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Al top con gli integratori termogenici

Con l'avvicinarsi dell'estate l'obiettivo della maggior parte delle persone fitness oriented, quello di
mettersi particolarmente in forma, cio di raggiungere una percentuale di grasso che sia compatibile
con l'evidenziazione della definizione muscolare e soprattutto del cosiddetto "six-pack" ovverosia
degli addominali scolpiti. Tutto questo ovviamente raggiungibile tramite una intensificazione
dell'allenamento sia aerobico che anaerobico, un allenamento localizzato a livello addominale, una
dieta con restrizioni sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo e anche l'uso di integratori
che promuovono la lipolisi. Gli integratori che possono aiutare l'organismo a perdere pi grasso
sono molteplici, da quelli che riducono la sensazione di fame (Glucomannano, Hoodia Gordonii) a
quelli che riducono l'assorbimento di grassi e carboidrati (Chitosano, Estratto di fagiolo bianco),
da quelli che favoriscono l'utilizzo a scopo energetico dei grassi (Carnitina, Acido Lipoico) a quelli
che stimolano il flusso circolatorio (Citrullina, Picnogenolo), da quelli che stimolano il GH
(Ornitina, Arginina) a quelli che stimolano il testosterone (ZMA, Tribulus Terrestris). Quelli che
per ottengono pi successo tra gli istruttori e i praticanti assidui del fitness, sono i cosiddetti
"termogenici" perch permettono una riduzione dell'introito calorico e quindi una miglior
conservazione della massa muscolare.
Gli integratori termogenici
Gli integratori termogenici fanno s che l'organismo aumenti la produzione di calore e ci
comporta un aumento del dispendio energetico che deriva dai grassi e quindi potenzialmente a
discapito del tessuto adiposo. La maggior parte degli "stack" che costituiscono la formulazione
degli integratori termogenici contiene la caffeina, un potente ergogenico e anche stimolatore del
sistema nervoso centrale e quindi d quel "boost", cio quella "spinta" per permettere una maggior
intensit dell'allenamento con una minor sensazione della fatica, cio una carica "fisico-psichica"
che ovviamente ben gradita soprattutto in una fase dove le energie sono limitate dalla diminuzione
dell'introito calorico. Il problema che la caffeina aumenta la produzione di cortisolo e adrenalina
ed stato dimostrato che 200mg di caffeina (cio la quantit di due tazzine di caff) aumentano i
livelli di cortisolo entro un'ora e per tutta la giornata. Inoltre, in certi soggetti che la metabolizzano
lentamente, la caffeina pu peggiorare la qualit del sonno favorendo cos un ulteriore aumento dei
livelli di cortisolo durante la notte; e noi sappiamo come livelli pi alti di cortisolo cronicamente,
abbiano un effetto catabolico a livello muscolare e favoriscano la resistenza insulinica che rende
pi difficile il dimagrimento. A questo punto chiaro che l'utilizzo della caffeina un'arma a doppio
taglio da non usare in caso di soggetti predisposti ad una situazione di stress cronico e
ipercorticosurrenalici (i soggetti iperlipogenetici secondo la DIETA COM) e comunque da riservare
in caso di giornata particolarmente "down" dove serve davvero una spinta per poter fare un
allenamento degno di essere chiamato tale. Fortunatamente per esistono degli integratori
"termogenici" che non hanno effetto sul sistema nervoso centrale e che quindi non aumentano il
cortisolo e l'adrenalina e quindi possono aiutare a dimagrire.
Come avviene la termogenesi?
La termogenesi un processo che normalmente avviene in seguito all'esposizione a basse
temperature nell'ottica di mantenere la temperatura corporea. Il tessuto che ha maggior propriet
termogeniche il TAB (Tessuto Adiposo Bruno), che ha una notevole capacit di disaccoppiare il
normale processo, che avviene nei mitocondri, che lega la lipolisi alla produzione di ATP,
producendo cos calore. Di recente svariate ricerche hanno portato alla scoperta di numerosi
composti naturali che sono in grado di aumentare notevolmente la lipolisi indotta dal TAB senza lo

