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Consonants
lunga [nun] significa neve.
NOTA
Si detto che la lunghezza della vocale della sillaba non indicata nella
scrittura. Questo fatto ha portato a una certa trascuratezza
nellevidenziarne la differenza nella pronuncia, anche perch, di solito,
il significato di una parola risulta sufficientemente chiaro dal contesto.
un po quello che succede in italiano per certe parole (come psca
[frutto del pesco] e psca [azione del pescare]) dove il fatto di non aver
indicato nella scrittura la qualit (aperta o chiusa) della vocale porta in
molte regioni a non segnalarne pi la differenza nella pronuncia.
Come si rende il complemento oggetto
Il complemento oggetto (accusativo del latino) viene reso in coreano
mediante la posposizione rl [l] quando la sillaba grafica
precedente termina in vocale, o con la posposizione l [l] quando
invece termina in consonante. Esempi: yjarl la donna,
pabl il riso bollito, il cibo.
The double consonants marked with * are pronounced fortis. There is no symbol in
IPA to indicate this.
LE FRASI
UN PO DI GRAMMATICA
coreano
caratt trascrizione
.
cinesi MCR
I.P.A.
significato
[k]
quello, codesto
(ci di cui parliamo)
nara
[naa]
paese, nazione
nampyn
[nam
pjn]
marito
nun
[nun]
nun
[nun]
occhio
rl
[l]
posposizione
delloggetto
(dopo vocale)
mal
[mal]
mal
[mal]
cavallo
mkta
[mkta]
mangiare
millano
[millano]
Milano
pam
[pam]
pam
[pam]
notte
pap
[papp]
paeuda
[puda]
imparare
ayo
[ajo]
desinenza verbale
dopo vocale chiara
ajumni
[aum
i]
zia, signora
ajumma
[aum
ma]
zietta, signora
(confidenziale)
annyng
[aj]
pace, tranquillit
yang
[ja]
Yang (principio
maschile)
yo
[jo]
desinenza verbale
dopo vocale scura
es
[es]
yja
[ja]
donna
oda
[oda]
venire
uri
[ui]
noi, nostro
[l]
posposizione
delloggetto
(dopo consonante)
[m]
Yin (principio
femminile)
[i]
questo, questa
chigm
[igm]
adesso, ora
hada
[hada]
fare
hakkyo
[hakkjo]
scuola
hanguk
[hanguk]
hangung
mal
[han
gumal]
il coreano, la lingua
coreana
ANALISI
Questo della vocale eufonica un punto che ha, senza dubbio, il suo
peso, ma il fenomeno pi importante da considerare in questo caso la
trasformazione della pronuncia della (p) finale della parola pap
(riso bollito), che qui
diventa una m perch
seguita da una nasale
(anchessa una m ) in
prima posizione nella
sillaba seguente.
Attenzione: la pronuncia di
diventa una m non
perch la consonante che
segue anchessa una m, ma perch la p unocclusiva bilabiale e,
nella trasformazione in nasale, non muta il luogo di articolazione
(restando quindi bilabiale). A questo fenomeno si era gi accennato
nella prima lezione quando stata presentata la tabella delle principali
lettere dellalfabeto.
Ne risulta che la pronuncia di questa parte di frase, che significa
mangia si legge pammgyo [pammgjo], naturalmente con
laccento sullultima sillaba.
Questo fenomeno interessa le occlusive non aspirate e
laffricata non aspirata quando si trovano in posizione finale di
sillaba grafica e sono seguite da una delle nasali . In quelle
circostanze locclusiva velare [k] diventa nella pronuncia una nasale
velare [], locclusiva alveolare [t] e laffricata alveolare []
diventano una nasale alveolare [n], mentre locclusiva bilabiale [p]
diventa una nasale bilabiale [m].
Analisi della frase
, ?
Zietta, come sta?
, zietta, signora
Questa parola un appellativo con cui ci si rivolge a una donna di una
certa et, con la quale si sia in confidenza. Si pronuncia ajumma [aum
ma] (come litaliano agiumm) e si pu tradurre con zietta. Il
termine deriva infatti da che si pronuncia ajumni [aum
i] (come litaliano agiumgn) e significa zia (in origine, moglie del
fratello minore del proprio padre).
? come sta?
