Professional Documents
Culture Documents
.l!lti4'
!61
. . f.ttitl.l
SOMMARIO
13
I. TERRA INCOGNITA
23
II. I PIONIERI DELLA RISCOPERTA
35
III. NEL PAESE DEL GRIFONE
61
IV . I L MAGO D I CNOSSO
95
V. STILE MINOICO O MODERN STYLE?
1 13
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
L'isola dei miti
Ritratto di un popolo
Scritture cretesi
Artisti cretesi nel regno dei faraoni
Gli scavi della Scuola italiana
La "villa di Arianna" per Sir Arthur
La nuova valle di Cnosso
Visita al Museo di Iraklion
150
APPARATI
Cronologia
Indice delle illustrazioni
Indice dei nomi
Bibliografia
CNOSSO
E
CJ 3'i. t8 Fil t0
LA CIVILT MINOICA
Alexandre Farnoux
UNIVERSALE ELECTA/GALLIMARD
STORIA E CIVILT
13
I. TERRA INCOGNITA
"
A secolo, le potenze
ll'inizio del XIX
occidentali hanno
dimenticato Creta.
L'attenzione che la
Repubblica di Venezia
ha dedicato a
quest'isola ormai
solo un lontano ricordo.
Fino ad allora, non
esisteva una valida
cartina dell'isola.
A fronte, veduta
di Candia nel 1 483 ;
a fianco, carta di
Buondelmonti, 1442.
14 TERRA INCOGNITA
L'isola dimenticata
Nel XIX secolo Creta quasi dimenticata
dagli europei. Pochi viaggiatori vi si sono
avventurati: il fiorentino Cristoforo
Buondelmonti nel XV secolo, il
francese Pierre Belon nel XVI secolo,
inviato in Oriente da re Francesco I
e, nel XVIII secolo, l'inglese Richard
Pococke e il francese Claude Savary.
Di fatto il mondo moderno
conosce l'isola solo attraverso
i resoconti degli autori antichi.
L'immagine che ne emerge
ambigua: Creta l'isola dove
cresciuto Zeus, ma anche quella
dove si trova il toro contro cui Eracle
TESEO E IL MINOTAURO
15
in dall'Antichit,
Creta terra di
leggende. La potenza
di Minasse non ha
lasciato buoni ricordi,
e il Minotauro il
simbolo dell'ingiustizia
e della crudelt della
legge del pi forte, che
l'eroe ateniese Teseo
viene a combattere
nel labirinto.
16
TERRA INCOGNITA
er molto tempo,
L'ANTICHIT MISTERIOSA
17
e monete raccolte
dai viaggiatori
illustrano spesso
celebri leggende
cretesi: ne un
esempio questa (sotto,
incisione di Pashley),
coniata nell'antica
citt di Cnosso, che
rappresenta il
Minotauro e il
labirinto.
18
TERRA INCOGNITA
L popolare appassiona
'artigianato
alcuni viaggiatori,
che ne fanno brevi
descrizioni o disegni;
il caso di questi
pescatori di spugne
nella parte orientale
dell'isola, visti da
Spratt (a fianco).
19
XIX secolo,
N a Megal.o Kastro
el
20
TERRA INCOGNITA
Terra di contrasti
Ma questo Oriente sconcerta. I cristiani ortodossi
convertiti all'Islm non capiscono n il turco n
l'arabo, bevono vino in abbondanza, a volte hanno
persino ricevuto in segreto battesimo e nome greci.
All'inizio del secolo, un viaggiatore scrive: "Si ha
la sensazione che questo paese prometta spettacoli
molto diversi: il palazzo di Minosse e i bastioni
veneziani, il Cristianesimo e l'Islm, la questione
fenicia e la questione d'Oriente, arte, religione,
politica, storia: tutto si mescola e incita lo spirito
a confuse fantasticherie". n popolo cretese, ridotto
alla miseria e all'oppressione, suscita ben presto
la compassione degli stranieri, che fanno a gara
per denunciare le atrocit dei turchi.
n viaggio riserva spesso brutte sorprese e resta
un'avventura rischiosa per quasi tutto il secolo:
la malaria endemica in alcune regioni, le strade
sono poco sicure e maltenute. Ancora nel 1 907
occorrono undici ore e mezzo a cavallo per compiere
il tragitto da Candia a Festo. Per non parlare delle
autorit ottomane capricciose e imprevedibili, della
popolazione cretese selvaggia e spesso diffidente.
Un'isola in fermento
La mancanza di interesse dei viaggiatori occidentali
per questa regione si spiega soprattutto con
l'instabilit politica locale nel corso
dell'Ottocento. Mentre la Grecia
indipendente dal 1 830, Creta resta
ancora parte dell'Impero otton;tano,
nonostante i disordini e le
insurrezioni che si susseguono dal
1821 al 1 898, anno dell'autonomia.
La repressione sanguinosa, seguita
alla rivolta dei cretesi contro il
potere della Sublime Porta,
strappa un grido a Victor
Hugo, che nel 1 867
pubblica questo appello
sul giornale belga
"L'Orient": "Perch
LIBERT O MORTE
21
el novembre
dell866 il
monastero di Arkidi
!nella parte occidentale
dell'isola), luogo di
raduno del Comitato
rivoluzionario e rifugio
per gli abitanti della
regione, fu teatro
dell'episodio pi
sanguinoso
dell'insurrezione.
L'esercito ottomano,
forte di 15.000 uomini,
prese d'assedio il
monastero: restarono
solo 600 donne e
bambini e 300
palikares l eroi
dell'esercito cretese),
i quali opposero una
resistenza disperata.
Sotto la guida
dell'egmeno !abate)
Gabriel, e al grido di
"Viva la libert"
fecero saltare in ria
l'edificio dov'erano
trincerati piuttosto che
arrendersi. A fianco
e sotto, combattenti
cretesi e le loro armi.
22
23
A secolo Creta
suscita un grande
interesse sia politico
che scientifico: le
grandi potenze seguono
con attenzione le
imprese dei palikares,
mentre gli archeologi
cercano febbrilmente
le tracce del re
Minosse.
24
L G6rtyna, una
'iscrizione di
delle pi lunghe
conservatesi fino a
oggi, venne scoperta
nel 1884 da Federico
Halbherr, della
Missione italiana.
suddivisa in dodici
colonne e seicento
righe l circa 500 metri
di testo) e contiene
il codice di leggi pi
antico d'Europa (inizio
del V secolo a.C.)
relativo ai diritti
civili e alla
"-:-r-.;-[";kt..,;j,._..,;;.[-:-:f:
vasi, monete
'"LH.t;IUiu. Venne
._.""4.c-
"'
....,.....,,,.,..._,.;:__
:;;.;.
anche questo
di bronzo !sopra)
raffigurante Zeus
bambino protetto
dai cureti, i cui balli e
canti dovevano coprire
le grida del piccolo e
sottrarlo all'appetito
del padre Crono.
L'oggetto, di chiara
influenza orientale,
indusse gli archeologi
a ipotizzare che l'isola
avesse subito, nel corso
della storia, una forte
influenza fenicia.
26
uno
degli archeologi
potenza occidentale ha fondato
pionieri che esplorano
istituti di ricerca con sede
sistematicamente
ad Atene: nel 1 846 nasce
Creta sia a piedi che
a dorso di mulo. Nel
la Scuola francese, nel 1 882
189 5 pubblica un lungo
quella americana, nel 1 885
e dotto resoconto sulle
la volta di quella inglese e nel citt antiche da lui
localizzate grazie alle
1 898 della Missione italiana.
indicazioni dei
Come altre regioni greche, Creta contadini e degli
antichi geografi.
una terra ambita e gli europei
vogliono acquisire rapidamente
i diritti di sfruttamento dei
siti pi promettenti. Tra gli
esploratori di questo periodo
ci sono gli italiani Halbherr,
Taramelli e Mariani i i francesi
Haussoulier, Joubin e Demargnei
gli inglesi Myres ed Evans i i
tedeschi Fabricius e Schliemann.
