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Ora che abbiamo finito di leggere il libro dedicato al nostro Santo, ci sembrato edificante ed interessante proporre alla
nostra riflessione la figura di questo Beato, che ha concretato nella sua vita gli insegnamenti del nostro Santo.
Seguiremo il libro di Domenico Carena intitolato Dalla Siberia al Cottolengo. Fratel Luigi Bordino nacque a
Castellinaldo il 12 agosto 1922, terzogenito di una famiglia di profondi sentimenti cattolici. Ricevette la prima
comunione a sette anni con grande entusiasmo. Nelladolescenza partecip ad un corso di esercizi spirituali organizzato
dallAzione Cattolica della diocesi, che lo smosse profondamente. Si pu ricondurre proprio a questo episodio linizio del
suo cammino di uomo di Chiesa. Anche il parroco not un suo cambiamento dal punto di vista spirituale, e lo nomin
delegato aspiranti tra la giovent cattolica. Limpegno di guidare i giovani aspiranti lo aiut a maturare cristianamente.
Ricopr questo incarico fino al 1941, quando fu nominato presidente della locale sezione dellAzione Cattolica.
Caro Danilo,
anche tu ci hai lasciati per raggiungere i tanti nostri amici che godono quella pace
eterna che solo Dio ci pu dare.
Preghiamo! stata lultima parola che sul letto di morte mi hai rivolto. Questo
invito a pregare molto significativo; vuol dire che eri un uomo di fede, che confidavi
nella misericordia divina.
Non hai avuto una vita facile, la tua disabilit ti ha condizionato fortemente, per cui
hai trascorso al Cottolengo pisano ben sessantatre anni! Eri per noi un punto di
riferimento importante, eri la persona con cui si poteva colloquiare su tanti
argomenti: dalla religione alla politica, da episodi del passato (avevi una memoria
prodigiosa!), a quelli pi recenti, senza mai cadere alla critica distruttiva, senza mai
prestare lorecchio a radio marciapiede Anzi, difendevi a spada tratta quanti
erano facile bersaglio di coloro che si ergono a giudici, dimenticando che anche essi
un giorno saranno sottoposti al giudizio di colui che solo pu giudicare.
Quando ti hanno proposto leventuale trasferimento in una struttura pi vicina al tuo
paese di origine e quindi vicina ai tuoi parenti, tu hai risposto Al Cottolengo mi sono sempre trovato bene, non intendo
cambiare. Tale risposta evidenziava il forte legame, anche affettivo, che intercorreva fra te e la realt cottolenghina.
Ora sei Nellalto dei cieli, con i cottolenghini passati a miglior vita e con la Santa Madonna che tante volte hai
venerato nei santuari di Lourdes, Loreto e Montenero.Caro Danilo, intercedi per noi poveri cottolenghini ancora
zoccolanti sugli aspri sentieri di questo mondo di lacrime. Grazie Danilo! (Fratel Pietro Piccola Casa di Pisa)
Paola sta lavorando per noi come volontaria fin dal 1981, stabilendo cosi un record ineguagliato: 25 anni di impegno e di
affetto. Perci vogliamo dirle grazie. Tante sono le prove del suo attaccamento alla Piccola Casa: la collaborazione con
Suor Candida, il fatto che lei ed il marito abbiano voluto celebrare qui il loro cinquantesimo anno di matrimonio, le
mostre organizzate con i lavori delle Ospiti, che hanno sempre riscosso successo. Per in tutti questi anni molte cose
sono cambiate. Le Ospiti che lavoravano in questo settore dei lavori femminili, sono invecchiate o ci hanno lasciato
(come lindimenticabile Licia). Per cui, anche se il suo talento, il tempo che ci dedica, la capacit di stimolare il lavoro
delle ospiti, non sono cambiati, ormai questo settore sta diventando sempre pi marginale. Nonostante ci, lei trova
sempre il modo di rendersi utile, e la sua presenza qui costante.
Grazie Cara Paola, che Dio benedica te, la tua famiglia e la tua cara nipotina Bianca.
