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Mozart

Malattie tipiche da alcolista.


Genio. riuscito a vivere appieno la socialit del suo tempo, a differenza di Beethoven che si
chiudeva nelle sue stanze [a comporre].
Libertino. Genio completamente ambientato nel suo tempo.
Al contrario di Clementi, che indagava il pianoforte a livello didattico e pedagogico, Mozart usa lo
strumento (fortepaino all'epoca) per esigenze musicali, ad uso della sua inventiva. Sprimo
musicaista che ha il corraggio di affrancarsi dalla nobilt e dalla carriera ecclesisastica. Bach >
chiesa luterana.
Leopold mozart > maestro di cappella.
Primo a sperimentare forma del concerto per piano e orchestra (1771-84 ne scrive 14) formulati per
essere proposti a pubblico spettatore pagante, in un contesto di concerti a prenotazione. L'unico e il
primo (concerto pubblico inesistente poi -> field , cramer). Mozart fu un apripista nella fruibilit
pubblica della musica. Scelta coraggiosa, ma anche difficolt finanziarie.
71-84 guadagna parecchi soldi, benestante, ma li spende altrettanto velocemente. Gli affari
peggiorano negli anni successivi. Si inimica i potenti del tepo. Rivoluzionario, antinobiliare.
In particolare nel cos fan tutte ci sono chiari riferimenti borghesi e rivoluzionari -> si inimica la
crote, moolti meno spettatori paganti, anche meno in teatro. Calo di introiti.E notoriet. Ulitama
fortuna finanziaria, vera e propria. Di maggior successo. Il flauto magico. Scritta non oper ricco
nobiliare, scrittura semplice garbata gioiosa e giocosa. II atto fug in do m tristissima. Tuutta l'opera
giocosa, per il popolo.
Morir con il requiem (composizione completamente intrisa di classicismo, con intenzioni
protoromantiche, con 50 di anticipo drispetto a sinfonie romantiche importanti).
PIANOFORTE mozart usa il pianoforte per sue esigenze musicali. Non si interessa alla didattica, n
di potnzimaneto. La sua una scrittura dedicata al cembalo, cembalo/fortepiano fino al 77
(rattalino). da l in poi scrittura sempre pi tipicamente pianistica. Esempio: 1774 sonata (k279?),
per sua fluidit di scrittura, non ci sono ribattuti, frasi lunghe, crome staccate. Scrittura che si
adegua perfettamente al cembalo. Ottave ripetute del basso, non bassissimo, ottave legate e parti in
quartine legate o sciolte, scrittura particolamernete adatta al cembalo.
Tutte le prime sonate hanno scritture molto fluide, clavicembalistiche, in quartine.
Pi avanti nel tempo, dopo 1777, fantasia in dom [475] e sonata dom, composizioni che in genere
vengono eseguite insimee.
Fantasia in dom, arditezza armonica per quei tempi(1782(5)) significativa. Piena maturit di mozart.
Inizia con un forte che un tutti orchestrale. Archi, poi legni (clarinetti e oboi). Di nuovo tutti, poi
archi.
configurazione a masse orchestrali, a colori. Basso albertino, usato moltissimo. Cello solo in
contrapposizione all'orchestra.
Mozart al contrario di clementi, pensa al pianoforte in funzione, ricerca, concezione orchestrale.
Tutti sim. Re maggiore: pienamente pianistico, melodia accompagnata. Risposte orchestrali.
Indubbiamente una scrittura fortepianistica, per estensione e cantabilit. Il cembalo non poteva
cantare nel basso. Uso del pedale (?) necessario. Mozart non chiedeva mai l'uso del pedale nelle sue
composizioni, per lo usava. All'epoca, pedale di ginocchio, non al piede. Alternanza di registri
gravi e acuti.
Orchestralmente parlando le dissonanze (ardite, vedi) erano molto meno marcate, in part. si veda la
nona minore. (vedi) Ricchezza e genialit armonica.
Mozart geniale non aveva bisogno di correggere proprie composizioni. Le parti originali sono
perfette senza correzioni.
A roma trascrive a orecchio una compiszione musicale.
Con Haydn iniziatore del periodo classico, dopo il rococ, epoca che si contraddistingue per
pulizia della scrittura (non troppo complicata o massiccia, essenziale, mozart scrive quello che
serve, non di pi). Saldezza, purezza chiarezza, ordine delle forme.
Produzione copiosissima, considerando anche i pochi anni che ha avuto da vivere. 18/19 sonate che

