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pagina 10 • 10 aprile 2010

panorama

Discussioni. Tra identità italiana e dibattito sulle riforme


tiamo vivendo in un’e- passaggio da una civiltà pre-

S poca caratterizzata da
una sorta di ricerca os-
sessiva della identità,
sia che si tratti della cultura,
dell’economia, della religione,
È iniziato il secolo valentemente agricola ad una
civiltà prevalentemente indu-
striale si è dovuto affrontare,
anche in termini giuridici nuo-
vi, il tema fondamentale del-
della lingua, della razza, del
sesso, delle istituzioni politi-
che. In questa puntuale ed os-
sessiva rivendicazione della
identità si gioca, infatti, una
delle nazioni globali l’equilibrio tra capitale e lavo-
ro (basti pensare all’avvento
dell’istituto della società per
azioni ed alla provvista di ca-
pitali di rischio tipica degli

Perché la trasformazione del mercato


parte molto rilevante del pas- istituti borsistici), anche oggi
saggio avvenuto negli ultimi occorre saper guardare al fu-
decenni dalla proposta comu- turo del passaggio dal sistema
nista di modello sovietico ad
altre e non sempre universali
proposte di identità. Se ci con-
impone di ripensare anche le costituzioni quasi esclusivamente agrico-
lo-industriale al nuovo siste-
ma, nel quale la componente
sidera che proprio sulla iden- di Francesco D’Onofrio finanziaria assume un signifi-
tità sono stati costruiti – so- cato crescente con uno spirito
prattutto in Occidente – i con- la nostra “arretratezza” fi- in nome di una presunta su- cesso di globalizzazione, o se non certo di acquiescenza su-
cetti dapprima di Nazione e nanziaria ha consentito al periorità di una sedicente si immagina possibile oggi pina al nuovo, ma di apertura
quindi di Stato, non può sor- nostro Paese di reggere me- “identità industriale”. operare nella sostanziale in- culturale e giuridica al nuovo
prendere che il tema identita- glio di altri la crisi economi- differenza delle necessità di sistema in termini appunto di
rio è posto molto spesso al ca in atto. Ma questi non so- Può sembrare che si tratti di centralizzazione riscontrate un nuovo equilibrio.
centro di rivendicazioni, che no tempi di riposo per nessu- questioni lontane da una più anche in antichi Stati federali
hanno tutte in fondo un qual- no. Si può infatti essere urgente attualità politica, qua- – quali gli Stati Uniti d’Ameri- In questo contesto anche le
che territorio minore rispetto astrattamente favorevoli o le sembra essere l’attualità ca –; nella indifferenza alla riforme istituzionali, delle qua-
al mondo intero. contrari al processo di globa- delle cosiddette riforme istitu- nuova centralità del Mediter- li si parla tanto diffusamente
lizzazione in atto, ma non è zionali. Allorché infatti si af- raneo, nel quale è l’Italia tutta anche oggi, dovranno esser vi-
Anche il grandioso fenome- certo con una opposizione frontano temi quali il rapporto – e non singole sue parti – che ste nella luce della ricerca di
no (che come eu- un nuovo equili-
ropei abbiamo brio: nella cosid-
conosciuto nei detta Prima Re-
secoli scorsi) di pubblica, l’equili-
costruzione de- brio fu ricercato
gli Stati Nazio- ponendo l’accen-
nali ha finito con to da un lato su
l’avere il tema persona umana
della identità na- ed eguaglianza, e
zionale quale dall’altro su Stato
elemento costi- e mercato. Il nuo-
tutivo della spe- vo equilibrio oggi
cifica identità va cercato nella
statuale. Questo consapevolezza
fenomeno è pro- che il concetto
gressivamente stesso di persona
entrato in crisi ci fa aprire alla
con il passaggio dal prevale- paurosa e timida Come fu duramente contrastato può avere un ruo- globalizzazione in termini di
re del sistema produttivo di al processo me- lo significativo speranza, mentre il concetto di
tipo industriale al sistema desimo che si può il passaggio dall’agricoltura all’industria, culturale, econo- eguaglianza va oggi affrontato
economico tendenzialmente riuscire ad impe- mico e politico al- superando coraggiosamente la
globalizzato, nel quale la fi- dire l’avvento
non sorprende che i conflitti di oggi lo stesso tempo; stessa dimensione dell’Occi-
nanza ha pian piano preso il
sopravvento sull’industria.
della globalizza- siano prodotti proprio dalla globalizzazione nella velleitaria dente quale area all’interno
zione anche nelle contrarietà al pro- soltanto della quale l’egua-
L’analisi della crisi economi- nostre contrade. Così come tra il governo centrale e i go- cesso di globalizzazione in at- glianza ha significato. Per quel
ca conosciuta nel corso degli fu duramente contrastato il verni regionali, occorre aver to in nome della paura per tut- che concerne il rapporto tra
ultimi due anni ha infatti po- passaggio dall’agricoltura al- chiaro in modo netto e visibile to ciò che è nuovo, sia che si Stato e mercato, occorre saper
sto in evidenza che la crisi è l’industria, proprio in nome se si parla di una Italia tratti di immigrati, sia che si guardare al nuovo equilibrio
stata più incisiva proprio ne- di una presunta superiorità profondamente immersa nella tratti di complessi italiani di senza illudersi di potersi rin-
gli Stati nei quali la finanza di una cosiddetta “identità nuova centralità del Mediter- imprese multinazionali, sia serrare all’interno del proprio
aveva preso il sopravvento agricola”, non sorprende che raneo; rigorosamente ancora- che si tratti della competitività Stato, e senza cedere al merca-
sull’industria. Per quel che oggi vi sia un contrasto pro- ta ai vincoli derivanti dal pro- stessa dell’impresa italiana to il compito di ricercare il
concerne l’Italia, si è infatti prio in riferimento al proces- cesso di costruzione dell’U- nel mondo attuale sempre più nuovo equilibrio tra industria e
ripetutamente affermato che so di globalizzazione in atto, nità europea, partecipe al pro- globalizzato. Così come nel finanza senza nuove regole.

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