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Progetto

Il Futurismo

Lavorato: Elena Berati

Compito dindagine: Il progetto didatico sul futurism intende


indagine questo movimento artistico delle cosidette Avanguardie
storiche da molteplici punti di vista, non solo sotto laspetto
strettamente storico-artistico, ma anche attraverso la precezione
culturale attuale che si ha di esso
Aspetti rilevanti del progetto:
Valorizazzione del rinovamento della cultura portato dagli
artisti futuristi
Valorizazzione dellesaltazione del movimento
Costituzione di un gruppo progettuale
Confronto delle esponenze all interno dell istituzione scuola
Tempo: Anno scolastico 2015-2016
Le attivita saranno organizzate durante il calendario scolastico
Ore di progettazione: Arte 3 ore di progetto
Letteratura 10 ore di progetto
Storia 4 ore
Finalita:
1. Lo scopo del progetto e quello di approfondire le conoscenze sul
period storico artistico e letterario del Futurismo
2. Lacquisizione di competenze relative alluso di strumenti
informatici e di comunicazione quali i periodici specialisti del
settore artistico
3. Fornire agli studenti tutta una seria di strumento per la ricerca
e lapprofondimento la possibilita di lavorare su programmi
informatizzati per condividere con la classe e la docente quanto
realizzato
4. Si prendera consapevolezza sulla possibilita di creare
informazioni, modificarle archiviarte e condividere

Obiettivi del progetto: Le attivita ipotizzate attorno al tema del


Futurismo si inserirano pienamente nel tentative di allargare il
panorama dei linguaggi artistici e da messaggi visuali e di accresare il
giudizio dei ragazzi alle opera darte
Altri obiettivi:
1. Capacita di organizzare percorsi tematici allinterno dellarte
futurista e nellamato delle Avanguardie storiche
2. Saper individuare le diverse tecniche di realizzazione delle
opera in questione ed I materiali che le compagnano
3. Saper creare collegamenti con le alter discipline umanistiche
in erenti a questo contesto storico
4. Saper osservare criticamente diversi aspetti di cui e
costituita una mostra temporanea
5. Capacita di argumentare sui diversi aspetti ne
contradistinguono il tema del Futurismo
6. Saper utilizzare wikispaces per la costruzione di mappe
concettuali

7. Saper utilizzare jjjfg per la creazione e la condivizione di


documenti di studio

Fase prima
Contenuto: Il manifesto del Futurismo

Eseguire una ricerca sulle pubblicazioni di Marinetti


Leggere il Manifesto del Futurismo
Portare esempi di pittura
Analizzare il linguaggio di questo tipo darte
Trovare utili informazioni su Giacomo Balla e Umberto Boccioni

Obiettivi:
Ampliare le conoscenze sullarte futuristico
Conoscere I nuovi criteri e il nuovo linguaggio dellarte
futuristico
Selezionare limportanza degli artisti prescelti
Formativi:
Conoscere e padroneggiare il lessico del Manifesto dei futuristi
Conoscere il significato dellarte nuova
Saper organizzare un depliant

Filippo Tommaso Marinetti

Filippo Tommaso Marinetti stato


un poeta, scrittore e drammaturgo italiano. conosciuto soprattutto come
il fondatore del movimento futurista, la prima avanguardia storica italiana
del Novecento. Filippo Tommaso Marinetti trascorse i primi anni di vita ad
Alessandria d'Egitto, dove il padre (Enrico Marinetti) e la madre (Amalia
Grolli) convivevano. L'amore per la letteratura emerge sin dagli anni del
collegio: a 17 anni fonda la sua prima rivista scolastica, Papyrus; i gesuiti lo
minacciano di espulsione per aver introdotto a scuola gli scandalosi
romanzi di mile Zola. inviato cos dalla famiglia a diplomarsi a Parigi,
dove ottiene il Baccalaureatonel 1893. Si iscrive alla facolt di legge
di Pavia, insieme al fratello maggiore Leone. La morte di quest'ultimo,
appena ventunenne, il primo vero trauma della vita di Marinetti, che dopo
aver conseguito la laurea (1899), decide di abbandonare il diritto e
assecondare la sua vocazione letteraria. Da questo momento non cesser
di sperimentare incessantemente in ogni campo della. Nel 1902 ha un altro
grave lutto familiare: muore la madre, Amalia Grolli, che da sempre lo
aveva incoraggiato a praticare l'arte della poesia.

