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Nel nostro sistema giuridico la disciplina delle attivit economiche ruota intorno alla
figura dellimprenditore definito allart. 2082 c.c. Tre criteri di selezione sono alla base
della distinzione tra i diversi tipi dimpresa e dimprenditore operanti su piani diversi:
1. Oggetto dellimpresa (agricola, commerciale)
2. Dimensione dellimpresa (piccola, media)
3. Natura del soggetto che esercita limpresa (individuale, pubblica)
Nel codice civile ci sono norme applicabili a tutti gli imprenditori e a tutte le imprese
senza ulteriori specificazioni e norme applicabili solo ad una categoria dimprenditori e
di aziende.
Le definizioni tra i vari tipi dimpresa ed i vari imprenditori servono a definire meglio
lambito di applicazione dello statuto dellimprenditore commerciale.
Per lart. 2082 imprenditore chi esercita professionalmente unattivit
economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di
servizi.
In questo modo larticolo, fissa quelli che sono i criteri affinch un soggetto possa
essere regolarmente assoggettato alla disciplina dettata per limprenditore, ossia:
requisito dellabitualit dellattivit, requisito dellorganizzazione dellattivit stessa
(precisamente rispetto ai fattori Capitale e Lavoro) e requisito delleconomicit
dellattivit.
Per gli economisti, limprenditore quel soggetto che nel processo economico svolge
funzione intermediaria fra chi dispone dei necessari fattori produttivi e chi domanda
prodotti e servizi.
Egli coordina, organizza e dirige il processo produttivo assumendo su di se il rischio
relativo ed mosso dal raggiungimento del massimo profitto (ricavi costi).
La disciplina dellimprenditore applicabile ad attivit caratterizzate da uno specifico
scopo (produzione o scambio di beni o servizi) e da specifiche modalit di svolgimento
(organizzazione, economicit, professionalit).
Quello che intendiamo per organizzazione si concretizza poi nella predisposizione, da
parte dellimprenditore, di un apparato produttivo stabile formato sia da persone che
da beni strumentali. Possiamo senza dubbio affermare che, si pu avere
organizzazione imprenditoriale, anche tramite organizzazione di soli capitali e del
proprio lavoro intellettuale e/o manuale.
Tuttavia la qualit di imprenditore non viene negata quando lattivit non si
concretizza nella creazione di un complesso aziendale materialmente percepibile.
Va precisato per, che per alcuni, la semplice organizzazione a fini produttivi del
proprio lavoro, non pu essere considerata organizzazione di tipo imprenditoriale e
pertanto, in mancanza di un coefficiente minimo di eteroorganizzazione si deve negare
lesistenza di impresa.
Appare chiaro come leteroorganizzazione si ponga come requisito sempre richiesto
nel diritto commerciale, anche in minima parte, in quanto consente di distinguere
limprenditore dal lavoratore autonomo.
In conclusione un minimo di organizzazione di lavoro altrui o di capitale necessario
per aversi impresa. In mancanza si avr semplice lavoro autonomo non
imprenditoriale.
Una volta delineati i requisiti dellimprenditore possiamo passare allanalisi di quelli
relativi allattivit produttiva: innanzitutto deve essere condotta con metodo
economico (ossia con modalit che consentano nel lungo periodo, la copertura dei
costi con i ricavi).
Dopodich, quella che potremo chiamare attivit economica, deve essere svolta con
professionalit il che implica labitualit e la non occasionalit della stessa, con una
oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o
dall'allevamento di animali, nonch le attivit dirette alla fornitura di beni o servizi
mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente
impiegate nell'attivit agricola esercitata, ivi comprese le attivit di valorizzazione del
territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalit come
definite dalla legge.
N.B.:
- la produzione di specie animali e vegetali sempre considerata attivit agricola
essenziale;
- nella coltivazione del fondo si fa rientrare anche lorticoltura e la coltivazione in
serra;
- selvicoltura: attivit diretta alla cura del fondo per ricavarne i relativi prodotti (no
estrazione legname disgiunta dalla coltivazione del bosco);
- per allevamento di animali si intende anche zootecnia e allevamenti in batteria e
allevamento di cavalli da corsa, cani, gatti e animali da cortile.
Ci che assume una certa rilevanza che le attivit connesse sono di per s attivit
commerciali, quindi affinch possano considerarsi come attivit agricole occorre il
verificarsi di due condizioni:
1) Connessione soggettiva: il soggetto che esercita lattivit deve essere gi
qualificabile come imprenditore agricolo poich svolge una delle 3 attivit
agricole tipiche;
2) sufficiente che le attivit connesse non prevalgano, per rilievo economico,
sullattivit agricola essenziale.
Per quanto concerne il regime giuridico, a differenza dellimprenditore commerciale,
limprenditore agricolo esonerato dalla tenuta delle scritture contabili e non
assoggettato alle procedure concorsuali ma, obbligato ad iscriversi nel registro delle
imprese con il regime di pubblicit legale e notizia.
Se lart. 2135 cc definisce e disciplina limprenditore agricolo, il 2195 fa lo stesso per
limprenditore commerciale.
Tale articolo stabilisce che: Sono soggetti allobbligo di iscrizione nel registro delle
imprese gli imprenditori che esercitano:
1) Unattivit industriale diretta alla produzione di beni o servizi;
2) Unattivit di circolazione dei beni (commercio)
3) Unattivit bancaria o assicurativa;
4) Attivit di trasporto per terra, acqua o aria;
5) Unattivit ausiliaria delle precedenti.
Ci che permette di riconoscere unimpresa commerciale sono il carattere industriale
dellattivit di produzione di beni o servizi e il carattere intermediario dellattivit di
scambio.
A differenza dellimprenditore agricolo, limprenditore commerciale assoggettato alla
tenuta delle scritture contabili, alle procedure concorsuali e deve iscriversi nel registro
delle imprese col regime di pubblicit legale.
N.B. Si distingue tra statuto generale dellimprenditore e statuto tipico
dellimprenditore commerciale. Il primo contiene le tipologie di imprenditori, contiene
la disciplina relativa ai segni distintivi, tutela della concorrenza e dei consorzi; il
secondo si applica a ad ogni soggetto con qualifica di imprenditore commerciale NON
PICCOLO e si articola in 5 punti:
1) tenuta scritture contrabili; 2) soggezione a procedure concorsuali; 3) disciplina della
rappresentanza commerciale; 4) obbligo di registrazione nel registro imprese; 5)
capacit per lesercizio dimpresa.
IMPRESA PUBBLICA
Tra laltro non sarebbe neanche necessario che lazienda sia in funzione al momento
della vendita, ma basterebbe che linsieme dei beni venduti sia potenzialmente idoneo
ad essere utilizzato per lesercizio di una determinata impresa.
I SEGNI DISTINTIVI
Per segni distintivi intendiamo quegli elementi che permettono di riconoscere
limprenditore sul mercato e distinguerlo dagli altri.
