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G. GALILEI
Esame di Stato
LA CROCE ROSSA
Una grande missione dietro a un semplice emblema
Tesina presentata da
Rasti Helkawt
(Classe V F)
Rasti Helkawt
(Classe V F)
LA CROCE ROSSA
Una grande missione dietro ad un semplice emblema
(DaldiscorsopronunciatodaFerdinandoPalascianoalCongressoInternazionaledell'Accademia
Pontaniana,svoltosiaNapolinell'apriledel1861,checontenevaunoeforseilpiimportantedeiprincipi
fondamentalidellaCroceRossa).
Indice
Breve premessa
p. 4
Capitolo 1
Uno sguardo alla storia del Movimento Internazionale di Croce Rossa
e Mezzaluna Rossa
p. 6
Capitolo 2
I Principi Fondamentali della Croce Rossa
p. 13
Capitolo 3
La Croce Rossa Italiana a Bolzano
p. 15
Capitolo 4
Il mio volontariato nella sede della Croce Rossa di Bolzano:
unesperienza di formazione significativa
p. 18
Fonti
p. 19
Breve premessa
Il mio volontariato presso la sede di Bolzano della Croce Rossa stato lo spunto
concreto per questo mio breve percorso sulla storia e il valore di questo movimento, che
sta tutto racchiuso dietro a un emblema semplice ma ricco di significati, come la croce
su campo bianco, che simboleggia tutta la forza di un segno universale di protezione e
umanit.
La mia esperienza di volontariato nata da un avvenimento che mi accaduto il
23 ottobre del 2013, un giorno che ho fissato nel mio diario, perch ha lasciato un segno
indelebile nel mio cuore e nella mia mente. Trovarmi a dare soccorso e sostenere una
persona anziana, che si era accasciata sul marciapiede davanti a me, perch colta da
improvviso malore, e che appariva vulnerabile e disorientata, stata per me occasione
di capire limportanza di saper aiutare una persona proprio quando si trova in difficolt
a seguito di un malessere fisico.
Ci che mi aveva colpito particolarmente in quella situazione era stata la mia
incapacit di reagire di fronte al malessere che allimprovviso aveva colto una persona
anziana che camminava davanti a me. Quella piccola vicenda, dallesito comunque
positivo, dato che lanziano signore si era poi rialzato e allontanato con le proprie
gambe, mi aveva spinto ad avvicinarmi in modo pi diretto con lumanit e la
sofferenza, che avevo anche solo per un attimo sperimentato in quella circostanza.
Entrare a far parte del corpo dei volontari della Croce Rossa ha significato per me
entrare in contatto con persone che svolgono il proprio servizio con dedizione e spirito
Capitolo 1
Uno sguardo alla storia del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa
disperato dei soldati feriti abbandonati morenti sul campo di battaglia, in occasione
della sanguinosa battaglia di Solferino (24 giugno 1859). Le strutture sanitarie militari
dellepoca erano assai scarse e la popolazione della zona cerc di mettere in atto
unazione di soccorso alla quale, per lappunto, volle unirsi anche Henri Dunant.
Nazionali decisero di prevedere luso delle risorse e delle competenze acquisite per
rispondere alle emergenze umanitarie che si fossero presentate anche in tempo di pace:
ebbe cos origine, nel 1919, quella che oggi la Federazione Internazionale delle
Societ di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, uno dei vari membri e organi che operano
in diversi ambiti dellintervento umanitario. I membri di questo movimento sono: il
Comitato Internazionale della Croce Rossa (C.I.C.R.), la federazione Internazionale
delle Societ Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e, appunto, tutte le Societ
Nazionali. Sono invece organi del Movimento: la Conferenza Internazionale, il
Consiglio dei Delegati e la Commissione permanente. Tutti questi settori e gli oltre 115
milioni di volontari associati al Movimento della Croce Rossa operano uniti dal valore
etico dei sette Principi fondamentali e sotto la tutela del Diritto Internazionale
Umanitario (pi semplicemente D.I.U.), di cui si fatto gi cenno in precedenza, che
comprende linsieme dei trattati internazionali e delle regole tradizionali che in
situazioni di conflitto armato, mirano a proteggere le persone che non prendono parte
alla guerra direttamente, un membro della popolazione civile o un combattente ferito.
