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Stefano Rizza
Prof.
Marco Castellet
Sunto Marketing J Paul Peter James H Donnelly
di Stefano Rizza
Prodotti di nuova invenzione (prodotti che essi stessi sono uninvenzione es. polaroid)
Ingresso in una nuova categoria di prodotti (es. bic con accendini)
Estensione delle linee di prodotto (es. peroni light, felpa Levis)
Miglioramenti del prodotto (es. vetture)
Riposizionamenti (es. bicarbonato)
Marketing
Cap.7
Stefano Rizza
il costo da sostenere per introdurre una nuova marca nei mercati di largo consumo pu
ammontare a svariate centinaia di milioni di dollari
(es. Gillette 310 milioni di dollari per la ricerca sviluppo e promozione di Sensor)
il fallimento del lancio di un nuovo prodotto oscilla fra il 33 e il 90%, in caso di fallimento
occorre considerare oltre i costi sostenuti il problema dei costi opportunit
(costituiti da possibili impieghi alternativi delle risorse e dal tempo dedicato
inutilmente da pi persone alla attivit di sviluppo)
un fattore determinante per il conseguimento di risultati positivi nel lancio di nuovo prodotto
consiste nelliinterazione di varie attivit funzionali come:
produzione, marketing e ricerca e sviluppo
uno dei principali motivi del fallimento nellintroduzione di un nuovo prodotto costituito
dallincapacit di adeguare la propria offerta ai bisogni del cliente.
tale incapacit pu essere attribuita a tre cause:
1. scarsi impegni nellattivit di informazione e ricerca
2. scarsa capacit nello sfruttamento delle proprie capacit distintive
3. scarsa capac di offerta di tecnologia o prodotti di pi validi dalla concorrenza
La politica del nuovo prodotto
Classificazione dei nuovi prodotti di Merle Crawford :
Prodotti di
nuova
invenzione
(new to the
world product)
Ingresso in
una nuova
categoria di
prodotti
(new category
entries)
Estensioni
delle linee di
prodotto
(addition to
product lines)
Miglioramenti
del prodotto
(product
improvements)
Riposizionamenti
(repositionings)
prodotti che
sono essi stessi
delle invenzioni
ingresso
dellazienda in
una categoria di
prodotti che non
aveva mai
commercializzato
prodotti
accessori
rispetto al
portafoglio gi
commercializzato
versioni
migliorate di
prodotti
attualmente
offerti
prodotti
riposizionati per un
nuovo uso o una
nuova applicazione
(es. evoluzione
versioni
autovetture)
(es Polaroid,
pattini con le
ruote in linea)
(es. bicarbonato
dal deodorante per
servizi a
deodorante per
frigoriferi o da
dentifricio a
deodorante per la
persona)
Marketing
Cap.7
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Sviluppo di mercato
(market development)
azione su nuovi clienti
basata su prodotti esistenti
Diversificazione
(disersification)
azione su nuovi clienti
basata su nuovi prodotti
Marketing
Cap.7
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1)
Generazione delle idee
(idea generation)
2)
Vaglio delle idee
(idea screening)
3)
Pianificazione del progetto
(project planing)
4)
Sviluppo del prodotto
(product development)
5)
Test
(test marketing)
6)
Commercializzazione
(commercialization)
Marketing
Cap.7
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Clienti
Concorrenti
a) Richieste
b) Complimenti
c) Lamentele
a) Portafoglio della
concorrenza
b) Test di mercato effettuati
dalla concorrenza
c) Movimenti e azioni
competitive
Ricerche progettazione
a) Test del prodotto
b) Miglioramento del
prodotto
c) Meeting creativi
d) Scoperte accidentali
Canali di distribuzione
a)
b)
c)
d)
Fornitori
Distributori
Dettaglianti
Fiere commerciali
Marketing
Cap.7
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Rischio di mercato
Rischio interno
Nel caso della mancanza di risorse o capacit nello sviluppo di una nuova idea occorre
valutare la possibilit di concludere delle alleanze strategiche (joint ventures),
queste possono offrire molti potenziali vantaggi:
Maggiore disponibilit di
tecnologie, finanziamenti e
informazioni
Diminuzione dellintensit
della concorrenza
Marketing
Cap.7
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Quindi viene realizzato un progetto di massima con un dettaglio specifico delle componenti.
