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1- Spiega che cosa si intende, nelle misure, per: valore vero, valore medio, incertezza, intervallo di

confidenza, ripetizione standard.


Valore vero: il valore che la grandezza fisica realmente assume ma non quantificabile in quanto qualsiasi
misura affetta da errori.
1 .
Valore medio: in una procedura di misura, note le misure e il numero di misure N,
Incertezza: lincertezza di misura serve a stimare lintervallo di valori allinterno del quale ricade il valore
vero della misura con un certo livello di confidenza. La valutazione il prodotto tra il fattore di copertura
.
, e lincertezza standard. Si indica con
Intervallo di confidenza: il range di valori allinterno del quale ricade il valore vero. Tale intervallo si
indica con
2 .
Ripetizione standard: il numero di prove che faccio.
2- Strumento di ordine zero
Per strumento di ordine zero si intende uno strumento che dal punto di vista dinamico possa essere descritto
dalla seguente equazione:
;
. Dove K un parametro caratteristico del sistema,
detto sensibilit statica (si determina dalla prova di taratura statica). Lo strumento di ordine zero
teoricamente perfetto, in quanto il segnale di uscita, a meno di una costante moltiplicativa riproduce
fedelmente il segnale in ingresso (es. potenziometro resistivo).
3- Strumento del primo ordine
Per strumento del primo ordine si intende uno strumento che dal punto di vista dinamico possa essere
descritto dalla seguente equazione differenziale lineare a coefficienti costanti del primo ordine:
"
, da cui si ricava ! 1
. Dove
la sensibilit statica e
la

costante di tempo. La costante di tempo ha la dimensione di un tempo, mentre la sensibilit statica ha la


dimensione data dal rapporto delle dimensioni di output e input.
4- Come si determina la sensibilit di uno strumento e cosa rappresenta.
La sensibilit un parametro prestazionale che ci dice quanto uno strumento sensibile alle variazioni della
grandezza che intendiamo misurare. Essa rappresenta il rapporto tra la variazione della grandezza in uscita e
la corrispondente variazione della grandezza in ingresso. Graficamente essa la pendenza della retta di
calibrazione o la tangente alla curva di calibrazione.
5- Discuti lutilit delle replicazioni nella determinazione dellincertezza di misura ed illustrane la
determinazione.
La replicazione serve a valutare meglio le incertezze che diversi fattori determinano sulla grandezza o per
tenere sotto controllo la procedura di misurazione.
#

$ %&' (* ,

$,#

$,

$,

. /*

* - 1 0,

# . . Abbiamo valutato lincertezza spaziale # e quella temporale # e le abbiamo

combinate tra loro.


6- Perch e quando si replicano le misure?
Si replicano le misure per valutare meglio le incertezze che diversi fattori determinano sulla grandezza o per
tenere sotto controllo la procedura di misurazione. #
$ %&' (* ,
-

. /*

* - 1 0, #

$,#

# .. Abbiamo valutato lincertezza spaziale # e

quella temporale # e le abbiamo combinate tra loro. Questo viene fatto quando c una disuniformit
spaziale e temporale delle grandezze.

7- Definisci lerrore di ripetibilit di un sensore e come lo stimeresti.


dovuto al fatto che il sensore quando va a effettuare la misura, la grandezza in uscita non mai la stessa.
8- Cosa la risposta in frequenza di uno strumento, a cosa serve e come si valuta.

La risposta in frequenza del sistema la risposta stazionaria di un qualsiasi sistema del 1 o 2 ordine quando
stimolato da una funzione in ingresso di tipo periodico 1 2
1 sin 62 , la cui risposta stazionaria
1 * 6 sin 62 7 .
1
Per quello del primo ordine * 6

Per quello del 2 ordine * 6

181

62

e7 6
.

.
1?,=1 - /6?6> 0 @

tan; -62 .

/2A 6?6> 0 e
.

