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GIUDICE COMPETENTE PER IL GIUDIZIO


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PROCURA DELLA REPUBBLICA


PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI
Sezione Reati cOIttro la Pubblica Ammi1listrazio1le

Proc.to

A~4))!

Ce1ltro Direzio1lale Isola ES Piano 111


Tel. 081-2236721 - Fax 081-2236098

/15
AL SIGNOR GIUDICE PER L'INDAGINI PRELIMINARI
SeDE

Trasmetto gli atti del procedimento in intestazione con richiesta di archiviazione in


relazione alle posizioni di:
1.
2.
3.
4.
5.
6.

COBELLIS Luigi, nato a Vallo della Lucania (SA) il 18.04.1963;


CONSOLI Angelo Giancarmine,nato nato a Sparanise (CE) il 14.04,1948;
FORTUNATO Giovanni, nato a Santa Marina (SA) il 03,05,1967;
VALIANTE Antonio, nato a Cuccaro Vetere (SA) il 22.03.1939;
BALDI Giovanni, nato a Cava d Tirreni (SA) il 05.11.1956;
PETRONE Anna, nata a Salerno il 12.09, 1975,

in ordine al delitto previsto e punito dall'art. 314 c,p ..


Il procedimento, nato da uno stralcio da altre indagini, ha per oggetto la verifica della
liceit delle modalit con le quali i responsabili dei Gruppi Consiliari ed i singoli Consiglieri
Regionali hanno conseguito ed utilizzato i fondi messi a loro disposizione, a vario titolo,
dal Consiglio Regionale della Campania.
La preliminare verifica delle diverse forme di contribuzione, svolta sia attraverso
l'accesso a fonti normative che con l'assunzione di informazioni da esponenti
dell'apparato burocratico dell'ente pubblico, consentiva di accertare che i canali d
finanziamento dell'attivit politica svolta a livello regionale sono, in realt, diversi e
caratterizzati, tra l'altro, da regimi giuridici, in termini di modalit di pagamento ,
rendicontazione e controlli, profondamente differenziati.
In primo luogo viene in rilievo il finanziamento ai Gruppi Consiliari realizzato
attraverso il capitolo 5011 del bilancio del Consiglio Regionale. L'importo erogato
complessivamente ai Gruppi, negli anni dal 2008 al 2012 riassunto nel foglio 8
dell'allegato n, 2 alla Informativa prot. 0621371/12 del 15.11.2012 del Nucleo pt della
Guardia di Finanza di Napoli ed ammonta ad oltre un milione di euro per ciascun anno.
L'inquadramento normativa di tale contribuzione riconducibile a varie leggi
Regionali che si sono succedute nel tempo (Legge Regionale 05 agosto 1972 n.6; Legge
Regionale 28 marzo 1987 n.20; Legge Regionale 30 aprile 1996 n.10 e Legge Regionale
15 dicembre 2004 n.12). (fogli 15 e ss. ali. 2 all'Informativa prot. 0621371/12 del
15.11.2012 di seguito indicata semplicemente Informativa).

Un'ulteriore forma di sostegno economico all'attivit politica dei Consiglieri Regionali


