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Corso di

Progetto di Strutture
POTENZA, a.a. 2012 2013

Le Piastre
Equazioni di equilibrio e soluzioni
Dott. Marco VONA
DiSGG, Universit di Basilicata
marco.vona@unibas.it
http://www.unibas.it/utenti/vona/

STUDIO DELLE PIASTRE SOTTILI INFLESSE


l
bz

bz

Forza per unit di Area

w 0

u,v 0

z = 0
,

sulla Superficie Media


w(x, y, z) = w(x, y)

lineari sullo spessore

[F L ]
2

EQUAZIONI INDEFINITE DI EQUILIBRIO


In presenza di sole forze ortogonali al piano della sezione

M x ,x + M xy, y Qx = 0

EQUILIBRIO X
(momenti intorno a x)

M xy, x + M y , y Qy = 0

EQUILIBRIO Y
(momenti intorno a y)

Qx ,x + Qy , y + bz = 0

EQUILIBRIO ALLA
TRASLAZIONE VERTICALE

Procedendo eliminando i termini relativi al taglio

EQUAZIONI INDEFINITE DI EQUILIBRIO


Riduciamo il problema dello studio delle piastre ad un problema
con una sola equazione in una sola incognita w
Poich vale lequazione di collegamento:

M = Cf
Mx

M
=

M xy

0 wxx
1

1

0 wyy

0 0 1 wxy

Esplicitando tutti i termini


Derivando due volte rispetto a x e y

E h3
D=
12 (1 2 )

EQUAZIONI INDEFINITE DI EQUILIBRIO

w
w
M x = D 2 + 2
y
x
2

2w 2w
M y = D 2 + 2
y
x
2
w
M xy = D (1 )
xy
Derivando due volte rispetto a x e y

EQUAZIONE DI LAGRANGE

4w
4w
4 w bz
+2 2 2 + 4 =
4
x
x y
y
D
EQUAZIONE DI LAGRANGE
Tale equazione detta anche
EQUAZIONE DELLA SUPERFICIE ELASTICA

per le piastre a spessore costante


Consente di risolvere il problema in una sola incognita w
Introducendo loperatore di Laplace

2
2
= 2 + 2
x y

OPERATORE DI LAPLACE
Operatore di Laplace

= 2 + 2
x y
2

Lequazione di Lagrange si semplifica ulteriormente assumendo la


forma

bz
(w) = w =
D
2

Loperatore di Laplace non varia se cambia il sistema di


riferimento

MOMENTO INVARIANTE
Consideriamo la quantit:

M =

Mx + M y
1 +

Ha evidentemente la dimensione
di un momento

Sostituendo le espressioni dei momenti flettenti:

2 w
2 w
M x = D 2 + 2
y
x

D
M=
1 +

2w 2w
M y = D 2 + 2
y
x

2w
2 w 2 w
2w 2w
2w
2 + 2 + 2 + 2 = D 2 + 2
y
x
y
y
x
x

MOMENTO INVARIANTE
Ovvero:

M = D w

Questo significa che il momento M calcolato in un generico punto


di una piastra indipendente dallorientamento del sistema dassi
di riferimento
Per tale ragione al valore M si attribuisce il nome di
MOMENTO INVARIANTE
Tale invarianza non una propriet di M ma delloperatore
laplaciano
Dimostriamo tale propriet delloperatore laplaciano

OPERATORE DI LAPLACE
Per dimostrare che loperatore di Laplace invariante rispetto al
sistema di riferimento ovvero rispetto al sistema di assi
Consideriamo una funzione w(x,y). Ovviamente sar anche w(u,v)
Siano ad esempio le coodinate di un generico punto P

u = x cos + y sin

y
v

u
P

v = x sin + y cos
u x cos
v = y sin

x

sin
cos

OPERATORE DI LAPLACE
y
v

u
P

u
= cos
x

u
= sin
y

v
= sin
x

v
= cos
y

w w u w v w
w
=
+
=
cos sin
x u x v x u
v
w w u w v w
w
=
+
=
sin + cos
y u y v y u
v

OPERATORE DI LAPLACE
Per sintetizzare la trattazione, consideriamo gli operatori:

Che si trasformano in:

= cos sin
v
x
u

= sin + cos
y
u
v

Di conseguenza :
2
2
2

2
2
=
cos

sin

=
cos

2
sin

cos

+
sin
2

2
2
x
u
v
u
uv
v

2
2
2
= sin + cos = sin 2 + 2 sin cos
+ cos 2
2
y
u
v
u
uv
v
2

OPERATORE DI LAPLACE
Di conseguenza sommando:

2 2
+ 2=
2
x y
2

2
2

2
2
2
2
cos 2 2 sin cos
+ sin 2 + sin 2 + 2 sin cos
+ cos 2
u
uv
v
u
uv
v
2

2
2
2
2
2
2
2
cos 2 + sin 2 + sin 2 + cos 2
u
v
u
v
2

2
2
= 2+ 2
u v

OPERATORE DI LAPLACE
Infine sommando membro a membro si ha:

+ 2= 2+ 2
2
x y
u v
2

Tale relazione rappresenta il concetto di


invarianza delloperatore di Laplace
Ovvero data una qualunque funzione w(x, y) in suo operatore di
Laplace indipendente dal riferimento

OPERATORE DI LAPLACE
Relazione di invarianza

2
2
2
2
+ 2= 2+ 2
2
x y
u v
Poich il momento invariante stato espresso nel seguente modo

2 w 2 w
M = D 2 + 2
y
x
Risulta:

2 w 2 w
2w 2w
M = D 2 + 2 = D 2 + 2
y
v
x
u

M invariante rispetto al sistema di riferimento

SOLUZIONE DELLE PIASTRE INFLESSE


Nellipotesi di validit della teoria di Kirchhoff Love
In un qualunque punto P della piastra si ha

uP
x
x =
= z
x
x
y
vP
y =
= z
y
y
Quindi:

P
x

y
E
E
( x + y ) =
z ( x + y )
x =
2
2
1
1
E
E
y =
( y + x ) =
z ( y + x )
2
2
1
1

SOLUZIONE DELLE PIASTRE INFLESSE


In termini di sollecitazioni le ipotesi riportate si traducono in:
h
2
h

Qx = xz dz

xz
x

yz y

yx xy

My

Mxy
z

Qy = dz

M x = z dz
Qx

Qy

h
2
h yz

2
h
2
h x

Mxy

Mx

h
2
h

M y = y z dz
h
2
h

M xy = xy z dz

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Bordo incastrato
Bordo rettilineo parallelo allasse y incastrato

Sono nulli spostamento e rotazione lungo il bordo

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Bordo incastrato parallelamente a y
x

w=0

Lungo tale bordo (contorno) risulta


Le uniche reazioni vincolari che interessano sono

Qx ; M x ; M xy

x = 0
y = 0

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Se il bordo incastrato non parallelo ad uno dei due assi le
condizioni al contorno diventano:

w=0

bordo = 0
bordo = 0
Le uniche reazioni vincolari che interessano sono taglio, flessione
e torsione

Qx ; M x ; M xy

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Bordo appoggiato parallelamente a y
x

Le condizioni al contorno devono esprimere lannullarsi


dellabbassamento in corrispondenza del vincolo di bordo e
lannullarsi del momento intorno al bordo stesso

w = 0; M x = 0

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Dalla teoria di Kirchhoff

w
x =
x
w
y =
y

2w
2 w
+ 2 = 0
2
x
y

2 w
=0
2
x

Se il bordo su cui la piastra appoggiata parallelo a x si ha:

w
=0
2
y
2

In entrambi i casi lungo il bordo si ha:

w=0

M =0

Poich M invariante rispetto al sistema di riferimento delle


coordinate le condizioni

LE CONDIZIONI AL CONTORNO

w=0

M =0

esprimono un vincolo di appoggio comunque sia orientato nel


piano x, y
Questo vuol dire che w invariante rispetto allasse del bordo
(appoggio)
Poich anche M invariante (per definizione) qualunque bordo
comunque orientato su cui la piastra appoggiata gode delle
propriet suddette ovvero

w w
+ 2 = w = 0
2
x
y
2

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Bordo libero
x

Differisce dal caso del bordo appoggiato perch diviene nulla la


reazione R ma non nullo labbassamento verticale. Le condizioni
lungo il bordo sono dunque

R = 0; M f = 0

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Bordo libero
Se il bordo libero parallelo allasse y si ha
2
2w
w
M x = D 2 + 2
y
x