Manifesto del Futurismo

1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla


temerit.
2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra
poesia.
3. La letteratura esalt fino ad oggi l'immobilit pensosa, l'estasi e il sonno. Noi
vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il
salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si arricchita di una bellezza
nuova: la bellezza della velocit. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di
grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che
sembra correre sulla mitraglia, pi bello della Vittoria di Samotracia.
5. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale
attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
6, Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per
aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
7. Non v' pi bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un
carattere aggressivo pu essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita
come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti
all'uomo.
8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perch dovremmo guardarci
alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'Impossibile? Il Tempo e
lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo gi nell'assoluto, poich abbiamo gi creata
l'eterna velocit onnipresente.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il
patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il
disprezzo della donna.
10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e
combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni vilt opportunistica
o utilitaria.
11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa:
canteremo le maree multicolori o polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali
moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri
incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che
fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili
a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di
coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, le locomotive dall'ampio
petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di
tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una
bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.

dall'Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza
travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il Futurismo, perch
vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori,
d'archeologhi, di ciceroni e d'antiquarii.
Gi per troppo tempo l'Italia stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo
liberarla dagl'innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri innumerevoli.
Musei: cimiteri!... Identici, veramente, per la sinistra promiscuit di tanti corpi
che non si conoscono. Musei: dormitori pubblici in cui si riposa per sempre
accanto ad esseri odiati o ignoti! Musei: assurdi macelli di pittori e scultori che
varino trucidandosi ferocemente a colpi di colori e di linee, lungo le pareti
contese!
Che ci si vada in pellegrinaggio, una volta all'anno, come si va al Camposanto nel
giorno dei morti... ve lo concedo. Che una volta all'anno sia deposto un omaggio di
fiori davanti alla Gioconda, ve lo concedo... Ma non ammetto che si conducano
quotidianamente a passeggio per i musei le nostre tristezze, il nostro fragile
coraggio, la nostra morbosa inquietudine. Perch volersi avvelenare? Perch
volere imputridire?
E che mai si pu vedere, in un vecchio quadro, se non la faticosa contorsione
dell'artista, che si sforz di infrangere le insuperabili barriere opposte al
desiderio di esprimere interamente il suo sogno?... Ammirare un quadro antico
equivale a versare la nostra sensibilit in un'urna funeraria, invece di proiettarla
lontano, in violenti getti di creazione e di azione.
Volete dunque sprecare tutte le forze migliori, in questa eterna ed inutile
ammirazione del passato, da cui uscite fatalmente esausti, diminuiti e calpesti?
In verit io vi dichiaro che la frequentazione quotidiana dei musei, delle
biblioteche e delle accademie (cimiteri di sforzi vani, calvarii di sogni crocifissi,
registri di slanci troncati! ...) , per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela
prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volont
ambiziosa. Per i moribondi, per gl'infermi, pei prigionieri, sia pure: - l'ammirabile
passato forse un balsamo ai loro mali, poich per essi l'avvenire sbarrato...
Ma noi non vogliamo pi saperne, del passato, noi, giovani e forti futuristi!
E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!...
Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali, per
inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su
quelle acque, le vecchie tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e
demolite senza piet le citt venerate!
I pi anziani fra noi, hanno trent'anni: ci rimane dunque almeno un decennio, per
compier l'opera nostra. Quando avremo quarant'anni, altri uomini pi giovani e