stata introdotta con la previsione, con Delibera n.245/1 del 27 gennaio 2004 del
Consiglio Regionale, di un capitolo di spesa, ovvero il 5093, finalizzato a finanziare le
attivit di informazione e comunicazione dei Gruppi Consiliari.
L'ammontare di tale capitolo di spesa , sempre per gli anni 2008-2012, riassunto
nella tabella di cui al foglio 25 dell'allegato n. 2 all'Informativa.
Con la stessa Delibera venivano approvate norme di dettaglio destinate a
regolamentare le modalit di erogazione e di utilizzo di questi fondi.
Viene, in particolare, in rilievo l'art.7 del Regolamento laddove stabilisce, per la
liquidazione dei compensi, che i Gruppi Consiliari, sulla base di idonee istruttorie,
trasmettono al Settore Amministrazione del Consiglio Regionale, ai fini della liquidazione
dei compensi, le fatture e/o altri documenti fiscali validi relativi alle prestazioni
professionali ricevute dai gruppi con l'obiettivo di divulgarne l'attivit.
Emerge, nitidamente, il coinvolgimento nel procedimento amministrativo di
liquidazione di tali somme il ruolo diretto dei Gruppi Consiliari, rappresentati dalla figura
del rispettivo Presidente, quali articolazioni istituzionali, di chiara natura pubblicistica, del
Consiglio Regionale.
Sempre in ordine alle modalit di pagamento delle somme di cui ai capitoli 5091 e
5093 (fondi della comunicazione) occorre sottolineare che, per il modo stesso in cui esse
sono regolate, il pagamento dovrebbe essere effettuato, mediante bonifici bancari,
direttamente in favore delle persone fisiche e/o societ erogatrici delle prestazioni.
Un'ulteriore forma di finanziamento all'attivit istituzionale dei singoli Consiglieri
rappresentata dal fondo assistenza attivit istituzionali (capitolo 5021 del bilancio).
Anche l'ammontare di tale capitolo di spesa , sempre per gli anni 2008-2012, riassunto
nella tabella di cui al foglio 25 dell'allegato n.2 della nota prot. 0621371/12 del 15.11.2012.
La normativa di riferimento rappresentata dalla Legge Regionale n. 18 del 16
dicembre 2000 e dalla Legge Regionale n.1 O dell'11 agosto 2010.
Quanto al regime della rendicontazione di questi ultimi fondi, si osserva che la stessa
legge, pur qualificando tali somme come rimborsi, e, quindi, destinate a ristorare i
Consiglieri Regionali di spese da loro precedentemente ed effettivamente sostenute per
finalit istituzionali, lo descrive, poi, come forfettario non prevedendo alcuna norma sul
tipo di rendicontazione.
Di fatto, nella prassi rilevata dalla polizia giudiziaria presso gli Uffici del Consiglio
Regionale, la Ragioneria si limita a somministrare al Consigliere Regionale un modello di
autocertificazione che di seguito si riporta sulla cui effettiva idoneit a giustificare o
riscontrare alcunch non c' bisogno di fare commenti.

\
IL SOTTOSCRITTO CONSIGLIERE REGIONALE,
Tl:OL1RE DEL' DIIUTlj' DI "~IZI.1TIV.I LECISLATIf'A
VICHIARA. SOlTO LA l'PfJf'RIA RESPONSABILIIA'. [)f AVF:I?
SOSTENUTO U: .)N,SI-: DI CUI ALL'ART JJ OHI. PRHiO
COMMA DI;LLA L. R f !,I)8.2001. N" Irl.Al SENSI DEL! 'ART,
76 or;l. JJP R. -145 DEL 28.12 2UOO. RELATiVE AL N.ll/o/)O
DAI..
..AL.
PER COA1PLESSIVE C ..........

NE CJ1IEDE. l'EI/TiiNTO. Al SENSI DEL ]' COHM.l ART.J3


DELLA CfT,) '[A l, R 10,200 l, IL REI.A ,[JI'O RIAIBORSO
DICI1!AIIA. INOLTRE, CHI:. u; sn.:w: NON SOSO STATE
"ROGATE AL CONIUGI:. CONVIVENTE E PAIIENTI O
1FFlNI EfORO Il. IV' GR4ilO.

lL CONSJ(i1.JERE REGIONALE

Allo scopo di verificare la legittimit dell'utilizzazione di questo complesso di risorse


pubbliche questo Ufficio delegava il Nucleo di pt della Guardia di Finanza di Napoli ad
acquisire, in copia conforme, presso gli Uffici del Consiglio Regionale della Campania, la
documentazione giustificativa delle spese, quelle attinente ai pagamenti (mandati,
determine, conti correnti di destinazione) e i rendiconti di cui all'art.2 della Legge
Regionale 20 marzo 1987 n.20.
Tale attivit si rilevava assai complessa sia per la quantit e dislocazione della
documentazione che per la circostanza che, alla scadenza di ogni legislatura, i Gruppi
Consiliari di fatto cessano di esistere e la documentazione interna non viene trattenuta
all'interno degli uffici del Consiglio Regionale.
Veniva, inoltre, conferito incarico di consulenza tecnica al C.T. Paolo BARBA al
quale venivano formulati i seguenti quesiti:

accerti il C. T. il percorso e la destinazione finale della somme erogate dal consiglio


