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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI

Archeologia della Sardegna Romana


Applicazioni GIS

Docente: dott.ssa Nadia Canu (canunadia@tiscali.it)


Introduzione Il GIS Esempi di
archeologico applicazioni

L’evoluzione La storia del GIS in Il progetto


tecnologica e la nascita archeologia Applicazioni
dei SIT GIS inter-sito e GIS (GIS archeologico
intra-sito Comuni di Torralba,
Cosa sono i SIT Bonnanaro, Borutta;
(componenti e GIS architettonico PPR, web-gis)
funzionalità) Le analisi spaziali Esercitazioni
Modelli e strutture di Il GPS (simbologia, creazione
dati geografici I campi del database di mappe, query,
georeferenziazione)
Applicazioni dei GIS
G
GIS
IS

Geographic
Information

System
SIT
SI T

Sistema
Informativo

Territoriale
L’evoluzione tecnologica e la
nascita dei SIT
Gli anni 60 hanno segnato l’inizio del processo di
trasformazione per le scienze geografiche e cartografiche.
Le tecniche ormai raffinate di produzione di cartografia
tradizionale, il rapido sviluppo degli elaboratori elettronici
e le nuove idee sull’analisi spaziale cominciarono in
quegli anni a promuovere un graduale processo di
innovazione verso nuove metodologie di studio e gestione
del territorio.
Nel 1969 Ian McHarg pubblico il libro “Design with
Nature” che formalizzava una metodologia di analisi
spaziale basata sulla comparazione di dati e sulla
produzione di cartografia di sintesi.
Ipotizzava l’uso della sovrapposizione di dati
geografici strutturati in livelli informativi a singolo
tematismo, al fine di realizzare carte di sintesi
ottenute per combinazione logica, utili sia per la
pianificazione delle risorse naturali che per la
gestione dei processi decisionali
Le prime sperimentazioni ed applicazioni si
svilupparono in Nord America

Harvard Laboratory

C.G.I.S.
L’Harvard Laboratory for Computer
Graphics and Spatial Analysis fu fondato
nella seconda metà degli anni ‘60

Qui fu progettato e realizzato un software


denominato SYMAP che permetteva di:

Elaborare dati geografici

Realizzare semplici carte tematiche


Negli anni ‘70 venne prodotto il primo vero software
GIS commerciale:

ODISSEY,

che introdusse due concetti importanti:

La topologia

L’overlay mapping
In questo periodo il Governo Canadese realizzò
il primo vero e proprio SIT denominato

CGIS

Inventariare il territorio canadese

Operativo dal 1971, conteneva 10.000 carte in


scala 1: 50.000 in più di 100 tematismi
Nel 1969: Jack Dangermond fonda
l'Environmental Systems Research Institute

(ESRI)

I prodotti ESRI definiranno lo standard per


la cartografia numerica.
1980: ARC/INFO
Traduzione della tecnologia CGIS e dei concetti
dell'Harvard Graphics Lab in un software
commerciale.

Integrazione tra dati grafici (ARC) e dati


Alfanumerici (INFO)

ARC/INFO e i prodotti ESRI dominano tuttora il


mercato dei Sistemi Informativi Territoriali
I SIT
I Sistemi Informativi sono nati dall’esigenza di
poter disporre di potenti strumenti per la raccolta e
l’elaborazione delle informazioni, al fine di poter
mettere a disposizione dei responsabili di decisioni
operative tutte le informazioni necessarie per
effettuare le migliori scelte possibili.
COMPONENTI
Un Sistema Informativo è l’insieme
delle apparecchiature,
del software,
delle applicazioni
e delle persone
che hanno il compito di acquisire, organizzare,
elaborare e restituire i dati riguardanti
un’organizzazione,
al fine di mettere a disposizione dei responsabili delle
decisioni operative tutte le informazioni necessarie
per effettuare le migliori scelte possibili.
Persone Software

Dati

GIS

Procedure
Hardware
LA COMPONENTE TERRITORIALE

Un Sistema Informativo si dice Territoriale quando è


progettato per operare con dati riferiti allo spazio
geografico.