pi validi di noi, ci gettino pure nel cestino, come manoscritti inutili. Noi lo
desideriamo!
Verranno contro di noi, i nostri successori; verranno di lontano, da ogni parte,
danzando su la cadenza alata dei loro primi canti, protendendo dita adunche di
predatori, e fiutando caninamente, alle porte delle accademie, il buon odore delle
nostre menti in putrefazione, gi promesse alle catacombe delle biblioteche.
Ma noi non saremo l... Essi ci troveranno alfine - una notte d'inverno - in aperta
campagna, sotto una triste tettoia tamburellata da una pioggia monotona, e ci
vedranno accoccolati accanto ai nostri aeroplani trepidanti e nell'atto di
scaldarci le mani al fuocherello meschino che daranno i nostri libri d'oggi
fiammeggiando sotto il volo delle nostre immagini.
Essi tumultueranno intorno a noi, ansando per angoscia e per dispetto, e tutti,
esasperati dal nostro superbo, instancabile ardire, si avventeranno per ucciderci,
spinti da un odio tanto pi implacabile inquantoch i loro cuori saranno ebbri di
amore e di ammirazione per noi.
La forte e sana Ingiustizia scoppier radiosa nei loro occhi. - L'arte, infatti, non
pu essere che violenza, crudelt ed ingiustizia.
I pi anziani fra noi hanno trent'anni: eppure, noi abbiamo gi sperperati tesori,
mille tesori di forza, di amore, d'audacia, d'astuzia e di rude volont; li abbiamo
gettati via impazientemente, in furia, senza contare, senza mai esitare, senza
riposarci mai, a perdifiato... Guardateci! Non siamo ancora spossati! I nostri
cuori non sentono alcuna stanchezza, poich sono nutriti di fuoco, di odio e di
velocit!... Ve ne stupite?... E logico, poich voi non vi ricordate nemmeno di aver
vissuto! Ritti sulla cima delmondo, noi scagliamo una volta ancora, la nostra sfida
alle stelle!
Ci opponete delle obiezioni?... Basta! Basta! Le conosciamo... Abbiamo capito!... La
nostra bella e mendace intelligenza ci afferma che noi siamo il riassunto e il
prolungamento degli avi nostri. - Forse!... Sia pure!... Ma che importa? Non
vogliamo intendere!... Guai a chi ci ripeter queste parole infami!...
Alzare la testa!...
Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle
stelle!...

Alcune opere di Marinetti

Guerra sola igiene del mondo (1915).


Teatro sintetico futurista (1915).
8 anime in una bomba (Edizioni Futuriste di poesia, 1917).
L'isola dei baci (1918).
Un ventre di donna (1918).
Democrazia futurista (1919).
Elettricit sessuale (1920).
Al di l del comunismo (manifesto 1920)
Gli amori futuristi (1922).
S, S, cos l'aurora sul mare, 1925
Scatole d'amore in conserva (1927).
Prigionieri (1927).
Vulcano (1927).
Marinetti e il futurismo (raccolta di manifesti 1929).
Spagna veloce e toro futurista (1931).
La cucina futurista
L'originalit napoletana del poeta Di Giacomo (1936).
Canto eroi e macchine della guerra mussoliniana (1942)
Canzoniere futurista amoroso guerriero (1943).
Teoria e invenzione futurista, raccolta a cura di Luciano De Maria (1968)
La grande Milano tradizionale e futurista
Una sensibilit italiana nata in Egitto
L'aeropoema di Ges
Originalit russa di masse distanze radiocuori
Venezianella e studentaccio

La Pittura Futurista

Nel 1910 a Milano i giovani artisti d'Italia avevano pubblicato i manifesti sulla
pittura futurista. Boccioni si occup principalmente del dinamismo plastico e
sintetico e del superamento del cubismo, mentre Balla pass dallo studio delle
vibrazioni luminose alla rappresentazione sintetica del moto. Nel 1912 Boccioni,
Carr e Russolo esposero a Milano le prime opere futuriste alla "Mostra d'arte
libera" nella fabbrica Ricordi. Il Futurismo diede il meglio di s nelle espressioni
artistiche legate alla pittura, al mosaico e alla scultura, mentre le
opere letterarie e teatrali, ma anche architettoniche, non ebbero la stessa
immediata capacit espressiva. Dal punto di vista stilistico il futurismo - in
particolare quello boccioniano - si basa sui concetti che riesce ad adattare per
esprimere al meglio gli amati concetti di velocit e di simultaneit: grazie ad
artisti come Giovanni Segantini e Pellizza da Volpedo che, pochi anni dopo, il
futurista Umberto Boccioni pot realizzare dipinti come La citt che sale.
Dal punto di vista concettuale, il futurismo naturalmente non ignora i principi
cubisti di scomposizione della forma secondo piani visivi e rappresentazione di
essi sulla tela. Cubista senz'altro la tecnica che prevede di suddividere la
superficie pittorica in tanti piani che registrino ognuno una diversa prospettiva
spaziale. Tuttavia, mentre per il cubismo la scomposizione rende possibile una
visione del soggetto fermo lungo una quarta dimensione esclusivamente spaziale
il futurismo utilizza la scomposizione per rendere la dimensione temporale, il
movimento. Non mancarono relazioni complesse tra i futuristi italiani e i pi
importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche. Equiparare, infine, la
ricerca futurista dell'attimo con quella impressionista, come stato fatto in