Quelli principali sono 3: ditta, insegna e marchio e oltre a distinguere limprenditore,
permettono allo stesso di formare e conservare la clientela permettendo alla scelta di
operare scelte consapevoli. Allimprenditore data libert nel formare i propri segni
distintivi ma pur sempre tenuto a rispettare determinate regole. I segni distintivi
possono anche essere oggetto di trasferimento.
1) Ditta: per ditta intendiamo il nome commerciale dellimprenditore, che lo
individua come soggetto di diritto. Di per s un segno necessario, in assenza
del quale si utilizza il nome civile dellimprenditore (quello attribuito per legge).
I limiti che incontra per la ditta limprenditore sono rappresentati dal principio di
verit e novit.
Il principio di verit ha contenuto diverso a seconda che si tratti di ditta
originaria o derivata: la prima sarebbe quella formata dallimprenditore che la
utilizza e deve contenere almeno il suo cognome o la sua sigla liberamente
completabile.
La seconda tipologia di ditta (derivata) quella formata da un imprenditore e
poi trasferita ad un altro per il quale non vige lobbligo di integrazione del
proprio cognome o sigla.
Per il principio di novit, quando la ditta uguale o simile a quella usata da un
altro imprenditore per oggetto o luogo, deve essere integrata o modificata con
indicazioni idonee a differenziarla. N.B. PER LE IMPRESE COMMERCIALI TALE
OBBLIGO SPETTA A CHI LHA ISCRITTA NEL REGISTRO DELLE IMPRESE,
POSTERIORMENTE.
Resta il fatto che lobbligo di integrazione o modificazione vale solo se i due
imprenditori si trovano in situazione concorrenziale tra di loro e possa
instaurarsi fattispecie di confusione per oggetto o luogo. Il cc. Stabilisce che la
ditta non si trasferisce separatamente dallazienda. Per atto tra vivi non si
trasferisce senza il consenso dellalienante, per atto mortis causa si trasmette al
successore, salvo diversa disposizione testamentaria.
La ditta si pu trasferire anche se viene trasferito solo un ramo dazienda e non
tutta nel complesso, purch quel ramo sia dotato di operativit funzionale.
Chi trasferisce la ditta in solido responsabile con lacquirente, dei debiti da
questo contratti spendendo la ditta, qualora il terzo contraente abbia potuto
ragionevolmente ritenuto di contrattare col cedente. Spetta a chi aliena, lonere
di portare a conoscenza di terzi, lavvenuto trasferimento.
Il consorzio, secondo quanto previsto dal codice civile un contratto con il quale due o
pi imprenditori costituiscono unorganizzazione in comune per la disciplina o per lo
svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. Il contratto di consorzio
stato introdotto con legge nel 1976 e ad oggi regolato dagli artt. 2602 e ss. Del
codice civile.
Esistono due tipi di consorzi:
- Consorzi anticoncorrenziali: costituiti prevalentemente o esclusivamente per
disciplinare reciprocamente la concorrenza tra imprenditori che svolgono la
stessa o simile attivit, manifestandosi come patti limitativi della concorrenza.
Fondamentalmente sollecitano controlli che impediscano linstaurarsi di
situazioni di monopolio di fatto contrastanti con linteresse generale.
- Consorzi di coordinamento: sono costituiti per lo svolgimento di determinate fasi
delle rispettive imprese, presentandosi come strumenti volti a ridurre i costi di
gestione delle singole imprese consorziate. Ricorrono soprattutto tra le piccolemedie imprese, rispondendo allesigenza di conservare e accrescere la
competitivit delle imprese.
Aspetto fondamentale che il contratto di consorzio pu essere stipulato solo tra
imprenditori.
Requisiti:
- Il contratto di consorzio va fatto per iscritto a pena di nullit;
- Il contratto deve indicare oggetto e durata dello stesso;
- Deve indicare gli obblighi e i contributi dovuti dai consorziati;
- Attribuzione e poteri circa gli organi consortili anche in ordine alla
rappresentanza in giudizio;
- Condizioni di ammissione di nuovi consorziati;
- Casi di recesso ed esclusione;
- Sanzioni per inadempimento degli obblighi da parte dei consorziati.
Da contratto la durata del consorzio liberamente decisa dalle parti; qualora
mancasse, si intende valido per 10 anni.
Come detto il contratto pu prevedere lingresso di nuovi consorziati, situazione da
sottoporre alle condizioni poste nel contratto, con i nuovi imprenditori che vi possono
aderire solo col consenso di tutti i consorziati. Non a caso il contratto pu essere
modificato solo col consenso di tutti e per iscritto a pena di nullit.
Salvo patto contrario, in caso di trasferimento dazienda lacquirente subentra nel
consorzio a meno che, entro un mese dalla notizia di trasferimento, gli altri consorziati
non deliberino lesclusione dellacquirente.
Il contratto di consorzio pu sciogliersi limitatamente ad un consorziato in caso di
recesso o esclusione dello stesso.
Tali situazioni vanno previste nel contratto; in assenza, opera di diritto quanto detto
(art.2610cc).
Nei casi di recesso o esclusione, la quota del receduto o escluso (cio la quota di
produzione riservata a quel consorziato) si accresce proporzionalmente a quelle degli
altri.
Per lart. 2611cc il consorzio si scioglie per:
- Decorso del tempo;
- Conseguimento delloggetto o per impossibilit di conseguirlo;
- Volont unanime dei consorziati;
- Deliberazione dei consorziati se sussiste giusta causa;
- Provvedimenti autorit governativa, nei casi ammessi dalla legge;
- Altre cause previste dal contratto.
Sul piano civilistico esistono due tipi di consorzi:
- Consorzi con (sola) attivit interna: regolano i rapporti reciproci tra consorziati e
controllano il rispetto di quanto convenuto;
Di regola i soci non sono i gestori (visto che questa spetta ai manager, gli
amministratori che compongono il consiglio di amministrazione).
I soci si occupano invece delle scelte circa la struttura e lorganizzazione della societ,
quindi: PROPRIETA DIVERSA DA GESTIONE.
Dal momento che il socio di regola non ha la gestione, per ovviare a ci pu essere
nominato amministratore.
Essendo un contratto associativo, il contratto di societ possiede dei caratteri
strutturali ben precisi, che sono i seguenti:
- Le prestazioni di ciascuna parte possono anche essere di diversa natura e di
diverso ammontare, ma tutte finalizzate alla realizzazione di uno scopo comune
e trovano il loro corrispettivo nella partecipazione ai risultati dellattivit
comune o nellacquisto della partecipazione sociale;
- Il contratto associativo in quanto tale plurilaterale ed aperto (sia in aumento
che in diminuzione);
- Il contratto associativo un contratto di organizzazione di una futura attivit, il
che vuol dire che non esaurisce la sua funzione con lesecuzione delle
prestazioni;
- Se sopravvenisse nullit, annullabilit, risoluzione per inadempimento o per
impossibilit sopravvenuta riguardante il vincolo di una delle parti, questa non
comporterebbe anche la nullit, annullabilit, risoluzione per inadempimento o
per impossibilit sopravvenuta dellintero contratto.