Regionale della Campania, sulla base dei capitoli di bilancio 5011 e 5091/5093 e
5021, nel periodo dal 2008 al 2012 e coerenza e congruenza con le finalit previste
dalla normativa;

analizzi, nella stessa prospettiva, tutta la documentazione giustificativa delle spese


eventualmente acquisita.
3

In data 31 ottobre 2013 il C.T. depositava la consulenza tecnica della quale, peraltro,
erano state gi depositate, in concomitanza con l'attivit istruttoria, anticipazioni parziali.
Sul contenuto della CT si torner pi avanti, ma ci che preme, in questa fase,
evidenziare che, allo scopo di sollecitare, nelle forme garantite prescritte dalla legge,
l'eventuale contributo informativo dei diretti interessati, venivano predisposti e notificati nr.
60 inviti a comparire di tutti i Consiglieri regionali che hanno ricevuti contributi nell'attuale
consiliatura.
L'opportunit di sollecitare tale contributo scaturiva anche dalla gi richiamata
difficolt di reperire la documentazione giustificativa a causa di prassi ,certamente risalenti
nel tempo, ed anche formatesi nel vigore di norme oggettivamente ambigue.
L'esito di questa attivit, in parte delegate ed in parte svolta direttamente dallo
scrivente, , quindi compendiata nei singoli verbali.
In via generale, tuttavia, va rappresentata come diversi consiglieri, pur comparendo
dinanzi alla P.G. delegata, non abbiano inteso giustificare le modalit con le quali avevano
utilizzate le somme ricevute a titolo di contributo per spese di finanziamento dei gruppi,
affermando di non essere tenuti, nel quadro della normativa vigente ad alcun dovere di
rend icontazione.
Questa conclusione non pu essere condivisa.
Ed, in vero, avverso tale ricostruzione militano sia la natura inequivocabilmente
pubblica dei fondi iscritti nella posta in bilancio 5011 sia la circostanza che la legge
Regionale istitutiva di forma di contribuzione prevede ed indica anche le peculiare finalit
a cui debbono essere destinate.
D'altra parte, l'autonomia dei gruppi consiliari e la funzione di indirizzo politico
legislativo che ad essi va riconosciuta risultano sufficientemente tutelata attraverso il
meccanismo della regolamentazione autonoma ad essa demandata.
Su punto si condividono in pieno le considerazioni del C.T. nella parte in cui cos si
esprime: ''''In altri termini, ci significa che, se pure era nella discrezionalit dei
singoli gruppi consiliari darsi delle regole proprie di gestione amministrative e
contabile, questi avrebbero dovuto avere - ed devono tutt'oggi avere - il limite della
possibilit del controllo ex-post... circa la effettiva destinazione dei fondi per le
finalit stabilite"".
Tali principi, del resto, sono stati esplicitamente individuati e ribaditi dalla Suprema
Corte in pi occasioni tra le quali si segnala, in particolare, la sentenza nr. 23066 del
4.6.2009 Sezione VI nella quale si precisato che sussiste un generale obbligo di
giustificazione delle spese secondo le precipue finalit istituzionali addirittura anche con
riferimento a cosidette spese riservate poich non compatibile con la Costituzione l'ipotesi
di spesa di denaro pubblico sottratto ad ogni tipo di controllo, di natura amministrativa o
giurisdizionale esterno a chi concretamente dispone la singola spesa.