Un SIT è un sistema che contiene specifiche funzioni per


acquisire, elaborare, gestire e restituire dati georiferiti.
FUNZIONALITÀ

1. Acquisizione di dati
2. Pre-elaborazione
3. Gestione di banche dati
4. Analisi spaziale
5. Generazione di prodotti
Acquisizione di dati
Attività che riguardano la raccolta, la predisposizione
e l’acquisizione di informazioni geografiche:
Acquisire dati da banche dati esistenti
Importare dati acquisiti con rilievi di campagna
Acquisire informazioni e tematismi da cartografia
Generare elementi geografici da rilievi aerei
Acquisire immagini telerilevate da satellite
Pre-elaborazione
Funzionalità che permettono di manipolare i dati e
predisporli per l’inserimento nel GIS:
Conversioni tra strutture di dati diverse
Conversioni tra sistemi di coordinate diversi
Mosaicatura
Georeferenziazioni
Rotazioni e traslazioni
Fotointerpretazioni
Gestione di banche dati

Funzionalità che permettono di generare, gestire


e controllare gli accessi negli archivi:
Connessioni con DBMS relazionali
Estrazione ed inserimento dei dati
Controllo degli aggiornamenti
Analisi spaziale
Funzionalità che permettono di generare nuove
informazioni dai dati contenuti nel sistema:
Riclassificazioni e aggregazioni
Sovrapposizioni ed integrazioni (overlay)
Aree di rispetto (buffer)
Analisi di rete
Analisi DEM
Analisi raster
Generazione di prodotti

Interfacce interattive a menu ed icone

Carte topografiche e tematiche

Report statistici e descrittivi, grafici, diagrammi


MODELLI E STRUTTURE DEI
DATI GEOGRAFICI
L’informazione geografica, così come si presenta
nel mondo reale, per poter essere utilizzata in un
SIT deve essere interpretata secondo modelli che
ne evidenzino le caratteristiche utili a capire
determinati fenomeni; deve poi essere organizzata
in strutture informatiche che gli algoritmi
matematici riescano ad elaborare e infine deve
essere resa disponibile in formati digitali che i
software possano leggere
STRATI INFORMATIVI

Per meglio identificare le classi di oggetti ed anche


ai fini della loro elaborazione, i dati vengono
organizzati in strati informativi, caratterizzati da
uniformità di informazione (tematismi):

Esempi:
idrografia
viabilità
uso del suolo
Il MODELLO DATI:
un insieme di costrutti che descrivono e
rappresentano particolari aspetti del
mondo reale in un computer
=
Un’astrazione della realtà
Deve rappresentare le entità presenti nella realtà
e le relazioni che intercorrono tra loro
Deve essere progettato per evidenziare solo
alcuni aspetti della realtà, quelli utili alle nostre
analisi
Serve a ricavare informazioni che bisognerebbe
rilevare in campo
Serve per simulare scenari, studiare le
evoluzioni nel tempo, verificare le condizioni
territoriali
STRUTTURE DI DATI GEOGRAFICI

Le strutture nelle quali è possibile


organizzare i dati geografici sono due:
STRUTTURA VETTORIALE
STRUTTURA RASTER
Struttura vettoriale:
individua gli elementi del territorio
rappresentandoli come punti, linee e poligoni.

Esempi:
-Un lampione-un punto
- Una rete-una linea
- Una particella-un'area
Il Punto

E’ la primitiva più semplice ed è costituita da una


coppia di coordinate, per quanto riguarda la parte
geometrica, più l’insieme degli attributi che sono
indispensabili a rappresentare la parte non spaziale
dell’informazione.
La primitiva Punto modella un oggetto del mondo
reale che possiamo rappresentare geometricamente
come punto, cioè quando:

è semanticamente un punto;
è un punto alla scala a cui si opera;
è un punto per l’applicazione che stiamo
sviluppando.
La Linea
E’ costituita da un insieme ordinato di punti, più
l’insieme degli attributi che sono indispensabili a
rappresentare la parte non spaziale
dell’informazione.
Ogni coppia di punti contigui della sequenza, per esempio
(X2,Y2)-(X3,Y3) , identifica un segmento facente parte
della primitiva;