? annyng haseyo? il saluto confidenziale pi diffuso in
Corea, un po come il nostro Buongiorno!, o Buonasera!, o meglio
come il nostro Come va?. Lintonazione della frase interrogativa, e
qui labbiamo scritta con il punto di domanda, unusanza recente che
scimmiotta lamericano e le altre lingue occidentali. ? si
pronuncia annynghaseyo? [ajasejo?] ed formato da una prima
parte, annyng [aj], gi vista nellelenco dei nuovi vocaboli
di questa lezione, che significa pace, tranquillit. Questa una
parola sino-coreana, cio di origine cinese ma pronunciata alla coreana,
e annyng appunto la pronuncia coreana dei due caratteri cinesi .
La seconda parte del saluto appena visto la forma verbale
haseyo che deriva dal verbo hada la cui traduzione di solito
indicata con fare. Nellaspetto, questa forma verbale molto simile
al kaseyo ([Lei] va) che abbiamo visto nella prima lezione.
Cambia solo la radice verbale. Il verbo hada ha molti significati,
un po come il do dellinglese. In questo caso annynghada significa essere tranquilli, in pace. Nella pronuncia normale la
fricativa sorda iniziale h di praticamente quasi scompare, o
resta molto ridotta e sonorizzata [].
La frase , ? ha un sapore confidenziale, di amicizia
e insieme di rispetto. un saluto rivolto a una donna di una certa et,
che si conosce da tempo.
Analisi della frase
A scuola impariamo il coreano
noi
Pronunciato urinn [urinn] significa noi, oppure in quanto a noi, o
per quanto ci riguarda. La prima parola, , il pronome noi che
viene usato moltissimo in coreano. Noi italiani siamo piuttosto
individualisti e faziosi e non usiamo troppo laggettivo nostro e il
pronome noi. I coreani, al contrario, usano moltissimo il
corrispondente termine che vuol dire noi o anche nostro. In
Corea tutto nostro. Si dice il nostro paese,
casa nostra, la nostra scuola, e una donna sposata dice
addirittura nostro marito (ma il marito non dice nostra
moglie). Si veda, a questo proposito, anche la pagina Italia e Corea:
modi di pensare diversi.
La posposizione del tema, , invece, gi stata analizzata nella prima
lezione.
a scuola
Il bisillabo si pronuncia hakkyo [hakkjo] con liniziale fortemente
aspirata, significa scuola ed un termine sino-coreano, pronuncia
coreana dei due caratteri cinesi .
La posposizione , pronunciata es [es], indica azione in luogo,
oppure moto da luogo. Studiare e imparare unazione, per cui
corretto luso di questa posposizione, invece di e, visto nella prima
lezione, che esprimerebbe un semplice stato in luogo. Nella pronuncia e
nella scrittura le posposizioni si uniscono alla parola che le precede, per
cui si pronuncer [hakkjoes].
il coreano
I coreani chiamano hanguk [hanguk] il proprio paese. Il nome la
pronuncia dei due caratteri cinesi . La trascrizione MCR presenta
qui un apostrofo che serve a separare la nasale alveolare n
dallocclusiva velare g, e ci per evitare che si possa pensare che le
due lettere ng trascrivano invece la nasale velare [].
La pronuncia delle occlusive , , e dellaffricata in posizione
finale di sillaba seguita da pausa implosiva. La k finale della
parola , che si trova seguita da una nasale m nella sillaba
seguente (), cambia invece suono e si trasforma da occlusiva in
nasale. Siccome la [k] una occlusiva velare, nasalizzandosi
diventa una nasale [] velare, perch, nella nasalizzazione, il luogo
di articolazione della consonante non cambia. La pronuncia di
seguito da diventa [hangumal]
l [l] la posposizione del complemento oggetto, come
laccusativo del latino, e in questa forma viene usata dopo parole che
terminano in consonante. Dopo parole che terminano in vocale, invece,
si usa rl [l].
La pronuncia delle ultime due sillabe grafiche () marl [mal].
Ricordiamo che la lettera , quando si trova in posizione finale di
sillaba grafica ed seguita da pausa, si pronuncia come una nostra elle
(l). Quando seguita da vocale, invece, diventa una erre monovibrante
[].
Lalfabeto coreano morfo-fonematico
Considerando queste due sillabe e la loro pronuncia, notiamo che la
pronuncia differisce dalla scrittura in quanto nella scrittura abbiamo le
sillabe grafiche mar-l, mentre le sillabe fonetiche risultano
essere effettivamente ma-rl. Se il coreano seguisse nella scrittura la
suddivisione sillabica fonetica, dovremmo qui avere , cosa che
invece non avviene. La scrittura coreana volutamente non segue la
suddivisione sillabica per sillabe fonetiche perch, evidentemente, lo
scopo che il suo creatore voleva raggiungere era un altro.
