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INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE

Meccanica delle strutture


21
Esempi ed esercizi riassuntivi

Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

FACOLT DI INGEGNERIA

LEZIONE 21 Esempi ed esercizi riassuntivi.


Nucleo
tematico

Lez.

Contenuto

21

Esempi ed esercizi sullapplicazione delle Equazioni


Cardinali della Statica, del principio dei Lavori Virtuali, sul
tracciamento dei diagrammi delle caratteristiche di
sollecitazione, sul tracciamento della linea delle pressioni.

In questa lezione vengono svolti alcuni esempi riassuntivi relativi agli


argomenti fin qui trattati.
Esempio 21.1
Relativamente al sistema di travi di figura 21.1 si tracci la linea
delle pressioni.
A

E
L

L/2

Figura 21.1.

Immaginando di percorrere lasse della struttura da E verso D


lunica forza che precede ogni sezione del tratto ED la forza F ,
pertanto la retta di azione r di questa forza la linea delle pressioni
relativa al tratto ED (figura 21.2).
t

E
RC2
A

RC1

RD

C
RA

RB

Figura 21.2.

Superata la sezione D le forze che precedono ogni sezione del tratto


DC sono la forza F e la reazione R D del carrello D; la retta di azione
della risultante tra queste forze la linea delle pressioni relativa al
tratto DC. Siccome entrambe queste forze hanno retta di azione
verticale anche la loro risultante ha retta di azione verticale. Pu ora
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osservarsi che allelemento 2 sono applicate le due forze citate e la


reazione R C2 del vincolo interno C (figura 21.2). Queste tre forze
devono costituire un sistema equilibrato, cio soddisfare
F + RD + R C2 = 0

(e.1.1)

da cui
R C2 = (F + R D )

(e.1.2)

quindi la retta di azione di R C2 la retta di azione di F + R D ed


verticale. Daltra parte la retta di azione di R C2 deve passare per la
cerniera. Si conclude che la retta di azione di F + R D , che la linea
delle pressioni relativa al tratto DC, la retta s verticale passante per
C. Tra C e B non sono applicate forze quindi le forze che precedono
ogni sezione del tratto CB sono le stesse che precedono ogni sezione
del tratto DC e la linea delle pressioni relativa a CB ancora s.
Superata la sezione B alle forze che precedono deve aggiungersi la
reazione RB del carrello B che ancora verticale e quindi la linea
delle pressioni relativa al tratto AB (retta di azione di F + R D + R B )
ancora verticale. Daltra parte per lequilibrio dellintero sistema la retta
di azione di F + R D + R B deve essere anche la retta di azione della
reazione R A della cerniera A. La retta di azione di questa reazione
deve essere verticale e passare per A. Si conclude che la linea delle
pressioni relativa al tratto BA la retta t verticale per A. Le rette che
costituiscono la linea delle pressioni della struttura sono tracciate in
figura 21.3 e riassunte in tabella 21.1.
s

E
L

L/2

Figura 21.3.
Tratto
AB
BD
DE

Linea delle pressioni


t
s
r
Tabella 21.1.

Ricordando losservazione 1 della lezione 19 pu affermarsi


che lo sforzo normale nullo in ogni sezione della struttura, essendo
la linea delle pressioni sempre ortogonale allasse della trave. Inoltre il
momento flettente ovunque non nullo tranne nelle sezioni in cui
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lasse della trave interseca la linea delle pressioni e quindi, nel


presente esempio, si ha momento flettente nullo solo nelle sezioni A,
C ed E. Queste osservazioni possono controllarsi osservando i
diagrammi delle sollecitazioni di figura 18.15.
Esempio 21.2
Relativamente al sistema di travi di figura 21.4 si tracci la linea
delle pressioni.
qL
q
1

G
L/3

L/2

2L/3

2L/3

L/3

Figura 21.4.

Immaginando di percorrere lasse della struttura da G verso A,


lunica forza che precede ogni sezione del tratto GA la forza
verticale di modulo qL, pertanto la sua retta di azione r la linea delle
pressioni relativa a tale tratto. Superata la sezione A le forze che
precedono ogni sezione del tratto AB sono la forza qL e la reazione
R A del carrello A; la retta di azione della risultante tra queste forze
la linea delle pressioni relativa al tratto AB. Con ragionamento analogo
a quello dellesempio precedente si deduce che la retta di azione della
risultante tra qL ed R A la retta s verticale per la cerniera B. Questa
retta costituisce quindi la linea delle pressioni relativa al tratto AB.
Siccome poi tra B e C non sono applicate forze la retta s anche la
linea delle pressioni relativa al tratto BC (figura 21.5).
s

qL
q
1

G
RD2 = 11qL/6
q
D

RD3 = 11qL/6
L/2

L/3

2L/3

2L/3

L/3

Figura 21.5.

