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Capitolo 8
Accuratezza della posizione
8.0 Generalit
La retta di altezza, come gi studiato nei capitoli precedenti, definita
dai parametri (h, Az s ) e si determina osservando laltezza di un astro.
La misura angolare affetta da errori contenuti negli elementi che
servono a calcolarla per cui il suo utilizzo nella determinazione della
posizione anche legato agli errori sia di misura che di calcolo dei due
parametri di cui essa definita.
Nella differenza di altezza h entrano laltezza osservata e corretta hv e
laltezza calcolata hs . La prima, elemento osservato, si misura con il
sestante, perci rimane affetta dagli eventuali errori che pu commettere
losservatore, dagli errori dello strumento di misura (sestante); infine,
dagli errori che dipendono dallambiente circostante (depressione
dellorizzonte, scarsa visibilit , rifrazione astronomica, ecc.); la seconda,
elemento calcolato, insieme con lazimut stimato Az s (Z s ) , si determina
in funzione delle coordinate stimate e del tempo del cronometro Tc .
Occorre sottolineare, per, che il punto stimato non introduce degli
errori nel calcolo della hs a meno che non si commettono errori di
calcolo; in effetti, nella teoria della linearizzazione dei luoghi di
posizione, la misura calcolata una misura esatta perch essa calcolata
per un ben determinato punto della superficie della terra supposta sferica.
Un eventuale errore potrebbe essere introdotto se il punto stimato fosse
molto lontano dal punto reale; in questo caso la sostituzione dellarco di
circonferenza massima tangente alla circonferenza daltezza sul piano di
Mercatore con la circonferenza di altezza linearizzata porta ad un errore;
occorre sottolineare che esso di natura grafica perch sulla carta di
Mercatore si traccia una retta tangente alla c.m. tangente alla curva di
altezza.
Rimane, allora, solo da considerare un eventuale errore sul cronometro,
che ha per effetto, di variare le coordinate orarie dellastro osservato.
Inoltre, se le osservazioni usate per la determinazione della posizione
non sono simultanee o considerate tali, occorre anche considerare gli
errori di trasporto legati alla stima del cammino e della rotta della nave.
297
Mario Vultaggio
298
(8.1)
(8.2)
per cui
S=
4s1s 2
sin
(8.3)
(8.4)
(8.5)
297
(8.6)
Mario Vultaggio
300
1
(h ) cos ec Z
2
2
(8.7)
con
h = h1' h2'
(8.8)
cos ec
Z
2
(8.9)
h1' = hs + ha1
(8.10)
h2' = hs + ha2
1
Z
ha1 ha12 cos ec
2
2
(8.11)
funzione della differenza dazimut tra i due astri e della differenza degli
errori accidentali presenti nelle due misure. A parit di errori,
lincertezza minima si ha quando Z = 180 ; in questo caso la bisettrice
si dice ottima.
297
Mario Vultaggio
302
297
Mario Vultaggio
12 + 22
2
e
sin
sin
(8.12)
304
297
Mario Vultaggio
e=
e1 + e2
e +e
= 1 2 e1 e2
2
2
(8.13)
cA
A
dA
Os
Ps
306
L
L
d +
d
h = L = f ( s + d , s + d ) = sin 1
(8.14)
f
h2 = = cos Z s
s
, permettono di scrivere
(8.15)
297
(8.16)
Mario Vultaggio
(8.17)
x =
(8.18)
sin Az i x + cos Az i y H i = 0
sin Az x + cos Az y H = 0
i +1
i +1
i +1
sin Az n x + cos Az n y H n = 0
(8.19)
308
sin Az i x + cos Az i y H i = ei
sin Az x + cos Az y H = e
i +1
i +1
i +1
i +1
sin Az n x + cos Az n y H n = en
(8.20)
e
i =1
2
i
= valore minimo
(8.21)
297
Mario Vultaggio
Hx = H + e
b1
a1
H 1
e1
a
e
b2
2
H 2
2
x = , H = ai
bi , H = H i , e = ei
a i +1
H i +1
ei +1
bi +1
a
H
e
bn
n
n
(8.22)
(8.23)
310
(8.24)
i =1
i =1
ei2 = [aix + bi d H i ]
n
e
i =1
2
i
0 wi 1 matrice peso
= wi [ai x + bi d H i ]
(8.25)
i =1
(8.26)
dF ( x) d T T
=
x H wAx x T H T wH H T wHx + H T wH
dx
dx
d 2 T
=
x H wA x T H T wH H T wHx + H T wH
dx
= 2 H T wAx 2 H T wH = 0
H T wHx = 2 H T wH
x = (H T wH ) H T wH
1
(8.27)
297
Mario Vultaggio
)
)
)
AB = c , AF = x , B = c x , OF = y , A = , B = , MOF = , FOG =
e
i =1
2
i
= valore minimo
(8.28)
e1 = MD MO = FL MO = (c x )sin y cos
e2 = FN OG = x sin y cos
312
(8.29)
2 ei
i =1
ei
e
e
e
= e1 1 + e2 2 + e3 3 = 0
x
xi
x
x
e
e
e
e
2 ei i = e1 1 + e2 2 + e3 3 = 0
y i
y
y
y
i =1
3
(8.30)
e1
= sin ,
x
e1
= cos ,
y
(8.31)
2
2
[sin cos sin cos ]x + cos + cos + 1 y = c sin cos
(8.32)
297
(8.33)
Mario Vultaggio
(8.34)
Dai triangoli AMC e AMB con il lato in comune AM, indichiamo con
1 , 2 i due angoli nel vertice A e sia L un generico punto posto sulla
simediana con LQ = e2 , LT = e3 .
314
AM
=
BM
sin c
sin 2
=
, CM = BM,
,
sin
sin b
AM = CM
sin 1
sin
sin
=
sin 2 sin 1
sin c sin 1
= =
sin b sin 2
(8.35)
(8.36)
e3 sin 4
=
e2 sin 3
(8.37)
(8.38)
(8.39)
297
Mario Vultaggio
316
Capito 8 - Appendice A
8.A.1 Calcolo dellincertezza della bisettrice di altezza.
I due astri osservati sono indicati dai due versori (i, j) rispettivamente
per gli astri A1 e A2.
297
Mario Vultaggio
(8.A.1)
e2 = PP2 j
(8.A.2)
2 Z
i j = 2 2 sin 2
= 4 sin
2
2
Z
i j = 2 sin
2
(8.A.3)
Z
2
(8.A.4)
1
(e1 e2 ) cos ec Z
2
2
(8.A.5)
318
n
n
4 i =1 n
2
i =1 n
i =1
i =1
n
(8.A.6)
2
e
(e2 )i2
i =1
2
e2
(e1e2 )i
i =1
=0
Essendo nullo il prodotto e1e2 perch entrambi gli errori hanno la stessa
probabilit di essere errori
positivi e negativi per cui per n
sufficientemente grande la somma finale dei prodotti nulla. Lerrore
della bisettrice, dovuta agli errori accidentali presenti nelle due rette di
altezze, pu essere espressa dalla seguente relazione:
e =
e2 + e2
1
cos ec
Z
2
(8.A.7)
1
(e1 em )2 + (e2 em )2
2
= (e1 e2 )
con em =
e1 + e2
2
(8.A.8)
297
Mario Vultaggio
2
Z
Z
cos ec
=
cos ec
2
2
2
2
(8.A.8)
2
lim Z 0 b
lim Z b =
(8.A.9)
320