Infatti, con questo artificio riesce a mantenere uniti tutti i fonemi che
costituiscono una parola (in questo caso ), mentre separa e
mantiene chiaramente distinti i morfemi, qui rappresentati dalla
posposizione delloggetto (costituita a sua volta dai fonemi, o meglio
dalle lettere ). Si capisce cos perch si sia sentito il bisogno di
creare una consonante muta (la in posizione iniziale di sillaba
grafica), che in quella posizione non pu essere definita un fonema. La
necessit di mantenere uniti gli elementi che costituiscono una parola ha
costretto il creatore dellalfabeto a ricorrere a questo stratagemma, che
soddisfaceva il principio secondo cui tutte le sillabe grafiche dovevano
iniziare per consonante, permettendo nello stesso tempo di separare la
scrittura dal suono quando ci fosse stato necessario.
Ricordiamo che i fonemi sono le unit elementari nel sistema dei suoni,
mentre i morfemi sono le unit elementari nel sistema delle forme
grammaticali, di cui fanno parte i suffissi.
[hangumal] quindi non solo difficile da pronunciare,
ma anche piuttosto difficile da spiegare.
impariamo
Abbiamo visto in precedenza che la desinenza dellindicativo nel livello
di cortesia medio yo [jo] e abbiamo anche saputo che, quando la
radice del verbo termina in vocale, questa desinenza si fonde con la
vocale della radice verbale rispettando le regole dellarmonia vocalica.
La radice verbale del verbo imparare [pu] e la vocale u
dellultima sillaba considerata scura. La vocale u della radice
verbale si fonder quindi con la vocale iniziale (eufonica) della
desinenza ~, adatta in questo caso, dando luogo al dittongo w
[w]. Ed ecco spiegato perch questo verbo, nel ricevere la desinenza
verbale yo, cambia da un ipotetico paeuyo a
paewyo.
Analisi della frase
Quella signora viene da Milano
Quella signora
Le parole qui esposte sono gi state analizzate prima. Sappiamo che si
Esercizi
Usando i vocaboli forniti in questa lezione e in quella precedente,
provate a tradurre in coreano le seguenti frasi:
1.
La zia mangia le castagne.
2.
Noi impariamo il coreano a Milano.
3.
Quella donna viene dal nostro paese.
4.
Il maestro va a scuola.
5.
Mio marito va in Corea.
3.
4.
Il maestro va a scuola.
5.
UN PO DI GRAMMATICA
t,
r,
p, p
tt
m
s
d
l
b p
-,
ch tc ch
ss n
k t p h
,j h
g
a y ya
y y
w w o y
w w w y
e
o
u
i
e a e
e
a ae e o
e i u
i
LE FRASI
poda
[poda]
vedere, guardare;
leggere
soban
[soban]
si
[i]
suffisso di rispetto
sijang
[ia]
anio
[anio]
no
wi
[wi]
[i]
iri
[ii]
itta
[itta]
?
(Lei) venuta in macchina?
~~
,
No, sono venuta in treno.
In classe
Chi sta leggendo il libro?
Gli studenti stanno leggendo il libro.
. .
Io ho il mio libro. Anche quello studente ha il suo libro.
.
Io ho messo il libro sulla scrivania.
A casa
.
Lei andata al mercato con la borsa.
Elenco dei vocaboli della lezione (29 voci)
Nei glossari dei vocaboli delle varie lezioni, le trascrizioni adottate sono
quella McCune-Reischauer (MCR) e quella dellAlfabeto Fonetico
Internazionale (I.P.A.) specifica per il coreano. Cliccando su un
carattere cinese evidenziato in blu si aprir la scheda di quel carattere,
se questo fa parte dei 1800 caratteri fondamentali per la scuola media.
coreano
caratt.
cinesi
trascrizione
significato
MCR
I.P.A.
ga
[ga]
kabang
[kaba]
borsa
kajida
[kaida]
avere, possedere
~go itta
[go itta]
kicha
[kia]
treno
nae
[n]
nu
[nu]
nugu
[nugu]
chi?;
qualcuno
to
[to]
anche
tuda
[tuda]
mettere
dl
[dl]
voi, loro
(suffisso del plurale)
tlda
[tlda]
pappda
[papp
da]
essere indaffarato,
occupato
chagi
[agi]
s stesso; il suo, il
proprio
chadongch
a
[ado
a]
automobile
chal
[al]
bene (avverbio)
chaek
[kp]
libro
chaeksan
g
[k
ssa]
scrivania, tavolo
tada
[tada]
haksaeng
[hakss]
studente
ANALISI
riferisce.