Cretesi quali Minos Kalokairinos
o Joseph Hazzidakis non sono
da meno. Il secondo, medico
ed erudito, fonda addirittura
un'associazione culturale (Syllogos,
27
PELOPONNESO
sparta
'
Filakopi
MILS
,! fi GJI;
NAXOS
.,..,.
"Jf
AI'J::>
THtRA (SANTORINI)
":>
KtROS t
D
..
Akrotiri
Il
l
LaCoea <'"
.
' j
'
._:....,, <,..
c
E
28
interesse, questa
smania, per un'isola
fino ad allora
trascurata?
Omero e le cento
citt di Creta
Le scoperte
di Heinrich
Schliemann a
Troia prima ( 1 870)
e a Micene poi
( 1 874) modificano
gli atteggiamenti
degli archeologi
e degli storici.
Quelle scoperte
hanno suscitato un
enorme interesse in
Europa. I tesori di Micene
sconvolgono le conoscenze
sull'antichit facendo
comparire, in periodo
preistorico, una civilt
ricca ed evoluta identificabile
con il mondo di Omero. Ma,
come dimostra brillantemente
Schliemann, se le leggende trovano
riscontro a Troia e Micene, perch
non dovrebbe accadere lo stesso anche
a Creta? Omero non diceva forse:
G dell'acropoli
li scavi
di Micene ( 1874)
ebbero in Europa
una grande
risonanza:
la scoperta
delle tombe,
all'interno della
cinta, permise di
portare alla luce
una quantit
inaspettata di
oggetti d'oro
deposti come
offerte funebri.
La scoperta
confermava
l'espressione
omerica
"Micene
ricca d'oro",
ma soprattutto
conferiva una
realt storica
agli eroi dell'Iliade
e dell'Odissea. Cos,
Heinrich Schliemann
riconobbe in questa
maschera funeraria
(a fianco) proveniente
dalla tomba V del
circolo A il ritratto
di Agamennone. Oggi
si completamente
rinunciato a
identificare il mondo
miceneo con quello
omerico. L'errore
di Schliemann fu
tuttavia fecondo,
perch apr la strada
alla preistoria egea.
29
a qualit artistica
degli oggetti
scoperti a Micene,
come questo pugnale
damaschinato (a
fianco) proveniente
dalla tomba IV
30
A (a fianco, in un
ndr Joubin
campo dell'esercito
ottomano) esplor
Creta per conto della
Scuola francese di
Atene, alla ricerca
di un sito da scavare.
Dopo il falhmento
delle trattative
a Cnosso, and
a lavorare al museo
archeologico di
Istanbul. Fu allora
che gli furono chiuse
le porte di Creta.
---------------------------------L" _A
__B_X __ __
Anche Heinrich Schliemann si interessa al sito,
__
A_D_I_C_N O_S_
S 0 "_3_1
TTA_G LI_
__
inos Kalokairinos
archeologi stranieri- si
interessassero agli
scavi di Cnosso, in
modo da evitare che
i reperti finissero a
Istanbul. Invi cos ai
musei europei alcuni
esemplari di pithoi
scoperti durante gli
scavi. Sopra, il pithos
offerto al museo
del Louvre.
F 191 4 lavorarono
ra il1 885 e il
sull'isola moltissimi
archeologi provenienti
da molti paesi europei:
da sinistra a destra,
Evans, Savignoni,
Hazzidakis, Mariani
e Halbherr.
32
L turca dur
'occupazione
dall669 all898.
Con l'autonomia,
scomparve tutta
l'amministrazione
S potenze, l'arrivo
econdo le grandi
N riusc ad
el1896 Evans
u..
...._;.
.( ... . 9o U/
,
,....__
/-;J;,
u..,.._..._
9, 4..._&._/'u'
--r:-,..t
I /
,y-
6:
0@,;
_,
Kalokairinos e un
membro della Scuola
francese di Atene,
Haussoulier.
Probabilmente
l'impegno francese
nell'archeologia
cretese venne
rallentato da due
motivi: gli avvenimenti
di Creta della
primavera del1891
e soprattutto la firma,
nello stesso anno,
della convenzione
che accordava ai
francesi l'esclusiva
delle ricerche di Delfi,
e che mobilit per
lungo tempo le loro
energie negli scavi del
santuario di Apollo.
35
N Creta a opera
ella scoperta di
N nell'Europa
ei suoi viaggi
L'arrivo di Evans
a Creta corrisponde a
una svolta nella sua
vita. Nato nel l 8 5 1 in
una famiglia agiata e
colta, Arthur Evans segue
una carriera classica. n
padre, John Evans, azionario
di una fabbrica di pasta di
legno, un paletnologo e
numismatico rinomato,
proprietario di un'importante
collezione archeologica.
Nel l859 stato membro
della commissione
incaricata di stimare le
scoperte del paletnologo
Boucher de Perthes in
Francia. Arthur potrebbe
seguire le tracce paterne, ma
restio alla routine universitaria
e poco interessato agli affari. La sua sorellastra
ha detto di lui: "Era un romantico che aveva bisogno
di sfuggire al presente" . Arthur viaggia in Francia,
in Finlandia, in Lapponia e in Europa centrale, dove
settentrionale e
centrale, Evans
raccoglie informazioni
etnologiche,
archeologiche e
storiche, e raccoglie
anche una collezione
di fotografie
etnografiche
la fianco).
Intervista i
discendenti
di grandi
famiglie veneziane
residenti a Ragusa,
organizza scavi di
tumuli, traduce in
inglese epopee
bosniache, copia
iscrizioni e disegna,
con talento, le
antichit delle regioni
che attraversa !sotto,
uno dei suoi diari
di viaggio).
ARCHEOLOGO REPORTER
37
nviato speciale
in Europa centrale,
Evans ormai
diventato un esperto
della questione delle
nazionalit. Disegna
cos per il "Balkan
Committee" una
carta su cui segna
le frontiere etniche,
religiose e politiche
MANCHETER GUARDIA
'HE REVOLT IN THE
HERZEGOVINi\.
di quella zona che tra
ill931 e ill99 1 sar
la Iugoslavia.
38
G conferenze
39
razie alle
organizzate da
Heinrich Schliemann
in varie capitali
europee (sotto,
l'esposizione di Atene
dell877), i tesori di
Micene divengono ben
presto noti al pubblico
dotto. Secondo un'idea
solidamente radicata
nel XIX secolo, una
grande civilt doveva
necessariamente avere
una scrittura (grazie
alla quale entrava
nella storia), come
dimostrato dagli egizi
e dai greci. Come Jean
Franois Champollion
si era occupato dei
geroglifici, cos Evans
si assume il compito
di svelare la scrittura
omerica. Nonostante
le numerose scoperte,
non realizzer mai
questo obiettivo.
40
al lavaggio di cocci.
Nelle quindici-venti
settimane di scavi
annuali, al cantiere
lavorano tra i cinquanta
e i trecento operai.
L'archeologo inglese
recluta sia cristiani sia
musulmani. Vuole
vederli lavorare fianco
a fianco, pensando cos
- secondo un retaggio del
giornalismo militante
degli anni passati di favorire l'intesa
tra le popolazioni. Nel 1 903
fa costruire una torre
di osservazione nell'ala
ovest del palazzo per poter
sorvegliare il cantiere, che
si ingrandisce sempre pi.
l'architetto Theodore
Fyfe (al centro della
fotografia) e il
ceramologo Duncan
Mackenzie (a destra),
che hanno garantito il
carattere scientifico
di questa impresa di
straordinaria ampiezza
(qui sopra, scavi del
Piccolo Palazzo, 1905).
Mackenzie era
sicuramente il pi
competente in materia
di scavi, di cui Evans
aveva inizialmente
solo un'esperienza
limitata. A fronte, lo
schizzo di un affresco
realizzato da Fyfe.
42
I Fund !sostenuto da
l Cretan Exploration
T})e Cretal') E
JPatron:
J 1. R. Il.
ARTHUR
UN'IMPRESA METODICA
43
r>loratiol) Fui") d.
Evans a caccia di finanziamenti
44
48
--
I MAGAZZINI
50
N momento della
el l901, al
LA POMPEI CRETESE
51
-------
I Evans composto
.t.
