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1 - PREMESSE
Lo scopo della presente memoria quello di fornire degli elementi di valutazione per
paragonare lenergia termica fornita da un impianto di teleriscaldamento e il consumo di
combustibile di un impianto convenzionale di tipo autonomo a servizio di un edificio che,
nella generalit dei casi, viene alimentato con gasolio o gas naturale. Ci a parit di
risultati finali, ovvero di calore ceduto a valle della caldaia o dello scambiatore del sistema
di teleriscaldamento allimpianto di distribuzione dellutenza.
Non si intende dimostrare che i sistemi di teleriscaldamento siano migliori di per s degli
impianti autonomi o viceversa, ma fornire delle indicazioni di base per permettere un
confronto sul piano economico2 tra i due sistemi per quello che riguarda il principale
aspetto di interesse degli utenti: il costo dellenergia termica.
Per fornire anche delle indicazioni pratiche si prende qui come riferimento la realt di
interesse della T.C.V.V.V. S.p.A., ovvero dei comuni di Sondalo e Tirano (SO).
Il documento divulgativo e quindi riprende definizioni e concetti che potranno risultare
pi che noti ai lettori esperti.
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I rendimenti istantanei sono quelli normalmente dai costruttori di caldaie. Una informazione completa
comprende anche il rendimenti a un carico parziale (cio per potenze erogate inferiori a quella massima) e le
perdite del generatore a carico nullo.
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Per questo motivo non pu essere indicato dai costruttori.
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Ovvero alle modalit con le quali per esempio lacqua calda viene distribuita negli elementi riscaldanti
(esempio: termosifoni).
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Pi il generatore sovradimensionato rispetto ai fabbisogni dellutenza, pi aumenta la frequenza dei cicli
di accensione/spegnimento. Daltronde le caldaie sono spesso largamente sovradimensionate per tenere conto
dei periodi, anche se possono molto brevi, di freddo intenso. Per superare almeno in parte queste difficolt
sono state messe a punto le caldaie modulanti, ovvero in grado di variare la loro potenza in funzione delle
reali esigenze dellimpianto.
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E possibile pensare di superare questo valore solo con luso di caldaie a condensazione installate a regola
darte e in particolari condizioni duso..
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Caso che sembrerebbe tipico per gli Utenti che optano per il servizio di solo riscaldamento.
rendimento medio di produzione varia dal 75%21 per boiler ad accumulo al 45% per boiler
ad accumulo di vecchia concezione.
Nel caso di generatori combinati riscaldamento/acqua calda sanitaria a gasolio ad
accumulo nei periodi di non attivazione del riscaldamento il basso fattore di carico e le
perdite di accumulo determinano rendimenti ancora inferiori intorno al 40% o meno.
Situazioni anche meno favorevoli si riscontrano nei periodi di non attivazione del
riscaldamento nel caso di impianti centralizzati con unico generatore per servizio
riscaldamento e acqua calda sanitaria.
Caso dei generatori di acqua calda sanitaria di tipo C (camera stagna senza fiamma pilota).
A fronte di consistenti investimenti (da attribuire normalmente in buona parte alla realizzazione delle reti)
il teleriscaldamento offre, da un punto di vista generale, i seguenti vantaggi:
possibilit di utilizzare diversi combustibili e in particolare quelli pi economici. Il teleriscaldamento
quindi pi flessibile nei confronti del mercato dei combustibili; la diretta conseguenza il contenimento
dei costi di produzione e una maggiore stabilit dei medesimi nel tempo;
possibilit di utilizzare combustibili rinnovabili producibili localmente (come il caso della TCVVV
S.p.A.);;
possibilit di produrre energia elettrica in co-generazione, conseguendo rendimenti energetici
complessivi molto interessanti e contenendo limpatto ambientale;
creazione di lavoro specializzato e probabilmente di una maggiore consapevolezza sui temi energetici e
ambientali da parte degli utenti;
possibilit di offrire dei servizi aggiuntivi mirati al contenimento del consumo energetico.
