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IPIAS

G. GALILEI
Esame di Stato

LA CROCE ROSSA
Una grande missione dietro a un semplice emblema

Tesina presentata da
Rasti Helkawt
(Classe V F)

Anno scolastico 2013-2014

Rasti Helkawt

(Classe V F)

LA CROCE ROSSA
Una grande missione dietro ad un semplice emblema

Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra,


riconoscessero reciprocamente il principio di neutralit dei combattenti feriti per tutto
il tempo della loro cura e che adottassero rispettivamente quello dell'aumento illimitato
del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra.

(DaldiscorsopronunciatodaFerdinandoPalascianoalCongressoInternazionaledell'Accademia
Pontaniana,svoltosiaNapolinell'apriledel1861,checontenevaunoeforseilpiimportantedeiprincipi
fondamentalidellaCroceRossa).

Indice

Breve premessa

p. 4

Capitolo 1
Uno sguardo alla storia del Movimento Internazionale di Croce Rossa
e Mezzaluna Rossa

p. 6

Capitolo 2
I Principi Fondamentali della Croce Rossa

p. 13

Capitolo 3
La Croce Rossa Italiana a Bolzano

p. 15

Capitolo 4
Il mio volontariato nella sede della Croce Rossa di Bolzano:
unesperienza di formazione significativa

p. 18

Fonti

p. 19

Breve premessa

Il mio volontariato presso la sede di Bolzano della Croce Rossa stato lo spunto
concreto per questo mio breve percorso sulla storia e il valore di questo movimento, che
sta tutto racchiuso dietro a un emblema semplice ma ricco di significati, come la croce
su campo bianco, che simboleggia tutta la forza di un segno universale di protezione e
umanit.
La mia esperienza di volontariato nata da un avvenimento che mi accaduto il
23 ottobre del 2013, un giorno che ho fissato nel mio diario, perch ha lasciato un segno
indelebile nel mio cuore e nella mia mente. Trovarmi a dare soccorso e sostenere una
persona anziana, che si era accasciata sul marciapiede davanti a me, perch colta da
improvviso malore, e che appariva vulnerabile e disorientata, stata per me occasione
di capire limportanza di saper aiutare una persona proprio quando si trova in difficolt
a seguito di un malessere fisico.
Ci che mi aveva colpito particolarmente in quella situazione era stata la mia
incapacit di reagire di fronte al malessere che allimprovviso aveva colto una persona
anziana che camminava davanti a me. Quella piccola vicenda, dallesito comunque
positivo, dato che lanziano signore si era poi rialzato e allontanato con le proprie
gambe, mi aveva spinto ad avvicinarmi in modo pi diretto con lumanit e la
sofferenza, che avevo anche solo per un attimo sperimentato in quella circostanza.
Entrare a far parte del corpo dei volontari della Croce Rossa ha significato per me
entrare in contatto con persone che svolgono il proprio servizio con dedizione e spirito

dumanit, perch il principio dellUmanit quello pi importante secondo me, fra i


principi fondamentali della Croce Rossa.
Ogni volta che mi trovo a svolgere il mio servizio di volontariato presso la sede di
Bolzano ho modo di sentirmi parte di un gruppo di operatori uniti nel loro obiettivo
principale: dare soccorso, attraverso azioni concrete e un forte spirito di servizio, a tutti
gli uomini che in tutti i Paesi avessero bisogno di assistenza medica, perch non c
nulla di pi diffuso della sofferenza, di fronte alla quale tutti gli uomini sono
ugualmente vulnerabili e sensibili. Questobiettivo, peraltro, trova conferma nella
Strategia 2020 della Federazione Internazionale delle Societ di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa, che mira a portare benefici a tutti coloro che confidano nellazione
della Croce Rossa desiderosa di costruire un mondo pi umano, dignitoso e pacifico.

Capitolo 1

Uno sguardo alla storia del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa

Lideale umanitario del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa


ha avuto origine storicamente nello scenario dei sanguinosi eventi della seconda Guerra
dIndipendenza italiana (1859-1861), che vedeva contrapposti gli eserciti francopiemontese e austriaco. La storia di questo movimento ormai pi che centenaria e si
lega alla figura di un importante uomo daffari del tempo.
Questuomo daffari ginevrino, Jean Henri Dunant (1828-1910), si trov a
passare per la Lombardia, mentre attraversava quei territori di guerra per andare a
chiedere udienza a Napoleone III.

Fu, cos, che dovette assistere allo spettacolo

disperato dei soldati feriti abbandonati morenti sul campo di battaglia, in occasione
della sanguinosa battaglia di Solferino (24 giugno 1859). Le strutture sanitarie militari
dellepoca erano assai scarse e la popolazione della zona cerc di mettere in atto
unazione di soccorso alla quale, per lappunto, volle unirsi anche Henri Dunant.

