You are on page 1of 796

CO

lo
-CNJ

.CO

-O
-O

yj^.-

Univ.

of

Toronto
Library

ATTJ
DEL

I.

CONGRESSO INTEU NAZIONALE


PKK

MALATTIE

Pai;

II.

I.K

DVA.

Gknkk ai.k

LAVORO

- Si: z ioni:

Pi;

ima

A Tr
'l'

iii'.i.

I."

Congresso Internazionale
VER LE

^MALATTIE DEL LAVORO

MILANO

<>

U-14 Giugno

il-f.^Si

^"

MII.AN"
STABII.IMKNTO TIPO(iKAFICU

miTA

Via dello Sifjnora y. i5

906

K.

KK<;;1AM

lOOt

ili^'J 90fi -

STAH. TU',

l)^rr.^

*-^

*,

*.

. *

yiie parole di storia

Ln

si'ia ik^i

lo aprili^

ad un pranzo

tara

la

l'JO'^,

, r,

del onaressc

di Milawj im membri del VII Contjresso NaDopoch i pi illustri rappresentanti

Giunta MaidcipaU'

al RintoruiUe Socini

zionale di Idroloffia e Climatoloijia.

dell'Amministrazione Municipale, delle Scienze idrologiche e climatolof/iehe


ebbero salutato le Autorit e i Congressisti, prese la parola l'onorevole
il/.

De

allora assessore dell'istruzione primaria r

Cristq/'oris, in

I*r<-s:-

drnte effettivo del Congresso stesso.


IJ'on.

D?

Cristq/'oris saluta

sopta un grandioso non

presenti e richiama l'attensione di ognuno

lontano avvenimento:

il

traforo

del Sempione,

ad aprire nuovi sbocchi alle grandi correnti della civilt, destinato a divenire la grande via delle genti, intravveduta da C. Cattaneo,
e destinato ancora ad avere alti e rittimc tra le migliaia di operai che ri
destinato

accorreranno per lavorarvi.


" Io non mi sento di fai' blindisi, aggiungeva,
ma sento invece nell'animo un jiensiero che voglio espori'f a voi tutti. Pare a me che il mi-

modo

glior

di celebrare questo

grande trionfo del lavoro che

si

eriger

sopra non poche vittinw, sia quello di riunire ad un convegno intemasionale quanti hanno studiato e studiano in Italia e fuori
r

clinici

di'l

lavoro.

Signori,

arrivederci a

questo

problemi igienici

Congresso,

al quale

pi numerosi, in quanto il Comune di Milano per


bocca del mio illustre amico Senatorr Mussi, Sindaco di Milano, qui
presente adempir nobilmente e signorilmente ai doveri della pi larga
spero di vedervi

amica

(finto

ospitalit

Le parole

>>.

dell'on.

De

Crislo/oris

vennero accolte

da

un grande,

jirolungato applauso dell' a.ssemb leu. Molti dei Congressisti fanno immediata
istanza

all' on.

del Coi/fresso

De

Crislqforis jterche costituisca un Comitato orf/anis calore

stesso,

h'

l'

on.

le

( 'i

istofols

aceettaiidn

la

presidili zn


e")

fa appello al concorso del prof. Devoto (") {presente al convegno) e che si


dichiara ben lieto di cooperare alla riuscita del Congresso; l'on. De Cristofoi's indice una prima riunione che ebbe luogo nei locali della Societ
del Giardino, gentilmente concessi (5 Maggio).

questa

Senatore

De

adunanza intervennero molti


Angeli,

il

illustri cittadini;

quale sostenne Vopportunit

tra questi

di istituire

il

una spe-

Prevenzione ed assistenza sociale.


Municipio di Milano assegna momentaneamente per la Segreteria
un locale in Via Filodrammatici N. 16.
Si costituisce il Comitato Esecutivo nel quale entrano a far parie
il prof. Devolo come Segretario generale, l'industriale cav. Luigi BertaG. Lanzillotti e L. Vigano
relli come Cassiere, e i dottori L. Secchi,
ciale spzione dedicata alla
Il

come

Segretari. Questo Comitato inizia l'opera di

propaganda

e di

orga-

nizzazione subito e la continua con attivit e successo.

Gli impegni professionali impediscono ai dottori Secchi

G. Lanzil-

una continua e proficua partecipazione ai lavori e li obbligano nelVautunno del 1905 ad inviare le dimissioni dalla carica di segretarii, alla
quale sono chiamati dalla Presidenza i dottori L. Veratti e L. Carozzi.
Quale sia stata l'opera prestata dal Comitato, risulta dalle circolari
pi avanti riportate, e il successo dell' organiz sazione e della propaganda
trattandosi di un primo Congresso
dall'esito felicissimo e si pu dire
insperato del Congresso stesso, come lo comprovano le adesioni e i
lotti

lavori

{*)

che vi si sono svolti.

Il

prof.

DevoUi teneva

e da nn anno aveva iniziato


lavoro.

la

in

queiranno a Pavia il Corso di Clinica delle malattie professionali


Lavoro : Rivista d'igiene, fisiologia e clinica del

pulildicazione del

COMITATO rUOMOTOKE

Arcellasclii dott. Garibaldi,

naseggio ing. Luigi. Milano

Milano

UHI, (TI\(il{F,SS(

Avoledo

Helloc ing. Luigi,

dotf. piol". i'ietro,

Koma

Milano

Hernacchi dott. Luigi,

Ambrogio, Milano Hertarelli Luigi, Milano Hiaggi


Honloni lllVcduzzi dott.
fluido, Milano Hurgonzio
dott. L. C, Milano boschetti Elisa, Milano Campt-rlo ing. Giuseppe, Milano
Candiani dott. Ettore, Milano Cantoni Costanzo, Milano
avv. Corrado, Milano Carozzi dott. Luigi, Milano Colli onor. prof. Angelo,
Roma Coufalonieri avv. Angelo, Milano De .\ngeli senatore Ernesto,
Milano De Cristolbris sen. dott. Malacliia, Milano Dell'Acqua onor. Carlo,
Legnano Denti prof. dott. Francesco, Milano Do Renzi prof. Enrico, Napoli
De Vincenti dott. Angelo, Milano Devoto prof. Luigi, Milano Ellero dottor
Lorenzo, Milano Esterle ing. Carlo, Milano Kabris dott. Riccardo, Milano
Kilomusi-'Juelf prof. Gioele, Pavia Gatti dott. Francesco, Milano fiianoli
prof. Giuseppe, Milano Dott. G. Y. Giglioli, Firenze Giordano dott. .\lfonso,
Lercara (Palermo) (iobbi prof. Ulisse, Milano Koerner prof. (Uigllelmo,
Giovanni, Roma
Milano Lanzillotti dott. Giulio. Milano Loi-iga dott.
Magaldi comm. V., Roma Magatti ing. Emilio, Milano Magrini ing. Etfren,
Torino Mayno-Bronzini Ersilia, Milano Manfredini ing. Achille, Milano
Mangiagalli prof. sen. Luigi, Milano Medea prof Eugenio, Milano Mover
Max, Milano Menozzi prof. Angelo, Milano Momo dott. Carlo, Milano
Montemartini prof. Giovanni, Roma Monti prof Achille, Pavia Mosso
prof Angelo, Torino Mi-acli ing. Adolfo, Milano Pirelli ing. Giovanni
Battista, Milano Pontiggia ing. Luigi, Milano Rava onor. prof Luigi.
Bologna Rossoni prof.
Roma Rusconi G. fu Luigi, Milano Sanarelli
onor. prof
Bologna Schiavi dott. Alessandro, Milano Scontietti ing. A.,
Legnano Secchi dott. Alberto, Milano Silvestri ing. Giovanni, Milano
Sonzogno dott. Riccardo, Milano Sullam Rignano Rina, Milano Vanzetti
dnrt.
Mihiiio
Milano
ing. Carlo, Milano Voratti doit.
Zanni dotf. Umberto. Roma.
Milano

Kei-taivUi dott.

dott. Carlo,

Milano

prol".

Cai-alielli

jrof.

E.,

G.,

Luiiri.

COJVIITnTO

Luiiri.

\"ii:ani'i

ORDINATORE

Pn'shl^^,!,': Dott. M. DE CRISTOFORIS, Senatore del Reb^no

Vici'-Premlenli':
l^cjnl'irio

ifciit'i-'ih:

s.y.-.c.

Dott. L.

Prof.

VIGANO

Prof.

ANGELO MENOZZI

LIIGI IMlVOlO
-

Ing. G.

CAMPERIO

Ciiasirir

Oott. L.

I.llM HKKTARFl

CAROZZI

Dott. L.

UtTu'i di Sv^rctcrin: Viii yionfortt

14

LI

VERATTI
-

.yfil^inn.

tIR(

Congresso Internazionale per

le

Malattie del

OLARE

N.

1.

Lavoro

NIILANO 1905
Sede

MILANO, r/^ Filodramma tid, 16

del Comitato esecutivo:

Milano, data del timbro postale

Sgregio Signore,

Il

gresso

Comitato esecutivo che intende a riunire per la prima volta a Congli studiosi specializzati e quanti si sono occupati dei problemi

medici,

sociali

igienici e

imposti dalle crescenti

parte a questa riunione e portare in

malattie

derivanti dal

onora di invitarla a prender


seno al Congresso i frutti delle Sue

lavoro per s o dagli ambienti di lavoro,

si

osservazioni e della Sua esperienza.

La

purificazione igienica del lavoro, disposizioni

previdenza sociale sono oggi l'aspirazione pi viva


dini illuminati.
i

queste

civili

iniziative

responsi delle scienze mediche,

le

di

larghe e sicure

di

governi e di citta-

debbono venire, a sicuro sostegno.

conquiste della ingegneria sanitaria

e della chimica, la esperienza di industriali

moderni

e di ogni altro cit-

tadino che rivolge la sua mente ai problemi del lavoro.


Solo

in

guisa

tal

del lavoro, in cui

si

arriver alla costituzione del desiderato codice

dettami della fisiologia saranno confortati da meditate

estrinsecazioni della assistenza sociale.

lilsaminare e discutere ci che la fisiologia e la patologia del lavoro


ne additano, passare in rassegna le pi moderne ed efficaci procedure
di prevenzione industriale, vagliare le risultanze degli esperimenti fatti
in Italia nel campo della previdenza ed assistenza sociale,
proporre iniziative in questo campo, ecco il programma delle tre sezioni

all'Estero e

in

cui sar diviso

il

Congresso

del 1905:

ed igiene del lavoro;

1."

fisiologia, patologia

2."

prevenzione delle malattie del lavoro;

8."

assistenza sociale.

poich altre nazioni hanno fatto passi notevoli in ognuno di questi

campi, bene che

il

Congresso

del

1905 divenga palestra internazionale;

pi completo sar l'inventario e l'esame dei mali, pi sicura l'indicazione

scambio delle idee.


Congresso meglio rispondano ai propositi che
preparazione, il Comitato non solo curer che sieno

dei presidi, pi autorevoli

Ma

perch

lavori del

ne determinarono la

delilteratie pi fecondo lo

Ijoi-tati
<li

iliiiaiizi

Congresso da

al

stufliosi

italiani e slmni,'ri

it'm/oh (|iielle f|iiistioni di fisio-paltjlogia, di

clic magici'

rmcntc fnn/i'ifnno sia perche

ma

portata puhMica,
traui)

ili

IV'nomcni

fin

previdenza, di

soli'

di

meritevoli di

tener presento la

grande

si

incon-

essere esposti od indagati,

riunione del
il

numei-.

>

190.'),

il

cui risultalo sar

dei fatti riferiti e

dal

Con-

gresso sanzionati.
II.

Doti.

Prof.
li

i'i:i:>il)KNTK

MALACHIA DE CRLSTOFORIS
II,

Cassikki.

LUIOI BERXAKELLI.

\'ii

si

prevenzione, o studiano proMemi di

apparali di

tanto pi fecondo quanto magi,'ire

assistenza

studiate, sia p<*rch(^ di

p(c<>

d'ora rivulgo viva pregliiera a quanti

morbosi,

dedicano a ricerche od

prevenzione e

i;-l'i;i:sn>i:Mr.

ANGELO MENOZZI
//

Segretario Gencnl,

Prof LUIGI DEX'OT"

>

(IRCOLARE

Congresso

per

Internazionale

Malattie

le

N. 2.

Lavoro

del

UKKICI
Via Filodrammatici, N. 16.

(Chiarissimo J'^rofessore,

Nel 1905

nel periodo della Esposizione

un Congresso nel quale

sar tenuto in Milano

dei lavoro o professionali

le rtialattie

avranno una

trattazione bene specializzata per parte di studiosi nostrani e forestieri.

L'intento che ne guida,

agli industriali
il

lavoro,

di

fornire al

male

e ai

tecnici

norme per

raggiungerebbe, se

si

Legislatore

del

lavoro,

danni o per purificare


operazioni del Congresso doves-

limitare

le

elementi efficaci e

un codice igienico

arrivare alla preparazione di

sicuri per

sero consistere in un semplice inventario di quello che stato fatto finora


nel

campo

della patologia del

lavoro.

Una rassegna

delle conquiste fatte sar certo vantaggiosa;

ranno

frutti di studi originali diretti

innumerevoli

meno

sollecite quelle

facili

precisa e diligente

molto

pi

utili

riusci-

a chiarire o risolvere parte delle

campo delia fisiologia, della


hanno concorso a rendere

ancora aperte nel

questioni

patologia e della igiene del lavoro

ma

e che

provvidenze

civili

che

stanno a cuore

di

tante menti illuminate.

Perci

il

ternazionale,

preghiera

menti

di

pi

Comitato esecutivo, in vista


si

rivolge,

a mezzo

promuovere nel suo

urgenti e

pi

del

di

questo nostro convegno in-

sottoscritto, alla S.

V.

111."'^

Istituto lo studio di alcuni degli

colla

argo-

interessanti di fisiologia, clinica ed igiene del

lavoro, e di richiamare l'attenzione di qualcuno dei suoi Allievi sulle con-

che
sono largamente o ])revalentemente distribuite nella di lei regione. Dato
il
lungo periodo che ne divide dalla data del Convegno, torner facile
alla S. V. 111.'"" suggerire e vedere eseguiti uno o pi lavori, che senza
dubbio daranno prestigio e preziosa originalit al nostro Congresso.
dizioni fisiologiche e patologiche dei lavoratori adetti a quelle industrie,

Con

tali

contrilniti

la

riunione del 1905 segner certamente una data

impoi'taiite nella storia dell'assistenza ai lavoratori ed

il

nostro Congresso

potr dirsi realmente riuscito; e cosi favorendo la produzione degli stu-

.4,
giorni nostri appena esplorato presso di
italiani in un canijfaremo opera degna p^r la scienza italiana, e avremo dimostrato
agli studiosi stranieri che anche presso di noi vive il ricordo degli ammaestramenti doli' immortale nostro B. Ramazzini.
11 Comitato sari"!
particolarmente obbligato alla S. V. III."" se vorr
(iMiunicare al sottoscritto gli a rtromonti prescelti da Lei e dai suoi allievi.

(liosi

noi,

Col niacrgiort' ossoquio


iiela s.

V.

m.rra

DEVOTISSIMO

Doti.

NB.

Le

l'orme

morboso

di natur;i

MALACHIA DE CRISTOFORLS.

inuiniatica n'.m riontrano no!

programma

dol Contrrosso.

Il

Con^Tosso avi

luofio n^lla

primavera

d<'I

Proroga del Congresso

1(1

<

''f

In

iniit

l'JOO

il

^itlutn tenind

Coia/reiiao

nv

uKuj.iK, rj()4

a causa dei litardi

lI

lOii.

al

1900.

iiniiHiu (leliberu '> ,-/,.-..,-

arn-niiii m^i hirar

indi'ssern alla prorof/a dfdla Esposizinm-.

fl>-/.

Si-initiuif

-2

(IIU

per

Internazionale

Congresso

Malattie

le

OLAKE

>.

3.

Lavoro

del

in Nlilano nel 1006

DEL COMITATO

UFFICI

Via Monforte.

i.

Milano. Febbraio 1005.

Scjregio

hignore,

Nella primavera del 1906, in occasione della Esposizione, avr luogo


in

Milano

il

Congresso internazionale per

1"

le

malattie del lavoro.

questo Congresso sono ammessi, medici, ingegneri, chimici indudi opifici e tutti

striali, direttori

coloro che

si

sono occupati

di quistioni

relative al lavoro.
sottoscritto nel chiedere alla S. V.

Il

gresso,

Le porge

la

preghiera

di

apportandovi qualche contributo


del

lavoro, od

alla

IH."'-'

prender parte

in

la
ai

sua adesione al Conlavori del Congresso

ordine o alla fisio-patologia ed igiene

prevenzione delle malattie professionali, od all'assi-

stenza sociale dei lavoratori.


periodo

Il

di

tempo che ne

divide dal Congresso pi che sufficente

per raccogliere e vagliare nuovi contributi: gli perci che


confida che grazie al concorso di cittadini illuminati

un inventario fedele e completo dei mali


efficaci ad evitarli od attenuarli.
Col maggiore ossequio me Le dico

si

il

sottoscritto

arriver a fare

ad indicare

le

norme ed

mezzi pi

Il

Devotissimo

Segretario Generale

//

LUIOI

Prof.

DEVOTO.

Congresso

di

Dott.

Milano del 1906

professionali e del mezzi pi

lattie

il

primo

eli

IVI.

e tratta

DK CRISTOKORIS.

esclusivamcute

di

ma-

idonei per prevenirle o per attenuarne

le

conseguenze.
Al successo di qucslo Congresso possono cooperare validamente;
i

medici che imprenderanno

fessionali

meno

frequenti o di

fin d'ora lo studio di casi di

maialile pro-

qualsiasi altra quistione relativa alla tisiologia,

alla

paiol'i^iia

Con ^M'OSSO
{.'li

<

all' ii^iciic

lavoro

cl<l

p'i'

lain"-

ojjfjoMo

di

coiiiiinicazioni al

ingegneri comunifaiiilo

innovazioni

e<liIizio,

lor^^i

siuili e le

loi<i

osservazioni mtrinio ad

impianti, a^Mi apparecchi pi eflicaci p<M' prevenir'

ajrli

le

malattie professionali;
1

chimici

sejj:na!ando

pei-icrdi

delle industrie cliimichr' o

additando

;,'li

oventuali me/./i per elimiiiarli;


jrli

Comune o

industriali e
gli

direttori degli stabilimenti invitando

medici del

insegnanti della P'acoU medica pi vicina a l'ormare oggetto di

indagine di quei l'enomeni morhosi che essi avranno potuto osservare in alcuni
dei loro dipendenti e facendo rilevare se gli aildetti ad una determinata industria sono preservati da qualche malattia o se da qualche altra sono piii facil-

mente

coli)iti.

Congresso

per

Internazionale

le

MILANO

Malattie

IRCOLARE

del

N.

i.

Lavoro

1906

^04

UFFICI
^'ia

Monforte. N.

Milano, Settembre 1905.

II

numero sempre crescente di malattie derivanti dal lavoro per s


come fatica, sia per l'influenza dei materiali che si trattano

stesso, sia

nelle industrie diverse, sia per effetto degli ambienti in cui queste

citano,
cialisti

doveva colpire, attrarre l'attenzione e


di problemi medici, igienici e sociali e

gimento della vita sociale.


Ond' che sorse il pensiero
venissero trattati

gli

di

le

eser-

si

cure degli studiosi spequanti seguono

di

lo svol-

un Congresso internazionale nel quale

importanti problemi della difesa dalle lesioni viscerali

funzionali che nelle industrie si vanno ogni di constatando, e provvedervi col purificare igienicamente il lavoro, col prevenire in quanto
possibile le

denza

male influenze di esso e collo studiare disposizioni di previOpera questa alla quale chiamata la societ intera e pi

sociale.

specialmente

governi,

medica, dell'ingegneria

scienza

della

cultori

sanitaria, della chimica e della

meccanica,

gli

industriali

tutti,

cui

nel

interesse sta pure la salute e la resistenza del lavoratore.

Seguendo tali pensieri gi scrivevamo in un precedente bollettino, ed


ora ripetiamo, che ci sembra essere dovere comune di giungere alla
formazione di un codice del lavoro nel quale i dettami della fisiologia
siano confortati da meditate estrinsecazioni della assistenza sociale.
Il Programma del Congresso dovr comprendere tre sezioni:
1.'

3.^
8."

In esso noi

Fisiologia, patologia ed igiene del lavoro.

Prevenzione delle malattie del lavoro.


Assistenza sociale.

porremo

le

prime

basi,

concreteremo le prime intelligenze


ci dissimuliamo le diifcolt

per arrivare all'intento nostro; del quale non


e gli

ostacoli,

ma

che

speriamo fermamente vincere quando

molti ed uniti a studiare gli importanti temi che

Noi siamo a quest'ora assai

lieti

di

l'accoglienza fatta al nostro pensiero dal


e

sopratutto

ci

sentiamo confortati dal

ci

si

si

sia in

affacciano.

annunciare che fu larga e calda

mondo

scientifico ed industriale;

poter annunciare clie da

istituti

clinici,

talia

da laboratori

come

accolti

Comitato ordinatore
il
vermero additati altii non

temi che

fonti ce

talch

di fisiopatologia, dii gaijinelti di chimica, tanto dell'I-

dell'Estero, e da medici addetti a stabilimenti industriali furon^i

lui

Relazioni e

le

le

lia

loro pnjposto;

pochi

('onumicczioni

che dalle stesse

por personale iniziativa;

gi elencati

sii|)erarono "gni

nostra asjjettativa.

per daiiie un

parziale elenco, citiamo

seguenti argomenti che

avi-anno trattazione e discussione upIIc adunanze:

controindicazioni fisiologiche

le

ul

lavoro notturno:

forme nevrasteniche nei ferrovieri;


la patolojria del lavoro negli ambienti ad aria compressa:
la patoIogia*dei palombari e nuovi mezzi di profilassi:
frenastenia e delinquenza in rapporto ad irrazionali ordinamenti del lavoro:
malattie professionali, non traumatiche dell'udito:
la pneumuconiosi dei solfatari:
le

malattie dei mietitori

le

malattie proprie degli stahilimenti che fabbricano acidi e prodotti thunici in

genere

individualit e malattie professionali:

igiene delle gallerie:

manifestazioni morbose in rapporto a deficienza compensativa tsiologica:

alcune malattie da lavoro che

di

si

osservano nell'Italia meridionale e in

Sicilia:

la tubercolosi e la legislazione del lavoro:

dilTusione deiranchilostomiasi, profilassi della


il

lavoro delle donne e

la

medesima:

protezione della maternit;

nevrosi traumatiche nei solfatari:

le

degli anchilostomi e delle anguillule in rapporto alle

malattie dominanti negli

operai, contadini e muratori:

prevenzione e trattamento

dell'asfissia

da gas illuminante nelle otlicine di fab-

bricazione del medesimo:


bilancio alimentare e lavoro;

malattie delle fabbriche di perfosfati, e inconvenienti dovuti all'acido lluoridico:


fabbriche del solfato ramico;

lavoro manuale e
il

rinduenza

dell'

le alterazioni

illuminazione artificiale sugli scambi respiratori:

dell'apparecchio respiratorio

ncirli

^e.lieatori di

neurosi da strapazzi nerveo-muscolari:

le
il

sclerosi dei vasi periferici:

ricajubio materiale nello strapazzo:

lavoro negli aml>ienii a temperature elevale *

l>as-<e:

cemento:
avvelenamenti professionali e la decadenza della razza:

la patologia dei lavoratori del


gli

alcool e la\oro muscolare:

tabacco e lavoro muscolare: intossicazioni nicotiniche:


le infezioni

professionali:

la dietetica dell'operaio:
lo sforzo in

patologia:

carbone:

prevenzione nelle malattie professionali;

la

lassistenza sociale nelle malattie del lavoro:

ed

argomenti

altri

non minore importanza.

di

Come si vede siamo davanti ad una serie di argomenti importantissimi


che avranno una degna e conveniente discussione; la quale sar tanto
pi efficace se gli autori delle relazioni vorranno accogliere favorevolmente

che loro

l'invito caldo

fa

il

manoscritti di buonora e in tempo


acci che possano essere stampati e
in conformit di

quanto

si

mandare

Comitato; quello cio di

(non dopo

gennaio 1906)
distribuiti all'aprirsi del Congresso,
pratica nei pi autorevoli e frequentati conutile

il

gressi internazionali.

Noi
al

ci

teniamo

bisogno che

se

che questo Congresso risponder degnamente


ne sentiva, e attendiamo dall'opera di quanti hanno

sicuri

cuore e mente un risultato pari all'altezza del pensiero ispiratore.

XB.

Col 31 dicembre

1905

si

chiude l'accettazione delle comunicazioni originali.

IL

Dott.

PRESIDENTE

MALACHIA DE CRISTOFORIS
II Six.ektario

Il Vick-Pkksidkntk

Prof.

ANG-ELO X-IENOZZI.

Prof.

LUIGI

Gkxkrale

DEVOTO

EPOCA DEL CONGRESSO E AVVERTENZE

Il

Congresso verr tenuto nella prima met del Giugno 1906. Molte

considerazioni hanno indotto a presciegliere questo periodo.


tra l'altro che per tal
gli

modo potranno prendere

Accenniamo

parte al Congresso

tutti

insegnanti delle Universit italiane, che in Giugno l'Esposizione sar

completo, e che col Congresso coincideranno molti dei festeggiamenti


che Milano prepara per celebrare l'apertura del Senipione.
I Congressisti godranno delle consuete riduzioni ferroviarie.
Con altri annunci si daranno ulteriori istruzioni sia per queste, sia
al

per

la localit

ove

si

terranno

le

sedute, sia per le modalit per accedervi.

<

IK( (H,{K >.

7.

CONGRESSO INTERNAZIONALE
itr.

II.

DEL LAVOIin

\i\(,\ITIK

MILANO 1906
Via Moiiloru-,

Kiii.RiA."

li

7//.'""

Mi
le

jiivf/i<i

Sijncr Sindaco,

sit/ni/k'fir/e ck'

Malattie del Lavoro, arra

dal U (d

h'i'<i/i'

G tifino

/>.

il

Congresso Internazionale per

iii,n<>

in

'MHitnt

presso In

Villn

r.

XelCunirle una copia del Pror/ramina da cui

la S.

V. vedr

r iipoitan^a. if/irnico-sociale delle trattazioni del Conf/renso, confido che la S.


(

'oii(r>e

che

'oi

il

Sif/nor Ufficiale Sanitario del

riuscir pi autorevole e ])i efficace.

pio sentiti

<}S!<ef/ii

Il

1^.

Prtisi'itnt.'

del

i.^rEiid'o

ireiiiiz-'arn"

IDE Cie-ISTOFOS-IS
sr'iKitorf lift lit'gno

P. S.

Il

Suo

a prendere parte alle cedute ed ai lavori del Coru/renfio,

tal f/uisa

ili

<

V. delefiher

Coniitato sar idrato

i>*r

un

rt-iiiK di

rirtcontro.

is

CIRCOLARE

^. 6.

cSSO INTERNAZIONALE

TTIE DEL LAVORO

MILANO

1906

..egeetekia: Via Monforto,. 14

Hochverehrter Herr College,

Yon 9
stellug,
/

bis

Zeit der Aus14 Juni, whrend der gnstigsten

wird in Mailand ein Congress,

bekrankheiten

in

von den verschiedensten

welchem

die

Gewer-

Gesichtspunkten aus,

behandelt werden, tagen.


Gelehrter wird die Physiologie
Eine Reihe hervorragender
gewerblichen Vergiftungen
u. der Arbeitssttten, die

der Arbeit

und Infektionen sowie


chen Berichten

Das

u.

Cornile

Prophylaxe derselben

in

zahlrei-

Mittheilungen beleuchten.
gestattet

besonders einzuladen

~"

die

u.

sich

E.

W. zum

Congresse

wird die Betheilung E.

W.

ganz

demselben

zu besondere Ehre gereichen.


Reisekarten, ^Yelche
Auf Ihre Anfrage werden Ihnen die
Italienischen Eisenbahnen
bedeutende Ermssigungen auf den
gewhren, sofort zugeschickt werden.
In vorziiglichen Hochachtung

Der Prsident des Coniits

Der General-Schriftfiihrer

IH(OLARE

>. 7.

CONGRES INTERNATIONAL
l'OLH Iti

MALADIES l'ROFKSSKiNXFlLKS

MILAN
BuHKAi;:

Riie

1906
Moiifurn-,

14

Monsieur
Depuis

le

1)

et

honorable ConfriTe.

jusqu' au 14

Juiii,

lieu

Milan un Congrs ou

du Travail

La

de

aura

Pathologie

la

a leurs points de vue les plus varis.

i^eronl tudics

physiologie, la pathologie, la clinique,

l'hygit'ne et i'as-

sistance publique du Travail auront des relateurs

teurs habiles et cornptents,

des

et

que vous pourrez

ainsi

prospectus ci-joint dont un fera

le

le

ora-

au

voir

5 Juin une nouvelle dition.

vuus invitant, Monsieur, prendre

Ti (Ut en

pe-

la

internationale,

problnies

les

pemlcini

c'est--dirt'

riode la plus Itrillante de notre Exposition

vaux du Congrs, le Comitt' tient a vous


grandemenl honor si vous voudrez bien

aux

part

faire savoir qu'

il

tra-

sera

favorable-

accueillir

nient son invilation.

Le gouvernement

italien

accende d'ailleurs

i\

tous ceux qui

prendront part au Congrs un rabais de 6O7,, sur


de for pour
n'

le

parcours

importe quelle gare de

rcevrez sur simple

Dans

l'espoir

des

confi ns

la frontire

demande

les

Confr''re,

ou

la

plus

haute

et

cheniins

le

de Milan a

port de nier, et

documents de

que vous voudrez bien nous

d'accepter notre invilation, nous vous

honor

Milan

legitiniatimi.

faire

pn-sentons,

assurance de

l'honneur

Monsieur
notre

consideration.

Le prsident du

Le

secrtaire gnral

vous

Corniti'

et

parlaite


X. S.

C'ireoLare alle

20

Camere

Congresso Intepnazionale pep


(FISIOLOGIA E PATOLOGIA
UFFICI:ViaMonforte,

PREVENZIONE

MILANO

o o

i4.

le

del Lavori e Societ operaie.

del Itavopo

IVIalatte
-

ASSISTENZA SOCIALE)

o o

9-14 Giugno 1906.

Milano, 10 Marzo 1906.

Spett.

A nome
per

le

del

Socic-t,

Comitato organizzatore del Congresso


invio a questa Societ

Malattie del Lavoro,

programma

il

Relazioni e delle Comunicazioni che formeranno oggetto


nel

Congresso stesso.

Il

Internazionale
delle

di

trattamento

Comitato avrebbe caro che questo

programma

venisse comunicato alle altre Societ aventi rapporto o legami con cotesta
Istituzione, al fine di

avere ulteriori contributi

da parte dei Medici addetti

alle

Societ

osservazioni

di

stesse e la

pratiche

partecipazione dei

Medici stessi alle discussioni del Congresso.


Il

Comitato ha deliberato anche

ammissione

alle sedute

Confidando

del

di

concedere una tessera


'

Congresso per un Membro

che cotesta Societ vorr dedicare

appoggio alla riuscita pratica

di

il

di

di

libera

ogni Societ.

suo

autorevole

questo Congresso, porgo sentiti ringra-

ziamenti.
IL
D.r

M.

PRESIDENTE

DE CRISTOFORIS.

PS. La Piesideiiza doUa Societ pregala

di

indicare

desidera sia intestata la tessera d'ammissione.

il

nome

delle persone a cui

\.

At'li

1>.

IlMlllHtliilli.

CONGRESSO INTERNAZIONALE
i

MALATTIK

r.

Il

I.AVuKn

lill,

MILANO 1906
.SK<;Ki:Ti:itiv

Via

Milano, 12 Maggio 190f).

Monforio.

14

Egregio Signore,

Dal 9

al

14 giui^Mio

\>.

v.

lerni

si

Milani',

in

CON-

1.

il

GRESSO INTERNAZIONALE PER LE MALATTIE DEL LAVORO.

programma che Le

Dal

si

ha mezzo

invia Ella

statare l'importanza straordinaria delle trattazioni che

luogo nel Congresso stesso. La

S.

V.

che

prende

allo sviluppo industriale della nostra regione

rare Ira gli

che

il

ADERENTI

al

Congresso;

Comitato Le chiede colla

darla concorrendo

tanta

parte

fiducioso

figu-

adesione

ipiesta

autorevole e

piti

avranno

non pu non

ed

presente,

cosi a rendere

con-

di

che vorr
pi

etticace

quest'I Congres'so.
11

Cassiere del Congresso ^

S. Orsola.

1,

al

quale

potr

il

Cav.

inviare la

Luigi
(juolii

Beriarelli,
di

iscrizione

r di L. 10.
Distinti tissequi

Il

S.Miut.

Dr.

Presidente

DE CRlS'l'OEORIS
Il

Segretario Generale
Prof. L.

DI-VOTO.

\'ia

che

10

>".

Ai Sindaci.

CONGRESSO INTERNAZIONALE
PER

I.E

MALATTIE DEL LAVORO


Milano, 28 Maggio 1906.

MILANO 1906
Segreteria: Via Monforte.

14

111.'"

Il

Signor Sindaco,

Comitato organizzatore

che

la

sua

che

le

abbiamo

uno

dei

citt

sanitari

di

questo Congresso ha

non ha creduto finora


rivolto

da

di

Lei

poich

il

Congresso

gli

argomenti

sono cos svariati e cosi moderni da

interessare qualsiasi amministrazione,


io

accogliere la preghiera

a Milano per

inviare

dipendenti.

posti all'ordine del giorno

di

rilevato

Comitato desidera che

il

rinnovi la preghiera.

lo

faccio

molte altre
altro
citt

ben

esprimendo

volontieri.

citt italiane

medico dipendente

inviano
al

il

loro

Congresso,

cosi

che

voto

ufficiale

a cui Ella degnamente presiede, possa

rarsi soddisfatta di aver inviato

il

sanitario

anche

la

tiene per la

si

od

nobile

un giorno dichia-

un suo funzionario

partecipare a questo convegno che

come

tecnico

volta

1.^

Milano.

Voglia scusare

la

mia insistenza

col

maggior ossequio

mi professo
Dev.'""

Sen. M.

DE CRISTOFORIS.

IIMOI.IKK

\. 11.

CONGRESSO INTERNAZIONALE PER LE MALATTIE DEL LAVORO

Sec'rctcrici:

Via Monfortc, 14

MILANO

- 1

(iiii^no

llMKi

li:'"

CONGRESSO INTERNAZIONALE

PER LE

MALATTIE

DEL LAVORO

Milano: 9-ii Giugno 190''


Segreteria:

Ci

pregiamo comunicare

Internazionale per
9

al

Via Monforte, 14

Giugno

le

Malattie del

S. V. 111. che il Congresso


Lavoro avr luogo in Milano dal

alla

p. v.

Contldando che la S. V. Ili""' vorr farci l'onore di partecipare a questo importante convegno, al quale interverranno notabilit
scientitiche italiane ed estere, ci rassegniamo con osservanza

PER
D-.tt.

M.

l'rof. A.

28

Aprile 1906.

L.

COMITATO

MENOZZI,

prcsiaentc.

vicc-prcsiJcntc.

I.. DKVOTO. segretario


BERTAKKLLI. cassiere.

Prof.

Milano,

IL

DE CRISTOFORIS.

i;cncrale.

DEL GOJlGJ^ESSO

REGOIiflJIEJlTO

Art.

1."
In occasione dei festeggiamenti che Milano preparer
1906 aprendosi la linea del Sempione, si terr in Milano un
Congresso internazionale per lo studio delle malattie del lavoro in ordine

per

il

alla fisio-patologia, alla clinica, alla prevenzione e alla assistenza sociale.

Art.

2."

Il

tempo, la data e

Art.

3."

la

Comitato organizzatore del Congresso fisser, a suo


durata del Congresso (9-14 Giugno 1906).

Comitato organizzatore suddivider

Il

o pi Sezioni, quando

l'

abbondanza

Congresso in tre
ne consigli

il

del materiale scientifico

r opportunit.

Art.

4."

Sono ammessi a prendere parte

medici, ingegneri,

chimici,

industriali

ai lavori del

e tutti coloro

Congresso;

che siansi occupati

delle quistioni in ordine al lavoro.

Art.

5."

La

tassa

d'iscrizione

del

Congresso

fissata

in L. 10.

Art. 6."
Le trattazioni del Congresso risulteranno di relazioni
sopra temi prescelti dal Comitato organizzatore ed affidati a personalit
particolarmente versate
scelte dai congressisti.

oggetto

di

nella materia

Tanto

di

comunicazioni liberamente
formeranno

temi, quanto le comunicazioni,

pubblica discussione.

Art. 7."
Le relazioni
qualunque lingua.

Art.

8.

e le

comunicazioni potranno essere fatte in

Non saranno ammesse

alla pubblica discussione le rela-

non abbiano fatto in precedenza tenere un succinto sommario alla Segreteria del Congresso.

zioni e le comunicazioni, di cui

Art.
Art.

9."

passati alla

sunti

stampa

10."

delle

congressisti

relazioni e

delle

comunicazioni

saranno

e distribuiti durante le sedute ai congressisti.

Non saranno

accettate

le

comunicazioni che non abbiano

programma. Non sono ammessi

attinenza col

gli argomenti riguardanti


forme traumatiche-chirurgiche riportate sul lavoro.

Art.
nicazione,

di

12."
il

parlare per

Le relazioni non potranno occupare uno spazio


mezz'ora. Le comunicazioni non pi di 15 minuti.

Ari-. 11."

maggiore

Finita la esposizione di

Presidente invita
piti

di

10 minuti e

di

una relazione o

congressisti a

di

di

tempo

una comu-

nessuno pu
un argomento.

discuterla;

una sola volta su

di

In ultimo

Presidente da

il

comunicazione che disporr

relatore

[aroia al

la

10

di

all'autore della

<

iiiiinili,

Le dimostrazioni saranno sempre latte a seduta t'rminata.


14." Gli autori di relazioni e di comunicazioni debl>nu

Aitr. 13."

Aur,
consegnare immediatamente, dopo

Art.

pagato

Le

quando

abltreviate
degli atti

15."

che

la

verr

relazioni

16."

Il

le

il

lesto Ielle

sia

rimesso

i;raluitameiile a lutti coloro che

in

faranno

eccessiva)

stesse.

(convenientemenie

comunicazioni

mole ne

la (juota d'iscrizione

Arf.

presentazioni',

la

parte del volume

avranno

L. 10.

Comitato organizzatore risulla

di

un Pi-esidente, un
e di un

Vice-presidente, di un Segretario generale, di quattro Segretari

Economo-cassiere.
Anr.
gli

'

17.

Presidente ha

Il

poteri

che

la

consuetudine dei congressi

concede.

AiM.

18.

Il

Congresso prima

di

chiudersi decider intorno

alla

eventualit e alla sede di altro successivo Congresso.

\J1.

Il

Comitato

di

Presidenza ammetter,

in via eccezionale, (jualche

altra comunicazione, jualora questa tratti argomenti di patologia od igiene

professionale che non figurano ancora nel programma o rivestono una


importanza speciale. La tassa d'iscrizione di L. 10; va rimessa al
Cav. L. Beri ARKLi.i, Cassiere del Congresso, Via S. Orsola N. 1, Milano.

Fino

31 Maggio la Segreteria del

al

Congresso tiene il suo Ufficio


Giugno passer alla X'illa Reale f Giardini

in y'ui Moiiforte, 14: col 1"

pubi ilici).
All'arrivo a Milano

signori Congressisti debbono provvedersi della

tessera definitiva presso

I'

Uffici"' di

Segreteria a pianterreno della Villa

Reale.

Le Signore
debbono pagare
La tessera
la

ammesse

dei Congressisti per essere


la

quali Congressiste

lassa di Lire 10.

definitiva

j te /'.sonale

t""

quota d'iscrizione (L. 10)

viene

rilasciata a

chi

ha pagato

dev'essere presentata per accedere alle sale

del Congresso, ai Musei, ed Istituti che

si

potranno visitare grazie alla

volume degli
M/'lann nel li)(K')^> offerta in ricordo dal Comune
monografia
congressisti potranno ritirare
e con essa
biglietti d'invit
giamenti che il Comune ed il Comitato stanno preparando

concessione del Municipio

di

Milano; d

diritlo al

<i

Le ferrovie

di Stato

accordano

ai congressisti

il

Milano

li

('.-.1,1:-

ribasso del

per distanze di almeno KM) ehilometri, ferma restando per


inferiori l'applicazione della concessione speciale che

Atti, alla
di

comporta

60

distanze

le
il

ribassi)


del 40"^,,. I congressisti fino a

un

26

certo limite

hanno

il

vantaggio

e la

facolt di pagare per 100 chilometri; chiedano notizie precise ai capistazione.

La

validit della concessione limitata ai termini di

ANDATA:

dal 1" al 14

Giugno

1908.

RITORNO:

dal 9 al 20

Giugno

1906.

La Navigazione Generale

Italiana accorda

il

50

"

tempo seguenti:

su qualsiasi per-

corso fino a Genova.

Le Ferrovie meridionali e le Ferrovie Sarde accordano


che danno le Ferrovie di Stato.

ribassi

Si prevengono i Signori Congressisti:


che l'inaugurazione del Congresso fissata per

che

Sabato

21

alle

Comune d

stessi

ha luogo

il

le

ore 11 del 9 Giugno,

Palazzo Marino che

ricevimento a

il

in loro onore,

che Domenica alle ore 21 ha luogo


tutti

gli

la serata alla

Scala cui sono invitati

Congressisti,

che nel pomeriggio di Domenica non si tiene seduta essendovi le corse


per il Premio Ambrosiano di Lire 100,000, cui i congressisti sono

ammessi con

speciali ribassi offerti dalla cortesia della Societ

Lom-

barda delle corse.

Presso

il

Congresso

alla Villa

Reale funziona

postale e telegrafico aperto dalle 8 alle 19


(Villa Reale)

ha

il

N." 60-65.

'
.,

fin

d'ora un ufficio

telefono del Congresso

ScI|(><Ih

tli

a(]-sioii*'

CONGRESSO INTERNAZIONALE PER LE MALATTIE DEL LAVORO


1-M1LA.\<).

Fisiologia,

K/I<M

I
;

'iOitjScritlo

l'uttjlo^ia

ed Igiene

Prevenzione tecnica
.Vs>i-.tcnza

Il

',...

desidera

sdci.ilc

prendere parte

ai

lavori

del

Congresso

{Iscrizione L. lOl.

// titolo

Nome

licita

sua comunicazione e:

Cognome

Indirizzo

Franciiliollo

Ceniesinii

Segreteria
{/c/

fft

Con egresso Iniernaziona/c


per

le

Malattie del Lavoro

MILANO
Via Filodrauunatci. 16

Tesjsera defliitiva.

(fronte)

C0NQRE55O

IMTERN/IZION/ILE

PER LE n/LAITTIE DEL L/IVORO


Milano 9-14 Giugno 1906
Villa Reale (Via Palestre) _*_

//

Signor
regolarmente iscritto al Congresso.

IL l'IxF.SIUKyTE

Dott. M.
Il !ie<jreUtrio

Prof. L.

DE CRISTOFORIS.

Gc, uriti,-

Il

DEVOTO

L.

Ciissiei e

BERTARELLI

(retro)

Presentando

Q)

locali

del

Musei

di

questa tessera,

Congresso

Milano

(Villa

il

Reale):

Congressista acceder
potr

ricever quale ricordo del

visitare

Comune

ai

Civici

di

Mi-

lano un esemplare della monografia Milano nel

1906:

ammesso

programma

definitivo.

ai

festeggiamenti

che figureranno

nel

sar

r's'rii

|M'r

CONGRESSO iNTERNAZIONAIiE
^ ^

-r

'fb

MflliRTTIE DEL

-^

MILANO 9-U
(VILLA

rilasciato al

INAUGURALE

il

ed

giorno
alle
Il

Sen.
Sf.i;rkt\I(1ii f.nkhaik

L.

Imitali.

<$9

LAVORO

Giugno 1906
Via Palestro^

Signor

per intervenire,

li.

REALE

i:Ii

DEVOTO

Giugno

1906,

alla

SEDUTA

sedute successive del Congresso.


Pkksidkntk

M.

:>'.

('.

mitvt"

DE CRISTOFORIS
li

\'i.-F-PRFsir>?:NT^

Prof. A.

MENOZZI

30

Tessera speciale per gli studenti di medicina.

(fronte)

CO^Gf^ESSO

IflTEl^l^flZIOrlflliE

PER UE IVLflLiflTTIE DEu LkflVOl^O


MILANO 9-14 Giugno 1906
(VILLA REALE)

Il

Signor

studente in

medicina ammesso ad assistere

alla seduta inaugurale e

alle sedute successive del

IL

Dr. M.
Il

Congresso.

PRESIDENTE

DE CRISTOFORIS

Segretario Generjilp

Prof. L.

Il

DEVOTO

L.