. ha il suo libro.
Lidea del possesso si pu esprimere anche con il verbo , che
significa avere, possedere. Questo verbo si comporta esattamente
come il nostro avere e viene comunemente usato nella forma del
gerundio kajigo seguito da itta.
Il termine chagi (pronunciato ciagh allitaliana) significa s
stesso, ma sta anche per suo, di s. Come si vede, adesso il libro ()
ha assunto regolarmente la posposizione l delloggetto.
Analisi della frase
Io ho messo il libro sulla scrivania.
Io
Pronunciato naega [nga] rende lidea di Sono stato io a ... e, in
questo caso, risponde alla domanda Chi ha messo il libro sulla
scrivania?. Si differenzia da , visto prima, in quanto questultimo,
che ha il senso di Per quanto mi riguarda ..., non direttamente il
soggetto di unazione.
il libro
Termine gi considerato sopra.
sulla scrivania
La parola scrivania un termine sino-coreano. La pronuncia
chaeksang la lettura coreana dei due caratteri cinesi che
significano tavolo per libri. La forma classica della scrivania coreana
usata in casa molto diversa dalla nostra. In Corea ci si siede
tradizionalmente sul pavimento, per cui i tavoli sono dei tavolini bassi e
anche la scrivania un tavolino della stessa altezza, con il piano
allincirca a 40 centimetri da terra. Per una pagina sui tavolini coreani,
detti , cliccare qui.
La parola successiva, wi, che in italiano si traduce con un avverbio
(sopra), in coreano un sostantivo. Il termine , infatti, significa
parte superiore e la presenza della posposizione dello stato in luogo
ne conferma la natura. Tenendo presente che ci che precede
specifica ci che segue, questo spezzone di frase si potrebbe tradurre
letteralmente con nella parte superiore della scrivania, che significa,
in pratica, sopra la scrivania.
ho messo
Forma del passato del verbo mettere. Per radici verbali
terminanti in , laggiunta del suffisso del passato pu dar luogo al
dittongo w (+=) o allaggiunta di una sillaba grafica
separata (+=). Per i verbi con radice monosillabica in u
frequente luso di una sillaba grafica separata per il suffisso del passato,
forse per mettere meglio in evidenza la funzione di questo suffisso che,
altrimenti, nella fusione in un dittongo tenderebbe a essere poco notato.
Considerato luso della posposizione del soggetto , che fa pensare
che sia stato prima chiesto chi avesse messo il libro sulla scrivania, la
frase si potrebbe tradurre anche con:
Sono io che ho messo il libro sulla scrivania.
Analisi della frase
Lei andata al mercato con la borsa
Lei / Quella
Nel discorso comune, laggettivo dimostrativo (quello / quella) pu
essere usato come un pronome, come succede anche in italiano. Lunica
differenza che in coreano non viene indicato il genere (si pu trattare
di un uomo o di una donna). Il che segue la solita posposizione del
soggetto. Qui labbiamo tradotto con Lei perch di solito sono le
donne che vanno a fare la spesa al mercato. non una forma
molto cortese (come non lo in italiano quella).
con la borsa
Il termine una parola di coreano puro (non deriva dal cinese), si
pronuncia kabang [kaba] e significa borsa. La posposizione
quella del complemento oggetto, mentre , che il gerundio del
verbo (portare), si pu tradurre con portando, o ancor meglio
usando un semplice con. in italiano si pu, quindi,
tradurre come abbiamo fatto qui sopra.
Come variante, in questa frase si potrebbe usare il verbo kajida
avere, possedere visto prima e sostituire la parola tlgo con
kajigo, mantenendo in pratica lo stesso significato.
andata al mercato
Il significato di sappiamo gi che mercato, la
posposizione del moto a luogo e il passato del verbo ,
andare. vorr quindi dire andato / andata al
mercato, detto in forma normale, non particolarmente cortese.
Esercizi
Usando i vocaboli forniti in questa lezione e in quelle precedenti,
provate a tradurre in coreano le seguenti frasi:
1.
(Lei) venuto dal mercato? (Usare la forma rispettosa)
2.
No, sono venuto dalla scuola. (Attenzione, qui, parlando di
s stessi, non si usa la forma rispettosa!)
3.
Chi sta mangiando?
4.
Io sto mangiando.
5.
Quella donna ha messo la borsa sul tavolino.
3.
4.
Io sto mangiando.
5.