.
- tan; =2A 6?6> ?=1 - /6?6> 0 @@.
9- A che serve assoggettare un sensore a segnale di ingresso a gradino o periodico

7 6

Un segnale a gradino ha il compito di studiare il comportamento dello strumento del dominio del tempo. Si
utilizza come segnale di ingresso una funzione a gradino con caratteristiche ben definite: qi(t)=0 per t<=0
qi(t)=qi per t>0 Per i segnali sinusoidali necessario trovare la legge di trasferimento nel momento in cui
utilizziamo lo strumento per segnali complessi che scomponiamo in segnali di natura periodica semplice. In
questo caso il segnale di tipo qi(t)=sen(omega*t)
10- Accuratezza e precisione sono sinonimi? Perch?
Accuratezza e precisione non sono sinonimi in quanto laccuratezza evidenzia laccordo tra il risultato di una
misura e il valore vero del misurando; riferendoci ad uno strumento laccuratezza rappresenta la capacit di
uno strumento di fornire in una misura il valore pi vicino possibile al valore della grandezza in esame. La
precisione invece evidenzia la differenza tra ogni singola misura e il suo valor medio ed quantificabile con
la deviazione standard. Pi una misura precisa, pi piccolo sar il valore della sua deviazione standard.
11- Precisione, bias e accuratezza
La precisione definita dal valore della deviazione standard. Uno strumento pi preciso di un altro se il
valore della sua deviazione standard B pi piccolo.
Il bias rappresenta lo scarto del valore medio di una serie di misure ripetute dal valore vero o valore atteso
della grandezza fisica misurata.
La precisione costituisce una stima dellinfluenza dellerrore casuale, mentre lerrore di bias coincide con
lerrore sistematico dello strumento.
Laccuratezza valuta la capacit dello strumento di fornire una singola lettura vicina al valore effettivo della
grandezza in misura (prendendo, quindi, in considerazione la precisione e il bias in ununica considerazione).
Per uno strumento calibrato lerrore di bias nullo, perci in questo caso accuratezza e precisione
coincidono.
Laccuratezza laccordo tra il risultato di una misura ed il valore (vero) del misurando con riferimento al
valore vero di una grandezza. Laccuratezza un concetto qualitativo.
CC#D 2EFF
G B?
12- Accuratezza di una misura e quella di uno strumento
Lacc di una misura il grado di concordanza tra il valore medio ricavato dalle misurazioni e il relativo
valore vero assunto come riferimento. Laccuratezza di uno strumento lattitudine di uno strumento a dare
indicazioni prive di errori sistematici e tendenti al valore vero del misurando.
13- Discuti la legge di propagazione degli errori di misura.
Ci sono grandezze che non possono essere misurate direttamente (come ad esempio la densit), in quei casi
dobbiamo misurarle in funzione di altre grandezze. Gli errori della grandezza vengono calcolati come una
somma quadratica degli errori delle grandezze da cui dipende, in cui per gli errori delle singole grandezze
sono pesati con la derivata parziale della grandezza di origine con quella di riferimento:
F

., ,

>

,H F

$J K=LF?L @ H

14- Quando uno strumento del primo ordine pu dirsi pronto?

Si dice pronto se il guadagno circa 1. * 6 O 1 e lo sfasamento proporzionale alla frequenza. Inoltre


