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IL CERVELLO E L'INVECCHIAMENTO CEREBRALE

Il cervello costituito da un chilo e mezzo circa di "confusa sostanza racchiusa in una cavit oscura
e tiepida", una massa grigio-rosa, umida ed elastica al tatto, delle dimensioni di un pompelmo.
Un liquido ammortizzatore lo protegge dai colpi, dai bruschi scuotimenti e da altri urti. E' avvolto
da tre membrane, di cui l'esterna la pi spessa e resistente, ed comodamente adagiato nella sua
culla ossea.
Al microscopio, una singola cellula cerebrale con le sue fibre somiglia un p alla chioma di un
albero. Da ogni ramo nascono rami pi piccoli e da ciascuno di essi si diparte una successione di
ramoscelli sempre pi minuti, fino ai delicati filamenti. Il cervello contiene circa 13 miliardi di
cellule come queste, pi di quattro volte il numero complessivo degli abitanti della Terra!
Melatonina Zinco-Selenio Pierpaoli la formulazione originaleIl cervello principalmente formato
da due tipi di cellule: cellule gliali e cellule nervose o neuroni.
In complesso contiene circa 100 miliardi di neuroni.
Le cellule formano ammassi di fibre aggrovigliate, in un intrico che qualcuno ha definito la giungla
cerebrale.
Mentre leggete queste righe le fibre che avete nella testa si agitano come alghe mosse dalla marea,
tentacoli fatti di protoplasma si spostano lentamente in avanti, si ritirano, si gonfiano e si
restringono, ondeggiano in un senso o nell'altro.
Il cervello in costante comunicazione con tutte la parti del corpo : risulta essere la centrale della
pi complessa rete di comunicazioni mai escogitata.
Le sue attivit sono il risultato delle attivit combinate e coordinate di miliardi di cellule nervose.
In linea generale il funzionamento del cervello si pu suddividere in tre fasi : riceve i messaggi
dagli organi di senso, valuta questi messaggi sulla base delle precedenti esperienze degli
avvenimenti in corso e dei piani futuri, sceglie ed emette gli opportuni messaggi diretti alla periferia
per un'azione o per una serie di azioni.
Bench i suoi circuiti siano meno attivi durante il sonno, anche allora impegnato in vari compiti :
mantenere in funzione il cuore e i polmoni, sognare, restare in ascolto anche se con vigilanza un p
ridotta.
Il cervello si distende, ma finch vivo non ha riposo.
Gli informatori del cervello sono gli organi del senso, sentinelle dislocate nei punti strategici di tutto
il corpo.
Affondate nella pelle ci sono da tre a quattro milioni di strutture sensibili al dolore, mezzo milione
di ricettori del tatto e della pressione, pi di 200.000 ricettori della temperatura.
Questi minuscoli organi, oltre agli orecchi, agli occhi, al naso e alla lingua, sono alcune delle nostre
finestre aperte sul mondo esterno.
I dati sullo stato delle cose all'interno del corpo provengono da altri organi sensitivi che danno

origine a sensazioni di tensione muscolare, di fame, di sete, di nausea.