Dal momento che abbiamo definito la societ un contratto, ovvio che ad essa verr
applicata la disciplina prevista per i contratti, limitatamente a quanto compatibile con i
caratteri propri del contratto associativo e del tipo di societ in questione.
Ci che caratterizza fondamentalmente la societ la presenza contemporanea di 3
elementi, ossia:
1) Conferimenti dei soci
2) Esercizio in comune di attivit economica (scopo-mezzo);
3) Scopo di divisione degli utili (scopo-fine).
CONFERIMENTI DEI SOCI ( 1 )
Essi risultano necessari in quanto contribuiscono alla formazione del patrimonio
iniziale della societ ed hanno per questo la funzione di dotare la societ, di quel
capitale di rischio iniziale, necessario per lo svolgimento dellattivit dimpresa.
Con i conferimenti, ciascun socio destina stabilmente parte della propria ricchezza
allattivit comune, esponendosi cos al rischio dimpresa. Ovviamente essenziale
che ci venga fatto da tutti i soci.
Oggetto di conferimento pu essere qualunque entit (bene o servizio) purch
suscettibile di valutazione economica, che le parti ritengano utile o necessaria per lo
svolgimento dellattivit dimpresa. Per in conferimenti diversi dal denaro si segue un
processo di stima che si articola in varie fasi:
1) Il socio che conferisce il bene presenta una relazione giurata di un esperto
nominato dal tribunale;
2) La relazione deve contenere descrizione e valore dei beni conferiti e criteri di
valutazione seguiti, attestando che il valore di essi sia almeno pari a quello ad
essi attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale;
3) La relazione dellesperto deve essere allegata allatto costitutivo e lesperto
risponder dei danni causati ai soci e ai terzi nel caso in cui la relazione non
risulti veritiera.
PATRIMONIO NETTO:
Abbiamo gi affermato che il patr. Netto la differenza tra attivit e passivit
dellimpresa risultanti dal bilancio.
Idealmente esso si compone di:
- Capitale sociale (quote sottoscritte dai soci);
- Utili o perdite di esercizio;
- Riserve.
Quando si conseguono degli utili, bisogna sempre farne unanalisi dal momento che
nelle societ di capitali, parte delle eccedenze non sono liberamente distribuibili, tanto
vero che esistono vari tipi di riserve.
RISERVA LEGALE: si pronuncia il codice civile disponendo che dagli utili netti annuali
deve essere dedotta una parte corrispondente almeno a 1/20 degli utili annuali stessi
per costituire una riserva, fino a che questa non raggiunga la misura di 1/5 del capitale
sociale.
RISERVA STATUTARIA: come la riserva legale, un tipo di riserva obbligatoria, in merito
alla quale deciso dai soci nello statuto, che una parte degli utili sia destinata a tale
riserva.
RISERVA FACOLTATIVA: liberamente decisa dallassemblea, la quale pu variarne la
destinazione successivamente con deliberazione dellassemblea ordinaria.
Chi viene radiato o cancellato dallalbo viene anche cancellato automaticamente dalla
societ.
Iscrizione ai fini di certificazione anagrafica e pubblicit notizia.
Solo gli incaricati sono personalmente ed illimitatamente responsabili per lattivit
svolta e con loro risponde la societ con il suo patrimonio.
SCOPO DI DIVISIONE DEGLI UTILI (SCOPO-FINE) (3)
In base a questultimo elemento che deve coesistere contemporaneamente ai
conferimenti dei soci e allesercizio in comune di attivit economica, si distinguono 3
grandi categorie di societ:
a) SOCIETA LUCRATIVE: hanno lo scopo di conseguire utili da destinare poi ai soci;
b) SOCIETA MUTUALISTICHE: hanno lo scopo di procurare ai soci un vantaggio
patrimoniale diretto fornire servizi o occasioni di lavoro a condizioni
vantaggiose;
c) SOCIETA CONSORTILI: il cui scopo quello di far usufruire i soci di beni e servizi
prodotti mettendoli a loro disposizione, in modo da conseguire un vantaggio
patrimoniale sotto forma di minori costi o di maggiori ricavi conseguiti.
Proprio ci che distingue societ da associazioni risiede nella natura dellattivit e
nello scopo-fine che perseguono:
- Lattivit delle societ ha natura produttiva e deve essere condotta con metodo
lucrativo o quanto meno economico;
- Lo scopo-fine delle societ uno scopo economico mentre quello delle
associazioni la devoluzione a terzi degli eventuali risultati positivi conseguiti
con lattivit comune.
Quindi unassociazione per essere tale o non adotta metodo economico oppure
devolve a terzi ci che consegue come utile.
La comunione invece una situazione giuridica che sorge quando una propriet o altro
diritto reale spetta in comune a pi persone
N.B. Il regime patrimoniale della societ applicabile solo quando i beni sono destinati
allo svolgimento di unattivit dimpresa: sono vietate quindi le societ di mero
godimento.
TIPI DI SOCIETA
I diversi tipi di societ si distinguono in base ad alcuni criteri:
- In base allo scopo istituzionale: societ lucrative e societ mutualistiche;
- In base alla natura dellattivit: con la ss utilizzabile per le sole attivit non
commerciali, e le altre utilizzabili per qualsiasi attivit, commerciale e non;
- Personalit giuridica: con le societ di capitali e le cooperative che ne sono
dotate, le societ di persone no.
In base a questa distinzione: le societ di capitali hanno unorganizzazione di
tipo corporativo basata sulla presenza di una pluralit di organi, mentre per le
societ di persone non previsto questo tipo di organizzazione; poi: nelle soc. di
capitali il principio maggioritario a dominare il funzionamento degli organi
sociali, mentre nelle societ di persone ad ogni socio a responsabilit illimitata
riconosciuto il potere di amministrare la societ (per modifiche atto costitutivo
richiesto il consenso di tutti);
- Il regime di responsabilit per le obbligazioni sociali: nelle s.n.c. e nelle ss.
rispondono delle obbligazioni sociali sia i singoli soci personalmente ed
illimitatamente che la societ con il suo patrimonio; mentre nelle s.a.p.a. e nelle
s.a.s. ci sono sia soci a responsabilit limitata che illimitata; infine nelle S.p.A. e
nelle s.r.l. delle obbligazioni sociali risponde la sola societ con il suo
patrimonio.
Da qui si pu introdurre il concetto di autonomia patrimoniale che pu essere perfetta
o imperfetta.