..,/11..101 '
- "-
li;f-.
fondamentalmente da
descrizioni di oggetti
con la dicitura della
loro provenienza
e da numerosi disegni.
Fu Mackenzie ad
annotare con
precisione
l'avanzamento dei
lavori e i dettagli
della stratigrafia.
....
drammatica evocazione
quella del vecchio re, che
la leggenda ha dipinto
come una sorta di mago crudele ma
che in realt fu il primo legislatore
dell'Europa barbarica. Egli venne a sedersi su questo
trono, pose i suoi piedi su questa lastra, la sua voce
risuon in questa camera: qui si percepisce nel
profondo tutto ci che l'archeologia reca in
s quanto a realt commoventi e poetiche.
Pochi colpi di piccone hanno trasformato
la leggenda in storia e, a sua volta,
la storia entrata nel mondo
moderno" .
L frammenti
a scoperta di
di maioliche
rappresentanti facciate
di case jqui sotto) ha
profondamente colpito
l'archeologo: era la
prova che a Creta
erano esistite, in epoca
preistorica, delle citt
con case a pi piani,
molto simili a quelle
moderne.
52
G Tilissos furono
li scavi di
intrapresi da Joseph
Nella Creta dei primi del Novecento si compiono
Hazzidakis fra il 1902
e il l913. Furono
anche altre scoperte. Gli italiani Halbherr, Pernier,
portate alla luce tre
Savignoni e Roberto Paribeni intraprendono nella piana grandi case con ricco
di Messara lo scavo di un palazzo a Festa e di una
arredo costituito da
vasi di terracotta e
grande villa ad Aghfa Triada. Gli americani Boyd, Hall
di bronzo. Il resoconto
e Seager scavano nella zona est: Kavousi, Gurnia,
fu pubblicato con il
Vassilikf, Psira e M6chlos, dove viene dissotterrata
sostegno della scuola
francese di Atene.
un'intera citt e la sua necropoli. Gli inglesi Hogarth,
Dawkins e Bosanquet esplorano la grotta di Psichr6,
dove fu allevato Zeus, il santuario sulla vetta del
Petsofas, le citt di Cnosso, Palkastro e Zakros. I
cretesi Hazzidakis e Xanthoudidis portano alla luce
grandi dimore a Tilissos, una villa
ELDORADO ARCHEOLOGICO
l,
53
a giovane
americana Harriet
Boyd la fianco) stup
gli archeologi, tutti
uomini, scavando in
condizioni difficili il
sito di Gurnia, nella
zona orientale di
Creta. Tra ill90l
e il 1904 port
alla luce un'intera
citt minoica.
54
Il gusto dell'avventura
L'archeologia cretese pullula
di personaggi eccentrici
e coloriti come l'italiano
Halbherr che percorre
Creta su un cavallo,
bianco o nero
a seconda della
leggenda, o
l'americana Harriet
Boyd che, con le
due connazionali
Blanche E. Williams
P archeologi Creta
er i primi
55
in lontananza,
in mezzo ad alte
montagne violette
illuminate dal sole
radente. In due mesi,
alternando frequenti
escursioni nei siti
minoici della Messara,
dell'est e degli altipiani
del centro, avevamo
dissotterrato una parte
della citt preellenica
di Malia; il giorno nel
cantiere, sotto un sole
torrido, e la notte in
riva al mare, sotto una
capanna di rami".
61
E un inventore:
vans fu davvero
scopr un mondo
sconosciuto e ne fece
l'analisi storica.
Aiutandosi con le
immagini scoperte
a Cnosso e in altri siti
di Creta (per esempio
il sarcofago di Aghia
Trida, a fianco), seppe
animare le rovine
portate alla luce dagli
archeologi nell'isola. E
non esit a "fabbricare11
i pezzi mancanti, come
nel caso del Principe
dei Gigli (a fronte).
62
IL MAGO DI CNOSSO
L a Creta, in
a ceramica scoperta
particolare nella
grotta di Kamares
nel l890, presentava
caratteristiche
diversissime da quella
del continente (sopra,
una ciotola scoperta
a Cnosso nel l 903).
Inizialmente, Evans
suppose che i soldati
micenei (come questo,
con il famoso elmo
a denti di cinghiale),
invadendo l'isola,
avessero trovato
una cultura locale
e l'avessero assimilata.
Solo in seguito
si convinse
dell'anteriorit
e dell'indipendenza
di tali produzioni.
"
Nadoratori di
oi non siamo
UN PALAZZO MICENEO?
63
64
IL MAGO DI CNOSSO
65
D vulcano dell'isola
al l SOO a.C. il
di Santorini, o Thra
(a fronte in basso,
l'isola disegnata da
Buondelmonti) non
ha cessato l'attivit.
L'eruzione del 1866
fu una delle pi
spettacolari (sopra).
A partire dal l967,
sul sito di Thra
stata portata alla
luce la citt preistorica
meglio conservata
d'Europa: finora
si scavato su
un'estensione di oltre
10.000 metri quadrati
la fronte, sopra).
66
IL MAGO DI CNOSSO
contemporanea alle
rovine di Thra.
Dopo tanti anni
c' quindi un numero
crescente di indizi
a favore di una civilt
premicenea propria
del Mediterraneo
e indipendente
dalle grandi civilt
di Egitto e Asia. Nel
1 893 l'egittologo Flinders
Petrie annuncia la scoperta
a Kahun, nel Fayum, di oggetti
provenienti dall'Egeo,
contemporanei della xn
dinastia egizia: la conferma
dell'antichit di Thra e di Mil6s. Tra il 1900 e
il 1 905 la moltiplicazione delle scoperte a Creta,
e in particolare gli scavi simultanei dei palazzi di
Cnosso e Festo, decisiva: nasce la preistoria egea.
Il mondo di Minosse
di Festo (a fianco)
confermava agli occhi
degli studiosi l'ipotesi
che Creta fosse stata
la culla di una civilt
originale. L'iscrizione,
costituita da 242 segni
impressi nell'argilla
fresca, ha sempre
suscitato un notevole
interesse. A distanza
di quasi un secolo,
il disco costituisce
ancora un enigma
e sfida tutti i tentativi
di decifrazione.
I archeologici
reperti
(a fronte, vasellame
di pietra proveniente
dall'ala ovest del
palazzo di Cnosso)
svelarono oggetti
quotidiani di un regno
giunto a un grado di
civilt inaspettato per
un'epoca cos remota.
67
e
una monumentale sintesi
in sei volumi,
Palace of Minos at Knossos, che
resta un modello di rapidit di stesura. Nell'opera
egli tratta della cronologia come dell'abbigliamento
minoico, dell'architettura come degli affreschi,
delle iscrizioni come degli oggetti d'arte o dei
semplici vasi di terracotta, dei terremoti come
dei prodotti dell'agricoltura cretese e ogni volta con
notevolissima erudizione. Evans non solo pubblica
il materiale tratto dagli scavi, ma segnala e utilizza
per i propri fini le scoperte di rilievo fatte negli
altri cantieri di Creta, come le armi da parata di
Malia. Cita scoperte in Egitto, a Malta, in Italia.
I volumi, illustrati da un ricchissimo apparato
di disegni, schizzi, acquarelli, piante e fotografie,
costituiscono una vera e propria enciclopedia
della civilt minoica. Oggi l'ampiezza del progetto
stupisce: l'opera di un pioniere che poteva ancora
abbracciare tutta la documentazione disponibile.
Evans ha gettato le basi dell'archeologia minoica,
he Paiace of
T Minos at Knossos
una pubblicazione
erudita molto
particolare. Intitolata
inizialmente Nine
Minoan Periods,
l'opera una vera e
IL PALAZZO DI MINOSSE
69
L di
e illustrazioni
The Palace
of Minos at Knossos
72
IL MAGO DI CNOSSO
Gdel
li scavi
palazzo
di Cnosso
furono una
vera impresa:
non solo certi
quartieri erano
conservati su due
livelli, ma bisognava
anche distinguere
le diverse fasi di
uno stesso livello.
