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TOR VERGATA
Esperienza n.2
Carica e scarica di un condensatore
Gruppo n. 1 - Gioved:
Piccirilli Giulia
Giobbi Piermarco
Mammucari Francesco
Gruppo 1 Gioved
Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
1 SCOPO DELLESPERIENZA
Lo scopo dellesperienza quello di verificare le leggi teoriche che descrivono landamento della
differenza di potenziale tra le armature di un condensatore in fase di carica e in fase di scarica, sia
a tensione continua che a tensione in onda quadra.
Figura 1
Vg i (t )( R Rg ) VC (t )
(2.1)
1
dove VC (t ) i (t ')dt ' , mentre V g la FEM del generatore, che supponiamo costante nel tempo.
C0
Tuttavia, poich il valore di VC (t ) misurato mediante il voltmetro, non c bisogno di svolgere questo
integrale.
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Essendo presente un condensatore, noto che Q C VC . Differenziando entrambi i membri si ottiene
dQ (t )
dV (t )
i (t ) C C
dt
dt
(2.2)
( Rg R )C
dVC (t )
VC (t ) Vg
dt
(2.3)
dVC (t )
VC (t ) Vg
dt
(2.4)
c 1 0
VC (t ) k1e
Vg
c
VC (t ) Vg 1 e
(2.5)
Scarica
Nella fase di scarica linterruttore viene chiuso su BD; di conseguenza viene escluso il generatore e
quindi anche la sua resistenza interna.
Analogamente alla fase di carica, lequazione che governa il fenomeno
RC
dVC (t )
VC (t ) 0
dt
(2.6)
Osservazione: (2.6) analoga a (2.3), con la differenza che nella fase di scarica Vg 0 e Rg 0
per il motivo sopra discusso.
Come in precedenza si pu definire un tempo caratteristico di scarica s : RC ; seguendo lo
stesso procedimento esposto nella fase precedente si ottiene facilmente la formula risolutiva
VC (t ) V0e
(2.7)
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Seconda parte
Prendiamo in considerazione il seguente circuito.
Figura 2
Figura 3
Nella seconda fase non presente un interruttore: infatti il ruolo di interruttore svolto dallonda
quadra.
La tensione del generatore in funzione del tempo data da:
V0
2
Vg (t )
V0
2
nT t
T
nT
2
T
nT t (n 1)T
2
(2.8)
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Assumiamo che per 0 t
T
il circuito si comporti come nella carica della prima fase, quindi
2
VC (t ) Vg k1e
(2.9)
T
2
T V
VC 0 k1
2 2
(2.10)
T V
VC 0 k1
2 2
(2.11)
Nella fase successiva, ovvero nel secondo semiperiodo, la legge del potenziale e la seguente:
VC (t ) Vg k2e
T
(t )
2
T
V
VC 0 k2
2
2
(2.12)
T
2
(2.13)
Non essendoci bruschi scambi di carica tra le armature del condensatore, possiamo imporre che
T
T
VC VC
2
2
(2.14)
VC T VC 0
(2.15)
Per trovare le espressioni analitiche delle costanti 1 e 2 mettiamo a sistema (2.12) con le condizioni
(2.13), (2.14) e (2.15) ottenendo:
T
V0
V0
2
k
e
1
2
2
2
T
V0 k e 2 V0 c
1
2
2
2
(2.16)
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k1 k2
V0
(2.17)
2
1 e
Nel secondo semiperiodo tutte le espressioni cambiano di segno ed otteniamo quindi per il potenziale ai
capi del condensatore la seguente espressione analitica:
t nt
V 1 e
T
0 2
2
1 e
T
VC t
t nt
1 e
V0
T
2
2
e
(2.18)
A seconda del periodo del generatore, il condensatore segue tre comportamenti diversi:
Primo caso:
T
2
Landamento ottenuto in questo caso e di tipo esponenziale, infatti il condensatore riesce ad arrivare a
saturazione prima dellinversione. Si pu quindi, in prima approssimazione, trascurare il termine e
potenziale equindi governato dalla seguente legge:
t
V
VC (t ) V0e 0
2
Secondo caso:
T
2
; il
(2.19)
T
2
Landamento risulta essere lineare in quanto il condensatore non ha tempo di caricarsi (o scaricarsi) prima
dellinversione; in questo caso si sviluppa e
quindi essere:
T
2
VC t
V0 2t T
4 2
(2.20)
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Terzo caso:
T
~
2
In questo caso si ha un andamento intermedio tra i due casi precedenti, ovvero il potenziale riesce ad
arrivare a saturazione ma ad un valore piu basso e piu lentamente. Approssimando la formula generale
per il potenziale, prendendo in considerazione le condizione di questo caso, si ottiene che:
Vmin\max V0 0, 23
(2.21)
dove per Vmin\max si intende il valore del potenziale al momento dellinversione del potenziale del
generatore.
