You are on page 1of 6

ANALISI GRANULOMETRICA DEGLI INERTI

Lanalisi granulometrica viene eseguita tramite SETACCIATURA con una serie di setacci disposti
luno sullaltro con aperture decrescenti andando dallalto verso il basso.

Ad esempio la serie di setacci secondo A.S.T.M. presenta le seguenti aperture in ordine decrescente:
38.10 mm, 25.40 mm, 19.00 mm, 12.70 mm, 9.51 mm, 4.76 mm, 2.38 mm, 1.19 mm, 0.595 mm,
0.297 mm, 0.149 mm, 0.074 mm.
Una quantit nota di campione viene quindi versato nel primo setaccio posto in alto e dopo aver
sottoposto la colonna dei setacci a vibrazione vengono pesati i TRATTENUTI PARZIALI nei vari
setacci ed espressi in % rispetto al peso totale del campione sottoposto a vagliatura. Per li-esimo
setaccio, essendo N il numero totale dei setacci, si avr:

Ogni singolo valore di Ti(%) (trattenuto parziale) rappresenta la percentuale di inerte che rimane nei
singoli setacci.
Vengono poi calcolati i TRATTENUTI CUMULATIVI nei vari setacci relativi a tutta la quantit di
materiale trattenuta nel setaccio i-esimo ed in quelli sovrastanti (j=1i), espressi in % rispetto al
peso totale del campione

Ad esempio, il trattenuto cumulativo al terzo setaccio (dallalto verso il basso)


rappresenta la somma delle quantit (in peso) di inerte trattenuto nel primo, nel
secondo e nel terzo setaccio diviso il peso totale di campione sottoposto a
setacciatura.
Vengono poi calcolati i PASSANTI CUMULATIVI nei vari setacci calcolati
come il complemento a 100 dei trattenuti cumulativi, espressi in % rispetto al
peso totale del campione:

Tali valori vengono rappresentati in grafico in funzione delle aperture dei setacci (usualmente in
scala logaritmica) ottenendo cos la cosiddetta CURVA GRANULOMETRICA.
Immaginiamo di aver analizzato separatamente 100 grammi di sabbia e 100 grammi di ghiaia ed
aver ottenuto i seguenti risultati:
Trattenuto
parziale
(%)
0
0
0
12
24
28
20
12
4

Apertura
setacci
(mm)
12.7
9.51
4.76
2.38
1.19
0.595
0.297
0.149
0.074

sabbia
Trattenuto
cumulativo
(%)
0
0
0
12
36
64
84
96
100

ghiaia
Trattenuto
Trattenuto
parziale (%) cumulativo
(%)
0
0
20
20
74
94
6
100
0
100
0
100
0
100
0
100
0
100

Passante
cumulativo
(%)
100
100
100
88
64
36
16
4
0

Passante
cumulativo
(%)
100
80
6
0
0
0
0
0
0

Ad esempio, nel setaccio con apertura 1.19 mm sono rimasti trattenuti 24 grammi di sabbia su 100
grammi totali (il 24%) (trattenuto parziale); complessivamente, dal setaccio con apertura massima
(12.7 mm) fino al setaccio con apertura 1.19 mm sono rimasti trattenuti 0+0+0+12+24=36 grammi
di sabbia su 100 grammi totali (il 36%) (trattenuto cumulativo); il passante cumulativo sar 10036=64 grammi di sabbia che sono passanti attraverso il setaccio con apertura 1.19 mm su 100
grammi totali di sabbia (il 64%) (passante cumulativo).
A questo punto, si riportano in grafico i valori di passanti cumulativi in funzione dei rispettivi valori
di apertura del setaccio ottenendo la curva granulometrica:
100

100

80

sabbia
60

Passante cumulativo (%)

Passante cumulativo (%)

80

ghiaia

40

20

scala lineare

0
2

Apertura setacci (mm)

10

12

60

sabbia

ghiaia

40

20

scala logaritmica
0
0,1

10

100

Apertura setacci (mm)

Un ulteriore parametro utile ai fini del calcolo della distribuzione granulometrica di un inerte il
cosiddetto MODULO DI FINEZZA (MF).
Il MODULO DI FINEZZA dato dalla somma dei trattenuti cumulativi a partire dal vaglio 0.150
mm in su (a raddoppiare) diviso 100:

Nella tabella seguente viene riportato un esempio di analisi granulometrica eseguita su 2500 gr di
ghiaia grossa, 2106 gr di ghiaia media, 1666 gr di ghiaino e 1035 gr di sabbia con i rispettivi valori
di trattenuti cumulativi e moduli di finezza (questultimi calcolati considerando i trattenuti
cumulativi dei setacci evidenziati in giallo).

Si pu notare che MF aumenta passando dalla sabbia alla ghiaia grossa e, quindi, il valore di MF
dellinerte finale aumenta allaumentare della % di aggregato grosso. Per la sabbia (intesa come
inerte avente dimensioni comprese tra 0 e 7 mm) e per la ghiaia (dimensioni > 7 mm) MF varia
usualmente tra 4 e 7, etc. Abrams trov che, fissate la quantit di cemento, la quantit dacqua
dimpasto e la dimensione massima (D) dellaggregato, la resistenza a compressione del
calcestruzzo cresce linearmente con il modulo di finezza

Resistenza a compressione in funzione del modulo di finezza e della dosatura di cemento nellimpasto (1/4, 1/5, 1/7 e 1/9).

