You are on page 1of 32

Storia dellArte giapponese 2

Nel Periodo Kamakura ha un importante ruolo, per la vita religiosa, lintroduzione del
Buddismo Zen, alla fine del XII secolo. Enfatizza limportanza dellautodisciplina
necessaria per capire la vera natura delle cose, questo tipo di buddismo riscuote
molto successo tra la classe militare, infatti le regole dello Zen sono semplici,
precise, rigorose, pi in consonanza a questa classe.
Rinzai e Soto furono coloro che introdussero il Buddismo Zen in Giappone. Rinzai
ricevette il consenso dei daimyo e dal shogunato, utilizzava larte dei koan e della
cerimonia del tea per arrivare allIlluminazione. Invece Soto praticava in un
equilibrio la via della meditazione e lattivit fisica come una ruota di momenti di
consapevolezza, comprensione, e unIlluminazione pi graduale, apprezzato
maggiormente dai samurai delle province.
Nella pratica dello Zen per comprendere la vera natura della vita e della morte
cerano due pratiche principali: zazen, meditazione stando seguiti con la schiena
dritta e le gambe incrociate, il suo obiettivo di essere completamente presenti qui
e ora, la seconda lo studio dei koan, domande che non possono essere capite o dare
una risposta con una ragionamento razionale, l loro obiettivo di spezzare questo
tipo di ragionamento.
WABI, concetto estetico da cui si traeva piacere dallausterit e la solitudine, la
bellezza percepita nella semplicit.

Templi Zen
La composizione del tempio Buddhista cambi molto sotto lo Zen. Il pi importante
il complesso centrale per le cerimonie pubbliche e di fianco ci sono una serie di
subtempli privati, tatchu, costruzioni per far accomodare i leader religiosi. Un nuovo
tipo di cancello fu introdotto, sanmon, o cancello-montagna, a due piani con tre
entrate e un secondo piano accessibile da scale esterne. Lingresso principale, fu
rinominato hatto (ingresso della Legge), utilizzato per le assemblee dei monaci.
Queste due strutture sono situate lungo unasse centrale che si estende dal Sanmon
fino alle residenza dellabate, lhojo, che serviva come quartier generale e principale
edificio di accoglienza del tempio. Il termine Hojo si riferisce anche a una iccola
capanna utilizzata dai monaci in ritiro (eremiti). In ultimo il complesso pubblico
poteva essere fornito da un shariden, o sala delle reliquie, in onore del Buddha
Shaka, riverito Maestro Zen, e un Kaisando, o sala del fondatore, dedicato al
fondatore del tempio o del recinto.

-Tofukuji, uno dei primi templi Zen, costruito a Kyoto, fondato nel 1236.
Il Sanmon

Il primo esempio del nuovo tipo di cancello, fu costruito tra il 1384 e il 1425.
Ledificio largo due arcate da cinque arcate ed sormontato da due livelli.
Lesterno del cancello preserva lestetica della Cina del sud del periodo Song. Gli
interni sono decorati con colori come il verde, il rosso, il marrone, il nero e loro e
sono pieni di statue, con un tetto di legno.

Giardini Zen
Era una via di contemplazione, che portavano alla calma e alla ricerca interiore.
Nulla era lasciato al caso o al piacere personale, bens esistevano codificazioni
precise che li rendevano dei veri e propri rituali. I giardini Zen si trovavano
soprattutto in templi, costruiti in perfetta sintonia con gli edifici che li
circondavano. Essi dovevano essere contemplati dalla veranda o anche dallinterno
delle sale, da seduti, con i pannelli scorrevoli aperti, erano luoghi che dovevano
condurre alla meditazione.
Due esempi di giardini sono:
-Ryoanji, a Kyoto costruito intorno il 1500, da Soami, un esempio di giardino
secco, cio composto di soli sassi, rocce e ghiaia, composto da 15 rocce disposte in
gruppi di 5, 2 e 3. impossibile riuscire a vederle tutte contemporaneamente viene
definito un koan (domande a cui non si pu rispondere con la logica).

-Daisenin, del Daitokuji, costruito da Soami nel 1513,


presenza di vegetazione, pi racchiuso e sembra pi una
conformazione montagnosa secondo lo stereotipo cinese.
Ogni roccia, albero e la ghiaia scelta e posizionata
accuratamente, niente a casa, vi un tentativo di
ricreare la natura selvaggia.

Pittura Zen
Con la divisione di templi privati e pubblici ha favorito la diversificazione dei dipinti
Zen. Il buddhismo Zen voleva rappresentare la verit universale espressa nel
momento presente, i pi famosi sono costituiti da paesaggi evocativi e
rappresentano levanescenza della natura.
-Kichizan Mincho (1325-1431), dipinse uno dei pi
importanti dipinti, la morte del Buddha Shaka, 1408,
viene usato uno stile un po libera di pennellate, con
contorni di larghezza diversa e un po di ombreggiatura
per modellare i vecchi ed emancipati volti dei discepoli
del Buddha, i colori non sono monocromatici, si basa
principalmente sul rosso come un accento contro i
diversi toni della pelle degli umani e divinit e il loro dei
loro capelli e abiti.
I tipi di dipinti Zen nei templi privati sono
esemplificati da due dipinti a inchiostro in bianco e
nero di Mincho: 1421 dipinto di Kannon e una paesaggio
di 1413 attribuiti a lui.
-Kannon vestito di bianco, appartiene alla tradizione dosakuga di
immagini, rappresentazioni di Buddha destinati a trasmettere
lesperienza personale di ricevere intuizioni spirituali o rivelazioni.
Kannon dipinto in una seduta informale in una grotta, sua dimora
tradizionale e guarda verso loceano. Il Bodhisattva tratta come
una bella, languida figura femminile vestita di una semplice tunica
bianca ornata di gioielli doro, la divinit suggerita solo dalla
corona e dallaureola, questultima un cerchio perfetto di nebbia
attraverso la quale una parte di roccia dietro pu essere vista.
Questa immagine serve anche come indicatore utile per la
femmiinilizzazione di Kannon, un processo che era cominciato sul
continente.

-Paesaggio, un esempio di un altro tipo di pittura: shigajiku, un rotolo con dipinti


sia un paesaggio che delle poesie.
Kakemono e pittura ad inchiostro
Il kakemono, o hanging scroll, costituito da un dipinto o un pezzo di calligrafia
eseguiti su carta o seta montato su un supporto di carta che abbastanza forte per
sostenere il peso dellopera darte ancora abbastanza flessibile da essere arrotolata
per la conservazione. Per prepararlo alla visualizzazione collocato in una cornice di
seta figurato o broccato. Sopra e sotto il telaio rettangolare sono attaccati pezzi di
seta contrastante. Il bordo inferiore dotato di unasticella di legno su cui si po
arrotolare, invece in alto posizionato unasticella pi leggera per poterlo
appendere. Linchiostro usato per questi dipinti fatto raccogliendo la fuliggine dei
ramoscelli di pino bruciati e, dopo laggiunta di resina, formando una barra
dinchiostro. Per produrre linchiostro, il bastoncino viene immerso in un po dacqua
nellincavatura della pietra per inchiostro e poi viene strofinato sulla parte opposta
piatta. Il processo ripetuto finch il rapporto di pigmento e acqua quello
desiderato. Il kakemono durante il Buddhismo Zen era appeso durante la cerimonia
del tea.
-Kanzen (1345), dipinto da Kao, la sua descrizione del poeta Kanzen cattura
leccentricit delluomo e la sua forza di carattere. Kanzen abitava in grotta
dietro al monastero della Montagna Tiantai, luogo della scuola Tendai in Cina.
Ritratto del famoso poeta Kanzan, in piedi, che d quasi le spalle e ha le
braccia incrociate di dietro. La veste definita con pennellate scure e
spesse. La parte inferiore anchessa molto scura, resa con ununica grande
pennellata, in contrasto con i tratti fini usati per testa e piedi.
Unaltra importante figura fu il monaco Mokuan con la raffigurazione di Kannon in
veste bianca e della scimmia aggrappata su un ramo di bamb. Famoso anche il suo
kakemono dei quattro dormienti che rappresenta Kanzen, Jittoku con il monaco
Bukan e la sua tigre. Le linee tracciate sono di grigio medio per i corpi dei dormienti,
mentre per i particolari usa linchiostro quasi nero.
-Josetsu, a servizio dello shogun Ashikaga Yoshimoto come pittore ufficiale presso
il Shokokuji di Kyoto. La sua pittura segn una svolta nei soggetti della pittura
monocroma a inchiostro, introducendo unaccuratezza nei particolari del paesaggio
che faceva da sfondo alle vicende e ai personaggi religiosi, che prima non
esistevano.

