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dellinfermiere
Capo I
TITOLO I
OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE
L'infermiere il
Art. 1 - Definizione professionista sanitario
Il Codice di Deontologia Medica contiene
responsabile dell'assistenza
principi e regole che il medico-chirurgo e
infermieristica.
l'odontoiatra, iscritti agli albi professionali
Articolo 2
L'assistenza infermieristica dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri, di seguito indicati con il termine
servizio alla persona, alla
famiglia e alla collettivit. Si di medico, devono osservare nell'esercizio
realizza attraverso interventi della professione.
Il comportamento del medico anche al di
specifici, autonomi e
fuori dell'esercizio della professione, deve
complementari di natura
essere con sono al decoro e alla dignit della
intellettuale, tecnicostessa, in armonia con i principi di
scientifica, gestionale,
solidariet, umanit e impegno civile che la
relazionale ed educativa.
ispirano.
Articolo 3
Il medico tenuto a prestare la massima
La responsabilit
collaborazione e disponibilit nei rapporti
dell'infermiere consiste
nellassistere, nel curare e nel con il proprio Ordine professionale.
Il medico tenuto alla conoscenza delle
prendersi cura dellapersona
norme del presente Codice e degli
nel rispetto della vita, della
orientamenti espressi nelle allegate linee
salute, della libert e della
guida, la ignoranza dei quali, non lo esime
dignit dell'individuo.
dalla responsabilit disciplinare.
Articolo 4
L'infermiere presta assistenza Il medico deve prestare giuramento
professionale.
secondo principi di equit e
Art. 2 - Potest e sanzioni disciplinari giustizia, tenendo conto dei
L'inosservanza dei precetti, degli obblighi e
valori etici, religiosi e
culturali, nonch del genere e dei divieti fissati dal presente Codice di
Deontologia Medica e ogni azione od
delle condizioni sociali della
omissione, comunque disdicevoli al decoro o
persona.
al corretto esercizio della professione, sono
Articolo 5
punibili dalle Commissioni disciplinari con le
Il rispetto dei diritti
fondamentali dell'uomo e dei sanzioni previste dalla legge.
principi etici della professione Le sanzioni, nell'ambito della giurisdizione
disciplinare, devono essere adeguate alla
condizione essenziale per
gravit degli atti.
l'esercizio della professione
Il medico deve denunciare all'Ordine ogni
infermieristica.
iniziativa tendente ad imporgli
Articolo 6
comportamenti non conformi alla
L'infermiere riconosce la
deontologia professionale, da qualunque
salute come bene
parte essa provenga.
Articolo 1
TITOLO II
DOVERI GENERALI DEL MEDICO
CAP. I
Libert, indipendenza e dignit della
professione
Art. 3 - Doveri del medico Capo II
Dovere del medico la tutela della vita, della
Articolo 7
salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo
Linfermiere orienta la sua
dalla sofferenza nel rispetto della libert e
azione al bene dell'assistito di della dignit della persona umana, senza
cui attiva le risorse
distinzioni di et, di sesso, di etnia, di
sostenendolo nel
religione, di nazionalit, di condizione
raggiungimento della
sociale, di ideologia, in tempo di pace e in
maggiore autonomia
tempo di guerra, quali che siano le condizioni
possibile, in particolare,
istituzionali o sociali nelle quali opera.
quando vi sia disabilit,
La salute intesa nell'accezione pi ampia
svantaggio, fragilit.
del termine, come condizione cio di
Articolo 8
benessere fisico e psichico della persona.
Linfermiere, nel caso di
Art. 4 - Libert e indipendenza della
conflitti determinati da
professione diverse visioni etiche, si
L'esercizio della medicina fondato sulla
impegna a trovare la
libert e sull'indipendenza della professione
soluzione attraverso il
che costituiscono diritto inalienabile del
dialogo. Qualora vi fosse e
medico.
persistesse una richiesta di
Il medico nell'esercizio della professione deve
attivit in contrasto con i
attenersi alle conoscenze scientifiche e
principi etici della professione ispirarsi ai valori etici della professione,
e con i propri valori, si avvale assumendo come principio il rispetto della
della clausola di coscienza,
vita, della salute fisica e psichica, della
facendosi garante delle
libert e della dignit della persona; non deve
prestazioni necessarie per
soggiacere a interessi, imposizioni e
lincolumit e la vita
suggestioni di qualsiasi natura.
dellassistito.
