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I

MUSEI MADE IN U.S.A.


I musei nazionali e le accademie

Alla fine del 1700, Charles Wilson Peale, erede dellIlluminismo europeo, creava a
Philadelphia, il primo museo di storia naturale, il cosidetto Philadelphia Museum, che
poi assunse il nome di Peale Museum. Nel 1846, linglese James Smithson, fece una
donazione agli Stati Uniti a favore di: for the increase and the future of knowledge,
ovvero per la crescita e la diffusione del sapere creando a sua volta la cosiddetta
Smithsonian Institution ma solo trentanni dopo furono fondati i tre grandi musei
che potevano competere con quelli europei:
American Museum of Natural History;
Metropolitan Museum of Art di New York;
Museum of Fine Arts di Boston.

Attorno al 1850 nascono anche i musei storici nelle case. Il primo viene fondato nel
quartier generale di Washington a Newburgh, presso New York. Questi musei ebbero
subito molti visitatori e lo scopo era quello di musealizzare ogni luogo che ha avuto
avvenimenti importanti per esempio la scena dellassassinio di Kennedy.

Gli obiettivi per entrambe i tipi di musei erano educativi e gli oggetti esposti erano
considerati documenti storici e scientifici.

Il tipo Barnum

Negli Stati Uniti si svilupp un altro tipo di museo che non aveva niente a che vedere con
lilluminismo: i dime museum, dedicati al profitto e al divertimento ed anche Charles
Wilson Peale contribu alla loro diffusione. Egli creava eventi e mostre popolari legate
alla spettacolarit.

Il club privato e i grandi cacciatori


A met dellOttocento, negli Stati Uniti, i musei nascono grazie alliniziativa di club
privati, come il Metropolitan Museum of Arts di New York (su progetto di Jonh Jay,
viene messo in pratica da due club: lo Union League Club e la Century Association) e il
Fine Arts Museum di Boston (fondato per iniziativa di un club privato: lAthenaeum).

Successivamente molte citt americane seguirono questo esempio, per cui nacquero
grandi musei governati da Consigli di Amministrazione chiamati: Broads of trustees dei
quali erano membri gli uomini pi ricchi e potenti della citt. Anche in questi musei gli
scopi erano quelli di istruire, divertire ed educare il pubblico ma per i fondatori vi erano
anche altri interessi, come autostima e realizzazione personale.

Tra Otto e Novecento, nei club privati vi erano anche i grandi cacciatori, ovvero
coloro che per desiderio di elevazione culturale, collezionavano opere darte viaggiando
per lEuropa.

Uno dei pi grandi cacciatori fu J. Pierpont Morgan, tra gli uomini pi potenti della
citt di New York, fu banchiere ma soprattutto un appassionato collezionista di opere
darte. Spese quasi met della sua ricchezza in opere darte formando una delle pi belle
collezioni private di tutti i tempi, quella del Metropolitan Museum di New York.
Infatti, ha giocato un ruolo influente al Met, prima come membro del Board of Trustees, e
pi tardi come il suo presidente. Seguendo il motto No price is too high for an object of
unquestioned beauty and known authenticity - "Nessun prezzo troppo alto per un
oggetto autentico di straordinaria bellezza", il museo ha lanciato un ambizioso
programma di acquisizione.

Un caso emblematico di due metodi e stili diversi di formare musei in America, sono i
due musei rivali dello stato di San Francisco: THE CALIFORNIA PALACE OF THE
LEGION OF HONOR e THE M. H. DE YOUNG MEMORIAL MUSEUM, creati da due
potenti famiglie locali.

Il primo fu costruito da Alma de Bretteville Spreckles, la quale ricre fedelmente, sulla
baia di San Francisco, un palazzo che si rif alledificio che Napoleone nel 1804 aveva
adibito a sede dellordine della Legion dHonneur in Francia. Alma riemp il suo palazzo
solo di opere appartenenti al sicle dor e per tale motivo questo rappresenta lunico
museo americano esclusivamente dedicato allarte francese.