UN PO DI GRAMMATICA
spostam.
giorno
pronuncia
significato
-3
kkkjkke
tre giorni fa
-2
kjkke
laltro ieri
-1
je
ieri
onl
oggi
+1
naeil
domani
+2
more
dopodomani
+3
klpi
+4
kglpi
num.
alla cinese
car.
hana / han
il
tul / tu
set / se
sam
net / ne
sa
tast
Nel prospetto qui sopra per i numeri da 1 a 4 sono riportate due forme,
quella pronominale (isolata) e quella appositiva (usata prima di un
sostantivo o di un classificatore).
Una curiosit: contare da 1 a 5 su una mano
Quando contiamo, noi partiamo dal pugno chiuso e poi cominciamo ad
alzare il pollice (uno), lindice (due), il medio (tre), lanulare (quattro) e
il mignolo (cinque). I coreani, invece, fanno al contrario: cominciano
con la mano aperta e poi chiudono verso linterno il pollice (uno), indi
vi chiudono sopra lindice (due), successivamente il medio (tre), poi
lanulare (quattro) e infine il mignolo (cinque).
LE FRASI
[]
per; al fine di
(dopo vocale)
more
[moe]
dopodomani
mnida
[mida]
desinenza indicativa
elevata (dopo vocale)
paek
[pkp]
100, cento
pun
[pun]
minuto
sa
[sa]
4, quattro (alla
cinese)
sagwa
[sagwa]
mela
sada
[sada]
comprare
sam
[sam]
/ ~
set
[setp ]
smnida
[smida]
desinenza indicativa
elevata (dopo
consonante)
ssada
[ssada]
essere conveniente,
a buon mercato
ssik
[ikp]
ciascuno, luno
aya toeda
[aja dwda]
ajssi
[ai]
zio, signore
(confidenziale)
aju
[au]
molto, davvero
, . .
S, ecco qua. Sono mille won.
.
Quel signore ha dato alla donna le mele.
Elenco dei vocaboli della lezione (49 voci)
Nei glossari dei vocaboli delle varie lezioni, le trascrizioni adottate sono
quella McCune-Reischauer (MCR) e quella dellAlfabeto Fonetico
Internazionale (I.P.A.) specifica per il coreano. Cliccando su un
carattere cinese evidenziato in blu si aprir la scheda di quel carattere,
se questo fa parte dei 1800 caratteri fondamentali per la scuola media.
coreano
carat trascrizione
t.
cine
MCR
I.P.A.
si
significato
kae
[k]
pezzo, unit
(classificatore
generico per oggetti)
kwasil
[kwail]
frutto, frutta
kwail
[kwail]
frutta (edibile)
je
[e]
ieri
kglpi
[kglpi]
lma
[lma]
kkkjk
ke
[kkk
kke]
tre giorni fa
ege
[ege]
a (posposizione del
dativo, per persone)
krhada
/
krtha
[khada/
kta]
ygi
[jgi]
qui
yeyo
[jejo]
krm
[km]
[o]
kjkke
[kkke]
laltro ieri
onl
[onl]
oggi
klpi
[klpi]
wn
[wn]
naeil
[nil]
domani
[]
per, al fine di
(dopo consonante)
/ ~
net/ne
[netp /ne]
4, quattro (alla
coreana)
[i]
tast
[tastp ]
5, cinque (alla
coreana)
ida
[ida]
essere (verbo
ausiliare, copula)
toeda
[twda]
andar bene
ieyo
[iejo]
, sono (dopo
consonante)
/ ~
tul / tu
[tul] / [tu]
il
[il]
chom
[om]
chuda
[uda]
chn
[n]
1000, mille
/
~
hana /
han
[hana] /
[han]
hante
[hante]
ANALISI
Esercizi
Usando i vocaboli forniti in questa lezione e in quelle precedenti,
provate a tradurre in coreano le seguenti frasi:
1.
Oggi nostra zia deve andare al mercato a comprare della
frutta. (usare la forma in )
2.
Quella donna ha comprato delle castagne. (usare la forma in
)
3.
Adesso quello studente sta mangiando una mela. (come
risposta alla domanda Che sta facendo lo studente
Tizio?)
3.
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veda la pagina dedicata.
UN PO DI GRAMMATICA
suffisso si aggiunge tale e quale dopo radici verbali che terminano per
vocale o per consonante.
Anche in questo caso, come gi accadeva per il suffisso del passato, nel
livello di cortesia medio (terminazione yo), dopo il suffisso del
futuro la desinenza sempre yo. Ad esempio, kayo
(vado) kagessyo (andr), wayo (vengo)
ogessyo (verr), paewyo (imparo)
paeugessyo (imparer), mgyo (mangio)
mkkessyo (manger), issyo (ci sono)
ikkessyo (ci sar).