Litografia: Battaglia di Solferino in uno dei suoi momenti pi sanguinosi.

Rientrato in patria Dunant volle farsi testimone di questa sua drammatica


esperienza in una delle battaglie pi sanguinose che lEuropa abbia mai vissuto,
scrivendo un libro di memorie che intitol: Un souvenir de Solferino, in cui trasfer
tutto il suo dispiacere, le emozioni, le preoccupazioni e limpotenza provate durante
quella strage. Scriver Henri Dunant:
"Qui si svolge una lotta corpo a corpo, orribile, spaventosa; Austriaci ed Alleati si calpestano, si
scannano sui cadaveri sanguinanti, s'accoppano con il calcio dei fucili, si spaccano il cranio, si
sventrano con le sciabole o con le baionette; una lotta senza quartiere, un macello, un combattimento
di belve, furiose ed ebbre di sangue; anche i feriti si difendono sino all'ultimo: chi non ha pi un'arma
afferra l'avversario alla gola, dilaniandogliela con i denti."

In questa sua opera Dunant faceva sue le idee gi espresse da Ferdinando


Palasciano (1815-1891), ufficiale medico dellesercito borbonico, che aveva operato
durante i moti di Messina del 1848 e che pi tardi cerc di portare avanti due proposte
ben precise: la costituzione in tutta Europa di societ di soccorso destinate alla cura e
assistenza di tutti i combattenti feriti in battaglia, indipendentemente dalla loro
nazionalit o fronte di appartenenza, e una partecipazione di tutti gli Stati perch si
impegnassero a produrre una convenzione che doveva dichiarare la neutralit del
combattente ferito e la protezione di tutte le strutture e del personale sanitario
impegnato nel soccorso e nella cura dei soldati feriti.
Il libro di Henri Dunant ebbe il merito di diffondere le idee di Ferdinando
Palasciano e di richiamare lattenzione dellopinione pubblica sulla necessit di mettere
in pratica le sue idee umanitarie a favore della neutralit dei feriti in guerra.

Prime pagine da: Un souvenir de Solferino, di Henri


Dunant.

I principi proclamati prima da Palasciano vennero assunti da Henri Dunant,


considerato da tutti il fondatore della Croce Rossa. Prima tappa fu la costituzione, nel
1863, da parte di Henri Dunant insieme ad altri quattro facoltosi cittadini svizzeri, del
Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, pi comunemente chiamato
Comitato dei cinque. Questo comitato rappresent il predecessore dellattuale
Comitato Internazionale della Croce Rossa (C.I.C.R.).
Il Comitato dei cinque contribu in modo attivo al raggiungimento di un ampio
consenso sociale intorno alla necessit di riconoscere garanzie di protezioni certe alle
vittime delle guerre. Il Governo svizzero si sent fortemente motivato a convocare una
Conferenza diplomatica internazionale che, il 22 agosto 1864, si concluse con
ladozione della Prima Convenzione di Ginevra intitolata Convenzione per il
miglioramento della sorte dei soldati feriti degli eserciti in campagna. Limportanza di
questa Convenzione fu grandissima, perch per la prima volta si affermavano i principi
fondamentali del Diritto Internazionale Umanitario (D.I.U.).
Il diritto umanitario rappresenta oggi una branca importante del diritto
internazionale pubblico e comprende linsieme dei trattati internazionali e delle norme
che forniscono una serie di principi che mirano a limitare gli effetti drammatici di un
evento bellico, tutelando, per esempio, le persone che non prendono parte alle ostilit (la
popolazione civile) o che non sono pi in grado di prendere parte alle ostilit (i
combattenti feriti).
La data fondamentale di evoluzione della materia riguardo al diritto umanitario
coincide, come si detto, con il 22 agosto 1864, data della Prima Convenzione di
Ginevra, ma importante tener anche conto delle successive fasi di evoluzione del
D.I.U. a partire dallinizio del XX secolo.
Soffermandosi ancora sulle vicende storiche che fecero seguito alla nascita
ufficiale del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, un ruolo
decisivo va riconosciuto anche ai tragici eventi legati alle Prima Guerra Mondiale
(1914-1918), perch dopo questi fece seguito lazione concreta sul campo sia del
Comitato Internazionale della Croce Rossa che delle molte Societ Nazionali che erano
nate nel frattempo. Proprio per raccogliere e rendere fruttuosa lesperienza di tutte le
missioni di soccorso ai feriti messe in atto durante la Grande Guerra, le Societ

