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Chitarra | Come improvvisare sulle note reali introduzione | polyrhythm .

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04/11/14 23:12

Chitarra | Come improvvisare sulle note reali


introduzione
Cos quella cosa, o quella caratteristica che distingue noi chitarristi jazz dagli altri
musicisti? Semplice: solo noi siamo lunica categoria di musicisti a non sapere
quali note stiamo suonando (o almeno il 99% di noi). Sembra paradossale come
concetto, ma la verit. Molte volte ce la caviamo, chi pi chi meno, grazie
allorecchio, ma in casi peggiori ci affidiamo esclusivamente alluso dei box e
delle posizioni. Per ovviare a questa eresia, ho deciso di scrivere una serie di
articoli in merito, per cercare di risolvere questa malattia. Se anche tu sei un
chitarrista a box, leggi questo articolo ed aiutaci a migliorare il mondo! ;)
Piccola domanda: perch dobbiamo cambiare il mondo, quando tutti i chitarristi, o
quasi, improvvisano usando box e posizioni? Se la sono cavati benissimo cos fin
dora!
Non hai tutti i torti. La chitarra uno strumento incredibile da questo punto di vista.
Ogni musicista dovrebbe imparare le 12 tonalit principali, pi altre 12 della minore
melodica, ed altre 12 della minore armonica. Di ognuna di queste poi dovrebbe
imparare i relativi 6 modi rimanenti (escluso il primo che abbiamo gi citato), pi
scale esatonali, diminuite, maggiori armoniche etc.. Quindi in totale risultano oltre 50
tipi di scale ed accordi. Sulla chitarra invece, come ben sai, hai un enorme vantaggio:
imparato un accordo, o un modo, od una scala, baster spostare tutto nella posizione
desiderata, ed il gioco fatto! Il problema di tutto ci che questa fortuna dovrebbe
essere una possibilit in pi nel modo di improvvisare, o una carta segreta da
usare alloccorrenza. Ma al contrario la prigrizia delluomo-chitarrista ha fatto si che
questa diventasse lunico modo di suonare.
Nella vita ogni azione regolata dai nostri principi. In base a questi prendi
inconsciamente determinate azioni che avranno le rispettive conseguenze.
Come musicista potrai avere diversi obiettivi, a seconda di quelle che sono le tue
passioni. Se modifichi i tuoi principi, cercando di proiettare i tuoi obiettivi

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sempre pi in la, il tuo cervello metter il pilota automatico modificando man


mano gli eventi intorno a te, e facendo in modo che il tuo obiettivo si avveri. Se il
tuo principio imparare solo gli accordi da spiaggia perch non hai bisogno daltro,
va bene, ma difficimente diventerai uno Jesse Van Ruller. Se punti a diventare un
bravo chitarrista, allora comincerai a metterti dimpegno e a studiare sul serio. Ma se
punti ad essere il meglio del meglio, allora questo non basta.
Hai mai fatto un reale confronto tra i chitarristi ed i pianisti? o i sassofonisti? se
andiamo a filtrare solo le note mettendole su pentagramma, noterai che c un abisso
tra di essi. Un abisso a livello armonico, a livello tecnico, a livello melodico (per non
parlare del timbro). Tutto ci legato a ci che ho scritto nellintroduzione, e cio al
fatto che noi chitarristi non conosciamo le note che stiamo suonando.
E vero, abbiamo avuto leggende della chitarra che non sapevano un accidente di note,
o addirittura di scale e box, ma questo perch essi ri rivalevano dellunica grande
regola del musicista: puoi suonare ci che vuoi, puoi ragionare come vuoi e
vedere la musica da mille punti di vista, ma conta solo il risultato finale di
ci che produci con il tuo strumento. Eppure anche questi mostri, paragonati a
mostri del piano (Oscar Peterson per tecnica, o Bill Evans per armonia, giusto per
citarne due su milioni), o del sassofono (Trane, Cannonball Adderley, etc etc),
mostrano di rimanere lontani kilometri.
Ora visto che ci stiamo dilungando, arrivaimo al dunque. Non devi sottovalutare il
fatto che Il sistema tonale non stato inventato a caso. Tutto il sistema di
alterazioni (diesis e bemolli) ha un senso ben preciso, e solo noi chitarristi pensiamo
che la stessa cosa chiamare una nota do# o reb (tanto a noi..checcefrga! ;) )
Capire a fondo i principi delle tonalit e del loro funzionamento, i moti delle voci, i
collegamenti tra tonalit vicine e lontane fa, appunto, la differenza tra noi ed i veri
musicisti. Le possibilit sono davvero infinite: il solo concetto di sapere in un instante
che una nota ne pu intendere mille diverse, credimi, qualcosa dovr pur significare.
ll processo lungo (e doloroso), quindi pensaci bene prima di proseguire.
Occorreranno diversi mesi, perch dovrai cambiare completamente il tuo sistema di
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04/11/14 23:12