Questioni di pronuncia
Nelle scorse lezioni abbiamo notato che una consonante occlusiva
(come la ) in posizione finale di sillaba grafica si trasformava, come
pronuncia, nel corrispondente suono nasale quando era seguita da una
consonante nasale ( n o m) iniziale di sillaba grafica, come nella
desinenza ~ che si pronuncia ~mnida. Oggi aggiungiamo che lo
stesso fenomeno si verifica anche quando la sillaba seguente inizia per
r che, a sua volta, si trasforma nella pronuncia in una enne, come in
pmnyul la legge. Anzi, la si trasforma in enne anche quando,
nella parola, viene dopo una o una finali di sillaba, come in
taetongnyng presidente (della repubblica) e in chimnyak
aggressione.
Il prospetto che segue illustra il fenomeno.
(seg.)
(preced.)
nn
nm
mn
mm
num.
alla coreana
alla cinese
car.
yst
(r)yuk
ilgop
chil
ydl
pal
ahop
ku
10
yl
sip
La scorsa lezione abbiamo detto che, per contare fino a cinque, i coreani
partono con la mano aperta e poi chiudono una per una le dita, partendo
dal pollice. Quando il pugno chiuso, con il pollice sotto le altre dita,
quella posizione rappresenta il cinque. E questo sistema di conteggio
adottato praticamente da tutti i coreani.
Per proseguire ora, oltre il cinque e fino al dieci contando sempre su
una mano sola, non vi pi un accordo completo. Sono stati proposti
vari metodi diversi, ma quello che risulta pi usato in assoluto il
seguente: il 6 si ottiene tirando di nuovo su il mignolo, il 7 alzando
anche lanulare, l8 alzando pure il medio, il 9 alzando anche lindice e
il 10 aprendo infine il pollice.
I multipli nella numerazione alla cinese
I numeri alla cinese e alla coreana sono in base 10, come la nostra
numerazione. Secondo la numerazione alla cinese, il multiplo del primo
livello quello rappresentato dal dieci detto sip ( ), il livello
successivo il cento (10x10) detto paek ( ), quello seguente,
come anche da noi, il mille (10x100) detto chn ( ). Per noi il
mille un multiplo importante perch noi occidentali dopo quello non
ne vediamo un altro fino al milione, che 1.000x1.000. Per gli
estremo orientali (cinesi, coreani e giapponesi) il multiplo pi
importante invece quello che viene subito dopo il mille, cio il
diecimila, ottenuto moltiplicando per 10 il 1.000. Questo ulteriore
multiplo, detto man ( ) la vera base della numerazione cinese (e
quindi anche di quella coreana), come per noi lo il mille. Per cui il
multiplo successivo non sar il nostro milione (1.000x1.000), ma il
cento milioni (10.000x10.000) che in coreano si chiama k ( ) e
quello successivo non sar il miliardo (mille milioni), ma il cho ( )
ottenuto moltiplicando per diecimila il multiplo precedente (che valeva
gi cento milioni). Ne abbiamo un numero che rappresenta esattamente
il nostro trilione, cio mille miliardi (1.000.000.000.000).
Chi desiderasse provare la scomposizione dei numeri alla maniera sinocoreana invitato ad accedere alla pagina Come si conta alla coreana
e tentare di risolvere gli esercizi posti alla fine di quella pagina.
Le date
La data in coreano viene espressa mettendo in prima posizione lanno,
in seconda posizione il mese e in terza posizione il giorno, esattamente
al contrario di quello che facciamo noi. Il 31 dicembre del 2009, che da
noi si pu scrivere 31/12/2009, diventa in coreano 2009.12.31, ovvero
2009 12 31 , dove () nyn significa anno, () wl
significa mese o luna e () il giorno o sole. A volte, per
rinforzare il concetto, si aggiunge al nome del mese la parola che
significa luna, mese: ad esempio owldare nel mese di
maggio.
