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1. PARALLELISMO E PROCESSI
alle
richieste
di
moltissimi
utilizzatori
contemporanei
IL PARALLELISMO
sistema; si osservi che tale modello deve garantirci due obiettivi tendenzialmente
contrastanti:
IL PARALLELISMO
Programma 1
Programma 2
Istruzioni
Istruzioni
Processo 1
(esecutore)
Processo 2
(esecutore)
Programma 3
Istruzioni
Processo 3
(esecutore)
Virtualizzazione
HARDWARE + SO
il processo possiede delle risorse, per esempio una memoria, dei file aperti,
un terminale di controllo, ecc
IL PARALLELISMO
IL PARALLELISMO
nel processo padre la funzione fork restituisce il valore del pid del
processo (figlio) appena creato
In questo modo dopo lesecuzione di una fork possibile sapere se siamo nel
processo padre oppure nel figlio interrogando tale valore.
Prototipo della funzione fork.
pid_t fork( )
(pid_t un tipo predefinito)
Il risultato restituito dalla fork assume dopo lesecuzione il seguente valore:
diverso da 0 nel processo padre; normalmente tale valore indica il pid del
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IL PARALLELISMO
figlio, tranne -1, che indica un errore e quindi che la fork non stata
eseguita;
La funzione exit pone termine al processo corrente (pi avanti vedremo che
exit pu avere un parametro). Un programma pu terminare anche senza una
invocazione esplicita della funzione exit; in tal caso exit viene invocata
automaticamente dal sistema (questo comportamento simile a quello del comando
return in una funzione C: esso permette la terminazione della funzione in un punto
qualsiasi, ma una funzione pu anche terminare raggiungendo la fine, senza return
esplicita)
#include <stdio.h>
#include <sys/types.h>
void main( )
{
pid_t pid;
pid=fork( );
if (pid==0)
{printf("sono il processo figlio\n");
exit( );
}
else
{printf("sono il processo padre\n");
exit( ); /* non necessaria */
}
}
IL PARALLELISMO
IL PARALLELISMO
#include <stdio.h>
#include <sys/types.h>
void main( )
{
pid_t pid,miopid;
pid=fork( );
if (pid==0)
{miopid=getpid( );
printf("sono il processo figlio con pid: %i\n\n",miopid);
exit( );
}
else
{printf("sono il processo padre\n");
printf("ho creato un processo con pid: %i\n", pid);
miopid=getpid( );
printf("il mio pid e' invece: %i\n\n", miopid);
exit( ); /* non necessaria */
}
}
IL PARALLELISMO
#include <stdio.h>
#include <sys/types.h>
void main( )
{
pid_t pid,miopid;
pid=fork( );
if (pid==0)
{miopid=getpid( );
printf("1)sono il primo processo figlio con pid: %i\n",miopid);
exit( );
}
else
{printf("2)sono il processo padre\n");
printf("3)ho creato un processo con pid: %i\n", pid);
miopid=getpid( );
printf("4)il mio pid e' invece: %i\n", miopid);
pid=fork( );
if (pid==0)
{miopid=getpid( );
printf("5)sono il secondo processo figlio con pid: %i\n",miopid);
exit;
}
else {printf("6)sono il processo padre\n");
printf("7)ho creato un secondo processo con pid: %i\n", pid);
exit( ); /* non necessaria */
}
}
}
IL PARALLELISMO
pid_t pid;
int stato;
pid = wait(&stato);
Dopo lesecuzione la variabile pid assume il valore del pid del figlio
terminato; la variabile stato assume il valore del codice di terminazione del processo
figlio. Tale codice contiene una parte (gli 8 bit superiori) che pu essere assegnato
esplicitamente dal programmatore tramite la funzione exit nel modo descritto sotto; la
parte restante assegnata dal sistema operativo per indicare particolari condizioni di
terminazione (ad esempio quando un processo viene terminato a causa di un errore).
Prototipo della funzione exit
void exit(int);
Esempio: exit(5)
termina il processo e restituisce il valore 5 al padre
Se il processo che esegue la exit non ha pi un processo padre (nel senso che il
processo padre terminato prima), lo stato della exit viene restituito allinterprete
comandi.
Dato che il valore restituito dalla exit contenuto negli 8 bit superiori, lo stato
ricevuto dalla wait lo stato della exit moltiplicato per 256.