Le sezioni arrivano
fino a una profondit
di 12 metri. La
presenza di oggetti
importati, come il
coperchio del XVI
secolo a.C. recante
il cartiglio di Khyan,
faraone degli hyksos
la fronte, sotto) ha
fornito delle date
sicure.
T}1l11f!ln2:''!'(!'1JI:::rt;"
:;;:
;;;
I.AH:R
l'i\I.At'f:
fl
I.ATf':ll.
PI\ I.ACE
[._!/ (
.
'
: . ./ t};;;-i
Il
LATt!R
4 PALACe l
EARLICR
PI\LACE
,.. .
..
La storia dell'arte
soccorre gli
archeologi
73
a qualit estetica
degli oggetti
minoici infiamm
lo spirito degli storici
dell'arte, in particolare
quello di Reinach:
Nello studio
"Affreschi che evocano
il naturalismo delle
dei reperti,
pitture giapponesi,
Evans comincia
rilievi in stucco
riconducendo l'ignoto dipinto d'insuperato
realismo, pietre dure
al noto, secondo un
e gemme, avorio e
principio costante in
steatite cesellati con
archeologia. Utilizza
una finezza ritrovabile
solo nel Rinascimento,
frequenti paragoni
vasellame in cui tutti
la cui variet del tutto i nostri amatori di
rivelatrice: sono citati
ceramiche colorate
a fuoco e di maioliche
di volta in volta l'Egitto,
rare potrebbero trovare
la Siria, gli etruschi,
dei modelli, gioielli
i romani, ma anche
con elementi floreali,
ornati di smalti e
il Giappone, l'arte
gemme, oggi a stento
rinascimentale e
eguagliati dai nostri
medievale. Tali paragoni
Lalique: tali sono i
capolavori con cui i
gli permettono di descrivere
minoici hanno ornato
per approssimazione i tratti
le loro dimore per circa
un migliaio di anni".
di questo nuovo mondo:
A fianco il rhyton
per esempio, scoprendo nel
(boccale da libagione)
1 903 gli idoli di ceramica
dei pugili, da Aghia
Triada.
scrive: "La fabbrica di ceramica
installata nel palazzo reale
la lontana antenata di quelle
di Vincennes o di Svres, della
Firenze dei Medici, di Urbino
o di Capodimonte, di Meissen
e di molte altre fabbriche
reali o principesche
dello stesso genere".
Questo
comparativismo
frequente fino agli anni
Trenta in tutti i testi
specialistici che trattano
della civilt minoica e
tradisce l'imbarazzo degli
archeologi davanti a una
civilt che sembra non aver
nulla in comune con l'Antichit
74
uando Evans
scopr il trono,
ampiezza del sedile
dedusse che fosse
servito a una donna
piuttosto che a un
uomo. Perci in un
primo tempo lo chiam
il trono di Arianna,
la figlia di Minosse
e Pasifae. A fianco,
una riproduzione
in legno del trono.
L'ETNOARCHEOLOGIA
A Ventesimo
75
ll'inizio del
P suoi successori,
er Evans e i
i temi pi ricorrenti
dell'iconografia
minoica sono quelli
religiosi: su questa
impronta rinvenuta
a Cnosso !sotto)
gli affreschi di Cnosso hanno valenza storica. Utilizza
compaiono anche,
quindi le immagini trovate negli scavi per descrivere la da sinistra a destra,
societ minoica e i fasti della vita di corte. Il sarcofago la facciata di un
santuario, la dea
di Aghia Triada, scoperto dagli italiani nel l 903, come madre circondata da
fiere
che custodiscono
pure le immagini dei numerosissimi sigilli e marchi,
la montagna sacra e
gl.1 formscono
g11 e1ement1 per ncostrmre
1a re11gwne
una figura di adorante.
minoica e i suoi culti: la figura centrale della dea
--..
madre, dea della fecondit e signora delle fiere,
'
.
1 .
{
f
j
l $t.l)(j
\11)
1f(?l.1 ll1)'-;
%)2
j,
l.
11
LE IMMAGINI DI UN MONDO
_,_...-.,.,....,.
---..
SCOMPARSO
77
el restauro di
alcuni affreschi
minoici sono stati
commessi gravi errori:
questi frammenti,
trovati nella parte
nord del palazzo,
sono stati integrati
in una scena di
raccolta (il
Raccoglitore di
Zafferano) che
corrisponde bene
all'idea che si aveva
del mondo minoico:
un paradiso in cui
l'uomo viveva in
accordo con la natura.
Studi successivi hanno
dimostrato che
si trattava in realt
di una scimmia.
S (sopra), Evans ha
u questo sigillo
Evans restauratore
Le immagini consentono non solo di resuscitare sulla
carta la civilt minoica, ma anche di intraprendere dei
lavori di restauro sul campo. Ben presto Evans intuisce
i vantaggi che pu trarre da alcuni frammenti di
affresco per ricostruire il palazzo stesso. A partire dal
voluto riconoscere il
ritratto di uno dei re di
Cnosso e la sua firma.
84
IL MAGO DI CNOSSO
U dell'affresco
na parte
miniatura proveniente
dal settore nord del
palazzo l a fianco) ha
consentito a Piet de
Jong di disegnare la
parte dell'ala ovest del
palazzo affacciata sulla
corte centrale (sotto),
utilizzando i rilievi
architettonici realizzati
durante gli scavi.
UN PALAZZO MINACCIATO
85
i che nei
monumenti
scoperti a Creta
colp maggiormente
i contemporanei di
Evans fu la vivacit
dei colori e l'originalit
delle piante. Salomon
Reinach notava, a
proposito del palazzo
di Cnosso: "L'aspetto
generale doveva essere,
all'esterno, analogo a
quello delle moschee
rivestite di piastrelle
e, all'interno, simile
a quello dei pi ricchi
ambienti pompeiani".
La forma delle
colonne, come pure
il loro colore rosso
vivo, suscitarono
molta sorpresa.
Alcuni architetti ne
trassero ispirazione,
come fece Plecnik
nella realizzazione
del castello di Praga
( 1 927- 1 93 1 ).
86
IL MAGO DI CNOSSO
OF
GRIIND SmtRCIISE .
87
88
IL MAGO DI CNOSSO
Visionario e sognatore
Alcune considerazioni tratte dalla sua monumentale
pubblicazione appaiono quanto mai rivelatrici della
prospettiva globale nella quale Evans lavora: "Una
notte avevo un po' di febbre e, sperando di trovare
lavori di restauro
del palazzo sono
terminati in meno di
dieci anni. Sono stati
finanziati per lo pi
il patrimonio personale
di Evans.
Q Miller visit il
sito, nel l939, dichiar:
uando Henry
"Qualunque possa
essere stato l'aspetto
di Cnosso in passato,
qualunque potr essere
nell'avvenire, l'unico
che mai conoscer
quello conferitogli
da Evans. Io gli sono
riconoscente di quanto
ha fatto, riconoscente
di avermi permesso di
discendere la grandiosa
scalinata, di sedere su
questo trono
meraviglioso".
ARCHEOLOGIA DI UN SOGNO
89
N inventato da
el mondo minoico
94
95
S si appassiona alle
e il mondo moderno
scoperte cretesi
perch, passato il
primo istante di
sorpresa, vi ha trovato
l'immagine familiare
e ideale di un'antichit
attuale. Oasi di pace
nella storia dell'uomo e
mondo della "bellezza
quotidiana" la fianco,
vaso di stile marino),
la Cnosso resuscitata
da Evans risponde ai
canoni del Liberty.
96
S di uno studioso,
econdo l'espressione
LUOGO DI PELLEGRINAGGIO 97
e archeologi, che egli chiama "gli esperti" e a cui
offre dettagliate informazioni circa le ultime scoperte.
Fra le decine di nomi celebri o sconosciuti, c' quello
di Wilhelm Dirpfeld, successore di Schliemann negli
scavi di Troia. Per lui, l'archeologo inglese organizza
nel l 903 una festa cretese nel teatro recentemente
dissotterrato. Pottier, viceconservatore delle antichit
orientali al Louvre, si reca a Cnosso sin dal gennaio
del l 90 1 , e al suo ritorno pubblica un lungo resoconto
pittoresco e un'analisi storica della civilt minoica.