Obiettivo pi importante del diritto umanitario quello di prevedere una serie di
principi e norme che vadano a limitare gli effetti drammatici di un avvenimento di
guerra. Fondamentale la distinzione fra soggetti attivi del conflitto, coloro che
possono legalmente compiere atti di violenza militare, e soggetti protetti, le persone,
cio, i beni e i luoghi che devono essere protetti e preservati dagli effetti disastrosi di
una guerra. Il diritto umanitario definisce inoltre quali possono essere i mezzi e i metodi
del combattimento, la condotta dei combattenti verso i neutrali ed entro quali limiti
sempre i combattenti possono sottoscrivere convenzioni fra di loro. Va ricordato che in
origine il diritto umanitario era chiamato diritto della guerra, ma oggi si preferisce
usare il termine di conflitto armato in quanto ha un senso pi ampio e permette di
estendere le tutele del D.I.U. ad un maggior numero di tipologie di conflitti, anche tra
gruppi sociali e non solo fra Stati.
Si gi detto degli eventi principali per la nascita del D.I.U, ma un ruolo
importantissimo hanno svolto, nella definizione della normativa attuale, gli eventi che si
accaddero partire dallinizio del Novecento.
Nel 1907, infatti, vennero rielaborate le Convenzioni dellAja del 1899 che
avevano fatto seguito agli eventi della Guerra Franco-prussiana che si era svolta negli
anni 1870-1871. Grande attenzione venne riconosciuta alla IV Convenzione che andava
cos nella nuova rielaborazione a dare una definizione precisa di combattente, luso
delle armi, la protezione dei civili e dei feriti, i metodi con cui potevano essere svolti i
combattimenti.
Altra tappa fondamentale nella storia della Croce Rossa il 1929 anno in cui
sono state sottoscritte le Convenzioni di Ginevra: Convenzione (I) per il miglioramento
della sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna e Convenzione (II)
per il trattamento dei prigionieri di guerra.
I tragici eventi della Seconda Guerra mondiale hanno, poi, dimostrato come per
molti ambiti e situazioni di guerra era necessario arrivare alla definizione di una
protezione precisa. Nello stesso tempo erano stati riconosciuti i diritti fondamentali
della Dichiarazione universale dei diritti dellUomo, dellanno 1948. Si cos giunti
alla firma delle quattro Convenzioni di Ginevra, che rappresentano lattuale testo di
riferimento normativo:
-
la Convenzione (I) per il miglioramento delle condizioni dei feriti e dei malati
delle forze armate in campagna;
la Convenzione (II) per il miglioramento delle condizioni dei feriti, dei malati
e dei naufraghi delle forze armate sul mare;
il
quadro
del
Diritto
internazionale
umanitario, le cui regole fondamentali stanno alla base dei sette Principi Fondamentali
del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che andr a trattare in
breve in un capitolo a parte.
I principi di protezione che costituiscono il D.I.U. stanno alla base delle 7 regole
fondamentali di seguito indicate:
le persone che non sono pi in grado di combattere a causa di ferite e quelle che
non partecipano direttamente ai combattimenti hanno diritto ad essere protette e
trattate con umanit, senza distinzione di alcun tipo;
un nemico che si arrende o che non pu pi combattere non deve essere ucciso o
ferito;
i feriti e i malati devono essere raccolti e curati anche se si trovano sotto la tutela
della parte nemica e anche chi si prende cura di loro deve essere protetto e tutelato
quando svolge i soccorsi sotto la protezione dellemblema della croce rossa e della
mezzaluna rossa;
devono essere rispettati la vita e i diritti personali sia dei combattenti catturati, ma
anche quelli dei civili, che non devono subire nessun atto di violenza;
le parti in guerra si devono porre dei limiti, nel senso che si devono decidere quali
mezzi e metodi di combattimento possono essere attuati, senza creare perdite
inutili o sofferenze esagerate;
Nel 1876 la Turchia che si trovava in guerra da sei mesi con la Russia, chiese che
di poter aggiungere anche lemblema della mezzaluna rossa su fondo bianco, emblema
poi adottato da molti Paesi arabi. Nel 1923, inoltre, venne aggiunto anche il leone e
sole rossi su fondo bianco da parte della Persia. Le Convenzioni di Ginevra del 1949
hanno riconosciuto tutti e tre gli emblemi con funzione protettiva della missione
umanitaria: la croce rossa, la mezzaluna il leone e sole rossi. Conlacadutadelregime
degliSci,conlacostituzionedellaRepubblicaIslamicadell'Iran,laSocietNazionale
Iranianahadeciso,inseguito,diadottareanchessal'emblemadellamezzalunarossa.
