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opere
cronolog
ia
ambiti tematici
Satire I
33 a.C.
Satire II
30 a.C.
Epodi
30 a.C.
Odi I-III
Odi IV
23 a.C.
13 a.C.
Carmen
saeculare
17 a.C.
Epistole I
20 a.C.
Epistole II
13 a.C.
questioni letterarie
dedicatari
o
Mecenate
cronologia
temi
la polemica indirizzata contro personaggi poco noti o fittizi (cautela suggerita dalla
situazione politica a Roma).
Giunta a maturazione con Lucilio, la satira, che non ha corrispondenti nel mondo greco, un genere
poetico di impianto discorsivo-narrativo, di argomento morale e di tono ironico. Ecco le coordinate delle
Satire oraziane:
titolo
Sermones, discorsi: indica una poesia di tono discorsivo, vicina al sermo cotidianus,
lontana dallo stile altisonante dei generi alti
dedicatari
o
Mecenate (libro I)
cronologi
a
temi
Considerato il carattere autoctono della satira, lo stesso Orazio avverte come inevitabile il confronto con
Lucilio, suo predecessore. A lui lo accomunano:
luso dellesametro;
attraverso losservazione critica e la rappresentazione comica degli uomini punta alla riflessione
morale e allanalisi dei vizi, a scopo di automiglioramento; cura con pi attenzione lo stile
Il titolo Sermones, indica il tono colloquiale di questa poesia dove, abbandonato il tono dellinvettiva
proprio degli Epodi, lautore intende in senso bonario riflettere sui mali di una societ che non perfetta ,
ma neppure incurabile.
Egli intende castigare ridendo mores cio correggere, con un sorriso bonario e intelligente , i vizi della
societ.
La satira perde in Orazio il tono polemico anche perch rivolta ad interlocutori (Mecenate e i poeti che
ruotano attorno a lui) che non devono essere persuasi ma che condividono gi letica e lideologia
dellautore.
La riflessione svolta da Orazio si concentra su alcuni concetti chiave:
metrites: la moderazione cui deve essere improntato ogni aspetto della vita;
phila: la solidariet verso gli altri, fondata su affinit intellettuali, reciproca indulgenza,
comunanza di vita.
A questi valori si aggiunge la saggezza spicciola, che Orazio ha appreso dal padre.
I principi cui Orazio si ispira rivelano linflusso della diatriba, il discorso di divulgazione filosofica rivolto
alla gente semplice e imperniato sulletica del vivere quotidiano.
Da un punto di vista strutturale le satire si dividono in:
diatribiche: sviluppano la discussione su uno specifico argomento morale, con obiezioni, esempi,
aneddoti, umorismo (tratti tipici della diatriba);
Pur accostandosi alla conversazione, le satire sono frutto di un lavoro di cesello raffinato e paziente; lo
stile versatile: ora quotidiano, ora solenne e oratorio, ora allinsegna della parodia.
Alle Odi Orazio affida la sua immagine di emulo della grande lirica arcaica greca
titolo
cronologi
a
dedicatari
temi
meditazione filosofica: brevit della vita, fugacit del tempo, impegno posto nella
ricerca della serenit e della saggezza
poesia civile: celebrazione del principato augusteo (Odi III, 1-6), riflessione sul
ruolo del poeta e sulla sua importanza nella societ, esortazione a sani valori
morali
spunti personali: amicizia, amore, il locus amoenus, langulus
Nelle Odi Orazio, a differenza dei neteroi, si ispira non solo alla poesia ellenistica, ma anche alla lirica
greca arcaica:
ad Alceo per i temi civili e gli spunti personali (il simposio, gli inni, lamore);
a Pindaro per lo stile elevato, ma anche per la riflessione sullo scopo della poesia e sulla sua
funzione eternatrice;
Orazio orgoglioso di aver trasposto per primo la poesia di tanti autori greci nelle lettere latine, ma la
sua imitatio si caratterizza per loriginalit: dopo il motto (una fedele ripresa iniziale del modello)
Orazio elabora con libert temi personali.
Nelle Odi sono presenti vari spunti riconducibili a una profonda meditazione esistenziale:
la tensione verso lautrkeia e laurea mediocritas, cio verso la libert dal desiderio del
superfluo, che spinge a provare gioia e soddisfazione per il poco che si possiede.
Molti componimenti delle Odi svolgono i temi dellamicizia e delleros. Orazio predilige lamicizia di
poche persone, di provata lealt e di integri costumi, la cui frequentazione lo aiuta nella conquista
della saggezza. Gli incontri con gli amici si immaginano nella cornice del simposio, di un locus
amoenus (una piacevole cornice naturale), dellangulus (la modesta villa in Sabina in cui Orazio
ama appartarsi per condurre una vita semplice, lontana dai clamori della societ).
Per quanto riguarda leros, Orazio lo canta con ironico distacco, evitando ogni coinvolgimento emotivo.
Ben rappresentata nelle Odi anche la tematica civile.
Evidente la celebrazione del regime augusteo - in particolare per la ritrovata pace e la restaurazione
morale e politico-religiosa intrapresa dal princeps -, ma senza ombra di servilismo (per esempio viene
riconosciuta la grandezza dei nemici sconfitti).
Il poeta assume spesso il ruolo di vate, ossia di cantore che, ispirato dagli di, si fa guida della
collettivit.
Le Epistole costituiscono lultima, ampia raccolta poetica di Orazio
titolo
Sermones: lo stesso titolo dato alle Satire, perch anche queste lettere in versi assumono il
tono della conversazione e sono incentrate su argomenti morali
cronologi
a
destinatar
i
temi
Nelle Epistole Orazio riprende la riflessione morale delle satire trascrivendola in forma epistolare, ma con
una diversa intonazione:
accentua la rinuncia alla vita sociale e allottimismo etico, con la fuga da Roma e il ritiro nella
campagna sabina.
Le epistole del secondo libro affrontano problemi di letteratura e di politica culturale. In particolare:
nellepistola ai Pisoni o Ars poetica Orazio ripercorre la storia del teatro latino, fornendo
indicazioni di poetica e raccomandando unarte raffinata e colta, che ha il suo fulcro nella callida
iunctura, cio nellaccorto accostamento delle parole.
Alla variet di generi letterari tipica della produzione oraziana corrispondono diverse impostazioni
stilistiche. Si pu distinguere tra due grandi ambiti:
Orazio si rif alla tradizione dei lirici greci e impiega: