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CRISTIANA MEDIEVALE
a cura di
M.G. Recanati
Fig. 1
Simone Martini,
Polittico di Santa Caterina,
1319-1320.
Tempera e oro su tavola,
tavola centrale: 195x60 cm,
tavole laterali: 156x46 cm.
Pisa, Museo Nazionale
di San Matteo.
Esistono alcuni attributi che sono di carattere molto generale: laureola sempre presente, talvolta pu servire a datare un dipinto in base alla data di canonizzazione del
Santo; la palma attributo comune dei martiri; il libro posto fra le mani dei Santi che
hanno svolto attivit narrativa o esegetica importante (Evangelisti, Dottori della Chiesa).
Alcuni attributi possono essere comuni a
pi Santi, ma la somma di varie caratteristiche (labito, let, talvolta la fisionomia, il
contesto narrativo), che induce a seguire
unidentificazione iconografica o laltra.
Non mancano certo i casi di dubbia o difficoltosa identificazione, talvolta risolvibile
con la dedicazione della Chiesa dove lopera si trova, o lidentificazione dei committenti, che spesso desideravano comparire allinterno del dipinto, presentati alla Vergine o
a Cristo dal loro Santo protettore eponimo.
Il culto dei Santi nel Medioevo accompagna infatti molto da vicino la vita quotidiana,
il lavoro, le difficolt. Per alcuni dei Santi qui
trattati si segnala levento, la corporazione,
la citt di cui erano patroni, o la malattia e la
calamit contro cui venivano invocati.
REPERTORIO
A.
LIMMAGINE DI CRISTO
Sopra Fig. 2
Maestro della Veronica,
Il Sudario della Veronica,
1400 circa. Tecnica mista
su tavola rivestita
con tela, 78x48 cm.
Monaco, Alte Pinakothek.
Sopra a destra Fig. 3
Maiestas Domini,
1180 circa. Particolare
degli affreschi del Panten
de los Reyes (Cappella dei
Re) nella Chiesa di San
Isidoro a Len (Spagna).
REPERTORIO
Sopra Fig. 4
Maiestas Domini,
affresco di Tahull
(Santa Maria), 1123 circa.
Barcellona, Museo dellArte
della Catalogna.
Sopra a destra Fig. 5
Cristo Pantokrtor,
posteriore al 1225.
Particolare del mosaico
della cupola del Battistero
di San Giovanni a Firenze.
REPERTORIO
Sopra Fig. 6
Croce dipinta, XIII secolo.
Tempera su tavola.
Ortonovo, Localit Nicola
(La Spezia), Chiesa
dei Ss. Filippo e Giacomo.
Sopra a destra Fig. 7
Attribuito al Maestro
di Giovanni Barrile,
Croce dipinta,
1330-1331 circa.
Tempera su tavola.
Teano (Caserta), Duomo.
A lato Fig. 8
Piet Roettgen, 1300 circa.
Legno policromo,
altezza 88,5 cm.
Bonn, Rheinisches
Landesmuseum.
A destra Fig. 9
Trinit e Trono di grazia,
retablo per la Wiesenkirche
di Soest, 1250 circa.
Berlino, Museo Statale di
Cultura Prussiana.
REPERTORIO
B.
Sopra Fig. 10
Vergine con il Bambino,
prima met del V secolo.
Tempera e oro su tavola.
Roma, Chiesa di
Santa Francesca Romana.
Sopra a destra Fig. 11
Vergine Odighitria,
1318-1321 circa. Pittura
su tavola, 106x65,4 cm.
Skopje, Museo di
Macedonia.
REPERTORIO
Fig. 12
Dormizione della
Madonna, 1235 circa.
Cattedrale di Strasburgo,
bassorilievo della lunetta
sinistra del doppio
portale sul braccio Sud
del transetto.
REPERTORIO
Sopra Fig. 15
Piet, inizio XV sec.
Legno policromo.
Friburgo (Germania),
Cattedrale.
Sopra a destra Fig. 16
Michel Erhart, Madonna
della Misericordia di
Ratisbona, 1480-1490
circa. Legno policromo,
altezza 135 cm. Berlino,
Museo Statale di Cultura
Prussiana.
Sviluppando una forte tendenza alla narrazione, il tardo Medioevo produce molti cicli
dedicati alla vita di Maria. Nel Nord-Europa
il tema si ritrova allinterno dei complessi
scultorei delle cattedrali gotiche, di codici
miniati e di vetrate, spesso offerte dalle corporazioni dei tessitori che veneravano
SantAnna come loro patrona; in Italia, invece, lo si apprezza soprattutto nella pittura a
fresco, nelle cappelle maggiori o nei cori
delle chiese dedicate a Maria. Dal secondo
quarto del Trecento inoltre, anche la pittura
su tavola comincia ad accogliere cicli dedicati allinfanzia e alla vita di Maria, fino a
scegliere, come avviene nella pittura senese,
lepisodio della Nativit della Vergine quale
soggetto principale della pala daltare.
