 24.02.2006 (aff. n. 1250) indirizzata allAssessorato, ha comunicato i costi per lideazione
e la valutazione della fattibilit dello spot istituzionale Emergenza aviaria, con realizzazione della sceneggiatura, ricerca
degli ambienti, individuazione del regista e del personale artistico; la ditta A.E. Produzioni Cinetelevisive, con nota del
27.01.2007 (aff. n. 1224), sempre indirizzata allAssessorato,
dopo avere preso visione del progetto della Render Project
s.r.l., ha comunicato il preventivo di spesa per la fattibilit di
uno spot televisivo della durata di trenta secondi; diverse emittenti televisive, con note dirette allAssessorato, hanno comunicato i preventivi di spesa per la trasmissione degli spots (aff. n.
1236, 1237, 1238, 1243, 1245, 1247, 1248 ecc); la ditta
Damir pubblicit, con nota del 03.03.2006 (aff. 1250), ha comunicato il preventivo per laffissione di manifesti; lAgenzia
Alessi, con nota del 13.03.2006, indirizzata allAssessorato, ha
addirittura trasmesso un progetto dettagliato per la campagna
pubblicitaria Emergenza aviaria.
Di tutta la copiosa corrispondenza agli atti, solo due note con i
preventivi di spesa (aff. n. 1227 e n. 1232) sono state indirizzate alla Dorian Gray: una per la realizzazione da parte della
ditta Easy World s.r.l. di un sito web, laltra per trasmettere su
tv locali spots pubblicitari.
5. La vicenda sopra esposta denota unestrema superficialit
nella gestione di fondi pubblici da parte dellAssessorato alla
Sanit, con un ingiustificato esborso della somma di
98.400,00.
Molteplici le gravi negligenze.
5.1. La campagna in questione ha avuto un contenuto certamente tecnico-scientifico, oltre che divulgativo/pubblicitario per
rassicurare la cittadinanza sul diffondersi dellinfluenza aviaria,
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come risulta chiaramente dalla semplice lettura del progetto di


massima del 16.02.2006, dal piano di dettaglio dellintervento del 24.02.2006 e dal piano esecutivo del 13.03.2006,
ove, quali parti integranti, vengono riportati dati scientifici e
tecnici (senza alcun contenuto di originalit in quanto totalmente estrapolati dal web); ci avrebbe dovuto indurre lAssessorato, prima di accettare supinamente e in toto la proposta
della Dorian Gray, di esaminarla approfonditamente, soprattutto se si consideri che disponeva di uffici tecnici altamente specializzati, quali lIspettorato Sanitario, lIspettorato Veterinario,
lOsservatorio Epidemiologico Regionale, tenuti invece del tutto
fuori dalla vicenda in questione, come risulta documentato
nella relazione della D.I.G.O.S. (aff. nn. 47 57; si leggano, in
proposito, le puntuali dichiarazioni rese dal dott. Bagnato, pi
volte sentito).
5.2. Il contenuto tecnico-scientifico della campagna in questione suffragato anche dalla circostanza che la stessa Dorian
Gray pi volte, ma a torto, ha proposto come parte integrante
dei propri interventi tavoli di concertazione (anche questi lautamente pagati in quanto rientranti nel progetto complessivo)
con lIstituto Zooprofilattico e i N.A.S. dei Carabinieri, enti altamente qualificati e specializzati nella tutela della salute pubblica; se la campagna avesse avuto natura esclusivamente informativa non sarebbe stato necessario prospettare un loro coinvolgimento.
5.2.1. LAssessorato, inoltre, non ha mai verificato, nonostante
la natura pubblica ed istituzionale dei soggetti di cui sopra, la
loro effettiva partecipazione al progetto, come sopra esposto;
piuttosto emerge un maldestro tentativo di coinvolgimento,
senza successo, dei N.A.S. dei Carabinieri, tentativo operato
dallAssessorato solo dopo lavvenuta ricezione della proposta
della Dorian Gray.
La verifica in questione non stata operata neanche al momento del pagamento della seconda trance del compenso,
quando il Montalto, ancora una volta, ha comunicato, con nota
prot. n. 187/06/PCM/GM del 12.06.2006, lavvenuta istituzione
di una squadra rappresentata da funzionari dellIstituto di

14 DI 36

Zooprofilassi e dal Nucleo Antisofisticazione dellArma dei Carabinieri.


Non poteva, inoltre, non destare forti perplessit e sospetti che
un privato, del tutto estraneo allAmministrazione, potesse fungere da intermediario tra soggetti istituzionali, altamente qualificati in materia.
5.3. La Dorian Gray, sebbene farcisse i suoi progetti di innegabili contenuti tecno-scientifici, non era in alcun modo qualificata per il tipo di proposta complessivamente formulata, come
del resto emerge dalla lettura del curriculm del sig. Montalto
(allegato alla memoria di costituzione del dott. Castellucci): ci
avrebbe dovuto indurre lAssessorato, ancora una volta, a massima cautela, con un esame e unistruttoria approfondita e non
superficiale della proposta, previo anche coinvolgimento, si ribadisce, dei propri organi tecnici.
Listruttoria, compresa quella amministrativa oltre che tecnica,
risultata invece del tutto carente, per non dire assente.
5.4. Le gravi negligenze sopra esposte appaiono ancora pi
macroscopiche se si pensi che la proposta di un progetto tecnico-scientifico e divulgativo/pubblicitario, poi accertato frutto di
una maldestra attivit di scopiazzatura dal web di dati scientifici e non solo, stata inoltrata da un privato direttamente allAmministrazione, al di fuori di qualsiasi gara pubblica, senza
confronto con altre ditte e senza un bando che ne indicasse i
requisiti minimi; la proposta in questione anzich essere attentamente vagliata stata trasmessa, lo stesso giorno che pervenuta (16.02.2006), allAssessore Pistorio da parte del suo
portavoce Viola e, immediatamente, indirizzata dallo stesso Pistorio al dirigente generale del Dipartimento S.F.R., Castellucci,
per la sua esecuzione.
5.4.1. La scelta, poi, di operare al di fuori di una gara, tramite
la procedura di cui allart. 7, comma 2, lett. d) del decreto legislativo n. 157/1995, richiamato nel D.D.G. n. 7481 dell01.03.2006, appare ingiustificata dal momento che la diffusione dellinfluenza aviaria, con le conseguenti notizie di stampa
allarmistiche, risaliva a parecchi mesi prima del mese di febbraio 2006.