La reazione vale

M xy

M xy
M x
R = Qx +
=
+2
y
x
y
3w
3w
3w
R = D 3 + 2 + 2(1 ) 2
y x
y x
y

LE CONDIZIONI AL CONTORNO
Bordo libero
3
3w
w
R = D 3 + (2 ) 2
y x
y

Le condizioni al contorno diventano quindi:

2w
2w
2 + 2 = 0
y
x

3w
3w
y 3 + (2 ) y 2x = 0

LA PIASTRA INDEFINITA APPOGGIATA SU DUE LATI

Una
piastra
si
considera
indefinitamente appoggiata se ha
una dimensione longitudinale y ,
nella direzione parallela agli appoggi,
tanto maggiore della direzione
trasversale
x
da poter essere
considerata di lunghezza indefinita

Soggetta ad un carico esterno


ortogonale al piano della piastra
evidente che la deformata sar
contenuta soltanto nel piano (x, z)
ovvero sar una deformazione di
tipo cilindrico ed indipendente da y

LA PIASTRA INDEFINITA APPOGGIATA SU DUE LATI


Possiamo considerare lanalogia con
la una trave appoggiata

p0
x
L

In tal caso la deformata dipende


soltanto
dalla
coordinata
longitudinale x (come per le travi)

Per una trave appoggiata agli estremi, di altezza h e larghezza


unitaria, e soggetta ad un carico uniformemente ripartito p0 la
deformata data da:

p0
(
w0 =
x 4 2Lx3 + xL3 )
24EJ
h3
J=
12

LA PIASTRA INDEFINITA APPOGGIATA SU DUE LATI


Analogia Trave Piastra
La deformata cilindrica corrisponde al carico p0 uniforme con:
Mx Pari al momento di una trave appoggiata e caricata con p0
My Pari a Mx
La deformazione uguale a quella della trave appoggiata
2
moltiplicata per (1 )2
w = w0 1

Tali risultati si spiegano


considerando
il
comportamento di una
striscia
isolata,
di
larghezza unitaria, di una
piastra generica

1+y
L=1
y

1-y

LA PIASTRA INDEFINITA APPOGGIATA SU DUE LATI


La deformazione trasversale dovuta alleffetto Poisson ha valore:

y = x =

x
E

Nella piastra indefinita, invece, la deformazione trasversale nulla

1
y = 0 y = ( x x ) = 0
E
Le tensioni e sollecitazioni valgono quindi

y = x

M y = Mx

Infine la deformazione vale:

1
1 2
x = ( x y ) =
x
E
E

L=1
y

LA PIASTRA INDEFINITA APPOGGIATA SU DUE LATI


Per lanalogia con la trave risulta
evidente che considerando delle singole
strisce di larghezza unitaria ciascuna di
queste potr essere trattata come la
trave appena descritta. La deformata
cilindrica (funzione solo di x) vale:

p0 4
(
w( x) =
x 2Lx3 + xL3 )
24D
Si ricava inoltre:
L

2 w p0 2
(
=
x Lx)
2
x
2D

2w 2w
=
=0
2
y
yx

LA PIASTRA INDEFINITA APPOGGIATA SU DUE LATI


Le sollecitazioni taglianti valgono:

Qx = p0 x
2

Qy = 0

p = p0
x

I momenti flettenti

p0 2
M x = (x 2Lx)
2
L

M y = Mx

M xy = 0

METODI DI RISOLUZIONE DELLE PIASTRE


Da quanto finora visto risulta evidente che la risoluzione del
problema delle piastre consiste nella determinazione della
deformata w nota la quale possibile tramite le equazioni di
equilibrio e di collegamento determinare tutte le caratteristiche
della sollecitazione
Equazioni di equilibrio
e collegamento

Noti abbassamenti w

Sollecitazioni
La risoluzione del problema in coordinate rettangolari equivale
alla risoluzione dellequazione di Lagrange portando in conto le
condizioni al contorno

METODI DI RISOLUZIONE DELLE PIASTRE: ESEMPI


I metodi di risoluzione del problema delle piastre sono moltissimi
a seconda dei vari casi particolari a cui ci si riferisce
Tra i pi comuni e che di seguito sono trattati ricordiamo
Metodo di risoluzione di NAVIER per la piastra
rettangolare appoggiata