Anche gli altri temi legati alle festivit mariane conoscono un forte sviluppo, in rapporto alla necessit di una descrizione pi
realistica e analitica dellambiente: se lo Sposalizio di Maria illustrato singolarmente sar
tema privilegiato dal Rinascimento, il tardo
Medioevo raffigura con frequenza lIncoronazione della Vergine, seduta accanto a Cristo in Paradiso, aggiungendo la Visitazione,
con Maria incinta davanti a Santa Elisabetta
quale simbolico incontro che rimanda al rapporto tra la Sinagoga e la Chiesa cristiana.
Ancora al tardo Medioevo risale linizio di
uniconografia di Maria col Bambino, seduta in braccio a SantAnna, detta SantAnna
Metterza (inserita cio quale terzo elemento
nella generazione della storia di salvezza).
Quasi contemporaneamente al diffondersi
REPERTORIO
C.
I SANTI
Sopra Fig. 17
Giovanni da Milano,
Polittico di Ognissanti,
particolare con
SantAgnese, 1370 circa.
Tavola. Firenze,
Galleria degli Uffizi.
Sopra al centro Fig. 18
Pittore del Sancta Sanctorum,
Martirio di SantAgnese,
1277-1280. Affresco.
Roma, parete Nord del
Sancta Sanctorum.
Sopra a destra Fig. 19
Paolo Veneziano,
SantAgostino, inizi XIV sec.
Tempera e oro su tavola.
Brescia, Pinacoteca Tosio
Martinengo, gi nel
convento dei Santi Cosma
e Damiano.
AGNESE
Vergine martire dei primi secoli cristiani,
morta intorno allanno 300, pugnalata alla
gola. Viene raffigurata come una giovane
donna reggente un agnello, allusione al
suo nome (dal latino agnes, agnus, agnello) e alla sua fedelt a Cristo.
Gli episodi della vita narrano del suo rifiuto di sposare il figlio del prefetto Sempronio, del suo diniego di adorare gli idoli, di come venne condotta in un lupanare
e condannata al rogo, di come le fiamme
per miracolo non la toccassero.
AGOSTINO
DA IPPONA
A lato Fig. 20
Attribuito al Maestro
di Isacco, SantAgostino,
fine XIII sec. Affresco.
Assisi, Basilica Superiore di
San Francesco, particolare
della Volta dei Dottori.
REPERTORIO
Sopra Fig. 21
Maestro di Mocchirolo,
SantAmbrogio flagella
gli eretici, seconda
met XIV sec. Affresco
strappato. Milano,
Pinacoteca di Brera.
Sopra a destra Fig. 22
Maestro della
Madonna del Parto,
SantAntonio abate e Santa
Caterina dAlessandria,
XIV sec. Affresco.
Bergamo, SantAgostino.
come monaco. Molto spesso si trova allinterno del gruppo dei Quattro Dottori della
Chiesa (Agostino, Ambrogio, Girolamo e
Gregorio, proclamati da Bonifacio VIII nel
1295 Dottori, o Padri, della Chiesa occidentale), collocato, per lo pi, nelle vele di
una volta architettonica.
AMBROGIO
Nato a Treviri, figlio del prefetto del pretorio di Gallia, fu vescovo di Milano dal 374,
dopo lariano Aussenzio. Mor nel 397.
fondatore del rito liturgico ambrosiano.
Viene raffigurato anziano, in abiti vescovili, con gli attributi del libro e del flagello,
allusione alla lotta da lui condotta contro
leresia degli Ariani.
Episodi della sua vita che vengono spesso illustrati sono: il volo di uno sciame di
api sulla sua culla quando era bambino,
senza che questo gli causasse alcun male;
la sua scelta a vescovo: mentre tentava di
appianare le discordie fra i cittadini di Milano, un bambino lo indic come futuro
vescovo della citt; linvestitura a vescovo
di S. Agostino; la celebrazione dei funerali
di S. Martino. Limmagine di Ambrogio
spesso associata a quella degli altri tre Dottori della Chiesa (cfr. Agostino).
ANDREA
Apostolo, fratello di Simon Pietro, venne
crocifisso su una croce a bracci diagonali
ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS
(X), dopo essere stato flagellato. Come Pietro e Paolo, Andrea viene raffigurato nel
gruppo degli Apostoli con caratteristiche fisionomiche sue proprie: anziano, con capelli e lunga barba bianchi, accompagnato
dagli attributi del libro e della croce, oppure della rete e del pesce, allusione al suo
mestiere di pescatore.
Lepisodio della vita che viene pi spesso
illustrato, oltre a quello del martirio, la
chiamata da parte di Ges, mentre Andrea
con Pietro intento a pescare sul lago di
Genezareth.