Pur costituendo solo il 2-3-% del nostro peso corporeo, il tessuto cerebrale consuma oltre il 20%
dell'ossigeno che respiriamo.
Sulla corteccia del cervello, nella parte posteriore della testa, ci sono i centri visivi.
Altre fibre sensorie fanno capo ai centri olfattivi della corteccia, profondamente affondati nelle
pareti della scissura tra gli emisferi cerebrali.
Il cervello interviene di continuo a regolare e modificare la tensione dei vari muscoli per consentirci
di mantenere l'equilibrio e l'assetto del corpo.
Il solo fatto di stare in piedi costituire un'acrobazia che non meno notevole soltanto perch
automatica.
C' un possente muscolo che, se non fosse regolato, farebbe ripiegare bruscamente la gamba al
ginocchio mandando il polpaccio a premere contro la coscia.
Un altro muscolo tenderebbe a far irrigidire la gamba come un'asta.
Il cervello riceve messaggi che gli indicano la tensione di oltre 200 paia di muscoli contrapposti,
ognuno dei quali deve essere accuratamente regolato per consentirci di stare in piedi!
La mano, lavorando sotto la direzione del cervello, capace di una infinit di difficili
manipolazioni.
Un valente pianista muove le dita sulla tastiera con prodigiosa velocit ricavandone suoni perfetti
cos come un bravo operatore di computer scrive un testo sulla tastiera.
Un chirurgo famoso si divertiva a mettere un pezzo di filo di seta in una scatola di fiammiferi
svedesi e poi nello spazio limitato della scatola aperta a met, come se nulla fosse, faceva con filo i
pi complicati nodi chirurgici, servendosi soltanto del pollice, dell'indice e del medio della mano
sinistra.
Ogni serie di movimenti coordinati, sia quelli appena descritti che richiedono elevatissima abilit,
sia quelli normali come il camminare o il guidare un'automobile, si basano sui poteri d'integrazione
del sistema nervoso.
Ogni attivit, diretta o indiretta, riuscita o no, tende di continuo a mantenere acceso il fuoco della
vita il pi a lungo possibile.
E ci include tutti i nostri tentativi per capire la vita stessa.
I nostri accomodamenti non sono mai perfetti.
Le cose sono troppo complicate e incerte perch essi lo siano.
Tuttavia non desistiamo n possiamo desistere dal tentare.
E il cervello coordina i nostri sforzi incessanti.

Perch possiamo richiamare alla mente l'immagine di luoghi veduti tanti anni prima?
Nella sua essenza, quel processo fisico elettrico.
Il sistema nervoso dell'uomo contiene ci che in sostanza una pila a umido, che genera una
corrente elettrica di circa un decimo di volt, pressappoco un ventesimo di quella di una lampadina a
pila.
La corrente elettrica ha origine da due sostanze chimiche dell'organismo, il sodio e il potassio, che
agiscono sui tessuti nervosi immersi in un liquido composto principalmente di acqua.
Per formarci un'idea di ci che avviene nel cervello di continuo e nel midollo spinale, immaginiamo
mille centrali telefoniche, ognuna di grandezza tale da bastare a una citt come New York, che
funzionino a pieno regime trasmettendo e ricevendo richieste, domande, ordini.
Grazie alla sua incredibile capacit di stabilire in una frazione di secondo migliaia di circuiti di
risonanza, ciascuno dei quali rappresenta un ricordo oppure un'idea, il cervello pu riunire in un
unico grande circuito tutti i dati necessari a formulare un pensiero e a prendere una decisione.
Molti scienziati sono d'opinione che ogni nostra esperienza sia registrata e conservata da tali circuiti
elettrici, comprese milioni di esperienze che ci sembra di avere del tutto dimenticato.
Gli psichiatri hanno scoperto che possibile che una persona possa ricordare uno dopo l'altro
episodi dell'infanzia sepolti nell'oblio.
Comunque sia, il numero di ricordi che si possono immagazzinare di gran lunga superiore al
numero totale delle cellule cerebrali.
La mente di un bambino ad esempio come una spugna che immagazzina informazioni, che elabora
dati, che costruisce centinaia di nuovi contatti sinaptici; in soli pochi mesi, da essere del tutto
dipendente dalla madre, il bimbo di trasforma in un individuo autonomo, capace gi di farsi
comprendere e comprendere : sono gli stimoli che sviluppano la gi fervida intelligenza di un
bambino.
Un insigne neurofisiologo ha calcolato che dopo 70 anni di attivit il cervello pu contenere fino a
15 trilioni di singole cognizioni.
Oggi si sa che il nostro cervello continua a creare nuovi neuroni fino a 70 anni.
Perci la nostra memoria pu definirsi un forziere la cui ampiezza e la cui robustezza superano ogni
umana comprensione.
E' un peccato che siano molti coloro che immagazzinano tanto meno sapere ed esperienza di quanto
potrebbero.
In molti punti del sistema nervoso esistono minuscole interruzioni dette sinapsi che arrestano
milioni di segnali di scarsa importanza, come per esempio la variazione di un grado nella
temperatura.
Gli stati ansiosi, l'ira irrefrenabile e le altre condizioni mentali in cui non si ragiona derivano
probabilmente da circuiti elettrici che diventano incontrollabili appunto dalla ragione.

Il pazzo che si crede Napoleone in grado di adoperare i circuiti che contengono il nome di
Napoleone e il fatto che egli fu un generale, ma non sa pi collegare tali circuiti con quelli che
dovrebbero dirgli che Napoleone stato un altro individuo morto da tempo.
Cosa invece costituisce il genio?
Presumibilmente le persone altamente dotate hanno un'innata capacit di coordinare in modo
particolarmente felice i loro circuiti elettrici.
Pi s'impara, pi s'arricchisce la riserva di ricordi a cui possibile attingere; pi si esercita la
funzione di combinare fra loro centinaia di circuiti per formarne altri di maggiori dimensioni, pi
facile diventa tale funzione e pi estesi diventano tali circuiti.
Il cervello domina il nostro corpo.
E' un compagno di vita interessantissimo perch non resta lo stesso nello svolgersi dei minuti, delle
ore, dei giorni.
Il cervello tiene su il corpo, invia ordini e riceve messaggi; osserva e impara, sempre.
La mente immagazzina dati ed emozioni, la forma pi bella e completa di evoluzione che sia dato
di conoscere; capace di veri e propri miracoli, contrasta le menomazioni che conseguono a
incidenti e malattie e riesce ad influenzare il destino anche contro i normali meccanismi degli organi
che consideriamo vitali come fegato, cuore, polmoni.
Sa modificare il carattere della persona, creare e distruggere abitudini, preferenze, passioni, regalare
il desiderio e il piacere.
Si innamora, prefigura scenari e storie, d origine all'idea per ogni opera d'arte.
E' curiosa, e questo forse il suo merito maggiore.
Esercitare il cervello rallenta la demenza.
I disturbi dell'et senile possono iniziare tra i 50 e i 60 anni.
Possono aumentare irritabilit, instabilit dell'umore, reazioni spropositate a stimoli ambientali di
lieve entit e diminuire memoria, capacit di concentrazione.
Un clich della neurologia che il cervello umano invecchiando perde circa un milione di neuroni
ogni anno.
Ma sembra che le capacit intellettive non declinino con gli anni, infatti grazie alla plasticit
neuronale, il cervello compensa questa perdita producendo nuove connessioni tra i neuroni. Una
scopert afferma che gli anziani, rimanendo mentalmente attivi, possono sviluppare costantemente
nuove connessioni.
Ovvero il cervello si sviluppa tutta la vita, purch sia tenuto sempre attivo e stimolato.
Le doti che si avevano da giovani possono conservarsi e anzi, nuove doti possono manifestarsi col
tempo.

Alcune situazioni possono accelerare l'invecchiamento del cervello, ad esempio interrompere ogni
attivit una volta andati in pensione, oppure quando un coniuge muore.
Il cervello pi lavora e meglio si mantiene in salute.
Il cervello in attivit si mantiene giovane, efficiente e la persona resta legata alla collettivit, senza
isolarsi.
Uno studio realizzato dall'Istituto di geriatria dell'Universit di Montreal (Canada) ha mostrato che
da vecchi si diventa saggi, ovvero il cervello umano migliora, ovvero funziona in maniera pi
efficiente, dopo i 55 anni.
Questo studio mostra che le risorse intellettuali di cui disponiamo vengono utilizzate in modo molto
diverso in base all'et.
In particolare si visto che i giovani attivano immediatamente certe aree cerebrali e sono pi rapidi
nel trovare le soluzioni, mentre gli anziani, anche se subiscono una diminuzione volumetrica della
materia grigia, prendono tempo e attivano il cervello solo dopo averci ragionato un p.
E' necessario costringere il cervello a lavorare se lo si vuole mantenere in salute.
Se non si allena con costanza, il cervello corre in rischio di atrofizzarsi ma recentemente nel 1999 vi
stata la scoperta di una possibile rigenerazione dei neuroni, grazie a uno studio di due
neurobiologi di Princeton, E. Gould e C. Gross : i due scienziati hanno scoperto che un flusso di
nuove cellule ancora indifferenziate (staminali), migra quotidianamente da una zona al centro del
cervello, i ventricoli cerebrali, e si dirige, con un viaggio che dura alcuni giorni, verso l'area pi
esterna del cervello, la corteccia cerebrale; nel corso del viaggio i neuroni maturano e, una volta
giunti nella corteccia, creano nuove connessioni con le altre cellule del cervello il quale cresce e si
modifica giorno dopo giorno, anzich rimanere con i medesimi neuroni per tutta la fase adulta della
vita.
La fatica mentale non esiste.
Le funzioni del cervello non sono di carattere muscolare, bens elettrochimico.
Dopo lunghe ore di lavoro mentale, quando il cervello sembra affaticato, la stanchezza quasi
certamente localizzata in altre parti del corpo : negli occhi, nei muscoli del collo e del dorso, etc.
Spesso ci che sembra stanchezza mentale soltanto noia.
La capacit del cervello quasi inesauribile.
Neanche l'uomo pi sapiente che sia mai vissuto si mai avvicinato lontanamente all'utilizzazione
totale della sua meravigliosa riserva mentale.
Probabilmente l'uomo medio utilizza soltanto il 10 o il 15 per cento del proprio potere mentale.
Il numero delle cellule cerebrali d'un individuo di media intelligenza tale che se egli le utilizzasse
integralmente, supererebbe di gran lunga, per quanto riguarda la memoria, la capacit del pi
grande genio della storia.
Lo stesso individuo che pazientemente accumulasse nozioni e abilit pratiche un anno dopo l'altro,

sarebbe superiore a un altro, che pur dotato di vivissima intelligenza naturale, rifiutasse di studiare.
Alcuni dei pi eminenti uomini della storia non avevano facolt intellettuali di gran lunga superiori
alla media.
Ci che possedevano in alto grado era la forza di carattere e un'inesauribile perseveranza
nell'inseguire lo scopo che si erano prefissi.
L'et non impedisce necessariamente di imparare.
Uno dei pi comuni concetti errati sul cervello che quando invecchiamo quest'organo subisca
alterazioni che rendono difficile ogni ulteriore tentativo di studio.
Ci vero, ma in misura talmente piccola che nella maggior parte dei casi non ha importanza
pratica.
L'apprendimento legato alla facolt di creare nel cervello nuovi circuiti elettrici "risonanti", e
finch tale facolt sussiste, si pu continuare ad arricchirsi di nuove nozioni perfino a 90 anni.
La scienza non vede ragione perch una persona media non possa continuare ad imparare, con
almeno l'85 o il 90 per cento di profitto, fino alla settantina e oltre.
Sarebbe una bella cosa se coloro che sono andati "in pensione" cominciassero a specializzarsi i
nuovi campi e ad imparare nuove cose.
Ritenendo erroneamente di essere troppo vecchi per imparare, sono molti gli anziani che si privano
della possibilit di interessanti esperienze intellettuali.
Il potere mentale aumenta con l'esercizio.
Come il sistema muscolare dell'organismo, anche il cervello tende ad atrofizzarsi con l'inerzia e a
migliorare con l'esercizio.
Se ne ha la prova che se il nervo ottico distrutto nell'infanzia, le cellule cerebrali della
corrispondente zona ottica del cervello restano inattive.
Man mano che il cervello matura, le fibre nervose si rivestono d'una sostanza grassa detta mielina e
non funzionano in pieno finch ci non avvenuto.
Un neonato ancora privo quasi del tutto di mielina, e questo uno dei motivi per cui non
riusciamo a ricordare molto di ci che avvenuto prima dei 2 o 3 anni d'et.
Molti fisiologi ritengono che l'esercizio intenso di qualsiasi parte del cervello favorisca lo sviluppo
di nuova mielina.
Pi si ragiona pi facile continuare a ragionare.
E' stato studiato ad esempio che il tempo necessario per imparare qualsiasi cosa a memoria possa
essere ridotto di due terzi con l'esercizio.
Cos come la volont : ogni volta che la esercitiamo per costringerci a fare qualcosa di sgradevole,
ci facilitiamo il compito per la volta successiva.

Il cervello davvero qualcosa di stupefacente, basterebbe citare soltanto l'inconscio, che sta al di
sotto della memoria recuperabile ed migliaia di volte pi ampio di questa.
L'inconscio racchiude molti milioni di esperienze passate che, per quanto ne sa la nostra mente
cosciente, sono perdute per sempre.
Ma innumerevoli sono le persone che si sono accorte di poter "parlare" utilmente con il loro
inconscio.
Ad esempio alcuni riescono a comandare a s stessi di svegliarsi la mattina ad una data ora.
Il cervello costituito (volendo molto esemplificare) da tre parti : la superiore, la mediana e
l'inferiore.
La sezione inferiore quella in cui si svolgono le funzioni automatiche del cervello, come ad
esempio quella di far lavorare il cuore.
Il cervello mediano partecipa a queste funzioni ma serve anche da ponte per trasmettere messaggi al
cervello superiore o corteccia cerebrale.
Questa parte superiore del cervello la caratteristica che differenzia pi nettamente l'uomo dagli
animali.
I primi organismi vivente apparsi sulla terra non avevano che un rudimento di cervello superiore;
pi l'evoluzione procede pi aumenta la proporzione : il che spiega perch il cervello superiore sia
chiamato cervello "nuovo".
Mentre il cervello nuovo si andava sviluppando, abbiamo conservato naturalmente tutte le
caratteristiche del vecchio.
Se fossero stimolate zone all'interno del cranio, morderemmo e graffieremmo come bestie.
In una certa misura il vecchio cervello rappresenta l'egoismo pi spietato, mentre il nuovo la sede
di concetti astratti complessi, come l'onore, la solidariet, il senso della bellezza.
Una profonda emozione che si scateni nel vecchio cervello pu interrompere nel nuovo i circuiti
che rappresentano la ragione e la previdenza : l'uomo che preso da improvviso furore commette un
delitto sa con il nuovo cervello che molto probabilmente verr arrestato e condannato, ma non ci
pensa finch il suo furore non si sia placato.
S'intende che non dobbiamo cercare di vivere di solo intelletto o respingere le importanti e giuste
esigenze del vecchio cervello.
Se ricacciamo nell'inconscio un impulso emotivo accettabile, non otteniamo altro risultato che
quello di farvelo covare, represso ma sempre latente.
Dobbiamo insomma cercare di mantenere nelle debite proporzioni reciproche il cervello vecchio e il
cervello nuovo, ricordando che se l'uno conquista un sopravvento troppo dispotico sull'altro, l'uomo
non pu assolvere a dovere il proprio destino.
Alcune attivit come ad esempio la poesia, filosofia, la musica si possono rivelare delle vere e

proprie "vitamine" per il cervello.


Un cervello vitale mantiene efficiente l'intero organismo.
E' essenziale cercare di combattere l'arteriosclerosi.
Quando il processo arteriosclerotico rende dure le arterie cerebrali, la circolazione compromessa,
arriva minore ossigeno e quindi minore energia vitale.
E' molto meglio prevenire l'indurimento delle arterie piuttosto che cercare di rimediare dopo.
L'acido gamma-beta-ossi-butirrico si trova naturalmente nel cervello sano in alte concentrazioni.
Pu migliorare situazione gi avviate o prevenire peggioramenti.
Esso nutre le cellule cerebrali indipendentemente dal flusso sanguigno locale.
Pu aiutare a superare tutti i molteplici disturbi che evidenziano il precoce invecchiamento
cerebrale, come ronzii, mosche volanti davanti agli occhi, disturbi della memoria, irascibilit.
Il cervello di un uomo consuma circa 0,25 kcal al minuto, il 20% di tutta l'energia prodotta dal
corpo.
Questa energia viene assorbita tramite il glucosio : ne occorrono circa 100-120 g al giorno.
Ecco perch anche un lieve calo della glicemia (la concentrazione di glucosio nel sangue) pu
diminuire la capacit di concentrazione, provocare vertigini, disturbi della vista, etc.
In tali casi utile ingerire carboidrati complessi come ad esempio pasta, pane, etc. oppure zuccheri
semplici come miele, saccarosio, marmellata, etc. ma a dosi contenute, infatti una quantit troppo
elevata produce solitamente l'effetto opposto, ovvero quello di diminuire bruscamente la glicemia
stessa.
La creatina pu aumentare la velocit di calcolo, infatti aumenta la quantit di energia che serve al
cervello per eseguire calcoli matematici.
Secondo alcune ricerche, masticare gomme antifumo da 2mg la nicotina pu migliorare la
concentrazione svegliando le sinapsi elettriche, aiutando a focalizzare l'attenzione.
Ma comunque nicotina.
Non bisogna superare le dosi consigliate o si rischia di intossicarsi!
Gli omega-3 posso aiutare a mantenere giovani i neuroni, favorendo gli scambi di informazioni tra
neuroni.
La colina (contenuta nel rosso d'uovo) aumenta le riserve di acetilcolina, composto chimico che
aiuta la trasmissione degli impulsi nervosi.
Sotto stress questa trasmissione pu essere compromessa, causando vuoti di memoria.
La caffeina pu dare una sferzata alla memoria stimolando l'attivit del lobo frontale, l'area del
cervello per i ricordi.

