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COMUNE DI XXX
PROVINCIA DI XXX
ESECUTIVO
Committente
XXX
Rev.
02
Data
Descrizione
Prima emissione
Compilato
INDICE
1
1.1.1
1.1.2
1.1.3
1.2
2
Premessa ................................................................................................................................... 8
2.2
2.3
2.4
2.5
2.5.1
2.5.2
2.5.3
2.6
2.6.1
2.6.2
2.6.3
2.6.4
2.6.5
2.6.6
2.6.7
2.7
2.7.1
2.7.2
2.7.3
2.8
2.8.1
2.8.2
Verifica tubolare 100x80x4 (telaio portante mascheramento rete stirata di facciata) ..... 37
2.8.3
2.8.4
2.9
2.9.1
2.9.2
2.9.3
2.9.4
2.9.5
2.9.6
Generalit ........................................................................................................................ 63
3.1.3
Manuale d'uso.................................................................................................................. 63
3.1.4
3.1.5
3.1.6
ALLEGATI DI RIFERIMENTO:
Esecutivi strutturali: da considerarsi parte integrante del presente scritto.
STR-01-DOC01.doc
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rev. 00
Relazione di calcolo
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1.1
1.1.1
Si dovranno utilizzare acciai conformi alle norme armonizzate della serie UNI EN 10025 (per i
laminati), UNI EN 10219-1 (per i tubi saldati), recanti la Marcatura CE. Nelle calcolazioni statiche sono
stati impiegati i seguenti valori:
modulo elastico:
coefficiente di Poisson:
modulo di elasticit trasversale:
coefficiente di espansione termica lineare:
densit:
E = 210000 N/mm ;
= 0,3;
2
G = E/[2(1 + )] = 80769 N/mm ;
-6
-1
= 1210 per C (per temperature fino a 100C);
3
= 7850 kg/m .
In sede di progettazione, sono stati assunti i dati sintetizzati di seguito nelle tabelle (D.M:14.01.2008):
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rev. 00
Relazione di calcolo
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1.1.2
Le viti utilizzate nelle giunzioni devono appartenere alle sotto indicate classi della norma UNI EN ISO
4016:2002, associate nel modo indicato nella tabella sottostante (D.M:14.01.2008):
Nota: viti e dadi: adeguata protezione contro la corrosione mediante zincatura elettrolitica in bagno
debolmente acido.
1.1.3
La saldatura degli acciai dovr avvenire con uno dei procedimenti allarco elettrico codificati secondo
la norma UNI EN ISO 4063:2001. Sono richieste caratteristiche di duttilit, snervamento, resistenza e
tenacit in zona fusa e in zona termica alterata non inferiori a quelle del materiale di base.
Nellesecuzione delle saldature dovranno essere rispettate le norme UNI EN 1011:2005 parti 1 e 2 per
gli acciai ferritici e della parte 3 per gli acciai inossidabili. Per la preparazione dei lembi si applicher,
salvo caso particolari, la norma UNI EN ISO 9692-1:2005.
1.2
-----------------------------------
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2.1
Premessa
CENTRO
COMMERCIALE
CENTRO
DIREZIONALE
2.2
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2.3
si.
Pressione di riferimento:
coefficiente di esposizione:
coefficiente di forma tettoie:
coefficiente dinamico:
coefficiente di attrito:
altezza riferimento vento su strutture:
pressione del vento (sopravento):
pressione del vento (sopravento):
vento tangenziale (su tettoia):
2.4
Le verifiche delle connessioni metalliche (bullonature, piastre, saldature, etc.) sono da intendersi
come verifiche di spessori e dimensioni minimi. In fase di disegno esecutivo, infatti, sono stati imposti
dimensioni e spessori uguali o superiori ai valori calcolati nel presente scritto, per consentire una
standardizzazione e uniformit a livello di posa in opera.
Non vengono considerate le inerzie sismiche, soprattutto verticali, in quanto le geometrie delle
pensiline rientrano nei limiti imposti al #7.2.1 D.M.14.01.2008. Lazione statica dei venti e gli effetti
sismici orizzontali, almeno sulle connessioni, sono stati trascurati, in virt dellesiguit di altezza delle
pensiline oggetto della presente relazione e soprattutto per il fatto che le sollecitazioni statiche per
accumulo neve risultano pesantemente determinanti per il dimensionamento e la verifica. Lazione
del vento radente stato considerato invece per il dimensionamento dei controventi di falda delle
pensiline di tipo 02, maggiormente esposte.
