You are on page 1of 46

Capitolo I: Limprenditore

Nel nostro sistema giuridico la disciplina delle attivit economiche ruota intorno alla
figura dellimprenditore definito allart. 2082 c.c. Tre criteri di selezione sono alla base
della distinzione tra i diversi tipi dimpresa e dimprenditore operanti su piani diversi:
1. Oggetto dellimpresa (agricola, commerciale)
2. Dimensione dellimpresa (piccola, media)
3. Natura del soggetto che esercita limpresa (individuale, pubblica)
Nel codice civile ci sono norme applicabili a tutti gli imprenditori e a tutte le imprese
senza ulteriori specificazioni e norme applicabili solo ad una categoria dimprenditori e
di aziende.
Le definizioni tra i vari tipi dimpresa ed i vari imprenditori servono a definire meglio
lambito di applicazione dello statuto dellimprenditore commerciale.
Per lart. 2082 imprenditore chi esercita professionalmente unattivit
economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di
servizi.
In questo modo larticolo, fissa quelli che sono i criteri affinch un soggetto possa
essere regolarmente assoggettato alla disciplina dettata per limprenditore, ossia:
requisito dellabitualit dellattivit, requisito dellorganizzazione dellattivit stessa
(precisamente rispetto ai fattori Capitale e Lavoro) e requisito delleconomicit
dellattivit.
Per gli economisti, limprenditore quel soggetto che nel processo economico svolge
funzione intermediaria fra chi dispone dei necessari fattori produttivi e chi domanda
prodotti e servizi.
Egli coordina, organizza e dirige il processo produttivo assumendo su di se il rischio
relativo ed mosso dal raggiungimento del massimo profitto (ricavi costi).
La disciplina dellimprenditore applicabile ad attivit caratterizzate da uno specifico
scopo (produzione o scambio di beni o servizi) e da specifiche modalit di svolgimento
(organizzazione, economicit, professionalit).
Quello che intendiamo per organizzazione si concretizza poi nella predisposizione, da
parte dellimprenditore, di un apparato produttivo stabile formato sia da persone che
da beni strumentali. Possiamo senza dubbio affermare che, si pu avere
organizzazione imprenditoriale, anche tramite organizzazione di soli capitali e del
proprio lavoro intellettuale e/o manuale.
Tuttavia la qualit di imprenditore non viene negata quando lattivit non si
concretizza nella creazione di un complesso aziendale materialmente percepibile.
Va precisato per, che per alcuni, la semplice organizzazione a fini produttivi del
proprio lavoro, non pu essere considerata organizzazione di tipo imprenditoriale e
pertanto, in mancanza di un coefficiente minimo di eteroorganizzazione si deve negare
lesistenza di impresa.
Appare chiaro come leteroorganizzazione si ponga come requisito sempre richiesto
nel diritto commerciale, anche in minima parte, in quanto consente di distinguere
limprenditore dal lavoratore autonomo.
In conclusione un minimo di organizzazione di lavoro altrui o di capitale necessario
per aversi impresa. In mancanza si avr semplice lavoro autonomo non
imprenditoriale.
Una volta delineati i requisiti dellimprenditore possiamo passare allanalisi di quelli
relativi allattivit produttiva: innanzitutto deve essere condotta con metodo
economico (ossia con modalit che consentano nel lungo periodo, la copertura dei
costi con i ricavi).
Dopodich, quella che potremo chiamare attivit economica, deve essere svolta con
professionalit il che implica labitualit e la non occasionalit della stessa, con una

dovuta precisazione: pu aversi impresa anche relativamente al compimento di un


unico affare.
Requisito minimo essenziale dellattivit dimpresa sar non lo scopo di lucro, bens
leconomicit della gestione secondo quanto detto prima.
La destinazione al mercato della produzione di per s non richiesta da nessun dato
legislativo ma, va pur sempre ricordato che per alcuni, limpresa per conto proprio non
impresa.
Per quanto attiene invece limpresa illegale e immorale, la prima permette comunque
lacquisto della qualit dimprenditore con pienezza di effetti, fermo restando
lapplicazione delle dovute sanzioni amministrative e penali per loggetto dellattivit;
mentre la seconda (immorale) non impresa.
Punto fondamentale quello riguardante lesclusione da parte del legislatore, della
qualifica imprenditoriale per le professioni intellettuali.
Infatti il codice civile, con lart. 2238 cc., stabilisce che ai professionisti intellettuali
(avvocati, medici, ecc.) si applicano le disposizioni di impresa, solo quando lattivit
professionale inserita in unaltra pi complessa, di per s qualificabile come attivit
dimpresa (es. il chirurgo titolare di una clinica privata nel quale egli opera).
Perci la libera professione non impresa e al chirurgo sopra menzionato, si applica la
disciplina di imprenditore in quanto titolare della clinica, ma si applica quella del libero
professionista per quanto invece concerne lattivit medica.
Potremmo dire che questa esenzione esiste in virt di quel privilegio tradizionale tipico
delle libere professioni che cade, e quindi il professionista diventa imprenditore,
qualora la sua attivit si manifesti in larga prevalenza per contratti che non sono in
nulla diversi da quelli del settore commerciale (esempio tipico quello del farmacista).

Capitolo II: Le categorie di imprenditori


IMPRENDITORE AGRICOLO E IMPRENDITORE COMMERCIALE
Il testo originario dellart. 2135 c.c. stabiliva che: "E' imprenditore agricolo chi esercita
unattivit diretta alla coltivazione del fondo, alla selvicoltura, all'allevamento del
bestiame e attivit connesse. Si reputano connesse le attivit dirette alla
trasformazione o all'alienazione dei prodotti agricoli, quando rientrano nell'esercizio
normale dell'agricoltura." Quindi vi erano attivit agricole essenziali ed attivit agricole
per connessione.
E in questo ambito che va senzaltro segnalata una profonda evoluzione a partire dal
1942 di tali attivit ossia: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento bestiame.
Il progresso tecnologico ha permesso lavanzamento dellagricoltura industrializzata,
cosicch ad oggi anche lattivit agricola pu dar luogo ad ingenti investimenti di
capitale, soprattutto perch possibile ottenere prodotti merceologicamente agricoli
prescindendo dallo sfruttamento della terra e dei relativi prodotti.
Ecco perch oggi ritenuta impresa agricola ogni impresa che produce basandosi su
un qualsiasi ciclo biologico naturale.
Dunque lodierno art. 2135 cc. Recita: E imprenditore agricolo chi esercita una delle
seguenti attivit: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attivit
connesse.
Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le
attivit dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria
del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il
fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si intendono comunque connesse
le attivit, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione,
conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad

oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o
dall'allevamento di animali, nonch le attivit dirette alla fornitura di beni o servizi
mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente
impiegate nell'attivit agricola esercitata, ivi comprese le attivit di valorizzazione del
territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalit come
definite dalla legge.
N.B.:
- la produzione di specie animali e vegetali sempre considerata attivit agricola
essenziale;
- nella coltivazione del fondo si fa rientrare anche lorticoltura e la coltivazione in
serra;
- selvicoltura: attivit diretta alla cura del fondo per ricavarne i relativi prodotti (no
estrazione legname disgiunta dalla coltivazione del bosco);
- per allevamento di animali si intende anche zootecnia e allevamenti in batteria e
allevamento di cavalli da corsa, cani, gatti e animali da cortile.
Ci che assume una certa rilevanza che le attivit connesse sono di per s attivit
commerciali, quindi affinch possano considerarsi come attivit agricole occorre il
verificarsi di due condizioni:
1) Connessione soggettiva: il soggetto che esercita lattivit deve essere gi
qualificabile come imprenditore agricolo poich svolge una delle 3 attivit
agricole tipiche;
2) sufficiente che le attivit connesse non prevalgano, per rilievo economico,
sullattivit agricola essenziale.
Per quanto concerne il regime giuridico, a differenza dellimprenditore commerciale,
limprenditore agricolo esonerato dalla tenuta delle scritture contabili e non
assoggettato alle procedure concorsuali ma, obbligato ad iscriversi nel registro delle
imprese con il regime di pubblicit legale e notizia.
Se lart. 2135 cc definisce e disciplina limprenditore agricolo, il 2195 fa lo stesso per
limprenditore commerciale.
Tale articolo stabilisce che: Sono soggetti allobbligo di iscrizione nel registro delle
imprese gli imprenditori che esercitano:
1) Unattivit industriale diretta alla produzione di beni o servizi;
2) Unattivit di circolazione dei beni (commercio)
3) Unattivit bancaria o assicurativa;
4) Attivit di trasporto per terra, acqua o aria;
5) Unattivit ausiliaria delle precedenti.
Ci che permette di riconoscere unimpresa commerciale sono il carattere industriale
dellattivit di produzione di beni o servizi e il carattere intermediario dellattivit di
scambio.
A differenza dellimprenditore agricolo, limprenditore commerciale assoggettato alla
tenuta delle scritture contabili, alle procedure concorsuali e deve iscriversi nel registro
delle imprese col regime di pubblicit legale.
N.B. Si distingue tra statuto generale dellimprenditore e statuto tipico
dellimprenditore commerciale. Il primo contiene le tipologie di imprenditori, contiene
la disciplina relativa ai segni distintivi, tutela della concorrenza e dei consorzi; il
secondo si applica a ad ogni soggetto con qualifica di imprenditore commerciale NON
PICCOLO e si articola in 5 punti:
1) tenuta scritture contrabili; 2) soggezione a procedure concorsuali; 3) disciplina della
rappresentanza commerciale; 4) obbligo di registrazione nel registro imprese; 5)
capacit per lesercizio dimpresa.

PICCOLO IMPRENDITORE. IMPRESA FAMILIARE


Il piccolo imprenditore sottoposto allo statuto generale dellimprenditore e pur
esercitando, appunto, attivit commerciale, non obbligato alla tenuta delle scritture
contabili e non assoggettato alle procedure concorsuali ma resta pur sempre
obbligato alliscrizione nel registro delle imprese in una sezione speciale (con efficacia
di pubblicit notizia e certificazione anagrafica).
Quanto a questa figura esistono due definizioni, una nel codice civile e una nel codice
di diritto fallimentare:
1) La prima contenuta dal cc allart.2083, secondo il quale: Sono piccoli
imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e
coloro che esercitano unattivit professionale organizzata prevalentemente con
il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.
2) La seconda si trova nellart. 1 comma 2 della legge fallimentare la quale
stabilisce che: Sono considerati piccoli imprenditori, gli imprenditori esercenti
unattivit commerciale, i quali sono stati riconosciuti, in sede di accertamento
ai fini dellimposta di ricchezza mobile, titolari di un reddito inferiore al minimo
opponibile. Quando mancato laccertamento ai fini dellimposta di ricchezza
mobile, sono considerati piccoli imprenditori, gli esercenti unattivit
commerciale nella cui azienda risulta essere stato investito un capitale non
superiore a lire 900.000. In nessun caso sono considerati piccoli imprenditori le
societ commerciali.
Ad oggi per di questultimo articolo sopravvive solo lultima affermazione dal
momento che limposta di ricchezza mobile stata soppressa nel 1974, sostituita
dallIRPEF, mentre il criterio del capitale investito non superiore a lire 900.000 stato
dichiarato incostituzionale nel 1989.
Quindi, alla luce di quanto detto, piccolo imprenditore il titolare di unimpresa in cui
prevale il lavoro familiare (e in nessun caso si tratta di societ commerciale).
Sullartigianato, la legge del 1985 ha abrogato quella del 1956 dando una definizione
di impresa artigiana basata su:
1) Oggetto dellimpresa: che pu essere costituito da qualsiasi attivit di
produzione di beni o prestazione di servizi, sia pure con alcune limitazioni ed
esclusioni;
2) Il ruolo dellartigiano: il quale deve svolgere nellimpresa il proprio lavoro in
misura prevalente nel processo produttivo.
Rispetto al 1956 si ampliato il numero massimo di dipendenti con la possibilit di
raggiungere le dimensioni di una piccola industria (un max. di 32 nelle aziende del
settore delle lavorazioni artistiche e dellabbigliamento su misura) purch siano diretti
personalmente dallartigiano.
Ad oggi, societ cooperative, s.n.c., s.r.l. unipersonali, sas e pi recentemente anche le
s.r.l. pluripersonali possono assumere la forma di impresa artigiana, purch la
maggioranza dei soci (uno solo nel caso i soci siano due) svolga in prevalenza lavoro
personale e che nellimpresa, lo stesso, abbia funzione preminente sul capitale.
Per limpresa familiare invece, si definisce tale limpresa nella quale collaborano il
coniuge, i parenti entro il 3 grado e gli affini entro il 2 (cognati).
Essa disciplinata dallart.230 bis cc. E con tale articolo, il legislatore garantisce una
tutela minima ed inderogabile del lavoro familiare nellimpresa, attraverso diritti
patrimoniali e amministrativi.
Patrimoniali:
1) Diritto al mantenimento;

2) Diritto di partecipazione agli utili (in proporzione a qualit e quantit del


lavoro prestato);
3) Diritto sui beni acquistati con gli utili e sugli incrementi di valore dellazienda
(sempre in proporzione);
4) Diritto di prelazione sullazienda in caso di trasferimento o divisione
ereditaria.
Amministrativi:
1) Ciascun familiare ha diritto ad un voto: ladozione a maggioranza per le
questioni che riguardano la gestione straordinaria;
2) consentito il trasferimento del diritto di partecipazione ad altri membri
appartenenti alla famiglia nucleare solo con il consenso unanime degli altri
partecipanti;
3) In caso di alienazione dellazienda o di cessazione della prestazione di lavoro,
il membro ha diritto alla liquidazione.
La gestione ordinaria spetta al titolare; gli effetti degli atti che pone in essere sono
imputabili a lui soltanto cos come, in caso di impresa commerciale, il solo
imprenditore si espone al fallimento.

LE SOCIETA (IMPRESA COLLETTIVA)


Nel nostro ordinamento, quando parliamo di societ ci riferiamo a quelle tipiche forme
associative disciplinate dallart. 2247 del codice civile dedicato al: contratto di societ.
Questo articolo apre il titolo V del libro V (dove si colloca la disciplina delle societ) e
recita che: Con il contratto di societ due o pi persone conferiscono beni o servizi
per lesercizio in comune di unattivit economica allo scopo di dividerne gli utili.
Da quanto detto appare chiaro che si tratti di un contratto di tipo associativo e non di
scambio (per di pi plurilaterale).
La societ un soggetto di diritto (stipula contratti in nome proprio).
Quando le persone sono in numero uguale a due o superiore si parla di negozio: ecco
perch le persone in oggetto, costituiscono un fondo attraverso conferimenti, per le
finalit previste dal 2247cc.
Per quanto detto, la societ un centro di imputazione di obblighi e diritti, cos il
soggetto societ il mezzo per esercitare lattivit laddove, la causa fine del contratto,
rappresentata dalla divisione degli utili.
In generale il tipo di societ pu essere scelto liberamente, eccezion fatta per il divieto
di adottare la struttura di societ semplice per lesercizio di attivit commerciale.
Di regola i soci non sono i gestori (visto che questa spetta ai manager, gli
amministratori che compongono il consiglio di amministrazione).
I soci si occupano invece delle scelte circa la struttura e lorganizzazione della societ,
quindi: PROPRIETA DIVERSA DA GESTIONE.
Dal momento che il socio di regola non ha la gestione, per ovviare a ci pu essere
nominato amministratore.

SCIOGLIMENTO DEL RAPPORTO SOCIALE LIMITATAMENTE AL SOCIO


Il rapporto sociale normalmente viene a cessare con lo scioglimento della societ ma
pu anche sciogliersi relativamente al solo socio.
Al fine di perseguire la conservazione dellente, il venir meno di uno o pi soci non
determina lo scioglimento della societ.
Le cause di questo tipo di scioglimento possono essere: morte del socio, recesso e
esclusione.
Nel caso ricorra la prima ipotesi (morte del socio) i superstiti possono optare tra:
1) Liquidare la relativa quota agli eredi;
2) Sciogliere la societ;
3) Continuarla con gli eredi sempre che essi vi acconsentano.
Menzione particolare, in merito allultima situazione, meritano le eventuali clausole
opponibili quali:
- Clausole di continuazione in generale
- Clausole di continuazione obbligatorie;
- Clausole di continuazione facoltative;
- Clausole di continuazione automatiche ecc.
La seconda ipotesi quella in merito al recesso del socio: essa prevista allart. 2285,
secondo il quale: ogni socio pu recedere dalla societ quando questa contratta a
tempo indeterminato o per tutta la vita di uno dei soci. Pu inoltre recedere nei casi
previsti nel contratto sociale quando sussiste una giusta causa. Nei casi previsti nel
primo comma il recesso deve essere comunicato agli altri soci con un preavviso di
almeno tre mesi.
Il recesso un atto recettizio il che significa che assume efficacia solo dal momento in
cui giunge a conoscenza di tutti gli altri soci.
Infine lesclusione disciplinata allarticolo 2286: lesclusione di un socio pu avere
luogo per gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge o dal
contratto sociale, nonch per linterdizione, linabilitazione del socio o per la sua
condanna ad una pena che importa linterdizione, anche temporanea, dai pubblici
uffici.
A meno che non operi di diritto, lesclusione va deliberata a maggioranza e le cause
suddette sono tutte facoltative.
Il socio pu anche essere escluso se ha conferito nella societ la propria opera o il
godimento di una cosa e si attesti la sopravvenuta inidoneit a svolgere lopera o la
cosa sia perita per causa non imputabile agli amministratori.
Allo stesso modo pu essere escluso se si obbligato con il conferimento a trasferire
la propriet di una cosa e questa sia perita prima che venga acquisita dalla societ.
Una fattispecie particolare quella dellesclusione di diritto che ricorre quando il socio
sia dichiarato fallito o anche quando un creditore particolare abbia ottenuto la
liquidazione della quota del socio in questione.
Quindi, ogniqualvolta il rapporto sociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi o
i suoi eredi hanno diritto soltanto a una somma di danaro che rappresenti il valore
della quota.
Vedere art. 2289cc.
Salvo quanto disposto dallart. 2270cc, il pagamento della quota deve essere fatto
entro sei mesi dal giorno in cui si verifica lo scioglimento del rapporto.
ART 2270 cc: Creditore particolare del socio.

