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Potere di grazia, la
proposta di Boato pu
essere legge in tre mesi
Luned la riunione dei capigruppo della
Camera per decidere di anticipare
lesame della bozza a fine gennaio
Le obiezioni di Taormina
Roma. Si pu realisticamente immaginare, escludendo pur possibili incidenti di
percorso, che entro la fine del prossimo
marzo la legge sar approvata dice Marco
Boato al Foglio. Boato, presidente dei deputati del Gruppo misto, il primo firmatario della proposta di legge di attuazione costituzionale che chiarirebbe il potere del
presidente della Repubblica di conceder e
la grazia con proprio decreto, controfirmato in questo caso dal presidente del Consiglio (La sua sottoscrizione non assume il
significato di corresponsabilit dellatto
spiega Boato ma semplicemente attesta
lavvenuto esercizio di un potere proprio
del presidente della Repubblica). Carlo
Azeglio Ciampi si informato marted scorso sulliter della proposta, firmata da ventisei deputati di tutti gli schieramenti eccet to la Lega, il ministro della Giustizia Castelli ha chiesto delucidazioni sulla legge
allo stesso Boato, dichiarandosi favor evole
allapprovazione in un intervento sulla Padania, e Pier Ferdinando Casini ha convocato per luned
prossimo la conferenza dei capigruppo, allo scopo di anticipare la discussione del disegno di
legge (Che comunque era gi stata inserita dal presidente Casini, dietro mia
richiesta, nel calendario trimestrale, alla fine di febbraio
MARCO BOATO
dice Boato). A vevo
presentato la mia
proposta lestate scorsa, ma durante il convegno giuridico di settembre, in cui esposi
il significato della legge di attuazione, Marco Pannella mi chiese di aspettar e ancora
qualche giorno, voleva sollecitar e da parte
del presidente una presa di posizione autonoma, e io accettai per ch ho sempre condiviso la posizione di Pannella: il potere autonomo di Ciampi di concedere la grazia in
base alla lettera della Costituzione gi c.
Per evidentemente vanno cambiate le leggi che finora hanno impedito lesercizio di
questa prerogativa. Marco Boato ha aspettato due mesi e mezzo, poi non ha aspettato
pi. La proposta di legge (ordinaria, quindi
approvabile a maggioranza semplice) ha
iniziato l iter in sede r eferente il 4 dicem bre scorso alla commissione Af fari costituzionali della Camera, con relatore Carlo
Taormina, che, illustrandone il contenuto,
ha subito avanzato perplessit: Questa proposta sembra voler abbandonare il percorso compiuto con la riforma del Codice di
procedura penale, delineando la concessione della grazia come una sorta di potere
assoluto di tipo monarchico, da esercitare
senza alcuna forma di confronto. Boato ha
risposto in commissione, osservando che la
proposta ovviamente perfettibile, ma se il
relatore si trovasse a non condividere lintero spirito della norma, farebbe forse bene
a rinunciare al mandato.
Luned prossimo si porr il problema,
con il consenso dei gruppi parlamentari, di
anticipare la discussione della proposta
spiega Boato ma anche in assenza di un
largo consenso, che per dovrebbe esserci,
pu decidere il presidente della Camera:
lesame potrebbe essere anticipato alla fine
di gennaio, chiedendo naturalmente alla
commissione Affari costituzionali di intensificare i lavori, come spesso succede. C
anche unaltra ipotesi: dato il trasversale
consenso dei gruppi parlamentari (eccetto
la Lega, che per trova il favore alla legge
in due dei suoi massimi esponenti, Umberto Bossi e Roberto Castelli), il presidente
della Camera potrebbe, dopo aver verificato la disponibilit dei gruppi, consentire
che la proposta venga esaminata non pi in
sede referente ma invece in sede legislativa. Cos si salterebbe lAula e il tutto si
esaurirebbe in Commissione dice Boato
ma in ogni caso lesame sar concluso al pi
tardi nella seconda settimana di febbraio.
Lo stesso avverr in Senato, dove tutto dipende dallatteggiamento dei capigruppo.