ANTONIO ABATE
Monaco, abate, eremita, muore nel 359.
detto Antonio il Grande o di Vienne, dove si
trovano le sue reliquie dal 960. considerato il padre del monachesimo occidentale;
ha fondato molti monasteri in Egitto.
LOrdine che porta il suo nome nacque
in Occidente e fu istituito nellXI secolo da
Urbano II; il primo monastero si trovava a
Vienne in Francia.
Gli Antoniani seguivano la regola di
SantAgostino. Il culto del Santo era molto
popolare e lattivit dellOrdine era intrecciata strettamente con la vita quotidiana e
i problemi della gente.
Antonio viene raffigurato come un vecchio monaco barbuto con un cappuccio e
un mantello, di colori diversi, grigio e marrone o nero, e reggente una stampella.
REPERTORIO
Sopra Fig. 23
SantAntonio assalito
dalle belve, miniatura da un
Libro dOre manoscritto,
Parigi, Biblioteca Nazionale,
Nuova acquisizione latina,
Manoscritto 757,
folio 296 v.
Sopra a destra Fig. 24
Simone Martini,
SantAntonio da Padova e
San Francesco, 1317 circa.
Affresco. Assisi, Basilica
Inferiore di San Francesco.
Particolare.
ANTONIO
DA
PADOVA
Nato a Lisbona, entr nellOrdine dei frati minori francescani; mor nel 1231 e venne canonizzato lanno seguente in tempi
assai brevi.
10
REPERTORIO
BARBARA
Vergine, martire, figlia del nobile e ricco
Dioscoro di Nicomedia, sarebbe vissuta fra
III e IV secolo, ma non vi sono certezze n
sul tempo, n sul luogo del suo martirio,
avvenuto per decapitazione. I Veneziani ne
trasferirono le reliquie da Costantinopoli a
Torcello, nella Chiesa di San Giovanni
Evangelista, nel 1009.
Barbara veniva invocata contro la morte
improvvisa e contro il fulmine.
Viene raffigurata con una torre fra le mani: fatta costruire dal padre per proteggere
la figlia di grande bellezza, la torre ha tre
finestre, la terza aperta per richiesta di Barbara, gi convertita al Cristianesimo, in
omaggio alla Trinit. Gli episodi della vita
narrano la persecuzione subita a opera del
padre pagano, la fuga, le torture davanti al
pretore Marziano, la decapitazione per
mano del padre.
Dopo linvenzione delle armi da fuoco la
Santa diventa patrona contro le esplosioni
(santabarbara sar infatti definito il deposito delle armi e degli esplosivi).
ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS
Sopra Fig. 25
Maestro della Tomba
Fissiraga, San Bartolomeo,
XIV sec. Affresco. Varese,
Battistero di San Vittore.
Sopra al centro Fig. 26
Storie di San Benedetto.
Affresco. Subiaco (Roma),
Sacro Speco.
Sopra a destra Fig. 27
Pietro di Giovanni
dAmbrogio,
San Bernardino da Siena,
tavola firmata e datata
1448. Lucignano (Arezzo),
Palazzo Pretorio.
BARTOLOMEO
Uno dei dodici Apostoli, martire, scorticato e decapitato. A Firenze era patrono
dei mercanti di sale, olio e formaggio.
Viene raffigurato come Apostolo di mezza et, con barba e capelli neri, reggente un
libro e un coltello simbolo del suo martirio,
o la propria pelle scorticata dal corpo.
BENEDETTO
Fondatore dellOrdine benedettino, fratello di Santa Scolastica, mor nel 543. Le
sue reliquie si trovano nellAbbazia di
Saint-Benot-sur-Loire in Francia.
Viene rappresentato come un vecchio
monaco barbuto che indossa un abito
con cappuccio e scapolare neri.
Quando la sua immagine viene dipinta per i Camaldolesi e i Cistercensi, che seguivano la sua regola, indossa labito bianco di
questi Ordini. In genere porta
un libro e un pastorale, attributo anche dellabate.
BERNARDINO
A destra Fig. 28
Giotto, San Benedetto,
inizio XIV sec.
Particolare del Polittico
di Badia. Tempera
su tavola, 91x340 cm.
Firenze, Museo dellOpera
di Santa Croce.
DA
SIENA
BERNARDO
DA
CHIARAVALLE
BONAVENTURA
DA
BAGNOREA
11
Sopra Fig. 29
Maestro dellalbero della
vita, Albero della vita di
San Bonaventura, particolare
con la figura del Santo,
1347. Affresco. Bergamo,
Santa Maria Maggiore.
Sopra al centro Fig. 30
Maestro delle nozze
mistiche, Nozze mistiche di
Santa Caterina dAlessandria,
XV sec. Affresco. Bergamo,
monastero Matris Domini.
