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Corso di Laurea in Scienze Geografiche

Laboratorio G.I.S.

Lezione 2

Cartografia di base e acquisizione dati


Con informazione spaziale intendiamo linformazione riferita ad oggetti
nello spazio ed alle relazioni tra questi. Con il termine geografico
intendiamo la descrizione degli oggetti del mondo reale.
Diventa pertanto indispensabile lutilizzo di un riferimento spaziale di
base che si diversifica in funzione dellapplicazione e quindi del contesto
organizzativo in cui si intende sviluppare il GIS.
Questo quadro di riferimento spaziale di base che varia in funzione
dellambito applicativo, normalmente inteso come cartografia di base.
E il contesto organizzativo che determina quale riferimento di base
assumere. Infatti lapplicazione GIS pu essere realizzata a diverse scale:
dalla scala delloggetto singolo (facciata di edificio, stanza, ecc.) alla scala
cartografica (topografica, corografica, geografica).
Esempi di informazione territoriale di base:
Cartografia I.G.M.I.
Cartografia dellIstituto Geografico Militare Italiano.
Cartografia Catastale
Cartografia Catasto Terreni
Carta Tecnica Regionale
Cartografia Regionale
Ortofoto A.I.M.A.
Ortofoto piano derivato da riprese aeree dellAzienda di
Stato per gli Interventi nel Mercato Agricolo
Cartografia Comunale
Cartografia ISTAT
La cartografia catastale una informazione tematica spesso utilizzata, in
ambito applicativo, al posto dellinformazione di base.
Gli Enti Cartografici di Stato vennero definiti con legge del 2 Febbraio
1960:
Istituto Geografico Militare (IGM)
Istituto Idrografico della Marina (IIM)

Centro Informazioni Geotopografiche dellAeronautica (CIGA)


Dipartimento del Territorio (Catasto)
Servizio Geologico
In seguito allinserimento di nuovi articoli nella Costituzione (artt. 87, 117,
118), alle Regioni sono attribuiti compiti di programmazione e governo1 del
territorio tra cui la produzione cartografica
Cartografia Tecnica Regionale del territorio di competenza.

Stralcio di Foglio catastale

Le cartografie di base maggiormente utilizzate sono:


cartografia I.G.M. (www.igmi.org)
cartografia catastale (www.agenziaterritorio.gov.it)
carta tecnica regionale (www.regione.emilia-romagna.it/carto/)
Risultano inoltre in forte crescita le richieste di immagini ottenute
mediante telerilevamento (delle quali lortofotopiano e la cartografia
aerofotogrammetrica costituiscono alcuni prodotti) in particolare quelle
di tipo satellitare.
Il telerilevamento (remote sensing) una tecnica di rilievo basata
sullacquisizione dellinformazione delloggetto rilevato senza essere a
contatto con questo. Rientrano nel telerilevamento le acquisizioni da
satellite, da aerofotogrammetria, da radar, lidar, sonar, ecc.
La tecnica si basa sulla rilevazione e registrazione delle onde
elettromagnetiche ed acustiche (nel caso del Sonar).
I sistemi di rilevamento vengono definiti in Attivi e Passivi a seconda che
limpulso dellonda sia ricevuto da chi lha anche emesso ovvero sia
solamente rilevato ma prodotto da una sorgente naturale (es. il sole).
La tecnologia del telerilevamento, in particolare per la produzione di
immagini satellitari, si sviluppata in maniera esponenziale negli ultimi
1

A. Lodovisi S. Torresani, Storia della Cartografia, Patron Editore Bologna 2000

anni fino a garantire tolleranze di precisioni planimetriche oggi anche


inferiori ai 50 cm. con costi decisamente contenuti. In considerazione di
questi due importanti fattori, oggi laggiornamento cartografico viene
appoggiato su immagini da satellite ad alta risoluzione.
La stessa Regione Emilia Romagna ha acquisito tra marzo e settembre
2003 immagini e ortofotocarte da satellite per laggiornamento delle
carte tecniche regionali (CTR) e delle cartografie Comunali. Il satellite
utilizzato il satellite americano Quick Bird (www.digitalglobe.com)
gestito dalla Digital Globe e distribuito in Italia da Telespazio
(www.telespazio.com).