Metodo di risoluzione alle DIFFERENZE FINITE


Metodo di risoluzione agli ELEMENTI FINITI

LA SOLUZIONE DI NAVIER
La soluzione di Navier per la piastra di forma rettangolare
appoggiata sul contorno deriva dalla teoria di Kirchhoff
necessario innanzi tutto ricordare lo
sviluppo in serie di Fourier dei seni
Data una generica funzione f(x) della variabile x definita in un
intervallo 0 a si definisce sviluppo di Fourier in serie di seni
della funzione f(x) in un intervallo 0 a convergente in ogni
punto dellintervallo ad f(x) la seguente espressione:

nx
f (x ) = an sin
a
n =1

0 xa

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Sviluppo in serie di Fourier dei seni
I coefficienti a1 , a2 , ., an si chiamano coefficienti di Fourier
della funzione f(x) nellintervallo 0 a
Per determinare i coefficienti di Fourier di un data funzione si
procede nel seguente modo

Moltiplicando entrambi i membri per

rx
nx
rx
f ( x )sin
= an sin
sin
a
a
a
n =1
Essendo r un qualsiasi intero positivo

sin(rx a )

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Integrando in x tra 0 ed a
a

rx
nx
rx
f ( x )sin
dx = an sin
sin
dx
a
a
a
n =1
0

Com noto per un sistema di funzioni ORTOGONALI si ha:

nx
rx
0 sin a sin a dx =
a

0r n
a
r =n
2

Per cui la sommatoria si riduce al solo termine n = r


a

rx
a
f ( x )sin
dx = ar
2
a

2
nx
an = f ( x )sin
dx
a0
a
a

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Consideriamo la somma parziale:

rx
Sq = an sin
a
n =1
q

Ovvero la serie di Fourier interrotta al suo termine q-esimo


Si pu dimostrare che Sq approssima la media di f(x)
nellintervallo 0 a . Lapprossimazione migliora con laumento
del numero di termini (q) considerati
In sostanza per

Lerrore tende ad annullarsi

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Consideriamo la somma parziale:

rx
Sq = an sin
a
n =1
q

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Sotto ipotesi generalmente verificate lo sviluppo in serie di seni
converge alla f(x) in ogni punto eccettuati eventualmente gli
estremi
Per una funzione simmetrica sono nulli tutti i termini di Fourier di
ordine PARI mentre per una funzione antisimmetrica sono nulli i
termini di ordine DISPARI
Sviluppo in doppia serie di seni per una funzione di due variabili

mx
ny
f (x, y ) = amn sin
sin
a
b
m=1 n =1

x =a y =b

4
mx ny
amn =
f ( x, y )sin
sin
dxdy

ab x=0 y =0
a
b

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Piastra rettangolare
a

Per quanto visto in relazione allo sviluppo in serie di Fourier si


pu affermare che lo sviluppo in doppia serie di seni si annulla sul
contorno insieme con le sue derivate seconde, ovvero:

y 2

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Consideriamo una piastra rettangolare appoggiata caricata
sinusoidalmente. Supponiamo che sia sinusoidale anche la
deformata ovvero che risponda ad una legge del tipo:

mx ny
sin
w = amn sin
a
b
Applicando quanto visto in precedenza sullo sviluppo in serie di
Fourier si ha:
Sul contorno le
condizioni sono:

w=0

w
w
= 0 ; 2 =0
2
x
y
2

Applicando loperatore di Laplace alla legge della deformata


2
2
2
2

m
n
m
x
n
y
m
n

2
2
= 2 + 2 w
w = 2 + 2 amn sin
sin
b
a
b
b
a
a

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Quindi:
2

m n
mx ny
w = 2 + 2 amn sin
sin
b
a
b
a
2

Sostituendo nellequazione di Lagrange e risolvendo rispetto al


carico esterno si ha:

mx ny
bz = bmn sin
sin
a
b
Inversamente dato un carico esterno si pu determinare la
deformata w e risulta
bmn
a
=
mn
bz
2
2
2 2
n
w=
4 m
D 2 + 2
D
b
a

