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Decisioni di consumo I

Preferenze e massimizzazione dellutilit


Nadia Burani
Universit di Bologna

A.A. 2014/15

Nadia Burani (Universit di Bologna)

Decisioni di consumo I

A.A. 2014/15

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In sintesi

Due approcci alla teoria del consumatore:


1

Teoria classica (trattata in "Decisioni di consumo I-II"):


la caratteristica fondamentale del consumatore rappresentata dai suoi
gusti (descritti attraverso le preferenze)
si impongono restrizioni di razionalit sulle preferenze
si esaminano le implicazioni di tali assiomi sulle decisioni prese, sulle
scelte di consumo

Approccio alternativo (trattato in "Decisioni di consumo III"):


la caratteristica fondamentale del consumatore rappresentata dal suo
comportamento (scelte di consumo)
si impongono restrizioni di coerenza sul comportamento del
consumatore
approccio su cui sono basati i modelli econometrici

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La teoria classica

Il problema del consumatore


Loggetto di scelta: panieri di consumo
Le preferenze del consumatore e la funzione di utilit
Le restrizioni alla scelta: linsieme di bilancio

La massimizzazione dellutilit
domanda walrasiana (o marshalliana)
propriet

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Il problema del consumatore: loggetto di scelta


Il consumatore sceglie quanto consumare di ciascun bene o servizio
disponibile per lacquisto.
il numero di beni e servizi disponibili noto, nito e indicato con
k = 1, 2, ....K .

Loggetto di scelta del consumatore un paniere di consumo, una


lista di quantit dei diversi beni e servizi
2
3
x1
6 x2 7
6
7
x = 6 . 7,
4 .. 5
xK

dove x 2 RK e dove xk rappresenta la quantit del bene k che il


consumatore desidera consumare.
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Il problema del consumatore: linsieme di consumo

Le scelte di consumo sono tipicamente limitate da alcuni vincoli.


I possibili panieri di consumo tra cui scegliere devono appartenere
allinsieme di consumo X
Insieme di consumo Sottoinsieme dello spazio dei panieri, che si denota
con X " RK e che rappresenta tutti i panieri che un
individuo pu verosimilmente consumare dati i vincoli
imposti dallambiente
Esempi bene consumato in quantit discrete, incompatibilit tra il
consumo di due beni, tetto massimo al consumo di un bene,
sopravvivenza....

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Il problema del consumatore: linsieme di consumo

Per semplicit si assume che X coincida con lortante positivo di RK


ovvero
n
o
X = x 2 RK j xk $ 0, k = 1, 2...K = RK+
Si assume che tutti i beni siano innitamente divisibili

Linsieme di consumo X chiuso (contiene la sua frontiera) e


convesso.1

insieme X convesso se dati due punti x e x 0 tali che x , x 0 2 X allora x 00 2 X


con
= ax + (1 & a) x 0 e a 2 [0, 1] Un insieme convesso se contiene il segmento
che congiunge due punti appartementi allinsieme.
Un insieme X strettamente convesso se dati due punti x e x 0 tali che x , x 0 2 X allora
x 00 2 intX con x 00 = ax + (1 & a) x 0 e a 2 (0, 1) Un insieme strettamente convesso se
i punti appartenenti al segmento che congiunge due punti dellinsieme sono punti interni
dellinsieme e non appartengono alla frontiera.
1 Un

x 00

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Il problema del consumatore: le preferenze


La preferenza % una relazione binaria dordine denita sullinsieme
degli oggetti di scelta, ovvero sui panieri appartenenti allinsieme di
consumo X .
Dati x, y 2 X qualsiasi, x % y si legge "il paniere x almeno tanto
desiderabile quanto y " oppure "il paniere x debolmente preferito a
y ".
Dalla preferenza debole % discendono altre due relazioni:
la preferenza stretta '
x ' y () x % y ma non y % x
ovvero "il paniere x strettamente preferito a y "
lindierenza *
x * y () x % y e anche y % x
ovvero "il paniere x indierente a y ".
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Il problema del consumatore: le preferenze

Nella teoria microeconomica, si assume che le preferenze % soddisno


alcune propriet.
Razionalit La relazione di preferenza debole % razionale se soddisfa le
propriet seguenti:

(i ) Completezza: per ogni x, y 2 X , x % y o


y % x (o entrambi)
(ii ) Transitivit: per ogni x, y , z 2 X , se x % y e
y % z, allora x % z.
Completezza implica riessivit (si prenda x = y )

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Il problema del consumatore: le preferenze

Implicazioni della razionalit di % per lindierenza e la preferenza


stretta
Se % razionale, allora:

(i ) ' irriessiva e transitiva


(ii ) * riessiva, transitiva e simmetrica (se x * y allora
y * x)
(iii ) se x ' y % z, allora x ' z.

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Il problema del consumatore: le preferenze

Data la relazione % ed un paniere qualsiasi x 2 X , si possono denire


tre tipi di insiemi di panieri:

(i ) linsieme dei panieri indierenti a x : fy 2 X j y * x g o


insieme (curva) di indierenza
(ii ) linsieme dei panieri debolmente preferiti a
x : fy 2 X j y % x g o insieme di livello superiore
(iii ) linsieme dei panieri a cui x debolmente
preferito: fy 2 X j x % y g o insieme di livello inferiore

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Il problema del consumatore: le preferenze

Si assume inoltre che le preferenze soddisno lipotesi di desiderabilit


i panieri di consumo contengono "beni" e non "mali"
panieri abbondanti sono preferiti a panieri pi scarsi

Ci sono tre diverse nozioni di desiderabilit


Non-saziet locale La preferenza % soddisfa la non-saziet locale se, per
ogni x 2 X ed # > 0 esiste un y 2 X tale che y 2 B# (x ) e
y ' x.
La non-saziet locale esclude che linsieme dei panieri indierenti ad x
sia spesso

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Il problema del consumatore: le preferenze


Monotonicit La preferenza % soddisfa la monotonicit (debole) se, per
ogni x, y 2 X tali che y $ x, si ha y - x.
La monotonicit debole ammette che il consumatore sia indierente
rispetto allaumento della quantit di alcuni beni ma non di tutti
Monotonicit stretta La preferenza % soddisfa la monotonicit stretta se,
per ogni x, y 2 X tali che y $ x e y 6= x, si ha y ' x.
La monotonicit stretta richiede che un paniere y sia strettamente
preferito ad un altro x, se y contiene quantit maggiori di almeno un
bene
La monotonicit stretta implica la monotonicit e la monotonicit
implica la non-saziet
Esempio preferenze Leontie
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Il problema del consumatore: le preferenze


Si assume che le preferenze soddisno lipotesi di convessit
inclinazione del consumatore per la diversicazione, la variet

Convessit La preferenza % soddisfa la convessit se per ogni x 2 X


linsieme di livello superiore convesso, ovvero se per tutti
x, y , z 2 X tali che y % x e z % x, si ha ay + (1 & a) z % x
con a 2 [0, 1] .

Convessit stretta La preferenza % soddisfa la convessit stretta se, per


tutti x, y , z 2 X tali che y % x, z % x e y 6= z, si ha
ay + (1 & a) z ' x con a 2 (0, 1) .
La convessit stretta esclude che linsieme di livello superiore abbia
dei "tratti piatti"

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Il problema del consumatore: le preferenze

Inne, si assume che le preferenze soddisno lipotesi di continuit


(ipotesi tecnica per consentire la rappresentabilit)
Continuit La preferenza % continua se, per ogni coppia di successioni
di panieri f(x n , y n )gn=1 con x n % y n per ogni n, tali che
limn &! x n = x e limn &! y n = y , si ha x % y .
La continuit anche soddisfatta se per ogni x 2 X gli insiemi di
livello superiore e di livello inferiore sono insiemi chiusi.
Esempio preferenze lessicograche: con due soli beni, x % y se
x1 > y1 oppure se x1 = y1 e x2 $ y2 . Si considerino le
successioni di panieri x n = (1/n, 0) e y n = (0, 1) .

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Il problema del consumatore: la funzione di utilit


Funzione di utilit Una funzione u : X &! R una funzione di utilit che
rappresenta la relazione di preferenza % se, per ogni
x, y 2 X ,
x % y , u (x ) $ u (y )
e
x ' y , u (x ) > u (y )

Rappresentabilit Si supponga che la relazione di preferenza % su X sia


razionale e continua. Allora esiste una funzione di utilit
u (x ) continua che rappresenta % .
La funzione di utilit non unica: ogni trasformazione strettamente
crescente di u rappresenta %, come v (x ) = f (u (x )) , dove
f : R &! R una funzione strettamente crescente.
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Il problema del consumatore: la funzione di utilit

Le ipotesi fatte sulle preferenze % si traducono in propriet della


funzione di utilit
Se le preferenze % sono strettamente monotone, allora la funzione di
utilit strettamente crescente:
u (x ) > u (y ) se x $ y
se u (x ) dierenziabile allora ru (x ) 2 0, ovvero lutilit marginale
u (x )
UMk 3 x > 0 per ogni k = 1, .., K
k

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Il problema del consumatore: la funzione di utilit

Se le preferenze % sono convesse, allora la funzione di utilit


quasiconcava
gli insiemi di livello superiore fx 2 X j u (x ) $ u g , con u 2 R, sono
convessi

Se le preferenze % sono strettamente convesse, allora la funzione di


utilit strettamente quasiconcava
gli insiemi di livello superiore fx 2 X j u (x ) $ u g , con u 2 R, sono
strettamente convessi

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Il problema del consumatore: la funzione di utilit


Se le preferenze % sono (strettamente) convesse, allora il saggio
marginale di sostituzione (strettamente) decrescente
Il SMSk ,l indica di quanto deve variare la quantit del bene l, a fronte
di una piccola variazione nella quantit del bene k per lasciare
invariata lutilit u (x )
Dierenziale totale di u (x ) quando variano solo le quantit del bene l
e del bene k
u (x )
u (x )
dxk +
dxl = 0
xk
xl
quindi
SMSk ,l

dx
3& l =
dxk

u (x )
xk
u (x )
xl

UMk
UMl

Il SMSk ,l decrescente perch per compensare il consumatore sono


necessari decrementi sempre minori del bene l a fronte di successivi
incrementi unitari di k.
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Il problema del consumatore: la funzione di utilit

Sia K = 2. conoscendo la funzione di utilit del consumatore si


possono rappresentare gracamente le curve di indierenza.
Una curva di indierenza una curva di livello della funzione
u (x1 , x2 ) e soddisfa
u (x1 , x2 ) = u, con u 2 R
Risolvendo lequazione u (x1 , x2 ) = u per x2 si pu studiare la
relazione tra x1 e x2 lungo la curva di indierenza u (trovare asintoti
o intercette...)

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Il problema del consumatore: linsieme di bilancio


La scelta del consumatore limitata ai panieri di consumo che il
consumatore pu permettersi di acquistare.
Principio di completezza o universalit dei mercati: tutti i K beni e
servizi sono scambiati sul mercato ai prezzi che sono pubblicamente
quotati
3
2
p1
6 p2 7
6
7
p=6 . 7
4 .. 5
pK

dove pk il prezzo unitario del bene k &esimo con pk > 0 per ogni
k = 1, ...K .
Il consumatore prende i prezzi come dati: non in grado di
inuenzare i prezzi dei beni.
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Il problema del consumatore: linsieme di bilancio


Un paniere x 2 RK+ ammissibile se il suo costo totale non eccede la
ricchezza del consumatore w , ovvero se
p 4 x = p1 x1 + p2 x2 + ... + pK xK 5 w
Insieme di bilancio Linsieme di bilancio competitivo o walrasiano
n
o
Bp,w = x 2 RK+ j p 4 x 5 w

linsieme di tutti i panieri di consumo ammissibili per un


consumatore che fronteggia i prezzi p e ha ricchezza w > 0.

Linsieme di bilancio Bp,w un insieme convesso (la convessit di


Bp,w dipende dalla convessit dellinsieme di consumo X ).
)
*
Linsieme x 2 RK+ j p 4 x = w detto iperpiano di bilancio e la sua
pendenza riette i termini di scambio tra due beni.
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La massimizzazione dellutilit

Il problema del consumatore quello di scegliere il paniere preferito


dallinsieme dei panieri ammissibili
Max
x $0

s.v .

u (x )
p4x 5 w

(PMU)

Esistenza Se (p, w ) 2 0 e u (4) continua, allora il problema di


massimizzazione dellutilit (PMU) ha una soluzione
Dimostrazione Se (p, w ) 2 0, linsieme Bp,w non-vuoto e compatto
(chiuso e limitato) e una funzione continua u (x ) ha sempre
un massimo su un tale insieme.

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana


Il paniere di consumo ottimale detto domanda walrasiana o
marshalliana e si denota con x (p, w ) 2 RK+ .
Propriet della domanda walrasiana Si supponga che u (4) sia una
funzione di utilit continua che rappresenta delle preferenze
% razionali, localmente nonsaziate e strettamente convesse
denite sullinsieme di consumo X = RK+ . Allora la funzione
di domanda walrasiana x (p, w ) soddisfa le seguenti
propriet:

(i ) omogeneit di grado zero in


(p, w ) : x (p, w ) = x (ap, aw ) per ogni a > 0
(ii ) Legge di Walras: p 4 x = w per ogni
x = x (p, w )
(iii ) Unicit: x (p, w ) consiste di un solo elemento
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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana

Dimostrazione (i ) Se tutti i prezzi e la ricchezza vengono moltiplicati per


una costante positiva,
linsieme di bilancio
non cambia,
)
*
K j p4x 5 w =
ovvero
B
=
x
2
R
p,w
+*
)
x 2 RK+ j ap 4 x 5 aw = Bap,aw

(ii ) Discende dalla non-saziet delle preferenze. Per


contraddizione: si supponga che la soluzione x (p, w ) sia tale
che p 4 x < w . Per la non-saziet esiste un y 2 B# (x ) tale
che p 4 y 5 w e y ' x contraddicendo il fatto che x sia
ottimo.

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana

Dimostrazione (iii ) Discende dalla convessit stretta delle preferenze (o


dalla quasi-concavit stretta dellutilit). Per contraddizione:
siano x e x 0 due ottimi distinti. Allora x * x 0 o
u (x ) = u (x 0 ) = u. Sia a 2 (0, 1) e sia
x 00 = ax + (1 & a) x 0 . ll paniere x 00 ammissibile data la
convessit dellinsieme di bilancio, x 00 2 Bp,w . Dalla
convessit stretta delle preferenza discende x 00 ' x * x 0
ovvero u (x 00 ) > u, contraddicendo lottimalit di x e x 0 .

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La massimizzazione dellutilit: la Lagrangiana


Se le preferenze % sono strettamente monotone, se la funzione di
utilit u (4) che le rappresenta dierenziabile e se si assume che la
soluzione del PMU sia interiore (ovvero x (p, w ) 2 0), allora essa si
caratterizza attraverso le condizioni del primo ordine della Lagrangiana

L (x, l) =u (x ) & l (p 4 x & w )


che sono
L
xk
L
l

u (x )
& lpk = 0 per ogni k = 1, ..., K
xk

= p4x &w = 0

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La massimizzazione dellutilit: la Lagrangiana


Lutilit marginale del bene k deve essere proporzionale al suo prezzo
pk . In termini vettoriali, il gradiente della funzione di utilit deve
essere proporzionale al vettore dei prezzi

ru (x ) = lp.
Per ogni coppia di beni k, l vale
u (x )
xk
u (x )
xl

3 SMSk ,l =

pk
pl

Se SMSk ,l > ppk lutilit aumenta se aumenta xk e xl viene ridotto in


l
modo da rispettare il vincolo di bilancio
pk
Se SMSk ,l < p lutilit aumenta se aumenta xl e xk viene ridotto in
l
modo da rispettare il vincolo di bilancio
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La massimizzazione dellutilit: la Lagrangiana


Il moltiplicatore di Lagrange indica lutilit marginale della ricchezza
u (x (p, w ))
.
w
Dimostrazione Derivando la funzione di utilit rispetto a w si ottiene
l=

K
u (x (p, w )) xk (p, w )
u (x (p, w ))
=
.
w
xk
w
k =1

Sostituendo le condizioni di primordine

u (x )
xk

= lpk ,

K
u (x (p, w ))
x (p, w )
= lpk k
w
w
k =1

Inne, dalla legge di Walras p 4 x = w . Derivando


rispetto a w a destra e sinistra delluguale si mantiene
luguaglianza e si ottiene
K

xk (p, w )
= 1.
w
=consumo
1
Decisionik di
I

pk

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana


b

Esempio Funzione di utilit Cobb-Douglas u (x1 , x2 ) = x1a x2 con


a, b > 0.
La Lagrangiana del problema
b

L (x, l) =x1a x2 & l (p1 x1 + p2 x2 & w )


e le condizioni del primo ordine sono
L
x1
L
x2
L
l
Dividendo la prima

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= ax1a&1 x2 & lp1 = 0


b &1

= bx1a x2

& lp2 = 0

= p1 x1 + p2 x2 & w = 0
per la seconda si ottiene
p1
ax2
=
SMS1,2 3
bx1
p2

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana


b

Esempio Funzione di utilit Cobb-Douglas u (x1 , x2 ) = x1a x2 con


a, b > 0.
Le funzioni di domanda walrasiana sono date da
x1 (p1 , w ) =

a w
,
a + b p1

che indipendente da p2 , e da
x2 (p2 , w ) =

b w
,
a + b p2

che indipendente da p1 .
La spesa per ciascun bene una frazione costante della
ricchezza del consumatore.
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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana


+ r
r, 1
Esempio Funzione di utilit CES u (x1 , x2 ) = x1 + x2 r con
0 6= r < 1.
Dalle condizioni del primo ordine si ottiene
- . r &1
x1
p1
SMS1,2 3
=
x2
p2
Le funzioni di domanda walrasiana sono date da
x1 (p, w ) =

1
r &1

wp1

r
r &1

p1

r
r &1

e x2 (p, w ) =

+ p2

1
r &1

wp2

p1r&1 + p2r&1

Ponendo r = r/ (r & 1) si ottiene


r &1

x1 (p, w ) =
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r &1

wp1
wp
e x2 (p, w ) = r 2 r
r
r
p1 + p2
p1 + p2

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana

Elasticit di sostituzione E data dalla variazione percentuale del rapporto


tra le quantit rispetto alla variazione percentuale del
rapporto tra i prezzi
s1,2 (p, w ) = &

[x1 (p, w ) /x2 (p, w )]


p1 /p2
[p1 /p2 ]
x1 (p, w ) /x2 (p, w )

La funzione di utilit CES ha elasticit di sostituzione pari a


s1,2 (p, w ) = 1/ (1 & r) .

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana

Esempio La funzione di utilit CES:


Per r = 1 e s ! , la funzione di utilit CES tende
allutilit lineare u (x1 , x2 ) = x1 + x2 .
Per r ! 0 e s ! 1, la funzione di utilit CES tende
allutilit Cobb-Douglas u (x1 , x2 ) = x1 x2
Per r ! & e e s ! 0, la funzione di utilit CES tende
allutilit di Leontief u (x1 , x2 ) = min fx1 , x2 g

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La massimizzazione dellutilit: Condizioni di Kuhn-Tucker


E possibile avere non solo soluzioni interiori ma anche soluzioni
dangolo, tali per cui xk (p, w ) = 0 per qualche k.
Condizioni di Kuhn-Tucker Esistono x (p, w ) $ 0 soluzioni del PMU e
l $ 0 che soddisfano le condizioni del primo ordine:
L
xk
L
xk
xk
L
l
L
l
l

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u (x )
& lpk 5 0
xk
/
0
u (x )
= xk
& lpk = 0
xk

(1)
(2)

= (p 4 x & w ) 5 0

(3)

= l (p 4 x & w ) = 0

(4)

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana


Il moltiplicatore di Lagrange strettamente positivo: si pu scartare la
(3) e dalla (4) discende che vale la legge di Walras, ovvero p 4 x = w .
u (x )
Dalla monotonicit stretta delle preferenze discende che xk > 0 per
ogni k. Visto che pk > 0, per ogni k, la (1) implica che
u (x )
l $ xk /pk > 0.
Dalla monotonicit stretta delle preferenze discende anche che esiste
almeno un bene per cui xl > 0. Dalla (2) si ha
u (x )
= lpl
xl
ovvero lutilit marginale del bene l deve essere proprozionale al suo
prezzo pl .
Per ogni coppia di beni k, l che il consumatore acquista in quantit
positive vale
u (x )
xk
u (x )
xl
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pk
pl

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana

Esempio Beni perfetti sostituti u (x1 , x2 ) = ax1 + bx2 con a, b > 0.


