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Caratteristiche degli
organismi viventi
Complessi e organizzati
Capaci di estrarre/trasformare energia
Capaci di rispondere a cambiamenti
ambientali
Capaci di autoreplicarsi
Sono compartimentati
Seguono le leggi della Fisica e della
Chimica!
Elementi nel
corpo umano
PRINCIPALI
CLASSI DI
BIOMOLECOLE
Entropia
G = H - T S
Lentropia una misura del grado di disordine di un
sistema
Reazioni esotermiche (
H < 0) che aumentano in
entropia (
S > 0) avvengono spontaneamente (
G
< 0)
Reazioni endotermiche (
H > 0) possono avvenire
spontaneamente se T S > H
Esempi di differenze di
entropia
BASSA ENTROPIA ALTA ENTROPIA
Acqua - ghiaccio
Acqua - vapore
Poesia
Scrivania di un
bancario
Scrivania di uno
scienziato
Da: Lehninger
Un processo esoergonico: la
diffusione attraverso una
membrana
membrana
tempo
Effetto
idrofobico
Molecole dacqua ordinate
G e costante di equilibrio
La variazione di energia libera di una reazione dipende
dalle concentrazioni di reagenti e prodotti
G = G + RT ln [prodotti]/[reagenti]
dove: G = variazione di energia libera standard
Allequilibrio:
0 = G + RT ln [prodotti]/[reagenti]
da cui
G = - RT ln Keq
G (kJ/mole)
17,1
11,4
5,7
0,0
5,7
-11,4
-17,1
Variazioni di
energia libera standard G
Pressione atmosferica; t = 25 C
Attivit chimica (concentrazione) = 1
In Biochimica, lo stato standard a pH = 7
Allacqua attribuito comunque un valore
pari ad 1
ATP
Sub-
Trasferimento di
un gruppo fosfato
Sub-
Trasferimento di un
gruppo adenilico
ATP
Reazioni accoppiate
10
Sintesi di
macromolecole
(proteine,
DNA)
Generazione Calore
Trasporti di
di potenziali
molecole/ ioni
contro gradiente elettrici
11
GLI -AMMINOACIDI
Sono caratterizzati da un
gruppo carbossilico e da un
gruppo amminico legato al
carbonio adiacente ()
Si differenziano per il
gruppo sostituente -R
Propriet acido-base
Gruppo carbossilico :
Gruppo amminico :
pKa ~ 2
pKa ~ 9
Propriet acido-base
pI =
1
(pKa1( COOH) + pKa2 ( NH + ) )
3
2
pKa1
pKa2
Amminoacidi
con catene
laterali apolari
gruppi R aromatici
La prolina un imminoacido
(contiene un gruppo amminico secondario)
Amminoacidi
carichi
gruppi R carichi negativamente (acidi)
Curva di
titolazione della
glicina
pI =
1
(pKa1( COOH) + pKa2 ( NH + ) )
3
2
Curva di
titolazione del
glutammato
Curva di
titolazione
dellistidina
La selenocisteina (Sec), il
ventunesimo amminoacido
Analogo alla Cys, contiene Selenio al posto di
Zolfo
Deriva da una modificazione della Serina;
inserita come tale nelle proteine. E codificata
in modo particolare
Importante in numerosi enzimi ossido-riduttivi
Negli Archaea esiste un 22 amminoacido, la
pirrolisina (Pyl).
10
Il legame peptidico
11
Le proteine
polimeri lineari costituiti di
amminoacidi
Contengono diversi gruppi funzionali
Possono formare strutture complesse
Possono essere rigide (strutturali) o
flessibili
Sono
(biocatalizzatori)
Proteine strutturali - collagene
Proteine regolatrici - ormoni (ad esempio:
insulina, glucagone)
Proteine di trasporto emoglobina (O2)
Proteine di trasporto di membrana
Recettori
Proteine contrattili - actina, miosina
Proteine di difesa anticorpi
Proteine che decodificano linformazione
Il legame peptidico
ha un parziale carattere di doppio legame: non ruota
liberamente
Si trova quasi sempre nella configurazione trans (C
da lati opposti) a minore ingombro sterico
Il legame peptidico un
sistema planare
Il legame peptidico
- 0.42
+ 0.42
C2
C1
- 0.20
+ 0.20
Il grafico di Ramachandran
Foglietti
O
C1
elica
C
CH32
STRUTTURA SECONDARIA:
organizzazioni regolari e
ricorrenti nello spazio dei residui amminoacidici adiacenti (come,
ad es. -elica e struttura ). Legami a idrogeno
Struttura primaria
+
1
3HN-G-A-S-T-A-A-K-W-K-COO
2
3HN-Gly-Ala-Ser-Thr-Ala-Ala-Lys-Trp-Lys-COO
0.4 - 4 kJ/mol
legami a idrogeno:
12-30
legami ionici:
kJ/mol
20 kJ/mol
Struttura secondaria
Organizzazione spaziale regolare e ricorrente
locale (a breve distanza)
Caratterizzata da interazioni deboli, soprattutto
legami a idrogeno
L-elica
(L. Pauling, 1951)
Legami a
idrogeno
L-elica
Lelica destrogira
Lelica un dipolo
L-elica un
dipolo
Struttura
foglietto pieghettato
Legami a idrogeno
tra catene
Gruppi R che
sporgono sopra e
sotto il piano
Ripiegamento (turn)
Ripiegamento
a 180
Quattro amminoacidi: legame a idrogeno
tra il 1 e il 4 amminoacido
Spesso Pro, Gly
Spesso alla superficie della proteina
10
Quantit di -elica e
-foglietto in alcune proteine
Residui (%)
Proteina (residui)
elica
foglietto
Mioglobina (153)
78
0
Citocromo c (104)
39
0
Lisozima (129)
40
12
Ribonucleasi (124)
26
35
Chimotripsina (247)
14
45
Carbossipeptidasi (307) 38
17
11
Proteine fibrose
Gran parte della catena polipeptidica
organizzata parallelamente ad un singolo asse,
con una sola struttura secondaria (nella cheratina,
-elica)
Nella fibroina della seta la struttura prevalente il