Famoso per il suo dipinto Come catturare un pescegatto con una zucca del 1415.
Per la prima volta la figura umana non fu dipinta nel
vuoto, ma il paesaggio acquis importanza fin nei
particolari, insieme a una certa asimmetria nella
composizione. Le 31 iscrizioni, che qui coprono la met
superiore del dipinto, erano precedentemente scritte
su un foglio separato montato sul retro del paravento,
su cui anche il dipinto era attaccato. Ognuna delle
poesie reca alla fine , in basso a sinistra, il sigillo rosso
del monaco poeta zen. Lintroduzione della collezione
di poesie stata scritto da Daigaku Shuhu. Il dipinto
un doshakuya, rappresenta in inchiostro nero e tenui
colori il famoso koan zen: come catturare un grosso e
scivoloso pescegatto con una zucca dal collo sottile;
erano frasi usate dal maestro per stimolare la
meditazione da parte degli allievi, quesiti alla cui soluzione si doveva giungere per
intuizione. Il pescatore ritratto al centro della composizione, in primo piano
rispetto il paesaggio accuratamente dipinto, mentre, curvo sulla sponda del fiume,
cerca di catturare un pescegatto troppo grosso maneggiando una zucca.
-Tensho Shubun, dipinse Leggendo nello studio di bamb
del 1446, un shigajiku, con una lunga introduzione allinizio
della carta srotolabile e 5 brevi inscrizioni, ognuna scritta
da una persona diversa. Lillustrazione raffigura lo sudio di
uno studioso, quasi nascosto in un boschetto di bamb. La
costruzione ha un tetto di paglia e una grande finestra
attraverso la quale lo studioso pu essere visto in possesso
di qualcosa. Vicino alla casa, un appuntito promontorio
sormontato da due pini, uno dritto e laltro stranamente
piegato alla base del tronco e attraversa il primo. Il
promontorio e gli alberi sono dipinti con inchiostro scuro. Le
roccie e la casa occupano la parte destra del dipinto mentre
a sinistra c una distesa di paesaggio pianeggiante di terreno e un ruscello, sopra il
ponte un vecchio signore cammina davanti un giovane, uno studioso e il suo ragazzo
che fanno visita al loro amico nello studio di bambo. In lontananza a sinistra si pu
vedere laltra sponda con due barche da pesca legate insieme e altre due pi a
destra, attraverso il movimento dellacqua. Si pu anche intravedere il tetto
piastrellato di un monastero.

-Sesshu Toyo (1420-1506) Allievo di Josetsu, i suoi dipinti hanno una sola
ispirazione: la natura; sono opere di enorme impatto visivo
per
labilit nelluso del pennello e dellinchiostro.
-Paesaggio in inverno dipinto circa nel 1470, ha
combinato motivi frequenti trovati in Cina per creare
unoriginale e tipica esposizione Giapponese. Innanzitutto
in
basso a destra con un motivo di due alberi in crescita al
livello dellacqua, locchio dello spettatore portato nello
spazio delle linee diagonali di un percorso a gradini lungo il
quale un uomo con un capello a testa larga arrampicato,
presumibilmente in cammino verso il complesso del tempio
visibile sopra le colline. Le colline attraverso le quali
viaggia e le montagne nello sfondo circondano il tempio,
facendo sembrare loro stesse unoasi in un luogo freddo.
Gli
alberi e il passaggio sono disegnati con inchiostro nero, mentre le montagne dietro
sono solo tracciate in contrasto col cielo grigio.
-Haboku, una tecnica per dipingere, detta tecnica dellinchiostro
spezzato, un termine che denota lo stile molto libero ed eseguito
rapidamente in cui linchiostro sembra essere stato spruzzato sulla
superficie della carta, questa tecnica si ottiene
sovrapponendo una pennellata di inchiostro denso
su
un primo strato dinchiostro ancora bagnato. Ha
dipinto della terra vicino a dellacqua, con larghi
alberi e una montagna dietro e due persone a
bordo di una barca. La parte superiore del
rotolo porta, in basso, uniscrizione di Sesshu
che sembra una sua breve autobiografica.
Ringrazia i suoi maestri, Josetsu e Shubun,
sottolinea limportanza del legame della pittura
con la natura, racconta del viaggio in Cina. In
alto, gli apprezzamenti aggiunti nel tempo di altri
sei monaci zen. Seconda la tradizione zen, il dipinto fu creato e donato
da Sesshu al suo allievo Soen, arrivato dal tempio Engakuji di Kamakura,
come una sorta di attestato per la conclusione degli studi che lo confermava artisti
indipendente.

Kinkakuji

Il padiglione doro del 1390, completamente


ricoperto di foglia doro dentro e fuori, fu eretto
dal terzo shogun Ashikaga, Yoshimitsu, nel 1398,
come dimostrazione del suo potere. Allinizio faceva
parte del complesso templare di rokuonji. Mentre i

due piani bassi erano destinati a uso abitativo e informale,


con verande e una terrazza sullacqua, per la contemplazione
della natura, il terzo piano, pi piccolo e con finestre
arrotondate, aveva funzione religiosa,dedicato a Buddha e ai
25 bodisattva, rispecchia maggiormente lo stile zen.

Ginkakuji
Costruito nel 1489 dallo shogun Yoshimasa,
faceva inizialmente parte della villa di
Higashiyama, divenuta poi il tempio Jishoji,
costituito da 12 edifici. Degli edifici oggi rimane
solo la sala del Buddha, conosciuta come
Ginkakuji, e il Togudo, la cappella privata di
Yoshimasa, finito nel 1486. Pi sobrio ed elegante del P. doro, il padiglione dargento
si rivela con il colore naturale del legno e non ricoperto di foglia dargento. Le
finestre a cuspide seguono il gusto dellarchitettura zen semplice ed essenziale. Il
tetto costituito da un materiale simile al muschio, allinterno tutto ricoperto di
lacca nera e al primo piano vi la statua di Kannon. Il piano terra dedicato alla
meditazione, con porte scorrevoli. Questo tipo
di architettura si inserisce bene nella natura
che lo circonda. Nonostante sia immerso nel
verde rigoglioso di alberi ad alto fusto e muschi
sul pendio della montagna e di fronte a un
laghetto, una piccola parte del giardino nello
stile secco, realizzato con sola ghiaia bianca
accuratamente disposta con il rastrello in file
che ricordano piccole onde dacqua, questo
angolo singolare per la montagna a forma di
troncoconica che spicca perfetta sul piano dei sassi.
-Togudo, ha un unico tetto spiovente,
composto da ununica stanza di 4 tatami
utilizzata per la cerimonia del t (dojinsai).
Fu modellato sul Saikoji dedicato ad Amida.
affacciato sul lago artificiale.

La scuola Ami ne facevano parte Noami, Geiami


e Soami, produssero un catalogo dei dipinti
Cinesi nella collezione dei Ashikaga. Soami fu il
pi innovativo del gruppo, sviluppo uno stile pi
soft che combinava elementi di Mu Qi e della
scuola Cinese di Mi Fu. Una delle sue opere
erano dei pannelli scorrevoli, nel Daisenin, che
rappresentavano le rive del Xiao e dello Xiang
in Cina, le montagne sono modellate con del
grigio e dellinchiostro pi scuro per dare
definizione.

-Murata Shuko, trasform il semplice atto di bere e offrire il tea agli ospiti in un
rituale, chanoyu. Lo spazio in cui si teneva la cerimonia del tea su ridefinita per
esprimere i concetti estetici dei singoli maestri del tea, le idee di Murata furono
espresse nel Dojinsai la stanza del tea nel Togudo. Linterno mostra molte delle
caratteristiche di design che nel periodo successivo furono incorporate nello stile
architettonico dello shoin: il chigaidana, un gruppo di mensole interponesse a altezza
diverse, il tsuke shoin, un nicchia poco profonda con unampia sporgenza usata come
scrivania e le finestre scorrevoli gli shoji. Gli oggetti utilizzati per fare il tea, tea
verde noto come matcha, sono stati scelti con accuratezza per suggerire let e
unaurea cinese di semplicit ed eleganza. Le tazze venivano create per cercare di
imitare quelle Cinesi, conosciute come tenmoku, tazze di forma conica che pu
essere decorata con qualsiasi numero di differenti smalti.

Shito
Nella prima parte del periodo medievale, la corte e laristocrazia continuavano ad
avere abbastanza fondi per continuare a proteggere le arti shintoiste. Uno dei kami
pi popolari sia a corte che tra i samurai e la popolazione fu il burocrate
divinizzato Sugawara no Michizane, o Kitano tenjin. Il kitano Tenjin engi emaki
un rotolo che vuole descrivere la sua vita e la costruzione del suo santuario a Kyoto,
del 1219. La prima parte sono episodi di buon auspicio che riportano la nascita
Michizane, come la sua triste storia di carriera a corte, dove come poeta e studioso
di letteratura cinese stato falsamente accusato di crimine contro limperatore e
fu esiliato nel Kyusyu, dove mor senza la grazia. Lultima parte rappresenta i
rokudo-e (raffigura i sei regni dellesistenza) e hanno poco a che fare con la vita o la
vendetta di Michizane. La scena pi emozionante la sua vendetta sotto forma di
spirito come il Dio dalla pelle rossa di Thunder, cavalcando una massa turbinante di

nuvole nere e seminando caos nel palazzo dei suoi nemici. Limmagine del dio
disegnata nella stessa tradizione delle sculture del Fujin e del Raijin.
Kasuga Deer Mandala del 13/14 sec, rappresentato un grande cervo bianco che si
manifesta su una nuvola sopra un torii del Santuario Kasuga. Dalla sua sella sorge un
ramo dellalbero Sakaki, che incrociatodietro limmagine di uno specchio in piedi, su
ogni ramo ci sono i 5 Kasuga kami raffigurati nelle loro forme buddhiste come
Buddha e Bodisattva. Lo specchio un riferimento ad Amaterasu e la parte di coloro
che la tirarono fuori dalla caverna giocata dagli antenati dei Fujiwara, il cervo
spesso in Giappone considerato sacro. Da una prospettiva buddhista, il Buddha fa
il suo primo sermone in un parco di cervi nel nord dellIndia. Todaiji, ai piedi del
monte Mikasa, ricrea un parco di cervi.