+
La primitiva Linea modella oggetti del mondo reale
che possiamo rappresentare come linee.
Un oggetto del mondo reale è cioè rappresentabile
con una linea se è
semanticamente una linea,
una linea alla scala a cui si opera
una linea per l’applicazione che stiamo
progettando.
grande
scala/piccolo
dettaglio

piccola scala/grande dettaglio


L’area

La primitiva Area è costituita da un insieme


ordinato di punti, oltre all’insieme degli attributi
che sono indispensabili a rappresentare la parte
non spaziale dell’informazione.
Un insieme ordinato di
punti, dove l’ultimo coincide
col primo.

+
Come nella primitiva linea,
ogni coppia di punti definisce
un segmento
La primitiva Area modella oggetti
del mondo reale che possiamo
rappresentare come
aree e come tale non presenta
problemi di modellazione.
Struttura vettoriale GIS
e
Struttura vettoriale CAD
Struttura vettoriale Gis Struttura vettoriale CAD

Tutti i punti delle entità Gli elementi sono in


sono georiferiti cioè sono coordinate planimetriche
localizzabili mediante
coordinate geografiche

Associa alle entità attributi Alle entità sono associati


descrittivi e relaziona solo attributi sulla tipologia
banche dati informative di di tratto e sul colore
diversa natura
Struttura vettoriale Gis Struttura vettoriale CAD
La struttura topologica La struttura grafica è
permette analisi spaziali finalizzata alla restituzione
utili alla comprensione bidimensionale e
degli eventi che agiscono tridimensionale dei dati
sul territorio
Struttura Topologica:

Le unità che rappresentano gli elementi del


territorio sono organizzate in modo tale che ad
ognuna di esse sia possibile associare
un’informazione (relazione tra dati geografici e
dati descrittivi).

La topologia assicura anche una relazione tra


diversi oggetti geografici
La struttura raster

Organizza i dati geografici dividendo il territorio


con un reticolato ortogonale regolare in celle di
forma quadrata aventi ampiezza uniforme e
numerate come gli elementi di una matrice.

Ad ogni cella (pixel) viene associato il valore del


tema che si vuole rappresentare.
LA STRUTTURA RASTER

Avremo tanti valori a seconda dei bit


(es. per 8 bit lo spettro sarà diviso in 256 valori
assegnabili, numerati da 0 a 255, denominati
Digital Number)
La struttura raster

La posizione della cella è data dal numero di riga e


dal numero di colonna della matrice a cui
appartiene.

La posizione di ogni cella


è riferita ad un’origine, di
solito in basso a sinistra
La struttura raster

il vantaggio di questa struttura è rappresentato


dalla sua semplicità che ne permette una facile
gestione ed elaborazione.
La struttura matriciale consente infatti di
modificare e selezionare dati in maniera naturale.
Le operazioni aritmetiche ed insiemistiche fra
matrici permettono di incrociare più matrici per
ricavarne una nuova che sintetizza il risultato
Sovrapposizione
tra due matrici
A queste caratteristiche positive , si contrappone
l’inevitabile perdita di accuratezza causata dalla
rappresentazione in forma discreta di
un’informazione continua.
In caso di presenza parziale della superficie nella
cella, si può scegliere di indicarla come presente
per intero o come assente: in ogni caso si
provoca un errore di quantificazione.
Se si riporta la presenza anche minima della
superficie nella cella, l’area risulterà falsata in
eccesso, mentre utilizzando una soglia per non
riportare nella cella la presenza minima di
superficie, si potrebbe incorrere
nell’eliminazione delle piccole aree.
parametro fondamentale della struttura raster:

la risoluzione,
espressa in genere in metri o in dpi (dot per inch
– punti per pollice)
corrisponde alla dimensione dell’area al suolo
corrispondente alla cella.
Altro parametro è

Il minimo elemento rappresentabile,


Il più piccolo elemento che possiamo
rappresentare nella matrice che definisce quale
sia il limite dell’informazione contenuta nella
cella.