La reazione della cerniera interna D stata determinata nella lezione


11 (si riveda lesempio 11.2). La reazione RD3 esercitata dalla
cerniera alla sezione D dellelemento 3 deve equilibrare tutte le forze
esterne applicate tra le sezioni E e D, pertanto la sua retta di azione t
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la retta di azione della risultante delle forze applicate tra E e D e


quindi la linea delle pressioni della sezione D. Resta da determinare
la linea delle pressioni relativa ai tratti DE e DC.
Relativamente al tratto DE si consideri unascissa z coincidente
con lasse della trave ed avente origine in D e si immagini di
percorrere lasse della struttura da D verso E. Si consideri la generica
sezione di questo tratto distante z da D (figura 21.6).
t

u(z)
qz
RD3 + qz

q
z=0

3
z

RD3 = 11qL/6

zp(z)

L/3

Figura 21.6.

La linea delle pressioni relativa alla sezione z la retta di azione u(z)


della risultante tra la reazione RD3 e la forza qz (essendo questultima
la risultante del carico applicato tra D e la sezione z); la retta u(z)
quindi verticale ed interseca lasse z in corrispondenza dellascissa
incognita zp(z) che pu determinarsi imponendo lequivalenza tra il
sistema di forze costituito da RD3 e da qz ed il sistema di forze
costituito dalla sola risultante di modulo RD3 + qz applicata sulla retta
passante per zp(z), cio:

RD3 z p (z ) + qz z p (z ) = 0
2

(e.2.1)

e quindi
z p (z ) =

3 qz
6 qz + 11qL

(e.2.2)

Si conclude che la linea delle pressioni relativa alla sezione z la retta


u(z) che interseca lasse z allascissa zp(z) data dalla (e.2.2).
Si pu controllare la correttezza della (e.2.2) verificando che risulta
zp(0) = 0, quindi la (e.2.2) fornisce la linea retta t come linea delle
pressioni per la sezione D. Pu inoltre determinarsi la posizione della
linea delle pressioni della sezione E ponendo z = L/3 nella (e.2.2); si
ottiene

L L
zp =
3 39

(e.2.3)

Sfruttando questo risultato pu valutarsi il momento flettente nella


sezione E (figura 21.7) calcolando il momento rispetto ad E della
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risultante RD3 + qL/3 applicata sulla linea delle pressioni relativa alla
sezione E

qL L L 11
qL 12
2 2

ME = R D3 +
= qL

= qL +
3 3 39 6
3 39
3

(e.2.4)

che ovviamente coincide con quanto gi determinato nella lezione 18.


u(L/3)
L/39

L/3 - L/39 = 12L/39

RD3 + qL/3= 13qL/6


z=0

qL/3
ME

zp(L/3)
RD3 = 11qL/6
L/3

Figura 21.7.

Relativamente al tratto DC ancora valida la (e.2.2), con


lavvertenza che le sezioni tra D e C sono identificate da ascisse z
negative. Ad esempio la linea delle pressioni di una sezione posta
immediatamente a destra di C identificata da

2 4
zp L = L
3 21

(e.2.5)

Le rette che costituiscono la linea delle pressioni della struttura in


esame sono tracciate in figura 21.8 e riassunte in Tabella 21.2.
u(z)

r
qL

q
1

z=0

E
z

zp(z)
L/2

L/3

2L/3

2L/3

L/3

Figura 21.8.
Tratto
GA
AC
CE

Linea delle pressioni


r
s
u(z)
Tabella 21.2.

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Esempio 21.3
Si tracci la linea delle pressioni della struttura di figura 21.9.
F

L
C

E
D

L
H
G
L
A

L/2

L/2

Figura 21.9.

La reazione R A del carrello A verticale e passa per A.


Immaginando di percorrere lasse della struttura da A verso D, lunica
forza che precede ogni sezione dei tratti AC e CD la reazione R A ,
pertanto la sua retta di azione r (verticale passante per A) la linea
delle pressioni relativa a tali tratti. La retta di azione della reazione RB
dellappoggio B deve equilibrare la reazione R A e la forza F applicata
al punto M, pertanto la sua retta di azione la retta s che passa per B
e per il punto K, intersezione tra le rette di azione di R A ed F (figura
21.10), come gi discusso nella lezione 11 (esempio 11.3).
Immaginando di percorrere lasse della struttura da B verso D, lunica
forza che precede ogni sezione dei tratti BH, HG, GE ed ED la
reazione RB , la cui retta di azione s quindi la linea delle pressioni
relativa a tali tratti. Immaginando infine di percorrere lasse della
struttura da M verso D, lunica forza che precede ogni sezione del
tratto MD la forza F e quindi la linea delle pressioni relativa al tratto
MD la retta di azione t di F . Le rette che costituiscono la linea delle
pressioni della struttura sono rappresentate in figura 21.10 e riassunte
in Tabella 21.3.
Tratto
AD
DB
MD

Linea delle pressioni


r
s
t
Tabella 21.3.

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r
O1

E
O2
O3

G
s

Figura 21.10.