foglietto ; soffice perch le interazioni tra
foglietti sono deboli
Le proteine fibrose:
hanno alta resistenza meccanica e scarsa
reattivit chimica
sono insolubili
hanno un ruolo strutturale
18 % Cys
12
Ponte disolfuro
Tratto da: A.L. Lehninger Introduzione
alla Biochimica, ed. Zanichelli
Proto
fibrille
13
La Biochimica dal
parrucchiere: la permanente
- cheratina dei capelli
14
La conversione PrPc
PrPsc autocatalitica
S. Prusiner, Premio Nobel per la
Medicina 1997
Esempi di motivi
(struttura supersecondaria)
motivo -
barile
15
Struttura terziaria
Ripiegamenti
16
17
Esempi di dominii:
lenzima gliceraldeide 3-fosfato
deidrogenasi
Dominio per il legame
con il substrato
18
Struttura quaternaria:
associazione di pi subunit
Costituite in modo modulare
Minori informazioni geniche (minori errori)
Possibilit di pi siti
Possibilit di regolazione (interazione tra siti)
Proteine diverse possono condividere le stesse
subunit
Perdita di entropia dovuta alla associazione:
sfavorevole
Guadagno di entropia dovuta al seppellimento di
residui idrofobici: molto favorevole
La struttura quaternaria
della emoglobina
19
Proteine complesse o
coniugate
Classe
Lipoproteine
Glicoproteine
Emoproteine
Flavoproteine
Metalloproteine
Ferro
Calcio
Zinco
Manganese
Rame
Transferrina
Calmodulina
Superossido dismutasi
Catalasi
Ceruloplasmina; emocianina
Il gruppo prostetico pu essere legato alla proteina in diversi modi
20
Folding e
denaturazione
delle proteine:
lesperimento di
Anfinsen
(Nobel per la Chimica
1972)
Denaturazione e refolding
della RNAasi (124 aa)
21
22
Alcune
proteine
(chaperone)
guidano
lavvolgimento (ad esempio, heat shock proteins hsp)
Chaperon: persona di et matura che un tempo accompagnava una
ragazza di buona famiglia per salvaguardarne la rispettabilit
23
Enzimi
Enzimi
Specificit
Gli enzimi:
1. catalizzano specifiche reazioni
2. Possono riconoscere selettivamente i
Il sito attivo
Cofattori e Coenzimi
Vitamina PP
(pellagra-preventing)
Le reazioni enzimatiche:
PUNTO DI
CONTROLLO
v = - d [S] / dT = d [P] / dT
Attivit enzimatica: espressa in base alla
velocit della reazione promossa dallenzima:
katal (SI):
quantit di enzima che converte
1 mol substrato in 1 sec
Unit internaz. (IU) quantit di enzima che
converte 1 mol substrato in 1 min
Lequilibrio della
reazione dipende da
G
La velocit di reazione
dipende dalla barriera
energetica G
Ci sono reazioni
spontanee (G < 0) e
sfavorite dal punto di
vista cinetico
Secondo lequazione di
Arrhenius:
k = A e - G*/RT
dove:
= costante di velocit
G* = energia di attivazione
T
= temperatura assoluta
Sito
attivo
Il complesso
ES non pu
essere troppo
stabile
acido-base
Catalisi covalente
Metalloenzimi
Prossimit
ed orientamento
10
Prossimit e
orientamento
substrati
enzima
Stato di
transizione
prodotto
Catalisi acido-base
11
Catalisi covalente
Fosforil-enzima
Acil-enzima
Glucosil-enzima
Un centro nucleofilo
sullenzima attacca
un gruppo elettrofilo
del substrato
12
anidrasi carbonica
I metalli possono:
legarsi al substrato per
orientarlo
partecipare a reazioni redox
stabilizzare cariche negative
rendere molecole dacqua
pi acide (Zn2+ e anidrasi
carbonica)
Meccanismi dazione:
le proteasi a serina
13
Lys; Arg
Ala
Aa.
aromatici
14
DIFP
Asp102
His57
Listidina rende
lossigeno della serina
pi nucleofilo
O
H
Ser195
N
N
H
R2NH
H
O
R1
H N
O
Gly193
15
Meccanismi di azione:
la prima reazione della chimotripsina
Acil-enzima
triade catalitica
Da: Lehninger
16
Da: Lehninger
complesso
tetraedrico
La scissione del
complesso
tetraedrico
libera il lato
amminico della
proteina da
idrolizzare
Stabilizzazione dello
stato di transizione:
la cavit ossianionica
Lo stato di transizione
tetraedrico stabilizzato
da due legami a idrogeno
17
Da: Lehninger
Lesistenza dellacil-enzima
fase esplosiva
(burst)
18
La cinetica enzimatica:
Studia la velocit delle reazioni enzimatiche
Pu fornire informazioni sul meccanismo di azione
di un enzima
Fornisce informazioni sul ruolo di un enzima in
condizioni cellulari e sulle risposte a variazioni di
concentrazioni di metaboliti
Fornisce informazioni su come un enzima regolato
E utile:
nella caratterizzazione di enzimi ad impiego
industriale
nel dosaggio di attivit enzimatiche
quali indici
diagnostici
nel discriminare diverse forme enzimatiche sia
fisiologiche (isoenzimi) sia anomale
v = - d [S] / dT = d [P] / dT
Attivit enzimatica: espressa in base alla
velocit della reazione promossa dallenzima:
katal (SI):
quantit di enzima che converte
1 mol substrato in 1 sec
Unit internaz. (IU)
quantit di enzima che
converte 1 mol substrato in 1 min
Velocit iniziale
In queste condizioni,
Cinetica enzimatica
E+S
k1
ES
k2
Lenzima si combina con S formando il complesso ES in una
tappa veloce e reversibile.
k3
ES
E+P
Nella seconda tappa, spesso pi lenta, il complesso ES si
decompone per dare il prodotto pi lenzima libero.
