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Dal museo “enciclopedia” al museo “manuale”

1) Bisogna far uscire il museo dalla sua vecchia forma


settecentesca, immobile e anacronistica;

2) sistema guida → teoria della comunicazione;

3) ma considereremo il punto di vista del “qualcun altro”, ossia


seguiremo il processo di colui che riceve la comunicazione


di cosa ha bisogno il destinatario affinchè il processo di
ricezione ed interpretazione dell’opera vada a buon fine?

A. La lettura
B. La mappatura tre livelli del processo
C. L’integrazione interpretativo

n.b. non si tratta di attività separate e nettamente scandite!


A. La lettura consiste nella lettura del segno
dunque nell’acquisizione del significante

Necessità: garantire la corretta lettura delle opere d’arte

Restituzione

Restauro Ricostruzione

temi che nel mondo dell’arte sono oggetto di feroci contrapposizioni.


Non è nostra intenzione entrare in questo “ginepraio”…

Posizione comunicativa: il segno è un oggetto immateriale e la sua


metà materiale – il significante – è un pezzo il cui valore risiede
esclusivamente nel permettere di arrivare al significato.
Posizione di Antinucci
SI DEVE INTERVENIRE SUL SIGNIFICANTE

Obbligatorietà della restituzione: non farlo rappresenta


un’omissione di soccorso e quindi una grave responsabilità.

Meta-operazione ibrida: sembra che il “passaggio della storia”


sull’opera sia inteso come un processo creatore di una novità estetica,
ma in questo modo attribuisco all’opera un nuovo significato, una
intenzionalità estrinseca a lei stessa.

“La lettura è il primo gradino del processo di interpretazione, senza cui


questo non può nemmeno cominciare; le operazioni di cui stiamo
parlando oltre che obbligatorie, sono prioritarie: non possono darsene altre se
non si eseguono prima queste” (p. 111)
La restituzione

1) Limiti della restituzione: si esercita nei limiti in cui la si sappia e la si


possa fare, sia dal punto di vista concettuale che dal punto di vista
tecnico.

Non si tratta di rifare l’originale, ma certamente di rilevare correttamente i


tratti pertinenti della forma significante e cioè quei tratti la cui variazione
determinerebbe una variazione nel significato.
(es. sculture greche del V secolo = copie fatte in epoca romana)

2) Modi della restituzione: incontriamo una vasta gamma di possibilità in


continua crescita per lo sviluppo delle nuove tecnologie basate sul
computer.

a) intervento direttamente sull’originale ci interessa la


b) intervento su un simulacro (di varia natura) dell’opera correttezza
della lettura
La restituzione

a) Intervento sull’originale
Allo stato attuale anche delle nostre migliori tecnologie di riproduzione, guardare un dipinto non è
come guardare una sua copia, qualunque sia il mezzo impiegato. Ne consegue che per questa classe
di oggetti è preferibile intervenire sull’originale.

Posso intervenire sul meccanismo percettivo, fornendo opportuni e strategici


suggerimenti
es. museo archeologico capitolino allestito qualche anno fa
presso la ex centrale elettrica Montemartini a Roma
(DVD, Museo, Centrale di Montemartini)

Nella maggior parte dei casi, però, questi accorgimenti non vengono presi. Come mai?
Antinucci parla di “pigrizia” e “ignavia”:
1) occorre un faticoso lavoro in vari campi, dallo studio all’esecuzione;
2) fare una ricostruzione significa “esporsi” e dichiarare una tesi, perseguirla coerentemente nel
rispetto dei destinatari.

Si aggiunge il problema SPAZIO: si preferisce sfruttarlo per “riempire” le stanze piuttosto che
“sprecarlo” con ricostruzioni.
La restituzione

2) Intervento su un simulacro

Ove necessario si possono utilizzare riproduzioni fisiche di buon livello (magari elettroniche).

N.B.= rispetto dei dettagli e della risoluzione a partire dalla scala: deve avere la stessa dell’opera
originale, soprattutto se vengono esposte insieme.

Con le immagini elettroniche, si tende a riportare tutto alle dimensioni dello schermo e anche se il
cervello umano è perfettamente in grado di operare il rapporto di scala, l’effetto percettivo immediato
non è affatto lo stesso

vi è un operare senso motorio differente, come vedremo…


Il ruolo della realtà virtuale

È una tecnologia elaborata appositamente allo scopo di simulare la realtà in


modo da ingannare la percezione visiva, in modo, cioè, da far credere
veramente reale quanto rappresentato.

Supera i problemi relativi alla “scala” perché permette di vivere quella


percorrenza motoria che è parte integrante ed essenziale della percezione e
dell’apprezzamento diretti dell’oggetto (cosa che plastici e modellini non
possono offrire).