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Del resto, gi dal mese di marzo 2006 nessun quotidiano ha


pi dedicato attenzione al fenomeno, come si evince anche
dagli articoli di stampa prodotti dalle parti convenute (allegati
alle deduzioni difensive del dott. Pistorio e al fascicolo di parte
del dott. Castellucci), oltre che dalla lettura della relazione
della D.I.G.O.S.; sul punto, irrilevante che lUnit di crisi del
Ministero della Salute, come indicato dal dott. Pistorio nelle deduzioni difensive, richiamate durante la discussione orale delludienza del 07.07.2006 dal suo difensore avv. Antonio Vitale,
si fosse riunita sino al luglio dello stesso anno, giacch la campagna era volta a tranquillizzare la popolazione da allarmismi
ingiustificati contenuti in articoli di stampa.
Aggiungasi che nessuna verifica sulla congruit del prezzo
stata mai effettuata o richiesta, avendo recepito lAssessorato,
anche in tale caso del tutto acriticamente il corrispettivo indicato dal privato proponente; solo nella memoria di costituzione
del dott. Castellucci si sostiene, del tutto genericamente, che il
prezzo fosse inferiore del 10-15% a quello di mercato.
5.5. Inescusabili negligenze ed omissioni si registrano anche in
fase esecutiva.
Nel decreto D.G. n. 7569 del 20.03.2006 si legge: il piano
esecutivo degli interventi [del 13.03.2006 si veda sub 3]
stato redatto sulla base di una analisi destinata ad individuare
il target di riferimento comunicativo attraverso interviste e
sondaggi, e che lo stesso appare accoglibile; e ancora il piano
di interventi, in relazione ai suoi contenuti come sopra riportati, stato oggetto di concordamento con lOn.le Assessore con
nota prot. n. 406/Gab./ST del 20.03.2006.
Ebbene, per emettere le su esposte affermazioni, lAmministrazione si affidata, incredibilmente, a dieci (!) commenti di un
presunto sondaggio internet di quattro pagine (non frutto di alcuna attivit della Dorian Gray, come compendiato sub 3.1.1.);
per non parlare poi del sondaggio del 06.03.2006 (una pagina
con dieci righe dattiloscritte) che, per le argomentazioni gi
esposte sub 3.1.1. appare ictu oculi del tutto inverosimile.
5.6. La mancanza di verifiche, frutto di grave negligenza da
parte dellAssessorato, appare caratterizzare lintera vicenda
giacch anche la collaborazione della Dorian Gray con il Dipar16 DI 36

timento di Psicologia dellUniversit di Palermo (test effettuati


in collaborazione con un gruppo di studio, cos come si legge
nel piano esecutivo dellintervento del 13.03.2006) per la scelta del claim che avrebbe dovuto costituire il leitmotiv dellintera
campagna, oggetto pure questo di lauto compenso, non c
stata; il claim, come argomentato sub 3.1.2 e sub 3.5, stato
copiato, interamente, dal sito del Ministero della Salute.
Irrilevante che la Dorian Gray, come evidenziato dal Pistorio
nelle deduzioni difensive e oggetto di discussione alludienza
del 07.07.2010, avesse richiesto una consulenza al prof. Angelo Livreri Console, dal cui curriculum si evincerebbe di essere
stato professore dellUniversit di Palermo. Il prof. Livreri Console a posteriori, pi precisamente in data 10.03.2009 (aff. n.
1198), su un foglio di carta non intestato, ha scritto: dichiaro
che nel mese di marzo 2006 ho rilasciato una consulenza verbale, a titolo gratuito, al dott. Giuseppe Montalto in merito al
tema dellemergenza aviaria, visto che questultimo stava predisponendo un piano di comunicazione legato al suddetto
tema.
La circostanza sopra menzionata, in disparte la genericit e laticipit della suddetta dichiarazione, appare del tutto irrilevante
con i fatti di causa poich oggetto del compenso del progetto
recepito stata, tra laltro, la scelta del claim attraverso una
collaborazione con un gruppo di studio del Dipartimento di psicologia dellUniversit di Palermo, collaborazione che non c
stata, e non certamente una generica consulenza verbale a titolo gratuito con il prof. Livreri Console.
6. Delle suddette macroscopiche e ingiustificabili negligente devono rispondere sia lAssessore dott. Pistorio Giovanni che il dirigente generale dott. Castellucci Luigi.
6.1. Il dott. Pistorio, vertice politico dellAssessorato, ha posto
in essere una condotta che ha concretizzato i presupposti per il
prodursi dellillecito erariale nel ritenere condivisibile quanto
del tutto genericamente affermato dal suo portavoce, Manlio
Viola, nella nota prot. n. 238/Gab. S.T. del 16.02.2006, dando
seguito alla proposta della Dorian Gray con ordine di trasmissione al dirigente generale, senza chiedere verifiche sulla bont
della stessa; allo stesso modo, un ulteriore presupposto, rav17 DI 36

visabile nel momento in cui ha valutato positivamente, anche


in questo caso senza alcun riscontro, il piano di dettaglio dellintervento del 24.02.2006 della citata agenzia, come da parere apposto in calce alla nota di trasmissione; lo stesso con la
sua condotta ha creato, inoltre, i presupposti per laffidamento
diretto della campagna in questione allagenzia Dorian Gray.
Aggiungasi che compito del vertice politico fissare gli obbiettivi da raggiungere e valutare lattivit amministrativa posta in
essere a tale scopo, con la conseguenza che se rientra nei
compiti dellAssessore ritenere necessario promuovere una
campagna informativa di contenuto scientifico e divulgativo
(nei limiti, ovviamente, delle proprie competenze e nel rispetto
dei presupposti fattuali e normativi), esula ogni concreta attivit di gestione, come quella posta in essere dal dott. Pistorio.
Incidenter tantum non pu certamente ritenersi che attivit di
verifica e controllo sia stata realizzata dal portavoce, Manlio
Viola, per una pluralit di ragioni: la nota della Dorian Gray del
16.02.2006 stata, lo stesso giorno, trasmessa dal portavoce
allAssessore; il contenuto della stessa del tutto generico; il
portavoce non un organo amministrativo o tecnico cui affidare verifiche e controlli, o che pu stabilire se vi possa essere
affidamento diretto senza gara pubblica, in quanto ha la funzione di comunicare allesterno lattivit svolta e il pensiero dellAssessore.
6.2 Il dott. Castellucci Luigi, al vertice della macchina amministrativa, abilitato a porre in essere ex lege atti di gestione, non
ha anchegli ritenuto di disporre verifiche su quanto proposto
dalla Dorian Gray, investendo della vicenda gli uffici amministrativi e tecnici al fine di verificare, scrupolosamente, la bont
di un progetto proposto direttamente da un privato al di fuori
di una gara pubblica, senza alcun parametro di riferimento per
valutarne la piena rispondenza alle esigenze dellAmministrazione; lo stesso ha avallato la scelta di procedere senza gara.
Deve poi osservarsi come i decreti n. 7481 dell01.03.2006 e n.
7569 del 20.03.2006 abbiano una motivazione solo apparente, soprattutto ove, per giustificare la scelta di avere accettato
una proposta proveniente direttamente da un privato, si legge:
considerato che stato avviato uno specifico progetto di co18 DI 36