I parametri risoluzione e minimo elemento


rappresentabile sono strettamente correlati
Nel caso A la dimensione della cella è tanto
grande che l’area copre una superficie minima di
ogni cella, pertanto non verrà rappresentata la sua
esistenza in nessuna di esse; nel caso B l’area
copre gran parte di almeno 8 celle
Questo dimostra come la dimensione del minimo
elemento rappresentabile deve essere
significativamente più grande della dimensione
della cella.
La dimensione della cella determina anche la
dimensione della matrice e quindi la quantità di
memoria occupata.
Un dato raster può occupare molta memoria .
Esistono diversi tipi di immagini raster che
riportano informazioni sul territorio.
A seconda del tipo il contenuto informativo varia
e analogamente varia la gestione
all’interno di uno strumento GIS.
Immagini fisiche
Immagini classificate
Immagini cartografiche
immagini fotografiche
Differenze tra struttura raster e vettoriale

Per le loro potenzialità nel campo dell’analisi


spaziale, sono considerate delle alternative
complementari, infatti nessuna delle due può
sostituire completamente le funzionalità dell’altra.
La scelta deve essere effettuata in funzione delle
necessità elaborative.
Generalmente la struttura vettoriale viene
utilizzata per archiviare gli elementi delle carte
tecniche e tematiche con tutti gli attributi
descrittivi, per effettuare analisi tematiche, per
generare modelli digitali del terreno.
La struttura raster viene adoperata per archiviare
le basi tecniche ad uso esclusivamente
iconografico, per effettuare analisi tematiche, per
elaborare immagini da aereo e da satellite etc.
Per quanto riguarda l’accuratezza del dato, la
struttura vettoriale può non avere limiti, mentre la
manipolazione del dato è più complessa rispetto
alle tecniche di elaborazione di un dato raster.
Inoltre la visualizzazione del dato vettoriale è più
veloce e non necessita di hardware specifico,
mentre per il dato raster è lenta e per immagini con
molti colori richiede schede grafiche specifiche.
Nei sistemi Gis attuali c’è un’integrazione totale
delle due strutture di dati, infatti sono caratterizzati
da:
strutture omogenee per archiviare dati raster e
vettoriali
gestione dei dati descrittivi attraverso l’uso di un
comune database
facilità di conversione (vettorializzazione e
rasterizzazione)
totale compatibilità del sistema di
georeferenziazione
Tecniche di elaborazione integrata
APPLICAZIONI DEI GIS
Campi di applicazione dei SIT

Agricoltura (uso del suolo)


Economia (analisi di mercato)
Difesa (logistica, pianificazione)
Ecologia e conservazione
AM/FM ("gas, acqua & luce")
Protezione civile
Gestione delle risorse naturali
Catasto
Gestione forestale
Salute pubblica (epidemiologia)
Istruzione
Geologia
Beni culturali e archeologici
Oceanografia
Gestione beni immobiliari
Osservazione della Terra
Telecomunicazioni
Gestione di dati amministrativi
Gestione di infrastrutture
Redazione di mappe e banche dati
Industria estrattiva e mineraria
Gestione delle risorse naturali
Rilevo e topografia
Trasporti e logistica
Urbanistica
Ricerca
Agricoltura:

Stimare le colture stagionali, generando carte tematiche


digitali della copertura agricola dalle immagini da satellite,
elaborando statistiche spaziali in funzione delle aree
amministrative e restituendo i dati di previsione ai fini di
indirizzare le politiche dei prezzi dei prodotti della terra;
Pianificare gli interventi di risanamento analizzando la
capacità reale e l’uso del suolo con tecniche di
sovrapposizione (overlay);
Gestire i finanziamenti agli operatori del settore verificando,
con ricerche geostatistiche, dove e perché questi sono
necessari.
Ambiente:

Pianificare e definire confini di aree di interesse


naturalistico da porre sotto protezione attraverso
l’analisi integrata delle varie componenti
ambientali e antropiche;
Monitorare geograficamente l’inquinamento
dell’aria, delle risorse idriche, del mare e della
terra, analizzando le fonti potenziali e pianificando
gli interventi;
Controllare l’evoluzione della pressione antropica
sui territori di particolare valore ambientale.
Protezione civile:
Generare coperture di erosione potenziale attraverso
la sovrapposizione(overlay mapping) di dati territoriali
relativi agli aspetti geologici, topografici, di uso del
suolo, idrografici, ecc.;
Studiare le vulnerabilità degli acquiferi sotterranei
attraverso l’uso di modelli geografici che integrano i
dati relativi alle falde sotterranee, con gli aspetti
geologici, idrogeologici e morfologici, di uso del suolo,
ecc.;
Simulare eventi catastrofici analizzando le aree abitate
interessate e prevedendo come, dove e quando evacuare
le zone interessate e intervenendo per arginare i danni.
Amministrazioni comunali:

Realizzare e gestire il Piano Regolatore,


le varianti ed i piani attuativi, attraverso l’analisi della
situazione di fatto e delle necessità prioritarie
Gestire i tributi in funzione della localizzazione e della
tipologia delle proprietà attraverso la creazione di
un’anagrafe edilizia.
Progettazione di opere e infrastrutture:

Progettare la localizzazione ottimale di grandi


opere in funzione di varie informazioni
territoriali quali la distribuzione demografica,
l’uso del suolo, le caratteristiche g e o m o r f o
l o g i c h e , le distanze dai potenziali utenti, le
interconnessioni con altre opere e
infrastrutture,ecc.;
Valutare l ’ i m p a t t o a m b i e n t a l e
attraverso tecniche di sovrapposizione
automatica dei vari tematismi ambientali con
l’opera progettata e l’analisi geografica delle
incompatibilità.
Analisi di mercato:

Analizzare la distribuzione geografica dei dati statistici


rilevati ed individuare le interdipendenze con opportuni
modelli geografici.
Effettuare analisi di geomarketing utili al controllo
delle aree geografiche in cui si distribuisce l’utenza reale
e potenziale.
Localizzare la dislocazione ottimale di un nuovo
servizio.
Trasporti:

Creazione di un vero e proprio catasto stradale,


contenente gli elementi relativi alle caratteristiche
geometriche delle strade e delle relative pertinenze
nonché gli impianti ed i servizi permanenti connessi
alle esigenze della circolazione;
Controllare le flotte di mezzi sul territorio
visualizzando in ogni istante la localizzazione
geografica di ogni veicolo;
Analizzare i percorsi ottimali in funzione di vari
fattori quali la distanza, il traffico, la pendenza, la
tortuosità, i limiti di velocità imposti, ecc.;
Gestire gli interventi di manutenzione ordinaria e le
concessioni stradali.
Gestione reti tecnologiche:

Inventariare e gestire le reti sul territorio;


Supportare le attività di manutenzione segnalando
alle squadre di intervento la precisa dislocazione
dei tratti di rete ed i componenti presenti
Simulare guasti, attraverso opportuni modelli, e
programmare gli interventi necessari;
Pianificare l’incremento della rete nelle zone di
espansione.
Telecomunicazioni:

Studiare la copertura territoriale di nuove


antenne di trasmissione, in funzione delle
caratteristiche delle onde radio, della potenza di
trasmissione, della morfologia del terreno, della
concentrazione della popolazione

INTERNET, CELLULARI, PALMARI, GPS


(le nuove tecnologie che richiedono servizi di
localizzazione basati sull’informazione geografica).
Introduzione Il GIS Esempi di
archeologico applicazioni

L’evoluzione tecnologica La storia del GIS Il progetto


e la nascita dei SIT in archeologia Applicazioni
Cosa sono i SIT GIS inter-sito e Esercitazioni
(componenti e GIS intra-sito
funzionalità) GIS architettonico
Modelli e strutture di Le analisi spaziali
dati geografici Il GPS
I campi del
Applicazioni dei GIS
database
il GIS culturale

