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Universit degli Studi di Roma "La Sapienza" - Facolt di

Architettura
2014-2015
Corso di Storia dell'architettura moderna
Prof. Annarosa Cerutti Fusco
annarosa.cerutti@uniroma1.it
Contenuti e finalit del corso
Il corso di storia dell'architettura tratta argomenti rilevanti per la
disciplina nell'arco di tempo che si estende dal primo Rinascimento
sino
alla rivoluzione industriale.
Le lezioni saranno finalizzate a:
1) illustrare le opere architettoniche pi significative, singolari o
esemplari discutendone il contesto storico e culturale, ma anche
fisico e urbano, il processo di formazione (dalla committenza alle
fasi successive sino alle operazioni esecutive, talvolta con cenni ai
materiali e alle tecniche di cantiere) per valutarne poi l'esito
architettonico complessivo e la fortuna critica;
2) indicare alcuni dei punti di vista storico-critici assunti da
autorevoli studiosi contemporanei su tali opere o gruppi di opere,
in modo da rendere possibile allo studente avviare una riflessione
consapevole sugli orizzonti storiografici tradizionali e innovatori.
Le lezioni sulle diverse tematiche e la bibliografia di corredo
indicate qui di seguito hanno lo scopo di sollecitare lo studente ad
esaminare temi e problemi connessi all'ideazione ed alla
realizzazione delle diverse soluzioni architettoniche, agli usi e ai
significati assunti nel tempo e all'identificazione di un preciso
ambito storico entro cui collocare le caratteristiche formali ed
espressive delle architetture studiate.
Argomenti d'esame:
Il seguente Sommario degli argomenti presenta una rapida sintesi
di quanto sar necessario conoscere basandosi sullo studio della
bibliografia indicata, ricorrendo per un utile inquadramento
generale alle
- voci della Enciclopedia Universale dell'Arte (EUA) e del
- Dizionario di Architettura e Urbanistica (DAU), e in particolare a
- N. PEVSNER, J. FLEMING, H. HONOUR, Dizionario di
architettura, Torino, Einaudi 1981, oltre che al testo generale di N.
PEVSNER, Storia dell'architettura europea, Bari, Laterza 1959.
Per il Quattrocento, Cinquecento e Seicento sono obbligatori i
seguenti testi:
F. P. FIORE (a cura di), Storia dell' architettura italiana. Il
Quattrocento, Milano, Electa 1998: Fiore, Francesco Paolo:
1

Introduzione. pp. 9-37; Bruschi, Arnaldo: Brunelleschi e la nuova


architettura fiorentina. pp. 38-113; Burns, Howard: Leon Battista
Alberti. pp. 114-165; Fiore, Francesco Paolo: Siena e Urbino.
pp. 272-313; Adams, Nicholas: Pienza. pp. 314-329; Frommel,
Christoph Luitpold: Roma. pp. 374-433.
W. LOTZ, Architettura in Italia 1500-1600, riedizione a cura
di D. Howard, Milano, Rizzoli 1997. Leggere la premessa di D.
Howard. Studiare gli argomenti citati nel programma.
R. WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750,
Torino, Einaudi 1972 (1 ed. 1958). Per la parte relativa
all'architettura.
PARTE I Argomenti di studio:
ARCHITETTURA DEL QUATTROCENTO
Ghiberti, Brunelleschi, Donatello e Masaccio a Firenze. Le
architetture di Brunelleschi a Firenze (cupola, lanterna e tribune
morte di S. Maria del Fiore, Ospedale degli Innocenti, S. Lorenzo e
Sacrestia Vecchia, Cappella Pazzi nella Chiesa di Santa Croce, S.
Spirito, Rotonda degli Angeli, Palazzo di Parte Guelfa), la
riproposta brunelleschiana dell'ordine architettonico e le soluzioni
costruttive della cupola di S. Maria del Fiore. Michelozzo Palazzo
Medici e i palazzi fiorentini. Leon Battista Alberti umanista e
architetto: le sue architetture a Firenze (facciata di S. Maria
Novella, palazzo e loggia Rucellai cappella Rucellai), Rimini
(Tempio Malatestiano), Mantova (S. Sebastiano e S. Andrea) e la
sua produzione trattatistica sull'architettura. Alberti e i programmi
per Roma di papa Nicol V e Sisto IV. La Pienza di Pio II: cattedrale
e Palazzo Piccolomini; Siena, Palazzo e Loggia Piccolomini. Il
centro di Urbino e l'attivit di Luciano Laurana e Francesco di
Giorgio. Le architetture in Firenze e la diffusione del linguaggio
fiorentino in Italia ad opera di Michelozzo, Rossellino, Agostino di
Duccio, i da Maiano e Giuliano da Sangallo. La Firenze di Marsilio
Ficino e di Girolamo Savonarola. Firenze, Palazzo Pitti, Palazzo
Strozzi, Palazzo Gondi, Palazzo Scala, Villa Medici a Fiesole; San
Salvatore al Monte; Prato, Santa Maria delle Carceri; Poggio a
Caiano, Sacrestia di Santo Spirito,
La Roma da papa Sisto IV ad Alessandro VI. San Giacomo degli
Spagnoli; Loggia delle Benedizioni in San Pietro; Palazzo Venezia,
Palazzetto e chiesa di San Marco; Santa Maria del Popolo;
Ospedale di Santo Spirito; SantAgostino; Santa Maria della Pace;
Belvedere di Innocenzo VIII; San Pietro in Montorio; Palazzo della
Cancelleria. Bramante a Milano. Santa Maria presso San Satiro; la
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tribuna di Santa Maria delle Grazie; I progetti architettonici di