Padre Lagrange, dell'ordine dei frati predicatori,
corrispondente dell'Istituto, nell'ottobre del l906
visita le rovine per i lettori della "Revue biblique" .
Tutti gli anni Evans ritorna in Inghilterra e , durante
L sono oggetto di
e parole di Dorpfeld
particolari riflessioni
nei diari di Mackenzie.
Sembra che le sue
osservazioni abbiano
svolto, all'inizio
del secolo, un ruolo
importante nella
comprensione delle
rovine. Sotto, una
fotografia scattata
a Cnosso nel 1 920.
/\-- l
. ...... !/i
[-
"
----
C B IT E A NC I EJ N E
Ln P .
M. J
:
LA GIUN<H
JLAR
,E T A T
DU
s D E CROSSO$
Fo u i L LES E n 1 '0 1
jALA I
o Es
n t:J n
P o u x ld . E E
P primi francesi
i /
a recarsi a Cnosso.
Evans metteva i
visitatori nelle migliori
condizioni per copiare,
fotografare e descrivere
le rovine o gli oggetti
scoperti negli scavi
A fianco, la pianta delle
aree del palazzo
disseppellite nel l901,
pubblicata nella "Revue
de l'art ancien et
moderne".
Il
l L:
O 1J Il
E Il 'r fi A L I::
N pubblicarono
la prima guida
archeologica dedicata
interamente all'isola.
l '
I fondatore della
l padre Lagrange,
Scuola Biblica di
Gerusalemme, ha
pubblicato un
resoconto su Cnosso in
un libro in cui presenta
al pubblico francese gli
apporti delle scoperte
di Evans: "Ora
conosciamo il luogo in
cui si sviluppata l'arte
micenea, i suoi umili
inizi, la sua fioritura
e il suo apogeo nel
palazzo cretese".
100
curiosi affluiscono
a Cnosso. Sono
inizialmente militari
inglesi, di stanza a
Candia, ricevuti da
Doli all'ora del t sotto
gli olivi; poi arrivano i
passeggeri delle
crociere, in viaggio
verso l'Egitto o il
Libano.
101
" frenatezze,
corsetti e vasche
da bagno nell'antica
Cnosso, 5000 anni fa":
cos l'" American
Weekly" del 13
novembre 1922 (sopra)
intitolava un articolo
sulle scoperte avvenute
a Cnosso. "Il bel
racconto della Creta
antica", "L'impero
scomparso", "Il suolo
inesauribile di Creta",
oppure "Minasse era
ebreo ? " sono alcuni
dei titoli della stampa
internazionale, da
Atene a Melbourne
e da Ginevra a New
York. Sulle antichit
cretesi venne
pubblicato anche un
atlante fotografico che
conobbe una vasta
diffusione in Europa.
1 02
L dell'affresco del
a scoperta
Portatore di Vasi fu
molto commentato
dalla stampa. Per la
prima volta veniva
alla luce il volto di
un minoico: usi resta
colpiti" - dichiara
per esempio Edmond
Pottier - "dalla
fisionomia puramente
europea conferita al
viso: quei lunghi
capelli fluttuanti,
quell'occhio molto
aperto, quel profilo
con il naso dritto e il
mento pronunciato
ricordano pi che mai
il tipo greco. I motivi
multicolori dell'abito
aggiungono una
stranezza esotica;
la pastura del dorso,
nell'atto dell'incedere,
conferisce
un'indefinibile
fierezza barbara.
un'opera impregnata di
reminiscenze orientali,
ma traduce 'uno spirito
nuovo'. Rappresenta
l'entrata in scena
dell'europeo". Questo
carattere sensazionale
della civilt minoica
stimola numerose
pubblicazioni, come
quella di James Baikie
!sopra).
103
L archeologica port
'attualit
l'Europa a scoprire
anche la Creta
contemporanea. n
fotografo Boissonnas
si rec nell'isola \er
cogliere scene de a
vita tradizionale !sopra).
!(;_ c"'<ClA
!#1Si11fNN\t
EN
Q,.
CRTE (Jl
AU GR DU
VEN'f
l'l.LVfiNOPlflSTJSCHE
NRCHBILDUNGEN
'i1YKENJSCHER\!EI2KRETJSCHER
(M!NOJSCHER) RLTERTilMER
VO:< E. GJLLIRON & FILS
RTH N E S
+
.
WORTTEMBERGISCHE
METflLLWflRENffiBRIK
Ggalvanoplastici
li oggetti
di Gilliron, venduti
in Europa per
corrispondenza, sono
autentiche opere d'arte,
che consentono a un
grande pubblico di
vedere le antichit
conservate al Museo
di Iraklion (sotto).
UN'ARTE FAMILIARE 1 05
primo fra tutti Evans,
sono colpiti innanzitutto
dal carattere moderno
e familiare di quest'arte
dimenticata. Nel 1 903
Evans paragona un
frammento dell'affresco
di Cnosso alle
tappezzerie disegnate
da William Morris, uno
dei padri del Liberty
inglese. Similmente,
padre Lagrange, a
proposito dell'affresco
della Parigina dichiara:
"Al di sopra dell'arte
classica, cos semplice
nelle sue forme, si
ritrovava il mondo
moderno con la sua
eleganza pi familiare
e al contempo
pi affettata " .
A proposito dei
costumi che le donne
minoiche indossano
sugli affreschi, il
serissimo Salomon
Reinach scrive nel
1 904: "I cretesi del 1 600 a.C. avevano
quindi, come i parigini dei nostri giorni,
l'idea che un abito dovesse fasciare i
fianchi per allargarsi verso il basso" . Non
stupisce quindi che l'erudito Ren Dussaud fustighi
in una stessa invettiva la donna minoica e quella
moderna, ree di abusare allo stesso modo dei
corpetti per avere una vita sottile.
Lezione d'igiene preistorica
Evans e i suoi contemporanei traggono questa
impressione di modernit del mondo minoico
soprattutto dal comfort delle abitazioni. Nei palazzi
di Cnosso e Festo, gli archeologi hanno rinvenuto
L Parigina conobbe
un'immediata
popolarit, come
attesta Pottier: "La
capigliatura arruffata,
il ricciolo 'tirabaci'
sulla fronte, l'occhio
enorme e la bocca
sensuale, che
sull'originale
macchiata di un
rosso acceso, la
tunica a righe
blu, rosse e
nere, la
ridda di
nastri
gettati
sulla
schiena
arcaismo e
di piccante
modernismo,
questo schizzo
tracciato da un
pennello su un
muro di Cnosso
oltre 3000 anni
fa, per darci la
sensazione di un
Daumier o di un
Degas, questa Pasifae
che assomiglia a una
frequentatrice abituale
di bar parigini, tutto
contribuisce a
sorprenderei e,
per dirlo con
franchezza, nella
scoperta di quest'arte
straordinaria c'
qualcosa che ci
sgomenta e ci
scandalizza''.
L reale (sotto) il
a tavola da gioco
pi tipico esempio
della mescolanza
di materiali: stucco,
maiolica, avorio,
cristallo e oro.
I dell'architettura
l comfort
109
a somiglianza tra
l'arte minoica
e l'Art Nouveau
immediata. Nel 1 9 32
Charles Picard si
stupisce ancora che
non si sia insistito
maggiormente su
questo aspetto degli
affreschi di Cnosso:
"La nostra epoca
avrebbe potuto
riconoscere - si
potrebbe dire quasi
'agli antipodi della
cronologia' - delle
tendenze tecniche
piuttosto vicine alle
proprie. La nostra
'Scuola di Nancy', per
esempio, non avrebbe
prodotto quei paesaggi,
in cui il languido
arabesco della
decorazione vegetale
gi si piegava e
si distendeva ? " .
La comunione dei
repertori evidente:
i motivi marini
la fronte, un vaso
proveniente da
Palkastro) o vegetali
la fianco, sopra,
affresco del
Caravanserraglio
di Cnosso; in basso,
tappezzeria di
Mackmurdo, 1884)
sono ampiamente
sfruttati dagli artisti
delle due epoche.