Infine viene sviluppato un documento formale comprendente:
1. stima dei costi futuri di sviluppo, produzione e marketing
2. far bisogno del capitale e manodopera
3. tabella di marcia (timetable)
Il progetto viene presentato al vertice aziendale per la decisione finale sulla realizzazione
Gruppi di lavoro
esistono varie alternative per creare e gestire gruppi di lavoro che si occuperanno del progetto:
Gruppo di lavoro che si concentra sullo
sviluppo del progetto in relativo isolamento
dal resto dellorganizzazione
se lidea per il nuovo prodotto soddisfa tutte le aspettative, il prodotto viene ritenuto
idoneo per ulteriori test e ricerche
si procede quindi alla fabbricazione di un prototipo del prodotto finito
e al suo collaudo viene redatto un resoconto dove vengono indicati:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Marketing
Cap.7
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Vendita controllata
Vendita completa
Lancio nazionale
Viene sottoposto ai
potenziali acquirenti
un questionario, nel
quale vengono
richieste intenzioni di
acquisto, preferenze e
opinioni sul prodotto
indagato
Allacquirente viene
richiesto di effettuare
realmente lacquisto.
In questo caso
lazienda lancia
prodotto prima solo
sul mercato nazionale
(se il prodotto stato
pensato per i mercati
internazionali) ed
effettua gli opportuni
interventi correttivi,
se necessario
I limiti di questo
approccio consistono
nel fatto che il
consumatore non
spende realmente i
soldi, ne corre rischi
legati allacquisto
La vendita pu essere
condotta in modo
formale o informale,
ma sempre in
condizioni controllate,
vale a dire in
presenza di
osservatori che
analizzano i
comportamenti
In un primo tempo il
prodotto viene
commercializzato solo
su scala limitata,
per esempio in poche
citt per verificare
che tutto vada bene
Il prodotto non
ancora stato
distribuito su
larga scala
Questa la fase di lancio del nuovo prodotto vera e propria, in questa fase vengono assegnate
le responsabilit per lelaborazione delle procedure per la verifica delleffettivo successo del
nuovo prodotto rispetto alle proiezioni effettuate prima del lancio
Sempre in questa fase avviene il controllo di eventuali errori commessi nella progettazione
relative ai costi di produzione, alla qualit e alla corretta gestione delle scorte
(perch non si verifichino mancate consegne -out of stock-)
Marketing
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Vendita personale
Vendita non personale
Pubblicit (advertising)
Promozione delle vendite (seles promotion)
Azioni per la notoriet del marchio (publicity)
In base al prodotto (prodotto nuovo-prodotto noto-prodotto tecnologico)
Pubblicit- Promozione alle vendite-Publicity- Vendita personale
Pubblicit
Pianificazione strategica
Obiettivi e piramide
Ciclo di vita- Concorrenza -Norme giuridiche-Ampiezza di mercato-Canali di distribuzioneStrategia di prezzo-Disponibilit mezzi di comunicazione-Disponibilit di fondi
Consapevolezza Comprensione Convinzione Desiderio - Azione
Percentuale sulle vendite
Spese per unit
Utilizzo fondi disponibili
Parit competitiva (tecnica degli imitatori)
Metodo della ricerca
Metodo basato sui compiti
Marketing
Cap.8
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Vendita personale
(personal selling)
Prodotto noto
product awareness :
rendere consapevoli i consumatori dellesistenza
del prodotto
Basata sullofferta di
incentivi a breve
termine
(sales promotion)
benefit association :
informare dei benefici associati al prodotto
value perceived :
credere nel valore del prodotto
intention to buy:
invogliare allacquisto
Prodotto
tenologico
La vendita di
questo prodotto
richiede lunghe
spiegazioni
Mix
promozionale
basato sulla
vendita
personale
Marketing
Cap.8
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Strategia
Vantaggi
Svantaggi
Promozione
alle vendite
Publicity
Basso costo
I messaggi diffusi dai media sono pi
credibili dei messaggi pubblicitare
(es. recensioni riviste specializzate)
Vendita
personale
Pubblicit
Concorrenza
Norme giuridiche
Ampiezza di mercato
Canali di distribuzione
Strategia di prezzo
Disponibilit di fondi
Marketing
Cap.8
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Consapevolezza
(awareness)
Comprensione
(comprehension)
Convizione
(conviction)
Desiderio
(desire)
Azione
(action)
Far conoscere e
rendere familiare
la societ, il
prodotto il servizio
o la marca
Comunicare
informazioni
affinch la
clientela
riconosca la
funzione,
limmagine o
posizione del
prodotto
Convincere i
clienti a credere
nel valore del
prodotto
Sviluppare il
desiderio tra i
clienti che si
sono convinti del
valore del
prodotto
Indurre i clienti
che desiderano il
prodotto, a
trasformare il
desiderio in
azioni, come la
richiesta di
ulteriori
informazioni o
lacqisto
Azione
Desiderio
Convinzione
Comprensione
Consapevolezza
Marketing
Cap.8
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1
Determinare il budget pubblicitario
La maggior parte delle aziende decide di investire in pubblicit seguendo uno di questi metodi:
Percentuale
sulle vendite
Si stabilisce una
percentuale in base
alle vendite
Parit competitiva
Questo approccio il pi
razionale e il pi costoso,
si stabilisce il budget in base ad
una ricerca, finalizzata a
prevedere lefficienza deli
investimenti pubblicitari a
seconda dei vari mezzi a
disposizione
Medoto pi pratico e
pi usato.