Il secondo museo, nato dallesposizione colombiana del 1984 e fondato da Michael H.
De Young, aveva le caratteristiche di un Dime Museum e ospitava ogni genere di arte e
curiosit: ad esempio un letto di Napoleone e copie di celebri dipinti europei.

I musei-tempio


Alcuni musei sono delle vere e proprie opere darte. Tra Ottocento e Novecento i grandi
musei vennero costruiti nello stile degli antichi templi rifacendosi ai musei tedeschi
dinizio Ottocento.

Quello pi nobile il Minneapolis Institute of Arts, ispirato alla Gliptoteca di Monaco, il
quale fu fondato da un club privato formato da 25 membri, considerato uno dei pi
belli, collocato su una collina verde sul fiume, un tempio greco di colore bianco con
colonne in cima alla scalinata. Questo museo oggi molto famoso per la sua attivit, in
quanto raccoglie i classici del XX secolo, sale di arredi francesi, inglesi e americani, armi
e armature e oggetti cinesi. A Philadelphia troviamo anche un altro museo straordinario,
un museo opera darte: il cosiddetto Pennsylvania Academy of the Fine Arts, anche
questo tra i primi musei degli Stati Uniti, fondatosi nel 1805. Tra i suoi fondatori
abbiamo Charles Wilson Peale. Il museo decorato da marmi, dorature, lampade a forma
di uccelli, soffitti blu a stelle e pareti rosse e oro. Il museo famoso per la sua collezione
del XIX e XX secolo, tra cui quadri, ritratti e sculture.
A Chicago nel 1866, trentacinque artisti crearono unaccademia nella quale si tenevano
delle lezioni e ospitava anche un numero limitato di opere darte. Dopo un incendio
avvenuto nel 1871, listituto fu abbandonato e venne fondata nel 1879 la Academy of
Fine Arts, la quale nel 1892 acquista il nome di Art Institute of Chicago. Negli Stati
Uniti il secondo museo pi grande dopo il Metropolitan, considerato il tempio tra i pi
classici della tradizione americana, un edificio di stile post neoclassico che ospita opere
dellOttocento ma anche di arte classica e contemporanea.

Le Case - Museo

Negli Stati uniti troviamo pi case museo che in Europa, anche se lo stile collezionistico
stato impostato dal vecchio continente.

Una tra le pi fondamentali la Frick Collection, un edificio elegante e luminoso che si
trova a Manhattan nei pressi del Central Park di New York. Rappresenta uno dei pi
importanti piccoli musei degli Stati Uniti, accogliendo dipinti, mobili e ritratti di autori
importanti. Il museo stato creato da Henry Clay Frick, per inizialmente aveva una
collezione molto piccola e solo dopo la sua morte, la figlia Helen, la ampli nel 1933
aggiungendo un terzo delle opere. Tra le opere pi importanti troviamo Tiziano e Bellini.

A Boston troviamo la casa museo di Isabella Stewart Gardner, un edificio che stato
aperto al pubblico agli inizi del Novecento. Ha una collezione artistica con pi di 2.500
opere di arte europea, asiatica e americana. Isabella comprava personalmente le opere
darte in Italia. Negli anni Novanta il museo ha subto un furto da due uomini che si
erano travestiti da poliziotti e rubarono 13 opere, tra cui un Rembrandt. LFBI riuscita
a recuperare solo alcune delle opere. Oggi il palazzo uno dei musei pi fascinosi al
mondo con un cortile veneziano che ospita un giardino di piante rare. Secondo il suo
testamento nessun oggetto pu essere pi spostato dal posto che lei gli ha dato. Questo
uno dei pochissimi musei americani, dove gli oggetti strappati al loro luogo di origine
ritrovano unatmosfera straordinaria, coinvolgendo profondamente lo spettatore.

Un altro capolavoro la Huntington Art Gallery in California fondata nel 1919
da Henry E. Huntington. un complesso edificio destinato alle collezioni darte e alla
biblioteca, collocato in un immenso parco - giardino botanico con paesaggi arborei e
piante diverse provenienti dalla giungla tropicale al deserto, dalle palme ai giardini di
rose.
Huntington fece costruire la casa-museo tra il 1909 e il 1911, una grande villa che si rif
allInghilterra palladiana inserendo collezioni di arte inglese e francese del XVIII e XIX.

Unaltra tipologia di casa museo a Los Angeles il Getty Museum, fondato da Jean Paul
Getty nel 1954. un museo statunitense d'arte, attualmente ospitato in due sedi: l'arte
antica alla Getty Villa di Malib, la vecchia sede del museo e il resto al Getty Center, il
quale si trova in un parco sulla costa del Pacifico con cortili, una grande piscina azzurra
circondata da colonnati, affreschi neo pompeiani e un giardino romano. La villa si rif
alle antichit greche e romane con vasi, statue e ritratti. Nessun museo archeologico in
Italia riesce ad evocare al visitatore lemozione che incontra al Paul Getty Museum.

Il grande rivale di Getty era William Randolph Hearts, proprietario di una delle case-
museo pi splendide del mondo, la battezz La Cuesta Encantada ma dopo la sua
morte prende il nome di Hearst Castle. La reggia fu affidata allarchitetto Julia Morgan.
Hearst Castle una struttura antisismica che si trova sulle colline accanto al mare nello
stato della California, costruita tra il 1919 e il 1947 su una tenuta di circa 40.000 acri. I
materiali usati sono mosaici di vetro di Murano, i marmi da Carrara, pietre e piastrelle
dalla Spagna.
Hearst comprava dipinti, sculture, argenti, tappeti, mobili e statue nei paesi che visitava.
Il castello inoltre ha due piscine, sia al coperto che allaperto, una sala cinematografica e
il pi grande zoo privato al mondo.

Musei non musei: i parchi a tema


Tra i dime-museum possiamo includere unaltra categoria di museo che regala al
visitatore servizi di entertainment: i PARCHI A TEMA, e tra essi soprattutto
Disneyland, considerato un museo infantile capace di rendere reale il mondo delle
favole.
Le differenze tra i parchi a tema e musei diventano pi sottili a causa dellaumento del
tempo libero a disposizione e della concorrenza delle proposte per il suo impiego.
Lindustria delle attrazioni, se parliamo di parchi tematici, musei o eventi, sempre pi
orientata alla creazione di esperienze significative. Quei momenti nei quali gli ospiti o
visitatori sono incoraggiati a partecipare attivamente creando la propria esperienza.

Uno studioso di comunicazione, Neil Postman, considera il parco a tema di EPCOT, un
vero e proprio museo: il pi grande diorama (illusione di un panorama reale) animato
del mondo la cui sigla, infatti, sta per Experimental Prototype Community of
Tomorrow, un'utopica citt del futuro pianificata da Walt Disney a partire dagli anni
sessanta. Epcot il secondo dei quattro parchi a tema costruiti a Walt Disney World
Resort in Florida. E un parco dedicato alla tecnologia, all'innovazione e aella cultura
internazionale, ed spesso definito come una "Fiera Permanente del Mondo". Il parco
rappresentato da Spaceship Earth, una sfera geodetica che serve anche come
attrazione.

Board of Trustees

In America un museo nasce spesso come apertura al pubblico di una collezione privata,
che il fondatore dota di un capitale iniziale molto oneroso. Questo capitale, insieme a
quello conferito attraverso altre donazioni a fondo perduto (con enormi benefici
fiscali per il donatore), costituisce il patrimonio finanziario di ciascun museo che
amministrato da un Board of Trustees (un consiglio di amministrazione che si assume
lobbligo di amministrare il patrimonio del museo che per la maggior parte viene
investito sul mercato (e non in cultura), in modo da assicurare delle entrate da spendere
per i nuovi acquisti e per il funzionamento dellattivit.

I trustees decidono la politica culturale, il metodo degli acquisti ed i metodi di
finanziamento e spesso malgrado la professionalit, i direttori dei musei non hanno
alcune decisioni in merito e sono costretti ad accettare tali politiche.

I controlli sulloperato dei trustees sono effettuati dagli attorney generals, ovvero
dallamministrazione della giustizia.