municazione e informazione sulle emergenze sanitarie correlate


allinfluenza aviaria; dalla corposa documentazione agli atti,
nonch dalla relazione della D.I.G.O.S. e dagli allegati, non risulta documentato in alcun modo che lAmministrazione avesse
avviato, prima della ricezione della proposta della Dorian Gray
(16.02.2006), alcuno specifico progetto in tal senso, tanto
vero che lunico tentativo di coinvolgere i N.A.S. dei Carabinieri
sulla vicenda in esame di epoca successiva (28.02.2006 e
03.04.2006 - si veda quanto descritto sub 1.2.4.).
6.3. La quota di danno che deve essere attribuita a ciascuno
dei suddetti convenuti individuata nella misura del 50% della
somma di 98.400,00, avendo concorso, in misura eguale, allingiustificato esborso.
7. La circostanza che il Pubblico Ministero non ha ritenuto di
addebitare ai convenuti lintero costo della campagna, per le
motivazioni indicate dellatto di citazione e riportate nella parte
in fatto della presente decisione, non pu in alcun modo giustificare il compenso alla Dorian Gray, n pu denotare contraddittoriet.
Tale compenso stato corrisposto per una complessa attivit,
come ampiamente descritta sub 1, 2 e 3, che detta agenzia
avrebbe dovuto fornire allAmministrazione e che, invece, non
ha fornito sia perch frutto di semplice operazione di copia e
incolla di pagine web, sia perch i tavoli di concertazione, i
sondaggi ecc non sono stati realizzati e ci nellincuria degli
odierni convenuti.
Del resto, la campagna stata posta in essere, concretamente,
da altre ditte specializzate, come argomentato sub 5, che,
dopo avere sottoposto i propri preventivi di spesa allAssessorato, una volta approvati (anche in questo caso senza gara, ma
ci non stato oggetto di contestazione) hanno operato in proprio.
Il compenso di 98.400,00 non stato corrisposto alla Dorian
Gray per una semplice attivit di intermediazione, di cui tra
laltro lAssessorato non aveva bisogno potendo contattare direttamente le ditte specializzate in materia tramite i propri uffici, ma per unattivit ben pi complessa che, grazie alla negli-

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genza dei convenuti, o non stata realizzata o lo stata attraverso unoperazione di semplice copiatura.
8. Irrilevante, in questo giudizio appare la disposta archiviazione, in data 08.02.2010, del Giudice per le Indagini Preliminari
del Tribunale di Palermo, su conforme richiesta del Pubblico Ministero, dellipotesi delittuosa di cui allart. 323 c.p.c., contestata ai convenuti, in quanto gli elementi delittuosi raccolti
non sono sufficienti a sostenere laccusa in giudizio, sia perch
sul punto non si formato, evidentemente, alcun giudicato, sia
perch nella presente fattispecie stata contestata la colpa
grave e non la collusione tra i convenuti e il Montalto, in disparte la circostanza che il giudizio di responsabilit amministrativa retto da principi processuali e sostanziali differenti da
quelli che governano il processo penale, anche in ordine alla
raccolta e alla valutazione delle prove.
Aggiungasi, poi, che il giudice ha ravvisato nella condotta dei
convenuti una serie di violazioni alle normative vigenti concernenti la scelta del privato al quale conferire lincarico per la
campagna pubblicitaria, nella specie avvenuta attraverso il sistema della chiamata diretta senza che ricorressero i presupposti dellimpellente urgenza determinata dalla imprevedibile
emergenza sanitaria correlata allinfluenza aviaria di cui allart.
2 comma lett. d) del decreto legislativo n. 157/1995 (disposizione vigente allepoca dei fatti prima di essere abrogata
dallart. 256 del decreto legislativo n. 163/2006entrato in
vigore a partire dalla data del 01.07.2006) e ha fatto salvi
eventuali profili di responsabilit amministrativa per violazione
di legge.
9. I difensori di entrambi i convenuti, soprattutto durante ludienza di discussione, si sono soffermati sullinsindacabilit nel
merito delle scelte discrezionali adottate dallAmministrazione.
La predetta espressione deve essere intensa nel senso che alla
Corte, al fine di non travalicare i limiti esterni del suo potere
giurisdizionale, violando la cosiddetta riserva di amministrazione, non permesso sindacare e valutare lopportunit e la
convenienza amministrativa delle scelte effettuate e quindi
delle ragioni per le quali la pubblica autorit abbia proceduto
ad una opzione piuttosto che ad unaltra e/o abbia adottato
20 DI 36