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Consideriamo una piastra rettangolare appoggiata comunque
caricata
Basta sviluppare il carico esterno in serie di seni (Fourier)
ponendo:

mx ny
bz ( x, y ) = bmn sin
sin
a
b
m=1 n =1

Noti quindi i coefficienti bmn si pu determinare la deformata

mx ny
w(x, y ) = amn sin
sin
a
b
m=1 n =1

Il carico e quindi la deformata vengono decomposti in onde


sinusoidali

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Questo procedimento che consiste nel decomporre il carico e la
deformata in onde sinusoidali prende il nome di
Soluzione di NAVIER
importante ricordare che lutilizzo di tale procedimento di
scomposizione i serie di seni per la risoluzione del problema della
piastra dipendono dal verificarsi delle seguenti condizioni:
La funzione incognita sia finita in tutto il suo campo di
definizione
Si annulli insieme alle sue derivate sul contorno del
dominio rettangolare
Nellequazione compaiano solo derivata di ordine pari
rispetto alla variabili

LA SOLUZIONE DI NAVIER
Applicazione e gradi di approssimazione del metodo di
Soluzione di NAVIER
Nelle applicazioni pratiche non possibile considerare gli infinti
termini delle doppie serie relative ai carichi e alla deformata
Si pone quindi:

mx ny
bz ( x, y ) = bmn sin
sin
a
b
m=1 n =1
q

mx ny
w(x, y ) = amn sin
sin
a
b
m=1 n =1
q

Si prendono in considerazione soltanto i primi q2 termini della serie

LA SOLUZIONE DI NAVIER
ESEMPIO: Piastra rettangolare caricata uniformemente
x =a y =b

4
mx ny
Dallespressione: amn =
f ( x, y )sin
sin
dxdy

ab x=0 y =0
a
b
Si ottiene:

16
bmn =
bz
mn

Per n ed m dispari

w w
; 2
2
x y
2

Si possono quindi ricavare i coefficienti di Fourier per


Considerando solo il I termine si ottiene :

a4
wmax = 0.00416 bz
D
M max = 0.00410 (1 + ) bz a 2

LA SOLUZIONE DI NAVIER
ESEMPIO: Piastra rettangolare caricata uniformemente
I valori esatti sono invece:

a4
wmax = 0.00406 bz
D

M max = 0.00368 (1 + ) bz a 2

Lerrore percentuale che si compie sulla deformata pari a 2.5%.


La convergenza praticamente immediata
Per il momento M lerrore pari a circa il 10%. La convergenza
pi lenta
Per ottenere pi rapidit di convergenza ci sono ulteriori
procedimenti variabili in funzione degli specifici casi a cui ci si
riferisce

METODO SEMPLIFICATO DI GRASHOF


Il metodo semplificato di Grashof per la soluzione del
problema della piastra rettangolare appoggiata sul contorno
bz
y

Si immagina che la piastra sia costituita da strisce affiancate nelle


due direzioni x e y. Le strisce nella direzione x portano la quota
parte del carico esterno bz,x quelle in direzione y la quota parte del
carico esterno bz,y con:

bz = bz , x + bz , y

METODO SEMPLIFICATO DI GRASHOF


La congruenza imposta in corrispondenza del centro della
piastra. Si intuisce che le due strisce centrali, nelle direzioni
ortogonali x e y, hanno lo stesso abbassamento
Poich gli abbassamenti sono proporzionali al carico ed alle
dimensioni della piastra secondo lespressione:

pxlx4

Per la striscia parallela a x

pyl y4

Per la striscia parallela a y

Deve risultare:
Da cui:

px = p

pxlx4 = p yl y4
l y4
lx4 + l y4

lx4
py = p 4 4
lx + l y

METODO SEMPLIFICATO DI GRASHOF


I corrispondenti momenti valgono

lx2l y2

1 2 1 2
M x = pxlx = ply 4 4
8
8
lx + l y

lx2l y2

1 2 1 2
M y = pyl y = plx 4 4
8
8
lx + l y

da notare che nella direzione del lato minore si ottiene la


sollecitazione maggiore:
2
l
Mx
= y2
M y lx

Come daltronde si pu intuire considerando che, a parit di


abbassamento in mezzeria, la striscia pi corta deve avere una
curvatura maggiore quindi un momento maggiore

METODO SEMPLIFICATO DI GRASHOF


Ne consegue che per piastre di forma allungata la collaborazione
tra le strisce di lunghezza maggiore diventa irrilevante

l y2
lx2
1

Mx
My
1

0.25

0.111

0.0625

bz
y

METODO SEMPLIFICATO DI GRASHOF


Nella realt al funzionamento a graticcio considerato dal metodo
di Grashof si sovrappone linterazione torsionale tra strisce
parallele
P
Q

S
T

P1
Q1

Consideriamo due strisce adiacenti individuate rispettivamente dai


punti PSP1 e QTQ1. Le rotazioni delle strisce in S (S) ed in T (T)
considerate indipendenti sono diverse il che implica che le strisce
ortogonali sono soggette a torsione.