Ecco alcune azioni che potrebbero migliorare il cervello : cambiare spesso abitudini (far compiere
al cervello azioni cui non abituato); tagliare i chili di troppo (un articolo pubblicato da Human
Brain Mapping annuncia che gli scienziati dell'Universit di Los Angeles hanno scoperto che il
cervello degli uomini pi grassi invecchia pi velocemente); passeggiare di pi (passeggiare
aumenta la quantit di Fattore neurotrofico derivato dal cervello, basta camminare 30-45 minuti 3
volte alla settimana); mantenere bassa la pressione sanguigna (una ricerca pubblicata sulla rivista
Neurology ha evidenziato che chi ha alti livelli di pressione distolica (la minima) corre maggiori
rischi di soffrire di amnesie); fare una cosa per volta (alcuni ricercatori della Stanford University
(Usa) hanno sottoposto a tre test psicologici due gruppi di studenti : uno abituato ad utilizzare
simultaneamente Internet, TV e telefono e l'altro a fare una cosa per volta, il risultato stato che i
ragazzi del secondo gruppo hanno dimostrato di avere pi memoria, maggiore capacit di
concentrazione e una maggiore intelligenza sintetica.
E' vero che pensare troppo ci esaurisce?
No ma potrebbe farci perdere motivazione. Il cervello costituisce un cinquantesimo del nostro peso
e consuma un quinto dell'ossigeno che respiriamo. La maggior parte delle risorse che richiede serve
soltanto a mantenerlo "acceso". Attivit mentali specifiche non richiedono un dispendio eccessivo
di energia. Pu capitare per che le nostre performance peggiorino dopo un compito cognitivo
complesso.
Gli ignoranti gridano di pi?
Le persone incompetenti tendono a sopravvalutarsi, giudicando a torto le proprie abilit superiori
alla media, perch non sanno riconoscere i propri errori e quindi tendono ad affermare le propie
idee con maggiore aggressivit. Al contrario, le persone pi esperte di altre tendono a sottovalutare
la propria competenza e quindi a esprimersi pi sommessamente : di fronte a domande per loro
semplici, ritengono che lo siano anche per gli altri.
Assicurarsi un buon invecchiamento mentale
Lo stress prolungato potrebbe essere negativo per il cervello. Bisogna sottrarsi, almeno ad intervalli,
al ritmo della vita moderna che insidia l'equilibrio del cervello e lo logora anzitempo : le
responsabilit professionali, le continue emozioni, la tensione psichica costante, i rumori incalzanti,
l'insicurezza del domani e cos via sono veleni che fanno invecchiare precocemente il cervello.
Certo non bisogna adagiarsi, ma affrontare la vita senza rinunzie e senza abdicazioni; le
preoccupazioni, entro certi limiti, aiutano a vivere, a tenersi giovani, a far lavorare la mente lontano
da ogni pigrizia.
La sedentariet incide negativamente anche sullo stato cerebrale; quindi necessaria una certa
attivit fisica regolare, la pratica di uno sport, attivit lavorativa anche dopo il pensionamento.
Gli interessi vari, le passioni intellettuali, gli scambi sociali, la dialettica delle discussioni e la
necessit di adeguamenti culturali tengono viva l'attivit cerebrale e alimentano una rigogliosa vita
interiore.
Gli hobby sono uno dei modi pi facili per mantenere viva l'intelligenza : tornare ogni giorno su
nozioni artistiche, tecniche, speculative le fa ricordare meglio e impedisce alla memoria di

atrofizzarsi e all'inventiva di inaridire.


E' necessario escludere dalla propria vita ogni tendenza egoistica, che restringe gli orizzonti
spirituali e alza continue barriere fra il mondo circostante e l'individuo; si impari a vivere anche per
i bisogni e le richieste degli altri : un modo di mantenersi attivi ed elastici anche intellettualmente.
A COSA SERVE IL CERVELLETTO?
Si sa che il cervelletto il responsabile del controllo del movimento; regola la postura, il tono
muscolare e l'equilibrio, coordina i movimenti muscolari volontari e involontari.
La specializzazione del cervelletto avrebbe avuto per un ruolo pi importante nell'evoluzione
rispetto a quanto riconosciuto fino ad oggi.
Uno studio britannico, pubblicato sulla rivista Current Biology, rivela che dalla prima grande
scimmia antropomorfa, vissuta 25 milioni di anni fa, e arrivando all'uomo, il cervelletto aumentato
di dimensione pi di quanto abbia fatto la neocorteccia, regione cerebrale ritenuta tipica dell'essere
umano perch sede delle funzioni di apprendimento, linguaggio e memoria.
Nei primati, un ruolo cos centrale del cervelletto potrebbe essere stato il frutto della necessit di
spostarsi da un ramo all'altro; una capacit sviluppatasi a tal punto da stimolare a sua volta la
comparsa di altre abilit tecniche, come la costruzione di utensili e lo sviluppo dei piccoli
movimenti delle dita.
Nel corso dell'evoluzione umana quindi, l'intelligenza tecnica sembra essere stata almeno altrettanto
importante dell'intelligenza sociale.
QUANTI DATI PUO' IMMAGAZZINARE UN CERVELLO UMANO?
Davvero parecchi : almeno cinque volte tante informazioni quante sono quelle contenute in una
enciclopedia completa.
Si calcola che, in termini elettronici, il nostro cervello abbia una memoria che pu raggiungere i
mille Terabyte.
EMULARE IL CERVELLO UMANO CON UN COMPUTER?
Cosa accomuna il nostro cervello ad un computer?
Entrambi funzionano tramite impulsi elettrici veicolati con un sistema binario : i neuroni possono
essere accesi o spenti, proprio come i bit (0-1).
In teoria un PC pi veloce di noi umani : i suoi impulsi viaggiano a quasi 300 mila km al secondo,
contro i 120 metri al secondo dei neuroni, inoltre gli umani possono essere rallentati da malattie o
emozioni.
Eppure i computer sono lontani dall'emulare in cervello umano : nel 2013 il supercomputer K
(Giappone) con i suoi 88.000 processori, ha impiegato 40 minuti per riprodurre un solo secondo di
lavoro di 1,73 miliardi di neuroni umani.