La velocit della reazione dipende dalla concentrazione di ES (I
ordine):
v0 = k3 [ES]
Cinetica enzimatica
Michaelis e
Menten
Cinetica enzimatica:
assunzione dellequilibrio
Il
Ks = k2/ k1
Cinetica di Michaelis-Menten
Reazioni catalizzate da enzimi
Un grafico di velocit iniziale contro [S] mostra
tre zone:
Parametri cinetici
Km
Significato della KM
una costante di dissociazione apparente:
misura il grado in cui lenzima legato al substrato
Dipende dalle costanti cinetiche:
KM = (k2 + k3)/ k1
Se ha valori bassi, lenzima si satura con poco
substrato (affinit elevata)
Corrisponde alla concentrazione di S per la quale:
v0 = VM/2
caratteristica di un enzima per un certo substrato
Significato della KM
Spesso la KM ha valori
simili alle concentrazioni
cellulari fisiologiche dei
substrati (in rosa)
Numero di turn-over o
costante catalitica (kcat)
VM = kcat [E0]
Massimo numero di molecole di substrato
convertite nella unit di tempo da una
molecola (sito) di enzima
correlata alla velocit di decomposizione
del complesso ES
Consente di
linearizzare i dati
Significato di kcat/Km
(costante di efficienza o di specificit)
Acetilcolin- Acetilcolina
esterasi
1,4. 104
9. 10-5
kcat /Km
(s-1M-1)
1,6. 108
Anidrasi
carbonica
CO2
1. 106
0,012
8,3. 107
Catalasi
H2O2
1. 107
Fumarasi
Fumarato
800
5. 10-6
1,6. 108
2. 103
2. 10-5
1 . 108
Enzima
Substrato
-lattamasi Benzilpenicillina
Km (M)
Inibizione enzimatica
Reversibile
competitiva
non competitiva e mista
(acompetitiva)
Irreversibile (inattivazione)
Inibizione
competitiva
Inibizione competitiva
Inibizione competitiva
10
E possibile ricavare KI
(KI = KI)
11
12
Inibizione mista
(KI KI)
Inibitori irreversibili
Si legano allenzima con legami stabili (covalenti)
Non possono essere rimossi con mezzi semplici
Cinetica analoga allinibizione non competitiva
Sono utilizzati
13
Un reattivo
per le
cisteine
Inibitori a serina
(acetilcolinesterasi)
DIFP, esteri fosforici (Parathion), gas nervini
Sarin
14
15
La parete batterica e il
peptidoglicano
Vasto polimero di
glucidi e piccoli peptidi
tenuti assieme da
legami crociati
Struttura rigida
resistente alla lisi
osmotica
Azione della
penicillina
Inibisce la formazione
di legami crociati nel
peptidoglicano della
parete batterica
Non esiste analoga
reazione nel
metabolismo animale
16
17
18
Regolazione enzimatica
Cofattori
Modificazioni allosteriche
cooperativit (effetti omotropici)
effettori
(effetti eterotropici)
Modificazioni covalenti
reversibili: fosforilazione/defosforilazione
irreversibili: attivazioni proteolitiche
T R
Un caso di cooperativit
estrema
Concentrazione
critica di
substrato
Effettori allosterici
Effettori allosterici
una
pirimidina
Laspartato
carbamiltransferasi
Modificazioni covalenti
Modificazione
Fosforilazione
Donatore
Esempio
Funzione
ATP
Glicogeno Metabolismo
fosforilasi glucosio;
segnalazione
Acetilazione
Acetil CoA Istoni
Impaccamento
DNA
ADPNAD
RNA
Trascrizione
ribosilazione
polimerasi
-carbossilazione Bicarbonato Trombina Coagulazione
Regolazione covalente:
fosforilazione/defosforilazione
(Ser, Thr; Tyr)
Regolazione covalente:
fosforilazione/defosforilazione
La regolazione per fosforilazione un processo
comune
30-50 % delle proteine negli eucarioti possono
essere fosforilate
Nelluomo esistono pi di 500 chinasi
Esistono numerose chinasi che riconoscono
sequenze consenso di amminoacidi
Possono esserci fosforilazioni multiple
Amplificazione in
cascata
Quando enzimi attivano
altri enzimi, il numero di
molecole influenzate in
una cascata aumenta
geometricamente
Numerose
chinasi sono
coinvolte nella
trasduzione di
segnali
Attivazioni
proteolitiche:
gli enzimi digestivi
zimogeni
Attivazioni proteolitiche:
la cascata della coagulazione
Trasporto dellossigeno
Bassa solubilit di O2 in soluzioni acquose come il
sangue (1 x 10-4 M)
In singole cellule o piccoli organismi sufficiente
la diffusione
Esistono numerose proteine che legano ossigeno
Emoglobina (ferro)
vertebrati
Emocianine (rame)
molluschi
Clorocruorine (ferro)
Anellidi
Mioglobina ed Emoglobina
Proteine globulari complesse (contengono un
gruppo prostetico)
Mioglobina
2 2
1
Emoglobina
pirrolo
gruppi
propionici
globina
His
Vista di lato
proteina
Residuo di His
prossimale
Piano dellanello
porfirinico
Localizzazione delleme
