benestante, il padre (Lian) era un mercante ed era spesso in viaggio mentre la madre (Alethra) si preoccupava di educarlo ed istruirlo. Ha sempre vissuto lontano dalle grandi citt nella tenuta di famiglia con la madre, suo fratello (Glarin) e qualche altro parente stretto. Pi cresceva pi la tenuta iniziava a stargli stretta, avrebbe voluto vedere cosa cera allesterno, esplorare nuovi sentieri ma erano poche le occasioni per uscire. A volte, quando il padre era a casa, venivano organizzate delle battute di caccia che Dawil amava, non tanto per la caccia in s ma per la possibilit di uscire un po da quei confini. In una di queste occasioni, Dawil cadde da cavallo ferendosi gravemente alla testa e venne portato immediatamente a casa dove venne curato dai migliori medici. Per giorni non riprese conoscenza, si trovava in un limbo di sogni da cui non poteva scappare, sognava di voci e volti a lui sconosciuti che lo rincuoravano e lo spaventavano allo stesso tempo; in uno di questi sogni gli venne mostrata la morte dei suoi genitori e del fratello durante un attacco alla tenuta da parte di diversi predoni. Qualche giorno dopo Dawil riprese i sensi e tutto sembrava essere tornato alla normalit, almeno per qualche tempo. Circa 3 mesi dopo il suo risveglio, la visione prese forma ma non era esattamente uguale a come la ricordava, lui, nel momento dellagguato, non era in casa e questo gli valse la vita. Attirato dal trambusto, corse verso la casa e da una finestra vide i corpi dilaniati dei suoi cari mentre degli sconosciuti frugavano per tutta la casa; scosso da questa visione ebbe lirrefrenabile impulso di scappare, ma fu in quel momento che le voci che avvert durante il suo lungo sonno si ripresentarono. Le voci erano chiare ed insistenti: lo incitavano a difendere la sua casa e ottenere vendetta per i suoi cari, non poteva sottrarsi anche se il desiderio di scappare era forte. Afferr unaccetta dalla legna l vicino e sotto la guida delle voci, come se fosse in trance, entr in casa e, prendendoli di sorpresa, uccise i predoni uno dopo laltro. Qualche attimo pi tardi, quando lo scontro fin, seppell la famiglia. Da quel giorno le voci non lo abbandonarono pi e, sotto consiglio di quello che elev a suo dio (le voci appunto), abbandon quel luogo che ormai era troppo vuoto e ricco solo di paura ed angoscia e si diresse verso lorizzonte non avendo pi nulla che lo trattenesse alla tenuta di famiglia Racimol una piccola somma di denaro e part allavventura seguendo il volere di Dopeload (il nome del dio) che lo guid nei suoi viaggi per il mondo. Le persone che lo incontrano lo ritengono matto perch crede in un dio che non esiste tra le divinit note; a quelli che osano farsi gioco di lui, Dawil risponde a volte con frecciatine verbali ed altre volte impartendo sonore lezioni.
Dawil vaga senza meta fissa e non pu sottrarsi al volere delle voci.