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Geometria
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1 Geometria euclidea 1.1 Geometria piana
1.2 Geometria solida
1.3 Figure curve
2 Geometria cartesiana 2.1 Spazi vettoriali
2.2 Geometria affine
3 Geometria algebrica 3.1 Geometria proiettiva
3.2 Variet algebriche
4 Geometria differenziale 4.1 Geometrie non euclidee
5 Topologia
6 Geometria e geometrie
7 Applicazioni 7.1 Geometria descrittiva
8 Cenni storici
9 Bibliografia
10 Voci correlate
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
Geometria euclidea[modifica | modifica wikitesto]
Euclide nei suoi Elementi formula per primo una descrizione assiomatica della g
eometria.
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geometria euclidea.
La geometria coincide fino all'inizio del XIX secolo con la geometria euclidea.
Questa definisce come concetti primitivi il punto, la retta e il piano, e assume
la veridicit di alcuni assiomi, gli Assiomi di Euclide, il pi noto dei quali che
la somma degli angoli interni di un triangolo corrisponde sempre a 180. Da questi
assiomi vengono quindi dedotti dei teoremi anche complessi, come il Teorema di
Pitagora ed i teoremi della geometria proiettiva.
La scelta dei concetti primitivi e degli assiomi motivata dal desiderio di rappr
esentare la realt, e in particolare gli oggetti nello spazio tridimensionale in c
ui viviamo. Concetti primitivi come la retta ed il piano vengono descritti infor
malmente come "fili e fogli di carta senza spessore", e d'altro canto molti ogge
tti della vita reale vengono idealizzati tramite enti geometrici come il triango
lo o la piramide. In questo modo, i teoremi forniscono fin dall'antichit degli st
rumenti utili per le discipline che riguardano lo spazio in cui viviamo: meccani
ca, architettura, geografia, navigazione, astronomia.
Un esagono non convesso. La somma degli angoli interni in un esagono sempre 720.
Geometria piana[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geometria piana.
La geometria piana si occupa delle figure geometriche nel piano. A partire dal c
oncetto primitivo di retta, vengono costruiti i segmenti, e quindi i poligoni co
me il triangolo, il quadrato, il pentagono, l'esagono, ecc.
Le quantit numeriche importanti nella geometria piana sono la lunghezza, l'angolo
e l'area. Ogni segmento ha una lunghezza, e due segmenti che si incontrano in u
n estremo formano un angolo. Ogni poligono ha un'area. Molti teoremi della geome
tria piana mettono in relazione le lunghezze, angoli e aree presenti in alcune f
igure geometriche. Ad esempio, la somma degli angoli interni di un triangolo ris
ulta essere un angolo piatto, e l'area di un rettangolo si esprime come prodotto
delle lunghezze dei segmenti di base e altezza. La trigonometria studia le rela
zioni fra gli angoli e le lunghezze.
Geometria solida[modifica | modifica wikitesto]
Il dodecaedro uno dei cinque solidi platonici. Platone nel Timeo ritenne che il
dodecaedro rappresentasse la forma dell'universo.
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geometria solida.
La geometria solida (o stereometria) studia le costruzioni geometriche nello spa
zio. Con segmenti e poligoni si costruiscono i poliedri, come il tetraedro, il c
ubo e la piramide.
I poliedri hanno vertici, spigoli e facce. Ogni spigolo ha una lunghezza, ed ogn
i faccia ha un'area. In pi, il poliedro ha un volume. Si parla inoltre di angoli
diedrali per esprimere l'angolo formato da due facce adiacenti in uno spigolo. M
olti teoremi mettono in relazione queste quantit: ad esempio il volume della pira
mide pu essere espresso tramite l'area della figura di base e la lunghezza dell'a
ltezza.
Uno spazio vettoriale una collezione di oggetti, chiamati "vettori", che posson
o essere sommati e riscalati.
Spazi vettoriali[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Algebra lineare e Spazio v
ettoriale.
Retta (passante per l'origine), piano (contenente l'origine) e spazio sono esemp
i di spazi vettoriali di dimensione rispettivamente 1, 2 e 3: infatti ogni punto
esprimile rispettivamente con 1, 2 o 3 coordinate. La geometria cartesiana faci
lmente estendibile alle dimensioni superiori: in questo modo si definiscono spaz
i di dimensione 4 e oltre, come insiemi di punti aventi 4 o pi coordinate.