Sopra a destra Fig. 31
Simone Martini,
Santa Caterina dAlessandria,
1317 circa. Affresco.
Assisi, Basilica Inferiore di
San Francesco. Particolare.
CATERINA DALESSANDRIA
A destra Fig. 32
Andrea di Bartolo,
Santa Caterina da Siena,
XIV secolo.
Tempera su tavola.
Murano, Museo Vetrario.
12
REPERTORIO
CATERINA
DA
SIENA
CECILIA
Morta forse nel 229 per
le ferite inflittele nel tentativo di decapitarla. Molto
ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS
Sopra Fig. 33
Simone Martini,
Santa Chiara, 1317 circa.
Affresco. Assisi, Basilica
Inferiore di San Francesco.
Particolare.
Sopra al centro Fig. 34
Maestro della
Pala di Santa Chiara,
Storie della vita di Santa
Chiara, fine XIII sec.
Tempera su tavola.
Assisi, Santa Chiara.
Sopra a destra Fig. 35
Anonimo lombardo,
San Cristoforo, XIV sec.
Affresco. Bellinzona,
San Biagio.
CHIARA
Prima discepola di San Francesco, fonda
lOrdine delle Clarisse. Muore nel 1253 e
viene canonizzata nel 1255.
Viene raffigurata con abito grigio scuro o
grigio-marrone, sogglo bianco e velo foderato di bianco, con una corda annodata
come cintura; regge un giglio, la croce o la
pisside, che elev sul muro del monastero
di San Damiano, per scacciare con lEucaristia i Saraceni che assediavano la citt di
Assisi.
COSMA E DAMIANO
Martiri laici, decapitati in Cilicia nel 297,
erano due medici cristiani di origine araba;
sono santi patroni dei medici.
Vengono raffigurati giovani, con corta barba o sbarbati, in abiti da medico, lunghe tuniche con bordi di pelliccia, mentre reggono scatole per pillole e pinze, oppure una
penna e un libro.
ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS
CRISTOFORO
Cavaliere e martire, morto nel 249 in Licia, santo protettore contro le tempeste e
gli incidenti. Viene raffigurato come un gigante che porta Ges Bambino sulle spalle, mentre sta attraversando un fiume, secondo quanto narrato dalla sua leggenda.
Limmagine del Santo si trova specialmente sulle facciate delle chiese, per essere visto anche a distanza.
DOMENICO
Nato nel 1170 a Calaruega dalla nobile
famiglia dei Guzman di Castiglia, muore
nel 1221 a Bologna dove si trovano le sue
reliquie. Unitosi ai Canonici di SantAgostino, inizia una vigorosa lotta contro leresia degli Albigesi nel Sud della Francia,
raccogliendo seguaci attorno a s e dando
vita allOrdine domenicano, detto dei Predicatori, la cui regola sar approvata nel
1216. Viene canonizzato nel 1234.
Raffigurato come un giovane senza barba nellabito dellOrdine, bianco con mantello nero, porta in genere quali attributi un
giglio bianco e un libro, oltre a una stella
vicino o dentro laureola. Altro attributo
molto diffuso il rosario, preghiera mariana istituita da Domenico.
Tra gli episodi della vita il pi frequentemente illustrato la resurrezione di Napoleone Orsini, nipote del cardinale di Fossanova, morto in un incidente a cavallo.
REPERTORIO
13
Sopra Fig. 36
San Domenico e storie,
XIII secolo. Napoli, Museo
di Capodimonte.
Sopra al centro Fig. 37
Maestro dellAlbero
della vita, SantElena,
met XIV sec.
Torre Boldone (Bergamo),
Santa Maria Assunta.
Sopra a destra Fig. 38
Cimabue, San Francesco,
fine XIII secolo.
Assisi, Santa Maria degli
Angeli, Museo della
Porziuncola.
ELENA
Imperatrice, vedova, madre di Costantino, muore nel 328. Viene raffigurata come
una matrona cristiana, con la Vera Croce, o
una piccola croce, con la corona sul capo,
in eleganti abiti medievali.
La raffigurazione di Elena legata per lo
pi alla Leggenda della Vera Croce che la
sovrana avrebbe ritrovato: disseppellite
dal saggio ebreo Giuda, le tre croci del
Golgota furono accostate una dopo laltra
al cadavere di un uomo: la resurrezione di
questi indic la Vera Croce. Giuda port
la Croce a Elena e questa la port a Gerusalemme.
FRANCESCO
Nato ad Assisi nel 1182 e morto nel
1226, viene canonizzato nel 1228. il
Santo patrono dItalia, fondatore dellOrdine francescano, il Santo pi venerato e raffigurato nel tardo Medioevo. I primi ritratti
di Francesco sono di natura quasi documentaria, come avviene per quello nel Sacro Speco di Subiaco, che il Santo aveva
visitato: Francesco non porta ancora le stigmate che saranno elemento caratteristico
della sua iconografia successiva.