Ti vogliamo bene! (Le ospiti della Piccola Casa di Pisa)
BENEDETTA: La mia esperienza di servizio civile incominciata a giugno del 2015: conoscevo gi questo ambiente
avendo gi svolto un tirocinio due anni fa. Mi sono trovata bene sin da subito con le altre ragazze che mi affiancavano in
questo bel percorso e sin da questestate abbiamo incominciato a collaborare per cercare di rendere gli ospiti allegri e
attivi per quel che possibile, ovviamente. L obiettivo principale di questa esperienza era proprio questo secondo me:
cercare di distrarre lanziano dai suoi brutti pensieri o dalla sua routine quotidiana per farlo sorridere e rallegrare anche
solo per poco. Io ho cercato di fare il possibile per far ci che questo accadesse
mettendoci tutta la mia volont e le mie energie anche se a volte non riuscivo nei
risultati sperati. Ho cercato di capire i loro bisogni e di comportarmi di
conseguenza: ognuno infatti ha un temperamento a s, stava a me capire come
cercare di pormi nei loro confronti e cercare di intuire i loro bisogni. Intrattenere
delle persone anziane non semplice perch spesso si distraggono, non ascoltano
o litigano fra loro quindi ci vuole molta pazienza, comprensione ed empatia. Si ha a
che fare con persone fragili e bisognose quindi importante secondo me avere un
temperamento che possa renderli tranquilli e allo stesso tempo attivi verso le
attivit proposte. Tutto limpegno che ci mettevamo io e le altre ragazze era infatti
ripagato anche solo da un sorriso o dalla partecipazione che notavo veniva messa
da queste persone allattivit svolta in quel momento. Credo di avere imparato
molto da tutto ci, non solo dal punto di vista lavorativo, ma soprattutto interiormente, perch mi sono affezionata
molto ad ognuno degli ospiti presenti nella struttura. Fortunatamente mi sono trovata con delle ragazze collaborative,
che avevano voglia di intraprendere questo percorso affianco a persone anziane e spesso non facili da gestire. Credo e
spero di essere riuscita nel mio intento sopra citato e mi auguro di aver lasciato qualcosa ad ognuno degli ospiti
presenti.
GIADA: In tutto quello che facciamo o in ogni persona che vediamo, speriamo di incontrarti. Sei stato figlio, amico,
maestro, povero, lavoratore, viandante. Ma non sei mai invecchiato. Come incontrarti al Cottolengo allora? Prima di
venire qui non avrei saputo rispondere a questa domanda, ma ora, quasi alla fine della mia esperienza, sono certa di
aver riconosciuto la tua bellezza anche in questa Piccola Casa: nella
semplice e profonda fiducia dei nonni in chi si prende cura di loro,
non basata su referenze o qualifiche, ma sul solo fatto che hanno
bisogno di aiuto, ti ho riconosciuto figlio. Nel caldo clima di
accoglienza e letizia che si respira in questa Piccola Casa, frutto di
una faticosa condivisione dei tempi, spazi, sofferenze e affetti, ti ho
riconosciuto amico. Nella generosit dei nonni quando ci
raccontano ricordi, pensieri e storie di vissuto, per donarci la
bellezza dei valori pi importanti della vita perch sperano di farli
vivere anche a noi, ti ho riconosciuto maestro. Nella grande
sofferenza fisica, spesso anche spirituale, dei nonni malati, a volte
accolta con fede, altre con dolore, altre ancora con rassegnazione, ti
ho riconosciuto povero. Nei sorrisi e nelle parole di tenerezza
gratuite per i nonni da parte di chi lavora qui, segno di una chiara consapevolezza di non avere davanti un utente a cui
prestare un servizio, ma una persona con una dignit infinitamente grande, che ha bisogno di amore, oltre che di cure
fisiche, ti ho riconosciuto lavoratore. Nellaver incontrato le storie di chi ho conosciuto qui, nonni, dipendenti, volontari
e religiosi, ti conosco viandante perch ho visto tutte persone in cammino verso una vita pi felice e un mondo pi
generoso o, per dirla con parole tue, in cammino per costruire il regno dei cieli. Non sei mai invecchiato, ma ti ho
incontrato tra i nonni di questa Piccola Casa, perch lamore e la bellezza mantengono il cuore giovane.
CACCIUCCO di IDA
Ingredienti:
- Pesce Misto
- Prezzemolo
- Aglio
- Pomodoro
- Sale & Pepe
Si pulisce il
pesce, i
calamari e altri
pesciolini. Si
aggiunge prezzemolo e aglio (mai la cipolla) e tanto
pomodoro. Si mette tutto a cuocere lentamente in un
tegame con tanto olio.
Tempi di cottura? E come un macinato, lo vediamo ad
occhio. Bisogna controllare se il pesce morbido.
Pomeriggio di Musica
Il 19 marzo abbiamo festeggiato la festa del Pap e la
Festa di San Giuseppe in compagnia del coro della
Parrocchia di Putignano. Li ringraziamo per averci
tenuto compagnia e rallegrato il pomeriggio!
PENSIERO RELIGIOSO
PROSSIMI APPUNTAMENTI
- 1 aprile: Centenario di Anna Placanica
- 3 aprile: Domenica allo Stadio di Pisa
- 4 aprile: Pomeriggio in citt
- 16 aprile: pomeriggio con i ragazzi del
catechismo di S. Marco
- 17 aprile: Pomeriggio a Viareggio
- 22 aprile: Agrifiera di Pontasserchio
- 30 aprile: Festa del Santo Cottolengo