1 10
G hanno prodotto,
li artigiani minoici
C e putrelle di ferro:
etnento, mattoni
i materiali utilizza ti da
Evans nei suoi restauri,
sono quelli preferiti
dagli architetti liberty.
TESTIMONIANZE
E DOCUMENTI
1 14
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
Creta
1 99 1 }
1 15
1 1 6 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
1 17
1 18
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
Ritratto di
un nonolo
"Dinamismo. Questa
parola riassume quasi
tutto. A confronto con
l 'immobilismo
del mondo orien tale
e il suo a ttaccamen to
alle organizzazioni
economiche e sociali
del IV e del III
millennio, la Creta
minoica ha dato
per qualche secolo
l 'esempio di una
civilt in movimento,
che cercava se stessa,
s1 creava e s1
nnnovava
costan tem ente. "
Paul Faure
XIV
RITRATTO DI UN POPOLO
dovevano la loro felicit non tanto
a una grazia o a una filosofia, quanto
al loro perpetuo rinnovamento. Pi
tardi, la Creta di Dedalo conoscer
un secondo rinascimento, la Creta
ellenistica si riempir di citt che
la Pax Romana vedr rifiorire e via di
seguito. n vero simbolo di quest'isola
probabilmente quello che gli artisti
di Minasse dipingevano con tanto
amore sui loro muri e sui loro vasi,
la pianta bulbosa che rinasce sempre,
e di cui la piet cretese aveva fatto una
giovane dea, Acacallide: il narciso
bianco delle sabbie.
Le vecchie civilt ammiravano
la giovinezza della civilt cretese.
quanto fanno ancora i visitatori
del Museo di Iraklion, i quali sentono
confusamente che essa ha ancora
diverse lezioni da dare al mondo: di
libert, di disponibilit, probabilmente
di umanesimo. Quando in Oriente
e in Egitto nessun individuo esiste in
1 19
1 20
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
RITRATTO DI UN POPOLO
niente sarebbe un misconoscere la
forza e la fierezza dei cretesi. In realt,
tutti questi stati erano tributari di
Creta per i prodotti di cui mancavano,
tanto quelli dell'agricoltura, quanto
quelli delle miniere e dell'artigianato.
E su questo insistiamo: non esiste
commercio senza reciprocit e senza
rettitudine. I cretesi, come Minasse,
non potevano che essere giusti.
Creature fondamentalmente
religiose, essi hanno dato alla religione
un colore fino allora sconosciuto.
Si sono preoccupati pi della vita che
della morte. Perfino alle potenze
sotterranee che essi invocavano in
maniera originale nelle loro caverne di
culto, andavano a domandare
la fecondit, la guarigione, la salute,
la potenza. Celebravano la nascita
e l'apparizione delle loro divinit nei
luoghi dove l'aria pi vivificante
e la luce pi pura, sulle vette delle
121
..
1 22
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
AFFRESCHI DI VITA QUOTIDIANA
RITRATTO DI UN POPOLO
parecchi generi di simboli e parecchi
tipi di serittura.
Fu una civilt d'artisti, infine.
Il miracolo minoico, che fa, da pendant
al miracolo greco, che questo popolo
cos attaccato ai beni della terra, e cos
portato a commerciare con gli uomini
e con gli dei, fosse dotato
simultaneamente di tanta delicatezza,
poesia, eleganza e raffinatezza. Su uno
sfondo di umanit che nulla, nel terzo
millennio, sembrava predestinare ai
successi pi sbalorditivi, e in mezzo
a faccende quotidiane altrettanto dure
quanto banali, sono emerse creature
anonime ma superiori nel campo
dell'architettura, della ceramica,
dell'incisione su pietra o su metallo,
e dell'abbigliamento, per non parlare
della musica e della danza, che
possiamo appena intravedere. Anche
qui, il favore celeste e la saggezza
naturale non spiegano niente.
Il fenomeno forse dovuto alla nascita
di un artigianato libero e mobile,
e a quel gusto degli scambi che
abbiamo gi menzionato. Se l'arte
davvero l'espressione individuale
di una fede collettiva, lo sviluppo
dell'individualismo ha favorito
meravigliosamente l'espressione di
credenze aggrappate alla vita con tutta
la loro forza.
Qualunque cosa abbia affermato
in proposito Pau! Valry nel l 9 l 9, una
civilt non pu morire tutta intera,
colare a picco con tutti i suoi uomini
e tutti i suoi apparecchi. Di un
naufragio resta sempre qualche cosa.
Sulla vita quotidiana dei
contemporanei di Minasse rimasto
di pi di quanto non sia rimasto su
tutte le vite quotidiane dei paesi vicini
a Creta, nella stessa epoca: il fiore e il
ricordo della prima civilt veramente
umana del Mediterraneo.
Pau! Faure
1 23
1 24
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
Un popolo pacifico?
Testimonianze di sacrifici umani
smentiscono la tradizione secondo la
quale i minoici sarebbero stati uomini
miti e pacifici. Da Il mistero di
Cnosso. Storie del Labirinto (ECIG,
1 1 92} di Rodney Castleden.
RITRATTO DI UN POPOLO
sporgeva dal pavimento: probabilmente
una pietra sacra sulla quale venivano
versate le bevande sacre.
Nel sacrario orientato a sud, c'era
un altare gradinato pi o meno dello
stesso tipo di quello trovato nel
santuario della tarda dea delle colombe
nel Labirinto; in quella a nord c'era
un basso altare privo di sostegni, come
una specie di tomba a tavola, ma di
circa un metro di lunghezza. Su di esso
furono trovati i resti di un giovane
di l 7 anni. Gli erano state legate le
caviglie e piegate le gambe per farlo
stare sopra la tavola; c' da credere
che avesse anche i polsi legati. Era
stato assassinato ritualmente con il
lungo pugnale di bronzo trovato al lato
e inciso con una testa di cinghiale.
Nei pressi furono rinvenute le ossa
di altre tre persone partecipanti al
sacrificio del giovane. Una sembra
stesse trasportando un secchio con
un toro bianco dipinto su un lato:
lo scheletro fu trovato in posizione
125
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
1 26
Scritture cretesi
In I detectives dell'archeologia
(Einaudi, 1 966), a cura di C. W
Evans e Chadwick,
Ven tris, Kober
e Bennett: filologi
e archeologi si sono
ingegna ti per decifrare
le misteriose scritture
di Creta. Grazie ai
loro studi, i misteri
dei geroglifici, della
lineare A e della
lineare B sono in
parte svelati.
A.
lineare B.
SCRITTURE CRETESI
antico, sebbene molto modificato,
viveva nella lingua copta; l'assiro
e il babilonese erano chiaramente
legati all'antico ebraico e ai linguaggi
semitici in generale. Ma Ventris
doveva affrontare solo una scrittura,
senza nessun indizio di quale lingua
esprimesse.
Naturalmente molti avevano
preceduto Ventris nella ricerca, ma
senza successo. Lo stesso Sir Arthur
Evans fu un pioniere e gett le basi per
la ricerca futura. Egli pot dimostrare
i diversi gradi di sviluppo dello scritto.
Primo, i segni geroglifici rinvenuti
principalmente sulle gemme cretesi
e sulle pietre da sigilli, appartenenti
alla prima met del II millennio;
si conoscono anche poche tavolette
con geroglifici. Secondo, una versione
corsiva e semplificata di questi segni,
che Sir Arthur chiam lineare A;
questa compariva su tavolette (si dice
cotte in fornace), vasi, pietra e bronzo.
Infine una scrittura pi tarda e pi
progredita strettamente simile alla
lineare A, che egli chiam lineare B.