Leonardo.
Bibliografia ulteriore da consultare relativamente agli
argomenti succitati:
Per gli approfondimenti:
A. SIMONCINI, Roma le trasformazioni urbane nel Quattrocento,
Firenze : Olschki, 2004 (per la storia urbana).
R.WITTKOWER, Principi architettonici nell'et dell'Umanesimo,
Torino, Einaudi 1964, in particolare le pp.
7-57 dedicate all'Alberti;
Per approfondire la conoscenza dell'architettura del Quattrocento
a Roma,
P. TOMEI, L'architettura a Roma nel Quattrocento, Roma,
Multigrafica Editrice 1977 (1 e. Roma
1942).
ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
La problematica bramantesca e le opere di Bramante a Roma
(chiostro e convento di S. Maria della Pace, Belvedere vaticano,
progetti S.Pietro, Coro di Santa Maria del Popolo, Tempietto di
S.Pietro in Montorio, progetto per il palazzo dei Tribunali, Palazzo
Castellesi, poi Torlonia in Borgo). Giuliano da Sangallo e l'antico,
Fra Giocondo e la ricerca su Vitruvio. Raffaello architetto e la
sintesi tra le arti (Villa suburbana di Agostino Chigi alla Lungara,
cappella Chigi in S. Maria del Popolo, palazzo Branconio dell'Aquila
demolito, palazzo Alberini- Cicciaporci, villa Madama). Baldassarre
Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane, Palazzo Baldassini;
Palazzo Farnese; Santa Maria di Monserrato; Santo Spirito in
Sassia; Casa di Giulio Romano. Giulio Romano a Roma (Villa Lante)
e a Mantova (Palazzo Te) e i continuatori di Raffaello. Michelangelo
(cappella Medicea Sacrestia nuova a San Lorenzo, Biblioteca
Laurenziana, piazza del Campidoglio, S. Pietro, progetti per S.
Giovanni dei Fiorentini, cappella Sforza in Santa Maria Maggiore,
Santa Maria degli Angeli e Porta Pia). L'attivit di Giorgio Vasari,
Bartolomeo Ammannati e Bernardo Buontalenti a Firenze e in
Toscana. Sebastiano Serlio a Bologna, Roma, Venezia e in Francia.
Michele Sanmicheli e Jacopo Sansovino a Venezia (Zecca, libreria
Marciana) e nel Veneto. Galeazzo Alessi e le opere genovesi.
Pellegrino Tibaldi e Milano. Girolamo Genga a Pesaro.
L'opera di Jacopo Barozzi da Vignola architetto (Il Ges, Villa
Farnese a Caprarola Villa Giulia e chiesa di SantAndrea in Via
Flaminia) e trattatista e Pirro Ligorio (Casino di Pio IV e Villa
d'Este). L'ultimo '500 a Roma da Giacomo della Porta a Domenico
Fontana, da Mascarino a Carlo Maderno. Palazzo Lateranense,
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Mostra dell'Acqua Felice, Cappella Sistina in Santa Maria