Tutto dipende dal possesso o meno della personalit giuridica: nel caso delle societ di
persone esse ne sono sprovviste e per questo motivo si parla di autonomia
patrimoniale imperfetta. Questo in poche parole significa che delle obbligazioni sociali
risponde innanzitutto la societ con il suo patrimonio ma anche i soci che hanno
responsabilit ovviamente illimitata.
Ed ci che differenzia lautonomia patrimoniale imperfetta da quella perfetta.
Va detto che nelle societ di persone (imperfetta) la responsabilit dei soci nei
confronti delle obbligazioni sociali, oltre che illimitata e solidale (i soci rispondono luno
per laltro) anche sussidiaria: significa che tale responsabilit illimitata scatta solo
quando il patrimonio sociale risulta insufficiente a pagare i creditori (i soci pertanto
godono del preventivo beneficio di escussione dei beni sociali). Questultimo opera
automaticamente nella s.n.c. e nella s.a.s. mentre nella ss. Il creditore pu ricorrere al
beneficio bloccando lazione del creditore, venendogli la facolt di dimostrare che
esistano altri beni sociali sui quali il creditore possa agevolmente soddisfarsi.
Lautonomia patrimoniale perfetta tipica delle societ di capitali (che hanno
personalit giuridica) e consiste in una separazione assoluta dei patrimoni (dellente e
dei partecipanti dello stesso), in modo tale che il patrimonio del singolo sia insensibile
ai debiti dellente e il patrimonio dellente sia allo stesso modo insensibile ai debiti
personali del socio. Infatti nelle societ di capitali, il socio risponde delle obbligazioni
solo nei limiti della quota conferita (con leccezione dei soci accomandatari nella
s.a.p.a). Ovvio , quindi, che i creditori particolari del socio non possano soddisfarsi
sulla quota dello stesso nella societ cos come i creditori sociali non possono
pretendere che i soci facciano fronte, coi propri patrimoni personali, ai debiti contratti
dalla societ.
Per chiudere il discorso con i tipi di societ, previsto che, qualora le parti
costituissero una societ stravagante ossia che non risponda per nome o criteri
organizzativi ai tipi stabiliti dalla legge, la sanzione sarebbe la nullit della societ
atipica.
PATTI PARASOCIALI: si intendono quegli accordi stipulati tra soci, al di fuori dellatto
costitutivo, al momento della costituzione della societ, per regolare il loro
comportamento sia nella societ che verso la societ. Essi vincolano i soli soci che li
hanno sottoscritti (quindi non sugli eventuali subentrati) e la loro invalidit non incide
sulla validit della societ.
Il contratto della societ semplice non soggetto a forme speciali se non nel caso in
cui tale forma sia richiesta dalla natura dei beni. Fino al 1993 questo tipo di societ
non era soggetta ad iscrizione; dal 93 al 2001 liscrizione (nella sezione speciale del
registro delle imprese) ha avuto funzione di certificazione anagrafica e pubblicit
notizia fino ad oggi che liscrizione ha funzione di pubblicit legale. La registrazione
comunque non incide sullesistenza.
Mentre per la s.n.c. sono dettate regole per forma e contenuto dellatto costitutivo.
Affinch sia regolare una s.n.c. deve essere iscritta ma lomissione non condizione di
esistenza, in quanto ci inciderebbe solo sulla disciplina della s.n.c. (che chiameremo
irregolare).
Se registrata valgono interamente le regole dettate per la s.n.c. regolare altrimenti per
i rapporti della societ con terzi trovano parziale applicazione le norme dettare per la
ss.
Infatti nella societ irregolare:
1) I soci si presumono tutti responsabili illimitatamente e solidalmente ma la
responsabilit sussidiaria come nella ss.;
2) Si presume che ogni socio abbia la rappresentanza;
3) I diritti sociali si prescrivono in 10 anni e non in 5;
4) Non possibili ottenere il concordato preventivo e lamministrazione
controllata.
Resta il fatto che latto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico o scrittura
privata autenticata e deve contenere:
a) Dati anagrafici dei soci;
b) Ragione sociale (costituita dal nome di uno o pi soci con lindicazione del
rapporto soc.);
c) I soci che hanno lamministrazione della societ;
d) Sede principale ed eventuali secondarie;
e) Oggetto sociale;
f) Conferimenti di ciascun socio e valore attribuito in sede di valutazione;
g) Prestazioni a cui sono obbligati i soci dopera;
h) Norme di ripartizione e quota di partecipazioni di ciascuno agli utili e alle
perdite;
i) Durata della societ.
Comunque la forma scritta, a pena di nullit, richiesta solo quando oggetto del
conferimento un immobile o diritto reale immobiliare. Se il conferimento non
indispensabile per lo svolgimento dellattivit sociale, allora si dice che limmobile
stato conferito a titolo di godimento infranovennale.
Fattispecie particolari di societ sono: la societ di fatto, la societ occulta e la societ
apparente.
Si parla di societ di fatto quando non sussiste una dichiarazione per concludere
formalmente un contratto di societ, ma la stessa si perfeziona per fatti concludenti.
Se la societ di fatto una societ non commerciale si applicano le regole della ss.
Altrimenti se lattivit commerciale valgono le regole della s.n.c. irregolare (in questo
caso vi esposizione al fallimento anche dei soci occulti).
La societ occulta si costituisce invece con volont espressa e concorde dei soci di non
volerne rivelare lesistenza allesterno.
Pu sia essere una societ di fatto, che risultare da atto scritto tenuto segretamente
dai soci.
Essa si presenta nei rapporti coi terzi come impresa individuale di uno dei soci o anche
di un terzo.
Lo scopo della sua esistenza sta nel limitare la responsabilit del patrimonio nei
confronti del solo gestore. Qualora per si venisse a conoscenza dellesistenza della
societ occulta essa potrebbe anche fallire e si applicherebbe lart. 147 L.F.).
Ultima fattispecie quella della societ apparente: una societ si considera esistente
quando allesterno due o pi persone operano in modo da ingenerare in terzi la
credenza che stiano agendo come se fossero soci, provocando lincolpevole
affidamento che i terzi farebbero sullesistenza effettiva della societ. Essa
assoggettata al fallimento.
Per partecipare ad una societ necessaria la capacit di agire ma per gli incapaci:
- Il minore, linterdetto e linabilitato possono solo conservare la partecipazione
pervenutagli per successione o donazione e in pi interdetti e inabili potrebbero
continuare la partecipazione su autorizzazione del tribunale;
- Il minore emancipato pu anche partecipare alla costituzione di societ o
aderirvi successivamente con autorizzazione del tribunale.
Il contratto di societ di persone va incontro a:
- Nullit: per oggetto impossibile o illecito, o quando il contratto stesso va contro
norme imperative;
- Annullabilit: se le parti sono incapaci o se il consenso viziato da violenza
errore o dolo.
Se lattivit non ancora iniziata, e si ha dichiarazione di nullit o annullamento del
contratto le parti sono liberate dallobbligo di eseguire i conferimenti.
