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AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

INTERPELLANZA A RISPOSTA ORALE

L'Aquila, l 27 aprile 2016

Oggetto : Censimento di scarichi inquinanti all'interno del Sito d'Interesse Regionale


(S.I.R.) di Chieti Scalo.
Il sottoscritto consigliere regionale
Premesso che:

la Regione Abruzzo, Direzione Ambiente Servizio Gestione Rifiuti, con Determina


Dirigenziale DA/21/7 del 27.07.2012, nellambito dellAccordo di programma per la definizione
degli interventi di MISE (Messa in Sicurezza di Emergenza) e bonifica delle Aree comprese nel
Sito dInteresse Regionale (S.I.R.) di Chieti Scalo, ha stipulato una convenzione con il
Dipartimento di Scienze Psicologiche, Umanistiche e del Territorio dellUniversit Gabriele
DAnnunzio di Chieti - Pescara per il censimento di scarichi inquinanti allinterno del S.I.R.;

tale provvedimento stato ritenuto talmente importante e strategico da essere stato rinnovato
con una nuova Convenzione, stipulata con Determinazione Dirigenziale n. DA/21/175 del
18.11.2014, con lintento di far ripetere il lavoro precedentemente svolto e di estenderlo;

oggetto

di questultimo

provvedimento

convenzionale

promosso

dalla

Regione

il

Censimento ed analisi degli scarichi industriali e civili con recapito nel fiume
Pescara da Chieti-Scalo alla foce e limporto complessivo lordo di euro 16.470,00;

dalla consultazione del report Finale del lavoro svolto, che tra laltro stato fornito agli organi
di informazione che ne hanno dato un rilievo assai marcato per diversi giorni, si rileva che:

in contraddizione al concetto di scarico oramai ben definito dalla legge (da ultimo dal
D.lgs. n. 152/06 recante: "Norme in Materia Ambientale") e dalla giurisprudenza, il lavoro
eseguito nel pi dei casi sembrerebbe aver sbagliato loggetto in quanto ha considerato
come scarico lo sbocco, nel fiume Pescara, di numerosi corsi dacqua superficiali, naturali,
di piccole dimensioni (ruscelli perenni, fossi colatori) inquinati in quanto ricevono veri
scarichi immessivi a monte e che non sarebbero stati n censiti, n visitati e neppure
menzionati;
il lavoro cosiddetto di laboratorio sembra essere stato svolto con strumenti di gran lunga
rustici e affetti da notevole (incomparabile) minore affidabilit, sensibilit, elevato errore
medio e da incertezza analitica rispetto a quelli in uso nei laboratori della Pubblica
Amministrazione e in quelli privati accreditati;
sembrerebbero essere state inoltre utilizzate metodiche tedesche, non riconosciute
ufficialmente dai competenti organi preposti, tali da rendere i dati cos prodotti e perfino
diffusi al pubblico a mezzo stampa non utilizzabili in qualsiasi eventuale procedimento

ufficiale della Pubblica Amministrazione o nei procedimenti legali, in quanto non


possiederebbero requisiti richiesti di affidabilit, di ufficialit e di validazione necessari;
Interpella il Presidente della Giunta e l'assessore competente
Per conoscere:
1. quali siano state le motivazioni che hanno portato la Regione Abruzzo ad affidare, per due
volte, a titolo oneroso, lesecuzione di campionamenti, analisi chimiche e giudizi chimici da
queste risultanti, ad un Dipartimento di Scienze Psicologiche, Umanistiche e del territorio
anzich ad Istituti o Istituzioni di Chimica Ambientale o allARTA che la Regione qualifica come
proprio Organo Tecnico (cfr Piano Tutela Aque, pagg. 105 - 116), cos come disposto anche
dalla L.R. 29.07.1998, n. 64, recante: Istituzione dellAgenzia Regionale per la Tutela
dellAmbiente e s.m.i. che al Titolo II Rapporti istituzionali e consultivi, allart. 20 Rapporti
con Enti istituzionali - comma 1, che stabilisce: "La Regione, le Province, i Comuni, le Comunit