Un tempo non si diceva dopo Cristo ma dopo Tangun
Un libro stampato nel 1959 che porta lindicazione della data di stampa
secondo l'era Tangun (anno 4292)
Fino a pochi decenni fa, gli anni erano contati a partire dal momento
della creazione della nazione coreana da parte del mitico fondatore
Tangun (2333 a.C. - vedere la pagina che parla delle origini), per cui, ad
esempio nella data di pubblicazione dei libri, il 1959 era ancora indicato
come il 4292 (figura a destra). Oggi si usa il calendario occidentale, ma
si festeggiano ancora le principali festivit del calendario lunare, come
limportantissima festa del raccolto Chusk (vedere la pagina
sullargomento) che cade il quindicesimo giorno dellottavo mese
cortesia basso)
Frasi nuove
Ore e minuti
[tal]
luna, mese
Presidente (della
repubblica)
taehanmin
guk
[thanming
ukp]
Repubblica di
Corea
tongan
[toan]
periodo, un certo
tempo
ttae
[tt]
tempo; momento
man
[man]
diecimila
(10.000) (vocale
lunga)
myt
[mjtp ]
quanto? quanti?
mnikka
[mikka]
desin.
interrogativa
elevata
(dopo vocale)
pan
[pan]
met, mezza
(vocale lunga)
pae
[p]
pera
pmnyul
[pmjul]
la legge
smnikka
[smi
kka]
desin.
interrogativa
elevata
(dopo
consonante)
Il 16 giugno andr in Corea.
tal
[tto
j]
Al mattino alle otto e mezza devo andare a scuola.
Le date
lera Tangun
taetongny
ng
Sono le 11 e 27
[tangi]
Adesso che ore sono?
tangi
LE FRASI
silla
[illa]
Silla (nome di un
antico stato
coreano)
sip/si
[ipp/i]
/~
sip/si
[ipp/i]
siwl
[iwl]
ottobre, decimo
mese lunare
ahop
[ahopp]
9, nove (alla
coreana)
[kp]
cento milioni
(100.000.000)
coreano
caratt.cin
esi
~~
trascrizione
significato
ydl
[jdl]
8, otto (alla
coreana)
[kess]/[gess]
suffisso del
futuro
yst
[jstp ]
6, sei (alla
coreana)
yl
[jl]
MCR
I.P.A.
kess/gess
ku
[ku]
9, nove (alla
cinese)
nyn
[jn]
anno
ojn
[on]
ta
[ta]
desinenza
dichiarativa
(livello di
ohu
[ou]
pomeridiano
(orario),
pomeriggio
wl
[wl]
mese, luna
yuwl
[ju wl]
giugno; sesto
mese
del calendario
lunare
//
yuk / nyuk
[jukp] /
[jukp]
6, sei (alla
cinese)
il
[il]
giorno (come
data); sole
ilgop
[ilgopp]
7, sette (alla
coreana)
chl
[l]
festivit,
ricorrenza
cho
[o]
mille miliardi
(1.000.000.000.0
00)
chingu
[ingu]
amico
chil
[il]
7, sette (alla
cinese)
chimnyak
[imjakp]
invasione,
aggressione
pal
[pal]
8, otto (alla
cinese)
hago
[hago]
con; assieme a; e
(congiunzione)
hangug
[hangug]
lingua coreana
ANALISI
Esercizi
Usando i vocaboli forniti in questa lezione e in quelle precedenti,
3.
4.
5.
UN PO DI GRAMMATICA
LE FRASI
corean
o
caratt trascrizione
.
cines
MCR
I.P.A.
i
significato
kangi
[kai]
lezione (universitaria)
kgi
[kgi]
l, cost
gt
[gtp ]
cosa
kyesid
a
[k(j)eid
a]
kogi
[kogi]
carne
kgt
[kgtp ]
kri
[ki ]
da quella parte l
[n]
ne
ynta
n
[jntan]
mattonella di carbone e
argilla usata per scaldare
ye
[je]
s (forma rispettosa)
ondol
[ondol]
sistema di riscaldamento
sotto il pavimento
i/e
[e]
tu
igt
[igtp ]
questa cosa, ci
[ne]
irann
[iann]
itaeri
[iti]
Italia
[ann]
chiamato, detto
(dopo vocale)
ch
[]
quello (laggi)
rann
mochi
n
[moin]
la propria madre
chgt
[gtp ]
mut
[mutp ]
che cosa?
chgi
[gi]
mul
[mul]
acqua
perari
[peai]
Ferrari (auto)
mulko
gi
[mulkko
gi]
pesci
halm
ni
[halm
i]
miguk
[migukp]
America, americano
paro
[pao]
proprio; esattamente
pang
[pa]
stanza, camera
plss
[plss]
gi; da tempo
pun
[pun]
signore, signora
(classificatore)
saram
[saam]
saengs
n
[ssn]
pesce (fresco)
sul
[sul]
sok
[sok]
~a
[a]
anida
[anida]
non essere
abji
[abi]
pap
appa
[appa]
pa (contrazione di pap)
ajik
[aikp]
(non) ancora
[]
mni
[mi]
mamma
mma
[mma]
ma (contrazione di mamma)
ANALISI
?