Se la sentenza interviene ad attivit iniziata, essa sar semplice causa di scioglimento
della societ.
Avvenuta la registrazione nel registro delle imprese, la nullit della societ si
pronuncia per:
- Mancanza dellatto costitutivo;
- Mancata stipulazione dellatto costitutivo in forma di atto pubblico;
- Illeceit delloggetto sociale;
- Mancanza nellatto costitutivo di qualsiasi info circa denominazione della
societ, conferimenti o ammontare del capitale sottoscritto o mancanza
delloggetto sociale;
- Incapacit di tutti i soci fondatori;
- Mancanza di pluralit di fondatori.
La sentenza che dichiara la nullit nomina i liquidatori.
La nullit non viene pi dichiarata se il motivo della stessa stato eliminato per effetto
di modificazione dellatto costitutivo iscritta nel registro delle imprese.
ORDINAMENTO PATRIMONIALE
Per quanto riguarda i conferimenti, nel silenzio del contratto si presume che essi
debbano essere eseguiti in denaro e se non disposto nulla circa la loro
determinazione, allora i soci saranno obbligati a conferire in parti uguali, fino al
necessario per il conseguimento delloggetto sociale.
Oggetto del conferimento pu essere qualunque entit purch sia suscettibile di
valutazione economica e utile al conseguimento delloggetto sociale.
Il conferimento pu essere anche costituito dal trasferimento in propriet o godimento
di unazienda.
Per le cose conferite in propriet, la garanzia per i vizi e il rischio di perimento per caso
fortuito della cosa finch non passa di propriet dellazienda, grava sul socio. Se la
cosa perisse prima del passaggio di propriet alla societ o il godimento non pi
possibile per causa non imputabile agli amministratori, il socio suscettibile di
esclusione, ma finch ci non deliberato, esso partecipa ai risultati sia attivi che
passivi della societ.
Il socio ha diritto alla restituzione del bene alla fine della societ, nelle condizioni in cui
si trovava; in caso contrario gli spetta un risarcimento danni a carico del patrimonio
sociale.
Se il socio ha conferito un credito, egli risponde dellinsolvenza del debitore.
IL SOCIO DOPERA: quel socio il cui conferimento consiste nellobbligo di prestare
la propria attivit lavorativa (manuale o intellettuale) a favore della societ.
Ci non significa che sia qualificato come un lavoratore subordinato: al socio dopera
spetta come compenso, la partecipazione ai guadagni della societ. Su di lui grava il
rischio dellimpossibilit a svolgere la prestazione.
Va precisato che in caso di liquidazione egli sar soddisfatto con quanto residua
eventualmente dal rimborso ai soci che hanno apportato capitali; in mancanza di
espressa pattuizione, la parte del socio dopera la decide il giudice secondo equit.
In una societ, il socio non pu liberamente servirsi delle cose senza il consenso degli
altri soci, per fini estranei a quelli societari; se lo facesse, sarebbe tenuto al
risarcimento danni e sarebbe escluso dalla societ (deliberazione col solo consenso di
tutti gli altri soci).
N.B. NELLA SS. NON E PRESENTE LA NOZIONE DI CAPITALE SOCIALE NE E RICHIESTA
VALUTAZIONE INIZIALE DEI CONFERIMENTI.
Quanto alla ripartizione degli utili, lasciata ai soci libera determinazione della parte
spettante a ciascuno e non quindi necessario che la ripartizione sia proporzionale ai
conferimenti.
E comunque sempre fatto espresso divieto di escludere un socio dalla totale
partecipazione agli utili o alle perdite (cd. Patto leonino).
Se il contratto tra le parti non dispone nulla in proposito, la partecipazione agli utili e
alle perdite si considera proporzionale ai conferimenti.
Va sempre presa in considerazione lapprovazione del bilancio come condizione
necessaria affinch ciascun socio possa pretendere lassegnazione della propria parte
di utile.
Quando vi lo scioglimento della societ, il socio si vedr rimborsare una parte
inferiore rispetto al valore originario del capitale e i liquidatori potranno chiedere ai
soci illimitatamente responsabili le somme necessarie per il pagamento dei debiti
sociali, in proporzione alla loro quota previste per le perdite.
Nella ss. Rispondo anche personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in nome
della societ e, salvo patto contrario, anche gli altri soci. Questo patto di limitazione
della responsabilit, per essere valido nei confronti di terzi, deve essere portato a
conoscenza altrimenti non assume validit.
Nella s.n.c. invece i soci rispondono tutti solidalmente e illimitatamente e il patto
contrario non ha effetto nei confronti di terzi.
In linea generale, il patrimonio della societ insensibile alle obbligazioni personali dei
soci ed intangibile da parte dei loro creditori. Il creditore personale del socio, quindi,
non pu aggredire direttamente il patrimonio della societ e se fosse debitore verso la
stessa, non potrebbe compensare il su debito con il credito personale vantato con il
socio.
Quello che pu fare far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al suo debitore (socio)
compiendo atti conservativi sulla quota allo stesso spettante in sede di liquidazione.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------SOCIETA DI CAPITALI
La S.p.a. forma con la s.r.l. e la s.a.p.a. la categoria delle societ di capitali ed e una
societ nella quale:
LA COSTITUZIONE
La S.p.a. unipersonale e una forma di S.p.a. consentita dalla riforma del 2003. Infatti
ora e consentita la costituzione della S.p.a. con atto unilaterale di un unico socio
fondatore. Nella
S.p.a. unipersonale per le obbligazioni sociali di regola risponde solo la societ col
proprio patrimonio salvo alcuni casi eccezionali. Lunico socio fondatore risponde in
solido con coloro che hanno agito per le operazioni compiute in nome della societ
prima delliscrizione nel registro dellimpresa mentre risponde limitatamente alla sua
quota per le obbligazioni sorte dopo lacquisto della personalit giuridica da parte
della societ. Al momento della sottoscrizione egli e tenuto a versare integralmente i
conferimenti in denaro mentre se viene meno la pluralit dei soci, i versamenti ancora
dovuti devono essere effettuati entro 90 giorni.
Negli atti e nella corrispondenza devessere indicata lunilateralit. Gli amministratori
devono depositare per liscrizione nel registro delle imprese una dichiarazione
contenente i dati dellunico socio. Quando si costituisce o ricostituisce la pluralit dei
soci, gli amministratori ne devono depositare apposita dichiarazione per l'iscrizione nel
registro delle imprese. L'unico socio o colui che cessa di essere tale pu provvedere
alla pubblicit.
I contratti della societ con l'unico socio o le operazioni a favore dell'unico socio sono
opponibili ai creditori della societ solo se risultano dal libro delle adunanze e delle
deliberazioni del consiglio di amministrazione o da atto scritto avente data certa
anteriore al pignoramento.
Lunico socio risponde illimitatamente per le obbligazioni sociali solo quando non
stata osservata la disciplina dellintegrale liberazione dei conferimenti e fino a quando
non stata attuata la specifica pubblicit.