IMPRESA PUBBLICA

Lo Stato e gli altri enti pubblici possono svolgere attivit dimpresa in 3


modi:
a) Possono svolgere direttamente attivit dimpresa avvalendosi di
proprie strutture organizzative dotate di unautonomia
decisionale e contabile (cd. Imprese-organo);
b) Possono dar vita ad enti di diritto pubblico il cui compito
istituzionale esclusivo o principale sia lesercizio di attivit
dimpresa (c. enti pubblici economici) [da segnalare che
dallinizio degli anni 90 sono stati privatizzati prima
formalmente e poi sostanzialmente]. Sono sottoposti allo statuto
generale dellimprenditore con lesonero dal fallimento e dalle
procedure concorsuali minori sostituiti da altre procedure;
c) Possono svolgere attivit dimpresa servendosi di strutture di
diritto privato (societ a partecipazione pubblica).
Solo gli enti pubblici che svolgono attivit commerciale sono sottoposti
allo statuto generale dellimprenditore e a tutte le restanti norme
previste per limprenditore commerciale.

Per quanto riguarda invece le associazioni, le fondazioni e tutti gli enti


privati o altruistici, possono svolgere attivit commerciale qualificabile
come attivit dimpresa purch sia condotta con metodo economico e
professionalit.
Tali enti possono essere imprenditori a pieni effetti, con relativa
esposizione al fallimento. Il fallimento per di unassociazione non
riconosciuta non comporta il fallimento degli associati illimitatamente
responsabili.

LACQUISTO DELLA QUALITA DIMPRENDITORE


Imputazione dellattivit dimpresa
Esistono due modi per individuare il soggetto cui imputare la disciplina dellattivit
dimpresa:
1) Nel primo caso possiamo avere ESERCIZIO DIRETTO DELLATTIVITA DIMPRESA
(o con mandato di rappresentanza).
In questo caso non ci sono problemi nellindividuare il soggetto a cui imputare la
relativa disciplina perch gli atti dimpresa sono compiuti direttamente
dallinteressato o da altri comunque sempre in suo nome. Ecco perch parliamo
di principio di SPENDITA DEL NOME, in virt del quale, centro dimputazione dei
singoli atti giuridici il soggetto il cui nome stato validamente speso
nellimpresa. Ma pu anche accadere che limprenditore agisca tramite
mandato: con esso, il mandatario opera nellinteresse di un altro soggetto e pu
porre in essere i relativi atti giuridici sia spendendo il proprio nome (mandato
senza rappresentanza) sia spendendo il nome del mandante (m. con
rappresentanza).

In questultimo caso, tutti gli effetti negoziali si produrranno direttamente nella


sfera giuridica del mandante.
Possiamo quindi affermare che la qualit dimprenditore acquistata solo dal
soggetto il cui nome speso nel compimento degli atti dimpresa. Il potere di
rappresentanza non investe un soggetto della qualit dimprenditore in quanto
questi agisce in nome di un altro soggetto che appunto limprenditore.
2) Esercizio indiretto dellattivit dimpresa (come il mandato senza
rappresentanza).
In questo caso pu esserci una dissociazione tra il soggetto formalmente
imprenditore
e quello che in realt il diretto interessato: uno il
soggetto che compie gli atti dimpresa in nome proprio (cd. Imprenditore palese
o prestanome), laltro il soggetto che somministra al primo i necessari mezzi
finanziari, dirige poi di fatto limpresa e fa propri tutti i guadagni (cd.
Imprenditore diretto, occulto o dominus.) Quindi abbiamo lesercizio di impresa
per interposta persona.
La differenza sta nel fatto che qui, il rischio dimpresa, non sopportato dal
dominus (che poi sarebbe il reale imprenditore), ma da questi viene trasferito,
attraverso lo schermo dellimprenditore palese (prestanome), sui creditori.
In questa occasione ci viene in soccorso la teoria del potere dimpresa, secondo
la quale, quando lattivit dimpresa esercitata tramite prestanome,
responsabili verso i creditori sono sia il prestanome che il dominus, nonostante
sia solo il primo ad acquisire la qualit dimprenditore con relativa esposizione al
fallimento.
Unaltra teoria sarebbe quella dellimprenditore occulto (Walter Bigiavi), per la
quale, il dominus di unimpresa formalmente altrui, non solo risponde insieme al
prestatore, ma fallir comunque se dovesse fallire il prestanome.
Questa affermazione sarebbe giustificata dallart.147 l.f. per il quale il fallimento
della societ si estende a tutti i soci la cui esistenza dovesse essere scoperta
dopo la dichiarazione di fallimento della stessa.
Cos come se fallisce la societ occulta inevitabile che fallisca anche
limprenditore occulto, tanto che si arriva a sanzionare con la responsabilit
personale o col fallimento, ogni forma di dominio occulto o palese di altrui
impresa.
INIZIO E FINE DELLIMPRESA
Al fine di acquisire la qualit dimprenditore, di per s lintenzione e liscrizione
nel registro delle imprese non sono sufficienti a garantire lattribuzione della
qualit medesima, ma occorre che si verifichi leffettivo inizio dellattivit
dimpresa.
Questo perch proprio larticolo 2082 a specificare che la qualit si acquista
con lesercizio (principio delleffettivit che vale anche per le societ).
Se per le societ sufficiente un solo atto di organizzazione imprenditoriale per
dichiarare iniziata lattivit, per la persona fisica non bastano uno o pi atti privi
di coordinazione per lacquisto della qualit dimprenditore.
Se viene creata preventivamente una stabile organizzazione aziendale allora
sufficiente anche un solo atto di esercizio per affermare che lattivit iniziata.
N.B.: Anche gli atti di organizzazione sono atti dimpresa, tant che possono
essere equiparati agli atti di gestione. Questi pertanto determineranno
lacquisto della qualit dimprenditore se risulta lo stabile orientamento
dellattivit verso un fine produttivo sia pure non realizzato.
Per quanto riguarda la fine dellimpresa, la qualit dimprenditore si perde solo
con leffettiva cessazione dellattivit.
Tutto ci che attiene avvisi al pubblico, cancellazione da albi e registri ecc.
costituiscono solo indici presuntivi.

Solo per limprenditore commerciale importante la determinazione del giorno


esatto di cessazione dellattivit per via dellart. 10 L.F. secondo il quale lo
stesso imprenditore pu fallire entro un anno dalla stessa data.
Generalmente la fine dellimpresa preceduta dalla liquidazione che costituisce
ancora esercizio di impresa,
e che si conclude con la disgregazione del
complesso aziendale.
Per le societ, esse perdono la qualit dimprenditore con la cancellazione dal
registro delle imprese che presuppone la disgregazione dellazienda e lintegrale
pagamento delle passivit. Lart. 10 L.F. opera dal giorno della cancellazione.
CAPACITA E IMPRESA
Per poter acquisire pienamente la qualit dimprenditore con tutti i diritti e gli
obblighi che ne derivano, sono necessari dei requisiti fondamentali:
- Primo quello rappresentato dalla capacit di agire: presupposto per
lacquisto della qualit dimprenditore, si acquista al compimento del 18 anno
di et e si perde in seguito a interdizione o inabilitazione. Con la capacit di
agire, ogni soggetto pu porre validamente in essere atti, che si ripercuoteranno
sulla sua stessa sfera giuridica senza interposizione di alcun soggetto di diritto.
Esiste un caso particolare ed quello del minore emancipato che autorizzato
ad iniziare unimpresa (tale soggetto ha compito almeno 16 anni: minore
emancipato il minore per il quale egli ha avuto autorizzazione a contrarre
matrimonio prima dei 18 anni purch ne abbia almeno 16).
Come detto, linterdizione e linabilitazione sono cause che portano alla perdita
della capacit di agire.
Perci linterdizione un divieto di esercizio di impresa commerciale posto a carico
di coloro che esercitano determinati uffici o professioni: se questo divieto fosse
violato, si va incontro a sanzioni amministrative o ad aggravamento di sanzioni
penali nellipotesi di bancarotta e fallimento.
Linabilitazione allesercizio di unattivit commerciale, che pu essere temporanea,
non impedisce lacquisto o il riacquisto della qualit dimprenditore.
IL MINORE EMANCIPATO ACQUISTA PIENA CAPACITA DI AGIRE SENSA ASSISTENZA
DI CURATORE. IL MINORE NON EMANCIPATO, SE AUTORIZZATO, PUO SOLO
CONTINUARE LESERCIZIO DELLIMPRESA.
PER LINTERDETTO VALE LO STESSO ED EVENTUALMENTE LA CONTINUAZIONE PUO
RIGUARDARE ANCHE LA SUA STESSA IMPRESA AVVIATA PRIMA DELLINTERDIZIONE.
LINABILITATO INVECE PUO SVOLGERE SOLO ATTI DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
E SE AUTORIZZATO ALLA CONTINUAZIONE DI IMPRESA VIENE ASSISTITO DAL
CURATORE IL CUI CONCENSO E NECESSARIO PER GLI ATTI CHE ECCEDONO
LORDINARIA AMMINISTRAZIONE.
E possibile lesercizio di unattivit dimpresa per conto e nellinteresse di un incapace
(es. i genitori o il tutore, legittimati a compiere tutti gli atti che rientrano nel normale
svolgimento dellimpresa).
STATUTO DELLIMPRENDITORE COMMERCIALE
PUBBLICITA LEGALE
Lintroduzione del sistema di pubblicit legale obbliga a rendere pubblici determinati
atti o fatti della vita dimpresa secondo modalit predeterminate dalla legge.
Questo sistema, oltre allaccessibilit di questi dati a terzi interessati (pubblicit
notizia) ha anche effetto in termini di opponibilit in merito agli atti.
A questo fine lo strumento utilizzato da imprese e societ il registro delle imprese.
Il registro delle imprese (art.2888 cc) appunto un registro tenuto dallufficio del
registro imprese sotto la vigilanza di un giudice delegato dal presidente del tribunale,
ed un registro pubblico.

Questa caratteristica consente ai terzi di venire a conoscenza dei caratteri, della


struttura e dei fatti pi significativi della vita dellimpresa, che saranno loro opponibili
in quanto, con liscrizione, si presumono conosciuti (cd. Efficacia dichiarativa).
Esso venne istituito con la legge 580/1993 che d seguito a quel processo di riforma
avviato dal codice del 1942.
Consta di due sezioni:
- Una ordinaria dove vi sono iscritti:
Imprenditori individuali commerciali non piccoli;
Societ (tranne la ss.);
Consorzi tra imprenditori con attivit esterna;
Enti pubblici con oggetto esclusivo o principale che sia unattivit economica.
Chi si iscrive in questa sezione si sottopone alla pubblicit legale che nello specifico
pu avere diversi tipi di efficacia:
Efficacia dichiarativa: di regola sempre presente. Fatti e atti sono opponibili dal
momento delliscrizione per cui non si pu eccepire la loro ignoranza (per le
societ di capitali e le cooperative lopponibilit piena, trascorsi 15 gg
dalliscrizione);
Efficacia costitutiva: presente in alcune ipotesi tassativamente previste ed
presupposto perch latto costitutivo possa produrre i suoi effetti (es. iscrizione
atto costitutivo di societ di capitali e cooperative);
Efficacia normativa: presente in altre ipotesi presupposto per la piena
applicazione di un determinato regime giuridico (esempio lo sono la s.n.c. e la
s.a.s.).

Una parte speciale (altre figure esonerate dalla prima):


Imprenditori agricoli individuali
Piccoli imprenditori;
Societ semplici;
Artigiani;
Societ tra professionisti, ecc.

Liscrizione nella sezione speciale prevista solo a fini di certificazione anagrafica e


pubblicit notizia, ma per gli imprenditori agricoli e le ss. ha efficacia di pubblicit
legale.

SCRITTURE CONTABILI OBBLIGATORIE E FACOLTATIVE


Le scritture contabili sono regolamentate dallart.2214 cc e ss.
In particolare lart. 2214 spiega che: limprenditore che esercita unattivit
commerciale deve tenere il libro giornale e il libro degli inventari (descritti nei
seguenti 2215-16) e deve altres tenere le altre scritture contabili richieste dalla
particolare natura e dalle dimensioni dellimpresa.

IL LIBRO GIORNALE: indica giorno per giorno le operazioni relative allesercizio


dimpresa seguendo lordine cronologico.
REDAZIONE DELLINVENTARIO: vi lobbligo di redigersi inventario allinizio
dellesercizio dellimpresa e successivamente alla fine di ogni anno e deve contenere
lindicazione e la valutazione delle attivit e delle passivit relative allimpresa, nonch
alle delle attivit e passivit dellimprenditore estranee alla medesima impresa.
Questa redazione di inventario periodica va riportata nellapposito libro, ed
finalizzata a fornire un quadro generale, anno per anno, della situazione patrimoniale
dellimprenditore.
Lart. 2219 infine tratta delle norme sulla tenuta della contabilit. Tutte le scritture
contabili devono essere tenute secondo le norme di unordinata contabilit, senza
spazi in bianco, senza interlinee e senza trasporti in margine. Non vi si possono fare
abrasioni e, se necessaria qualche cancellazione, questa deve eseguirsi in modo che
le parole cancellate siano leggibili.
N.B.! Le scritture contabili svolgono un importante ruolo di prova in giudizio per
controversie tra imprenditori; vengono utilizzate come prova a sfavore
dellimprenditore senza poter scindere il contenuto di una scrittura, tralasciandone la
parte sfavorevole per s stessi.
Fanno prova sempre contro limprenditore perch fa fede il contenuto salvo
documentazione che attesti il contrario!
LA RAPPRESENTANZA COMMERCIALE
Il sistema disciplinato nel nostro ordinamento in merito alla rappresentanza,
nasce per permettere allimprenditore, di avvalersi della collaborazione di
soggetti sia interni che esterni allorganizzazione dellimpresa, i quali possono
agire in sua rappresentanza.
Sta comunque al terzo che contratta con dichiara di agire in veste di rappresentante,
verificare il contenuto e la regolarit della procura.
Lordinamento italiano prevede un sistema speciale di rappresentanza, regolato dagli
articoli dal 2203 al 2213 del cod. civ. Dove trovano collocazione 3 figure tipiche di
ausiliari interni, automaticamente investiti del potere di rappresentanza in virt del
ruolo ricoperto.
1) Linstitore: preposto dal titolare allesercizio dellimpresa, o di una sede
secondaria o semplicemente di un ramo dimpresa ( il direttore generale).
Ovviamente un lavoratore subordinato con la qualifica di dirigente, che si
trova al vertice della gerarchia del personale. Normalmente ci possono essere
pi institori che operano in maniera disgiunta. Il potere dellinstitore di
gestione generale e congiuntamente allimprenditore tenuto: alladempimento
degli obblighi discrizione nel registro delle imprese e allassoggettamento al
fallimento.
Pu avere anche un generale potere di rappresentanza sostanziale e
processuale, stando in giudizio sia come attore che come convenuto,
limitatamente alle obbligazioni che dipendono da atti compiuti nellesercizio
dimpresa cui egli preposto.
I poteri rappresentativi possono essere tanto ampliati quanto limitati e ci
opponibile a terzi solo se la procura originaria o latto successivo sono iscritti nel
registro delle imprese.
Compito dellinstitore rendere palese al terzo con cui tratta, la sua qualifica di
rappresentante in nome dellinteressato: qualora non lo facesse sarebbe
obbligato anchegli insieme al proponente;
2) I procuratori: pur non essendo preposti allesercizio dimpresa, in base a un
rapporto continuativo, possono compiere tali atti. Rispetto allinstitore sono di
grado subordinato, e proprio per questo il loro potere decisionale si circoscrive o
ad un settore o ad una serie specifica di atti (es: direttore del settore

pubblicit). Non hanno rappresentanza processuale n sono tenuti allobbligo


discrizione nel registro delle imprese e di tenuta delle scritture contabili;
3) I commessi: sono degli ausiliari subordinati ai quali vengono affidate mansioni
meramente esecutive (es: commesso di un negozio). Non possono concedere
dilazioni o sconti, non possono derogare al contratto preposto dallimprenditore,
tuttalpi possono richiedere provvedimenti cautelari nellinteresse
dellimprenditore.
LAZIENDA
La definizione di azienda contenuta allart. 2555 cc secondo il quale: il complesso
di beni organizzati dallimprenditore per lesercizio dellimpresa.
Quindi possiamo considerarla un insieme di elementi che hanno ununica destinazione
cio il fine produttivo. Volendo la si pu anche inquadrare sotto il punto di vista
dellimprenditore come appunto il mezzo utile allo svolgimento della propria attivit
(rapporto mezzo/fine tra azienda e attivit).
Un elemento molto importante che permette allazienda di assumere valore a livello
economico il cd. Avviamento il quale conferisce un valore aggiunto ai singoli beni
che compongono lazienda.
A questo proposito si distingue tra avviamento soggettivo e oggettivo:
- Soggettivo: quello dovuto allabilit dellimprenditore sul mercato ed in
particolare alla sua capacit di formare, conservare e accrescere la propria
clientela;
- Oggettivo: quello ricollegabile a fattori suscettibili di permanere anche se
muta il titolare dellazienda ed imputabile ai soli beni presi nella loro
complessit.
Riguardo a cosa comprendere nella parola beni, lopinione pi diffusa considera
elementi costitutivi dellazienda ci di cui limprenditore si pu avvalere escludendo
quindi: crediti, debiti, rapporti contrattuali ecc.
A proposito di azienda e destinazione dei beni esistono due teorie quella atomistica e
quella unitaria.
- T. Unitaria: secondo essa lazienda sarebbe un bene differente rispetto alla
somma dei singoli beni che la compongono. Stando questo presupposto, il
titolare dellazienda vanterebbe sulla stessa un diritto di propriet unitario dato
che viene considerata come un unico bene immateriale.
- Le teorie atomistiche invece concepiscono lazienda come una semplice
pluralit di beni tra loro funzionalmente collegati sul quale limprenditore pu
vantare diritti diversi (propriet, diritti reali di godimento).
Dal momento che manca una legge di circolazione dellazienda lipotesi unitaria
andrebbe rifiutata anche se bisogna sempre tener conto, nelle controversie, della
salvaguardia dellunit funzionale dellazienda.
Lazienda che di regola costituita da beni eterogenei (sia mobili che immobili) pu
anche comprendere proprio beni che non sono di propriet dellimprenditore.
TRASFERIMENTO DELLAZIENDA
Con il trasferimento dazienda, vengono considerati trasferiti tutti quei beni che hanno
come funzione lo svolgimento dellattivit dimpresa: necessaria la specificazione dei
beni che limprenditore non vuole includere nel trasferimento.
Il contratto di vendita e la donazione sono le 2 specie di trasferimento tra vivi e mortis
causa (a titolo universale o senza testamento oppure a titolo di legato).
Quale forma di contratto adottare per il trasferimento dazienda?
Non imposta la forma scritta, ma ci sono dei casi in cui essa richiesta dalla
particolare tipologia dei beni che la compongono (es. per il trasferimento di immobili
obbligatoria la forma scritta a pena di nullit).
Si pu anche trasferire un solo ramo dazienda purch sia dotato di organicit
operativa.