A fronte di questi vantaggi, la tecnica del teleriscaldamento richiede, come detto, notevoli investimenti e una
oculata pianificazione e un costante impegno da parte degli addetti ai lavori.
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Con eccezione di quelli a biomassa che se di qualit sono in genere costosi. Lo stesso discorso vale per le
caldaie a condensazione.
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vale che:
Energia fornita dallo scambiatore TLR25 x Rsc= Energia fornita dalla caldaia = Energia fornita26
= EF
EF = ER + EACS
COMB = ER / (RmsR x PCI) + EACS / (RmsA x PCI)
Si introduce il rendimento dello scambiatore del TLR in quanto la lettura dellenergia fornita dal sistema
effettuata a monte dello scambiatore stesso, mentre il prelievo di energia viene effettuata a valle. Occorre
quindi considerare le relative dissipazioni di calore che in istallazioni effettuate a regola darte (tubazioni e
scambiatori isolati) sono molto contenute e dellordine dello 0,5%. In questa sede si considerano, sempre per
essere prudenti nei confronti del TLR, perdite medie pari all1,5%.
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Cio quella fatturata.
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Si considera quindi lenergia fornita immediatamente a valle della caldaia o dello scambiatore e non si
tiene quindi conto della realt formata dal sistema di distribuzione del calore e dalledificio.
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Si considera una utenza media.
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A esempio: nel corso dellesercizio 2008 la rete di Tirano della TCVVV S.p.A. ha consegnato in totale
36.647.934 kWh e di questi 5.687.382 kWh sono attribuibili alla produzione di acqua calda sanitaria (ottenuti
estrapolando il calore consegnato da maggio ad agosto 1.895.794 kWh sui 12 mesi). Per la rete di
Sondalo, sempre per lesercizio 2008, le due entit sono risultate rispettivamente pari a 15.124.680 kWh e
2.394.531 kWh. Nel primo caso (Tirano) lincidenza dellACS quindi del 15,5%, nel secondo caso
(Sondalo) del 15,8%. Considerando che circa il 75% degli utenti della TCVVV (827 su 1106) usufruiscono
del servizio, lincidenza della ACS del 15% considerata nellesempio di calcolo conseguentemente
sottostimata e quindi i consumi di gasolio ancora superiori. Si preferisce comunque mantenere questa
impostazione.
RmsA = 50% (0,500 produzione di acqua calda sanitaria con la caldaia a gasolio
utilizzata per il riscaldamento29);
Quindi la reale conversione che si dovrebbe considerare per una comparazione tra TLR e
caldaia a gasolio per riscaldamento e produzione ACS in termini prudenziali31 nei
confronti del TLR la seguente:
1 kWh fatturato dal TLR = 0,128 litri di gasolio32,33
(1)
o
1 litro di gasolio = 7,81 kWh fatturato dal TLR
(2)
Si ricorda che le relazioni (1) e (2) sono valide per confrontare lenergia fatturata dal TLR
con le prestazioni (in termini di consumo di combustibile e kWh forniti) di un sistema
autonomo basato su una caldaia combinata riscaldamento/acqua sanitaria a gasolio.
In questo caso, il periodo di attivazione del generatore deve essere suddiviso tra servizio
combinato nel periodo invernale e servizio solo per acqua calda sanitaria nel periodo di
non attivazione del riscaldamento pari a circa 6 mesi/anno nel Nord Italia. Nel periodo di
non attivazione del riscaldamento si ha una drastica caduta del fattore di carico del
generatore con conseguente forte calo del rendimento. Tutto ci dimostrabile con
simulazioni.
Potrebbe essere interessante notare anche che:
1 kWh fornito dal TLR = 0,42 kg di legna ben essiccata utilizzata in caldaia domestica34
In termini di legna tagliata da pochi mesi e utilizzata in caldaie ordinarie occorre
incrementare lindice ad almeno 0,60 kg/kWh fornito dalla rete di TLR.
In termini economici, poi, assumendo le seguenti abbreviazioni:
Ctrl: costo unitario del kWh termico fornito dal TLR;
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Si considera quindi un sistema combinato ove la caldaia a gasolio mantiene a temperatura un boiler ACS.