3 APPARATO SPERIMENTALE
Lapparato sperimentale costituito da:
generatore di tensione continua;
multimetro digitale;
base a mille fori;
saldatrice;
cavi unipolari;
cavi bipolari;
morsetti;
resistori;
capacitore elettrolitico;
capacitori in ceramica;
oscilloscopio;
generatore di tensione in onda quadra;
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PRIMA PARTE
Per prima cosa sono stati misurati i valori della resistenza e della capacit del resistore e del
capacitore elettrolitico. Per poter prendere correttamente delle misure il valore della resistenza
deve essere di circa 10k. Il circuito stato impostato in modo che si potesse effettuare pi
velocemente la carica e la scarica del capacitore grazie allinterruttore posto sulla base a mille fori
che in base alla posizione permette o non permette la chiusura del circuito. Per poter effettuare
le misure stato considerato un tempo pari a 5. Dopo aver effettuato le misure della carica del
condensatore stato spostato linterruttore sulla base a mille fori in modo da poter iniziare le
misure della scarica del condensatore. I dati vengono riportati su carta semilogaritmica per poter
calcolare graficamente il tempo caratteristico .
SECONDA PARTE
In questa parte dellesperienza il generatore di tensione in onda quadra viene collegato
alloscilloscopio che a sua volta collegato al circuito in modo da poter visualizzare un segnale
sullo schermo delloscilloscopio. Viene usato un capacitore in ceramica dellordine di 10 nF e una
resistenza dellordine di 10k. Dopo aver impostato il circuito viene scelta una frequenza con il
generatore di tensione in onda quadra in base ai diversi casi da verificare durante questa parte
dellesperienza. Dopo aver effettuato le misure (effettuate sulloscilloscopio grazie allaiuto di
alcune manopole presenti su di esso che permettono di visualizzare i valori della tensione in base
al tempo) si riportano i dati su carta semilogaritmica (nel caso di
millimetrata (nel caso di
T
T
e ) e su carta
2
2
T
) in modo da poter calcolare graficamente il valore di .
2
5 DATI SPERIMENTALI
Prima parte
Nella Tabella 1 in allegato sono riportate le misurazioni sperimentali della carica del condensatore.
y
1
t . Abbiamo quindi riportato su carta semilogaritmica
c
tali misurazioni (Grafico 1). E stato attribuito un errore di lettura sul tempo t pari, allincirca, alla
frequenza di aggiornamento del voltmetro, che abbiamo stimato essere di circa 4 Hz ; lerrore
Linearizzando (2.5) risulta che log 1
VC
Vg
sistematico dovuto alla componente umana della lettura del tempo e del voltaggio stato aggirato
facendo una ripresa tramite smartphone simultaneamente al cronometro ed al multimetro; la ripresa
quindi stata analizzata fotogramma per fotogramma per leggere, senza introdurre ulteriori errori, le due
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misurazioni. Invece lerrore sulla grandezza y stato determinato mediante la propagazione degli errori,
cio
V
1 C
Vg
VC VC
2 Vg
Vg
Vg
(5.1)
V
log C
V0
1
t . Anchessi sono ovviamente stati riportati su carta semilogaritmica (Grafico 2).
s
Seconda parte
Sono state effettuate tre misurazioni al variare della frequenza del generatore (Presenti nelle tabelle 3, 4,
5).