Marketing
Cap.8
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Qiundi, dal punto di vista normativo, attraverso il piano marketing generale dellazienda
saranno fornite le linee di condotta per lallocazione del budget pubblicitario
Dal punto di vista operativo la scelta consiste in termini di:
1. Scelta del messaggio
(dire le cose giuste)
2. Scelta del tipo di Mass media
(utilizzare i mezzi di comunicazione appropiati)
1 Scelta del messaggio
(dire le cose giuste)
per essere efficace un messaggio deve tener presente due principi :
Regole della comunicazione interpersonale
Il corpo del messaggio deve essere strutturato secondo le
ferree regole della comunicazione, basata su tre elementi
Emittente o fonte
Comunicazione o messaggio
Ricevente o audience
Teoria della motivazione e comportamento del consumatore
Il messaggio deve avere unanima, parlare quindi al consumatore
assecondandone le motivazioni e influenzandone lagire
Si agisce quindi sulla teoria della motivazione del comportamento del consumatore
considerata come processo inerente al passaggio da un bisogno insoddisfatto alla
decisione di acquisto
Codifica
Lattivit di conversione del prodotto o marca in pubblicit viene
chiamata codifica, chiaramente lobbiettivo della pubblicit creata consiste in
una corretta decodificata del ricevente.
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Marketing
Cap.8
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-Costo
Mezzo
Vantaggi
Televisione
Radio
Utilizzo di massa
Selettivit audience
Basso costo per unit di tempo
Flessibilit geografica
Flessibili e tempestivi
Copertura dei mercati locali
Accettazione e utilizzo diffusi
Credibilit carta stampata
Breve durata
Lettura affrettata
Scarsa odience occasionale
Quotidiani
Svantaggi
Nessuna selettivit
Impressioni fuggitive
Breve durata
Molto onerosa
Riviste
Pubblicit
allaperto
Flessibile
Relativa assenza di pubbli. Concorrenti
Esposizione ripetuta
Relativamente poco costosa
Selettivit audience
Flessibile
Nessuna competizione pubblicit
concorrenti
Personalizzata
Posta
diretta
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Marketing
Cap.8
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Uno dei principali problemi legato alla gestione della pubblicit costituito da lestrema
abbondanza dei veicoli pubblicitari tra i quali scegliere
(es. TV : locale, nazionale, via cavo, via satellite
Giornali: quotidiani, settimanali, mensili, nazionali, locali ecc)
con la scelta di 10 media sono possibili circa mille combinazioni
esistono quattro fattori che limitano il numero di alternative praticabili :
Natura del
prodotto
Il tipo di prodotto
limita le
alternative, per
esempio i prodotti
complessi devono
essere sostenuti da
pubblicit
complesse,
(non sono ideali i
cartelloni
pubblicitari)
Natura e
dimensioni del
mercato
Per prodotti destinati
ad un segmento di
mercato, non
consigliabile fare uso
di mezzi di
comunicazione di
massa
Disponibilit
Budget
pubblicitario
Pu restringere
luso di mezzi
particolarmente
costosi come la
televisione
La disponibilit di
copertura di alcuni
media pu essere
limitata a certe
aree geografiche
Il criterio fondamentale per effettuare la selezione dei diversi mezzi pubblicitari consiste
nella misura di due parametri :
Efficienza
Efficacia
Lo scopo finale di un buon progetto pubblicitario consiste nellesporre il messaggio con una:
I
Copertura
data da un numero sufficiente di spettatori (targhet)
II
Frequenza media
data un numero di esposizioni minimo del messaggio
Sufficenti a dare luogo al
comportamento dacquisto del consumatore
(consapevolezza del prodotto e passaggio allazione)
Marketing
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Le promozioni delle vendite fanno parte delle attivit per le strategie promozionali
insieme alla pubblicit (advertising) e alle azioni per la notoriet del marchio (publicity)
Tutte queste azioni sono finalizzate alla creazione e al mantenimento della domanda di massa.