Tra laltro non sarebbe neanche necessario che lazienda sia in funzione al momento
della vendita, ma basterebbe che linsieme dei beni venduti sia potenzialmente idoneo
ad essere utilizzato per lesercizio di una determinata impresa.

EFFETTI DELLA VENDITA DI AZIENDA


Divieto di conc: Esistono delle restrizioni dettate per limprenditore alienante e a
questo proposito interviene il codice civile con lart. 2557 (divieto di concorrenza): chi
aliena lazienda deve astenersi, per un periodo di cinque anni dal trasferimento,
dalliniziare una nuova impresa che per loggetto, lubicazione o altre circostanze, sia
idonea sviare la clientela dellazienda ceduta.
In questo modo si cerca di salvaguardare lesigenza di chi acquista lazienda, di poter
godere dellavviamento soggettivo (CHE HA PAGATO!) e quella dellalienante a non
vedersi compromessa la libert diniziativa economica per un periodo non troppo
lungo.
Il divieto si considera violato quando si compiono atti che si considerano svianti della
clientela ceduta (es. iniziare una nuova impresa servendosi di un prestanome).
Success. Nei contratti: la regola vuole che se non pattuito diversamente, lacquirente
dellazienda subentra nei contratti stipulati per lesercizio dellimpresa che non
abbiano carattere personale, quindi in maniera automatica e senza manifestazione di
volont.
Al terzo contraente comunque riconosciuta la possibilit di recedere entro 3 mesi
dalla notizia del trasferimento, purch sussista giusta causa, salvo in caso di
responsabilit dellalienante.
Anche qui evidente il favor legislativo per cercare di salvaguardare lunit funzionale
dellazienda.
CREDITI E DEBITI AZIENDALI
A differenza dei contratti la legge non dice se crediti e debiti si trasferiscono
unitamente allazienda. In mancanza di espressa previsione il trasferimento non
automatico.
Vale comunque che il debitore ceduto liberato se paga in buona fede allalienante,
fermo restando che la cessione dei crediti ha effetto dal momento in cui il
trasferimento viene iscritto nel registro delle imprese.
Per quanto riguarda i debiti, certo che lalienante non liberato dai debiti anteriori al
trasferimento se non ha avuto il consenso dai creditori.
Mentre per le sole imprese commerciali, dei debiti risponde anche lacquirente se essi
risultano dai libri contabili obbligatori.
Usufrutto e affitto: lazienda pu essere oggetto di queste due fattispecie.
Lusufruttuario deve condurre lazienda sotto la stessa ditta senza modificarne la
destinazione economica e in modo da conservarne lefficienza e lorganizzazione: se
ci non fosse rispettato si configurerebbe una situazione di abuso di usufrutto con
relativa cessazione.
Per laffitto piuttosto diverso rispetto alla locazione ad esempio di immobile
destinato ad esercizio di attivit dimpresa, che per oggetto il locale in quanto tale.
Qui si tratterebbe invece del fatto che oggetto del contratto di affitto il complesso di
beni organizzati.

I SEGNI DISTINTIVI
Per segni distintivi intendiamo quegli elementi che permettono di riconoscere
limprenditore sul mercato e distinguerlo dagli altri.
Quelli principali sono 3: ditta, insegna e marchio e oltre a distinguere limprenditore,
permettono allo stesso di formare e conservare la clientela permettendo alla scelta di
operare scelte consapevoli. Allimprenditore data libert nel formare i propri segni
distintivi ma pur sempre tenuto a rispettare determinate regole. I segni distintivi
possono anche essere oggetto di trasferimento.
1) Ditta: per ditta intendiamo il nome commerciale dellimprenditore, che lo
individua come soggetto di diritto. Di per s un segno necessario, in assenza
del quale si utilizza il nome civile dellimprenditore (quello attribuito per legge).
I limiti che incontra per la ditta limprenditore sono rappresentati dal principio di
verit e novit.
Il principio di verit ha contenuto diverso a seconda che si tratti di ditta
originaria o derivata: la prima sarebbe quella formata dallimprenditore che la
utilizza e deve contenere almeno il suo cognome o la sua sigla liberamente
completabile.
La seconda tipologia di ditta (derivata) quella formata da un imprenditore e
poi trasferita ad un altro per il quale non vige lobbligo di integrazione del
proprio cognome o sigla.
Per il principio di novit, quando la ditta uguale o simile a quella usata da un
altro imprenditore per oggetto o luogo, deve essere integrata o modificata con
indicazioni idonee a differenziarla. N.B. PER LE IMPRESE COMMERCIALI TALE
OBBLIGO SPETTA A CHI LHA ISCRITTA NEL REGISTRO DELLE IMPRESE,
POSTERIORMENTE.
Resta il fatto che lobbligo di integrazione o modificazione vale solo se i due
imprenditori si trovano in situazione concorrenziale tra di loro e possa
instaurarsi fattispecie di confusione per oggetto o luogo. Il cc. Stabilisce che la
ditta non si trasferisce separatamente dallazienda. Per atto tra vivi non si
trasferisce senza il consenso dellalienante, per atto mortis causa si trasmette al
successore, salvo diversa disposizione testamentaria.
La ditta si pu trasferire anche se viene trasferito solo un ramo dazienda e non
tutta nel complesso, purch quel ramo sia dotato di operativit funzionale.
Chi trasferisce la ditta in solido responsabile con lacquirente, dei debiti da
questo contratti spendendo la ditta, qualora il terzo contraente abbia potuto
ragionevolmente ritenuto di contrattare col cedente. Spetta a chi aliena, lonere
di portare a conoscenza di terzi, lavvenuto trasferimento.

2) Insegna: segno che individua i locali in cui lattivit dimpresa esercitata. Si


applicano le disposizioni previste per la ditta cio: se linsegna uguale o simile
a quella utilizzata da un altro imprenditore e pu aversi confusione per oggetto
o luogo allora deve essere integrata o modificata per far s che venga distinta.
3) Marchio: individua e distingue i servizi o i beni prodotti. In particolare chi ha
registrato nelle forme stabilite dalla legge un nuovo marchio idoneo a
distinguere prodotti o servizi ha diritto a valersene in modo esclusivo per i
prodotti o servizi per i quali stato registrato. Inoltre il rivenditore pu apporre il
proprio marchio sui prodotti che mette in vendita ma senza sopprimere il
marchio del produttore. Infine, il marchio pu essere trasferito o concesso in
licenza per totalit o parte dei prodotti o servizi che contraddistingue e per i
quali stato registrato.
CONSORZI TRA IMPRENDITORI

Il consorzio, secondo quanto previsto dal codice civile un contratto con il quale due o
pi imprenditori costituiscono unorganizzazione in comune per la disciplina o per lo
svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. Il contratto di consorzio
stato introdotto con legge nel 1976 e ad oggi regolato dagli artt. 2602 e ss. Del
codice civile.
Esistono due tipi di consorzi:
- Consorzi anticoncorrenziali: costituiti prevalentemente o esclusivamente per
disciplinare reciprocamente la concorrenza tra imprenditori che svolgono la
stessa o simile attivit, manifestandosi come patti limitativi della concorrenza.
Fondamentalmente sollecitano controlli che impediscano linstaurarsi di
situazioni di monopolio di fatto contrastanti con linteresse generale.
- Consorzi di coordinamento: sono costituiti per lo svolgimento di determinate fasi
delle rispettive imprese, presentandosi come strumenti volti a ridurre i costi di
gestione delle singole imprese consorziate. Ricorrono soprattutto tra le piccolemedie imprese, rispondendo allesigenza di conservare e accrescere la
competitivit delle imprese.
Aspetto fondamentale che il contratto di consorzio pu essere stipulato solo tra
imprenditori.
Requisiti:
- Il contratto di consorzio va fatto per iscritto a pena di nullit;
- Il contratto deve indicare oggetto e durata dello stesso;
- Deve indicare gli obblighi e i contributi dovuti dai consorziati;
- Attribuzione e poteri circa gli organi consortili anche in ordine alla
rappresentanza in giudizio;
- Condizioni di ammissione di nuovi consorziati;
- Casi di recesso ed esclusione;
- Sanzioni per inadempimento degli obblighi da parte dei consorziati.
Da contratto la durata del consorzio liberamente decisa dalle parti; qualora
mancasse, si intende valido per 10 anni.
Come detto il contratto pu prevedere lingresso di nuovi consorziati, situazione da
sottoporre alle condizioni poste nel contratto, con i nuovi imprenditori che vi possono
aderire solo col consenso di tutti i consorziati. Non a caso il contratto pu essere
modificato solo col consenso di tutti e per iscritto a pena di nullit.
Salvo patto contrario, in caso di trasferimento dazienda lacquirente subentra nel
consorzio a meno che, entro un mese dalla notizia di trasferimento, gli altri consorziati
non deliberino lesclusione dellacquirente.
Il contratto di consorzio pu sciogliersi limitatamente ad un consorziato in caso di
recesso o esclusione dello stesso.
Tali situazioni vanno previste nel contratto; in assenza, opera di diritto quanto detto
(art.2610cc).
Nei casi di recesso o esclusione, la quota del receduto o escluso (cio la quota di
produzione riservata a quel consorziato) si accresce proporzionalmente a quelle degli
altri.
Per lart. 2611cc il consorzio si scioglie per:
- Decorso del tempo;
- Conseguimento delloggetto o per impossibilit di conseguirlo;
- Volont unanime dei consorziati;
- Deliberazione dei consorziati se sussiste giusta causa;
- Provvedimenti autorit governativa, nei casi ammessi dalla legge;
- Altre cause previste dal contratto.
Sul piano civilistico esistono due tipi di consorzi:
- Consorzi con (sola) attivit interna: regolano i rapporti reciproci tra consorziati e
controllano il rispetto di quanto convenuto;

Consorzi con (anche) attivit esterna: costituiscono un ufficio comune che


svolge attivit coi terzi nellinteresse delle imprese consorziate.

Per quanto riguarda gli organi abbiamo:


Assemblea (composta da tutti i consorziati funzioni deliberative);
Organo direttivo (con funzioni gestorie ed esecutive).
Le deliberazioni fanno prese a maggioranza, conformi al 2606cc.
Le deliberazioni non prese in conformit al cc, possono essere possono essere
impugnate davanti allautorit giudiziaria entro 30gg.
La responsabilit verso i consorziati di chi preposto al consorzio, segue le norme
dettate per il mandato (1703cc).
Quando si ha istituzione di ufficio destinato ad attivit esterna e quindi con i terzi, il
contratto va iscritto nel registro delle imprese e deve indicare importanti elementi
quali:
- Denominazione e oggetto del consorzio nonch luogo dellufficio;
- Cognome e nome dei consorziati;
- Durata;
- Persone che hanno la rappresentanza e la direzione del consorzio con relativi
poteri;
- Modalit di formazione del fondo consortile.
LE SOCIETA
Per societ si intendono delle organizzazioni di beni e persone create dallautonomia
privata per lesercizio in comune di unattivit produttiva. Il legislatore ne ha previste e
disciplinate 8 tipologie per le pi varie esigenze, dividendole convenzionalmente in
due categorie: societ di persone e societ di capitali.
1) Societ semplice (s.s.);
2) Societ in nome collettivo (s.n.c.);
3) Societ in accomandita semplice (s.a.s.);
4) Societ a responsabilit limitata (s.r.l.);
5) Societ per azioni (S.p.a.);
6) Societ in accomandita per azioni (s.a.p.a.);
7) Societ cooperative;
8) Mutue assicuratrici.
La nozione di societ contenuta nel nostro ordinamento allart. 2247 del codice
civile, il quale la individua come: un contratto con il quale due o pi persone
conferiscono beni o servizi per lesercizio in comune di unattivit economica, allo
scopo di dividerne gli utili.
Fino al 1993 non era prevista la possibilit di dar vita ad una societ in maniera
unilaterale, ossia la costituzione della stessa da parte di una sola persona.
Con un decreto legislativo emanato proprio nel 93, precisamente il n88 stato
eccezionalmente previsto per la sola s.r.l. la costituzione con atto unilaterale.
Una societ a tutti gli effetti un soggetto di diritto: basti pensare al fatto che stipuli
contratti in nome proprio.
Quando le persone sono in numero uguale a due o superiore si parla di negozio: ecco
perch le persone in oggetto, costituiscono un fondo attraverso conferimenti, per le
finalit previste dal 2247cc.
Per quanto detto, la societ un centro di imputazione di obblighi e diritti, cos il
soggetto societ il mezzo per esercitare lattivit laddove, la causa fine del contratto,
rappresentata dalla divisione degli utili.
In generale il tipo di societ pu essere scelto liberamente, eccezion fatta per il divieto
di adottare la struttura di societ semplice per lesercizio di attivit commerciale.

Di regola i soci non sono i gestori (visto che questa spetta ai manager, gli
amministratori che compongono il consiglio di amministrazione).
I soci si occupano invece delle scelte circa la struttura e lorganizzazione della societ,
quindi: PROPRIETA DIVERSA DA GESTIONE.
Dal momento che il socio di regola non ha la gestione, per ovviare a ci pu essere
nominato amministratore.
Essendo un contratto associativo, il contratto di societ possiede dei caratteri
strutturali ben precisi, che sono i seguenti:
- Le prestazioni di ciascuna parte possono anche essere di diversa natura e di
diverso ammontare, ma tutte finalizzate alla realizzazione di uno scopo comune
e trovano il loro corrispettivo nella partecipazione ai risultati dellattivit
comune o nellacquisto della partecipazione sociale;
- Il contratto associativo in quanto tale plurilaterale ed aperto (sia in aumento
che in diminuzione);
- Il contratto associativo un contratto di organizzazione di una futura attivit, il
che vuol dire che non esaurisce la sua funzione con lesecuzione delle
prestazioni;
- Se sopravvenisse nullit, annullabilit, risoluzione per inadempimento o per
impossibilit sopravvenuta riguardante il vincolo di una delle parti, questa non
comporterebbe anche la nullit, annullabilit, risoluzione per inadempimento o
per impossibilit sopravvenuta dellintero contratto.
Dal momento che abbiamo definito la societ un contratto, ovvio che ad essa verr
applicata la disciplina prevista per i contratti, limitatamente a quanto compatibile con i
caratteri propri del contratto associativo e del tipo di societ in questione.
Ci che caratterizza fondamentalmente la societ la presenza contemporanea di 3
elementi, ossia:
1) Conferimenti dei soci
2) Esercizio in comune di attivit economica (scopo-mezzo);
3) Scopo di divisione degli utili (scopo-fine).
CONFERIMENTI DEI SOCI ( 1 )
Essi risultano necessari in quanto contribuiscono alla formazione del patrimonio
iniziale della societ ed hanno per questo la funzione di dotare la societ, di quel
capitale di rischio iniziale, necessario per lo svolgimento dellattivit dimpresa.
Con i conferimenti, ciascun socio destina stabilmente parte della propria ricchezza
allattivit comune, esponendosi cos al rischio dimpresa. Ovviamente essenziale
che ci venga fatto da tutti i soci.
Oggetto di conferimento pu essere qualunque entit (bene o servizio) purch
suscettibile di valutazione economica, che le parti ritengano utile o necessaria per lo
svolgimento dellattivit dimpresa. Per in conferimenti diversi dal denaro si segue un
processo di stima che si articola in varie fasi:
1) Il socio che conferisce il bene presenta una relazione giurata di un esperto
nominato dal tribunale;
2) La relazione deve contenere descrizione e valore dei beni conferiti e criteri di
valutazione seguiti, attestando che il valore di essi sia almeno pari a quello ad
essi attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale;
3) La relazione dellesperto deve essere allegata allatto costitutivo e lesperto
risponder dei danni causati ai soci e ai terzi nel caso in cui la relazione non
risulti veritiera.