Nelle verifiche a stato limite ultimo delle parti in carpenteria metallica, gli ancoraggi di tipo meccanico,
sono stati imposti in corrispondenza delle superfici in c.a. delle colonne delle strutture prefabbricate.
Per le verifiche maggiormente importanti, sul reale stato di tensione sulle lamiere, si deciso di
studiare opportuni modelli FEM solidi, condotti con analisi statiche non lineari per non linearit dei
materiali.
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2.5
PENSILINA TIPO 01
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Relazione di calcolo
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2.5.1
mensola isostatica;
MSdy = 14,9 kNm;
VSdz = 20,6 kN.
HEA100 S275JR EN 10025/2002 (ex UNI 7070/82);
b = 100 mm;
tf = 8 mm.
Nota bene: i coefficienti parziali delle azioni e delle resistenze utilizzati per dedurre le grandezze
utilizzate nei calcoli di verifica dei profilati laminati metallici sono quelli relativi al D.M.14.01.2008.
Verifica conservativa instabilit flessotorsionale mensole (per profilati laminati doppio T):
Nota: verifica spedita tramite formulazione semplificata. Fonte: Calcolo semplificato agli stati limite;
C. Sigmund; Dario Flaccovio Editore, 2009.
[(100 mm)(8 mm)] = 0,6410 mm > 1,26(150 cm)(1490 kNcm) = 0,2810 mm (soddisfacente).
Verifica azioni taglianti:
VSdz = 20,6 kN < 0,5Vplz,Rd = 0,5(114 kN) = 57 kN (soddisfacente, impegna lanima: E.C.3 - #5.4.6).
Verifica resistenza flessione retta:
Modulo resistenza plastico y-y:
Momento resistente pla. (asse y-y):
sollecitazione flettente di progetto:
Esito verifica:
2.5.2
W pl,yy = 83,01 cm ;
Mcy,Rd = 21,74 kNm;
MSdy = 14,9 kNm;
MSdy/Mcy,Rd = (14,9)/(21,74) = 0,69 < 1 (soddisfacente).
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2.5.3
8.8 (minimo);
2
12 area resistente su filettatura 84,3 mm ;
Ft,Rd = 48,56 kN (su singolo piano di taglio);
testa esagonale finta rondella (TE FR)
DIN 6921-ISO 1665.
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2.6
PENSILINA TIPO 02
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Verifica instabilit puntone per carichi dominanti agenti verso lalto (vento)
Tettoia/pensilina (spiovente orizz.):
portanza sulla pensilina:
pesi propri (carpenteria metalliche):
permanenti portati (non strutturali):
carico lineare di progetto (SLU):
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sezione formata a caldo:
fattore di imperfezione:
raggio inerzia sezione:
snellezza asta:
acciaio lamiere:
sezione tubolare scelta:
Nota: si imposta una sezione sufficientemente esuberante soprattutto per limitare il pi possibile
eventuali vibrazioni/rumori dovuti alle turbolenze degli effetti persistenti dei venti.
rapporto dimensioni sezione tubo:
classe sezione (compressa):
snellezza adimensionale:
= 0,5 [1 + ( 0,2) + 2=
]
fattore :
1,29;
1
= 0,50;
+ 2
-3
resistenza instabilit tubolare compr.:
Nb,Rd =
Afyk / M1 (10 )0,50(1621)(355)/1,05 = 274 kN;
=
coefficiente :
2.6.1
Schema di vincolo:
Forza assiale:
Momento flettente massimo:
taglio:
tipo di profilato:
larghezza, spessore piattabanda:
Verifica conservativa instabilit flessotorsionale travi (per profilati laminati doppio T):
Distanza ritegni torsionali trave:
Ltors = L = 330 cm;
2
4
(b t f ) [mm ] > 1,26 L tors [cm] MSdy [kNcm] ;
2
[(160 mm)(13 mm)] = 0,43210 mm > 1,26(330 cm)(10280 kNcm) = 0,42710 mm (al limite).