Grazie all'algebra lineare, lo studio delle rette e dei piani nello spazio pu ess
ere esteso allo studio dei sottospazi di uno spazio vettoriale, di dimensione ar
bitraria. Lo studio di questi oggetti strettamente collegato a quello dei sistem
i lineari e delle loro soluzioni.
In dimensione pi alta, alcuni risultati possono contrastare con l'intuizione geom
etrica tridimensionale a cui siamo abituati. Ad esempio, in uno spazio di dimens
ione 4, due piani possono intersecarsi in un punto solo.
Geometria affine[modifica | modifica wikitesto]
Due piani nello spazio sono paralleli oppure si intersecano in una retta, come
in figura.
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geometria affine.
In uno spazio vettoriale l'origine (cio il punto da cui partono gli assi, di coor
dinate tutte nulle) gioca un ruolo fondamentale: per poter usare in modo efficac
e l'algebra lineare, si considerano infatti solo sottospazi passanti per l'origi
ne. In questo modo si ottengono delle relazioni eleganti fra i sottospazi, come
la formula di Grassmann.
Nella geometria affine il ruolo predominante dell'origine abbandonato. I sottosp
azi non sono vincolati, e possono quindi essere paralleli: questo crea una quant
it considerevole di casistiche in pi. In particolare, la formula di Grassmann non
pi valida. Lo spazio affine considerato (fino alla scoperta della relativit ristre
tta) come lo strumento migliore per creare modelli dell'universo, con 3 dimensio
ni spaziali ed eventualmente 1 dimensione temporale, senza "origini" o punti pri
vilegiati.
Geometria algebrica[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Geometria algebrica.
Dal XIX secolo in poi l'algebra diventa uno strumento preponderante per lo studi
Variet algebriche definite da alcuni semplici polinomi nel piano: due circonfere
nze, una parabola, una iperbole, una cubica (definita da un'equazione di terzo g
rado).
Variet algebriche[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Variet algebrica.
La geometria algebrica verte essenzialmente sullo studio dei polinomi e delle lo
ro radici: gli oggetti che tratta, chiamati variet algebriche, sono gli insiemi d
ello spazio proiettivo, affine o euclideo definiti come luoghi di zeri di polino
mi.
Nel XX secolo il concetto di variet algebrica assume un'importanza sempre maggior
e. Rette, piani, coniche, ellissoidi, sono tutti esempi di variet algebriche. Lo
studio di questi oggetti raggiunge risultati impressionanti quando le coordinate
dello spazio vengono fatte variare nel campo dei numeri complessi: in questo ca
so, grazie al teorema fondamentale dell'algebra, un polinomio ha sempre delle ra
dici.
Questo fatto algebrico di grande importanza (esprimibile dicendo che i numeri co
mplessi formano un campo algebricamente chiuso) ha come conseguenza la validit di
alcuni teoremi potenti di carattere molto generale. Ad esempio, il teorema di Bz
out asserisce che due curve di grado d e d' nel piano che non hanno componenti
in comune si intersecano sempre in dd' punti, contanti con un'opportuna moltep
licit. Questo risultato necessita che il "piano" sia proiettivo e complesso. In p
Una geometria non euclidea una geometria in cui valgono tutti gli assiomi di Euc
lide, tranne quello delle parallele. La sfera, con le geodetiche che giocano il
ruolo delle rette, fornisce un esempio semplice di geometria non euclidea: due g
eodetiche si intersecano sempre in due punti antipodali, e quindi non ci sono re
tte parallele. Un tale esempio di geometria detta ellittica. Esistono anche esem
pi opposti, in cui ci sono "cos tante" rette parallele, che le rette s parallele
a r e passanti per P sono infinite (e non una). Questo tipo di geometria dett
a iperbolica, ed pi difficile da descrivere concretamente.
Topologia[modifica | modifica wikitesto]
Il nastro di Mbius una superficie non orientabile: ha infatti una "faccia" sola.
Questo un oggetto studiato in topologia.
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Topologia.
La topologia infine lo studio delle forme, e di tutte quelle propriet degli enti
geometrici che non cambiano quando questi vengono deformati in modo continuo, se
nza strappi. La topologia studia tutti gli oggetti geometrici (definiti in modo
algebrico, differenziale, o quant'altro) guardando solo la loro forma. Distingue
ad esempio la sfera dal toro, perch quest'ultimo ha "un buco in mezzo". Studia l
e propriet di connessione (spazi "fatti di un pezzo solo") e di compattezza (spaz
i "limitati"), e le funzioni continue fra questi.