Se si scoprisse che il valore di quanto conferito fosse inferiore di 1/5 di quanto


dichiarato:
- O si riduce il capitale sociale annullando le azioni che restano scoperte;
- O il socio conferente versa la differenza in denaro o recede dalla societ.
A questo proposito vanno definiti degli elementi importanti quali: il patrimonio sociale
ed il capitale sociale nominale.
Il patrimonio sociale quello costituito appunto dai conferimenti dei soci (eseguiti o
promessi) e si modifica qualitativamente e quantitativamente in relazione alle vicende
economiche della societ. Viene accertato annualmente col bilancio di esercizio dove,
la differenza tra attivit e passivit d origine al patrimonio netto.
Il patrimonio sociale assume una duplice (anche triplice) funzione:
a) FUNZIONE DI GARANZIA: ossia una garanzia generica principale o esclusiva dei
creditori della societ (adempimento dei debiti);
b) FUNZIONE PRODUTTIVA: in quanto il capitale rappresenta ci che i soci
destinano allesercizio dellattivit:
c) FUNZIONE ORGANIZZATIVA (pu non esserci): secondo la quale il capitale
rappresenterebbe lentit numerica complessiva sulla quale si calcolano i diritti
patrimoniali organizzativi spettanti ai soci (cosa che si pu derogare al rapporto
tra percentuale di capitale posseduta dal socio e spettanza dei relativi diritti
sociali).
Ovviamente allinizio e cio alla costituzione della societ, il patrimonio sociale
coincider con lammontare dei conferimenti sociali (capitale sociale).
Va menzionata anche lesistenza dei cosiddetti patrimoni separati (simili ai patrimoni
autonomi destinati ad un unico affare) che sono costituiti dai proventi di un affare
dove sar riservata una preferenza ai finanziatori sugli utili dellaffare stesso che essi
hanno finanziato.
E una prassi utilizzata per ridurre il rischio dimpresa e far s che, una societ che
voglia finanziare un importante progetto, non si trovi poi nella situazione in cui i
finanziatori di questo progetto non vadano a concorrere con gli altri creditori della
societ stessa.
Laltro elemento invece il Capitale nominale sociale, definita come unentit
numerica che esprime quello che effettivamente il valore dei conferimenti sociali
risultante da una valutazione compita nellatto costitutivo della societ. Questa entit,
a differenza del patrimonio sociale, non risente delle modificazioni che riguardano le
vicende della societ, ma rimane immutata sempre, a meno che non se ne disponga
una variazione in aumento o in diminuzione, tramite modifica dellatto costitutivo.
Anche il capitale sociale nominale ha delle funzioni:
1) Funzione vincolistica: data dal fatto che le somme destinate come conferimento
e che formano il capitale sociale nominale, non sono liberamente distribuibili tra
i soci per tutta la durata della societ. Ci margine di garanzia patrimoniale
supplementare per i creditori;
2) Funzione organizzativa: il capitale sociale termine di riferimento per accertare
periodicamente se c utile o perdita;
3) Funzione di base di misurazione: vale per le sole societ di capitali, e permette
di misurare alcune situazioni soggettive dei soci, di carattere sia patrimoniale
che amministrativo.

Il capitale sociale, come detto, pu essere sia aumentato che diminuito.


Nello specifico:

Pu essere aumentato con aumento dei conferimenti;


Pu essere aumentato tramite imputazioni di riserve;
Pu essere diminuito per perdite (diminuzione inferiore a un 1/3 del cap.soc
riduzione non obbligatoria; diminuzione superiore a 1/3 obbligo di riduzione).
Pu essere ridotto volontariamente (liberazione dei soci dallobbligo dei
versamenti ancora dovuti; rimborso del capitale ai soci);

PATRIMONIO NETTO:
Abbiamo gi affermato che il patr. Netto la differenza tra attivit e passivit
dellimpresa risultanti dal bilancio.
Idealmente esso si compone di:
- Capitale sociale (quote sottoscritte dai soci);
- Utili o perdite di esercizio;
- Riserve.
Quando si conseguono degli utili, bisogna sempre farne unanalisi dal momento che
nelle societ di capitali, parte delle eccedenze non sono liberamente distribuibili, tanto
vero che esistono vari tipi di riserve.
RISERVA LEGALE: si pronuncia il codice civile disponendo che dagli utili netti annuali
deve essere dedotta una parte corrispondente almeno a 1/20 degli utili annuali stessi
per costituire una riserva, fino a che questa non raggiunga la misura di 1/5 del capitale
sociale.
RISERVA STATUTARIA: come la riserva legale, un tipo di riserva obbligatoria, in merito
alla quale deciso dai soci nello statuto, che una parte degli utili sia destinata a tale
riserva.
RISERVA FACOLTATIVA: liberamente decisa dallassemblea, la quale pu variarne la
destinazione successivamente con deliberazione dellassemblea ordinaria.

ESERCIZIO IN COMUNE DI UNATTIVITA ECONOMICA (SCOPO-MEZZO) (2)


Lattivit economica possiamo ricondurla alloggetto sociale e per essere tale
necessario che sia esercitata in comune e presenti i caratteri propri dellattivit
dimpresa.
Ma le societ possono essere utilizzate anche per lesercizio di unattivit produttiva
come nel caso delle societ occasionali e delle societ tra professionisti.
Le prime prevedono s lesercizio in comune di unattivit economica ma senza
il
requisito della professionalit (cio occasionalmente). Quindi a questa tipologia viene
applicata la disciplina della societ prescelta ma non quella dellimpresa. Si ha societ
senza impresa quando si in presenza di esercizio in comune di attivit non
oggettivamente duratura.
Per le societ tra professionisti, il discorso coinvolge i professionisti intellettuali, le cui
societ hanno come oggetto unico ed esclusivo, lesercizio in comune dellattivit
professionale. Le professioni intellettuali hanno carattere rigorosamente personale e i
professionisti devono usare la denominazione di: studio tecnico, legale ecc.
Vario e protratto negli anni stato il dibattito che alla fine ha condotto al
riconoscimento dellunica societ tra professionisti attualmente esistente che quella
tra avvocati introdotta con decreto legislativo nel 2001. Essa ha per oggetto lesercizio
in comune dellattivit professionale dei propri soci, e pu acquistare beni e diritti
strumentali volti allesercizio della professione.
E regolata dalle norme previste per la s.n.c.: tutti i soci devono essere avvocati e non
possono partecipare ad altra societ tra avvocati.

Chi viene radiato o cancellato dallalbo viene anche cancellato automaticamente dalla
societ.
Iscrizione ai fini di certificazione anagrafica e pubblicit notizia.
Solo gli incaricati sono personalmente ed illimitatamente responsabili per lattivit
svolta e con loro risponde la societ con il suo patrimonio.
SCOPO DI DIVISIONE DEGLI UTILI (SCOPO-FINE) (3)
In base a questultimo elemento che deve coesistere contemporaneamente ai
conferimenti dei soci e allesercizio in comune di attivit economica, si distinguono 3
grandi categorie di societ:
a) SOCIETA LUCRATIVE: hanno lo scopo di conseguire utili da destinare poi ai soci;
b) SOCIETA MUTUALISTICHE: hanno lo scopo di procurare ai soci un vantaggio
patrimoniale diretto fornire servizi o occasioni di lavoro a condizioni
vantaggiose;
c) SOCIETA CONSORTILI: il cui scopo quello di far usufruire i soci di beni e servizi
prodotti mettendoli a loro disposizione, in modo da conseguire un vantaggio
patrimoniale sotto forma di minori costi o di maggiori ricavi conseguiti.
Proprio ci che distingue societ da associazioni risiede nella natura dellattivit e
nello scopo-fine che perseguono:
- Lattivit delle societ ha natura produttiva e deve essere condotta con metodo
lucrativo o quanto meno economico;
- Lo scopo-fine delle societ uno scopo economico mentre quello delle
associazioni la devoluzione a terzi degli eventuali risultati positivi conseguiti
con lattivit comune.
Quindi unassociazione per essere tale o non adotta metodo economico oppure
devolve a terzi ci che consegue come utile.
La comunione invece una situazione giuridica che sorge quando una propriet o altro
diritto reale spetta in comune a pi persone
N.B. Il regime patrimoniale della societ applicabile solo quando i beni sono destinati
allo svolgimento di unattivit dimpresa: sono vietate quindi le societ di mero
godimento.
TIPI DI SOCIETA
I diversi tipi di societ si distinguono in base ad alcuni criteri:
- In base allo scopo istituzionale: societ lucrative e societ mutualistiche;
- In base alla natura dellattivit: con la ss utilizzabile per le sole attivit non
commerciali, e le altre utilizzabili per qualsiasi attivit, commerciale e non;
- Personalit giuridica: con le societ di capitali e le cooperative che ne sono
dotate, le societ di persone no.
In base a questa distinzione: le societ di capitali hanno unorganizzazione di
tipo corporativo basata sulla presenza di una pluralit di organi, mentre per le
societ di persone non previsto questo tipo di organizzazione; poi: nelle soc. di
capitali il principio maggioritario a dominare il funzionamento degli organi
sociali, mentre nelle societ di persone ad ogni socio a responsabilit illimitata
riconosciuto il potere di amministrare la societ (per modifiche atto costitutivo
richiesto il consenso di tutti);
- Il regime di responsabilit per le obbligazioni sociali: nelle s.n.c. e nelle ss.
rispondono delle obbligazioni sociali sia i singoli soci personalmente ed
illimitatamente che la societ con il suo patrimonio; mentre nelle s.a.p.a. e nelle
s.a.s. ci sono sia soci a responsabilit limitata che illimitata; infine nelle S.p.A. e

nelle s.r.l. delle obbligazioni sociali risponde la sola societ con il suo
patrimonio.
Da qui si pu introdurre il concetto di autonomia patrimoniale che pu essere perfetta
o imperfetta.
Tutto dipende dal possesso o meno della personalit giuridica: nel caso delle societ di
persone esse ne sono sprovviste e per questo motivo si parla di autonomia
patrimoniale imperfetta. Questo in poche parole significa che delle obbligazioni sociali
risponde innanzitutto la societ con il suo patrimonio ma anche i soci che hanno
responsabilit ovviamente illimitata.
Ed ci che differenzia lautonomia patrimoniale imperfetta da quella perfetta.
Va detto che nelle societ di persone (imperfetta) la responsabilit dei soci nei
confronti delle obbligazioni sociali, oltre che illimitata e solidale (i soci rispondono luno
per laltro) anche sussidiaria: significa che tale responsabilit illimitata scatta solo
quando il patrimonio sociale risulta insufficiente a pagare i creditori (i soci pertanto
godono del preventivo beneficio di escussione dei beni sociali). Questultimo opera
automaticamente nella s.n.c. e nella s.a.s. mentre nella ss. Il creditore pu ricorrere al
beneficio bloccando lazione del creditore, venendogli la facolt di dimostrare che
esistano altri beni sociali sui quali il creditore possa agevolmente soddisfarsi.
Lautonomia patrimoniale perfetta tipica delle societ di capitali (che hanno
personalit giuridica) e consiste in una separazione assoluta dei patrimoni (dellente e
dei partecipanti dello stesso), in modo tale che il patrimonio del singolo sia insensibile
ai debiti dellente e il patrimonio dellente sia allo stesso modo insensibile ai debiti
personali del socio. Infatti nelle societ di capitali, il socio risponde delle obbligazioni
solo nei limiti della quota conferita (con leccezione dei soci accomandatari nella
s.a.p.a). Ovvio , quindi, che i creditori particolari del socio non possano soddisfarsi
sulla quota dello stesso nella societ cos come i creditori sociali non possono
pretendere che i soci facciano fronte, coi propri patrimoni personali, ai debiti contratti
dalla societ.
Per chiudere il discorso con i tipi di societ, previsto che, qualora le parti
costituissero una societ stravagante ossia che non risponda per nome o criteri
organizzativi ai tipi stabiliti dalla legge, la sanzione sarebbe la nullit della societ
atipica.
PATTI PARASOCIALI: si intendono quegli accordi stipulati tra soci, al di fuori dellatto
costitutivo, al momento della costituzione della societ, per regolare il loro
comportamento sia nella societ che verso la societ. Essi vincolano i soli soci che li
hanno sottoscritti (quindi non sugli eventuali subentrati) e la loro invalidit non incide
sulla validit della societ.

LA SOCIETA SEMPLICE E LA SOCIETA IN NOME COLLETTIVO


La ss. un tipo di societ la cui struttura adottabile esclusivamente per esercizio di
attivit non commerciale. Rappresenta il prototipo normativo delle societ di persone
in quanto la sua disciplina in linea di principio applicabile anche alla s.n.c. e alla
s.a.s. per i rinvii operati dal legislatore.
Nella s.n.c. tutti i soci rispondo solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni
sociali ma il patto contrario non ha effetto nei confronti di terzi.
COSTITUZIONE DELLA SOCIETA

Il contratto della societ semplice non soggetto a forme speciali se non nel caso in
cui tale forma sia richiesta dalla natura dei beni. Fino al 1993 questo tipo di societ
non era soggetta ad iscrizione; dal 93 al 2001 liscrizione (nella sezione speciale del
registro delle imprese) ha avuto funzione di certificazione anagrafica e pubblicit
notizia fino ad oggi che liscrizione ha funzione di pubblicit legale. La registrazione
comunque non incide sullesistenza.
Mentre per la s.n.c. sono dettate regole per forma e contenuto dellatto costitutivo.
Affinch sia regolare una s.n.c. deve essere iscritta ma lomissione non condizione di
esistenza, in quanto ci inciderebbe solo sulla disciplina della s.n.c. (che chiameremo
irregolare).
Se registrata valgono interamente le regole dettate per la s.n.c. regolare altrimenti per
i rapporti della societ con terzi trovano parziale applicazione le norme dettare per la
ss.
Infatti nella societ irregolare:
1) I soci si presumono tutti responsabili illimitatamente e solidalmente ma la
responsabilit sussidiaria come nella ss.;
2) Si presume che ogni socio abbia la rappresentanza;
3) I diritti sociali si prescrivono in 10 anni e non in 5;
4) Non possibili ottenere il concordato preventivo e lamministrazione
controllata.
Resta il fatto che latto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico o scrittura
privata autenticata e deve contenere:
a) Dati anagrafici dei soci;
b) Ragione sociale (costituita dal nome di uno o pi soci con lindicazione del
rapporto soc.);
c) I soci che hanno lamministrazione della societ;
d) Sede principale ed eventuali secondarie;
e) Oggetto sociale;
f) Conferimenti di ciascun socio e valore attribuito in sede di valutazione;
g) Prestazioni a cui sono obbligati i soci dopera;
h) Norme di ripartizione e quota di partecipazioni di ciascuno agli utili e alle
perdite;
i) Durata della societ.
Comunque la forma scritta, a pena di nullit, richiesta solo quando oggetto del
conferimento un immobile o diritto reale immobiliare. Se il conferimento non
indispensabile per lo svolgimento dellattivit sociale, allora si dice che limmobile
stato conferito a titolo di godimento infranovennale.
Fattispecie particolari di societ sono: la societ di fatto, la societ occulta e la societ
apparente.
Si parla di societ di fatto quando non sussiste una dichiarazione per concludere
formalmente un contratto di societ, ma la stessa si perfeziona per fatti concludenti.
Se la societ di fatto una societ non commerciale si applicano le regole della ss.
Altrimenti se lattivit commerciale valgono le regole della s.n.c. irregolare (in questo
caso vi esposizione al fallimento anche dei soci occulti).
La societ occulta si costituisce invece con volont espressa e concorde dei soci di non
volerne rivelare lesistenza allesterno.
Pu sia essere una societ di fatto, che risultare da atto scritto tenuto segretamente
dai soci.
Essa si presenta nei rapporti coi terzi come impresa individuale di uno dei soci o anche
di un terzo.