Le funzioni di domanda walrasiana sono date da
6
8 5
w
>
,
0
SMS1,2 = ab > ppyx
>
p 1 5 se 6
<
(x1 , x2 ) =
0, pw2 se ab < ppyx
>
>
: qls paniere sul vincolo se a = px
b

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py

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La massimizzazione dellutilit: la domanda walrasiana


Se la funzione di utilit non dierenziabile, non si possono applicare
n Lagrange n Kuhn-Tucker
Esempio Beni perfetti complementi u (x1 , x2 ) = min fax1 ; bx2 g con
a, b > 0.
Le funzioni di domanda walrasiana si trovano risolvendo il
sistema
7
ax1 = bx2
p1 x1 + p2 x2 = w
e sono date da
x1 =

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wb
wa
e x2 =
ap2 + bp1
ap2 + bp1

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La massimizzazione dellutilit: CSO

Anch la funzione di domanda x (p, w ) sia eettivamente un


massimo, occorre che la matrice Hessiana della Lagrangiana D 2 L (x )
sia semidenita negativa sotto un vincolo lineare.
Si prenda unHessiana alternativa: la matrice delle derivate seconde,
comprese quelle rispetto al moltiplicatore l
0 2
1
L
2 L
2 L
4
4
4
2
lx1
lxK
B l2 L
C
2 L
2 L
B x l
C
4
4
4
2
x
x
x
1
1
B
K C
1
D 2 L (l, x ) = B .
C
..
..
..
B ..
C
.
.
.
@ 2
A
2 L
2 L
L
444
2
xK l
xK x1
x
K

Nadia Burani (Universit di Bologna)

Decisioni di consumo I

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La massimizzazione dellutilit: CSO

Dalle condizioni del primo ordine si ricava


0
0
&p1 4 4 4
2 u
B &p1
444
B
x12
D 2 L (l, x ) = B
.
.
..
B .
..
.
@ .
2 u
&pK xK x1 4 4 4

&pK

2 u
x1 xK

..
.

2 u
xK2

1
C
C
C
C
A

Allora x (p, w ) un massimo di u (x ) se i minori principali di guida di


ordine superiore a due dellHessiana orlata hanno segno alternato,
cominciando dal segno positivo, valutati in corrispondenza dellottimo.

Nadia Burani (Universit di Bologna)

Decisioni di consumo I

A.A. 2014/15

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La massimizzazione dellutilit: CSO


Cambiando i segni della prima riga e della prima colonna il
determinante non cambia quindi
0

0
B
det @ p1
p2

eccetera.

0
B p1
B
det B
B p2
@
p3

Nadia Burani (Universit di Bologna)

p1

p2

2 u

2 u

x12
2 u
x2 x1

x1 x2
2 u
x22

C
A>0

p1

p2

p3

2 u
x12
2 u
x2 x1
2 u
x3 x1

2 u
x1 x2
2 u
x22
2 u
x3 x2

2 u
x1 x3
2 u
x2 x3
2 u
x32

Decisioni di consumo I

C
C
C<0
C
A

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La massimizzazione dellutilit: CSO


Per 2 soli beni occorre vericare che
>
>
>
2 u
> p
>
> p
> 1
> 1 x1 x2 >
&p1 >
> + p2 >
2 u
> p2
>
> p2
x22
ovvero

2 u
x12
2 u
x2 x1

>
>
>
>>0
>

.
.
2 u
2 u
2 u
2 u
+ p2 p1
& p2 2
> 0
&p1 p1 2 & p2
x1 x2
x2 x1
x2
x1
2 u
2 u
2 u
2 u
&p12 2 + p1 p2
+ p1 p2
& p22 2 > 0
x1 x2
x2 x1
x2
x1

e dato che

2 u
x1 x2

&p12
Nadia Burani (Universit di Bologna)

2 u
x2 x1
2
2 u
2 u
2 u
&
p
+
2p
p
>0
1
2
2
x1 x2
x22
x12
Decisioni di consumo I

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