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Empatia e postura psicoanalitica:

Secondo Freud
Einfuhlung sar la parola usata da Freud e tradotta, non sempre, con empathy (in
italiano spesso tradotto come immedesimazione il che serve a separarlo
dallidentificazione)
La visione di Freud secondo cui lEinfuhlung descriverebbe il processo di mettersi nella
posizione di un altro consciamente o inconsciamente. Freud sembra intendere che il
voler capire implichi necessariamente nellosservatore unattivazione subliminale
della stessa azione compiuta dalla persona che si sta osservando, che ci sia una
tendenza a diventare laltro ma con linterferenza dellesperienza acquisita dal
soggetto osservante, a modo suo. come se si trattasse della risonanza di uno
strumento che ha per le proprie corde e la propria timbrica. Secondo Freud quindi si
verrebbero a creare due possibilit rappresentative, che definirei una delloggetto e
una del s al posto delloggetto o risonante, dove lEinfuhlung, cio
limmedesimazione in senso stretto, apparterrebbe invece alla tendenza a diventare
proprio laltro, realizzando una dimensione percettiva probabilmente del tipo della
cosiddetta identificazione primaria o confusione primaria.
I processi di identificazione e il sentire insieme (simpatia)
Con Mitgefuhl, Freud definisce la simpatia, cio il sentire, soffrire insieme. La
differenza tra simpatia ed empatia sta nel fatto che nella simpatia si in due a sentire
mentre, mentre nellempatia solo uno a sentire mentre laltro deve capire e che
questo capire si basi anche su una tendenza subliminale a diventare laltro.

Einfuhlung:
1) Il concetto immerso in maniera incerta e ambigua in quello pi vasto di
identificazione, usato da Freud con lelasticit e lapprossimazione.
2) Per sembrerebbe differenziabile dallidentificazione in certi suoi usi nel senso
detto sopra
3) Limmedesimazione in una sua eccezione consisterebbe in una tendenza del
soggetto a diventare come loggetto (identificazione primaria)
4) Per in tale tendenza potrebbero subentrare dei fenomeni inibitori, sulla base
della propria esperienza di s, che renderebbero possibile una distinzione tra il
soggetto osservante e loggetto osservato.
5) Esiste una differenziazione tra Einfuhlung e Mitgenfuhl, tra simpatia ed empatia,
laddove nella prima prevale una comunanza, cio una condivisione di qualit
comune, mentre nella seconda prevale lo sforzo per poter comprendere
lesperienza dellaltro diverso, smorzando lesperienza analoga propria
dellosservatore.
Empatia e processi di identificazione
1) Identificazione primaria: confusione primaria, o identificazione ricorrente, o
onenes, o Einsfuhlung, come condizione di de-differenziazione del S e
delloggetto. In cui non sussistono i confini del S.
2) Identificazione secondaria: modificazione stabile della rappresentazione del
S sulla base di uno o pi attributi della rappresentazione delloggetto. I confini
S-oggetto sono mantenuti

3) Identificazione per condivisione di una qualit comune:


unidentificazione parziale. Uno dei due Io ha percepito unanalogia
significativa con un altro in un punto preciso. Si tratterebbe di un luogo di
coincidenza (Mitgefuhl)
4) Identificazione proiettiva
Con Fliess emerger il concetto di identificazione di prova, momentanee risonanze
e identificazioni, quindi con cui lautore si delineer come il primo ad aver cercato di
dare una spiegazione metapsicologica dellempatia.
Christine Olden la sensibilit di una persona verso unaltra pu essere chiamata
empatia soltanto quando non ci sono fini narcisistici, ma di relazioni oggettuali mature.
Un lavoro di comprensione profonda dellaltro, cio, comporterebbe unassoluta
assenza di confusioni. (empatia)
Greenson una conoscenza emotiva, la condivisione e lesperienza dei sentimenti di
un altro, poi dir: devo lasciare che una parte di me entri nel paziente , e
ripercorrere le sue esperienze come se io fossi lui, per vedere cosa succederebbe in
me mentre le vivo. Sto cercando di descrivere i processi che intervengono quando si
entra in empatia con il paziente (empatia)
Kohut Lespansione de s fino a includere laltro (empatia)