Ultimamente le aziende si stanno orientando per una maggiore adozione di
strategie promozionali (di spinta), rispetto alle strategie pubblicitarie (di attrazione)
strategie promozionali
sterategie di spinta
(marketing push)
strategie pubblicitarie
strategia di attrazione
(marketing pull)
consumer marketing
(pull)
Marketing
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Marketing
Cap.8
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Marketing
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Definizione
Processo di vendita
Direttore vendite
dipartimenti (facenti capo al direttore vendite es. Relazioni pubblico, gest. personale)
linee di prodotto (ogni linea ha il suo responsabile facente capo al direttore marketing)
area geografica o per gruppo di clienti (pi direttori vendite per aree)
grandi clienti (personale specifico dedicato al singolo cliente key account)
Marketing
Cap.9
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nuovi prodotti
prodotti complessi
prodotti costosi
il personale di vendita svolge un ruolo
importante nel fornire informazioni
finalizzate ad eliminare dubbi, incertezze
e percezioni di rischio presenti nel
consumatore
(es. polizze assicurative, prodotti
informatici, fondi dinvestimento ecc)
Marketing
Cap.9
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Informazione: su tutte le
caratteristiche del prodotto
Persuasione: attraverso unenfasi della
differenziazione del prodotto rispetto
alla concorrenza, massimizzando le
vendite rispetto alle presentazioni,
convincendo a fare il primo acquisto,
vendendo prodotti complementari,
interessandosi alle opinioni dei
consumatori insoddisfatti
Servizi post-vendita : in questa fase il
venditore deve assicurarsi che
vengano realizzati: consegna e
istallazione in linea con le aspettative,
deve fare visite successive alla vendita
per risolvere eventuali nuovi problemi,
deve rassicurare il cliente sulla
superiorit del prodotto tramite delle
dimostrazioni pratiche.
Marketing
Cap.9
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a)
Ricerca dei potenziali clienti
b)
Pianificazione della
visita di presentazione
c)
Presentazione
d)
Risposta alle eventuali obiezioni
e)
Ottenimento dellordine /
chiusura della vendita
f)
Costruzione di un rapporto duraturo
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Marketing
Cap.9
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Lattivit di ricerca di potenziali clienti importante per il mantenimento del volume delle
vendite in quanto il cliente pu:
Cambiare fornitore
Cambiare mercato
Fallire o ritirarsi dallattivit
Essere assorbito da altre aziende
Pu consumare il prodotto solo occasionalmente
Il processo di ricerca dei potenziali clienti solitamente prevede due fasi:
Localizzazione
b)
Pianificazione della visita di presentazione
Una corretta preparazione di una visita aiuta il venditore a raggiungere i propri obiettivi,
a questo scopo per poter affrontare una visita con successo il venditore dovrebbe conoscere
approfonditamente i seguenti argomenti:
Profonda conoscenza dellazienda che rappresenta (storia e filosofia di gestione)
Perfetta conoscenza dei prodotti dal punto di vista tecnico e commerciale
Buona conoscenza dei prodotti della concorrenza e relativi punti deboli
Conoscenza del mercato in generale e dei fattori che determinano la domanda
Precisa conoscenza dellacquirente e dei suoi bisogni i base al marketing concept
Marketing
Cap.9
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Sono preparati
Credono in quello che dicono
Conoscono lo scopo della visita, e si assicurano che sia adatto alla situazione del cliente
Identificano il messaggio fondamentale e i punti chiave connessi
Conoscono linterlocutore e trattano argomenti di suo interesse
Fanno una breve sintesi allinizio della presentazione
Nel corso della presentazione ribadiscono i punti chiave della proposta
Hanno un atteggiamento flessibile e adattano la presentazione alle varie condizioni
Sono disponibili a rispondere alle domande
Ricordano che stanno effettuando una vendita e non una conversazione
d)
Sapere come e quando chiudere una vendita una delle capacit pi rilevanti di un venditore
Le linee di condotta da seguire per questo compito sono:
La richiesta di chiusura della vendita dovrebbe essere vista come una responsabilit del
venditore e non del cliente
Il venditore dovrebbe insistere, raro che il cliente dica si al primo tentativo
Il venditore insieme al cliente dovrebbe rivedere tutti i lati positivi e negativi della
chiusura della vendita
Una volta richiesta la chiusura della vendita, il venditore deve rimanere in attesa della
risposta
Dopo che il cliente ha accettato, il venditore dovrebbe assicurarlo di aver fatto la scelta
giusta
Dopo aver ottenuto lordine il venditore dovrebbe manifestare soddisfazione e
sviluppare un rapporto a lungo termine
Marketing
Cap.9
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Marketing
Cap.9
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Marketing
Cap.9
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1
Previsioni delle vendite (forecast)
La previsione vendite costituita dalla stima della quantit di prodotto
che potr essere venduta in un determinato periodo di tempo
Generalmente la previsione alle vendite riguarda il breve periodo (un anno o anche meno),
in ogni caso si possono fare anche previsioni per il lungo periodo (da uno a cinque anni)
per scopi diversi, come la gestione finanziaria, la produzione e lo sviluppo
La responsabilit della previsione del direttore marketing , ma a causa della complessit si
tende a delegare lufficio ricerca marketing o lufficio forecast
Lattivit di previsioni alle vendite utilizzata per:
Stabilire le quote di mercato
Pianificare le attivit promozionali del marketing-mix
Preventivare le spese di vendita
Coordinare la produzione, distribuzione, magazzino, personale ecc
I metodi pi comunemente usati per la previsione delle vendite sono:
Valutazioni congiunte
con la dirigenza
Analisi correlata
Marketing
Cap.9
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La determinazione dei territori e delle quote di vendita viene effettuata dal managment per
armonizzare la forza vendita rispetto alle opportunit di vendita legate al territorio
Determinazione dei territori
Attraverso una buona segmentazione geografica del territorio il mercato pu essere servito in
maniera pi efficace, inoltre attribuendo ai venditori delle aree ristrette, sar possibile
realizzare un programma di visite intensivo dedicato allo sviluppo anche dei piccoli clienti
Determinazione delle quote
Le quote di vendita (sales quota) rappresentano gli obbiettivi assegnati ai venditori.