Castelli
-Castello di Inuyama, primi del 17 sec, i primi due piani sono simili alla struttura del
16 sec. I castelli era di solito costruiti sulle colline, in cima era collocato il tenshu,
una residenza difendibile e per rifugiarsi. Unaltra caratteristica dei castelli era la
parte alla base di pietra con unentrata sorvegliata da una torre di vedetta. A oggi
solo il tenshu di Inuyama sopravissuto, una struttura di 4 piani situato sopra
unalta base di pietre, per facilitare il drenaggio, anche le mura sono fatte di pietra
a secco, non stata utilizzata la malta, ma sono stati usati diversi tipi di materiali.
Lo strato esterno della faccia esterna della parte rivestito di pietra, quello
intermedio formati di sassi pi piccoli, poi quello di ghiaia per finire con della
sabbia. Questo metodo permette sia di far defluire lacqua piovana ma anche di
resistere alle scosse di terremoti, ma anche per mettere in difficolt il nemico nel
scalare la facciata. composto di due piani fatti di legno e gesso bianco e di un
singolo tetto a timpano.
-Castello di Himeji, i castelli costruiti sulle
colline o montagne si chiamavano yamashiro,
ricostruito da Hideyoshi, fu ultimato nel 1609
con un enorme ampliamento rispetto loriginale.
Ledificio presenta un maschio principale,
honmaru, di dimensioni imponenti e altri tre
maschi inferiori collegati tra loro da passaggi
fortificati. Si sviluppo su sette piani interni e
cinque esterni, in modo da confondere i nemici,
per mantere segrete le strutture innterne del
castello. Ogni maschio decorato da un fastigio triangolare su uno dei tetti. Il
bianco candido delle partei, un miscuglio di calce e polvere di conchi glie, serviva da
rivestimento ignifugo. Le finestre hanno forma diversa secondo luso per cui erano

predisposte: rettangolari per tirare con larco, triangolari per sparare coi fucili. I
tetti erano ravvicinati per favorire una seconda via di fuga in caso di assedio. Nel
maschio principale i tetti sono tutti uno diverso dallaltro e sono in progressione
ascendente.
-Castello di Nijo, la costruzione inizi nel 156,tipico castello di pianura, hirajiro, solo
il honmaru rialzato, circondato da possenti mura e da un ampio fossato esterno. Fu
inizialmente eretto riciclando i materiali del castello di Fusimi, ma questa parte pi
antica fu distrutta in un incendio nel 1750, per cui il castello di oggi quello voluto
da Ieyasu nel 1603 in occasione del suo soggiorno a Kyoto.
Una nuova struttura architettonica ha successo lo shoin un elaborata forma di
residenza che si sviluppo fuori dallaristocrazia. Esso e soprattutto la sala riflettono
le relazioni formali tra i samurai e i servitori. Un esempio di questa struttura il
Ohiroma del Ninjo. In fondo vi il tokonoma, dove si sedeva, una nicchia un po
rialzata dove veniva appeso un rotolo,
posizionati dei fiori o oggetti di valore. Accanto
al tokonoma cera unaltra nicchia con dei
scomparti sia sopra e sotto, mentre nel centro
un chigaidana, un gruppo di mensole inerconesse
asd altezze diverse. Nellangolo a destra cerano
due nicchie, note come tsuke shoin o studio
allegato che si affacciava sulla veranda esterna.
Di fianco cerano altre mensole con libri e diari.
Di fronte invece erano collocati 4 fusuma nel
muro della stanza principale e dietro ad esse cera unarea chiamata chodaigame, per
le necessit del signore. E in questo periodo che si usa coprire il pavmento coi
tatami e descrivere la larghezza di una stanza usando come riferimento i numeri di
tatami, ormai standardizzati, presenti nella stanza.

Villa imperiale e di Katsura

costruita a sud di Kyoto,


vicino al fiume ononimo, su
un terreno che era di
propriet dei Fujiwara. Fu
il principe Toshihito a
iniziare lopera nel 1620, in
seguito ampliata dal figlio
Toshitada nel 1642. La

bellezza della villa legata allessenzialit dellarchitettura dal punto di vista


strutturale, cromatico e decorativo, altre il suo essere perfettamente in sintonia e
comunione con la natura che lo circonda. Gli edifici (shoin) che compongono a
costruzione sono rialzati rispetto al terreno con sottili travi di legno, il che
conferisce alledificio maggior respiro e leggerezza, e sono disposti a stormo di oca
in volo, ognuno con la facciata parallela ma sfalsata rispetto gli edifici contigui.
Contrasto tra legno scuro e shoji chiari. La disposizione degli shoin dimostra la
costruzione della vita a pi riprese. In ordine cronologico: lAntico shoin con la
terrazza della Luna, da l si poteva ammirare la luna dautunno e il suo riflesso sul
laghetto, rispondendo allestetica classica legata allapprezzamento della natura e
delle stagioni, che costitu la pianta originale, il Medio shoin, il padiglione della
Musica e il Nuovo goten aggiunti successivamente, tutti si affacciano sul lago.
La forma e le dimensioni delle stanze giapponesi potevano flessibilmente essere
modificate secondo le necessit attraverso la chiusura o lapertura dei pannelli
scorrevoli interni (fusuma), mentre la luce veniva
filtrata e indirizzata attraverso lo scorrimento dei
pannelli esterni di carta bianca. La decorazione dei
fusuma con fiori di paulonia dorati su fondo
perlaceo una ricostruzione recente fedele
alloriginale, ricavata da parti di carta recuperate
nel palazzo.
Il Nuovo goten si differenziava dal resto della villa
per la complessit degli elementi architettonici:
mentre il pavimento rialzato rispetto la prima
stanza il soffitto ribasso e suddiviso a cassettoni.
In un lato si apre una grande finestra a pattine, e
pi in alto, sulla destra, unaltra piccola finestrella
orizzontale riparata dagli shoji.
In questo periodo i dipinti ritraggono soprattutto vedute di Kyoto ed Edo, in
occasioni speciali o durante la fioritura dei ciliegi, gli aceri dautunno e le
performance teatrali.

Fusuma, Byobu, Shoji


Shoheika dipinti su porte scorrevoli (fusuma) e paraventi (byobu), sono stati
sviluppati in grandi formati per la pittura del periodo, il modulo di base, per
entrambe, su un pannello costituito da telaio in legno chiaro, che racchiude un
reticolo di strisce di legno sottile. Sopra a questa struttura sono incollati pezzi di
carta per creare un supporto in grado di sostenere lultimo strato che di solito di
carta ma pu essere anche di seta, su cui viene realizzato il dipinto. Ogni fusuma
provvisto di un telaio esterno, solitamente di legno laccato di nero e una maglia di

metallo in prossimit dei bordi, consente allo sportello di essere spinto avanti e in
dietro senza danneggiare il dipinto. I pannelli sono pi stretti e sono uniti con un
complicato sistema di cerniere. Il perimetro del byobu incorniciato, di solito con
legno che laccato di nero. In questo periodo divengono di largo uso soprattutto per
le case della nobilt, daimyo e samurai e concittadini ricchi, probabilmente per due
motivi: per il nuovo gusto estetico di usare i colori vivaci su foglia doro o per il
collegamento delloro dei gioielli di Buddha Amida. Ci sono tre passaggi per creare la
foglia doro: la preparazione della lega e del suo supporto, il zumiuchi; il processo
iniziale di battitura, nelle quali le piazze sono diradate, e la battitura finale e la
finitura del fogliame. Nello passaggio del zumiuchi, loro posizionato tra due fogli
di carta preparati appositamente, unita alla carta poi alla pelle di gatto e
schiacciato a mano o con una macchina.
Gli shoji si differiscono dai fusuma, sia che siano fissati o utilizzati come porta
scorrevole, la carta bianca traslucida incollato su di un lato del reticolo del legno,
danno una luce tenue e diffusa nelle camere e un senso di separazione dallesterno o
dello spazio adiacente.
-Funaki Byobu 1615
Colore e oro su carta. Si
vede il cambiamento di
citt. La densit degli
edifici maggiore, e le
strade sono gremite di
persone. Sulla destra
compare un tempio rosso,
oggi scomparso a causa di
un terremoto.
-Nanban brobu (XVII)

Colore su carta dorata. Coppia di paraventi


a sei pannelli. Viene illustrato larrivo dei
portoghesi sulle coste giapponesi. Grande
realismo e precisione anche nelle barche e
nei vestiti portoghesi.

