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famiglia
EDITORIALE
vita
ESORTAZIONE
Amoris laetitia
Idee di famiglia
26
ESORTAZIONE
Amoris laetitia
Esperti a confronto/1
Andrea Toniolo
28
30
EUTANASIA
Parte lassedio
delle nuove leggi
Luca Finocchiaro
ESORTAZIONE
Amoris laetitia
Esperti a confronto/2
Sandro Dalle Fratte
EUTANASIA
Neonati prematuri
No alla selezione
Carlo Bellieni
16
ESORTAZIONE
Amoris laetitia
Libert e coscienza/3
EUTANASIA
Con laborto
un intreccio di morte
Marina Casini
32
18
SOMMARIO
EDUCAZIONE
Riscoprire il pudore
E insegnarlo ai gli
Cecilia Pirrone
EUTANASIA
Medico e paziente
Quale patto di cura?
Maurizio Calipari
10
ESORTAZIONE
Amoris laetitia
Esperti a confronto/3
Domenico Simeone
20
12
ESORTAZIONE
Amoris laetitia
Libert e coscienza/1
Nunzio Galantino
22
PRIMI MESI
Benesse assicurato
con il latte materno
G. Sciacchitano
34
14
25
36
ESORTAZIONE
Amoris laetitia
Libert e coscienza/2
LETTERE
AL
POPOLO
DELLA
VITA
GRAVIDANZA
Prima di nascere
sente odori e sapori
Irene Trentin
LANALISI
Vita indegna
e derive eutanasiche
Gian Luigi Gigli
EUTANASIA
Cultura dello scarto
e custodia della vita
Antonietta Oriolo
EUTANASIA
Per liniezione letale
lok dallinfermiera
Alex Schadenberg
LE RUBRICHE
27 CERCO FAMIGLIA
Daniela Pozzoli
31 LA SALUTE NEL PIATTO
Caterina e Giorgio Calabrese
33 MICROCOSMI 2.0
Diego Motta
39 LETTI PER VOI
39 QUELLO CHE I VOSTRI FIGLI NON DICONO Roberta Vinerba
Aborto e pillole
non risolvono
lsos povert
Gian Luigi
Gigli
er lOms, la promozione
P
della salute riproduttiva
implica la possibilit di avere una vita sessuale responsabile, soddisfacente e
sicura, di riprodursi e la libert di decidere se, quando
e quante volte farlo, di essere informati e di avere accesso a metodi di propria
scelta per () la regolazione
della fertilit, nonch il diritto per le coppie () di avere
le migliori possibilit di ave-
bbiamo davanti agli occhi episodi terribili, che pesano sulla coscienza
A
di tutti. Alcuni tanto clamorosi da riempire le pagine dei giornali. Sara
Di Pietrantonio di Roma, 22 anni, strangolata e poi arsa viva dal fidanzato.
R.F. di Bologna, in attesa del primo figlio, avvelenata dal compagno
perch lui non voleva che il piccolo nascesse. Per fortuna mamma e beb
se la caveranno. Deborh Fuso, 25enne di Magnago, in provincia di Milano,
accoltellata dal fidanzato. Michela Noli, 31enne di Firenze, colpita a morte
dal marito che poi si tolto la vita. Stavano per separarsi e lui sarebbe stato
spinto dalla gelosia. Solo per limitarci, almeno fino al momento in cui
andiamo in stampa, ai casi pi clamorosi. Ma dietro a questi episodi
devastanti, ci sono migliaia e migliaia di altri gesti di violenza allinterno
della coppie, pi o meno pesanti, pi o meno ripetuti, che si consumano tra
le mura di casa e, solo nei casi pi gravi, arrivano al pronto soccorso quasi
sempre derubricati in incidenti domestici, cadute accidentali, lesioni
casuali. E poi c la violenza verbale e psicologica, che non lascia ferite sul
corpo, ma che apre dentro, nellanima, solchi tanti gravi da sfociare
talvolta in vere e proprie patologie. Perch anche il dolore interiore
corrompe e fa ammalare. Lo confermano le associazioni che combattono
la violenza contro le donne e gli specialisti che lavorano sul fronte della
prevenzione e del recupero. Ma tutti questi episodi, quelli tanto laceranti da
non poter essere nascosti o che addirittura si concludono tragicamente, e
quelli invece che rimangono ignoti, hanno quasi sempre un comune
denominatore: colgono di sorpresa amici, parenti, vicini di casa. Ma
come, sembrava una coppia cos affiatata, cos serena. Chi poteva
immaginarlo?. Invece la realt ben diversa. Cosa fare, come contribuire
a spezzare questa catena di violenza inaccettabile? Ne abbiamo parlato
tanto sui nostri media che non vorremmo rischiare di essere ripetitivi. Al di
l di tutte le analisi, pi o meno convincenti, che insistono sulla crisi
dellidentit maschile, sulla legittimazione ideologica alla violenza da
parte di certa sotto-cultura patriarcale, sulla crescente incapacit da parte
delluomo di accettare il lutto dellabbandono, nessuno potr convincerci
che la radice di questo male oscuro non affondi soprattutto in un crescente
vuoto educativo. Sono urgenti, anzi indispensabili, nuove parole e
soprattutto gesti pi efficaci che mettano al primo posto il rispetto della
donna, la bellezza e la responsabilit delle relazioni affettive, la verit
dellamore. Il dovere di non accettare mai, da parte delle donne, parole o
gesti che sembrano solo insensibilit o mancanza di attenzione, e invece
nascondono propensioni pi gravi, che forse potrebbero diventare
irreparabili. Dobbiamo spezzare il cerchio di una cultura negativa che
vorrebbe banalizzare gli affetti, relativizzare i sentimenti, istituzionalizzare
la liquidit dei rapporti. Abbiamo strumenti e conoscenze per proporre un
altro modo di vivere. Dobbiamo farlo. Adesso.
lo stesso promosso dalle multinazionali dei farmaci contraccettivi e abortivi e da International Planned Parenthood, la multinazionale
dellaborto, fu nel 1999, mentre mi trovavo a Timor Orientale, subito dopo la fine
del genocidio indonesiano. Vi
ero andato come presidente
internazionale dei Medici cattolici per chiedere allAmministrazione Onu, che governava transitoriamente il
Paese, di autorizzare lapertura di un ospedale di maternit. Malgrado in quel momento Timor Est presentasse
i tassi di mortalit materna e
neonatale pi elevati al mondo, il permesso ci fu rifiutato
in quanto, come medici cattolici, non garantivamo lintero pacchetto della salute ri-
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