Lassegnazione pu generare i seguenti benefici:
Le quote rappresentano degli incentivi espliciti diretti al venditore, che prevedono
gratifiche legate al raggiungimento delle stesse
Le quote rappresentano un parametro di riferimento standard per valutare i rendimenti
dei vari rappresentanti
Le quote oltre a misurare il rendimento dei venditori sono utilizzate per controllare la loro
attivit
Nel determinare le quote la direzione vendite deve tenere in considerazione tre elementi
Non tutti i territori hanno lo stesso potenziale di vendita
Non tutti i venditori hanno le stesse capacit
I compiti assegnati per territorio possono variare da un periodo allaltro
3
Analisi delle spese
Nelle previsioni relative allattivit di vendita, viene sviluppato anche il budget di
spesa nelle attivit di sostegno per le vendite
Le spese possono essere classificate come
Fisse
(es. affitti)
Semivariabili (es.retribuzione del personale)
Variabili
(es. viaggi)
Dirette
(es. riconducibili alla vendite diretta di alcuni prodotti es. campioni)
Indirette
(es. affitti e spese amministrative)
Una corretta previsione di spesa necessita anche di un efficace sistema
contabile per la rilevazione e analisi dei costi come strumento di controllo
4
Motivazione e compensazione dei venditori
Vi sono due principali tipi di compenso per la forza vendite:
Stipendio fisso (salary) e Commissione (commmision)
la commissione pu essere valutata in diversi modi:
Sul volume delle vendite per unit di prodotto, sul valore monetario delle vendite,
sulle vendite al netto delle tasse, sulle vendite eccedenti la quota, sui profitti netti
Spesso vengono combinati i vari tipi di retribuzione
Oltre ai compensi in denaro si possono utilizzare numerosi altri tipi di incentivi
es. corsi formazione gratuiti, benefits, partecipazioni agli utili, maggior tempo libero ecc..
Marketing
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Prof.
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di Stefano Rizza
Tipologie di canale
Acquisto
Vendita
Assortimento (funzione svolta dagli intermediari : Selezione riordino Accumulo
Ripartizione - Rifornimento)
Concentramento (merci in un luogo)
Finanziamento (aprire crediti per facilitare la transazione)
Gestione magazzino (mantenimento scorte)
Classificazione (in base alle quantit)
Trasporto
Assunzione di rischio (della propriet dei beni)
Ricerca di marketing (raccolta di informazioni relative al mercato)
Canale diretto (per prodotti diretti a grandi organizzazioni o per prodotti deperibili) (posta
diretta pubblicit diretta vendita su catalogo vendita telefonica vendita con
dimostrazioni)
Canale indiretto (solitamente grossisti e dettaglianti piccole aziende utilizzano
rappresentanti)
Caratteristiche del cliente del prodotto dellazienda dellambiente
Per
Per
Per
Per
Marketing
Cap.10
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Strategie di distribuzione
Canale di distribuzione
Mediatore commerciante
(merchant middleman)
Agente
(agent)
Grossista
(wholesaler)
Dettagliante
(retailer)
Broker
(broker)
Distributore
(distributor)
Jobber
(Jobber)
Agente coadiutore
(facilitatine agent)
Marketing
Cap.10
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Strategie di distribuzione
Classificazione delle attivit degli intermediari del canale
Vendita
(selling)
Assortimento
(sorting)
Accumulo (accumulation)
raggruppare merci provenienti da fonti diverse,
in ununica fornitura omogenea
Ripartizione (allocation)
suddividere una fornitura omogenea in lotti sempre pi piccoli
Rifornimento (assorting)
creazione di un assortimento di prodotti da associare agli altri
Concentramento
(concentration)
Finanziamento
(financing)
Gestione magazzino
(storage)
Classificazione
(grading)
Trasporto
(trasportation)
Assunzione di rischio
(risk-taking)
Ricerca di marketing
(marketing researc)
Marketing
Cap.10
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33
Strategie di distribuzione
Canali di distribuzione
Canale indiretto
grossisti (wholesalers)
e dettaglianti (retailers)
le aziende di piccole dimensioni
non avendo le risorse sufficienti
per organizzare una propria rete di
distribuzione utilizzeranno pi
facilmente gli
agenti di vendita
Marketing
Cap.10
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Strategie di distribuzione
Canale diretto
Produttore
Consumatore
Canale a1 stadio
Produttore
Canale a2 stadi
Produttore
Canale a2 stadi
Produttore
Dettagliante
Consumatore
Grossista
Dettagliante
Consumatore
Agenti
Dettagliante
Consumatore
Grossista
Dettagliante
Consumatore
Agenti
Produttore
Produttore
Produttore
Canale diretto
Organizzazione
Canale a1 stadio
Canale a1 stadio
Organiz.