una soluzione piuttosto che unaltra per il perseguimento dei


propri fini istituzionali, essendo vietata ogni ingerenza nellattivit di ponderazione comparata degli interessi.
Una volta operata la scelta, per, non pu essere negato al
giudice contabile di scandagliarne ex post il momento volitivo e
di procedere ad una valutazione delloperato dellamministrazione in punto di legittimit, alla stregua delle regole cosiddette
interne dellazione amministrativa previste anche dallart. 1
della legge 241/1990, al fine di appurare il rispetto dei principi di economicit, efficacia, congruit, logicit, ragionevolezza, obiettivit e giustizia che debbono sempre presiedere allesercizio della suddetta azione amministrativa, in quanto i fatti
di gestione che conseguono a scelte discrezionali sono sempre
valutabili dal giudice contabile secondo i suddetti canoni.
In altri termini compito dellorgano giudicante verificare la
compatibilit della scelta con gli interessi dellente, il contenimento della spesa nei limiti di capienza dei capitoli di bilancio,
la congruit del mezzo prescelto con il fine dichiarato, il rapporto di adeguatezza tra i costi sostenuti e i benefici ottenuti,
comparato alle risorse dellente e allimpiego di mezzi e personale, ecc...
Del resto, il comportamento contra legem del pubblico amministratore non mai al riparo dal sindacato non potendo esso costituire esercizio di scelta discrezionale insindacabile (Cassazione, Sezioni Unite, n. 6410/2010).
Nella fattispecie in esame non stato sindacato il merito di
scelte discrezionali operate dallAmministrazione, n stato
contestato ai convenuti la scelta di avere avviato una campagna informativa, n che la stessa non rientrasse tra i compiti
dellAssessorato (il Collegio si limitato ad approfondire le sole
imputazioni contenute nellatto di citazione), ma si contestato
di non avere effettuato la scelta nel rispetto dei canoni di efficienza, efficacia ed economicit dellazione amministrativa che
costituiscono i parametri di legalit della stessa, soprattutto
dopo ladozione della legge n. 241/1990, come ricordato
dalla Suprema Corte di Cassazione.
In altri termini, si contestato, come gi ampiamente in precedenza argomentato, al vertice politico ed amministrativo del21 DI 36

lAssessorato Regionale alla Sanit, di avere ricevuto, al di fuori


di una gara, una proposta per una campagna di carattere
scientifico e informativo/pubblicitario direttamente da un privato non titolato e di averla acriticamente recepita, senza alcun
vaglio tecnico, nonostante lAmministrazione possedesse gli
strumenti per farlo, e senza alcun riscontro dellattivit posta in
essere, lautamente e in toto ricompensata, con un conseguente ingiustificato esborso della somma di 98.400,00.
10. In conclusione, ritenuta sussistente la responsabilit per
danno erariale, il Collegio condanna il sig. Pistorio Giovanni e il
sig. Castellucci Luigi a pagare a favore dellAssessorato Regionale alla Sanit, ciascuno, la somma di 49.200,00, per un totale di 98.400,00, con rivalutazione monetaria, da calcolarsi
secondo gli indici i.s.t.a.t. dallavvenuto esborso fino al giorno
del deposito della presente sentenza, e con gli interessi legali
sulla somma cos rivalutata dal predetto deposito al soddisfo.
10.1 Le spese di giustizia, liquidate come da dispositivo a favore dello Stato, seguono la soccombenza.
P.Q.M.
La Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale per la Regione Siciliana - definitivamente pronunciando, in accoglimento della domanda della Procura Regionale, condanna Pistorio Giovanni e
Castellucci Luigi a pagare a favore dellAssessorato Regionale
alla Sanit, ciascuno, la somma di 49.200,00, per un totale
di 98.400,00, con rivalutazione monetaria, da calcolarsi secondo gli indici i.s.t.a.t. dallavvenuto esborso fino al giorno del
deposito della presente sentenza, e con gli interessi legali sulla
somma cos rivalutata dal predetto deposito al soddisfo; pone,
altres, a carico degli stessi le spese di giudizio che vengono liquidate a favore dello Stato e quantificate in 463,03 (euro
quattrocentosessantatre/03).
Cos deciso in Palermo, nella camera di consiglio del 7 luglio
2010.
http://www.respamm.it/120100180020-1-giurisdizione-sicilia/
http://isolapulita.blogspot.it/2010/07/decreto-del-presidente-del-consiglio.html

22 DI 36

Sezione giurisdizionale d'appello per la Sicilia


sent. n. 158 del 09/06/2011

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE GIURISDIZIONALE D'APPELLO PER LA SICILIA
composta dai seguenti magistrati
dott.
Salvatore CILIA
Presidente
dott.ssa Luciana SAVAGNONE
Consigliere estensore
dott.
Salvatore Giovanni CULTRERA Consigliere
dott.
Pino ZINGALE
Consigliere
dott.ssa Giuseppa CERNIGLIARO
Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sui ricorsi in appello, iscritti ai numeri 3640/A.Resp. e 3724/A.
Resp. del registro di segreteria, proposti rispettivamente da:
- Castellucci Luigi, elettivamente domiciliato a Palermo, presso
lo studio del prof. avv. Salvatore Pensabene Lionti, che lo rappresenta e difende;

23 DI 36

- Pistorio Giovanni, elettivamente domiciliato a Palermo, presso


lo studio legale Mangalaviti, rappresentato e difeso dallavv.
prof. Antonio Francesco Vitale;
contro
il Procuratore regionale della Corte dei conti
avverso
la sentenza n. 1800/2010 del 7 luglio 2010, pubblicata il 3
agosto 2010, della Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti
per la Regione siciliana.
Uditi alla pubblica udienza del 20 aprile 2011 il relatore, consigliere dott.ssa Luciana Savagnone, il P.M. dott. Giovanni Coppola, lavv. Salvatore Pensabene Lionti e lavv. Antonio Francesco Vitale.
Esaminati gli atti ed i documenti della causa.
FATTO
Con atto di citazione depositato il 9 luglio 2009, il Procuratore
regionale conveniva in giudizio Pistorio Giovanni e Castellucci
Luigi, chiedendone la condanna, in favore dellAssessorato regionale alla Sanit, della somma di 49.200,00 ciascuno, pari
a complessivi 98.400,00, oltre rivalutazione, interessi e
spese del giudizio.
Riferiva il Procuratore che lAgenzia pubblicitaria Dorian Gray,
con nota del 16.02.2006, aveva sottoposto di sua iniziativa allAssessore Regionale alla Sanit un progetto di massima relativo ad una campagna di informazione in riferimento allemergenza dellinfluenza aviaria. Il progetto, composto in tutto da
cinque pagine dattiloscritte costituite da una premessa, da
una analisi dei dati scientifici, da una comunicazione di condizioni di emergenza e dalle finalit dellintervento, era risultato non originale, ma frutto di unoperazione di c.d. copia e
incolla di pagine web. Facendo seguito al suddetto progetto di
massima, il titolare dellAgenzia aveva trasmesso, sempre allassessore alla Sanit, un piano di dettaglio dellintervento,
in larghissima parte del tutto identico al Progetto di massima,
nel quale, in aggiunta, vi era lindicazione del tutto generica dei
soggetti cui rivolgere la campagna informativa (media, mondo
professionale ed opinione pubblica) e, sempre in via generica, i
mezzi da utilizzare. Tale piano di dettaglio era stato approvato
24 DI 36