Il rendimento selezionato non tiene conto delle perdite di distribuzione dellACS ma solo di quelle di
produzione, in modo da rendere comparabili i due sistemi (TLR e caldaia).
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Nel caso che i 100.000 kWh fossero destinati tutti ai fini del riscaldamento (situazione che interessa il 25%
delle utenze del TLR) il consumo si abbasserebbe a 11.765 litri (-8%);
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Ovvero considerando prestazioni elevate per la caldaia a gasolio e che quindi non esaltano le prestazioni
del TLR.
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La stessa relazione vale in termini di m3 di gas naturale.
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0,118 litri nel caso di solo riscaldamento.
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Legna al 25% di umidit quindi stagionata almeno due anni e considerando la relativa utilizzazione in
caldaie a biomassa idonee per uso civile performanti.
MAN: costo annuo medio di manutenzione della caldaia (comprensivo anche delle
operazioni previste dalla legislazione);
AMM: quota annua di ammortamento del maggior costo della centrale termica rispetto
allallaccio al TLR;
EE: consumo di energia elettrica annuo della caldaia (kWh/anno);
CE: costo unitario energia elettrica (/kWh);
CC: costo unitario del combustibile (nel caso del gasolio, /litro);
risulta che il costo del servizio dei due sistemi sono forniti dalle seguenti relazioni:
Costo del calore prodotto dal TLR = Energia fornita dal TLR x Ctlr (/anno)
Costo del calore prodotto dalla caldaia = MAN + AMM + EE x CE + COMB x CC
(/anno)
Per esempio, considerando i valori sopra calcolati e considerando:
Energia fornita dal TLR = 100.000 kWh/anno per TLR e caldaia;
Ctrl = 0,10359 /kWh35;
MAN = 3 /kW per anno36. Con FE = 100.000 kWh si considera una caldaia di 60
kW37 resi, quindi MAN = 180 /anno;
AMM = 038;
EE: 400 kWh/anno39;
CE: 0,25 /kWh;
COMB = 12.805 litri/anno ;
CC: 0,988 /litro40 (gasolio);
risulta che:
TLR = 100.000 kWh x 0,10359 /kWh = 10.359 /anno
Caldaia = 180 + 0 + 400 kWh x 0,25 /kWh + 12.805 litri x 0,988 /litro = 12.931
/anno.
Si noti che lenergia termica fornita dalla caldaia costa 0,12931 /kWh41 e che il pareggio
economico tra i due servizi si raggiunge con un costo del gasolio pari a 0,787 /litro.
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Attuale costo del kWh del calore fornito dalla TCVVV S.p.A., ovvero dopo gli aumenti che hanno
interessato la stagione di riscaldamento in corso.
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Esempio: 300 /anno per una caldaia da 100 kW; 90 per una caldaia da 30 kW.
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Fattore di carico del 40% circa.
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Si considera un impianto esistente e quindi la propensione dellutente a non considerare questa voce.
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Si considera una potenza installata di circa 200 W e un funzionamento della caldaia di circa 2.000 h/anno
(includendo anche la produzione di acqua sanitaria nel periodo estivo). Nel caso di nuova installazione si
dovrebbe porre AMM = 1.000 /anno, considerando necessario un maggiore investimento di centrale di
10.000 , un periodo di ammortamento di 15 anni e lapplicazione dei comuni tassi di interesse.
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Camera di Commercio di Sondrio, rilevazioni del 31/1/2009 e relativo a consegne tra 10 e 20.000 litri e
tenendo conto della agevolazione prevista per le zone montane (1,117 /litro 0,129 /litro = 0,988 /litro).
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kWh fornito dal TLR.