METODO SEMPLIFICATO DI GRASHOF


Il metodo di Grashof condurrebbe invece ai seguenti risultati
P
Q

S
T

bz
px = p y =
2

P1
Q1

5 bz a 4
a4
wmax =
= 0.00651 bz = +60%
D
384 2 D
1 bz 2
M max =
a = 0.0625 bz a 2 = +70%
82

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


Per membrana intendiamo un elemento strutturale superficiale
avente rigidezza flessionale nulla
Consideriamo una membrana di forma qualsiasi che sia tesa
uniformemente sul suo contorno
Tale azione esercitata da una forza H per unit di lunghezza

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


Tutti gli elementi interni sono tesi della stessa quantit (la forza H)
H

Supponiamo di applicare un carico p ortogonale alla membrana

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


Sia il carico

tale da creare abbassamenti w senza alterare lo

stato tensionale dovuto ad


(incogniti) piccoli

H,

ovvero siano gli abbassamenti

H
H

p
H
H

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


Consideriamo nello spessore della membrana un elemento dx, dy
Esaminiamo lo stato di equilibrio di tale elemento in direzione
normale al suo piano
Gli spostamenti v sono determinati nellipotesi che siano
abbastanza piccoli da non provocare sensibile variazioni di H
dx

dy

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


Lo stato di equilibrio delle forze in direzione normale
allelemento dx dy analizzato considerando:
Il carico p
La componente della forza H lungo il lato dy

Hdy

La componente della forza H lungo il lato dx

Hdx

dx

dy

H
1
2
H

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


Il carico esterno vale pdxdy

dx

Le componenti di H lungo y
valgono:

dy

H dy sin 1
+ H dy sin 2

H
1

2
H

Nellipotesi di piccole deformazioni

w
sin 1 tan 1
x

w 2 w
sin 2 =
+ 2 dx
x x

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


dx

Le componenti di H lungo y
diventano:

dy

w
H dy
x

w 2 w
+ H dy
+ 2 dx
x x

1
2
H

La somma delle componenti di H lungo y


2
w
w 2 w
w

H dy
+ H dy
+ 2 dx = H 2 dxdy
x
x
x x

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


Analogamente le componenti
lungo il lato dx delle forze H
valgono

dx

2w
H 2 dxdy
y

dy

H
1
2
H

Lequilibrio
quindi
determina come

2w
2w
p dxdy + H 2 dxdy + H 2 dxdy = 0
x
y

si

LA MEMBRANA TESA UNIFORMEMENTE


dx

Da cui semplificando

w w
p
+
=

2
2
x
y
H
2

dy

1
2
H

Equazione delle superficie


elastica
deformata
della
membrana
(detta
anche
superficie funicolare)

p
w =
H

ANALOGIA CON LA MEMBRANA TESA


UNIFORMEMENTE
La trattazione esposta analoga alla curva funicolare definita per
un carico p
dx

dy
H
H
1
H

2 y
p
=
2
x
H

2
H

2w 2w
p
+ 2 = w =
2
x
y
H

ANALOGIA CON LA MEMBRANA TESA


UNIFORMEMENTE
Lanalogia con la piastra comporta inoltre
1. Lequazione differenziale del momento invariante di una
piastra caricata con carico p coincide con quella funicolare di
una membrana caricata dal carico p e soggetta ad una
tensione uniforme H = 1.
Le ordinate della funicolare, nulle sul contorno, coincidono
con il momento M in tutti i casi in cui M risulti nullo sul
contorno
2. Lequazione differenziale della superficie elastica di una
piastra soggetta al momento invariante M coincide con quella
di una membrana caricata dal carico fittizio p = - M / D e
soggetta alla tensione uniforme H = 1
Le ordinate delle due superfici coincidono se la piastra
vincolata sul contorno dove sar w = 0

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