suonare ed improvvisare. Ma una volta acquisito, riuscirai anche ad implementare


tutte le tue vecchie nozioni. Ricorda che questo sistema non ne esclude altri, anzi,
la somma di tutti i modi possibili di suonare. Nel dettaglio, ogni nota pu
essere vista da tre punti di vista differenti:
1. Suono
1. cos come percepito (ascoltare un suono senza riflettere, cos come lo
ascolta anche un non-musicista)
2. relativo al grado della tonalit di riferimento (orecchio relativo,
ovvero capire che relazione ha in base alla tonalit)
2. Nome
1. ascoltando il suono (orecchio assoluto, ovvero sapere il nome di una
nota semplicemente ascoltandola)
2. teorico (sapere teoricamente che ruolo ha una nota nella tonalit di
riferimento)
3. Posizione (sul proprio strumento: tasto della chitarra / diteggiatura sul sax
etc..)
1. teorica (conoscere la determinata posizione di una nota, senza sapere il
suono reale)
2. fisica (conoscerne il suono di una nota reale in una determinata posizione,
senza conoscerne il nome)
Ognuno di noi chitarristi suona seguendo uno o pi di questi punti di vista.
Improvvisare sulle note reali sviluppa i punti 3-A e 3-B, e stimola i punti 1-B e 2-B.
Orecchio relativo ed assoluto comunque possono essere sviluppati a parte (te lo
spiego in questo articolo)
Questa solo lintroduzione alla serie di articoli che succederanno in questi giorni. Ho
dovuto spiegarti in qualche modo i motivi per cui puoi decidere di cominciare a
ragionare in questo modo, perch veramente raro che qualcuno ti consigli tutto ci,
e se non hai la motivazione giusta, puoi anche chiudere questa pagina e continuare a
suonare come hai sempre fatto. Infondo anche vero che ognuno di noi debba trovare
il proprio percorso, e come gi detto pocanzi, il risultato finale che conta.
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04/11/14 23:12

Ti lascio con un piccolo esercizio di riscaldamento che ti aiutera a cominciare con le


giuste basi. Ripassa o impara tutte le dodici tonalit con le relative
alterazioni (leggi sul Wikipedia. Clicca qui per scaricare uno schema in formato
excel in cui dovrai inserire in ogni relativa cella, il numero di alterazioni di ogni modo
(quanti diesis o quanti bemolli, metti uno slash (/) se non ne ha nessuno in chiave).
Allinterno troverai quattro celle riempite da me, per farti capire come funziona:
D ionico = ##
D dorico = / (nessuna alterazione)
E lidio = #####
G eolio = bb
Se ti va, puoi anche cominciare a leggere alcuni articoli su come visualizzare le note
reali sul manico della chitarra (prima parte, seconda parte e terza parte)
Beh adesso non hai pi scuseti aspetto nella seconda parte! ;)

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