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Anno accademico 2014-2015

Calcolo a fatica

4.1 Normativa UNI 8862 Resistenza a flessione


Per quanto riguarda il calcolo a fatica per flessione delle ruote di ingranaggi la normativa UNI 8862
(1987) fa riferimento alla condizione di resistenza a rottura del dente tramite la relazione:

F FP

(17)

dove F la tensione equivalente al piede del dente nel punto pi sollecitato (tensione effettiva)
espressa nel modo seguente:

Ft
y Fa y Sa y y (K A K V K F K F )
b mn

(18)

ed una tensione calcolata che dipende dalla forza tangenziale Ft (forza media di funzionamento),
dalla larghezza di fascia b, dal modulo normale mn e da una serie di fattori (parametri relativi
allingranaggio e parametri relativi al funzionamento).
La tensione FP detta tensione ammissibile, ma calcolata in modo completamente diverso dalla
tensione ammissibile del calcolo statico. Essa infatti vale:

FP

F lim y ST y NT
y relT y RrelT y X
SF min

(19)

ed funzione della tensione limite di fatica del materiale F lim , del fattore di sicurezza minimo
alla flessione S F min e di una serie di coefficienti (parametri relativi alla fatica) che correggono il
limite di fatica del materiale, uno dei quali, il fattore di durata YNT , rappresenta la curva di Whler
del componente.
I parametri relativi allingranaggio sono:
yFa fattore di forma del dente,
ySa fattore di correzione della tensione,
y fattore del rapporto di condotta,
y fattore dellangolo delica,
e tengono conto degli effetti della geometria del dente sulla massima tensione equivalente che si
realizza nel materiale.
In particolare:
yFa il fattore di forma e tiene conto delleffetto della geometria del dente sulla tensione
nominale di flessione; calcolabile analiticamente tramite la relazione seguente:
h
6 Fa cos an
m
(20)
YFa n 2
s Fn

cos n
mn

Francesca Cur

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che analoga a quella relativa al calcolo del fattore di forma yLw (secondo Lewis) (4); in questo
caso, per, si tiene conto delleffettivo angolo di inclinazione della forza globale F scambiata
fra i denti (con an ) riferito alla sezione normale del dente (che ovviamente coincide con
quella frontale nel caso di ruote a denti dritti) (Figura 6). La sezione pi sollecitata secondo la
normativa individuata da due rette inclinate di 30 rispetto allasse di simmetria del dente (aventi
origine nel punto di intersezione fra lasse di simmetria e la retta dei contatti) e tangenti al profilo
ad evolvente (Figura 7) (mentre nel calcolo di Lewis si faceva riferimento al punto di tangenza
con la parabola di uniforme resistenza (Figura 6)).

Parabola di
uniforme
resistenza

an

hFa

Ft
W

sFn

Figura 6 Inclinazione della forze scambiata fra i denti

Figura 7 Rette che individuano la sezione pi sollecitata alla base del dente
Il valore di yFa anche facilmente leggibile da diagrammi forniti dalla normativa (diversi a
seconda della tipologia della dentiera di riferimento) in funzione del numero di denti virtuale z v
(9).
ySa il fattore di correzione della tensione nominale di flessione e tiene conto delle
concentrazioni di tensione al piede del dente e del fatto che la tensione effettiva non dovuta solo
alla flessione. Il calcolo analitico di tale fattore piuttosto complicato e presenta molti casi
particolari che sono descritti dalla normativa; se non si necessita di particolare precisione il valore
di ySa pu essere agevolmente ricavato da diagrammi forniti dalla normativa stessa ed esattamente
analoghi a quelli utilizzati per il calcolo di yFa.
In sostituzione dei fattori yFa e ySa si pu utilizzare il prodotto dei due, indicato in letteratura [3]
come fattore ySF ; questo fattore impiegato per il calcolo della tensione equivalente al piede del
dente ed diagrammato in funzione del numero di denti Z (o ZV nel caso di ruote a denti elicoidali)
(Figura 7).
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y il fattore del rapporto di condotta e tiene conto del fatto che, se ci sono pi di due denti in
presa contemporaneamente, nelle condizioni di massima tensione al piede la forza non applicata
in testa al dente (condizione per cui sono calcolati yFa e ySa), ma in un altro punto del profilo del
dente stesso. Il valore di y pu essere ottenuto dalle seguenti formule fornite dalla normativa:

0,75

2
y 0,25

y 0,5 2

(21)

con

AB

pb

Re21 Rb21 Re22 Rb22 R1 R2 sin t


p cos t

(22)

dove R1 ed R 2 sono i raggi primitivi (di funzionamento nel caso di ruote a profili spostati)
rispettivamente delle ruote 1 e 2, Re1 ed Re 2 i raggi di troncatura esterna, Rb1 ed Rb 2 i raggi di
base, p e p b i passi sulla circonferenza primitiva e di base e t langolo di pressione (di
funzionamento nel caso di ruote a profili spostati) sulla sezione frontale del dente.

.
Figura 8 Andamento del fattore ySF
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y il fattore dellangolo delica e tiene conto delleffetto dellelicoidalit del dente sulla
tensione effettiva (assume valore unitario nel caso di ruote a denti diritti). Sulla normativa pu
essere ricavato sia tramite una relazione analitica (in funzione dellangolo delica e del
coefficiente di ricoprimento ), sia tramite un diagramma (sempre in funzione dellangolo
delica e del coefficiente di ricoprimento ) (Figura 9).
I parametri relativi al funzionamento sono:
KA fattore di applicazione del carico;
KV fattore dinamico;
KF fattore di distribuzione longitudinale del carico (o di disallineamento);
KF fattore di distribuzione trasversale del carico.

Figura 9 - Andamento del fattore y


Nel caso pi generale necessario calcolarli nellordine appena indicato, poich ognuno di essi
funzione anche dei precedenti (o meglio della forza tangenziale Ft corretta).
Esistono per, anche in questo caso, dei metodi di calcolo semplificati che tengono conto dei vari
fattori in modo meno preciso, ma di solito accettabile se non si hanno esigenze particolari.
E da precisare inoltre che gli effetti dinamici interni ed esterni di cui tengono conto i primi due
coefficienti sono determinati in maniera piuttosto arbitraria e sarebbe preferibile, quando possibile,
effettuare un calcolo pi preciso della forza tangenziale Ft attraverso una analisi dinamica del sistema.
KA il fattore di applicazione del carico e tiene conto dellentit dei sovraccarichi a cui
sottoposto il sistema per cause esterne allingranaggio; pu essere determinato tramite una tabella
in funzione dei tipi di sovraccarico che si presentano sul motore e sulla macchina operatrice
(Tabella 3) (Prospetto I, [2]) .
KV il fattore dinamico e tiene conto degli effetti dovuti alle masse rotanti, e, secondo un calcolo
di prima approssimazione, funzione solo della massima velocit periferica della ruota dentata
vp (velocit calcolata in corrispondenza della circonferenza primitiva). Si pu, in questo caso,
ottenere tramite la formula reperibile in letteratura [4]:

kV

5,6 v p
5,6

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Per ingranaggi e condizioni di funzionamento ordinarie la normativa fornisce unaltra


espressione analitica:

KV 1 BA per z min 50,

Ft
150 N
mm
b

(24)

dove B ([B]=s/m) e A ([A]=m/s) hanno le seguenti espressioni:


A

v p z min
100

B c(0,7)( 9G )

(25)

essendo G il grado di precisione della ruota dentata e c una costante: ( c 0,18 per ruote a denti
diritti con G 9 e c 0,1 per ruote a denti elicoidali con G 9 ).
Se il numero di denti minimo superiore a 50 o la forza riferita alla larghezza di fascia inferiore
al limite, bisogna usare dei KV pi cautelativi di quelli calcolati, oppure svolgere una analisi
dinamica completa.
KF il fattore di distribuzione longitudinale del carico (o di disallineamento) e tiene conto
delle disuniformit di applicazione del carico lungo il dente (nel caso di mancanza di informazioni
precise si pu ipotizzare unitario).
KF il fattore di distribuzione trasversale del carico e tiene conto delle disuniformit a causa
di errori di passo e di profilo nellapplicazione del carico (nel caso di mancanza di informazioni
precise si pu ipotizzare unitario).