Cassiere

BERTARELLI

Presentando questa
sera
{retro)

si

ha

ai locali

tes-

diritto di accedere

del Congresso.

Ji'ijhi'i,

N ST
1

F.

AGHlCiiLTCRA, INDlSTIilA

i/niifHD

/'.*i)h.

iJ

COMMERCIO

Ringia/i-' la S. V. Gnor, e gli altri


ISPETTORATO (}ENERALE

del Credito e della Previdenza

coinjiijiitMiti

illusti-i

iii/zalore del
hi'isione

Previdenza

Si';i(t/i'-

Comitato orira-

il

pi-ossinio (Jongre.sso In-

(eriiazii>nale por lo malattie

lei

lavoro

2.

che sar tenuto a Milano, per


N. del Protocollo 14910

cor-

il

tese invilo fattomi di intorvenire alla

seduta inaugurale del Congresso mede-

simo che avr luogo

la

mattina del

9 giugno corrente.
Spiacente che

non mi consentano

ufficio

OGGETTO
le

malattie del lavoro.

parteci-

ne

avrei

vivo desiderio, a quella seduta e agli

Congresso, ho

ulteriori lavori del

gato a rappresentarmi
Mildo, fjuoinn

mio

del

di

personalmente, come

paro

Congresso Internazionale per

doveri

altri

il

del?-

conim. dot-

i906.
tor

Vincenzo Magaldi, Ispettore gene-

rale

Credito

del

della

Previdenza

presso questo Ministero.


Nel dare

Gnor,

lo

di

alla S.

notizia

ci

\'.

migliori auguri per la buona

riuscita del Congresso, sicuro

che

gli

studi e le dotte discussioni intorno ai

temi che

nuova
delle

vi

saranno

svolti,

porteranno

luce sulla profilassi e sulla cura

malattie

professionali

stemnno un prezioso corredo


zioni

di

appro-

di

cogni-

elementi per l'adozione

di

ettcaci disposizioni di igiene industriale.

Onorevole Dottor

MALA( MIA DE (RIMOFUKlN


StiiMturo
l'rcsidi'Ilti' 'lol
tisi

'l.'l

Hi'L'iii"

Cnlnil.'it.i n-^',u.://:i>iii'

l'onj.'re'iMi

Inierii:i/i.>ii;ile

|>er le in.'ilattii- ilei I.ivim"


l'/(<

Monforle, 14

Milano.

Il,

firmato

.MI.MSTUO

COCCO-ORTL'

5^

lioiiia,

1906.

giu.irno

MINISTF.ro DELL'INTERNO

DIRETTORE GENERALE

IL

DKLLA

SANIT PUBBLICA
'x>^

(Jnorevole Sif/nor Presidente,

Onorato del cortesissimo suo invito a partecipare

Congresso internazionale

del

verr inaugurato

il

per

le

malattie del

giorno 9 corrente, mi trovo, col mio

giore rammarico, nella impossibilit di


pedito di assentarmi da

tanto pi vivo

Roma,

questo periodo

in

il

mio rammarico

importanza del Congresso,

in

im-

tempo, da

di

dell'ufficio mio.

Ed

quanto apprezzo tutta

quale e per

il

sentita delle trattazioni che ne

mag-

intervenire, perch

non dilazionabili esigenze

imprescindibili e

lavori

ai

lavoro che

vivamente

la attualit

formano oggetto,

la

e per la sapiente

organizzazione che ne fu predisposta, non potr, ne sono certo,

che riescire fecondo dei pi


Se, perci,

discussioni,

non mi

utili

risultati

ed ammaestramenti.

dato di presenziare di

non mancher

mento per trarne norma

di

seguirne con

persona

somma

cura

giovamento nell'interesse

lo

le

dotte

svolgi-

dei servizi,

della sanit pubblica.

Con
di

tali

sentimenti.

voler gradire

La

prego, Onorevole Signor Presidente,

miei vivi ringraziamenti e con questi la rin-

novata espressione del mio distinto ossequio.


Dev."'o

R.

.[ir Onorevole
Prof.

Comm. M.

t)E

CRISTOFORIS

Senatore del Repiio


Presidente del Comitato j)el Congresso Internazionale per le malattie del aroro.

Via Monlortc.

li

MILANO

S4NTOLT0UIDO.


Ah

SA

firn

CuHf/rcsso Inleniaziutuile per le Mnlntttc

Lavoro

ilei

MnilnH'I.

in

Berlin. 5 Juni

IttMl.

Gosellschaft

Die
unii

llvgione

in

werbekrankheiteii

aus nml ordrcl

fiir

Brrljn

Soziale Medizin, Medi/inalslatistik

s|)rirlit

doni Intt'rnutionaleii Koiigress

ihi-en verbindlichsten

;ils

Dank

fui-

die erhallene

fiir

Ge-

Einladung

Delogierten

iliren

Herrn Dr. Xcissnr, Berlin


zu

Vcrliandlurigen des Kongresses ab.

dc'ii

Hochachtungsvolist

Dor \orsiizeude;

Der Sch ri fi Ci ih re r:
A. (,H()T.[ A1I\

MAYET

Pr.

Kaiserlichrat.

Tu

whora

ali

il

may Conce rn
(irvefinii.

This

is

tu

cri-rlirv

thal

Wni. oldrigbt,

Esq.,

iM.

l'rol'essf!-

\K,

.1'

Hygieno University of Toronto, and meniber oC tho Provincial Board of


Health of the Province of Ontario, Dominion of Canada,
delegate of the

said

internazionale per

On

behalf of the

Provincial
le

Board of

llralth

malattie del lavoro

Provincia!

Board

..f

Ib^ailb

lo

is

the

the accredited

Congresso

at Milan, Italy.

of

(1,.^

p,-,,vi,-,.

Ontario, Canada.
E.

E.

KITLllE.N

Chairman.

CIIAST

:>!

UDG ETTrS

Secretary and

Deputy

Rcgistrar-General.
Toronto, Feb. 22nd,

wm.

,,,


La

La Camera

del

34

Lavoro

di

Milano

in

data 27

mag-

gio 1906, scrive:

La
invito

scrivente

fattogli

Camera

del Lavoro, nel

per la partecipazione

al

mentre ringrazia per il cortese


Congresso pross. che tratterr

delle malattie del lavoro, invia con la presente la propria adesione, notifi-

cando che a rappresentarla in detto Congresso fu nominato l'egregio


dott. Giovanni Allevi, consulente di questa stessa Camera del Lavoro.
L'argomento del quale si tratterr in questo Congresso interessa
molto da vicino la classe lavoratrice, epper la Camera del Lavoro, interesser i propri soci convocandoli espressamente per discutere in proposito
ed eventualmente invitare dei congressisti amici delle nostre Istituzioni
a presenziarvi per un miglior affiatamento.
Voglia intanto codest' On. Presidenza prendere buona nota della
nostra adesione e nella speranza che gli Uomini che interverranno al

Congresso, ben noti per

il

loro interessamento per la soluzione di

portanti problemi sociali sappiano rispondere alle aspirazioni del


tariato, distintamente ci

im-

prole-

rassegniamo
per la Camera del Lavoro
Il

Segretario

BEIilvOTTI.
e poi in data 9 giugno 1906:

Dopo accordi presi tra i Rappresentanti delle varie Associazioni


Camera del Lavoro, questi hanno dato incarico allo scrivente Ufficio

della
di
i

comunicare a codest' On. Presidenza

la loro adesione al

nomi dei rappresentanti le proprie Associazioni.


Adempiendo a questo nostro dovere eccovi

legati

nomi

Congresso ed

dei Signori

De-

Testori avv. Carlo

per

la

Camera

del Lavoro, in aggiunta al dott. Allevi

Giovanni gi comunicato.

Per

dott. Edoardo - Bernacchi dott.


Angelo - Baila dott. Eugenio - Schiavi dott.
- Pirri dott. Giovanni - Porro avv. A. Eliseo - Beltrami
cesco - Agnelli avv. A. - Mazzocchi ing. Felice ing. Adolfo - Mazzoni ing. Nino
le

Associazioni : Bonardi

lippetti dott.

Luigi - Fi-

Alessandro
avv. FranVallabrega

Qualche Societ o Lega si riservata di eventualmente aggiungere


qualche altro nome dandone direttamente comunicazione al Congresso.
Tanto per norma di codest' On. Presidenza, distintamente ci rassegniamo
per

la,

Commissione Esecutiva
Il

Segretario

BEIjIOTTI.

Ln

Camera

:i5

Lavoro

del

scrive in data 9 giugno

ad inlerveiiire

Impossiljilitati

<i

Congresso,

la scrivente

Camera

Monza

di

1906:
di

presenza a codesto importantissimo

del Lavoro, nel

completa adesione, augurandosi che

Circondario

mentre porge

la

sua pin

lavori e discussioni di cosi eminenti

scienziati siano fruttiferi di pratiche ed efficaci delibere intose a prevenin*


il

delle Malattie

diffondersi

Monti,

Achille

tore

scrivente

Camera recentemente

gresso stesso

Lavoro,

del

memliro

prega l'egregio professor dot-

dell' Ufficio

di

Consulenza Medica

costituita, a volerla

della

rappresentare al Con-

Con profonda considerazione


// S&ire(<iriii

ETTORE

La

Camera

del

Lavoro

Gallarate

BENI.

pure

in

data

Lavoro ha

decisi'

6 giugno 1906:

La Commissione Esecutiva

di aderire al

di

questa

Camera

del

Congresso sulle Malattie del Lavoro, nominando a propri

rappresentanti

il

proprio segretario M. Giovanni

Bitelli,

ed

il

consulente

legale avv. Francesco Buffoni.

Preghiamo pertanto codesto Comitato ordinatore a volere


ad

essi le tessere

per poter partecipare al Congresso

rilascian-

Con considerazione
/

M.

>(;//< t'ifio

iiiiiriille

GIOVANNI BITELLI.

36

Associazione per

L'

Siamo

lieti

difesa contro la tubercolosi

data 6 giugno 1906 scrive:

di Milano, in

lattie del

la,

informarla che

Laooro, delegando

il

iscriviamo al Congresso

ci

nostro

dott.

Raffaele Jona

delle

Ma-

Con osservanza
l Segretario

CARLO RUGARLI.

//

Riscatto Ferroviario - Societ tra ferrovieri e


tramvieri di Milano in data 31 maggio 1906 scrive:

In

riscontro

pregiata

alla

V. S. che questo sodalizio delega


tarlo al

Congresso Internazionale

10 marzo u. s. informiamo
Giovanni Petrini a rappresen-

circolare
il

dott.

Con ossequio
Pel Comitato Centrale
Il

Consigliere Amministratore

BRANCONL

Plaudenti e bene augurando telegrafarono ancora:

Professori:

Pa(;liani,

Silvestrini,

Galvagni, Jaksch, Chiari,


Senise,

Gabbi, Grocco,

Di Vestea,

Silvagni,

De RenzI;,
Rummo, Resinelli,

Giuffr,

Medea, Ughi, Queirolo, Vanni, Fenoglio, Marcacci, A. FraentRoth di Postdam, Lewis di Edimburgo, Pagliani.

kel, Lpine,
gli

Onorevoli: Turati, Rampoldi, Cabrini, Su ardi,

il

Commendatore: Ricchi

il

Medico Provinciale:

Dott.

Pampana

Doti: BoRELLi, Martinez, a. Novello, ecc.

Sindaci: di Fano, Catania, Lucca, Pisa

il

Direttore dello

Spettatore

ecc.,

ecc.

ecc.,

:r7

TEIvEGKAMMI

De

Senatore

Crisioforis, Presidente Comitato ordinatore Comiresso,

Essendo
stero e

stato

nominato

il

Sotto Segretario di Stato di questo Mini-

dovendo comni. Magaldi trovarsi Parigi

nove per firma

giorni

Convenzione Infortuni lavoro, ho conferito Sotto Segretario


narelli incarico di

competenza

di

Stato on. Sa-

rappresentarmi inaugurazione Congresso.

on. Sanarelli

Autorit e

renderanno sicuramente gradita designazione.


Ministro Commercio

Doveri urgenti nnpedisconnii

COCCO-ORTU.

Congresso. Prego scu-

af^sistere lavori

sarmi. Ossequi.

RAVA.

Senatore

De

Impedito da
pel

felice

sionali.

Cristqforis, Conrjresso malattie lavoro,


lutto

faniigliaro

nessuno piu

me pu

successo dello studio medico politico intorno

Milano

il

il

mio

le

far voti

da lungi

malattie profes-

centro pi grande e vivace della vita operaia ha diritto

alla iniziativa dell'opera santa^* Presenti

-assemblea

di

Milano.

illustre e

caro amico alla dotta

fratei-no e reverente saluto.

GUIDO BACCELLI.

38

RAPPRESENTANTI ESTERI

Backlund

doti.

Anders

Stoccolma

De Szegedy Maszk doti Elemr


Glibert

dott.

Dsir

Haiin prof. Martin -

- {Svezia).

Budapest

Bruxelles - (Belgio).

Monaco

(Baviera).

Langlois

prof. J. P. - Parigi - (Francia).

Oldright

prof.

W.

Toronto

(Canada).

BoNZANiGo

dott.

Eugenio

Costantini

dott.

Achille - Trieste.

Mac Lean

dott.

Allan

Neisser

RoTH

dott.

dott.

Ludwig

Rambousek

dott. J.

Hayo

Bruns

prof.

Kaestner

Konigsberg.

- Zurigo.

Hermann von Schrtter


Teleky

Bellinzona.

Eugenio - Berlino.

Otto

prof.

- (Ungheria).

dott.

Vienna.

Signora - Vienna.

- Trieste.
-*

Gelsenkirchen (WestphaliaJ.

E. - Steinbach

Friedrich prof. G.

Budapest.

Hallemberg (Germania)..

Municipi rappresentati

aderenti

Alessandria

Mantova

Bellinzona

Milano

Bergamo

Moiitenero

Biancavilla

Monza

Bologna

Napoli

Brescia

Novara

Caivano (Napoli)

Palermo

Catania

Pavia

Chiari

Pisa

Como

Pordenone

Firenze

Rieti

Gallarate

Salsomaggiore

Genova

Santa Paolina (Avellino)

Imola

Savona

Leccu

Sestri

Legnago

Stroppiana (Novara)

Legnano

Torino

Lodi

Trieste

.ivorno

Loiigaroiie (Bellimo)

Lugo

Ponente

L'rbino

Venezia

40

CONGKESSISTI
San

Arnaldo,

avv.

Agnelli

Dal-

mazio, 5 -Milano.

Aymoresso

dott.

Teodosio

Bagnolo

Albertoni prof. Pietro


dottor

Bologna.

Giovanni,

via

Monza.

Milano.

corso

Garibaldi,

dott.

Garibaldi, 125

Milano.

Sigismondo, via Ande-

dott.

19 - Milano.

Ascoli prof. Vittorio

Berlarelli

Ambrogio,

dott.

1 -

Roma.

Giuseppe - Iglesias.
Aufiero dott. Felice - Santa Paolina
dott.

Bertarelli prof. Ernesto - Torino.

Avoledo dottor professor

Pietro, via

Agnello, 15 - Milano.

Orsola, 1

Mi-

lano.

Bettoni dott. A.

Biaggi

Carlo,

dottor

Brescia.

Borgo-

via

spesso, 15 - Milano.

Binda

Cosimo, via

prof.

gonda, 10

(Avellino).

Or-

S.

Milano.

Bertarelli Luigi, S.

Ascoli prof. Giulio, via Cesare Cor-

Atzeni

Sarpi, 7 - Milano.

sola,

gari, 18 - Milano.

renti,

dott.

sola,

Bertelli e C. - Milano.

Arcellaschi

Arkel

Montenero

Luisa, via Bigli, 15

dott.

Ambrogio, via S. OrMilano


Bernabei prof. Corrado - Siena.
Bernacchi dott. Luigi
via Paolo
Beretta

Kra-

mer, 6 -Milano.
Allieri dott. Achille

Ancona

Roma.
Ben ni dottor Assunto
(Livorno).

(Piemonte).
Allevi

Beiloc ing. Luigi, via Marche, 17 -

Biondi

Cesare,

prof.

Rede-

S.

Milano.
Universit

Cagliari.

Bollettino dott. Luigi - Lecco.

Backlund dott. Anders - Stoccolma.


Bayla dott. Eugenio, via Felice Casati,

Baseggio

Conserva-

via Bigli,

15 -

dott.

Luigi - Rieti

(Pe-

rugia).

Bauchiero Fortunato,
zione, 518 - Torino.
Belli prof. C.
-

M.

Venezia.

Circonvalla-

Ospedale

Edoardo, via Do34 -Milano.

dott. prof.

nizetti,

Ma-

Bellin-

zona.

Bormetti

sacerdote

Como.
Bortolotto avv. Guido
neto.

G., via

prof.

Palermo, 6 - Milano.
Borghese dott. Riccardo
Lecco, 49

di

Quin-

Milano.

Bordoni - Uffreduzzi

Milano.

rina

Bonzanigo dottor Eugenio

Milano.

dott. Carlo,

Battistelli

ing. Giuseppe, via

tino Sella, 4

Bonardi

Milano.
ing. Nicol, via

torio, 7 -

Baslini

Bonacossa

Udine.

Natale,

viale

Bassano Ve-

41

Elisa,

Jiosclit'lli

nlnielto,

vi!i

21-

Milano.
Bossi

M.

L.

piTif.

dolt.

Fiero

Bruera

doti.

Stanislao

Pa-

Brunelli duU. l'rancesco - Longarone

am

llayu

dottor

Statdgar-

10' - GelsenUirchen

(Ger-

Miania).

Cavallaro dottor Giuseppe - Racal-

Ceconi

- Torino.

prof. A.

Cederna A.,

Olmelto, 3 - Mi-

via

lano.

Burgoiizio

doti.

C, Foro Hona-

L.

Biirruano

doti.

Francesco

Racal-

.Vngelo -

Celli on. prof.

Cenni

parte, 65 - Milano.

muto

Ca-

Milano.

niuto ((jirgenti).

(Belluno).

ten

16

stello,

Catania, Municipio - Catania.

Milano.

lostru, 2 -

Ravenna.

Castiglioni conim. Carlo, piazza

Iglesias.

Brugiiatelli avv, (iasparo, via

Arturo, U.spedale Mi-

dolt.

litare -

l'avia.

cor~n s r..u,.

doli. Luigi,

Milano.

Casarini

(Jciiova.

Boveri

Bruns

Carozzi

dott.

Clerici

.Alessandro, via .'^ania

dott.

Agnese, 14

(Girgenti).

Roma.

Ro.solino - Imola.

Milano.

Clivio prof. Innocente - Pavia.

Cabrini on. Angiolo, via Ancona, 93

Roma.
(>.,

Universit - Bo-

Calza vara

dott.

Aldo, via Celimon-

tana, Ospedale Militare

Cambiaso

dott.

Roma.

Angelo, Salita San-

t'anna, 29 - Genova.

Camera
Camera
Camera

Milano.

Cremona.

del L-avoro

Monza.

Cooperativa

ing. Giuseppe, via S.

Conti

An-

Coslan/o, via Brera, 10

Milano.

Duomo

Marta,

i:?

Milano.

Corrado,

via

Boc-

Milano.

lano.

Farmaceutica,

Piazza

- Milano.

Corbelli avv. Filippo - Rieti.

Corbelli Giuseppina

dottor

- Rieti.

Emilio

Certosa

(Pavia).

Enrico

Alessan-

dria.

Crespi on. Silvio, Borgonuovo, 18 Crisafulli prof. Ernesto,


Prtvini'iale -

Crosti

20

Ospedale -

.Vttendolo,

Milano.

Carminati
.Vngelo,
Console del
Montenegro, Piazza Duomo -Mi-

prof.

An-

Milano.

Costantini doti. Achille - Trieste.

avv.

chello, 3

Carnielli

Cortona dollor

dott. .\llVedo, via S.

Carabelli

lotti,

dottor

Cornelli
noli.

avv. Angelo, via

Ct>nfalonieri

(iallarale.

Paolo - Ozieri (Sar-

dottor

degna).

lano).

Caro

Comida

nunciala, 8

tonio. 18
Milano.
Candiani doU. Ettore - Bovisa (Mi-

Caltani-

Coli dott. Renato, Istituto d' Igiene

Lavoro
Lavoro

del

del

Camperio

- Pisa.

logna.

Capini

Pompeo

setta.

Calderini prof.

Cantoni

Colajanni dottor

dott.
(

Adelchi,

via

Milano.
>razio - Napoli.

Caval-

zetti

dott.

Manicomio

Como.

Francesc/j,

via

Doiii-

39 - Milano.

Curii dolt.

mona.

Orazio, Ospedale - Cre-

De-Andrea

dott.

Desiderio

Porde-

comm. Ernesto, corso

De-Angeli

- Milano.

Vercelli, 135

De

Cristoforis

dott.

via

De-Giovanni prof. Achille, R. Universit - Padova.


De-Joanna dott. Vito - Avellino.
Della Vedova prof. Temistocle, Foro
Bonaparte, 18 - Milano.
De-Michelis

dott.

Francesco, via

11

bella,

De-Palatis

Ruga-

Milano.

dott.

Cagliari.

Milano.

Filomusi Guelfi prof Gioele, Regia


Universit - Pavia.
Finzi dott. Giuseppe - Casale Monferrato.

Fo prof

corso Valentino, 40

Pio,

- Torino.

Fontana

Giacomo

dott.

mare Golfo

- Castella-

(Sicilia).

G.,'Casa Stand, 36

- Ginevra.
prof.

Angelo, via Marino,

Filippetli dott.

Malachia,

Monforte, 14 - Milano.
Dell'Acqua on. Carlo - Legnano.

Denti

Fenoglio proi. cav. Ignazio, Rettore-

Regia Universit

none.

Francesco,

S.

An-

gelo del Pesco - Campobasso.

Gabbi prof. Umberto, Universit Messina.


Galeazzi prof Riccardo, via S. Calimero, 31

Gandini

Milano.

Luigi

dott.

Legnano.

De-Renzi prof Enrico, R. Universit - Napoli.

Gardenghi prof
Parma.

De Szegedy-Maszk dott. Elemr,


Ministre du Commer. - Budapest.
De-Vincenti dott. Angelo, via Ru-

Gasperini dottor professor Gustavo,

gabella, 11

Milano.

Milano.
Alfonso,

Francesco,

piazza

Istituto

Belgio-

joso, 2 - Milano.

Elefante

dott.

Giuseppe, via Casta-

gnoli, 6 - Bologna.

Ellero dott. prof Lorenzo, via Ravizza, 10 - Milano.

Esterle ing.
-

Riccardo,

via Borgo-

dott.
Leonardo, Vetreria
Milanese, via Savona - Milano.

dott.

Ferrari, 10

Milano.

Gavazzi on. Lodovico, via Cusani, 14


- Milano.
Gavazzi ing. Piero, Foro Bonaparte,
12 - Milano.
Giannini dott. Giuseppe, Corso V.
Emanuele, 17 - Milano.
Gianoli prof Giuseppe, via LenGiglioli

Milano.
G.

dott.

Campi-

via

Y.,

Gino,

Milano.

viale

Gilli dott.

Costanzo - Gallarate.

Giordani

dott.

Sanitario

Falcetti

34

Portocivi-

doglio, 2 - Firenze.

nuovo, 5 - Milano.

Fanoli

Fi-

tanova, (Macerata).

tasio, 1

Senato, 39

Carlo, via

Milano

Fabris avv.

Gatti dott. Francesco, piazza Paolo

Di-Vestea prof
Igiene - Pisa.
Dubini

Municipio

renze.
Gatti dott. Alessandro -

Devoto prof Luigi, via Manzoni, 10


-

Igiene

Ufficio

Universit

G.,

Vittoria,

Giordano

Pier

Luigi,

Ufficio

Chiari

dott.

Alfonso

Lercara,

(Palermo).

Girone
serta).

dott.

Alfonso

Aversa (Ca-

1
-

prof. Liborio,

(iiulIVi-

Glibert

Avenuc

Signora

(ilibert

Bi-iig-

Bruxelles.

Ulisse, corso S.

prof.

Celso,

6 - Milano.
Goldmaiin Cesare, via Stefano Jacini,

()

,sala.

Costantino,

Mar-

via

Grassi prof. Battista, via Depretis,

*.ll

Roma.

16

"aslello,

.MilaiiM.

Licci

Polidoro,

dott.

Archi-

via

mede, 21-9 - Genova.

Lo Cascio

Ferdinando, Muni-

dott.

Palermo

Lodi, Munici|io

Loriga

Milano.

via Lod.

Legnano.

Municij!*

l'>nesto, Piazza

cipio

iliino.

Gorini prof.

Legnano

Lemke

Bruxelles,

Ledda cav. Salvatorangelo,


Baylle, 32 - Cagliari.

ilolt. Desin''.

muiin, 564

Gobbi

W'agnei-,

vi.i

Palermo.

1,?

Lodi

Giovanni, Lfticio

prof.

dott.

lavoro - Roma.
Lucatello prof. L., Istituto Patol>gia

Med. - Padova
Halin Prof. Martin.

Monaco,

Arcistr

:>0

Lurasc'hi dott. Carl<


-

Baviera).

Lussana
Ingianni
-

G., via Assarotti,

[trof.

via S.

Filippo,

dott.

siologia

Andrea,

Fi-

Istituto

Bfilogna.

!^1

Genova.
Maffei dott.

- Firenze.

.\.

Magaldi comm.
Jena

rapp.

Raffaele,

lott.

fesa contro

ass.

tubercolosi

la

di-

Mi-

lano.
.Iona

M;igatti

Ravenna Ada,
-

\\

via Volta Pa-

F ri-ara.

Magrini

Effi-en, via

iiig.

Mayno-Bronzini

Milano.

Korner

proi'.

Maino Dino,

Labadini

cav.

Langlois prof.

Ausano, Fon.

rag.

J.

P.,

Rue de

\'0-

12 - Parigi,

dein,

Spallanzani, 26

La Torre

\>vo\\

Roma.
doti. C, via

\\

doti.

Giovanni, via Mazzini

Foligno.

.Mancioli

doit.

Torquato,

Manfredini ing.

Galleria

Roma.

.Vehillc, pia/.ya

Car-

- .Milano.

Sitifiii-

Mangianti

.Vsole, A

Lomelliui, l'ar-

Genova.

Gaetano, Nerino, 6

Mangiagalli prof, senat. Luigi, via

macia Reale

Pietro Veni. 7 -

Lazzaro

Milano
via

F.

via

dott.

mine, A

Lanzillotli dott. Giulio, via

Eisilia, S. Paolo, l(i

.Margherita, scoila L* -

Milano.

L5

Milano.

Mancini

Bonaparte, 60

Po,

Milano.

I.altt's

Con-

Milano.

Malacrida
(iuglielmo, via Giusti.

.Milano.

bre,

corso

Torino.

Kaestner dott. E., Steinbacb W'ollemberg (Germania).


Koristka Francesco, Via Revere, 2

:;7

Roma.

Emilio,

ing.

In-

Ministei-o

V.,

dustria, A. e C. -

cordia, 5 - Milano.

letto,

Milano.

.Milano.

dott.

l'ozio,

tenente colon,

comand. l'Ospedale Mil. - Milan


.Maiilegazza prof. Umberto, piaz/a
Carmine, 2 - Pavia.


Maragliano professor Edoardo

44

Ge-

Marengo

Genova.
Boccheggiano

doti. Vittorio -

Marao-liano

ing. Paolo,

Miniere - Grosseto.
-

Aurelio, San Vicenzino, 11

dott.

Milano.

Massalongo
Maggiore
Massini

Ospedale

prof. Roberto,

dott.

Monti

Gino, Clinica medica -

prof. Achille, R. Universit

Gioljerti,

Moscucci doti. Adamo, medico primario - Treviglio.


Mosso prof. Angelo, R. Universit
-

Torino.

nali

ing. Adolfo, portici Meridio-

- Milano.

Muzzarelli

Eugenio, via

prof.

prof. Giovanni, Ufficio

Roma.

Pavia.

Mrach

Verona.

Genova.

Medea

Montemartini
lavoro

nova.

Mari

dott.

Attilio -

Casalpu-

sterlengo.

- Milano.

Meyer

via Cordusio, 8 -

Max,

ing.

Milano.
Melli dott. Carlo, via

XXII

Luglio. 79

Parma.

strasse, 39

Mellini avv. Achille, Segret. Unione

Cooperativa

Giulio,

Melotti dott.

- Bologna.
Melzi dott. Urbano,

Uff.

Ramiola

prof.

36

Sanitario

via

Quintino

Angelo, via Monte-

C, Scuola Ostetrica
1

Genova.

di

Toronto (Ca-

Oldright Helen Constance

Toronto

Oldright Mar}' - Toronto (Canada).

64 - Milano.
Pontecorvo

dott.

Allan, via Monte-

Pension

Pepe

Francesco

dott.

C, San

Pisa.
-

Galvano (Na-

poli).

Printemps

Alessandro

Peri dott.

Seslri

Po-

nente.

Perini dott. Egidio - Pavia.

Domenico, R. Scuola

Pesenti

Uni-

Torino.

dott.

Pietro - Alzano

Mag-

gioro (Bergamo).

Milano.
dott. Carlo,

Perroncilo prof. Edoardo, R.


versit

Molinari prof. Ettore, S. Maria, 18

Universit

Pellegrino,

Ostetricia - Milano.

Momo

Oldright Ellen Sarah

Lorenzo, 1

dott.

W.,

Firenze.

prof.

Pacchetti Carlo, via Guglielmo Pepe,

Mircoli prof. Stefano, Paolo Giaco-

Mocchi

Oldright

Milano.

34,

Mortara.

(Canada).

Migone Tomaso, piazza Loreto,

l)ello,

nada).

Ferrara.

Mac Lean

Novelli dott. Novello

Milano.

Merletti prof.

metto, 6-8

Berlin, ^^^ 35.

Toronto - Canada.

Sella, 5 - Milano.

Menozzi

Milano.

Melocchi dott. Fortunato


(Parma).

bello,

Nani-Mocenigo conte Lodovico, via


San Samuele, 3319 - Venezia.
Neisser dott. Eugenio, Potsdamer

corso Venezia, 53

Milano.

Montecatini, Amministraz. miniere

Boccheggiano Miniera (Grosseto).

dott. Francesco
(Lago Maggiore).

Pestalozza

Stresa

Petrini dott. Giovanni, via S. Gregorio,

46

Milano.

\l

Pe/za
Piazzi

XX

Francesco, via

<loU.

Srt-

Maiiiconiio

(Giuseppe,

iloti.

Provinciale - Pesaro.
Piccinini
-

;j!S

Asti.

Pio - Milano (Bovisa).

ilott.

Pirelli e C.

'l'ullir.,

Eugenio, via

Luciano
-

Bergamo.
Foro Bona-

Luigi,

ing.

parte, 61

Alberto, Santo

prof.

fano, 9-11

dott. C.,Clin.

Rusconi G.

Predieri prof, Alessandro

Augusto

Pavia.

Montanara

Salvetti dott. Elito

rio -

Giuseppe, via Mas-

dott.

similiano, 18

Maraglia-

via

Genova.

Rampoldi

Rava

Maraglia-

6-G - Genova.

no, 6-0

|)ruf.

Roberto,

ile[).

Ernesto,

via

-Pavia.

Roma.

Lario, 90 -

Milano.

lo,

G. Battista

Antonio,

dott.

22

Siena.

piazza ('astel-

Correnti

Ronzoroni

C,

via

Cesare

Gaetano

Seregno

(Milano).

Rossi

dutt.

Mantova.
Uff.

Sanita-

(j.,

Uni-

deputato.

Attilio,

medico del

(Jo-

Genova.

di

nezia, 20

Milano.

Savona, Municipio - Savona.


Schiavi dott. Alessandro, via

Man-

- Milano.

SchrAtter dott. Doc.

Hermann, Ma-

riannengasse, 3 - Vienna 9-2.


Sconfietti ing.

lo,

19

Secchi

Leopoldo
.Vlberto,

dolt.

Legnano.

via

A ri ber-

Milano.

dott.

Egidio, (^spedale

Mag-

Siccardi

dolt.

Pier

Diego,

Clinica

Medica - Padova.

Milano,

ilott.

giore - Milano.

Milano.

Riva Monnerel

9-

S. Siro,

Bologna.

dott.

mune

Secchi

Rigaccini dott.

Riva

Troina (Ca-

dott. Pietro,

zoni,

prof. Luigi, deputato

Reinach

Roma-

San Pellegrino Terme, corso Ve-

Trieste.

prof. G. B., via

Ramoino Signora,

Genova.

Como.

versit

Sancio

((.Urtatone).

Rambousek

viale

Milano.

Sanarelli prof,

Ramoino

Med.

Luigi,

fu

tania).

Sambuga

Milano.

dott.

Ste-

Bologna.

Salmoiraghi ing. A., via

Pizzini dott.

Pontiggia

Otto, Tedi. Ilochscliule

prof.

Zurigo.

Saitta dolt. Salvatore

- Milano.

l^<

Milano.

no,

Ma-

du<*

Ponte Se-

Batta,

Gio.

ing.

Rabitti

Are-

via

na, 14 - Milano.

xMilan...

Pisani dott. Antonio, via Diirini, 13


-

Rubino

- Pisa.

veso,

prr)f.

\'ittorio

Roiii;i

prof.

Roviglii

- Firenze.
Pierotti dott. Giovanni, Istituto I.^iene

Pirelli

Torin<j.

60 - Roma.
Rota doli. Guido -Ca.sale Monferrato.
Roti

Milano.

Pieraccini prof. G., via Bufaliiii, 10

Pigorini

Rossoni

celli,

Piccinini dott. Pra^sitele, Ditta lrha


-

Rossi boria
nule, 4

Ettore, via PiroflVrio,

(lutt.

Rossi conini. Teofilo, corso

Emanuele, 44

Morlara.

leiiil)r(.'

Sigurt dolt. G.

li.,

via Pantano, ?S

- .Milano.

Felice,

gia - Rolognji.

Istituti.

l'i-lolo-

Silvestri

ing.

nezia, 16

Giovanni,
Milano.

corjio

Ve-


Sommi

XX

Enrico, via

dolt.

Set-

tembre, 4 - Mortara.

Sonzogno
i4

rolo,

Spadoni

Ernesto,

provinciale

comm.

Spatz

Medici

consigliere

Manzoni, 29

Milano.

ing. Adolfo,

Aristide,

dott.

Eman., 47

torio

Vallardi cav.

Spezia, Municipio

Spezia.

40

Sullam Rignano Rina, Foro Bonaparte, 52 - Milano.

ing. Guido,

Procuratore della

Vanghetti
-

Vasta
di

45

Tarlarini ing. cav. Carlo, corso Ver-

Carlo, via Larga, 16

Teleky
23

dott. L.,

IX Turkenstrasse,

Vienna.

Roma-

Ariberto, via

gnosi, 3 - Milano.

Tolumello

13

Biagio - Racalmuto

dott.

Favara

Prov.

Milano.

Vigano
-

Luigi,

dott.

via Crocefisso,

Milano.

Via Ralbi,

Villa prof. Alfredo,

Vimercati Carlo

15,

Milano.

Modrone, Conte Giuseppe via Cerva - Milano.


Vitali prof. Fabio, via Traghetto
San Felice, 3702 - Venezia.
Volante dott. Giuseppe, via Lauro,
Visconti

Teleky signora Gisella, IX Turkenstrasse, 23 - Vienna.


Tibaldi dott.

Pietro,

dott.

Girgenti.

interno, 9 - Genova.

35 - Milano.

celli,

Lanzo Torinese.
Empoli- Firenze.

dott. G.,

Veratti dott. Luigi, via Borgospesso,

Milano.

Moscova,

Milano.

faro,

Taidelli dott. Antonio, via Monforte,

Piazza Vit-

Roma.

Pietro, via

Valli, Cotonificio -

Ditta

Treves e Belimban, via Caf12 - Genova.


Tagliani Giovanni, via Vittoria Colonna, 26 - Milano.

Milano.

Vanzetti ing.

Tabet

Cesare

via

Correnti, 5 - Milano.

Valenzi

Trieste.

G., via

Condotti - Strop-

piana (Novara).

Valabrega

Milano.

dott.

Vercellese dell'Associazione Nazionale

Riccardo, via Pasqui-

dolt.

46

di

Milano.

(Girgenti).

Tonini prof. Silvio


Torretta
luce

dott.

Bologna.

Pietro,

Societ

Zambeletti

gaz

Torino.

Treves prof. Zaccaria, via Sacchi,


18 - Torino.

Zanoni

Truffi prof. Mario, via Cardano, 33

stro,

Pavia.

rit,

Zenoni

Tullio dott. P., Istituto Fisiologia

Bologna.
-

Milano.

68

Leopoldo,

dott.

14

dott.

dott.

piazza

della

Ca-

Roma.
Giuseppe,

via

Pale-

Genova.
prof.

Leopardi, 14

Zevi

Turati (Cotonificio)

dott.

San Carlo - Milano.


Zanni dott. Umberto, via

Costanzo,

via

Milano.

Vittorio, via

Napoli, 27

- Roma.
Zoja prof. Luigi, via Farini, 123

Ufficio Igiene

Municipale

Vaccino

Nicol, rapp.

di

Milano.

Zubiani
dott.

Sezione

Parma.
dott.

(Sondrio).

Antonio

Sondalo

At

l'ii

Ko

Ioli.

Fi:i.ic[-:

{Acelliiio) -

FfiANCEsco

doti.

Santa Paolina

Monza

Ai.LiERi dolt. ArniLi.i-; -

Brlnelli

MlNKiri

DEI

EAl'l'liESKNTAXrr

(JJfdlano)

Longarone

Eugenio - Bellinzona
Bl.nni doti. AssiNTo - (Lirorno) - Montenero
Boi.i.i'.TTiNo dott. LiiGi - Lecco
Bozzolo pi-of. Cotum. Camillo - Tni-iih.

BoNZANiGO

dott.

dott. LiiGi

Batiistklli

Rieti

Bi rroNi dott. A. - Brescia

CosTAN-iiNi dott. Achilli: - Trieste

Caro prof. Orazio - Napoli


Cortona dott. Enrico - Alessandria
Corbelli avv. Filippo, Sindaco
Ci:nni dolt. Rosolino - Imola

D'Andrea
Ferraris

dott.
dott.

Gardenghi
Gasperini

Giordani
(ili. LI

Rieti

Desiderio - Pordenone
Clemente - Novara.

prof.
jrof.

dott.

G. - Lugo
Gustavo - Firenze

Pier Luigi

(Jostanzo

dott.

Gandini

dott.

Lo Casi

io dott.

Luigi

Chiari

Gailarate

Legnano

FERDINANDO - Palermo
Meloiti doti. Giulio - Bologna
Pi;ri dott. Alessandro - Sestri Ponente
Pi;i'K dott. Francesco - (Xapoli) - Caivaiio
Perini dott. Ingioio - Pavia
Lf CIANO

Rizzo dott. .Vgosti.no

PizziNi dott.

Sambuga
Sancio

dott.

dott.

Pietro

Curo

liiancavilla.
-

A'iTiLio -

Salvi/iti dott.

Bergamo

Conio

Genova
Mantova

Vacci.no dott. Nicol - (Xovara) - Slroppiana

Hanno concorso con

48

oblazioni:

Societ Umanitaria - Milano


Pirelli e C.

Milano

Societ Italiana Tessuti Stampati - Milano

Riva Monneret

e C.

Cotonificio Crespi

Bertelli e C.

Carlo Erba
Infine

il

ha dato

tutto

volume

si

- Milano

Milano

Milano

e Visconti di

Modrone conte Giuseppe

Municipio di Milano con larghezza


il

Milano

veramente

L.

500.

100.

100.

50.

50.

100.

100.

signorile,

suo appoggio morale e materiale come in altra parte del

espone.

SEIILTA

Sultatcj

\)

alle ore 11

ad un

dinanzi

l\All.l'lfAI,l-.

lllMiIflNMI

Il|-,L

nel Salone a |iian<t tei-reiio

numerosissimo

uditorio

di

della
o

coii2crc-^sisti

Siila

Kiale,

invitati

si

<

lenuta la seduta inau.^ui'ale del Congressi.

Sono presenti
civili

delegati degli Stali esteri,

ia|i[iis<'ntante del

il

Snn<ir'-l/{ sotto-segretario di Stati

verno on. prof.


e militari,

senatori Mangirif/nlli,

autorit

le

Maraf/liano,

De

du-

cittadine

Giopanni, molti

deputati e signore, ecc.

Prende pel primo

la parola

sentanza del Sindaco, saluta

bisogni iignor crescenti

sociali odierne,

trovati

della

ad uno sviluppo straordinario


n)olte nuove, modificando in

il

Mfnoz:si, che in rappre-

prof. An;/elo

Congressisti:

della civilt,

le

condizioni

economiche

scienza e della tecnica hanno dato luogn


industrie

di

pari

tempo

vecchio
i

ed alla

metodi e

le

creazione

di

condizioni di

lavoro.

avuto una

grande intensificazione del lit\-^i'


medesimo, con aumento considerevole di produzione e di ricchezza, si avuto d'altro lato il manifestarsi di fenomeni che minacciano la salute del lavoratore, sia per le
(|ualit e quantit di lavoro a lui richieste, sia per le condizioni in cui
lavoro si compie. Soventi volte il lavoratore esposto ad una causa
il
nemica, non avvertita o male avvertita, la (|uale rapidamente o lentaper le condizioni di ambiente non igiemente attenta alla sua salute.
niche, o per la natura delle sostanze che maneggia, sostanze velenos.che talora in modo acuto talaltra in modo lento, insidioso, atticcau"
l'organismo, il lavoratore trovasi in tempo relativamente breve afTetto
da condizioni morliosc che ne rendono triste o no abbreviano l'esistenza.
A queste conseguenze funeste ilolle nuove industrie e delle nuovo
orgazizzazioni industriali devesi porre riparo. Quelle cause nemiche della
salute degli operai devono essere eliminate, K dovere della Societ di
ollVire al lavoratore questa garanzia che quando entra in uno stabilimento egli trovi non solamente un lavc^ro che per {pjalit e misura non

Con

ci nientre

si

industriale e nuovi ordinamenti del lavoro

ecceda

il

limile

concesso dallo leggi fisiologiche

ficiente retribuzione,

nemica

attenti in

ma

iiuxlo

ed abbia giusta e sufche eziandio sia tranquillo che nessuna causa


rapido o in modo lento alla sua saluto.


Ma

per

riuscire

50

necessario

scopo

questo

diligente delie condizioni in cui

il

lavoro

uno

spesso

studio

svolge e delle conseguenze

si

che arreca. Per adottare i provvedimenti necessari e rimuovere le cause


nemiche per stabilire leggi a tutela della salute dei lavoratori, necesDa ci tutta la serie di ricersario uno studio dei fenomeni relativi.
vanno
compiendo da medici, da
compiute
che
si
e
osservazioni
che, di

da

jjiologi,

industriali,

da chimici.

Tutto questo prezioso materiale di studio doveva per essere raccolto


discusso e vagliato per trarne ci che di utile e pratico si pu da esso

Ed ecco

ricavare.

filantropi, esso

Congresso nato sotto gli auspici di


non domano, col concorso di studiosi

l'origine di questo

un uomo che tempo

lavoro

costituisce

uno degli

pi

indici

importanti

della

civilt

moderna.

Milano

la citt di

lieta di essere stata scelta

sede

del

Con-

gresso. Qui dove ferve cosi intensa la vita industriale, lo svolgimento


del Congresso trover certo terreno fecondo. La nostra citt seguir

con vivo interesse le discussioni che avranno luogo e ne trarr ammaestramento per progresso civile. E nella nostra citt che sta erigendo il primo istituto di studi per le malattie professionali; il Comune
di Milano non si arrestato dinanzi a sacrifici per fondare la clinica
delle malattie del lavoro.

Milano
in

nome

Congresso ed

quindi lieta di accogliere questo

del

primo magistrato

suo

dare

di

ai

io

ho l'onore

signori intervenuti

il

benvenuto.
Saluto voi

senza

ci

illustri

dimostra che

rappresentanti delle nazioni estere, la vostra pre-

per

un'opera

differenze di nazionalit. Siate


i

congressisti venuti dalle varie

eminenti relatori degli


tate qui
i

veri

scente

il

le

dell'umanit.

numerose

schiere

salute saranno

regioni

importanti temi

il

di

voi

Italia

italiane.

che

dei vostri pazienti studi e

frutto

benefattori

meranno perch

veramente sociale non

benvenuti in

hanno

vi

Milano. Saluto

saluto

studiosi

voi

saranno discussi. Voi pordelle vostre

volgeranno

il

ricerche.

pensiero

lavoratori presenti, -futuri, e

Siete

ricono-

voi

accla-

provvedimenti che si prenderanno a tutela della loro


frutto dei vostri suggerimenti.

Onore a voi!