“… un sistema e un modello spaziale di archiviazione


ed elaborazione di dati, eventi ed attività spaziali,
finalizzato all’interpretazione del paesaggio storico e
archeologico, dal sito al territorio, dal costruito
all’insediato, dalla microscala alla macroscala… il
valore informativo delle interazioni fra le varie parti del
sistema è superiore al contributo di ciascuna di esse”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia,


Roma, 2002, pp.13-14
Ogni elemento
spazialmente
identificabile e
codificabile può essere
inserito e rappresentato
in un GIS, composto da
strati trasparenti e
modificabili, contenenti
ogni genere di
informazione spaziale
(foto aeree, immagini
da satellite, tematismi
cartografici, database
ecc.)
POTENZIALITÀ APPLICATIVE

riproducibilità dei dati e potenza di analisi

archiviazione e organizzazione delle informazioni

creazione di modelli predittivi e simulazioni dinamiche


“oggettivare” o riprodurre digitalmente la ricerca
archeologica, dal lavoro sul campo all’elaborazione digitale
dei dati.
“oggettivare” o riprodurre digitalmente la ricerca
archeologica, dal lavoro sul campo all’elaborazione digitale
dei dati.
“I GIS possono interagire con quasi tutte le fasi della ricerca
archeologica, dallo scavo al survey, dalla microscala alla macroscala,
elaborando ogni tipo di informazione archeologica disponibile”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia, Roma,


2002, pp.16-17
“I GIS possono interagire con quasi tutte le fasi della ricerca
archeologica, dallo scavo al survey, dalla microscala alla macroscala,
elaborando ogni tipo di informazione archeologica disponibile”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia, Roma,


2002, pp.16-17
“I GIS possono interagire con quasi tutte le fasi della ricerca
archeologica, dallo scavo al survey, dalla microscala alla macroscala,
elaborando ogni tipo di informazione archeologica disponibile”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia, Roma,


2002, pp.16-17
Non incidenza del
fattore di scala
Non incidenza del
fattore di scala
“Per le informazioni che si trova a gestire, il GIS
archeologico costituisce il migliore contesto di
sperimentazione rispetto ad altri ambiti applicativi grazie
alla multidimensionalità dei dati da una parte e alla
diacronia delle informazioni dall’altra”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia,


Roma, 2002, pp.13-14
“Un progetto GIS archeologico è prima di tutto un
sistema di informazione archeologica georeferenziato,
dedicato in prima istanza all’archiviazione ragionata,
successivamente alla elaborazione spaziale e
multifattoriale dei dati (in due o tre dimensioni)”

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia, Roma,


2002, p.48
La storia del GIS in archeologia si associa inizialmente
allo sviluppo del telerilevamento, allo scopo di rilevare
dall’alto tracce e anomalie non visibili al suolo

identificare nuovi siti archeologici


Documentare meglio quelli noti
1)Creazione di modelli predittivi con utilizzo delle
teorie statistiche per
•Testare ipotesi
•Sperimentare teorie scientifiche

2) Sistemi di gestione spaziale per database regionali

3) Applicazioni e sviluppo di analisi spaziali


Le analisi spaziali

“… tecniche di simulazione finalizzate a classificare, rappresentare e


interpretare il paesaggio archeologico, sulla base delle relazioni
spaziali e diacroniche che intercorrono tra elementi antropici,
naturali, ambientali”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia,


Roma, 2002, p.99
Le analisi spaziali

“… tecniche di simulazione finalizzate a classificare, rappresentare e


interpretare il paesaggio archeologico, sulla base delle relazioni
spaziali e diacroniche che intercorrono tra elementi antropici,
naturali, ambientali”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia,


Roma, 2002, p.99
Le analisi spaziali

“… tecniche di simulazione finalizzate a classificare, rappresentare e


interpretare il paesaggio archeologico, sulla base delle relazioni
spaziali e diacroniche che intercorrono tra elementi antropici,
naturali, ambientali”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia,


Roma, 2002, p.99
Le analisi spaziali

“… tecniche di simulazione finalizzate a classificare, rappresentare e


interpretare il paesaggio archeologico, sulla base delle relazioni
spaziali e diacroniche che intercorrono tra elementi antropici,
naturali, ambientali”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia,


Roma, 2002, p.99
Le analisi spaziali

“… tecniche di simulazione finalizzate a classificare, rappresentare e


interpretare il paesaggio archeologico, sulla base delle relazioni
spaziali e diacroniche che intercorrono tra elementi antropici,
naturali, ambientali”.