Nazionali decisero di prevedere luso delle risorse e delle competenze acquisite per
rispondere alle emergenze umanitarie che si fossero presentate anche in tempo di pace:
ebbe cos origine, nel 1919, quella che oggi la Federazione Internazionale delle
Societ di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, uno dei vari membri e organi che operano
in diversi ambiti dellintervento umanitario. I membri di questo movimento sono: il
Comitato Internazionale della Croce Rossa (C.I.C.R.), la federazione Internazionale
delle Societ Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e, appunto, tutte le Societ
Nazionali. Sono invece organi del Movimento: la Conferenza Internazionale, il
Consiglio dei Delegati e la Commissione permanente. Tutti questi settori e gli oltre 115
milioni di volontari associati al Movimento della Croce Rossa operano uniti dal valore
etico dei sette Principi fondamentali e sotto la tutela del Diritto Internazionale
Umanitario (pi semplicemente D.I.U.), di cui si fatto gi cenno in precedenza, che
comprende linsieme dei trattati internazionali e delle regole tradizionali che in
situazioni di conflitto armato, mirano a proteggere le persone che non prendono parte
alla guerra direttamente, un membro della popolazione civile o un combattente ferito.
Obiettivo pi importante del diritto umanitario quello di prevedere una serie di
principi e norme che vadano a limitare gli effetti drammatici di un avvenimento di
guerra. Fondamentale la distinzione fra soggetti attivi del conflitto, coloro che
possono legalmente compiere atti di violenza militare, e soggetti protetti, le persone,
cio, i beni e i luoghi che devono essere protetti e preservati dagli effetti disastrosi di
una guerra. Il diritto umanitario definisce inoltre quali possono essere i mezzi e i metodi
del combattimento, la condotta dei combattenti verso i neutrali ed entro quali limiti
sempre i combattenti possono sottoscrivere convenzioni fra di loro. Va ricordato che in
origine il diritto umanitario era chiamato diritto della guerra, ma oggi si preferisce
usare il termine di conflitto armato in quanto ha un senso pi ampio e permette di
estendere le tutele del D.I.U. ad un maggior numero di tipologie di conflitti, anche tra
gruppi sociali e non solo fra Stati.
Si gi detto degli eventi principali per la nascita del D.I.U, ma un ruolo
importantissimo hanno svolto, nella definizione della normativa attuale, gli eventi che si
accaddero partire dallinizio del Novecento.

Nel 1907, infatti, vennero rielaborate le Convenzioni dellAja del 1899 che
avevano fatto seguito agli eventi della Guerra Franco-prussiana che si era svolta negli
anni 1870-1871. Grande attenzione venne riconosciuta alla IV Convenzione che andava
cos nella nuova rielaborazione a dare una definizione precisa di combattente, luso
delle armi, la protezione dei civili e dei feriti, i metodi con cui potevano essere svolti i
combattimenti.
Altra tappa fondamentale nella storia della Croce Rossa il 1929 anno in cui
sono state sottoscritte le Convenzioni di Ginevra: Convenzione (I) per il miglioramento
della sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna e Convenzione (II)
per il trattamento dei prigionieri di guerra.
I tragici eventi della Seconda Guerra mondiale hanno, poi, dimostrato come per
molti ambiti e situazioni di guerra era necessario arrivare alla definizione di una
protezione precisa. Nello stesso tempo erano stati riconosciuti i diritti fondamentali
della Dichiarazione universale dei diritti dellUomo, dellanno 1948. Si cos giunti
alla firma delle quattro Convenzioni di Ginevra, che rappresentano lattuale testo di
riferimento normativo:
-

la Convenzione (I) per il miglioramento delle condizioni dei feriti e dei malati
delle forze armate in campagna;

la Convenzione (II) per il miglioramento delle condizioni dei feriti, dei malati
e dei naufraghi delle forze armate sul mare;

la Convenzione (III) relativa al trattamento die prigionieri di guerra;

la Convenzione (IV) relativa alla protezione delle persone civili in tempo di


guerra.