Osservando queste linee delle pressioni pu a priori affermarsi


che:
-

lasta AC soggetta a solo sforzo normale, essendo la linea delle


pressioni r coincidente con lasse dellasta;

lasta CD soggetta solo a taglio ed a momento flettente, essendo


la linea delle pressioni r ortogonale allasse dellasta; in particolare
il momento flettente nella sezione C nullo in quanto la linea delle
pressioni r passa per C;

lasta MD soggetta solo a taglio ed a momento flettente, essendo


la linea delle pressioni r ortogonale allasse dellasta; in particolare
il momento flettente nella sezione M nullo in quanto la linea delle
pressioni t passa per M;

il momento flettente nelle sezioni O1 ed O2 in corrispondenza delle


quali la linea delle pressioni s interseca gli assi delle aste nullo.

Ovviamente non nullo il momento flettente nella sezione in cui la


linea delle pressioni s interseca lasta MD, in quanto la retta s non la
linea delle pressioni per detta asta. Queste evenienze possono
verificarsi immediatamente osservando i diagrammi delle sollecitazioni
determinati nella lezione 18 (figura 18.24).

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LEZIONE 21 Sessione di studio 1


Esempi ed esercizi riassuntivi.
Sono proposti nel seguito due ulteriori esempi. Si consiglia al lettore di
risolverli autonomamente e di confrontare i risultati con le soluzioni
descritte nella prossima sessione di studio.
Esempio 21.4
Si traccino la linea delle pressioni e i diagrammi delle
caratteristiche di sollecitazione della struttura di figura 21.11.
F
1

L/2

C
L/2

A
L

L/2

L/2

Figura 21.11.

Esempio 21.5
Si traccino la linea delle pressioni e i diagrammi delle
caratteristiche di sollecitazione della struttura di figura 21.12. Si calcoli
il momento flettente massimo del tratto DB. Si calcolino infine con il
Principio dei Lavori Virtuali le caratteristiche di sollecitazione nella
sezione di mezzeria dellasta BE.
q
D

1
L
A

C
L

2L

Figura 21.12.

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LEZIONE 21 Sessione di studio 2


Esempi ed esercizi riassuntivi.
Sono commentate nel seguito le soluzioni degli esempi proposti nella
precedente sessione di studio.
Soluzione dellesempio 21.4
Linea delle pressioni
Come gi discusso nella lezione 11 (esempio 11.4) la retta di
azione della reazione RC del carrello C la retta r orizzontale per C,
mentre per lequilibrio dellelemento 2 la retta di azione della cerniera
interna B deve passare per la cerniera stessa e per il punto
intersezione K tra r e la retta di azione di F (figura 21.13).

E
1

F
2
D

L/2

L/2
A
L

L/2

L/2

Figura 21.13.

Immaginando quindi di percorrere lasse della struttura da C verso A,


lunica forza che precede ogni sezione dei tratti CG e GD la
reazione RC la cui retta di azione r dunque la linea delle pressioni
relativamente a questi tratti. Superata la sezione D alla quale
applicata la forza F la linea delle pressioni la retta di azione della
risultante tra la reazione R C e la forza F ; per lequilibrio dellelemento
2 questa risultante ha la retta di azione s della reazione del vincolo B,
pertanto s la linea delle pressioni relativa al tratto DB. Questultima
retta anche linea delle pressioni per i tratti BE ed EA, non essendo
applicate altre forze tra B e A. Le rette che costituiscono la linea delle
pressioni della struttura sono rappresentate in figura 21.13 e riassunte
in tabella 21.4.
Tratto
AD
DC

Linea delle pressioni


s
r
Tabella 21.4.

Osservando queste linee delle pressioni pu a priori affermarsi


che:
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lasta CG soggetta solo a taglio ed a momento flettente, essendo


la linea delle pressioni r ortogonale allasse dellasta; in particolare
il momento flettente nella sezione C nullo in quanto la linea delle
pressioni r passa per C;

lasta GD soggetta a solo sforzo normale ed a momento flettente;


inoltre il momento flettente costante, essendo la linea delle
pressioni r parallela allasse dellasta.

Diagrammi delle sollecitazioni


Per tracciare i diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione
si sfruttano le reazioni vincolari gi determinate nella lezione 11 (figura
11.22) che sono riassunte in figura 21.14. Nella stessa figura
rappresentata la posizione assunta per la linea tratteggiata che
definisce il segno delle caratteristiche di sollecitazione.

B F

F
F B

F
G

2
C

L/2
F

C
L/2

D
F

A
2FL

2FL
F

L/2

L/2

Figura 21.14.