Limpero della Smithsonian


Negli ultimi decenni la tendenza stata quella di affidare maggiori responsabilit
allamministrazione pubblica con lintervento di unistituzione nazionale finanziata con
fondi pubblici, la Smithsonian Institution. La Smithsonian Institution un istituto di
istruzione e di ricerca, la cui sede principale si trova a Washington.

Il suo board composto da:
- Vicepresidente degli Stati Uniti;
- Chief of Justice;
- Tre membri nominati dal Senato;
- Tre dalla House of Representatives;
- Nove cittadini.
Questo organismo afferma di custodire nei suoi musei almeno 78 milioni di opere ed
oggetti. Con la Smithsonian Institution stato possibile introdurre una vera e propria
politica nazionale per i musei. Essa ha potuto cos organizzare negli ultimi anni molti
servizi per i suoi musei ovvero centri di ricerca, corsi di formazione professionale, di
restauro e mostre itineranti. Per ora sono diciannove i musei che dipendono
direttamente dalla Smithsonian, tra questi troviamo:

National Museum of American History;


National Museum of the American Indian;
National Museum of Natural History;
National Zoo;
Smithsonian American Art Museum;
Smithsonian Institution Building;
National Gallery of Art.

Accessioning & Deaccessioning



Lattivit pi appariscente dei musei americani, rispetto a quelli europei, il
collezionismo privato.
Per la maggior parte dei musei moderni, gli scopi principali delle acquisizioni sono gli
stessi dei tempi delle origini, ovvero la ricerca della qualit. Ad esempio lo scopo del
direttore del J. Paul Getty Museum quello di avere un museo allestito con opere
eccezionali e con una collezione che contribuisce alleducazione e alla cultura della
comunit. Una collezione anche ristretta ma di qualit.

La collaborazione tra musei, collezionisti, e mercanti darte produttiva ma anche molto
vischiosa. Negli anni settanta, infatti, quando la deducibilit delle spese per acquisto di
opere darte donate ai musei era ancora elevata, molti collezionisti privati acquistavano
(anche a basso prezzo), opere che poi donavano per valori molto pi alti, guadagnando
somme ingenti nella detassazione, ma dopo tanti abusi sono state promulgate leggi pi
severe e nel 1978 venne anche pubblicato il Museum ethics code, un codice contenente
norme di etica professionale per i direttori e i trustees.

Negli ultimi anni la detassazione stata quasi annullata e i musei hanno iniziato a
combattere luno con laltro per riuscire ad ottenere dai migliori collezionisti le loro
opere pi importanti, ma in questa gara, sono destinati a vincere solo i musei pi grandi
e conosciuti. Ad esempio la National Gallery di Washington ha strappato al Museo di
Baltimora la collezione Meyerhoff, perch anche se a Baltimora erano disposti a
costruire per questa donazione una nuova ala, la National dava un prestigio
notevolmente maggiore.

Per incrementare i loro fondi, tutti i musei americani vendono opere (tranne la National
Gallery di new York). Nellarco di due anni, dal 1970 al 1973, il Metropolitian Museum
ha venduto opere per 4 milioni e mezzo di dollari, suscitando scandali e uninchiesta
dallattorney general poich alcune opere erano state donate. Questo scandalo ha
incrementato il controllo delle vendite da parte dellattorney general mentre, invece, i
curatori dei musei si sono dati delle regole che impediscono ogni vendita.
In Europa molti si chiedono perch i musei non vendano oggetti delle loro collezioni; la
risposta sta nel fatto che unopera considerata parte integrante del museo e
vendendola come se si togliesse un pezzo di storia e identit del museo.

I musei al mercato: sistemi di finanziamento


Gestire un museo medio-piccolo in America, ha un costo medio annuo di 2 o 3 milioni di
dollari ma con un fondo di dotazione di almeno 15 milioni. Il Solmon R. Gugheneim
Musum di New York ha fondi patrimoniali per 40 milioni di dollari e annualmente
spende 6 milioni di dollari.
Il comune di New York contribuisce per la manutenzione dello stabile fino al 14% e in
pi fornisce energia per un valore corrispondente fino al 13% del bilancio annuale del
museo. Un altro 14% delle entrate proviene dalle quote sociale, ovvero le memberships e
quasi il 12% dai biglietti di ingresso. Ma il grosso delle entrate deve venire dai contributi
dei privati e dalle attivit produttive del museo: ad esempio infatti, la vendita dei negozi
allinterno nel Met ha fatturato circa 4 milioni di dollari.