S'alza quindi

il

senatore Malachia

De

Cristoforis, Presidente del Co-

mitato Esecutivo:
Gentili signore, Egregi signori,

La mia parola
Congresso nel dare

interprete diretta del

Comitato promotore

di

questo

riconoscente e cordiale benvenuto a tutti coloro


che "vollero prendervi parte. A S. Ecc. il Sottosegretario di Stato onorevole Sanarelli in rappresentanza di S. Ecc. il Ministro di Agricoltura.
il

iiulustria a

commercio, impedito

iifhcio; alla

AutorilA

alla

Auloril

per

l'Igiene

Fi-efelti/.ia

Provinciale

professore

Corniinale

alla

esser qui

di

per

impegni del suo

altri

nella [Tsona <l(^iref;rr'^ioConsiglien* Aroldi;

Menozzi;

rappresentatu dall'Assessore

rappresentanti dei Governi esteri:


Fianeia, Baviera, Belgio, Canada, Ungheria, Svezia e delle citt di Trieste
e di Bellinzona; ai Medici inviati da tanti Comuni italiani, quali ufficiali
sanitari, tutti venuti (Va noi
.\l'

l'it.'UZa.

'"^-'

.Hil'lM

rl..|

ai

a dare

MlliiV,,

il

lor<)

contributo di lavoro e di espe-

-;ri|llIlH'"|l,

li

l-lj-.r,,

eli.........

..

,lj'

rr[^_

titudine.

Quando
pensiero

noi

iUU:?,

in

prendei-e in

un Krimlisi agii

esame

scit-n/iali idrologi,

i.j

lanciai

il

che gravano sui


lavoratori nelle diverse industrie, e proposi si indicesse un Congresso
inteinazionale per lo studio delle malattie di lavoro: il compianto Sindaco
Senatore Mussi, accolse sul momento il progetto con calorose parole e
dichiarazioni di assistenza morale e materiale da parte deUa sua amniinistrazit'nc al Congresso stesso. Le successive anmiinistrazioni presiedute
di

il

((uesiiu delle sofTert-nze

dall'amico avvttcato Barinetti e l'attuale che

La per suo capo

l'onur.

Senatore

Ettore Ponti, confermarono (juel precedente, e all'opera nostra di preparazione e di effettuazione mantennero protezione generosa, efficace. Un

nostro sentito ringraziamento dunque per paiie

Ma

la stjildisfazione

debbo

di

tutti

noi.

inaspettala che non possiamo celare

dii-la

nella sua interezza, ci viene dal pronto, attivo e personale interesse col

quale, uomini di scienza clinici e medici, industriali, tecnici concorsero a


rendere interessanti, nuovi, di carattere pratico,
lavori che qui si svoli

geraimo nelle discussioni.


Sono 90 temi, sotto forma

di relazioni e di comimicazioni clie, sia


per iniziativa del Comitato ordinatore, sia per spontanea offerta, sono a

discutere, elencati nel

programma, a testimonianza che

agitare una cosi importante e vasta

il

pensiero

di

aveva la ragione in s
stessa, ed era una necessit sentila generalmente; sia, dico, una prova
che negli studiosi, nei filantropi stava latente una forza la quale abl.i^'i-

gnava
della

di una
tempo le

soltanto

In breve

battaglia

questione

iniziativa per sprigionarsi viva e intensa.

migliori

intellettuale e

m<'nti si offrirono

umanitaria

bandiera della fiurificazione del lavoro.

che

Ad

pionieri,

bersaglieri

stiamo per dare sotto

la

esprimo riconoscenza
sentitissima, interpnHando l'animo dell'intero Congresso, dei lavoratori,
e specialmente del Comitato ordinatore.
Ed ora gentili signore, egregi signori, colleghi e studiosi permettete
a me qualche breve pensiero, che la solennit del momento mi suggerisce
ili
presenza del 1." Congresso internazionale che il mondo vede riunito
in Milano per lo studio, dalla civilt voluto, delle malattie che attiggon-
i

essi

lav(ratori.
^'oi

rammentate certo

Callicrate,

il

l'antico

divino artista, alzava

racconto.
il

V.vw

il

secolo

di

magnifico l'arlenone. .Vtene

Pericle.

ammi-


rava. Quand'ecco la sventura!
lascer la sua splendida opera

52

sublime artefice cade

il

interrotta

Pericle

dall'alto.

sogna una

Morir?
notte, ed

una Dea Esculapia gli dice come guarire l'infermo: ci nel sogno.
A voi non spiaccia che io abbia rinnovato l'antico mito._Esso respira
la grande bellezza, ma anche la sorpassata ingenuit di un tempo, in
cui gli uomini credevano cadere per una ostilit occulta di Dei ignoti, ma
poi pensavano ancora di essere restituiti alla vita per il beneficio di strani
numi.

Su quelle leggende
costruirono

altri miti,

altre interpretazioni, piene di miracolo

et che vennero poi.

le

malattia? nuH'altro era che un agguato del destino! contro di


invocavano pi efficaci i timidi ansiosi ricorsi ad una provvidenza
metafisica, che non i criteri della profilassi o della igiene.
Perch si vive! perch si soffre? perch si muore? Problemi circonfusi di maest religiosa, di un nimbo di mistero, di fatalit. Problemi
che suscitavano pi le angoscie della paura o gli istinti di una casuale
che non il bisogno calmo ed eroico della
la carit
e libera piet
imagine scientifica, il senso di una religione del cuore, che io chiamerei

La

essa

si

volentieri sociofilia,

umanamente

altruistica, l'istinto della previdenza, la

un dovere intrascurabile di giustizia.


Consentite, o signori, una gioia, non egoistica, al paziente cultore
del vero, al nemico tranquillo ed implacabile del dolore inutile.
Noi che abbiamo gi vissuto molto, noi siamo lieti di questo dono,
non sempre lieto, della longevi! , perch, se l'avere vissuto molto ci costrinse
voce imperativa

di

a vedere sfumati molti incanti di giovinezza, e ci fece assistere muti e


tristi a molte indimenticabili agonie di persone e di cose, questo per ci
ha dato: di salutare un secolo nuovo, un nuovo ordine di cose, di veder
imperare le grandi leggi del diritto e del dovere; quelle grandi leggi che

dominano oggi

il

mondo,

in ci. clre esso

ha

di

veramente

civile e pro-

duttivo.

Alle feroci divisioni di un feudalismo, che separava cittadino da cittauomo da uomo: agli inganni superbi di un individualismo egoistico,

dino,
si

sostituirono solidariet, eguaglianza mollale, umanit.

E per il tema che qui ci raccoglie caro al nostro cuore di salutarvi


da qualunque terra siate voi venuti.
Cosi, il primo saluto sia alla memoria di Bernardino Ramazzini, che
dava all' Italia nel 1699, circa due secoli e mezzo or sono, il suo trattato
sulle malattie professionali, in cui mise tanta parte di intuizione moderna
e positiva: in cui sono dettami dati da mente di vero filosofo e di scienziato,
ispirantesi alla convenzione che corra uno stretto rapporto fra patologia
e professione; in cui l'antico autore sembrava obbedisse pi al bisogno
paradossale di novit che ad un esame sereno ed esatto del reale.
E pari saluto a voi che venite da terre straniere: dalla Germania,
dall'Austria, dall'Ungheria coi nomi noti di Roth, Sommerfeld, Hirt,

HaHurt,

Rosenfolcl,

EIulemlourg,

Francia con

dalla

Nus[jorli:

|uelli

di

ArnouKl: dall' Ingliillorra coi distinti


Tardif'U, Brouardtd,
Pfacock: il Belgio colle suo meraHall,
Dearden,
Tracey,
Arlidge, Poore,
vjgliose afferma/ioni protezionali d(d lavoro, 173 Ispettori medici delle
Bi-enioiid, Broca,

con Mantogaz/a, Mosso,

officine: infine dall'Italia


eini,

nrjedico Ministro Baccelli,

il

non

non

ancora:

pochi

missione che

che a

tacendo dei

grande impulso:

membri

rispettabili

Com-

della

per questi studi

1901

(Joverno italiano cre nel

il

Devoto, Pierac-

Giglioli,

studi diede

f|iM'sti

spe-

ciali.

le

Meravigliosa unita dell'intelligenza! Essa, senza alcun dubbio, supera


una solili a ri et di ansie, di spe-

frontiere, rinsalda le energie, lega in

ranze, di ricerche

gli

scienziati; la palpitare all'unissono

cuori pi divisi

dal clima, dalla temperatura, dalle sventurate ragioni delia politica o del
nel senso moderno della parola
capriccio, riabilitando, santificando

la

la

Un

scienza medica e sociale

una

juoslioiie di

accanto

relativi: si vide

imaginarono

si

<^

a questo punto.

giorno, prossimo a noi, con utile pensiero,

del lavoro

nostra povera ed appassionata natura umana.

tabelle fisse e
quillit

una

le

ed

attribuirle

Ma

il

per

regolamenti, perche

senti

si

fliriiii

fonte di rap[)orti legali,

che

spasimo,

essa

di

il

compensazione, e !.
lavoro, senza la tran-

non

subito

prossima e lontana

poteva

ogni

l'ambiente

definire

del

l'entit

classificarla,

lesione,

compenso.
le

malattie? Quale

campo

sconfinato!

nostro Mantegazza ha detto cosi:

Il

vkk' n<'gii mi' mi uni

leggi di prevenzione e quelle di

progresso e del benessere.


Bast invocare la chirurgia:
diretta

una

ai rischi inevitabili

scliiavit di odio e di

indiretta,

si

doreri compiuti fino al martirio e di

catore profondo della vita: per essa ora

T'na jtrofessione un

condannano

si

modili-

riposo alcuni

al

di

si stancano ed esauriscono altri: per essa si risente l'influsso


un lento avvelenamento, o con maggior fortuna si trova un rimedio

al

proprio male: alcune

organi, ora

da superare quella
insieme

volt^

lei

l'influenza del mestiere sulla salute tale

clima,

della

razza

dell'eredit,

prese

tutte

Ha

ragione il nostro concittadino.


Professione e morte: professione e malattia: uomo e lavoro: fatica
muscoli: ambiente, adattamento, materiale professionale: ecco gli
elementi della indagine.

Fu dunque

anche

logico e giusto che

malattie

le

lavoro dovessero e debbano occupare la niente e


e degli studiosi, a tutela,
ttitta

a difesa

a compenso

l'opera delle sue braccia, stabilendo

da un
1".

lato, la

mortalit e la morbillit

il

il

contratte

di chi

rapporto fra

umana

per

il

cuore dei produttori

d alla societ
le

professioni

dall'altro lato.

a questo punto permettete, o Signore e Signori, che io vi faccia

brevemente, innanzi agli occhi varie vittime, siccome punti del


grande quadro doloroso.
Ecco 1 professionisti scienziati, ecco i muscolari, ecco gli obbligati
alle fatiche dell'intelletto, ecco gli uomini in lotta con i pericoli delle
polveri e dei veleni, delle temperature basse ed elevate, delle pressioni
sfilare,

dell'aria ambiente.

Nel pallido scrivano e nel diligente incisore la malattia fa un crampo


mano, un tremolio, uno spasimo od anche una paraUsi dell'arto.

della

lo spirito per l'ossessione di una idea


nemica di tutti, l'inesorabile ed insidiosa
nevrastenia: altrove noi giungiamo quando uno sforzo muscolare, troppo
prolungato, ha gi castigato un martire ignoto con una ipertrofa idio-

Nell'impiegato
in

fissa:

deforma

si

strage

fa

altri

la

patica del cuore.

Ecco i minatori dalla struttura scheletrica in cui una fanciullezza


brutalmente sfruttata arrest lo sviluppo.
Ah! bella di sole la nostra Sicilia! ma chi non sa come in molte
sue solfare la necessit di poco pane crea un rachitismo artificiale per
centinaia dei suoi miseri carusi?

E
zioni

ma

divina l'opera della stampa!

combinatori

dei

chi ignora

curvi

tipografici,

diverse

le

piombo

sul

intossica-

delle loro cassette

piene di caratteri mobili?

Noi siamo

ma

orgogliosi

felici,

non basta ricordare

compiuta galleria del Sempione!


un rapido^ cozzo fulmineo: per assol-

della

caduti in

verci bisogna riflettere in quale ambiente saturo di umidit, senza luce


di uomini stettero
aveva persino centosessanta
l'ardore interno dei loro poveri corpi, un di

una temperatura

con

diretta,

pulsazioni

minuto,

al

cuore

il

toccava gradi di febbre!

riarsi, sgoccianti,

la lenta distruzione

organica nei muratori, nei contadini ed operai,

per anchilostomi e anguillule forse da


Nessuno e niente si sottrae a questa

Sovracarico

centinaia

altissima,

lunghe, interminabili ore, finch

di intelligenti

meno?
fatalit

di

fatica e di dolore.

o saturnismo di uomini semplici: avvele-

namenti da metalli o da fosforo; nevrosi da arsenico; tabagismo


manifatture

operaie nelle

della pelle.... tutta


si

malattie

Stato;

dello

una ridda

cui

in

la

degli

occhi,

di

dell'udito,

nostra mente, l'anima nostra

smarriscono talvolta!
Quali e quante

Come

bella la

delle bacinelle

terribili insidie

che strazia

Che dolce profumo ha


niante

le

salute

il

eruzioni

maneggiatori

pensate voi intanto alla malattia

le filandiere?

la vaniglia!

chinino e
pustolose

di catramo;'

la vita!

ma

contadini che ne raccolgono

Danno
stanno

ha

morbida seta!

il

ma

catrame:

degli

rammentate

la

rogna

dila-

frutti.

ma

operai

innanzi agli occhi non vi

del

chinino,

I'

eritema dei

cosi

che

la

morte e

la vita,

la salute e

l'infermitA

quasi indissolubilmente; e noi rlomaiiiliamo: Mell'intrico


portare un taglio netto

bile

fin

si

allacciali'

d'jve

<^

possi-

i?

Chi pu collaboi-are all'impresa/


.liiwinir. .mii j.i..ijlemi che
K a qunsto puntu, nella mia ineiif
mi chiedo: quale la parte dell' industriale? certo
mi permetto es[)orre.
e<^li dovr far studiare da propri medici le forme morbose delle singole
:-..

l'i

industrie e farne conoscere

E mi domando

sintomi

iniziali

per riparare in tempo.

ancora: la funzione preventiva del tecnico e dei chimico,

chiamati ad affermare, se non a togliere

le

cause speciali

di morbilit di

ogni industria, Hn dove potr giungere?

le

Associazioni operaie,

le

Camere

co.npito grande, raccogliendo dati e


questi ne

dioso, percht'

fatti

del lavoro non hanno qui un


che possono sfuggire allo stu-

approfitti a magiriore

praticit

delle

sue con-

clusioni.

cerco sapere anche questo: per la tutela del lavoraii'L' non dovr

esser necessaria una selezione, destinandoli a mansioni

meno

pfrif'nlnse

o maggiormente ardue a seconda della costituzione?

Lo

stesso lavoratore non dovr essere aiutato da noi colla innicazi'iM-

scientifica di

un regime speciale nella nutrizione e nelle bevande a seconda


esaurimento a cui possa incorrere?

dei rischi di intossicazione o di


Si
le

potranno alternare

le

occupazioni per interrompere e paralizzare

influenze deleterie d'ogni ambiente e d'ogni cura professionale?


e quante risposte ancora a dare!
ancora ci si parano innanzi! e quali
pi sintomatiche e generiche gi chieste e otte-

Quante interrogazioni, o
e lanie

ignote e quante

signori,

ricerche

Hiisure legali oltre (juelle


ci

restano da escogitare?

Ma

l'ora cosi di inizi, di

nute,

primi passi; il quesito grave e solenninuovo che noi sentiamo di non poter pretendere che queste
nostre adunanze siano gi un Congresso, uno scamlno di dati precisi.

cosi ancora

amiamo

un primo affiatamento, un preludi suirsi pu resistere.


Qui clinici, tecnici, industriali siamo riusciti ad adu: arci pi per
prometterci una crociata bianca del domani, che non per lodarci di vittorie
ottenute o per affermare tutte le certezze di cui, pur troppo, non dobbiamo
ancora consolarci.
E una vigilia di armi a cui foste invitali. Non per delle armi omicide,
come quando patrio non libere si alTmncano, e la carica alla baionetta
o il grido della barricata dovevano a forza voler dire che l'amore si
fondeva in un tragico crogiuolo di odii.
Suona rintocchi la canifiana! si, ma chiama a raccolta tutti gli uomini
Piuttosto

gestivo,

un impulso

definirle

al

quale non

non contro l'uomo


sibbene contro la morte, la rachitide, l'alcoolismu,
che ci minacciano, persino mentre jii sacra, piti pura, pi buona

la follia

nella iifcessit del lavoro e l'anima nostra. Stringiamoci in fiiscio!


Verranno
si

poi le leggi e

regola pi per
Il

le

regolamenti:

una cospirazione

codice contro

labile se
tutti

56

di

ma

sar patrimonio di industriali, tecnici,


il dovere ha parlato ad
il

nostra materia che


di Stati.

malattie professionali, o signori, risulter pi invio-

vorranno, perch

postutto che

la

sentimenti che per imperio

chimici, se insieme

clinici,

essi,

perch sentirono

al

lavoratore sano e forte pi rimuneratore per l'industria.

Bisogna che

desiderio della prevenzione

il

della

igienica,

sociofilia

che usciranno da noi vivranno sicure


nella coscienza dei popoli. Lavoriamo. Il momento ci propizio: che
vuol essere pensiero moderno, gentile se, mentre nelle gallerie della
diventi

un

istituto: allora le leggi

Mostra internazionale
e delle, industrie, noi

di cui Milano si gloria ferve il trionfo delle arti


provvediamo intanto a combattere ci che quelle

stesse arti ed industrie

hanno

di malefico, di esiziale.

Vittime oscure, inconsapevoli dei mostri d'acciajo o delle incudini


assordanti o delle miniere o dei telai o dell'arte grafica, o del lavoro

mentale, lavorate: noi qui pensiamo non soltanto ai grandi urli di Courrires o d'altrove, ma altres ad ogni attimo inavvertito della vostra esistenza laboriosa che vi toglie sangue, giovinezza,
Davvero mi sento orgoglioso come cittadino e

che

l'Italia,

che Milano accolgano col

felicit,

genio.

come uomo

di studio,

mio saluto quello che sar

il

no-

bile successo, o signori, delle indagini vostre e delle vostre proposte.


E con tali pensieri di filantropia, unitevi a me per elevare un inno

al lavoro, all'umanit.

Porta quindi

Herr

Wenn

il

saluto dell'Austria

Praesident, nielne

es Oesterreich

il

dott.

Hermann

von Schrotter:

Herren!

auch itnterlassen hat einen

offic.

Delegierten

zu nennen, so glaubte ich einer freundlichen Auffordei-ung Ihres Comits


folgend nicht unterlassen zu sollen Ihnen im Namen meines Vaterlandes
wobei ich
die vvrmsten Wnsche zu diesem Congresse zu entbieten
zugleich fr Doct. Telek}^ spreche. Ich bin dieser Aufforderung um so
Freudiger nachgekommen als mir die Gedanken, welche diesen Congress
bewegen, schon vor Jahren durch den Kopf gegangen sind als ich im

Dienste der Gewerbehygiene 26 Mtr unter

dem

Spiegel

der

Donau den

Spatengefuhrt habe.

Wenn wir auch bewundernd auf die Leistungen der modernen


Hygiene blicken durfen, so kann man sich doch dem Eindrucke nicht
entziehen, dass ein Theil dieser Disciplin, die Gewerbehygiene im engeren Sinne, gegenber der bacteriologischen und serologischen Richtung etwas zurckgetreten ist und nicht allerorts gleichen Schritt gehalten
hat mit den onormen Forschritten der technischen Industrie. Hier war
eine Liicke auszufi'iUen, deren Bestehen Ihr Generalsecretr Prof Devoto
ich glaube nicht
schon seit mehreren Jahren richtig erkannt hat

fehi/iigoheii, weiiu

Congressf'S

Dcvolos

l'iir

wir das Zustandelvommen dieses ersten interiiationaien

Ciowerltohygienedeii zitlliewiissteii, rastlosen Beslrebungen

venlankeii.

Wio zwei

ungestiime Rennplenl

Forschuiig vorwiirts;
ckes, Klectriciliit

l)aKl ist

uiid

Meditili hai

die

iind

rnedicinisch^

Verwetulniig

des Luftdru-

eileii

orsterc voraiis

Industrie

nachziikommen

um

die

Ge-

aus der Bezw ingung dor l'ilemente resultiereii zi Itescitigen,


idi eriniiero an die epochalen lnnvoraus
Ijald ist die Medicin
und Asepsis, welcli; innie tochnische z^veige
genschalteii dor Anti
schiif lun den Aiifordorungen an Ventilation, Dosinfection, Wasserverfahren die

orgung gen'chl zu werden.

Gebiote an mit

einander zu gelien sich


und ergaenzend; Technik und Medicin
bedurten einander um ihre grossen Problenie fiir die Monschheit, ohne
Opfer und ohne Gefiihrdung der Gesundtheit zur Hebung des Volkswolstandes durchfiihren zu kr.ruien. Der Medicin fallt die Aufgabe zu
alle jene Projecte et Unternehmungen l'ir den Ingenieur und Arbeiter
gefahrios zu gestalten, niit welchen die Technik in Kiihner Concepti"n
voranslrmt. Indusilrie und Medicin, deren \\'('ge sich stets kreuzen werden, ItediM'fen einander; dami werden die Erungensehallen beider Gebicte wahre Forlschritte bedeuten, wenn sia sich zum \\'ole der Menschhcit zur Ib'liung des gesellschai'tiichen Lebens vereinigen.
Und darin liegt, glaul)e ich, eine weitere und nichl die geringsle
Bedeutung dieses Congresses. ^Vas wir hier anstreben wird dazu beitragen die Kluft gjinghch zum Schwinden zu bringen die da und dort
noch zwisciien dem Arbeiter mit der Mand uml jenem des Geistes zu
bcstehen scheint, sie wird, wenn ich mich so ausdriicken darf dazu
beitragen sociale Potentialdiflerenzen auszugleichen unti Krankheiten

Schon fangen

die

beiden

gegenseitig, hiilfrcich Curdernd

der Gesellschaft
In dieser

heilen.

Art

ist

dioser Congress nicht niir ein weiterer Baustein in

der Knlwicklungder Ilygiene.sondern auch im Gebiiude unserer modernen

manche Probleine auf socialem Gebiete zu lsen helfen.


schonen Vaterlande, das sich in dem letzten Decennium
in soglaenzender W'eise an dem inlernationaien wissenschal'ilichen W ettich lirauche nur an die Xanion
liewerbe der Nalionen betheiligt hat
Mosso,
Sacelli u. v. A zu erinnorn
Marchiafa\'a, Celli, Grassi,
^ind die angedeutelen Fragen durcb diesen Cungress zum ersten Male

Cultur, er wird
In

Ihrem

vor ein breiteres

Forum gebracht worden.

Italien, die italienischen Aerate,

und hat einen Apell an die


anderen Staaten gerichtet der von bleibenden Kolgcn begleiiet sein un!
fin neues reiches Arbeitsfeld gemeinsamer Fruchlbringendcr Thtigkeit
zeitigen wird; diirch diese Anregungen ist auch die m"glichkeit einer
internationaien Gewerbehygienischen (ieset/gebung nicht mehr
ist

hier einen Schritt vorwjirts

in

!ill/u

wi'ite

l'Vrne genickt.

gegangen

5S

In dieser Ari den ersten Spatenslich gethan und riffentlich die massgebenden staatlichen Factoren auf die Nolwendigkeit einer gemeinsamen
Arbeit der Techniker und Aerzte hiiigewiesen zu haben wird das bleibende Verdienst jener Mnner sein, welche diesen Congress zu Stande
gebracht haben. Und ^Yas auch die Zukunft bringen mag, und sie wird
man wird stets dankbar auf diesen ersten
reiche Erfolge bringen
Congress zuriickblicken mssen und der Muhe eingedenk sein, der Sie
sich llerr Praesident und Ihre italienischen CoUegen unterzogen haben.
In diesem Sinne muchte ich, meine Herren diesen Congress begriiast
wissen, dessen Schwerpunkt vielleicht darin Hegt, dass hier zum ersten
-

die cooperazione dell'ingegnere e del medico, dell'industria


scienza medica in ihrer segenbringenden Gemeinschaft
fr die Menschheit zum Ausdrucke gekommen ist. Die sudliche
Sonne unter deren Strahlen dieser Congress tagt, wird auch ausserhab

Male
e

della

und befruchtend wirken.

ihres Vaterlandes belebend

Mein Vaterland,

ins besonderen \A'ien

An

ist

in

hygienischen Fragen

ist eine Lehrkanzel fiir GeKaupp erfolgreich verwelche


von
Dott.
werbehygiene eingerichtet,
treten wird. Ich darf hier vielleicht daran erinnern, dass bei uns die
erste Volksheilsttte fr unbemittelte Tuberkulnse in Alland durch Leound
pold von Schrtter ins Lebengerufen wurde, ein breiter A^'ald
Wiesengi'irtel soli demnchst unsere in regstem Sanitaeren Aufschwunge
begriffene Stadt umspannen um dem Arbeiter Ruhe, Luft und Erholung
zu sichern. Eine gross angelegte hygienische Ausstellung tagt eben in
Wien, welch oesterreichische Arbeit auf dem Gebiete der Gewerbehygiene

nicht zuriickgeblieben.

unserer Technik

in

reichem Masse vor Augen fiihrt.


Gestatten Sie nur meine Herren

in die

diesen Congress zu begriissen die Ehre

drfen:

kommen

Il

Kommen

Sie zu

warmen Wiinsche

hatte

die

uns und (iberzeugen Sie

mit welchen

Bitte anschliessen zu
sich, Sie

werden

will-

sein .

dott.

Dsir Gilbert, Ispettore capo

Belgio, pronuncia

Avant de vous

al

Ministero del

Lavoro

del

seguente discorso:

il

impressions que j'prouve contempler

dire les

la

accomplie par le Comit organisateur du Congrs, pcrmettezmoi de m'incliner avec un respect profond devant le Chef de la nat3n
belle (jeuvre

intelligente et fire dont


JLes

Congressistes

hommages

nous sommes, aujourd'hui,

trangers

Sa Majest

le

ofCrent,

Roi

moigner de

?.un

de la

baute

ville

le

gouvernement de votre beau pays

de Milan qui ont voulu,

sollicitudi^

leurs respectueux

d'Italie.

Perniettez-moi de saluer aussi


et les autorits

les htes merveills.

unanimement,

pour

lo

par leur appui te-

bicn-tre dos travailleurs.


l^lmetlez-moi,

Au moment
tinieiil

manifeslation

oii

s'ouvreiit les

fois |r(jlbii(l

la

de fdiciler

enfili,

(levuiis la .solermene

r.'.t

le Cornile^

travaux du

complcx', doni

et

(l'Organisation

qui noiis

fi

qui nous niunii.

scieiitififjuo

Con^ri''s, j'6|trouve

un

voudrais tcher de

ji-

simi-

faire

devanl vous l'analyse.

Ce sentiment est fait de gratitude, de joie, d'espoir et d'enthousiasme.


Tuus eeux qui, ou diverses contres, s'iutressent au sort des ouvrier>
une vive

prouveroul

recoiniaissance pour

de sentiment qui cut cun<;u

conduit

et

:i

l<'s

bieu

le

liomnies d'initiative
projet dilficile

et

et

niri-

du premier Congrs des Maladies professionnelles. C'est a ces condistfngus, ces intelligences d'elite, fpie nous devoiis la faveur

toire

l'r^res

de pouvoir clianger, en joutes courloises, nos ides

et

nos conceptiuns

sur les principaux points intressant la patliologie professionnelle.


C'est

eux aussi que devront de se mieux

davantage

les travailleurs

lireux, se

passionnent pour

Le Congrs de Milan

de

les queslions

le

i1('vr<)ii-<,

poiir

niii'

le

nom-

travail.

souvent si ptmible et parfois si


nos semblables. Ce resultat, Messirurs,

travail

le

malsain d'un grand nombre de

nous

de l'hygine dans

naitre en nous l'esprance de voir, avant

fait

peu, se transformer partout

c>nnaitre et de s'estimer

pense, qui, de jour en jour plus

la

lniniii"'

pini, ;iu\

iiumiI'Pi'-

.Ih r'i.Miiic

i1'()il'.i-

nisation.

Ces dvuus confreres uni lo droit d'elre liers iU: It.'uis etl'url>, ear
grande et belle. Elle semblo devoir raarquer
une tape importante dans la marche du progrs des sciences sociales.
C'est aujourd'hui, [tour la premire fois que des mdecins, des fonctionnaires et des savanls, venus de dilfrents pays se rcunissent pour
tudier ensemble, et uuiquement, la patologie du ti-avail.
Cette j'uvre ne sera pas strile: le [trogramma tlu Congrs en tfmoigne avec loquence, et l'mpressement de nos confrres ritondre
l'appel du Coniit est le gage assur d'un grand succs.
Je suis heureux, Messieurs, de vous exprimer, au noni ilr uimh i;i\>.
le vif inicret que nous portons vos travaux.
Honneiir aux organisateurs de ces assises! S'ils ont mrit l'admiration de leurs jiairs pour la haute pense rpii les a guids, ils se soni

l'ceuvre qui nous runit est

aussi cr des droit l'eternlle reconnaissance de la classe laborieuse.

Segue

il

piol".

/.

Trcs honorH

P. Lanijlnis dell'Universit di Parigi:


collo//ues,

Le Ministre du Commerce

du Travail de l'iance a t tres heureux


le Senateur De Crisloforis l'invitant a
envoyer un dt'legue de son Mmistre au Congres International de maladiedu
travili!. Il n'est pas en efTet de problemes, plus interessants, mais aus-i

de repondre a l'aiinable

lettre

et

de M.

60

plus diffciles que celui de l'assistance scientifque

oii

legale

aux victimes

des maladies professionnelles.

L'adoption par la presque universalit des Nation du principe de la


rsponsabilit patronale vis a vis des accidents

manifeste encore

du

a rendu plus

travail,

actuelle qui sevit sur

l'injustice

malheureux ou-

les

par l'insaluhrit de leurs professions.

vriers, frapps

Certe, la science a fait dej beaucoup pour ameliorer les conditions

du

travail, et

il

sufft

de jeter un simple rgard sur

le

programme de

Congres, pour voir avec quelle activit quel devouoment,

les

ce

savants dans

touts les branches: Medecine, Chimie, Technologie, cberchent modifier,

quand

attenuer,

ils

ne peuvent

les

supprimer

les actions

morbides qu'en-

gendrent de nombreuses indusiries.

Mais

quoiqu'il arrive, l'industrie fournira loujours des victimes, et

societ digne de ce

nom, ne savent

Tous ces problenies sociaux

ils

abandonner

entraineiit des complications fnancires,

des charges nouvelles pour les Industries


diale

intensive,

si

un

Etat,

si

une

la charit publique.

et

devant

bienveillant qu'il

soit,

la

concurrence mon-

pour

les

dshrits

ne peut songer prendre des mesures legislative, de reparations que


s'il n'assure de trouver dans les autres tats
un esprit analogue, telle
que les charges se repartissent regulirement dans l'ensemble de la vie
individuelle.

C'est prcisement

le

congrs

role des

mternationales do prparer

l'entente generale entre les nations.

pli

Tous ceux qui s'occupent des questions sociales, savent l'etfort accompuis 20 ans par le gouvernement de la Nation Italienne pour

de

l'avvaloration de la classe ouvrier.

Aussi n'avont nous pu tre surpris de voir le premier Congrs des


maladies du travail se reunir dans cette terre lombarde.

Comme
remercier

Congrs

Il

delgu de

la Direction du travail de France, je tenais


promoteurs Ilaliens et parmi eux, le distingue President du
Senateur De Cristoforis de leur genreuse iniiiation.

les

le

dott.

Anders Bacldxind reca

He ir
JMeine

il

saluto del

Governo svedese:

Praesident!

Damen

inid

Hervenl

Als Vortreter Schwedons


laulio icli rnir unsei-en

Dank

liei

diosem hochvorolirton Kongresse erzum Kongresse hervorzu-

der Einladting

filii'cn.

Wir

Scliweden sind fiir ilio hier vorkommenden Fragen selir


und iiberzeugt, dass die so wclitigen Arheiten des Kongresses
liedentende und segenreiche Resultate liefern \vird, spreche ich die Freude
aus in don Verhandlungen Theil nehmen zu knmion.
in

intressiert,

ilelegalo

Il

COSI saluta

del

CI

havarese

Govcmmio

|)rol".

M'ivtin.

Hdhn

di

Monaco,

Congressisti:

Hucli re reh ite

A n icesen de

Als Vei'treter des Koenigroichs Bayern habc

icli

die

l-lhi-.-

Ihnou die

hcrzlichslen ^^'uensche fuer einen erfolgreichen Verlauf Ihres (Jongresses


zu ueberbringen. Sia wissen dass unsere fli-utsche Gesetzgebung es ei-

moeglicbl aucb innerhalb der einzolnen Landi'steile besondcre Einrichtungen und Gesetze fuer den Arbeiterscbutz zu treffen. Das Koenigreicli
Bayern hat sich die PHege der Gewerbehygiene besonders angolegen
Staaten hat es die Anslellung weibliverfuegt, ein ArbMter\volilfahrtsmuseuni

soin lassen. Als einer dei- ersten

cher

Fabrilvaufsiclilsbeanten

eingerichtet, desen

jetzt der Vollendung entgegen geht


dureh einen LehraulGewerbehygiene
der

Neubau gerade

und endlich don Unterrielit


trag an der Universitael

in

Mucnchon

rroroij:clt,

di-n

Vcrtroli-n

y.n

if'h

die

Ehre habe.
\\"ir

und

stehen

stnendigen

in

auf den

Deulscliland

Forlenlwiclvlung

in

Boilen

der Frage

einer

des

guten

Sie alle wissen, dass in Erfuellung der Botschaft Kaiser


Isten JSeine Maiestaet Kaiser Wilhelnn

II

lra<iiu''n

Arbeitersschutzes.

Wilhelms des

1890 eine Internationale


der Erkenntnis, dass der

beroits

Arbeiterschutzconlerenz naeh Berlin berief, in


Arbeiterscbutz internatipnal gleichmaessig geregelt werdeii inuesse,
nirht einseitige oeconomischc Belastung fuer die Industrie eines

daraus entstehen

wenn

Landes

soli.

niuessen auch im hygieinschen Interessen des Arbeiters fordern, dass die Regelung des Arbeitersschutzes in dieser Weise erfolgt,
dass die Industrie dadurch nicht unterdrueckt werde und damit die Ernaehrung breiter Volksmassen l)eeintraechtigt werde, sondern dass ini
^^'ir

Gegenteil dureh den Arbeiterschutz die Leistungsfaehigkeit des einselnon


Arbeiters zugleich mit dem Standard of Life gehoben wird.

nur nioeglich sein wenn die Regelung des


Wenn aueh der Ausgang der
Conferenz von 1890 und auch der Berner Conferenz noch ein etwas
unbefriedigender war, man wird dem Gedanhen, weloher den Conferenzen zu Grunde lag seine Bewunderung nichi versagen koennen und
Alles das wird

aber

Arbeitersschutzes international erlblgtl

man

wird hoffen duerfen

scbutz doch

ein'

dass

Internationale

in

nicht ali zu ferner Zeil der Arbeiter-

Regelung

findet.

Dafuer muessen aber

cinige V^orbedingungen erfuellt sein, eine der wiclitigsten

Bedingung

isi

dass der Arbeiter in alien Laendern die sich zusammen


wollen annaehernd den gleichen Bildungsstand aufweist, dass er ueberall
das (iefuehl der Selbstverantwortlichkeit besitzt, ohne welches ein wirkschliessen

die,

ein Ding der Unmoeglichkeit ist. \\'ie viel auch


Gemoinde, Aertzle, Teehniker /um \\'ohle des Arbeiters wirken

samer Arbeiterschutz
Staat,


moegen, wenn er

selbt nicht

lichen Vorschriften die

62

dadurch milarbeilet, dass er die gesundheitbefolgt so wird alle

ihm gegeben werden, auch

sein! Und eine weitere Vorbedingung fuer


Regelung des Arbeitersschutzes ist ein gruendliches
Studium der Gewerbekrankheiten, und ein Austausch der Erfahrungen,
wie Sie ihn hier in diesem Congress ermoeglichen wollen kann nur im
hoecstem Masse foerdernd wirken.
Das Gebiet ist eines der schwierigsten in der Medizin, schwierig,
durch die immer neuen Gefahren, die neben den alten auftreten, schwierig
besonders auch in diagnostischer Beziehung, weil hufig die Entscheidung

unsere

Muehe vergebens

eine internationale

darueber ob ein eingreifender Einfiuss des Berufes vorliegt,


moeglichkeit wird.

und

fast

zu Un-

Aber der Boden, auf dem wir zusammengefunden haben, das Land
die Maenner, die uns zusammengerufen haben, bieten die Gewhr

Bemuehungen

die Geburtsstaette Ramazzinis,

nicht nutzlos sein werden. Italien ist


den wir als den Begruender aller litera-

dem

Gebiete der Gewerbehygiene feiern duer-

dafuer, dass unsere

rischen Bestrebungen auf


len.

Moege der

Geist Ramazzinis ueber unseren Verhandlungen walten,

denen ich nochmals von Herzen vollen

Il

comm.

prof.

Bo.z:-ol<j

Erfole;

wuensche!

assessore per l'Igiene di Torino, reca

il

saluto augurale della sua citt:

Sono oltremodo
le

lieto di

Malattie del Lavoro

il

civica di Torino, alla quale

sessore per

portare al

saluto

1.

Congresso Internazionale

augurale fraterno

ho l'onore

di

per-

dell'amministrazione

appartenere

in qualit

d'as-

servizio dell'Igiene.

il

Milano e

la

patologia delle

Lombardia che hanno scritto tante nobili pagini sulla


professioni, avevano ben diritto di essere prescelte a

1. Congresso. E poich tra le materie


poste all'ordine
vedo l'Anchilostomiasi, doveroso per noi ricordare un grande
cittadino milanese, il Dubini che ha legato il suo nome indissolubilslfede

di

questo

del giorno

mente

alla patologia del l'Anchilostomiasi.

Da questa
di

citt,

da questo Congresso che registra

scienziati italiani e

proteggere

il

stranieri,

lavoro, ad assistere

delle industrie che

parta quella
i

tanti illustri

luce radiosa

nomi

destinata

lavoratori senza turbare lo sviluppo

sono tanta parte dell'avvenire, della patria nostra

dello stesso benessere dello classi lavoratrici.

Al Senatore De Cristoforis che passa con i giovanili entusiasmi e


con lena infaticata dai campi di battaglie, alle pi audaci e moderne
affermazioni

Comitato

del

pensiero

tutto, alla citt di

citt di Torino.

scientifico

nell'assistenza

Milano esprimo

il

dei

lavoi'atori, al

riverente saluto della

mia

S'alza

inline

M.

S.

Sanfin-l/i

prol".

l'oii.

che legge

seguente di-

il

scorsi!:

Sifjnore e Sif/nitri,

voraueiite una grande e doppia soddisfazione che mi arreca l'alto


onore deirincarico affidatomi daH'in. Ministro Cocco-Ortu, di inauirurare
in sua vece questo |>rimo (Jongresso internazionale p<'r Ir* niala(t!r> del
Milano concede

lavoro, cui

Como

la pi cordiale ospitalit.

Governo

rappresentante del

deblio anzituliu (.'sprimcn' n piu

vivo compiacimento per cpiesta noliilissima iniziativa,

programma ed

perfettamente al

speranze

alle

della

Essa corona degnamente le solenni feste


vengono celelirate in Milano: com[deta

Favoro.

st'anno

iniziative

cui

di

('>

del

la

quale C(rrisponde
nostra politica del

lavoro che in que-

altre procedenti ottime

questa nostra capitale industrialo, tra

ricca

le

quali

rifulgo di vivissima luce quella Clinica delle malattie del Lavoro,

desideio ardentemente
tutti

e credo

di

mediche

cultori delle scienze

a decoro od incremento degli

che io
farmi interprete del sentimento di
di veder funzionare il piu presta,

studi modi'^i

' o

>;.

.Ili<>v"

d"ll..

^..(T.m-.m,/,.

delle classi lavoratrici.

La preparazione

di

questo Congresso ha atlValflIaiu

tutte lo autorit locali, gli .scienziati


<

giuristi,

Camera

le

dcd

organizzazioni

Lavoro

di

ed

un solu inieniu

professionisti metlici, ingegneri

industriali ed operaie, e la
pure ha voluto coojiorare nobil-

professionali

Milano,

la

rpiale

mente alla migliore riuscita pratica del Congresso. Una cosi poderosa
armonia di intonti dell'Autorit, della Scienza, del Capitale e del Lavoro,
raggiunta con tanta spontaneit di concordia un fatto di altissimo
valore e significato, che il Governo
lietissimo di constatare, anche per
trarne
migliori auspici a favore dell'avvenire delle istituzioni del Lavoro
('

in

Italia.

Posso assicurare che


risultati di questo Congrosso sono attesi col
grande interessamento dal nostro Governo.
Oggi il fattore economico laroro, che ha gi una nou-volf i-ipiir-sentanza nel meccanismo della nostra amministrazione,
trattato alla
i

|>iu

'

stessa stregua

del fattore capitnic, e tutte le aspirazioni legittime delle

Amministrazioni studiate con


il
problema
della tutela del lavoratore contro lo malattie professionali, oggi piu che
mai, [ireoccu])a il Nostro Legislatore, al pari degli eminenti scienziati,
dei modici, degli ingegneri, degli industriali e dei filantropi, qui conveiniti da ogni parto per studiarli e per proporne la soluzione, ed ai quali
operaie

classi

vengono

dalle comi)etenti

attenta cura e col Ijenevolo

tutti

io

reco

il

pi cordiale .saluto del (ioverno.

E questa una materia


]iassi'

proposito di secondarle. Quindi

prima che

la

in cui difficilmente

il

Legislatore pu fare un

scienza o gli intorossali abbiano espresso con preci-

04

loro voti. L'esperienza estera mostra quanto sia difficile poter fare
una legge perfetta per la tutela igienica dei lavoratori.
Da un lato questo tema strettamente connesso a quello del mutuo

sione

soccorso; od

in

che altrove,

pi

Italia,

sentito

il

bisogno

di

disci-

plinare la distribuizione dei sussidi di malattia delle Societ operaie, che

non sempre funzionano bene;

e pi ancora sentita la necessit di svi-

questo alto sentimento civile del mutuo soccorso in


quelle provincie meridionali dove esso scarseggia o manca del tutto.

luppare

favorire

D'altro lato

il

tema

nostro

connesso,

ancora pi intimamente, a

quello delle provvidenze di carattere preventivo delle malattie professionali.

A
viva

come igienista, io debbo esprimere la pi


programma del vostro Congresso, dove sono

questo riguardo, anche

soddisfazione

per

il

lieto di scorgere, posti nel

maggior

professionale,

Clinica

logia

lavoro,
Io

della

rilievo,

massimi problemi

della

profilassi

nonch i relativi problemi didattici.


non entrer qui nell'esame di siffatti problemi

permetter invece rilevare

della pato-

malattie del

delle

tecnici;

ma

mi

problemi correlativi nel campo della legisla-

zione.

Nel campo della legislazione sanitaria preventiva del lavoro appare

massima

la difficolt di dettare

tratta, nella

maggior parte

norme

di diritto

dei casi, di evitare

uniformi e generali. Si

danni che derivano dai

materiali adoperati nelle industrie, dall'ambiente di lavoro e dai metodi

da cause cosi numerose e diverse che si ribellano


ad una trattazione unica. E per vero, il potere nocivo d'i queste cause
non mai assoluto; sempre relativo per ciascuna industria e per ciascuna lavorazione, anzi direi quasi per ogni opifcio. Onde la necessit
che le leggi seguano attentamente gli studi nelle condizioni igieniche in
cui si svolge il lavoro e delle malattie e dei danni che esso arreca ai
di lavorazione, cio

lavoratori.

Ne consegue che il legislatore, specialmente da noi dove mancano


ancora opportuni organi di rilevazione, per fare i primi passi in questo
difficile campo, ha bisogno di due sorta di ausili: di quello della scienza,
soprattutto della medica e della economica, e della cooperazione delle
classi interessate.

La necessit della funzione ausiliaria della scienza, che ora in questo


Congresso emerger luminosa, fu gi riconosciuta dal nostro Governo.
Fino dal 19 dicembre 1901 il Ministro di Agricoltura, Industria e
Commercio, On. Baccelli, institui una Commissione di persone tecniche,
prevalentemente di igienisti e di patologi, coll'incarico di studiare le cause
e

le

profilassi

delle

malattie

professionali

degli operai.

lavori della

Commissione sono a buon punto; ed il Ministero far si che


presto vengano condotti a termine e resi di pubblica ragione.
Dal canto suo
dati

il

Ministero nulla

potranno occorrere.