Verifica azioni taglianti:
VSdz = 124,2 kN < 0,5Vplz,Rd = 0,5(343 kN) = 171 kN (soddisfacente, impegna lanima: E.C.3 - #5.4.6).
Verifica instabilit flessotorsionale (in presenza di forze assiali: E.C.3 - #5.5.4(2)
Tipo di profilato:
forza assiale di progetto:
sollecitazione flettente di progetto:
distanza ritegni torsionali trave:
momento flettente critico:
HEB160 in classe 1 e 2;
NSd = 103,4 kN (compressione);
MQ = MSdy = 102,8 kNm;
Ltors = L = 330 cm;
MCR = 329 kNm.
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con:
2.6.2
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materiale saldatura:
Lunghezza cordoni doppi:
resistenza al taglio saldatura:
Esito verifica saldature:
S275JR;
lw = (25 + 60 + 25) mm = 110 mm;
2
lwafvw,d = (110 mm)(4,9 mm)(0,2337 kN/mm ) = 143 kN
VSd = 124,2 kN < lwafvw,d = 143 kN (soddisfacente).
2M18 cl 8.8
Nota: considerata la relativa maggiore importanza della pensilina in oggetto, per sicurezza, si
ipotizzer che il materiale base in cls, in cui annegare le armature di ancoraggio, presenti unarmatura
di confezionamento rada nella zona a livello dellaggancio della pensilina. In particolare, si deciso di
utilizzare un noto schema di disposizione delle armature, pensato per barre lisce:
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larghezza cordoni di saldatura barre-piastra:
sezione di gola saldatura:
materiale saldatura S275JR:
lunghezza singolo cordone doppio:
lunghezza complessiva saldatura (cord. doppi):
taglio saldatura singola barra A1:
resistenza taglio saldatura singola barra A1:
con braccio h (minimo):
area (minima) A2:
si adottano:
Area cappio inferiore:
si impongono in ogni caso:
2.6.3
b = 5 mm (minimo);
a = 0,7b = 3,5 mm;
2
fvw,d = 0,2337 kN/mm ;
100 mm (minimo);
lw = 2(100 mm) = 200 mm (su singola barra A1);
VSd1 = 0,5 VSdz = 94 kN;
klwafvw,d =
2
= 0,85(200 mm)(3,5 mm)(0,2337 kN/mm ) =
= 139 kN > VSd1 = 94 kN (soddisfacente).
h = 15 cm;
A2 = (MSdy/h + NSd)/(kfyd) =
2
= [(0/15 + 1,5(103,4)]/(0,8539,1) = 4,7 cm
2
2
218 = 5,08 cm > 4,7 cm (soddisfacente).
2
A3 > 0,5(5,08 cm ) = 118,
A3 = 218 (almeno).
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rev. 02
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resistenze di progetto acciaio perno:
Dati geometrici perno:
Coefficienti parziali adottati:
Resistenze di progetto SLU perno:
Resistenza di progetto SLE perno:
Sollecitazioni di progetto SLU perno:
Esito resistenza SLU perno:
Sollecitazione di progetto SLE perno:
esito verifica SLE (perno sostituibile):
Verifica rifollamento piatti
Materiale piatti:
Spessore singolo piatto:
resistenze di progetto piatti:
99 kN
Fb,Rd,ser= 0,6 t d fy / M6,ser=
50 kN
2
d2 t
59,20 kN / cm (piatto laterale)
esito verifica (SLE):
h,Ed < fh,Ed (soddisfacente).
Controllo tensioni della connessione del perno mediante modello solido agli elementi finiti
Modelli solidi (brick) analizzati:
tipo di analisi svolta:
tipo di non linearit considerata:
diagramma impiegato (snervamento):
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elmenti truss:
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sp. 10 mm;
sp. 20 mm;
imposta nella simulazione;
10 0,11,0;
136 kN (distribuiti sulla piastra centrale mediante elementi link
di tipo Master-Slave: tensione uniforme);
Geometria complessiva e condizione di carico imposta:
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Von Mises;
max = 263 MPa fyk = 275 MPa (accettabile);
max/fyk = 0,956 (simulazione con Straus7);
2
2
(MEd/MRd) + (Fv,Ed/Fv,Rd) = 0,954 < 1 (paragonabile).