tasca idrofobica
His prossimale
His distale
Mioglobina ed Emoglobina
La Mioglobina:
una proteina monomerica globulare compatta
Contiene otto segmenti (A, B, C...) ad -elica
(circa 75%)
Possiede una cavit idrofobica che contiene
leme
153 amminoacidi
PM 17.000
Nella mioglobina:
Mb + O2
KD =
MbO2
[Mb] [O2]
[MbO2]
[MbO2]
[Mb] + [O2]
O2 =
[O2]
KD + [O2]
Lemoglobina:
costituita da 4 subunit (tetramero 22)
una proteina regolata (allosterica)
mostra una curva di saturazione sigmoide
(cooperativit positiva)
Confronto tra Mb e Hb
cooperativit positiva
Effetti
T R
Cooperativit positiva
STATO R
STATO T
10
La proteina un oligomero
Stato R
11
Lemoglobina finemente
modulata: effetto della CO2
12
Lemoglobina finemente
modulata: ruolo del BPG
13
Lemoglobina finemente
modulata: ruolo del BPG
BPG stabilizza la forma deossi legandosi ad
una cavit con gruppi positivi
14
Emoglobina
fetale Hb F
15
Varianti dellemoglobina
Consentono
di
struttura/attivit
studiare
relazioni
16
Distribuzione geografica
17
Lipidi
Composti eterogenei, idrofobici (poco solubili
in acqua, solubili in solventi apolari)
Funzioni principali:
Acidi grassi
Acidi carbossilici a lunga catena, spesso a numero
pari di carbonii (i pi comuni hanno 12-24 carbonii)
Possono essere saturi o insaturi:
I punti di fusione:
aumentano con la lunghezza
diminuiscono con il grado di insaturazione
cis
Triacilgliceroli (trigliceridi)
glicerolo
Cere
Esteri di acidi grassi a lunga catena con
alcoli a lunga catena
Funzioni energetiche e protettive
Di largo impiego nellindustria farmaceutica
e cosmetica
fosfolipidi
Triacilgliceroli
glicerofosfolipidi
glicolipidi
sfingolipidi
sfingolipidi
Glicerofosfolipidi
Lipidi polari (anfipatici)
Il glicerolo esterificato:
Glicerofosfolipidi
Glicerofosfolipidi e fosfolipasi
I fosfolipidi possono essere tagliati
da fosfolipasi specifiche
La fosfolipasi C libera diacilglicerolo,
una molecola segnale
Sfingolipidi
Derivano dalla sfingosina, un amminoalcool insaturo a 18 carbonii: i
C-1, 2, 3 somigliano al glicerolo
Un esempio: la sfingomielina:
Ossidrile in posizione 1
esterificato con fosforilcolina
Legame ammidico con un
acido grasso (cerammidi)
Sfingolipidi
Sfingolipidi
Steroidi e colesterolo
Quattro anelli condensati
(ciclopentano-peridrofenantrene);
nucleo planare e rigido
Precursore di ormoni steroidi, sali
biliari, vitamina D
Testa polare
Fosfolipidi in
acqua
Ad esempio,
acidi grassi
lisofosfolipidi
Membrane
Strutture laminari che delimitano diversi compartimenti cellulari
Costituite da lipidi anfipatici e proteine (contengono anche carboidrati)
Proteine specifiche svolgono ruoli funzionali
Semi-permeabili
Asimmetriche
Fluide
Resistenti e flessibili: si auto-assemblano e si
sigillano
esterno
interno
proteina
periferica
La
fluidit
temperatura
La
fluidit
dipende
dalla
composizione
(presenza
di
insaturi, lunghezza delle catene)
dipende
dalla
10
Temperatura di transizione
(14:0)
18
25
29
48
26
24
23
Acido oleico
38
34
30
12
2.9
2.0
1.6
0.38
(18:1)
Rapporto insaturi/saturi
11
Movimento flip-flop
Le flippasi possono
richiedere energia
In genere, determinano
asimmetria nella
membrana
Composizione e asimmetria
12
Proteine di membrana
Proteine integrali
strettamente legate alla membrana con interazioni
idrofobiche
si possono rimuovere solo disgregando la
membrana (con detergenti)
Possono contenere pi segmenti transmembrana
13
Un esempio di proteina
integrale, la
batteriorodopsina (7-S)
Raft
spazio extracellulare
1: porzione non raft della membrana
2: lipid raft (ricco di colesterolo e sfingolipidi)
3: proteina transmembrana associata a lipid raft
4: proteina nella porzione non raft della membrana
5: proteina glicosilata
6: proteina ancorata al GPI (glicosil-fosfatidilinositolo)
7: colesterolo
8: glicolipidi
14
segnalazione
Eicosanoidi
FANS
15
Eicosanoidi
Esplicano il loro ruolo a livello locale: vita breve
Prostaglandine
Numerosi tipi
Stimolano la contrazione uterina, regolano il flusso sanguigno,
sono legate allinfiammazione
Trombossani
Prodotti nelle piastrine, coinvolti nella coagulazione
Leucotrieni
segnali biologici: ad esempio, inducono la contrazione della
muscolatura liscia nei polmoni
16
Sistemi di trasporto di
membrana
Diffusione
Canali
e pori
Diffusione semplice
Processo spontaneo non
mediato.