Capitolo 2
I Principi Fondamentali della Croce Rossa
I principi fondamentali del Movimento di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa sono stati
scritti nel 1965 a Vienna. Questi principi sono validi e accettati in tutto il mondo e ogni
volontario deve seguirli.
Sono questi:
1) UMANIT
Il principio pi importante il principio di umanit. Questo significa che il MCR
e Mezzaluna Rossa hanno lobiettivo di curare, in ogni situazione, gli uomini
che soffrono, di far rispettare le persone, di proteggere la loro vita, la loro salute,
la loro libert e felicit.
Il MCR e MR devono prestare soccorso in situazioni di guerra o di difficolt,
mentre in tempo di pace devono occuparsi delleducazione alla salute, di
prevenire le malattie e devono cercare di migliorare le condizioni di vita delle
persone.
Il MCR e MR cercano anche di sviluppare la comprensione, lamicizia e la
collaborazione tra i popoli.
2) IMPARZIALIT
Il MCR e MR si basano sul concetto di uguaglianza tra gli individui e per questo
motivo I volontari della CR e MR, nelle loro attivit, non fanno distinzione di
nazionalit, di razza, di religione, di stato sociale, di appartenenza politica tra le
persone che soffrono.
Le loro attivit sono rivolte a tutti.
3) NEUTRALIT
sono
indipendenti
politicamente,
religiosamente
ed
Capitolo 3
La Croce Rossa Italiana a Bolzano
L'Associazione Italiana della Croce Rossa un ente di diritto pubblico non economico
che svolge la sua missione in ambito internazionale. Suo obiettivo quello di garantire
assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Come ente
di alto rilievo, posta sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, sottoposta
alla vigilanza del Ministero della Salute, del Ministero dell'Economia e delle Finanze e
del Ministero della Difesa, ciascuno per quanto di competenza. Nelle sue azioni a livello
internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in
conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli
altri interventi.
La Croce Rossa presente a Bolzano, che anche sede del Comitato della
Provincia Autonoma, a Merano, a Bressanone, a Laives, a Ortisei Val Gardena e a S.
Leonardo in Val Passiria.
La Croce Rossa in Alto Adige viene costituita nella seconda met del 1800 come
Croce Rossa Austriaca, perch la provincia di Bolzano apparteneva allora all'Impero
Austro-Ungarico. A seguito dellannessione del Sudtirolo all'Italia dopo la prima guerra
mondiale, anche la Croce Rossa viene incorporata dall'Associazione Italiana della Croce
Rossa.
Le prime notizie riportate dalla stampa locale riguardano il 1879, quando a
Bolzano si costituisce la Sezione Femminile, la cui assistenza rivolta per lo pi ai
bisognosi. Presso l'ospedale di Bolzano sono inoltre addestrate signore e signorine
che intendevano impegnarsi in caso di guerra come infermiere volontarie. Nel comune
di Bolzano il trasporto degli ammalati o dei feriti, fino al 1911, viene fatto con una
lettiga su ruote manovrata a mano, di propriet comunale. Solamente in quest'anno si
propone di allestire anche a Bolzano, come gi era stato fatto a Innsbruck, un'ambulanza
trainata da cavalli. Il servizio non svolto dalla Croce Rossa, bens dalla Freiwillige
Merano diventa una citt ospedale, perch vengono aperti una trentina di centri nei quali
sono ricoverati e assistiti gli ex-deportati rimpatriati, sino a quando sono nelle
condizioni di fare rientro dalle proprie famiglie.
Nella seconda met del ventesimo secolo anche gli uomini e le donne della
Croce Rossa altoatesina sono sempre pi impiegati in missioni di soccorso all'estero. La
prima missione importante da ricordare l'opera svolta dall'allora capitano Gianluigi
Ragazzoni durante la guerra di Corea, impegnato nell'ospedale da campo n. 68 della
C.R.I. e inquadrato in una missione di pace dell'ONU. In seguito numerose infermiere
volontarie, Pionieri, Volontari del Soccorso e membri del Corpo Militare sono andati sui
luoghi dove era richiesto l'intervento in missioni di pace dell'Italia: Libano, Israele,
Romania, ex-Jugoslavia, Albania, Eritrea, Somalia. Nel contempo lintervento anche
della Croce Rossa di Bolzano si ampliato in occasione di calamit naturali e catastrofi:
il terremoto del Friuli del 1976, quello in Irpinia del 1980, ove la Croce Rossa
altoatesina rimasta per oltre un anno, la grossa alluvione di Salorno del 1981, il
disastro di Stava, i terremoti che hanno colpito l'Italia centro-meridionale negli anni '90,
l'alluvione di Alessandria, lo tsunami dello Sri Lanka del 2004, il terremoto de L'Aquila
del 2009 e quello di Haiti del 2010. In anni pi recenti, anche la Croce Rossa altoatesina
stata sempre pi coinvolta dal Governo in grosse operazioni come l'assistenza ai
profughi albanesi, alloggiati in alta Val Punteria, e l'assistenza ai profughi bosniaci,
fuggiti dal conflitto che ha devastato l'ex-Jugoslavia nella prima met degli anni '90.