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pag. 25 di 66
rev. 02
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2.6.4
pag. 26 di 66
rev. 02
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rev. 02
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2M16 cl 8.8
2.6.5
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W ply-y = 632 cm ;
3
W plz-z = 130 cm ;
Di seguito, la disposizione dei profilati UPN300 e lo schema dei carichi distribuiti di progetto (SLU, con
accumulo neve) per poterli posare in opera mediante bullonatura a taglio in testa:
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2.6.6
Nota: la pensilina in oggetto presenta i profilati HEB160 trasversali e relativi ritegni trasversali come
controventature alle azioni radenti del vento, con vento come azione dominante e assenza di
accumulo neve. Per sicurezza, si disporranno comunque due tondi 12 disposti a croce (24 rispetto
sviluppo longitudinale pensilina) sui due quadranti di falda agli estremi dellintera tettoia, in modo da
limitare ulteriormente le oscillazioni dovute agli attriti dei venti.
Vento tangenziale (su tettoia):
Superficie investita:
azione tangenziale vento (progetto):
azione di progetto tirante:
tensione di progetto:
Esito verifica sezione tirante:
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rev. 02
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2.6.7
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rev. 02
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Dy = 4,33 mm < L/250 = (8000 mm)/250 = 32,0 mm (soddisfacente);
At local pos.: 4,025 m.
pag. 32 di 66
rev. 02
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2.7
PENSILINA TIPO 03
2.7.1
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k LT MSdy
Mb,Rd
con:
2.7.2
HEA100 in classe 1 e 2;
NSd = 0 kN (estremit con appoggio scorrevole);
MSdy1 = 19,9 kNm; MSdy2 = 12,4 kNm;
Ltors = L = 380 cm (luce effettiva profilato libero);
M = 2,236; m = 0,650; ky = 1,0; Mcy,Rd = 21,74 kNm.
2.7.3
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rev. 02
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8.8 (minimo);
2
12 area resistente su filettatura 84,3 mm ;
Ft,Rd = 48,56 kN (su singolo piano di taglio);
testa esagonale finta rondella (TE FR)
DIN 6921-ISO 1665.
ANCORAGGI ESTREMITA
Massimo tiro (zona tesa):
massimo taglio (zona compressa):
distanza (verticale) assi coppie ancoranti:
interasse (minimo) ancoranti (orizzontalmente):
massimo tiro vite filettata superiore:
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2.8
2.8.1
Schema di vincolo:
azione sopravento:
azione sottovento:
Geometrie:
interasse (verticale) profili OMEGA:
luce (orizzontale) profilo OMEGA:
tipo di profilato:
y-y
z-z
Dati geometrie e sistema di riferimento sezione.
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rev. 00
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3
W z,min = 7,81 cm ;
VRd,z = 48 kN;
VRd,y = 11 kN
2.8.2
La disposizione del tubolare di sezione 80x100x4 S235HJR (UNI EN 10210-1), con interasse 2,60 m
(max) la seguente:
3 Tasselli M12
Nota: il peso del tubolare portante (verticale) e della mascheratura (1,20 kN/m) assorbito dallazione
di taglio di 3 ancoranti meccanici disposti sul bordo della struttura di copertura. Linterasse degli
ancoranti e la loro posizione dai bordi tale che, unitamente alle ridotte sollecitazioni agenti dovute ai
soli pesi risultano abbondantemente sufficienti in tutto 3 ancoranti pesanti M12, (vedere diagrammi
sollecitazioni pi avanti: ciascun singolo ancorante sollecitato da 13 kN di taglio e 2,2 kN di trazione).
0,35 kN/m .
classe B; zona IV; z fino a 8 m cpe =0,8; cpi =0,5;
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rev. 02
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azione sopravento:
azione sottovento:
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rev. 02
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Taglio SLU
Momento SLU
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rev. 02
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A
A
Taglio SLU
Momento SLU
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rev. 02
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tensione massima di taglio:
id =
2.8.3
(soddisfacente).
