Sono denominati anche disturbi dello spettro autistico. Classificazione: -DISTURBO AUTISTICO -DISTURBO DI RETT -DISTURBO INTEGRATIVO DELLINFANZIA -DISTURBO DI ASPERGER -DISTURBO PERVASIVO DELLO SVILUPPO NAS DISTURBO AUTISTICO: caratterizzato da tre alterazioni principali -Anomalie dello sviluppo sociale e relazionaleil bambino autistico entro gli 8/9mesi inizia a manifestare disinteresse nelle relazioni interpersonali, sia verso le persone estranee sia verso i propri genitori. Non mantiene lo sguardo con linterlocutore e non manifesta gesti di anticipa mento del contatto fisico (gesto dellabbraccio). Il bambino si isola ed indifferente al contesto sociale che lo circonda. A partire dai 5/6 anni aumentano lievemente linteresse sociale e lattaccamento verso la madre ma permangono le difficolt relazionali e lisolamento. Tale comportamento causato dallincapacit del bambino di interpretare gli stati emotivi altrui. -Alterazione del linguaggio e della comunicazione non verbale presente il deficit della produzione verbale, il deficit della comunicazione verbale ed il deficit della comunica zio non verbale a causa dellassenza dellintenzionalit comunicativa. Il bambino autistico utilizza il linguaggio solo quando presente una necessit da soddisfare ed utilizza ???parole evitando il linguaggio ???. Anche quando lo stimolo scolastico consente lacquisizione di un buon livello espressivo, il linguaggio poveri, ripetitivo e privo di metafore e concetti astratti. Anche la comprensione del linguaggio ridotta e la comunicazione non verbale anchessa deficitaria. -Attivit stereotipate e comportamenti ripetitivi le attivit stereotipate sono attivit semplici, ripetitive, di tipo afinalistico e bizzarro. Ne esistono di diversi tipi: comportamenti auto aggressivi come graffi e morsi sono le stereotipe pi importanti sia per la lesivit in s dal punto di vista fisico, sia per lisolamento sociale che comportano, per cui necessario comprendere i fattori scatenanti (frustrazione) per prevenirli. Luso degli oggetti in maniera appropriata come gettare giochi per ricevere lo stimolo sonoro, annusare giochi e portarli alla bocca alla ricerca dello stimolo sensoriale, rituali ripetitivi come seguire lo stesso percorso per raggiungere un luogo, mantenere gli oggetti in una stanza sempre nella stessa posizione, uscire sempre con gli stessi abiti. Secondo la teoria della mente le alterazioni relazionali e comunicative derivano da anomalie dello sviluppo cognitivo ed emotivo che consistono nellincapacit di
interpretare gli stati mentali altrui. Le attivit stereotipate invece, derivano
dallincapacit di spostare lattenzione e di programmare il pensiero e le azioni. Vista lelevata familiarit (2-3%) e lelevata concordanza tra gemelli monozigoti (60%) rispetto ai gemelli di zigoti (6%) certa la causa genetica. Si ipotizzano fattori poligenetici che per non sono stati ancora identificati. Patologie comunemente associate sono la sindrome dellx fragile, la sclerosi tuberosa, malformazioni del snc quali ipoplasia del cervelletto e aumento del volume dei ventricoli, alterazioni delle aree deputate al riconoscimento del volto. Anche lepilessia molto comune nel disturbo autistico (20-30%) soprattutto in et prescolare e adolescenziale. Se si valuta il QI non verbale questo < di 70 o 50. Le capacit di linguaggio e di comunicazione sono deficitarie, ma sono molto spiccate le capacit di memoria ed apprendimento sulle quali bisogna far leva per consentire un adeguato adattamento sociale. DISTURBO DI RETT: colpisce principalmente il sesso femminile, ha una base genetica dimostrabile nell80% dei casi. E caratterizzato dalla regressione dello sviluppo tra 1-2anni con riduzione dellaccrescimento della circonferenza cranica, perdita delle acquisizioni del linguaggio e delle??????manuali. Tra i 2 e i 3 anni cominciano a comparire isolamento e deficit relazionali DISTURBO DISINTEGRATIVO DELLINFANZIA:compare tra i 3-8 anni con una regressione cognitiva e del linguaggio e perdita delle abilit acquisite. DISTURBO DI ASPERGER: caratterizzato da deficit relazionali, mentre lo sviluppo cognitivo e del linguaggio buono. Il bambino ha difficolt a relazionarsi con gli altri bambini,si isola e predilige attivit che sono di scarso interesse per gli altri. Sono presenti anche ??,scarsa organizzazione ?? e ridotte abilit visivo motorie. DISTURBO PERVASIVO DELLO SVILUPPO NAS:rientrano in questo campo tutti quei disturbi che non ricalcano meticolosamente le caratteristiche degli altri disturbi per la differente combinazione delle alterazioni di relazione sociale ,comunicazione e stereotipie e per il diverso arco temporale in cui si manifestano. Terapia: Bisogna stimolare la comunicazione verbale e non verbale mediante luso di immagini a supporto del linguaggio. Bisogna rimuovere le sensazioni disadattative come rabbia,irrequietezza,ansia che nascono dallincapacit comunicativa. E necessario che si intervenga nellambiente scolastico per consentire un adattamento sociale accettabile. Bisogna anche modificare gradualmente la routine per evitare gli atteggiamenti stereotipati ed importante il supporto e leducazione delle famiglie in tutte le fasi del problema. La terapia
farmacologica ha lo scopo di ridurre e controllare alcune sensazioni come
laggressivit e i movimenti ripetitivi(NEUROLETTICI ATIPICI),sensazioni ossessive o depressive(SSRI),agitazione e irrequietezza(STABILIZZATORI DELLUMORE). Prognosi: la terapia consente un adattamento sociale accettabile,ma non normale. Permangono infatti,le difficolt relazionali e comunicative e lassenza del linguaggio permane nel 50% dei casi. Levoluzione cmq molto variabile e dipende anche dal QI (<70 o <50);molti bambini acquisiscono un buon comportamento relazionale e un buon linguaggio,altri invece presentano solo dei lievi miglioramenti. Molti obiettivi vengono raggiunti grazie alla terapia comportamentale e al supporto familiare. Nel 90% dei casi necessaria una assistenza continuativa.