Maggiore; San Giacomo degli Incurabili. Palazzo delQuirinale.Il
piano di Sisto V per Roma.
Palladio: Basilica, Vicenza, Palazzo Iseppo Porto, Palazzo
Chiericati, Palazzo Valmarana, Loggia del Capitanio, Teatro
Olimpico. Le ville: Villa Godi a Lonedo; Villa La Rotonda; Villa
Barbaro a Maser. Le chiese a Venezia: San Giorgio Maggiore e il
Redentore. I Quattro Libri.
Facoltativo: L'architettura in Francia (i castelli di Blois, Chambord
e l'opera di Ph. de l'Orme e P. Lescot), in
Spagna (palazzo di Carlo V a Granada, Escorial), in Inghilterra e la
diffusione del Rinascimento nel resto d'Europa.
Bibliografia da consultare relativamente agli argomenti
succitati:
Per approfondimenti:
Storia dell' Architettura Italiana, Il Primo Cinquecento, a cura di A.
Bruschi, Electa, Milano 2002.
Storia dell'architettura italiana, Volume 4, Curatori Claudia
Conforti, Richard J. Tuttle, Electa, Milano 2001.
G. SIMONCINI, Roma: le trasformazioni urbane nel Cinquecento,
vol. I, Firenze, Leo S. Olschki, 2008; II, G. SIMONCINI (a cura di),
Dalla citt al territorio, vol.II Firenze, Leo S. Olschki, 2011. In
particolare: Ait, Ivana, I fiumi di Roma nellassetto sociale ed
economico della citt (fine XV-XVI secolo) : alcune osservazioni.
pp. 221-258: Benedetti, Simona, Lattivit edilizia dei nuovi ordini
religiosi nella Roma del Cinquecento, pp. 37-55; Bruschi, Arnaldo
Limmagine di Roma nellarchitettura civile, pp. 3-36; Cantatore,
Flavia, Spazio urbano e luoghi del sapere a Roma nel XVI secolo,
pp. 89-104; Cerutti Fusco, Annarosa, Roma moderna descritta e
rappresentata nelle guide del Cinquecento : itinerari e paesaggi
urbani, pp. 159-219; Esposito, Daniela, La campagna romana nel
secolo XVI : infrastrutture e insediamenti nel suburbio, pp. 289310; Samperi, Renata, La citt delle vigne, dei giardini e delle ville
(fine XV-XVI secolo) pp. 105-157; Souza Lima Dos Reis, Gaspar,
Repertorio delle fabbriche dei nuovi ordini religiosi , pp. 57-88;
Vaquero Pieiro, Manuel, La campagna romana nel XVI
secolo : attivit economiche e trasformazioni ambientali. pp. 259288.
ARCHITETTURA DEL SEICENTO
Il Barocco a Roma nel contesto storico del tempo, da Clemente VIII
a Clemente X: Opere di Carlo Maderno, Gian Lorenzo Bernini,
Pietro da Cortona, Francesco Borromini. Inoltre l'attivit di
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Girolamo e Carlo Rainaldi, Martino Longhi il Giovane, Giovan