Dal punto di vista tecnico, la realtà virtuale supera tutti i nostri problemi: si tratta di una
percezione che soddisfa le caratteristiche di integrazione senso motoria, giacchè la
visione degli oggetti sarebbe in scala 1 a 1 e varierebbe in funzione dei movimenti del
corpo del soggetto, esattamente come nella realtà
immersività
Il ruolo della realtà virtuale
Due precisazioni:

1) Quanto stiamo sostenendo, non va preso come “licenza” a


sistemare tutto “virtualizzando”: questo sistema è il migliore nelle
condizioni – grandi strutture – in cui gli altri sistemi (disegno,
modelli) sono limitati e poveri. Non compete con una reale
ricostruzione 1 a 1 di un’opera, specialmente nella versione non
immersiva.

2) E’ un sistema superiore ad altri, ma solo se eseguito a regola


d’arte. Molti i cd scadenti in commercio…

DVD, sezioni Realtà virtuale e DVD Interattivo


Ultima nota sulla lettura

La corretta percezione del significante non dipende solo dalla integrità fisica della forma
materiale che lo costituisce – e che perciò deve essere ricostituita in caso di
deterioramento, ma anche dalle condizioni al contorno del segno.

Problema
Es.: un manoscritto può essere
dello
ricostruito da essere perfettamente
spazio leggibile, ma se non ho la giusta quantità
dell’opera di luce che lo illumina? La giusta
provenienza? La giusta distanza?

Es. - esporre una pala d’altare di grandi dimensioni in una sala dove non è possibile distanziarsi al
meglio per osservarla;
- opere esposte talmente vicine l’una all’altra da non poter evitare che quelle adiacenti entrino, in
misura variabile, nello stesso campo visivo.
…il contesto…
Ultima nota sulla lettura
Anche in questo caso, va privilegiato il lavoro sugli originali: ovunque
possibile la ricostruzione dei contesti va fatta riassemblando il materiale
originale. (Possiamo considerare copie e ricostruzioni, purchè in scala 1 a 1, sempre
per i medesimi principi percettivi).

risvolto molto interessante dell’operazione di ristabilimento del


contesto deittico e anaforico dell’opera è che da esso deriva
l’obbligatorietà della restituzione – in senso letterale, fisico e “legale”-
del pezzo detenuto nel museo se il contesto esiste ancora fisicamente,
anche al di fuori del museo (ovviamente devono essere garantite le condizioni
di tutela).
corollario fondamentale per corretta
lettura dell’opera

O il trasporto del contesto rilevante, nel museo…


Molto difficile da realizzare: qui possiamo nuovamente chiedere aiuto alle realtà virtuale
DVD, Realtà virtuale, Le Basiliche di San Pietro
B. La mappatura Il passaggio dal significante, acquisito in
maniera chiara e corretta dal
procedimento di lettura, al significato

…procedimenti che permettono di ricavare


il significato reale costituiscono il CODICE

ma comprendiamo il significato letterale, perché


normalmente questo significato va proiettato sullo
sfondo di altre conoscenze, va cioè integrato per essere
compreso

Ipotizziamo che il segno sia stato compreso al livello lettura, ma poi ci sia un ostacolo al
livello successivo, quello della mappatura = il segno è perfettamente leggibile (lettura
soddisfatta) nella sua forma di significante,
ma NON si capisce va
reintegrato
Il Pb non è cosa fare, ma come
La mappatura
Cosa fare? Fornire identificazioni di figure, luoghi, eventi, loro
declinazioni specifiche, sintassi delle loro combinazioni, ecc.

Come fare? In quale forma, per prima cosa, posso offrire queste
informazioni?

solitamente si usa il linguaggio verbale nella forma scritta


apposta all’oggetto
etichetta / cartello
guida umana
autoguida

Pb l’uso del linguaggio verbale per questo scopo


presenta due controindicazioni
La mappatura

Nel corso delle lezioni abbiamo parlato di segni e dei sistemi da cui
sono governati come se fossero sostanzialmente tutti uguali.

Questo va bene a livello generale, parlando di intenzione comunicativa,


ma scendendo nel concreto tra sistema linguistico ed iconico vi
sono molte differenze.

Il segno iconico dell’opera d’arte non è un’espressione linguistica

Queste differenze riguardano sia il modo in cui l’apparato cognitivo


umano processa questi segni, sia il risultato che questo processo
produce.
La mappatura
Apparato cognitivo umano
opera in

Modalità
senso-motoria Modalità analitica
o o
percettivo-motoria ricostruttiva

gli stimoli vengono processati processa gli stimoli


dall’azione congiunta della interiorizzandoli e
percezione e della modifica operando su di essi
che su di essi o su di essa (su una loro rappr. interna)
produce l’azione motoria mentalmente

Es. cambio il punto di vista per Es. provo ad immaginare


indurre un cambiamento nella mia percezione cosa succede a seconda
di quale scegliamo tra due
alternative
La mappatura
Ne consegue che

Modalità Vs Modalità
senso-motoria
analitica

- È gestaltica, olistica e veloce - Opera in maniera


- Opera in modo inconscio analitica, elemento per
elemento, in modo
conscio e sequenziale

