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RACHITISMO
Il contenuto in vitamine del latte materno adeguato alle necessit del
neonato sano, con l'eccezione della vitamina K e della vit. D. La vit. D molto
bassa nel latte materno (0,4-4 U.I./100 ml), pertanto i neonati allattati al seno
sono a rischio di deficit di vit. D nei primi mesi.
La produzione di vit. D, oltre ad essere legata all'ingestione di alcuni alimenti,
anche dipendente dall'esposizione al sole e non sempre l'assunzione di alimenti
o l'esposizione al sole sono adeguati, per questo motivo l'APP raccomanda a
tutti i neonati allattati al seno fino al primo anno di vita di somministrare 400
U.I. di vit. D tutti i giorni (sono delle gocce che i genitori danno ai loro figli per
tutto l'anno) per prevenire le complicanze legate al rachitismo.
Se fino a poco tempo fa i casi di rachitismo si erano ridotti, negli ultimi anni
sono aumentati: ci dovuto ad una incongrua alimentazione, a una ridotta
esposizione al sole e nella maggior parte dei casi sono rachitismi dovuti ad
abitudini culturali differenti. Ci sono bambini che si presentano all'osservazione
del pediatra per un problema diverso dal rachitismo e se lo si analizza
attentamente con un adeguato esame obiettivo e si interpretano gli esami di
laboratorio si pu identificare, oltre alla patologia per la quale il bimbo stato
ricoverato, anche il rachitismo.
CASO CLINICO
normalit e la patologia).
Terzogenita figlia di genitori pakistani cugini primi fra loro (quest'ultimo
un elemento molto importante perch aiuta nell'iter diagnostico in
quanto se ci sono parametri alterati in bambini che sono nati da genitori
che sono consanguinei bisogna sempre pensare che ci possa essere una
malattia genetica se la sintomatologia del bambino lo suggerisce).
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bradicardia sinusale.
Trattamento:
o infusioni di 4 mEq/L di potassio allora (tenuta sempre monitorata);
o corretto lo stato di disidratazione sulla base della sua gravit con
soluzione gluco-salina (un neonato ha bisogno di una
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Paratormone: elevato
Calcio: normale
Fosfati: ridotti
Fosfatasi alcalina: elevata
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CAUSE
Il rachitismo pu essere classificato in due grandi categorie a seconda delle
cause che ne hanno determinato linsorgenza:
RACHITISMO GENETICO
Le cause genetiche di rachitismo coinvolgono delle mutazioni a livello di
alcuni geni che intervengono nelle vie metaboliche del calcio e della
vitamina D. In particolare possiamo avere:
o RACHITISMO DI TIPO 1
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o RACHITISMO DI TIPO 2
o IPOFOSFATEMIA FAMILIARE
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CLINICA
Linsorgenza dei sintomi pu essere schematizzata in tre fasi:
1. FASE PRE-RACHITICA
In questa prima fase si assiste ad un cambiamento nel comportamento
del bambino, che diventa irrequieto e nervoso, ed insorgono sintomi
cutanei quali cute pallida e umida, con aumento della sudorazione. Si
osserva, inoltre, una riduzione del tessuto adiposo ed una marcata
ipotonia muscolare che crea problemi di ritardo nella deambulazione. Si
possono osservare anche un forte odore di ammoniaca nelle urine, legato
alleccesso di Sali di ammonio che vengono escreti, e la presenza di
frequenti gastroenteriti e bronchiti.
2. FASE FLORIDA
la fase in cui si manifestano i sintomi tipici del rachitismo, tra cui:
Craniotabe: persistenza delle cosiddette fontanelle oltre il periodo
normale, cio oltre i due anni di et
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cartilagini costali
Deformazione della cassa toracica, che visivamente causa un
torace di tipo carenato con sterno sporgente e appiattimento
laterale delle coste (solco di Harrison = depressione orizzontale
TERAPIA
La terapia del rachitismo legata sostanzialmente alla causa scatenante. Per
quanto riguarda il rachitismo di origine genetica, la causa non pu essere
eliminata e, pertanto, si cercher di attenuare i sintomi attraverso la
somministrazione di vitamina D o la correzione degli squilibri di fosfato e calcio.
Nelle forme non genetiche di rachitismo possibile intervenire nel seguente
modo:
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