Da

circa un

tralascer

anno

per

l'Ufficio

al pi

raccogliere quanti

nazionale del Lavoro


ha

t]T^

a studiare nel suo Bollettino le questioni delle malattie


Ministero intende elio questo nuovo ramo dell'attivit di

comincialo

[rolnssionali; e

il

queir importante Ufficio sia ancora sviluppato, affindi


i;ere al

all'applicazione

lavori;

ed

ai

l'Ufficio del

risultati

Lavoro

b'ggi nei [taesi stranieri pi pro-

questo scopo noi cureremo a che

Bollettino riassumer

riguardano

sui

notizie

le

metodi

modo

l'impiego

delle

dar

donne

statistiche

le

Quel
che

e dei fanciulli, gli

lavoro delle gravide e delle puerpere; esporr

il

miglioramenti
per

lavorazione

di

tutela contro le malattie dei lavoratori.

relazioni degli ispettori

1<!

ispecial

in

nel suo Bollettino anzitutto notizie sul fun-

vigilanza negli Stati dove gi organizzata

di

la

lavoro notturno,

il

ottenuti.

ivi

pul)llichi

o sta per organizzarsi

forme del

delle relative

zionamento del servizio

orari,

possa raggiun-

alla legislazione sulla validit e sicurezza nelle varie

telati ve:

grediti

si

presto l'intento di raccogliere, coordinare e pubblicare notizie

pili

introdotti

nei

locali,

macchine e nei

nelle

effetto delle leggi e rilever

risultati delle

contravvenzioni. Si occuper della fisiologia e dell'igiene del lav(jro, cio


di tutti gli studi, di tutte le
<,'li

proposte e

nocivi delle varie

effetti

forme

di tutti

provvedimenti

di lavoro;

atti

ad evitare

le

condizioni

a migliorare

igieniche dell'ambiente di lavoro ed a rendere iimocui

materiali adoperali.

Studier pure le malattie dipendenti dal lavoro e le loro cause. Per


raggiungere questo scopo il Bollettino dar le statistiche della morbilit
e mortalit delle classi operaie, tanl(

come rispetto
il
numero dei
la

rispetto alle specie delle malattie,

industrie, all'et e al sesso degli operai; dar

riformati nella visita militare, informer sullo stato sani-

ove

dei paesi

i-io

varie

alle

si

dirige a preferenza la nostra emigrazione,

sullo slato degli emigranti

indagher

Finalmente

nonch

a bordo dei piroscafi.


il

tenore di vita delle classi operaie, specie

dal punto di vista delle abitazioni, dell'alimentazione, del vestiario, e proi


provvedimenti e le istituzioni di natura esclusivamente o prevalentemente igienico-sanitaria a favore delle classi lavoratrici.

porr

Ma

ci

che pi incoraggia a bene sperare dell'avvenire la fvarteuomini di scienza a (juesto largo movimento che

cipazione attiva degli


negli ultimi anni

si

andato

intensificando

verso la creazione

di

una

legislazione sociale protettrice dell'operaio contro le malattie del lavoro.

Dal giorno

in cui

del V.K)2 invitava

professionali,

Guido Baccelli nel Congresso

medici

italiani a

di

numerose ed importanti pubblicazioni uscirono

e dalle nostre Cliniche su questi argomenti.

laboratori

Medicina interna

dedicarsi allo studio delle malattie

malattie del lavoro di Milano ilar presto

La

dai nostri

Clinica delle

suoi contributi, che saranno,

non dubito, apprezzatissinii


Cosi
il

vanto

in Italia ed all'estero.
quale fino dal 1700 con Bernardo Ramazzini possiede
aver iniziato lo studio De norhis iirtificum, d oggi novello

l'Italia,

di

la

di questi argomenti. L come la nostra legislarappresentata dalla legge 22 dicembre 1888, fu il

impulso alla conoscenza


zione sanitaria, che

t""

66

fermo volere e del lavoro assiduo e concorde dei medici e


il novissimo amore oggi dimostrato dagli studiosi nostri, spinger il Governo a studiare prontamente lo proposte di
provvedimenti legislativi, adeguati a tutti i gravi problemi dell'Igiene
risultato del

degli uomini politici, cosi

industriale.

Questi studi che verranno


tati

proseguiti o iniziati in armonia ai risul-

primo Congresso

e ai voti di questo

internazionale, gioveranno, ne

sono sicuro, a colmare le lacune della nostra legislazione sanitaria del


lavoro; ed io posso qui promettere cOn sicura coscienza, di dedicare buona
parte dell'opera mia a sorvergliarli e spronarli affinch
conseguito al pi presto.

Su queste basi adunque,


Congresso,

mania vanta come

sanitaria del lavoro.

politica

tardi in Italia in confronto ad altri Stati.

non v'ha dubbio sorge

venga

e cio anzitutto sui risultati di questo vostro

eriger la nostra

si

l'intento

La quale
La Ger-

atto di fondazione del suo grandioso edificio di assi-

Messggio imperiale

Guglielmo I presentato il
Bismarck. In quel memorabile documento si affermava gi un principio, che noi molto pi
tardi abbiamo introdotto nella nostra politica del lavoro, cio che le vittime
curazioni

sociali,

il

17 novembre 1881

dea;li

al

Reichstag dal

di

Principe

di

dell'invalidit e della vecchiaia

infortuni delle malattie del lavoro,

hanno diritto a una sollecitudine ben maggiore di quella che loro


ha accordato finora la Societ . Per gi in quel Messaggio si preve

deva che sarebbe stato ben


voratrici.

Ed

infatti

le

Germania ha dovuto

la

vere vie e

mezzi ade-

sollecitudine a favore delle classi la-

per

legislazione sul diritto di soccorso


di

trovare

difficile

guati per rendere effettiva questa

pi volte riformare la sua

malattie del lavoro.

le

La prima

queste leggi sociali in data del 15 giugno 1883, che istituiva

di malattia libere,

assicurabili.

Fu

obbligatoria

per

l'obbligo

perci
i

le

Casse

era riuscita efficace appena per la met delle persone


necessario

ritenuto

salariati

dell'assicurazione

dell'industria

venuto

man

introdurre

l'

assicurazione

con vari ritocchi legislativi


mano estendendosi a molte

categorie di lavoratori o locatori d'opera.

Per quanto concerne

poi

il

funzionamento

legge germanica ha voluto anzitutto attuare

il

dell'

assicurazione

la

principio della mutualit,

ossia dell'amministrazione delle Casse professionali per cura degli stessi


interessati operai, col concorso dei padroni, e sotto la sorveglianza delle

autorit locali proponendosi di cementare, su questa base dell'uguaglianza


di rischio delle

persone esercitanti una

stessa professione,

sentimenti

di solidariet e di mutualit.

L'estensione
ai

dell'assicurazione

obbligatoria

domestici non ancora realizzata;

zione contro

le

gi pi di 10

malattie in
milioni

marchi all'anno.

di

ma

intanto

agli
i

operai agricoli ed

risidlati dell'assicura-

Germania sono imponenti, perch essa abbraccia


persone e distribuisce in sussidi 200 milioni

di

07

nostro Ministero di Agricoltura, Iiidu-slria o Comiuerciu ha or oni


in un volume i suoi sludi sui risultati dell'applicaziorK' delle

Il

jtublilicato

germaniche sull'assicurazione degli operai contro le malattie, da


a quella del 190:5; ed olTre cosi una prima guida cho
pi importante in quanto una salda organizzazione del ramo ma-

leggi

quella del 1883


tanti*

base dell'intero sistema delle assicurazioni operai-.


con questo studio, sull'esempio pi autorevole che ci
offre la legislazione comparata, ha ottemperato nella parte preliminare
all'ordine del giorno della Camera dei Deputati del 17 aprile V.)i)2 ed
a quello del Sonato del 2 aprile 1903, che invitarono il Governo a stulattia
Il

la

Ministero

un

diare

progetto

legge

di

per

l'M'^siriiraziori*'

uhMigatoria contro

le

malattie degli operai.

L'esempio della Germania e


sopratutto per

il

l'assicurazione

surj

generale

assicurazioni speciali,

<>

tende

ma

suggestivo, per pi riguardi,

piii

il

i-isultato piii

che il concetto delfatalmente sulla base delle

caratteristico, cio

costituirsi

quindi a elidere la funzione specifica delle leggi

che vorreblieru provvedere adeguatamente e distintamente

alle varie cause


non tanto per i rapporti logici
e fisici tra le varie forme assicurative, che si completano e ^i presuppongono a vicenda, quanto per una ragione pratica ed economica, che
rende conveniente la fusione organica di tali forme o dei tre rami prin-

ed

ai

cipali: malattia,

anni

invalidit e infortuni.

di legislazione

attenersi

a quel

assicurazione.

vari casi di

germanica non

ci

Ma

e eletto

se questo il risultato di 20
che senz'altro l'Italia potrebbe

che possa evitare di percorrere la stessa


mio avviso, anche le leggi, specialmente quelle di
devono ubl)idire alla grande legge biologica che Tonto-

risultato, cio.

Perch, a

traiettoria.

carattere sociale,

la filogenesi. quindi impossibile che il legislatore italiano


possa senz'altro introdurre nel nostro organismo legislativo, un perfett":>
sistema di assicurazioni sociali importandolo senz'altro dalla Germania.

genia ripete

D'altro

lato

l'osservazione

lei

movimento

legislativo nella legisla-

zione comparata c'insegna, in linea generale, che le leggi sul lavoro, a


differenza delle leggi in materia civile, rivestono un carattere naturale
di instabilita, giacch soltanto provando e riprovando esse possono ve-

gradatamente adattate

nire

continui perfezionamenti

zione

della

necessit

consente
la

di

per

alle

condizioni di

la necessitii di

economica che in esse


graduare l'onere in cui esse

vita

si
si

fatto,

ed abbisognano

di

seguire l'incessanle evoluriverbera ed anche per la


risolvono a misura che

lo

sviluppo delle industrie e della potenza economica del paes.-.


A mio avviso occorre anzitutto concentrare i nostri sforzi a colmarti
lacuna clie concerne la prevenzione.

Le

lo

difficolt d' indole

pratica per

la

prevenzione delle

malattie

<lel

non sono sempre tali da farci rinunziare a questo compito. La


scienza ne ha risolto e ne risolve giornalmente moltissime e l'esempi"
i|i>gli altri Stati ci ha gi tracciato la via da seguire.
lav.no,

Nessun dubbio pu sorgere

sul

modo

provvedere

di

alle

cause

di

insalubrit che derivano dall'ambiente. Baster applicare agli stabilimenti

norme

industriali

analoghe a quelle

legislative

per la salubrit

in vigore

delle case di abitazione.

Anche

la lotta contro molti fattori tossici e

biologici

delle

industrie

non presenta difficolt teoriche notevoli, e praticamente molto si pu fai^e


in un termine relativamente breve senza turbare troppo gli interessi
industriali.

Voi gi sapete che la conferenza internazionale di Berna, alle cui


anche il Giappone, ha stabilito la

conclusioni ha aderito recentemente

soppressione dell'uso del fosforo bianco o giallo nell'industria

andr

miferi; e rpiesto deliberato

fiam-

dei

in vigore nel 1911.

i quali
si
estendono ad oltre un
preparano armi efficacissime, quali per es., il
divieto di adoperarlo nello smalto delle stoviglie e l'obbligo di sostituire
la biacca con composti a base di zinco, in tutti i lavori di pittura che
formano la sorgente principale del saturnismo.
Le invenzioni relative ai forni di arrostimento del minerale ed agli
imbuti di travasamento o di digrassamento del metallo dovute ai nostri
bravi direttori delle miniere del Monte Amiata, hanno soppresso una
causa importantissima di injtossicazione; mentre la maschera di alluminio

combattere

danni del piombo,

centinaio di mestieri,

capace

anche

di fissare
gli

si

invenzione

vapori mercuriali, altra

operai addetti alla escavazione, in

invece del cinabro

si

itahana, difende

quelle poche

miniere

ove

trovano goccioline metalliche.

Passando ora al tema connesso della migliore organizzazione del


soccorso, mi limiter ad avvertire che il Ministero ha iniziato

mutuo

studi per dare

Casse

di

incoraggiamenti alle Societ

previdenza che

si

propongono

di

di

Mutuo soccorso

concedere

ai soci, nei

alle

casi di

malattia medica e chirurgica, sussidi giornalieri e l'assistenza medica e

farmaceutica.

La concessione

di

questi

incoraggiamenti

subordinata

all'inscrizione di apposito fondo nel bilancio dello Stato, sul quale dovreb-

bero essere prelevati sussidi


Istituti predetti,

comprese

le

annuali da concedersi alle


Casse padronali, sotto forma

grazione dei contributi versati dagli operai

Societ e
di

quote

agli

di inte-

inscritti.

Sar questo un primo passo di avviamento alla soluzione del vasto


e poderoso problema dell' assicurazione obbligatoria contro le malattie,
alla quale esso spianer ed agevoler la via predisponendo gli organismi,
locali

bene e fortemente

costituiti,

che dovranno attuarla.

Quindi, mentre nei riguardi tecnici gli studi nostri

per la prepara-

zione di un progetto sulla assicurazione contro le malattie sono ormai a

buon punto

degli ordini del


diretti

propositi del Governo,

giorno della

a condurli a termine

Camera
al pi

risultanti

e del

gi

Senato,

presto, io vorrei

dalla

accettazione

sono pi che

mai

esprimere l'augurio

che da questo Congresso, nella discussione del tema dell'assistenza sociale


rap|iresentariti della scienza

l'altro,

verso

tendenze

lo
le

due

Ma,

risultaro chiare,

[Kissaiio

liivDiatMii,

(\o
i

6y

che

la

da un

dopo im conveniente

lato e delle

coscienza giuridica del

possibili soluzioni dol

giuridico della configurazione dell'istituto.

dell'assicurazione incontra
e
di

un presupposto

ma

nostro paese rivela


gradualo o l'integrale.

si

presenta

il

il

problema

principi! della obbligatoriet

Il

massimo

favore, giacche esso

funziono eminentemento sociale

(lolla

previdenza economica,

assicurati,

generalmente

ci

dibattilo tra

interessate dal-

la

problema: cio

questo problema pit'Iirninare,

risolto

classi

la

di questa forma
quale e richiesta nell'interesse n<n solo degli

eziandio dell'intera societ, ed e poi

che

clinabile di giustizia, dappoich la collettivit

si

una esigenza indevale dell'opera di un

lavoratore non j)u ilisinteressarsene dopo che la sfrutt e la esauri per

aumentare
vecchiaia e

nazionale.

capitale

il

ratore stesso e col rimanente

mente

L'assicurazione

minima

malattie, con parte

le

obbligatoria

contro

la

dell'onere a carico del lavo-

a carico della

collettivit, e

pi sjiecial-

del capitale a cui rischio e profitto quella forza di lavoro fu esau-

pu solo rimediare a questa grande ingiustizia sociale. 'Ma. quale


forma daremo all'azione dello Stato? dovr l'assicurazione esercitarsi con
monopolio di Stato, ovvero dovr lo Stato stesso limitarsi a sorvegliarne
lo svolgimento e l'andamento? Il problema e grave, perch una buona
organizzazione del servizio di soccorso per le malattie presuppone tm
grande decentramento di oi-gani raccoglitori dei contributi e distributori
delle cure mediche e dei sussidi di malattie. Sembra ailunque che per
evitare difficolt gravi di funzionamento occorra irescindere appunto
da quel risultato finale, ossia da quella tendenza al concentramento, che
ci (fTVirebbe l'esperienza ventennale della' Germania.
Tutto ci ho voluto richiamare alla vostra attenzione, o signori, perche sarebbe mio vivo desiderio, e ne faccio il pi sincero augurio, che
dal vostro Congresso oltre ai risidtati che saranno certo di somma im-

rita,

portanza

|ier le

l'igiene del

nuovissime discipline della patologia, della clinica e del-

lavoro,

uscissero

soluzione amministrativa
aiuto al Governo,

il

di

eziandio dei

questo

quale non potrebbe in

coscienza giuridica nazionale per


riconoscere e sanzioiuire con

A
di

(juesti studi

cui vi reco

il

atti

voti concreti

problema.

ricavarne

Tali

modo
il

voti

riguardanti

la

verrebbero

in

pi sicui-o

nuovo

diritto

indagare

la

sociale

da

legislativi.

particolarmente attender l'On. Ministro Cocco Ortu,

saluto augurale. Dgli da

tempo convinto fautore

delle

assicurazioni sociali: la logge sugli infortuni del 1898 recii la sua firma;
e la discussione della

prima legge sulla Cassa Nazionale

di

previdenza

come Ministro di Agricoltura, sostenuta caldamente


approvare dalla Camera.
Posso dunque ripetervi con tutta fiducia l'assicurazione che
fu

da

lui,

fatta

il

Go-

verno attende
voti del Congresso por preparare quella grande riforma
sociale che manca tuttora nella nostra legislazione operaia.
i


Ho

cosi esposto

il

70

mio pensiero

Governo

sugli intpndimenti del nostro

che questo Congresso formuler sui temi da trattarsi.


Ma come cultore delle discipline igieniche debbo soggiungere che
l'importanza del Congresso, a cui partecipano, delegati e studiosi di altre
paesi
Nazioni, sar veramente internazionale, perch la scienza di tutti
rispetto ai voti

maggiori sforzi per costituire una completa patologia speciale del lavoro e una nuova hranca dell' igiene pubblica in rapporto coi problemi del lavoro; e quindi arrecher senza dubbio una luce
nuova e maggiore sulla profilassi e sulla cura delle malattie professionali.
si

propone qui

di fare

Signore e Signori

La

non rappresenta oggi che un'officina gigantesca ove


operai contribuiscono, ciascimo con la sua piccola
ad aumentare il fondo comune delle conoscenze umane.
vita sociale

milioni e milioni di
parte,
Il

lavoro di ciascuno di noi

immensamente

piccolo,

ma

l'opera col-

lettiva risulta incalcolabile.

si
estende nell'universo, per iscemare le
ignoranza delle genti, una specie di morale
imperativa^ come la chiama Carlo Richet, conseguenza stessa della scienza,
viene sviluppando le sue vaste ramificazioni/ e, pel tempo che essa ha,
ha progredito cosi rapidamente che il suo avvento definitivo si trova forse
pi prossimo di quello che noi possiamo supporre o sperare.

misura che

la

scienza

sofferenze e per diminuire la

Questa morale, fondata sulla nozione della solidariet umana..


male il dolore degli altri: questo quanto va insegnando la
scienza, e di qui la conseguenza dello sviluppo intellettuale, etico e morale
dell'uomo, perch oggi tutte le conquiste della scienza formano quasi un
Il

sol

corpo con la

Oggi questi
e

camminano

l'opera

civilt attuale.

tre termini: scienza, civilt e

di coloro

che

per buona o cattiva che essa

come

voi,

solidariet sono

paralleli

insieme.

vivono nella costante ricerca della verit,


sia,

come

a prevenire od a combattere

quella di coloro che

si

dedicano,

infermit prodotte dal lavoro, pre-

le

senta questo di infallibile: essa diminuisce ogni giorno pi la spaventosa


intensit delle nostre tenebre ed

Ci dimostra

ciascuno
vita

il

umana

che

la

il

nostra

numero

infinito delle nostre miserie.

missione

proprio dovere e che questo


e del dolore altrui, nella

si

nel

mondo

compendia

solidariet

consiste nel
nel

fra gli

fare

rispetto della

uomini

e nella

fratellanza dei popoli.

E con

questi sentimenti, in

nome

di S. E.

Industria e Commercio, dichiaro aperto


le

malattie del lavoro.

il

il

Ministro di Agricoltura,

Congresso Internazionale per

71

K B S T BO

(Jr I

AM X

il
Municipio di Milano olTii in Palazzo Maun sontuoso ricevimento.
Il
salone Alessi adorno vagamente fli fiori e riccamente illuminato
acct)lse un largo stuolo di invitati. Rec il saluto della Citt il Simlaco,

La sera

del

\)

(jiugno

rino ai Congressisti

Senatore E. Ponti, brindando al successo, ai noliili e pratici intenti di-i


lavori del Congresso. Il ricevimento riusci numeroso e cordiale pel largo
intervento delle autorit cittadine e di gentili signora.
*
* *

Nel pomeriggio di domenica 10 un gruppo numeroso di Congressisti,


usufruendo del fortissimo sconto gentilmente favorito dalla Societ per
Gran
Sii-o dove si correva il
le Corse, intervenne alle corse di San

Premio Ambrosiano

di L. 100,000.

Congressisti ad un grande
Comitato esecutivo invitava
concerto orchestrale al Teatro alla Scala dove il maestro Vanzo svolgeva,
olla ben nota valentia, un magnifico programma: ['l'Eleonora di Beethoven, la (|uarta sinfonia di Brahms; la Stii(e Al;it'rienw di Saint-Sarns;

Alla sera

il

la sinfonia del

Teli di Rossini.

(iu;iUt'biio

*
* *
Il

Congressisti uno splendido


offri a tutti
stampato su carta di lusso e riccamente illunel quale ben noti studiosi e competenti spiegano in breve al
le bellezze artistiche della
metropoli lombarda, ricordandone in

Municipio

di

Milano

volume, Milano nel l'JOd


strato,

lettore

poeln pagine la storia e la presente grandezza.


*
* *

Mercoled 13 nel pomeriggio un gruppo

di

Congressisti visit, gen-

Guzzi e Ravizza. (Jui si interessarono


nuovo m<dello che va acquistando grande

tilmente accolti, lo stabilimento

molto ad un

asjtiratore di

diffusione nelle industrio di'

danno molto

jiul

vistolo.

propiii>tari

otTri-

rono un ricco rinfresco.


Pili

lardi

accompagnali dal

stabilimento Pacchetti

per

conipententissima guida

il

la

ci

'inni.

\'.

Magahli

preparazione del

visitarono

crine

anche

animale. Fu

lo

loro

prof. G. .Vscoli.

Gioved 14 un buon numero di Congressisti si riun ad amichevole


simposio all'alltergo dei Pronessi Sposi: cordiali, affettuosi i brindisi
scambiati inneggianti al Congresso che tava per chiudersi e al prossimo
cbt'

li

riiini!-:i

presto un'altra volta

SKDITA

IMd.MA.
S<i>lnil<i

Pri:sidi:nza

Presidente AI. Ih- Cristo/'oiis

Il

i/iiii/no

orf^

li.

DE CKISTOFORIS.

Senatore M.

'.)

(]n

sione e delle lettere dei delegati delle

dei

lettura

Camere

telegrammi

Lavoro

del

ade-

di

riportali a pa-

gina 34-37.

Partecipa all'assemblea l'invito del Sindaco


tore Ponti al ricevimento offerto dal

Marino per

La

la

sera slessa alle ore

Comune

di

Milano Senatore Et-

Congressisti in Palazzo

ai

"21.

a visitare

Ditta Pacchetti invita gli intervenuti

proprio

il

sta-

bilimento por la preparazione del crine animale.


Infine

il

Presidente partecipa

ore 21,30 avr luogo

al

ai

Congressisti che domenica 10 alle

Teatro alla Scala un

Concerto Orchestrale

onore dei Congressisti, offerto loro del Comitato.


11
Presidente inizia quindi i lavori e d la parola
fessore A. De Giocarmi che illustra e svolge il tema:

Individualit

S n

Una

Malattie

al

Senatore

professionali.

in

Pro-

t (>.

questione

di

capitalo importanza che

si

[tresonta

medita

a chi

specie

lavoratori
speciale cho offrono
Perch tutti i lavoratori dello stesso nome non cadono nella
questa
perch quelli che camalattia che si attribuisce al genere dql lavoro
dono nella malattia, offrono di (piesta tipi e variet diverse ?
La questione si impone e dal lato teorico e dal Iato pratico la
sulla patologia
:

di

(qualsiasi

i'

esperienza clinica
D'altra parte
Ielle

lo attesta e
lo

lo

dimostra.

studio della organizzazione del corpo

forme e delle sue funzioni,

riet dei tipi di organizzazione,

ha

messo

in

evidenza

umano, quindi
la grande va-

la variet fisiologica individuale,

che

>

quanlo dire la differenza di energia, di resistenza individuale per Kstesso genere di lavoro.
Alla questione empirica suaccennata, corrisponde una luestione
scientifica e precisamente ([uesta:
Nella variet della organizzazione

individuale, od altrimenti,

nella variet del tipo morfologico individuale,

sta forse la ragione della resistenza

varia

genere

allo stesso

forma morbosa che pu derivarne ?


Anche qui la esperienza clinica fa comprendere

di

lavoro

e della varia

questione scientifica,

la

importanza della

studio della quale scaturiscono corollari im-

dallo

portantissimi, che possono essere poi

convertiti

in

canoni

Medicina

di

preventiva.

La
di

Clinica delle Malattie del Lavoro non pu avere la sua ragione

essere se non in un

programma

di

osservazioni e di studi veramente

che devono preludia?e alla Medicina preventiva a vantaggio


dei Lavoratori. Ai quali deve essere consigliata la qualit e la quantit
del lavoro secondo le individuali attitudini e deve essere appreso come
naturalistici,

sia possibile accrescere di esse la portata e la durata.

Anche
accreditano

intorno a questo abbiamo

dalla esperienza

due questioni che abbiamo premesse,

le

impongono come condizioni

progresso

di

nel

le

campo

fatti

che vie pi

quali per ci

si

della Clinica del

Lavoro.

E sar un vero progresso quando dalle osservazioni illustrate debitamente dalla ragione scientifica, si trarranno i criteri per determinare
le

qualit somatiche

nere

dei

lavoratori convenienti a questo od a quel ge-

di lavoro.

Sopra questo terreno di osservazioni e di pratiche applicazioni tutto


ancora da farsi, perch quel poco che si dice essere stato fatto empiricamente deve essere riveduto con indirizzo naturalistico come gi dicemmo. Bisogna diffidare dei criteri antropologici e seguire i criteri mor

fologici,

merc

dei quali soltanto

come procedano
quale

si

la Clinica delle

curare e quello

osservazione e
il

suo

possiamo

farci

un concetto adeguato

istituto

di

del

funzioni di correlazione fisiologica nell'individuo, del

intende profittare per un determinato genere

Per
di

le

di

Malattie

prevenire

del
:

di

lavoro.

Lavoro ha due compiti

duplice

speculazione scientifica

deve essere
il

il

fisiologico ed

deve essere complesso per corrispondere

quello

suo campo
il

di

patologico;

in tutto alle sue

aspirazioni scientifiche ed umanitarie.

Perch

l'Istituto

possa

soddisfare al

stessa sua indole, deve essere riguardato

per

tutti

medici

compito che

come

gli

centro di

deriva

dalla

insegnamento

quali per propria iniziativa vorranno, o per ragione

dovranno essere maestri e consiglieri ai futuri lavoratori.


E parmi utile agli intenti umanitari ed economici della Societ
richiamare l'attenzione del Governo, affinch la nostra iniziativa sia
seguita dalla regolare organizzazione del nuovo Istituto, specialmente in

di ufifcio

alcuni centri industriali.

Mi auguro che il Congresso trovi nel poco che ho avuto


argomento per formulare oppurtune proposte.

esporre,

l'onore di

Presidente

Il

ringrazia

Professore e dA la parola al Dot-

l'illustre

tema:

lore J.niiji (Jarozzi sul

Controindicazioni

al

Lavoro Notturno.

Di questi giorni, nel nostro paesej

dalla
gere.
si

studia e

cerca di risolvere

si

da studiosi
medici e sociologi
e latto o tentato di fare
uomini di governo sul tema che ci interessa.
Tema per vero molto complesso per cui non facile compendiare
poche pagine le ragioni fisiologiche, etiche e sociali che controindicano

dotto

industriali e

ila

in
il

si

massa operaia e da sociologi la questione che qui tentiamo di svolEd certo opportuno questo momento per sintetizzare tutto quanto

lavoro notturno.

Sar prima

di

dai legislatori nei

d'ora

come

la

che per quelli

si

fatto

luogo ricordare

fin

sociale

commerci,
il

fisiologici.

procede

al progresso
che gi nel 1842 si
lavoro delle donne, proibendo di occuparle nelle

la legislazione

interviene a regolare

miniere e due anni pi tardi


gli

fuori di

questione che ne occupa sia stata sciolta pi col sentimento

delle industrie e dei

per

ma non

divei'si Stati:

e per molivi etico-sociali

Perch

uno sguardo a quanto (inora

tutto utile dare

si

uomini, nelle industrie

in

parallelamente

Inghilieria

inibisce

il

lavoro notturno, eccetto che

tessili.

Nel 1877 si estende a tutta la Scuser una legge del Cantone di


Glarus che proibisce il lavoro notturno alle donne: questa legge proposta poi e fatta accettare dai sociologi nella Nuora Zelanda (1881), in
Austria (1885), in Olanda, a Xuova York (1889), nel Massachusetts (lS90i,
in Germania, in India (1891*), in Francia, nella Nuoca Yersey (1892), nel
Queensland, nella Victoria (1896), UGVOntario (1897), neW'Ohio (1898),

neW Indiana,

nel Xehrask-a (1899).

Sintetizzando quanto

gere

il

le

diverse legislazioni

hanno

fatto

per proteg-

lavoro notturno, specie delle donne, troviamo:


1.'

Proibizione

del

lavoro

notturno

delle

donne

in:

Germania,

Austria, Francia, Iwjliilterra e India, Italia idal 1907), Olanda; Russia,


Sdirei a, in 9 stati ih-V \i,ifiiril ilrl Xan Iti -J uvfritu-,' \ii-.ti ,il ninf

Nuoca Zelanda
2."

Proibizione dei lavoro uuUiiniu tino ad un'et li>sala dalla legge:

Belf/io, Portoijallo, Uanimaica, Srecia, Norvegia, Finlandia, L'nf/hrria,


Lussemburgo, Nuora Gallrs del sud e in 4 stati dell' America del Nord \
3." Limitazione del lavoro notturno ad otto ore (con minimum di
Gt ore per settimana) pei minatori di 16 anni: Spagna;
4.'

Fissazione

di

un marinum

senza regola del lavoro notturno


del Sud, Algeria

in:

di

lavoro giornaliero o ebdomadario,

Hi siad America del Nord, Australia

r).

Assenza

di disposizioni:

Giappone.

76

A quanto si esposto dobbiamo aggiungere le disposizioni fissate


da ogni singolo Stato per limitare il lavoro notturno delle donne in questa
quella industria, secondo che la fabbrica a motore o no, secondo il
numero

degli operai, ecc.

Tra

nazioni Europee

le

proibisce

lavoro notturno

la

Francia colla legge 2 novembre 1G02

giovani inferiori ai 18 anni,

alle ragazze
pur troppo quella legge ammette, per certe
industrie, delle derogazioni temporanee e permanenti tali da togliere ogni
il

minorenni e

donne.

alle

ai

Ma

forza alla legge stessa.

Tra noi il disegno di legge presentato al Senato dal Ministro Grimaldi nel 1884 sul lavoro dei fanciulli, venne completato nel 1902 dalla
legge che proibisce

anno

il

lavoro notturno alle donne

Ricoi^der che da

svolge tra

20 e

le

per lavoro

noi

le 6, dal

e le 5 dal .1" aprile al

notturno

1" ottobre al

30 settembre

di

et inferiore ai 21

donne a partire dal 1907.

e che estende tale divieto a tutte le

s'

intende quello che

31 marzo (10 ore) e tra

(8 ore):

dove per

il

le

si

21

lavoro ripar-

in due squadre, potr incominciare alle 5 e protrarsi fino alle 23 (18 ore).
Condizioni speciali di clima e di lavoro, possono far variare i limiti del
tito

lavoro notturno, su favorevole parere del medico provinciale.

Quantunque
l'art.

la vigente

legge non contempli

all'art.

della

considera

legge, lo

l'esercizio ai fanciulli fino ai


quelli tra

A
di

il

lavoro notturno, pure

9 del regolamento per la sua applicazione riferendosi

12 e

insalubre

12 anni, limitandone

la

in

senso lato

e quindi

ne vieta

durata a 6 ore per

15 anni.

proposito dell'et dell'operaio occupato, notiamo che la Conferenza

Berlino fiss

per 8

conoe

stati

il

limite

d'Europa

lo

d'et

per

gli

operai

ammessi

portarono per legge oltre

ai

14 anni, che

15 e che a questa

et lo fissarono 2 stati {Russia e Spagna).

Le Camere

di Commercio di Milano, Torino, Savona, Cuneo, Udine,


Congresso della Previdenza tenuto in Milano nel 1900, proposero il
limite di 18 anni, quello di 20 invece la proposta di legge d'iniziativa
parlamentare: chiedono che il lavoro notturno sia proibito alle donne di

il

le Camere di Commercio di Milano e Bergamo (questa


maschi minorenni), l'Associazione cotoniera di Milano, il Congresso della Previdenza in Milano del 1900, il predetto disegno di legge;
solo per le donne minorenni invece il Consiglio del Commercio, rinviandola a 4 anni dalla promulgazione della legge.
La Conferenza internazionale tenuta nel maggio dell'anno scorso a
Berna, aveva all'ordine del giorno, la soppressione del lavoro notturno.

qualsiasi et,

anche

pei

delegati del Belgio fecero delle riserve a questo proposito, sostenendolo

necessario, ad esempio nell'industria della lana, vista l'enorme concor-

renza internazionale. Inoltre non si dovevano trascurare quelle industrie


che lavorano materie facilmente deperibili (ad esempio: preparazione delle
sardine in Portogallo).

progetto votato dai delegati proibisce

Il

il

lavoro notturno a tutte

donne, eccettuato in quelle imprese che impiegano solo


famiglia - procurer di definire

che

ci

minima del
consecutive, comprese sempre tra le 22
industriali - fissa la durata

per

legge

triinsitoriamenle
casi

e per

Nelle industrie

le

nneinbri della

deve intendere per

im{jrese

riposo notturno, cio di undici ore

e le 5. Negli stati che non regolano


durata del riposo ininterrotto potr

la

un massimo di 3 armi,
potranno |ermell(re

limitai-si

nuiggiore

forza

di

notturno,

lavoro

il

si

a 10 ore.

togliere

di

tale

Solo

divieto.

inlluenzate dalle stagioni e in tutte le industrie, per cir-

costanze eccezionali,

si pu ridurre il riposo notturno a 10 ore e solo per


60 giorni all'anno. Le ratifiche della Convenzione da sancire, si dovranno
presentare prima del 31 dicembre 1907.

L'eccessiva concorrenza e la sovraproduzione o l'impossiLililu,


ragioni economiche, a sospendere

anche

di

hutini,

pUrdure,

notte

il

Vetrerie, tiporjrafie

nelle:

telef/ri(Jh, k'ie/ono,

per

che questo continui


di fjiornali ferrovieri merci

lavoro, fanno

industria di pizzi e ricarni, tessitura,

/datura, distilleria, J(d>hviehe di prodotti

c/iiniici,

sartorie, linrjerie, ojpcine

del gas, della luce elettrica, alti forni, panifici, ecc.

Chi appena

si

lista trascegliere

occupa

di malattie professionali,

pu subito da questa

mestieri che pi s<ino in grado di aggravare la situa-

zione dell'operaio che lavora di notte, fermo restando

che

il

il

parere unanime

lavoro notturno insalubre.

Ma io sarei per dire invece che il lavoro notturno in s^ e per s


non potr*ebbe e non dovrebbe riuscire dannoso. Le leggi naturali ce l<>
provano nella grande adattabilit di un organismo a nuove e diversa
condizioni di vita e di ambiente. Ma pur troppo il materiale, l'ambiente
di lavoi'O e sovra tutto l'individuo che vi si adibisce, sono le cause del
danno che da tempo si constatato. Occorrerebbero circostanze tali tli
mestiere, d'ambiente e di uomini che in oggi e ahim! anche in avvenire,
sarebbe follia spoi*are. Ed per questo appunto, colla scorta di quanto
verr

accennando, che

si

deve

sottoscrivei-e

decisione del Congresso Internazionale


<n

II

lavoro notturno,

d'

incondizionatamente alla

Igiene tenuto nel 1884 a Budapest:

lavori faticosi, insalubri o dannosi devono esser

interdetti ai raijazzi, af/li adolescenti e alle donne. Il lavoro notturno poi

dorr essere proibito in


sociale

Peli, ,,,/

chiusa,

tutti

casi in cui non entri un

supremo

interesse

un

uomo

...

lui-eiw

.ii

i.i.a

.imera

di

ruota alterno alla quale passava

vetro

perfettanienie

doveva girare una


una catena portante 25 chilogrammi

robusto che per 9 ore al giorno

78

L' alimentazione del lavoratore era la solita. Gli aa. pesano l'operaio
prima e dopo l'entrata nella camera: pesano i cibi, analizzano l'aria
della camera prima e dopo il soggiorno in essa dell'uomo. L'esperienza
dimostr che questi consumava pi ossigeno di quello che introduceva,

per cui

deficit.

il

col

20

la perdita, cosicch

E dopo

ossigeno fornito dall'or-

riposo notturno era minore e

il

lavoro faceva

il

pubblicazione

la

^^

p.

L'attivit respiratoria durante

non equilibrava
pi

veniva coperto

deficit

il

ganismo.

questa

di

aumentare ogni

di

che

il

esperienza

Doti. Hoeyler di Basilea pens al riposo settimanale.

L'uomo normale non affaticato, che lavora di giorno e riposa la


ha^^sogno di un riposo settimanale per ristabilire l'equilibrio nel

notte,

suo bilancio organico e ricuperare l'ossigeno speso.

come potr goder buona


dorme di giorno

ancora l'operaia,

Invece l'operaio e pi

salute quando, lavorando di notte, talora per 16-17 ore,

massimo ed anche frazionatamente?

5 ore al

La durata

del lavoro fattore di grande importanza nella produzione


danni del lavoro notturno. La riduzione dell'orario ha dato gi notevoli vantaggi. Ricordiamo, senza discuterli, che in Inghilterra le 8 ore
di lavoro negli alti forni del ^rS'est Cumberland ridussero del 20-25 'Vu
dei

l'indennit di malattia pagata dalle

societ di

previdenza, aumentando

Lo stesso venne osserLondra, tra gli operai di Knisherg,


<ii Mayence. ecc. A Norwich, il medico di uno stabilimento vide diminuire
<iel 50 Vo ^^ morbilit degli operai e scomparire l' ubbriachezza.
Certo, in accordo con Chantemesse, la durata del lavoro elemento
del

50

l6

'Vo

vato tra

gli

non unico

entrate della societ di temperanza.

addetti ai gasometri di

del

danno

citato,

perch,

come

si

detto,

non

si

deve trascu-

rore l'intensit, variabile da industria a industria, l'ambiente e la materia


di

lavoro.

La

riduzione

dell'

orario

economica, per limitare

mercedi

sceverare

il

intensifica

il

quesito:

ma

una necessit non

quella

solo igienica,

ma

anche

abbassa le
studiosi di economia

sovraproduzione che in oggi


meccanico.

lavoro

anche qui

si

Agli

deve ripetere che

la questione si

svolge col sentimento, perch giusto ricordare come altrove la riduzione


dell'orario ad 8 ore
di delitti, all'ozio
di riposo

il

ha portato a maggior abuso

o a lavorare presso

alcool,

di

altri datori di

ad aumento

lavoro nelle giornate

concesse dai padroni (garzoni d'albergo in Isvizzera).

danno

ancor pi grave in riguardo al lavoro notturno, perch

esso non sostituisce

il

lavoro diurno,

ma

lo

continua.

L'operaia

di fatto

esce dall'opificio alle 6 del mattino, arriva a casa, accudisce alle faccende

bambini che vanno a scuola, poi riposa


'A,
Deve quindi sorgere in piedi per allestire il pasto di
mezzogiorno e solo verso le 13 pu godere un po' di riposo fino alle 17:
in tutto cinque ore interrotte, quando altre cause urgenti o qualche lavoro
d^appoint non le diminuiscano ancor pi.
domestiche, assiste fino alle 8
fino alle 10 circa.

K non

raro

e che eccitata,

il

caso

elio

svaghi e

il

soiiik

passeggi

non scerula

per

le

vie,

Nord ebbero ad osservare: questi

francesi del

a sera

si

all'opificio disfatte, att'ranle e

alcuni industriali

vedevano

le

slanca

siili' |jM-aia

come

poi rientcr'

cadere assonnate sul lavoro.

L'operaio che davanti alle com|)Iesse e maravigliose macchine moderne deve svolgere un alTaticante lavoro mentale pi clu* manuale, vede
la fatica del suo cervello influenzare l'attivit muscolare e questa, esasuoi danni sul ricambio materiale e di riflesso sulgerata, riversare
i

cerebro spinale.

l'attivit
ili

studi dei fisiologi italiani conclusero che

muscolo stanco

un

la

di

lavoro

il

un lavoro

da

comj)iuto

maggiore compiuto

in

che la fatica diminuisce per lo pi la sensibilit e


fatica muscolare toglie ogni facolt all'attenzione e quindi sopprime

condizioni

che

nuoce pi

gli

la

normali;

inemorin.

si van
formando nella fatica, si a<'Cumulano
danno quella speciale autointossicazione che si conosce
come fatica e che esaurisce l'organismo prima ancora che il mate
riale di riserva sia consumato. , come si vede, un ciclo perfetto, inscindibile, nel quale pesano, e molto, altri fattori non meno importanti:
I

nel

prodotti tossici che

sangue

II sussallo Continuo del corpo o direttamente trasmesso a questo dal


soppedaneo vibrante delle macchine o indirettamente da tutto il salone
di lavoro che freme sotto Io squassante e vertiginoso lavoro delle macchine. L'eccitazione uditiva sopratutto, influisce sulla curva della fatica

{Fera), l'eccitazione

monotona diminuisce

il

valore

del

lavoro

e,

se

si

prolunga, provoca una impotenza quasi immediata.

La

ripetizioni' di

uno stesso identico movimento, mena pi presto

stanchezza: questa appare evidente nelle ore piccole:

sono frequenti

anche

lavoro riesce

alla

mah

da parte dell'operaio; si perde molto tempo prezioso.


necessaria, ltre che per eseguir bene il lavoro, per

gli errori

\'i(ttcn:ioiv'

evitare

il

infortuni.

strettamente legata, per

gli

effetti

ultimi, colla

precedente.
L'ohhli'/o di restare nell'identica posizione.

La temjwraturd
Infine
ricorre,

com'

noto, a

il

grado

di

umidit del salone di lavoro.

prostrazione che lo occupa


credenza popolare, eccitanti
(Questa opinione stata invece completamente

per vincere

l'operaio

lo stato di

due sostanze, secondo

all'alcool ed al tabacco.

la

sfatata dagli studi sperimentali pi recenti {Fer}).

K non

solo

alla fatica, qu<'llo

il mancato ristoro che rende l'operaio meno resistente


che qui assurge a grande importanza: piuttosto l'ali-

mentazione irrazionale e insufficiente.


Un organismo, massime se lavora, ha bisogno

oltre al riposo, di

nutrimt.Mito capace, per quantit e qualit, di rinnovare

un

l'energia spesa:

inoltre tutto il complesso organico deve trovarsi in uno stato normale


che renda possibile
assimilazione dell'alimento introdotto. Ora quesi
1"

somanca assolutamente

stato

cronici

non

in

e ristorare

grado

di

nell'operaio che per la fatica e l'esaurimento

assimilare

cibi e quindi

non riesce a nutrire

suoi tessuti.

mangiare

il
mettersi al lavoro subito dopo i
un orario fisso, l'antifsiologica composizione delle
vivande, l'ignoranza di un igienico e pur economico modo di alimentarsi

Il

pasti, la

in fretta cibi freddi,

mancanza

di

massa

dei nostri operai e pi tra le donne, sono tutti fattori che


devono trascurare, fattori ai quali io solamente accenno, perch gi
svolti da studiosi competenti (Decoto).
Il problema fisiologico del lavoro e del riposo , come si vede, difficile
e complesso. Il rendimento meccanico dell'organismo umano non fisso

nella

non

si

e varia per molti fattori: esercizio, allenamento,


Il

periodo

ristoro

di

spreco di energia, ecc.

varia pur esso da individuo ad

essendo rappresentato dalla capacit

di

individuo;

quello

un lavoro uguale

produrre

in

valore a quello eseguito dopo un riposo completo, essendo possibilmente

uguali tutte

le altre condizioni.

Quando, come nel caso nostro, si ha soprad una decrescenza conse-

lavoro, l'influenza di mezzi eccitanti artificiali

cutiva pi rapida e un deficit del lavoro totale.

per questo che


periodo settimanale,

ma

un periodo

l'intercalare

pur

nell'

di

riposo non

solo nel

orario cotidiano, sarebbe di non disprez-

anche per l'industriale.


Concludendo per quanto riguarda la controindicazione fisiologica, il
danno c', e grave: danno da ripetersi da molti fattori e che si estrinseca
con un rallentalo ricambio, con un depauperamento notevole, con una
precoce senilit, con turbe in tutti gli apparecchi ed organi.
L'attivit scema pef stanchezza e per esaurimento: la mancanza o
l'insufficienza del sonno toglie ogni possibilit di riparare le perdile subite
o di rimuovere i prodotti nocivi residuati dai processi di ossidazione:
r ipodisassimilazione a seguito dell'esclusione di ogni stimolo e Tiperassimilazione per l'autoregolazione del ricambio, sono le caratteristiche del
sonno, che nell'operaio della squadra notturna sono in rapporto perfettamente inverso.
Ecco perch il voler ricercare la causa del danno del lavoro notturno
in una sola, come finora fu fatto dagli studiosi, , secondo me, erronea.
zabile vantaggio

II.