-Hikone byobu (1624-1644)


Colore e foglia doro su
carta. un dipinto che
ritrae la casa di una
cortigiana nel quartiere

di piacere, nei due panelli a destra sono rappressentate due cortigiane con un bimbo
che aspetta di parlare con un samurai, che si appoggia languidamente sulla spada. Un
gruppo di tre uomini e donne sta suonando il samnise, simile al banjo ma con solo tre
corde. Altri tre giocano a dama giapponese e le ultime tre sono impegnate a leggere,
ascoltare e scrivere.

Ceramiche
Iniziarono a prendere piede la variet di smalti per ceramiche per la cerimonia del
tea, chanoyu, e i servizi di cibo assocciati, kaiseki ryori, che consiste in un pasto
leggero: pesce cotto, zuppa e riso, il cibo servito in una piccola ciotola o piattino,
entrambi di ceramica e lacca.
Introdussero linvetriatura per dare alle ceramiche colori verdi/ocra.
Assenza di decori policromi, predilezione colori caldi e terrosi. La superficie
volutamente irregolare e imperfetta. Diventano oggetti di culto. Concetto di wabi
(bellezza semplice); concetto di sabi (patina del tempo). Raku: ceramica legata
esclusivamente alla cerimonia del t.
Koetsu Fujisan (shiroraku)
Lascia intravedere le spatolate irregolari di colore (2
QuickTime e un
decompressore TIFF (Non compresso)
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
tonalit). Chiamato Fujisan perch sembrava di bere un
liquido incandescente da un vulcano. Oltre che per il
fatto che i colori lo facessero sembrare davvero il
Fujisan.
Un esempio di vestiario di una signora di un samurai, decorato comn piante delle 4
stagioni, con laggiunta di rami di glicine, forme di montane e fiocchi di neve tondi,
questo conosciuto come kosode, un termine applicato dal periodo Meiji ai vestiti
tradizionali datati prima del periodo Edo. Letteralmente significa manicotti piccoli.

La scuola Kano
La scuola Kano fu fondata da Kano Masanobu, ma si afferm con il figlio. La capacit
diplomatica e pittorica di Masanobu, che alternava soggetti giapponesi e cinesi, fu
raffinata dal figlio Motonubu, che da prima si guadagn la carica di capo del
dipartimento della pittura sposando la figlia di Tosa Mitsunobu, maestro di pittura
yamato-e, dallaltra trasform la pittura religiosa in pittura decorativa secolare,
aggiungendo luso del colore allinchiostro nero. Fu con Eitoku che la potenza della
scuola arriv al massimo splendore.

-Kano Masanobu (1434-1530) Pratica Zen di Kyoden che spazza con una scopa
(1513), il maestro di Kyoden gli aveva chiesto della
vita prima della nascita della sua attuale
incarnazione. Ma non sapendo come rispondere, volle
cercare subito una risposta, quando i libri Buddhisti
fallirono prov con la meditazione, in fine mentre
stava in piedi in giardino e una tegola cadde dal tetto
e sentendo il suono Kyoden ebbe lilluminazione. A
destra in basso vi una formazione rocciosa, poi
sopra dei cespugli e quindi leremo protetto dal
boschetto di bamb.
Nel resto del dipinto una gran nuvola copre
lambiente, dal quale si intravedono rocce e pini. La
diagonalit degli elementi e il velo della nuvola
permette una grande profondit.
-Kano Motonobu (1476-1559), figlio di Masanobu.
-Kano Shoei (1519-1592), figlio di Motonobu.
-Kano Eitoku (1543-1590), figlio di Shoei.
Hojo del Jukoin (1566) riuscito a trovare una
soluzione per distribuire il dipinto in tutte e tre e
pareti. Paesaggio delle 4 stagioni, in 16 pannelli, eseguiti
con una vigorosa pennellata dinchiostro su una delicata
striatura doro. La sua soluzione per i fusuma era di non
fare disegno verticali ma ha utilizzato tre enormi alberi,
un prugno nodoso che rappresenta la primavera e due
pini che suggeriscono il periodo invernale negli angoli
opposti della stanza, distribuendoaltri motivi, come le
anatre che nuotano, rocce e piante palustri, in modo da
mandare locchio dello spettatore pi in profondit nello
spazio pittorico.
-Cipressi 1590, 8 pannelli, colore, inchiostro su foglia
doro. La parte destra dominata da un
grosso albero, mentre la parte sinistra
da uno stagno e da delle rocce.
-Leoni Cinesi fine XVI, paravento a
sei ante, inchiostro, colore e foglia
doro su carta. Lo sfondo doro a nuvola
di questo paravento tipico della

pittura dei Kano. Questa tecnica di applicazione di oro e colori si chiama kinpeki e
fu utilizzata per la prima volta da lui.
-Kano Mitsunobu (1561-1602) figlio di Eitoku.
vista della stanza del Kyakuden, nel Kangakuin
1600. Invece di unificare la stanza con ununica
entit, creando limpressione che la parete si
dissolva nello spazio naturale, Mitsunobu ha
accentuato la differenza delle pareti della
stanza, valorizzando lunicit dei singoli pezzi. Il
tema pittorico riguarda i fiori gli alberi delle 4
stagioni,iniziando sulla parete a est nella parte destra con un prugno in fiore e delle
camelie, seguiti a sud da un boschetto di cedro e ciliegi in
fiore. La parete ovest della sala dedicata ai fiori estivi e
delle foglie rosse dautunno. La sequenza culmina nellultimo
pannello sulla parete a nord nellultima stagione, linverno,
in un paesaggio con una cascata tra sempreverdi mescolati
con esplosioni dacqua lungo la riva innevata.
-Kano Sanraku (1559-1635) figlio adottivo di Eitoku.
Battaglia delle carrozze inizio del XVII sec, scena
del Genji monogatari. riuscito ad adattare con
successo le tecniche di narrazione dellemakimono al
formato grande dei fusuma. Lessenziale della
storia in questi pannelli sono chiari anche da
lontano, ma la visiona da vicino porta una ricchezza
di dettagli interessanti. Gli assistenti della carozza
di Rokujo un amante del principe Genji, urtino gli
accompagnatori di Aoi, la moglie di Genji, entrambi i gruppi cercano di ottenere una
posizione buona per vedere la parata del festival Kamigamo. Nella parte destra del
dipinto dei gentiluomini portano la vergine veste di Kamigamo, una giovane donna non
sposata di una nobile famiglia in attesa che si sistemi la discussione nel lato sinistro
del dipinto. La composizione e lo stile del dipinto, come le figure e le pose, sonon
una reminescenza del emaki dello stile di Tosa del XIII sec e non lo stile del
tsukurie del XII strettamente collegata con il Genji.

Maestri indipendenti dello stile Kanga


-Hasegawa Tohaku (1539-1610) Scimmia tesa verso la luna
tardo XVI sec, prende ispirazione da Mu Qi, dipinto di una
scimmia che si sporge dal ramo cercando di prendere la luna

riflessa sullacqua, simbolo delluomo non illuminato e dellinafferrabilit della


conoscenza ultima.
-Acero tardo del XVI sec.

Commissionato per la morte prematura del figlio di Hideyoshi. Influenzato dalla


scuola Kano, presso cui aveva lavorato, in contrasto a Eitoku, che aveva collocato il
pugno e i pini vicino gli angoli della stanza principale, Tohaku colloc il suo massiccio
tronco in diagonale in mezzo ai due pannelli centrali e i rami sono come braccia che
si allargano grati nei lati del dipinto. Le foglie vanno dal verde al rosato al rosso
acceso, richiamando linoltrarsi della stagione autunalle, in basso, a bilanciare il
colore delle foglie dellacero, fiori di crisantemo, cespugli di trifoglio e colorati fiori
di gelosia. Mentre in centro la curva in lapislazzuli di un corso dacqua riequilibrio la
curva opposta del tronco dellacero.
-Pini nella nebbia fine XVI sec, coppia di pannelli a sei ante, inchiostro su carta.
Due gruppi di
pini lunghi e
sottili,
circondati
dalla nebbia,
che in qualche caso nasconde parte dei tronchi in primo piano. Sul primo pannello del
paravento di sinistra in alto la nebbia sembra lasciar intravedere un profilo di
montagna. I tronchi sono un tratto verticale tracciato con un pennello dellalto verso
il basso, in modo libero. Gli aghi del pino, neri o quasi invisibili, apparentemente
realizzati con brevi e veloci pennellate verso lalto, sono in realt il risultato di
piccoli e continui movimenti a vortice della punta del pennello. Realizzati con il solo
uso dellinchiostro nero, questi due paraventi, aventi come soggetto un semplice
bosco di pini, rappresentano il capolavoro della pittura monocroma giapponese.
Evocano uno stato senza tempo e uno spazio profondo e dilatato, il vuoto del
buddhismo zen. I due gruppi di pini lunghi e sottili sono separati da un ampio spazio
vuoto nebbioso. Le tonalit vanno dal nero dellinchiostro puro, per i pini in primo
piano, a una variet infinita di grigi ottenuti da un inchiostro sempre pi diluito per i
pini pi in lontananza.