La velocit dipende dal
gradiente [C], dalla
superficie di contatto e
da un coefficiente di
diffusione (legge di Fick)
oppure un gradiente
elettrico (o entrambi)
Diffusione semplice
Trasportatori
di membrana
Soggetti a modificazioni
conformazionali
I trasportatori (come gli
enzimi) diminuiscono
lenergia di attivazione
del processo di trasporto
Trasporto passivo
(diffusione facilitata)
vazione
Il trasporto passivo
del glucosio (Glut1;
glucosio permeasi)
Dodici eliche trans-membrana
Due siti di legame (interno ed
esterno)
Cambiamento conformazionale in seguito al legame con
il glucosio
Glucosio nel plasma: ~ 5 mM
Famiglia di trasportatori Glut:
Glut4 sotto il controllo
dellinsulina
pompa
del
sodio
Ad es., Glut
Trasporto attivo
I soluti si muovono contro gradiente (chimico,
elettrico o entrambi)
Il processo sarebbe sfavorito termodinamicamente
Un trasportatore
attivo primario:
la Na+-K+ ATPasi
Dapprima ATP fosforila il
trasportatore e ne cambia la
specificit
Il cambiamento conformazionale
dovuto
alla
fosforilazione di un Asp
(ATPasi di tipo P)
La proteina fosforilata lega K+
Il fosfato si libera e K+ viene
rilasciato
La concentrazione di calcio
intracellulare controllata
[Ca2+] in circa 0.1 M, circa 4 ordini di
grandezza pi bassa che allesterno
Esistono almeno due Ca-ATPasi di tipo P, una
di membrana citoplasmatica che espelle il calcio
e una del reticolo endoplasmico/sarcoplasmico
(SERCA) che lo sequestra
Nella contrazione muscolare, il calcio
rilasciato dal reticolo
Esiste anche uno scambiatore Na+/Ca2+
Glicoproteina P
Glucosio
Amminoacidi
H+ (ATPasi di tipo F)
Na+, K+
Ca++ (SR)
Ca++, Na+
Lattosio, H+ (E. coli)
Passivo
Co-trasporto attivo con Na+
Co-trasporto attivo con Na+
Attivo (mitocondri)
Attivo primario (antiporto)
Attivo primario
Scambio attivo (secondario)
Attivo secondario (sinporto)
Canali
Non saturabili
Seguono il gradiente
10
11
Il recettore dellacetilcolina
Il legame di due
acetilcoline provoca una
rotazione
12
Valinomicina
Struttura ciclica; contiene D- ed L-amminoacidi
Affinit per il potassio 1000 volte superiore rispetto al
sodio
13
Gramicidina
14
Il metabolismo;
sistemi enzimatici coordinati per:
ottenere energia dallambiente (luce solare o sostanze
nutrienti)
convertire molecole nutrienti nelle molecole caratteristiche
della cellula
polimerizzare
precursori
(per
polisaccaridi, acidi nucleici)
produrre
proteine,
Relazioni metaboliche
OSSIDAZIONI
RIDUZIONI
Da: Lehninger
Le vie metaboliche
Sono spesso irreversibili (G << 0)
Molte tappe sono prossime allequilibrio (G 0) e
Reazione limitata
dallenzima (lontano
dallequilibrio)
Reazioni limitate
dal substrato
(prossime
allequilibrio)
ATP + 1 / 2 ADP
ATP + ADP + AMP
Da: Champe
ATP
Sub-
Trasferimento di
un gruppo fosfato
Sub-
Trasferimento di un
gruppo adenilico
Sintesi di
macromolecole
(proteine,
DNA)
Trasporti di
Generazione Calore
molecole/ ioni di potenziali
contro gradiente elettrici
Reazioni accoppiate
Coenzimi ossido-riduttivi
NAD+
FAD
Coenzimi ossido-riduttivi
Piridinici (NAD e NADP)
Derivano dalla niacina (Vitamina PP o B3)
Cosubstrati di pi di 200 enzimi
Ruoli metabolici specializzati
Accettano due elettroni (ione idruro H:-)
NADPH coinvolto nelle biosintesi riduttive
Ossidoriduzioni ed energia
FADH2
- CH2- CH2-
- CH = CH -
NAD+
NADH
O
- C - CH2-
OSSIDANTI
RIDUCENTI
10
deposito
glicolisi
(10 reazioni)
Acidi grassi
Il glucosio
trasportato
allinterno
della cellula
G =
- 33.9 kJ/mol
Reazioni accoppiate
Vmax/2
epatica (non inibita da G-6-P)
La fosforilazione
sposta lequilibrio a
destra
2. Isomerizzazione a fruttosio
La fosfofruttochinasi un enzima
regolato
G = - 0.23 kJ/mol
tioemiacetale
tioestere
6, 7 - riassumendo:
Unaldeide (gliceraldeide-3-P) ossidata a
1,3 bis-fosfoglicerato (che poi si trasforma
in 3-P-glicerato)
Il NAD+ si riduce a NADH
Si forma ATP, a spese dellenergia di
ossidazione del carbonio
La reazione 7) spinge in avanti la
reazione 6) con cui accoppiata
10
11
Reazione fortemente
esoergonica
12
Bilancio energetico
della glicolisi
Le reazioni della
glicolisi sono
utilizzate in parte
nella via sintetica
(gluconeogenesi)
13
In condizione aerobiche,
In condizioni anaerobiche,
Fermentazione lattica
Serve per rigenerare NAD +
Il lattato trasportato dal
sangue al fegato dove si pu
riformare glucosio (ciclo di
Cori)
14
Fermentazione
alcolica (lieviti)
necessario un cofattore, la
tiamina pirofosfato
La tiamina pirofosfato
Deriva dalla tiamina, vitamina B1, anti beri-beri
Partecipa a reazioni di decarbossilazione,
trasportando unaldeide attiva
Forma un carbanione sullanello tiazolico (che
contiene un H acido)
15
H acido
Si forma un carbanione
Vitamina B1
Meccanismo
dazione della
TPP
Da: Lehninger
16
La gluconeogenesi
Alcuni tessuti (globuli rossi, cervello..)
