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XXIII edizione
danza | musica | teatro | multimedia
La Stazione Leopolda si configura come piattaforma di condivisione creativa che apre a nuove
modalit progettuali e attiva un gesto artistico allo stesso tempo collettivo e individuale. Uno
scambio tra artisti che accende nuove forme di relazione, percezione e fruizione dello spazio,
attraversato da segni coreografici e sonori che ne ridisegnano contorni e volumi.
Gamelan un progetto ideato da Michele Di Stefano, Fabrizio Favale e Cristina Rizzo per
Fabbrica Europa 2016. Un nutrito numero di coreografi/danzatori invitato a costruire una danza
che sia una successione condivisa di corpi su un suono semplice e preesistente. Dentro un unico
grande spazio vuoto laffollamento o la singolarit di un assolo sono materia di questo gioco dai
risvolti non prevedibili, che si gonfia e si svuota nella circolarit di un flusso, di un fiume che tende
allinfinito. Tra gli artisti: Leone Barilli, Daniele Bianco, Jari Boldrini, Biagio Caravano, Andrea
Dionisi, Francesca Foscarini, Martyn Garside, Elena Giannotti, Marina Giovannini, Julie Havelund,
Jacopo Jenna, Sol Pic, Irene Russolillo, Laura Scarpini, Minako Seki (Stazione Leopolda, 6/5).
Cristina Caprioli, da anni attiva sulla scena scandinava, sviluppando il concetto di coreografia
espansa propone un laboratorio che, indagando testo, gesto, narrativa, corpo, traduzione, sfocia
nellinstallazione Notes on a pebble. Incorniciata dalla proiezione del film Yellow Labor, questa
opera installativo-performativa vede i partecipanti al workshop e il pubblico coinvolto scrivere sui
sassi la coreografia (testo/libro/romanzo) investigata durante il laboratorio. Una parola per sasso,
un sassolino dopo laltro, il romanzo si trasferisce sul pavimento della Leopolda e, connotando lo
spazio di senso e significato, crea unimmagine di grande impatto (Stazione Leopolda, 5>15/5).
Altro concetto da sempre centrale a Fabbrica Europa il multiculturalismo. Questioni di identit,
appropriazioni e prestiti culturali sono temi che emergono dalla realt dello scambio artistico e del
crescente incontro tra i popoli. Artisti di area Mediterranea e di diversi continenti e paesi, sono
protagonisti di progetti tra danza, musica e parola nei quali la contaminazione fondante.
Spettacolo tutto al femminile We Women della coreografa catalana Sol Pic, coprodotto dal
Festival Grec 2015 di Barcelona e dal Festival Internazionale di Buenos Aires. In scena, oltre alla
stessa Pic, Julie Dossavi (Benin), Minako Seki (Giappone), Shantala Shivalingappa (India) e le
musiciste Adele Mandau (Italia), Lina Len e Marta Robles (Spagna). Sette donne - provenienti da
territori artistici e geografici tra loro lontani - convivono, trasformando il proprio piccolo mondo in un
mondo universale. Danzano, cantano, suonano. E parlando, alternano e accumulano lingue
diverse costruendo i tempi e i modi di una vita in comune. Sperimentano la possibilit di aprirsi a
una nuova vita, ognuna a modo proprio e tutte insieme. Lindividuale travasa nel collettivo in
questa riflessione su identit di genere, cultura dorigine, tecniche e linguaggi artistici, percorsi
umani, che tracciano un intenso ritratto della donna contemporanea (Stazione Leopolda, 5/5).
Sol Pic inoltre protagonista del solo One-Hit Wonders. Dopo 20 anni di carriera, la coreografa
catalana si concede una cavalcata autoironica nei suoi maggiori successi. La vediamo alle prese
con un percorso bendato in mezzo ai cactus, con uno ski-simulator da piste innevate, o con le
scarpette rosse da danza per una versione inedita del flamenco, irrinunciabili follie artistiche che
sono la cifra stilistica di una poetica affascinante e vitale (Stazione Leopolda, 7/5).
In prima nazionale una creazione collettiva, tutta al maschile, in cui quattro coreografi si ritrovano
per mangiare insieme. Vengono da esperienze, culture, paesi diversi (Libano, Togo, Giappone,
Belgio) e li unisce il loro lavoro. Danzano, bevono, ridono, mangiano. La semplicit dellincontro
punto di partenza per una performance dalla struttura coreografica e concettuale pi complessa. In
Beytna (invito a casa in libanese) il ritrovarsi insieme a tavola evidenzia il bagaglio culturale di
ognuno e apre una riflessione su cos la danza oggi e su quanto le forme contemporanee siano
legate a quelle tradizionali. Il tema del cibo centrale, ma lobiettivo giocare sulle diversit tra i
commensali, Omar Rajeh, Anani Sanouvi, Hiroaki Umeda, Koen Augustijnen e gli straordinari
musicisti palestinesi de Le Trio Joubran (Stazione Leopolda, 13-14/5).
Peter Brook, una delle grandi figure del teatro contemporaneo, con Battlefield torna al
Mahbhrata, il pi ampio poema epico non solo dellIndia, ma della letteratura mondiale. Nel
1985 la sua messa in scena (circa nove ore) sconvolse il Festival di Avignone. La ricchezza
linguistica e immaginifica della millenaria epopea del Mahbhrata, le sue storie ancor oggi
sorprendenti - spiegano Peter Brook, Jean-Claude Carrire, Marie-Hlne Estienne - ci offrono la
possibilit di far rivivere sul palcoscenico fascinazioni, che, pur appartenendo al passato, riflettono
allo stesso tempo i durissimi e innumerevoli conflitti che straziano il nostro mondo. Uno spettacolo
della Fondazione Teatro della Toscana per Fabbrica Europa 2016 (Teatro della Pergola, 24-25/5).