Non si pu dare una datazione esatta
per i periodi in cui queste scritture
furono in voga, ma si pu dire che
il lineare A si sovrappone agli scritti
geroglifici e pu essere entrato in uso
fin dal XVIII secolo, mentre sembra sia
stato abbandonato nella prima met
del XV secolo. La lineare B, che quasi
esclusivamente documentata su
tavolette, comincia poco prima o
subito dopo il l 400 a. C. Le ultime
tavolette possono essere datate intorno
al l 200 a. C. [ . . . ]
Nel suo studio del materiale Evans
ha stabilito certi punti fondamentali;
che le tavolette erano elenchi o
resoconti, che si poteva chiaramente
riconoscere un sistema numerico, che
alcuni dei segni erano ideogrammi
(rappresentazioni degli oggetti indicati),
127
1 28
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
l'ordinamento e la classificazione
di tutti i segni della lineare B.
La divisione dei segni in due classi,
ideografici e sillabici fu chiarita anche
da uno studio dettagliato delle varianti
ortografiche (la brutta grafia non cosa
nuova); egli pot cos restringere
il numero dei segni sillabici a poco
meno di novanta.
Per affrontare il problema della
decifrazione c'era una via aperta,
ma insidiosa. In Cipro si trova una
scrittura simile che viene indicata
come Cipro-minoica. Qui sono state
trovate solo poche tavolette, di cui
la pi antica pare databile all'inizio
del XV secolo e ha affinit con la
lineare A. Due caratteristiche di queste
tavolette richiedono un commento
speciale. Veniva usato uno stilo
spuntato e le tavolette erano cotte sul
fuoco. La tecnica perci diversa
da quella delle tavolette di cui stiamo
discutendo ed pi strettamente legata
a quella delle civilt dell'Oriente. Ci
non strano se si tiene conto della
posizione geografica di Cipro. Inoltre
nell'isola, dal VI al III e II secolo a. C.,
fu in uso un'altra scrittura, la cipriota
classica che ovviamente messa in
relazione con il lineare B. Nella
maggior parte dei casi se non in tutti,
il greco era scritto cos, perci fu
possibile la decifrazione. Sette dei
segni sono simili o possono essere
identificati con altrettanti della lineare
B e i valori fonetici del sillabario
cipriota sono noti. I segni
rappresentano o una vocale o una
consonante pi vocale. Poich questa
una scrittura sillabica e non
alfabetica si incontrano difficolt nelle
parole dove due o pi consonanti
si susseguono l'una all'altra o dove
una parola finisce in consonante.
Usando questa scrittura sillabica
pastor dovrebbe essere sillabato pa-so-
SCRITTURE CRETESI
1 29
jt:;l
r-.
L
--
i\iiii;:;::;;;;;-:;_
:
1 30 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
e i suoi fratelli,
descrivendo gli
am bien ti interni
di un palazzo egizio,
narra di alcune stanze
affrescate da pittori
cretesi, invitati
appositamen te per
la loro a bilit tecnico
artistica. La sua
intuizione quasi
profetica trov
conferma nel 1 992 . . .
131
1 33
1 34 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
135
1 3 6 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
e dalla produttivit della valle, port
alla creazione del palazzo di Festa,
punto focale dell'intera regione.
A poca distanza da questo l'ascesa
del centro di Aghia Tri<ida, nel periodo
tardo Minoico, rimane ancora un
problema aperto per la comprensione
della storia dell'epoca. Questo centro,
che ancora oggi rimane sconosciuto
ai pi, ha avuto una storia
parallela a quella di Festa.
L'area di scavo
composta di tre
unit: l ) La
cosiddetta Villa
Reale del periodo
del Secondo
Palazzo; 2 )
L'insediamento
di abitazioni con
un primo livello,
contemporaneo
alla Villa e un
secondo coevo al
periodo Postpalaziale;
3) Le necropoli degli stessi
periodi.
Il sito fu individuato dagli stessi
scavatori del fortunato periodo a
cavallo tra il 1902 e il l 90S mentre lo
stesso Halbherr fu il direttore dello
scavo sistematico. Lo studio del sito
si presenta fino a oggi lacunoso
e non mai stato oggetto di esame
continuativo da parte di un solo
archeologo. Negli archivi della Scuola
italiana sono comunque di estremo
aiuto per la comprensione
dell'insediamento gli schizzi per le
ricostruzioni grafiche degli edifici
eseguiti da E. Stefani.
Parecchi secoli pi tardi sar
G6rtyna a diventare il centro politico
amministrativo della piana di Messara
e tale rimarr per tutto il corso
dell'Impero bizantino. La citt romana
di G6rtyna si estender a nord, dalle
1 3 8 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
'\
139
.(',
-
'"
S opra, veduta aerea della villa " Ariadni" e del suo giardino.
Di l si pu inoltre accedere
al disimpegno nodale di tutta la
costruzione, trait d'union tra il
frutteto, gli appartamenti dei
domestici e la residenza. Tutta
la concezione della costruzione
incentrata nel trattare
indipendentemente le singole
funzioni, articolate per sull'asse
centrale della villa, in modo da
originare spazi in rapporto preciso
con le viste sul giardino.
La villa fu costruita in un modo
piuttosto inusuale, come viene
mostrato da fotografie dell'epoca:
mentre normalmente la posa degli
infissi segue la costruzione, con la
villa "Ariadni" avvenne esattamente
il contrario. Tutti i serramenti e gli
infissi arrivarono pronti, con i loro
141
1 42 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
La nuova valle
di Cnosso
in
atto un piano di
riqualificazione della
vallata di Cnosso il cui
scopo, a ccanto a un
intervento di restauro
e di salvaguardia,
l'unificazione delle
aree archeologiche
e delle infrastrutture.
Si vuole in tal modo
proporre una "lettura
multipla dei luoghi ",
diversificata da
visitatore a visitatore,
che superi una
concezione statica
degli scavi.
1 43
m usa
raffigurato
1 44 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
l'ospedale "Venizeleion". da
quest'area che si deciso di iniziare
con la realizzazione di parcheggi,
lontani dall'area di scavo del palazzo,
e di percorsi pedonali che renderanno
possibile una visita alternativa
per la conoscenza approfondita dei
luoghi, non solo di scavi preistorici
ma anche di quelli di et romana,
dei monumenti del dominio dei
veneziani e dell'et moderna.
IL PARCO DELL'AREA DI VILLA "ARIADNI"
1 45
1 46 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
Visita al Museo
di Iraklion
Affreschi e ceramiche,
statue e gioielli, vasi
e oggetti provenienti
da tom be;, palazzi,
grotte
E questo il
ricco tesoro custodito
nelle sale del Museo
archeologico di
Iraklion che, all'alba
del Duemila, si
prepara a un radicale
intervento di
modernizzazione per
presentare al meglio
i capolavori dell'antica
civilt cretese.
. . .
147
1 48 TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
Testa di scettro in scisto in forma di pantera. Proviene da Malia e risale al 2000- 1700 a.C.
del rapporto", rappresenta
un giovane con la spada sulla spalla,
in atteggiamento di chi fa rapporto
a un alto dignitario. Il terzo vaso,
pure questo di steatite, suddiviso
in quattro zone, con scene di pugilato
e scene del gioco con il toro,
di perfetta esecuzione.
Nella sala XIII vengono esposti dei
sarcofagi minoici in terracotta, con
forme a cassa e a vasca, scoperti in
varie parti dell'isola. Presentano una
decorazione dipinta nello stile della
ceramica, con fiori stilizzati e polipi.
Al piano superiore, nelle sale XIV,
XV e XVI troviamo invece gli
affreschi, che sono indubbiamente
tra le forme pi importanti dell'arte
minoica, anche se arrivati fino
a noi quasi sempre frammentati.
Provengono essenzialmente dal
palazzo di Cnosso, affiancati inoltre
da quelli provenienti dalla "Villa di
Amniss6s", dagli scavi delle case di
Pseira e di Agha Triada.
1 49
opra, la "coppa del rapporto", uno dei tre vasi in steatite nera conservati nella sala VII
raffigurato un giovane con la spada sulla spalla che sembra
fare rapporto a un dignitario dalle lunghe chiome e alti calzari. Proveniente da Aghia
Triada, la coppa risale al l 700-l600 a.C.
1 50 APPARATI
CRONOLOGIA
- 3200 a.C.
- 2200
- 2000
-1700
-1650
-1500
-1450
-1370
-1100-800
-500
-Fine IV-I sec.
(epoca ellenistica)
-67
324 d.C.