pi si riduce il e pi lo strumento pronto.
15- Quando si predispone la calibrazione?
Si deve predisporre quando i valori che lo strumento misura si discostano dal suo valore vero. Lo scopo di
legare la grandezza in input a quella in output e di rilevare errori sistematici.
16- Calibrazione primo ordine
La relazione fra segnale in ingresso e uscita per strumenti di primo ordine ci viene fornita attraverso un eq
differenziale di primo ordine. Sar quindi necessario calcolare i valori della sensibilit statica e della costante
di tempo(tempo necessario a pervenire ad un valore pari al 63,2% del valore finale) di uno strumento. La
calibrazione serve quindi a trovare la risposta in frequenza dello strumento, ovvero la relazione tra input e
output.
17- Descrivere la procedura di calibrazione statica, giustifica curva(retta) di regressione
l'insieme di operazioni svolte su un sistema di misura, affinch esso fornisca indicazioni prescritte in
corrispondenza di determinati valori di una grandezza da sottoporre a misurazione.Per calibrazione statica si
intende il confronto tra il valore noto della grandezza campione in ingresso allo strumento (assunto come
valore vero) e quello misurato dallo strumento stesso.
Se questa operazione viene ripetuta un numero n di volte, si esegue una serie di misure ripetute. La
calibrazione statica ha lo scopo di determinare linfluenza dello strumento sul risultato della misura,
necessario quindi che il valore della grandezza campione sia noto con una precisione molto maggiore
(almeno di un fattore 10) di quello dato dallo strumento che si intende calibrare, in modo da poterla
considerare praticamente priva di errori. Loperazione di calibrazione a causa della sua complessit viene
effettuata in laboratori specializzati.
La calibrazione statica si utilizza per identificare sia lerrore casuale s sia lerrore sistematico a.
Per eseguire una calibrazione statica si pu utilizzare la regressione lineare: vengono tabellati i dati misurati
e successivamente inseriti allinterno di un grafico ottenendo cos la retta di calibrazione. Una volta ottenuta
questa retta di calibrazione lo strumento pronto per essere utilizzato. Lo scopo della misura quello di
ottenere il valore della grandezza dingresso qQ , che ha sollecitato lo strumento, a partire da un singolo valore
misurato q che comprende sia lerrore casuale s sia lerrore sistematico a.
18- In cosa consiste la taratura dinamica di uno strumento?
La taratura dinamica consiste nel calcolare le costanti di tempo che regolano la funzione di trasferimento.
Questa avviene determinando il legame che intercorre tra ingresso e uscita dello strumento. Esse dipendono
sia dai parametri fisici dello strumento, sia dalle condizioni ambientali del luogo dove posto lo strumento.
In questo tipo di taratura si studia la risposta degli strumenti ad ingressi semplici. Tali ingressi semplici sono
limpulso, il gradino, la rampa, la sinusoide, ecc... La scelta del tipo di segnale da impiegare dettata per lo
pi dalla comodit e dalla semplicit operativa: talvolta si impossibilitati a fornire certi segnali semplici (ad
es. limpulso) perch potrebbero danneggiare lo strumento.
Va inoltre ricordato che per certi segnali, ossia gradino e rampa, la situazione reale sempre diversa da
quella ideale: sarebbe infatti richiesta energia infinita per poter fornire un impulso o un gradino ideali.
19- Incertezza di misura: significato e valutazione.
Intervallo di dispersione del risultato di una misurazione che viene attribuita al misurando. Pu essere
valutata tramite il prodotta fra il fattore di copertura e lincertezza standard. Possono dare contributo
allincertezza: errori casuali (imperfezioni dello strumento, disturbi ambiente di lavoro, inesperienza
operatore ecc.) ed errori sistematici.
20- Perch nella valutazione delle incertezza complessiva di una grandezza fisica sotto misura, gli
errori sistematici non sono influenzati dal numero di gradi di libert della procedura di
misura?
Poich conosco lerrore sistematico e non c dubbio sulla quantit, mentre quello casuale dipende dai gradi
di libert, infatti maggiore sono i gdl e pi si riduce lerrore casuale.