C la mamma?
la mamma
La parola mni [mi] si traduce con mamma. Per indicare la
mamma esiste anche il termine pi infantile mma [mma], ma i
bambini coreani usano chiamare la propria madre quasi
indifferentemente in uno o nellaltro dei modi. Ricordiamo che in
coreano non ci sono gli articoli: qui larticolo la stato aggiunto
arbitrariamente.
Per indicare la propria genitrice vi poi il termine pi formale (
) che non viene usato come vocativo dai bambini coreani, cos come
la parola madre non viene usata in quel caso dai bambini italiani.
? c?
Il livello di cortesia del verbo (esserci) usato per parlare della
mamma medio-basso. Il livello di cortesia della desinenza verbale
usata nei confronti dellinterlocutore molto basso ( come dare del tu,
un modo usato verso i bambini). Si capisce, quindi, che questa frase
viene rivolta a un bambino da una persona anziana e che la persona che
parla pu permettersi (per grado di parentela o altro) di non usare una
forma cortese nei confronti della madre di quel bambino.
Analisi della frase
, . .
S, nonna. La mamma in camera (sua).
, . S, nonna.
Laffermazione s, che normalmente , ad un livello elevato
diventa . ye [je].
Il termine halmni significa nonna e pu essere usato sia per
la propria nonna paterna, che per rivolgersi a una donna anziana in
forma rispettosa.
mamma
Il bambino, nel parlare della propria madre, usa il termine mma
[mma] (mamma) che gli pi familiare. Il termine quasi
lesatto corrispondente (anche nel suono) della nostra parola mamma
nella sua forma tronca infantile di ma.
in camera (sua).
La parola pang [pa] un termine sino-coreano, pronuncia coreana
del carattere cinese .
La casa coreana
Una casa coreana tradizionale ha di solito un cortiletto a cui si accede
attraverso un portoncino piccolo e basso, un ingressino in cui ci si toglie
le scarpe prima di entrare, una veranda col pavimento rialzato in legno,
due o tre camerette, una cucina col pavimento posto pi in basso
rispetto alle altre stanze, con un piccolo deposito per le formelle di
carbone e argilla, chiamate () usate per riscaldare e per
cucinare, e un gabinetto esterno. Le camere hanno il pavimento
riscaldato e ricoperto di carta gialla impermeabile ai gas (vedere la
pagina che parla del sistema di riscaldamento ondol ). Non c una
cantina sotto la casa, n ci sono altri piani sopra: tutto al pian terreno.
. si trova.
Questo kyesida esserci, trovarsi un verbo rispettoso usato
qui dal bambino nei confronti della propria madre, che compie lazione.
Ha praticamente lo stesso significato del verbo itta che abbiamo
visto nella terza lezione. La desinenza verbale ~mnida invece
una forma rispettosa usata verso la nonna, che una persona anziana.
Alle scuole elementari si insegna ai bambini il rispetto per i genitori e
per gli anziani, verso i quali ci si deve rivolgere con deferenza.
Analisi della frase
?
Anche tuo pap ancora in casa?
tuo
Questo aggettivo possessivo, che una contrazione di (di te), si
scrive allo stesso modo dellavverbio di affermazione (s) coreano,
ma di solito viene pronunciato in modo leggermente diverso, quasi
come un ni [ni], forse per distinguerlo meglio da quellavverbio.
anche pap
La pronuncia abjido [abido]. Lavverbio che significa
anche sempre posposto rispetto al nome a cui si riferisce, mentre da
noi lavverbio corrispondente si antepone.
Come per il termine mamma, anche la parola pap ha due forme
e che si possono tradurre rispettivamente con pap e pa
(contrazione di pap). I bambini coreani, per, li usano quasi
indifferentemente.
ancora; (non) ancora
Questo avverbio, pronunciato ajik [aikp], pu essere usato sia con un
verbo affermativo, che con un verbo negativo. Indica la continuit nel
presente e si contrappone allavverbio plss [plss] (gi) che
Esercizi
Usando i vocaboli forniti in questa lezione e in quelle precedenti,
provate a tradurre in coreano le seguenti frasi:
1.
Alle 17 (Lei) verr a casa mia? (usare una forma rispettosa)
2.
3.
S, verr.
Questa la macchina di mio padre.