In figura 1.5 sono riportati il testo e il risultato dellesecuzione del programma
forkwait1, che crea un processo figlio e pone il processo padre in attesa della
terminazione di tale figlio. Il processo figlio a sua volta termina con una exit
restituendo il valore di stato 5. Dopo la terminazione del figlio il padre riprende
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IL PARALLELISMO
lesecuzione e stampa linformazione ottenuta dalla wait. Si osservi che per stampare
correttamente il valore dello stato restituito dal figlio necessario dividerlo per 256 e
che il padre riceve anche il pid del figlio terminato; questultimo dato utile quando
un processo padre ha generato molti figli e quindi ha bisogno di sapere quale dei figli
quello appena terminato.
#include <stdio.h>
#include <sys/types.h>
void main( )
{
pid_t pid, miopid;
int stato_exit, stato_wait;
pid=fork( );
if (pid==0)
{ miopid=getpid( );
printf("sono il processo figlio con pid %i \n", miopid);
printf("termino \n\n");
stato_exit=5;
exit(stato_exit);
}
else
{ printf("ho creato un processo figlio \n\n");
pid=wait (&stato_wait);
printf("terminato il processo figlio \n");
printf("il pid del figlio e' %i, lo stato e' %i\n",pid,stato_wait/256);
}
}
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IL PARALLELISMO
IL PARALLELISMO
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IL PARALLELISMO
#include <stdio.h>
void main (int argc, char *argv[ ] )
{
int i;
printf("\nsono il programma main1\n");
printf("ho ricevuto %i parametri\n", argc);
for (i=0; i<argc; i++)
printf("il parametro %i : %s\n", i, argv[i]);
}
Un esempio di uso della funzione execl mostrato nelle figure 1.6 e 1.7. In
figura 1.6 sono riportati il codice e il risultato dellesecuzione di un programma main1
che stampa il numero di parametri ricevuti (argc) e i parametri stessi. In particolare, in
figura 1.6b si mostra leffetto dellesecuzione di main1 senza alcun parametro sulla
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IL PARALLELISMO
figura 1.7
IL PARALLELISMO
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IL PARALLELISMO
#include <stdio.h>
#include <sys/types.h>
void main( )
{
pid_t pid;
int stato_wait;
char P0[ ]="main1";
char P1[ ]="parametro 1";
char P2[ ]="parametro 2";
pid=fork( );
if (pid==0)
{
printf("\nsono il processo figlio \n");
printf("lancio in esecuzione il programma main1\n");
execl("/home/pelagatt/esempi/main1", P0, P1, P2, NULL);
printf("errore di exec"); /*normalmente non si arriva qui!*/
exit( );
}
else
{
wait(&stato_wait );
printf("\nsono il processo padre\n");
printf("il processo figlio terminato\n");
exit( );
}
}
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IL PARALLELISMO
nel caso in cui al momento indicato la variabile non esista (in quanto non
esiste il processo) riportare NE;
IL PARALLELISMO
01:
02:
03:
04:
05:
06:
07:
08:
09:
10:
11:
12:
13:
14:
15:
16:
17:
18:
19:
20:
21:
main()
{
int i, j, k, stato;
pid_t pid1, pid2;
i=10; j=20; k=30;
pid1 = fork(); /*creazione del primo figlio /
if(pid1 == 0) {
j=j+1;
pid2 = fork(); /*creazione del secondo figlio */
if(pid2 == 0) {
k=k+1;
exit();}
else {
wait(&stato);
exit(); }
}
else {
i=i+1;
wait(&stato);
exit(); }
}
Figura 1.9
Istante
pid2
Dopo listruzione 6
dopo listruzione 9
dopo listruzione 11
dopo listruzione 19
19
IL PARALLELISMO
Istante
pid2
Dopo listruzione 6
500
10
20
30
dopo listruzione 9
500
20
30
dopo listruzione 11
500
20
30
dopo listruzione 19
500
11
20
30
Istante
pid2
dopo listruzione 6
10
20
30
dopo listruzione 9
501
10
21
30
dopo listruzione 11
501
10
21
30
dopo listruzione 19
NE
NE
NE
NE
NE
Istante
pid2
dopo listruzione 6
NE
NE
NE
NE
NE
dopo listruzione 9
10
21
30
dopo listruzione 11
10
21
31
dopo listruzione 19
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NE
NE
NE
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