La solitudine assistita di Ciampi
Nella logica parlamentare realistico
immaginare, durante l esame della legge,
perfezionamenti tecnici, ma non cer to uno
stravolgimento della norma dice Boato, riferendosi alle dichiarazioni di T aormina
sulla necessit di un emendamento che preveda la domanda di grazia da parte dell interessato: Sarebbe assurdo introdurre ci
che escluso dal Codice di procedura penale, un passo indietro invece di uno avanti. Come ha detto Umber to Bossi, in due
mesi, se siamo tutti d accordo, dovremmo
farcela ad approvare la legge. E allora sar
Ciampi a decidere, in solitudine assistita
(visto che, secondo la lettera della norma,
il ministro della Giustizia trasmette in forma riservata al presidente della Repubblica le informazioni che questi richiede ai fini dellesercizio del potere) per Sofri, per
Bompressi e per tutti gli altri detenuti.
quotidiano
TEL 02771295.1 - SPED.ABB. POST.- 45% -ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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Nove arresti per il crac di Par malat, ordinati mercoled dalla procura di Parma nei
confronti di: Fausto Tonna, ex direttore generale, Luciano Del Soldato, dir ettore finanziario e consigliere damministrazione,
Gianfranco Bocchi, Claudio Pessina, Gian franco Zini (gr uppo Epicur um), i r evisori
dei conti della Grant Thor nton Maurizio
Bianchi e Lor enzo Penca, il r esponsabile
della Parmalat in Venezuela, Giovanni Bonici (che starebbe tornando in Italia dagli
Stati Uniti). Lultima ordinanza per Calisto
Tanzi, gi in carcere. Accuse: associazione
a delinquere, bancarotta fraudolenta, false
comunicazioni sociali, vari r eati societari.
Avviate le rogatorie internazionali per accertamenti sugli istituti di credito collegati
con il gruppo Parmalat.
Il presidente di San Paolo Imi, Rainer
Masera, stato ascoltato dai magistrati di
Parma come persona informata dei fatti.
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Dopo le parole di Powell sui segnali in coraggianti (da cogliere) a Teheran, arrivata la decisione americana di alleggerir e,
parzialmente e temporaneamente, le san zioni contro il regime degli ayatollah per
permettere il miglior afflusso degli aiuti
nella zona colpita dal terribile terremoto. E
solo una misura provvisoria, ma un segnale. Che il governo riformista di Teheran,
indebolito se non del tutto sconfitto dalla
forza dei conservatori, non in grado di
sfruttare. Tanto che il presidente Khatami
ha detto, dopo l apertura del segretario di
Stato americano, che le r elazioni dei due
paesi non sarebbero comunque cambiate, e
ora che un piccolo cambiamento c stato il
ministro degli Esteri Kharrazi, pur giudicando positivo il passo di Washington, rilancia chiedendo l abolizione totale delle
sanzioni. Insomma, non in mano lor o la
trattativa. E con i conservatori pragmatici
alla Rafsanjani che ieri ha detto due cose:
che dagli Stati Uniti giungono segnali posi tivi e che i religiosi devono mantenere il loro ruolo politico in Iran e nel mondo isla mico e i super falchi alla Khamenei che,
se si vuole, si deve tentare una difficile partita politica. Chiss che cosa ne pensano gli
studenti che la scorsa estate hanno pr otestato e si sono fatti arrestare sul viale della
Rivoluzione? E i neocon di Washington?
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Scosse iraniane
Occidentalia
Un giovane triumvirato
guider la Georgia
del dopo Shevardnadze
Il patto: Saakashvili presidente affiancato
da un premier e da Burdzhanadze, tosta
speaker del Parlamento. Durer?
C un pericolo di secessione
Tbilisi. Entusiasma poco questa corsa alla presidenza della Georgia, carica lasciata
vacante il 23 novembre da un Eduard Shevardnadze travolto da due settimane di pacifiche proteste di piazza contro i risultati,
giudicati truffaldini, delle elezioni per il
rinnovo del Parlamento. Lesito del voto di
dopodomani a dir poco scontato: al declinante prestigio internazionale dellex ministro degli Esteri della perestrojka gorbacioviana succeder la trascinante irruenza di
Mikhail Saakashvili, lappena 35enne avvocato che a novembre riuscito a reggere le
fila delle manifestazioni impedendo un esito violento della rivolta contro lanziano padre della Repubblica. C chi sostiene che il
merito non sia del tutto suo e che alla nuo va variante della rivoluzione di velluto
molto abbia contribuito il discr eto ma sostanziale appoggio di non meglio pr ecisati
consiglieri statunitensi. Poco impor ta: domenica Saakashvili diventer il terzo presidente della Georgia dallindipendenza del
91. Tutti lo sanno e nessuno fa ressa di fronte ai teleschermi dove infuocati programmi
preelettorali sono trasmessi dalle tr e alle
cinque del pomeriggio, ora infausta per gli
ascolti al punto da provocare lindignazione
degli altri cinque candidati in lizza che denunciano in ogni occasione di partire svantaggiati. N gli elettori si sentono coinvolti
pi di tanto. Il principale pr ovvedimento
antibrogli, tanto per non ripeter e l esperienza del 2 novembr e scorso, consiste nel lobbligo per ogni avente diritto di r egistrarsi ex novo nelle liste elettorali. Ma la riregistrazione procede a rilento: manca allappello un milione dei quasi tre di aventi
diritto di novembre. E non certo colpa della Repubblica autonoma dellAdzharja, tendenzialmente secessionista, che ha comin ciato le operazioni solo il 27 dicembre dopo
pressioni statunitensi e russe, ma che mette
in campo al massimo 250 mila elettori.
Entusiasmano poco queste presidenziali,
cui seguir il 25 gennaio una nuova tornata
di elezioni legislative, per ch tutti sanno
che il bello ver r dopo. Saakashvili si pr esenta come il candidato unico dei due
movimenti di opposizione delle giornate di novembre, il
suo Movimento nazionale e i Democratici di
N ino
Burdzhanadze, la
40enne di ferro che
svolge le funzioni di
presidente ad interim. Ma Saakashvili
MIKHAIL SAAKASHVILI
non sar un presidente con gli stessi
poteri del suo predecessore Shevardnadze.
Laccordo preelettorale prevede che l alleanza si ripresenti unita anche tra tre settimane per fare il pieno di seggi e garantire
alla Burdzhanadze, a capo della lista unica,
la carica di presidente del Parlamento.
Ruolo non secondario, visto che la prossima
legislatura prender in esame una rifor ma
costituzionale che dovrebbe stravolgere
lamministrazione del paese. E, considerato
lenergico piglio con cui la Bur dzhanadze
ha retto la presidenza, c da scommettere
che il pi elevato scranno parlamentare si
trasformer in un potere decisivo. Non solo:
Saakashvili dovr cedere parte delle sue
prerogative al terzo leader dellopposizione,
Zurab Zhvania, cui spetter il coor dinamento delle attivit di governo. In altre parole, funger da pr emier, ruolo finora assente e prossima acquisizione della riforma
costituzionale.
Il gioco delle influenze russe e americane
Sulla debolezza di questa tripartizione
sono in molti a puntare. Primo fra tutti
Aslan Abashidze, il padre-padrone dellAdzharja, che, dopo aver acconsentito di
far partecipare la sua Repubblica alle presidenziali, ha invitato gli elettori della sua
Unione per la rinascita democratica a disertare le urne o a votare contro tutti i candidati. Lanziano Abashidze deve certo considerarsi un politico di lungo corso rispetto
ai giovani emersi a Tblisi e di conseguenza
ha deciso di giocare una complessa partita,
la cui posta rappresentata dalla secessione. Una partita nella quale pu contare sullappoggio della Russia che vede in lui il difensore degli interessi di Mosca nel Cauca so e luomo disposto a impedire la rimozione dal proprio territorio delle basi militari
del Cremlino. Vladimir Putin continua a ripetere di voler preservare sopra ogni altra
cosa l integrit territoriale della Georgia,
ma un fatto che il nuovo triumvirato al potere a Tbilisi visto a Mosca come la longa
manus degli Stati Uniti, decisi a espellere la
Russia dal Caucaso. Una prospettiva che il
Cremlino non pu accettare n strategicamente n tatticamente, visto che il territorio
georgiano sembra essere ancora zona fran ca per il transito dei guer riglieri ceceni.
Abashidze la carta pi alta in mano a Putin in attesa che i triumviri geor giani finiscano col cedere alle loro rivalit di potere.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Cos Furet spieg agli storici europei che lantifascismo non bastava
STUDIOSO DELLA RIVOLUZIONE E DEL BOLSCEVISMO HA SVELATO LA CECIT DELLA SINISTRA NEI CONFRONTI DEL COMUNISMO
Roma. A legare i destini di Fran ois Furet e Renzo De Felice non solo laffinit
anagrafica, lidentico abbaglio politico, l analoga forma di riscatto storiografico che
LANNO DEL REVISIONISMO - 5
va cercato di sdoganarlo segnalandone limportanza dellopera in una nota del Passato di unillusione, lo storico francese cercava di spiegare il riflesso che i crimini del
nazismo avevano avuto sulla coscienza eu ropea del Dopoguerra. Era stato quello, secondo lui, il terreno di cultura dell antifascismo democratico. Nell orrore che quei
crimini moderni, prodotti delle nostre societ, ispiravano alla coscienza, e nella ne cessit di vigilare affinch non si riproducessero, Furet vedeva la migliore giustificazione dellossessione antifascista. Poi per,
accanto alleredit di orrori del nazifascismo, cera la strumentalizzazione del movimento comunista, mai tanto evidente e influente come nell immediato Dopoguerra,
quando la storia, con la sconfitta di Hitler,
sembrava attribuire a Stalin un cer tificato
di democrazia, come se l antifascismo, nella sua definizione puramente negativa fos se sufficiente alla libert . Cos lantifascismo, spiegava a Nolte Furet, aveva aggiunto
alla sua funzione necessaria un ef fetto nefasto rendendo difficile, se non impossibile l analisi dei regimi comunisti . In Germania, osservava N olte, la sinistra aveva
mostrato totale cecit nei confronti del comunismo. La mobilitazione era avvenuta solo contro il nazismo. E facile capire come
mai, concludeva Furet, l argomento anticomunista sia stato oggetto di una sorta di
tab. Era servito anche a Hitler. E la stessa
cosa vale, mutatis mutandis, e per ragioni
analoghe, in Italia.
N on che avesse aspettato di scrivere a
Nolte per liberarsi dell altro tab del Dopoguerra, la comparazione tra nazismo e comunismo, e l idea di una loro interdipendenza, Furet considerava quei movimenti
due figure potenziali della democrazia. Da
studioso della rivoluzione, e dell idea comunista aveva gi superato da tempo la condanna morale che per anni aveva impedito
non solo di studiarli, ma di rendere conto
dellattrazione esercitata sulle masse e sugli intellettuali. Era arrivato per altre vie alle stesse conclusioni di De Felice uno dei
rari studiosi che ebbero l audacia intellettuale di esercitare le regole del mestiere di
storico su un tema circondato da forti passioni collettive. Ma la dimostrazione, in Italia, fu accolta da una generale indifferenza.
Gli ex trozkisti, come Marcello Flores, la
lessero come una spiegazione consolatoria del comunismo, fornita per rendere
scienza la banalit del giudizio dei vincitori. Gli azionisti, De Luna, Revelli, T ranfaglia, si misero a ripetere la litania dellantifascismo, un anticocorpo pronto a scattare
quando la malattia diventa mortale, sostenendo che era stato l antifascismo democratico a egemonizzare il comunismo. Ma
sulla contraddizione tra comunismo e democrazia, silenzio.
Marina Valensise
quel fumetto americano col cane intelligente. Sgobba come un cane, apC
punto e finalmente un gior no si compra
ne diversa, se solo di parla di salute, longevit, servizi, forme dintrattenimento. Basterebbe affrontare la questione in termini
di spazio, sostiene Easterbr ook: La famiglia media americana oggi dispone di cin que camere per un nucleo di 2,6 persone.
Qualsiasi bambino o teenager per primo
nella storia delluomo dispone perlomeno
duna stanza interamente per s e i suoi bisogni. E invece niente: ci stiamo abituan do a vedere il bicchiere mezzo vuoto e non
mezzo pieno. E i motivi, sar ebbero pi numerosi di quanto possiamo pensare, ben oltre la proliferazione di notizie che ci fanno
preoccupare per il maltempo al Nor d anche se abitiamo nel pr ofondo Sud. Dipendono, secondo il gusto teorico di Easter brook, dal carattere irregolare del progresso stesso. Dal fatto che dobbiamo accettare
il fatto (non sempre facile) che la risolu zione di un problema porti inevitabilmen-
PICCOLA POSTA
di Adriano Sofri
Pignolerie
Appunto per Farkas: il razzista
senatore Thurmond inizi la sua
carriera tra i democratici
Il Corriere della Sera di vener d 19 dicembre, per la penna di Alessandra
Farkas, si occupa delle r ecenti rivelazioni
della signora Essie Mae W ashington Williams che ha confessato di esser e la figlia
illegittima del defunto senator e J. Str om
Thurmond. Nulla di sensazionale, non fos se che la signora nera (la madre era una
domestica dei Thur mond), nel mentr e il
compianto uomo politico si sempr e segnalato per la sua opposizione a ogni aper tura nei confronti delle minoranze etniche
negli Stati Uniti. Fra laltro, Farkas, nel testo, ricordando come la questione fosse da
tempo, sia pur e non uf ficialmente, nota,
scrive: Per anni i democratici tentarono di
far scoppiare lo scandalo, ma finch Thurmond fu vivo Essie Mae neg sempr e.
AGENDA MIELI
Discorso Ciamp. Complimentarsi con Peluff. Fatto.
Leadership. Arrivata
partita vernici da barca.
Ottima per Ma. DAl. Rass.
Fass.
Santa Messa Epifania. Segreteria Ruini. Confermare.
Film su Luisa Sanfelice. Fratelli Tav.
chiedono ammaestramenti di revisionismo per Laetitia Casta. Dargliene.
Vittorio Emanue. e Clotilde. Presente
per piccola Vittoria. Inviare. Padrino battesimo no. Rass. Peluff.
IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco
Abbiamo provato a
fare una recensione televisiva comparata del messaggio
di fine anno di tre capi di Stato e di governo.
Jacques Chirac ha iniziato, senza leggere fogli, rivolgendosi ai cittadini, lasciandosi inquadrare in mezzo primo piano per non oscurare i colori di Francia,
strapazzando la risibile bandiera europea
e facendo la sua chiacchierata molto d contract.
Il discorso di Capodanno di Vladimir
Putin, al contrario, presuppone un saluto
ai patrioti, mettendosi al fianco la bandiera con laquila. E tanto basta per capire che presto leveranno alto il calice gli
ataman, altro che i costituzionalisti.
Il discorso di fine anno del pr esidente
della Repubblica italiana, appr ezzato da
tutti eccetto Umberto Bossi, stato invece
un capolavoro dell estetica da cameraman. Carlo Azeglio Ciampi che leggeva
parlando alle italiane e agli italiani
aveva intorno tutto il coccod da tinello
sbrigativo e retorico che tipico dei cameraman quando arrivano per raccogliere una dichiarazione e devono apparecchiare alla meglio la scena: Ci sarebbe
un libbro da mette sulla scrivania? Potemo mette dritta meglio sta penna? Potemo posiziona sto quadro? Preside, mentre me fa na finta de parla ar telefono me
po presta un foglio pe ffa er bianco?.
IL FOGLIO
ORGANO
DELLA
quotidiano
CONVENZIONE
PER LA
GIUSTIZIA
DEL
7/12/1995
TIPOGRAFIE:
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20092 CINISELLO BALSAMO TEL. 02.660301
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EDITORIALI
Il protocollo del presidente
Le buone maniere sono un attrezzo politico utile, Ciampi sa usarle
Da Abele a Bertinotti
Per i nuovi manichei tutto il male nella finanza, il bene nellindustria
violenza subdola e sconcertante. Repubblica, invece, ieri ha ospitato unopinione di Khaled Fouad Allam pi vicina al risultato del sondaggio iracheno.
L86,9 per cento crede che luomo catturato sia davver o
Saddam e quasi la stessa per centuale di iracheni (84 per
cento) pensa che il dittatore meriti un processo equo e giusto (il 16 per cento ne far ebbe a meno). Sessanta iracheni
su cento vorrebbero un processo organizzato da una tribunale locale, altri quindici da un tribunale iracheno aiutato
da esperti internazionali, mentre solo 25 su cento preferirebbero una corte di giustizia internazionale.