823
961
1204
1210-1669
1415
1669-1898
1817
1821
1830
1830-1840
1834
1857
1865
1866
1878
1866
1884
1894
1898
1900
1913
1915
1923
1941
1944
1961
151
Capitolo
II
1 52
APPARATI
III
D.R.
38-39 (sopra) Pittogrammi cretesi, disegni,
D.R.
38-39 (sotto) Atene, 1 877. Esposizione
dei tesori scoperti da Schliemann
sul sito di Micene; incisione. D.R.
40 (sopra) Theodore Fyfe: studi degli
affreschi della sala con i banchi di pietra,
1902. Oxford, Ashmolean Museum, .
40-41 A. Evans, T. Fyfe e D. Mackenzie
a Cnosso verso il 1 900, fotografia. Oxfqrd,
Ashmolean Museum, .
41 Scavi del piccolo palazzo di Cnosso
nel 1905, fotografia. Oxford, Ashmolean
Museum, .
42 (sotto) Il Cretan Exploration Fund,
sottoscrizione lanciata sulla stampa
britannica, 1900. Oxford, Ashmolean
Museum, .
42-43 Cappella delle asce bipenni,
in The Palace. . . , cit.
43 (sopra) Diario degli scavi di Duncan
Mackenzie: piante della casa ovest, 1908.
Oxford, Ashmolean Museum, .
44 A. Evans e D. Hogarth a Candia,
fotografia. Oxford, Ashmolean Museum, .
45 Dea dei serpenti, in maiolica,
proveniente da Cnosso, 1 700-1 600 a.C.
Iraklion, Museo archeologico. Dagli-Orti,
Parigi.
46-47 Veduta del teatro di Cnosso nel
1923. Oxford, Ashmolean Museum, .
48-49 Veduta dei magazzini di Cnosso
nel 1 90 1 . Sirot-Angel, Parigi.
49 Grande pithos scoperto a Cnosso,
fotografia. Oxford, Ashmolean Museum, .
50 (sopra) Affresco con tauromachia,
cit.
D.R.
1 53
idem.
1 54
APPARATI
155
1 56
APPARATI
INDICE DI NOMI
Africa 33
Aganthia 25
Agamennone 28
Aghia Triada 52, 5 7, 61, 76, 102
Albania 3 7
Alessandria 1 9
Arianna 45, 74
Arnaud-Jeanti, Gaston 104
Arkadi, monastero 2 1
Ashmolean, museo 62, 63
Asia 66
Assiria 108
Atene 1 6, 26, 38, 39, 1 0 1
Atlantide 6 5 , 102
Baedeker l 03
Baikie, James l 02
Barcellona 1 1 1
Belon, Pierre 14
Bembo, fontana 1 9
Benoit, Pierre 7 1
Bosnia 8 9
Berr, Henri 9 5 , 1 1 0
Boissonnas l 03
Bordeaux 1 8
Bosanquet 52
Bosnia 37, 74
Boucher, Perthes de 36
Boyd, Harriet 52, 53, 54
Bruxelles 1 1 1
Buondelmonti, Cristoforo 13, 14, 65
Caldea 108
Candia 13, 1 7, 1 8, 1 9, 20, 27, 42, 100, 1 03
Capodimonte 73
Castleden, Rodney 1 24-125
Ceram, C.W. 1 26
Chandax 1 9
Champollion, Jean-Franois 39
Chipiez 27
Cnosso
Cappella delle asce bipenni 43, 83, 100
Caravanserraglio, affresco 100, 109
Casa dei massi franati 100
Casa del sommo sacerdote 100
Casa ovest 43
Corridoio delle processioni l 00
Corridoio delle tavolette con le spade
100
Magazzini reali l 00
Parigina, affresco 95, 105
Piccolo Palazzo 41
Francesco I, re 14
Francia 32, 36, 86, 98
Fyfe, Theodore 4 1 , 42, 8 1 , 84
Gabriel, abate 21
Gerola, Giuseppe 54, 57
Gilliron, Emile 42, 8 1 , 83
Ginevra 1 0 1
Giorgio I 79
Giorgio II 33
Glotz, Gustave 72, 1 10
G6rtyna 16, 1 7, 24, 27, 53, 57
Goulas 53
Grecia 27, 32, 33, 38, 43, 108
Gurnia 52, 53, 55
Halbherr, Federico 24, 26, 3 1 , 32, 52, 54
Hall, Edith H. 52, 54
Haussoulier 26, 33
Hawes 99
Hazzidakis, Joseph 26, 3 1 , 52, 53
Hogarth, Gipsades 40, 43, 44, 52
Homolle 32
Hugo, Victor 20
Icaro 107
Ida, monte 1 6, 25
Illiria 38
Inghilterra 3 7, 86, 97, l 04, l 08
Iraklion 1 7, 19, 1 04
Istanbul 30, 3 1
Italia 38, 68
Iugoslavia 3 7
Jong, Piet de 77, 84
Joubin, Andr 26, 32
Juktas, monte 1 7
Kahun 66
Kalokairinos, Minos 26, 30, 3 1 , 33
Kamares 62
Kavousi 52
Kefala 30, 33, 45
Kiyan 72
Kumassa 53
La Perlette 55
Lagrange, padre 97, 99, 105
Lamartine, Alphonse de 16
Lapponia 36
Lassithi, altipiano 1 5
Lat6 53
Lear, Edward 16, l 7
Libano 100
157
Palazzo Guell 1 1 1
Palazzo Stoclet 1 1 1
Palkastro 25, 52, 75, 106, 1 09
Paribeni, Roberto 52
Parigi 36
Pasci, Fotiades 30
Pashley, Robert 1 6, 1 7, 1 9
Pasifae 74, 105
Pendelbury, John 55
Pernier, L. 52
Perrot, Georges 13, 1 6, 1 8, 1 9, 27
Petrie, Flinders 66
Phylakopi 42, 65
Picard, Charles 89, 98, 107, 1 09
Pococke, Richard 14
Plecnik 85
158
APPARATI
Sicilia 38
Sieber, EW. 16
Siria 73
Speich, Richard 1 14 - 1 1 7
Spratt 1 7, 18, 25
Stillman 30
Stobart, ).C. 107
Syllogos 27
Taramelli 26
Taylour, William 126-129
Teseo 1 5, 75
Thenon 29
Thenon, Lon 1 7
Thra 64, 65, 66
Tilissos 52, 106
Troia 28, 38, 7 1 , 97
Urbino 73
Vai 54
Vassiliki 52
Venere 18
Vincennes 73
Williams, Bianche E. 54
Xanthoudidis, S. 52
Zakros 1 5, 52
Zeus 14, 1 7, 25, 29, 52
BIBLIOGRAFIA
1 59
BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA GENERALE
S. Alexiou, O
Iraklio, 1964.
minoikos politismos,
V. Casagrande e I. Rossi,
Grecia,
Clup
La vita quotidiana a
Creta ai tempi di Minasse (1500 a. C.),
P. Faure,
C. W. Ceram, I detectives
Einaudi, Torino 1968.
dell'archeologia,
mediterraneo,
J. A. Sakellarakis, Museo
di Iraklion, Ekdotike Athenon S.A.,
Atene 1993.
R .. Speich, Creta, Edizioni Futuro,
Verona 1991.
1970.
Le leggi di Cortina
e le altre iscrizioni archaiche cretesi,
D. Comparetti,
Mons.
F.
F.
Creticae,
Le leggi antiche
Florentiae 1885.
F. Halbherr,
Scuola
di Fests, II,
1 60
Edizione italiana
1 999 by Electa/Gallimard
Tutti i diritti riservati
ISBN 88-445-01 52-X
Edizione italiana a cura di
Giuliana Lomazzi
Redazione
Emma da Fiesole
con Fabrizia Malerba
Revisione bozze
Daniela Perazzo
La sezione
"Testimonianze e documenti"
stata realizzata appositamente
per l'edizione italiana.
Edizione originale
Cnossos
L'archeologie d'un rve
1 993 by Gallimard, Parigi
Direzione collana "Dcouvertes"
Realizzazione tecnica
Printed in Italy