PATRMONI DESTINATI
La tecnica dei patrimoni destinati ad uno specifico affare consente di evitare la
moltiplicazione formale delle societ dei i relativi costi e permette di raggiungere
risultati sostanzialmente identici operando direttamente sul patrimonio dellimpresa
societaria.
Ci sono 2 modelli di patrimoni destinati:
a) La S.p.a. pu costituire uno o pi patrimoni ciascuno dei quali destinato in via
esclusiva ad uno specifico affare, entro il 10% del proprio patrimonio netto. La
costituzione avviene con delibera a maggioranza assoluta del consiglio di
amministrazione che deve contenere alcuni dati identificativi dellaffare
(destinazione).
b) La S.p.a. pu stipulare un contratto di finanziamento di un affare pattuendo che
al rimborso siano destinati i proventi dellaffare stesso o parte di essi. Il
contratto deve indicare gli elementi essenziali delloperazione. I proventi
dell'operazione costituiscono patrimonio separato da quello della societ a
condizione:
1) che copia del contratto sia depositata per l'iscrizione presso l'ufficio del
registro delle imprese;
2) che la societ adotti sistemi di contabilizzazione idonei ad tenere separati i
proventi dal restante patrimonio della societ.
I CONFERIMENTI
I conferimenti costituiscono i contributi dei soci alla formazione del patrimonio iniziale
della societ e hanno la funzione di dotare la societ del capitale di rischio iniziale per
lo svolgimento dellattivit dimpresa.
Nella S.p.a., se nell'atto costitutivo non e stabilito diversamente, il conferimento deve
farsi in danaro. Alla sottoscrizione dell'atto costitutivo deve essere versato presso una
banca almeno il
25% dei conferimenti in danaro o, nel caso di costituzione con atto unilaterale, il loro
intero ammontare. Costituita la societ, gli amministratori possono chiedere in ogni
momento ai soci i versamenti ancora dovuti.
Se il socio non esegue i pagamenti dovuti, decorsi 15 giorni dalla pubblicazione di una
diffida nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, gli amministratori, offrono le azioni
agli altri soci per un corrispettivo non inferiore ai conferimenti ancora dovuti.
Il socio in mora nei versamenti non pu esercitare il diritto di voto.
E attestato limitatamente alle S.p.a. che non possano formare oggetto di
conferimento le prestazione dopera ma pu essere conferito anche un diritto reale di
godimento o qualunque prestazione sia suscettibile di valutazione economica
oggettiva e di immediata messa a disposizione della societ. Per il conferimento dei
beni in natura si segue il procedimento di stima (esperto nominato dal tribunale ecc.
).
E previsto oltre lobbligo dei conferimenti, che latto costitutivo possa stabilire
lobbligo per i soci delle cosiddette prestazioni accessorie, le quali non consistono in
denaro, purch ne sia determinato il contenuto, la durata, le modalit e il compenso,
nonch le sanzioni per eventuale inadempimento. Le azioni alle quali connesso
lobbligo di una prestazione accessoria non sono trasferibili senza il consenso degli
amministratori e gli obblighi previsti non possono essere modificati senza il consenso
di tutti i soci.
limitato il diritto di opzione degli azionisti sulle azioni di nuova emissione e quindi il
valore reale sar superiore al valore nominale.
Due valori importanti delle azioni:
Valore di bilancio: rapporto tra patrimonio netto e numero di azioni;
Valore di mercato: valore di scambio delle azioni e risulta giornalmente dai listini
ufficiali in caso di azioni quotate.
Le azioni conferiscono uguali diritti ai possessori ma si tratta di uguaglianza soggettiva
perch possono essere emesse diverse categorie di azioni che incorporano diritti
diversi, non a caso esistono anche le azioni cosiddette speciali.
Le azioni speciali possono essere create con lo statuto o successive modificazioni dello
stesso e possono essere emesse da tutte le S.p.a.
Le azioni quindi sono dei titoli che conferiscono al possessore il diritto di essere socio e
quindi dessere titolare dei correlati diritti di partecipazione, i quali gli permettono di
partecipare attivamente alla vita della societ come il diritto di voto.
Pi azioni si posseggono, maggiore sar il peso allinterno della societ.
Va detto che ci possono esser e azioni senza voto ma esse non possono eccedere la
met del capitale.
Le categorie pi importanti di azioni:
- Ordinarie (conferiscono diritto agli utili e alla liquidazione: BASE)
- Senza voto
- Con diritto di voto limitato (limitato ad alcuni argomenti, subordinato al
verificarsi di talune condizioni);
- Di risparmio (solo per societ quotate in mercati regolamentati: incentivano
linvestimento in azioni, offrendo ai risparmiatori titoli meglio rispondenti ai loro
interessi);
- Di godimento (hanno luogo in caso di riduzione di capitale per esuberanza dello
stesso rispetto al conseguimento delloggetto sociale: i titolari avranno minori
diritti rispetto ai titolari di azioni non rimborsate. Es: non hanno diritto di
voto);
- Privilegiate (attribuiscono un diritto di preferenza nella distribuzione degli utili
e/o nel rimborso del capitale in caso di scioglimento della societ);
- Correlate allattivit sociale (ossia fornite di diritti patrimoniali correlati
allattivit di un determinato settore);
- Ai prestatori di lavoro (lassemblea straordinaria decide di convertire alcuni o
tutti gli utili in azioni assegnandole ai prestatori di lavoro e conseguentemente
aumenta il capitale sociale per lammontare di questo valore) Questultimo un
modo per legare i lavoratori allimpresa piuttosto che farli avere direttamente in
busta paga.
In quanto liberamente trasferibili, le azioni sono libere di circolare. Ogni azione
incorpora quindi dei diritti che per essere trasferiti necessitano del contestuale
trasferimento del documento che li incorpora. Ma che accade se la societ decide di
non emettere azioni?
1) La societ non emette titoli: il trasferimento si ha con liscrizione del
nome del nuovo socio sul libro dei soci;
2) Azioni dematerializzate: il trasferimento avviene sui conti destinati a
registrare i movimenti degli strumenti finanziari;
Le azioni si possono distinguere in:
Azioni al portatore: non indicato il nome del titolare e il trasferimento avviene
tramite la semplice consegna;
Azioni nominative: qui vi indicato il nome del titolare, perci oltre alla
consegna serve che il titolo rechi il nome del nuovo azionista. Per fare ci ci
sono due modi: o attraverso girata (autenticata da notaio) o con transfert (nome
dellacquirente sia sullazione che annotazione sul libro soci quindi doppia
annotazione).
Va detto anche che in nessun caso la societ possa sottoscrivere azioni proprie e
questo un divieto assoluto. Se ci accadesse:
- In caso di sottoscrizione diretta, si intendono sottoscritte e responsabili sono i
promotori i fondatori o gli amministratori che devono liberarle;
- In caso di sottoscrizione indiretta (terzi che sottoscrivono per la societ)
considerato sottoscrittore il terzo per conto proprio.