con D.D.G. n. 74881 dell01.03.2006, sottoscritto dal dott. Castellucci, Dirigente Generale del Dipartimento F.S.R. dellAssessorato Sanit, con cui si impegnava la relativa spesa, pari ad
98.400,00, del 50% della quale, con nota del 20.03.2006, veniva disposta lautorizzazione al pagamento.
In data 13.03.2006 era stato, infine, trasmesso il piano esecutivo dellintervento, composto da sei pagine, anchesso frutto
di una procedura di copia e incolla di pagine web.
Con nota prot. n. 187/06/PCM/GM del 12.06.2006, il titolare
della Societ aveva inoltrato allAssessorato la relazione conclusiva dellintervento di cui, anche questa volta, un ampio
stralcio risultava estrapolato interamente da una pagina web,
ed aveva chiesto il pagamento a saldo della restante parte del
compenso pari ad 49.200,00, che gli veniva liquidato con
mandato n. 33 del 21.08.2006.
Alla luce di tali fatti, il Procuratore riteneva la spesa sostenuta
per finanziare il progetto del tutto ingiustificata, non conforme
ai principi di logica ed imparzialit nonch di efficienza ed economicit dellazione amministrativa e costituente, quindi,
danno erariale. Di essa riteneva responsabili lAssessore alla
sanit e il Direttore regionale per avere entrambi operato scelte inadeguate ed inopportune.
Il primo, infatti, anche ammettendo che la campagna di informazione e comunicazione sullinfluenza aviaria rientrasse nella
competenza dellAssessorato regionale, avrebbe dovuto svolgere quanto meno una ricerca di mercato per scegliere lagenzia
pi idonea, attraverso la comparazione di diverse proposte.
Ugualmente il Direttore regionale, prima di approvare la proposta e liquidare i compensi allagenzia, avrebbe dovuto esercitare un controllo sullo svolgimento dellincarico. Ritenendo, pertanto, equivalente lincidenza causale delle condotte sulla produzione del danno, il Procuratore chiedeva che la responsabilit
venisse ripartita in parti uguali fra i due convenuti.
Con sentenza n. 1800/2010, la Sezione giurisdizionale, in accoglimento della domanda della Procura Regionale, condannava
Pistorio Giovanni e Castellucci Luigi a pagare, a favore dellAssessorato Regionale alla Sanit, la somma di 49.200,00 cia-

25 DI 36

scuno, oltre la rivalutazione monetaria e gli interessi legali, ponendo, altres, a carico degli stessi le spese di giudizio.
Sosteneva il giudice di primo grado che il comportamento di
entrambi i convenuti era stato caratterizzato da unestrema superficialit nella gestione di fondi pubblici. Lassessore, anzitutto, prima di accettare la proposta della Dorian Gray, avrebbe
dovuto esaminarla approfonditamente, attraverso lausilio dei
suoi uffici tecnici altamente specializzati, quali lIspettorato Sanitario, lIspettorato Veterinario, lOsservatorio Epidemiologico
Regionale, tenuti invece del tutto fuori dalla vicenda in questione. Listruttoria, invece, sia amministrativa che tecnica, era risultata del tutto carente, nonostante che la proposta fosse
stata inoltrata da un privato direttamente allAmministrazione,
al di fuori di qualsiasi gara pubblica, senza confronto con altre
ditte e senza un bando che ne indicasse i requisiti minimi. La
scelta, poi, di operare al di fuori di una gara, tramite la procedura di cui allart. 7, comma 2, lett. d), del decreto legislativo
n. 157/1995, richiamato nel decreto di approvazione, appariva
ingiustificata dal momento che la diffusione dellinfluenza aviaria, con le conseguenti notizie di stampa allarmistiche, risaliva a parecchi mesi prima del mese di febbraio 2006.
Neppure il dott. Castellucci aveva ritenuto di disporre alcuna
verifica su quanto proposto dalla Dorian Gray, investendo della
vicenda gli uffici amministrativi e tecnici al fine di verificare,
scrupolosamente, la bont di un progetto proposto direttamente da un privato al di fuori di una gara pubblica, senza alcun
parametro di riferimento per valutarne la piena rispondenza
alle esigenze dellAmministrazione, avallando invece la scelta di
procedere senza gara.
Affermava, ancora, il Collegio che il compenso corrisposto alla
societ appariva assolutamente ingiustificato, in quanto pattuito per lo svolgimento di una complessa attivit che, in effetti,
non era stata fornita sia perch frutto di semplice operazione di
copia e incolla di pagine web, sia perch i tavoli di concertazione, i sondaggi ecc non erano stati realizzati.
Rilevava, infine, il giudice che nella fattispecie non era stato
sindacato il merito di scelte discrezionali operate dallAmministrazione, poich n era stato contestato ai convenuti la scelta
26 DI 36

di avere avviato una campagna informativa, n che la stessa


non rientrasse tra i compiti dellAssessorato, si era, invece,
contestato di non avere effettuato la scelta nel rispetto dei canoni di efficienza, efficacia ed economicit dellazione amministrativa, che costituiscono i parametri di legalit della stessa.
Avverso questa sentenza il dott. Luigi Castellucci, rappresentato e difeso dal prof. avv. Salvatore Pensabene Lionti, ha proposto ricorso in appello, depositato il 28 ottobre 2010. Preliminarmente il difensore sottolinea che la prestazione alla quale la
Dorian Gray si era obbligata, era limitata alla progettazione e
realizzazione per conto della Regione siciliana di una campagna
informativa che aveva uno scopo ed un contenuto esclusivamente pubblicitario, senza alcuna valutazione tecnico scientifica del fenomeno dellinfluenza aviaria. Ci posto, ha sostenuto
il difensore che in base ai tre elaborati presentati dalla societ
alla regione progetto di massima, piano di dettaglio e piano
esecutivo il dipartimento regionale ha istruito la pratica ed ha
valutato come positiva e valida la metodologia adottata dalla
societ. Dello svolgimento di tale attivit istruttoria si data
attestazione nei decreti amministrativi di approvazione degli interventi.
Circa i presupposti della responsabilit amministrativa, il difensore ha contestato innanzi tutto la sussistenza del danno erariale, non potendo ritenersi dannosi gli atti inerenti la progettazione e realizzazione della campagna pubblicitaria che, contestualmente, si afferma abbia raggiunto i risultati prefissati.
Quanto, poi, alla contestata estrapolazione dalle pagine web
del contenuto del progetto, lappellante ne nega la rilevanza e,
comunque, esclude che sia stato effettuato nelle 13 pagine del
piano di dettaglio e nelle 12 pagine del piano esecutivo. Le
parti che sono frutto delloperazione del c.d.copia incolla si
spiegano per il loro carattere descrittivo.
Lappellante, in ogni caso, ha negato di avere agito con colpa
grave, intesa secondo gli insegnamenti della giurisprudenza
della Corte dei conti, sostenendo che era consentito nella fattispecie, in considerazione dellimpellente urgenza determinata
dallemergenza aviaria, lattribuzione diretta dellincarico ad
una societ. Il difensore ha, comunque, contestato la mancan27 DI 36