fanno parte di ogni pianista che si rispetti. Fino alla 7 (1777) sono cembalistiche, dalla 8 in poi la
scrittura si fa fortepianistica. Distinzione,. Differenza dal pdv tecnico. E' un discorso che si fa spt
con clementi, ma gi ora si pu fare. Se fino al 1770 (utilizzo del cembalo, tecnica pura poco
sviluppata, poca escursione di tasti, grande leggerezza, apparato muscolare non troppo sollecitato) il
forte piano invece propone forte resistenza meccanica, rispetto al cembalo, per resistenza dei tasti
notevolmente superiore. Forza fisica necessaria superiore. Nasce la necessit di trovare
gravitazione, appoggio.
Fino a fine 700 era i uso strumento "demoniaco"chiamato chiroplasto. Due polsiere, poste alla base
della tastiera. I polsi venivano appoggiati, poi le polsiere scorrevano con un carrucola. Per eseguire
bastava articolazione digitale, movimenti di polso nulli.
Poi per la scrittura si fa sempre pi spessa, accordale, pianistica. Il chiroplasto diventa inefficace.
Non solo pi piccoli scale, piccoli accordi, ribattuti, qualche trillo qua e l. Si incomincia a fare i
passi inottave. Mozart ne fa pochissimi. Clementi ne scriveva molti. Addirittura interposizioni di
mani, a volte tenuti+ribattuti. Inizia a nascere tecnica atta a sviluppare potenzialit del fortepiano.
Fino a che non stato prodotto in serie il fortepiano bastava articolazione del dito. Nel momento in
cui l'uso del fortepiano diviene preponderante e la scrittura si inspessisce -> successivi due step
dell'articolaz, polso e braccio. Si crea scuola base pianistica, gravitazione, articolazione polso,
braccio, oltre che del dito. Mobilit delle polso, su giu e dx e sx. Mobilit spalle, braccia, intervento
peso dell'intero buso. Sviluppo graduale. Nel gradus di clementi ci saranno tutte le combinazion che
richiederanno l'utilizzo di tutti i mezzi tecnici. Gia fine 700, la tecnica pianistica come oggi la
intendiamo (spt quella che si studia nei pirmi anni) era gi bella he formaha. Poi ogni pianista
compositore delle epoche successive, in particolare del romanticismo, inserir movenze particolari
che inventa sulla base delle proprie composizioni. Chopin inventa esecuz a mano larga, squarci. ->
composizioni con squarci, es. op. 10 n 1. Se non hai la mano che regge la decima non puoi farlo. La
sua scrittura in generale larga, op 10 n 9 con un po' di pedale lo aggiusti, con il n 1 non c' altro
modo. Brahms, masse di spostamenti laterali. 3 su 2. Liszt artifici infiniti. Ottave alternate, trilli
doppi di terze, quarte, quinte, scale di ottave, arpeggi di doppie terze, quarte, seste. Il piano si
arricchisce di infite combinazioni tecniche. Fino a mozart, clementi, haydn e buona parte di
beethoven la tecnica classica quella essenziale. Utile conoscenza in fase di esecuzione. Movenze,
movimenti e tecniche del romanticismo poco utili per suonare mozart.
Classicismo-> gesto classico, controllo, purezza, senza necessit grande agilit/abilit/forza.
Primi due-tre anni tecnica classica. Gran parte del patrimonio musicale adatto al 3 scritto in
quell'epoca, i romantici scrivono cose molto pi difficili.
Tenica classica: base su cui si costruisce il resto della gestualit. Romanticismo, ma ancora di pi
impresisonismo (debussy) arricchisce tecnica. Primi 20/30 anni del 900: rivuluzione del cluster.
19 sonate, 27 concerti per pf e orch, 4 fantasie. Alcune arie con variazioni, una delle pi note "Ai je
voudrais maman". Pagine pianistiche somme, sonate e concerti. Trii e quartetti (spt per archi) con
piano. Due sono interessanti, senza classica formazione d'archi. Trio dei birilli (o delle boccette)
scritto durante gara birilli/boccette. Per viola clarinetto pianoforte, strumentazione decisamente
inusuale. K498. Catalogo mozartiano curato da Ludwig Von Kchel. Verso gli anni 70 dell'800,
rivistato e sistemato da Alfred Einstein. K=originale di kochel. Con lettera/numero (es 4, l'opera
stato inserita successivamente tra due opere precedentemente datate. Introdotta fuori catalogo
kochel a seguito di studi pi approfonditi, magari attraverso ricerche storiche, ritrovamento di
carteggi ecc...
Quintetto k452, considerata dallo stesso mozart una delle sue opere pi riuscite, insieme al requiem,
al concerto per pianoforte e orchestra k488. Quartetto di fiato (oboe fagotto corno) + pianoforte.
Largo di apertura, poi un allegro.
Per fagotto e corno difficile, per il clarinetto fattibile (questo concerto in mib), per il pianoforte
di media difficolt.

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