Quanto alla pena da comminare a Saddam, il 56 per cento degli iracheni vor rebbe condannarlo a mor te, il 25 per
cento al carcere, e il restante 19 per cento preferirebbe un
provvedimento di clemenza. I ricercatori hanno chiesto lopinione degli iracheni anche sugli ef fetti che un processo
veloce potrebbe avere sul futuro del paese. Il 45 per cento
crede che un processo veloce al dittatore eviter uno scisma o un conflitto civile, il 30 per cento sostiene che il processo migliorer la sicurezza e la stabilit interna, il 14 per
cento teme che possa aumentare il caos, mentre 10 iracheni su 100 credono che aiuter a far ter minare loccupazione. Riguardo alla guerriglia condotta dai fedeli di Saddam,
per il 53 per cento degli iracheni la cattura del dittator e
Non saranno pi i tempi doro di Saddam e Breznev, ma il Cremlino sa ancora dosare diplomazia e affari
il rialzo delle azioni delle compagnie pe trolifere, soprattutto quando V aghit Alekperov, presidente Lukoil, la maggiore compagnia attiva in Iraq, ha spiegato il viaggio
dei suoi rappresentanti a Baghdad: si ap punto discussa, positivamente, la r ealizzazione del contratto sui giacimenti della Kurna occidentale, un accordo del valore di sei
miliardi di barili. La Lukoil, del r esto, aveva cominciato a negoziare con lopposizione
a Saddam prima delloperazione militar e
anglo-americana. Per questo il rais aveva
annullato il contratto. Ora quel fatto va a
vantaggio della Lukoil. Ma il successo di
questa e altre trattative industriali legato
alla questione dei debiti. Putin non ne par la volentieri. Mosca sborsa somme notevoli
per pagare i debiti dellUrss, nel 2003 17 miliardi di dollari. C una specie di invidia
collettiva quando si ricordano gli aiuti americani del Dopoguerra ai paesi europei o si
Unazione congiunta dei servizi segreti ha intercettato un traffico di attrezzature nucleari vietate
conferma che sulla nave tedesca era stato caricato qualco sa di diverso da quanto dichiarato al commissario di bor do
e alla compagnia responsabile del nolo. Ma la scelta stata
quella di non inter venire subito: per non cr eare problemi
agli Emirati Arabi Uniti, per dar tempo ai tedeschi di con durre adeguate indagini sulle responsabilit e i coinvolgimenti eventualmente nazionali. Ma soprattutto per evitare che il risalto sui media inducesse Tripoli, pronta a negare che gli apparati fossero destinati a lei e a controbattere
aspramente alle accuse, a un immediato dietr ofront nella
trattativa riservata in piedi da mesi. Si deciso cos di attendere. Solo quando al cargo mancavano poche ore di Mediterraneo per attraccare in Libia, dalla compagnia tedesca
venuto un contrordine che pregava il comandante di fare
un carico straordinario in un porto italiano. In Italia, uni spezione doganale ordinaria, condotta in realt alla presenza di agenti italiani, tedeschi e americani, ha confermato che le componenti delle centrifughe erano in imballaggi
dichiarati per pompe idrauliche. Neanche allora, per, si
data pubblicit alla cosa. Tripoli ha capito che non valeva
pi la pena di traccheggiar e, bisognava accettare le condizioni americane e aprire le porte allAiea. Proprio ieri John
Bolton, lundersecretary of State responsabile del coordinamento contro le armi di distruzione di massa, da Londra,
dove sta concordando coi britannici proprie ispezioni in Libia al di l di quelle dellAiea, ha confermato limportanza
dellazione segreta, un grande successo innanzitutto dei nostri alleati italiani e tedeschi.
La soddisfazione americana doppia, perch ha pieno
successo una delle nuove iniziative per il nuovo ordine mondiale cui lAmministrazione ha puntato, senza impantanarsi nelle logiche dellOnu e dei suoi veti incrociati. La collaborazione dei servizi infatti avvenuta nellambito della
PSI, la Proliferation Security Initiative lanciata nel mar zo
scorso e alla quale gi aderiscono 11 paesi, non solo Spagna
e Italia, Giappone e Australia impegnati in Iraq, ma anche
Francia e Germania del fronte del no. Da settembre, le
manovre congiunte di abbordaggio e neutralizzazione di navi sospette sono state 4, nei diversi oceani. Il 99,7 per cen to dei traffici internazionali passa a bordo di 46 mila cargo
e per 4 mila porti, dichiara il capo delle operazioni navali
degli Stati Uniti, ammiraglio Vern Clark. Contare sulla piena collaborazione sui mari significa bloccare i traffici verso
i paesi canaglia, pi efficace di ogni altra cosa. In mare
la guerra ferve in effetti con numeri sconosciuti ai media.
Nel solo 2002 sono state 2.917 le navi abbordate per ispezioni in acque internazionali, e 2.229 dirottate per controlli.