Le tavole del primo Duecento dedicate al
Santo seguono lo schema della tavola agiografica, con la figura di Francesco frontale
al centro, nellabito scelto dal Santo, un
14
REPERTORIO
Sopra Fig. 39
Maestro del Tesoro,
San Francesco tra quattro
suoi miracoli, 1253.
Tempera e oro su tavola.
Assisi, Tesoro del Sacro
Convento.
Sopra a destra Fig. 40
Giunta Pisano,
San Francesco e
storie della sua vita,
prima met XIII sec.
Pisa, San Francesco.
GIACOMO
A destra Fig. 41
Andrea Vanni,
San Giacomo Maggiore,
fine XIV inizi XV sec.
Tavola. Napoli,
Museo di Capodimonte.
GIACOMO
MINORE
MAGGIORE
REPERTORIO
15
Sopra Fig. 42
Pietro Cavallini,
San Giacomo, particolare
de Il Giudizio Universale,
1289-1293 circa. Affresco.
Roma, Santa Cecilia
in Trastevere.
Sopra al centro Fig. 43
Niccol da Voltri,
San Giorgio,
fine XIV inizi XV sec.
Tavola. Termini Imerese
(Parma), Santa Maria
della Catena.
Sopra a destra Fig. 44
Maestro di Figline,
San Giovanni Battista.
Ferrara, Pinacoteca
Nazionale.
GIORGIO
Santo cavaliere, martire morto per decapitazione, secondo la tradizione nel 303. A
Firenze era patrono degli armorari (cio gli
armaioli) e degli spadari. Viene raffigurato
come un giovane guerriero in armatura,
con lancia, mentre infilza un dragone, oppure con il dragone gi morto ai suoi piedi. La leggenda di San Giorgio, molto raffigurata a partire soprattutto dal tardo Medioevo, narra di come il Santo avesse salvato una principessa dalle fauci del drago
che tormentava la citt libica Silena, richiedendo continue vittime. Dopo luccisione del drago la principessa e il re si convertirono al Cristianesimo.
GIOVANNI
IL
BATTISTA
REPERTORIO
Sopra Fig. 45
Salom consegna
ad Erodiade la testa
di San Giovanni Battista.
Affresco. Campione,
Santuario di Santa Maria
dei Ghirli.
Sopra al centro Fig. 46
Pietro Cavallini,
San Giovanni, particolare
de Il Giudizio Universale,
1289-1293 circa. Affresco.
Roma, Santa Cecilia
in Trastevere.
Sopra a destra Fig. 47
Giotto, San Giovanni
Evangelista in Patmos.
Firenze, Santa Croce,
Cappella Peruzzi.
Particolare.
GIOVANNI EVANGELISTA
Figlio di Zebedeo, fratello di Giacomo
maggiore, cugino di Ges. Partecipa con
questultimo e con Pietro a tutti gli eventi
pi importanti della vita di Cristo.
autore del quarto Vangelo. Come Evangelista viene raffigurato intento a scrivere,
nel contesto che comprende anche Matteo, Marco e Luca, spesso sulle vele di una
volta a crociera; qui Giovanni contraddistinto dal simbolo dellaquila alata, elemento del Tetramorfo.
Nellarte bizantina viene rappresentato
come un vecchio evangelista e in quella
occidentale come un giovane Apostolo i
cui attributi sono il libro, il calice con il
GIROLAMO
Cardinale, Dottore della Chiesa, muore
nel 420. Forse il fondatore dei Geronimiti.
Figlio di un ricco uomo della Dalmazia, studia a Roma, riceve il battesimo da Papa Liberio e soggiorna in Gallia, prendendo quindi la via del deserto di Siria e ritirandosi nelleremo della Calcide. Vive poi sempre a Betlemme. Doctor maximus della Chiesa per
linterpretazione delle Sacre Scritture, avendo curato la revisione della Bibbia latina almeno per i Vangeli e i Salmi. Grandissimo
polemista e difensore degli ideali ascetici,
estensore di testi molto veementi contro le
eresie della sua epoca.
Difese il precetto della castit e convert
molte donne romane alla vita monastica.
Viene raffigurato vecchio, come monaco o
A lato Fig. 48
Tetramorfo, lunetta del portale Sud del transetto
della Cattedrale di Burgos, 1235-1240 circa.
REPERTORIO
17
Sopra Fig. 49
Attribuito al Maestro
di Isacco, San Girolamo,
fine XIII sec. Assisi, Basilica
Superiore di San Francesco,
particolare della Volta
dei Dottori.
Sopra a destra Fig. 50
Attribuito al Maestro
di Isacco, San Gregorio,
fine XIII sec. Assisi, Basilica
Superiore di San Francesco,
particolare della Volta
dei Dottori.