Battista Soria, Antonio de Rossi, Alessandro Algardi, Orazio Grassi,
Rosato Rosati e Carlo Fontana. Ogni opera deve avere come
riferimento architetti e committenti.
In particolare approfondire i complessi architettonici e urbani
indicati nell'elenco di monumenti da visitare a Roma.
Bibliografia da consultare relativamente agli argomenti
succitati:
Per gli approfondimenti:
R. KRAUTHEIMER, Roma di Alessandro VII, 1655-1667, Roma,
L'Elefante 1987 (1 ed. 1985).
Storia dell'architettura italiana: Il Seicento, Aurora Scotti (a cura
di), Electa, 2003.
A. CERUTTI FUSCO, MARCELLO VILLANI, Pietro da Cortona
architetto, Roma, Gangemi, 2002.
J. CONNORS, Alleanze e inimicizie. L'urbanistica di Roma barocca,
Laterza, Roma-Bari 2005.
M. FAGIOLO, PAOLO PORTOGHESI (a cura di), Roma barocca:
Bernini, Borromini, Pietro da Cortona, Milano 2006: contributi di P.
Portoghesi, M. Fagiolo, S. Benedetti, C. Strinati, S. Pasti, F.
Petrucci, A. M. Pergolizi, V. Casale, M. Bevilacqua, A. Roca de
Amicis, A. Cerutti Fusco, P. Fancelli, K. Noehles, E. Kieven, H.
Hager, M. Tabarrini, F. Camerota, R. Valeriani, D. Gallavotti
Cavallero, A. Morelli, G. Spagnesi.
P. PORTOGHESI, Roma barocca; inventario degli architetti e delle
loro opere di Stefania Tuzi. Nuova ed. riv. e ampliata, con foto a
colori di Moreno Maggi, Roma, Editori internazionali riuniti, 2011.
K. GHTLEIN, Carlo e Girolamo Rainaldi architetti romani, in
Storia dellarchitettura
italiana. Il Seicento, a cura di A. SCOTTI TOSINI, 2 voll., I, Electa
Milano 2003, pp. 226-237.
H. HIBBARD, Carlo Maderno, Milano, Electa 2002.
Parte II Modalit di esame
L'esame orale e individuale. Lo studente dovr dimostrare la
conoscenza della materia e la capacit di interpretare criticamente
gli argomenti inquadrandoli nel loro ambito storico.
Per la
preparazione dell'esame lo studente si varr della bibliografia
(almeno relativa ai testi di riferimento) su indicata. Assicurata la
conoscenza degli argomenti sulla base dei testi raccomandati,
eventuali diverse angolazioni critiche si potranno avvalere della
bibliografia di approfondimento, e su altri testi comunque da
concordare con il docente. Lo studente dovr inoltre verificare le
proprie conoscenze tramite indispensabili visite alle architetture
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rinascimentali e barocche, almeno romane e laziali (vedi elenco


dettagliato). Nella scelta delle architetture e relativi contesti
(originari, storici e attuali) da inserire nell'elenco si tenuto conto
anche dell'accessibilit e degli itinerari che consentono di visitare
pi siti secondo opportuni percorsi indicati a lezione (che lo
studente a sua volta potr organizzare in relazione alle proprie
esigenze).
Per sostenere l'esame infatti condizione necessaria, ma non
sufficiente, la visita accurata e documentata (testi da consultare,
cartografia storica, rilievi, ecc.) almeno dei seguenti monumenti o
complessi monumentali e urbani di Roma (inclusi i giardini se
pertinenti, ovvero i palazzi nei loro isolati, le chiese con i loro
conventi, ecc.).
Le opere (chiese e conventi, palazzi e giardini) e i complessi
urbani da visitare e studiare nelle relative trasformazioni dal
'400 al 1680, sono:
Palazzo Venezia e chiesa di S. Marco;
S. Maria del Popolo (convento e chiesa, coro, cappella Chigi,
trasformazioni Berniniane e piazza con ingresso monumentale, da
Sisto V ad Alessandro VII)
S. Agostino fino all'intervento di Bernini;
Palazzo della Cancelleria;
S. Pietro in Montorio (chiesa e tempietto). Inoltre Cappella
Raymondi del Bernini;
S. Maria della Pace (chiesa, chiostro del Bramante e teatro urbano
del Cortona);
Villa Madama;
Farnesina Chigi alla Lungara;
Belvedere Vaticano (Corridore, giardini, Palazzo di Innocenzo VIII,
Cappella Sistina, Musei Vaticani e cortili, Biblioteca Sistina e
Archivio);
Palazzo Baldassini;
Palazzo Farnese con giardino su Via Giulia e sistemazione urbana;
Palazzo Massimo;
Cappella Sistina in Santa Maria Maggiore;
S. Pietro (progetti e basilica michelangiolesca. Opere barocche);
Villa di Papa Giulio III;
Villa Medici al Pincio;
Campidoglio (piazza e palazzi);
Il Ges (da Vignola a Della Porta, inclusa la Capp. di S. Francesco
Saverio del Cortona);
Porta di ingresso di Michelangelo sulla Via Pia/Via Nomentana;
Palazzo del Quirinale e la Via Pia;
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S. Andrea della Valle;