Nel 1998 il Consiglio dei Ministri approva il nuovo Statuto della Croce Rossa e,
cos, anche a livello provinciale vi sono dei grossi cambiamenti: il Comitato della Croce
Rossa della Provincia Autonoma di Bolzano si separa dal Comitato regionale di Trento e
viene equiparato ad un Comitato regionale. Per la prima volta, la Croce Rossa diretta
da un Consiglio Direttivo non pi nominato, come avveniva in passato, ma eletto dai
soci attivi, sotto la presidenza di Erwin Kob. Nel Consiglio Direttivo sono rappresentate
anche le istituzioni pubbliche, Stato, Provincia e Comune, con i rispettivi rappresentanti.
Le grandi scelte strategiche e gestionali sono finalmente fatte, collegialmente, da coloro
che lavorano quotidianamente per la comunit. Purtroppo, negli ultimi dieci ci sono stati
alcuni commissariamenti, ma le nuove elezioni, che si sono concluse a livello nazionale
il 27 gennaio 2013, sono state di grande importanza, poich hanno posto fine al
commissariamento ad ogni livello territoriale e hanno restituisce la guida
dell'Associazione ai rappresentanti scelti dai soci. I soci hanno potuto cos, anche a
livello provinciale, tornare a scegliere direttamente il loro Presidente, attualmente
ancora in carica: il dr. Brasola.
Capitolo 4
Il mio volontariato nella sede della Croce Rossa di Bolzano: unesperienza di
formazione significativa
Mi sono avvicinato allattivit della Croce Rossa di Bolzano a seguito di un evento che,
in quel momento a me era sembrato tremendamente drammatico, ma che ha lasciato in
me un segno indelebile ed stata la ragione per cui oggi faccio parte come volontario
appunto della Croce Rossa, svolgendo attivit di volontariato sullambulanza.
Era il pomeriggio del 23 ottobre 2013 quando, camminando tranquillamente
lungo una via della citt (via Milano), mi sono accorto che davanti a me un anziano
signore, a causa di un improvviso malore, si era accasciato proprio davanti a me. Ho
provato un attimo di confusione, perch non avevo la minima idea di cosa fare, di come
intervenire. Mi sentivo perso, disorientato al punto, incapace di reagire tanto che in un
primo momento non ho nemmeno pensato a chiamare i soccorsi. Poi per ho reagito: mi
sono avvicinato allanziano signore e gli ho chiesto se si sentiva bene e quando ho
capito che la situazione non era cos grave come mi ero immaginato, ho capito che
dovevo chiamare i soccorsi, ma lanziano, aprendo gli occhi, mi ha invitato a non farlo,
sussurrandomi che aveva solo bisogno di riposarsi ancora qualche minuto. I sintomi
per erano chiari: pallore in viso, tremore, brividi, sudore freddo alla fronte, senzaltro
si trattava di un evidente stato di shock, causato da quello che ora so essere un
abbassamento improvviso dellafflusso di sangue che scorre allinterno dei tessuti del
corpo, al quale gli arti, che hanno ruolo importante nel trasporto del sangue in senso
centrifugo, cio dal cuore alla periferia, si contraggono per far si che il sangue affluisca
in maniera pi rapida e veloce.