za nellatto di citazione di ogni riferimento alla sussistenza dellelemento psicologico della responsabilit.
Avverso la medesima sentenza il sen. dott. Giovanni Pistorio,
rappresentato e difeso dallavv. prof. Antonio Francesco Vitale,
con ricorso depositato il 13 dicembre 2010, ha proposto appello.
Con il primo motivo ha eccepito la nullit di tutti gli atti istruttori e processuali per violazione e falsa applicazione dellart.
17, comma 30 ter, D.L. n. 78/2009, come convertito
nella legge n. 102/2009, mancando una notizia specifica e concreta di danno che consentisse al Pubblico ministero contabile
di esercitare lazione.
Con il secondo motivo ha contestato la sussistenza dei presupposti di legge per giustificare la chiamata in giudizio. In particolare ha affermato di non avere adottato alcun provvedimento
inerente allaffidamento dellincarico alla societ Dorian Gray,
essendosi limitato a dettare indirizzi e direttive al fine di avviare una convincente campagna pubblicitaria finalizzata a rassicurare la cittadinanza. In ogni caso ha rilevato linsindacabilit
della sua attivit di assessore nel compimento di atti definiti di
alta amministrazione, caratterizzati da scelte del tutto discrezionali per le quali non si pu mai parlare di colpa grave, come
affermato dalla giurisprudenza di questa Corte.
Il difensore, infine, ha escluso la sussistenza del danno erariale, avendo la campagna programmata e modulata dalla societ
Dorian Gray prodotto risultati concreti, come riconosciuto
anche dalla procura regionale.
Nelle conclusioni scritte, depositate per entrambi i giudizi il 25
marzo 2011, il Procuratore generale ha contestato la fondatezza dei motivi di appello di cui ha chiesto il rigetto. In data 4
aprile 2011, ha depositato conclusioni integrative nelle quali, in
aggiunta alle contestazioni gi mosse allatto di appello, ha eccepito che listanza di nullit proposta dallappellato Pistorio
improponibile in appello, in violazione del divieto di cui allart.
345 c.p.c, perch domanda nuova.
Con memoria depositata il 7 aprile 2011, il difensore del senatore Pistorio ha ulteriormente insistito nei motivi di appello, ar-

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gomentando sulla insindacabilit delle scelta politiche e sul


contenuto degli elaborati realizzati dalla societ di pubblicit.
Alludienza dibattimentale, lavv. Pensabene Lionti ha ulteriormente ribadito i motivi di appello, sostenendo la mancanza del
danno e della colpa grave del suo assistito, avendo la campagna pubblicitaria ottenuto i risultati voluti. Lavv. Vitale ha confermato quanto contenuto negli atti scritti, insistendo sulla fondatezza delleccezione di nullit che, essendo prevista in una
norma processuale, sempre rilevabile in ogni stato e grado
del giudizio.
Il P.M., con riferimento alla nullit, ha affermato che la dizione
in ogni stato e grado, nel caso in esame, si riferisce al primo
grado. Ha confermato la sussistenza di tutti gli elementi della
responsabilit ed ha chiesto il rigetto degli appelli.
DIRITTO
1. Occorre procedere, anzitutto, ai sensi del combinato disposto degli artt. 335 e 350 c.p.c., alla riunione degli appelli presentati rispettivamente dal dott. Giovanni Pistorio e dal dott.
Luigi Castellucci avverso la sentenza n. 1800/2010. Come
noto, la riunione delle impugnazioni proposte separatamente
contro la stessa sentenza deve essere disposta obbligatoriamente e dufficio dal giudice, ai sensi delle disposizioni del codice di procedura civile sopra indicate, dettate per imporre il "simultaneus processus" onde evitare la pendenza di pi processi
originati da diverse impugnazioni contro la medesima decisione
(Cass. civ., Sez. V, 23/06/2005, n.13531; Cass. civ., Sez. V,
27/03/2003, n.4605; Cass. civ., Sez. I, 23/09/2002, n.
13817).
2. E ancora preliminare allesame dei motivi di merito dei gravami proposti, laccertamento della fondatezza o meno delleccezione di nullit sollevata dalla difesa del senatore Pistorio, di
cui il Procuratore generale ha, anzitutto, eccepito la inammissibilit, ai sensi dellart. 345 c.p.c., perch domanda nuova in
appello, chiedendone, comunque, il rigetto.
Rileva in proposito il Collegio che, ai sensi dellart. 17, comma
30 ter, del decreto legge n. 78/2009, convertito nella legge n.
102/2009, modificato dal decreto legge n. n. 103/2009 convertito nellalegge n. 179/2009, le procure della Corte dei conti
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possono iniziare lattivit istruttoria ai fini dellesercizio dellazione di danno erariale a fronte di specifica e concreta notizia
di danno. In caso di violazione di tale precetto, comminata
la nullit di qualunque atto istruttorio o processuale conseguente posto in essere. Precisa la norma che la predetta nullit
pu essere fatta valere in ogni momento da chiunque vi abbia
interesse purch non sia stata gi pronunciata sentenza anche
non definitiva alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Unico limite allapplicabilit della citata normativa alle controversie in corso costituito, quindi, soltanto dalla eventuale
presenza di una sentenza gi emessa alla data di entrata in
vigore della norma.
Argomentando a contrario deve, allora, escludersi che lemanazione di una sentenza dopo lentrata in vigore della norma
possa essere dostacolo alla proposizione delleccezione che,
pertanto, pu legittimamente essere sollevata in appello, contrariamente a quanto affermato dal Pubblico Ministero in udienza, secondo cui la dizione in ogni momento si riferisce solo al
primo grado di giudizio.
Passando allesame del merito delleccezione ritiene questo
Collegio che, come affermato costantemente dalla giurisprudenza delle Sezioni centrali di appello, la necessit di specifica
e concreta notizia di danno affinch le Procure Regionali possano iniziare lattivit istruttoria ai fini dellesercizio dellazione
di danno erariale traduce in norma di legge lorientamento gi
da tempo manifestato dalla Corte costituzionale, nel senso che,
in sostanza, lampio potere di indagine che le norme conferiscono alle Procure contabili deve essere ispirato ad un criterio
di obiettivit, di imparzialit e neutralit, specie perch ha un
fondamento di discrezionalit e che la discrezionalit richiede
cautele e remore maggiori se sia diretta ad un interesse giurisdizionale... deve essere determinata da elementi specifici e
concreti e non da mere supposizioni (Corte Costituzionale,
sentenza n. 104/1989). Secondo tale insegnamento lampio
potere che il Procuratore ha in questo campo deve essere esercitato in presenza di fatti o di notizie che facciano presumere
comportamenti di pubblici funzionari ipoteticamente configu30 DI 36