Combinazione ottimale degli inerti


La distribuzione granulometrica ottimale pu essere scelta in base ad un compromesso tra i seguenti
fattori:
massimo volume di inerte e quindi minimo dosaggio di cemento a parit di A/C;
massima lavorabilit dellimpasto fresco;
minima segregazione dellimpasto fresco.
In linea di massima, con qualche rara eccezione, linerte deve essere bene assortito in modo tale che
i granuli pi fini si possano allocare nei vuoti interstiziali creati dai granuli pi grossi. Ci
contribuir alla formazione di uno scheletro di elementi lapidei con un contenuto di vuoti
interstiziali relativamente ridotto. Questi vuoti dovranno essere riempiti dalla pasta di cemento che,
una volta indurita, trasformer linerte -cio un insieme di granuli inizialmente non legati tra loroin un conglomerato monolitico.
Per realizzare un conglomerato con la massima densit possibile, cio con il minor contenuto di
vuoti interstiziali tra i singoli granuli, la curva granulometrica del sistema solido
(cemento+aggregato) deve seguire lequazione [1] proposta da Fuller e Thompson:
[1]

Equazione di Fuller e Thompson

dove PCi la percentuale di materiale passante al setaccio con apertura d; Dmax la massima
dimensione ("diametro massimo") dellelemento lapideo pi grosso.
Se il sistema cemento + aggregato soddisfa granulometricamente lequazione [1], si realizza il
massimo assortimento dimensionale nel quale gli elementi pi fini sono allocati nei vuoti
interstiziali di quelli medi, e questi ultimi si dispongono a loro volta nei vuoti esistenti tra i granuli
pi grossi.
In ogni caso, un calcestruzzo che soddisfa granulometricamente lequazione [1] e quindi presenta il
massimo impacchettamento possibile per i suoi granuli solidi (cemento + aggregato), non coincide
con un sistema che, miscelato con acqua, possa essere facilmente messo in opera.
In pratica, un calcestruzzo che granulometricamente soddisfa lequazione [1], proprio per il denso
impacchettamento dei suoi granuli, si presenta scarsamente lavorabile e richiede, pertanto, mezzi di
compattazione molto sofisticati per essere messo in opera. Per questo motivo, Bolomey ha suggerito
di modificare leggermente la curva granulometrica ottimale introducendo un parametro A che tenga
conto anche della lavorabilit richiesta e del tipo di aggregato disponibile (alluvionale o
frantumato). Lequazione di Bolomey:
P = A + (100-A) (d/D)1/2

[2] Equazione di Bolomey

coincide con la [1] se si assume A = 0. Il parametro A assume valori crescenti da 6 a 16 se aumenta


la lavorabilit del calcestruzzo e se si passa da aggregati alluvionali tondeggianti ad aggregati di
frantumazione di forma irregolare (Tabella 1).
Tabella: Valori tipici di A per ottimizzare la granulometria secondo l'equazione di Bolomey.

La scelta di D (diametro massimo) tanto nellequazione [1] quanto nella [2] deve tener conto dei
seguenti vincoli:
a) non deve superare il 25% della sezione minima della struttura (per evitare di aumentare le
eterogeneit del materiale);
b) non deve superare la distanza tra i ferri di armatura diminuita di 5 mm (per evitare che
laggregato pi grosso ostruisca il flusso del calcestruzzo attraverso i ferri stessi);
c) non deve superare del 30% lo spessore del copriferro (per evitare che tra casseri e ferri di
armatura sia ostruito il passaggio del calcestruzzo).
Poich le equazioni [1] e [2] rappresentano le distribuzioni granulometriche ottimali del sistema
aggregato + cemento, e poich il cemento tutto passante ai setacci normalmente impiegati per gli
inerti, le equazioni [1] e [2] possono essere riferite al solo aggregato (normalizzando i valori di P)
allorquando si conosca la percentuale di cemento (C) riferita al peso di tutti i solidi (aggregato +
cemento). Le equazioni [3] e [4] rappresentano rispettivamente le curve granulometriche ottimali di
Fuller e di Bolomey riferite al solo aggregato:
Equazione di Fuller riferita al solo inerte

[4]

Equazione di Bolomey riferita al solo inerte

dove

in cui c ed i sono rispettivamente il dosaggio di cemento e di inerte in kg/m3 e C la percentuale di


cemento sul totale dei solidi.
Allaumentare del valore di A, aumenta il valore del passante ottimale PCi (%), cio serve un
maggior contenuto di materiale fine. Ad esempio quando A=0 il PCi ottimale (calcolabile
applicando lequazione di Bolomey) relativo ad un inerte con d = 2,38 mm pari a circa il 30%;
quando A=10, il PCi ottimale per la stessa apertura (d= 2,38 mm) circa il 42%. Inoltre,
considerando che il cemento contribuisce esso stesso ad aumentare il PCi relativo al materiale fine,
si ha che un calcestruzzo confezionato con inerti in curva di Bolomey (AB > 0) si presenta pi
lavorabile, per avere pi vuoti tra gli inerti e quindi pi pasta di cemento capace di lubrificare
limpasto. Maggiore il valore di AB, maggiore la lavorabilit del calcestruzzo confezionato con
questi inerti.

Aumentando il dosaggio di cemento diminuisce la percentuale di aggregato fine, giacch il cemento


contribuisce esso stesso, assieme allaggregato fine, a lubrificare limpasto.
Contemporaneamente, dato che la % di aggregato fine diminuisce e quella di aggregato grosso
aumenta vi sar anche un aumento del Mf (modulo di finezza).

You might also like