Empatia come processo percettivo


Dan Buie concepisce lempatia come un fondamentale processo percettivo per
conoscere lesperienza interna di unaltra persona, il quale necessita di una sufficiente
maturit nellambito della strutturazione del mondo intorno a chi ne fa uso. Chi
empatizza attuerebbe un processo di inferenza sulla base di un paragone tra gli stimoli
percettivi che gli provengono dallo stato interno delloggetto e vari riferimenti interni
propri che verrebbero attivati da stimoli analoghi. Tali riferimenti sarebbero di quattro
tipi:
1) Concettuali: concepibili come modelli sostanzialmente ideativi, strutturati nella
mente di chi empatizza.
2) Auto esperienziali: come una sorta di ricordi di esperienze prevalentemente
in ambito emotivo-affettivo e quindi come modelli di questo tipo.
3) Immaginativo-imitativi: come lo sforzo compiuto dallanalista, nel caso non
trovi nella sua esperienza dei riferimenti disponibili per lesperienza del
paziente, per creare una fantasia (unazione di prova), in qualche modo
simulare per s tale esperienza del paziente per poi poter fare un lavoro di
paragone. Si tratterebbe in sostanza di creare un modello di riferimento ad hoc.
4) Risonanti: nel senso detto prima, come risposta a forti emozioni negli altri.

Empatia e riconoscimento dellalterit


La fenomenologia distingue tre gradi di attuazione dellempatia:
1) Lemersione del vissuto (il soggetto pone attenzione alle manifestazioni
fisiche del vissuto interiore dellaltro (dalla faccia, dalla gestualit, dal tono della
voce) e tale attenzione sarebbe il frutto di uneducazione allascolto delle
emozioni e delle loro manifestazioni.

2) La sua esplicitazione riempiente (modalit con cui viene compresa


lesperienza dellaltro. Il soggetto rivelerebbe delle memorie proprie analoghe
alla percezione proveniente dallaltro)
3) Loggettivizzazione comprensiva del vissuto esplicitato (dopo locchiata
su di s il soggetto si centrerebbe nuovamente tutto sulla percezione dellaltro)

Edoardo Weiss e lidentificazione risonante


Lidentificazione risonante ha luogo quando le esperienze interiori di unaltra persona
che sono state duplicate dallIo del soggetto continuano, da questo stesso Io, a essere
emotivamente riconosciute nellaltra persona.
Ci significa due cose: che stato risvegliato e si sviluppato qualcosa di analogo
allesperienza delloggetto nella rappresentazione del S del soggetto osservante e
che non vi una parziale confusione S-oggetto, pur potendosi costituire una
condizione in tal senso predisponente. Quando invece si verifica la costruzione di
unaccurata rappresentazione oggettuale (immagine delloggetto) senza risonanze
nella rappresentazione del S del soggetto allora si parler, secondo Weiss, di
duplicazione risonante, e solo in tale condizioni si potr trattare di empatia.
Il mirroring e la concezione neurofisiologica di empatia
Jean Decety ritiene che in tale fenomeno rientrino quattro funzioni mentali, sia consce
che inconsce, e cio: 1) la condivisione affettiva, 2) lautoconsapevolezza, 3) la
flessibilit mentale, 4) i processi di regolazione.
Lidea sarebbe che laccoppiamento automatico tra percezione e azione tenda a creare
delle rappresentazioni condivise ma che entri in funzione la capacit di mantenere
distinte le due rappresentazioni evitando ogni forma di confusione tra s e laltro,
insieme a delle funzioni di flessibilit di regolazione emotiva che in sostanza
sembrerebbero rappresentare gli smorzatori in azione sulle corde del soggetto
osservante.

Infine Zanettovich riformula le tappe prima di giungere alla sintonizzazione empatica


di Meissner:
1) Lemozione del paziente, cui seguono 2) le sue espressioni motorie, vi
poi 3) la modificazione dellimmagine di s del paziente; 4) la loro
percezione nel terapeuta e la concomitante attivazione del sistema di
mirroring; questo equivale 5) nel terapeuta alla stimolazione di affettisegnale inconsci analoghi con 6) un effetto risonanza nellambito di
alcuni aspetti della organizzazione introiettiva (rappresentazione del
S) del terapeuta a livello inconscio o anche conscio; vi sarebbe poi 7)
unazione di inibizione modulata (gli smorzatori) su tale risonanza, che
crea la possibilit di 8) una maggiore centratura sullimmagine
oggettuale del paziente e infine lauspicata 9) costituzione della
sintonizzazione empatica con lesperienza soggettiva del paziente.

La sintonizzazione empatica potrebbe presupporre quindi la capacit di centrarsi


sullaltro grazie a quella che, in una visione pi ampia, potremmo chiamare una
rinuncia narcisistica nei propri confronti, che presuppone a suo volta un genuino
interesse per laltro e per il suo bene.

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