ranti illeciti produttivi di danno erariale e deve essere diretto


ad acquisire atti e documenti precisamente individuabili, di
modo che lattivit del Procuratore, cui tali richieste ineriscono,
non possa essere considerata come una impropria attivit di
controllo generalizzata e permanente (cfr. Corte costituzionale
n. 100/1995)
Conseguentemente lattivit istruttoria deve considerarsi esente da nullit ogni qualvolta la procura si attivi non in base a
mere ipotesi o supposizioni di danno, ovvero con modalit
che esorbitino in un improprio potere di controllo generalizzato e permanente sullattivit amministrativa (cfr. Corte costituzionale n. 209/1994), ma sulla base di una notizia di danno
che appaia sufficientemente determinata e realistica (specifica
e concreta) e, cio, una notizia di danno tale da ingenerare il
sospetto della esistenza dei presupposti per lesercizio dellazione di responsabilit che, comunque, secondo le norme tuttora
vigenti, mantiene i caratteri della doverosit ed indisponibilit.
Il Collegio, in condivisione della giurisprudenza di questa Corte
al riguardo, ritiene che la specificit e la concretezza, intesa nel
senso in precedenza evidenziato, non implica che la notizia di
danno debba espressamente evidenziare anche tutti gli elementi soggettivi ed oggettivi di responsabilit, i quali, invece,
vanno espressi nellatto di citazione a giudizio che, altrimenti,
sarebbe anticipato nella notizia di danno, dalla quale non si differenzierebbe. Ricevuta la notizia di danno qualificata, nel
senso che deve essere specifica e concreta, come in precedenza evidenziato, il procuratore regionale, nella sua autonomia,
deve accertare attraverso lo svolgimento dellattivit istruttoria
lesistenza delle condizioni e dei presupposti dellazione, qualificando il fatto dannoso e riscontrando lesistenza degli elementi
soggettivi ed oggettivi della responsabilit.
Nel caso in esame, lappellante lamenta che la notizia di danno,
appresa dallorgano inquirente dalla lettura di un articolo di
giornale pubblicato sul quotidiano La Repubblica, mancava
totalmente di qualunque forma di certezza e precisione circa un
eventuale danno erariale tanto pi che il giornalista riferiva di
un neppure ufficiale avvio di indagine penale per reati neppure
specificati.
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Ritiene, al contrario, il Collegio che larticolo di stampa fosse


abbastanza dettagliato, dato che in esso si riferiva espressamente che, a seguito di unindagine svolta dalla Guardia di Finanza, il senatore Giovanni Pistorio, ex Assessore alla Sanit,
ed alcuni funzionari regionali erano stati iscritti nel registro
degli indagati della Procura di Palermo per avere perpetrato
una truffa ai danni della Regione Siciliana avviando una campagna di informazione e di pubblicit sulla influenza aviaria erogando finanziamenti per attivit che in realt sarebbero costate
molto meno.
Ci posto, ritenuto che per specifica e concreta notizia di
danno deve intendersi la notizia di un fatto di gestione in
danno del patrimonio pubblico, specifica nellindicazione dellapparato e della struttura del pubblico potere in cui la gestione dannosa stata effettuata e concreta, cio non meramente
ipotetica o presuntiva ma avente requisiti verificabili di effettivit, la notizia ricavata dallarticolo di giornale in esame, avendo i suddetti requisiti, pu essere qualificata specifica e concreta, come richiesto dalla legge.
3. Passando allesame dei motivi di merito dei gravami, con il
secondo motivo di appello il difensore del senatore Pistorio ha
contestato la pronuncia di condanna negando, anzitutto, di
avere adottato provvedimenti inerenti allaffidamento dellincarico alla societ Dorian Gray, affermando di essersi limitato a
dettare indirizzi e direttive al fine di avviare una convincente
campagna pubblicitaria finalizzata a rassicurare la cittadinanza.
In ogni caso, ha rilevato linsindacabilit della sua attivit di assessore nel compimento di atti definiti di alta amministrazione caratterizzati da scelte del tutto discrezionali per le quali,
come affermato dalla giurisprudenza di questa Corte, non si
pu mai parlare di colpa grave.
Rileva il Collegio che lassunto difensivo dellex Assessore alla
sanit di non avere contribuito alla scelta della proposta contrattuale della societ Dorian Gray, smentito dalla lettura
degli atti di causa. Ricostruendo, infatti, in punto di fatto la vicenda risulta che, con nota del 16 febbraio 2006, inviata direttamente allAssessore, il sig. Giuseppe Montalto proponeva un
progetto di massima relativo ad una campagna di informazione
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in riferimento allemergenza aviaria. La nota veniva assunta a