dipendono dal glucosio
Sintesi di glucosio da precursori non
glucidici:
piruvato chinasi
fosfofruttochinasi
esochinasi
La biotina
*
Biotina
Carbossi-biotinilenzima
Lossalacetato
un intermedio del
ciclo di Krebs
(mitocondri)
La piruvato carbossilasi
attivata da acetil-CoA
Acidi grassi
Prima
deviazione
piruvato
chinasi
Il trasporto del
malato produce
NADH citosolici
PEPCK
citosolica
MDH
citosolica
Meccanismo di
azione della piruvato
carbossilasi
La fosfoenolpiruvato
carbossichinasi
Lossalacetato un
piruvato attivato
Occorre molta energia
proveniente:
dalla decarbossilazione
dal GTP
Le altre
due
deviazioni
Terza
deviazione
Seconda
deviazione
Glicolisi e gluconeogenesi
La glicolisi e la gluconeogenesi sono vie metaboliche
spontanee (esoergoniche)
Se fossero attive simultaneamente si avrebbe un ciclo
futile con consumo di energia: necessaria una regolazione
reciproca
Glicolisi:
glucosio + 2 NAD+ + 2 ADP + 2 Pi 2 piruvato + 2 NADH
+ 2 ATP
Gluconeogenesi:
Glicolisi + gluconeogenesi:
2 ATP + 2 GTP 2 ADP + 2 GDP + 4 Pi
La gluconeogenesi rallentata
Enzima tandem
Il fruttosio 2,6-bisfosfato sintetizzato e scisso
da due attivit sullo stesso enzima (PFK-2 e
Fruttosio BisFosfatasi -2, (FBP-2))
Lenzima sotto controllo allosterico, covalente,
ormonale
NADPH
NADPH: potere riducente per
le biosintesi (come quella degli
acidi grassi)
Distinto da NADH
[NAD+]/[NADH] 1000
[NADP+]/[NADPH] 0.01
3. Fosfogluconato deidrogenasi
La fosfogluconato deidrogenasi catalizza la decarbossilazione ossidativa del 6-fosfogluconato:
il NADP+ serve da ossidante
Un chetosio:
ribulosio-5-P
10
11
FASE
OSSIDATIVA
C3
FASE NON
OSSIDATIVA
C7
C5
C5
C4
C6
12
Reazioni
reversibili:
la fase non
ossidativa
pu essere
percorsa al
contrario
13
14
Glicogeno
Il glicogeno (come lamido) un polimero del D-glucosio
I monomeri sono legati con legami glicosidici 1
4
nelle catene principali e 1 6 nelle ramificazioni.
un sistema di accumulo del glucosio sotto forma di
granuli (soprattutto nel fegato): struttura molto ramificata
CH2OH
CH2OH
O
OH
CH2OH
CH2OH
OH
OH
CH2OH
O
OH
6 CH2
OH
HO
OH
OH
OH
OH
O
OH
1mm
OH
HO
CH2OH
CH2OH
OH
OH
OH
O
OH
CH2OH
OH
O
OH
OH
OH
La glicogeno fosforilasi
Stacca un glucosio -1-fosfato (G1P) da una estremit
non riducente (C-4 libero) (reazione di fosforolisi)
Glicogeno
La struttura dei granuli di glicogeno permette una
rapida mobilizzazione (scissione) del glucosio 1-P
poich vi sono molte estremit diverse attaccabili
CH2OH
CH2OH
O
OH
CH2OH
O
n
OH
CH2OH
O
OH
6 CH
2
CH2OH
OH
OH
OH
OH
OH
OH
O
OH
HO
OH
HO
CH2OH
CH2OH
OH
OH
OH
O
OH
CH2OH
OH
O
OH
OH
OH
2, 3 Glicogenolisi
Date le dimensioni del sito, la
Nel fegato
presente la G6P
fosfatasi
Regolazione covalente: esiste una forma fosforilata in Serina (fosforilasi a) pi attiva e una
defosforilata (fosforilasi b) meno attiva
Regolazione allosterica: conformazione attiva R
e meno attiva T. Un effettore positivo come
AMP sposta lequilibrio verso R.