-Kaiho Yusho (1533-1615) frequent la scuola Kano ma si distacco e cre il suo stile,
f influenzato dallo Zen.
-Susino singolo e Vecchio pino nodoso, inizio XVII sec, il
motivo di questi due dipinti simile alla tecnica della calligrafia a
inchiostro eseguita velocemente su una base bianca. Il susino
unimmagine contenuta, definita dallinchiostro nero, il tronco
rotondo cresce verticalmente ad eccezione dei sottilissimi rami
spinosi sporgenti ad angolo acuto dal tronco. La parte giovane
cerca di staccarsi dal corpo centrale dellalbero.
-Reti da pesca si asciugano al sole

A destra presente erba di palude in


verde brillante e una stretta fascia di
acqua. Laltra parte dominata dalle reti.
La naturale ripetizione dellerba contrasta
con le controllate forme delle reti e
lindistinto leggero fluire dellacqua.

-Konoe Nobutada (1565-1614) poeta e calligrafo, famoso per i sui dipinti nello stile
di questo dai letterati Cinesi, detti bunjinga. Una immagine famosa licona del Kami
Shinto Tenjin, la divinit di tutti gli studiosi del Giappone, noto anche come Nikka
Tenjin perch ogni giorno Nobutada dipingeva una nuova immagine di Tenjin.

Yamato-e
-Sotatsu (1558-1637) Cervi in frontespizio lui ha ridipinto
diversi motivi sui endpaper in oro e ha aggiunto interi nuovi
dipinti come il frontespizio

-Rotolo dei cervi inizio XVI sec


uno degli esempi pi raffinati della collaborazione
di Koetsu calligrafo e Sotatsu decoratore. Si
tratta di un lungo rotolo illustrato conservato tra
Atami e Seattle. Flessuosamente disegnati in oro,
con poche pennellate eleganti per i colori. Lo
sfondo, neutro, lascia spazio allaltrettanto
flessuosa ma energica calligrafia corsiva in
inchiostro nero di Koetsu, in unarmonia perfetta

tra scrittura e pittura. Riprende 28 poesie in 31 sillabe sullautunno dallantologia


Shinkokinshu.
-Paravento decorato da ventagli (1630),
i pannelli riprendono una scena dellIse monogatari,
in questi scena un uomo che si innamora della futura
consorte imperiale e la rapisce durante la notte.
Vengono colpiti da una tempesta e si rifugiano in
una casa diroccata, la ragazza dorme allinterno
mentre lui sorveglia la porta da fuori. Ma alla
mattina quando va a controllare la sua amata non la
trova, infatti stata mangiata da un demone, e i
tuoni camuffavano il pianto di lei nel chiedere aiuto. Nel dipinto si vede il demone
volare sulla casa e il giovane uomo, appena visibile in un angolo, dorme sotto una
tettoia marrone. La casa domina il dipinto.
-Dio del Vento e Dio del Tuono 1640, su sfondo in foglia doro e accompagnati da
nubi sfumate in inchiostro nero,
irrompono dal confine dello spazio
pittorico a destra il dio del Vento e a
sinistra il dio del Tuono. Il dio del Tuono
identificato con la serie di tamburelli
da percuotere a mano che fa girare
intorno a se. Pi simile a un demone che a
una divinit, muscoloso, con le corna, le orecchie appuntite e una fascia legata
intorno alla testa. Il dio del Vento riconoscibile per
il tradizionale sacco sulle spalle gonfio di vento;
capelli lunghi e dritti e un corno al centro della testa.
-Matsushima 1625, i pochi elementi del paesaggio le
roccie e i pini con le loro chiome, appaiono
semplificati nelle forme e realizzati con pochi colori,
in alto una nube dorata stilizzata che unisce i due
paraventi rappresenta la costa dellisola; sullo sfondo
un mare denso con motivi geometrici di onde e vortici
realizzati in oro e bianco per la schiuma.

Ukiyo-e
un tipo di espressione pittorica che caratterizza il periodo Edo, ritrae il monde del
teatro, i quartieri di piacere, i chonin e i samurai che frequentavano entrambe. La
prima apparizione del mondo degli ukiyo fu nel contesto Buddhista, per descrivere
limpermanenza del mondo degli umani, ma nel periodo Edo prese unimpronta diversa.
Il primo pioniere di questo genere fu Iwasa Matabei, con uno stile pittorico nel quale

i contorni neri filiformi e i colori vivaci sono stati combinati con temi che
raffigurano esseri umani in momenti demozione estrema. Si
ciment anche nei Moji-e personaggi stilizzati che in realt sono
sillabe dellhiragana.
Lukiyo-e fu influenzato anche dallo stile bijinga che ritrae singole
cortigiane, con sfondo neutro, famosi nel periodo Kanbun, eseguiti
da pittori che non lasciavano la loro firma. I dipinti erano realizzati
con pennellate delicate ed elaborate stoffe in colori sobri, i
soggetti erano donne rappresentate come creature remote ed
eleganti. Un esempio questa immagine del XVII sec, una
giovane donne in piedi con le ginocchia leggermente
piegate, le braccia sono disegnate dentro le maniche, la
sua bocca nascosta da un indumento intimo, e i suoi
occhi sono diretti verso sinistra. Se il suo atteggiamento
denota timidezza o il fascino schivo di una cortigiana.
Esempio di Otsu-e
-Hishikawa Moronobu (1618-1694) la sua grande
innovazione la produzione di scene di illustrazioni
in fogli singoli senza scritte e fu il primo a
mettere il suo nome sui suoi dipinti. Yoshiwara no
tei 1678, il dipinto rappresenta linterno di una
casa da tea con i diversi mecenati seduti a
guardare le cortigiane ballare accompagnate da un
tamburo e due samisen.

-Torii Kiyomoto (1645-1702), fondatore della scuola Torii, fu un esecutore dei ruoli
da donna (onnagata) nel teatro Kabuki, i suoi poster divennero
talmente famosi che fece quelli di tutti i teatri.
-Torii Kiyomasu, Goro sradicando una pianta di Bamb 1697,
lattore Ichikawa, un uomo tarchiato con braccia e gambe
muscolose, esercita la sua forza come il personaggio Goro,
sradicando un tronco di bamb da terra. Le linee che delineano il
contorni del corpo sono calligrafiche. Aprezzata per il suo stile
forte e vigoroso.

nishiki-e, invenzione del XVIII sec, fu levoluzione della tecnica delle stampe
policrome per creare immagini come le immagini broccato. Luso dei coloro per i fogli

singoli entr in vigore solo dalla met del XVIII sec. Il primo produttore di nishiki-e
fu Suzuki Harunobu, uno dei suoi soggetti preferiti fu Furyu nana
Komachi, i sette eventi principali della vita di una delle pi belle
poetesse del periodo Heian, Ono Komachi, tratta in uno stile moderno e
in abiti moderni.
Kayoi Komachi, si concentra su no dei poeti aspiranti amanti con cui
aveva fatto un accordo che se visitava casa sua per cento notti senza
vederla allora avrebbe acconsentito ad un appuntamento. Il giovane
and per 99 notti ma mor prima della centesima, Harunobu rivisit il
finale e fece star male il padre del futuro amante e cos non pot
andare.
-Foschia della mattina ad Asakusa fanciulle innocenti e inviolate
dalla rigidit della vita, Ofuji ha un flirt con un giovane samurai,
conosciuta anche come ragazza Ginko per via della pianta vicino il
negozio del padre.

Stampe
Le stampe sono create dal trasferimento di un immagine intagliata sulla superficie di
un blocco di legno, di solito usato il legno di ciliegio, su un foglio di carta. Lartista
prima di tutto disegnava il dipinto su un normale foglio di carta, che veniva
trasferito in una carta speciale sottile e semitrasparente ed era passata a faccia in
gi sul blocco di legno. La superficie del blocco veniva tagliato e inciso per lasciare
un disegno formato da linee in rilievo e aree solide. Linchiostro veniva messo su
queste e poi vi si appoggiava un foglio, il dietro del foglio veniva strofinato con un
baren, per trasferire il colore da legno al foglio, questo processo veniva fatto per
tutti i colori utilizzati.