Ci accade perch il cervello compensa la sua lentezza, spacchettando i compiti in pi operazioni,


ovvero affidando i compiti a pi "processori", come se nella nostra testa ci fossero 100 miliardi di
potenziali processori, ovvero i neuroni!
TEST DEI NEURONI
E' un test che richiede un alto senso dell'equilibrio e uno spiccato sviluppo del cervelletto : pi a
lungo si riesce a mantenersi su un piede in equilibrio ad occhi chiusi e meglio il proprio cervello sta
funzionando.
Bisogna chiudere gli occhi e sollevare un piede, poi si fa partire il cronometro e si cerca di
mantenere l'equilibrio il pi possibile, quindi si ferma il cronometro nel preciso istante in cui si
mette gi il piede.
Quindi si controlla il cronometro e si verifica se i tempi sono in linea con la propria et.
Punteggio : 28 secondi dai 20 ai 30 anni; 23 secondi dai 31 ai 40 anni; 15 secondi dai 41 ai 60 anni.
PERCHE' CI ANNOIAMO?
Potr sembrare una domanda un p curiosa ma non dobbiamo dimenticare che la noia un
messaggio che ci invia l'organismo e che quindi qualcosa significa.
Se ci annoiamo qualcosa non va e se ne sono accorti i ricercatori dell'Universit inglese di York.
Questa sensazione deriverebbe dal fallimento dei meccanismi deputati all'attenzione : come se il
cervello non riuscisse a cogliere, nei pensieri e nelle sensazioni che prova, un invito a dedicarsi ad
una attivit. Non riesce a concentrarsi neanche sugli stimoli esterni, che magari lo spingerebbero a
intraprendere qualcosa.
E questa incapacit di cogliere gli crea frustrazione, poich percepita come un vero e proprio
fallimento.
Tale frustrazione per non da sottovalutare : di solito la noia passa, ma in alcuni individui
predisposti, questo fallimento dell'attenzione pu spingere verso soddisfazioni pi immediate come
la droga, il cibo e l'alcol.
La nostra mente la cosa pi complessa che esista e lo comprendiamo in modo intuitivo perch la
complessit difficile da misurare.
Il cervello di ognuno di noi un incredibile meccanismo assolutamente prodigioso.
Sir Charles Sherrington, uno dei pi grandi studiosi del cervello, dopo aver messo in evidenza che il
cervello dell'uomo, in proporzione al suo peso, di gran lunga il pi sviluppato fra quelli di tutti gli
animali, fa l'ipotesi che la sua evoluzione continui "Si pu supporre che il presente stato del cervello
non sia che uno stadio intermedio, avviato, speriamo, verso qualcosa di diverso e di migliore".
Verso quali alte capacit sensoriali (e chi lo sa anche extrasensoriali) andremo? Verso quali alte
forme di arte e di espressione filosofica e matematica?

Forse sappiamo ancora poco del nostro cervello e qualcosa che oggi mistero, in futuro potr darci
incredibili sorprese che noi al momento attuale neanche possiamo immaginare.
Per adesso, soltanto immensamente bello, sentirlo e immaginarlo.

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