distributrice
Organizzazione
Agenti
Organizzazione
Organiz.
distributrice
Organizzazione
Agenti
34
Marketing
Cap.10
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35
Strategie di distribuzione
Scelta dei canali di distribuzione
In molti settori si sono sviluppati nel corso del tempo dei canali di distribuzione tradizionali,
in tali settori, il produttore si limita automaticamente ad utilizzare i canali esistenti
Nel caso in cui non esistano canali di distribuzione tradizionali, la distribuzione
potrebbe essere limitata dalla disponibilit dei vari tipi di intermediari
(es. ventanni fa nellItalia nel sud non esistevano supermercati)
Anche nel caso esistano i tradizionali canali, non detto che questi siano disposti
ad effettuare la distribuzione del prodotto che lazienda vuole commercializzare
(es. sovrapposizione di prodto)
Esistono sei elementi fondamentali da tenere in considerazione nello
sviluppo di una strategia di distribuzione:
Numero di clienti
Dispersione geografica
Canali e punti vendita preferiti per gli acquisti
Modelli di consumo
Nuovi canali (es. acquisti on-line)
Caratteristiche
dellintermediario
Caratteristiche della
concorrenza
Caratteristiche dellazienda
Caratteristiche dellambiente
Disponibilit
Volont a trattare il prodotto o la linea di prodotti
Mercato geografico servito
Attivit di marketing svolte
Rischio di sviluppare conflitti
Potenzialit di sviluppare relazioni durature
Prodotti della concorrenza venduti
Condizioni finanziarie
Numero di concorrenti
Dimensioni e quote di mercato
Canali di distribuzione e strategie
Condizioni finanziarie e budget di marketing stimato
Ampiezza del mix di prodotti e delle linee di prodotti
Esperienze passate relative al canale
Attivit di marketing desiderate
Dimensioni e quota di mercato
Condizioni finanziarie e budget di marketing
Ampiezza del mix di prodotti e linea di prodotti
Strategia e obiettivi di marketing utilizzati
Esperienze passate relative al canale
Condizioni economiche
Norme e restrizioni giuridiche
Problemi politici
Differenze e cambiamenti culturali nazionali e internazionali
Cambiamenti tecnologici
Marketing
Cap.10
Stefano Rizza
36
Strategie di distribuzione
Scelta dei canali di distribuzione
La scelta dei canali pu essere ulteriormente raffinata a seconda di:
1. copertura distributiva desiderata
2. livello di controllo desiderato
3. costo totale della distribuzione
4. flessibilit del canale
1
Copertura distributiva desiderata
I prodotti necessitano di una differente distribuzione secondo le loro caratteristiche,
in base allambiente necessario per vendere il prodotto e ai bisogni e alle
aspettative dei potenziali acquirenti
distinguiamo tre tipi di copertura distributiva:
Distribuzione intensiva
(intensive distribution)
Distribuzione selettiva
(selective distribution)
Distribuzione esclusiva
(esclusive distibution)
Si cerca di ottenere il
massimo livello di copertura,
avvalendosi del maggior
numero possibile di
grossisti e dettaglianti
Gli elettrodomestici,
arredamenti e abbigliamento
di qualit vengono
solitamente distribuiti
selettivamente
Nel caso degli
elettrodomestici,
lorganizzazione del
distributore essenziale per il
successo dellattivit di
vendita
Mentre per gli arredamenti e
labbigliamento la reputazione
dellintermediario ha un ruolo
fondamentale
es. Kenwood e jeans Levis
La distribuzione di colori e
vernici solitamente utilizzano
questo tipo di distribuzione
ss. Gucci, Ferrari, Rolex
Marketing
Cap.10
Stefano Rizza
37
Strategie di distribuzione
2
livello di controllo desiderato
Quando vengono utilizzati dei canali indiretti, il produttore deve cedere in parte il
controllo della commercializzazione dei propri prodotti agli intermediari
Tuttavia i produttori cercano di mantenere un certo controllo sulla distribuzione
tramite degli strumenti indiretti:
condivisione delle spese promozionali
offerta di corsi di addestramento allattivit di vendita
offerta di sistemi operativi e sistemi contabili
sistemi di gestione del magazzino
ricerca di dati marketing e relativi allarea commerciale
3
costo totale di distribuzione
il concetto di costo totale di distribuzione derivato dalla teoria dei sistemi
il canale di distribuzione viene visto come un sistema complessivo