Pur tralasciando che


che nella notte
il

giorno

le

meno

plessa, sostenuta

danni
Il

la notte

per legge naturale destinata

funzioni rallentano la loro attivit, che

il

al riposo,

sonno durante

deve ritenere che la questione, comda cause complesse, come complesso il quadro dei

ristoratore, si

subiti dai lavoratori.

cambio

di

temperature, l'azione

di luce

troppo intensa, di calore

irradiante, l'aumento della pressione atmosferica, l'aria satura di vapori,

HI

iiuso-

di pulviscolo, ecc., lo sforzo parziale di (jiialche parlicoiare grupp<j

lare o muscolo, od organo, l'orario gravdst) in confronto di unoidenticodiiirno,

minano

pi facilmente lo stato di salute dell'operaio che lavora di notte.

Nelle visite fatte a pochi stabilimenti (due filature di cotone), perch


la

n)aggior [)arte degli

di

non

il

latto, l'olfatto e

il

susurro agli

frontale e

compromessa ed

quella pi

la vista sia

interpellati trov modo, gentilmente,


ho potuto osservare, come tra
sensi specifici,

industriali

lasciarci entrare,

ordine decrescente:

in

gusto. Facile Io scintillio, l'abbagliamento,

il

l'udito,

ronzio,

il

orecchi. Fi-ecpientissima la cefalea gravativa, per lo pi

vertigini.

le

L'impossibilit di osservare un orario dei pasti, crea notevoli

nell'ambito dell'apparalo digerente: bocca cattiva, sapore amaro,

saburrata,

fetido,

alito

l'eruttazione e talora
l'epigastrio

il

senso

di

pienezza all'epigastrio, frequentissima

riguigito subito dopo

pasti.

La

palpazione del-

dolente, l'addome piuttosto voluminoso (meteorismo).

(''

meni generali

la stipsi abituale e le

Nell'apparato

turbe

lingua

Feno-

emorroidi.

non

respiratorio e circolatorio

si

hanno

dati

concla-

cardiopalmo e il lieve affanno.


L'apparato uro-genitale non ci presenta di notevole altro che un
diminuito stimolo sessuale negli uomini nelle donne, le turbe dei mestrui,
manti,

si

spiega

di leggieri

il

facile

dolori addominali nei periodi preclimaterici.

Nel

campo

del sistema

nervoso domina quello stato di torpore i-he


od nnn notfvolp dininn/irpn,. rlnlla

facilita la stancabilit, l'esauribilit

eccitabilit.

Niente
solite

speciale

otire

anemie -e l'esame

delle

(juando

il

di

lavoro fu

ftiu

l'esame del

unne

(lieve

intenso).

Ricorder qui come Ira

gli

operai delle squadre

da nie in una filatura di cotone, ne trovai


che da anni lavoravano continuamente di
ogni

IT)

giorni col

sangue, eccetto le nulo ilelle


albuminuria verso il mattino,

diurno.

Un

d'essi

notte,

era

notturne osservate

(due uomini ed una donna)

tre

cio

senza alternarlo

sorvegliante:

robusto,

sano,

mi pot dare opportuni ragguagli, tanto pi che per 7 anni


aveva lavorato di giorno. Fgli m'assicurava che in quell'epoca l'appetito
era migliore, il lavoro pi attivo e che anche dopo 10-12 ore di occupazione, poteva perdere la notte ballando e gozzovigliando. Adesso invece
intelligente,

anni che lavora di notte) dopo aver visto scendere nei


peso del suo corpo, e in modo rapido, di 10 chilogrammi
e stare poi stazionario, sempre stanco, ha un senso greve di rottura,
vivo desiderio di riposo, un torpore che difficilmente sa vincere, anoressia,
stipsi, e fatto concorde con altri uomini, spiccata anafrodisia. L'operaio
(e

sono pi

primi tempi

di

.'>

il

stesso infine spiegava

sentato

dai suoi

(levata

che

non

lavoro diurno.

il

relativo suo benessere, di fronte al

compagni,
l'oblliira

col riposo,

mii-diorare

lui
il

danno pre-

jiermesso dalla

bilancio

economico

paga pi
ctin un


Quanto
che

le

al

82

danno che pu derivare all'operaio, non male sapere


delle Casse d'assicurazioni tedesche, trovarono un

statistiche

aumento nella percentuale negli infortuni al sabato e verso sera cio


quando l'operaio pi stanco (dal 0.84 si sale al 4 Vo)- ^ ^o comprendono tanto bene certi industriali, che riescono ad avere una produzione
peggiore, pi

scadente

meno abbondante, da prendere

decisione eroica di sopprimere

lavoro

il

essi stessi la

notturno. {Francia del Nord).

Non male a questo punto scendere a dettagli e ricordare qui brevemente una questione che in Francia tende, per volere della massa
lavoratrice, ad una Soluzione pratica: accenno alla giornata di otto ore.
questa una conseguenza della nostra vita moderna, vita febbrile,
vertiginosa, che esige una rapidit diuturna di sforzo, per cui questa
rapidit, questo sforzo vengono a rappresentare due fattori notevoli nella
produzione della

fatica.

Come dicemmo

la

macchina non scema

la fatica, anzi la facilita e

l'aumenta, perch richiede una maggiore attenzione, e se da una parte

il

meccanismo diminuisce lo sforzo muscolare, dall'altra d pi facilmente


una grande fatica cerebrale per la maggiore attenzione richiesta. Nel
1903 in 9 dipartimenti della Francia si ebbero 5534 infortuni, dei quali
110 verso
237

375

420

600

le

9
10

y>

Lo

stesso

In

Germania

si

6
7

120 verso

le

13

420

14

530
740
750

15

16

17

not in 5 dipartimenti nel corso dell'anno 1905.


di

100 infortuni:
2 avvennero tra le 6-7

7-8

9-10

10

10-11

Nel Belgio (1903)


settimana

si

osserv

le

8-9

un identico aumento nel corso

della

Lunedi 367; Marted; 385; Mercoled 410; Gioved 415; Venerd 420;
Sabato 435.
Ricordiamo infine come le inchieste dei disastri ferroviari provarono
che il personale di macchina fu causa di scontri perch esausto dal
sopralavoro 12-14-20 ore di lavoro continuo.
:

m.
La

minaccia grave per le generapovert organica


sono per gran parte da ripetersi da quelle dei genitori.
Da una madre sfinita dal lavoro esagerato, dal padre alcoolista, dal ragracilit, la

zioni venture

8:^

gazze slrutlato con un hivoro precoce, quale schiatta, quale virilit ci si puo
attendere.^ Bournecille al Congresso di Limogcs faceva sapere che su 420
bambini: 220 erano morti per meningite, convulsioni, tubercolosi, broncr>poliiionile o nati morti, 87 erano idioti od epilettici: normali 113, cio<^ il
73",, di morti e di gravemente colpiti. Da noi fin dal 1873 il dott. Bonomi additava al prefetto di Como l'enorme mortalit tra i neonati,
dovuta all'impazienza delle puerfere di riprendere il lavoro sotto
La met (b'I harnhini muore nel primo anno dalla
del bisogno
e muore il pi spesso di fame! : Il perch lo si capisce!

Tassili'

Quale contrasto

madre:

col risultato della protezione della

nascitii

in

Ar/:-

zera l'esclusione delle puerpere dalle falibriche, fa diminuire del 5".,


mortalit dei bambini: a Mii/liaKnrn la filantropia degli

cede

logge e pi del 15

la

Dovere

Stato

dello

bambini

dei

"/

salvato dalla morte.

quando

intervenire

di

si

attenti alla salute e

alla vigoria dei cittadini, ricchezza e avvenire della nazione.

delle leve militari parlano

hanno

talvolta raggiunto

riformati

("

del 21

"/

tra

chiaro:

51

il
i

"/o

riformati

(Lecco) e

contadini,

la

pre-

industriali

delle

mentre

Le

statistiche

regioni industriali
la

percentuale

balza al 44 e perfino al 47

"

dei
tra

gli zolfatai siciliani.

Aggiunger ancora che un operaio francese diceva al dott. Rochnrd


Mia moglie ebbe 12 figli e lavoro 8 anni di notte. I 7 figli concepiti in

c|ueirepoca o sono nati morti o morirono in fasce. Gli altri, dopo che essa
cambi mestiere, sono sani e robusti.
Sarebbe abbastanza questo fatto, non isolato, per additai-e il lavoro
notturno come pericolo sociale. E da questo punto di vista la situazione
ancor pi grave: il lavoro notturno disorganizza, annichilisce la famiglia.
La donna bisogna ben che dorma di giorno e in allora deve vivere a s,
non co' suoi cari, che lascia quando la famiglia dovrebbe stare pi unita.
La sposa ha solo il titolo, non la sostanza: perch rincasa quando il
marito ne esce. Solo alla domenica
e non sempre
si
trovano
assieme. I figli infin', senza madre, senza padre, perch il pi spesso

questi,

gi

loro stessi.

abbrutito dall'alcool, vive


Il

figlio

all'osteria,

grandicello che non

si

son

lasciati in balia di

corica subito dopo cena, dove

vagabonda o segue il padre all'osteria, novella vittima di quel


?
morbo che annienta la societ. Ben scriveva il dott. Xnpids: * La mre
va

l'usine la nuit, c'est l'enfant

ne

sait o.

dans

la rue, le pie

au cabaret,

on

la fille

Cosicch l'alcoolismo non sarebbe pi causa concomitante di degenema conseguenza del lavoro notturno e per molti studiosi anzi di

razione,

ogni lavoro esagerato,

fautori delle

8 ore a conferma

osservazioni fatte nei centri industriali dove vige


L'alcool usato dall'operaio per

mento supplementare ed

il

una necessit

di

questo portano

b>

ridotto orario predetto.


fisiologica,

come

ali-

eccitante, solo pi tardi diventa abitudine.

Gli operai della fabbrica di prodotti cliimici di liijis (Belgio)

come


osserv

Fromont

direttore signor

il

84

dopo

l'introduzione delle 8 ore (in

luogo delle 12) poterono comperare una casetta con un piccolo tratto
terra che li innamor dell' agricoltura, facendo cos andar deserte

E non

osterie.

l'officina,

ma

solo l'alcoolismo perdette terreno e

scomparve

di
le

fuori del-

perfino in questa non fu pi dato constatare l'uso clande-

bevande alcooliche.

stino di

IV.

La

questione del lavoro notturno

collega intimamente con quella

si

delle veglie sovratutto delle sartorie, vero lavoro notturno legalmente

La ragazza non

protetto.

pi sorvegliata, vive promiscuamente con

l'alta temperatura dell'ambiente in


un disordine di vesti poco "morale; per la fatica notturna che va sempre
pi aggravandosi in preda ad una sovraeccitazione nervosa.
Io non entrer qui nella grave questione di questi permessi tempo

ragazze traviate e con giovani; per

questione per vero capitale, perch, vista la

notturno,

lavoro

ranei pel

minima

sorveglianza,

trova

ci si

di

fronte ad un lavoro notturno tollerato,

ad un abuso che nuoce alla salute fsica e morale dell'operaia.


Le case di confezioni che fanno lavorare fino alle 2 del mattino

famose

tutta la notte, le

ben noto
isolati e

La
perch

atelier parigino

30 ore

consecutive

vigilia di

alla

un Grand-Prix, non sono

o'

un

fatte dalle operaie di

fatti

da trascurarsi.
frode

sieno gravi

di

da

essenzialmente

dipende

la clientela

femminile

conseguenze

si

queste eccezioni

educhi ed apprenda come

agitiamoci

suoi capricci

come concorrino a mantenere una

situa-

zione che ignorano o appena appena suppongono.

Le

eccezioni,

come

prime usufruiscono

le

si

sa,

sono

permanenti

temporanee. Delle

industrie a forni continui, comprendenti le

lerie delle barbabietole, le raffinerie di

zucchero,

distil-

le cartiere, le vetrerie, le

fabbriche d'amido di mais, la preparazione e l'accensione delle lampade


delle miniere per la
il

prima discesa,

la

piegatura dei giornali del mattino,

hrochaje delle stampe. Delle temporanee usufruiscono invece

strie,

prime fra

tutte le sartorie e quelle

le

indu-

che lavorano materie avariabili:

frutta, legumi, pesci, ecc.

Per

le

eccezioni permanenti

Svizzera, non

ricorderemo che soppresse del tutto in


gli avversari della soppres-

hanno arrecato quel danno che

sione prevedevano e che in Francia nel centri delle industrie precitate se ne

un uso ristrettissimo, tanto che di 21,331 operai di 101 fabbriche, solo


189 donne lavoravano di notte. La piegatura a mano dei giornali del
mattino va perdendo terreno di fronte a quella meccanica. Non discu-

fa

tiamo neppure la questione delle lampade delle miniere.


Delle temporanee la pi importante quella a favore delle sartorie.
Qui i 60 permessi annui sono assolutamente un'irrisione, vista l'insuf-


un

ficiento vigilanza:

anni!

in otto

Non

85

atelier del contro di Parigi fu visitalo

ricorder

le

frodi alle quali ricorrono

una sola

volta

proprietari,

nf

credo noccssaiio svolgere qui la questione che ci porterebbe troppo lontano. Per l'industria delle matcrif avariatili baster permettor.* il lavoro
nottuino

pi r

l'operazione principale e non per

lf>

accessorie.

V.

Ora

prescrizioni legislative sono osservate:^ C' un'organizzazione

le

efficace d'ispezione?
I

rendiconti su questi |unti sono monchi. Corto

mi

che da

si

si

fatto poco per non dire nulla.

Ad esempio
numeroso

in

Germania, dove

ben addestrato,

1894) a 711 (anno

19(X)),

le

il

corpo degli ispelturi del lavoro

contravvenzioni sono scese da 5911> (anno

e questo si

deve ripetere da maggiore

degli industriali o da rilasciata vigilanza dogli

sun altro paese

il

numero

docilit

In verit nes-

offre questo fatto singolare. Effettivamente

Austria, Inrjiilterra, Olanda, ecc.,

ha subito che

ispettori

Frauda,

in

non

delle contravvenzioni

insignificanti variazioni negli ultimi

anni.

il
lavoro notturno di obbligare un numero
maggiore di essi a servirsene loro malgrado, per tema della
concorrenza, senza profitto per alcuno, cosicch si arriverebbe fatalmente
ad una cri<5 formidabile di sovraproduzione, di sciopero poi e di miseria
per gli operai. Si realizzerebbe cosi il paradosso che si impone alla
classe operaia un lavoro nocivo dal punto di vista morale e materiale,
per spingerli poi in una situazione senza uscita.
Sono questi gli stessi che vantano il lavoro notturno perch, secondo
essi, nel riguardo igienico mollo vantaggioso, l'operaio gode il beneficio
della luce solare, il salario della donna concorre a migliorare il bilancio
domestico, infino uno dei genitori rimane sempre in casa a sorvegliare

Molti industriali accusano

sempre

la famigliai
Io

se

non saprei come qualificare

come

egoisti o

lavorar tutto

il

sibile resistere

veglia, e malo,

come

giorno a casa e

dalle

il

19 alle

Non

all'opificio.
6,

vivere,

K impos-

pagare chi
il

ci

sor-

bucato

alla

pasto di mezzogiorno del domani!

delle spese, del materiale, della forza motrice, delle fab-

briche, dei capitali infine, la diminuzione

come vogliono

faticare

nostri bambini, far la cucina alla sera,

domenica, preparare, oggi,

L'aumento

Un'operaia diceva

la notte

ad un orario simile:
i

sostenitori del lavoro notturno,

siffatti

incoscienti.

alcuni industriali

della produzione nazionale

sono tutte

ragioni che non reggono

nella pratica, quando gli inilustriali. come ad esempio quelli della


Francia del Xord, prendono essi stessi la decisione di sopprimere il
lavoro notturno, non solo senza perdita finanziaria, ma anzi col risultato


di

86

migliorare la produzione e col constatato miglior benessere della famiglia

dell'operaio.

Ci che accadde dopo la promulgazione

turno in Germania
duzione non diminuita,

e in Inghilterra,

un

altro

perch

lo

leggi sul lavoro not-

delle

conferma

il

nostro asserto:

la

pro-

donne
se lo cercarono
hanno trovato
impiego, il bilancio economico delle famiglie ha migliorato,
migliorata
sorveglia direttamente la donna, la sposa, la madre
le

la salute fisica della classe operaia

perch

diminiii la

mortalit delle donne e dei fanciulli e se ne elev

il

morbilit e la

livello

morale

ed

intellettuale.

Non posso non accennare


purtroppo

un

lavoro a

domicilio,

vero

sinonimo

di

che vive essenzialmente del lavoro notturno e che


ed alla
sempre sorvegliabile con grandi difficolt

sar

necessit di

al

siceaiing system

salario

minimo. Non

ultimo, nel lavoro notturno, vorrei

vedere compreso il lavoro sui teatri e proibito per conseguenza ai fanciuUi. Sar sentimentalismo, se vogliamo, ma non so ammettere, d'accordo coi deputati irlandesi, qualificati in questa contingenza per puritani,

che

fanciulli dai 5 ai

12 anni

si

affatichino

fra

le

quinte

dalle

22-23

a coricarsi alle 2, 2 e ^!^, e si ab-brutiscano sulle tavole del palcoscenico, in un ambiente di dubbia moralit, in ore che devono essere assolutamente dedicate al sonno, mentre
per una misera paga (90 centesimi, 1 lira al massimo) si vanno rovinando la salute fisica e il morale, per divertire un pubblico in questo
alla

e pi del mattino, per finire

caso incosciente.

Resta ad accennare

al

riposo di un'ora,

uua

mezza

quando

il

6 ore. Gli industriali cotonieri avversano questa proposta,


assicurando che in quell'intervallo gli operai si addormentano e, assonnati, non sono pi in grado di riprendere il lavoro. Io voglio per ricor-

lavoro superi

le

dare chein Germania

l'obbligo del riposo si effettua senza proteste e


senza inconvenienti, perch ragioni igieniche, fisiologiche ed economiche
lo sostengono, nei locali appositi la maestranza trova pronta un'opportuna
refezione, si svaga onestamente e, ristorata, riprende il lavoro con van-

taggio evidente
l'orario,

per l'industriale che ha cosi, nel

un prodotto ben

secondo

periodo del-

fatto e perfetto.

Concludendo: il numero delle industrie che godono di permessi })ermanenti o temporanei pel lavoro notturno e gi ridotto e lo si potr certo
ridurre ancora, quando si tenga per norma il voto espresso nel Congresso d' Igiene di Budapest: Il kworo notturno dece essere abolito in tutti
i casi in cui non entri un supremo interesse sociale.

da

['artentlo

voli che:

nuttunio sia interdetto a tutte

lacijro

//

assioma noi facciamo

(jueslo

le

donne e ai maschi

minorenni.

Xelle

che

industrie

di

usufrniscono

pennanenli

j)ernie^>ii

la

stjnadra notturna non presti laroro per pi di sei fjiornl eonsecutiri, con

orario cotidiano rispondente alle esiijenze della JLsioloijia

dell' iijiene.

Gli operai delle industrie a permesso permanente non sieno in


condizione di dover ricorrere ad un eztra lacoro diurno per mif/liorare
bilancio economico troppo esifjuo.

il

Sulle industrie a permessi temporanei

si

una

e.scrciti

rifjorosa

sorce<jlian<a: si cerchi di modificare l'orario delle sartorie, ansicli con-

ceder loro tali permessi: nelle industrie che lavorano niaterie avariabili

permetta

si

lavoro notturno per

il

l'

non p>r

operazione principale,

J--

accessorie.

Il

ili

estenda la vir/ilanza, nel limite del pjossihile, anche al Incoro

.SV

.nirl Hi,

iflliliiih,

Vi'ti

v'

l'i

hi

I il

l'I/Ii

lliO

Poicln" la relazione fu gi distribuita,


strarti

liieiidlll

Relatore

(ll'llll

fi II ,i

ad

limila

si

1 1

il I II

illu-

danno del lavoro


frequente cambiamento di tem-

alcuni punii della questione. Ricorda le cause del

Notturno, cosi riassunte dal


peratura;
3."

il

SOH

Weil:

luce troppo intensa e

2."

aumento

calore irradiante; 4."

di

1."

mal

diffusa

o invece

insufficiente;

pressione, saturazione dell'aria

vapori, pulviscolo, ecc., 5. sforzo parziale di qualche particolare

muscolare o muscolo;

6."

le

variazioni atmosferiche;

identico a (juello diurno; 8." la

mancanza

7."

con

gruppo

l'orario

quasi

dello stimolo della luce solare

o diurna.
Cita

primi lavori

controversa

M'/nnurrie; il876) e Fahre (1878) sulla i.uw^

di

dell'anemia

questiono

minatori,

dei

primo

riportata dal

messa in rapporto a
Kroneeker e Marti (1897) e

all'assenza della luce e dal secondo

intssicazione: gli

esperimenti

di liorisoir

jiin

recenti di

sullo slesso quesito e cogli stessi risultati controversi. Ricorda

come

il

(1900)

lorisoio

abbia trovato negli animali da esperienza una dinu'nuzione dell'appelito, del


{'SO

del corpo ed

Accenna

l'oraio sotto di

del lavoratore.

sogno
alcune

un rallentamento degli scambi

nuirizii iniraorganici.

all'azione della luce colorata ed alle condizioni d'animo dell'o-

essa e quindi passa a svolgere

Rammenta

fissato dai fisiologi


filature,

facendo

deiralbuiiiina che vi

<

il

capitolo dall'alimentazione

l'alimentazione irrazionale, confronta

con quello trovato dal Relatore tra


notare

la

ragguard'vole

rappresentata

da

le

deficenza

circa 57-05

il

fabbi-

addftte di

sopratutto

grm. anzichi' di
perch^ con pari

(>)ui assicura che il lavoratore non sa


nutrirsi,
sposa potrebbe meglio comporre il suo vitto. Non tace dell'abuso delle
bevande, dell'alcool. Ha parole vibiate contro il lavoro dei fanciulli sui

81-1 io.

88

ricorda la necessit di ben definire le le"ggende dei locali di lavoro:

teatri;

atelier, laboratorio, fabbrica,

leggendo

Presidente

Il

officina,

stabilimento

e chiude

industriale,

conclusioni della Relazione.

quindi

Parma che

R. Universit di

la

parola al prof. G.

F. Gardenr/hi della

parla sulle:

Modificazioni del sangue e lavoro notturno.


Osservazioni

e ricerche.

I.

Che

la luce, e,

inversamente,

la

sua soppressione abbiano un'influenza

considerevole sopra l'organismo animale, risulta da cos numerose osservazioni

antiche

superflua.

recenti,

che

Che questa influenza

ogni
si

nuova dimostrazione riuscirebbe


in modo notevole e
ammesso senza discussiojie.

esplichi anche, e

forse precipuo sul sangue, generalmente

mente ai risultati dei vari sperimentatori, si


si pon
non senza sorpresa, il pi grande disaccordo per quanto si riferisce
natura e alla importanza della azione che la luce esercita sul sangue

In realt per, se
trova,
alla

e ci

si

persuade che tale azione pi intuita che dimostrata.

Graffenberger nel 1892 osserv in alcuni conigli

una diminuzione

sottratti

alla luce

primo periodo dell'esperienza, ma successivamente un ritorno alla norma e un aumento. Valerio


nel 1894 vide che il numero del corpuscoli rossi del sangue diminuisce
progressivamente nei conigli tenuti alla oscurit, accompagnandosi a un
generale scadimento dell'organismo, che finisce, in un tempo vano, colla
morte. Il contenuto emoglobinico il pi delle volte (non sempre per) dimidel contenuto emoglobinico nel

nuiva parallelamente al diminuire dei crepuscoli rossi. Marti nel 1897


sperimentando sui topi riscontr che la permanenza all'oscurit determina
una diminuzione dei corpuscoli rossi e, in minor grado, della emoglobina
e che il massimo di questa diminuzione si ha dopo due settimane, mentre al
di l di tale periodo si ha un parziale ritorno verso la norma. Schoneberger
nel 1808 in tre conigli mantenuti per 40 giorni alla oscurit vide
tare

corpuscoli rossi,

di controllo,

non

ma

sottratto alla luce.

aumen-

un quarto coniglio
Borisow nel 1900, con osservazioni

la stessa variazione si

ebbe

in

parallele su conigli tenuti parte alla luce, parte all'oscurit, rilev (dopo

un mese)
differenza

notevoli differenze di peso a vantaggio dei primi,


nel

numero

dei

globuli e nel

tasso

ma

emoglobinico.

nessuna
Risultato

egualmente negativo ebbe recentemente anche C. F. Meyer (1903) in esperienze destinate a stabilire se e qual parte avesse la maggiore insolazione
sulla iperglobulia (reale od apparente?) dell'alta montagna.


Di fronte a tanta disparita

S'J

risultati

li

vista igienico e s(jciale in

di

notturno, mi

parso

<"

caso

il

di

importanza

fronte alla

di

puramente hiologic*, sia dal


rapporto al grave proMenia del lavoro

noie volo della questione, sia dal punto

punto

di vista

ulteriori ricerche

sperimentali.

ci io

ero tanto pi volontieri indotto, inquaiiloeh osservazioni ripetute per vari

anni su fornai lavoranti

notte

di

mi avevano persuaso, ct^me riferir in


sangue effetti

seguilo, che la sottrazione della influenza luminosa ha sul


reali e determinati.

11.

Come

soggetti pel mi studio

mia esperienza
vata per

modo

di

si

e"*

lio

scelto

le

compiuta sopra una coppia

guisa che tutte

alimentazione,

le

condizioni (razza,

culticit,

caMC
di

<

conigli, e ogni

animali scelta ed alle-

sesso, et, peso iniziale,

ventilazione e temperatura dell'ambiente)

fossero identiche o consimili per ciascun individuo di ogni singola coppia.

Unica differenza era questa che, dei due animali, l'uno veniva continuamente o per un determinato periodo, sottratto all'azione della luce,
alla quale l'altro restava normalmente esposto nelle ore diurne. Per raggiungere tale scopo io ho ricorso, invece che alle abituali gabbie, a due casse
quadrangolari

ponevo

in

di

legno lunghe m.

una stanza

1.80,

larghe m. 1.35, alte m. 0.&), che

del laboratorio, ampia,

bene illuminata, con espo-

sizione a settentrione. In ciascuna cassa le due pareti opposte pi lunghe

erano opportunamente fenestrate per concedere una sufficiente ventilazione; quanto alle altre pareti e al coperchio, erano, in una delle casse,
tali da non dar passaggio a raggi luminosi, nell'allra erano invece ampiamente sostituiti da lastre di vetro. La prima serviva per gli animali da
e, a questo scopo, le aperture ventilatrici venivano
panno nero; la seconda era destinata per le esperienze

tenersi all'oscurit
ricoperte da un

con illuminazione naturale e nell'interno di essa era costantemente illuminala dalla luce diffusa nel giorno, merc una conveniente orientazione.
Ad evitare i possibili effetti di una differenza, ier quanto piccola, negli
scambi resi)iratori, anche le aperture della seeonda cassa |iortavano un
riparo di panno.
Il

completo

comunque,

di

parallelismo

esperienze

delle

quei casi, nei quali adonta

tielle

qualche fatto perturbatore e tale da infirmare


fronto,

non

si

era

assicurato,

cosi

e,

precauzioni prese, insorse


la possibilit

di

un

con-

tenuto conto nella esposizione dei risultali.

Le ricerche sistematicamente
oggetto di determinare:
riche dei globuli rossi

tasso emoglobinico;

i."

1."

del
le

le

istituite

sui

vari

variazioni del peso; 2."

sangue e

dei

animali ebbero per


le

leucociti; 3."

variazioni
le

nume-

variazioni

del

variazioni del ferro nel sangue. In molti casi

ho anche preso in esame le variazioni qualitative degli elementi morfologici del sangue e cio le variazioni della resistenza dei globuli r<-s-i e
quelle della formula leucocitaria.

90

Il
dosaggio del ferro accanto a quello dell'emoglobina non devesembrare superfluo perch sembra dimostrato che il rapporto tra il contenuto emoglobinico e il contenuto in ferro del sangue non sempre costante
allo stato normale (come si riteneva) e lo ancor meno in molte condi-

zioni patologiche (Biernacki, Albertoni, Riva-Rocci, Jellinek, Hladik, Jolles,

Mallet)

(1).

conteggio dei globuli rossi e dei leucociti

Il

si

fece col conta-globuli

Thoma-Zeiss. Per la determinazione del contenuto emoglobinico si us


l'emometro Fleischl-Miescher, cosicch le cifre riportate nelle tabelle indicano in grammi la quantit di emoglobina contenuta in 100 grammi di
sangue. Per il ferro mi sono servito del ferrometro Jolles, ponendo ogni
cura nella preparazione della soluzione colorata di confronto e non limitandomi ad una sola ricerca, ma prendendo sempre il risultato medio di due.
Per lo studio citologico del sangue, con speciale riguardo ai leucociti, ho
fatto dei preparati fssati in alcool-etere (colorandoli colla emateina Boehmer
e l'eosina) o per 5-10 minuti a 120" (colorandoli colla miscela triacida
di Erlich). Per saggiare la resistenza del sangue usai una serie di soluzioni titolate di cloruro sodico (metodo Mosso) (2).
Tutte le ricerche furono (compresa la determinazione del peso) praticate alla mattina, prima che si iniziasse la distribuzione degli alimenti.'

Al rapporto era

(1)
il

significato di

uno stesso sangue non si imo accordare


neppure allo stato normale, quando si ammettano le
quali alcune sono ormai dimostrate, altre molto verosimili e tali da non

valori croiiiometi'ici e ferrometrici di

un rapporto

seguenti possibilit, delle

fisso e eostante,

potersi senz'altro escludere:


1.

Che

nei globuli

incolore (Jollks)
2."

Che

3."

Che

4.*'

emoglobina,

altre sostanze contenenti ferro,

nei globuli rossi esistano, oltre alla emoglobina, altre sostanze coloranti,

ferro (Jellinek)

ferro (Baed)

rossi esistano, oltre alla

ma

ma

prive di

la

emoglobina non sia sempre ugualmente colorata, anche a parit

la

emoglobina non rappresenti un composto ben determinato per quanto

di

contenuto di

Che

ricchezza in ferro (Jellinek, Riva-Rocci) o che coesistano

si

riferisce alla

insieme nei globuli pi variet

di

emo-

globina, diverse per costituzione chimica e cosi pel peso molecolare, per l'affinit rispetto all'ossigeno,

anche pel contenuto di ferro (Bohr, Gallerani)


sangue normale esista del ferro ancheTuori dei globuli rossi e specialmente (bench
in quantit piccolissime, difficilmente dosaT)ili) nei leucociti eosinofili (Bahker) e nel siero (Nasse,
BuNGE, Jolles, Hausermann).
In certi stati morbosi certamente l'ultima delle accennate possibilit quella che assume la
maggiore importanza, potendo aversi nel siero quantit dosabili di ferro. Pu inoltre nell'interno del
globulo rosso aversi del ferro non pi combinato nella complessa molecola organica della emoglobina
ma rilevabilo invece colle comuni reazioni ioniche (Lazarus).
Secondo Bard e Mallet un eccesso di ferro in confronto al contenuto emoglo1)inico, o, in altre
pai'ole, una quantit di emoglobina calcolata in base ai dati cmoferrimetrici superiore a ([uella calcolata direttamente coll'emometro, sarebbe propria delle forme di clorosi e delle anemie post-emorragiche. Invece nelle anemie perniciose e in quelle sintomatiche di gravi stati morbosi si verificherebbe
il fenomeno conlrario. Molti fatti clinici contrastano per pi o meno apertamente con ipiesta aftermaziono (Bier.nacki, Jellinek, Riva-Kocci, Jolles. Aleieri).
pel coetfoente di estinzione e
5.0

(2)

Il

Che

nel

conteggio dei globuli e

dal Dott. G. Ceschi.

il

dosaggio della emogloliiua furono eseguiti sotto

la

mia direzione

91

III.

Esperienza

1.'

Durata dell'esperienza dal 20 dicembre


di

pelame bianco, tenuta

Cavia (femmina)

di

pelame

l'oscurit.

(i

10 aprilo:

(femmina)

a) Cavia
b)

al

RN TA
.\

alla luce;

pezzato bianco e nero, tenuta

al-

92

Esperienza
Durata dell'esperienza dal

1.

2."

gennaio

al

4 aprile:

a)

Cavia (maschio)

di

pelame oscuro, tenuta

alla luce;

b)

Cavia (maschio)

di

pelame oscuro, tenuta

all'oscurit.

GIORNATA

'j:

Esperienza

:'

Durata doll'esperienza dal 3 gennaio al 10 ajjrile:


(i) Cavia nata il 3 gennaio e tenuta, insieme alla madre, alla oscurit
fino al 10 febbraio, poi tolta alla madre o tenuta in osservazione alla luce:
della precedente, tenuta alla oscurit fino al
II) Cavia geniolla
10 febbraio insieme colla madre e ancbe successivamente, da sola.
Le due cavie sono di sesso maschile; hanno pelame oscuro.

GIORNATA

94

Esperienza 5/
Durata dell'esperienza dal 15 marzo al 15 aprile:
a) Coniglio di pelame grigio mantenuto alla luce;
h) Coniglio di pelame grigio mantenuto alla oscurit.

GIORNATA

IV.

hrevenifiito

Iliassiimcndo
-l'giionti

l'alti:

VARiAzioNr

DI

i'i;so.

risulUiti

animali

Ne^li

normalmente
Per ci') che si

avuto, in confronto a quelli

comportamento
complesso, tra

lei

le

peso.

due serie

di

esperienze

delle

mantenuti
riferisce

alle

luce,

non si
un costante

buio

al

alla

(>s[>osti

risultano

cavie

<^

si

ha, nel

animali un sensibile parallelismo nelle espe-

coppia della esperienza 1.% il peso va egualmente


un primo periodo e diminuendo in seguito, cosicch alla
line della osservazione i due animali pesano poco pi che all'inizio:
nella esperienza 4." si ha un regolare aumento per nulla ostacolato dalla
rienze

1.'

e 4.*: nella

aumentando

in

Nella esperienza

sottraziono della influenza luminosa.


;il

S.''

la

cavia posta

buio mostra un lieve rallentamento nell'aumento del peso. Soltanto nella

lunga esperienza 3." la cavia mantenuta all'oscurit presenta, alla fine,


dopo un notevole aumento, una lieve diminuzione di peso. Una diminuzione alquanto pi marcata si ha nei due conigli delle esperienze 5.* e 6.'.
(Questi risultati non concordanti non devono sorprendere, perch
lecito pensare che la soppressione della influenza della luce sia, da un
lato, capace di determinare una diminuzione nella assimilazione (intestinale e cellulare) dei principi nutritivi e, dall'altro un rallentamento nelle
combustioni organiche (Bidder e Schmidt, Moleschott, Fubini, Borisow.
Vducco, Vicarelli).

Variazioni nel numero dei geobili

rtossi.

rienze sulle cavie che, in condizioni normali,


I-ossi

per

mmc.

di

sangue

in

questa

specie^

il

Risulta dalle mie espe-

numero medio

animale,

di globuli

di circa 65000(30.

le cavie tentile alla luce la media all'inizio dell'esperienza era


0796000 e la media per tutta la durata della osservazione di 6ti3500(J
.)n una cifra minima (media) di 6296(300 (l'^sp. 3.") e una massima (pure
media) di 6996000 (Esp. 2.''). Nelle cavie tenute al buio, con una media
iniziale di 6717000, si ebbe una media complessiva, sotto l'influenza della
.udizione sperimentale, 63*2(3000, un minimo di r)860(300 (Esp. 4.*) e un

Cosi per
li

iiassimo di 6833000 (Esp.

Nei

conigli

il

numero

2.').

delie

emazie

nelle cavie. Nei conigli tenuti alla luce la

lienza,

era

di

550(3000

e,

per tutta

di 5614000. N(M conigli tenuti all'oscurit,


si

ebbe una media totale

(Iella

esperienza

5." si

di 5515(3(30.

inferiore a quello

media,

all'inizio

che

della

si

ha

espe-

durata della osservazione fu


con una media iniziale di 5760(X)0.

la

Nel coniglio mantenuto alla oscurit

osserva una reale

inazie, diminuzione che solo in principio

diminuzione del numero delle


si accenna anche nel controllo

96

Nella esperienza 6/ si ha invece un parallelo e progressivo aumento nei


due animali.
Volendo concludere, e tenendo presente il valore non assoluto che,
in simili conteggi, pu accordarsi a differenza anche di qualche centinaio
di migliaia di globuli, non si trova che la sottrazione della luce abbia
veramente una rilevabile influenza sul numero dei globuli stessi.
In alcune esperienze,

una diminuzione

al buio,

Questo

fatto,

p.

es.

nella

l.'',

osserva, nella cavia tenuta

si

iniziale delle emazie, seguito poi

da un aumento.

che, pur lasciando invariate le medie, sarebbe

importante,

anche nell'animale di controllo. Si


tratta probabilmente di variazioni determinate dal nuovo ambiente, nel
quale, durante l'esperimento, vengono a trovarsi entrambi i soggetti.
Queste conclusioni negative non concordano con i risultati di vari
autori sopra ricordati, che hanno riscontrato aumenti o diminuzioni
globulari. Io credo di non andare errato ammettendo che tale disparit
di reperto si debba a diverse condizioni sperimentali e specialmente alla
influenza perturbatrice della luce diretta, che io ho deliberatamente esclusa.
perde

di

valore

perch

si

ripete

Variazioni nella resistenza dei globuli rossi.

La determanazione

venne praticata una sola volta (Esp. 3.^)


e il risultalo fu negativo, cio non rilev differenze apprezzabili di resistenza tra le emazie di una cavia mantenuta per 39 giorni all'oscurit
e le emazie di un animale di controllo.
della resistenza dei globuli rossi

Variazioni nel numero dei leucociti.


cociti

per

mmc.

10-11000 per

di

sangue

conigli.

Non

si
si

pot

mai

stabilire

della luce portasse seco evidenti variazioni (in

nel

numero

numero normale

Il

che

aumento o

la

in

sottrazione

diminuzione)

dei leucociti.

Variazioni nella proporzione delle diverse specie


I

dei leu-

pot determinare in 5-6000 per le cavie

risultati delle ricerche praticate sulle cavie e sui conigli

di leucociti.

accennano

indubbio a un lieve aumento nella proporzione dei globuli

modo

in

bianchi poli-

nucleari eosinofili o no. Si tuttavia ben lontani dalle condizioni di una


vera e propria polinucleosi, quale (a prescindere da quanto si verifica
in molte infezioni e in certe intossicazioni acute^ che qui non sarebbero
ricordate a proposito) si ha in alcune malattie a lungo decorso con

cachessia ed anemia.
Variazioni nel contenuto emoglobinico.

male

di

emoglobina contenuta nel sangue

di

La

quantit media nor-

cavia (desunta dalle osser-

vazioni fatte sulle cavie tenute alla luce) corrisponde a circa 15

grammi

pu anche superare i 16 grammi, come nella cavia dell'esperienza 2.% mentre raramente scende sotto i 14. Confrontando la cifra
iniziale dell'emoglobina con la media ottenuta durante tutto il periodo di
osservazione, si nota, sulle cavie tenute alla luce, un aumento o una
per

cento,

stazionariet,

mai una diminuzione.

Cosi,

nella cavia della Esp.

1.'',

si

passa .la AjiO a 14,6-3; n.-lla Esp. 2.*, da 15,45 a lt,25; ti.-lhi l-Np. 3.,
Ha 14 a 14,49; nella Esp. 4.', Ha 14.92 a 15.11.
Un fenomeno opposto si verificato invece pfi- Ir (.unu- in.ini-iiiinilla oscurit. Per quanto in varia misura, si avuta sempre una dimi-

nuziune del tasso emogioMinico,

il

quul-, nella

cavia della Esp.

1." ^

sceso

da 14,60 a 13,28; nella Esp. 2.\ da 15,79 a 13,02; nella Esp. 3.% da 14,45
a 11,88; nella Esp. 4.% da 15,24 a 12,60.
Nei conigli il tasso emoglobinico normale ^ di poco inferiore ai
12 grammi per cento di sangue. Durante il periodo di osservazione,
negli animali tenuti alla luce si verificato un sensibile aumento e cosi,
nel coniglio dell' Ksp. 5.", da grammi 11,43 a 12,90 (con una media di 12,41);
neirEs|). 6.^*, da 10.17 a 11,75 (con una media di 11,26).

Anche

qui

il

azione della luce:


a 7,94;

il

Tanto

si

il

opposto

nelle cavie,

riscontrato negli animali sottratti alla

6.",

5.''

da 10,32 a

sceso

rapidamente da 10,43

8,24.

quanto nei conigli la diminuzione della emoglon- regolarmente progressiva; non mancano

maggior durata. nella Esp.


emoglobina maggiore sul principio
osservazione, che non ulteriormente.

spi'cialmente nelle esperienze di

\'ariazio.ni

del co.NTi:.NiTo
alla luce

cmoglobico medio

di

pari a circa

grammi

grammi 12

di

della

malmente esposte

''<m

'

sempre uniforme,

nota una diminuzione

jieriodo di

si

coniglio della Esp.

coniglio dell' Esi.

bina non ^
gli sbalzi,

fatto

si

n[ Fi-.RRO .NEL SA.NGUi:.

grammi 15 per
0,0465.

Nelle cavie

ha, corrispondentemente

Nei

cento,

conigli

si

una quantit
ha,

emoglobina, grammi 0,0390

a un

2."

del

nor-

contenuto

di ferro

ematico

come media normale,

di ferro.

pari contenuto

sangue del coniglio sarebbe alquanto pi ricco <li ferro.


Normalmente le variazioni del ferro ematico risultano sensibilmente
paralleli' a quelle della emoglobina^ e, almeno in complesso, questo parallelismo si mantiene anche negli animali tenuti alla oscurit, nei quali si
verifica, per conseguenza, insieme a una diminuzione della emoglobina,
una diminuzione del ferro. Vi sono per alcuni fatti degni di menzione,
che risulteranno evidenti dal seguente confronto (in cifre percentuali)
tra le variazioni della emoglobina e quelle del ferro.
inoglobiiiico,

Es|i

il

98

DalTesaine di queste cifre risulta evidente che, nelle cavie, la diminuzione del tasso emoglobinicu si accompagna a una diminuzione in

Le differenze, nell'uno e nell'altro


pu ad esse accordare un grande valore,
approssimazione e l'errore dei nostri mezzi

proporzioni uguali del ferro ematico.


senso, sono cosi lievi che non

potendo anche rappresentare

la

si

d'indagine.

Nei conigli si ha per una differenza alquanto pi notevole e costantemente nel senso che il valore emoferri metri co realmente trovato supe-

a quello che

riore

si

poteva calcolare in base al valore emoglobinimetrico;

sangue minore della diminuzione della emoglobina, pure essendo e l'una e l'altra pi accentuate
nei conigli che nelle cavie.
Io non voglio azzardare spiegazioni per i fenomeni osservati, molte-

in altre parole la diminuzione del ferro nel

cause che possono concorrere a determinarli. Poich in


si notato un certo grado di ipoglobulia e si
potrebbe pensare che, in questo caso, del ferro si fosse liberato dai globuli
dissolventisi per passare nel siero, noto che nel coniglio della Esp. 6.^ si
essendo

plici

uno

le

dei conigli (Ksp. 5.^)

avuto, per contrario,

un aumento

dei globuli.

Ricordo ancora che, tanto nelle cavie, quanto nei conigli, io ho saltuariamente studiato il comportamento dell'urobilina, e mai mi riuscito di
rilevare

una

iperbilinia urinaria.

Concludendo, noi possiamo, dopo quanto si detto fin qui, affermare


con piena sicurezza che due sono le modificazioni degne di nota, che la
soppressione della influenza luminosa determina nel sangue degli animali

una ipocromia e una iposiderosi. Si pu ritecome sommamente probabile che questi due fatti siano piuttosto
dovuti a una deficiente assunzione di ferro e a una deficiente formazione
sottoposti alla osservazione:

nere

di emoglobina gi formata.
non m'inganno, la grande importanza che
spetta alla luce nella produzione del pigmento sanguigno, fatto che trova il
suo riscontro nella importanza, da tempo riconosciuta e indiscussa, della
luce nella produzione della clorofilla. E ci segna un nuovo e notevole
due pigmenti che la moderna chilegame tra emoglobina e clorofilla,
mica biologica ha riconosciuto cos strettamente affini (1), come Gautier
aveva gi intraveduto fin dal 1879.
di

emoglobina, che alla distruzione

Resta cosi

stabilita,

se io

(1)

Da tempo

noto che colla distillazione secca dell'ematina

si

ottengono dei vapoi'i che danno


confermata

col lgno d'abete la l'eazione dei pirroli, e, pi recentemente,, questa osservazione stata

da Nenki e Siebee fondendo l'ematina colla potassa caustica. D'altra parte Schun'ck e Maechlewski
hanno osservato gli stessi fenomeni colla fillotaonina, sostanza madre della filloporporina e derivato
della clorofilla, la qual cosa faceva .supporre che tanto le sostanze coloranti del sangue, quanto quello
delle foglie

verdi

derivassero dal pirrolo. Restava tuttavia

sostanze preesistente un nucleo pirrolico,

terminato se
studio

licKJi

ma

il

pirrolo

si

il

sospetto che non gi fosse in queste

formasse

in via

secondaria. Restava poi inde-

vapori che davano la reazione del pirrolo fossero vero e proi)rio pirrolo. Kustek, dallo
acidi ematinici ottenuti ossid;indo l'eniatin.-i con acido cromico, ritenne che veramente
i

'J:i

V.

risultato (jltenulo, la dmioslra/.iMiie, cio, ilclla ijtocromoemia o ipo-

Il

mancata azione

si(U'nsiemia consecutivo alJM


si

accennalo

('

principio,

in

di

della luce naturale,

notevole imfmrtanza perch

si

come

collega al

|robleina del lavoro notturno.