Lo scopo della sua esistenza sta nel limitare la responsabilit del patrimonio nei
confronti del solo gestore. Qualora per si venisse a conoscenza dellesistenza della
societ occulta essa potrebbe anche fallire e si applicherebbe lart. 147 L.F.).
Ultima fattispecie quella della societ apparente: una societ si considera esistente
quando allesterno due o pi persone operano in modo da ingenerare in terzi la
credenza che stiano agendo come se fossero soci, provocando lincolpevole
affidamento che i terzi farebbero sullesistenza effettiva della societ. Essa
assoggettata al fallimento.
Per partecipare ad una societ necessaria la capacit di agire ma per gli incapaci:
- Il minore, linterdetto e linabilitato possono solo conservare la partecipazione
pervenutagli per successione o donazione e in pi interdetti e inabili potrebbero
continuare la partecipazione su autorizzazione del tribunale;
- Il minore emancipato pu anche partecipare alla costituzione di societ o
aderirvi successivamente con autorizzazione del tribunale.
Il contratto di societ di persone va incontro a:
- Nullit: per oggetto impossibile o illecito, o quando il contratto stesso va contro
norme imperative;
- Annullabilit: se le parti sono incapaci o se il consenso viziato da violenza
errore o dolo.
Se lattivit non ancora iniziata, e si ha dichiarazione di nullit o annullamento del
contratto le parti sono liberate dallobbligo di eseguire i conferimenti.
Se la sentenza interviene ad attivit iniziata, essa sar semplice causa di scioglimento
della societ.
Avvenuta la registrazione nel registro delle imprese, la nullit della societ si
pronuncia per:
- Mancanza dellatto costitutivo;
- Mancata stipulazione dellatto costitutivo in forma di atto pubblico;
- Illeceit delloggetto sociale;
- Mancanza nellatto costitutivo di qualsiasi info circa denominazione della
societ, conferimenti o ammontare del capitale sottoscritto o mancanza
delloggetto sociale;
- Incapacit di tutti i soci fondatori;
- Mancanza di pluralit di fondatori.
La sentenza che dichiara la nullit nomina i liquidatori.
La nullit non viene pi dichiarata se il motivo della stessa stato eliminato per effetto
di modificazione dellatto costitutivo iscritta nel registro delle imprese.
ORDINAMENTO PATRIMONIALE
Per quanto riguarda i conferimenti, nel silenzio del contratto si presume che essi
debbano essere eseguiti in denaro e se non disposto nulla circa la loro
determinazione, allora i soci saranno obbligati a conferire in parti uguali, fino al
necessario per il conseguimento delloggetto sociale.
Oggetto del conferimento pu essere qualunque entit purch sia suscettibile di
valutazione economica e utile al conseguimento delloggetto sociale.
Il conferimento pu essere anche costituito dal trasferimento in propriet o godimento
di unazienda.
Per le cose conferite in propriet, la garanzia per i vizi e il rischio di perimento per caso
fortuito della cosa finch non passa di propriet dellazienda, grava sul socio. Se la
cosa perisse prima del passaggio di propriet alla societ o il godimento non pi
possibile per causa non imputabile agli amministratori, il socio suscettibile di

esclusione, ma finch ci non deliberato, esso partecipa ai risultati sia attivi che
passivi della societ.
Il socio ha diritto alla restituzione del bene alla fine della societ, nelle condizioni in cui
si trovava; in caso contrario gli spetta un risarcimento danni a carico del patrimonio
sociale.
Se il socio ha conferito un credito, egli risponde dellinsolvenza del debitore.
IL SOCIO DOPERA: quel socio il cui conferimento consiste nellobbligo di prestare
la propria attivit lavorativa (manuale o intellettuale) a favore della societ.
Ci non significa che sia qualificato come un lavoratore subordinato: al socio dopera
spetta come compenso, la partecipazione ai guadagni della societ. Su di lui grava il
rischio dellimpossibilit a svolgere la prestazione.
Va precisato che in caso di liquidazione egli sar soddisfatto con quanto residua
eventualmente dal rimborso ai soci che hanno apportato capitali; in mancanza di
espressa pattuizione, la parte del socio dopera la decide il giudice secondo equit.
In una societ, il socio non pu liberamente servirsi delle cose senza il consenso degli
altri soci, per fini estranei a quelli societari; se lo facesse, sarebbe tenuto al
risarcimento danni e sarebbe escluso dalla societ (deliberazione col solo consenso di
tutti gli altri soci).
N.B. NELLA SS. NON E PRESENTE LA NOZIONE DI CAPITALE SOCIALE NE E RICHIESTA
VALUTAZIONE INIZIALE DEI CONFERIMENTI.
Quanto alla ripartizione degli utili, lasciata ai soci libera determinazione della parte
spettante a ciascuno e non quindi necessario che la ripartizione sia proporzionale ai
conferimenti.
E comunque sempre fatto espresso divieto di escludere un socio dalla totale
partecipazione agli utili o alle perdite (cd. Patto leonino).
Se il contratto tra le parti non dispone nulla in proposito, la partecipazione agli utili e
alle perdite si considera proporzionale ai conferimenti.
Va sempre presa in considerazione lapprovazione del bilancio come condizione
necessaria affinch ciascun socio possa pretendere lassegnazione della propria parte
di utile.
Quando vi lo scioglimento della societ, il socio si vedr rimborsare una parte
inferiore rispetto al valore originario del capitale e i liquidatori potranno chiedere ai
soci illimitatamente responsabili le somme necessarie per il pagamento dei debiti
sociali, in proporzione alla loro quota previste per le perdite.
Nella ss. Rispondo anche personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in nome
della societ e, salvo patto contrario, anche gli altri soci. Questo patto di limitazione
della responsabilit, per essere valido nei confronti di terzi, deve essere portato a
conoscenza altrimenti non assume validit.
Nella s.n.c. invece i soci rispondono tutti solidalmente e illimitatamente e il patto
contrario non ha effetto nei confronti di terzi.
In linea generale, il patrimonio della societ insensibile alle obbligazioni personali dei
soci ed intangibile da parte dei loro creditori. Il creditore personale del socio, quindi,
non pu aggredire direttamente il patrimonio della societ e se fosse debitore verso la
stessa, non potrebbe compensare il su debito con il credito personale vantato con il
socio.
Quello che pu fare far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al suo debitore (socio)
compiendo atti conservativi sulla quota allo stesso spettante in sede di liquidazione.

Nella ss. E nella s.n.c. irregolare, il creditore particolare pu invece chiedere la


liquidazione della quota del suo debitore, posto che abbia dimostrato linsufficienza
degli altri suoi beni a soddisfare il debito. Mentre per la s.n.c. regolare vale la regola
che non pu essere chiesta la liquidazione della quota per tutta la durata della societ.
Ma, dato che i soci possono prorogare la durata della societ data facolt al creditore
particolare di presentare opposizione.
ATTIVITA SOCIALE
Nelle ss. E nelle s.n.c.:
- Tutti i soci illimitatamente responsabili sono investiti del potere di
amministrazione e rappresentanza della societ;
- necessario il consenso di tutti i soci per le modifiche dellatto costitutivo.
Quando parliamo di amministrazione della soc. ci vogliamo riferire allattivit di
gestione il cui potere consiste nel porre in essere tutti gli atti che rientrano
nelloggetto sociale.
Ogni socio illimitatamente responsabile amministratore ma latto costitutivo pu
limitare il potere ad alcuni soci. Esistono due tipi di amministrazione:
- Amministrazione disgiuntiva: se non pattuito diversamente nellatto
costitutivo, lamministrazione spetta a ciascun socio disgiuntamente dagli altri
(ognuno di loro senza il parere degli altri, pu intraprendere le operazioni
rientranti nelloggetto sociale). Se lamministrazione spetta disgiuntamente a
pi soci, data la possibilit a ciascun socio-amministratore di opporsi
alloperazione che un altro voglia compiere, prima che sia compiuta.
Sullopposizione decide la maggioranza dei soci calcolata sulla quota di utili
spettante a ciascun socio.
- Amministrazione congiuntiva: in questo caso, ossia quando lamministrazione
spetta in maniera congiunta a 2 o pi soci, necessario il consenso di tutti i
soci-amministratori per il compimento delle operazioni sociali. Lunico caso in
cui il singolo amministratore pu compiere atti da solo (altrimenti dovrebbe
esserci il consenso a maggioranza calcolata sugli utili) quando vi sia urgenza
di evitare un danno alla societ.
Possiamo quindi affermare che il potere di rappresentanza coincide col potere
gestorio: quindi sarebbe la capacit di agire nei confronti di terzi dando luogo ad
assunzione di diritti ed obblighi in capo alla societ. La rappresentanza in questi casi
anche processuale.
Tuttavia si pu dar luogo a limitazioni allestensione del potere di rappresentanza del
singolo amministratore: queste nella s.n.c. regolare devono essere iscritte nel registro
delle imprese per poter essere opponibili a terzi (al limite bisogna poter provare che
essi ne fossero effettivamente a conoscenza);
in precedenza era prassi invece
distinguere tra limitazioni originarie (sempre opponibili a terzi) e successive, cio
portate a conoscenza di terzi con mezzi idonei.
I soci-amministratori possono essere nominati sia direttamente nellatto costitutivo sia
con atto separato. Ci incide notevolmente in particolare ai fini della revoca perch: la
revoca del primo, deve essere decisa allunanimit e ha effetto solo qualora ricorresse
giusta causa, la revoca del secondo segue le norme del mandato anche se non
dovesse ricorrere giusta causa.
Nella s.n.c. inoltre gli amministratori sono tenuti ad una serie di obblighi quali:
adempimenti pubblicitari connessi ad iscrizione nel reg. imprese, tenuta scritture

contabili ecc., e sono solidalmente responsabili verso la societ di questi obblighi


imposti ed inoltre hanno diritto a un compenso per il loro ufficio.
I soci non-amministratori hanno dal canto loro:
- Diritto di avere notizie circa lo svolgimento degli affari sociali;
- Diritto a consultare i documenti relativi allamministrazione;
- Diritto di ottenere il rendiconto degli affari sociali.
La s.n.c. ammette anche la figura dellamministratore estraneo (revocabile ad nutum)
che gestisce limpresa nellinteresse esclusivo dei soci.
SCIOGLIMENTO DEL RAPPORTO SOCIALE LIMITATAMENTE AL SOCIO
Il rapporto sociale normalmente viene a cessare con lo scioglimento della societ ma
pu anche sciogliersi relativamente al solo socio.
Al fine di perseguire la conservazione dellente, il venir meno di uno o pi soci non
determina lo scioglimento della societ.
Le cause di questo tipo di scioglimento possono essere: morte del socio, recesso e
esclusione.
Nel caso ricorra la prima ipotesi (morte del socio) i superstiti possono optare tra:
1) Liquidare la relativa quota agli eredi;
2) Sciogliere la societ;
3) Continuarla con gli eredi sempre che essi vi acconsentano.
Menzione particolare, in merito allultima situazione, meritano le eventuali clausole
opponibili quali:
- Clausole di continuazione in generale
- Clausole di continuazione obbligatorie;
- Clausole di continuazione facoltative;
- Clausole di continuazione automatiche ecc.
La seconda ipotesi quella in merito al recesso del socio: essa prevista allart. 2285,
secondo il quale: ogni socio pu recedere dalla societ quando questa contratta a
tempo indeterminato o per tutta la vita di uno dei soci. Pu inoltre recedere nei casi
previsti nel contratto sociale quando sussiste una giusta causa. Nei casi previsti nel
primo comma il recesso deve essere comunicato agli altri soci con un preavviso di
almeno tre mesi.
Il recesso un atto recettizio il che significa che assume efficacia solo dal momento in
cui giunge a conoscenza di tutti gli altri soci.
Infine lesclusione disciplinata allarticolo 2286: lesclusione di un socio pu avere
luogo per gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge o dal
contratto sociale, nonch per linterdizione, linabilitazione del socio o per la sua
condanna ad una pena che importa linterdizione, anche temporanea, dai pubblici
uffici.
A meno che non operi di diritto, lesclusione va deliberata a maggioranza e le cause
suddette sono tutte facoltative.
Il socio pu anche essere escluso se ha conferito nella societ la propria opera o il
godimento di una cosa e si attesti la sopravvenuta inidoneit a svolgere lopera o la
cosa sia perita per causa non imputabile agli amministratori.
Allo stesso modo pu essere escluso se si obbligato con il conferimento a trasferire
la propriet di una cosa e questa sia perita prima che venga acquisita dalla societ.
Una fattispecie particolare quella dellesclusione di diritto che ricorre quando il socio
sia dichiarato fallito o anche quando un creditore particolare abbia ottenuto la
liquidazione della quota del socio in questione.

Quindi, ogniqualvolta il rapporto sociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi o


i suoi eredi hanno diritto soltanto a una somma di danaro che rappresenti il valore
della quota.
Vedere art. 2289cc.
Salvo quanto disposto dallart. 2270cc, il pagamento della quota deve essere fatto
entro sei mesi dal giorno in cui si verifica lo scioglimento del rapporto.
ART 2270 cc: Creditore particolare del socio.

SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETA


Riguardo la ss. E la s.n.c. cause di scioglimento sono:
1) Decorso del tempo fissato nellatto costitutivo ( consentita la proroga);
2) Conseguimento delloggetto sociale o sopravvenuta impossibilit di
conseguirlo;
3) Volont di tutti i soci (a meno che latto costitutivo non preveda
deliberazione a maggioranza);
4) Viene a mancare la pluralit dei soci (va ricostituita nel termine di 6 mesi);
5) Altre cause previste nellatto costitutivo;
6) Fallimento e provvedimento dellautorit governativa con cui dispone la
liquidazione coatta amministrativa della societ.
Le cause di scioglimento operano automaticamente e la societ entra in stato di
liquidazione: la s.n.c. deve espressamente indicarlo negli atti e nella corrispondenza.
In questo stato, gli amministratori svolgono solo compiti urgenti perch il resto spetta
ai liquidatori (nominati col consenso di tutti i soci o, se in disaccordo, dal presidente
del tribunale).
Lo stato di liquidazione pu essere revocato dallunanimit dei soci.
Il procedimento di liquidazione si avvia con la nomina di 1 o pi liquidatori che
possono essere revocati per volont di tutti i soci o dal tribunale per giusta causa su
domanda di uno o pi soci.
Con laccettazione della nomina i liquidatori prendono il posto degli amministratori i
quali consegneranno beni e documenti sociali nonch il resoconto della gestione.
Compito dei liquidatori sar: innanzitutto redigere linventario con gli amministratori,
dal quale risultino attivo e passivo del patrimonio sociale.
Dopodich convertono in denaro i beni col quale pagheranno i creditori e ripartono il
residuo attivo tra i soci. I liquidatori rappresentano la societ anche in giudizio.
Essi possono chiedere somme ancora dovute ai soci e anche le somme necessarie nei
limiti della partecipazione di ciascuno alle perdite.
Estinti i debiti, lattivo residuo serve a rimborsare le quote dei conferimenti; infine
leccedenza finale, se ancora residua, va divisa in base alla partecipazione di ciascuno
nei guadagni.
Nella ss. Non esiste alcuna regola procedimentale per la chiusura della liquidazione;
nella s.n.c., i liquidatori devono redigere il bilancio finale e proporre ai soci il piano di
riparto (proposta della divisione dellattivo).
Una volta comunicati ai soci, il piano di riparto e il bilancio finale, se non impugnati
entro due mesi dalla comunicazione, si intendono approvati.
Approvato il bilancio, i liquidatori sono liberi.
Nella s.n.c. irregolare, la chiusura della liquidazione conseguenza di estinzione della
societ.
Nella s.n.c. regolare invece, i liquidatori devono chiedere la cancellazione dal registro
delle imprese (libri e scritture contabili sono depositati presso la persona designata
dalla maggioranza e vanno conservati per dieci anni a decorrere dalla cancellazione).

SOCIETA IN ACCOMANDITA SEMPLICE


Questa tipologia di societ, risponde allesigenza di far convivere soggetti che
intendono gestire personalmente gli affari sociali assumendo pertanto la responsabilit
illimitata, e soggetti che intendono finanziare lattivit dei primi, ma con rischio e
poteri limitati, assumendo pur sempre la veste di soci.
Infatti la s.a.s. si caratterizza per la presenza di due distinte categorie di soci:
- Soci accomandatari: hanno responsabilit illimitata e solidale per le obbligazioni
sociali e a loro compete lamministrazione societaria;
- Soci accomandanti: rispondono limitatamente alla quota conferita.
In questo modo si evita lesposizione al fallimento di una parte dei soci.
Alla s.a.s. si applicano le norme dettate per la s.n.c. e latto costitutivo deve indicare
chi sono gli accomandatari e chi gli accomandanti; lomessa registrazione della
societ, comporter semplicemente la sua irregolarit.
La denominazione di una s.a.s. prevede tassativamente la presenza del nome di
almeno uno dei soci accomandatari, seguito da s.a.s.
Qualora uno degli accomandanti acconsentisse che il suo nome sia contenuto nella
ragione sociale, egli risponder di fronte a terzi illimitatamente e solidalmente con gli
accomandatari per le obbligazioni sociali.
Gli accomandatari sono assimilabili ai soci di una s.n.c.: hanno lamministrazione della
societ e stessi diritti ed obblighi.
Se la nomina degli amministratori viene fatta con atto separato, gli accomandanti
concorrono con gli accomandatari per la nomina e la revoca degli amministratori; se
latto costitutivo nulla dispone, per la nomina e revoca degli amministratori occorre il
consenso degli accomandatari e in pi il consenso di un certo numero di
accomandanti, in relazione alla maggioranza del capitale che essi sottoscrivono.
A meno di procure speciali per singoli affari, gli accomandanti non compiono atti di
amministrazione e non trattano affari in nome della societ.
Chi contravvenisse a tale divieto, verrebbe considerato illimitatamente e solidalmente
responsabile e potrebbe andare incontro allesclusione.
Anche se, sotto la direzione degli amministratori, gli accomandanti possono svolgere
compiti di ispezione e sorveglianza; ad essi spetta il diritto di essere informati sul
bilancio, nonch su guadagni e perdite, e possono consultare la documentazione
contabile.
Per il trasferimento di quota di accomandante: per atto tra vivi serve il consenso della
maggioranza dei soci, mente mortis causa liberamente trasmissibile.
La s.a.s. si scioglie oltre che per la cause previste dal codice civile, anche se viene a
mancare totalmente la categoria degli accomandatari: in questo caso gli
accomandanti devono nominare un amministratore provvisorio che svolga atti di
ordinaria amministrazione. Trascorsi 6 mesi, se la categoria non viene ricostituita, la
societ si trasforma in s.a.s. irregolare.
Estinzione e liquidazione sono uguali a quelli dettati per la s.n.c.
Se la s.a.s. non iscritta al registro delle imprese la disciplina da seguire quella della
s.n.c. irregolare (il divieto di immistione per gli accomandanti assoluto).