Diagramma dello sforzo normale


Lo sforzo normale costante nel tratto AE, non essendo
applicate lungo questo tratto forze nella direzione dellasse dellasta
AE. Lunica forza che precede una qualunque sezione del tratto AE
la reazione dellincastro A, la cui componente nella direzione dello
sforzo normale ha modulo F ed ha verso opposto a quello assunto
come positivo. Lo sforzo normale nel tratto AE dunque costante e
pari a -F (figura 21.15b).
Lo sforzo normale costante anche nel tratto EG, non essendo
applicate a questo tratto forze nella direzione dellasse dellasta
(lunica forza applicata F nel punto D che ha componente nulla nella
direzione dellasse). Lunica forza che precede una qualunque sezione
del tratto EG la reazione dellincastro A, la cui componente nella
direzione dello sforzo normale ha modulo F ed ha verso concorde con
quello assunto come positivo per lo sforzo normale. Lo sforzo normale
nel tratto EG dunque costante e pari a F (figura 21.15c). Superata la
sezione D le forze che precedono sono la reazione dellincastro A e la
forza F ; siccome questultima ha componente nulla nella direzione
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dello sforzo normale dellasta EG lo sforzo normale rimane costante


pari ad F anche nel tratto DG.
F

F
B

2
D

L/2

L/2
C

L/2

T
M

L/2

(a)

(b)

L/2
C

L/2

(c)

N M

D
M

F
2

T
M

T
N

(d)

2FL

2FL
L

L/2

L/2

F
B

L/2

L/2

L/2

2FL

L/2

2
D

M
T

2FL
F

L/2

L/2

L/2

L/2

Figura 21.15.

Lo sforzo normale infine costante nel tratto GC, non essendo


applicate a questo tratto forze nella direzione dellasse dellasta. Le
forze che precedono ogni sezione di tale tratto sono la reazione
dellincastro A e la forza F applicata in D. La risultante di queste forze
ha componente nulla nella direzione dello sforzo normale dellasta
GC. Lo sforzo normale dunque nullo in ogni sezione del tratto GC
(figura 21.15d). Questo risultato avrebbe pi rapidamente potuto
ottenersi immaginando di percorrere la struttura da C verso G; in
questo caso lunica forza da considerare la reazione del carrello che
evidentemente ha componente nulla nella direzione dello sforzo
normale dellasta CG.
Si ottiene in definitiva il diagramma dello sforzo normale di
figura 21.17.
Diagramma del taglio
Il taglio costante nel tratto AE, non essendo applicate lungo
questo tratto forze ortogonali allasse dellasta. Lunica forza che
precede una qualunque sezione del tratto AE la reazione
dellincastro A, la cui componente nella direzione del taglio ha modulo
F ed ha verso concorde con quello assunto come positivo. Il taglio nel
tratto AE dunque costante e pari a F (figura 21.15b).
Il taglio costante anche nel tratto ED, non essendo applicate
a questo tratto forze in direzione ortogonale allasse dellasse
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dellasta. Lunica forza che precede una qualunque sezione del tratto
ED la reazione dellincastro A, la cui componente nella direzione del
taglio ha modulo F ed ha verso concorde con quello assunto come
positivo. Il taglio nel tratto ED dunque costante e pari a F (figura
21.15c). Raggiunta la sezione D il taglio deve subire una discontinuit
di entit pari ad F, per la presenza della forza applicata. Superata la
sezione D le forze che precedono sono la reazione dellincastro A e la
forza F applicata in D. La risultante di queste forze ha componente
nulla nella direzione del taglio dellasta DG. Il taglio dunque nullo in
ogni sezione del tratto DG.
Il taglio infine costante nel tratto GC, non essendo applicate a
questo tratto forze in direzione ortogonale allasse dellasta. Le forze
che precedono ogni sezione di tale tratto sono la reazione dellincastro
A e la forza F applicata in D. La componente nella direzione del taglio
dellasta CG della risultante di queste forze ha modulo F e verso
opposto a quello assunto come positivo per il taglio. Il taglio nel tratto
GC dunque costante e pari a -F (figura 21.15d). Questo risultato
avrebbe pi rapidamente potuto ottenersi immaginando di percorrere
la struttura da C verso G; in questo caso lunica forza da considerare
la reazione del carrello che evidentemente ha componente pari ad F
nella direzione del taglio e verso discorde a quello assunto come
positivo.
Si ottiene in definitiva il diagramma del taglio di figura 21.17.
Diagramma del momento flettente
Il diagramma del momento flettente nel tratto AE lineare, non
essendo applicate forze lungo questo tratto. Il momento flettente nella
sezione A ha modulo pari al modulo del momento della reazione
vincolare ed ha il segno che si deduce dal confronto tra il verso del
momento della reazione vincolare con il verso positivo del momento
flettente nella convenzione adottata. Quindi il momento flettente nella
sezione A MA = -2FL (figura 21.16). Il momento flettente ME nella
sezione E si valuta calcolando il momento rispetto al baricentro della
sezione stessa delle forze la precedono; immaginando di percorrere
lasse della struttura da A verso C lunica forza che precede la sezione
E la reazione vincolare, pertanto (figura 21.16b)
ME = FL 2 FL = FL

(e.4.1)

essendo il primo addendo leffetto della componente orizzontale della


reazione vincolare ed il secondo il momento della reazione vincolare.
Il diagramma del momento flettente nel tratto AE si ottiene tracciando
quindi un segmento che passa per le ordinate che rappresentano MA
ed ME. Sia MA che ME sono negativi e quindi il diagramma del
momento tracciato dalla parte opposta a quella della linea
tratteggiata (figura 21.16c).
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F
B

L/2

(a)

L/2

(b)

2FL
L/2

L/2

L/2

L/2

FL

N
T

2FL
F

L/2

2
D

F
B

N
L/2

M
T

F
FL

FL

E
FL/2

(c)

(d)

2FL

2FL
A

A
F

FL
FL

F
D

B
E

FL/2
(e)

(f)

C
F

2FL

2FL
F

FL
FL

D FL/2

E
FL/2
(g)

2FL
A

Figura 21.16.