Lerrore sulla lettura della tensione stato attribuito nel seguente modo: stata utilizzato il massimo
ingrandimento ed inoltre stata stimata la dimensione del display delloscilloscopio (circa 10cm ) e lo
spessore delle linee relative ai vari voltaggi (circa (2 3)mm ). Valutando quindi il rapporto tra lampiezza
della tensione del generatore e lo spessore delle linee stato attribuito alle varie misurazioni un errore di
lettura pari a 0.4V (il quale diventa 0.8V per la lettura della tensione del generatore, in quanto il
doppio del singolo errore).
Gli errori sul tempo invece erano forniti dalloscilloscopio, quindi dallultimo digit che riportava.
Nel caso in cui
T
si effettuato il grafico in carta lineare per quanto spiegato nella teoria della
2
misura in (2.20).
y
1 V
T
si utilizza (2.19). Linearizzandola risulta che log C
2
2 V0
1
t . Quindi, come
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6 RISULTATI
Prima parte
a) Carica
Premessa: Ci siamo ben presto accorti che lerrore fornito dai costruttori dei nostri strumenti fosse fin
troppo ottimista per il nostro apparato sperimentale; in effetti, durante lelaborazione dati, non
era mai possibile trovare due rette che intersecassero tutti i punti sperimentali. Abbiamo
dunque incrementato lerrore sulle resistenze, considerando 1% la sensibilit del multimetro.
Riportiamo i dati sperimentali della fase di carica, rielaborati secondo il nuovo errore.
(t 0.2) s
VC (V )
VC (V )
0,0
30,0
60,0
90,0
120,0
150,0
180,0
210,0
240,0
270,0
300,0
330,0
360,0
390,0
420,0
450,0
480,0
510,0
0,00
1,17
1,96
2,48
2,84
3,11
3,32
3,49
3,62
3,74
3,84
3,92
4,00
4,06
4,12
4,17
4,22
4,26
0,00
0,01
0,02
0,03
0,03
0,03
0,03
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
0,04
VC
Vg
V
1 C
Vg
1,000
0,766
0,609
0,504
0,431
0,378
0,336
0,303
0,275
0,252
0,233
0,22
0,20
0,19
0,18
0,17
0,16
0,15
0,000
0,003
0,005
0,006
0,007
0,008
0,008
0,009
0,009
0,009
0,009
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
Gruppo 1 Gioved
Piccirilli Giulia, Giobbi Piermarco, Mammucari Francesco
max
min
Essendo
0.22 0.01
0.378 0.008
s 1 3.39 103 s 1
(330 0.2) (150 0.2)
log
0.275 0.009
0.431 0.007
s 1 3.29 103 s 1
(240 0.2) (120 0.2)
log
risulta che c
, con c
max min
5 105 s 1
2
, si ottiene che
5 105
c ( 3.34 10 3 ) 2 s 4 s
1
s 299 s
c
3.34 103
I valori dei nostri elementi circuitali (con errori determinati dai valori forniti dal costruttore) sono:
R (99.9 0.2)k (trascuriamo Rgen 50 in quanto 5 ordini di grandezza minore di R )
C (988 3) F
C R RC 0.5s
RC 98.7 s
(6.1)
b) Scarica
Riportiamo le tabelle elaborate con il nuovo errore.