Ora so che, trovandosi di fronte ad una situazione del genere, molto importante
tenere sotto controllo i parametri vitali, ossia il battito cardiaco e il respiro, che devono
mantenersi regolari. Quel giorno, fortunatamente, lanziano signore era cosciente e se a
me era sembrata una situazione tragica, in realt il suo stato di shock non era
gravissimo. Io, per, mi sentivo come se camminassi sulle sabbie mobili, disorientato,
incapace di affrontare la situazione. Quel signore anziano aveva bisogno di me e io non
ho saputo capire la situazione e alla fine non gli sono stato daiuto. Lui si rialzato da
solo e si allontanato in silenzio. Io sono rimasto immobile, senza parole, sentendo che
la mia presenza in quel luogo in quel momento non era servita a nulla, insomma mi
sentivo inutile. Provavo una brutta sensazione e ancor oggi mi capita di ripensare a
quella circostanza e provare la stessa sensazione di disagio, di malessere provata allora
dallanziano signore. come se mi trovassi in uno stato di paralisi del sonno, ovvero di
paralisi ipnagogica. Una situazione che conosco bene, perch mi capita spesso di
risvegliarmi allimprovviso di notte e mi sento bloccato da qualcosa che non mi
permette n di muovermi, n di parlare. So che durer pochi minuti anche se sembrano
durare uneternit. La persona che si trova in una situazione simile del tutto cosciente,
ma riesce a svolgere solo pochi movimenti, tipo girare appena gli occhi. La medicina
dice che in questo dovuto al fatto che il corpo non collabora, non obbedisce alla mente
o, meglio, c una momento di discordanza fra corpo e mente.
Ho voluto raccontare quellevento che mi ha coinvolto in modo emotivamente
cos forte, perch, anche se stato poco piacevole per me, mi ha dato la giusta
motivazione ad iniziare la mia esperienza di volontariato allinterno della Croce Rossa,
unesperienza che ho affrontato subito con entusiasmo e convinzione perch essere
volontario della Croce Rossa richiede preparazione e saper svolgere azioni di primo
soccorso.
Per poter partecipare al servizio attivo nella Croce Rossa di Bolzano ho dovuto
seguire una formazione necessaria, che prevede il superamento di diversi esami. In
particolare io, prima di salire sullambulanza ho dovuto affrontare tre esami: il primo
al termine del corso base e gli altri due rivolti specificatamente al soccorso in
autoambulanza. Oggi, con mio grande orgoglio e soddisfazione, posso svolgere il mio
servizio di volontariato sulle autoambulanze, che rappresentano il mezzo di soccorso pi
diffuso del territorio e, quindi, la prima linea di intervento.
Dietro al servizio di volontariato sullambulanza ci sta unorganizzazione del
servizio attenta e motivata. Per quanto riguarda la copertura del servizio sulle
ambulanze, ogni mese nella sede della Croce Rossa di via Bohler vengono pubblicati gli
orari che vanno coperti dal servizio e ogni volontario segna sul tabellone la propria
disponibilit a coprire dei turni. In base al turno prescelto ogni volontario dovr
impegnarsi ad essere attivo sui vari automezzi che saranno in servizio. Le
autoambulanze sono di diversi tipi (RTW, KTW, NAW, NEF 8, NEM, RTH, ITH) in
base alle diverse tipologie dintervento richiesto. Come principianti si ha lopportunit
di salire solo ed esclusivamente su RTW (Rettungs Transport Wagen) o su KTW
(Kranken Trasport Wagen), cio su mezzi che riguardano il Trasporto auto soccorso e il
Trasporto auto malati. Un turno di servizio normalmente organizzato cos:
-
Kurze Einfhrung
Ich habe beschlossen, als Freiwilliger beim Roten Kreuz mitzuarbeiten, weil ich
von einigen Monaten in einer etwas schwierigen Situation war, die mich hat motiviert.
Es war an einem nachmittag a 23. Oktober 2013 und ich ging gerade in der
Mailandstrae spazieren. Vor mir ging ein alter Herr, der pltzlich auf dem fehstig
zusammen Sackte, weil ihn wahrschaeinlich schlecht war. Ich wusste nicht was ich
machen sollte, wie ich reagieren sollte und verga sogar Hilfe zu holen. Ich nherte
mich dem Herrn und bot ihm meine Hilfe an. Ich merkte, dass die Situation nicht
tragisch war und der alte Mann nicht wollte, dass ich einen Krankenwagen rief. Er
wollte einfach in Ruhe gelassen werden. Jetzt wei ich was dem alten Herrn passiert ist,
er hatte Kreislaufproblem. Nach einer Weile stand der Herr auf und ging. Diese
Situation hat mich zum Nachdenken angeregt und ich wollte lernen wie man sich in
solchen Situationen richtig Verhlt. Deshalb habe ich mich als Freiwilliger Helfe beim
Roten Kreuz gemedet.
Fonti
-
http://www.cri.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Croce_Rossa_e_Mezzaluna_Rossa_Internazionale
http://crivalnestore.netfirms.com
http://www.crisesto.org/web/content/articles/diventa-volontario
-
http://www.controluce.it/notizie-old-html/giornali/a11n03/14-15dirittointernazionale.htm
http://www.critarquinia.it/area-4.html