stimolo delle basse temperature. Studi eseguiti presso l'Universit di Tennessee hanno dimostrato
che un'assunzione di 1000mg di calcio contro 500, hanno prodotto nel corso di due anni una
differenza di peso di circa 10Kg. Alcuni studi hanno dimostrato che un'alta assunzione di calcio
associata a una maggior termogenesi e a un pi accelerato metabolismo del grasso. Alcune ricerche
suggeriscono che mantenere un livello ottimale di calcio riduce la produzione di cortisolo nelle
cellule adipose, limitando l'accumulo di grasso a livello addominale. La maniera migliore per
assumere il calcio necessario mangiare pi latticini magri e vegetali a foglia verde e assumere
integratori di calcio per raggiungere l'apporto di 1.200-1.500mg/die. Siccome l'apporto medio di
calcio intorno agli 800mg, opportuno assumere un integratore di 500-750mg al d.
Il t verde
Se pensate che un integratore che aumenti il dispendio, diminuisca l'assorbimento dei grassi e sia
completamente esente da effetti collaterali, non possa esistere, ebbene vi sbagliate: questo
integratore il t verde. Molteplici evidenze scientifiche supportano l'idea che i polifenoli e le
catechine contenute in alte quantit nel t verde possano interagire sul sistema nervoso simpatico,
aumentando la termogenesi e la lipolisi. Inoltre sembra che il t verde eserciti una sorta di
inibizione sulle lipasi intestinali riducendo cos la digestione e l'assorbimento dei grassi. In realt il
particolare effetto del t verde dovuto al fatto che contiene anche quantit sufficienti di caffeina,
che associata alle catechine in grado di esercitare l'effetto termogenico, e di teanina che un
aminoacido che limita la secrezione del cortisolo indotta dalla caffeina. Un altro polifenolo
flavonoide dotato di propriet termogeniche l'oleuropeina, trovato nell'olio extravergine di oliva,
che stimola la secrezione di noradrenalina e aumenta l'effetto disaccoppiante a livello del TAB. Il t
verde pu essere assunto sotto forma di bevanda, ma in questo caso la variabile delle concentrazioni
dei principi attivi varia molto dal tipo di t verde utilizzato e da quanto lo si fa "riposare".
Viceversa, assumere capsule di estratto di t verde standardizzato, pu essere la soluzione migliore.
La Sinefrina
Un integratore che possiamo usare come termogenico la Sinefrina, che il principio attivo di una
pianta chiamata arancio amaro o Citrus Aurantium. La Sinefrina molto simile all' Efedrina (che
un potente stimolante del sistema nervoso centrale) ma pi selettiva, cio stimola in maniera
specifica alcuni tessuti come quello adiposo e non il cuore o il cervello, come fa invece l'Efedrina.
La Sinefrina e l'Efedrina si legano a recettori Beta-adrenergici completamente differenti; l'Efedrina
si lega ai recettori Beta1 e Beta2, che una volta attivati aumentano la vasocostrizione, la pressione
sanguigna ed il battito cardiaco senza attivare il TAB, viceversa la Sinefrina si lega ai recettori
Beta3 che sono particolarmente presenti nel TAB, attivando la termogenesi. Tra i composti che sono
stati pi studiati e hanno dimostrato di essere in grado di stimolare la termogenesi tramite
l'attivazione del TAB, ritroviamo la Capsaicina e altre sostanze capsaicino simili come i
capsainoidi che sono contenuti naturalmente nei peperoncini e contribuiscono al tipico "bruciore
piccante" del peperoncino. In questi studi la capsaicina e i capsainoidi aumentano la termogenesi
nel TAB tramite l'attivazione di specifici recettori (TRPV) che si trovano nella cavit orale e nel
tratto gastro-intestinale. L'attivazione di questi recettori stimola il sistema nervoso simpatico che
rilascia noradrenalina stimolando la termogenesi e la lipolisi. In aggiunta uno studio ha dimostrato
che un'assunzione prolungata di capsainoidi aumenta la quantit di TAB nel corpo.
L'acido ursolico
Un'altra sostanza, che si trova normalmente in molti frutti ed erbe e in particolare nella buccia delle
mele, in grado di aumentare la quantit di TAB, l'acido ursolico. L'acido ursolico inoltre in
grado di aumentare le proteine disaccoppianti nel TAB, aumentandone le propriet termogeniche.
Particolarmente interessante il fatto che (almeno nei topi secondo uno studio condotto da
Christopher Adams della Universit dello Iowa) l'acido ursolico promuova anche la crescita

muscolare attivando il segnale mandato dall'IGF-1 (Fattore di crescita Insulino-simile). Siccome


il tessuto adiposo bruno e il muscolo scheletrico derivano dalle stesse cellule precursori e siccome
l'IGF-1 promuove sia la crescita del TAB che del tessuto muscolare, si pensa l'acido ursolico sia in
grado di aumentare il tessuto adiposo bruno e il tessuto muscolare scheletrico coinvolgendo i
meccanismi di segnale dell'IGF-1. Comunque, i risultati dello studio dimostrano che l'acido ursolico
ha le peculiari capacit di aumentare le quantit e l'attivit del TAB, di stimolare anche la crescita
muscolare aumentando il dispendio energetico e diminuendo il grasso corporeo oltre che abbassare i
trigliceridi, il colesterolo e il glucosio nel sangue. A questo punto non si deve pi dire solo "una
mela al giorno leva il medico di torno" ma anche "leva il grasso di torno"!
Massimo Spattini

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