21- Discuti i metodi di valutazione dellincertezza


Tipo A: la grandezza considerata come una variabile aleatoria. Si ripete N volte la misura, si calcola la
media delle misurazioni e la stima dello scarto ( radice di sommatoria [xi-xsegnato]^2/n-1) la sua incertezza
lo scarto della media x=segnato+-S/radiceN quindi al crescere delle ripetizioni lincertezza diminuisce.
Tipo B: la grandezza non ottenuta con osservazioni ripetute, e la sua distribuzione valutata a priori
basandosi su dati misurati precedentemente. Dalla valutazione e dalla distribuzione si deducono valor medio
e incertezza. Esempi di valutazione di incertezza di tipo B possono essere: dati di taratura strumenti,
esperienze precedenti di misura, variabilit nota dei parametri da manuali.
22- In cosa consiste il metodo chi-quadro e a che serve
Il metodo chi quadro serve a stimare con quale possibilit un insieme di dati sperimentali appartiene ad un
universo normale. Supponiamo di avere N misure ripetute di una grandezza costante. Determiniamo
inizialmente il valor medio e la deviazione standard. Poi si divide il campo di variazione dei dati in un
numero di intervalli e si osserva il numero delle misure il cui valore compreso nei singoli intervalli.
Definisco allora mi= num misure reali , ni= num misure normali(num che si otterrebbe se linsieme
appartenesse ad un universo normale). Avremo a disposizione un solo valore mi per ogni singolo intervallo.
Per stabilire se linsieme delle N misure ripetute appartiene ad un universo normale utilizziamo lindicatore
chi-quadro = sommatoria[(mi-ni)^2]/ni . Pi diminuisce chi-quadro pi aumenta la probabilit che i dati
appartengano ad universo normale.
23- Bont della prova
Serve a capire la modalit e la precisione attraverso cui un numero di misurazioni segue una determinata
distribuzione. Se utilizziamo la prova del chi-quadro, determiniamo misure della distanza tra la variazione
misurata dallinsieme di dati e quella relativa alla distribuzione in esame.
24- Cosa si intende per risoluzione di uno strumento digitale e come si valuta?
La risoluzione di uno strumento digitale rappresenta lincrmento minimo da dare alla grandezza in ingresso
per produrre sul display dello strumento un incremento di 1 DIGIT. Lerrore di risoluzione pari a
Ris2 3.
25- Errore casuale
Esso dovuto a cause non facilmente controllabili o eliminabili. Mediante tecniche di natura statistica
possibile stimare lampiezza dellintervallo attorno al valore misurato, entro il quale con una ben precisa
possibilit compreso il valore vero (valore atteso)
26- Come si valuta errore sistematico?
Lerrore sistematico ha la caratteristica di avere sempre la stessa legge di variazione. Esso costante con lo
stesso segno e varia con una legge ben definita. Questa legge individuata attraverso il confronto con uno
strumento pi preciso di quello usato per la misura, o dal confronto con una grandezza campione il cui valore
noto con almeno un ordine di grandezza in pi di quello dello strumento.
27- Errore di deviazione e precisione
Lerrore di deviazione pu essere considerato costante durante una determinata serie di misurazioni fissate le
condizioni operative. Per calcolarlo necessario conoscere il limite di deviazione +-B ovvero un intervallo
che comprende il valore vero. Altri metodi per valutarlo sono: esperienza, calibrazione o confronti tra
laboratori. Lerrore di precisione si riscontra quando si ripetono le misurazioni fissando condizioni operative
ben definite. Esso si manifesta a causa di alcuni fattori come: risoluzione, ripetibilit, variazioni spaziali e
temporali, variazioni di condizioni operative e ambientali. Si pu stimare lerrore di precisione attraverso un
intervallo di precisione in alcuni valori misurati di x tramite t(ni, P) * Sxsegnato dove Sxsegnato=
Sx/radiceN (deviaz standar medie)
28- Analisi di regressione
utilizzata per studiare la relazione che intercorre tra la variabile misurata e una variabile indipendente di
un determinato processo di misurazioni. Questo viene evidenziato soprattutto in tutte quelle circostanze in
cui la relazione esplicitata precedentemente in forma polinomiale e potrebbe essere analizzata da una

serie di Fourier. Nellanalisi di regressione perci si osserva che la variazione evidenziata nel misurando,
ovvero la variabile misurata, segue una distribuzione normale per ciascun valore fissato della variabile
indipendente.
29- Incertezza di misura
Lincertezza un numero associato al risultato di una misurazione, che esprime la DISPERSIONE dei valori
che possono ragionevolmente essere attribuiti al misurando.
Possiamo calibrare uno strumento di misurazione per darci una buona idea della sua accuratezza. Dalla
calibrazione possiamo solo stiamare lerrore probabile in ogni misurazione successiva. In altre parole
abbiamo bisogno di quantificare sulla media quanto il valore sia simile a quello vero. Lerrore nella
misurazione semplicemente la differenza tra il valore vero della variabile e il valore assegnato dalla nostra
misurazione. In molte misurazioni il valore reale non noto. Lerrore probabile nella misurazione costituisce
la nostra incertezza, e definisce un intervallo del valore misurato con il quale noi supponiamo il valore reale.
Il processo di identificazione e quantificazione degli errori chiamato analisi dellincertezza. Unanalisi
dellincertezza provvede un mezzo potente per valutare i diversi sistemi di valutazione e metodi e per
riportare i dati misurati.
Lanalisi dellincertezza di una singola misurazione ci permette di prendere quei trattamenti pi lontani
considerando errori legati alle procedure e ai testi di controllo che influenzano le misurazioni. Lobiettivo
stimare lincertezza in alcuni valori misurati x, o in alcuni risultati generici R, attraverso una stima
dellincertezza in ognuno dei fattori che possono influenzare x o R. Se tutti i fattori che influenzano una
misurazione sono costanti possiamo aspettarci che la variabile misurata rimanga costante durante le
misurazioni ripetute. Gli errori di misurazione saranno replicati ed essi influenzeranno il valore misurato in
modo differente per ogni misurazione. Per identificare e stimare lerrore si utilizza una tecnica che usa un
approcio passo dopo passo.
Incertezza di ordine zero: tutte le variabili e i parametri che influenzano lesito della misurazione, incluso il
tempo sono assunti essere fissati eccetto per le azioni fisiche di osservazione di se stessi. Il valore calcolato
per lincertezza in questo caso sarebbe il minimo possibile visto che luso dellanalisi di ordine zero fornisce
una stima dei soli effetti della risoluzione dello strumento sulle misurazioni. Il valore u stima lestensione
della variazione nel valore misurato quando vengono controllati tutti gli elementi influenzanti.
u

$.