Queste quattro Convenzioni trovano applicazione in caso di conflitti di tipo


internazionali, grazie ad un importantissimo articolo, larticolo 3, che riconosce anche
lopera della del Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa dicendo cos:
Un ente umanitario e imparziale come il Comitato Internazionale della Croce Rossa
(C.I.C.R.), potr offrire i suoi servigi alle Parti in conflitto.
In anni successivi si resa necessaria unulteriore precisazione visto linsorgere di
tipi di conflitti diversi che non potevano essere definiti delle vere guerre internazionali,
ma i cui effetti erano altrettanto devastanti. L8 giugno 1977 sono stati aggiunti altri due

protocolli che hanno allargato e ridefinito il concetto di


conflitto armato internazionale, comprendendo anche i
conflitti armati nei quali i popoli lottano contro la
dominazione e loccupazione straniera e contro i regimi
razzisti, nellesercizio del diritto dei popoli di disporre di
se stessi e ampliando i principi fondamentali di
protezione. Oggi tutto questo insieme di norme va a
completare

il

quadro

del

Diritto

internazionale

umanitario, le cui regole fondamentali stanno alla base dei sette Principi Fondamentali
del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che andr a trattare in
breve in un capitolo a parte.
I principi di protezione che costituiscono il D.I.U. stanno alla base delle 7 regole
fondamentali di seguito indicate:

le persone che non sono pi in grado di combattere a causa di ferite e quelle che
non partecipano direttamente ai combattimenti hanno diritto ad essere protette e
trattate con umanit, senza distinzione di alcun tipo;

un nemico che si arrende o che non pu pi combattere non deve essere ucciso o
ferito;

i feriti e i malati devono essere raccolti e curati anche se si trovano sotto la tutela
della parte nemica e anche chi si prende cura di loro deve essere protetto e tutelato
quando svolge i soccorsi sotto la protezione dellemblema della croce rossa e della
mezzaluna rossa;

devono essere rispettati la vita e i diritti personali sia dei combattenti catturati, ma
anche quelli dei civili, che non devono subire nessun atto di violenza;

in situazione di guerra nessuno pu considerato responsabile personalmente di


azioni militari e non deve subire torture fisiche o mentali;

le parti in guerra si devono porre dei limiti, nel senso che si devono decidere quali
mezzi e metodi di combattimento possono essere attuati, senza creare perdite
inutili o sofferenze esagerate;

le parti in lotta devono sempre distinguere dai combattenti la popolazione civile


che non pu essere subire attacchi e questi possono essere rivolti solo ad obiettivi
militari.
Prima di concludere questo breve sguardo sulle tappe fondamentali della storia del

Movimento di Croce Rossa, un po di attenzione richiede il valore dellemblema che lo


rappresenta, che come il titolo di questa tesina, nasconde dietro la sua semplicit una
grande missione ed segno di protezione e come tale dev'essere rispettato in quanto la
persona o la cosa che lo porta da considerarsi neutrale.
La scelta del nome e dellemblema della Croce Rossa riporta alla Prima
Convenzione di Ginevra del 1864, quando al combattente ferito sul campo di battaglia
venne riconosciuto il diritto di ricevere soccorso. Per riconoscere il carattere di
neutralit delle strutture e del personale che garantiscono i soccorsi fu scelto un simbolo
uguale per tutti gli Stati e che voleva essere un omaggio alla neutralit della Svizzera:
una croce rossa su campo bianco, che non ha nessun significato religioso, ma che
richiamava la croce rossa presente nella bandiera appunto della Confederazione
Elvetica.

Nel 1876 la Turchia che si trovava in guerra da sei mesi con la Russia, chiese che
di poter aggiungere anche lemblema della mezzaluna rossa su fondo bianco, emblema
poi adottato da molti Paesi arabi. Nel 1923, inoltre, venne aggiunto anche il leone e
sole rossi su fondo bianco da parte della Persia. Le Convenzioni di Ginevra del 1949
hanno riconosciuto tutti e tre gli emblemi con funzione protettiva della missione
umanitaria: la croce rossa, la mezzaluna il leone e sole rossi. Conlacadutadelregime
degliSci,conlacostituzionedellaRepubblicaIslamicadell'Iran,laSocietNazionale
Iranianahadeciso,inseguito,diadottareanchessal'emblemadellamezzalunarossa.

Capitolo 2
I Principi Fondamentali della Croce Rossa

I principi fondamentali del Movimento di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa sono stati
scritti nel 1965 a Vienna. Questi principi sono validi e accettati in tutto il mondo e ogni
volontario deve seguirli.
Sono questi:
1) UMANIT
Il principio pi importante il principio di umanit. Questo significa che il MCR
e Mezzaluna Rossa hanno lobiettivo di curare, in ogni situazione, gli uomini
che soffrono, di far rispettare le persone, di proteggere la loro vita, la loro salute,
la loro libert e felicit.
Il MCR e MR devono prestare soccorso in situazioni di guerra o di difficolt,
mentre in tempo di pace devono occuparsi delleducazione alla salute, di
prevenire le malattie e devono cercare di migliorare le condizioni di vita delle
persone.
Il MCR e MR cercano anche di sviluppare la comprensione, lamicizia e la
collaborazione tra i popoli.
2) IMPARZIALIT
Il MCR e MR si basano sul concetto di uguaglianza tra gli individui e per questo
motivo I volontari della CR e MR, nelle loro attivit, non fanno distinzione di
nazionalit, di razza, di religione, di stato sociale, di appartenenza politica tra le
persone che soffrono.
Le loro attivit sono rivolte a tutti.
3) NEUTRALIT