1. La UDP-glucosio pirofosforilasi
G1P trasferito su UTP
Lidrolisi del pirofosfato PPi
rende la reazione esoergonica
(strategia comune)
2. La glicogeno sintasi
Il glucosio trasferito dallUDPG sul C-4 di un
estremit non riducente di glicogeno (
1
4 )
3. Lenzima ramificante
La sintasi allunga catene con legami 1
4 (come
nellamilosio)
Le ramificazioni sono dovute ad un enzima che
trasferisce segmenti di residui di glucosio su di un C6
Dato che la sintasi pu solo allungare segmenti preesistenti, la sintesi comincia da una proteina
glicogenina su cui si forma un innesco (su di un
residuo di Tyr)
(acetilCoA)
piruvato deidrogenasi
diidrolipoiltransacetilasi
diidrolipoildeidrogenasi
CoA-SH
tiamina pirofosfato (TPP)
Lipoato
NAD+
FAD
Il coenzima A (CoA-SH)
-mercaptoetilammina
Acido pantotenico
La tiamina pirofosfato
(TPP)
Coenzimi ossido-riduttivi
NAD+
FAD
FMN
Catena polipeptidica di E2
(diidrolipoiltransacetilasi)
Decarbossilazione
ossidativa del
piruvato
Coenzimi ossido-riduttivi
Piridinici (NAD e NADP)
Derivano dalla niacina (Vitamina PP o B3)
Cosubstrati di pi di 200 enzimi
Ruoli metabolici specializzati
Accettano due elettroni (ione idruro H:-)
NADPH coinvolto nelle biosintesi riduttive
Regolazione covalente
la fosforilazione tramite una chinasi rende il
complesso meno attivo
Linsulina attiva la piruvato deidrogenasi tramite una
fosfatasi
Regolazione allosterica
ATP inibisce
AMP attiva
legame tioestere
3. Prima decarbossilazione
ossidativa: lisocitrato deidrogenasi
10
I prodotti del
ciclo di Krebs
11
Tre fattori:
Acidi grassi
Disponibilit di substato
Inibizione da prodotto
Inibizione allosterica retroattiva
(da ATP)
12
Reazioni cataplerotiche/anaplerotiche
Ossalacetato per la gluconeogenesi
Acetil-CoA per la sintesi degli acidi grassi (via
citrato)
Ossalacetato/chetoglutarato verso il metabolismo
degli amminoacidi
Ossalacetato dalla piruvato carbossilasi
(gluconeogenesi); un aumento di acetil-CoA
attiva lenzima
Ossalacetato/ chetoglutarato dal metabolismo
degli amminoacidi
13
Trasporto di elettroni e
fosforilazione ossidativa: schema
Matrice
Creste
Probabilmente antichi batteri aerobici; possiedono un loro DNA
La navetta
malato-aspartato
La navetta del
glicerofosfato
matrice
Complesso I
NADH
DEIDROGENASI
trasferisce
elettroni dal
NADH al Q
Complesso II
SUCCINATO
DEIDROGENASI
trasferisce
elettroni dal
FADH2 al Q
Complesso III
UBICHINONECITOCROMO C
REDUTTASI
trasferisce
elettroni dal Q
al citocromo c
Complesso IV
CITOCROMO
OSSIDASI
trasferisce
elettroni dal
citocromo c
allO2
Forma a L
Coenzimi ossido-riduttivi
NAD+
FAD
FMN
COMPLESSI I E II
Per il loro trasporto interno di elettroni le proteine che
fanno parte del I e II complesso utilizzano:
molecole di FMN e FAD
centri Fe-S, nei quali il Fe passa dallo stato di
ossidazione +2 a +3 e viceversa, trasportando elettroni
Lubichinone o
coenzima Q
liberamente diffusibile
nella membrana
Ubichinone (Q)
ossidato
Radicale
semichinone (QH )
Complesso II
SUCCINATO DEIDROGENASI
(succinato-CoQ reduttasi)
E lo stesso enzima che
partecipa al ciclo di Krebs
Trasferisce elettroni
direttamente al CoQ
NON trasporta H+ nello
spazio intermembrana
Altri substrati
trasferiscono elettroni dal
FADH2 direttamente al
CoQ
da: Lehninger
Complesso IV
CITOCROMO OSSIDASI
Grandi dimensioni: 13 subunit
Trasferisce elettroni dal citocromo c allO2; si ha una
riduzione a 4 elettroni dellO2 per produrre 2 H2O
Lossigeno dunque laccettore terminale di elettroni
nella catena di trasporto
La citocromo c ossidasi utilizza 2 gruppi eme di tipo a e
2 siti a rame
Il complesso IV trasporta anche 2 H+ nello spazio
intermembrana
Potenziali
nel trasporto
di elettroni
10
11
Il gradiente di
H+ contribuisce
al trasporto di
ATP e Pi
Inibitori della
fosforilazione ossidativa
Il rotenone inibisce il complesso I
Il cianuro e CO inibiscono il complesso IV,
legandosi al ferro delleme
Loligomicina inibisce lATP sintasi
12
Inibitori selettivi
Disaccoppianti
Laccoppiamento dipende dallintegrit della
membrana: composti che dissipano il gradiente
protonico (disaccoppianti) impediscono la sintesi
di ATP (ma non la respirazione)
Il grasso bruno contiene un disaccoppiante
proteico naturale (termogenina o UCP-1):
lenergia del gradiente dissipata come calore
13
Studi su mitocondri:
inibitori e disaccoppianti
ADP + Pi
succinato
da: Lehninger
14
F1
matrice
Fo
Spazio intermembrana
ANIONE SUPEROSSIDO
PEROSSIDO DI IDROGENO
RADICALE IDROSSILE
15
Meccanismi antiossidanti
Composti a basso peso molecolare
Acido ascorbico (vitamina C), tocoferolo
(vitamina E), glutatione
Enzimi
Superossido dismutasi
Catalasi, glutatione perossidasi (rimuovono
lacqua ossigenata)
Stress ossidativo
16
LDL
1.0061.063
80
10
50
11
29
HDL
1.0631.210
44
6
40
7
46
Catabolismo dei
lipidi: utilizzazione
del glicerolo
verso la glicolisi
Attivazione
degli acidi grassi
acil CoA
sintetasi
acil-adenilato
legato allenzima
acil CoA
sintetasi
acil CoA
Lesperimento di Knoop
(1904)
Acidi grassi con numero di
carbonii pari
e dispari
Quattro
reazioni
ripetute
3. Idrossiacil-CoA deidrogenasi
Ossida il gruppo alcolico secondario in
assolutamente specifico per gli isomeri L
4. -chetotiolasi
Un gruppo Cys-SH
dellenzima attacca il
-carbonile
G < 0
Il ciclo si ripete
Corpi chetonici
10
Formazione dei
corpi chetonici
11
-SH di una
proteina trasportatrice di acili (ACP) invece che a CoASH
Nella sintesi c un solo complesso enzimatico
La biosintesi utilizza come coenzima NADPH (che
proviene principalmente dalla via dei pentosi)
Le fonti di Acetil-CoA
matrice
mitocondriale
membrana
mitocondriale
citosol
Acidi
grassi
Acidi
grassi
Le fonti di Acetil-CoA
In condizioni di ATP elevato, il citrato si accumula
Le sorgenti di NADPH:
Lenzima malico
In abbondanza di
ATP, il citrato pu
uscire dal
mitocondrio
Ciclo di Krebs
La proteina
trasportatrice di acili
(ACP)
serina
gruppi malonile
sono esterificati
al -SH
NAD+/NADH 1000
NADP+/NADPH 0.01
Acido grasso
sintasi
-chetoacil-ACP
sintasi (KS)
condensazione di
Claisen
La decarbossilazione
rende il processo
esoergonico
-chetoacil-ACP
reduttasi (KR)
si forma un D- idrossiacil-ACP
5. Deidratazione
-idrossiacilACP deidratasi
(HD)
si forma un trans2-butenoil (enoil)ACP
6. Riduzione del
doppio legame
enoil-ACP
reduttasi (ER)
Regolazione
ormonale
defosfo-ACC attiva
a basso [citrato]
Il fosfatidato, un
intermedio comune
Al glicerolo-3-fosfato
si esterificano due acili
10
TRIACILGLICEROLI
FOSFOLIPIDI
11
DEGRADAZIONE DEGLI
AMMINOACIDI
proteine intracellulari
glucosio
urea (prodotto di
eliminazione dellazoto)
Animali ammoniotelici:
vertebrati acquatici
Animali ureotelici:
molti vertebrati
terrestri; squali
Animali uricotelici:
rettili, uccelli.