Gli Amici dei Musei sono i sostenitori pi validi ed essi rappresentano il legame che
sinstaura tra un museo e lintera comunit. Le quote sociali normalmente hanno un
valore di circa 25 dollari lanno ma le associazioni pi esclusive arrivano a chiedere
anche 5000 dollari, come nel caso del Museum of the City of New York.

I privilegi e i programmi di attivit per i soci costituiscono la parte pi viva delle
attivit culturali di un museo. Uno dei massimi privilegi offerto daI MOMA di New
York il quale organizza una crociera notturna, con picnic intorno a Manhattan.

Alcuni considerano lInternal Revenue Service (ufficio delle tasse) il vero e proprio
mecenate dei musei darte americani. Ma alla fine degli anni Ottanta, i benefici della
detassazione con lamministrazione Regan, sono calati passando dal 50% al 30%
causando la perdita del 50% nelle donazioni e nei contributi.

Nella ricca America per, i musei possono anche sparire. Il Pasadena Museum of
Modern Arts, infatti, nel 1974 decise di chiudere e fu costretto a vendere sia la sua
collezione, sia il suo edificio. Il miliardario collezionista Norton Simon, acquisto tutto e
ne fece il suo museo privato, vendette la collezione e cambi anche il nome del museo.
Anche The Detroit Institute of Art, gestito dal comune di Detroit, fu chiuso nel 1975
malgrado i suoi 800.000 visitatori.

Educare e stupire: le attivit educative e culturali


Quasi tutti i musei americani hanno una vocazione educativa. Un museo pu essere utile
alla gente solo se usato in maniera corretta e se linterpretazione delle opere pu essere
compresa dal suo pubblico.

Childrens museum


Negli USA sono nati musei per i bambini ovvero unistituzione impegnata nellinteresse
dei bambini mediante lattuazione di programmi che stimolano la curiosit e a motivare
lapprendimento. Sono organizzazioni culturali riconosciute come musei e definiti da
ICOM International Council of Museums. Sono pi di quattrocento i Musei dei
Bambini in tutto il mondo, storicamente conosciuti nel mondo anglofono
come Childrens Museums. Uno dei primi stato il Brooklyn Childrens Museum fondato
nel 1899. Lobiettivo quello di dare ai ragazzi la possibilit viaggiare ad esempio, nelle
citt dellantica Grecia o nella vita quotidiana del Medio Evo, mediante la lettura di libri,
la visione di audiovisivi e materiale didattico.

Leggere larte secondo Barnes


La villa museo della Barns Foundations di Philadelphia un museo unico immerso in
un parco dove al suo interno troviamo collezioni di impressionisti francesi, oggetti cines,
egiziani, indiani e americani. La Barns Foundations unistituzione fondata nel 1922 per
leducazione dei giovani e propone linsegnamento di un metodo per legger le opere
darte. Ci che rende unico questo museo il suo allestimento, ovvero il modo in cui
sono state esposte le opere che rende dunque la visita, unica e indimenticabile.

Didattica


Le attivit didattiche sono rivolte alle scuole, ai bambini e ai giovani ma anche agli adulti,
agli anziani e alle famiglie intere.
Gli incontri Meet the Artist permettono un approccio educativo dove lanimatore
finge di essere lartista che ha realizzato lopera spiegando le tecniche davanti
alloriginale.
Ci che coinvolge il pubblico la grande capacit comunicativa dei musei americani.

Il rapporto con il pubblico


Il rapporto dei musei americani con il pubblico pieno dinventiva e di dialogo. Essi si
impegnano a produrre occasioni di divertimento e di spettacolarit seguendo la logica
dei dime museums. Nellultimo mezzo secolo i musei americani sono diventati veri e
propri centri culturali con attivit di spettacolo, di teatro, musica, cinema, danza, fiere e
festival.