Il medico deve operare al fine di
Articolo 9
salvaguardare l'autonomia professionale e
Linfermiere, nell'agire
segnalare all'Ordine ogni iniziativa tendente
professionale, si impegna ad
a imporgli comportamenti non conformi alla
operare con prudenza al fine
deontologia professionale.
di non nuocere.
Art. 5 - Educazione alla salute e rapporti con
Articolo 10
l'ambienteL'infermiere contribuisce a
Il medico tenuto a considerare l'ambiente
rendere eque le scelte
nel quale l'uomo vive e lavora quale
allocative, anche attraverso
fondamentale determinante della salute dei
l'uso ottimale delle risorse
cittadini.
disponibili.
A tal fine il medico tenuto a promuovere
Capo III
Articolo 11
L'infermiere fonda il proprio
operato su conoscenze
validate e aggiorna saperi e
competenze attraverso la
formazione permanente, la
riflessione critica
sull'esperienza e la ricerca.
Progetta, svolge e partecipa
ad attivit di formazione.
Promuove, attiva e partecipa
alla ricerca e cura la
diffusione dei risultati.
Articolo 12
Linfermiere riconosce il
valore della ricerca,
dellasperimentazione clinica e
assistenziale per levoluzione
delle conoscenze e per i
benefici sullassistito.
Articolo 13
L'infermiere assume
responsabilit in base al
proprio livello di competenza
e ricorre, se necessario,
all'intervento o alla
consulenza di infermieri
esperti o specialisti. Presta
consulenza ponendo le
proprie conoscenze ed abilit
a disposizione della comunit
professionale.
Articolo 14
Articolo 15
Linfermiere chiede
formazione e/o supervisione
rifiuto stesso.
Le prescrizioni e i trattamenti devono essere
ispirati ad aggiornate e sperimentate
Articolo 26
acquisizioni scientifiche tenuto conto dell'uso
L'infermiere assicura e tutela appropriato delle risorse, sempre
la riservatezza nel
perseguendo il beneficio del paziente secondo
trattamento dei dati relativi
criteri di equit.
allassistito. Nella raccolta,
Il medico tenuto a una adeguata conoscenza
nella gestione e nel passaggio della natura e degli effetti dei farmaci, delle
di dati, si limita a ci che
loro indicazioni, controindicazioni,
attinente allassistenza.
interazioni e delle reazioni individuali
Articolo 27
prevedibili, nonch delle caratteristiche di
L'infermiere garantisce la
impiego dei mezzi diagnostici e terapeutici e
continuit assistenziale anche deve adeguare,
contribuendo alla
nell'interesse del paziente, le sue decisioni ai
realizzazione di una rete di
dati scientifici accreditati o alle evidenze
rapporti interprofessionali e
metodo logicamente fondate. Sono vietate
di una efficace gestione degli l'adozione e la diffusione di terapie e di
strumenti informativi.
presidi
Articolo 28
diagnostici non provati scientificamente o
L'infermiere rispetta il
non supportati da adeguata sperimentazione
segreto professionale non solo e
per obbligo giuridico, ma per documentazione clinicoscientifica, nonch di
intima convinzione e come
terapie segrete.
espressione concreta del
In nessun caso il medico dovr accedere a
rapporto di fiducia con
richieste del paziente in contrasto con i
l'assistito.
principi di scienza e coscienza allo scopo di
Articolo 29
compiacerlo, sottraendolo alle sperimentate
L'infermiere concorre a
ed efficaci cure disponibili.
promuovere le migliori
La prescrizione di farmaci, sia per indicazioni
condizioni di sicurezza
non previste dalla scheda tecnica sia non
dell'assistito e dei familiari e ancora autorizzati al commercio, consentita
lo sviluppo della cultura
purch la loro efficacia e tollerabilit sia
dellimparare dallerrore.
scientificamente documentata.