Area saldatura resistentee al taglio (1): Aw,t = 2lmaxa = 2(100 mm)(2,8 mm) = 560 mm ;
2
area saldatura resistente flessione (2): Aw,fl = lmina = (100 mm)(2,8 mm) = 280 mm ;
= lmax + b = 104 mm.
distanza baricentri Aw,fl:
2
materiali da saldare:
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rev. 02
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Verifica su saldatura (2):
2.8.4
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rev. 02
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ANCORAGGIO PUNTONE PIASTRA CON TASSELLI SU NERVATURE
Sollecitazioni di progetto (SLU): NSd = 8,8 kN (traz.); VSd = 8,8 kN; MSd = 3,4 kNm.
Piastra di appoggio:
Diametro del foro nella piastra:
ancorante scelto:
coppia di serraggio:
diametro del foro nel materiale base:
profondit del foro nel materiale base:
spessore minimo materiale base:
250x200x12 S275JR
17 mm;
di tipo pesante M10 tipo Hilti HSL-3G (o similari);
0,035 kNm;
15 mm;
90 mm;
140 mm;
pag. 43 di 66
rev. 02
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pag. 44 di 66
rev. 02
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pag. 45 di 66
rev. 02
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stress-block;
x = 22,7 mm;
MxRd = 6,10 kNm > MSd = 3,4 kNm (soddisfacente);
RSd = fcd C25/30bx = (14,17 MPa)(200 mm)(22,7 mm)
= 64332 N = 64,3 kN;
MSdp C25/30 = RSd0,5x = (64332 N)0,5(22,7 mm) =
= 730168 Nmm;
2
2
3
W pl = bs /4 = (200 mm)(12 mm) /4 = 7200 mm ;
S275JR fyd = 262 MPa;
MSdp C25/30/[W plfyd] = (730168)/[(7200)(262)] = 0,4 < 1
(soddisfacente).
pag. 46 di 66
rev. 02
Relazione di calcolo
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2.9
2.9.1
tridimensionale;
considerati solo controventi a trazione;
incernierate in testa e al piede;
incernierata tra le colonne;
tondi a trazione 10;
HEA120;
IPE160;
h = 3700 mm;
L = 5500 mm;
2500 mm;
tondo 10 S235JR
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Nota: tenuto conto della relativa leggerezza della struttura nel suo insieme, le inerzie sismiche non
sono state considerate perch di entit inferiore alle sollecitazioni derivanti dallazione di vento e
neve.
Azioni di progetto e schemi di carico:
Interasse longitudinale portali:
2,50 m;
altezza colonne (incastro-cerniera):
h = 3,70 m;
luce traversa portale:
L = 5,50 m.
Carichi lineari (caratteristici) su traversa:
2
pesi propri portati:
gk = (0,27 kN/m )(2,50 m) = 0,68 kN/m;
2
neve (in assenza di accumuli):
qk = (1,30 kN/m )(2,50 m) = 3,25 kN/m;
azioni (caratteristiche) su nodo di testa della colonna (vento):
2
sopravento:
Fvk(+) = 0,5(3,70 m)(0,68 kN/m )(2,50 m) = 3,15 kN;
2
sottovento:
Fvk(-)= 0,5(3,70 m)(0,15 kN/m )(2,50 m) = 0,70 kN.
Comb1 Carichi di progetto (SLU) in testa alla colonna (neve dominante):
azione assiale:
NSd1 = (1,3gk + 1,5qk)L/2 = 15,8 kN;
azione laterale (in testa-cerniera):
Heq = 02 1,5Fvk(+) + NSd1 = 2,91 kN;
flettente al piede:
MSd,y = 0 (cerniera);
Comb2 Carichi di progetto (SLU) in testa alla colonna (vento dominante):
azione assiale:
NSd1 = (1,3gk + 02 1,5qk)L/2 = 9,13 kN;
azione laterale (in testa-cerniera):
flettente al piede:
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rev. 02
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azione laterale (in testa-cerniera):
pag. 49 di 66
rev. 02
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Esito verifica SLE (colonne):
Combinazione dei carichi peggiore:
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Relazione di calcolo
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Relazione di calcolo
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Relazione di calcolo
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2.9.2
VSd = 5 kN.