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------SOCIETA DI CAPITALI
La S.p.a. forma con la s.r.l. e la s.a.p.a. la categoria delle societ di capitali ed e una
societ nella quale:

1) per le obbligazioni sociali risponde soltanto la societ col suo patrimonio, a


differenza della s.a.p.a.;
2) la partecipazione sociale e rappresentata da azioni, a differenza della s.r.l.
La S.p.a. e il prototipo normativo delle societ di capitali in quanto la sua disciplina e
in gran parte applicabile anche alla s.r.l. e alla s.a.p.a.
E il tipo di societ pi importante nella realt economica a causa della sua ampia
diffusione e perch la forma elettiva delle imprese di media e grande dimensione.
Le caratteristiche della S.p.a. sono:
a) Personalit giuridica: la S.p.a. e un soggetto di diritto formalmente distinto dalle
persone dei soci e gode di una perfetta autonomia patrimoniale;
b) Responsabilit limitata dei soci: tutti i soci non assumono alcuna responsabilit
personale per le obbligazioni sociali, sono obbligati solo ad eseguire i conferimenti,
perci i creditori della societ possono far affidamento solo sul patrimonio per
soddisfarsi;
c) Organizzazione corporativa: basata sulla presenza dellassemblea (soci-azionisti),
di un organo amministrativo (amministratori anche non soci) e del collegio sindacale.
Il singolo socio ha solo il diritto di concorrere col suo voto alla designazione dei membri
dellorgano amministrativo e di controllo.
Solo questi ultimi rispondono personalmente dei danni arrecati alla societ.
Lassemblea regolata dal regime maggioritario e il peso di ogni socio proporzionato
alla quota di capitale sottoscritto e al numero di azioni possedute.
d) Quote di partecipazione rappresentate da azioni: sono partecipazioni-tipo
omogenee e standardizzate con uguale valore e conferenti uguali diritti. La divisione
del capitale sociale fatta con un criterio astratto-matematico, dividendolo con il
valore nominale delle azioni e ci rende le azioni liberamente trasferibili e consentono
la loro circolazione attraverso idonei documenti.
La grande impresa sceglie la tipologia della S.p.a. per la limitazione del rischio
individuale dei soci e la poi favorisce la raccolta dingenti capitali.
Si rende possibile la compartecipazioni di azionisti imprenditori, di numero pi ristretto
ed animati da spirito imprenditoriale, e azionisti risparmiatori, animati solo dallintento
dinvestire fruttuosamente il proprio risparmio e rassicurati dalla possibilit di pronto
disinvestimento.
La disciplina della S.p.a. ha subito numerosi interventi legislativi che nel tempo ha
dato risposte ai problemi irrisolti del legislatore del 1942 riassumibili nelle seguenti
tendenze:
1. E stato frenato il proliferare di mini S.p.a. con capitale del tutto irrisorio innalzando
il capitale minimo richiesto a 120.000 del 2004;
2. Si e dettata una specifica disciplina per le S.p.a. quotate in mercati regolamentati:
Istituzione della CONSOB, organo pubblico di controllo;
Riforma del mercato mobiliare del 1983;
TUF (1998): revisione di tutti gli istituti delle societ quotate precedentemente
Introdotti.
3. Si e riformata la disciplina delle societ non quotate. Le caratteristiche della riforma
sono:
Introduzione delle S.p.a. unipersonale r.l.;
La possibilit di costituire patrimoni autonomi destinati ad un singolo affare;
Previsione di nuove categorie di azioni;

LA COSTITUZIONE

La costituzione della S.p.a. si articola in 2 fasi essenziali:


1. la stipulazione dellatto costitutivo per atto pubblico che pu avvenire secondo 2
procedimenti:

a) stipulazione simultanea: latto costitutivo e stipulato immediatamente da coloro che


assumono liniziativa per la costituzione della societ e questi provvedono
contestualmente allintegrale sottoscrizione del capitale iniziale;

b) stipulazione per pubblica sottoscrizione: latto costitutivo stipulato al termine di


un procedimento che si articola in 4 fasi:
1. I promotori predispongono un programma che ne indichi l'oggetto e il capitale,
le principali disposizioni dell'atto costitutivo e dello statuto; il programma va
depositato presso un notaio;
2. Raccolte le sottoscrizioni, i promotori, con raccomandata o nella forma prevista
nel programma, devono assegnare ai sottoscrittori un termine non superiore a
30 giorni per fare il versamento. Decorso inutilmente questo termine, in
facolt dei promotori di agire contro i sottoscrittori morosi o di scioglierli
dall'obbligazione assunta. Qualora i promotori si avvalgano di questultima
facolt, non pu procedersi alla costituzione della societ prima che siano
collocate le azioni che essi avevano sottoscritte.
3. Salvo che il programma stabilisca un termine diverso, i promotori, nei 20 giorni
successivi al termine fissato per il versamento, convocano lassemblea dei
sottoscrittori:
- accerta l'esistenza delle condizioni richieste per la costituzione della societ;
- delibera sul contenuto dell'atto costitutivo e dello statuto;
- nomina gli amministratori, i membri del collegio sindacale e, quando previsto,
il soggetto
cui demandato il controllo contabile.
4) L'assemblea validamente costituita con la presenza della met dei sottoscrittori.
Ciascun sottoscrittore ha diritto a un voto, qualunque sia il numero delle azioni
sottoscritte, e per la validit delle deliberazioni si richiede il voto favorevole della
maggioranza dei presenti.
I promotori sono solidalmente responsabili verso i terzi per le obbligazioni assunte per
costituire la societ. La societ tenuta a rilevare i promotori dalle obbligazioni
assunte e a rimborsare loro le spese sostenute, sempre che siano state necessarie per
la costituzione della societ o siano state approvate dall'assemblea.
I promotori possono riservarsi nell'atto costitutivo, indipendentemente dalla loro
qualit di soci, una partecipazione non superiore a un decimo degli utili netti risultanti
dal bilancio e per un periodo massimo di cinque anni.
Essi non possono stipulare a proprio vantaggio altro beneficio (art. 2340).
L'atto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico e deve indicare:
1) il cognome e il nome o la denominazione, la data e il luogo di nascita o di
costituzione, il domicilio o la sede, la cittadinanza dei soci e degli eventuali promotori,
nonch il numero delle azioni assegnate a ciascuno di essi;
2) la denominazione (deve contenere S.p.a.) e il comune ove sono poste la sede
della Societ e le eventuali sedi secondarie;
3) l'attivit che costituisce l'oggetto sociale ( pratica diffusa indicare una pluralit di
attivit);
4) l'ammontare del capitale sottoscritto e di quello versato;
5) il numero e l'eventuale valore nominale delle azioni, le loro caratteristiche e le
modalit di emissione e circolazione;
6) il valore attribuito ai crediti e beni conferiti in natura;
7) i benefici eventualmente accordati ai promotori o ai soci fondatori;
8) il sistema di amministrazione adottato, il numero degli amministratori e i loro poteri,
indicando quali tra essi hanno la rappresentanza della societ;
9) la nomina dei primi amministratori e sindaci;
10) l'importo globale, almeno approssimativo, delle spese per la costituzione poste a
carico della societ;

11) la durata della societ ovvero, se la societ e costituita a tempo indeterminato, il


periodo di tempo, comunque non superiore ad un anno, decorso il quale il socio potr
recedere.
N.B.: Lo statuto contenente le norme relative al funzionamento della societ,
anche se forma oggetto di atto separato, costituisce parte integrante
dell'atto costitutivo e in caso di mancanza della forma di atto pubblico
nullo. In caso di contrasto tra le clausole dell'atto costitutivo e quelle dello
statuto prevalgono le seconde.
La S.p.a. deve costituirsi con un capitale non inferiore a 120.000, salvo i casi in cui
leggi speciali impongono un capitale minimo pi elevato. Per procedere alla
costituzione della societ necessario:
1) che sia sottoscritto per intero il capitale sociale;
2) che siano rispettate le disposizioni relative ai conferimenti in sede di costituzione;
3) che sussistano le autorizzazioni e le altre condizioni richieste dalle leggi speciali per
la costituzione della societ, in relazione al suo particolare oggetto.
Le somme restano vincolate e solo se entro 90 giorni dalla stipulazione dell'atto
costitutivo o dal rilascio delle autorizzazioni previste e se l'iscrizione non ha avuto
luogo, esse sono restituite ai sottoscrittori e latto costitutivo perde efficacia.
Il notaio che ha ricevuto l'atto costitutivo deve depositarlo presso l'ufficio del registro
delle imprese e se non vi provvede pu farlo ciascun socio a spese della societ.
Fra la stipulazione dellatto costitutivo e liscrizione nel registro delle imprese possono
essere compiute operazioni in nome della costituenda societ: Per queste operazioni
compiute in nome della societ prima dell'iscrizione sono illimitatamente e
solidalmente responsabili verso i terzi coloro che hanno agito e coloro che
eventualmente avessero autorizzato loperazione.
Prima dell'iscrizione nel registro vietata l'emissione delle azioni.
La societ e tenuta a rilevare i promotori dalle obbligazioni assunte e a rimborsare loro
le spese sostenute, sempre che siano state necessarie per la costituzione della societ
o siano state approvate dall'assemblea.
Ma libera di accollarsi o meno le obbligazioni derivanti da operazioni non necessarie
per la costituzione.
Il procedimento di costituzione e latto costitutivo possono essere affetti da vizi ed
anomalie.
Prima della registrazione vi solo un contratto di societ che pu essere dichiarato
nullo o annullato nei casi e con gli effetti previsti dalla disciplina generale dei contratti.
Con la registrazione nel registro delle imprese la sanzione deve colpire la societorganizzazione e pu consistere solo nello scioglimento della societ.
Avvenuta l'iscrizione nel registro delle imprese, la nullit della societ pu essere
pronunciata soltanto nei seguenti casi:
1) mancata stipulazione dell'atto costitutivo nella forma dell'atto pubblico;
2) illiceit dell'oggetto sociale;
3) mancanza nell'atto costitutivo di ogni indicazione riguardante la denominazione
della societ, o i conferimenti, o l'ammontare del capitale sociale o l'oggetto sociale.
La dichiarazione di nullit non pregiudica l'efficacia degli atti compiuti in nome della
societ dopo l'iscrizione nel registro delle imprese. I soci non sono liberati dall'obbligo
di conferimento fino a quando non sono soddisfatti i creditori sociali.
La sentenza che dichiara la nullit nomina i liquidatori. La nullit non pu essere
dichiarata quando la causa di essa stata eliminata e di tale eliminazione stata data
pubblicit con iscrizione nel registro delle imprese (per impedire la dichiarazione di
nullit baster che si provveda alla redazione per atto pubblico dellatto costitutivo e
sar sufficiente una modificazione dellatto costitutivo deliberata a maggioranza
dallassemblea straordinaria per sanare lilliceit delloggetto sociale).
Linvalidit della singola partecipazione non determina la nullit della societ, opera
come causa di recesso.

2. liscrizione dellatto costitutivo nel registro delle imprese:


L'ufficio del registro delle imprese, verificata la regolarit formale della
documentazione, iscrive la societ nel registro. Con l'iscrizione nel registro la societ
acquista la personalit giuridica e viene ad esistenza.

LA SOCIET PER AZIONI UNIPERSONALE. PATRIMONI DESTINATI

La S.p.a. unipersonale e una forma di S.p.a. consentita dalla riforma del 2003. Infatti
ora e consentita la costituzione della S.p.a. con atto unilaterale di un unico socio
fondatore. Nella
S.p.a. unipersonale per le obbligazioni sociali di regola risponde solo la societ col
proprio patrimonio salvo alcuni casi eccezionali. Lunico socio fondatore risponde in
solido con coloro che hanno agito per le operazioni compiute in nome della societ
prima delliscrizione nel registro dellimpresa mentre risponde limitatamente alla sua
quota per le obbligazioni sorte dopo lacquisto della personalit giuridica da parte
della societ. Al momento della sottoscrizione egli e tenuto a versare integralmente i
conferimenti in denaro mentre se viene meno la pluralit dei soci, i versamenti ancora
dovuti devono essere effettuati entro 90 giorni.
Negli atti e nella corrispondenza devessere indicata lunilateralit. Gli amministratori
devono depositare per liscrizione nel registro delle imprese una dichiarazione
contenente i dati dellunico socio. Quando si costituisce o ricostituisce la pluralit dei
soci, gli amministratori ne devono depositare apposita dichiarazione per l'iscrizione nel
registro delle imprese. L'unico socio o colui che cessa di essere tale pu provvedere
alla pubblicit.
I contratti della societ con l'unico socio o le operazioni a favore dell'unico socio sono
opponibili ai creditori della societ solo se risultano dal libro delle adunanze e delle
deliberazioni del consiglio di amministrazione o da atto scritto avente data certa
anteriore al pignoramento.
Lunico socio risponde illimitatamente per le obbligazioni sociali solo quando non
stata osservata la disciplina dellintegrale liberazione dei conferimenti e fino a quando
non stata attuata la specifica pubblicit.
PATRMONI DESTINATI
La tecnica dei patrimoni destinati ad uno specifico affare consente di evitare la
moltiplicazione formale delle societ dei i relativi costi e permette di raggiungere
risultati sostanzialmente identici operando direttamente sul patrimonio dellimpresa
societaria.
Ci sono 2 modelli di patrimoni destinati:
a) La S.p.a. pu costituire uno o pi patrimoni ciascuno dei quali destinato in via
esclusiva ad uno specifico affare, entro il 10% del proprio patrimonio netto. La
costituzione avviene con delibera a maggioranza assoluta del consiglio di
amministrazione che deve contenere alcuni dati identificativi dellaffare
(destinazione).
b) La S.p.a. pu stipulare un contratto di finanziamento di un affare pattuendo che
al rimborso siano destinati i proventi dellaffare stesso o parte di essi. Il
contratto deve indicare gli elementi essenziali delloperazione. I proventi
dell'operazione costituiscono patrimonio separato da quello della societ a
condizione:
1) che copia del contratto sia depositata per l'iscrizione presso l'ufficio del
registro delle imprese;
2) che la societ adotti sistemi di contabilizzazione idonei ad tenere separati i
proventi dal restante patrimonio della societ.

I CONFERIMENTI

I conferimenti costituiscono i contributi dei soci alla formazione del patrimonio iniziale
della societ e hanno la funzione di dotare la societ del capitale di rischio iniziale per
lo svolgimento dellattivit dimpresa.
Nella S.p.a., se nell'atto costitutivo non e stabilito diversamente, il conferimento deve
farsi in danaro. Alla sottoscrizione dell'atto costitutivo deve essere versato presso una
banca almeno il
25% dei conferimenti in danaro o, nel caso di costituzione con atto unilaterale, il loro
intero ammontare. Costituita la societ, gli amministratori possono chiedere in ogni
momento ai soci i versamenti ancora dovuti.
Se il socio non esegue i pagamenti dovuti, decorsi 15 giorni dalla pubblicazione di una
diffida nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, gli amministratori, offrono le azioni
agli altri soci per un corrispettivo non inferiore ai conferimenti ancora dovuti.
Il socio in mora nei versamenti non pu esercitare il diritto di voto.
E attestato limitatamente alle S.p.a. che non possano formare oggetto di
conferimento le prestazione dopera ma pu essere conferito anche un diritto reale di
godimento o qualunque prestazione sia suscettibile di valutazione economica
oggettiva e di immediata messa a disposizione della societ. Per il conferimento dei
beni in natura si segue il procedimento di stima (esperto nominato dal tribunale ecc.
).
E previsto oltre lobbligo dei conferimenti, che latto costitutivo possa stabilire
lobbligo per i soci delle cosiddette prestazioni accessorie, le quali non consistono in
denaro, purch ne sia determinato il contenuto, la durata, le modalit e il compenso,
nonch le sanzioni per eventuale inadempimento. Le azioni alle quali connesso
lobbligo di una prestazione accessoria non sono trasferibili senza il consenso degli
amministratori e gli obblighi previsti non possono essere modificati senza il consenso
di tutti i soci.