Partecipa alle iniziative per la In tali casi, acquisito il consenso scritto del
gestione del rischio clinico.
paziente debitamente informato, il medico si
Articolo 30
assume la responsabilit della cura ed
L'infermiere si adopera
tenuto a monitorarne gli effetti.
affinch il ricorso alla
obbligo del medico segnalare
contenzione sia evento
tempestivamente alle autorit competenti, le
straordinario, sostenuto da
reazioni avverse eventualmente comparse
prescrizione medica o da
durante un trattamento terapeutico.
documentate valutazioni
Art. 14 - Sicurezza del paziente e prevenzione
assistenziali.
del rischio clinico
Articolo 31
L'infermiere si adopera
affinch sia presa in
considerazione l'opinione del
minore rispetto alle scelte
assistenziali, diagnosticoterapeutiche e sperimentali,
tenuto conto dell'et e del suo
grado di maturit.
Articolo 32
L'infermiere si impegna a
promuovere la tutela degli
assistiti che si trovano in
condizioni che ne limitano lo
sviluppo o l'espressione,
quando la famiglia e il
contesto non siano adeguati
ai loro bisogni.
Articolo 33
Articolo 34
Articolo 35
Articolo 36
a darne comunicazione ai
responsabili professionali
della struttura in cui opera o a
cui afferisce il proprio
assistito.
TITOLO IV
RAPPORTI CON I COLLEGHI
CAPO I
Rapporti di collaborazione
Art. 58 - Rispetto reciproco Il rapporto tra medici deve ispirarsi ai
principi di corretta solidariet, di reciproco
rispetto e di considerazione della attivit
professionale di ognuno.
Il contrasto di opinione non deve violare i
principi di un collegiale comportamento e di
un civile dibattito.
Il medico deve assistere i colleghi senza fini
di lucro salvo il diritto al ristoro delle spese.
Il medico deve essere solidale nei confronti
dei colleghi risultati essere ingiustamente
accusati.
Art. 59 - Rapporti con il medico curante Il medico che presti la propria opera in
situazioni di urgenza o per ragioni di
specializzazione a un ammalato in cura presso
altro collega, previo consenso dell'interessato
o del suo legale rappresentante, tenuto a
dare comunicazione al medico curante o ad
altro medico eventualmente indicato dal
paziente, degli indirizzi diagnosticoterapeutici attuati e delle valutazioni cliniche
relative, tenuto conto delle norme di tutela
della riservatezza.
Tra medico curante e colleghi operanti nelle
strutture pubbliche e private, anche per
assicurare la corretta informazione
all'ammalato, deve sussistere, nel rispetto
dell'
autonomia e del diritto alla riservatezza, un
rapporto di consultazione, di collaborazione e
di informazione reciproca al fine di garantire
coerenza e continuit diagnosticoterapeutica.
La lettera di dimissione deve essere
indirizzata, di norma tramite il paziente, al
medico curante o ad altro medico indicato dal
paziente.
CAPO II
Consulenza e consulto
Art. 60 - Consulenza e consulto Qualora la complessit del caso clinico o
l'interesse del paziente esigano il ricorso a
specifiche competenze specialistiche
diagnostiche e/o terapeutiche, il medico
curante deve proporre il consulto con altro
collega o la consulenza presso idonee
strutture di specifica qualificazione, ponendo
gli adeguati quesiti e fornendo la
documentazione in suo possesso.
In caso di divergenza di opinioni, si dovr
comunque salvaguardare la tutela della salute
del paziente che dovr essere adeguatamente
informato e le cui volont dovranno essere
rispettate.
I giudizi espressi in sede di consulto o di
consulenza devono rispettare la dignit sia
del curante che del consulente.
Il medico, che sia di contrario avviso, qualora
il consulto sia richiesto dal malato o dai suoi
familiari, pu astenersi dal parteciparvi,
fornendo, comunque, tutte le informazioni e
l'eventuale documentazione relativa al caso.
Lo specialista o consulente che visiti un
ammalato in assenza del curante deve fornire
una dettagliata relazione diagnostica e
l'indirizzo terapeutico consigliato.
CAPO III
Altri rapporti tra medici
Art. 61 - Supplenza Il medico che sostituisce nell'attivit
professionale un collega tenuto, cessata la
supplenza, a fornire al collega sostituito le
informazioni cliniche relative ai malati sino
allora assistiti, al fine di assicurare la
continuit terapeutica.
CAPO IV
Attivit medico-legale
Art. 62 - Attivit medico- legale L'esercizio dell'attivit medico legale
fondato sulla correttezza morale e sulla
consapevolezza delle responsabilit eticogiuridiche e deontologiche che ne derivano e