GREGORIO
Appartenente allOrdine dei Benedettini,
Dottore della Chiesa, morto nel 604. Era nato a Roma da Gordiano, senatore romano.
Dapprima pratic legge e quando il padre
mor don tutti i suoi averi ai poveri, indossando labito benedettino. Eletto Papa,
riform la musica sacra (canto gregoriano).
Viene raffigurato spesso in trono, come
un anziano pontefice o in abito camaldolese ma con la tiara, oppure insieme agli
altri Dottori della Chiesa (cfr. Agostino).
LUCA
Secondo la tradizione della Chiesa antica, era membro della comunit cristiana di
Antiochia e viene menzionato nelle Lettere
di San Paolo come amico di questi. Gli fu
presto attribuita la stesura del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Si conosce
inoltre la sua professione di medico. Le
modalit della sua morte invece non sono
certe: potrebbe essere stato crocifisso insieme a SantAndrea, oppure potrebbe essere
deceduto di morte naturale.
Viene rappresentato come un Apostolo di
mezza et con capelli e barba scuri, secondo la tradizione orientale, oppure come un
Apostolo pi anziano, anche calvo, secondo
una tipologia non unitaria, in Occidente. I
suoi attributi possono essere strumenti di
medicina, il rotolo o libro della Scrittura.
Quando si trova nel contesto dei Quattro
LORENZO
A lato Fig. 51
Martirio di San Lorenzo.
Roma, Sancta Sanctorum,
parete Ovest.
18
REPERTORIO
Sopra Fig. 52
Maestro dei Quattro
Elementi, San Luca,
XIV sec. Affresco.
Lodi, San Francesco.
Sopra al centro Fig. 53
Simone Martini,
San Ludovico da Tolosa,
1317 circa. Affresco.
Assisi, Basilica Inferiore
di San Francesco.
Particolare.
Sopra a destra Fig. 54
Maestro dei Quattro
Elementi, San Marco,
XIV sec. Affresco.
Lodi, San Francesco.
LUCIA
Vergine martire di Siracusa, morta nel
303, trafitta al petto con un pugnale. Viene
raffigurata spesso con un piattino o una scatola contenenti i suoi occhi; per quanto questo particolare non figuri nella leggenda della Santa, esso compare perch legato alla radice etimologica del suo nome (da luce).
La sua storia narra come ella persuada la
madre ammalata a recarsi sulla tomba di
SantAgata, che appare alle due donne e
guarisce la madre. Lucia dona quindi tutti
gli averi ai poveri. Accusata di essere cristiana, viene condotta davanti al prefetto Pascasio che le intima di adorare gli idoli. Lucia si
rifiuta di farlo e per punizione viene trascinata con un tiro di buoi in un lupanare.
MARCO
Secondo nome del giudeo Giovanni, vivente a Gerusalemme. Nella sua casa si radunava la prima comunit cristiana. autore del secondo Vangelo.
menzionato da Paolo come suo collaboratore e da Pietro col quale si sarebbe
trovato a Roma. Venne trascinato per le strade di Alessandria fino a che non mor. Le
sue reliquie furono traslate nellanno 829 a
Venezia, citt di cui il Santo patrono e dove si trovano i pi importanti cicli che raffigurano le storie della sua vita (mosaici della Basilica di San Marco, 1260 circa).
La sua raffigurazione pi frequente allinterno del gruppo dei Quattro Evangelisti,
contraddistinto dal simbolo del leone alato
(Tetramorfo). A Firenze era patrono dei mercanti di stoffe al dettaglio.
MARGHERITA
LUDOVICO
DA TOLOSA
REPERTORIO
19
Sopra Fig. 55
Anonimo, Santa Margherita
e il drago, XV sec. Affresco.
Chiesa di Plampinet
(Nvache), presso Brianon.
Sopra al centro Fig. 56
Giotto, Maria Maddalena.
Tempera su tavola,
94x42 cm. Firenze, Museo
dellOpera del Duomo.
Particolare.
Sopra a destra Fig. 57
Simone Martini,
San Martino divide il suo
mantello con un povero
alle porte della citt di
Amiens, 1315-1317 circa.
Affresco. Assisi, Basilica
Inferiore di San Francesco,
Cappella di San Martino.
Particolare.
MARIA MADDALENA
Discepola di Ges, cos detta perch originaria di Magdala, sul lago di Genezareth.
Secondo la narrazione dei Vangeli sarebbe
stata ai piedi della Croce di Ges (Vangelo
di Giovanni). Si reca poi con unaltra donna al sepolcro del Cristo per ungerne il cadavere, ma trova la pietra della tomba sol-
MARTINO
A lato Fig. 58
Giotto, Noli me tangere,
fine XIII sec. Affresco.