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Relazione di calcolo
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Permanenti + peso proprio:
variabile neve:
combinazione SLE:
Massima freccia:
0,84 kN/m;
3,25 kN/m;
rara 1,0x(pesi+permanenti) + 1,0x(neve);
4
fel,max = (5/384)(0,408611)(5500 )/[(21000)(8690000)] =
= 26,7 mm < L/200 = 27,5 mm (soddisfacente).
S235JR;
snellezza equivalente;
mCR = 10 (minimo) svergolamento lato debole sezione;
4
Jz = 230,9 cm ;
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lunghezza libera inflessione z-z:
lunghezza effettiva della colonna:
coeff.inflessione z-z:
resistenza instabilit (no flettenti):
Considerando:
0,5
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2.9.3
Profilato adottato:
area resistente:
angolo deviazione tirante in falda:
massima risultante (2 tondi impegnati):
progetto sul valore NSd,max:
massima trazione (su singolo tondo):
trazione resistente tondo:
tondo 10 S235JR;
2
sezione filettata A = 58 mm ;
= arctg(250/550) = 24,4 (rispetto traccia traversa in pianta);
TSd = Heq = VSd 5 kN;
NSd,max = 7,80 kN;
NSdT = 0,5NSd,max /cos = 4,3 kN;
2
2
NRdT = Afyd = (58 mm )(0,224 kN/mm ) = 13 kN > NSdT;
(soddisfacente).
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sezione (minima) di gola:
rendimento saldatura su tondo:
equilibrio resistenza cordoni:
Nota: per sicurezza e semplicit si imporr la medesima tipologia di collegamento anche per le
controventature di parete di tutta la struttura: disponendo controventature a croce su entrambi le
pareti e con interasse di 2500 mm pari a quelle dei pilastri perimetrali.
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2.9.4
Profilo:
modulo resistenza plastico:
schema di carico:
luce:
interasse:
permanenti portati:
peso proprio:
variabile neve (no accumuli):
pu = 1,3[(0,27 kN/m )(1,10 m) + 0,07 kN/m] + 1,5(1,30 kN/m )(1,10 m) = 2,62 kN/m (SLU);
2
sollecitazioni di progetto:
MSd = 0,125puL = 2,1 kNm < W pl,yfyd = 3,6 kNm;
VSd = 0,5puL = 3,3 kN < 0,5Vpl,z.
2
2
p = [(0,27 kN/m )(1,10 m) + 0,07 kN/m] + (1,30 kN/m )(1,10 m) = 1,80 kN/m (SLE-rara).
Massima freccia:
DZ = 5 mm < L/200 = 12,5 mm.
Larghezza cordone:
sezione di gola:
lunghezza totale cordone:
esito verifica resistenza saldatura:
2.9.5
a = 3 mm;
b = 0,7a = 2,1 mm;
lw = 80 mm;
3
blwfwv,d = (2,1 mm)(80 mm)(207,8 MPa)/10 = 35 kN >
> VSd = 3,3 kN.
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Tasselli meccanici:
porofondit di posa effettiva:
interasse ancoranti:
Diametri fori nel materiale base (cls):
diametro foro nella piastra:
coppia di serraggio ancoranti:
spessore minimo materiale base:
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Nota: si riporta la verifica delle saldature dei profilati portanti sulle piastre HEA120 e scatolare
quadrato 120x120x5. La verifica di seguito riportata valida per entrambi i profilati avendo
considerato il profilato con la lunghezza minore dei cordoni. In particolare, si esplicitato il calcolo
riferendoci alla sezione dellHEA120 prescindendo dal calcolo dai cordoni interni delle piattabande.
Geometria saldature a cordoni dangolo profilato riferimento colonna HEA120 al piede (sezioni
minime):
5 - E100
5 - E35
3 - E56
5 - E35
5 - E100
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Saldature resistenti a flessione:
saldature resistenti a taglio:
Nota: il modulo di resistenza delle saldature allestemit del profilato HEA120 stato considerato
imponendo lasse neutro delle saldature resistenti baricentrico; in quanto si ritiene ragionevole
supporre che, a rottura, le rotazioni relative tra piastra saldata e profilato siano concentrate sui bordi
del profilato stesso, non essendo probabili penetrazioni nel materiale base.
