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I licenziamenti

Lentrata in vigore del decreto stabilisce anche una nuova disciplina dei licenziamenti individuali e
collettivi, valida, cos come per le assunzioni, soltanto per i lavoratori assunti in seguito allentrata in
vigore. Per quelli assunti precedentemente valgono le norme precedenti.
Nel caso di licenziamenti discriminatori e nulli intimati in forma orale, rimane la reintegrazione nel
posto di lavoro. Stessa situazione nel caso di licenziamenti disciplinari, ma soltanto nel caso in cui
venga accertata linsussistenza del fatto materiale contestato.
Entra in vigore per i nuovi licenziamenti la regola del risarcimento in misura, cio di due mensilit per
ogni anno di anzianit di servizio, con un minimo di 4 mesi e un massimo di 24. Inoltre viene introdotta la
conciliazione facoltativa incentivata: in caso di licenziamento, per evitare di andare in giudizio, il
datore di lavoro pu offrire una somma di denaro esente da imposizione fiscale e contributiva equivalente
a un mese per ogni anno di servizio, con un minimo di 2 mesi e un massimo di 28.
Nel caso di licenziamenti collettivi invece, il decreto stabilisce che in caso di violazione delle procedure
(art. 4, comma 12, legge 223/1991) o dei criteri di scelta (art. 5, comma 1), si applica sempre il regime
dellindennizzo monetario che vale per gli individuali (minimo 4 mesi, massimo 24).

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