Tra i musei che hanno un migliore rapporto con il pubblico e offrono efficienti attivit
culturali, il Philadelphia Museum of Art. Egli offre attivit educative e mostre
innovative e ha una politica culturale che coinvolge anche le comunit nere, portoricane,
italiane, cinesi ed ebraiche.

Poi troviamo il MOMA che si occupa di tutte le arti visive contemporanee quindi cinema
e televisione.
Il Cooper - Hewitt Museum di New York ha un programma di conferenze sulle arti
decorative e incontri con i specialisti di ceramiche, tappeti, tessuti e altri settori meno
conosciuti come ad esempio conferenze sullarchitettura del paesaggio.

Docents e volontari
I volontari dei musei americani secondo la National Endowement of the Arts gi nel
1974 erano pi di 60.000. I loro compiti principali sono di mediare il rapporto tra museo
e pubblico e fare visite guidate. Molti volontari sono gli aiutanti dei conservatori per la
manutenzione degli oggetti, per lallestimento delle mostre e per lassistenza alle scuole.
Nonostante essi siano volontari un personale istruito. Il Dallas Museum of Arts
dichiara che senza i suoi volontari avrebbe chiuso perch sono loro che organizzano in
modo efficiente le varie attivit.

Professionalit

Laltro grande punto di forza dei musei americani la qualit e la qualificazione del
personale. Rispetto ai musei europei il personale scientifico di alta preparazione
accademica e i migliori direttori sono ottimi studiosi e ricercatori nei loro settori che poi
assumono la funzione di manager o di esperti finanziari.
Nei musei americani sono anche nate nuove professioni museali come il registrar, il
business manager, lexhibit designer, il membership officer e gli specialisti di marketing.
La pi nuova il Registrar, ovvero custode e controllore degli oggetti, organizza e
documenta gli spostamenti degli oggetti in entrata e in uscita in caso di prestiti a mostre.
Il Registrar una figura che nasce negli USA, ma arrivata in Europa assume altre
funzioni. In Italia fino al 2.000 aveva un altro nome. Dopo la conferenza internazionale
dei registrar tenutasi a Roma viene introdotta tale figura. Egli mette a contatto il
curatore col prestatore e da informazioni ai trasportatori, agli assicuratori, agli architetti
e agli allestitori.

Il Fogg Museum di Harward nel 1923 cre i primi corsi di museologia in maniera tale
da poter preparare i giovani al lavoro museale.

I musei europei tra privato e pubblico


I musei europei hanno sistemi di finanziamento pi stabili di quelli americani,
provenendo da forme di finanziamento pubbliche. Questo perch si ha la concezione
che il patrimonio culturale sia un complesso di beni di interesse pubblico, infatti, i musei
sono riconosciuti in Europa come un servizio sociale rivolto ai cittadini, e come tale
deve essere pagato e mantenuto dallo Stato. Per gli Europei, gli oggetti custoditi
allinterno dei musei, non sono soltanto unopera darte ma rappresentano lidentit
collettiva. Tutti i musei europei, sono sovvenzionamenti direttamente con il denaro
pubblico ma non hanno agevolazioni fiscali, come avviene invece per i musei americani.
Ma negli ultimi decenni le amministrazioni pubbliche hanno ridotto i fondi e i musei si
sono dovuti rivolgere ad altre fonti di finanziamento imitando cos i musei americani
nella tecnica di fund - raising e nelle attivit culturali che potevano attirare lattenzione
del pubblico. Questa situazione di economia mista si sviluppata soprattutto in Italia ed
in Gran Bretagna.

Il rapporto della Museums & Gallery Commitions ha dovuto riaffermare che dovere
del Governo finanziare i bisogni basilari dei musei ovvero conservazione, esposizione
e sicurezza, aggiungendo a questi anche gli scopi di educazione, studio e beneficio
pubblico.

Laltra faccia della medaglia

In Italia, Ministri e cittadini ritengono che la gestione privata dei musei allamericana,
sia il rimedio della situazione dei musei italiani che solo con i fondi pubblici non
riescono a realizzare appieno la loro finalit.