composto da tanti sottosistemi interdipendenti
quindi il sistema o canale dovrebbe essere concepito in modo da ridurre al minimo
i costi mantenendo inalterate le caratteristiche e le potenzialit distributive
i costi sui quali operare sono i seguenti:
spese di trasporto
spese per la gestione dellordine
costo delle transazioni non andare a buon fine
costi di gestione delle mi magazzino (immagazzinaggio, capitale
investito, tasse, assicurazioni, obsolescenza e deterioramento)
costi di confezionamento
costi per la gestione materiale delle merci
4
flessibilit del canale
Bisogna infine considerare la capacit di adattamento del produttore al
cambiamento delle condizioni esterne
Negli ultimi anni parte della popolazione si spostata dai centri cittadini alle
zone periferiche (deurbanizzazione), conseguentemente tende effettuare propri acquisti presso
i grandi centri commerciali pi che in passato
In questo caso il produttore che abbia rapporti consolidati ed esclusivi con i commercianti del
centro citt riuscir difficilmente ad adattarsi a questa nuova condizione
Marketing
Cap.10
Stefano Rizza
38
Strategie di distribuzione
Gestione del canale di distribuzione
Dal punto di vista comportamentale il canale pu essere considerato come un sistema sociale,
in quanto ogni membro interagisce cogli altri, ha una sua funzione e ha determinate
aspettative nei confronti degli altri
Nel passato il marketing tendeva a considerare canali di distribuzione soltanto dal punto di
vista competitivo, visto la presenza di operatori aventi differenti obiettivi le strategie, il
marketing focalizzava lattenzione sulle posizioni di potere, le conseguenze dei conflitti e la
risoluzione dei conflitti
Marketing di relazione
(relationship marketing)
il marketing di relazione unattivit svolta allo scopo di sviluppare e gestire relazioni
durature,che prevedono una maggiore interdipendenza, basata sulla cooperazione fra i vari
operatori del canale
E dimostrato che le reazioni durevoli allinterno del canale di distribuzione portano alla
commercializzazione dei prodotti con una migliore efficienza e da un costo pi contenuto
Sistemi verticali di marketing
(vertical marketing system)
Si tratta di canali cui membri sono legati da una forte interdipendenza, nellambito dei quali
vengono sviluppate relazioni durature e funzionali, al fine di migliorare lefficienza del sistema
I principali sistemi di marketing e verticale sono:
Sistemi
amministrati
(administered
system)
Sono simili ai sistemi
di marketing
convenzionali, si
distinguono solo per
un maggior livello di
interazione nella
pianificazione e nella
gestione delle varie
organizzazioni
Linterdipendenza
deriva dal fatto che
allinterno del canale
vi unazienda che
ha una posizione
predominante,
cosicch le altre
aziende tendono
collaborare con quella
leader per mantenere
con essa convenienti
rapporti durevoli
Sistemi contrattuali
(contractual system)
Un sistema contrattuale di marketing
prevede accordi contrattuali tra societ di
produzione e distribuzione per lo
svolgimento di specifiche attivit di
marketing, i principali sistemi di marketing
contrattuali sono:
cooperazione fra dettaglianti
(rivenditori che uniscono le proprie
risorse dacquisto al fine di ottenere un
vantaggio competitivo)
unioni di dettaglianti promosse da un
grossista (il grossista concorda con un
gruppo di dettaglianti di svolgere
determinate funzioni di marketing per
loro conto, i dettaglianti si impegnano
ad effettuare gli acquisti presso il
grossista e a vendere i prodotti ad un
prezzo uniforme)
Franchising casa madre detta affiliante
(franchisor) e azienda affiliata
(franchisee) stabiliscono dei contratti
per avviare gestire attivit.Si prevede
che nei prossimi dieci anni gli accordi di
franchising copriranno il 50% delle
vendite a dettaglio
Sistemi aziendali
(corporate system)
I sistemi aziendali
prevedono che una
singola azienda
possegga due o pi
livelli del canale di
distribuzione
integrazione a valle:
produttore che
acquista aziende di
vendita allingrosso
e al dettaglio
integrazione a
monte: grossisti e
dettaglianti che
acquistano aziende
del canale a livelli
pi alti del loro
Marketing
Stefano Rizza
39
Prof.
