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Il Futurismo
Fase prima
Contenuto: Il manifesto del Futurismo
Obiettivi:
Ampliare le conoscenze sullarte futuristico
Conoscere I nuovi criteri e il nuovo linguaggio dellarte
futuristico
Selezionare limportanza degli artisti prescelti
Formativi:
Conoscere e padroneggiare il lessico del Manifesto dei futuristi
Conoscere il significato dellarte nuova
Saper organizzare un depliant
dall'Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza
travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il Futurismo, perch
vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori,
d'archeologhi, di ciceroni e d'antiquarii.
Gi per troppo tempo l'Italia stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo
liberarla dagl'innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri innumerevoli.
Musei: cimiteri!... Identici, veramente, per la sinistra promiscuit di tanti corpi
che non si conoscono. Musei: dormitori pubblici in cui si riposa per sempre
accanto ad esseri odiati o ignoti! Musei: assurdi macelli di pittori e scultori che
varino trucidandosi ferocemente a colpi di colori e di linee, lungo le pareti
contese!
Che ci si vada in pellegrinaggio, una volta all'anno, come si va al Camposanto nel
giorno dei morti... ve lo concedo. Che una volta all'anno sia deposto un omaggio di
fiori davanti alla Gioconda, ve lo concedo... Ma non ammetto che si conducano
quotidianamente a passeggio per i musei le nostre tristezze, il nostro fragile
coraggio, la nostra morbosa inquietudine. Perch volersi avvelenare? Perch
volere imputridire?
E che mai si pu vedere, in un vecchio quadro, se non la faticosa contorsione
dell'artista, che si sforz di infrangere le insuperabili barriere opposte al
desiderio di esprimere interamente il suo sogno?... Ammirare un quadro antico
equivale a versare la nostra sensibilit in un'urna funeraria, invece di proiettarla
lontano, in violenti getti di creazione e di azione.
Volete dunque sprecare tutte le forze migliori, in questa eterna ed inutile
ammirazione del passato, da cui uscite fatalmente esausti, diminuiti e calpesti?
In verit io vi dichiaro che la frequentazione quotidiana dei musei, delle
biblioteche e delle accademie (cimiteri di sforzi vani, calvarii di sogni crocifissi,
registri di slanci troncati! ...) , per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela
prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volont
ambiziosa. Per i moribondi, per gl'infermi, pei prigionieri, sia pure: - l'ammirabile
passato forse un balsamo ai loro mali, poich per essi l'avvenire sbarrato...
Ma noi non vogliamo pi saperne, del passato, noi, giovani e forti futuristi!
E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!...
Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali, per
inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su
quelle acque, le vecchie tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e
demolite senza piet le citt venerate!
I pi anziani fra noi, hanno trent'anni: ci rimane dunque almeno un decennio, per
compier l'opera nostra. Quando avremo quarant'anni, altri uomini pi giovani e
pi validi di noi, ci gettino pure nel cestino, come manoscritti inutili. Noi lo
desideriamo!
Verranno contro di noi, i nostri successori; verranno di lontano, da ogni parte,
danzando su la cadenza alata dei loro primi canti, protendendo dita adunche di
predatori, e fiutando caninamente, alle porte delle accademie, il buon odore delle
nostre menti in putrefazione, gi promesse alle catacombe delle biblioteche.
Ma noi non saremo l... Essi ci troveranno alfine - una notte d'inverno - in aperta
campagna, sotto una triste tettoia tamburellata da una pioggia monotona, e ci
vedranno accoccolati accanto ai nostri aeroplani trepidanti e nell'atto di
scaldarci le mani al fuocherello meschino che daranno i nostri libri d'oggi
fiammeggiando sotto il volo delle nostre immagini.
Essi tumultueranno intorno a noi, ansando per angoscia e per dispetto, e tutti,
esasperati dal nostro superbo, instancabile ardire, si avventeranno per ucciderci,
spinti da un odio tanto pi implacabile inquantoch i loro cuori saranno ebbri di
amore e di ammirazione per noi.
La forte e sana Ingiustizia scoppier radiosa nei loro occhi. - L'arte, infatti, non
pu essere che violenza, crudelt ed ingiustizia.
I pi anziani fra noi hanno trent'anni: eppure, noi abbiamo gi sperperati tesori,
mille tesori di forza, di amore, d'audacia, d'astuzia e di rude volont; li abbiamo
gettati via impazientemente, in furia, senza contare, senza mai esitare, senza
riposarci mai, a perdifiato... Guardateci! Non siamo ancora spossati! I nostri
cuori non sentono alcuna stanchezza, poich sono nutriti di fuoco, di odio e di
velocit!... Ve ne stupite?... E logico, poich voi non vi ricordate nemmeno di aver
vissuto! Ritti sulla cima delmondo, noi scagliamo una volta ancora, la nostra sfida
alle stelle!