Il diagramma del momento nel tratto ED ancora lineare; il


momento flettente nella sezione E gi stato calcolato mentre il
momento flettente nella sezione B nullo per la presenza della
cerniera. Il diagramma si ottiene quindi tracciando un segmento
passante per lordinata che rappresenta ME e per il punto B (ordinata
nulla) e prolungandolo fino ad incontrare la perpendicolare alla trave
in D (figura 21.16d). Con semplici considerazioni geometriche relative
ai triangoli formati dal diagramma del momento pu ottenersi il
momento nella sezione D che vale MD = FL/2. Il momento flettente
deve poi presentare in D una discontinuit della tangente, essendo
applicata in D la forza F.
Il momento flettente costante nel tratto DG, pertanto il suo
diagramma un segmento parallelo al tratto DG stesso (figura
21.16e). Ci si rende conto di questo ricordando che la linea delle
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Esempi ed esercizi riassuntivi

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FACOLT DI INGEGNERIA

pressioni relativa al tratto DG parallela al segmento DG. In


alternativa si pu immaginare di percorrere lasse della struttura da G
verso D; in questo caso lunica forza che precede qualunque sezione
del tratto GD la reazione F del vincolo C ed il momento di questa
reazione pari ad FL/2 rispetto a qualunque punto del segmento DG
(figura 21.16f).
Infine il diagramma del momento ancora lineare tra G e C e si
ottiene unendo con un segmento il punto che rappresenta il momento
flettente nel punto G con il punto C stesso, essendo in C il momento
flettente nullo (figura 21.16g).
Si ottiene in definitiva il diagramma del momento flettente di
figura 21.17.
F
F
F

B
1

L/2

2
D

B
F

r
L/2

+
G

A
2FL
F

Scala per lo sforzo


normale ed il taglio

L/2

L/2

F
F

FL

T
A

FL/2
+
FL/2

C
2FL

B
F

Scala per il
momento flettente

Figura 21.17.

Osservando la figura 21.17 pu rapidamente controllarsi che i


diagrammi del taglio e del momento flettente tracciati sono coerenti
con la nota relazione tra la funzione taglio e la funzione momento
flettente; pu inoltre controllarsi che la linea delle pressioni, riportata
nel diagramma di corpo libero, sia coerente con i diagrammi delle
sollecitazioni tracciati.
Si osserva che i diagrammi di figura 21.17 sono stati tracciati
senza preventivamente esplicitare le funzioni N(s), T(s) ed M(s) di cui
costituiscono il grafico, sfruttando le note propriet di dette funzioni.
Ovviamente, scegliendo ad esempio unascissa curvilinea s sullasse

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della trave avente origine in A avrebbero


preventivamente determinate le funzioni

N(s ) = F
0

potuto

se 0 s < L
se L < s 3L

essere

(e.4.2)

se 3L < s 7L 2

F
F
T(s) =
0
F

se 0 s < L
se L < s 5L 2
(e.4.3)
se 5L 2 < s 3L
se 3L < s 7L 2

F s 2FL
FL + F (s L ) 2FL = Fs 2FL

FL + F (s L ) 2FL F s 5 L =

2
FL
M(s) = =
2
F [L (s 3L )]+ F 2L 2FL F L =

= F L s

se 0 s < L
se L < s 5L 2
se 5L 2 < s 3L
(e.4.4)

se 3L < s 7L 2

e successivamente, sulla base di queste, tracciati i relativi diagrammi.


Soluzione dellesempio 21.5
Linea delle pressioni
Come gi discusso nella lezione 11 (esempio 11.5) la retta di
azione r della reazione RC della cerniera C deve passare C e per B,
non essendo lelemento 2 soggetto a forze esterne. Per lequilibrio
dellelemento 1 la retta di azione s della reazione R A della cerniera A
deve passare per A e per il punto K, intersezione tra la retta di azione
della risultante del carico q e la retta r (figura 21.18).
Si considerino la struttura data soggetta alla risultante qL del
carico q invece che al carico q uniformemente distribuito sullasta DB
(figura 21.18a) e la struttura di partenza (figura 21.18b) con il carico q
uniformemente distribuito sullasta DB. Relativamente alla prima
immediato riconoscere che la retta s la linea delle pressioni relativa
ai tratti AD e DG, mentre la retta r la linea delle pressioni relativa ai
tratti GB, BE ed EC. La struttura di figura 21.18b ha le stesse reazioni
vincolari di quella di figura 21.18a. Quindi la retta di azione della
risultante delle forze che precedono una qualunque sezione del tratto
AD ancora la retta s, mentre la retta di azione della risultante delle
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forze che precedono una qualunque sezione dei tratti BE e EC


ancora r.
qL

q
K

B
1

1
s

(a)

r
(b)

Figura 21.18.