Quindi la reale conversione che si dovrebbe considerare per una comparazione tra TLR e
caldaia a condensazione per riscaldamento mediante termosifoni e produzione ACS in
termini prudenziali nei confronti del TLR la seguente:
1 kWh fatturato dal TLR = 0,113 litri di gasolio51 = 0,155 litri di GPL
(3)
o
1 litro di gasolio = 8,87 kWh fatturato dal TLR
(4)
(5)
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Si fa quindi riferimento al gas naturale di rete (ove esiste). Nel caso si considerasse il GPL si consideri
(vedere Paragrafo 3) che 1 litro di GPL = 0,725 litri di gasolio).
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Si ipotizza un buon rendimento medio di produzione identico a quello dei sistemi di accumulo a gas di tipo
C.
51
La stessa relazione vale in termini di m3 di gas naturale.
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Quindi la reale conversione che si dovrebbe considerare per una comparazione tra TLR e
caldaia a condensazione per riscaldamento mediante panelli radianti e produzione ACS ,
in termini prudenziali nei confronti del TLR, la seguente:
1 kWh fatturato dal TLR = 0,105 litri di gasolio54 = 0,144 litri di GPL
(6)
o
1 litro di gasolio = 9,55 kWh fatturato dal TLR
(7)
(8)
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7 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
Nelle condizioni tipiche degli impianti di TLR a biomasse si pu indicare, come concreti
riferimenti di calcolo le seguenti relazioni:
1 kWh fatturato dal TLR = 0,128 litri di gasolio o m3 di gas per gli impianti tradizionali
1 kWh fatturato dal TLR = 0,113 litri di gasolio57 = 0,155 litri di GPL per gli impianti a
condensazione collegati a sistemi a termosifoni
1 kWh fatturato dal TLR = 0,105 litri di gasolio58 = 0,144 litri di GPL per gli impianti a
condensazione collegati a sistemi a pannelli radianti a bassa temperatura
Tuttavia un confronto economico tra teleriscaldamento e impianti autonomi deve tenere
conto anche dei maggiori costi di gestione di questi ultimi per via delle esigenze di
manutenzione e consumo di energia elettrica. In aggiunta, bisognerebbe considerare anche
lammortamento degli impianti per via dei maggiori costi di investimento (che aumentano
nel caso degli impianti a condensazione).
Per esempio, con riferimento al mese di gennaio 2009, lenergia fornita dalla TCVVV
S.p.A. costa allutente privato 0,10359 /kWh.
La stessa energia termica fornita da una caldaia a gasolio di tipo convenzionale in buona
efficienza costerebbe 0,12931 /kWh (25% in pi) senza tenere conto dei maggiori
investimenti di centrale e per lutente finale il pareggio tra costo del teleriscaldamento e
soluzione autonoma a gasolio si raggiungerebbe con un costo di questultimo pari a 0,787
/litro (attualmente pari a 0,988 /litro).
Considerando il maggiore costo di centrale59, lenergia termica fornita dalla caldaia
costerebbe 0,13931 /kWh (34% in pi) e il pareggio tra i due servizi si conseguirebbe con
un costo del gasolio pari a 0,709 /litro.
Si noti come, in questultimo caso, il servizio di teleriscaldamento potrebbe essere
competitivo anche con il gas naturale di rete, se fosse disponibile.
Lutilizzo di caldaie a condensazione ridurrebbe le differenze sul piano economico - di
non oltre il 15% nel migliore dei casi.
Tuttavia, il giudizio sui sistemi autonomi e sul sistema di teleriscaldamento non deve
basarsi sul mero confronto di indici economici basati sui combustibili fossili, peraltro
molto volatili nel tempo, ma piuttosto basarsi su considerazioni di medio-lungo periodo
che considerino altri fattori come:
il reale risparmio energetico e il livello di impatto ambientale;
le opportunit offerte al territorio sia in termini di lavoro che di prospettive socioeconomiche.
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Per via della necessit di espellere i gas di combustione che sono pi freddi.
La stessa relazione vale in termini di m3 di gas naturale.
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La stessa relazione vale in termini di m3 di gas naturale.
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Cio considerando anche il maggiore investimento richiesto dallinstallazione della caldaia tradizionale da
parte dellutente rispetto al semplice allaccio alla rete di teleriscaldamento.
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