Ci opponete delle obiezioni?... Basta! Basta! Le conosciamo... Abbiamo capito!... La
nostra bella e mendace intelligenza ci afferma che noi siamo il riassunto e il
prolungamento degli avi nostri. - Forse!... Sia pure!... Ma che importa? Non
vogliamo intendere!... Guai a chi ci ripeter queste parole infami!...
Alzare la testa!...
Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle
stelle!...
La Pittura Futurista
Nel 1910 a Milano i giovani artisti d'Italia avevano pubblicato i manifesti sulla
pittura futurista. Boccioni si occup principalmente del dinamismo plastico e
sintetico e del superamento del cubismo, mentre Balla pass dallo studio delle
vibrazioni luminose alla rappresentazione sintetica del moto. Nel 1912 Boccioni,
Carr e Russolo esposero a Milano le prime opere futuriste alla "Mostra d'arte
libera" nella fabbrica Ricordi. Il Futurismo diede il meglio di s nelle espressioni
artistiche legate alla pittura, al mosaico e alla scultura, mentre le
opere letterarie e teatrali, ma anche architettoniche, non ebbero la stessa
immediata capacit espressiva. Dal punto di vista stilistico il futurismo - in
particolare quello boccioniano - si basa sui concetti che riesce ad adattare per
esprimere al meglio gli amati concetti di velocit e di simultaneit: grazie ad
artisti come Giovanni Segantini e Pellizza da Volpedo che, pochi anni dopo, il
futurista Umberto Boccioni pot realizzare dipinti come La citt che sale.
Dal punto di vista concettuale, il futurismo naturalmente non ignora i principi
cubisti di scomposizione della forma secondo piani visivi e rappresentazione di
essi sulla tela. Cubista senz'altro la tecnica che prevede di suddividere la
superficie pittorica in tanti piani che registrino ognuno una diversa prospettiva
spaziale. Tuttavia, mentre per il cubismo la scomposizione rende possibile una
visione del soggetto fermo lungo una quarta dimensione esclusivamente spaziale
il futurismo utilizza la scomposizione per rendere la dimensione temporale, il
movimento. Non mancarono relazioni complesse tra i futuristi italiani e i pi
importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche. Equiparare, infine, la
ricerca futurista dell'attimo con quella impressionista, come stato fatto in
Giacomo Balla
l'uomo pi aggressivo e bellicoso. L'accostamento dei colori era poi studiato per
produrre un vivace effetto di simultaneit, che meglio si armonizzava con lo
spazio urbano moderno. Nell'ottobre del 1918 pubblic il "Manifesto del colore",
dove analizz il ruolo del colore nella pittura d'avanguardia. Nell'ambito della sua
adesione al futurismo, che Balla port avanti senza sosta, si ricorda che
nel 1926 egli scolp una statuetta con la scritta alla base "Sono venuto a dare un
governo all'Italia". L'opera fu consegnata direttamente a Mussolini, il quale
grad. Negli anni trenta Balla era divenuto l'artista del fascismo per eccellenza,
apprezzatissimo dalla critica. Nel 1933 realizz e sembra che l'opera sia stata
commissionata da Mussolini stesso. Nel 1937 Balla scrisse una lettera al giornale
"Perseo" con la quale si dichiarava ormai estraneo alle attivit futuriste. Da quel
momento Balla fu accantonato dalla cultura ufficiale, sino alla rivalutazione nel
dopoguerra delle sue opere e di quelle futuriste in genere.
Umberto Boccioni
Nel gennaio del 1910 conobbe Marinetti, e lincontro risult decisivo per i
successivi sviluppi della sua pittura. La sua adesione alle idee futuriste di
Marinetti fu immediata e dopo pochi mesi firm il primo manifesto della pittura
futurista. La svolta stilistica avviene con la redazione del quadro La citt che
sale realizzato sempre nel 1910. Lanno successivo fu il principale ispiratore del
Manifesto tecnico della pittura futurista. In esso si definisce pi chiaramente il
parametro fondamentale del futurismo in pittura: la sensazione dinamica.
La scomposizione della luce e del colore si unisce alla scomposizione dei volumi e
dello spazio, portando il futurismo ad esiti molto vicini al cubismo. La sua
precoce morte ha privato larte moderna di uno degli esponenti pi geniali del
panorama europeo di quegli anni. La sua attivit di pittore si svolta per un arco
di circa dieci anni. In questo periodo Boccioni riesce ad attraversare, e far
proprie, le maggiori novit artistiche del periodo, dal divisionismo al futurismo,
dallespressionismo al cubismo. E lo fa con ispirazione tale da consentirgli di
produrre opere di sempre elevata qualit. Passa attraverso i territori della
psicologia pur senza essere un decadente, cos come apprende
dallespressionismo la capacit di comunicare, pur senza giungere alle
esasperazioni deformistiche di quella corrente.