Gi fin dal 189'J o lUOO io avevo praticato in alcuni panattieri di


(dove il lavoro notturno dei forni non era ancora stato abolito, come,
senza inconvenienti, si fatto da oltre 2 anni) degli esami di sangue e

Parma

avevo notato che, in genere, il numero di globuli era oscillante attorn<


alla nonna, mentre era sempre notevolmente basso il valore emoglobinimctrico.

Recentemente, a Salsomaggiore, ho avuto opportunit di ripetere


alcune osservazioni consimili, non prive d'imp<irtanza |)er quanto non
numerose.
risultati che seguono ricordano assai da vicino quelli ottenuti da
Onimus da Belli, rispettivamente nel personale di macchina della marina
militare francese e italiana; devesi anzi, a questo proposito, notare che
Belli annovera il difetto di luce naturale tra le cause della oligocromoemia
I

dei

fuochi-^ti.

Osservazione

1.*

Fornaio d'anni

servizio

in

27,

notturno

da

2 anni:

Emoglobina per 100

gr. di

sangue, gr. 10,64

(T'J

essendo 100-14).

mmc.

Globuli rossi, per


2."

Fornaio d'anni 22,

Emoglobina 9,94

di

sangue, 5540000.

in servizio

da 4 mesi:

(74).

Globuli rossi, 5140000.


'^.^

Firnaio

d'anni

18,

anteriormente servo d'al-

bergo, assunto in servizio da

Emoglobina,

13,.')8

giorno:

(97).

Globuli rossi, 5930000.

._,...^.
un oomplo-so |iirroli<.'o. I^c ricerche di Nk.n...
/... .,.
...
,^.
che rUlucenJo (con acido iodi<lrico e ioduro di losionio) lo emaune, eni.itoporrirnu o iiio<<oi>ortlrioc si ottiene un pirroio o |irocisaiiiont4.< mi nietil-|>ro|>ili'irrolo (C,H,,N =eniojilrrulo). Lo stos.so cmopirrolo s ottieno [lartondo (I.1II.1 llliotaoniu.-i, come hnnno dimostr.ito Nhnki

procsiste^sc nellu

ilulibio, (loicli

eiii.'ktnu

diinostrniio

<<

Makklewski. l'or <|uaDto


KusTKR e, rccontment,

si

in

riferisce aU.i

modo

pirrolo con acido cromico, ottennero

per certo cho l'ematina

>

Io

coslitiizionc

pi preciso

dii

duli'einupirrolo, ossa stala ointemi.it.' d.t

Planchkh C'attadoki,

uun niotilninicinimido heu

-iosianzo

coloranti

cloroflilianu,

defloit.i.

pi

.sangue e della clorotilla, altro non sono che entopirrolo comiensato e

ijuali.

ossidando l'cnio-

Tutto ci permette

procisaniontt l
oftsid.-tto.

di ritenere

porflrino del


Osservazione

4.^

100

Lo stesso, dopo 40 gioiTii


Emoglobina, 11,10 (80).

di

servizio notturno:

Globuli rossi, 5350000.

5."

Fornaio d'anni
Emoglobina, 10, 92

30, in servizio

da 2 anni:

(78).

Globuli, 5450000.

Noi abbiamo

dimostrazione

cosi la

una ipoeromoemia,

notturno si veridica

che

sotto

V influenza del lavoro

la quale gi

breve periodo di terapo e si stabilisce durevolmente.

notevole

Noi siamo

a ritenere che la sottrazione cronica della luce naturale

dopo un

autorizzati

la principale

causa del fenomeno osservato.

Il

Presidente

congratula coi relatori ed

si

apre

la

discussione sulle

relazioni fatte.

Prof. H<din (Monaco):

fahrern und

an

Die Erfahrungen, welche an den NordpolPersonen,

in der Polarnacht
uns ein Recht dia
neurastheniscben Erscheinungen und die Anaemie, welche wir bei den
Nachtarbeitern beobachten, auf Kosten des Lichtraangels zu setzen. Die
Untersuchungen Nencki's etc. ber den Zusammenbang zwischen Blut
und Blatt
Farbstoff, sowie unsere Erfahrungen mit der modernen
Lichttherapie berechtigen uns ferner auch in hoherem Grade als in
friiheren lahren, das Licht als einen normalen Reiz auf den StoffwechseL
die physiologischen Functionen des Krpers anzusehen.

nicht

acclimatisirten

die

langere Zeit leben miissen, geniacht wurden, geben

il

Doti L. Bollettino (Lecco) svolge una sua comunicazione:

Sull'influenza
La innumerevole

schiera dei

meraviglioso

fatta pi viva dal

dustrie che arricchiscono

considerevole

luce

della

lavoratori

nostri paesi, d

che nella

nel
lotta

lavoro.
per la

vita,

rapido diffondersi delle molteplici in-

vittime, dovute alle

di

naturale

quotidianamente un numero

condizioni

igieniche tutt'ora deplo-

revoli.

Fra
ed

le

molteplici cause nocive, che subdolamente, lentamente

ablireviano

importanza
opifici

la

l'esistenza
deficiente

di

tanti

lavoratori,

io

minano

credo abbia non poca

quantit di luce negli stabilimenti, officine ed

in genere.

*
* #
Il

Lavoisier

dice

qualora fosse priva

che

di luce.

natura sarebbe inanimala e senza vita,,


Per fermo, questo spiega un'azione benefica

la

mi

sij^li jiiiiinali, dimostrando la sua iiilliicnza sui pali, sulle />iume e specialmente sul iiif/nwnfo della cute. La [telle infatti \ht la sua superficial'organo che pi direttamente pu essere sottoposta
lit
topografica,
("

raggi luminosi, e

all'aziiine diretta dei

modo

Ijenefici

su

1']

mente

essa che

di

eecitaihte

per

principi di riduzione,

gl'indigeni

("osi

vento,

che
cui

l:i

tit

Inlatli

presenza un

pelle di vitello

di

cajtelli

il

vi-ro

dal nostro

corpo molti

veleno per l'organismo,

marino su

una spalla contro


rame chiaro.

di

neri e lunghi, e la pelle color

che

l'influenza

la luce

spiega sulla

Moleschott ha dimostrato sperimentalmente che

grado

del

n-sj,!-

quan-

la

ossigeno vivendo

Conseguenza
cariet

f/i

processo
l'n

in

meccanica respiratoria la
grado di attivit sul

questa variazione nella

di

sri/nppo

luminosa. In verit l'uomo res[)ira di pi


che nell'oscuro. Vi consuma per conseguenza
amhienti chiari, anzich in luoghi oscuri.

energia

di

alla chiara luce del sole

da

in prineij)al

acido carlionico emesso dalla respirazione delle rane ('in ragione

ili

diretta

j>iu

ne risente

esercitano un'azione stupenda-

liiniiiiosi

veng<Mio eliminati

.\nche pi importante
ra:i(jiir,

tale

Terra del fuoco, tuttoch ahitino in clima freddo,

della

hanno per

raggi

il

portano solo un pezzo


il

come

etietti.

def/lf orf/cmi

insieme

col diverso

ricambio materiale negli elementi istologici dei tessuti.

di

francese ha praticato

illustre fisiologo

il

seguente esperimento,

confermare quantq qui vado esprimendo.


Egli mise nelle acque della Senna alcuni girini in due scatole pertugiate;
delle quali una era a pareti di latta, e l'altra a ]>areti di vetro. Ora
avvenne che girini rimasti nell'oscuro continuarono sempre ad esser tali,
senza poter mai sviluppare ne zampe, n polmoni; dovech
secondi
raggiunsero un grado di organizzazione completa, essendosi cambiate in
rane e animali ])erfelti.
Di pi DumeriI ha osservato che, mutilando le code delle salamandre,
so

troppo

eloquente,

per

esse

riproducevano njeno rapidamente

si

La dimora

ambienti

in

oscuri

che nella luce.

nell' oscurit

prepara

negli

animali e nell'uomo

un decadiinnito on/anico inevitabile, si da disporre a molte e svariate


fin<j al punto da far giustizia alla popolare sentenza: dor non

malattie,

intra

il sole,

(Questo

entra
fatto

il

inedie^,

deve

andare acquistandn

un'importanza ogni giorno

moderna

pi capitale, inquantoclu' oggid, col pieno dominio della


parassitaria, e risaputo
e crescono
(.'ienza

come

molti schizomiceti patogeni,

rapidamente ^appunto

l'umido e

l'oscurit

in

quei

haighi dove

si

teoria

sviluppali"

prevale a suffi-

(stabilimenti, officine 'ed opifici

male

illu-

minati); dovech la luce viva e diretta ostacola ogni progresso di vitalit


in cosifiitti

microrganismi.

Ldwards ha

statisiicaniei;te comprovalo che nella Francia coloro


soggiornano nelle cantine danno una prole molto disposta alle
anomalie terat )i;iehe.

piali

li

102

venne in Dublino constatato dal Graves, il quale ha


che i portinai, i quali vivono la pi parte delle ore del
oscure topaie, sono appunto quelli che danno il maggior con-

altrettanto

notato

altres

giorno in

numero

tingente al

degli scrofolosi.

Ma, non meno

della scrofola, altre malattie

luoghi oscuri, "com' adire

le idropi,

e specialmente

lo scorbuto,

quale

si

basse ed

tarsi pi frequente nelle valli

e nei luoghi aperti. Talch, sotto

il

l'influenza,

che

il

questo agente

presen-

osservato

di vista patogenetico,

avviene

rachitismo, l'emofilia,

anzich sulle montagne

oscure,

punto

veridicamente scriveva B onssagrives


muffa ; esse nascono alVombra.

Ma

veggono dominare nei


il

cretinismo,

il

si

la tubercolosi,

delle malattie

fisico esercita

abbastanza

come della

sulla

patogenesi

guardino un po' nel volto


le giovanette aristocratiche, prima che le gote, con l' artifizio della toealcuni
letta, acquistino quel roseo che naturalmente non hanno; e
casi, forse non molto rari, si vedr che esse sono pallide, per quanto
lautamente si nutrano, appunto perch gli appartamenti (sopralutto in
estate col motivo di impedire i cocenti raggi del sole) vengono trasformate in altrettante catacombe; dove talvolta non si pu penetrare senza
mettere, direi quasi, le mani innanzi, sforzando gli occhi ad una esagerat?:
midriasi. Tanto sepolcrale l'oscurit procurata con le tende e paratende,

della cloroanemia, grandissima.

In

vero,

si

che velano, insieme coll'aria, la luce chiara delle finestre e dei balconi!
Altrettanto si pu osservare negli operai che lavorano negli staliilimenti poco illuminati ed
dove l'influenza malefica

In verit la vera causa

di luce

ad

viene

buio

accumularsi coi dannosi

miseria.

effetti della

siccome

operai addetti al lavoro notturno,

quelli

in
del

dicono

insigni

della

clorosi tuttavia

nosologi; e d'altronde,

abbastanza oscura,

anche

dimostra una influenza produttrice chiarissima

nello stato attuale della scienza,

non siamo

in

l
il

grado per

dove

il

la difficolt delle

ricerche e dei dati sperimentali, di dire quanta parte abbia la sola

canza

questo

di

saluberrimo

elemento

fisico,

difetto

pi delle volte,

man-

e quanta ne abbiano gli

agenti che figurano da concausa (microrganismi patogeni, cattiva


od insufficiente alimentazione, umidit, agglomeramento, stato del sottoquali in alcuni casi, come nelle
suolo, pressione barometrica ecc.);
altri

pi

umili

classi sociali,

pi

spesso

si

presentano

etiologicamente

in

italiano (Casca), che

ha

comitanza.
In rapporto a questo

gi studiato
clorosi,

l'importanza

argomento un autore
della

luce

nella patogenesi ed etiologia della

venuto alle seguenti conclusioni

Per difetto di ricambio materiale nell'organismo materno

viene

alla

luce

con

predisposizione

allo

avvenga che questo giovane organismo

irregolare

il

bambino

accrescimento. Se

sia sottratto pi o

meno com-

pletamente alla benefica influenza della luce solare, ne avverr in esso

11J

iiiKi

completo,

irregolare

perci

lai-

far

si

."
pi

l'I

l.l

11

I-

meno

lento,

organi e sistemi percorreranno

alcuni

ci-

unir

ricaiiiui"

racereseinnento

denutrizione:

ilei

iiiii iiiiin:->iia

(iiiiiiiiu/.iDiK-

ziuiie

il

loro

meno rapidamente che non

stadio di evoluzione

meno completann'nte

avvenga

nello stato fisiologico. In

genitali,

onde

pubert

tali condizioni rimarranno gli organi


avranno raggiiinlo il grado di pnfetlo sviluppo;
tarda, la menstrua/ione riesce dilHcile, irregolare,

la

noti

quali

dolorosa od assente affatto;

lavorano molto
ma il sangui' dimostrer
sin

il

cervello ed altri organi, che relativamente

hreve

in

ganismo.

lentezza

di

non

dall'infanzia,

nel

la

risentiranno

sua povert

sangue

si

ricaml)io,

e funzionali: questa povert del


fleliolimenlo,

far

si

gravi alterazioni,

eoi disordini nutritivi

causa a sua volta d'in-

perci nello sviluppo dell'or-

secondo me, mettersi benissimo in riscontro


sebbene non constantemente reperiimportante nella cloro-anemia; intendiamo /f(

Sittatto principio potrebbe,

con un reperto anatomico,


bile,

'

nondimeno assai

il

spiale

pct-olezsa e la sottilit delle pareti canali.

Questa anomalia di sviluppo risaputo t:->~'i>- stata dal \'irciio\'>


primo osservata. Kgli, studiando nei cadaveri delle giovanette clorograndi
anemiche, ha riscontrato il sistema vasale jccolo, il cuore e
con
anomalie
le
pareti
sottili,
frefjuenti
sviluppati,
rami arteriosi poco
[(1

sull'origine dei tr)nchi vascolari.

Come causa

di

emenorrea

dismenorrea che frequentemente

riscontrano nelle operaie clorotiche, potrebbe per taluni esempi

modo

(in

si

par-

dove non appariscono chiare le cattive influenze igieniche


altro, e dove
disturbi della mestruazione precedono
<|uasi l'insorgere dell'anemia che difficilmente scompare), farsi appello
al poco sviluppo degli organi pelvici (utero, ovaie e loro annessi) che
talora si rinvengono atrofici, o ad altre loro anomalie (assenza delle ovaie,
atresia degli ovidutti). I.a qual cosa sarebbe molto analoga all'anormale
ticolar

od

psichiche

ed atipica evoluzione delle rane fatte crescere nell'oscurit.


Infatti

minati

sono appunto
messi

(o[iifici

in

giovanette che vivono in ambienti poco illu-

le

sotterra)

ovvero

in

altre cattive condizioni igie-

niche, quelle che moitt pi facilmente di altre possono andare soggette

a una rapida manifestazione della


psichiche depressive

La dimora
alla

clorosi sotto lo stimolo d'impressioni

spaventi, dolori gravi ecc.).

l'animo alla

negli ambienti oscuri dispone

mo linci mia

tristi' :s(f.
l

che

d'orti

dubbiosi pensieri e

durante

la

notte

ie

lugubri meditazioni, in nessuna ora

trovano

nella

mente

nel cuore un

megli

campo

pi

uomini empi ricercano sempre l'oscuro silenzio,


per nascondere col velo notturno l'obbrobrio della malvagit e del delitto
Le giornate oscure infatti ci predispongono ad una particolare t'tragine.
Da uhimo. troppo pei- le Iiuiurlie mi pollerei se volessi esp"rre qui

libero e favorevole,

(ili

1U4
i

singoli danni

che

la insufficiente luce

imlebolisce a

danno non

apporta alla vista degli operai;

una esagerala

dir solo che, obbligando gli occhi ad

midriasi, questa si

lieve delle altre attitudini professionali.

Assegnando adunque una grande importanza alla luce nel lavoro,


dobbiamo anzitutto proibire alle giovanette di lavorare in luoghi male
illuminati. Inculcare

industriali di fabbricare

agli

loro stabilimenti in

siano bene illuminati e colpiti direttamente dal sole per buona

modo che

parte del giorno, dove l'aria e la luce entrino liberamente.

Abolire il lavoro notturno. Sono cosi poche le industrie che richiedono necessariamente un lavoro di notte, che la interdizione del lavoro
notturno non porterebbe delle gravi difficolt pratiche. Il lavoro di notte
assai pi faticoso del lavoro di giorno, n il riposo preso di giorno
vale a compensare l'operaio dalla fatica notturna. Del resto l'abolizione
del lavoro notturno oltre a portare un reale benefizio all'operaio sarebbe

per

utile

giacch

lo stesso industriale,

essere assai pi produttivo

di

il

lavoro fatto

di

giorno provato

quello della notte.

Tutto ci che ho detto sin qui circa

ai

danni provenienti dalla insuf-

ficiente quantit di luce negli stabilimenti industriali, ai quali

esposti da un lato gli operai

impiegati

danni sono-

nel lavoro e dall'altro la salute

pubblica delle localit ove hanno sede certi stabilimenti, convince facil-

mente

della necessit di applicare

uniforme in

La

gli

tutti

esistenza

conseguenza

il

una

legislazione industriale sanitaria

Stati.

legislazione

di

controllo

sanitaria

nelle

industrie esige

sua osservazione da parte

della

come

di appositi

funzionari tecnici.

devono visitare spesso, e per lo pi all'improvviso, gli stabie prendere in esame accurato tutte le varie condi-

Essi
limenti
zioni

industriali,

dell'operaio

dell'esercizio

dell'industria, in rapporto alle

norme

legislative esistenti.

Ma
tecnici,

modo

oltre questa azione di sorveglianza, occorre

che questi funzionari

essendo appunto persone tecniche, sappiano ancora suggerire il


pi adatto per riparare agli inconvenienti ed in guisa efficace

riuscire

persuadere

il

proprietario

della

fabbrica

l'operaio stesso

misure suggerite.
Allora solamente, che si saranno applicate tutte le regole consigliate da una buona e provvida Igiene, sperabile che tutti questi suggerimenti possano portare buoni frutti.
sulla opportunit di applicare le

Dott. Peirini: Avverte che


si

riserbano

di

presentare alle

rappresentanti delle organizzazioni operaie


fine

lei

congresso un voto complessivo

pruvvodimenli

serie di

lina

iiKicaiilc

lavoro iioilurno. Forti


la

//.

legislativi

una

Bemerkt

das.s cine

Insolationsreiz hervorgerufene

Anlialls|)unkte aus

dem

fiir den
durch das Licht
irkung auf das Xcrvi-nsyslom

licute

Verliallen des respiratorisclien Gaswechsi-ls liez

der Ventilationsgpossen erlialten konnen. So


genothigt die

wenigstens
zu

il

(iardenghi

prof,

oligoemia.

lart^a diH'usione della

Schrotff'r:

e.

iltii

anche

cotnpreiidenli

ajipoggio alle conclusioni del

esperienza come medico fiduciario della Mutua l'anattiori. ila

|)ro[)rH

riscontralo

111'/,

in

/.u

sahen

^vir

uns mil Zuntz

Steigerung der Athemarbeit im Luftballon in aOOO mtr.


einom Theih' auf den erhohten Insolationsreiz bfziehen

Nahon^s hieniber

solici), etz.

firidct

man

in

meinem

W'erk'

die

lilici-

Rergkranklicit. Berlin A. Ilirschwaid 1904.

Pruf. Crisq/'iiUi: Ricorda che^tra

le controindicazioni del lavoro notordine strettamente psicologico-sociale, essendo


che l'operaio costretto a rinunziare alla vita sociale del giorno per rein-

tuino havvene
tegrarsi

di quelle di

sonno

col

andare

lavoro di notte, a lungo

al

subire

finisce col

modificazioni tutt'altro che conimendevoli neirinteliettivila, nei sentimenti


e nel carattere.

Pro/. Pieraccini : Si permette una benevole critica ad una frase del


Dott. (-'arozzi. L'O.

pensa

nutrirsi bene

L'io

grammi
iJuit.

sandria,

di

/:'.

frutta e

(li

popolo non sa nutrirsi ;

manuali durante

nostri

pane;

di

la

formaggio o salume, che

Pieraccini

il

lia

mezzi per

i'orfona (Alessandria): Cita

soik
il

in giu/lizio chi

10 volte pi

si

quanto

100,

nutritivi.

Comune

fatto del

regolamento d'Igiene, quando

man-

tutta l'estate

frutta costa loro

quale avendo aggiunto articoli proibitivi del

li

ai panetlicri nel

nattieri

il

popolo mangia male perch non

('riiito/oris:

Kgr.

'/.,

detto:

il

De

Sen.

giano

ha

debita dire:

si

di

lavoro

Ales-

notturno

trovo obbligato a citare

ad essi contravveniva, fu condannato

'

vide assolti

pa-

poco curanti delle ordinanze municipali.

Per

(piesto fatto

nella Legislazione

!'!

il
Congresso emetta un
venga tassativamiMilc <i.il.i!it..

desidera che
I.ivor.i

voto onde
il

llinlt..

.l..l

lavoro dei fornai.


Ihtif.

S.

siderazione
<li

/liiicrn (Iglesias):
il

Propone che

lamiglia, jter istruirla ed educarla nei

miglia, specialmente per quanto riHette


JjtjiL

vano

Congresso prenda in conche deve divenire madr'


riguardi del governo della fail

tenia dell'istruzione della donna,

Mitmu: ricordando che

gli

la

jiarte della nuti'izione in essa.

operai minatori

nella condizione dei lavoratori notturni, fa voti

di galleria

vengano diminuite per

airorffani>;mi>.

danni che

il

di

che

galleria
le

si

in-

ore del lavon

lavon di galleria reca

lue.

Faii reniarquer, propos de la comMr. le Prof. Gardenghi, qu'on ne peut pas considerar
toujours comme un phnomne physiologique, l'augmentation de l'hmoglobine qui se rencontre dans certains cas. C'est ainsi que dans des in-

Prof. D. Gilbert (Bruxelles):

munication de

(lustries

exposant des

intoxications,

on rencontre dans

le

sang des

ouvriers des quantits d'hmoglobine suprieures cellos que l'on

De mme, une

contre chez des ouvriers de professions salubres.

un signe certain d'anemie, du

nution d'hmoglobine n'est pas toujours

moins

lorsqu'oii n'arrive

rendinii-

pas des diffrences considrables.

C'est pourquoi on ne peut pas accepter sans reserves Ics conclusions

de Mr.

le

Gardenghi.

Prof.

En

effet,

par des examens de sang etfectus

sur des centaines d'ouvriers travaillants

comprime sous

l'air

trs faible

du Travail cn Belgique a
constate une augmentation constante de l'hmoglobine; cependant ces
ouvriers travaillent dans l'obscurit avec une faible clairage lectrique
et la pression laquelle ils etaient soumis est fort peu importante.
pression, le service

medicai

de

l'Inspection

Prof. Langloia (Parigi): La polyglobulie associe ou non a une


augmentation de l'hmoglobine doit souvent tre considere comme un
etat pathologique. Les animaux respirant dans un milieu renfermant des
traces d'essence minrales, ou de sulfure de carbone, presentent au but
de 7 ,8 jours une hyperglobulie trs nette.
En fait, la polyglobulie est un procde de dfense. La' numeration
des globules rouges, le dosage clinique de l'hmoglobine ne peuveno
donner des resultats que si on associe les recherches avec celles des
changes gnraux: capacit rspiratoire du syng, changes rspiratoires,

changes azots,

etc.

Gardenghi : Le osservazioni

del

sono state fatte non


ancora di azione diretta
precisamente della luce elettrica.

Dott. Glibert

solo in condizioni di assenza di luce naturale,

ed eccessiva

Non

di

una luce

artificiale e

ma

azzardato attribuire a questo fatto

una azione eccitante (pa-

tologica) nella produzione dei globuli rossi dell'emoglobina.

Prof. Pieraccini: Crede che la iperglobulia rossa e la ipercromia in


alcuni operai messi in disastrose condizioni d'ambiente respiratorio, siano
dovuti

ad uno sforzo

tenta di salvarsi

compensativo o

aumentando

materia stessa fissante. Pochi


invece

si

il

il

maggior parte

fatto, vari

coefficiente economico-sociale,

chimico e finalmente

dell'organismo.

difesa

vi riescono; la

anemizza. Di questo ultimo

minanti; vi

di

Questo-

la superficie di fissazione dell'ossigeno e la

sono

vi

il

degli operai

coefficienti deter-

coefficiente fisico-

coefficiente individuale o antropologico.

Vorrebbe che si considerasse il lavoro notturno in w


non soltanto relativamente ad alcuni problemi di
fsio-patologia che ))ur essendo maportantissinii non certo bastano a darci,
diremo cosi, la fisionomia patologica del lavoro notturno. Il lavoro notiJott.

modo

(if/lioli:

pin concreto e

tiiirio

''

sem|irL'

un lavoro

mn

solo di nutrizione ecc.,

se

pei-

sociale,

dice

il

in condizioiii iuiui'iiiuli, noi

molte ragioni

il

riposo

|)ercl>(^,
(^

solo

tli

lin'<-

lavoratore notturno non iliventa extra-

il

collega Crisafulli,

non riposa abbastanza,

anch; in condizioni anormali di vita in gcnuie

esempio non scniprc

come

Iu7

<^

molto spesso un individuo che


di giorno per

come ognuno comprende,

assai pi difficile a ilarsi o a prondeisi.

Oggi non pu l'arsi valore antropologico senza


una finzione teorica ed
corretta dall'induzione morfologica. Si differenziano a vista d'occhio quelli che lavorano di notte da quelli che lavorano di giorno.
/'/o/.

il

J)i-

(iiunuini

valore morfologico.

La media

Osserva al dott. Giglioli che anebe quando all'operiposo diurno, questo


si impone un sufficiente
non riesce a reintegrarlo cosi bene come il riposo di notte. In certi ambienti militari ci pu essere constatato facilmente.
I^ruf. CrMi'ulll:

raio che lavora di notte

quanto ha detto l'illustre prof. De


di combattere le sue affermazioni
scientifiche) l'O. fa osservare che se il Congresso deve emettere voti che
debbano servire di guida al legislatore, deve badare a che i voti siano
di applicazione pratica. Ora le leggi devono essere fatte per l'individuo
medio, non essere informate alle infinite vai-iazioni morfologiche individuali. Le leggi protettive del lavoro vigenti in Italia si fondano esclusivamente sul criterio antropologico, cio escludono da certi lavori
fanProf. Lorif/a:

proposito di

Giovanni

(ma non come intenzione

ciulli e

donne,

le

ma

altre leggi,

come

quella

inglese,

danno

facolt ai

medici visitatori di escludere dal lavoro del piombo e del fosforo quegli
individui che

Pro/.

si

mostrano specialmente

Ha fin

(Monaco):

man vom Dunklen

suscettibili

Die Tatsache.

dass

a queste intossicazioni.

man

tief

atmet,

wenn

von unreiner Luft zu reiner Luft zuriickkehrt, beweist, dass eine Auderung der Atemgrsse stattfindet und deshalb miissten auch die Untersuchungen iiber den llaemoglobingehalt,
wie lleri- Langlois gesagt hat, immer Marni in lland mit Messungen der
Atemgrsse unter reiner, unreiner Luft, im Liclil und in >\oi- Dunkelzumi

l.icht,

heit gehen.
I)i)ii. (i(jliolt: Non crede che il concetto di individualit morfologica,
possa applicarsi praticamente quando si tratti di formulare (pnilche sug-

gerimento che possa condurre a provvedimenti

legislativi.

Il est certain,
conune le fait remanpier UHahn, qu'une etude des variations de la ventilation, suivant les
modifications trs legres du milieu ambiant serait des plus uliles, mait
cette etude doit tre faite
ins du sujt^t. pour donner des resul-

Prof. Lani/tois (Parigi):

Prof.

1'

tats reels.

Sfudfon-

Ih-

(ilnciiiiin:

Dimostra die per regolare secondo igiene

il


lavoro notturno occorre che

hanno

lavoro a quelli che

soffrirne.

pu

ci

108

sappia prescrivere o permettere

si

detto

il

condizioni organiche idonee per farlo

prendono in considerazione

farsi, se si

senza

dati

cor-

porei specialmente riferibili allo sviluppo respiratorio.


Doti. Petrilli:

contrario alla adozione

di

un

individuali-

criterio

stico-morfologico nella scelta dei provvedimenti legislativi e ci

a tutte

difficolt di poter sottrarre l'operaio

ed economico che determinano la scelta dei

data

la

influenze di ordine sociale

le

mestieri

all'

infuori

di

ogni

osservanza igienica.
necessit di ben distinguere
da quella pratica. Risponde alle osservazioni
dei dottori Crisafulli e Giglioli rimandando alla relazione in cui appunto
si tiene conto di quanto venne espresso.
Al prof. Pieraccini dice che il nostro lavoratore non sa comporre un
relatore Doti. Caroz-zi fa notare la

Il

la discussione scientifica

vitto razionale

Ricorda

come, a parit

la necessit di

di spesa,

fanno

lavoratori di altre nazioni.

a questo proposito

istruire

la

massa

lavoratrice

e pi la donna.

Accetta l'ordine del giorno presentato.


ProJ. Pieraccini: Chiede
pi

il

deduca
salvo

ci

a considerare

soffermi

si

forma

la

contenuto dell'ordine del giorno. Egli vuole che dalla scienza se ne


il

^Wdi proibizione

ciuo.i^. a^^'iuto

per

tutti &X

lavoro notturno,

casi di speciali necessit sociali (ferrovieri, ecc.) Quindi chiede

un

affermi

imperativo

categorico,

che

poi

praticamente

si

scenda

si

all'imperativo limitato o relativo alle condizioni di ambiente e di tempo.


Speciali disposizioni

regoleranno poi

notturno sono destinati per


Doti. F.

le

il

lavoro

di

coloro che

speciali condizioni delle

Barruano: Considerato che

il

riducendole

met

necessario

ammesso diminuendo
devono concorrere

per

lavoro

lavoro notturno antifisiolo-

gico e nocivo e tenuto conto che per certi lavori

notturno, questo dovr essere

al

occupazioni.

loro

le
lo

ore

il

lavoro

lavoro, o

di

buone condizioni

fisiologiche dei lavoratori.


Sicjiiora

E. Mai/no propone questo ordine del

Internazionale ecc. afferma che

il

sempre e per qualsiasi lavoro ne


minorenni fino ai 18 anni.

e che

anche
Il

giorno:

Il

Congrosso

lavoro notturno antifisiologico;


sieno

escluse

lo

donne e

Presidente d lettura dell'ordine del giorno seguente:

ORDINE DEL GIORNO.


// (Jun/jresso

m/ita la relecione del doti. L. Caroszi, e tenuto conto

dei risultali della discussione

afferma che
//

lavoro notturno binoro nntijisioloijico

fu voti

che ne s/a/iu seiupie eurluse

a Is anni; e

c/ic

h- ilDiine

di ijualumjuo et e

(juando ttc/ioni .tnj/eriori nocinli e

manchi Jino

tecniche lo csii/ano

adulti, iloc ranno essei-e studi f iti e aj}p(icati opitortuni trmperanu-nti

fjcr ;/U

{lumi, jiermeissi temporanei, modifieaitoni d'orario, esclusione dopo cisiia


iiftlie/i,

ecc.

Firmato:

Si^tiora

Ki;-ii.i

Maino,

hoit.

CvROZ/t,

Monti, Dott. GArsni ncik. Prof. l*ii;RAriM,

l*rof.

l'iof.

Gaspaium,

Unii.

ZorA, Dott.

Gigi.ioi.i,

Dott. Pi;ii{iNi.
V.

ajiiM-ovato

all'

MnainniiUi.

Il

vtTsit

Presidente da quindi la parola al Pro!. P. Alhertoni


(li

che tratta

Holo.i^na

il

delia.

Bilancio alimentare e lavoro.


(Relatori:

/>.

H. l'ni-

tema:

Alhfiioni e

/'.

/,'<>ssi).

Conclusioni.

fra

nianteninicnto della salute subordinato ad

consumo

e introito,

fra lavoro e alimento.

nell'economia animale e in quella sociale, pi o


del lavoro. Salvo

buiscono agli

il

caso

elementi

di

parassitismo,

anatomici

in

le

un

giusto equilibrio

Lo scamliio

meno

della materia

attivo in ragione

molecole nutritive

ragione

dell'attivit

si

distri-

funzionale e

riproduttiva che spiegano.


Il

lavoro muscolare

si

pu misurare

(|uasi

esattamente; esso sot-

toposto al principio deire(|ui valenza meccanica del calore,

come

il

lavoro

d'ogni macchina termodinamica.


In tutte le macchine solo una parte (9-10 centesimi) del calore s\iluppato viene trasformalo in lavoro meccanico esterno, il resto va per-

L'organismo umano colla stessa quantit


carbone d piti lavoro meccanico esterno e meno calore irradiantesi.
Calore e lavoro meccanico derivano dalle forze in tensione degli alinienti

duto, e riscalda la macchina.


di

e si corrispondono.

Sono

grassi e

cheri) che servono specialmenti' per

gli

idrati

di

carln^nio (amido, zuc-

mestieri che
poco lavoro meccanico che domandano sembrerebbero costar poco
dispendio di energia all'organismo, aumentano notevolmente l'eliminH-

per

il

lavoro. .Vnehe quei

il

mano (i dati sono


Kg. per individuo) l'aumentG per ora, rispetto allo stato di
riposo, di circa 4 grammi di C( )^, ovvero del 13 " ^ negli scrivani del
17%, nei sarti del 2Q"\ nelle eucitriei a macchina del 37, nei disegnatori del .41, nei calzolai da donna do] 47 e in quelli da uomo del 86.
zione di CO^. Cosi, secondo Wolpert, nelle cucitrici a
riferiti

a 70

llu

una quantit sufficiente


ma una quantit
scarsa di proteine e di grassi. In conseguenza del loro vitto devono funzionare come le macchine a vapore: possono sviluppare una considerevole quantit di lavoi^o meccanico, ma poca energia individuale. Il loro
destino non pu essere diverso da quello del bue. e della pecora con cui
passano la vita ed hanno comune il genere di alimentazione.
In generale

nostri contadini introducono

ed anche abbondante

idrati

di

Si tende oggi a diminuire

rispetto alla capacit di lavoro.

di

il

carbonio

bisogno

(amido),

proteine" ed

di

il

loro valore

vero che la vita possibile anche con

basse di quelle date da Voit: 110-130 grammi


che il bilancio animale dotato di grande elasticit
che l'organismo possiede a- consumare meno, quando fa

cifre di proteine assai pi

nelle 24 ore; vero

per l'attitudine

a consumare di pi, quando l'introduzione pi


sono dei limiti, variabili da individuo a individuo,
dei quali tanto l'eccesso che il difetto sono causa di malattia.

difetto l'introduzione, e

abbondante. Per
al di l

vi

In molte famiglie dei nostri contadini

bilancio

il

tutto nella stagione invernale, ridotto al

dell'azoto,

soprat-

minimo. Essi non hanno ma-

teriali di riserva nei loro tessuti, la loro resistenza diminuita, cresciuta

la disposizione
il

a malattie, a processi degenerativi. La capacit di lavoro,


la resistenza e l'energia nervosa aumentano mano

peso del corpo,

mano che

cresce la quantit di albumina al di sopra del limile.

si accompagna a molto consumo, a prevalenza


albumine; quantunque le nostre cognizioni siano ancora incerte sul
ricambio materiale del tessuto nerveo, si sa che il processo di riparali

lavoro nervoso poi

di

zione qui

pi

Il

una maggiore elabora-

lento a compiersi e richiedesi

zione di mezzi nutritivi.

,\\

albumine,

di

lecitine.

Presidente apre la di'seussione sulla relazione del prof. P. Albertoni;

Don. GiglioU: Nota che, bench gi da alcuni


cora dal prof. Albertoni,

si sia

prima ed an-

oratori

ripetutamente accennato alla deficienza delle

famiglie operaie e coloniche nel cucinare gli alimenti, questo non risul-

terebbe per esempio in certe nostre colonie

all'

estero dove

la

mercede

pi alta concede alimenti migliori, la famiglia italiana appare assai


glio nutrita delle locali (ad

esempio

me-

in Inghilterra).

Prof. Pieracc'ni : La fame cronica di alcuni lavoratori, cosa affermata da alcuni, definita da altri medici una frase fatta. Orbene l'A.
dice di aver pesato alcuni individui poveri al momento dell'ingresso all'ospedale,

mafati

di sciatica,

di pleurite

chiale diffuso, talora pure febbrile, e

dopo 4 o 6 giorni hanno aumentato

grammo. Erano
pareggio.

individui in istato di

lieve

malgrado
il

febbrile,
il

peso del

ciejicit

di

catarro bron-

decorrere della malattia,

corpo

di

qualche chilo-

organico e rifanno un po' di

/Vo/. Jtfi'/iaU-i: Conferiiia, colla conoscenza del bilancio organico che


sistematicamente si fa per ogni malato della propria clinica, quanto hanno
asserito

professori Albertoni e l'ieraccini

anche per

agri-

la fiopolazione

cola della provincia senese e pei degenti dell'ospedale.

Relativamente ad albumina animale


cifre

superiori

di

tenuti

alla

malati

1,

suo puodire si ricavano


che aumentano di peso
spedaliera che non ^ certo esempio di dieta

tanto

nel reparto

grammi. E

tabella

ma

iperalbuminosa;

2,

"

loro

in

il

il

fatto

organico.

deJLcit

Prof. AWi-itoni: Le osservazioni fatte confermano che il lavoratore,


si trova quasi sempre in istato di deficit fisiologico.

sopratutto contadino,
Il

Congresso deve riconoscere

migliorando

le

non

si

condizioni economiche.

Hrni'ra:

l)<itt.

alimentare che
pu rimediare se non

la necessit della deficienza

limila la capacit di lavoro e di salute, a cui

parte

questione delle risorse economiche della

la

classe lavoratrice in genere, lo scrivente ]tropone che


l'idea, e

tivi

la

promulghi, della istituzione

di

Congresso col-

il

scuole,

speciali

compagne

in cui si

madri di lavoratori, il modo di utilizzare nel miglior modo e per quanto riguarda il
confezionamento delle vivande, le risorse economiche del lavoratore; od
almeno di includere nel!' insegnamento delle scuole attuali un ramo attinente alla economia domestica pratica, ci che sarebbe, applicjito, fonte
insegni alle donne giovani, che diverranno poi

di

benessere fisiologico del lavoratore e

di

paco nella famiglia.

Pntf. Treres : Prega il prof. Albertoni di voler esporre il suo apprezzamento su alcune indagini a basi statistiche uscite in autorevoli periodici scientifici, secondo cui l'operaio ed il contadino italiano, anche delle
pi basse categorie, nonostante

sempre

grado

in

meccanico,

di fornire

in perfetto

riore a quello fornito

economiche

salari assolutamente irrisori, sarebbero

im numero

bilancio

col

come lavoro

di calorie, utilizzabili

lavoro che da essi

da operai di altri |)aesi che


notoriamente migliori.

si

si

richiede, supe-

trovano in condizioni

e fisiologiche

Pro/. Albertoni: Le osservazioni di Lichtenfeld sono basate sul


todo statistico che in quest'ai'gomenlo e erroneo.

spesso

il

contadino introduce molti idrati di carb<3nio,

sombrano

lorie

Si

sufificienli,

ma

me-

puO ammettere che


piindi

tuttavia difettano lo proteine.

per

le

ca-

La questione

sta in q\ieslo.

Prol. liossoni:

.\

proposito della insufficienza quantitativa o quali-

tativa dell'alimentazione, specialmente


lievo

il

fatto,

l'i/noranilo

che

egli

nei

nostri contadii\i,

ciede aver ben constatato, che

il

mette

in

ri-

nostro contadino

assolutamente, che la forza di cui ilispone l'organismo suo de-

riva

esclusivamente

naro

di cui

dall'alimento,

dispone, e non

volont e sforzandosi,

compera

egli,

spesso, fa del risjiarmii di da-

l'alimento, credendo che con la

buona

possa cavare forza dal corpo, ancii con scar^/


alimento.

Quindi propone che

si

112

faccia

una jtropaganda con istruzione

adatta all'intelligenza del contadino per fargli conoscere


del nostro

organismo che sono

Dottori
soni,

Morno

al

traforo del

Sempione che

gli

operai

meno

in-

pur trovandosi nelle stesse condizioni economiche


davano maggior contingente alle malattie. Scaturisce la ne-

telligenti e pili avari,

degli altri,

vere sorgenti

Volante: Confortano la tesi sostenuta dal prof. Ros-

avendo osservato

cessit di

le

gli alimenti.

una propaganda per

Si leva la

l'

igiene alimentare.

seduta alle ore 18 Vo-

SKDUTA SECONI)A.
Domenica 10 Giufjno
Pri.sidf.mi::

Il

di

l'residoiito

La curva

apro

Firoii/e, elio

la

(j.

l'iciaccmi

tema:

riferisce sul

utile esterna raccolta

ed

sul

intellettuali

curva del lavoro muscolare e mentale, ha formato

ad ora quasi esclusivamente oggetto

tino

ore 8,30

DKVO'H

l'ruf.

panila al J*ro/.

A. Malfri

manuali

del lavoro.

l.o studio della

la

J)o((.

produzione

operai

campo

Si.gri tario:

seiliita daiidi

uuiik; anello del

della

negli

A MENUZZI

l'r-.f.

di

Le
Mosso
hanno

ricerche di laboratorio.

indagini della Scuola di fisiologia di Torino, le

quali

iniziate dal

hanno avuto una schiera di valorosi cultori italiani e stranieri,


messo in evidenza le leggi hiologiche che regolano il lavoro dell' uomo.
Non qui il caso di riandare la storia di queste meravigliose ricor^h"
n

di

ricordare in questo

Noi riferiamo oggi


iiiento

(Iella [trod azione

momento

del

ma

leggi che quelle compendiane

nostre indagini sullo nndn-

studiato nel Incoro pratico

operai (officine, campi, scuole).

curva ergografica.

le

resultati di alcune

Non

il

quotidiano

dei

nostri

cilindro rotante per registrare la

silihene la valutazione della quantit e della qualit

lavon) prodotto, elevato ad esponente della attivit e capacit lavora-

durante lo svolgimento delle peculiari ed ahituali operamanuali e montali.


Lo andamentc della curva della produzione di lavoro utile esterno,
non pu essere
considerata la curva per rapporto a chi lavora e dato
un lavoro sempre uguale a so stesso
che l'espressione delle particolari personali attitudini al
lavoro, sia in relazione al tempo che allo

tiva dell'operaio
zioni

spazio, e deve rispondere, con le sue

variazioni,

a condizioni

di

lavoro

estrinseche o di amhiento ((indizioni sociali, economiche, di ambiente di


lavoro, ecc.), ed a condizioni intrinseche, quali gli stati di abitudine e di

esercizio al lavoro,

dilferenti stali organici

disposizione al lavoro, a variazioni di

(di

assenza o presenza)

queste condizioni

di

di

oH. ...... .tu-

e finalmente alla stanchezza nelle sue diverse Casi.

Questa

la

concezione scientifica, che

ci

sugger e

ci

guidt

uoUe

ri-


cerche che stiamo per
resultati fecondi, e

riferire,

le

114

quali sono slate ricche, ci sembra, di

armonicamente rispondenti

leggi gi conosciute

alle

sulla fisiologia del lavoro.

Noi abbiamo studiato la curoa della produzione quantitativa del lavoro


muscolare esterno in cinque differenti gruppi di operai manuali, e pre-

cisamente

in copisti, contadini vangatori, scalpellini,

bullettai,

chiodai e

compiendo contemporaneamente un
tipografi-compositori;
come di ponte di passaggio per uno
servono
mentale,
muscolare
e
lavoro
studio della fatica mentale nei ragazzi delle scuole, i quali formano \\
nostro sesto ed ultimo gruppo di lavoratori.
questi ultimi,

Il

numero

delle

piuttosto scarso,

nostre indagini,
di studio.

ma
ci

Le molte

nostre ricerche, per alcuni


l'

insieme armonico

sembra compensare
difficolt

gruppi

di lavoratori,

delle resultanze

la relativa

povert del materiale

pratiche di attuare simili indagini

delle diverse

e queste

valgano a risparmiarci questa


censura; a giudizio nostro le deduzioni cui siamo pervenuti, hanno un
substrato sperimentale pi che sufficiente a garantirne la sicurezza.
difficolt

appariranno evidenti

Infatti noi

al lettore

dovevamo trovare operai

sani,

quali fossero in condizioni

allenamento reale (abituati ed esercitati cio a quel genere di lavoro);


che compissero un lavoro relativamente omogeneo nelle sue parti e durante l'orario di tutta una giornata di lavoro; occorreva un lavoro che
di

fosse facilmente valutabile nel suo prodotto, ed infine che vi fosse

niera di garantirsi sulla continuit del

lavoro durante tutto

il

ma-

periodo

della esperienza.