UQVWXYZQW[\
]

^_%

Incertezza di ordine superiore: considera la controllabilit delle condizioni operative di un test. Lincertezza
di primo ordine pu essere stimata come: u
$t a,^_ Sc. Solo quando u
u il tempo non un fattore nel
test.
Incertezza di ordine n-simo: permette un confronto diretto tra i risultati di test similari ottenuti o usando
strumenti differenti o usando test con differente difficolt: u[

, ud

. 95%
[;
Qe uQ

ud lincertezza strumentale, si basa sullerrore trovato durante una serie di tarature per strumenti di un
determinato tipo.
30- Incertezza di grado avanzato e di singole misurazioni
Nel caso in cui sia necessario identificare e stimare un determinato errore sar utile considerare 3 tipi di
incertezze: di ordine 0,di ordine superiore e di ordine N-esimo. Ordine 0: u0=risol/2radical3.
Questa valuta lestensione della variazione nel valore misurato nel momento in cui vengono analizzati tutti
gli elementi influenzanti. Ordine superiore: valuta la controllabilit delle condizioni operative di un
determinato test. Si calcola come u1=+-t(ni-P)*Sxsegnato . ordine N-esimo: si calcola come un=+radice[uc^2+sommatoriaN-1(ui^2)] con uc=incertezza strumentale. Questo tipo di incertezza consente un
diretto confronto tra determinati risultati di test simili.
31- Segnale e relative caratteristiche
Il segnale rappresenta il valore effettivo della grandezza misurata in ingresso o in uscita esaminato in un dato
dominio. Caratteristiche:

Frequenza = numero di cicli effettuati dal segnale nellunit di tempo.


Periodo = intervallo di tempo costante per cui avremo la ripetizione dellandamento di un dato segnale.
Ampiezza = valore del segnale misurato a partire dallasse delle ascisse.
Magnitudo = rapporto tra lampiezza del segnale in uscita e quello in ingresso.
32- Utilit trasformata di Fourier
Attraverso la trasformata di F si possono rappresentare i segnali tempo varianti nel dominio delle frequenze,
nel momento in cui essi non sono periodici o se si vuole, di periodo infinito. Otterremo perci in segnale
equivalente alla somma di sinusoidi con ampiezze, frequenze e fasi differenti.
33- Formula welch- satterweite
La formula fondamentale in quanto ci permette di calcolare i gradi di libert nellindice di precisione delle
misurazioni e si calcola come:

l
=ojn" m
kn" ij,k @

ojn" m
kn"p

qr
j,k
t
sj,k

il pedice i si riferisce alle 3 fonti di errore mentre j ad

ognuno degli errori delle 3 fonti di errore. ricordando che Q,u NQ,u - 1
34- Metodo 3sigma
Indica se in un campione ci sono dei valori estranei, ovvero misurazioni da eliminare in quanto troppo
distanti dal valor medio. Si ha un campione sul quale sono state effettuate N misurazioni:
1) si calcola il valor medio e la deviazione standard
2)si considera il valore che pi si discosta dal valor medio e applicando la formula: F

x ; zy

{|

3)ricavo dalle tabelle derivanti dalla curva gaussiana il valore di } F


4) se [0.5- } F ~ 0,1 il valore considerato un outlier e pu essere eliminato
35- Metodo RSS
un metodo utile per combinare gli errori relativi ad una misurazione. Ogni errore si combiner con gli altri
per aumentare lincertezza dovuta alla misurazione. Considerando la misurazione della variabile x, soggetta a
R elementi di errore ej dove j= 1,2... R una stima realistica dellincertezza nella misurazione ux : ux=+radice di sommatoria(ej)^2 (P%). Solitamente si usa un livello di probabilit del 95%

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