Sulla natura pubblicistica dei gruppi consiliari e , quindi, di pubblico ufficiale del capo
gruppo, si sono, inoltre, di recente espressi i giudici di legittimit proprio con riferimento a
fattispecie appropriative di contributi destinati ai gruppi. In particolare stata riconosciuta
al capogruppo la qualifica di pubblico ufficiale in quanto, nel suo ruolo, partecipa alle
modalit progettuali ed attuative della funzione legislativa regionale, nonch alla
procedura di controllo del vincolo di destinazione dei contributi erogati al gruppo (Cass.
Sez. 6 A, Sent. 49976 del 3.12.2012).
Naturalmente ci non vuoi dire che ad ogni spesa di denaro pubblico debbano
essere applicate le rigorose e formali norme della contabilit di Stato ma, piuttosto, che la
legalit della spesa , comunque subordinata all'esistenza di una forma di controllo
compatibile con la sua eventuale peculiare natura e che consente la verifica della effettiva
destinazione a finalit non genericamente pubbliche ma specificamente attribuite dalla
norma di previsione.
Non v' dubbio, infatti,che sussistano peculiarit con riferimento proprio ai gruppi
consiliari che, come sottolineato dalla Suprema Corte in un'altra significativa pronuncia, si
connotano come una sorta di essenziale interfaccia o cerniera tra i consigli regionali e la
societ ed i cittadini (che, attraverso i partiti politici ed gruppi ,sono rappresentati nei
consigli) Casso Sez. VI Sent. 33069 del 2003 .
Ci si riflette, inevitabilmente, sull'accezione da riconoscere ai compiti ed alle attivit
proprie dei gruppi consiliari che devono essere intese in modo assai ampio e certamente
in modo da ricomprendere : ".. .non soltanto quelli che trovano il loro svolgimento
all'interno del Consiglio, contribuendo alla organizzazione ed allo svolgimento dei lavori
consiliari, ma, in considerazione di quella che si vista essere la funzione tipica dei gruppi
(e cio di fare da canale di collegamento tra il consiglio e la societ), includono
sicuramente anche attivit esterne rispetto al Consiglio e che attengono pi propriamente
al mondo della politica di cui pure i gruppi fanno parte ... " Cass, Ibidem
Si condivide, in conclusione, l'idea, esplicitata dai giudici di legittimit, nella
richiamata decisione, che sono legittimamente sovvenzionabili dal Consiglio Regionale
anche le attivit politiche che siano, per, legate da un nesso funzionale, sufficientemente
riconoscibile, con le attivit e le esigenze del gruppo.
Fatta questa doverosa premessa, si evidenziano, in una prospettiva di necessaria
esplicazione dei percorsi motivazionali posti a fondamento delle diverse richieste
definitorie i fattori considerati decisivi, ad avviso dello scrivente, ai fini dell'esclusione della
responsabilit penale ovvero della mancanza di elementi idonei a sostenere l'accusa in
giudizio.
Primo fra tutti si dato assoluto rilievo alla prova certa, sia nel/'an che nel
quando, dell'effettuazione di una spesa astrattamente riconducibile alle finalit previste
dalla legge di riferimento.
Tale prova si ritiene possa efficacemente fornita con qualsiasi mezzo documentale
(fatture,scontrini , copie di assegni elo bonifici) ed anche, tenuto conto delle comprovate
(quanto deprecabili) prassi riscontrati nei Gruppi Consiliari nella Regione Campania,
successivamente all'accesso della Guardia Finanza e ad integrazione della
documentazione ad essa raccolta.
5

Un approccio necessariamente diverso dovr essere riservato all'ulteriore profilo


della congruit tra le spese, comunque oggettivamente rilevate, e le finalit previste da
legge per tali fondi.
E' evidente, infatti, che nel giudizio di congruenza, anche sotto il profilo del
necessario elemento psicologico , sar necessario prendere in considerazione anche la
percezione soggettiva del soggetto erogatore e declinare nel modo pi ampio possibile le
locuzioni utilizzate dal legislatore per disegnare gli obiettivi in vista dei quali il contributo
stabilito.
Si tratta, in altri termini, di cogliere il profilo non statico ma dinamico della
prestazione (beni o servizi) acquisita con il contributo pubblico per scrutinarne la possibile
compatibilit con gli obiettivi in vista dei quali esso stato istituto.
In questo senso, ed anche nella prospettiva della gi descritta natura duplice dei
gruppi (organo dell'ente ma anche cerniera tra consiglio e societ) devono ritenersi
sovvenzionabili dal Consiglio i costi per materiale propagandistico ma anche le spese per
pranzi o cene di lavoro, rinfreschi in occasione di incontri di propaganda ed anche oggetti
regalo per simpatizzanti o militanti.
Tutto ci, naturalmente, in un quadro di continenza e ragionevolezza nel rapporto
tra costo delle prestazioni e possibile finalit istituzionali.
In altri casi, come ad esempio, per le spese di carburante, stato ritenuto
ragionevole !'imputazione, ad analogia di quanto previsto per la deducibilit dei costi in
sede fiscale, di una percentuale delle spese oggettivamente documentate alla luce
dell'uso promiscuo (sia per finalit professionali che private) delle autovetture.
In applicazione di questi principi vengono, di seguito, sinteticamente esaminate le
posizioni soggettive di alcuni Consiglieri Regionali rispetto alle quali appare conforme a
giustizia formulare richiesta di archiviazione.
1. COBELLIS Luigi:

1\ COBELLIS Luigi risulta aver percepito fondi di cui al capitolo 5011 del bilancio del
Consiglio Regionale per il funzionamento dei gruppi consiliari per complessivi
29.008,00, disposti dallo stesso COBELLIS stesso in qualit di Presidente del
U.D.C.
A fronte di tali contributi, il COBELLIS risulta avere giustificato, mediante esibizione di
documenti contabili di data certa, il pagamento delle seguenti spese:

carburante per complessive euro 29.850,00 nel periodo di riferimento. L'effettivit


di tale spese stata riscontrata dalla P.G., che sulla scorta di apposita delega
formulava la nota protocollo 0054905/15 datata 03.02.2015 con esito positivo. Si
evidenzia che il COBELLIS Luigi risiede ed ha il proprio centro politico in Vallo
Della Lucania (SA) che dista da Napoli circa 200 Kilometri;

spese di affitto locale adibito a segreteria politica del consigliere regionale in Vallo
Della Lucania (SA) Murat nr. 20, per un importo complessivo di euro 16.432,75 nel
periodo in riferimento. Tale spese riscontrata dal contratto di locazione
regolarmente registrato e dai pagamenti effettuati con bonifici bancari.

Tali spese, ad avviso di quest'ufficio ritenute documentate e coerenti, ammontano


complessivamente ad euro 46.282,75, e, dunque coprono ampiamente
sostanzialmente l'ammontare del contributo che rendono superfluo l'approfondimento
sulle altre voci di spesa, alcune delle quali certamente non ammissibili poich non
sufficientemente documentate.
Quanto, infine, alla contestazione di spese considerate non inerenti e sostenute dal
COBELLIS in qualit di capogruppo, si evidenzia come in relazione alle stesse ,atteso
il loro importo , per singole voci di spesa , non elevato non sia sostenibile
ragionevolmente l'accusa in giudizio ( art. 125 disp. att. c.p.p. ) .

2. CONSOLI Angelo Giancarmine:


\I CONSOLI Angelo Giancarmine risulta aver percepito fondi di cui al capitolo 5011
del bilancio del Consiglio Regionale per il funzionamento dei gruppi consiliari per
complessivi 18.471,00, tutti erogati in contanti ed a mezzo bonifici bancari, disposti
dell'allora Presidente del u.c.e. , COBELLIS Luigi.

A fronte di tali contributi, il CONSOLI risulta avere giustificato, mediante esibizione di


documenti contabili di data certa, il pagamento delle seguenti spese:

emolumenti a collaboratori per complessivi euro 6.893,93 (cfr allegato A alla


memoria difensiva). Si fa presente che \'indagato deduce anche il pagamento su
un ulteriore somma di euro 8.400,00 in favore dello stesso collaboratore realizzate
per in modo non documentabile. In ossequio ai criteri di cui sopra tale importo
non viene preso in considerazione;

carburante per complessive euro 9.404,99, dei quali euro 8.245,00 nel periodo di
riferimento. L'effettivit di tale spese stata riscontrata dalla P.G., che sulla scorta
di apposita delega formulava la nota protocollo 0054930/15 datata 03.02.2015
con esito positivo;

spese di viaggio da e verso Roma per complessivi euro 345,70;

spese di affitto locale adibito a segreteria politica del consigliere regionale in


Francolise (CE) alla Via Roma per un importo complessivo di euro 3.500,00 nel
periodo in riferimento. Tale spese riscontrata dal contratto di locazione
regolarmente registrato e dai pagamenti effettuati con vaglia postale.

Tali spese, ad avviso di quest'ufficio ritenute documentate e coerenti, ammontano


complessivamente ad euro 18.984,63, e, dunque coprono sostanzialmente
l'ammontare del contributo.
L'ammontare complessivo di queste somme rende superfluo l'approfondimento su
altre voci di spesa;
7

N. 16411/2015 R.G. notizie di reato (stralcio da 12129/2014)


N. 24092/2015 R.G. G.I.P.

TRIBUNALE DI NAPOLI
SEZIONE DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
UFFICIO X
Decreto di archiviazione
(artt. 408-411 c.p.p.)