(t 0.2) s
VC (V )
VC (V )
VC
V0
0,0
30,0
60,0
90,0
120,0
150,0
180,0
210,0
4,26
3,17
2,40
1,83
1,40
1,08
0,83
0,643
0,04
0,03
0,02
0,02
0,02
0,01
0,01
0,007
1,00
0,74
0,56
0,43
0,329
0,253
0,195
0,151
V
C
V0
0,02
0,02
0,01
0,01
0,007
0,005
0,004
0,003
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240,0
270,0
300,0
330,0
360,0
390,0
420,0
450,0
480,0
510,0
0,500
0,391
0,305
0,239
0,187
0,148
0,117
0,094
0,075
0,060
0,006
0,005
0,004
0,003
0,003
0,002
0,002
0,002
0,002
0,002
0,117
0,092
0,072
0,056
0,044
0,035
0,027
0,022
0,018
0,014
0,003
0,002
0,002
0,001
0,001
0,001
0,001
0,001
0,001
0,001
Consideriamo il grafico 2 (scarica condensatore). Anche in questo caso non stato possibile trovare una
retta che intersecasse tutti i punti sperimentali, ma ne abbiamo comunque trovate un paio intersecavano
almeno 8-9 box.
Analogamente alla fase di carica, consideriamo i punti A-B e C-B. Risulta quindi che:
max
min
0.044 0.001
0.253 0.005
s 1 8.55 103 s 1
(360 0.2) (150 0.2)
log
0.035 0.001
0.253 0.007
s 1 7.99 103 s 1
(390 0.2) (150 0.2)
log
quindi s
min
max
0.3 103 s 1
, con s
, quindi infine
0.3 103
s ( 8.27 103 ) 2 s 4 s
1
s 120s
s
( 8.27 103 ) 2
Seconda parte
Gli elementi circuitali sono gli stessi per tutta la durata della seconda parte.
R (10 1)k
C 9.51 0.02 nF
Utilizzando (6.1) risulta che teorico 95 10 s . Ci servir per confrontarlo con i valori sperimentali.
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a)
T
2
Il grafico stato effettuato su carta lineare perch in tali condizioni il condensatore segue, in prima
approssimazione, un comportamento lineare.
Purtroppo abbiamo dovuto scartare un punto sperimentale (lultimo). Crediamo che il suo scostamento
(verso il basso) dalle rette di massima e minima pendenza sia dovuto al fatto che al crescere del tempo
lapprossimazione al primo ordine del fenomeno di carica non sia pi sufficientemente accurata, dato che
evidente che inizi a prevalere laspetto esponenziale del fenomeno.
Consideriamo i punti A-B
Essendo
max
min
V0 1
V
1 V0 V0
risulta che 0 , con
2
2
2
2 2
max min
V
0.005
2
s
2
s
b)
8 s
83 s
T
: Dalla tabella 5 possiamo notare che per t 600 1 s
2
VC 8.6 0.4 V , quindi, ricordando che Vg 15.6 0.8 V risulta che
V
C
Vg
risulta che
VC VC
2 Vg 0.05
V
Vg
g
VC
Vg
c)
0.55
T
Consideriamo il grafico 4. Sullasse delle ascisse stato riportato il valore del tempo
2
1 Vc
() mentre sullasse delle ordinate, in scala logaritmica, la quantit
2 Vg
(adimensionale).
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Nota: Non abbiamo considerato gli errori sperimentali dellultimo punto, cio quello in cui
si ottiene un logaritmo con argomento nullo.
max
min
Ricordando che
, e quindi che
, con
min
max
0.001 s 1
si ottiene che
40 s
200 s
7 CONCLUSIONI
Dai risultati possiamo affermare che:
Tensione continua
T
risulta che 83 8 s . C corrispondenza con il valore teorico
2
teorico 95 10 s .
Per
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Per
T
V
risulta che C 0.55 0.05 . Purtroppo ci si discosta parecchio dal valore
2
Vg
che, secondo (2.21), dovrebbe essere di circa 0.23 . Probabilmente abbiamo considerato
una situazione limite troppo tendende verso il caso
T
, il che rende lapprossimazione
2
T
risulta che 200 40 s . Anche in questo caso non c corrispondenza con il
2
valore teorico.
Per