Le forme degli oggetti vengono codificate tramite oggetti algebrici, come il gru
ppo fondamentale: un gruppo che codifica in modo raffinato la presenza di "buchi
" in uno spazio topologico.
Geometria e geometrie[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Programma di Erlangen e Ge
ometria delle trasformazioni.
Felix Klein
Nel 1872 Felix Klein elabor un programma di ricerca, l'Erlanger Programm, in grad
o di produrre una grande sintesi delle conoscenze geometriche e integrarle con a
ltri settori della matematica, quali la teoria dei gruppi.
Nella prospettiva di Klein una geometria consiste nello studio di propriet di uno
spazio che sono invarianti rispetto ad un gruppo di trasformazioni (geometria d
elle trasformazioni):
La geometria euclidea si occupa di propriet che sono invarianti rispetto a isomet
rie, cio trasformazioni che preservano lunghezze e angoli.
La geometria affine si occupa di propriet che sono invarianti per trasformazioni
affini. In ambito di geometria affine non ha pi senso il concetto di "angolo" o d
i "lunghezza" e tutti i triangoli sono "equivalenti".
La geometria proiettiva studia le propriet che sono invarianti per trasformazioni
proiettive, cio trasformazioni che possono essere ottenute mediante proiezioni.
In ambito proiettivo tutte le coniche sono equivalenti potendo essere trasformat
a l'una nell'altra da una proiezione.
La topologia studia propriet che sono invarianti per deformazioni continue. Dal p
unto di vista topologico una tazza ed una ciambella diventano equivalenti potend
o essere deformate l'una nell'altra ma rimangono distinte da una sfera che non p
u essere "bucata" senza una trasformazione discontinua.
Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]
La geometria analitica e l'algebra lineare forniscono importanti collegamenti tr
a l'intuizione geometrica e il calcolo algebrico che sono diventati ormai una pa
rte costitutiva di tutta la matematica moderna e delle sue applicazioni in tutte
le scienze.
La geometria differenziale ha trovato importanti applicazioni nella costruzione
di modelli per la fisica e per la cosmologia.
La geometria piana e dello spazio fornisce inoltre degli strumenti per modellizz
are, progettare e costruire oggetti reali nello spazio tridimensionale: quindi d
i fondamentale importanza in architettura e in ingegneria come anche nel disegno
e nella computer grafica.
Geometria descrittiva[modifica | modifica wikitesto]
nch di varie tecniche, come quelle per la navigazione. Nella civilt greca, oltre a
lla geometria euclidea che si studia ancora a scuola, e alla teoria delle conich
e, nacquero anche la geometria sferica e la trigonometria (piana e sferica).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Boris A. Dubrovin, Sergej P. Novikov, Anatolij T. Fomenko, Geometria contemporan
ea - metodi e applicazioni, suddivisa in: volume 1, Geometria delle superfici de
i gruppi di trasformazioni e dei campi, Editori Riuniti, 2011. ISBN 978-88-6473232-9
volume 2, Geometria e topologia delle variet, Editori Riuniti, 2011. ISBN 978-886473-233-6
volume 3, Metodi della teoria delle omologie, Editori Riuniti, 2011. ISBN 978-88
-6473-234-3
Nikolai I. Lobachevsky, Pangeometry, traduction et dition: A. Papadopoulos, Herit
age of European Mathematics Series, Vol. 4, European Mathematical Society, 2010.
Robin Hartshorne Geometry: Euclid and Beyond, Springer 2000, ISBN 0-387-98650-2
Federigo Enriques Questioni riguardanti la geometria elementare, Bologna Zaniche
lli 1900
Federigo Enriques, Ugo Amaldi Elementi di Geometria ad uso delle scuole superior
i, Zanichelli Bologna 1903 (ristampe fino al 1992)
Federigo Enriques Gli elementi di Euclide e la critica antica e moderna, 4 volum
i, Roma e Bologna 1925
Federigo Enriques Lezioni di geometria descrittiva, Bologna 1893
Guido Castelnuovo Lezioni di geometria analitica e proiettiva, Roma, Milano, 190
5
Guido Castelnuovo Elementi di geometria analitica e proiettiva Roma, 1909
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Matematica
Algebra
Analisi matematica
Storia della geometria
Geometria senza punti
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