Tuttavia bisogna prima analizzare le differenze che intercorrono tra le due tipologie di
musei per capire se davvero i musei italiani potrebbero funzionare con un sistema di
gestione privata.

I musei AMERICANI non sono musei pubblici a gestione privata, bens sono totalmente
privati, sia per propriet che per gestione, anche se naturalmente aperti al pubblico.
Hanno grandi capitali investiti in borsa e sul mercato, in parte da spendere in
cultura, e dalle attivit culturali non si promettono alcun profitto.
I musei ITALIANI, al contrario, non hanno alcun capitale investito o investibile sul
mercato, e dipendono dai finanziamenti dello Stato, o anche di Regioni, Provincie e
Comuni.

I musei AMERICANI ricevono continuamente donazioni volontarie, anche molto
cospicue, incoraggiate da agevolazioni fiscali; in ITALIA i grandi ricchi hanno scarsa
propensione al mecenatismo, e in mancanza di incoraggiamenti a livello fiscale da parte
dello Stato sono rare anche le donazioni medio-piccole.

Musei e mercato
I musei possono autofinanziarsi per questo ha causato, da una parte la diminuzione dei
contributi pubblici; dallaltra di competere dal punto di vista attrattivo e di allestimento,
con altri luoghi di pubblico divertimento come i parchi a tema, le fiere dellantiquariato e
gli shopping centers.
Per quanto riguarda i musei italiani, considerati arretrati, si a favore del privato a
scapito del pubblico. Il rimedio quello di guardare i modelli stranieri ed in particolare
quello americano.
I suoi musei hanno molti visitatori, funzionano molto bene, hanno un ottimo programma
di mostre, ottimi servizi per visite scolastiche e sono famosi per le loro acquisizioni.

Come sostiene Villani i meccanismi di un altro paese trapiantati in un altro possono non
dare gli stessi risultati, bisogna prima studiare la nostra situazione per poi adottare
meccanismi di altri paesi. Per riformare le nostre istituzioni utilizzando quelle di un
altro paese, necessario conoscere bene la nostra tradizione e quella del paese-modello.
Villani ci fa notare le differenze tra i nostri musei e i musei americani:
1. Ad eccezione di collezioni di arte contemporanea, parchi nazionali e musei degli
Indiani, le collezioni dei musei non hanno nessun nesso storico con il territorio
che li accoglie. Da noi i musei sono un tutto uno con le citt, per questo in Italia il
patrimonio di interesse pubblico e tutto viene tutelato. Se in America si vende
un Tiziano non mutila la storia dell'America, se lo fa Venezia s.

2. I musei americani fanno una dinamica attivit di acquisizione, ma possono anche


vendere. Nel 1972, il Metropolitan vendette un'intera collezione per comprare un
vaso greco. Noi non possiamo vendere, non solo per legge ma anche moralmente
poich le nostre collezioni sono fuse con la nostra storia da cui non possiamo
separarci.
3. I musei americani hanno una natura privatistica. Le loro fonti di finanziamento
provengono principalmente da donazioni private. Questo proprio il punto su
cui lItalia dovrebbe concentrarsi.

Il patrimonio culturale italiano


I musei ITALIANI, sono incardinati nel loro territorio, in Soprintendenze che hanno
quindi non solo spese di gestione ma anche di tutela del territorio. Ma il nodo della
questione dei musei italiani rimane sempre quello della distinzione della tutela dalla
gestione in tema di patrimonio culturale.
Nel caso dei beni culturali questa distinzione molto dannosa perch tutela e gestione
non si possono separare in quanto sono due momenti che appartengono ad un unico
processo. Sia la tutela che la gestione infatti, sono generate dalla conoscenza del
patrimonio ed hanno senso solo se alimentati insieme e nello stesso momento. questa
conoscenza che permette e guida la conservazione, lamministrazione e la fruizione del
patrimonio culturale.

Spezzare tutela e gestione in due tronconi distinti danneggia il patrimonio e i
cittadini che ne sono per diritto di nascita proprietari e custodi.

Gull Simone
Venturini Selena

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