Il MCR e MR non possono occuparsi di politica nazionale o estera e, infatti, il


MCR non pu partecipare a guerre o a conflitti politici, razziali o religiosi. In
questo modo il MCR e MR possono avere la fiducia di tutti i Paesi.
4) INDIPENDENZA
Il MCR e MR

sono

indipendenti

politicamente,

religiosamente

ed

economicamente dai vari Paesi. Infatti, se il MCR e MR subissero delle


pressioni da parte di gruppi politici o economici, il Movimento non sarebbe pi
neutrale.
5) VOLONTARIATO
I collaboratori del MCR e MR sono volontari, cio sono persone che accettano i
principi del Movimento e che decidono di far parte del Movimento
spontaneamente e senza esserne costretti.
6) UNIT
In ogni Paese ci pu essere solo una associazione di CR, dove tutti possono
partecipare. Ad esempio in Italia c la Croce Rossa Italiana. Questa
associazione cerca di garantire la sua presenza in tutto il territorio dello Stato.
7) UNIVERSALIT
Tutte le CR, che sono nei vari Paesi, fanno parte del MCR e ogni CR ha gli
stessi diritti delle altre; tutte le societ, inoltre, hanno il dovere di aiutarsi una
con laltra.

Capitolo 3
La Croce Rossa Italiana a Bolzano

L'Associazione Italiana della Croce Rossa un ente di diritto pubblico non economico
che svolge la sua missione in ambito internazionale. Suo obiettivo quello di garantire
assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Come ente
di alto rilievo, posta sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, sottoposta
alla vigilanza del Ministero della Salute, del Ministero dell'Economia e delle Finanze e
del Ministero della Difesa, ciascuno per quanto di competenza. Nelle sue azioni a livello
internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in
conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli
altri interventi.
La Croce Rossa presente a Bolzano, che anche sede del Comitato della
Provincia Autonoma, a Merano, a Bressanone, a Laives, a Ortisei Val Gardena e a S.
Leonardo in Val Passiria.
La Croce Rossa in Alto Adige viene costituita nella seconda met del 1800 come
Croce Rossa Austriaca, perch la provincia di Bolzano apparteneva allora all'Impero
Austro-Ungarico. A seguito dellannessione del Sudtirolo all'Italia dopo la prima guerra
mondiale, anche la Croce Rossa viene incorporata dall'Associazione Italiana della Croce
Rossa.
Le prime notizie riportate dalla stampa locale riguardano il 1879, quando a
Bolzano si costituisce la Sezione Femminile, la cui assistenza rivolta per lo pi ai
bisognosi. Presso l'ospedale di Bolzano sono inoltre addestrate signore e signorine
che intendevano impegnarsi in caso di guerra come infermiere volontarie. Nel comune
di Bolzano il trasporto degli ammalati o dei feriti, fino al 1911, viene fatto con una
lettiga su ruote manovrata a mano, di propriet comunale. Solamente in quest'anno si
propone di allestire anche a Bolzano, come gi era stato fatto a Innsbruck, un'ambulanza
trainata da cavalli. Il servizio non svolto dalla Croce Rossa, bens dalla Freiwillige

Rettungsgesellschaft, una compagnia di volontari operativa a Bolzano e a Gries. Sar,


infatti, solo dopo la prima guerra mondiale che la Croce Rossa amplia i propri obiettivi,
decidendo di rivolgersi non pi unicamente all'assistenza durante le guerre, ma anche
alle operazioni di soccorso in tempo di pace.
Seguendo una tradizione che ha riguardato una delle pi grosse attivit esercitate
dalla Croce Rossa Italiana, fino al 1978, anno della riforma sanitaria, che toglie la
gestione allassociazione, anche il Comitato di Bolzano si occupa della gestione delle
colonie estive.
Un impegno che la Croce Rossa di Bolzano si assume, con lo scoppio della
prima guerra mondiale, riguarda lapertura dell'ufficio ricerche, aiutando i familiari di
prigionieri per fornire loro, su richiesta, tutte le informazioni possibili sui loro cari. Nel
frattempo si occupa sempre di pi dell'assistenza ai feriti di guerra, sia a quelli ricoverati
in Sudtirolo sia a quelli in transito. In seguito all'annessione del Sudtirolo all'Italia,
anche la locale Croce Rossa viene inglobata nella Croce Rossa Italiana; di conseguenza,
anche la Freiwillige Rettungsgesellschaft viene incorporata dalla Croce Rossa.
Negli anni della seconda guerra mondiale la Croce Rossa altoatesina svolge un
ruolo importante perch l'ufficio ricerche si impegna attivamente per raccogliere
informazioni sui prigionieri di guerra e sui deportati civili in transito, cos come intensa