passato, ormai considerato profondamente errato. Se vero infatti che


gli impressionisti fecero dell'"attimalit" il nucleo della loro ricerca - loro scopo
era fermare sulla tela un istante luminoso, unico e irripetibile - la ricerca
futurista si muoveva in senso quasi opposto: suo scopo era rappresentare sulla
tela non un istante di movimento ma il movimento stesso, nel suo svolgersi nello
spazio e nel suo impatto emozionale. Come conseguenza dell'"estetica della
velocit", nelle opere futuriste a prevalere l'elemento dinamico: il movimento
coinvolge infatti l'oggetto e lo spazio in cui esso si muove. Il dinamismo dei treni,
degli aeroplani, delle masse multicolori e polifoniche e delle azioni quotidiane
sottolineato da colori e pennellate che mettano in evidenza le spinte propulsive
delle forme. La costruzione pu essere composta da linee spezzate, e veloci, ma
anche da pennellate lineari, intense e fluide se il moto pi armonioso. Le
tecniche pittoriche futuriste sono state riassunte nei due manifesti sulla pittura
dei primi mesi del 1912. Due tra i principali esponenti del movimento
pittorico, Umberto Boccioni e Giacomo Balla, furono presenti anche nella
scultura. La pittura di Boccioni stata definita "simbolica": il dipinto La citt
che sale (1910), per esempio, una chiara metafora del progresso, dettato dal
titolo e dalle scene di cantiere edile sullo sfondo, esemplificate nella loro
vorticosa crescita dalla potenza del cavallo imbizzarrito, un vortice di materia
che si scompone per piani. Se Boccioni simbolico, Balla fotografico e analitico.
Ancora legato a principi cubisti, non raro che realizzi
sequenze fotogrammetrichedi una scena, per rendere il movimento, piuttosto
che affidarsi a impetuosi vortici di pittura: il caso del posato Bambina che
corre al balcone (1912).

Giacomo Balla

Giacomo Balla stato un pittore, scultore, scenografo e autore italiano. Fu fra i


primi protagonisti del divisionismo italiano. Divenne poi un esponente di spicco
del Futurismo, firmando assieme a Marinetti e gli altri futuristi italiani, i
manifesti che sancivano gli aspetti teorici del movimento. Gi da adolescente
Giacomo Balla aveva dimostrato una predilezione per l'arte, avvicinandosi allo
studio del violino, ma abbandon la musica per lapittura e il disegno; nel
frattempo il padre gli trasmise la passione per la fotografia, iniziandolo ad una
tecnica fondamentale per la sua formazione. Dopo gli studi superiori, Giacomo
decise di frequentare l'Accademia Albertina, dove
studia prospettiva, anatomia e composizione geometrica. Lasciata l'accademia
viene assunto nel 1891 da un fotografo pittore, il cui studio uno dei pi
rinomati d'Italia, frequentato dall'aristocrazia e dall'alta borghesia torinese e
anche da personaggi quali Edmondo De Amicis e Pellizza da Volpedo.
Negli anni della prima guerra mondiale Balla persegu l'idea di un'arte totale
definita arte e azione futurista. E specie dopo la morte di Boccioni nel1916, a cui
dedic "il pugno di Boccioni", egli fu il protagonista indiscusso del movimento. Le
sue idee sono esposte in queste parole: Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo
realizzare questa fusione totale per ricostruire l'universo rallegrandolo, cio
ricreandolo integralmente. Nel 1914 usc oltretutto "il manifesto dell'abito anti
neutrale" creato poi nel 1915. Balla dichiar di voler sostituire il vecchio, cupo e
soffocante abbigliamento maschile con uno pi dinamico e colorato, asimmetrico
e colorato, che rompesse con la tradizione e si adeguasse al concetto futurista
di modernit e progresso, non solo, doveva far riferimento alla guerra e rendere