Quasi 10 al giorno, e nel 2003 le cifre sono cresciute.
Red. Corr. su Massimo Giannini che invoca il codice fascista e non sa che nel 1989 cambiata la procedura penale
sti in carcere. Rep. continua la sua batta glia double-face, giustizialista nei confronti
di Parmalat e garantista nei confronti degli
organi preposti al controllo e alla verifica
delle operazioni finanziarie di Parmalat.
Leditoriale di apertura, invece, era di Massimo Giannini, laddetto alle questioni delicate, delicatissime. Giannini ha scritto del
caso Sofri e del potere di Grazia scrivendo
cose parecchio imprecise, spacciandole per
verit inoppugnabili. Secondo Giannini,
Ciampi non pu dare la Grazia a Sofri di
sua sponte nonostante larticolo 87 dica il
contrario. La Costituzione scrive Giannini
prevede genericamente che il Capo dello
Stato pu concedere grazia e commutare
pene. Ma, aggiunge il republicones, il codice penale integra questa norma primaria,
essun mito politico pu vantare in
N
Russia una longevit analoga a quel la di Pietro il Grande. Dal panegirico di
LIBRI
Lindsey Hughes
PIETRO IL GRANDE
342 pp. Einaudi, euro 30
mente contro linnamorato affranto dallannegamento della fidanzata.
Lindsey Hughes ha tratto la biografia di
Pietro da una precedente opera sui decenni a cavallo tra Seicento e Settecento.
Lo scopo del volume anche quello di dare un giusto peso al Pietr o di solito liquidato come privato, al crudele uomo che
giunse a condannare a morte il figlio maggiore. Elementi perlopi relegati in secondo piano. La tesi della Hughes inve ce che poco si capisca dello zar senza te ner debito conto della sua anormalit,
che pertanto la controfirma apposta al decreto dal ministro guardasigilli abbia soltanto carattere formale. A questa interpr etazione non fa ostacolo la pr ocedura prevista dallarticolo 595 c.p.p. perch questa non
esclude che liniziativa parta dallo stesso
presidente della repubblica, salvo a seguire successivamente la procedura medesima. Tanto che gi nel 1965 il pr esidente
Saragat, con il d.p.r. del 26/3/1965 in favor e
di un cittadino jugoslavo condannato allergastolo, concesse la grazia motu pr oprio
senza aspettare alcuna proposta del mini stro che, come ha spiegato Manzella pr oprio su Rep. il 28 dicembre, non pu essere
competente per mille motivi. Uno tra tanti:
lesecutivo non pu aver e il potere di sovvertire o modificare sentenze dellordine
giudiziario. Viceversa, il Cav. non avrebbe
trasformato Cirami in una legge, ma in ministro di Giustizia.
(continua)
LA DEFICIENTE
a cura di Guia
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Alta Societ
N eve a Copenaghen. La regina di
Danimarca ha fatto il pieno di
Dom Perignon.
Lo scontro di Algeri
Gli ultimi fuochi del panarabismo
fallito accendono la crisi nel Fln
spaccato tra Bouteflika e Benflis
a vita politica di Algeri si sta avvitan do in un intricato braccio di ferro tra
L
due leader, il presidente Abdelaziz Bou-
teflika e il suo ex primo ministro Ali Benflis, che ha per sfondo la cronica guerra civile algerina e per effetto immediato quello di sancire la spaccatura verticale del
Fln, partito di regime da ben 41 anni. Una
forza politica che s identifica totalmente
con lo Stato, dopo aver condotto la guerra
di liberazione nazionale dal 1944 al 1962,
e che ha gestito malissimo il potere per
otto lustri.
Il 30 dicembre la Corte di Algeri ha pronunciato una sentenza che annulla gli atti
dellottavo congresso del Fln del marzo
scorso e della sua appendice del 18 ottobre, che ha sancito la candidatura unica
per il Fronte nazionale di liberazione di
Ali Benflis alla carica di presidente della
Repubblica nelle elezioni di primavera
(con linterdizione per la fazione di Benflis
a usare i fondi del Fln). T rionfa cos la fazione del ministro degli Esteri, Abdelaziz
Belkarem e del presidente Abdelaziz Bouteflika, che si candider alla riconferma
alla presidenza della Repubblica quale
unico candidato del Fln. Prima di questa
svolta, quando due erano i candidati antagonisti dello stesso Fln, i sondaggi davano
comunque Bouteflika in vantaggio col
trentaquattro per cento dei favori e riservavano a Benflis solo il diciannove per
cento delle preferenze. Fatta salva la possibilit di nuovi capovolgimenti della sentenza, resta il dato di fatto di una frattura
politica nel regime che non ha pr ecedenti: il Fronte nazionale di liberazione gode
infatti della maggioranza assoluta dei seggi parlamentari (203 su 389), ma Bouteflika
in netta minoranza tra i deputati del suo
stesso partito, 128 dei quali sono schierati
con il rivale Benflis.