M. Forte, I Sistemi Informativi Geografici in archeologia,


Roma, 2002, p.99
SIT
ARCHEOLOGICO

GIS GIS
INTER-SITO INTRA-SITO
(analisi territoriali (analisi in micro scala
in macro scala) GIS di scavo)

1)Reperimento dati 2)Pre-elaborazione 3)Elaborazione 1)Reperimento dati 2)Pre-elaborazione 3)Elaborazione

cartografia Rettificazione foto aeree Fotomosaico Rilievi di scavo Ortorettificazione Creazione, costruzione,
attuale e storica e basi cartografiche 1:10, 1:20; 1:100 foto da pallone caricamento database
e di scavo

foto aeree Ortorettificazione foto Image processing Foto da pallone Rilievo fotogrammetrico Interrogazione del
immagini da satellite aeree e altri dati (tecniche per ortofoto di scavo bidimensionale sistema
in formato raster classificare e (disegno singola US) (image processing
interpretare immagini) e overlay)

fonti Georeferenziazione Overlay Schede US Digitalizzazione Ricostruzione


bibliografia immagini satellitari (sovrapporre vari schede materiali a monitor tridimensionale
archivi e altri dati raster livelli con le stesse di ogni US
schedature esistenti coordinate)

Georeferenziazione Creazione, costruzione,


della cartografia di base caricamento database

Analisi spaziali
ANALISI POST SCAVO GIS INTRA-SITO
Identificazione e documentazione delle Compilazione della scheda informatizzata
unità stratigrafiche di unità stratigrafica
Documentazione grafica delle unità Acquisizione delle piante di unità
stratigrafiche individuate stratigrafica(digitalizzazione o rilievo
strumentale diretto) e georeferenziazione
dei grafici
Inventario dei materiali raccolti e Compilazione della scheda informatizzata
determinazione della cronologia assoluta di inventario e datazione dei materiali
delle unità stratigrafiche
Redazione progressiva del diagramma Elaborazione diretta del sistema
stratigrafico
Identificazione delle attività dei gruppi di Inserimento dei dati nelle schede di unità
attività e delle fasi stratigrafica
Redazione della pianta composita o di Elaborazione da parte del GIS della pianta
fase composita o di fase tramite query

Redazione di piante, sezioni e Realizzazione sula base dell’immagine


assonometrie ricostruttive restituita dal GIS tramite software di
elaborazione 3D.
Il GIS ARCHITETTONICO o del territorio
costruito

GIS intra- sito e inter sito

Sistema orientato all’analisi e rappresentazione


del territorio insediato e del paesaggio
Il GIS ARCHITETTONICO o del territorio
costruito

GIS verticale, dedicato allo studio dell’elevato


(territorio costruito)
Il GIS ARCHITETTONICO o del territorio
costruito

Studio di micro contesti (monumenti-architetture)

•Analisi geometrico-spaziale
•Rappresentazione-documentazione bene
architettonico
•Monitoraggio conservazione/degrado
Il GIS ARCHITETTONICO o del territorio
costruito

Tecnologie raffinate (laser scanner)


Introduzione Il GIS Esempi di
archeologico applicazioni

L’evoluzione tecnologica La storia del GIS Il progetto


e la nascita dei SIT in archeologia Applicazioni
Cosa sono i SIT GIS inter-sito e Esercitazioni
(componenti e GIS intra-sito
funzionalità) Le analisi spaziali
Modelli e strutture di Il GPS
dati geografici I campi del
database
Applicazioni dei GIS
IL GPS

Global Positioning System

Sistema di Posizionamento Globale


1957: si scopre che impiegando le trasmissioni
radio di un satellite su orbita nota si è in grado
di determinare la posizione di un ricevitore
sulla terra

Negli anni ’70 il Dipartimento della difesa


degli USA iniziò la progettazione di un sistema
satellitare,per consentire a navi, aerei e veicoli
terrestri militari di determinare la loro
posizione geografica in qualunque area del
mondo
Per avere un vantaggio tattico si degradò la
qualità del segnale in modo da consentire un
uso meno privilegiato alle applicazioni civili,
con un’imprecisione di circa 100 m nel calcolo
della posizione.
L’errore di degradazione volontaria è stato
soppresso il 1° maggio 2001
Il GPS è in grado di fornire in tempo reale o in
differita le posizioni, i tempi e le velocità di
qualsiasi utilizzatore

La connessione tra GIS e GPS riguarda il


rilievo terrestre, che può essere sia di tipo
cartografico (foto aeree o immagini da satellite)
o effettuato mediante rilevamento satellitare
puntuale (GPS)
•Segmento spaziale
•Segmento di controllo
•Segmento utilizzatore
Il segmento spaziale

Composto da 24 satelliti orbitanti a 20200 km


dalla terra, con un periodo di rotazione di circa
12 ore

Il numero di satelliti è studiato per fare in modo


che da qualunque parte della terra e in
qualunque momento un ricevitore possa captare
i segnali di almeno 4 satelliti
Il segmento di controllo

Costituito da 5 stazioni terrestri,


È incaricato della manutenzione del segmento
spaziale
Il segmento utilizzatore

Costituito dall’insieme dei ricevitori GPS.


Ogni ricevitore è costituito da
•Un’antenna per la ricezione
•Schede per l’elaborazione dei segnali
•Un dispositivo per l’elaborazione e la
memorizzazione dei dati
Quantificazione degli errori

•Errori del segmento spaziale


•Errori di propagazione del segnale
nell’atmosfera
•Errore del ricevitore
•Errore di degradazione volontaria (soppresso)
Posizionamento

• Assoluto
• Differenziale
Posizionamento

Il posizionamento assoluto è quello più diffuso:


Un ricevitore è sufficiente a fornire le
coordinate geografiche di un punto.
Gli svantaggi riguardano l’impossibilità di
limitare l’errore
Posizionamento

Il posizionamento con metodo differenziale:


Le coordinate di un punto vengono determinate
rispetto ad una stazione di riferimento posta
in un punto noto.
In questo modo è possibile correlare gli errori
della stazione di riferimento (reference) con
quella mobile (rover)
Posizionamento

Il posizionamento con metodo differenziale:


Con questo metodo si hanno precisioni
submetriche e centimetriche.
Lo svantaggio:
Munirsi di due ricevitori o acquistare da
stazioni permanenti la registrazione dei
segnali per una determinata zona.
Il sistema di riferimento

Il sistema di riferimento del GPS è quello


stabilito dal Sistema Geodetico Mondiale,
denominato WGS84.
Questo sistema è assoluto e rimane invariato
per tutto il pianeta
Le applicazioni in archeologia

• Cartografia e rilevamento puntiforme


• Telerilevamento
• Modelli digitali del terreno
Introduzione Il GIS
archeologico Esempi di
applicazioni

L’evoluzione tecnologica La storia del GIS Il progetto


e la nascita dei SIT in archeologia Applicazioni
Cosa sono i SIT GIS inter-sito e
(componenti e GIS intra-sito
funzionalità) Le analisi spaziali
Modelli e strutture di Il GPS
dati geografici I campi del
database
Applicazioni dei GIS
Come è organizzata la
catalogazione dei Beni
Culturali a livello nazionale?

ICCD
Istituto Centrale per il Catalogo e la documentazione
SI
Il sito archeologico è un’area
caratterizzata dalla presenza
di manufatti o strutture
preistorici o di età antica

CA
Il complesso archeologico è
costituito dall’aggregazione
di più corpi di fabbrica o
unità edilizie distinguibili per
caratteristiche architettoniche
specifiche (monumenti)
MA principale
Scheda relativa al
monumento archeologico nel
suo insieme

MA figlie
Scheda relativa a ciascun
ambiente del monumento
archeologico
SAS
Scheda di saggio stratigrafico
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE

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