Anche relativamente alla struttura di figura 21.17b la retta s dunque


la linea delle pressioni per il tratto AD e la retta r la linea delle
pressioni per i tratti BE ed EC. Relativamente al tratto DB, ricordando
quanto dedotto nellesempio 19.5, la linea delle pressioni una
parabola. Questa deve essere tangente in A alla retta s (la retta di
azione della risultante delle forze che precedono la sezione D la
retta s) e tangente in B alla retta r (la retta di azione della risultante
delle forze che precedono la sezione B la retta r). Assunto un
sistema di riferimento (xAy) nel piano (figura 21.19) la linea delle
pressioni del tratto DB quindi descritta da unequazione del tipo
y(x ) = a x + b x + c
2

(e.5.1)

essendo i coefficienti a b e c determinabili mediante tre indipendenti


delle suddette condizioni. Imponendo ad esempio il passaggio per A e
per B e la tangenza in B alla retta r queste condizioni sono
y(0 ) = 0

d
1
y(x ) =
y' (L ) =
dx
2

y(L ) = L

(e.5.2)

la seconda delle quali impone nel punto B alla parabola la stessa


pendenza della retta r (figura 21.19).
Imponendo le queste condizioni si trovano i coefficienti

a=

3
2L

5
b= L
2

c =0

(e.5.3)

e quindi la cercata linea delle pressioni descritta dalla parabola

y(x ) =

3 2 5
x + x
2L
2

(e.5.4)

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y
q

tan() = 1/2 = -y(x)

K
E

D
2

B
1
L

A
L

2L

Figura 21.19.

In definitiva, la linea delle pressioni per la struttura in esame


tracciata in figura 21.20.
y
tan() = 1/2 = -y(x)
q

D
1

B
r

A
s

2L

Figura 21.20.

Le curve che costituiscono la linea delle pressioni della struttura sono


riassunte, tratto per tratto, in tabella 21.5
Tratto
AD
DB
BC

Linea delle pressioni


retta s
parabola p
retta r
Tabella 21.5.

Si osserva che la linea delle pressioni del tratto DB soddisfa la


condizione (e.5.7) ottenuta nella lezione 19, cio

q
= y' ' (z )
H

(e.5.5)

essendo H la componente orizzontale della reazione R A . Questo pu


verificarsi immediatamente ricordando le reazioni vincolari
determinate nella lezione 11 (esempio 11.5), riassunte in figura 21.21.

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D
2

B
1
L
A

qL/3

qL/3

qL/6

5qL/6
2L

Figura 21.21.

Essendo infatti H = qL/3, si ha

q
3q
3
=
=
H
qL
L

(e.5.6)

Derivando due volte la (e.5.4) si ha


y' ' (x ) =

3
L

(e.5.7)

Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione


Si consideri dapprima la configurazione di figura 21.18a in cui il
carico distribuito sostituito dalla sua risultante. In questo caso,
considerando le reazioni di figura 21.21 immediato tracciare i
diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione, procedendo come
ormai consueto. Questi diagrammi sono rappresentati in figura 21.22.
qL
qL
s

D
G

E
-

qL/3

qL/3

qL/3

5qL/6

qL/6

qL/6

5qL/6

2L

L
qL

Scala per lo sforzo


normale ed il taglio

5qL/6

Scala per il
2
momento flettente qL

qL
2

qL /3
D

B
-

qL/3

qL

qL /3
B

E
D qL2/12

qL/6
+

T
C

qL/3

E
M

Figura 21.22.
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A questo punto si pu osservare che i diagrammi delle caratteristiche


di sollecitazione della struttura con il carico distribuito (figura 21.18b)
differiscono da quelli appena tracciati solo relativamente al tratto DB.
Infatti le risultanti delle forze che precedono le sezioni dei tratti AD e
BC sono le stesse nei casi di figura 21.18a e di figura 21.18b,
essendo le reazioni vincolari le stesse nei due casi.
Per la struttura con il carico distribuito il diagramma dello sforzo
normale lo stesso gi tracciato considerando la risultante di detto
carico in quanto il carico q, essendo applicato in direzione ortogonale
allasta, non produce variazioni di sforzo normale nellasta DB (figura
21.23).
q

qL/3

qL/6

5qL/6
L

qL/3

qL/3

A
s

E
-

5qL/6

B
L

qL/6

2L
Scala per il
2
qL
momento flettente
Scala per lo sforzo
normale ed il taglio

q
5qL/6

qL
2

qL /3
B
-

qL/3

E
- D

qL/6
+

T
C

qL/3

+
D

qL /3
E

M
A

Figura 21.23.