Esempio di rilievo aerofotogrammetrico con sovrapposizione dei fotogrammi

Esempio di rilievo satellitare fonte digitalglobe


Ground Zero, Manhattan, New York :
Imagery Collected August 2, 2002

Linformazione territoriale di base deriva da sistemi diversi ed ha


molteplici impieghi . Molto spesso richiede di essere elaborata per essere
utilizzata. Le principali elaborazioni possono essere:
Trasformazioni di coordinate
Conversione di formato
Modifiche di risoluzione
Aggiornamenti
Mosaicature

Esempio di sovrapposizione fra ortofotopiano digitale e cartografia numerica

Il
processo
di
trasformazione
di
coordinate
riguarda
la
GEOREFERENZIAZIONE, ovvero il processo attraverso il quale ad un
oggetto attribuita una posizione geografica o geometrica attraverso un
sistema di coordinate definito.
La stessa cartografia ufficiale italiana utilizza sistemi di proiezione,
modalit di acquisizione e tolleranze di precisione diverse.
I sistemi di riferimento maggiormente utilizzati sono
Gauss Boaga - per quanto riguarda il territorio italiano esso
suddiviso in due fusi di ampiezza in longitudine di ca. 6 ciascuno
sovrapposti di denominati Fuso Ovest e Fuso EstLutilizzo di questo sistema di proiezione assai consolidato, in
particolare nelle carte tecniche e comunali
Cassini Soldner
Lutilizzo di questo sistema di proiezione tipico della cartografia
catastale
U.T.M. - Risulta lo standard oggi adottato nella cartografia
provinciale e regionale. Anche l I.G.M. lo adotta affiancandolo al
Gauss Boaga.

In ambito G.I.S. le informazioni, devono essere geograficamente riferiti


in uno stesso sistema di proiezione (sia esso secondo sistemi noti e
condivisi, sia esso relativo allapplicazione). Lutilizzo dellinformazione
secondo sistemi noti, garantisce linterscambio e il facile utilizzo del
medesimo dato da parte di pi soggetti.
La cartografia di base pu essere su supporto cartaceo e/o digitale.
La cartografia digitale pu essere
Automatica o Numerica.
La
cartografia
Automatica,
sviluppatasi negli anni 70 non altro
che una traduzione della cartografia
cartacea
in
formato
numerico
attraverso o il processo di scansione o
il processo di digitalizzazione. Per cui
la cartografia automatica la
trasposizione in formato numero della
cartografia tradizionale acquisita con
strumenti C.A.D.
La cartografia numerica un nuovo prodotto che in output pu restituire
anche la cartografia tradizionale.
Sono carte in cui ogni linea rappresentata come una successione di punti
discreti le cui coordinate rappresentano linformazione digitale dedicata
alla georeferenziazione. Ad esse possono essere associate una serie di
informazioni di tipo alfanumerico costituendo cos una banca dati
geografica.
Nellambito dellinformazione territoriale di base i supporti digitali
possono essere di due tipi:
RASTER la cui primitiva geometrica il PIXEL
VECTOR le cui primitive geometriche sono linee, punti o poligoni
Nel formato raster le posizioni degli elementi spaziali vengono definite in
base a una matrice di PIXEL. Per ciascun pixel (la cui posizione
intrinsecamente definita dal sistema riga-colonna della matrice)
archiviato un numero che lo caratterizza.

esempio di una struttura di un file raster

esempio di una struttura di un file vector

visualizzazione ingrandimento formato raster

conversione da raster a vector

Generalmente il dato raster meno dettagliato del dato vettoriale.


Una mappa raster una matrice di valori numerici la cui dimensione
dipende sia dalla dimensione delle carta che dal passo della scansione che
lha acquisita. La singola celletta della griglia chiamata Pixel
Nel formato Vector una mappa vettoriale registrata come una serie di
punti, linee e aree: le informazioni relative a queste primitive sono
conservate sotto forma di coordinate x,y,z.
I dati di tipo vettoriale sono caratterizzati da una serie di informazioni e
relazioni. Gli strumenti GIS possono gestire queste informazioni e
relazioni, anche fra primitive geometriche diverse. Le relazioni sono di
tipo spaziale (vicino, lontano), tra queste i GIS gestiscono anche la
TOPOLOGIA, ovvero le relazioni di tipo complesso fra diversi temi
(intersezione,
inclusione,
esclusione,
contiguit,
direzione
e
connessione,)
La topologia un concetto principalmente matematico. Un oggetto grafico
pu essere descritto sia a mezzo di informazioni metriche che a mezzo di
informazioni non metriche. Le informazioni non metriche (informazioni
topologiche) forniscono risposte a domande riguardanti le relazioni
spaziali tra pi oggetti grafici, come la vicinanza, la contiguit e cos via.
Per quanto riguarda queste relazioni si ricorda che:
lintersezione fra pi linee costituiscono dei NODI
le linee che dividono le aree sono chiamati ARCHI
le aree delimitate da archi sono chiamate FACE
Attraverso la relazione o lunione di un Data Base descrittivo alla tabella
attributi, possibile associare agli elementi geografici, ulteriori attributi
rispetto a quelli gi presenti nella tabella.