Conoscenza inconscia:
la possiamo usare tutte le volte che serve, Conoscenza cosciente
ma senza analizzarla. e analitica nelle sue
La possediamo e basta. articolazioni.
È un’ABILITÁ che abbiamo appreso Possiamo descriverla e
in modo senso-motorio, ma non sappiamo rispondere a domande
descriverla (es. andare in bici) precise su di lei.
La mappatura
Tornando alla nostra contraddizione:

Messaggi verbali = sono analizzati in modalità analitico-ricostruttiva


Messaggi visivi= sono analizzati in modalità senso-motoria

si escludono a vicenda,
E il museo impegnando il cervello in
come si modo così diverso che non
regola? possono essere usate insieme

per consentire che avvenga la mappatura, fornisce al visitatore le


informazioni in forma quasi esclusivamente linguistica e per di più
scritta: cartello accanto all’opera!
La mappatura
Il quadro da una parte e il cartello dall’altra, invitano ad entrare in due
modalità diverse creando un vero conflitto, un “incubo cognitivo”.

“Si deve chiudere gli occhi che guardano immagini e aprire gli occhi
che guardano segni verbali”: non si tratta solo di guardare un’altra
cosa, ma di entrare in un’altra modalità cognitiva!

Si tratta di lavorare in due modi diversi sullo


stesso oggetto = non è sostenibile a lungo
E l’osservatore risolve il
“problema” rinunciando ad
Competizione percettiva una delle due modalità: non
legge con attenzione o
rinuncia a percepire e a
processare il quadro in
modalità senso-motoria.
E l’emozione?
La mappatura
Ipotesi:
eliminare la forma scritta e utilizzare la forma orale (ma la guida non deve
leggere!): ricevo le informazioni necessarie, ma il mio sguardo rimane
sull’immagine DVD, Interattivo, Paestum

Nuovo Pb:
Non si può esprimere a parole il significato di un’opera: le conoscenze non
sono coscientemente articolabili e non sono analiticamente descrivibili, non
sono linguisticizzabili

possiamo così SOLO limitarci a parafrasare le opere visive attraverso


riformulazioni linguistiche suggeriamo aree di significato,
parentele concettuali…
e l’emozione?
La mappatura
Soluzione:
dobbiamo utilizzare un mezzo che dipende dal modo di processare
senso-motorio un mezzo visivo

DVD, Museo,
Castiglion fiorentino,
I bronzetti di Brolio.
Supero il problema in quanto l’apparato senso-motorio
è perfettamente in grado di elaborare e intersecare due DVD, Realtà virtuale,
La tomba di Nefertari.
oggetti della stessa natura

DVD, Museo,
Sequenza filmica, potere dell’inquadratura, dello zoom, Castiglion fiorentino,
analogia, confronto con casi simili, ecc… La vita del tempio,
Il territorio di Brolio
L’Edificio di Brolio
N.B. ci sarà sempre una componente linguistica, ↓
ma di natura estremamente diversa Ritorna utilissima la
realtà virtuale
C. l’Integrazione passaggio dal significato letterale
al significato reale

questo passaggio avviene perché si “integra” il significato letterale del


messaggio nella rete delle conoscenze ad esso interrelate e pertinenti

ne emerge un significato “attuato”, che andrà a far parte a sua volta, proprio
perché ad esse integrato, della rete delle proprie conoscenze, arricchendola

Ma per integrare il significato reale dell’opera rischio di dover dare lunghe


spiegazioni (rispondere ai molti perché dell’artista) e di rendere pedante la
descrizione che accompagna le sequenze visive!

soluzione → forma del racconto

DVD, DVD Interattivo, L’Asklepieion


DVD, Realtà virtuale, La scuola di Atene
Ultime precisazioni: la tecnologia
Lo schermo: - deve essere abbastanza grande, ma non tanto da
disturbare la visione dell’opera;

- il suo posizionamento non deve disturbare la visione


dell’opera, ma, contemporaneamente, deve essere messo in modo
da poter passare dall’opera ad esso con il solo movimento degli
occhi;

- basta un semplice lettore DVD che lo spettatore può


azionare da solo: semplicità ed economicità!

Il DVD: - non è un documentario!


- va progettato e pensato “in presenza” con l’opera;
- le sequenze devono essere brevi (per non annoiare e per
permettere agli spettatori di susseguirsi)
Ultime precisazioni: la progettazione
1) l’intera esposizione va progettata in funzione delle esigenze di “far
parlare” le opere che si espongono;

2) questo tipo di progettazione richiede non solo l’interazione e la


collaborazione tra più competenze, ma la loro integrazione:
lavoro di équipe
1) la restituzione ai fini della lettura;
produrre insieme 2) la ricostituzione del contesto deittico
e anaforico;
un unico progetto
3) la realizzazione degli strumenti per la
mappatura e l’integrazione.

senza questa integrazione avrò


un risultato “appiccicaticcio” e
di scarso valore
Il nuovo museo machine à voir
1) Meno opere esposte nelle sale;

2) spazi funzionali alle opere esposte e ai loro apparati;

3) opere scelte in base alla loro possibilità di far passare il loro messaggio
comunicativo;

4) ordinamento delle opere per nuclei: comprensione più raffinata;

5) fine espositivo: trasmettere cultura

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