Assisi, Basilica Inferiore di
San Francesco, Cappella
della Maddalena.
20
REPERTORIO
Sopra Fig. 59
San Michele combatte il
drago, 1090 circa. Affresco.
Civate (Lecco), San Pietro
al Monte, parete
orientale dellatrio.
Sopra a destra Fig. 60
Pittore del
Sancta Sanctorum,
Miracolo di San Nicola,
1277-1280 circa.
Affresco.
Roma, Parete nord.
Sotto Fig. 61
Maestro di San Torp,
San Paolo,
fine XIII inizio XIV sec.
Tempera su tavola a fondo
oro. Pisa, Museo Nazionale
di San Matteo.
Particolare di un polittico.
MATTEO
Apostolo ed evangelista, venne ucciso
con una spada davanti allaltare. Nella raffigurazione dei Quattro Evangelisti viene
contraddistinto dal simbolo dellangelo
che gli ispira la scrittura del Vangelo (Tetramorfo). Tra gli episodi della sua vita pi
frequentemente rappresentati vi sono: la
vocazione di Matteo, che era un pubblicano, chiamato da Cristo a seguirlo; il banchetto nella casa di Matteo; il battesimo di
Egippo, re di Etiopia. A Firenze era patrono
dellArte del Cambio e dei muratori.
DI
BARI
NICOLA
DI TOLENTINO
ONOFRIO
MICHELE ARCANGELO
Il pi importante degli angeli. Secondo
lApocalisse di San Giovanni, Michele e altri angeli scacciano Satana che appare nelle
sembianze di un drago. Per questo lArcangelo raffigurato come un giovane cavaliere alato che tiene una spada o una lancia,
mentre infilza il dragone, oppure mentre
regge un globo, o anche la bilancia e la spada, in qualit di giudice che soppesa le anime. Michele compare anche in scene quali:
la lotta contro gli angeli ribelli, la cacciata di
Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre; il sacrificio di Isacco. Michele sarebbe apparso
nel Gargano, nella localit Monte SantAngelo, dove era particolarmente venerato e
dove il suo santuario divenne una delle
principali mete di pellegrinaggio religioso.
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NICOLA
PAOLO
Nome assunto da Saulo, ebreo nativo di
Tarso, che era figlio di un liberto e quindi
cittadino romano. Dopo aver fatto parte
del gruppo dei Farisei, diviene una tra le figure pi importanti del Cristianesimo pri-
REPERTORIO
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Sopra Fig. 62
Giusto de Menabuoi,
Vocazione di Andrea
e Simon Pietro, XV sec.
Affresco. Padova, Battistero
del Duomo.
Sopra a destra Fig. 63
Scuola Senese,
San Pietro dietro le sbarre.
Particolare del Paliotto
di San Pietro.
Siena, Pinacoteca.
mitivo, Apostolo dei Gentili (cio dei Pagani). La sua attivit si colloca allincirca tra
il 34 e il 66-67.
Il tipo iconografico costante, come
quello di Pietro: un Apostolo di mezza et,
con capelli e barba neri, in parte calvo,
con lungo naso adunco; regge un libro e
una spada, suo tipico attributo. Persecutore dei Cristiani prima della sua conversione, Paolo presente al martirio di Stefano;
viene folgorato e accecato dallapparizione di Cristo sulla via di Damasco; viene
guarito per limposizione delle mani da
parte di Anania, giudeo-cristiano di Damasco; predica davanti allAreopago di Atene.
Le due scene pi rappresentate sono la
conversione sulla via di Damasco e il martirio, avvenuto per decapitazione.
PIETRO APOSTOLO
A lato Fig. 64
Pietro crocifisso, XIII sec.
Ponzano Greve,
Pieve di San Leolino.
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REPERTORIO
A lato Fig. 65
Nicoletto Semitecolo,
San Sebastiano, 1367.
Tempera su tavola.
Padova, Duomo, Sacrestia
dei Canonici.
A destra Fig. 66
Attribuito al Maestro
di Mocchirolo,
Martirio di San Sebastiano,
seconda met XIV sec.
Affresco staccato. Bergamo,
Banca Popolare di Bergamo,
gi in Santa Marta.
Particolare.
PIETRO
MARTIRE
STEFANO
Protomartire (il primo dei cristiani a subire il martirio), fu uno dei sette diaconi ordinati dagli Apostoli.
ROCCO
Santo pellegrino vissuto nel XIV secolo,
venerato dal popolo subito dopo la morte,
bench il culto sia stato autorizzato solo nel
1414. Patrono contro la peste, raffigurato
spesso insieme a San Sebastiano. Viene rappresentato come un giovane pellegrino,
con un bastone, un rosario e unulcerazione o un bubbone sulla gamba.
SEBASTIANO
A destra Fig. 67
Giotto, Santo Stefano,
primo terzo del XIV sec.