Quello che pu fare la societ invece acquistare azioni proprie, nei limiti delle riserve
disponibili e degli utili distribuibili risultanti dallultimo bilancio; possono essere
acquistate solo azioni interamente liberate. Si fa con delibera dellassemblea ordinaria
e il valore nominale delle azioni acquistate non pu eccedere la decima parte del
capitale sociale.
Lacquisto reciproco di azioni consentito solo quando tra le due societ esista un
rapporto di controllo e nessuna delle 2 quotata in borsa.
La societ controllata non pu esprimere diritto di voto nella assemblee della
controllante.
Gli incroci azionari sono consentiti quando una delle due societ o entrambe sono
quotate in borsa ma tra di loro non sussiste un rapporto di controllo: in questo caso se
una sola delle due quotata in borsa, lincrocio consentito per un massimo del 10%
de capitale con diritto di voto; se entrambe sono quotate lincrocio consentito per il
2% del capitale con diritto di voto.
PARTECIPAZIONI RILEVANTI
Il passaggio di pacchetti azionari di controllo di societ quotate deve avvenire con la
massima trasparenza. Il lancio di unofferta pubblica obbligatorio quando trasferito
il pacchetto di controllo di una societ:
- Opa successiva totalitaria: consente agli azionisti di minoranza di uscire dalla
societ a seguito del mutamento dellazionista di controllo. Chiunque detiene un
partecipazione superiore al 30% delle azioni ordinarie di una S.p.a. quotata e
tenuto a promuovere unOpa sulla totalit delle azioni ordinarie ancora in
circolazione. Il prezzo minimo offerto e la media aritmetica fra il prezzo medio
ponderato di mercato dellultimo anno quello pi elevato.
- Opa residuale: consente agli azionisti di minoranza luscita dalla societ ad un
prezzo equo quando la stessa in pugno ad un gruppo di controllo. Chiunque
detiene un partecipazione superiore al 90% delle azioni ordinarie di una S.p.a.
quotata e tenuto a promuovere unOpa sulla totalit delle azioni ordinarie
ancora in circolazione al prezzo fissato dalla CONSOB.
LASSEMBLEA
La S.p.a. si caratterizza per la presenza necessaria di 3 organi:
1. lassemblea dei soci;
2. lorgano amministrativo;
3. lorgano di controllo interno.
Oggi ci sono 3 sistemi di amministrazione e controllo:
Sistema tradizionale: e basato sulla presenza dellorgano amministrativo e del
collegio sindacale, il cui controllo contabile stato sottratto ed affidato al revisore
contabile o alla societ di revisione;
Sistema dualistico: in esso lamministrazione ed il controllo sono esercitati da un
consiglio di sorveglianza e da un consiglio di gestione;
Sistema monistico: in esso lamministrazione ed il controllo sono esercitati dal
consiglio di amministrazione e da un comitato per il controllo sulla gestione.
Lassemblea e lorgano composto dalle persone dei soci ed ha la funzione di formare
la volont della societ deliberando secondo il principio maggioritario e si distingue in:
- Ordinaria: approva il bilancio, nomina e revoca gli amministratori, nomina il
collegio sindacale, determina il compenso degli amministratori e dei sindaci
ecc.;
- Straordinaria: delibera sulle modificazioni dello statuto, sui poteri dei liquidatori
e su ogni altra materia attribuitagli dalla legge.
In pi: lassemblea ordinaria va convocata almeno una volta lanno, entro il termine
previsto dallo statuto e comunque non oltre120 giorni dopo la chiusura dellesercizio
sociale,
Gli amministratori devono convocare lassemblea quando ne sia fatta richiesta da una
percentuale minima del 10% del capitale sociale o percentuale minore prevista nello
statuto.
Pu in assenza di convocazione, lassemblea si reputa regolarmente costituita quando
radunato lintero capitale sociale e partecipano alla stessa la maggioranza dei
componenti degli organi amministrativi e di controllo.
Assemblea ordinaria delibera a maggioranza assoluta.
Assemblea straordinaria e delibera col voto favorevole di almeno 2/3 del capitale
rappresentato in assemblea.
IL COLLEGIO SINDACALE
Il collegio sindacale e lorgano di controllo interno della S.p.a. con funzioni di vigilanza
sulla amministrazione della societ.
Nelle S.p.a. non quotate, il collegio sindacale si compone di 3 o 5 membri effettivi, soci
o non soci. Devono inoltre essere nominati 2 sindaci supplenti (art. 2397). Nelle S.p.a.
quotate, fermo restando il numero minimo di 3 sindaci effettivi e 2 supplenti, latto
costitutivo pu determinare liberamente il numero dei sindaci. I primi sindaci sono
nominati nellatto costitutivo, successivamente essi sono nominati dallassemblea
ordinaria.
Nelle S.p.a. non quotate almeno un membro effettivo ed uno supplente devono essere
scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili, mentre i restanti, se non iscritti
nel registro dei revisori contabili, devono essere scelti fra gli iscritti negli albi
professionali.
Non possono essere eletti come membri:
- Coniuge, parenti o affini degli amministratori della societ sia di quelle
controllate che delle controllanti o di comune controllo;
- Coloro che sono legati alla societ o alle controllate o alla controllante o alle
societ di comune controllo tramite rapporto di lavoro o rapporto continuativo di
consulenza.
I sindaci restano in carica 3 esercizi e possono essere revocati solo per giusta causa.
Il controllo del collegio sindacale ha per oggetto lamministrazione della societ
globalmente intesa e si estende a tutta lattivit sociale al fine di assicurare che la
stessa venga svolta nel rispetto della legge e dellatto costitutivo nonch dei principi
di corretta amministrazione.
Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il controllo contabile e
esercitato da una societ di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili.
I sindaci devono adempiere i loro doveri con la professionalit e la diligenza richieste
dalla natura dell'incarico; sono responsabili, anche penalmente, della verit delle loro
attestazioni e devono conservare il segreto sui fatti e sui documenti di cui hanno
conoscenza per ragione del loro ufficio.
CONTROLLO CONTABILE
Ci sono 3 discipline:
1) Nelle S.p.a. che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il controllo
contabile esercitato da un revisore contabile o da una societ di revisione,
iscritti nel registro;
2) Nelle S.p.a. che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il controllo
contabile esercitato solo da una societ di revisione iscritta nel registro;
3) Nelle S.p.a. quotate lattivit di revisione e riservata alle societ di revisione
iscritte in un apposito albo speciale tenuto dalla CONSOB.