Marco Castellet
Sunto Marketing J Paul Peter James H Donnelly
di Stefano Rizza
Marketing
Cap.11
Stefano Rizza
40
Strategie di prezzo
Per determinare un prezzo di vendita efficace occorre considerare tre elementi fondamentali:
1. Influenze della domanda
2. Influenze dellofferta
3. Influenza dellambiente
1
Influenze della domanda
L influenza della domanda sulla determinazione del prezzo riguarda principalmente la:
natura del mercato targhet
e la
reazione dei consumatori alla fissazione o variazione del prezzo
Pertanto gli elementi da tenere in considerazione sono:
Fattori demografici
Fattori psicologici
Fattori demografici e
psicologici incidono
sullelasticit della domanda
Localizzazione di
potenziali acquirenti
Percezioni delle
variazioni di prezzo
da parte dei consumatori
A questo proposito le
domande da tenere in
considerazione sono:
Gli acquirenti considerano
il prezzo come indice di
qualit?
Gli acquirenti sono
attratti da prezzi
particolari?
Gli acquirenti considerano
il prezzo troppo alto in
relazione al prodotto
Gli acquirenti sono
interessati a un
immagine di prestigio?
Quanto sono disposti a
spendere i potenziali
acquirenti?
Marketing
Cap.11
Stefano Rizza
41
Strategie di prezzo
2
Influenze dellofferta
Le influenze dellofferta sulla determinazione del prezzo possono essere analizzate per:
Obiettivi
Costi
Prodotto
Tradizionalmente
lobiettivo delle imprese
la massimizzazione dei
profitti, spesso si tende a
considerare la
determinazione del
prezzo in linea con
questa filosofia
Per la massimizzazione
dei profitti la
determinazione del
prezzo deve considerare
una serie di obiettivi:
Remunerazione degli
investimenti (return
on investiment)
Stabilizzazione del
prezzo e del margine
Acquisizione di una
quota di mercato
Adeguamento del
prezzo alla
concorrenza o
anticipazione del
suo operato
Deperibilit : i prodotti
deperibili devono essere
commercializzati ad un prezzo
che promuova la vendita, i
prodotti sono considerati
deperibili sia da un punto di
vista fisico (es. alimentari) che
da un punto di vista della
domanda limitata in un periodo
di tempo (es. prodotti
stagionali e voluttuari, di alta
moda)
Originalit : i prodotti possono
essere classificati in base alla
loro omogeneit, questultimi
sono perfettamente
interscambiabili (es. grano o
latte) , mentre i prodotti
lavorati si differenziano per
confezione, la marca,
caratteristiche tecniche ecc..Il
marketing attraverso le
strategie di differenziazione e
posizionamento cerca di
distinguere il proprio prodotto
per praticare prezzi di vendita
pi elevati
Ciclo di vita del prodotto: in
relazione del ciclo di vita del
prodotto esisto due approcci:
politica di scrematura che
prevede un prezzo di vendita
alto in condizioni di monopolio
o domanda anelastica
politica di penetrazione che
prevede un adozione di prezzi
bassi (questa politica viene
attuata in previsione di
risposte rapide da parte della
concorrenza e nel caso in cui la
domanda influenzata
particolarmente dal prezzo
basso)
Marketing
Cap.11
Stefano Rizza
42
Strategie di prezzo
3
Influenze dellambiente
Le influenze dellambiente sulla determinazione del prezzo sono relative a tutte quelle
variabili che la direzione marketing non pu controllare, le pi importanti sono:
Attivit della concorrenza
Nel determinare o variare i prezzi occorre considerare
la concorrenza , in particolare considerare:
numero aziende concorrenti
dimensioni aziende concorrenti
Localizzazione aziende concorrenti
Condizioni di ingresso nel settore
Prodotti venduti dai concorrenti
Struttura dei costi dei concorrenti
Passate reazioni dei concorrenti alle variazioni di
prezzo
Determinazione del prezzo in base ai
prezzi della concorrenza (o di mercato)
Viene comunemente utilizzata
in caso di prodotti omogenei tra loro
e percepiti tali dai consumatori.
Questo tipo di scelta viene adottata per due motivi:
primo perch in questo modo il prezzo riflette le
conoscenze e le capacit delle aziende del settore,
secondo evita la rottura dellarmonia di prezzo generata
evitando guerre orientate al ribasso
Marketing
Cap.11
Stefano Rizza
43
Strategie di prezzo
Un modello generale per la determinazione del prezzo
Unefficace determinazione del prezzo deve tenere in considerazione diversi fattori legati a
diversi soggetti, che a seconda della situazione assumono una diversa importanza
Inoltre difficile formulare una sequenza che indichi in che ordine i vari fattori
devono essere presi in considerazione, ci nonostante sono stati proposti dei
modelli generali per la determinazione dei prezzi
Uno di questi modelli arriva alla determinazione del prezzo attraverso varie fasi,
i suoi punti di forza sono:
distinguere varie fasi specifiche pi facili da gestire
riconoscere la definizione del prezzo attraverso lintegrazione delle strategie marketing
Considerare i fattori qualitativi (domanda e concorrenza) e quantitativi (costi)
4 Marketing-mix
(marketing-mix)