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di cosa ha bisogno il destinatario affinchè il processo di
ricezione ed interpretazione dell’opera vada a buon fine?
A. La lettura
B. La mappatura tre livelli del processo
C. L’integrazione interpretativo
Restituzione
Restauro Ricostruzione
a) Intervento sull’originale
Allo stato attuale anche delle nostre migliori tecnologie di riproduzione, guardare un dipinto non è
come guardare una sua copia, qualunque sia il mezzo impiegato. Ne consegue che per questa classe
di oggetti è preferibile intervenire sull’originale.
Nella maggior parte dei casi, però, questi accorgimenti non vengono presi. Come mai?
Antinucci parla di “pigrizia” e “ignavia”:
1) occorre un faticoso lavoro in vari campi, dallo studio all’esecuzione;
2) fare una ricostruzione significa “esporsi” e dichiarare una tesi, perseguirla coerentemente nel
rispetto dei destinatari.
Si aggiunge il problema SPAZIO: si preferisce sfruttarlo per “riempire” le stanze piuttosto che
“sprecarlo” con ricostruzioni.
La restituzione
2) Intervento su un simulacro
Ove necessario si possono utilizzare riproduzioni fisiche di buon livello (magari elettroniche).
N.B.= rispetto dei dettagli e della risoluzione a partire dalla scala: deve avere la stessa dell’opera
originale, soprattutto se vengono esposte insieme.
Con le immagini elettroniche, si tende a riportare tutto alle dimensioni dello schermo e anche se il
cervello umano è perfettamente in grado di operare il rapporto di scala, l’effetto percettivo immediato
non è affatto lo stesso
Dal punto di vista tecnico, la realtà virtuale supera tutti i nostri problemi: si tratta di una
percezione che soddisfa le caratteristiche di integrazione senso motoria, giacchè la
visione degli oggetti sarebbe in scala 1 a 1 e varierebbe in funzione dei movimenti del
corpo del soggetto, esattamente come nella realtà
immersività
Il ruolo della realtà virtuale
Due precisazioni:
La corretta percezione del significante non dipende solo dalla integrità fisica della forma
materiale che lo costituisce – e che perciò deve essere ricostituita in caso di
deterioramento, ma anche dalle condizioni al contorno del segno.
Problema
Es.: un manoscritto può essere
dello
ricostruito da essere perfettamente
spazio leggibile, ma se non ho la giusta quantità
dell’opera di luce che lo illumina? La giusta
provenienza? La giusta distanza?
Es. - esporre una pala d’altare di grandi dimensioni in una sala dove non è possibile distanziarsi al
meglio per osservarla;
- opere esposte talmente vicine l’una all’altra da non poter evitare che quelle adiacenti entrino, in
misura variabile, nello stesso campo visivo.
…il contesto…
Ultima nota sulla lettura
Anche in questo caso, va privilegiato il lavoro sugli originali: ovunque
possibile la ricostruzione dei contesti va fatta riassemblando il materiale
originale. (Possiamo considerare copie e ricostruzioni, purchè in scala 1 a 1, sempre
per i medesimi principi percettivi).
Ipotizziamo che il segno sia stato compreso al livello lettura, ma poi ci sia un ostacolo al
livello successivo, quello della mappatura = il segno è perfettamente leggibile (lettura
soddisfatta) nella sua forma di significante,
ma NON si capisce va
reintegrato
Il Pb non è cosa fare, ma come
La mappatura
Cosa fare? Fornire identificazioni di figure, luoghi, eventi, loro
declinazioni specifiche, sintassi delle loro combinazioni, ecc.
Come fare? In quale forma, per prima cosa, posso offrire queste
informazioni?
Nel corso delle lezioni abbiamo parlato di segni e dei sistemi da cui
sono governati come se fossero sostanzialmente tutti uguali.
Modalità
senso-motoria Modalità analitica
o o
percettivo-motoria ricostruttiva
Modalità Vs Modalità
senso-motoria
analitica
Conoscenza inconscia:
la possiamo usare tutte le volte che serve, Conoscenza cosciente
ma senza analizzarla. e analitica nelle sue
La possediamo e basta. articolazioni.
È un’ABILITÁ che abbiamo appreso Possiamo descriverla e
in modo senso-motorio, ma non sappiamo rispondere a domande
descriverla (es. andare in bici) precise su di lei.
La mappatura
Tornando alla nostra contraddizione:
si escludono a vicenda,
E il museo impegnando il cervello in
come si modo così diverso che non
regola? possono essere usate insieme
“Si deve chiudere gli occhi che guardano immagini e aprire gli occhi
che guardano segni verbali”: non si tratta solo di guardare un’altra
cosa, ma di entrare in un’altra modalità cognitiva!
Nuovo Pb:
Non si può esprimere a parole il significato di un’opera: le conoscenze non
sono coscientemente articolabili e non sono analiticamente descrivibili, non
sono linguisticizzabili
DVD, Museo,
Castiglion fiorentino,
I bronzetti di Brolio.
Supero il problema in quanto l’apparato senso-motorio
è perfettamente in grado di elaborare e intersecare due DVD, Realtà virtuale,
La tomba di Nefertari.
oggetti della stessa natura
DVD, Museo,
Sequenza filmica, potere dell’inquadratura, dello zoom, Castiglion fiorentino,
analogia, confronto con casi simili, ecc… La vita del tempio,
Il territorio di Brolio
L’Edificio di Brolio
N.B. ci sarà sempre una componente linguistica, ↓
ma di natura estremamente diversa Ritorna utilissima la
realtà virtuale
C. l’Integrazione passaggio dal significato letterale
al significato reale
ne emerge un significato “attuato”, che andrà a far parte a sua volta, proprio
perché ad esse integrato, della rete delle proprie conoscenze, arricchendola
3) opere scelte in base alla loro possibilità di far passare il loro messaggio
comunicativo;