Capitolo II: Le azioni


Le azioni sono le quote di partecipazione dei soci nella S.p.a. e sono omogenee,
standardizzate liberamente trasmissibili e rappresentate da documenti che circolano
secondo la disciplina dei titoli di credito.
Le azioni devono essere tutte di uguale valore. Possono essere emesse, ma non
contemporaneamente:
- Azioni senza indicazione del valore nominale: lo statuto deve indicare solo il
capitale sottoscritto ed il numero di azioni emesse. La partecipazione del singolo
azionista sar espressa in una percentuale del numero complessivo delle azioni
emesse;
- Azioni con indicazione del valore nominale: lo statuto deve specificare il
capitale sottoscritto e il valore nominale di ciascuna azione (che potr essere
modificato solo attraverso una modifica dellatto costitutivo) nonch il loro
numero complessivo.
Il documento riferibile allazione deve avere anche un certo contenuto e deve indicare:
- Denominazione e sede della societ;
- Data atto costitutivo e sua iscrizione;
- Valore nominale (se sono senza allora il numero delle azioni e lammontare del
cap. soc);
- Diritti e obblighi inerenti;
- Sottoscrizione degli amministratori.
In nessun caso il valore dei conferimenti pu essere complessivamente inferiore
all'ammontare globale del capitale sociale.
Le azioni invece possono essere emesse per una somma superiore al loro valore
nominale (ma mai inferiore a questo) e ci accade soprattutto quando escluso o

limitato il diritto di opzione degli azionisti sulle azioni di nuova emissione e quindi il
valore reale sar superiore al valore nominale.
Due valori importanti delle azioni:
Valore di bilancio: rapporto tra patrimonio netto e numero di azioni;
Valore di mercato: valore di scambio delle azioni e risulta giornalmente dai listini
ufficiali in caso di azioni quotate.
Le azioni conferiscono uguali diritti ai possessori ma si tratta di uguaglianza soggettiva
perch possono essere emesse diverse categorie di azioni che incorporano diritti
diversi, non a caso esistono anche le azioni cosiddette speciali.
Le azioni speciali possono essere create con lo statuto o successive modificazioni dello
stesso e possono essere emesse da tutte le S.p.a.
Le azioni quindi sono dei titoli che conferiscono al possessore il diritto di essere socio e
quindi dessere titolare dei correlati diritti di partecipazione, i quali gli permettono di
partecipare attivamente alla vita della societ come il diritto di voto.
Pi azioni si posseggono, maggiore sar il peso allinterno della societ.
Va detto che ci possono esser e azioni senza voto ma esse non possono eccedere la
met del capitale.
Le categorie pi importanti di azioni:
- Ordinarie (conferiscono diritto agli utili e alla liquidazione: BASE)
- Senza voto
- Con diritto di voto limitato (limitato ad alcuni argomenti, subordinato al
verificarsi di talune condizioni);
- Di risparmio (solo per societ quotate in mercati regolamentati: incentivano
linvestimento in azioni, offrendo ai risparmiatori titoli meglio rispondenti ai loro
interessi);
- Di godimento (hanno luogo in caso di riduzione di capitale per esuberanza dello
stesso rispetto al conseguimento delloggetto sociale: i titolari avranno minori
diritti rispetto ai titolari di azioni non rimborsate. Es: non hanno diritto di
voto);
- Privilegiate (attribuiscono un diritto di preferenza nella distribuzione degli utili
e/o nel rimborso del capitale in caso di scioglimento della societ);
- Correlate allattivit sociale (ossia fornite di diritti patrimoniali correlati
allattivit di un determinato settore);
- Ai prestatori di lavoro (lassemblea straordinaria decide di convertire alcuni o
tutti gli utili in azioni assegnandole ai prestatori di lavoro e conseguentemente
aumenta il capitale sociale per lammontare di questo valore) Questultimo un
modo per legare i lavoratori allimpresa piuttosto che farli avere direttamente in
busta paga.
In quanto liberamente trasferibili, le azioni sono libere di circolare. Ogni azione
incorpora quindi dei diritti che per essere trasferiti necessitano del contestuale
trasferimento del documento che li incorpora. Ma che accade se la societ decide di
non emettere azioni?
1) La societ non emette titoli: il trasferimento si ha con liscrizione del
nome del nuovo socio sul libro dei soci;
2) Azioni dematerializzate: il trasferimento avviene sui conti destinati a
registrare i movimenti degli strumenti finanziari;
Le azioni si possono distinguere in:
Azioni al portatore: non indicato il nome del titolare e il trasferimento avviene
tramite la semplice consegna;

Azioni nominative: qui vi indicato il nome del titolare, perci oltre alla
consegna serve che il titolo rechi il nome del nuovo azionista. Per fare ci ci
sono due modi: o attraverso girata (autenticata da notaio) o con transfert (nome
dellacquirente sia sullazione che annotazione sul libro soci quindi doppia
annotazione).

In caso di usufrutto o pegno, il diritto di voto spetta al creditore pignoratizio o


allusufruttuario che non deve ledere linteresse del socio, mentre gli altri diritti
amministrativi spettano al socio.
Esistono per dei limiti alla circolazione delle azioni (oltre a quelli gi menzionati per le
azioni con prestazioni accessorie):
1) Fino a quando le valutazioni non sono controllate, le azioni corrispondenti ai
conferimenti sono inalienabili e restano depositate presso la societ;
2) I soci possono determinare limiti convenzionali;
3) I sindacati di blocco possono limitare lingresso di terzi non graditi in societ e
vincolano solo i contraenti;
4) Latto costitutivo pu contenere limiti particolari quali ad esempio 3 tipi di
clausole come:
- Clausole di prelazione: impongono al socio che voglia vendere azioni di offrirle
prima agli altri soci;
- Clausole di gradimento: clausole che subordinano il trasferimento di azioni al
gradimento di organi sociali quasi sempre il consiglio di amministrazione
(clausole di mero godimento);
- Clausole di riscatto: prevedono un potere di riscatto da parte della societ o dei
soci al verificarsi di determinate situazioni.
Tali clausole vanno inserite o rimosse con delibera dellassemblea
straordinaria.

Va detto anche che in nessun caso la societ possa sottoscrivere azioni proprie e
questo un divieto assoluto. Se ci accadesse:
- In caso di sottoscrizione diretta, si intendono sottoscritte e responsabili sono i
promotori i fondatori o gli amministratori che devono liberarle;
- In caso di sottoscrizione indiretta (terzi che sottoscrivono per la societ)
considerato sottoscrittore il terzo per conto proprio.
Quello che pu fare la societ invece acquistare azioni proprie, nei limiti delle riserve
disponibili e degli utili distribuibili risultanti dallultimo bilancio; possono essere
acquistate solo azioni interamente liberate. Si fa con delibera dellassemblea ordinaria
e il valore nominale delle azioni acquistate non pu eccedere la decima parte del
capitale sociale.
Lacquisto reciproco di azioni consentito solo quando tra le due societ esista un
rapporto di controllo e nessuna delle 2 quotata in borsa.
La societ controllata non pu esprimere diritto di voto nella assemblee della
controllante.
Gli incroci azionari sono consentiti quando una delle due societ o entrambe sono
quotate in borsa ma tra di loro non sussiste un rapporto di controllo: in questo caso se
una sola delle due quotata in borsa, lincrocio consentito per un massimo del 10%
de capitale con diritto di voto; se entrambe sono quotate lincrocio consentito per il
2% del capitale con diritto di voto.

PARTECIPAZIONI RILEVANTI
Il passaggio di pacchetti azionari di controllo di societ quotate deve avvenire con la
massima trasparenza. Il lancio di unofferta pubblica obbligatorio quando trasferito
il pacchetto di controllo di una societ:
- Opa successiva totalitaria: consente agli azionisti di minoranza di uscire dalla
societ a seguito del mutamento dellazionista di controllo. Chiunque detiene un
partecipazione superiore al 30% delle azioni ordinarie di una S.p.a. quotata e
tenuto a promuovere unOpa sulla totalit delle azioni ordinarie ancora in
circolazione. Il prezzo minimo offerto e la media aritmetica fra il prezzo medio
ponderato di mercato dellultimo anno quello pi elevato.
- Opa residuale: consente agli azionisti di minoranza luscita dalla societ ad un
prezzo equo quando la stessa in pugno ad un gruppo di controllo. Chiunque
detiene un partecipazione superiore al 90% delle azioni ordinarie di una S.p.a.
quotata e tenuto a promuovere unOpa sulla totalit delle azioni ordinarie
ancora in circolazione al prezzo fissato dalla CONSOB.

LASSEMBLEA
La S.p.a. si caratterizza per la presenza necessaria di 3 organi:
1. lassemblea dei soci;
2. lorgano amministrativo;
3. lorgano di controllo interno.
Oggi ci sono 3 sistemi di amministrazione e controllo:
Sistema tradizionale: e basato sulla presenza dellorgano amministrativo e del
collegio sindacale, il cui controllo contabile stato sottratto ed affidato al revisore
contabile o alla societ di revisione;
Sistema dualistico: in esso lamministrazione ed il controllo sono esercitati da un
consiglio di sorveglianza e da un consiglio di gestione;
Sistema monistico: in esso lamministrazione ed il controllo sono esercitati dal
consiglio di amministrazione e da un comitato per il controllo sulla gestione.
Lassemblea e lorgano composto dalle persone dei soci ed ha la funzione di formare
la volont della societ deliberando secondo il principio maggioritario e si distingue in:
- Ordinaria: approva il bilancio, nomina e revoca gli amministratori, nomina il
collegio sindacale, determina il compenso degli amministratori e dei sindaci
ecc.;
- Straordinaria: delibera sulle modificazioni dello statuto, sui poteri dei liquidatori
e su ogni altra materia attribuitagli dalla legge.
In pi: lassemblea ordinaria va convocata almeno una volta lanno, entro il termine
previsto dallo statuto e comunque non oltre120 giorni dopo la chiusura dellesercizio
sociale,
Gli amministratori devono convocare lassemblea quando ne sia fatta richiesta da una
percentuale minima del 10% del capitale sociale o percentuale minore prevista nello
statuto.
Pu in assenza di convocazione, lassemblea si reputa regolarmente costituita quando
radunato lintero capitale sociale e partecipano alla stessa la maggioranza dei
componenti degli organi amministrativi e di controllo.
Assemblea ordinaria delibera a maggioranza assoluta.
Assemblea straordinaria e delibera col voto favorevole di almeno 2/3 del capitale
rappresentato in assemblea.

Versa in conflitto dinteresse lazionista che in una determinata deliberazione ha un


interesse personale contrastante con quello della societ. In questa situazione al socio
non e pi vietato di votare, ma la deliberazione approvata con il voto determinante di
soci che abbiano, per conto proprio o di terzi, un interesse in conflitto con quello della
societ e impugnabile.
Quindi per essere annullata la delibera adottata col voto del socio in conflitto
dinteressi occorre che il suo voto sia stato determinante e che la delibera possa
danneggiare la societ
I sindacati di voto sono accordi con i quali alcuni soci simpegnano a concordare
preventivamente il modo in cui votare in assemblea. Possono avere carattere
occasionale o permanente ed in questo ultimo caso possono essere a tempo
determinato o indeterminato nonch riguardare tutte le delibere o solo quelle di un
determinato tipo.
La deliberazione non pu essere annullata:
1. per la partecipazione all'assemblea di persone non legittimate, salvo che tale
partecipazione sia stata determinante ai fini della regolare costituzione
dell'assemblea;
2. per l'invalidit di singoli voti o per il loro errato conteggio, salvo che il voto invalido
o l'errore di conteggio siano stati determinanti ai fini del raggiungimento della
maggioranza richiesta;
3. per l'incompletezza o l'inesattezza del verbale, salvo che impediscano
l'accertamento del contenuto, degli effetti e della validit della deliberazione.
Gli amministratori (che formano il consiglio di amministrazione ma la S.p.a. pu avere
anche un amministratore unico) sono lorgano cui e affidata la gestione dellimpresa e
ad essi spetta compiere le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale.
Essi hanno le seguenti funzioni, esercitate in posizione di formale autonomia rispetto
allassemblea:
1) Deliberano su tutti gli argomenti attinenti alla gestione della societ che non siano
riservati per legge allassemblea (potere gestorio);
2) Hanno la rappresentanza generale della societ (potere di rappresentanza);
3) Danno impulso allattivit dellassemblea;
4) Devono curare la tenuta dei libri e delle scritture contabili della societ e devono
redigere il progetto di bilancio;
5) Devono prevenire il compimento di atti pregiudizievoli per la societ o evitarne e
attenuarne le conseguenze dannose.
La nomina degli amministratori spetta all'assemblea, fatta eccezione per i primi
amministratori, che sono nominati nell'atto costitutivo.
Gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a 3 esercizi e
sono cause di cessazione:
- Scadenza del termine;
- Revoca;
- Rinuncia (DIMISSIONI);
- Decadenza (cause dineleggibilit);
- Morte.
Sono valide le clausole statutarie che prevedono la cessazione di tutti gli
amministratori e la ricostruzione dellintero collegio da parte dellassemblea a seguito
della cessazione di alcuni amministratori.
Quando l'amministrazione e affidata a pi persone, queste costituiscono il consiglio di
amministrazione. Questo sceglie tra i suoi componenti il presidente, se questi non e
nominato dall'assemblea.
Le deliberazioni del consiglio di amministrazione sono prese a maggioranza assoluta
dei presenti e non ammessa la rappresentanza per il voto.

Se lo statuto o l'assemblea lo consentono, il consiglio di amministrazione pu delegare


proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo composto da alcuni dei suoi componenti.
Gli amministratori delegati sono organi unipersonali e agiscono disgiuntamente o
congiuntamente. Essi hanno la rappresentanza della societ.
Gli amministratori sono responsabili civilmente del loro operato in ben 3 direzioni:
- Verso la societ: sono solidalmente responsabili verso la societ dei danni
derivanti dal loro operato e se essendo a conoscenza di fatti pregiudizievoli per
la societ, non hanno fatto quanto potevano per evitare o almeno attenuare le
conseguenze dannose di questi fatti. La loro responsabilit per colpa. Se viene
deliberata lazione di responsabilit verso gli amministratori bisogna provvedere
alla loro sostituzione.
- Verso i creditori sociali: Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali
solo per l'inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dellintegrit
del patrimonio sociale.
- Verso i singoli soci o terzi: Devono ricorrere il compimento da parte degli
amministratori di un atto illecito nellesercizio del loro ufficio e la produzione di
un danno diretto al patrimonio del singolo socio o del singolo terzo.

IL COLLEGIO SINDACALE

Il collegio sindacale e lorgano di controllo interno della S.p.a. con funzioni di vigilanza
sulla amministrazione della societ.
Nelle S.p.a. non quotate, il collegio sindacale si compone di 3 o 5 membri effettivi, soci
o non soci. Devono inoltre essere nominati 2 sindaci supplenti (art. 2397). Nelle S.p.a.
quotate, fermo restando il numero minimo di 3 sindaci effettivi e 2 supplenti, latto
costitutivo pu determinare liberamente il numero dei sindaci. I primi sindaci sono
nominati nellatto costitutivo, successivamente essi sono nominati dallassemblea
ordinaria.
Nelle S.p.a. non quotate almeno un membro effettivo ed uno supplente devono essere
scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili, mentre i restanti, se non iscritti
nel registro dei revisori contabili, devono essere scelti fra gli iscritti negli albi
professionali.
Non possono essere eletti come membri:
- Coniuge, parenti o affini degli amministratori della societ sia di quelle
controllate che delle controllanti o di comune controllo;
- Coloro che sono legati alla societ o alle controllate o alla controllante o alle
societ di comune controllo tramite rapporto di lavoro o rapporto continuativo di
consulenza.
I sindaci restano in carica 3 esercizi e possono essere revocati solo per giusta causa.
Il controllo del collegio sindacale ha per oggetto lamministrazione della societ
globalmente intesa e si estende a tutta lattivit sociale al fine di assicurare che la
stessa venga svolta nel rispetto della legge e dellatto costitutivo nonch dei principi
di corretta amministrazione.
Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il controllo contabile e
esercitato da una societ di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili.
I sindaci devono adempiere i loro doveri con la professionalit e la diligenza richieste
dalla natura dell'incarico; sono responsabili, anche penalmente, della verit delle loro
attestazioni e devono conservare il segreto sui fatti e sui documenti di cui hanno
conoscenza per ragione del loro ufficio.
CONTROLLO CONTABILE
Ci sono 3 discipline:
1) Nelle S.p.a. che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il controllo
contabile esercitato da un revisore contabile o da una societ di revisione,
iscritti nel registro;

2) Nelle S.p.a. che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il controllo
contabile esercitato solo da una societ di revisione iscritta nel registro;
3) Nelle S.p.a. quotate lattivit di revisione e riservata alle societ di revisione
iscritte in un apposito albo speciale tenuto dalla CONSOB.
Il revisore o la societ incaricata del controllo contabile:
Verifica, nel corso dell'esercizio e con periodicit almeno trimestrale, la regolare
tenuta della contabilit sociale e la corretta rilevazione nelle scritture contabili
dei fatti di gestione;
Verifica se il bilancio di esercizio e, ove redatto, il bilancio consolidato
corrispondono alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti
eseguiti e se sono conformi alle norme che li disciplinano;
Esprime con apposita relazione un giudizio sul bilancio di esercizio e sul bilancio
consolidato, ove redatto.
Nelle societ quotate il giudizio sul bilancio pu essere:
- giudizio senza rilievi;
- giudizio con rilievi;
- giudizio negativo;
- dichiarazione dimpossibilita di esprimere il giudizio.

Capitolo VI: Il bilancio


Il bilancio e il documento contabile che rappresenta in modo chiaro, veritiero e
corretto, la situazione patrimoniale e finanziaria della societ alla fine di ciascun
esercizio nonch il risultato economico dellesercizio stesso.
Il bilancio costituisce per i soci il solo strumento legale dinformazione contabile
sullandamento degli affari sociali e costituisce per i creditori sociali il mezzo per
conoscere la consistenza del patrimonio della societ.
Nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi:
1) la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva
della continuazione dell'attivit;
2) si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura
dell'esercizio;
3) si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio,
indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento;
5) gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati
separatamente;
Il bilancio desercizio e formato da 3 documenti: lo stato patrimoniale, il contro
economico e la nota integrativa.
Lo stato patrimoniale rappresenta in modo sintetico la composizione quantitativa e
qualitativa della patrimonio della societ e la sua situazione finanziaria nel giorno della
chiusura dellesercizio.
Il conto economico espone il risultato economico dellesercizio attraverso la
rappresentazione dei costi e degli oneri sostenuti, nonch dei ricavi e degli altri
proventi conseguiti nellesercizio. Deve essere redatto in forma espositiva scalare.
La nota integrativa, illustra e specifica le voci dello stato patrimoniale e del conto
economico fornendo informazioni integrative.