Per la struttura con il carico distribuito il diagramma del taglio


lineare tra D e B (si ricordi losservazione 9 della lezione 17); inoltre il
taglio nelle sezioni B e D dellasta lo stesso gi calcolato
considerando la forza concentrata. Quindi il diagramma del taglio pu
ottenersi a partire da quello di figura 21.22 tracciando un segmento tra
le ordinate corrispondenti alle sezioni B e D (figura 21.23).
Per la struttura con il carico distribuito il diagramma del
momento flettente parabolico tra D e B (si ricordi ancora
losservazione 9 della lezione 17). Il momento flettente nelle sezioni B
e D dellasta lo stesso gi calcolato considerando la forza
concentrata; inoltre la pendenza del diagramma del momento flettente
nelle sezioni B e D la stessa che si ha nel diagramma del momento
relativo alla forza concentrata. Ci si rende conto di questo ricordando
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che la pendenza del diagramma del momento (cio la derivata di


M(s)) uguale al taglio e che il taglio nelle sezioni B e D lo stesso
nel caso di applicazione del carico distribuito della sua risultante.
Quindi il diagramma del momento flettente pu ottenersi a partire da
quello di figura 21.22 tracciando una parabola passante per le
ordinate corrispondenti alle sezioni B e D e tangente in B e D al
diagramma del momento relativo alla forza concentrata (figura 21.23).
Scelta lascissa s di figura 20.23, i diagrammi delle sollecitazioni sono
descritti dalle funzioni:
5
6 qL
qL

N(s ) =
3
1 qL
6

qL
3
5
qL q (s L )

T(s) = 6
qL
6
qL
3

se 0 s < L

se L < s 4L

(e.5.8)

se 4L < s 5L
se 0 s < L

se L < s 2L
se 2L < s 4L

(e.5.9)

se 4L < s 5L

qL
se 0 s < L
3 s

2
qL + 5 qL (s L ) q (s L ) s L =
3 6
2
se L < s 2L
2

(
s L) 5
7 2
+ qLs qL
= q
2
6
6

qL2 5
3
M(s ) =
+ qL (s L ) qL s L =
2
3 6
se 2L < s 4L
= qL s + 1 qL2

6
3
5
qL
5
qL 3L (5L s) qL L =
3
2
6
se 4L < s 5L
qL
= (5L s)

(e.5.10)

Landamento del diagramma del momento flettente avrebbe potuto


essere determinato sfruttando la linea delle pressioni di figura 21.20.
In particolare, relativamente al tratto BD conviene in questo caso
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identificare la generica sezione mediante lascissa x come mostrato in


figura 21.24.
y

q
E
p

y(x)
L

(a)
r

S(x)

y(x)
L

x
L
y

2L
S(x)

H = qL/3

L y(x)

q
p

5qL/6-qx

H = qL/3

(b)
5qL/6-qx

r
x

C
x
2L

Figura 21.24.

In questa sezione il momento flettente pu determinarsi calcolando il


momento della risultante S(x ) delle forze che precedono la sezione
rispetto al baricentro della sezione stessa (figura 21.24a).
Considerando le componenti orizzontale e verticale della risultante
S(x ) questo momento vale (figura 21.24b):
M(x ) = H (L y(x ))
(e.5.11)

essendo H la componente orizzontale di S(x ) ; il segno meno nella


(e.5.11) dovuto al fatto che il momento nella sezione x negativo, in
accordo con la convenzione adottata.
Siccome H pari alla componente orizzontale della reazione vincolare
e lequazione della linea delle pressioni y(x) data dalla (e.5.4), si ha:

qL
3 2 5
qL 5 qL
qx
M(x ) = L +
x x =
x
+
3 2L
2
3
6
2
2

(e.5.12)

Questultima espressione diversa dalla (e.5.10) solo per il fatto che


quella scritta rispetto allascissa s, mentre questa scritta rispetto
allascissa x. immediato verificare che la (e.5.12) fornisce gli stessi
valori del momento flettente delle (e.5.10). Ad esempio nella sezione
D si ha x = 0 ed s = L; la (e.5.10) calcolata per s = L e la (e.5.12)
calcolata per x = 0 forniscono il momento flettente M = -qL2/3; nella
sezione B si ha x = L ed s = 2L; la (e.5.10) per s = 2L e la (e.5.12) per
x = L forniscono il momento flettente M = 0.
Momento massimo nel tratto DB
Il momento flettente nel tratto DB dato equivalentemente dalla
(e.5.10) e dalla (e.5.12) ed ha landamento parabolico di figura 21.23.
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La sezione sm di momento massimo quella cui corrisponde il vertice


della parabola e pu determinarsi, ad esempio, annullando la derivata
della (e.5.10), cio ponendo
dM
=0
ds s m

(e.5.13)

Ricordando tuttavia che la derivata della funzione momento la


funzione taglio, la sezione sm in cui il momento flettente massimo
pu pi rapidamente determinarsi imponendo lannullarsi di T(s) in sm,
cio, utilizzando la (e.5.9)
5
T(sm ) = qL q (sm L ) = 0
(e.5.14)
6
Si ottiene
11
sm = L
(e.5.15)
6
risultato che avrebbe anche potuto determinarsi sul diagramma del
taglio con semplici considerazioni di similitudine di triangoli.
In accordo con la (e.5.10), nella sezione sm il momento flettente vale
infine
2
2
(
sm L ) 5
7 2 qL
M(sm ) = q
+ qLs m qL =