Verifiche saldature a taglio:
Larghezza cordoni doppi anima:
lunghezza saldature taglio anima:
sezione di gola:
taglio resistente saldature:
Verifica rifollamento piastra base
Massima resistenza taglio 1 ancorante:
diametro foro nella piastra:
distanza fori dal bordo:
resistenza a rifollamento penalizzata:
resistenza a rifollamento:
a = 3 mm;
lwt = (74 + 74) mm = 148 mm;
b = 0,7a = 2,1 mm;
3
VRdw = blwflfwv,d = (2,1 mm)(148 mm)(207,8 MPa)/10 =
= 64,6 kN > VRdc,ancor = 44 kN (soddisfacente).
VRdc,1ancor = 22 kN;
d0 = 18 mm (sistema mediante tasselli meccanici);
e1 = 30 mm;
= 0,769 < 1 e1 < 3 do = 39 mm;
Fb,Rd = 79,75 mm > VRdc,1ancor = 22 kN (soddisfacente).
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2.9.6
x = 36,6 mm;
RSd = fcd C25/30bx = (14,17 MPa)(140 mm)(36,6 mm)
72600 N = 72,6 kN;
MSdp C25/30 = RSd0,5x = (72600 N)0,5(36,6 mm) =
= 1330000 Nmm;
2
2
3
W pl = bs /4 = (140 mm)(12 mm) /4 = 5040 mm ;
S275JR fyd = 262 MPa;
MSdp C25/30/[W plfyd] = (1330000)/[(5040)(262)] 1
(accettabile, avendo verificato sulla resistenza della
tassellatura).
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3
3.1.1
Il presente piano di manutenzione dellopera, redatto ai sensi del punto 10.1 d.m. 14-10-2008, il
documento complementare al progetto esecutivo strutturale per la realizzazione di PENSILINE E
RIVESTIMENTO DI FACCIATA IN CARPENTERIA METALLICA A COMPLETAMENTO DEL
COMPLESSO A DESTINAZIONE DIREZIONALE-COMMERCIALE SITO A CIVIDALE.
Esso ha la finalit di prevedere, pianificare e programmare l'attivit di manutenzione dell'intervento al
fine di mantenere nel tempo la funzionalit, le caratteristiche di qualit, lefficienza ed il valore
economico delle opere oggetto dellintervento.
Il piano di manutenzione composto dai seguenti documenti operativi:
- manuale d'uso
- manuale di manutenzione
- programma di manutenzione.
Il presente piano deve essere aggiornato al termine dei lavori a cura della direzione lavori con le
specifiche dei materiali ed accessori realmente utilizzati, ed integrato con disegni "come costruito".
3.1.2
Generalit
Inquadramento dell'intervento
Il presente piano di manutenzione fa parte del progetto esecutivo per la la realizzazione di PENSILINE
E RIVESTIMENTO DI FACCIATA IN CARPENTERIA METALLICA A COMPLETAMENTO DEL
COMPLESSO A DESTINAZIONE DIREZIONALE-COMMERCIALE SITO A CIVIDALE.
Caratteristiche dellintervento
Dal punto di vista strutturale gli interventi previsti per il fabbricato saranno i seguenti:
realizzazione strutture in carpenteria metallica (mensole, pensilinetirantate, struttura primaria
mascheramento di facciata in rete metallica stirata);
Documenti di riferimento
Sono da considerarsi complementari ed integranti il presente piano di manutenzione delle strutture i
seguenti elaborati:
- Fascicolo adattato dellopera: contiene informazioni relativamente agli aspetti connessi con la
sicurezza:
o pericoli che possono presentarsi nel corso di lavori di manutenzione;
o dispositivi e/o provvedimenti programmati per prevenire tali rischi;
o equipaggiamenti in dotazione dellopera (riepilogo della documentazione tecnica ed
istruzioni per interventi di urgenza).
- Relazioni di collaudo e dichiarazioni di corretta e conforme installazione delle diverse unit
tecnologiche.
E compito della direzione lavori lacquisizione delle relazioni di collaudo, delle specifiche istruzioni di
montaggio e delle dichiarazioni di conformit finalizzata alla verifica ed allaggiornamento dei dati
contenuti nel presente piano di manutenzione.
