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Appunti su accordi di sesta

Sesta napoletana
Laccordo di sesta napoletana una triade perfetta maggiore, presentata sempre in primo rivolto (da
cui il nome sesta), costruita sul secondo grado abbassato del modo minore (ma usata raramente
anche nel modo maggiore) che, in fase cadenzale, sostituisce il IV grado nella cadenza mista o
composta. La terza dell'accordo, nota al basso, raddoppiata; il suono alterato (nell'esempio sib)
posto di norma alla voce pi acuta.

Sesta eccedente
La sesta eccedente cos genericamente definita una triade minore (sul II del modo maggiore o sul
IV del modo minore) con fondamentale alterata in senso ascendente, usata in primo rivolto (da cui il
nome sesta) che, in fase cadenzale, sostituisce il IV grado nella cadenza mista o composta.

In fase di realizzazione, nella sesta eccedente come nella sesta napoletana, opportuno raddoppiare
la terza dellaccordo (anche suono del basso).
La sesta eccedente pu facilmente essere intesa, in senso enarmonico, come una settima di prima
specie. In tal caso si propone la possibilit di uno slittamento tonale ad una tonalit lontana.
Nell'esempio, potremmo leggere il re# come mib e pensare che l'accordo fa, la, mib sia la V7
incompleta di sib maggiore.
Accordi alterati
Sono genericamente definiti accordi alterati quegli accordi la cui fondamentale o la cui quinta
alterata in senso ascendente o discendente. Lalterazione nasce per motivi coloristici o per motivi di
andamento melodico. Tale alterazione pu implicare un gioco di tipo enarmonico ma si sviluppa
sempre come movimento melodico di uno dei suoni costitutivi dellaccordo.

Sesta tedesca, francese, italiana e svizzera


Questo gruppo di accordi ha ampio impiego nella letteratura ottocentesca. La grande potenzialit di
questi deriva dal fatto che essi sono riconducibili, nonostante la complessa apparenza, a semplici
settime di dominante e perci molto propensi a spostamenti modulanti. Sono accordi denominati di
sesta poich contengono la sesta eccedente come intervallo caratterizzante.
Si collocano sul VI grado abbassato del modo maggiore e sul VI grado armonico del modo minore
oppure sul II grado abbassato del modo maggiore e minore. Quelli sul VI abbassato (indicato VI)
risolvono sul I4/6 per poi fare cadenza perfetta in tonica. Raramente si collocano anche sul II grado
abbassato del modo maggiore o minore. In tal caso la risoluzione avviene direttamente in tonica con
la produzione di quinte consecutive inevitabili e perci tollerate.
La sesta tedesca
La sesta tedesca una nona minore di dominante della dominante, con quinta abbassata,
fondamentale omessa, usata in secondo rivolto.

Si parte cio da un VV con settima, a cui si aggiunge la nona minore, a cui si abbassa la quinta ( un
accordo alterato) e che, infine, si presenta senza la fondamentale, rivoltato con la quinta lab al
basso.
Trova applicazione in un movimento cadenzale che prevede una dominante lunga scomposta in I4/6
V I.

Pi facilmente possibile pensare alla costruzione di tale accordo in questo modo: si costruisce una
settima di prima specie sul sesto grado abbassato e si cambia enarmonicamente nome alla settima
dellaccordo.
Laccordo in parola enarmonicamente pu dunque essere letto come la semplice settima di
dominante di una tonalit lontana e precisamente la dominante di una tonalit maggiore o minore
posta ad un semitono ascendente di distanza dalla tonalit di origine. Da notare che, in molti casi, i
compositori dOttocento data la salita non ortodossa di quella nona minore (nellesempio mib)
davano nome enarmonicamente diverso per dare maggior coerenza al movimento melodico.
Quando l'accordo d'esempio veniva riportato con il re# anzich il mib veniva definito accordo di
sesta svizzera

L'accordo assume il senso di una cadenza composta particolare. Eccola nell'inizio di un valzer di
Schumann:

La sesta tedesca su secondo grado abbassato IIt

Si notino le quinte consecutive tra basso e contralto, inevitabili e dunque tollerate. Sul secondo
grado abbassato, proprio per via di queste quinte, pi frequente osservare l'impiego della
cosiddetta sesta francese.
La sesta francese
La sesta francese una settima di dominante della dominante, con quinta abbassata, usata in
secondo rivolto. Sul VI abbassato:

O pi efficace - sul II abbassato (dunque come settima di dominante in secondo rivolto con quinta
abbassata)

La sesta italiana
La sesta italiana una settima di dominante della dominante, con quinta abbassata, fondamentale
omessa, usata in secondo rivolto. Sul Vi abbassato:

o sul secondo abbassato, intesa come settima di dominante con quinta abbassata, fondamentale
omessa, in secondo rivolto:

In questo caso c' un raddoppio particolare del suono che in origine la settima.

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