Lacido urico il
catabolita delle purine
Reazioni di transaminazione
glutammato + piruvato
Vitamina B6 (piridossina) e
piridossal-fosfato (aldeide)
Partecipa a numerosi tipi di reazioni
Di solito, legato covalentemente a un gruppo NH2 di una lisina dellenzima tramite una base
di Schiff
Va incontro a trasformazioni reversibili
PLP normalmente
legato
allenzima
tramite -NH2 di una
lisina
La glutammato deidrogenasi
rilascia ammoniaca nel fegato
Enzima mitocondriale
Basso livello energetico (ADP): vengono
demoliti amminoacidi
glutammina + ADP + Pi
Ciclo dellalanina
Il destino dellammoniaca
Il ciclo dellurea
Avviene nel fegato
Cinque reazione enzimatiche (1 + 4 nel ciclo)
Si consuma ATP
Un gruppo amminico deriva dal glutammato
mediante GDH
Il secondo gruppo amminico deriva da un aspartato
Stretto collegamento tra i cicli dellurea e di Krebs
Il ciclo regolato
0. Attivazione
dellammoniaca
(reazione preliminare)
carbossi-fosfato
carbamil-fosfato
sintetasi I
Esiste una carbamil-fosfato
sintetasi II citosolica coinvolta
nella sintesi dei nucleotidi
pirimidinici
1. Ornitina transcarbamilasi
(mitocondriale)
2. Argininosuccinato sintetasi
Il secondo gruppo amminico portato dallaspartato, il cui
gruppo amminico condensa con il carbonile della citrullina
citrullil-AMP
3. Argininasuccinato liasi
4. Arginasi
10
La sintesi dellurea
regolata dall Nacetil-glutammato
A lungo termine, viene
regolata anche la sintesi
degli enzimi coinvolti
La sintesi dellurea
aumenta in caso di dieta
iper-proteica o di
digiuno prolungato
11
Biosegnalazione
Nei sistemi multicellulari, segnali chimici inducono/
coordinano risposte fisiologiche interagendo con
recettori
Desensibilizzazione
Lattivazione del recettore pu
scatenare un meccanismo
retroattivo che spegne il
recettore o lo rimuove dalla
superficie cellulare
SEGNALE
RISPOSTA
Ladrenalina (epinefrina)
Da: Stryer
2. Il recettore occupato
provoca lo scambio tra
GTP e GDP, attivando Gs
3. Gs si sposta verso
ladenilato ciclasi
attivandola
4. Adenilato ciclasi
catalizza la formazione di
AMPc
5. PKA
attivata da
AMPc
6. La fosforilazione
di proteine cellulari
da parte di PKA
causa la risposta
7. AMPc degradato,
invertendo lattivazione
di PKA
Ladenilato ciclasi
In seguito al segnale le
subunit si autofosforilano e
si attivano, fosforilando altre
proteine bersaglio e attivando
una cascata.
Fight or run
forma b meno
attiva e dipendente
da fattori allosterici
forma a attiva
ed indipendente da
effettori allosterici
Insulina
Ormone peptidico (PM = 5800 Da, due catene) rilasciato
dal pancreas
Aumenta la velocit di trasporto del glucosio
Abbassa [AMPc]
Attiva fosfoproteina fosfatasi-1 (defosforilazioni)
si attiva la glicogeno sintasi
si inattiva la glicogeno fosforilasi
DIMINUZIONE
DELLA GLICEMIA
Aumento della
sintesi degli acidi
grassi e dei
trigliceridi
Regolazione
della
glicemia:
glucagone
La gluconeogenesi rallentata
10
11
Regolazione
ormonale della
lipolisi
adrenalina
Glucagone/adrenalina
stimolano la lipolisi
attraverso la
fosforilazione AMPcdipendente della lipasi.
Linsulina si oppone
alla attivit
delladrenalina,
inattivando la lipasi.
Regolazione
ormonale
della sintesi di
acidi grassi
defosfo-ACC attiva
a basso [citrato]
fosfo-ACC inattiva
(attiva solo ad alto
[citrato])
12
E + S
k2
k3
ES E + P
k3 [Et] [S]
Km + [S]
Dal grafico si osserva che la velocit massima si ottiene quando lenzima saturo,
cio tutto in forma di complesso: [ES] = [Et]:
per [S] grande,
VM = k3 [Et]
Da cui, sostituendo:
V0 =
VM [S]
Km + [S]
Si pu definire Km come la [S] alla quale la velocit pari a met di quella massima:
V0 = VM/2