Questo intrico segnala l affanno di una
classe dirigente che riuscita a spr ecare
le enormi risorse petrolifere del paese,
letteralmente bruciando migliaia di miliardi in progetti industriali faraonici elaborati dal terzomondismo gauchiste francese ( lindustrialisation industrialisante), che riuscita a vincere una guerra civile antifondamentalista scoppiata nel
1991 e che costata centocinquantamila
morti, ma che ora impegnata in una nuova guerra civile contro i berberi della Ca bilia che ha prodotto novecento morti soltanto nellarco del 2003. Sprecata la possibilit di costruire una nazione prospera e
ricca del suo petrolio (e delle sue grandi
risorse turistiche e agricole, anch esse distrutte dall isolazionismo autarchico socialisteggiante), nel nome del terzomondismo antagonista del naturale retroterra
economico europeo, l Algeria del Fln ha
risolto tutte le sue crisi, soltanto ricor rendo ai militari. Cos stato nel 1991 quando
sono state revocate con un colpo di Stato
le elezioni che avrebbero dato il governo
agli integralisti islamici del Fronte islamico di salvezza (Fis) dello sheik Madani,
cos stato per la guerra civile che ne
seguita, cos oggi contro le rivendicazioni dei berberi, non pi disposti a subire le
discriminazioni da parte degli arabi. Bouteflika un civile, ma rappresenta il blocco militare; Benflis, che stato per anni il
suo pi stretto collaboratore, prima di essere destituito nel maggio scorso dalla carica di primo ministro, rappresenta invece
il grande corpo del partito di regime, timoroso di perdere privilegi e prebende a
causa delle novit che il timido riformismo dei militari ipotizza.
Le similitudini egiziane
Per uscire dalla crisi economica e sociale, Bouteflika e i militari hanno abboz zato una discreta ma incerta apertura
nei confronti degli Stati Uniti e un riavvi cinamento allUnione europea (sancito dal
recente viaggio ad Algeri di Jacques Chirac, il primo di un presidente francese),
nella prospettiva di un tardivo, ma fondamentale, aggancio delleconomia algerina
a quella europea. La crisi del Fln dunque lultimo episodio del fallimento storico del panarabismo, lideologia autoritaria
nazionalista che and al potere in Egitto
nel 1953 con Nasser e che poi si ir radi in
Iraq, Siria e Algeria. E la crisi di un mo dello di potere incentrato su corrotte gerarchie militari, incapaci di creare crescita economica, in grado soltanto di attuar e
reazioni repressive, che di fronte alle tensioni sociali, ideologiche o nazionali non
sanno sviluppare capacit riformista. E la
rappresentazione algerina della crisi di
quel blocco storico di potere, come dimostra la stessa, simile, crisi del regime egiziano di Mubarak, l unico regime panarabista che pure con Sadat, diede prova di
un eccezionale coraggio riformista a partire dalla decisione di abolir e il principale
caposaldo del panarabismo che era la di struzione dello Stato di Israele, ma che oggi in preda alla paralisi pi completa.
Carlo Panella
Dj & Ds
di Pierluigi Diaco
I BUON I PROPOSITI
PER IL 2004
1) Consolidare la posizione per facilitare la mia preannunciata vittoria elettorale del 2006;
2) Nomina a direttore di Tv, Dj e canzoni;
3) Trovare una Pamela con cui rilegge re la Recherche di Marcel Proust;
4) Avere unAgenda Mieli-Diaco;
5) Rischiare la felicit;
6) De Michelis e Mar telli e Irene Ghergo in Europa;
7) Rizzo Nervo sempre a Europa;
8) Tanta dolcezza, pochi sms;
9) Tanto amore clandestino;
10) Essere e avere pi Diaco.