Tabella 3 Valori del fattore di applicazione del carico KA

I parametri relativi alla fatica sono:


yST
fattore di correzione della tensione;
SFmin fattore di sicurezza a flessione;
yrelT fattore relativo di sensibilit allintaglio;
yRrelT fattore relativo dello stato della superficie al piede del dente;
yX
fattore di dimensione;
yNT
fattore di durata.
Essi tengono conto delle riduzioni della tensione ammissibile per cause prettamente correlate alla
fatica.

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In particolare:
yST il fattore di correzione della tensione e tiene conto del tipo di sollecitazione (pulsante,
alternata, alternata positiva) e si ricava utilizzando il diagramma di Smith e Goodman (Figura
10). Nel caso, ad esempio, di sollecitazione pulsante positiva si ha (come implicitamente indicato
nella normativa):

s 2 s0 FP 2 F lim yst 2

SFmin il fattore di sicurezza a flessione (per le sollecitazioni di fatica in generale unitario).


max

s=FP

s0=Flim

Figura 10 - Diagramma di Smith e Goodman


yrelT il fattore relativo allintaglio e dipende dal grado di precisione tecnologica della ruota
dentata ( pari a uno per ruote tecnologicamente perfette prese come riferimento). Si calcola
come:

yrelT

1 0,21 2qs '


1 1,2 '

mn

ha0
a0

Figura 11 - Dentiera di riferimento


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(26)

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Il coefficiente dipende dalla sensibilit intrinseca del materiale allintaglio e si pu ricavare da


tabelle fornite dalla normativa; qs detto parametro dintaglio e pu essere calcolato come:
s
qs Fn
(27)
2 F
Tale parametro ottenibile conoscendo le caratteristiche della dentiera di riferimento della ruota
(Figura 11); sFn ([sFn]=mm) lo spessore del dente al piede ed calcolabile con le formule fornite
dalla normativa:

s Fn mn z v sin 3
a 0
3

cos mn

(28)

con

a0
mn

ha 0
x
mn

(29)

dove x il coefficiente di spostamento del profilo della dentatura e F ([F]=mm) il raggio di


curvatura del raccordo al piede del dente nel punto di tangenza delle rette inclinate a 30. Le
formule per il calcolo sono fornite dalla normativa:

F a0

2G 2 mn
cos z v cos2 2G

(30)

yRrelT il fattore relativo dello stato della superficie al piede del dente e dipende dal grado di
finitura superficiale nei punti di maggiore sollecitazione alla base del dente. La normativa fornisce
delle espressioni analitiche del tipo:
y RrelIT a b( Rtm 1) n 1m Rtm 40m

y RrelIT c Rtm 1m

(31)

dove Rtm la rugosit media al piede del dente ([Rtm]=m). Le costanti a, b, c, n dipendono dal
materiale. La normativa fornisce anche dei grafici per un calcolo pi veloce, se non si necessita
di particolare precisione.
yX il fattore di dimensione e dipende dalle dimensioni della ruota. Il fattore di dimensione
diagrammato in funzione del modulo normale e del tipo di materiale (Figura 12). Se il materiale
costituente la ruota idoneo alla dimensione della stessa ed stato trattato in modo opportuno, si
pu assumere questo fattore di valore unitario.
yNT il fattore di durata o fattore della curva di Whler e dipende dal materiale utilizzato. Per
la maggior parte dei materiali utilizzati in meccanica si pu esprimere come:
y NT k per N N ol

N Lv
per N ol N N Lv
y NT
N

y NT 1
per N N Lv

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(32)

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dove k, Nol, NLv, E sono costanti adimensionali dipendenti dal materiale e fornite dalla normativa.
Nella normativa sono riportati gli andamenti dei fattori di durata per alcune classi di materiali
(Figura 13) e sono inoltre fornite le corrispondenti relazioni analitiche.
A titolo di esempio si riporta la relazione analitica del fattore di durata per gli acciai cementati,
con tempra superficiale (Figura 14) (andamento della curva corrispondente illustrata in Figura
13).