Il revisore o la societ incaricata del controllo contabile:
Verifica, nel corso dell'esercizio e con periodicit almeno trimestrale, la regolare
tenuta della contabilit sociale e la corretta rilevazione nelle scritture contabili
dei fatti di gestione;
Verifica se il bilancio di esercizio e, ove redatto, il bilancio consolidato
corrispondono alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti
eseguiti e se sono conformi alle norme che li disciplinano;
Esprime con apposita relazione un giudizio sul bilancio di esercizio e sul bilancio
consolidato, ove redatto.
Nelle societ quotate il giudizio sul bilancio pu essere:
- giudizio senza rilievi;
- giudizio con rilievi;
- giudizio negativo;
- dichiarazione dimpossibilita di esprimere il giudizio.
Per quanto riguarda i conferimenti, possono essere conferiti tutti gli elementi
dell'attivo suscettibili di valutazione economica. Alla sottoscrizione dell'atto costitutivo
deve essere versato presso una banca almeno il 25% dei conferimenti in danaro e in
caso di costituzione unilaterale, lintero ammontare.
Il versamento pu essere sostituito dalla stipula, per un importo almeno
corrispondente, di una polizza di assicurazione o di una fideiussione bancaria.
Chi conferisce beni in natura o crediti deve presentare la relazione giurata di un
esperto.
Se l'atto costitutivo lo prevede, la societ pu emettere titoli di debito che pero sono
sottratti alla disciplina delle obbligazioni della S.p.a.
I titoli emessi possono essere sottoscritti soltanto da investitori professionali.
Nella s.r.l. dal momento che la partecipazione non pu essere costituita da azioni, il
capitale viene diviso in base al numero di soci e ciascun socio diventa titolare di una
quota di partecipazione corrispondente alla frazione di capitale sociale sottoscritta.
Le quote come ovvio che sia, possono essere di diverso ammontare e i diritti sociali
spettano ai soci in misura della partecipazione posseduta. Se latto costitutivo non
prevede diversamente, la quota di partecipazione in misura proporzionale al
conferimento.
Il diritto di recesso del socio di una s.r.l. compete:
- Quando il socio non abbia acconsentito al cambiamento delloggetto della
societ, alla sua fusione o scissione o al trasferimento della sede allestero;
- Nel caso di societ contratta a tempo determinato, il recesso va comunicato con
preavviso di almeno 180 gg, o altro termine previsto dallatto costitutivo purch
non ecceda un anno.
Ovviamente chi recede ha diritto al rimborso della propria quota.
La partecipazione pu formare oggetto di espropriazione ed liberamente
trasmissibile per atto tra vivi per effetto del semplice consenso e ha effetto di fronte
alla societ al momento delliscrizione nel libro dei soci.
Se lamministrazione affidata a pi persone si ha il consiglio di amministrazione ed
essi operano in maniera disgiunta o congiunta.
Pu anche essere prevista la nomina di un collegio sindacale quando il capitale sociale
della s.r.l. in questione ecceda quello minimo previsto per la S.p.a. (120.000 euro) o se
non ricorrono le condizioni per la redazione del bilancio in forma abbreviata.
Ogni socio non amministratore ha diritto ad avere notizie sullandamento della societ
e sugli affari sociali e ha diritto alla consultazione dei libri sociali.
Per la distribuzione degli utili ci si rif grosso modo alla disciplina dettata per la S.p.a.
Si pu anche disporre sia laumento che la riduzione del capitale sociale secondo le
norme dettate per la S.pa.
Non detto per che lattivit lucrativa non possa coesistere con lo scopo
mutualistico: tanto vero che lunica incompatibilit con questo scopo costituito
soltanto dalla divisione degli utili ai soci.
Le cooperative a mutualit prevalente sono caratterizzate da:
- Proprio quanto appena detto, ossia clausole che limitano la distribuzione degli
utili e riserve ai cooperatori;
- E poi lattivit di una cooperativa deve essere svolta prevalentemente con
lattivit lavorativa dei soci.
Perdono la qualifica di cooperative quelle societ che per due esercizi consecutivi non
rispettano queste condizioni. Queste cooperative si iscrivono in uno specifico albo
tenuto dal ministero delle attivit produttive.
Le cooperative di medie-grandi dimensioni seguono la disciplina della S.p.a., mentre
quelle piccole quella della s.r.l.
Cos come per la s.r.l. e la S.p.a. la costituzione va fatta per atto pubblico e se i soci
sono persone fisiche ne bastano 3 per costituirla, altrimenti il numero minimo di 9.
Per le obbligazioni sociali risponde la sola cooperativa col proprio patrimonio e la
disciplina dei conferimenti ricalca quella della S.p.a. e della s.r.l.
Qui per la partecipazione sociale pu anche essere rappresentata da azioni il cui
valore minimo deve essere almeno 25 euro e massimo 500 e dove previsto dalla
legge, nessun socio pu avere una quota superiore a 1000 euro.
La categoria dei soci sovventori quella che riguarda quei soci non specificatamente
interessati allaspetto mutualistico ed il loro ruolo semplicemente quello di apportare
il capitale di rischio necessario per lo svolgimento dellattivit.
I loro conferimenti sono rappresentati da azioni e i voti attribuiti ai sovventori non
possono mai eccedere 1/3 dei voti attribuiti a tutti i soci. Ognun sovventore pu
detenere un massimo di 5 voti.
In pi essi possono anche essere amministratori ma la maggioranza degli
amministratori deve essere costituita da soci cooperatori.
Le cooperative possono anche emettere obbligazioni per la raccolta di capitale di
risparmio in misura che non ecceda lammontare del capitale versato e delle riserve
risultanti dallultimo bilancio approvato.
Gli organi delle cooperative sono gli stessi della S.p.a. ma ci sono delle differenze:
- Ciascun socio qui ha un solo voto indipendentemente dal numero di azioni
possedute (solo i soci persone giuridiche arrivano a un max. di 5 voti);
- Il socio pu farsi rappresentare solo da un altro socio ed un socio pu
rappresentare al massimo 10 soci;
Gli amministratori possono restare in carica fino a un massimo di 3 mandati
consecutivi e come nella s.r.l. la nomina del collegio sindacale si rende necessaria solo
quando il capitale sociale della cooperativa supera il limite minimo previsto per la
S.p.a. o quando non ricorrono le condizioni per la redazione del bilancio in forma
abbreviata.
Al collegio dei probiviri affidata la risoluzione delle controversie tra soci o tra soci e
societ.
Per quanto riguarda le riserve, qualunque sia lammontare del fondo di riserva legale
ad esso deve essere attribuito almeno il 30% degli utili netti annuali e una quota di
questi del 3% deve essere destinata ai fondi per lo sviluppo della cooperazione.
Per le cooperative a mutualit prevalente infine esistono alcuni limiti:
- Non possono essere distribuiti dividendi in misura superiore allinteresse
massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di 2 punti e mezzo rispetto al
capitale effettivamente versato;
- Divieto di remunerare strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci
cooperatori i misura superiore a 2 punti rispetto al limite previsto per i
dividendi;