lassistenza ai feriti e agli ammalati, nonch ai bisognosi. Terminata la guerra,

Merano diventa una citt ospedale, perch vengono aperti una trentina di centri nei quali
sono ricoverati e assistiti gli ex-deportati rimpatriati, sino a quando sono nelle
condizioni di fare rientro dalle proprie famiglie.
Nella seconda met del ventesimo secolo anche gli uomini e le donne della
Croce Rossa altoatesina sono sempre pi impiegati in missioni di soccorso all'estero. La
prima missione importante da ricordare l'opera svolta dall'allora capitano Gianluigi
Ragazzoni durante la guerra di Corea, impegnato nell'ospedale da campo n. 68 della
C.R.I. e inquadrato in una missione di pace dell'ONU. In seguito numerose infermiere
volontarie, Pionieri, Volontari del Soccorso e membri del Corpo Militare sono andati sui

luoghi dove era richiesto l'intervento in missioni di pace dell'Italia: Libano, Israele,
Romania, ex-Jugoslavia, Albania, Eritrea, Somalia. Nel contempo lintervento anche
della Croce Rossa di Bolzano si ampliato in occasione di calamit naturali e catastrofi:
il terremoto del Friuli del 1976, quello in Irpinia del 1980, ove la Croce Rossa
altoatesina rimasta per oltre un anno, la grossa alluvione di Salorno del 1981, il
disastro di Stava, i terremoti che hanno colpito l'Italia centro-meridionale negli anni '90,
l'alluvione di Alessandria, lo tsunami dello Sri Lanka del 2004, il terremoto de L'Aquila
del 2009 e quello di Haiti del 2010. In anni pi recenti, anche la Croce Rossa altoatesina
stata sempre pi coinvolta dal Governo in grosse operazioni come l'assistenza ai
profughi albanesi, alloggiati in alta Val Punteria, e l'assistenza ai profughi bosniaci,
fuggiti dal conflitto che ha devastato l'ex-Jugoslavia nella prima met degli anni '90.
Nel 1998 il Consiglio dei Ministri approva il nuovo Statuto della Croce Rossa e,
cos, anche a livello provinciale vi sono dei grossi cambiamenti: il Comitato della Croce
Rossa della Provincia Autonoma di Bolzano si separa dal Comitato regionale di Trento e
viene equiparato ad un Comitato regionale. Per la prima volta, la Croce Rossa diretta
da un Consiglio Direttivo non pi nominato, come avveniva in passato, ma eletto dai
soci attivi, sotto la presidenza di Erwin Kob. Nel Consiglio Direttivo sono rappresentate
anche le istituzioni pubbliche, Stato, Provincia e Comune, con i rispettivi rappresentanti.
Le grandi scelte strategiche e gestionali sono finalmente fatte, collegialmente, da coloro
che lavorano quotidianamente per la comunit. Purtroppo, negli ultimi dieci ci sono stati
alcuni commissariamenti, ma le nuove elezioni, che si sono concluse a livello nazionale
il 27 gennaio 2013, sono state di grande importanza, poich hanno posto fine al
commissariamento ad ogni livello territoriale e hanno restituisce la guida
dell'Associazione ai rappresentanti scelti dai soci. I soci hanno potuto cos, anche a
livello provinciale, tornare a scegliere direttamente il loro Presidente, attualmente
ancora in carica: il dr. Brasola.

Capitolo 4
Il mio volontariato nella sede della Croce Rossa di Bolzano: unesperienza di
formazione significativa

Mi sono avvicinato allattivit della Croce Rossa di Bolzano a seguito di un evento che,
in quel momento a me era sembrato tremendamente drammatico, ma che ha lasciato in
me un segno indelebile ed stata la ragione per cui oggi faccio parte come volontario
appunto della Croce Rossa, svolgendo attivit di volontariato sullambulanza.
Era il pomeriggio del 23 ottobre 2013 quando, camminando tranquillamente
lungo una via della citt (via Milano), mi sono accorto che davanti a me un anziano
signore, a causa di un improvviso malore, si era accasciato proprio davanti a me. Ho
provato un attimo di confusione, perch non avevo la minima idea di cosa fare, di come
intervenire. Mi sentivo perso, disorientato al punto, incapace di reagire tanto che in un
primo momento non ho nemmeno pensato a chiamare i soccorsi. Poi per ho reagito: mi
sono avvicinato allanziano signore e gli ho chiesto se si sentiva bene e quando ho
capito che la situazione non era cos grave come mi ero immaginato, ho capito che
dovevo chiamare i soccorsi, ma lanziano, aprendo gli occhi, mi ha invitato a non farlo,
sussurrandomi che aveva solo bisogno di riposarsi ancora qualche minuto. I sintomi
per erano chiari: pallore in viso, tremore, brividi, sudore freddo alla fronte, senzaltro
si trattava di un evidente stato di shock, causato da quello che ora so essere un
abbassamento improvviso dellafflusso di sangue che scorre allinterno dei tessuti del
corpo, al quale gli arti, che hanno ruolo importante nel trasporto del sangue in senso
centrifugo, cio dal cuore alla periferia, si contraggono per far si che il sangue affluisca
in maniera pi rapida e veloce.
Ora so che, trovandosi di fronte ad una situazione del genere, molto importante
tenere sotto controllo i parametri vitali, ossia il battito cardiaco e il respiro, che devono
mantenersi regolari. Quel giorno, fortunatamente, lanziano signore era cosciente e se a

me era sembrata una situazione tragica, in realt il suo stato di shock non era
gravissimo. Io, per, mi sentivo come se camminassi sulle sabbie mobili, disorientato,
incapace di affrontare la situazione. Quel signore anziano aveva bisogno di me e io non
ho saputo capire la situazione e alla fine non gli sono stato daiuto. Lui si rialzato da
solo e si allontanato in silenzio. Io sono rimasto immobile, senza parole, sentendo che
la mia presenza in quel luogo in quel momento non era servita a nulla, insomma mi
sentivo inutile. Provavo una brutta sensazione e ancor oggi mi capita di ripensare a
quella circostanza e provare la stessa sensazione di disagio, di malessere provata allora
dallanziano signore. come se mi trovassi in uno stato di paralisi del sonno, ovvero di
paralisi ipnagogica. Una situazione che conosco bene, perch mi capita spesso di
risvegliarmi allimprovviso di notte e mi sento bloccato da qualcosa che non mi
permette n di muovermi, n di parlare. So che durer pochi minuti anche se sembrano
durare uneternit. La persona che si trova in una situazione simile del tutto cosciente,
ma riesce a svolgere solo pochi movimenti, tipo girare appena gli occhi. La medicina
dice che in questo dovuto al fatto che il corpo non collabora, non obbedisce alla mente
o, meglio, c una momento di discordanza fra corpo e mente.
Ho voluto raccontare quellevento che mi ha coinvolto in modo emotivamente
cos forte, perch, anche se stato poco piacevole per me, mi ha dato la giusta
motivazione ad iniziare la mia esperienza di volontariato allinterno della Croce Rossa,
unesperienza che ho affrontato subito con entusiasmo e convinzione perch essere
volontario della Croce Rossa richiede preparazione e saper svolgere azioni di primo
soccorso.
Per poter partecipare al servizio attivo nella Croce Rossa di Bolzano ho dovuto
seguire una formazione necessaria, che prevede il superamento di diversi esami. In
particolare io, prima di salire sullambulanza ho dovuto affrontare tre esami: il primo
al termine del corso base e gli altri due rivolti specificatamente al soccorso in
autoambulanza. Oggi, con mio grande orgoglio e soddisfazione, posso svolgere il mio
servizio di volontariato sulle autoambulanze, che rappresentano il mezzo di soccorso pi
diffuso del territorio e, quindi, la prima linea di intervento.
Dietro al servizio di volontariato sullambulanza ci sta unorganizzazione del
servizio attenta e motivata. Per quanto riguarda la copertura del servizio sulle

ambulanze, ogni mese nella sede della Croce Rossa di via Bohler vengono pubblicati gli
orari che vanno coperti dal servizio e ogni volontario segna sul tabellone la propria
disponibilit a coprire dei turni. In base al turno prescelto ogni volontario dovr
impegnarsi ad essere attivo sui vari automezzi che saranno in servizio. Le
autoambulanze sono di diversi tipi (RTW, KTW, NAW, NEF 8, NEM, RTH, ITH) in
base alle diverse tipologie dintervento richiesto. Come principianti si ha lopportunit
di salire solo ed esclusivamente su RTW (Rettungs Transport Wagen) o su KTW
(Kranken Trasport Wagen), cio su mezzi che riguardano il Trasporto auto soccorso e il
Trasporto auto malati. Un turno di servizio normalmente organizzato cos:
-

dalle 7.00 alle 19.00 per il Trasporto auto soccorso;

dalle 5.45 alle 14.45 per il Trasporto auto malati.