Figura 12 Fattore di dimensione yX

Figura 13 Fattore di durata yNT

Figura 14 Relazioni relative al fattore di durata yNT per acciai con tempra superficiale
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4.2 Normativa UNI 8862 Resistenza a pitting


Per quanto riguarda il calcolo a fatica per contatto hertziano ripetuto o pitting la normativa UNI
8862 (1987) fa riferimento alla condizione di resistenza a rottura del dente tramite la relazione:

H HP
dove

(33)

H la pressione di contatto (pressione di Hertz) espressa nel modo seguente:


H z H z E z z

Ft u 1

K A K V K H K H
d1 b u

(34)

ed una tensione calcolata (come nella verifica a flessione) che dipende dalla forza tangenziale Ft
(forza media di funzionamento), dalla larghezza di fascia b, dal rapporto dingranaggio u
u z 2 / z1 1 , dal diametro primitivo della ruota pi piccola d1 e da una serie di fattori (parametri
relativi allingranaggio e parametri relativi al funzionamento).
La tensione HP detta pressione di contatto ammissibile (pressione di Hertz ammissibile) ed
calcolata nel seguente modo:

HP

H lim z N
zL zR zV zW zX
SH min

(35)

dove H lim la pressione limite base di fatica di superficie, S H min il fattore di sicurezza minimo
al pitting e i parametri Z N , Z L , sono i fattori relativi alla fatica; Z N il fattore di durata e pu
essere considerato, analogamente al caso della fatica per flessione, come la curva di Whler a pitting
del componente.
I parametri relativi allingranaggio sono:
zH
fattore di zona;
zE
fattore di elasticit del materiale;
z
fattore del rapporto di condotta;
z
fattore dellangolo delica.
e tengono conto degli effetti della geometria del dente sulla massima la pressione di contatto che si
realizza nel materiale.
In particolare:
zH il fattore di zona ed funzione degli angoli caratteristici delle ruote e tiene conto degli effetti
della curvatura relativa dei fianchi dei denti nel punto primitivo di ingranamento. Il fattore di zona
si calcola tramite la relazione seguente:
zH

2 cos b cos t'


cos2 t sin t'

(36)

dove gli angoli t, t (le grandezze con lapice sono relative al funzionamento per ingranaggi
tagliati con spostamento dei profili) possono essere determinati, noti, n e tramite le relazioni:

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tan n
cos
d
cos t/ / cos t
d
tan t

(37)

dove d il diametro primitivo di riferimento e d quello primitivo di funzionamento.


Ovviamente essi coincidono per ruote a profili non spostati, cos come t e t.
zE il fattore di elasticit del materiale e dipende dalle caratteristiche elastiche del materiale;
si ottiene dalla relazione seguente ( E1 , E 2 e 1 , 2 sono rispettivamente i moduli elastici e i
coefficienti di Poisson delle due ruote):
zE

1
1 12

E1

1 22

E2

(38)

z il fattore del rapporto di condotta e dipende dal rapporto di condotta trasversale e dal
rapporto di ricoprimento ed pari a:

4
z
0

4
1 1
z
3

1
z
1

z il fattore dellangolo delica e tiene conto degli effetti dellangolo delica sulla distribuzione
del carico. Si calcola tramite la relazione (ottenuta sperimentalmente):
z cos

(39)

I parametri relativi al funzionamento sono:


KA
fattore di applicazione del carico.
KV
fattore dinamico.
KH fattore di distribuzione longitudinale del carico (o di disallineamento);
KH fattore di distribuzione trasversale del carico.
I parametri KA e KV sono identici a quelli calcolati per il caso della flessione. Inoltre:
KH il fattore di distribuzione longitudinale del carico (o di disallineamento) e tiene conto
delle disuniformit di applicazione del carico lungo il dente (nel caso di mancanza di informazioni
precise si pu ipotizzare unitario).
KH il fattore di distribuzione trasversale del carico e tiene conto delle disuniformit a causa
di errori di passo e di profilo nellapplicazione del carico (nel caso di mancanza di informazioni
precise si pu ipotizzare unitario).
I parametri relativi alla fatica sono:
SHmin fattore di sicurezza a pitting;
ZL
fattore del lubrificante;
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ZR
fattore di rugosit;
ZV
fattore di velocit;
ZW
fattore del rapporto fra durezze;
ZX
fattore di dimensione;
ZN
fattore di durata.
Essi tengono conto delle riduzioni della pressione limite base di fatica di superficie per cause
prettamente correlate alla fatica. In particolare:
SHmin il fattore di sicurezza a pitting (in generale unitario).
ZL il fattore del lubrificante ed funzione della viscosit cinematica del lubrificante a
temperature standard (40C e 50C) e della tensione H lim . La normativa riporta delle
espressioni analitiche per il calcolo e un diagramma che esprime landamento di ZL in funzione
della viscosit (Figura 15).

Figura 15 - Fattore del lubrificante ZL


ZR il fattore di rugosit ed funzione delle rugosit medie sui fianchi dei denti e della tensione
H lim . La normativa riporta delle espressioni analitiche per il calcolo e un diagramma che
esprime landamento di ZR in funzione della rugosit di superficie (Figura 16).
ZV il fattore di velocit e tiene conto degli effetti della rotazione tramite la massima velocit
periferica vp. La normativa riporta delle espressioni analitiche per il calcolo e un diagramma che

esprime landamento di ZV in funzione della velocit periferica e della tensione H lim (Figura
17).
ZW il fattore del rapporto tra durezze e tiene conto del fatto che la resistenza di una ruota di
acciaio aumenta se questa ingrana con un pignone che ha subito un indurimento superficiale e
presenta una bassa rugosit sulla superficie dei denti. In prima approssimazione funzione solo
della durezza della ruota pi tenera e pu essere espresso tramite la relazione:

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Z W 1,2

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HB 130
1700

(40)

dove HB la durezza Brinell sui fianchi della ruota. Se HB<130 oppure HB>400 si assume ZW
pari a uno. In realt altri fattori influiscono su ZW, perci la formula analitica ci fornisce solo il
valore centrale di una fascia di valori, come si pu chiaramente notare dal diagramma fornito
dalla normativa (Figura 18).
ZX il fattore di dimensione e dipende dalle dimensioni della ruota. Se il materiale costituente
la ruota idoneo alla dimensione della stessa ed stato trattato in modo opportuno si pu assumere
valore unitario.
ZN il fattore di durata o fattore della curva di Whler e dipende dal materiale utilizzato. Per
la maggior parte dei materiali utilizzati in meccanica si pu esprimere tramite relazioni analoghe
alle (32).
La relazione generale per il fattore di durata la seguente:
N
Z N LV
NL

dove NL il numero di cicli richiesto e NLV e d E hanno i valori riportati in Figura 20.
Nella normativa, infatti, sono riportati gli andamenti dei fattori di durata per alcune classi di
materiali (Figura 19) e sono inoltre fornite le corrispondenti relazioni analitiche (Figura 20).

Figura 16 - Fattore di rugosit ZR

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Figura 17 - Fattore di velocit ZV

Figura 18 - Fattore del rapporto fra durezze ZW

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Figura 19 - Fattore di durata ZN

Figura 20 - Relazioni relative al fattore di durata ZN per acciai con tempra superficiale
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