Artisti dellukiyo-e
-Torii Kiyonaga (1752-1815), non era parente dei
Torii, ma perch divenne il capo della scuola.
Donne sul ponte di Nihonbashi 1786, il gruppo
sulla sinistra stanno tornando dal pellegrinaggio
a Enoshima, unisola della costa di Kamakura, la
figura in testa tiene in mano un capello con
scritto Enoshima. Le figure a destra non si
riescono ad identificare, ma sembrano amiche
dellaltro gruppo. Il loro incontro sul ponte ha

dato lopportunit al pittore di rappresentare i dintorni del fiume con il castello di


Edo sullo sfondo e il monte Fuji.
-Bagno pubblico 1780, nel panello a destra un
madre sciacqua la faccia del figlio, nel panello a
sinistra due donne accovacciate chiacchierano
mentre sciacquano i loro corpi. In alto a sinistra
il proprietario sbircia la scena. Ha creato
limpressione dello spazio tracciando le linee
oblique, le figure sono posizionate in modo
asimmetrico.
-Toshusai Sharaku, le sue stampe con i ritratti degli attori pi in
voga sono straordinarie, sia dal punto di vista tecnico
dellesecuzione, sia per la qualit dei materiali utilizzati, le
pubblicazioni furono tutte di Tsutaya Juzaburo, il pi importante
editore del tempo. non cercava di nascondere i tratti maschili degli
attori che interpretavo i ruoli da donna. Segawa Tomisabur era un
famoso attore kabuki qui rappresentato nelle vesti della moglie di
un chnin, ma Sharaku esalta la personalit dellattore anzich
quella del personaggio. Egli era infatti soprannominato Tomi il cattivo per via degli
occhi piccoli, le orecchie a punta, la mascella triangolare e lassenza di sorriso.
-Kitagawa Utamaro (1753-1806) le rappresentazioni femminili
nelle stampe dellukiyoe raggiunsero la perfezione estetica, le
cortigiane di alto rango dei quartieri di piacere, incarnavano per
i
nuovi ceti cittadini i nuovi canoni estetici, ed
erano una sorta di mito vivente. Utamaro
esalt la fisicit ma anche lanalisi psicologica
dei suoi soggetti femminili. Fu arrestato per
aver violato il divieto di pubblicare gli stemmi
e nomi di famiglia. Serie di stampe: Cinque tipi
dinchiostro delle province settentrionali. Il
titolo della serie di stampe si riferisce ai
cinque tipi di cortigiane, dal livello pi alto (Geigi) a sinistra, al pi
basso (Tepp) a destra. Geigi intrattiene il cliente durante una
conversazione. Ha linee morbide, la mano paffuta e il collo lungo.
Latteggiamento lezioso. Teppo la presenza del cliente, anche se
non esplicitata, resa evidente dalla posa scomposta di lei: capelli
in disordine, seno scoperto e fazzoletto in bocca, cos come
tipico nelle stampe erotiche.
-Yamauba e Kitaro (1790) Yamauba sia uno spirito di
montagna che una donna reale che spos un grande guerriero

bandito ingiustamente, nacque un bambino dalla loro unione, Kitaro, ma f obbligata a


ritirarsi sulle montagne per salvare lei e suo figlio. Quando il generale Minamoto no
Yorimitsu trov il ragazzo, che lottava con un orso, gli chiese di essere condotto da
sua madre, che gli parl con il linguaggio dei nobili. Il generale prese con se il bimbo
e lo trasformo in un guerriero, che vendic il padre.
-Utagawa Kuniyoshi, La strega Takiyasha e lo spettro scheletro 1845, basato sulla
storia della ribellio di Taira
no Masakado, fu uno dei
primi samurai che si ribell
allautorit dellimperatore
nel 930, si imbarc per
andare alla conquista delle
provincia del nord vicino a
Hitachi. Nellinterpretazione
Kabuki, un samurai sent
delle voci che la casa di Masakado era infestata e decise di andare ad investigare e
si imbatt nella strega travestita da cortigiana. Quando la strega non riesce a
conquistare il suo affetto evoca uno scheletro gigante per sopraffarlo.
-Katsushika Hokusai (1760-1849) la sua arte pittorica, che sempre mirava aal
perfezione della linea, a cogliere lessenza del soggetto raffigurato, influenz da
subito larte occidentale. La sua opera maggiore f la serie di 46 dipinti intitolati
Le 36 viste del Monte Fuji tra il 1823 e il 1831, studi il vulcano con diversi
agenti atmosferici, uno di questi fu Il bottaio
di Fujimihara, 1830, nelle mani di hokusai la
routine rivista lo humour giapponese, come
un piccolo uomo si inginocchia allinterno di un
enorme barile, a lisciare i giunti tra le tavole,
dietro di lui una risaia e molto distante si
intravede il Fuji innevato. Il cerchio di botte
racchiude tutto: lartigiano il suo mondo, il
nudo terreno e la bellezza del paesaggio
naturale visto in lontananza.
La grande onda presso la costa di Kanagawa,
1830 e 1832, la schiuma dellonda ad artiglio di
drago una delle particolarit dello stile di
Hokusai e uno dei temi di tanti suoi schizzi da
manuale. Qui sottolinea la forza prorompente
della natura sulla realt umana rappresentata

da piccole barche in balia del mare. Sullo sfondo di questa scena il sacro monte Fuji,
rimane immobile.
Cre anche unaltra serie intitolata Hyaku monogatari, 100
storie (di fantasmi). Sarayashiki, dimora dei piatti, 1830,
l'opera narra di una donna gettata in un pozzo colpevole di
aver rotto un piatto pregiato, e del suo ritorno sotto forma di
fantasma. Nella scena, la protagonista emerge dal pozzo con
una lunga capigliatura che si fonde con i nove piatti che
compongono il collo. Il soffio che esce dalla bocca conta da
uno a nove.

-Totoya Hokkei, (1780-1850) famoso per il suo


surimono, o edizione limitata di eleganti stampe di
piccole dimensioni, per essere inclusi nel raglo di
inizio anno, di solito un poesia o due, o un haiku di 17
sillabe o un un kyoka da 31 sillabe. Per esempio la
sua stampa Monte Fuji e lisola di Enoshima dalla
spiaggia di Shichiri 1821, su questa spiaggia un
drago malvagio venne trasformato in un serpente
della dea Benten (anno del serpente). In basso, sulla
spiaggia, compaiono due persone e al centro l'isola di
Enoshima. L'acqua occupa molto spazio. Sullo sfondo
si vede il monte Fuji e sopra ancora due poesie.
-Ando Hiroshige (1797-1858), il suo successo
legato ai temi della natura e del paesaggio,
famosa la sua serie delle Cinquantatre stazioni
di posta del Tokaido realizzata tre il 1832 3 il
1834, venne definito maestro della pioggia per
la densit e la forza che sapeva trasmettere
nelle sue stampe di paesaggi sotto uno scroscio
improvviso, reso con infinte linee pi nere o pi
grigie, verticali oppure oblique sottilissime e
fittissime. Kuwana 1834, due imbarcazioni con i marinai che hanno appena
completato il viaggio di 27.4 km tra la baia di Ise e Miya, dietro c il castello
Kuwana e sullorizzonte delle barche. Il castello dipinto di bianco e grigio come
dovrebbe essere ma le piante sono in nero e grigio nella maniera dei paesaggio
monocromi.

Porcellana
-Arita, regione del Kyushu, daimyo Nabeshima Naoshige scopr largilla ricca di
caolino con cui si pot creare la porcellana. Dalla Corea arriv un nuovo forno, il
notori gama (forno arrampicata) che consisteva in una serie di forni lungo il lato
della collina. Questi tipi di forni permettevano di controllare la temperatura di
ciascuno di essi, la porcellana veniva cotto ad alte temperature, tali che solo alcune
lacce colorate riuscivano a sopravvivere al processo di cottura. Scoprirono due nuovi
colori il cobalto, che dava una colorazione blu e lossido di rame che invece era rosso.
Un esempio duso del cobalto e della basa chiara con un paesaggio una bottiglia di
sak con rappresentata una montagna, un tetto di un padiglione e in primo piano dei
pini. Un nuovo sviluppo si ebbe quando impararono a vetrificare il piombo fuso, in
questo modo entrarono nuovi colori:blu, nero, giallo, verde, occasionalmente il viola e
un particolare rosso aranciato. Un esempio una bottiglia di sak ornata con una
fenice e una paulonia. La porcellana di Nabeshima, dopo il 1625, di provenienza da
Arita. Inizialmente costituiva la porcellana del daimy locale, poi la clientela si
allarg pur rimanendo nelle alte classi.
-Ko Kutani, dal villaggio di Butani a Ishikawa, queste ceramiche non erano prodotte
per la massa popolare ma su richiesta dei clan, soprattutto piatti e tazze, per il
sevizio e la consumazione della cerimonia del tea. Un esempio famoso il piatto con
rappresentata una fenice, con colori tre il blu, il giallo, il verde e ruggine.
-Kyoyaki, le caratteristiche essenziali erano una base di porcellana dura (gres) e dei
delicati disegni tradizionali giapponesi in vivaci smalti vetrificati.
Inro, Lacca nera e lacca dorata. Sono divise in scompartimenti, con una
corda che le avvolge da legare alla cintura per il trasporto. Sono laccate
con molti motivi decorativi. Lo strato inferiore di lacca nera, quello
superiore di lacca dorata che viene incisa e rimossa per creare la
decorazione.