Questa

si

svolse sempre (fatta forse eccezione per

vangatori)

al-

l'insaputa degli operai, o senza ^che questi indovinassero la finalit della

esperienza medesima; non furono mai prevenuti nel giorno innanzi

di

quanto si sarebbe fatto il giorno dopo.


Alcuni di questi esperimenti furono ripetuti per diversi giorni, variando in alcuni anche i soggetti dell'esperienza, come pi innanzi diremo.
Un primo esperimento si riferisce ad un giovane di studio, certo
Baldi di S. Giovanni Val d'Arno, di circa 22 anni di et, morigerato, di

temperamento calmo,

equilibrato, di costituzione gracilissima ed a pron-

tissima esauribilit nerveo-muscolare (astenico); la sua abituale occupazione quella di copiare

manoscritti

dell'

avvocato

presso

il

quale

impiegato. Nel giorno dello esperimento fu isolato in una stanza interna,

perch non lo disturbassero i rumori n le persone.


L'esperimento fu ripetuto due volte, a distanza di tempo (in agosto
ed in ottobre del 1904), in ambiente a temperatura mite, bene aereato
ed illuminato. Le esperienze furono direttamente sorvegliate da uno di
noi (dottor Maffei).

115

Baldi lavor dallo ore 9 alle 12; si riijos dalle 12 alle


14,1U mi
nuli; riprese a questo momento a copiare e scrisse fino alle
16,10 minuti.
Nella seconda ora della prima esperienza ebbe a copiare
alcune
|iarole a stampatello, ci che richieso una qualche
perdila di tpnij.., in
Il

confronto della speditezza ordinaria dello scrivere.


Valutando il prodotto del lavoro utile da! numero delle
di ora in ora, si ha:

Ore

Esperienza
Esperienza

Totale

!'.

vr'

....

del tiumoi-o
delle linct'

...

linue ver^^ate

10

in metri

che valutato

quadri

di

vangatura

seguenti, riferentesi a ciascuna ora di lavoro:

Ore
quadri
gatura

jSIetri

di

van-

rappresentato

dalle

cifre-

117

--

Illustreremo questa curva irisieuie cou

che qui sotto esfxmiamo;


sopra 2 bullettai e 2 chiodai.
(Quattro giovani operai lavorarono due a far hullette e due a far

un terzo esperiniento

frattanto riferiamo

chiodi, col ritmo lihero ordinario di lavoro,


tuali

p'r la

come

di

le altre

fatto

ma

senza

riposi (tranne gli abi-

presa del cibo) e senza distrazioni; essi lavorarono a cottimo,

consueto, per 10 ore di lavoro effettivo, ed erano sotto la sorveglianza

del signor G. Fabbri, proprietario di

vanni Val d'Arno, che mise tutto

braio lOOf),

in

il

ha:

si

un-

rroduziont' di pulletlf
valutata in i/raunni
1

Ore

una fabbrica

di chioderia

suo impegno per

la

buona

S.

Gio-

riuscita di

La fabbrica era sufficientenicnte illuminata ed aereala.


di 9 feblavoro dei due bullettai, compiuto
grammi

'|ueste ricorche.

Valutato

il

Pro<hizionc di bullette
valutata in rranimi

il


L'altro analogo esperimento
anni), fabbricanti di chiodi,

si

118

riferisce

l'uno era forte, l'altro di debole costituzione.


la loro

produzione seriata.

Ore
Produzione
in

di chiodi

grammi

a 2 giovani operai (19 e 20

quali lavoravano a cottimo (7

valutata

maggio 1904);
in grammi,

Ecco valutata

1'.'

metri
le

juaiiri.

l'reso cotnplossivaiiioiiu' (a iis|iai-riiio di inutili

cifre segnanti la prQfluzione di

lavoro dai quattro scalpellini,

Or.'

Produzione di scalpellatura valutata in metri qutulri


.

si

particulurn

lavoro utile comj)iuta noi tre giorni

ha

di

120

Le cinque curve ora riportate comportano, ci sembra, delie deduzioni


che possono servirci come di orientamento nello ulteriore nostro studio
sulla fatica.

si

Innanzi tutto resulta che per tutti quanti i nostri operai, 15 in tutto,
la prima ora di lavoro (o primo periodo di lavoro, che qui

ha che

comodit di studio), d costantemeccanico esterno inferiore a quello della


seconda ora; che la seconda ora (e talvolta anche la terza, come nello
esperimento dei chiodai) segna un periodo di massima produttivit, talvolta
l'orario di lavoro diviso in ore per

mente una produzione

di lavoro

non pi raggiunta nel resto della giornata (scalpellini, vangatori, copista);


che l'ultimo periodo del lavoro antimeridiano segna una decadenza nella
produzione, e che la discesa nella produzione di lavoro utile, la quale
ha pure una sosta anzi il pi spesso uno storno indietro per dato e fatto
del riposo del mezzogiorno, si fa poi sempre pi sentita, mano a mano che
si avanza nelle ore del lavoro pomeridiano, per raggiungere un minimo
a
nell'ultima ora, segnante spesso il minimo di produzione di tutta
1

giornata lavorativa.

Abbiamo
ed ultima ora

detto spesso, perch realmente


di lavoro, dettero

vangatori nella loro nona

un prodotto maggiore che

nella penultima,

due bullettai.
Anche il copista, di cui si esamin la produzione calligrafica, di
mezz'ora in mezz'ora, tracci nel giorno del secondo esperimento, tre o
quattro linee di pi nell'ultima anzich nella penultima mezz'ora, ma
tuttavia nel complesso delle due mezz'ore si ebbe nell'ultima ora un
prodotto inferiore a quello della penultima ora.
Questo fatto, apparentemente paradossale, avr pi innanzi la sua
valutazione. In seguito parleremo anche della influenza delle pause intercalate nel lavoro; frattanto notiamo che il riposo e la presa dello alimento
conferiscono un restauro per l'operaio che ha gi lavorato un qualche
tempo (come apparisce in tutta evidenza per il riposo del mezzod) o, per
meglio dire, quando il periodo di lavoro fu assai lungo ed i fenomeni di
affaticamento gi evidenti. Una ripresa di attivit lavoratrice la presenbullettai dopo due ore di riposo ed
tarono gli scalpellini, i chiodai ed
ed altrettanto fece

il

gruppo

dei

il

pasto del mezzod, e la presentarono anche

merenda

vangatori fatta la sosta

dopo quattro ore di lavoro continuo. Dalle


nostre curve apparisce inoltre come lo elevamento del lavoro meccanico
dopo il riposo del mezzogiorno possa presentarsi fino dalla prima ora
della ripresa di lavoro, per mantenersi elevato un certo periodo; mentre
qualche altra volta occorre un certo tempo di allenamento per riportarsi
e la

dalle 14 alle 15,

ad una produzione pi elevata di (|uella data dalla precedente ultima


ora di lavoro: cos accaduto, per esempio, ai chiodai e bullettai.

Traltaudosi di individui

debole cosliluzioiie organica, e (juiudi

il

lo

Lo

foi'ze.

dopo

crilturale,

due ore

le

mezzogiorno sono

l'alinientazione del

riposo

uomo giovane ma

a restaurare

anche

di cosiiluziune gracile,

mezzogiorno e

di riposo del

insufficienli

presa

la

seguilo a

cibo,

di

di

anche

lavoratori pove.'i di energie potenziali, allora, mollo probabilmente,

declinare nella curva della produzione calligrafica.

Del resto noi non vogliamo troppo


di

esperienze; bench

si

8 esperimenti separati, (non


dell'esperimento,

queste prime

ma

al

hanno

fallu

spazio ed alla natura

allo

tempo), pure intendiamo prendere

semplice

quale

ricerche e valercene anche


pi innanzi

rispettivamente

relativamente

resultanze,

da questa |>rima serie

dedurr'

15 lavoratori che in tutto

tratti di

come bussola

conduttorr;

filo

di

una razionale interpretazione

nelle

ulteriori

orientamento nello spingere


che

regolano

la

a questo primo gruppo

di

leggi

delle

produzione manuale quotidiana dei nostri operai.

l'er

portare

un elemento

controllo

di

resultanze, o meglio, per cimentare alla stregua di


cisi

larghe deduzioni sopra

le

produzione

di

riale

dei

riferite,

anche pi prenoi pensammo raccogliere il mate-

compositori

tipografi

fatti

cassetta.

tipografo

Il

provetto, abituato ed esercitato al lavoro, lasciato tranquillo in ambi'nte

almeno sufficientemente aereato ed

quando produce a cottimo,

illuminato,

con un buon manoscritto dinanzi, lavora con

la

uniformit della macchina,

ma, come s'intende,

quindi sottost

un uomo-macchina,

leggi

alle

della fatica.

pensammo

numero

composte

nelle

suc-

cessive ore di lavoro, per raccogliere la misura quantitativa

della

pro-

numero

degli

Noi
duzione

valersi del

tipografo-compositore;

del

errori tipografici per apprezzarne

Potemmo

il

delle linee

valerci poi del

di

qualitativo.

praticare la ricerca quantitativa

della

grafica compiuta in 7 ore e suddivisa di ora in ora

Le 7 ore

di

dalle

13

alle

4 ore

di

di

composizione tipo(lavoro a

lavoro furono intervallate solamente

14

da due ore
questo riposo cadde precisamente dopo

lavoro; cosicchc^

si

ebbero 4 ore

di

s&itola).
di

riposo

le

prime

lavoro antimeridiano

lavoro pomeridiano.
I

tipografi fiorentini lavorano lo ore al giorno,

sizione

hanno anche

non

facile

fu

ma

oltre la

compo-

scomposizione e le correzioni delle bozze; i>erci


mettere insieme un lavoro continuo di composizione pr<.>la

iratto oltre le 7 ore.


Si

esperiment sopra

tj

operai

della

'oopL'raliva

upo^^Matica

fioren-

Calamandrei ci raccolse diligentemente il prezioso materiale. 1 sei operai erano provetti compositori e lavoravano a
cottimo; componevano da un manoscritto a loro gi famigliare p<
tina; l'operaio tipografo

composizione dei giorni precedenti.

'

122

comportarono

in

Questi sei operai

si

uguale alla

ora

ed

modo che

il

lavoro della 2* ora

tre superiore; quello della 4^

ora
a quello della 3*
precedente o penultima; quello della b'' superiore in cinque a quello
della 4^ (vi era stato di mezzo il riposo di 2 ore) ed in uno solo uguale
fu

in

tre

l"*

in

(ultima del lavoro antimeridiano) fu in

a quello della 4^; in


linee) fu

minimale

tutti

il

prodotto

alla T^ ora; le cifre

tutti inferiore

del

quelle della 1* ora mattutina.

Complessivamente
Ore

Lavoro

di sei operai

tipografi - compositoio calcolato in


linee piene

....

si

ebbero

lavoro (sempre calcolato

della 6* pressoch

le cifre:

in

uguagliarono

una

valutazione

esattissima

quanto intercalate

(in

produzione

della

ma

quantitativa

figurano

conrpusiziono

colla

ore

tipografica

scomposi-

di

ha
curva del lavoro complessivo dei 6 tipografi ed in cui il proceder del lavoro ha [>ortato alla 9',
IO e IP ora ad una composizione poverissima, confrontata con la coni[losizione antimeridiana e con quella iniziale del pomeriggio. (L'orario
zione e revisione

bozze),

di

seguito la legge che

di

mento

ma

10 ore;

di

spesso

composizione

In rovi irono di

11 ore). Si veduta

giornata fino ad

la

lavoro di

il

rappresentata dalla

'>

lavoro dei tipografi ^

portando

cui

in

Hlrnordiuai

i',

legge dell'allena-

la

con costanza, ed a questo allenamento di composizione


come anche all' insorgere della fatica, un altro lavoro
tipografico affine; cos hanno prodotto nella seconda ora di lavoro un
buon numero di linee tanto il tipografo che compose fino dal primo
verificarsi

essere sufficiente,

periodo,

come

che

altri

in

prima ora lavorarono

quella

alla revisione

delle bozze od alla scomposizione.

Ma

un

che collo

altro

importante e del

fatto

insorgere

della

aumentano

linee di composizione,

ma

relativo,
si

in

ossia

fatica

senso assoluto;

presentano fra loro

in

resto facilmente intuibile,

diminuire

col

non gi

gli errori tipografici e

che

tanto

numero

del

in

si

delle

senso

esponenti della fatica

questi

ragione inversa.

Pi che spendere molte parole ad illustrazione dei

preferiamo

fatti,

produzione qualitativa e quantitativa in quattro tipografi appartenenti al gruppo dei sei sopra riferiti
(vedi curva figura (r) esse parlano un linguaggio molto significativo.
riprodurre

le

due curve rappresentanti

la

Non possiamo
perch per due

le due curve su tutti


mancandoci l'originale, non ci

ricostruire

bozze,

una valutazione precisa


tisi

errori,

di tutti gli

sei

specialmente

tii'Ografi.

possibile

fu

fare

riferen-

di quelli

alla virgolazione.
ci sembra, come
medesimo tempo con-

Queste esperienze sui tipografi sono da considerarsi,


un esperimento principe; esse acquistano
feriscono

anche maggiore valore

precedentemente da noi ottenuti

hanno anche un
lavoro, inducendo

in

in

ed

al

quanto che collimano con

altri

lavi*atori.

Ma

resultati

queste ricerche

e dimostrano come il procedere del


un
tempo
dopo
certo
un abbassamento nelle attitudini

altro

significato,

funzionali degli organi impiegati nel lavoro, peggiori la qualit stessa del
lavoro, tanto

che questo deterioramento della produzione, dal punto <li vista


pu considerarsi uno equivalente della

dello insorgere della stanchezza,

diminuzione di produzione. Per cui, se non in tutti, certo in moki casi, noi
possiamo prendere indifl'erentemente l'uno o l'altro termine, qualit o
quantit
trice di

di

ci sforzare la
di

fra

per giudicare delle condizioni di capacit produt-

prodotto,

un operaio o

un gruppo

di

nostra

tesi,

lavoratori muscolo-cerebrali,
il

cos detto operaio

di operai.

Di pi, e non crediamo con

l'esperimento sui tipografi che

manuale

rappiesentando

un anello

un tijM
passaggio

riflette

di

e l'intellettuale, ci insogna o meglio ci


conferma come

le

121

stesse leggi biologiche governino

fondamentalmente

il

data questa distinzione^in

lavoro dei muscoli e quello del cervello


senso molto lato , e ci fanno vedere come la applicazione dei testi
mentali allo studio della fatica cerebrale, prendendo il numero degli

come misura

errori
dap-ine,

checch
jrig_

(9.

valutata

100

90

80

70

50

40

30

20

della fatica cerebrale,

in questi ultimi

Produzione

in linee

utile

sia

un metodo buono

tempi se ne possa essere


esterna

piene nella curva

a) e

di

quattro

compositori

d'

in-

scritto contro.

tipografi

per errori tipografii-i nella curva

a").

degli orroi'i in

iiiuiiLM-o

mi ileterminalo lavoro scolastico pu essere nndifl

l'espressione della stanchezza dello scolaro, noi ci

elementari

scuole comunali delle cinrpK classi

in

rivolgemmo a molte
l'irenze

previo

il

consenso dell'Assessore dell'istruzione, professore Del Greco, il quale fu


chiedendo che si
con noi sr|uisitamenle gentile e largo di facilitazioni
facessero nelle scuole medesime alcune indjigini sulla fatica. Direttrici e

Maestri

ci

horazione

furono

generosi

di

cortesia e di attiva ed intelligente

c<^lla-

(1).

Xoi lasciammo agli insegnanti una certa lihert nello espletare l'esperimento; si chiese che i lavori non fossero di una facilit estrema, ma

da richiedere attenzione ed un modico sforzo mentale, in modo da


potere efficacemente misurare la energia cerebrale, il periodo di migliore

tali

produzione, la resistenza alla fatica,

darono

tre

di

tre

dettatura, esercizi di aritmetica ed esercizio di


inoltre

prove per ciascuno dei

tre

tre

doman-

insorgere di '|uesta. Si

lo

esperimenti con l'applicazione

variet di

memoria.

esperimenti ora

Si

mentali,

testi

domandarono
ciascuna

riferiti;

prove doveva tenersi nel primo, nel. medio e nelT ultimo periodo
del corso di una ordinaria leziope ed in una medesima giornata scolastica.
Le tre prove, di cui resultava ogni singolo esperimento, venivano
cosi ad esser fatte nel medesimo giorno; ciascun esperimento in giorno

delle tre

differente,

mantenendo

ritmo ordinario e la variet del lavoro


pi possibile che gli alunni venissero a cogni-

inalterato

il

scolastico ed evitando il
zione della ricerca praticata e ne rimanessero preoccupati o' perturbati;
per questo ci astenemmo dallo intervenire a presenziare gli esperimenti.

Le prove si svolsero in/atti senza che gli alunni conoscessero lo


scopo preciso cui erano dirette, e cosi si evit il pi possibile l'artificio
volontario od una inconscia suggestione. Per il fatto che il lavoro della
scuola procedeva col ritmo, col programma e coll'orario ordinario, la
curva del lavoro da noi ottenuta, non era espressione delle condizioni
mentali di allenamento o stanchezza prodotte dalla dettatura in s^, ma
era espressione delle condizioni create dal lavoro totale compiuto in
quel giorno di scuola, e perci la curva del lavoro mentale equipollente alla curva della fatica mentale di quella giornata di lavoro (Si richiesero anche notizie sull'ambiente scolastico, sulle condizioni
>.

economiche
con

sociali

conoscendo

esattezza

alunni

(1)

corno

e sul

(piasi

che

gl'insegnanti

sempre anche

potenmo

fornirci
rispettivi

parenti dei

loro personale grado d'intelligenza, dedotto questo ultimo

lobhiamo miche esternaro la nostra gratitudine ai Direttori di altre istitusiooi scolost;.


scuoio Pie, lo scuole Lcopoldine di Firenze, lo coiuuiiali di Poggibouai, ecc. ; cl><

1l<

gi-atuitiunentc le scuole
(*)

r>?axa!i

da

loro dirotte

in

cui

con [trovo isolato,

(lisi

caldero

ijroti'alto

conqilofamonto fuori

ilello

ii

iio'.tra disposiiione.

si 6 Tolu'o r.,
Titna uei
che studiarono la curva d.-:'
or
r. orva
por uu dotcrniinnto toui|>o, talora tropi lievi-,
cous letudini dcll"ordinario lavoro colostic".

Con questo metodo d'intercalare

quello inconveniente

fatta

degli alunni

lo

il

testo mont.-jio uol lavoro consueto

ricorclio

di

altri


da

considerazioni

non

generali,

126

riferentesi cio alle resultanze speciali

dell'esperimento da noi richiesto.

Per quanto estendessimo a diverse centinaia

dovemmo

inchiesta,

peraltro scartare

scuole, perch talora

resultati

temi proposti per

prove

le tre

la nostra

scolari

di

rimessici

da

alcune

un medesimo

di

esperimento furono fra loro troppo disuguali per lunghezza, tal'altra gli
uni furono scelti spiccatamente pi facili di altri; una volta non si tenne

momento in cui s'inizi


Le maestre delle

sufficiente calcolo del

questo e via e via dicendo.

vero in generale assai pi precise dei maestri, e noi

renza

durata

l'esercizio, della

scuole femminili

di

appar-

ci

dette la prefe-

si

femmine anzich a quello dei maschi.


bambine si prestarono all'esperienza meglio

al lavoro delle

Di pi

le

sia per la loro innata

maggiore

dei

maschi,

non conosce il ragazzo


perch a ritenersi essere le

docilit (e chi

fiorentino, monello per eccellenza!), sia


bambine, a parit di et, intellettualmente pi sviluppate dei maschi, in
generale consentendosi che le femmine hanno una maggiore precocit
di sviluppo intellettuale del maschio (1), pure essendo poi destinate nella
ulteriore crescita, a rimanere inferiori biologicamente e psichicamente in

confronto al maschio.

precedentemente

Nella revisione dei lavori, revisione che era stata

demmo

cura di portare un conti^ollo,


soprattutto per essere certi che si procedesse sempre con gli stessi criteri
nella valutazione e nel calcolo degli errori (non tenemmo conto delle
auto-correzioni), e che i temi fossero fra loro equivalenti dal punto di
fatta dai singoli insegnanti, noi ci

vista delle difficolt tecniche e della lunghezza.

accorgemmo che
dettatura

In

questa

delle tre variet di testi mentali usati,

oltrech

il

pi semplice, anche

il

pi sicuro

il

revisione

ci

metodo della
se non il solo
che riflette la
uno sforzo di

per raggiungere un resultato pratico. Per ci


sicuro
prova pnemonica ^ oltrech la preoccupazione che in
momentanea attenzione pu invadere l'alunno, si da alterarne i resultati
della prova
basta un impreveduto particolare, apparentemente insi,
gnificante,' per modificare radicalmente le condizioni dell'esperimento.
La prova di aritmetica richiede una intensa attivit di pensiero e
quindi una continua attenzione, il che ci pare contrario alle condizioni

degli alunni delle classi elementari,

quali facilmente

disattenzione quasi una caratteristica dei fanciulli


scolastiche)

tanto

nell'adempimento

di

pi

facilmente, se sono

si

distraggono (la
nelle

classi

abbandonati a loro

stessi

riuniti

un lavoro.

5'"^
classe elementare (et media II aiiui
(1) Il 1!ei.li:i trovi oliu le raj^azze cIil" IVequcntano la
mezzo) sono intellettualmente pi sviluiipate dei ragazzi che frequentano la medesima classe e che

hanno circa

la stessa et.
I'Kbbinchaus trov nelle scuole tedesche che lo femmine a 15 anni e 6 mesi ed i maschi a
1
mese danno una perfetta uguaglianza nella quantit di produzione, ma i maschi una
inferiorit notevole nella qualit del lavoro. Rivista sporimoilale di Freniatria, Volume XXVII,
Fase. II
1001, pag. 'jIG.
16 anni e


Invece la dettatura

Anche ad

altri

l'atta

127

dal maestro, infrena l'attenzione degli scolari.

esperinentatori sembr,

come a

cho

noi,

la detta-

tura (1), quale testo mentale applicato alla ricerca della capacit cerebrale
e della stanchezza jsichica negli alunni delle scuole, fosse il metodo

preoccupa gli scolari, 6 loro pi familiare


compiere permanenti sforzi di attenquali possono portare a brusche oscillazioni nella capacit di
zione
mentre poi la dettatura lavoio sufficiente per guadaattenzione
gnare all' esperimento un' attenzione modica, continuativa, uguale nei
successivi tempi di un breve esperimenti^.
Non abbiamo creduto dar valore alle qualit calligrafiche, quali rivelatrici dell'affaticamento, perch l'esame grafologico molto complesso
e fuori delle nostre personali capacit.
Nella nostra circolare (che poi commentammo a voce ai Direttori
delle singole scuole) noi scrivemmo: Ciascuna delie tre prove dell'esercizio della daUnlnvd, sia breve, e tratto dal medesimo testo, perch l'alunno
preferibile; la dettatura

non

e riesce eseguitii senza bisogno di

medesime difficolt. La dettatura sia latta in


maniera continua ed uniforme, con un ritmo non troppo lento, ma proporzionato alla media capacit degli alunni in ogni singola classe. Nella
incontri possibilmente le

dettatura per la 4* e 5' classe, s'incontri qualche


nel

linguaggio

parlato,

qualche

parola

meno comune

parola

tecnica

derivazione

di

greca,

qualche data da scriversi con cifre romane, ecc., ecc. La dettatura sia per
ciascuna delle tre prove di 20 minuti per la 3", 4" e 5^ classe; di 15 minuti per la 2', di 10 per la

1'^

classe.

Nella valutazione dei lavori rimessici, noi


lutto

ci

furono

che

era

possibile

osservammo (almeno per

verificare) che queste

rispettate esattamente.

Si

poi

calcolato

regole
il

sperimentali,

numero

non

la

qualit degli errori conmiessi, perch

quest' ultima valutazione ci parve

troppo infida e da

pedagogici

il

caso

di

farsi

con

criteri

che

non era per noi

applicare.

Premesse queste generalit, veniamo ad una


sperimentali da noi raccolti, per salire
di sintesi e

poi

analisi

degli

passare finalmente, se sia possibile, a pratiche

Le nostre ricerche comprendono quattro


nali della citt di Firenze, dei

quali

tre

elementi

mano a mano ad un

st^ibilimenti scolastici

situati

(Scuole

Tommaseo,

Andrea

del Santo), lontani gli uni dagli altri, in

lavoro

conclusioni.

comu-

entro la cinta daziaria

Alamanni) ed uno nel suburbio (Scuola


modo da avere una pop<kdiverse classi sociali, ossia una scolaresca

Cairoli e L.

lazione scolastica derivata dalle

relativamente eterogenea nei suoi elementi morali, intellettuali ed economici.

(I) Anche il Cklli:i concluse cosi.


Veli
I^a staucliczia nientiilf ihm
scuole Rivista speriinenCaU di freniatria. Volume 6, 1900, pap. i>''.'

iim


quattro

stabilimenti

femminili elementari e
3 li!

il

alunne della

di

12K

scolastici

queste noi

racchiudevano alunni delle classi

prendemmo

classe elementare, dell'et

in considerazione:

media

di 6

anni a 7

Se ora prendiamo
nata ordinaria

di

esame

in

l'^'ri

la

produzione

utile

esterna

di

una gior-

lavoro sia prevalentemente muscolare, sia con predo-

minio delle facolt

intellettuali, ci

raccolti ed esposti,

che

accorgiamo

subito, in base ai dati gi

prinnj periodo di lavoro (di

il

una durata varia


media degli

nei diversi lavori e forse calcolabile in circa mezz'ora) per la

meno proficuo di quello immediatamente successivo. Ma tale


ben vero
non il concetto comune, anche fra le persone pi colte.
che ad alcuni operai manuali, come capimastri, accollatari, ecc., l'esperienza
giornaliera ha insegnato che occorre un qualche tempo di lavoro incerto
e stentato prima che questo riesca facile, pieno, proficuo; ben vero
che spesso i pianisti prima di cominciare a suonare sogliono fare qualche
esercizio preliminare per sciogliersi le dita; ben vero che, com' noto
dilettanti,
giocatori di pallone prima di ingaggiare la partita
a tutti
fanno sempre alcuni palleggi per allenarsi o riscaldarsi, com'essi dicono;
che i ciclisti corridori in pista, fanno qualche mezzo giro prima di lanciarsi
nella gara e che perfino ai cavalli da corsa si fa prendere questo allenamento immediato avanti la corsa; ma v^o altres che anche persone
colte ritengono, specie per quanto riguarda la produzione intellettuale,
che il primo periodo di lavoro sia il migliore di tutta la giornata. Infatti,
in un questionario che rivolgemmo su questo proposito, ai Maestri delle
scuole comunali di Firenze, la massima parte ci rispose doversi ritenere
la prima ora di lavoro in scuola come la pi utile e produttiva. E volendo
meglio precisare le cose possiamo dire che avendo raccolte le risposte
di 69 maestri, di questi solo 10 intuirono la verit, affermando che il
secondo periodo, cio il periodo medio della giornata scolastica, d fruiti
individui

1*]

19 affermarono ottenersi migliori resultati scolastici ne! 1 e 2"


periodo riuniti insieme; 40 poi caddero in completo errore, rispondendo
che la prima ora di lavoro quella che d la produzii.>ne migliore.
migliori

Riprendendo ora
gi avvertimiio, che

esame

in
il

nostri dati

possiamo constatare,

periodo mediano del giornaliero lavoro

come

quello

pi proficuo per qualit e quantit.

Peggiore di tutti l'ultimo periodo, quando questo si allontani


un determinato tempo, forse in ntedia di circa tre ore per
diversi individui, dal periodo medio od a [)roduzione ottima. Il lavoro
dell'ultimo periodo del pomeriggio sempre il peggiore, anche se fra il

di oltre

antimeridiano e pomeridiano, interviene un periodo di riposo


mentale e l'assunzione di alimento, come accadde per le nostre scolare.
Dopo un'ora da quel restauro di forze fisico-psichiche, di cui ragionevole supporre avessero beneficato le 1139 alunne od almeno la massima
parte di esse, nell'ora di ricreazione e colazione, esse erano gi pi
lavoro

nlTaticate

che

allo

11-11

'
,

dol

mattino.


Che

cosi realmente

si

passino

130
le

cose nella pratica del lavoro mentale

scolastico, ci viene provato dalle esperienze


oltre

avremo occasione

subito dopo

il

di ricordare.

mezzogiorno

riposo del

del

Belici

che

Bellei- vide infatti

Il

trovano

si

in

che

anche pi
gli scolari

buone condizioni

di

mente, tanto da produrre il lavoro pi corretto della giornata, salvo poi


a dare solleciti e manifesti segni di notevole stanchezza.
In linea teorica si deve pensare che nel periodo di riposo del mezzoo'iorno, si

compia

il

restauro dell'organismo, sia per la remozione delle

sostanze ponotiche, sia per

il

prevalere delle fasi anaboliche sulle catabo-

che pi furono impegnati nel lavoro. Ma


pu neppure rigettare l'ipotesi del Kvpelin, il quale ammise,
osservando i benefici effetti delle pause intercalate a brevi periodi di
lavoro e quando queste pause non sono eccessivamente lunghe, che il
lavoro determina negli organi impegnati nel lavoro medesimo, una particolare disposizione al lavoro (allenamento; Anregung). Questo stato di
allenamento permane un qualche tempo anche sospeso il lavoro, ed ageola la ripresa del lavoro stesso, remuovendo P inerzia psichica, ossia
quel particolare modo di essere di ognuno allo inizio di un qualunque
lavoro. Il Krpelin trov questa predisposizione al lavoro, come la chiama
il Treces, per il lavoro mentale, ed il l'reces la dimostr sperimentalmente
liche in seno ai tessuti stessi

non

si

nel lavoro muscolare ritmico. (1)

Noi pure osservammo che in alcuni operai manuali (come nei vanganei bullettai) il riposo breve del mattino e quello pi prolungato
del pomeriggio non valevano a modificare l'andamento dell'alta produzione
ormai acquisita dopo il primo periodo di lavoro; nelle nostre alunne la
mezz'ora di riposo (dalle 10 \/.y alle 11) che precedette la seconda prova,

tori,

ossia quella a produzione migliore,

non aveva certo

namento contratto per


Difficile ci sembra

periodo di tempo necessario alla ela-

borazione graduale
zione ottima;

stabilire

il

dell'allenamento

per quanto tempo

produzione massimale;

fatto

abbassare

l'alle-

l'anteriore lavoro.

quando

si

per raggiungere la fase di produprotragga questo secondo stato di

s'inizi

inesorabile

il

periodo della inci-

piente discesa nella produzione.

presumibile che questi tre periodi variino moltissimo per i diversi


generi di lavoro tanto mentale che meccanico, e variino poi moltissimo
anche per i diversi individui; non neppure detto che essi si presentino

ben distinti in tutti gli individui, anzi non si presentano certo costantemente per il lavoro mentale (ed anche per il manuale) come le stesse
nostre ricerche ci hanno insegnato. In alcuni gruppi di alunne riunite
in particolari aule, in cui la prima prova di dettatura si esplet dalle 9
alle 9V,,5 e la seconda si fece cosi prossima alle ore 12, che fu termi'

.,

(1) < ('oiitil)ulo

luiilario .

clinico-spcriinentale allo studio dei

livisla di imlolofiia

nervosa

e moiilale.

fenomeni soggetlivi della

fatica

Volume X, Fase. V, maggio

1905.

nel

lavoro

131

si osserv che la prima prova dette un lavoro


che significa che alle 9 '/* >l lavoro ordinario
classe era stato sufficiente ad allenare (almeno in parte)
o per lo meno che verso la fine della terza ora li un

naia aiipunto a quest'ora,


migliore della seconda,

compiuto

i;V

in

nello fani^iulle,

il

lavoro mentale continuativo, la fatica

sorpassato

l'ra cosi

Un esempio

periodo

il

di tal

genere

d fornito dalla sezione -l della

ci

Tommaseo (che non

scuola femminile

liolla

cifra delle 1139), la quale iniziava

nava

seconda

la

cerebrale era gi intervenuta e

alle 11,45

la

compiva

Eccone
,,

prima dettatura

classe

alle 9,30, termi-

la terza alle oro 14.

il

resultato:

prova (ore 9.30-9,50)

prova (11.25-11.45)

69 errori

temi delle

La legge generale che regola l'andamento


male della curva del lavoro

periodo iniziale

periodo di produzione ottima e di

periodo di decrescenza

massa

iva

non solo dalla

l>alza fuori

delle

nostre

della

le

li:)'.)

della

^'^

alunne,

ma

di

questa legge

delle

35 aule

cui erano

in

produzione lavorativa nella

Discordarono
dalla legge generale del lavoro

aule-esperimento

12 aule-esperimento
di

65,71 e 34,29 respettivamente.

queste medesime 35 aule-esperimento

di

si

trovarono allenate

Allenale
'io

lo

ricerca

stasso

i>or

il

si

il

numero

allenate in

ha:

.MTatiaite

aule-esperimento

ha una percentuale

1*01

si

seconda

prova
resultanze ottenute nella jirima prova
alla

>nfront( delle

SarA

lavoro;

continuo;

risponde anche allo esame della

per ognuna

uniformarono

quelle che

(I)

al

a tipo

scolare. Infatti le 35 aule-esperimento rispondono in

ha una percentuale

So poi

isia si

allenamento

seguente:
.^i

si

di

stanchezza

insorgente

alla le^'ge generale del lavoro

ssia

curva della produ-

chiameremo legge nor-

produzione

elevata

maggior numero all'andamento normale


iiifini'^rn

ys errori

cifra assoluta degli errori fatti dalla comi)les-

-erie staijilita sulle resiiltanze

I-aggruppate

3M)rova(13,iO-U)

errori

9.^

zione di lavoro utile esterno (1), e che ormai noi

.'{'

figura con le sue 17 alunne nella

successive dettature erano fra loro uguali per difficolt e lunghezza.

tre

li

si

produzione ottima.

di

di

IO

aule-esperimento

71,43 e -8,')7 respettivamente.

lavoro interno di assimilaaione mentale, che d la carica del ajH?re


A questo proposito trovo citato dal J. M. Balowin (<I''>n-

tntale e del sa|>ore attualo corobralo?


i-ra l'/iit.
',

locca, pag. 173) lo seguenti ri'.-orche rillottenti la nioinoria. Si fecero tre

e durante

^ivi dieci

primi dieci minuti

si

momoria

si

o venti minuti, la

>as<amento r.ipido.

provo pne-

trov una molto infida osattezia di memoria; tra

manteneva

fedele,

dopo questo periodo

si

n^

132

seconda prova

Infine, in confronto della

si

mostrarono pi stanche

alla terza:

Pi alTaticate alla 3^ prova che alla 2^ Pi affaticate alla


30 aule-esperimento
ossia

si

Le

prova che

alla 3*

ha una percentuale

di 85,71 e 14,29

respettivamente.

deviazioni dalla legge normale furono date non da

ponenti di una aula-esperimento,


dal

2''

5 aule-esperimento

maggior numero degli

errori

cosa accadde, come facilmente

si

tutti i commaggior numero di questi o


commessi da alcuni di questi; la stessa
comprende, anche per quelle aule che

ma

dal

uniformarono a quella formula, che parve poi a noi rispondere


legge normale del lavoro.
si

Alcuno

ci

alla

potrebbe consigliare a non smarrirci in ulteriori sottigliezze

analitiche; la sintesi che ne

chiara

medie, per serie,

nel

scaturita

suo

per

cifre

significato

grezze assolute, per-

ed una analisi ulteriore

potrebbe sembrare se non superflua, pericolosa.


Pericolosa, imperocch

dati

di

tal

genere

di

ricerche,

sembrano

aver valore quando vengono apprezzati in grandi masse; sminuzzate le


cifre, queste risentono troppo delle peculiari condizioni individuali cui
quelle cifre

si

riferiscono, ossia risentono dei singoli elementi cooperanti

all'esperimento. Gli elementi attivi d'esperimento (alunne) possono considerarsi omogenei, solo

Ed omogenei
aggregato

infatti

quando se ne cerchi una resultante complessiva.


dirsi
per rispetto alla costituzione di un
in quanto erano coetanei, della medesima

possono

di lavoratori

citt, occupati in un lavoro analogo, per alcuni gi pi volte fatto in


comune, esplicanti la propria attivit in ambienti pressoch uguali, con

uguali orari di lavoro, ecc.

Ma

tuttavia

pi ed altre

lenava

si

meno

potrebbe chiedere, perch alcune alunne


e taluna si stanc

mentre

il

si

allenarono

maggior numero

si

al-

Certo questo
nello esperimento,

il

resultato di singoli personali fattori, di accidentalit

di coefficienti

che appunto automaticamente

si

eliminano

per la sopraffazione dei coefficienti pi costanti, pi forti, pi numerosi.


Sono ben questi ultimi che danno modo alle leggi generali biologico-sociali
di rivelarsi,

schiacciando

individuali che per


l

le

peculiari

momentanee od

governare e dominare

gli

attitudini

e le speciah condizioni

qua e
un esperimento dell'indole

accidentali evenienze poterono

elementi

attivi di

nostra.

di

A quello stesso modo, che pure esistendo un tipo comune e normale


curva ergografica nel lavoro muscolare ritmico (ricerche ergogra-

fiche),

nel

tracciato del tetano faradico e via dicendo, ciascun individuo


|)io>(,'iila

un

ISA

tipo personale di dette curve, cosi

devo accadere che ogni

indi-

viduo presenti una curva personale del lavoro mentale pur rimanendo una

curva comune di (|uosto lavoro cerebrale. I-'andamento di quella che noi


diciamo curva normale del lavoro pratico, e che noi dimostriamo essere
comune al lavoro muscolare o montale svol<^ontesi nel cam|>o ordinario del
lavoro,

sembra rispondere a condizioni fisiolo<;iche e ben definite dol nostro


ma ci non toglie che condizioni intrinseche (endogene al

rganismo,

nostro organismo) ed estrinseche

debbano,

modificare

L'essere pi o

meno

1'

ordinario

esercitati in

(d'ambiente)

non

possano, anzi non

andamento dello curve ergografiche.


un dato lavoro, pi o meno coperti da

meno robusti, nutriti, restaurati da precedenti


non pu a meno d'influire sullo andamento delle curve del
lavoro. V. se qualcuno dei nostri lavoratori mentali e manuali dette

possibili distrazioni, pi o

fatiche,

nella ultima fase del lavoro quotidiano un'oscillazione ascensionale forte,

interrompente la graduale progressiva curva della fatica, noi


non dobbiamo farci meraviglia di questi strap|ii all'ordinario andamento
che
delle cose, di questi* stati di repentina e breve colata di chiusura
il
Treves traduce dai tedesco afig a neiamenti della volont al lavoro (Eiixperch 6 noto che nelle manifestazioni vitali
reifen des W'illensJ
lei nostro organismo tutto non
piano e semplice come ci piacerebbe
brusca,

l'he

-1

come

fosse e

Pur

molti

immaginano che

sia.

tutto questo dichiarando, considerato

gettato sulla ricerca delle

il

leggi della fatica

discredito che

da alcuni

cerebrale a mezzo

dei

volemmo, a maggior conforto delle riferite nostre indagini, esaminare ancora un secondo gruppo di 264 alunni (1:^9 maschi e
125 femmine) della 5' classe elementare, appartenenti sempre alle scuole
omunali fiorentine. (Dante Alighieri, Salvino degli Armati, Petrarca,
h'Azeglio, Rossini, Ferrucci, Lambruschini, Cairoli, Regina Margherita,
Miclielangiolo, Vittorino da Feltre, Tommaseo, Gaetana Agnesi).
Premettiamo che gli alunni della 5' classe elementare, della et
media di anni 11 e mesi 6, offrono resultati meno costanti di quelli dati
dagli alunni delle prime tre classi elementari. Ci forse dovuto al
lesti

mentali, noi

fatto

che

;ono

meno

grandi sono

meno

malleabili dei piccoli ragazzi, che

automatici nel lavoro, ed entrando pi

facilmente

grandi
con-

nel

uno esperimento (dopo la seconda prova l'idea pu sorgere


nella loro mente), si mettono con maggioro probabilitt'i, in fasi diverse di
t'Misione mentale, tentando compiere sforzi non abituali. In ogni modo
queste considerazioni sono esatte, non fanno che accrescere valore
ai resultati che ora verremo esponendo; se non sono esatte, nulla tolgono ai resultati stessi.
Il
secondo gruppo (1) di alunni fu sottoposto alle tre prove nelle lencito di fare

Questo

sccoiiilo gruppo di alunni fu separato liai W'.VJ i>er ragioni che saroblio qui inalile
form sofrgoito di speciali rioorclio untropomotriohe (praticato iiiMenie al prof, llochi, o
INO d:ir.^ argomento al tma nostra nota.
ii)

iV'riro;


tiche condizioni delle 1139

134

alunne

di cui

sopra;

perci

risparmiamo

ci

inutili ripetizioni.

Un

il prof. Panichi,
ci
dett uria formola atta a
gregge degli errori commessi dai singoli individui
nelle tre successive prove, un indice del personale stato di allenamento
od affaticamento di ciascuno scolare, in modo da stabilire il comportamento di ciasciino di fronte alla produzione qualitativa del lavoro

distinto studioso,

trar fuori dalle cifre

mentale.
Solo peraltro

sembra

ci

possibile tare per

altri

gli

notare che

utile far

questo secondo gruppo vennero

tutti riveduti

stante

il

loro

lavori di dettatura

da uno

di

che non era

di noi ci

numero soverchio

e precisa-

3=:3il7. Di questo secondo gruppo volemmo che uno di


noi esaminasse tutte le dettature e ne numerasse gli errori sia perch
fosse unico il criterio di revisione, sia perch questa non venisse fatta a

mente 1139

base

di

mente

pedagogici

concetti

(che

aver preoccupata

potevano

forse

degli insegnanti) e per aver

modo

cos di constatare se

risposte ottenute da questi dati fossero consone o

meno con

anche

quelle

la

le

for-

complesso di allievi.
ragionamento seguito per adottare la formula suddetta:
Alle tre prove subite da ogni alunno, corrispondono rispettivamente
tre numeri A, B, C, che esprimono quanti errori furono commessi in
ciascuna prova.
Ora, per avere un indice dell'allenamento o dell'affaticamento di ogni alunno dai risultati di due prove consecutive, non basta
riferirsi alle differenze A-B, B-C; ma occorre mettere in rapporto questa
differenza con la quantit assoluta degli errori nelle corrispondenti prove,
meglio, con la loro media.
Avremo dunque i rapporti:
nite dall'altro

Ecco

il

BC

A-B
1/2

(A

+ B)'

'VslB

+ c)'

2 (A

ncciflossia.

B)

^_|_g

C)

g_^(>

od anche (poich nel confronto fra gli indici ottenuti per


possiamo sopprimere per tutti il coefficiente costante 2):
B

varii alunni,

B-|- G

Quando i valori che si ottengono son positivi, esprimeranno allenamento; quando son negativi, affaticamento.
I numeri risultanti sono in generale minori dell'unit; ma, per comodit, li moltiplicheremo tutti per 100 dopo averli espressi in frazioni
decimali.

3,

Cosi,

avremo

per
-^

= x

avremo dunque per


Ora, finch
vi

nessuna

non

vi infatti

1"

sia

esempio,

se

nel

rapporto

facciamo

A=

5,

ossia, in decimali, 0,25, e, moltiplicando per 100,

indice: 25.

A e B son differenti da zero e fra loro, non


ma possono darsi alcuni casi speciali:
allora A B =
e l'indice pure eguale a zero

numeri

difficolt;

A=

B;

n allenamento, n affaticamento;


A = 0,

2"

sia

1^5

contemjjuruneamente

I^

uc\

(hi."it<i -iiS" im'iii.-i

^>

precedente, e l'indice sar ancora nullo;


3"

sia

A =

ora separatamente

""^

diviene rispettivamente

(Juindi, (jualun(jue sia

<ji|uic

0,

= +

1, ^^

-~ 0.