protocollo lo stesso giorno e sempre nella medesima giornata il
portavoce dellAssessore la sottoponeva allattenzione dellAssessore stesso, sollecitando lesecuzione dellintervento, specificando che la proposta perveniva dalla societ Dorian Gray
( il caso di sottolineare che il nome della societ non era stato
indicato n nella nota a firma del Montalto n nel c.d. progetto
di massima).
Lassessore, senza fare alcun approfondimento della proposta,
ne disponeva lattuazione e, con un appunto vergato a margine
della stessa nota, la trasmetteva per il seguito di competenza
al Dirigente generale del dipartimento.
Anche la seconda lettera del 24 febbraio, inviata dallo stesso
Montalto allAssessore alla Sanit, nella quale si riscontrava la
ricevuta della nota di assenso allintervento descritto nella nota
del precedente giorno 16 e si inviava la c.d. proposta progettuale di massima, veniva annotata di pugno dallAssessore Pistorio che, valutati positivamente i contenuti della progettualit allegata, la trasmetteva per il seguito di competenza.
Da quanto fin qui esposto, non pu, quindi, affermarsi che lAssessore sia estraneo alla scelta di affidare lincarico alla societ
che, anzi, fu proprio effettuata a livello politico.
Anche la seconda contestazione, relativa alla insindacabilit
delle scelte discrezionali nel compimento di atti definiti di alta
amministrazione, formulata in contrasto allaccusa mossa dallorgano inquirente, appare destituita di ogni fondamento.
Invero, a prescindere che l'insindacabilit delle scelte amministrative non esclude la verifica giudiziale sul corretto esercizio
del potere discrezionale, nella fattispecie non viene sindacata la
scelta di programmare ed attuare una campagna pubblicitaria
per tranquillizzare e rendere edotta la popolazione circa lemergenza sanitaria intervenuta, ma valutata la congruit e proporzionalit delle scelte operative adottate rispetto ai principi di
razionalit, imparzialit e, soprattutto, buona amministrazione.
4. Entrambi gli appellanti escludono, poi, una loro responsabilit in considerazione dellutilit che lattivit svolta dalla lAgenzia pubblicitaria Dorian Gray, avrebbe avuto nella vicenda della
campagna di informazione per fronteggiare lallarmismo deter33 DI 36

minatosi nella collettivit per il rischio della temuta epidemia


aviaria. Sostengono entrambi la mancanza di danno erariale, in
considerazione del riconosciuto raggiungimento degli obiettivi e
dei risultati che la campagna di informazione voleva ottenere.
Anche tale articolato motivo infondato.
Deve subito precisarsi che il riconoscimento dellutilit della
campagna di informazione sanitaria del tutto irrilevante ai fini
dellesclusione della responsabilit amministrativa. Non mai
stato contestato, infatti, n allAssessore n al Dirigente regionale che non dovesse essere svolta lattivit informativa: diversamente, come rilevato dai difensori, avrebbe costituito danno
erariale lintera spesa conseguente sostenuta, per la quale invece, nessun giudizio di responsabilit amministrativa stato
instaurato.
Lazione esercitata nei confronti degli appellanti ha, invece, ad
oggetto lesborso di denaro sostenuto per il pagamento del
progetto della campagna pubblicitaria, progetto al quale vengono mosse una molteplicit di contestazioni mettendone, anzitutto, in dubbio loriginalit. In proposito ha rilevato, altres,
fondatamente il Procuratore che il programma avrebbe potuto
essere elaborato dagli organi interni dellamministrazione regionale, anche servendosi dei supporti informatici, come, in definitiva, stato fatto dalla Societ incaricata, e che, infine,
qualora attraverso lutilizzo delle molteplici professionalit esistenti allinterno, lAssessorato non fosse stato in grado di predisporlo, si sarebbe potuto affidare a soggetti estranei allamministrazione dopo lesperimento di una gara.
Ritiene il Collegio che tutte le contestazioni mosse sono pertinenti, mentre risultano pretestuose le giustificazioni addotte
dai difensori degli appellanti.
Esaminando, infatti, il primo c.d. progetto di massima allegato
alla proposta inviata il 16 febbraio, risultano interamente copiate da siti web (come risulta dagli accertamenti effettuati
dalla D.I.G.O.S.) le sei pagine di cui si compone lelaborato.
Con la successiva nota del 24 febbraio, viene trasmesso il
piano di dettaglio, che per quanto riguarda i contenuti sostanzialmente sovrapponibile al piano di massima, e nel quale,
in aggiunta, vengono indicati in modo molto generico, i sogget34 DI 36

ti cui rivolgere la campagna pubblicitaria e si prevedono una


serie di tavoli di concertazione, mai realizzati.
Infine, con nota del 13 marzo, viene trasmesso il piano esecutivo dellintervento, in cui anche i sondaggi ed i questionari riportati, poich anchessi interamente scaricati da siti web, non
hanno alcun rapporto con la realt della Sicilia, riferendosi a
realt geografiche totalmente diverse (si tratterebbe di sondaggi effettuati in Valtellina).
Da tutto quanto fin qui esposto, appare evidente linutilit della
spesa sostenuta per finanziare il progetto di campagna pubblicitaria di cui trattasi, che costituisce, quindi, danno erariale.
5. Circa la sussistenza dellelemento soggettivo di entrambi gli
appellanti, ritiene il Collegio che sia stata raggiunta la prova
della colpa grave di entrambi.
Era agevole, infatti, accorgersi della superficialit della proposta presentata dalla societ Dorian Gray, anche servendosi del
supporto degli organi tecnici dellAssessorato, quali ad esempio
lIspettorato, ovvero lIstituto zooprofilattico. Tali soggetti, invece, non sono stati minimamente coinvolti nella scelta contrattuale, che stata gestita esclusivamente dallAssessore e
dal Dirigente. Essi, inoltre, agendo con la massima leggerezza
e mancanza di attenzione, non solo hanno instaurato il rapporto contrattuale con la societ di pubblicit, anticipando il 50%
della spesa, ma neppure al momento di saldare il compenso
pattuito si sono minimamente preoccupati di verificare se la
Societ avesse o meno svolto compiutamente lincarico ad essa
affidato.
Gli appelli devono, quindi, essere respinti e confermata la sentenza di primo grado.
In virt del principio della soccombenza legale, gli appellanti
devono essere condannati al pagamento delle spese del giudizio che si liquidano in 486,58 (quattrocentottantasei/58).
P.Q.M.
la Corte dei conti - Sezione giurisdizionale dappello per la Regione siciliana, definitivamente pronunciando
RIGETTA
gli appelli proposti avverso la sentenza in epigrafe che conferma.
35 DI 36

Condanna gli appellanti in solido al pagamento delle spese del


giudizio che si liquidano in complessivi 486,58 (quattrocentottantasei/58).
Cos deciso in Palermo, nella camera di consiglio del 20 aprile
2011
http://www.respamm.it/120110015826-1-giurisdizioneappellisicilia/

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE FEMMINE


http://isolapulita.blogspot.it/2011/04/il-linguaggio-dellapistotio-giovanni.html

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