Sotto il kosode sindossava il uchikake. Questo


in particolare ha un disegno spettacolare, dipinto su
bianca, decorato con foglia doro e polvere doro, che
rappresenta dei bamb in mezzo alla nebbia.

uchikake
seta

Architettura e Arte del Buddhismo


-Kyoogokokuji, quando la pagoda venne distrutta da
un incendio nel 1641, Iemitsu trov subito i fondi
per farla ricostruire e f finita 3 anni dopo. La
nuova pagoda fu ricostruita con i canoni
tradizionali, notevole per la sua austerit e il suo
contenuto eclettismo rispetto agli altri edifici del
periodo Edo, quasi priva di superficie scultorea e di
ornamenti.
-Toshogu, iniziato nel 1636, sorge
pittorescamente su una collina in un boschetto
di cedri, a racchiudere la struttura un
corridoio coperto che pu essere raggiunto
attraverso un cancello elaborato. Un secondo
recinto definito con un tetto a tegola contiene i
principali edifici del santuario: il 4 per 9 baie
Haiden, collegato a un edificio chiamato
Ishinoma (stanza delle pietre) a unaltra hall.
Questa tipica disposizione degli edifici tipica dello stile Gongen zukuri,
architettura a mausoleo, il termine gongen deriva dal titolo postumo di Ieyasu,
Tosho Doigongen. Le statue ornamentali dipinte ricoprono tutta la superficie
delledificio.
Un altro esempio di edifici templari ebbero uno sviluppo significativo sotto il regime
Tokugawa fu il koshibyo o seido, il tempio Confuciano un esempio al Taku City,
costruito tra il 1695 e il 1708. La pianta standard consisteva in un cortile aperto
circondato da un corridoio coperto e si entrava attraverso il Kyokomon (porta delle
grandi aspirazioni) e un semplice arco in pietra allingresso del recinto e finiva nel
Taiseiden (Sala del Grande Saggio). Nel Taku questi due edifici distinti sono
compresi nello steso.
Nei monasteri Zen tra il sanmon e il butsuden
principali vi era un edificio secondario, il Tennoden
(la sala dei re guardiani), dove vi erano i Quattro Re
Guardiani, o Shitenno. Nel butsuden vi installata
unimmagine di Shaka sulla piattaforma centrale e s
lungo il lato pi corto delledificio sulle piattaforme
pi basse cerano le 16 immagini dei rakan. Dietro il
butsuden vi era lhatto, sala della lettura, alla

sinistra di questo cera un piccolo edificio chiamato zendo, dove si praticavano la


meditazione zazen e del nenbutsu.
Le statue del Kodo dl Tojifurono fatte da Kori e dal suo discepolo Kosho,
impressionavano per la grandezza delle statue e per la loro solidit. Una seconda
scuola di scultura fu dallo scultore cinese Fan Daosheng (jps. Handosei) esegu delle
sculture per il Manpukuji; lo scultore giapponese Shoun Genkei fu influenzato dal
suo lavoro. Le sue sculture erano in legno nella tecnica yosegi, decorate con la lacca
nera e la foglia doro.
Un tipo di scultura ancora diversa fu attribuita a Enku, tra le sue pi
imponenti sono due immagini di Nio, solo il volto e le peculiari corone
sono indicati nella parte superiore di un blocco di legno, tuttavia le
figure sembrano irradiare energia e potenza mistica.
Il pi importante armamentario del clero buddhista il kasyapa (jap.
Kesa) la stoffa trapuntata della tunica del Buddha e i suoi discepoli
originale e le prove del loro stato di mendicanti nel mondo, senza effetti.

La Scuola Kano
La chiave degli artisti della scuola Kano
durante il periodo Edo f Kano Tenyu
(1602-72), un nipote di Eitoku. Con
Minenobu, nipote di Naonobu, fratello
minore di Tenyu, la scuola Kano divenne
la scuola ufficiale che produceva dipinti
per lo shogunato, oku eshi. Il lavoro di
Tenyu fornisce il modello a cui i
maestri della scuola Kano si rifaranno
per i due secoli a venire. Nel 1634
quando lo shogun si Iemitsu si rec a Kyoto si ferm al castello di Nagoya e il suo
daimyo aveva un nuovo edificio , il Jorakuden, costruito nel recinto pi interno del
castello per il suo imminente ospite. Tenyu fu incaricato di eseguire le pitture
murali per lo Jorakuden e per il jodannoma, la parte pi importante del salone
delledificio, scelse il Teikan zu (lo specchi degli imperatori) tratto sulle azion buone
e cattive degli imperatori giudicati dagli standard confuciani. Dipinse limperatore
Wen che ordin d costruire una torre ma che ferm i lavori quando cap il costo
dellopera, significa che inutile sperperare soldi per qualcosa di inutile. Nel centro
dellimmagine limperatore viene informato dal suo servo della grande spesa,
incorniciato a destra da un sempreverde nodoso, il resto delle parti sono oscurate

dal bianco mischiato alloro. Alla base del dipinto un cancello da cui il servo sta in
piedi per sapere la decisione dellimperatore. Non c senso di dramma.
Alla fine del periodo Edo la scuola Kano ebbe un ulteriore modifica, Kano Osanobu
(Seisenin) prefer come ispirazione gli yamato-e che la scuola di Tosa, specialmente
gli emakimono del periodo Kamakura.

La scuola Rinpa
Il nome Rinpa, con cui viene identificata la tradizione puramente giapponese iniziata
da Kosetsu e Sotatsu, fa riferimento non a loro, ma allrtista che eredit il loro stile
e lo rinvigor a istanza di anni, pur senza aver avuto modo di lavorare a diretto
contatto con i suoi maestri, Ogata Korin (1658-1716). Dalla seconda sillaba del suo
nome, linizio di Rinpa, che significa scuola di Rin. I fratelli Ogata Korin e Kenzan
portarono lestetica Rinpa al servizio della nuova e abbiente classe dei chonin e dei
samurai. Korin divenne attore del teatro no e si specializz nella pittura su tessuti,
paraventi, rotoli e ceramiche. Kenzan prefer la calma della cerimonia del tea e dello
zen, specializzandosi nellarte della ceramica.
-Ogata Korin, scatola fine XVII inizio XVIII scatola per
set da scrittura con disegno di iris, legno laccato in oro su
sfondo nero, foglie di piombo e dargento, intarsi di
madreperla.

-Iris
1701, coppia di paraventi a sei ante, colore su
foglia doro su carta. Questa famosissima
coppia di paraventi ha come unico soggetto dei
fiori di iris, che si dispiegano e risaltano nei
loro colori verde e viola lungo tutta la
superficie ricoperta di foglia doro. Lo stile
decorativo essenziale di questi paraventi
rappresentativo della pittura senza osso (mokkotsu) di Korin. Gli iris sono
realizzati con campiture di colore piatte, pi o meno scure per rendere leffetto
sfumato e prive di contorni delineati in inchiostro nero. La rappresentazione
astratta dei soli iris sembra ispirarsi a un episodio degli Ise monogatari ambientato
nella localit ideale di Yatsuhashi (Ottuplice ponte), dove fra i fiori passava un corso
dacqua attraversato da un ponte in otto sezioni.

-Susino con fiori bianchi e rossi

1715, coppia di paraventi a due ante, colore


su carta dorata. La composizione pittorica di
questa coppia di paraventi unita al centro
dalle anse dolci di un torrente. La visione che
si offre allosservatore duplice: dallalto le
acque del corso e frontale dei susini. Sulla
sponda a sinistra del fiume un susino bianco compare con la base del tronco per poi
scomparire fuori dalla superficie pittorica e ricompare dallalto con un grosso ramo
fiorito dalla forma spezzata, che si riflette sullacqua. A destra del fiume un susino
dai fiori rossi ha il tronco piegato, quasi in un inchino, verso destra, e lascia uscire i
lunghi rami dalla superficie pittorica. I contorni degli alberi sono delineati dalla
piatta superficie in foglia doro che ricopre lo sfondo. La superficie dei tronchi, pi
naturalistico, con muschi e muffe, realizzata con la tecnica tarashikomi:
sovrapponendo colore bagnato su colore bagnato si crea un effetto impreciso e
morbido. I gorghi ritmici e stilizzati dellacqua in oro e argento potrebbero essere
stati realizzati con la tecnica dellapplicazione di mascherine, usata nella
decorazione di tessuti.
-Sakai Hoitsu, cre una serie di dipinti intitolata Fiori e Uccelli dei 12 Mesi, i
questione Il Nono Mese del 1823, colore su seta, dipinte 4 piante autunnali, una
pianta coi fiori e tre erbe, dipinte davanti la luna. La posizionedelle erbe cos basse
suggerisce una live brezza che tocca le erbe.
-Suzuki Kiitsu, Camelie bianche ed Erbe autunnali, met
del XIX sec, inchiostro, colore e foglia doro e dargento su
carta. Vi una contrapposizione tra la forma astratta della
collinetta e il realismo delle camelie bianche.