MDLSX di Motus ordigno sonoro, inno alla libert di divenire, al gender b(l)ending, allessere
altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalit imposta, dalla territorialit forzata,
dallappartenenza a una Patria. Ed verso la fuoriuscita dalle categorie tutte, anche artistiche
che MDLSX tende. uno scandaloso viaggio teatrale di Silvia Calderoni che dopo 10 anni con
Motus si avventura in questo esperimento dallapparente formato del Dj/Vj Set, per dare inizio a
unesplorazione sui confini e sul loro superamento (Stazione Leopolda, 8/5).
Piattaforma di connessioni anche per DAN+Z, un trittico di musica e danza che vede coinvolti
Gianluca Petrella + Luisa Cortesi; Dan Kinzelman + Daniele Ninarello; Simone Graziano +
Vittoria De Ferrari Sapetto. Moduli autonomi, collegati in ununica serata, che danno forma a una
variet di stili coreografici e sonori che tra loro si richiamano, cercandosi e respingendosi. Non
improvvisazione, ogni incontro nasce da residenze creative, ma la duttilit del gesto sonoro nel
jazz crea aperture anche sui movimenti, in una serie di dialoghi ogni volta nuovi per la loro unicit.
I danzatori hanno linguaggi contemporanei molto personali; cos i musicisti che, avendo gi
collaborato, possono prevedere alcuni intrecci allinterno del percorso performativo live che sfocia
in un organismo unico. Il giornalista Alceste Ayroldi introduce levento (Stazione Leopolda, 11/5).
La Leopolda ritrova la sua anima di stazione nel progetto di Max Casacci (Subsonica) e Daniele
Mana (Vaghe Stelle): Glasstress meets Pulse!. I due artisti del suono arriveranno alla Stazione
Santa Maria Novella, saliranno sulla tramvia e registreranno i paesaggi sonori dai mezzi di
trasporto. Il tutto, campionato in presa diretta, diventer materia portante del dj set inaugurale. A
seguire, Biga vs Tambo Meets Millelemmi, jam session tra jazz, hip hop ed elettronica di alcuni
dei musicisti pi interessanti della scena fiorentina (Stazione Leopolda, 5/5).
Panorami sonori elettronici sono intessuti da Lucrecia Dalt, colombiana di base a Berlino.
Ingegnere e musicista, miscela con sapienza le due anime in un amalgama sonoro elettroacustico
raffinato e coinvolgente. Lultimo disco, Ou (ispirato dal New German Cinema), esplora i confini tra
suoni analogici e digitali. In collaborazione con International Feel (Stazione Leopolda, 5/5).
Membro fondatore dei Massive Attack, Grant Marshall aka Daddy G uno dei fautori di quel
Bristol sound che ha conquistato il mondo con il trip hop. Molti remix dei Massive, elettronica,
dubstep e tanto reggae, ma anche soul e funk, nei suoi travolgenti dj set (Stazione Leopolda, 6/5).
Si definisce armonizzatore della realt Christophe Chassol, talentuoso e carismatico pianista e
compositore francese originario delle Antille che in Big Sun ritrova le sue origini e crea in diretta
per il pubblico un interplay irresistibile di suoni e immagini. Le sue composizioni sono veri e propri
panorami di culture in cui immergersi. Nellambito di La Francia in scena, stagione artistica
dell'Institut franais Italia realizzata su iniziativa dellAmbasciata di Francia in Italia, con il sostegno
dell'Institut franais (Stazione Leopolda, 7/5).
Il Minotauro. Viaggio di un eroe di Zaches Teatro immerge lo spettatore come in un libro di storia
dellarte. Risuonano versi ispirati alla musicalit dellepica omerica e dei cori tragici, muovendo
passi che guardano a danze dallancestrale sapore rituale. Il collaborazione con Fondazione Teatro
della Toscana (Teatro Studio di Scandicci, 21-22/5).
Il teatro della tragicomica fine dellumanit, libero esercizio di parole e gesti da Karl Kraus,
Robert Musil, Filippo Tommaso Marinetti lo spettacolo di Atto Due/Laboratorio Nove per la regia
di Andrs Morte, Silvano Panichi, Ilaria Cristini (Teatro della Limonaia-Sesto Fiorentino, 14>16/6).
Multilove//Sunshine di Lorenzo Cianchi e Primavera Contu una serialit di micro atti
performativi in cui i performer si azionano allinterno di spazi non specifici, creando una ruota
dadattamento tra luogo, movimento e spettatore (I Macelli di Certaldo, 17-18/6).
Il confronto generazionale e il connubio tra i vari linguaggi scenici - danza, teatro classico e di
ricerca, musica, arti visive - sono i temi centrali di Orizzonti Verticali, giunto alla IV edizione. Il
programma 2016 si articola in sei giornate tra performance, spettacoli, incontri dove convivranno le
varie generazioni della scena contemporanea, dai maestri ai giovani gruppi di ricerca. Da
questanno il progetto OV, oltre che dal Comune di San Gimignano, sostenuto dal Comune di
Poggibonsi e dal Comune di Siena, e rilancia in maniera stabile una sinergia con la Fondazione
Fabbrica Europa (San Gimignano, Poggibonsi, Siena, 5>10/7).
www.fabbricaeuropa.net
UFFICIO STAMPA:
Simona Nordera +39 347 9488210 +39 055 2638480 press@fabbricaeuropa.net