Ogni volta che un volontario chiamato a coprire un turno, sia di notte che di
giorno, deve fare la checklist, che significa fare il controllo del materiale necessario a
tutti gli operatori per svolgere lattivit sullambulanza. Fare la checklist, oltre ad essere
una buona pratica per lequipaggio ha anche una grande importanza per il paziente che
viene soccorso. Questo significa, per esempio, che, quando si va ad assistere un degente,
necessario avere tutte le attrezzature pronte per poter intervenire nel caso fosse
necessario.
Personalmente a me piace di pi svolgere volontariato su mezzi RTW, perch il
servizio di Trasporto auto soccorso pi movimentato e istruttivo dal punto di vista
medico. Anche il servizio su KTW ha i suo aspetti positivi, perch di grande utilit per il
paziente che viene prelevato direttamente a casa per essere accompagnato, per es., a fare
le analisi o al Laboratorio di via Novacella o al reparto prelievi dellospedale di
Bolzano. Il servizio RTW riguarda i servizi di emergenza, i cui interventi sono
caratterizzati in base ai codici di priorit dellintervento: giallo, verde, rosso. Per
esempio, in occasione di incidenti stradali, lintervento dellambulanza viene
generalmente classificato in codice rosso, quando le condizioni del paziente sono gravi
e, allora, lautoambulanza deve intervenire con prontezza, utilizzando i dispositivi o
segnali acustici e luminosi, mentre in casi meno gravi il codice pu essere giallo o
verde. In questi mesi ho partecipato a molti interventi in autoambulanza, uno dei quali
stato abbastanza cruento. Il giorno 13 marzo del 2014, a Bolzano, siamo dovuti

intervenire per soccorrere una ragazza in arresto cardio-respiratorio a seguito di


assunzione di stupefacenti. La paziente ha avuto la fortuna di essere stata soccorsa
prontamente da alcuni amici che erano con lei e, successivamente, siamo intervenuti noi
della Croce Rossa con il medico (NEF), abbiamo stabilizzato la paziente e poi
trasportata presso lospedale San Maurizio, dove si ripresa.
Come volontario sono il terzo soccorritore e questo significa occuparsi di
manovre semplici come rilevare la pressione della persona soccorsa, offrire ad essa
sostegno psicologico, misurare il livello della glicemia col glucometro, rilevare la
temperatura corporea, misurare la concentrazione di ossigeno del sangue. Anche se si
tratta ancora di interventi basilari, la soddisfazione che provo grande, perch mi sento
utile e mi sembra ogni volta di vincere quel senso di inefficienza, di nullit che avevo
provato quel per me, ora posso dire, lontano 23 ottobre 2013.

Kurze Einfhrung
Ich habe beschlossen, als Freiwilliger beim Roten Kreuz mitzuarbeiten, weil ich
von einigen Monaten in einer etwas schwierigen Situation war, die mich hat motiviert.
Es war an einem nachmittag a 23. Oktober 2013 und ich ging gerade in der
Mailandstrae spazieren. Vor mir ging ein alter Herr, der pltzlich auf dem fehstig
zusammen Sackte, weil ihn wahrschaeinlich schlecht war. Ich wusste nicht was ich
machen sollte, wie ich reagieren sollte und verga sogar Hilfe zu holen. Ich nherte
mich dem Herrn und bot ihm meine Hilfe an. Ich merkte, dass die Situation nicht
tragisch war und der alte Mann nicht wollte, dass ich einen Krankenwagen rief. Er
wollte einfach in Ruhe gelassen werden. Jetzt wei ich was dem alten Herrn passiert ist,
er hatte Kreislaufproblem. Nach einer Weile stand der Herr auf und ging. Diese
Situation hat mich zum Nachdenken angeregt und ich wollte lernen wie man sich in
solchen Situationen richtig Verhlt. Deshalb habe ich mich als Freiwilliger Helfe beim
Roten Kreuz gemedet.

Fonti
-

Elementi introduttivi alla Croce Rossa, Croce Rossa Italiana, Roma

Appunti di primo soccorso, Croce Rossa Italiana, Roma

http://www.cri.it

http://it.wikipedia.org/wiki/Croce_Rossa_e_Mezzaluna_Rossa_Internazionale

http://crivalnestore.netfirms.com

http://www.crisesto.org/web/content/articles/diventa-volontario
-

http://www.controluce.it/notizie-old-html/giornali/a11n03/14-15dirittointernazionale.htm

http://www.critarquinia.it/area-4.html

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