montale e le Aziende U.S.L. per lo svolgimento delle attivit tecnico-scientifiche necessarie per
lesercizio delle funzioni di controllo ambientale e di prevenzione collettiva di rispettiva
competenza .devono avvalersi dellARTA la quale tenuta a garantire il loro necessario
supporto tecnico-scientifico, strumentale e analitico e se tali affidamenti non risultino
inopportuni anche alla luce delle ultime norme, in tema di spendig rewiew, per la
razionalizzazione dei costi della Pubblica Amministrazione, adottati dal Governo centrale;
2. quali siano state le motivazioni che hanno portato ad utilizzare, nell'esecuzione dei suddetti
campionamenti e analisi chimiche e giudizi chimici da queste risultanti, metodiche chimicoanalitiche tedesche, non ufficiali, quando esistono e sono largamente e comunemente
impiegate nel nostro Paese metodiche ufficiali Italiane, adottate da svariati decenni, emanate
dallI.R.S.A. - C.N.R. (Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e
dallI.S.P.R.A. (Istituto Superiore Per la Protezione e Ricerca Ambientale che cura
larmonizzazione e laggiornamento dei Metodi analitici per le acque la cui ultima edizione,
pubblicata a stampa in due volumi, dellanno 2003 ed anche scaricabile gratuitamente dal
WEB) e se l'utilizzo di tali metodiche hanno di fatto reso i dati forniti da detti lavori svolti dal
Dipartimento di Psicologia ecc.., ancorch onerosi, non validi formalmente e legalmente per la
Pubblica Amministrazione e pertanto non operativamente servibili per procedimenti
conseguenti;
3. quali siano le motivazioni che hanno portato la Regione Abruzzo a dirottare fondi destinati
allambiente verso altre destinazioni al quanto improprie (Universit, Abruzzo_Engineering
ecc), mentre allARTA, organo ufficiale in campo ambientale, sono stati apportati
considerevoli tagli di bilancio pari a circa 750 mila euro, nellambito dellultimo bilancio
regionale approvato, cos da rendere la principale istituzione ufficiale di tutela dellambiente in
Abruzzo, pur dotata di elevatissime professionalit, in condizioni di non poter operare
adeguatamente per assolvere ai numerosi compiti istituzionali assegnatale dalle leggi, perch
tenuta in carenza di personale, di fondi e con numerose strumentazioni fondamentali per i
nuovi compiti fissati dalle leggi, oramai obsolete, situazione emersa anche durante il corso di
una visita di cortesia svolta dal sottoscritto unitamente ad altre rappresentanze istituzionali,
nella data del 7 marzo c.a., alla presenza dei vertici dell'Azienda;
4. se alla luce dei fatti sopra descritti e anche in considerazione dell'utilizzo di fondi riservati alle
attivit di bonifica dei siti contaminati, quale quello del S.I.R. di Chieti Scalo (il cui perimetro

perfettamente individuato da Delibera di Giunta regionale dell'01 Marzo 2010, n. 121,


Pubblicata sul BURA Speciale Ambiente n. 15 del 02.04.2010, recante: "Istituzione di un Sito di
Interesse Regionale - S.I.R. - denominato: Chieti Scalo"), per attivit al quanto diverse, come il
censimento degli scarichi idrici, peraltro non di competenza del Servizio Gestione Rifiuti e
situati in un perimetro extra - S.I.R., a valle di questo fino alla foce del Pescara, gli atti sopra
richiamati non mostrino profili di illegittimit e nel caso quali siano i provvedimenti
consequenziali che questo Governo regionale intende adottare;
5. se si ritiene da parte di questo Governo regionale, per il futuro, proseguire con tali affidamenti
ad enti esterni per gli accertamenti laboratoristici di chimica ambientale, con profili spesso di
dubbia qualificazione professionale nella materia.
Il Consigliere regionale M5S
Domenico Pettinari

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