Il Giudice per le indagini preliminari, dotto Roberto D'Auria


letti gli atti del procedimento penale in epigrafe indicato;
esaminata la richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero;
ritenuto che sono da condividersi le argomentazioni poste a base della
richiesta, alle quali, quindi, ci si riporta integralmente;
Rilevato in particolare che la presente richiesta si inserisce in una pi
estesa attivit di indagine volta alla verifica di eventuali condotte illecite in
relazione alle forme di finanziamento alle attivit istituzionali dei gruppi consiliari e
dei consiglieri della Regione Campania.
Il quadro normativo di riferimento stato compiutamente riepilogato dal PM
nella propria richiesta,
In primo luogo viene in rilievo il finanziamento ai Gruppi Consiliari realizzato attraverso il
capitolo 5011 del bilancio del Consiglo Regionale. L'importo erogato complessivamente ai Gruppi,
negli anni dal 2008 al 2012 riassunto nel foglio 8 dell'allegato n. 2 alla Informativa prot.
0621371/12 del 15.11.2012 del Nucleo pt della Guardia di Finanza d i Napoli ed ammonta ad oltre
un milione di euro per ciascun anno.
L'inquadramento normativo di tale contribuzione riconducibile a varie leggi Regionali che
si sono succedute nel tempo (Legge Regionale 05 agosto 1972 n.6; Legge Regionale 28 marzo
1987 n.20; Legge Regionale 30 aprile 1996 n.10 e Legge Regionale 15 dicembre 2004 n.12). (fogli
15 e ss. alI. 2 all'Informativa prot 0621371/12 del 15.11.2012 di seguito indicata semplicemente
Informativa) .
Un'ulteriore forma di sostegno economico all'attivit politica dei Consiglieri Regionali
stata introdotta con la previsione, con Delibera n.245/1 del 27 gennaiO 2004 del Consiglio
Regionale, di un capitolo di spesa, ovvero il 5093, finalizzalo a finanziare le attivit di
informazione e comunicazione dei Gruppi Consiliari.
L'ammontare di tale capitolo di spesa , sempre per gli anni 2008-2012, riassunto nella
tabella di cui al foglio 25 dell'allegato n. 2 all'Informativa.
Con la stessa Delibera venivano approvate norme di dettaglio destinate a regolamentare le
modalit di erogazione e di utilizzo di questi fondi.
Viene, in particolare, in rilievo l'art.7 del Regolamento laddove stabilisce, per la
liquidazione dei compensi, che i Gruppi Consiliari, sulla base di idonee istruttorie, trasmettono al

N. 16411/2015 R.G. notizie di reato (stralcio da 12129/2014)


N. 24092/2015 R.G. G.I.P.
Settore Amministrazione del Consiglio Regionale, ai fini della liquidazione dei compensi, le fatture
e/o altri documenti fiscali validi relativi alle prestazioni professionali ricevute dai gruppi con
l'obiettivo di divulgarne l'attivit.
Emerge, nitidamente, il coinvolgimento nel procedimento amministrativo di liquidazione di
tali somme il ruolo diretto dei Gruppi Consiliari, rappresentati dalla figura del rispettivo Presidente,
quali articolazioni istituzionali, di chiara natura pubblicistica, del Consiglio Regionale.
Sempre in ordine alle modalit di pagamento delle somme di cui ai capitoli 5091 e 5093
(fondi della comunicazione) occorre sottolineare che, per il modo stesso in cui esse sono regolate,
il pagamento dovrebbe essere effettuato, mediante bonifici bancari, direttamente in favore delle
persone fisiche e/o societ erogatrici delle prestazioni.
Un'ulteriore forma di finanziamento all'attivit istituzionale dei singoli Consiglieri
rappresentata dal fondo assistenza attivit istituzionali (capitolo 5021 del bilancio). Anche
l'ammontare di tale capitolo di spesa , sempre per gli anni 2008-2012, riassunto nella tabella di
cui al foglio 25 dell'allegato n.2 della nota prot. 0621371/12 del 15.11.2012.
La normativa di riferimento rappresentata dalla Legge Regionale n. 18 del 16 dicembre
2000 e dalla Legge Regionale n.1 O dell'11 agosto 2010,
Quanto al regime della rendicontazione di questi ultimi fondi, si osserva che la stessa
legge, pur qualficando tali somme come rimborsi, e, quindi, destinate a ristorare i Consiglieri
Regionali di spese da loro precedentemente ed effettivamente sostenute per finalit istituzionali, lo
descrive, poi, come forfettario non prevedendo alcuna norma sul tipo di rendicontazione,

Orbene per la verifica della legittimit delle erogazioni, veniva acquisita


documentazione presso gli uffici regionali, venivano assunte informazioni sia dagli
apparati burocratici che dai consiglieri regionali stessi, consentendo (in ragione
della constatata superficialit con la quale il regime di contabilizzazione si era
sviluppato nella prassi) di fornire la documentazione giustificativa in relazione alle
erogazioni percepite.
Nella ormai pacifica condivisione della piena sussistenza della qualifica
pubblicistica dei gruppi consiliari, che doverosa sia tale giustificazione della spesa,
come esattamente rilevato dal PM, e come gi ritenuto dallo scrivente
nell'esaminare la posizione cautelare di altro coindagato per il quale si procede
separatamente, chiarito dalla giurisprudenza di legittimit (Cassazione penale
sez. VI Data:14/05/2009 Numero: 23066), che ha precisato che "nella materia

della spesa pubblica rilevano gli artt. 3, 81, 97, 100 e 103 Cost., che nel loro
insieme dettano questi convergenti principi:
);o-

ogni tipo di spesa deve avere una propria autonoma previsione normativa,
che non pu essere la mera indicazione nella legge di bilancio;

);o-

la gestione delle spese pubbliche sempre soggetta a controllo, anche


giurisdizionale;

N. 16411/2015 RG. notizie di reato (stralcio da 12129/2014)


N. 24092/2015 RG. G.I.P.
connesse alle specifiche competenze ed attribuzioni istituzionali dei soggetti che
ne possono disporre - e non di un mero generico interesse pubblico che non trovi
in quelle specifiche competenze la propria pertinenza - pertanto vera

e propria

condizione necessaria per la liceit della spesa stessa").

In assenza di tale coeva giustificazione la spesa - che passaggio della


somma di denaro, o della relativa disponibilit giuridica autonoma, dal soggetto
che ancora legittimamente possiede in ragione della sua qualit a soggetti terzi,
ovvero a se stesso in un contesto estraneo alle specifiche attribuzioni istituzionali
che sole legittimano la disponibilit e l'utilizzazione - per s determina

interversione
un'utilizzazione

del

possesso

intrinsecamente

ed

appropriazione,

illecita.

La

coeva

perch

realizza

giustificazione

della

destinazione - nei sensi e nel contenuto prima chiariti - quindi onere strutturale

proprio della fattispecie, in definitiva imposto appunto dalle precondizioni di


liceit dell'utilizzazione del denaro pubblico.
All'esito di tali argomentazioni la Suprema Corte ha espresso il seguente
principio di diritto, pienamente condiviso dallo scrivente: "costituisce delitto di

peculato l'utilizzazione di denaro pubblico nell'ambito di spese riservate


quando non si dia giustificazione certa - secondo le norme generali della
contabilit pubblica owero quelle derogative previste dalla legge nella
singola fattispecie - del loro impiego per finalit corrispondenti alle
attribuzioni e competenze istituzionali specifiche del soggetto che le
effettua" .
Alla luce di tali criteri interpretativi, dunque, il PM nella odierna richiesta
evidenzia che gli odierni indagati hanno tutti adeguatamente giustificato gli importi
a loro erogati sulla base del richiamato quadro normativo di riferimento.
Come condivisibilmente osservato dal PM,
Non v' dubbio, infatti, che sussistano peculiarit con riferimento proprio ai gruppi
consiliari che, come sottolineato dalla Suprema Corte in un'altra significativa pronuncia, si
connotano come una sorta di essenziale interfaccia o cerniera tra i consigli regionali e la
societ ed i cittadini (che, attraverso i partiti politici ed i gruppi ,sono rappresentati nei
consigli) Casso Sez. VI Sent. 33069 del 2003 .

N. 16411/2015 R.G. notizie di reato (stralcio da 12129/2014)


N. 24092/2015 R.G. G.I.P.
Ci si riflette, inevitabilmente, sull'accezione da riconoscere ai compiti ed alle
attivit proprie dei gruppi consiliari che devono essere intese in modo assai ampio e
certamente in modo da ricomprendere : ".. .non soltanto quelli che trovano il loro
svolgimento all'interno del Consiglio, contribuendo alla organizzazione ed a/lo svolgimento

ma, in considerazione di quella che si vista essere la funzione tipica


dei gruppi (e cio di fare da canale di collegamento tra il consiglio e la societ), includono
sicuramente anche attivit esterne rispetto al Consiglio e che attengono pi propriamente
dei lavori consiliari,