3.1.3
Manuale d'uso
Il manuale duso si riferisce alluso delle parti pi importanti del bene; questo contiene linsieme delle
informazioni atte a permettere allutente di conoscere le modalit di fruizione del bene, nonch tutti
glielementi necessari per limitare quanto pi possibile i danni derivanti da unutilizzazione impropria.
Opere principali
Le opere principali prevedono:
la realizzazione della struttura portante in carpenteria metallica costituita da elementi portanti.
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Le caratteristiche geometriche e dei materiali da utilizzarsi sono indicate negli allegati elaborati grafici
e nella relazione dei materiali;
Avvertenze d'uso
La funzionalit delle strutture garantita dal mantenimento delle stesse in perfetto stato di integrit, in
caso di interventi di modifica o manutenzione delle sovrastrutture occorre accertarsi che ne siano
mantenute le caratteristiche strutturali e dimensionali. Le caratteristiche dimensionali delle opere e la
loro ubicazione sono illustrate nelle allegate tavole progettuali.
3.1.4
Manuale di manutenzione
3.1.5
Opere strutturali
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delle giunzioni imbullonate. La sostituzione dei singoli bulloni a serraggio controllato generalmente
non comporta problemi particolari, se i fori presentano un gioco sufficiente per eseguire l'operazione
senza difficolt. In caso contrario, conviene verificare che non sia avvenuto uno scorrimento relativo
tra i diversi elementi che fa lavorare i bulloni a taglio, in questo caso il danneggiamento tale da
giustificare una riparazione di tutto il nodo.
3.1.6
Programma di manutenzione
Al fine di una corretta gestione della struttura gli interventi di manutenzione dovranno seguire delle
scadenze e dei programmi temporali.
Il programma di manutenzione si articola in tre sottoprogrammi, relativi alle prestazioni, ai controlli ed
agli interventi di manutenzione.
Si prevede un sistema di controlli che aggiorni e verifichi il programma attualmente previsto.
Sottoprogramma delle prestazioni
Prende in esame le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita.
Si prevede il decadimento delle prestazioni fornite da ciascun elemento nel tempo secondo leggi
variabili da opera ad opera ed in funzione dell'aggressivit ambientale, dei carichi. Le ispezioni a
cadenza periodica rilevano i parametri necessari a definire il livello prestazionale raggiunto dagli
elementi in esame ed a definire le eventuali necessit manutentive.
Sotto programma prestazioni
Ciclo di vita utile
Descrizione Oggetto
Prestazioni richieste
(anni)
Strutture
in
Opere
Resistenza meccanica, durabilit e
carpenteria
50
strutturali
funzionalit
metallica
Sottoprogramma controlli sulle strutture
Il sottoprogramma ispezioni definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il
livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene,
individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e
quello minimo di norma.
La maggiore difficolt che si incontra stabilire a priori landamento nel tempo del degrado delle opere
inquanto questo dipende da svariati fattori come la qualit dellesecuzione e dei materiali, lintensit
delle azioni, sia ambientali (chimico-fisiche) che meccaniche (il traffico), fattori dei quali solo una certa
quota parte pu essere conosciuta e valutata al momento del progetto.
Il sottoprogramma ispezioni indica quali controlli effettuare e con quale frequenza.
Sottoprogramma controlli
Descrizione
Visita ispettiva Rilievo
controllo
Ispettiva
Approfondita
di sorveglianza Strumentale
visita
Controllo della presenza di zone
soggette ad aggressione chimica
(fenomeni
di
Strutture in
ossidazione/corrosione); integrit
carpenteria
Quinquennale Triennale
Quinquennale
delle
giunzioni
imbullonate;
metallica
integrit delle giunzioni saldate;
presenza
di
eventuali
cricche/lesioni.
Sottoprogramma manutenzioni
Riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per
una corretta conservazione del bene.
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In accordo con lapproccio manutentivo prescelto, le attivit sotto-elencate rientrano nei criteri
dintervento a vita sicura (con la definizione di intervalli temporali) o a guasto (lintervento
conseguente al danneggiamento dellelemento considerato).
Sottoprogramma manutenzioni
Descrizione
Tipologia intervento
Strutture in carpenteria
metallica
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Programmazione
Occorrenza
Estensione
Intervento
Parti
degradate
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