Tempera su tavola,
84x54 cm. Firenze, Museo
della Fondazione Horne.
REPERTORIO
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Sopra Fig. 68
Incredulit di Tommaso,
inizi XIV sec.
Tempera su tavola,
44x36x3,5 cm.
Ohrid, Galleria delle Icone.
Sopra a destra Fig. 69
Turone, Vergine col
Bambino in trono tra
San Giovanni Battista e
San Zeno con donatori,
seconda met XIV sec.
Affresco. Verona,
Santa Maria della Scala.
TOMMASO APOSTOLO
A destra Fig. 70
Lippo Memmi, Trionfo di
San Tommaso, 1363.
Tempera su tavola. Pisa,
Santa Caterina.
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REPERTORIO
TOMMASO DAQUINO
Domenicano, chiamato Doctor Angelicus.
Nasce tra il 1221 e il 1227 a Roccasecca, nel Regno di Napoli, da nobile famiglia. Muore nel monastero di Fossanova
nel 1274 e viene canonizzato nel 1323. Le
sue reliquie si trovano a Tolosa dal 1368.
Grande studioso di teologia e filosofia, ha
operato la sintesi fra il pensiero cristiano
e la filosofia aristotelica.
Viene raffigurato in abiti domenicani, con un sole sul petto e un libro
aperto che in genere reca linizio
di una sua opera o citazioni bibliche. Frequente liconografia di
Tommaso in gloria, in trono
circondato da angeli che
gli porgono una corona sul capo, santi e
membri dellOrdine
domenicano (Trionfo
di San Tommaso).
ZENO
Vescovo di Verona,
vissuto nel IV secolo,
santo patrono anche
di Pistoia.
Viene raffigurato
come un anziano vescovo, talora reggente un pesce, in allusione alla sua passione per la pesca.
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Csula
Dal tardo latino mantello con cappuccio,
un paramento liturgico a forma di ampio
mantello con una sola apertura centrale in
cui introdurre il capo.
Consustanzialit
Principio teologico che afferma lidentit
della natura o sostanza delle tre persone
(Padre, Figlio, Spirito Santo) della Trinit.
Dalmatica
Veste adottata dai Romani in Et imperiale e poi dalla liturgia cattolica. una veste
liturgica indossata dai Diaconi durante la
celebrazione della Messa o dai Vescovi.
Desis (iconografia della)
Di origine orientale e presente nelliconstasi delle chiese bizantine e ortodosse, ma diffusasi anche in Occidente,
liconografia della Desis presenta Cristo
tra Maria e Giovanni il Battista, a simboleggiare i passaggi fondamentali dallantica alla nuova Alleanza.
Mitra
Copricapo cerimoniale, alto e rigido, solitamente riservato ai Vescovi (mitra vescovile), con due punte e due nastri che
ricadono sulla nuca.
Monogramma
Lettera o complesso di lettere intrecciate
che formano un segno grafico usato per
designare nomi propri.
Santo eponimo
Santo da cui prende nome una citt, un
movimento, ecc. Per estensione Santo
protettore.
Pastorale
Bastone liturgico con lestremit superiore ricurva che rappresenta il simbolo dellautorit del Vescovo.
Scapolare
Di origine benedettina, una parte dellabito di alcuni Ordini monastici, formata
da due bande di stoffa unite attorno al collo, che ricadono sulle spalle e sul petto.
Pianeta
Paramento liturgico che il sacerdote indossa sopra il camice per la celebrazione
della Messa. A differenza della csula non
a forma di mantello, ma poggia sulle
spalle senza maniche.
Sogglo
Benda che, nellabito monastico femminile, fascia il collo e circonda il viso; talora scende fino al petto.
Pisside
Detto anche ciborio, la pisside un vaso
a calice, solitamente prezioso e con linterno della coppa spesso dorato, con coperchio, in cui si conservano le particole
consacrate. generalmente custodita nel
tabernacolo dellaltare.
Tetramorfo
Letteralmente significa: che ha quattro
forme. linsieme dei quattro simboli
degli Evangelisti (laquila per Giovanni, il
toro alato per Luca, il leone alato per
Marco, langelo che ispira la scrittura per
Matteo) in ununica figurazione; uniconografia di origine orientale.
Retblo
Termine spagnolo indicante la pala daltare. Grande ancna tipica dellarte iberica con dipinti o rilievi inquadrati in
grandi cornici architettoniche.
Tiara
Detta anche Triregno il copricapo tipico del Pontefice, a forma tarteggiante
con tre corone sovrapposte e una croce
allapice.
Fig. 71
Altichiero e aiuti, Polittico Boi,
seconda met XIV sec. Tavola.
Verona, Museo di Castelvecchio.
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GLOSSARIO
Agiografia
Biografia dei santi, solitamente celebrativa.