72

(e.5.16)

Momento flettente col Principio dei Lavori Virtuali


Detta Q la sezione di mezzeria del tratto BE (figura 21.25), si
introduce una cerniera interna in detta sezione evidenziando i
momenti incogniti applicati agli estremi delle aste concorrenti (figura
21.25b). Si ottiene cos una struttura una volta labile la cui generica
configurazione spostata rappresentata in figura 21.25c insieme al
corrispondente diagramma degli spostamenti verticali.
Relativamente agli spostamenti virtuali di questa configurazione
spostata la condizione di annullamento del lavoro virtuale
L
L = qL 1 + MQ 2 + MQ 3 = 0
(e.5.17)
2
Essendo poi
2 = 2 1

3 = 1

(e.5.18)

il momento flettente nella sezione Q

qL2
(e.5.19)
MQ =
6
che lo stesso valore che si legge sul diagramma di figura 20.23 e si
calcola con lespressione (e.5.10) per s = 3L o con lespressione
(e.5.12) per x = 2L.
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C2

qL

MQ
q
D

E
MQ

B C12

1
L

Q C23

3
(c)

(a)
A

A C1

C C3

C2

qL

2
Q C23

B C12

xC1
E

1 vR

MQ MQ

xC12

xC3

T
M

A C1

xC23

3
(b)

xC2

C C3

Figura 21.25.

Taglio col Principio dei Lavori Virtuali


Si introduce un doppio pendolo interno nella sezione Q
disposto in modo da consentire solo gli spostamenti relativi degli
estremi delle aste in direzione verticale e si evidenziano le forze di
taglio incognite (figura 21.26b). Si ottiene cos una struttura una volta
labile la cui generica configurazione spostata rappresentata in figura
21.26c insieme al corrispondente diagramma degli spostamenti
verticali.
y

Q3

qL
TQ

q
D

qL
D
R

B C12

xC1 = xC2
3

C23

C C3

vQ3

xC12
vR

1 = 2

(b)
A C1 C2

C C3
3

Q
TQ

C23

A C1 C 2

TQ
2

TQ

(c)

T
M

B C12

R
1

(a)

Q2

xC3

vQ2

2
L

Figura 21.26.

Relativamente agli spostamenti virtuali di questa configurazione


spostata la condizione di annullamento del lavoro virtuale
L
L = qL 1 + TQ 2 2 L + TQ 3 L = 0
(e.5.20)
2
Essendo poi
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3 = 2 = 1

2 = 1

(e.5.21)

il taglio nella sezione Q


qL
TQ =
(e.5.22)
6
che lo stesso valore che si legge sul diagramma di figura 21.23 o si
calcola con la (e.5.9) per s = 3L.
Sforzo normale col Principio dei Lavori Virtuali
Si introduce un doppio pendolo interno nella sezione Q
disposto in modo da consentire solo gli spostamenti relativi degli
estremi delle aste in direzione orizzontale e si evidenzia lo sforzo
normale incognito (figura 21.27b).

C23

C2

T
M

q
D

D
R B C12

A
T

Q2
2

uQ2 yC12
uQ3
NQ
3

3 = 2

(c)

A C1

vR
xC1

Q3

NQ

B C12

C23

qL

yC2

C2

C C3

A C1

(b)

(a)

NQ

NQ

1
L

qL

1
L

C C3
1

2
xC12
L

x
yC1 = yC3

3
3 = 2 xc2 xC3
L

Figura 21.27.

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Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it

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Corso di Laurea:
Insegnamento:
n Lezione:
Titolo:

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE


Meccanica delle strutture
21
Esempi ed esercizi riassuntivi

FACOLT DI INGEGNERIA

Si ottiene cos una struttura una volta labile la cui generica


configurazione spostata rappresentata in figura 21.27c insieme ai
corrispondenti diagrammi degli spostamenti orizzontali e verticali.
Relativamente agli spostamenti virtuali di questa configurazione
spostata la condizione di annullamento del lavoro virtuale
L
L = qL 1 NQ 2 2 L NQ 3 L = 0
2

(e.5.23)

Essendo poi
2 =

1
2

3 = 2 =

1
2

(e.5.24)

lo sforzo normale nella sezione Q


NQ =

qL
3

(e.5.25)

che lo stesso valore che si legge sul diagramma di figura 21.23 o si


calcola con la (e.5.8) per s = 3L.

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Esempi ed esercizi riassuntivi

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LEZIONE 21 Sessione di studio 3


Esempi ed esercizi riassuntivi.
proposto nel seguito un ulteriore esempio. Si consiglia il lettore di
risolverlo autonomamente e di confrontare i risultati con la soluzioni
descritta nella prossima lezione.
Esempio 21.6
Si traccino la linea delle pressioni e i diagrammi delle
caratteristiche di sollecitazione della struttura di figura 21.28. Si
calcolino con il Principio dei Lavori Virtuali le caratteristiche di
sollecitazione nella sezione di mezzeria dellasta BD.
F

L
H

G
B

L
A

L/2

L/2

L/2

L/2

Figura 21.28.

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