Capitolo VII: Le modificazioni dello statuto


Ogni modificazione dellatto costitutivo di una S.p.a. va deliberata dallassemblea
straordinaria. Ogni qualvolta ci accade, la modificazione e il suo testo integrale vanno
iscritti nel registro delle imprese.
Resta la facolt di recedere in tutto o in parte delle loro azioni, per i soci che non
hanno concorso alle deliberazioni di:
- Modifica delloggetto sociale;
- Trasformazione della societ;
- Trasferimento della sede allestero;
- Revoca dello stato di liquidazione;
Vicende modificative:
- Aumento del capitale sociale (reale o nominale cio a pagamento o gratuito);
- Riduzione del capitale (per perdite oltre o non oltre 1/3);

Capitolo VIII: Le obbligazioni


Le obbligazioni sono titoli di credito che danno diritto ad una remunerazione periodica
fissa e al rimborso del valore nominale del capitale prestato alla scadenza pattuita.
Il rimborso si ha solo in caso di liquidazione della societ e sempre che residui un
attivo dopo che sono stati soddisfatti tutti i creditori sociali;
Tipi di obbligazioni:
- Obbligazioni partecipanti (remunerazioni periodica commisurata agli utili di
bilancio dellemittente);
- Obbligazioni convertibili in azioni (danno facolt allobbligazionista di convertirle
in partecipazione dellemittente o di una sua controllata);
- Obbligazioni con warrant (danno il diritto di sottoscrivere o acquistare azioni
dellemittente);
- Obbligazioni subordinate (il diritto degli obbligazionisti al rimborso del capitale
subordinato al soddisfacimento degli altri creditori).
La societ pu emettere obbligazioni al portatore o nominative per somma
complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e
delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato.
Questo limite pu essere superato per se:
- Le obbligazioni in eccedenza vengono destinate alla sottoscrizioni da parte di
investitori professionali;
- Se lemissione di obbligazioni garantita da ipoteca di primo grado su immobili
di propriet della societ;
- In caso di particolari situazioni che riguardano leconomia nazionale su
provvedimento dellautorit governativa.
Linsieme degli obbligazionisti forma il gruppo degli obbligazionisti che tutela gli stessi
attraverso due organi:

1) Assemblea degli obbligazionisti: che nomina e revoca il rappresentante comune,


e delibera sulle modificazioni delle condizioni di prestito e su altri argomenti di
interesse comune;
2) Rappresentante comune: pu essere nominato dallassemblea altrimenti viene
nominato dal tribunale su richiesta di uno o pi obbligazionisti; la nomina va
iscritta nel registro delle imprese.

Capitolo IX: Lo scioglimento della societ per azioni


Innanzitutto le S.p.a. si sciolgono per le cause previste dalla legge che sono
principalmente 3:
- Quando latto costitutivo non stipulato in forma di atto pubblico;
- Quando loggetto sociale illecito;
- Quando nellatto costitutivo mancano totalmente indicazioni circa
denominazione della societ, conferimenti, ammontare del capitale, oggetto
sociale.
Le altre cause di scioglimento sono:
- Decorso del termine (pu essere prorogato);
Conseguimento delloggetto sociale o sopravvenuta impossibilit di
conseguirlo;
- Impossibilit di funzionamento o inattivit continuata dellassemblea;
- Riduzione del capitale al di sotto del minimo legale;
- Deliberazione dellassemblea di scioglimento anticipato.

Capitolo X: La societ in accomandita per azioni


Analogamente alla s.a.s. esistono due categorie di soci nella s.a.p.a.:
- Soci accomandatari: responsabilit illimitata e solidale;
- Soci accomandanti: responsabilit limitata alla quota di capitale sottoscritta.
Le quote di partecipazione come nella S.p.a. sono rappresentate da azioni.
Gli accomandatari sono necessariamente amministratori e viceversa.
In caso di cessazione di tutti gli amministratori, la societ si scioglie se nel termine di
180 gg non vengono sostituiti e se gli stessi non accettano la carica.
Per questo periodo viene nominato un amministratore provvisorio che si occupa di
svolgere gli atti di ordinaria amministrazione che per non assume la carica di socio
accomandatario.
Per la formazione della denominazione sociale serve il nome di almeno un socio
accomandatario seguito dalla sigla s.a.pa.
Le modificazioni dellatto costitutivo necessitano delle maggioranze previste per
lassemblea straordinaria della S.p.a. e devono inoltre essere approvate da tutti i soci
accomandatari.

Capitolo XI: La societ a responsabilit limitata


La s.r.l. e una societ di capitali nella quale per le obbligazioni sociali risponde soltanto
la societ col suo patrimonio e le partecipazioni dei soci non possono essere
rappresentate da azioni.
Il capitale sociale minimo richiesto e di 10.000. La denominazione sociale pu essere
liberamente formata ma deve contenere lindicazione di s.r.l.. Nel caso di societ
contratta a tempo indeterminato il diritto di recesso compete al socio in ogni momento
e pu essere esercitato con un preavviso di almeno 180 giorni; l'atto costitutivo pu
prevedere un periodo di preavviso di durata maggiore purch non superiore ad un
anno. La s.r.l. unipersonale segue la stessa disciplina della S.p.a. unipersonale.

Per quanto riguarda i conferimenti, possono essere conferiti tutti gli elementi
dell'attivo suscettibili di valutazione economica. Alla sottoscrizione dell'atto costitutivo
deve essere versato presso una banca almeno il 25% dei conferimenti in danaro e in
caso di costituzione unilaterale, lintero ammontare.
Il versamento pu essere sostituito dalla stipula, per un importo almeno
corrispondente, di una polizza di assicurazione o di una fideiussione bancaria.
Chi conferisce beni in natura o crediti deve presentare la relazione giurata di un
esperto.
Se l'atto costitutivo lo prevede, la societ pu emettere titoli di debito che pero sono
sottratti alla disciplina delle obbligazioni della S.p.a.
I titoli emessi possono essere sottoscritti soltanto da investitori professionali.
Nella s.r.l. dal momento che la partecipazione non pu essere costituita da azioni, il
capitale viene diviso in base al numero di soci e ciascun socio diventa titolare di una
quota di partecipazione corrispondente alla frazione di capitale sociale sottoscritta.
Le quote come ovvio che sia, possono essere di diverso ammontare e i diritti sociali
spettano ai soci in misura della partecipazione posseduta. Se latto costitutivo non
prevede diversamente, la quota di partecipazione in misura proporzionale al
conferimento.
Il diritto di recesso del socio di una s.r.l. compete:
- Quando il socio non abbia acconsentito al cambiamento delloggetto della
societ, alla sua fusione o scissione o al trasferimento della sede allestero;
- Nel caso di societ contratta a tempo determinato, il recesso va comunicato con
preavviso di almeno 180 gg, o altro termine previsto dallatto costitutivo purch
non ecceda un anno.
Ovviamente chi recede ha diritto al rimborso della propria quota.
La partecipazione pu formare oggetto di espropriazione ed liberamente
trasmissibile per atto tra vivi per effetto del semplice consenso e ha effetto di fronte
alla societ al momento delliscrizione nel libro dei soci.
Se lamministrazione affidata a pi persone si ha il consiglio di amministrazione ed
essi operano in maniera disgiunta o congiunta.
Pu anche essere prevista la nomina di un collegio sindacale quando il capitale sociale
della s.r.l. in questione ecceda quello minimo previsto per la S.p.a. (120.000 euro) o se
non ricorrono le condizioni per la redazione del bilancio in forma abbreviata.
Ogni socio non amministratore ha diritto ad avere notizie sullandamento della societ
e sugli affari sociali e ha diritto alla consultazione dei libri sociali.
Per la distribuzione degli utili ci si rif grosso modo alla disciplina dettata per la S.p.a.
Si pu anche disporre sia laumento che la riduzione del capitale sociale secondo le
norme dettate per la S.pa.

Capitolo XII: Le societ cooperative


Le societ cooperative sono societ a capitale variabile che si caratterizzano per lo
specifico scopo perseguito nello svolgimento dellattivit dimpresa: lo scopo
mutualistico e quindi senza fine di speculazione privata.
Lo scopo-mezzo per le cooperative quello dellesercizio in comune di unattivit
economica, cos come per le societ lucrative, ma la differenza sta nello scopo-fine
che appunto quello mutualistico. Lo scopo mutualistico consiste nel fornire beni o
servizi od occasioni di lavoro direttamente ai membri dellorganizzazione a condizioni
pi vantaggiose di quelle che otterrebbero sul mercato. Quindi destinatari dellattivit
dimpresa sono proprio i soci.
Il risultato economico quindi che perseguono i soci, pu realizzarsi anche in un
vantaggio economico sotto forma di risparmio di spesa per esempio.

Non detto per che lattivit lucrativa non possa coesistere con lo scopo
mutualistico: tanto vero che lunica incompatibilit con questo scopo costituito
soltanto dalla divisione degli utili ai soci.
Le cooperative a mutualit prevalente sono caratterizzate da:
- Proprio quanto appena detto, ossia clausole che limitano la distribuzione degli
utili e riserve ai cooperatori;
- E poi lattivit di una cooperativa deve essere svolta prevalentemente con
lattivit lavorativa dei soci.
Perdono la qualifica di cooperative quelle societ che per due esercizi consecutivi non
rispettano queste condizioni. Queste cooperative si iscrivono in uno specifico albo
tenuto dal ministero delle attivit produttive.
Le cooperative di medie-grandi dimensioni seguono la disciplina della S.p.a., mentre
quelle piccole quella della s.r.l.
Cos come per la s.r.l. e la S.p.a. la costituzione va fatta per atto pubblico e se i soci
sono persone fisiche ne bastano 3 per costituirla, altrimenti il numero minimo di 9.
Per le obbligazioni sociali risponde la sola cooperativa col proprio patrimonio e la
disciplina dei conferimenti ricalca quella della S.p.a. e della s.r.l.
Qui per la partecipazione sociale pu anche essere rappresentata da azioni il cui
valore minimo deve essere almeno 25 euro e massimo 500 e dove previsto dalla
legge, nessun socio pu avere una quota superiore a 1000 euro.
La categoria dei soci sovventori quella che riguarda quei soci non specificatamente
interessati allaspetto mutualistico ed il loro ruolo semplicemente quello di apportare
il capitale di rischio necessario per lo svolgimento dellattivit.
I loro conferimenti sono rappresentati da azioni e i voti attribuiti ai sovventori non
possono mai eccedere 1/3 dei voti attribuiti a tutti i soci. Ognun sovventore pu
detenere un massimo di 5 voti.
In pi essi possono anche essere amministratori ma la maggioranza degli
amministratori deve essere costituita da soci cooperatori.
Le cooperative possono anche emettere obbligazioni per la raccolta di capitale di
risparmio in misura che non ecceda lammontare del capitale versato e delle riserve
risultanti dallultimo bilancio approvato.
Gli organi delle cooperative sono gli stessi della S.p.a. ma ci sono delle differenze:
- Ciascun socio qui ha un solo voto indipendentemente dal numero di azioni
possedute (solo i soci persone giuridiche arrivano a un max. di 5 voti);
- Il socio pu farsi rappresentare solo da un altro socio ed un socio pu
rappresentare al massimo 10 soci;
Gli amministratori possono restare in carica fino a un massimo di 3 mandati
consecutivi e come nella s.r.l. la nomina del collegio sindacale si rende necessaria solo
quando il capitale sociale della cooperativa supera il limite minimo previsto per la
S.p.a. o quando non ricorrono le condizioni per la redazione del bilancio in forma
abbreviata.
Al collegio dei probiviri affidata la risoluzione delle controversie tra soci o tra soci e
societ.
Per quanto riguarda le riserve, qualunque sia lammontare del fondo di riserva legale
ad esso deve essere attribuito almeno il 30% degli utili netti annuali e una quota di
questi del 3% deve essere destinata ai fondi per lo sviluppo della cooperazione.
Per le cooperative a mutualit prevalente infine esistono alcuni limiti:
- Non possono essere distribuiti dividendi in misura superiore allinteresse
massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di 2 punti e mezzo rispetto al
capitale effettivamente versato;
- Divieto di remunerare strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci
cooperatori i misura superiore a 2 punti rispetto al limite previsto per i
dividendi;

Divieto di distribuire riserve ai cooperatori;


Obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della societ, dellintero
patrimonio sociale, dedotto solo il capitale e i dividendi eventualmente
maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione.

In tutte le cooperative possono essere comunque distribuiti dividendi se il rapporto tra


patrimonio netto e complessivo indebitamento superiore a .
I ristorni sono i rimborsi nei confronti dei soci di parte del prezzo pagato per i beni o
servizi acquistati dalla cooperativa a prezzi di mercato.
Un socio pu anche essere escluso se previa intimazione da parte degli
amministratori, non esegue in tutto o in parte il pagamento delle quote o azioni
sottoscritte.
In caso di morte o viene liquidata la quota agli eredi, oppure essi possono subentrare
se posseggono i requisiti per lammissione. Se ci sono pi eredi devono nominare un
rappresentante comune.
La cooperativa si scioglie per le stesse cause previste per la S.p.a. con la sola
differenza che solo la perdita totale del capitale causa di scioglimento
IL FALLIMENTO
Procedura che mira alla liquidazione del patrimonio dellimprenditore, opportunamente
reintegrato, per ripartirlo tra i creditori secondo i criteri della parit di trattamento.
Per potersi avere dichiarazione di fallimento occorre:
- Che si tratti di imprenditore commerciale non piccolo;
- Che egli si trovi in stato dinsolvenza.
Linsolvenza una situazione una situazione che riguarda il patrimonio
dellimprenditore tra i quali indici pu esserci linadempimento.
Il fallimento pu essere dichiarato:
- Dallimprenditore stesso (per sottrarsi ad alcune azioni esecutive)
- Da uno o pi creditori;
- Dallo stesso tribunale dufficio.
ORGANI DEL FALLIMENTO sono:
- Il tribunale fallimentare: investito di tutta la procedura e nomina il giudice
delegato e il curatore (altri organi);
- Il giudice delegato: dirige le operazioni del fallimento e vigila sulloperato del
curatore (nomina anche il comitato dei creditori);
- Il curatore: amministra il patrimonio fallimentare sotto la direzione del giudice
delegato;
- Il comitato dei creditori; si compone di 3 o 5 membri scelti dai creditori ed
nominato dal giudice delegato.
EFFETTI DEL FALLIMENTO SONO:
- Effetti patrimoniali: il fallito perde lamministrazione e la disponibilit dei suoi
beni (non per quelli strettamente personali); ha diritto ad abitare nella sua casa
finch non la vende; se privo di mezzi di sussistenza il giudice pu concedergli
un sussidio a titolo di alimenti;
- Effetti personali: perde il diritto alla libert di movimento e segreto epistolare;
perde anche lelettorato attivo e passivo;
- Effetti penali: esposto a sanzioni penali per reati occorsi prima e dopo il
fallimento (come la bancarotta semplice e fraudolenta).

I creditori concorsuali si distinguono in:


- Creditori chirografari: partecipano solo alla ripartizione allattivo in proporzione
dei loro crediti;
- Creditori privilegiati: hanno un diritto di prelazione sul ricavato dalla vendita di
un bene oggetto della loro garanzia;
- Creditori della massa: diventano creditori del fallito dopo la dichiarazione
fallimentare per atti legalmente compiuti dagli organi fallimentari.
Si ha prima laccertamento del passivo, e quindi la procedura si apre con la domanda
di ammissione al passivo dei creditori specificando le ragioni di prelazione
accompagnata da documenti idonei a dimostrare il credito vantato.

Il fallimento si chiude per:


- Ripartizione integrale dellattivo;
- Pagamento integrale dei debitori ammessi al passivo;
- Mancata presentazione di ammissione allo stato passivo nei termini stabiliti;
- Concordato fallimentare.
Questultimo permette allimprenditore fallito di chiudere definitivamente i rapporti
pregressi con il ceto creditorio con il pagamento integrale dei creditori privilegiati ed il
pagamento in percentuale dei creditori chirografari ottenendo contestualmente la
liberazione dei beni soggetti alla procedura fallimentare.
CONCORDATO PREVENTIVO
Si chiama preventivo perch pu essere attuato prima che si verifichi il fallimento e
serve a regolare mediante un accordo il rapporto coi creditori in modo da evitare il
fallimento.
Sono ammessi a farne uso solo gli imprenditori che riescono a pagare anche almeno il
40% dei creditori chirografari e limprenditore che sia iscritto nel registro delle imprese
da almeno due anni e che abbia tenuto regolare contabilit.
Ci sono due tipi di concordato:
- Concordato con garanzia: con il debitore che offre garanzie reali di poter pagare
per intero i creditori privilegiati e almeno il 40% dei chirografari;
- Concordato con cessione: il debitore deve offrire la cessione di tutti i suoi beni
assoggettabili.
Non c il preventivo accertamento giudiziario del passivo e la procedura inizia con la
domanda di ammissione.

Capitolo XXVI: Lamministrazione controllata


Lamministrazione controllata consente allimprenditore che si trova in una situazione
di crisi temporanea e reversibile, in una situazione di temporanea difficolt di
adempiere le proprie obbligazioni, di superare tale situazione attraverso il risanamento
economico e finanziario dellimpresa nellinteresse preminente degli stessi creditori, se
esistono comprovate possibilit di risanare limpresa. Lamministrazione controllata e
un beneficio riservato agli imprenditori meritevoli per aver svolto la loro attivit in
modo corretto.
La procedura comincia con la domanda di ammissione del debitore al tribunale con cui
egli chiede una dilazione dei pagamenti per un periodo non superiore a 2 anni
sottoponendosi al controllo della gestione. Va valutata previamente la meritevolezza
dellimprenditore ed necessaria lapprovazione dei creditori. Se la domanda viene
accolta viene nominato il giudice delegato e il commissario giudiziale.

You might also like