Scuole ralistiche
La rappresentazione della flora e della fauna in vita fece nascere due scuole
diverse: la Yofuga, con uno stile occidentale, dipinta a olio o nei pigmenti tradizionali
Giapponesi, con unenfasi sulla prospettiva e la modellazione nella luce e nelle ombra;
e la scuola Murayama-Shijo, nelle tecniche classiche giapponesi erano combinate in
una nuova via per ottenere una maggiore precisione dalla raffigurazione e un senso
di naturalismo e del quotidiano.
Per la prima scuola un grande pittore fu Shiba Kokan con il suo
dipinto Il bottaio, del 1789. Un uomo con vestiti occidentali in
piedi con in mano un martello e laltra che tiene il barile.

Per la seconda scuola Maruyama Okyo con il suo dipinto Pini nella neve del 17811789, coppia di paraventi a sei ante, colore
tenue su carta. Tenui e umide pennellate
delineano il tronco su un unico lato, quello non
coperto dalla neve. Mentre il manto nevoso
reso lasciando la superficie bianca, priva di
colore, sullo sfondo doro. Piccole e affilate
pennellate nere disegnano minuziosamente ogni ago di pino e vengono interrotte solo
per lasciare spazio al bianco della neve. Il pino di questo secondo paravento si snoda
in orizzontale, rivolto verso laltro pino, con rami dolci e sinuosi che sembrano
rasentare il suolo. Nel primo pannello invece un pino innevato protrae un lungo ramo
sulla superficie di tre ante e creando un angolo acuto di forte impatto visivo. Il
punto di vista ravvicinato e leffetto reso dalla linea della terra molto alta, pi
chiara rispetto al fondo dorato che accorcia il tronco. Il brillio sfumato reso con
polvere doro ricrea il riverbero del sole sulla neve.

Pittori eccentrici
Gruppo dartisti non collocabile nelle scuole esistenti, e con un proprio stile di
difficile imitazione. Sono definiti eccentrici sia per i loro dipinti che per il loro
stile di vita.
Nagasawa Josetsu, Yamauba e Kitaro del 1797, colore su seta. Nel
suo dipinto Yamauba una donna anziana e brutta, vestita con abiti
distrutti, una volta belli ma ora a brandelli, Kitaro sembra pi una
scimmia che un bambino. La sua visione sembra mettere a nudo una
realt vista cinicamente dietro una facciata delle cure materne e
delleroe nascente.

-Ito Jakuchu, Gallo, chioccia e ortensia del 1757, rotolo colore su


seta, i soggetti sono meticolosamente dipinti. Nonostante il
realismo del gallo e della chioccia c un appiattimento dato
dallortensia e dalle rocce che bloccano lo sfondo.
-Insetti, rettili e anfibi nello stagno rotolo, colore e
inchiostro su seta. La variet di insetti, rane e serpenti
sono dipinti minuziosamente e cloratissimi, ma appiattito dallo sfondo
dacqua.

-Soga Shohaku, Paesaggio del 1770, inchiostro su carta.


A prima vista i panelli sembrano
impiegare i motivi familiari di rocce
in primo piano e alberi, morbide
nebulose montagne allorizzonte,
per se si esaminano pi
attentamente si nota che lartista
ha allungato quasi ai limite gli
elementi del paesaggio. Il senso di
prospettiva nel pannello a sinistra si sposta da un motivo di roccia allaltra. Queste
distorsioni richiedonoallo spettatore di concentrarsi su un gruppo pittorico a volta
per meditare sui vari elementi.

La tradizione Zenga

Trae origine dal suiboku (pittura monocroma a inchiostro) realizzata gi nel 1300 dai
monaci. Inizialmente figurativa e di paesaggio. Si sviluppa poi in ritratti di
patriarchi, vita del Buddha, parabole della vita zen. Sono esercizi spirituali di
meditazione. Non uno stile decorativo n soggetto a mecenatismo.
Si inserisce anche luso della calligrafia. Haiku. Singoli kanji che significano un intero
concetto. Si notano particolarit della natura (erba, insetto, foglia), oppure oggetti
quotidiani senza valenza artistica (cerimonia del t, tazze, ecc)
-Hakuin Ekaku,
Il carattere di mu, met del XVIII, inchiostro su carta. Il
significato Il nulla. Concentrandosi finch il corpo si
consuma per il dubbio della natura delle cose, prima del
nulla si apre, le incomprensione se ne vanno, e appare la
realt della vita e della morte.
-Una mano applaude del 1766, inchiostro su carta. Invece di tenere
entranbe le mani in grembo, Hotei ha nascosto uno nelle pieghe della
veste e detiene laltra di fronte a lui. Con scritto: i giovani, non gli
importa cosa dici, qualsiasi cosa priva di senso salvo che non sentano il
suono di una mano. La veste tirata indietro in curve morbide intorno
alla parte inferiore del corpo.

Bunjinga e Nanga
Pittura dei letterati. Ogni artista si poteva definire intellettuale.
Deriva dalla pittura cinese del sud, che non ha a che fare con la provenienza
geografica degli artisti, ma riguarda lo stile pi spontaneo (rispetto a quello rigido e
pedante della pittura del nord). Nonostante ogni artista fosse per definizione
unico e indipendente, tutti condividevano lammirazione per lo stile tradizionale

cinese. I dipinti sono tutti a inchiostro monocromatico, raramente con qualche


pallido colore. Quasi sempre i soggetti sono paesaggi cinesi.
Il concetto di bunjin (letterato) e di bunjinga (pittura del letterato), era nato in
Cina per definire lideale estetico dellintellettuale versato nelle arti: poesia,
calligrafia, musica, pittura, e che si distingueva dallartista di professione per gli alti
natali. In Giappone trov corrispondenza nel termine Nanga (pittura meridionale),
filone pittorico a imitazione cinese di srtisiti delle classi pi alte che dipingevano
per vocazione, istruiti nella culla della cultura tradizionale, Kyoto.
-Goin Nankai, Fiori di susino del 1740, rotolo, inchiostro su carta.
Il susino uno delle 4 piante nobili insieme al bamb, le orchidee e i
crisantemi. Venivano usati come modelli per la pratica della
calligrafia e servivano ai letterati per la transizione da scrittori a
pittori, perch ogni pianta cos diversa nei modelli e nelle
caratteristiche, che un significante test delle abilit con il
pennello. Nel suo dipinto la realizzazione artistica viene dimostrata
dal forte contrasto tra le pennellate vigorose eseguite nella tecnica
hihaku e quelle delicate dei petali del fiore.
-Yanagisawa Kien, Bamb della met del XVIII sec, rotolo, verde chiaro
su carta blu indaco. Non si vedono n linizio n la fine della pianta di
bamb ma solo il ramo che attraversa la parte superiore del dipinto. il
simbolo del gentiluomo perch si piega ma non si spezza. Lautore utilizza
la firma e il sigillo per riempire lo spazio in modo da non lasciare spazi blu
vuoti e dare equilibrio al dipinto.

-Ike Taiga, Prima visita ai dirupi rossi del 1749


Bybu (paravento a 6 pannelli), colore su carta.
A sinistra vi un grande specchio dacqua avvolto
dalla nebbia e dal quale spuntano delle rocce.
Lorizzonte delimitato con contorni dolci. La
nebbia e il tratto tenue conferiscono lidea di non
solidit. Pochi accenni scuri sono presenti in primo piano.
-Yosa Buson, Vette del monte Gabi (1780, rotolo, inchiostro e colore su carta)
Buson fu un grande
poeta di Haiku e
coniug questo con
la pittura.
Il rotolo si apre con
un titolo a cui

seguono le vette pi alte della catena montuosa. Ogni vetta ha una forma diversa. Il
rotolo continua con tutte le altre montagne fino ad arrivare allestremit in cui
troviamo una falce di luna. Uso dellinchiostro denso e brillante. Tra le pennellate
scure si nota un leggero color ocra per segnare i riflessi di luna.
Il cielo omogeneo per lasciare la luna in risalto.
-Uragami Gyokudo, Costruire una casa sulle montagne del 1792, rotolo, inchiostro e
colore leggero su seta. Lautore utilizza qui la tecnica di Ike Taiga che consiste nel
rappresentare le piante mediante la sovrapposizione di pennellate e la ripetizione
dei tratti.
-Tanomura Chikuden, Navigando sullInagawa del 1829, rotolo,
inchiostro e colore tenue su carta. In basso due pescatori parlano e,
pi in alto, compare la casa di un ricco mercante. I colori tenui usati
con la tecnica della sovrapposizione delle pennellate danno un tono
pacato a tutto il dipinto.

-Tani Buncho, Ritratto di Kimura Kenkado del 1802, rotolo, colore su seta.
Il dipinto stato composto in base alla memoria dellautore, tempo dopo
il decesso del soggetto. Kimura Kenkad era un venditore di sak.
Dallespressione del volto possibile comprendere la personalit
delluomo.

-Watanabe Kazan, Ritratto di Ichikawa Beian del 1837, rotolo,


inchiostro e colore su carta. Kazan un grande sperimentatore, studia
prima alla scuola Kan e applica poi le tecniche occidentali a materiali
giapponesi. Questo ritratto vede il soggetto vestito con abiti informali,
casalinghi. Le ombreggiature che danno volume al soggetto sono state
realizzate con tecniche occidentali.

You might also like