Santa Maria in Via Lata;
S. Pietro (basilica fino al Bernini, Scala Regia e piazza);
S. Andrea della Valle;
Palazzo e giardino Barberini alle Quattro Fontane;
Palazzo Pamphili, Sant'Agnese in Agone a Piazza Navona, e fontana
del Bernini;
S. Susanna (in particolare la Facciata del Maderno);
Santa Maria della Vittoria (facciata, interno e Cappella Cornaro);
Chiesa Nuova, Oratorio dei Filippini e Biblioteca Vallicelliana;
San Carlo ai Catinari;
Palazzo Borghese, cortile e giardino;
Cappella Borghese (Paolina) in Santa Maria Maggiore e
sistemazione della piazza;
Villa Borghese;
Cappella di Sant'Ivo e Complesso della Sapienza (con Biblioteca
del Borromini);
Sant'Ignazio al Collegio Romano;
SS. Luca e Martina;
S. Andrea al Quirinale;
S. Carlo alle Quattro Fontane: inclusi la cripta, il giardino, il
chiostro e il convento;
Propaganda Fide e Cappella dei Re Magi (da Bernini a Borromini);
S. Giovanni in Laterano: opera borrominiana;
Chiese Gemelle nella Piazza di Santa Maria del Popolo;
S. Giovanni de Fiorentini (Cappella Falconieri, opera di Borromini e
Pietro da Cortona);
Palazzo Falconieri;
Santi Ambrogio e Carlo al Corso (dai Longhi a Pietro da Cortona);
Santi Vincenzo e Anastasio a Piazza di Trevi;
Santa Maria in Campitelli e Piazza;
San Nicola da Tolentino (cappella Gavotti);
IMPORTANTE: L'ALBUM DI DISEGNI COME SPECIFICATO
Per documentare le visite su indicate lo studente dovr illustrare e
analizzare con una serie di schizzi e disegni bidimensionali tecnicoscientifici tra loro coordinati, ovvero per ogni fabbrica illustrata
pianta (e), sezioni, prospetti, ecc., i caratteri salienti di una decina
almeno di architetture romane (selezionate tra quelle indicate
nell'elenco di cui sopra, in rappresentanza di ciascuno dei tre
secoli, dal Quattrocento al Seicento), studiate in modo
approfondito sia sui testi obbligatori e consigliati e sia mediante
visita diretta. La parte grafica, inserita preferibilmente in una
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cartella - album di fogli A 4 (si consigliano pochissime fotocopie e


fotografie di corredo), deve essere redatta innanzitutto in modo
scientifico (la fonte da cui trarre i disegni e rilievi deve essere
attendibile, eventualmente anche esplicitata e controllata dallo
studente proprio in occasione della visita diretta all'opera
rappresentata). Alcuni dettagli interessanti possono essere
illustrati in una scala adeguata (ad esempio soluzioni d'angolo di
cortili rinascimentali), cos come si potr visualizzare lo spazio
urbano quando progettato ad hoc per accogliere un'opera specifica
(come per esempio per S. Maria della Pace). Negli elaborati da
presentare all'esame si dovranno seguire le convenzioni del
disegno tecnico architettonico in proiezione ortogonale (piante e
relative sezioni collegate tra loro e ridotte alla stessa scala
di rappresentazione, con esplicito riferimento alla scala
grafica e al segno di sezione). Le piante vanno corredate con
l'indicazione della quota e dell'orientamento (nord), e nella
rappresentazione degli edifici, soprattutto delle chiese, pu essere
opportuno disegnare il pavimento, se interessante, e andranno
segnate graficamente finestre e porte. Le volte e le cupole poste al
di sopra del piano di sezione orizzontale (ovvero della pianta)
devono essere proiettate (con segno tratteggiato). Per le
convenzioni proprie degli architetti da adottare consiglio ad
esempio la consultazione in biblioteca del "Il Nuovissimo Manuale
dellArchitetto", a cura di Luca Zevi, Mancosu, Roma 2007, oppure
il ricorso a un server e link che riporti on-line le linee guida per il
disegno architettonico in pianta e sezione. Durante l'esame lo
studente dovr saper descrivere oralmente i caratteri salienti delle
opere pi significative di ciascun periodo storico, e soprattutto
analizzare le architetture presentate nell'album e visitate, con una
consapevolezza dei materiali impiegati nella costruzione (mattoni,
travertini, marmi, graniti, ecc.). Per quanto riguarda le opere
rappresentate nei disegni dell'album, lo studente, se richiesto,
dovr esprimersi graficamente mediante schizzi e disegni
diagrammatici molto elementari e sintetici, per dimostrare cos di
avere acquisito la capacit propria dell'architetto, ovvero quella di
memorizzare lo spazio architettonico per poterlo concettualizzare
schematicamente attraverso il segno grafico.

Esempio di pianta e sezione alla stessa scala:

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