l'uomo pi aggressivo e bellicoso. L'accostamento dei colori era poi studiato per
produrre un vivace effetto di simultaneit, che meglio si armonizzava con lo
spazio urbano moderno. Nell'ottobre del 1918 pubblic il "Manifesto del colore",
dove analizz il ruolo del colore nella pittura d'avanguardia. Nell'ambito della sua
adesione al futurismo, che Balla port avanti senza sosta, si ricorda che
nel 1926 egli scolp una statuetta con la scritta alla base "Sono venuto a dare un
governo all'Italia". L'opera fu consegnata direttamente a Mussolini, il quale
grad. Negli anni trenta Balla era divenuto l'artista del fascismo per eccellenza,
apprezzatissimo dalla critica. Nel 1933 realizz e sembra che l'opera sia stata
commissionata da Mussolini stesso. Nel 1937 Balla scrisse una lettera al giornale
"Perseo" con la quale si dichiarava ormai estraneo alle attivit futuriste. Da quel
momento Balla fu accantonato dalla cultura ufficiale, sino alla rivalutazione nel
dopoguerra delle sue opere e di quelle futuriste in genere.

Umberto Boccioni

Umberto Boccioni stato un pittore escultore italiano. Fu uno dei principali


teorici ed esponenti del movimento futurista e dell'arte italiana. Nel 1907 si
trasfer a Venezia e, dopo altri viaggi compiuti a Parigi e in Russia, si stabil a Milano. In
questa fase prefuturista la pittura di Boccioni si modella soprattutto sulla lezione di
Balla: la pittura dal vero e la tecnica divisionista. I suoi interessi per la vibrazione del
colore e della luce lo portano ad esiti molto vicini allambiente divisionista del nord
Italia, dove il maggior rappresentante restava Pellizza da Volpedo, scomparso proprio in
quegli anni (1907). I soggetti dei quadri di questo periodo, soprattutto nella scelta di
periferie urbane in costruzione, anticipano i successivi sviluppi del futurismo. A Milano
Boccioni ha anche modo di conoscere la pittura simbolista di Previati e della Secessione
viennese e la pittura espressionista tedesca. Lincontro con queste tendenze lo porter
ad attenuare i suoi interessi per il naturalismo e a ricercare una pittura pi intensa sul
piano psicologico ed espressivo. Nacquero cos alcune sue celebri tele, quali il famoso
trittico degli Stati danimo. Il suo interesse per la psicologia, tuttavia, non ebbe mai i
toni decadenti e raffinati della pittura simbolista, ma si concentr sui temi della
interiorit delluomo moderno, coniugando a ci le suggestioni pi intense del futurismo.

Nel gennaio del 1910 conobbe Marinetti, e lincontro risult decisivo per i

successivi sviluppi della sua pittura. La sua adesione alle idee futuriste di
Marinetti fu immediata e dopo pochi mesi firm il primo manifesto della pittura
futurista. La svolta stilistica avviene con la redazione del quadro La citt che
sale realizzato sempre nel 1910. Lanno successivo fu il principale ispiratore del
Manifesto tecnico della pittura futurista. In esso si definisce pi chiaramente il
parametro fondamentale del futurismo in pittura: la sensazione dinamica.

La scomposizione della luce e del colore si unisce alla scomposizione dei volumi e
dello spazio, portando il futurismo ad esiti molto vicini al cubismo. La sua
precoce morte ha privato larte moderna di uno degli esponenti pi geniali del
panorama europeo di quegli anni. La sua attivit di pittore si svolta per un arco
di circa dieci anni. In questo periodo Boccioni riesce ad attraversare, e far
proprie, le maggiori novit artistiche del periodo, dal divisionismo al futurismo,
dallespressionismo al cubismo. E lo fa con ispirazione tale da consentirgli di
produrre opere di sempre elevata qualit. Passa attraverso i territori della
psicologia pur senza essere un decadente, cos come apprende
dallespressionismo la capacit di comunicare, pur senza giungere alle
esasperazioni deformistiche di quella corrente.

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