a/ mondo della politica di cui pure i gruppi fanno parte ... "Cass. Ibidem

Ci determina la legittimit delle spese per le attivit politiche che siano,


per, legate da un nesso funzionale con le attivit e le esigenze del gruppo.
Da queste premesse dunque deve rilevarsi che ai fini della valutazione della
legittimit della giustificazione di spesa, correttamente il PM ha fatto riferimento ai
concetti di prova certa, sia nell'an che nel quando, dell'effettuazione di una
spesa astrattamente riconducibile alle finalit previste dalla legge di riferimento,
non essendo nemmeno ipotizzabile una giustificazione che non rivesta i caratteri
estrinseci minimi per uno scrutinio di congruit nell'accezione ampia desumibile
dalla richiamata giurisprudenza di legittimit.
In questo senso, ed anche nella prospettiva della gi descritta natura
duplice dei gruppi (organo dell'ente ma anche cerniera tra consiglio e societ)
devono ritenersi sovvenzionabili dal Consiglio i costi per materiale propagandistico
ma anche le spese per pranzi o cene di lavoro, rinfreschi in occasione di incontri di
propaganda ed anche oggetti regalo per simpatizzanti o militanti.
Tutto ci, naturalmente, in un quadro di continenza e ragionevolezza nel
rapporto tra costo delle prestazioni e possibile finalit istituzionali.
In applicazione di questi principi appare dunque condivisibile la richiesta di
archiviazione formulata dal PM in relazione alle posizioni dei seguenti indagati.
1. COBELLIS Luigi:

Il COBELLIS Luigi risulta aver percepito fondi di cui al capitolo 5011 del bilancio
del Consiglio Regionale per il funzionamento dei gruppi consiliari per complessivi

29.008,00, disposti dallo stesso COBELLIS stesso in qualit di Presidente del U.D.C.
A fronte di tali contributi, il COBELLIS risulta avere giustificato, mediante
esibizione di documenti contabili di data certa, il pagamento delle seguenti spese:

N. 16411/2015 R.G. notizie di reato (stralcio da 12129/2014)


N. 24092/2015 R.G. G.I.P.
carburante per complessive euro 29.850,00 nel periodo di riferimento.
L'effettivit di tale spese stata riscontrata dalla P.G., che sulla scorta di apposita
delega formulava la nota protocollo 0054905/15 datata 03.02.2015 con esito
positivo. Si evidenzia che il COBELLIS Luigi risiede ed ha il proprio centro politico in
Vallo Della Lucania (SA) che dista da Napoli circa 200 Kilometri;
spese di affitto locale adibito a segreteria politica del consigliere regionale in
Vallo Della Lucania (SA) Murat nr. 20, per un importo complessivo di euro

16.432,75 nel periodo in riferimento. Tale spese riscontrata dal contratto di


locazione regolarmente registrato e dai pagamenti effettuati con bonifici bancari.
Tali spese, ad avviso di quest'ufficio ritenute documentate e coerenti, ammontano
complessivamente ad euro 46.282,75, e, dunque coprono ampiamente sostanzialmente
l'ammontare del contributo che rendono superfluo l'approfondimento sulle altre voci di
spesa, alcune delle quali certamente non ammissibili poich non sufficientemente
documentate.
Quanto, infine , alla contestazione di spese considerate non inerenti e sostenute
dal COBELLIS in qualit di capogruppo, si evidenzia come in relazione alle stesse, atteso
il loro importo, per singole voci di spesa, non elevato non sia sostenibile ragionevolmente
l'accusa in giudizio (art. 125 disp. atto c.p.p. )

2. CONSOLI Angelo Giancarmine:


Il CONSOLI Angelo Giancarmine risulta aver percepito fondi di cui al capitolo 5011
del bilancio del Consiglio Regionale per il funzionamento dei gruppi consiliari per
complessivi 18.471,00, tutti erogati in contanti ed a mezzo bonifici bancari, disposti
dell'allora Presidente del U.D.C. , COBELLIS Luigi.
A fronte di tali contributi, il CONSOLI risulta avere giustificato, mediante esibizione
di documenti contabili di data certa, il pagamento delle seguenti spese:
emolumenti a collaboratori per complessivi euro 6.893,93 (cfr allegato A alla
memoria difensiva). Si fa presente che "indagato deduce anche il pagamento su
un ulteriore somma di euro 8.400,00 in favore dello stesso collaboratore realizzate
per in modo non documentabile. In ossequio ai criteri di cui sopra tale importo non
viene preso in considerazione;
carburante per complessive euro 9.404,99, dei quali euro 8.245,00 nel periodo
di riferimento. L'effettivit di tale spese stata riscontrata dalla P.G., che sulla
scorta di apposita delega formulava la nota protocollo 0054930/15 datata
03.02.2015 con esito positivo;

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