La caratteristica dei Visualizzatori GIS


comunemente utilizzati
(ArcView, Geomedia, AutodeskMap, etc) consiste nel fornire SEMPRE una
tabella legata alla primitiva geometrica.
Attraverso CHIAVI (campi con struttura e valori comuni) alla tabella si
possono collegare altre tabelle e/o complessi Data Base esterni (LINK,
JOIN) georeferenziando linformazione sulla mappa.
Queste funzionalit offrono anche la possibilit di visualizzare gli oggetti
grafici secondo particolari vestizioni scelte di volta in volta (scala di
valori, scala cromatica, dimensione oggetto, )
Relazionare due tabelle tra di loro significa impostare un tipo di
collegamento tra due insiemi di dati, organizzati sotto forma di tabella
con righe (records) e colonne (campi, fields), in modo tale da poter
accedere ai dati archiviati all'interno di una delle due tabelle relazionate
a partire dall'altra tabella.
Le relazioni sono di diverso tipo e vengono denominate:
Uno a Uno sono le relazioni pi semplici. Ad ogni record della tabella A
corrisponde uno ed uno solo record della tabella B.
E il tipo di relazione, ad esempio, che esiste fra loggetto grafico del
Tema in ArcView e la tabella corrispondente degli attributi.
Molti a Uno sono le relazioni pi frequenti, in particolare in ambito
G.I.S. Per relazionare due tabelle occorre anzitutto stabilire i campi che
in entrambe le tabelle fungono da 'intermediari'.
Uno a Molti - L'unica differenza a livello logico rispetto alla precedente
relazione, linversione fra le tabelle. A livello pratico, invece, le
differenze sono pi consistenti.
Se il fatto di relazionare una tabella con un'altra viene considerato come
una sorta di 'estensione' della tabella di sinistra verso quella di destra
(dove, cio, ogni volta che nella tabella di sinistra si ripete un valore nel
campo 'intermediatore' devono essere ripetuti i valori di tutti i campi
della tabella di destra), la cosa non funziona pi invertendo le parti. A
seconda del software di gestione del database di cui si dispone, le
soluzioni tecniche sono diverse.

In sintesi, nel software ArcView le relazioni hanno le seguenti


caratteristiche:

ArcView
LINK
JOIN

Collegamento
dinamico

Unione
dinamica

Unione fisica
temporanea

Unione fisica
permanente

s
s

no
s

no
s

no
no

Per LinK si intende il collegamento fra due tabelle che comunque


rimangono distinte
Per Join si intende lunione delle due tabelle, da due si fa una tabella
somma delle due. Data la tabella A e la tabella B attraverso la Join
ottengo in ArcView una tabella A+(B). Lunione infatti temporanea, per
renderla permanente occorre convertire il file *.SHP in un nuovo file che
avr come tabella attributi una tabella C = A+B.

Loperazione di Join non pu essere utilizzata nel caso della relazione


uno a molti.
Nel GIS condizione necessaria la disponibilit dellinformazione
(spaziale e non, cartografica e non). Linformazione per da acquisire e l
acquisizione ha un COSTO.
La cartografia vettoriale viene acquisita tramite digitalizzazione
(numerizzazione), la cartografia raster tramite scansione.
Lacquisizione del dato varia in considerazione del tipo di dato.

Lacquisizione tramite digitalizzazione della cartografia esistente oggi


alquanto limitata a pochi settori (in particolare interessa la cartografia
catastale ed il processo in atto da alcuni anni di acquisizione in vettoriale)

mentre molto diffusa relativamente allelaborazione di tematismi (le vie,


gli edifici, i corsi dacqua, aree, ecc.) Attraverso questo processo
linformazione viene archiviata dopo il passaggio dalla forma analogica alla
forma digitale.
Lo strumento simbolo per lacquisizione della cartografia in digitale il
tavolo digitaizer. Negli ultimi anni per, con lo sviluppo degli strumenti di
scansione, loperazione di digitalizzazione manuale fatta direttamente a
PC con importanti vantaggi economici e qualitativi.
Il processo comunque identico e si basa nella digitazione di alcuni punti
significativi che attraverso strumenti CAD e GIS possono essere collimati
e registrati in coordinate costituendo punti, polilinee o poligoni.

Immagini di lavoro al digitaizer

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