Allora

l'

imi, ce

1.

valore di B, o di A, rispettivamente, l'indice

il

sempre =
1, ossia, tutti coloro che, o nelki 1' o nella 2" prova, non
commisero errori, si trovano caratterizzati da indici eguali di affaticamento o di allenamenti). (^)uesto un inconveniente cui occorro rimediare.
Ma basterebbe che la prova senza errori conteoesse un errore solo,
inconveniente sparisse; per, attribuendo un errore dove non
perch

1"

ve ne nessuno,

non

si

fossero

altera sensibilmente

si

modo

alterasse in

grandi

confronto

in

dove

ha:

si

es.,

risultato delle prove; affinch

ma

coll'unit,

per uno stesso numero, per

tutti

allo zero,

il

noi

per 10, e allora, sostituendo l'unit

= 0,

si

viene ad attribuire soltanto

di

errore ad una prova senza errori. Sia per

di

4-T^i!->

consideriamo

'"

"^

r)

numeri A e B
i
possiamo moltiplicarli

occorrerebbe che

sensibile,

avremo

es,:

?r, ossia,

A = 4, B

= 0;

riducendo

-j^

invece

decimali

in

moltiplicando per KJO, l'indice sar 95,12.

.Naturalmente ci che detto

numeri B

per

numeri

B, vale

anche pei

e C.

su questo punto non si insister


Ricordiamo ancora una volta
che non abbiamo ottenuta neppure su questo secondo
mai abbastanza
gruppo di esaminati, apparente univocit di resultati. A prescindere dagli
speciali fattori inerenti alla qualit del lavoro, ormai noto, come si

disse,

che

il

consumo

delle forze individuali e l'esteriorizzarsi delle energie

si compiono differentemente nei diversi soggetti. L'uno procede nel lavoro


con maggiore economia e rimane indifferente di fronte ad un determinato

lavoro che affatica od esaurisce altri;


l'uno

si

allena sollecito,

altri

invece rapidamente declina;

tardo

l'altro pi

nell'acquisire la disposi-

una produzione buona e costante. (1) Per


un lavoro di media intensit quasi automatico

zione per

gli scolari

genti

non

si

intelli-

commet-

tono errori; nei deficienti svanisce rapidamente la capacit di attenzione


ed essi fanno malissimo o non seguono

\on

occorrer,

ci

compagni

nel ritmo del lavoro.

sembra, aggiungere altro; appena occorre avvertire

senso biologico, significa principalmente tendenza, concorrente nell'urto con altre tendenze a determinare, secondo il parallelogramma delle forze, una resultante, che pu ([uindi svolgersi in direzione

che

leriiie,

in

opposta a quella dell'uno o

(1)

Veli anclie la *

l'nfoloijria lei

l'altro

Lavoro

dei suoi fattori.

Ma

si

capisce anche

O. Pikuacci.m, Caa E/litrice libraria, Milano

!*)?.

stanchi

<l>

OS

c3

o
U

- =

"^
fi

rt

Oi
e.

&i

si

a>

le
-

te

fi

o
e N

>

-^
^ ^
0)

-V,^

137

e per quanto si al)biii ima lolla di eccezioni rappresentato da


formule differenti raccoglienti 179 alunni, nessuna di queste formule
per s presa, raggiunge neppure la met di quel numero complessivo
lavoro,

I)

di alunni

uniforniamno

elio si

8'),

normale della produzione

leggo

alla

mentale.
.Vnclie questo nulexole numi'io

di

:^ii>\

aiielii,

em

i;i\on, cmii'-

jnn

sopra dicemmo, vennero esaminati col massimo scrupolo da uno di noi,


e che nel nostro concetto dovevano servire quasi di controllo ai resultati
ottenuti dal primi") grupi>o, ci forni un'altra e significante

conferma della

legge che regola l'estrinsecazione delle energie del muscolo e del cervello.

un concetto anche pi
fatti da noi osservati con leggi pi generali e pi comprensive. La fisica infatti ci insegna
che qualunf(ue macchina, anche la pi perfetta, prima di fornire il lavoro
costante di cui capace, deve passare come fase preparatoria attraverso
un periodo di cosi detto regime variabile, quasi che anche l'apparecchio
meccanico avesse bisogno di un tempo di allenamento per giungere ad
Anzi

lato,

il

ci

punge

il

desiderio di accennare

attuare tutte

Certo

le

sue energie potenziali.

ed

superfluo

pi profondi e pur troppo

ma

china bruta;

il

i'*

meno

noti

pur meraviglioso

certe leggi agiscono con ugual

nella fisico-biologica, e per

regolare

nuove

tanti

la

manifestazione

fattori

pi

intimi,

che agiscono nella macconstatare ancora una volta che

di quelli
il

norma

volta affermare che la vita,


che

dirlo

macchina-uomo, intervengono

dello forze nella

una
non

ad

quale dimostra la dipendenza e colleganza dei

tanto nella fisico-meccanica quanto

argomenti i)Otere ancora


che ci circonda, altro
estrinsecazione di un'unica

vie e nuovi

come

tutto

un aspetto diverso, una variata

ci

energia.

a nostra cognizione non si hanno publdicazioni rifletcurva del lavoro, raccolte sul campo della vita pratica
dell'operaio manuale; invece si studi da diversi la fatica mentale, specialmente nelle scuole, ed a mezzo di svariati testi mentali.
Il lavoro muscolare (orni invece larghissimo argomento d'indagine al

Per quanto

tenti ricerche sulla

possono riassumere ricordando che la fisiologia


ha sempre rappresentato la fatica con grafiche ad andamento paral)olic",
cominciando dalla curva del Knmt'hvr gi fino a tutte le curve del Mosso
ed a quelle del Treccs. Mentre le curve del lavoro pratico da noi descritte
rispondono a questi insegnamenti di fisiologia sperimentale, questi nostri
studi pratici non si possono invece confrontare, almeno per quanto ci
sembra, con
bellissimi studi del Trcrcs sul fenomeno della cosian^d
fisiologo, e questi studi si

v.\s

funzionale, vale a dire della instancabilit relativa del muscolo che agisce

ritmicamente. (1)

Quanto
tutti

alla fatica intellettuale, gli studi precedenti

particolari confrontabili con quelli ottenuti da noi

rono

di

dire

che

troppo
la

le

condizioni dello esperimento

sostanza

di

in

se

non sono

in

talora varia-

ogni

modo

si

pu

quelle resultanze collima perfettamente colle resul-

tanze nostre.

Non staremo

qui a riportare, seguendo l'abito accademico dei pi, la

serie delle ricerche psicometriche

sono del resto

intellettuale;

Fra

che

primi sperimentatori troviamo

Burgersiein
dettatura,

si

sono praticate intorno alla fatica


moderne, non anteriori al 1890.

tutte indagini

quali dimostrarono a

il

Sikowskij,

mezzo

poi

il

Krpelin ed il
(il primo colla

di testi-mentali

secondi col calcolo), l'affaticamento del cervello col progredire

Il Laser ed il Keller, ognuno separatamente, confermarono questi fatti, anzi il Keller concluse che la fatica per lavoro
mentale non solo colpisce il cervello ma involge ogni altra parte dell'organismOj e pu essere dimostrata dallo affaticamento degli stessi
muscoli. Il Keller dimostr che un lavoro cerebrale continuato affatica
pi sollecitamente che uno stesso lavoro interrotto di tempo in tempo da
qualche minuto di riposo e che la fatica interviene tanto pi sollecita
quanto pi complicato il lavoro cerebrale.
Il Krpelin (e la sua
scuola), forse fra tutti gli autori stranieri
quello che pi accuratamente ha studiato la curva del lavoro mentale.
Egli ha messo in rilievo come la curva dell'attivit psichica, dopo aver
presentato una serie di pi o meno ampie oscillazioni iniziali, ed essersi
fermata per alcun tempo ad un valore pressoch costante, discenda poi
sempre, pur offrendo delle assai frequenti oscillazioni; egli ha inoltre
avvertito che la persistenza nel lavoro, d una curva discendente in modo
sempre pi rapido, mentre solamente in alcuni diminuisce nella sua discesa
o risale. Tutto ci risponde a quello che anche noi abbiamo osservato e
di cui diremo pi innanzi, senza per altro addentrarci in troppi particolari esami psicofisici della fatica mentale, in quanto preferiamo riferire
semplicemente lo andamento delle nostre curve del lavoro mentale e manuale obiettivamente, in forma, diremo, puramente empirica.
In Italia si molto occupato dello studio della stanchezza mentale
nei fanciulli delle scuole, il dott. G. Bellei di Bologna (2). Resulta da

dei periodi di lavoro.

di una
ne sente imperioso il desiderio
(1) A tal p/oiiosito il PicH'acciui deve fare ammenda
erronea interpretazione che a pag. 4't dei suo trattato sulla Patologia del lavoro dette a questo
principio messo in evidenza dal Treves. 11 Pieraecini attribu al distinto fisiologo di Torino un concetto che non era e non poteva essere, nella mente del Treves. Parlando del lavoro a produzione
elevata permanente cui possono rispondei'o
nostri muscoli, il Treves intende dire 2)ermanente, ma
in senso relativo e non assoluto, cio relativo ad un determinato per quanto largo orario di lavoro.
11 Pieraecini male intese il contenuto preciso della tesi del Treves.
i

Bellei, La stanchezza mentale nei fanciulli, ecc., Bologna, Kegia Tipogratia. H)OI.
Vedi anche la Rivista Sperimentale di Frenatria, Voi. IV, 1900; Voi. XXVII, 1901
Voi. XXX,
190i; a Rivista di psicologia applicala alla pedaijogia, ecc., N. 1 del 1906.
(2)

le


studi

(luesti

tantoch

che

prima ora

la

gli scolari

di

lezione un utile esercizio

tiientaN-,

riescono durante ossa a corrcj^'p^ersi di quella disat-

quale

della

l'iiilluonza

tenzione, sotto

VA'J

iniziano

lavoro

il

nella

scuola.

prove si produce un aumento


della percentuale degli errori ed una minore quantit di lavoro; che il
pure che

Resulta

tutte le successive

in

sempre

riposo del mezzogiorno, scrive

buoni

effetti

capace

un lavoro migliore

di

lungato,

il
liellei, mentre non distrugge i
mentale durante il mattino, Io rende
quello che pur'i dare dopo un riposo pro-

prodotti dall'esercizio

quale

si

osserva

di

momento

al

preferiamo dire che restaura


declinerebbero

per

lavoro

il

dello ingresso nella scuola. (Noi

dell'organismo che

capacit funzionali

le

mattino e non annulla l'allenamento

del

acquisito per opera dello stesso

lavoro

mattutino).

Che

lavoro del

nel

pomeriggio tuttavia sufficiente un'ora o poco pi di lavoro a generare


..n.ii.lino
-tale stanchezza mentale, da ritrovare alla fine df^H" \'-/u.i<\
..,

il

lavoro peggiore fra

Noi non

ci

occu[ammo

lare stanchezza fisica o

come

incompetenti,

della giornata.

tutti quelli

di differenze calligrafiche

intellettuale nei ragazzi,

altrove

si

Il

definitiva, le nostre ricerche sulla fatica

resultanze precedentemente ottenute

colle

giudicammo

scuole elementari una progressiva

alunni delle

stanchezza dello apparato neuro-muscolare scrivente


Talcli('>, in

ci

genere di ricerca fu
Pizzoli vide che anche l'esame

disse. Peraltro questo

espletato dal dott. Pizzoli fino dal 1904.


calligrafico rivela negli

che puicnseiu rive-

perch

manuale o muscolare rispondono

da

altri;

(l).

mentale collimano
quelle sulla fatica

alle resultanze ottenute dai fisiologi nei

loro laboratori.

Le conclusioni

cui

ut.i

gersi della produzione utile


sul

campo

del lavoro,

Le curve

dt^I

si

Invero

giungiuiuo
esterna

in

da queste ricerche
operai manuali ed

possono cosi riassumere.


mentale e muscolare ,]e.-,i.M-,

.n,,

sullo

s\ vi-

intellettuali

in

analo-ra

maniera.

primo periodo ili lavoro pi incerto ed assai menu proficuo di


un secondo periodo.
Il lavoro nel suo secondo
periodo sale ad accezionale produttivit
qualitativa e quantitativa, per mettersi poi ad un regimo di produzione
alta e costante; ma questo periodo a produzione alta permanente volge
tuttavia progressivamente alla diminuzione e con orario continuativo (non
interrotto cio^ da alcun riposo) andrebbe pi o meno rapidamente (a
Il

quelli) raccolto in

(1)

U. P1//.ULI. Bl'0\i uofc

^..n/i/ifo,

Alino

I,

Fascicoli

di

prafolo)jin scolavi

X, XI e XII

livl

1'.

i.-n

..

/i..ll,>ilii..j

.(,/

Lnhoiiilonu di

/Vd<ii><

>.


seconda del genere e

140

del ritmo del lavoro)

a deteriorare nella qualit e

quantit.
orari di lavoro

Dati gli ordinari

oggi

si attuano nella vita


con lavoro cio antimeridiano e pomeridiano, si hanno prodotti inferiori verso le ore ultime
dell' orario del mattino e del pomeriggio e addirittura minimali negli
ultimissimi periodi del lavoro della sera, quando si abbia un orario assai
protratto. I brevi intervalli di riposo forse valgono limitatamente al
restauro delle forze dell'operaio, anche sano e robusto, ma non fanno

pratica

dell' officina, dei

(quali

campi, della

scuola),

hanno invece un indubbio valore restauaccompagnati da presa di alimento e purch


non siano eccessivamente lunghi. L'operaio che riposa 1 o 2 ore restaura
il proprio organismo e sembra anche in questo caso non perdere i benefici
effetti dello allenamento dovuto al precedente periodo di lavoro.
Queste deduzioni di ordine teorico comportano e suggeriscono congi anche da altri messe in evidenza
di cui
seguenze pratiche
non pu sfuggire la importanza. Cos ad esempio: l'orario di lavoro
non deve essere continuativo, ma inframezzato da periodi di riposo;
questi non debbono essere soverchiamente lunghi, perch il lavoratore
non perda i benefci effetti dell'allenamento precedentemente conseguito;
nei riguardi pedagogici gli orari scolastici debbono essere ordinati in
modo che le lezioni sulle materie pi difficili non siano impartite nelle
perdere l'allenamento
ratore

al lavoro;

pi lunghi

l'iposi

ultime ore della giornata scolastica e via dicendo.

Non possiamo

stabilire

con precisione quanto possano durare

suc-

cessivi periodi di mediocre, ottimo, buono, deficiente, pessimo periodo di

produzione

di

lavoro utile esterno; qui

di condizioni di lavoro, di

la curva.

tracciare

il

fattore antropologico (a

parit

ritmo e di ambiente esterno) deve dominare

Noi non possiamo, almeno sulla guida dei soli nostri studi, che
abbastanza approssimativamente, l'andamento della curva del

lavor(t, raccolta nel

campo

pratico,

presso

gli

operai manuali ed intel-

lettuali.

11

Presidente

sione sul

tema

si

congratula e ringrazia

R.R. Apre quindi la discus-

svolto.

non posso che congratularmi vivamente col


cui ha trattato e svolto il suo
interessante ai nostri giorni, come risulta da dati

Sue. Natale Bormettl: Io


prof. Pieraccini

tema

per

cosi vitale e cosi

statistici

tutti

gresso per

il

modo eminente con

noto.

(Per incidente):
di

il

modo

Come

portare sollievo e aiuto

al

io devo a tutto il Concon cui procede a cercare la via

proletariato.

appunto basandomi sulla constatazione in modo cosi


dal relatore non posso lasciare di mettere in luce una niia

Tuttavia
chiaro fatto

pure una lode pubblica

serio e interessante

io

in

osservazione che, se non altro, certamente posso dire confortata da una


lunga esperienza sopra di me stesso e sopra degli altri. Non v'ha duhiiio

che lo condizioni fisiologiche o patologiche del nostro organismo dipendono oltrech^ da Aittori d'ordine igienico e dietetico, quali la quantit
qualit del cibo, la natura dell'ambiente in cui si coni[ic il lavoro, il
carattere stesso morfologico, come notava ieri sera l'illustre prof. De (jiovanni; della costituzione di ogni individuo, dipendono dico ancora dallo
*".

stato lidia

psiche nel quale vive e compie

ganismo.
questo un

le

sue funzioni

nostro or-

il

che non pu essere infirmato da alcuno:


sua affermazione con addurre esempi di persone sia da una parte che costrette ad una vita stentata nelle pi misere
finanze culinarie, tuttavia godettero prosperit e longevit meravigliosa
io

fatto indiscutibile

potrei consoliilarlo nella

per

la felicit della

loro

tempera psichica, sia dall'altra (il che riesce


di quanto ho detto pi sopra), di persone
una vita agiatissima dal lato economico, tut-

precisamente ancora a conferma

che pur nelle comodit

di

tavia per dispiaceri che ne logorarono la psiche furono vittime di malattie

svariatissime,

ma

sopratutto riguardanti l'apparecchio

digerente e

il

si-

stema nervoso, di una morte certamente precoce. Per cui io vedend'>


in juesto Congresso trattarsi con tanto amore filantropico la soluzione
del problema riguardante le malattie del lavoro, dico che qualunque sia
la

professione di cui

si

studi l'influenza deleteria sulla salute dell'operaio

necessario
per venire ad una soluzione veramente efficace e completa
che tutti noi e a sua volta anche il potere legislativo, si abbia a tenere
t""

massimo conto nei provvedimenti che andiamo escogitando in proposito,


anche del bisogno gravissimo di curare con prevenzioni speciali il fattore
psichico della salute dell'operaio. E certo studiando questo genere di provvedimenti, tutti dovremo persuaderci della necessit di istituire le capellanie del lavoro. E se necessario un ordine del giorno, io lo formulerei
in questi termini: Considerata l'influenza che lo stato psichico ha sulle
condizioni fisiologiche, si jtropone ai voti del Congresso un provvedimento
legisiaiivo per l'istituzione di una capellania in ogni camera di lavoro.
/'io/'.

Treres: Ringrazia Pieraccini della cortese rettifica fatta nella

sua comunicazione,

di

alcuni errori incorsi

nel

trattato della fisio-

suo

patologia del lavoro nell'interpretazione dei lavori del preopinante. Rileva

ed illustra l'importanza del fatto rilevato dal dott. Pieraccini nella coin-

cidenza

di

errori. In

una

lavoro e di una quantit

fase di pi intens.:

base alle sue ricerche per, ritiene che

minima

le oscillazioni

che

di
si

notano nella produttivit durante la giornata hanno una significazione


pi normale che sostanziale perch la pro<luttivit della giornata e praticamente costante ed questa la constatazione che riduce l'industria
a resistere cosi tenacemente
ore

di lavoro.

Ai

alle

aspirazioni

fisiologi ed igienisti

pu dare l'organismo,

ma

(pianto

il

importa

per

una riduzione delle


non quanto lavoro

stabilire

lavoro fornito costa

all'organismo

142

A questo punto convergono tutte le pia recenti indaargomento; una uguale quantit di lavoro utile rappresenta un dispendio grandemente diverso per i diversi individui, bene

che

l'ha prodotto.

gini su questo

cercare in quale condizioni sotto a questo aspetto

trovino

si

lavoratori

delle' varie industrie.

Prof. Riva: In conseguenza degli studi


che, relativamente al lavoro,

impiegato

l'iposo

lavoratore

dal

crede

fatti

si

possa sostenere

debba tenere conto anche

si

riprendere intera

tempo di
normale

del

sua

la

enei'gia.

Doti. Pt'trini:
prie osservazioni

che

lieto

campo

sul

prof. Pieraccini

il

del

che hanno un altissimo valore in quanto


fisiologico

in

studio di Enrico
vista
il

ma

genere,

economico

Leone

il

stabilisce

al

lavoro

si

il

portato

le

pro-

raccogliere dati

di

non

riferiscono

lavoro

al

a proposito uno
questione dal punto di

produttivo. Cita

quale affi-ontando

che

abbia

lavoro, cercando

la

lavoro diventa penoso quando

si

inizia

sovraprodotto. Presenta una mozione per la convenzione di una con-

ferenza internazionale

di tecnici

che stabilisca

della giornata di lavoro e affronti gli

altri

il

massimo

limite

problemi

della

legale

normalizza-

zione del lavoro.


Doit. Laraschi:

Le esperienza

le

discussioni su

questa quistione

mirano a due scopi 1. a determinare le ore di riposo, 2. a limitare gli orari


Ora vorrei che il
Prof" Pieraccini accettasse un mio consiglio che nei suoi ulteriori studi
prendesse ad esaminare la produttivit del lavoro a domicilio e confrontarlo colla produttivit negli stabilimenti e in questi quando gli operai sono raccolti in massa od in piccolo numero.
Da questi studi si potrebbero cavare delle conseguenze sociali importanti e prima di tutte sul favorire pi o meno l'industria a domicilio.
della produttivit del lavoro e della fatica

Prof. Gardeiighi: Ritiene che

medico

sia quello di stabilire

lo

modi

scopo principale

di

un congresso

obbiettivi di rilevare e

fatiche mentali e fisiche, e ci specialmente

misurare

per potere indicare

le

limiti

d'orari dei vari lavori. Chiede

se il metodo delle determinazioni delle


produzione esterna del lavoro possa essere applicabile al lavoro
colle macchine dove spesso la quantit, la qualit, il sistema del lavoro
hidipendente dall'operaio.
Richiama l'attenzione del Congresso sul

curve

di

metodo estesiometrico

di studi della fatica

(cstesiometro di Giesbruch.)

Dr. Telelnj: Zur Resolution des Dr. Petrini: Die Regierung der einwerden aufgefardert noch vor und auch ohne Zustande
kommen internationaler Vereinigung, fiir ihre Gebiete eine geset/liche
zelner Staaten

Regelung der Arbeitszeit vorzunehmen, und einen Maximalarbeitstag


fest/uset/en, der sich

dem

8 Stunden

Tag moglie h

nhert.

Pii'rac'cini : Riiigi-azia

/*/v>/.

molti oratori, in particolare

profes-

Risponde alle varie questioni sollevale da essi; si


MlToriiia sulla convenienza di chiedere una riijuzione deirorario di lavoro,
si
pu, n si deve stahilire un orario unico
la riconosce che non
per tutte le diverse lavorazioni, ma sibljene riportarli alla dannosit di
Riva

>ri

e Treves.

per avere un orarii) pi

rjiieste

viinno bene

come

dobbiamo accettare quella

Di'.

di

nonnfili'

Risponde

dott.

al

l*ersonalmente favorevole
gliere

ore di lavoro

otto

ma come

formula generale

La

lururn.

qualifica

nonanli'

condiziuni intrinseche di ogni singola lavorazione.

le

I^<'tr'.iii:

Le

protratto.

di lavoro,

del Pelrini e concludere per la determinazion^

della richiesta (lolla f/iur/iutu

imprende anche

meno

<

massimo

orario

al

Teleky

e al dott. Pieraccini.

termine medio delle otto ore e acco-

l'emendamento Pieraccini, ha

una formula

preferito

pi generale

rendere pi accetta la risoluzione al Congresso. Ritiene per che la


necessit di una conferenza internazionale si imponga e che erri il
l'cr

Teleky quando

'lolt.

ritiene

che

si

possa risolvere

problema con leggi

il

l'Uramente nazionali.

Ilahn: Gegen eine Festsetzung

y*/o/.

allgenieinen

einei-

Maximal-

durch den Congress mchte ich mich energisch aussprechen:


k'innen fiir eino AbkTirzung der Arbeitszeit fiir Frauen uid Kinder

beitszeit

ir

fr diese

gefhriichen Industrieen,

inlreten, ferner Air alle

auch eine

Maximalarbeitszeit festsetzen: eine allgemeine Maximalsarbeitszeit knnen

wir nicht wissenschafilich begrnden.


L)<At.

Cortona:

normale

iornata
lotti
-!i

Si associa alla

di

ma

lavoro,

conto

che

vorrebbe

onde questi, presi dal punto


la

Petrini elio

che

intanto

il

Con-

stabilisca
si

la

rendessero

J)olt. Telekjj:

Wenn

wirauch

per

nicht wissenschafllich sagen knnen, wie

um

knnen wir dodi sagen, dass


ist;

di vista utilitario, iniziino

riduzione dell'orario.

lange die Arbeitszeit sein muss

mgo

dott.

Internazionale

degli studi degli scienziati, riferentesi al lavoro utile degli operai,

industriali,

|iroprio

>

proposta del

per una Conferenza

i-esso faccia voti

(lan sie

aufsetzlichem

sie

nicht gesundheitsschdlich zu sein,

beute

vieien Berufszweigen zu

in

Wege, durch

ines Maximalarbeitstages verringert

werden

gi*-;.M/!iclu'

l\'si!.'i:unL;

soli.

Meiner .Meiniing nach ist zunchst eine gesei/.liche iicgi-lung in


ii-den einzelnen Lande anzustreben, auf die sptor eino iniornationalo
Uegelung folgen soli.
/Vo/".

Trccen: l!!sistono relazioni

ipra diverse industrie,


i-^ulta

che una riduzione

industriale. Vista

accogliere solo
1

specie

nazione

1'

di

le

funzionari

t>

di industriali

donde
dannosa al bilancio
testimonianze, mentre si pu

evolute,

e in diversi paesi,

lavoro non tornata

iini>ortanza di

fpieste

come estrinsecazione

delle otto ore,

ufficiali di

pi

avrebbe

di

|)er

un'aspirazione

probabilmente

generale

l'affer-

effetto pi

pratico

144

affermare quanto sta nella convinzione di noi tutti, che convenga sfaogni richiesta di
tare la prevenzione generalmente dominante contro
dell' industria.
interesse
all'
diminuzione di lavoro, come fatalmente dannoso

Backlund: In Schweden haben wir seit funf Jahre ein gesetz


o-eo-en Gewerbegefalhr. Die Gesetz enthlt auch Bestimmungen der Arbeitszeit, Kindlicher arbeiter zwischen 12-18 jahre. Wir sind mit diesem
Gesetz sehr zufrieden. Dagegen glaube ich dass von vielen Ursachen
o-esetzlichen Bestimmungen einer Maximalarbeitszeit erwachsener Arbeiter sind ali zu schwer zu urteilen und will ich gegen aussprechen
fur solche internationalen Bestimmungen abstimmen.
Doti.

Prof. Rovirjki: Combatte l'opinione che non vi siano dati scientifici


per stabilire i hmiti del lavoro, lo stesso prof. Hahn ha riconosciuto che
di limitare il numero delle ore di
la Germania ha creduto dovere
lavoro delle donne e dei fanciulli, e d'altra parte la scienza ci ha dimostrato che per l'eccesso di lavoro si

accumulano

dei prodotti

che

tossici

riescono di danno ai lavoratori ed all'oper^a che essi compiono; quindi


una limitaeo-li crede che il Congresso deve pronunziarsi nel senso di
zione delle ore di lavoro negli adulti.
Dott. Petrilli: respinge l'accusa di antiscientifica fatta alla sua proposta. Insiste sulla necessit di provvedimenti internazionali.

Prof. Pieraceim: Dobbiamo portarsi a considerazioni sempre pi


ricordiamo gli studi del Niceforo. Questi confermando ricerche prelate
cedenti, pi ampiamente dimostrava che le classi povere sono inferiori
;

fisicamente, intellettualmente e
fattori

di

queste

inferiorit

moralmente

di

classe

gravosi del lavoro quotidiano; dunque

si

classi

alle

sono da

agiate.

ricercarsi

Uno

negli

voti per la riduzione

di

dei

orari

questi

orari di lavoro.

Dott. Allevi:

Sostiene

non

potersi votare

l'ordine

del

giorno

del

dott. Zenoni, perch il medico non pu assolutamente stabilire a priori


se un operaio possa o meno avere la dovuta resistenza organica ad un
mestiere piuttosto che ad un altro e poi perch nella nostra societ, data
la sua speciale organizzazione, non esiste la libert della scelta professionale. Nella pratica, perci, l'ordine del giorno Zenoni si convertirebbe

iu

una

irrisione

vera e propria.

Prof. Crisa/ulli: Crede che a diminuire gli spostati-sociali e nell'interesse della salute psico-fisica del lavoratore e dei suoi discendenti, il
medico debba intervenire col suo autorevole parere, sulla attitudine o

meno

di

un individuo a compiere un determinato mestiere.

Prof. Bernabei: Applaude all'intenzionalit scientifica dell'ordine del


giorno Zenoni, ma non lo trova pratico, attuabile: ([uindi per queste
ragioni, che a un malanno se ne possa sostituire un altro, non voter
quell'ordine del giorno.

J5

Mo-

l^rcsidento legge l'ordiiu! dol giorno prosonlalo dai professori

Il

injzzi,

Fieraccini, Treves, dolt. Petrilli:

Il Con/jresso udita la ralaziuiu del prof.

apprezzurulo

Pii'raccini,

iH iniportanii risultali fa coti die, fermo restando la limitazione delle ore


'li laroro per domo; e fanciulli,
l'na conferenza interiutzionab; studi e proponga per

(jli adulti maschi


massimi di tempo di lavoro fisio(of/ico per le diverse industrie e
'lienizioni industriali, indicando anche le eventuali necessarie interruzioni.
Frattanto fa voto che le autorit tutorie insistano per quelle riduzioni

limiti

dimostrate necessarie e dalla Jisioloi/ia e dall'economia

Ila

L'ordine dol giorno approvato a maggioranza.


Il

Presidente d

(juindi la

parola al

pruf.

/i'.

drisafnlU

di

Frenastenia e Delinquenza in
ordinamenti del lavoro.
Fattore essenziale

di

civilt e di

rapporto a taluni

benessere

il

lavoro costituisce

principale coefficiente della coscienza individuale e collettiva e dei


plessi od elevati sentimenti sociali e morali:
le

Como

tema:

-m1

proprie attitudini e vigorie

trae

Ma
mano

l'adoperare acconciamente

seco ogni probabilit

servazione fisica e mentale da parte

di

il

com-

di

buona con-

ogni individuo.

dal lavoro scaturiscono anche alcuni inconvenienti che lo trasfor-

malanni su intere classi di lavoratori. V, per il modo


con cui desso va a compiersi che ci avviene, ed appunto per ci che
certi ordinamenti di lavoro richiamano di continuo l'attenzione di scienin miserie e

e del legislatore.

ziati

Tra

tra cui
da insigni autori
ancora il Ramazzini
si comprendono serie interminate di mali e deformit riflettenti la vita degli
operai nelle industrie insalubri, in ambienti e cundiziemi morbigene, in
climi malsani, in eccessivi affaticamenti e cosi via. Allora appariscono
fenomeni anormali non soltanto a carico dei lavoratori, sibbene anche nei
loro discendenti si manifestano gravi caratteri: la qual cosa accentua il
valore fondamentale della considerazione in cui merita d'esser tenuta la
il

malattie professionali,

le

Devoto,

il

Pieraccini,

il

illustrate

Giglioii e pria

irganizzaziono del lavoro.

(iuanloremo a preferenza oggi le due pi comuni figure di tristezze


in (|uanto possano avere
la delinquenza e la frenastenia
legami col lavoro organizzato in maniera non confacente all'indole dei
tempi, e alla resistenza media delle singole categorie di lavoratori.
Molti delinquonii alla fin fine vanno riconosciuti per degenerati iri-

sociali

il ravvicinamento tra le due classi d'indivogliamo discorrere pu esser tale che, alla disamina di
un atto anormale, non sempre si riesce a stabilire, sen/a difficolt, in

j;inuri,

vidui

sopiatutto frenastenici;

su cui

10

146

quanto provenga da natura frenastenica o a preferenza criminale. Anche


riguardo alla etiologia e patogenesi delle due forme in discorso occorrono
di sovente argomentazioni speciali perch sia stabilita la differenziazione.
Gran numero di deficienti originari proviene da madri rovinate sin

da fanciulle da un lavoro oltre che precoce, faticoso ed insalubre, torturate dal lavoro stesso durante i periodi della gestazione. Le affezioni nella
donna incinta che si riverberano tristemente sul prodotto del concepimento,

gli incidenti

del parto,

le

malattie

dei

primi anni di

vita,

ecc.,

a verificarsi, e con maggior gravit, in talune


ormai sono riconosciuti, in buona parte dei casi,

sono avvenimenti

facili

classi lavoratrici;

ed

gli arresti o la mancanza di


cause dirette ed essenziali di frenastenia
sviluppo mentale sono, in buona parte almeno, riferibili a tali cause, pi
:

che a solo effetto di aberrazioni del germe, come vorrebbesi da taluni,


dovute per via ereditaria a lento accumulo di azioni morbose esercitatesi
nei progenitori.
L'etiologia della frenastenia, cosi connessa alle condizioni di ambiente

natura prevalentemente sociale; come le


che fan capo in principal modo a fattori
mesologici. Le radici dell'albero del delitto sono di natura essenzialmente
sociale; scrive Achille Loria nel suo bel libro
evoluzione di Cesare

di vita,

verrebbe ad essere

varie forme

di

di

delinquenza

Lombroso allorch commenta l'opera

del

grande

scienziato.

che la tonalit di esistenza del bambino


danno perfino dalla trascuranza materna,
cui esso va incontro sin dai primi giorni della sua esistenza. Trascuranza
tutt^altro che spontanea; perch incalzata a non protrarre i digiuni la
madre ritorna, con colposa sollecitudine, all'industria allora quando

Cominciamo

col ricordare

e la sua evoluzione traggono

dovrebbe ancora reintegrarsi del tutto dalle fatiche del parto, e porgere
le necessarie cure al neonato. I tristi effetti dell'abbandono materno non
sono da meno anche quando

la prole

venendo su negli anni resta

in

bala di se stessa.

far tesoro di alcune

quenti non

si

interessanti pagine del Marro, molti delinavrebbero se loro non mancassero nella fanciullezza cure

famigliari, la tutela dei genitori; se giovanetti


alle mille insidie:

concetto

che

non rimanessero

corrisponde a quanto

opina

in balia

Giovanni

Cesco (v. Antinomie psicologiche ecc., 1906) il quale, dopo aver detto
che nella grande maggioranza dei bambini predomina Tinclinazione verso

meno sono egualmente sviluppate le due tendenze antabene ed al male, reputa necessario che la loro evoluzione
mentale abbia ad essere continuamente sorvegliata e modificata.
In una statistica di criminali minorenni il Marro avrebbe visto buon
numero di soggetti cui fece difetto la guida famigliare. Egli trattando
quindi le cause sociali della delinquenza accenna al fattore costituito dal
nessun buono indirizzo in cui tante giovani vite si trovano sia per aver
il

vizio o per lo

gonistiche

perduto

al

genitori, sia per la loro separazione, ecc.


Audio quando
rono

tulio

entrami!

giorno

il

crescono in uno stalo

momenti

genitori por

ragioni di mestiere

dalla famiglia,

figli,

abbandono morale,

di

franchigia

di

lontano

1-47

ben

ld

ottenendo

necessari

sopravvento

il

serenit

toglie

esempi

infondere quei principi morali e buoni


(ho

tanto conlribuisconu a formarne

Da

nei

<

buona

la

all'of-

elementi

possano

genitori

affettivit

di

carattero

il

compiuto

energia:

famigliare
riuscita.

alcuni dati da noi raccohi in varie delle cosi dette case di corre-

zione per minorenni ed anche

giovani

molli

dei

tutela

da parte

ivi

del

nuovi processi

lavoro che

penitenziario

si

che

risulla

collegano allo sviluppo della industria,

all'agglomei'arsi

tecnici,

alle

negli opifici,

qualche

in

custoditi fece difetto, sin dalla inlnzia, la saggia

dei genitori.

Le malattie
ai

ed

nell'animo delle giovani esistenze,

perchf"',

che

raro

genitori possano dedicarsi con efficacia alla loro

cilucazione, essendo che la stanchezza pel lavoro febbrile


licina,

trascor-

salvo casi speciali,

plaghe malariche,

alla

moltitudini di lavoratori

di

trascuranza

cui giacciono

in

predispongono gli organismi dei lavoratori


stessi a stadi pi o meno protratti di esaurimento, con morbosa addililtura ipersensibilit generale e manifestazioni episodiche di irritabilit

intere regioni agricole, ecc.,

del carattere e di ostilit degli atteggiamenti, e di facili emozionabilit;

ed anciie, a trasmettere poco di buono e

di valido a carico dei discendenti.


meglio intenderci sui fenomeni delinquenza e frenastenia, in
quanto possano avere attinenza con
tanti risultamenti negativi del
lavoro, bisogner pur tenere presente che l'esistenza materiale e morab^

di

molli individui rattristata

severamente dalla

verificarsi intorno alla distribuzione del

d'individui lavora troppo, ad altro

non dato

Da

di

lavoro:

che suol

spererjiLazione

per

cui

se

una parte

buon numero, egualmente volonteroso,

trovare regolare occupazione.

questi estremi tanto opi^osti

il

rappre-

risultato definitivo suole

sentarsi poco favorevolmente verso la ^ilin.

f^i.'i

ha

-An

meiifn''^ d

bisogno del proprio lavoro per vivere.

Come
le

forze e

anche esso

forzato, per l'impossillilu di

l'ozio
i

sentimenti, cosi
alla

malora

la

noto che l'impiego

un

lavoro

Uuvar lavoro, ammiseiisce


mal garantito porta

eccessivo,

personalit psico-somatica di ogni operaio.


di

un

orari() pi

meno

protratto,

di

una

sostanza, o di uno strumento piuttosto di un altro, ha grande influenza

sull'organismo

sempre matura,

lavoratori: influenza tanto maggiore poi se si tien


mercede cui tanti di essi son fatti segno, alla et non
alla non sufficiente robustezza originaria di molti altri

dei

dietro alla esigua

al sesso, ecc., ecc.

Molti operai e molti imprenditori credono di far bene


e soddisfare nello stesso

tempo

le

esigenze

della

industria

loro interessi
e

dei con-

148

sumatori, attenendosi al sistema della lavorazione a cottimo.


volentieri s'ingaggia siffattamente,

qualche centesimo

nella lusinga di

paga che riceverebbe

pi della

in

vuoi

orario di giornata, vuoi anche per sottrarsi, in parte, a

spesso

rigida da esercitare

si

Merita

di

esser preferito

su
il

di lai

L'operaio

raggranellare

se lavorasse ad
una sorveglianza

azione depressiva ed avvilente.

metodo che consente

la

partecipazione

mediante l'aggiunta di
un elemento eventuale allo stipendio fisso. Cos si migliorano al certo
dell'operaio durante e fuori il lavoro; sconle condizioni di esistenza
giurandosi in pari tempo che esso, affaticato e mal nutrito, abbia ad
acquisire pi facilmente la predisposizione ad una qualsiasi malattia
professionale; ed inoltre si giova all'industria perch il capitale ed il
lavoro sono vincolati da comune interesse, e perch l'impiego delle attivit dell'operaio sano e volonteroso pi proficuo.
Col lavoro a cottimo pi che altro il capitale a garentirsi: che si
assicura una produzione tanto maggiore quanto minore il costo della
mano d'opera: un sistema intensivo di lavorazione cui per si accompagnano interruzioni nel corso del lavoro di ciascun individuo per esaurimento delle forze del medesimo, ed episodiche disoccupazioni collettive
di determinati gruppi operai: le crisi per sovrabbondanza di produzione.
Da siffatto strappo alla fisiologia umana e alle leggi economiche,
spiegabile come scatui'iscano sintomi tutt'altro che rassicuranti, tra cui
le manifestazioni criminose a danno dell'altrui sostanza e le schiere di
deboli e di affranti per miseria e per avvilimento di ozio forzato, che
ben si prestano a costituire il substrato di convulsioni operaie non solo
ma anche di ereditariet neurotica, di prole cachettica cui non sorrider
dell'operaio ai profitti dell'impresa capitalistica,

mai un regolare sviluppo psico-somatico.

Ben

sono anche le conseguenze del lavoro notturno. Col


quotidianamente alla vita civile e sociale del giorno per il

tristi

rinunciare

lavoro di notte, l'operaio circoscrive di molto

suo essere e defeda

il

le

sue

suo campo visivo va restringendosi e la


coscienza s'impicciolisce: non tardano a comparire alterazioni di carattere e di temperamento, l'intelligenza diviene torpida e cosi pure la
naturali attitudini e vigorie.

Il

tonalit affettivo-sentimentale

va

in

atrofia e

assurgono invece

le pi.

gravi modificazioni del metabolismo generale.

Astrazion

possono

essere

facendo
sospesi

di

quei servizi pubblici

nelle

glianze ecc.) nei quali casi gli

mento

sufficientemente

disimpegnati

di notte

ore

impiegati

riparatore,

che assolutamente

non

notturne (telegrafia, ferrovie, sorve-

dovrebbero godere di trattache tuttora vanno

in altri mestieri

potr essere sostituito,

e con vantaggio,

il

lavoro

Lo che s'impone anche pel fatto che il dormire nelle ore del
giorno non sempre ristora alla stessa guisa del sonno che si svolge la notte.

diurno.


In

mio studio su

iiM

149

militari (v. Gaz.

gli ainliionti

Med. Lombanla

VJiy.i)

potei affermare che l'organismo nervoso delle giovani guardie di finanza

non resta iniifferento


labili,

per

donne

che rattristano tutta

anno sar

loro vietato

5 di

l'art.

sonno notturno.

fronte alla continua perdita del

di

Vi fanciulli e alle

di

notturno produc^ danni incalco-

lavoro

il

la loro

esistenza

per questo torse fra qualche

soffermarsi la notto negli stahilimonti

una recente legge

ri,

sul lavoro.
*

li

lavoro delle

miniere

uno dei

essere

suole

essenziali di

fattori

deformazione fisica, di rachitismo ereditario e di quanto di misero possa


riscontrarsi su organizzazioni mentali difettose.

La

deficienza intellettiva,

morale degli addetti alle miniere sono basi costanti dei loro noi
infrt'quenti atti criminosi, l un lavoro nondimeno inevitabile, questo delle
l'idiozia

miniere, cui fanno capo

gresso; e per

in

molte

esigenze

delle

pro-

inerenti all'attuale

ogni caso duvrebbonsi per esso reclutare

soggetti

fisi-

camente meglio idonei, mitigando ai giovanetti le gravose incombenza' al


cui disimpegno per intanto essi sono obbligati.
Sono molte le vite umane che eseguendo improbe fatiche nell'interno
delle miniere, e con insufficiente compenso, infrangono la loro fibra
e si lasciano inficiare da letale contagio. Sciami di tenere esistenze,
costrette dal liisogno al lavoro delle soffare p. es., vi patiscono la fame
e la miseria intisichendo moralmente e fisicamente, e pagano un grosso
tributo alle carceri ovvero a diversi altri serbatoi di detrito sociale. <jli
addetti alle miniere vanno incontro, a prescindere dalle intossicazioni
prodotte da gli speciali ambienti, a un continuo surmenaye.

uno

stato

d'intossicazione

affaticato suol cadere;

tamente anormale

si

sintomi

lavoratore

molto

denunziano una condizione

siffat-

questo

che

in

cui ogni

rendono appariscenti a chicchessia sopra

tutto nelle

ultime ore del giorno di lavoro. Si noti che la stanchezza muscolare finisce
col

produrre stanchezza cerebrale

per

e ci a prescindere

fatto

seguito,

dal

braccio dedicano al mestiere oltre

ugualmente. Stirnicnayi' insomma cui

le

ragioni

accenneremo

in

gli

operai del

lo

affaticano

muscoli,
si

cui

che ormai anche


il

cervello

accompagna molto spesso esagerata

eccitabilit nervosa, impressionabilit, tristezza, angolosit di carattere, ecc.;

ad impulsivit, ad alti
che con facilit assumono il colorito di atteggiamenti criminosi: in guisa tale che il perito medico-legale pu magari sentirsi in
diritto di invocare l'attenuante della concansa.

coefficienti bastevoli a far trascendere l'individuo


irriflessivi

D'altra parte poi l'affaticamento costituisce uno dei frequenti motivi


di

trasmissione ereditaria delle stimmati della fiacchezza e della incom-

postezza: altra sorgente quindi d'individui predisposti ad arenare nel


corso del loro sviluiqio, sia restando inerti, sia trascendendo ad atti pre-


valentemente

istintivi,

sempre

150

inconsulti,

anche

se,

giuridicamente, non

criminosi.

La mancanza

un rapporto

di

l'uomo

sonalit:

son

psichici

diretto tra la fatica e la vigoria ed

dell'individuo provoca

potere di reintegrazione

affaticato

sempre inferiore a se

resi fiacchi e tali

permangono

il

abbassamento della perstesso,

suoi poteri

non sopravvenga

finch

la

reintegrazione del metabolismo organico.


Nell'odierno inasprimento della concorrenza vitale l'organismo

paga

suo tributo alla fatica: e per ci bisogna curare, con doverosa previggenza, che questi non rechi danni irrimediabili alla esistenza
facilmente

il

La maggior propensione al dolore


leggono sul volto dell'uomo affaticato.

dei lavoratola del braccio e del pensiero.


le

alterazioni del tono affettivo

cos pure l'obnubilamento della coscienza e dei poteri critici e discri-

minativi che esagera

le

si

preoccupazioni nell'animo del soggetto, e

tiranneggiare da paure ingiustificate,


ogni sorta e

lo

sospinge infine alle

da

lo lascia

rimorsi infondati, da dubbi di

ostilit

Su molti casi la intossicazione da affaticamento agisce maggiormente


su gli alti che va a compiere il lavoratore e sui caratteri che consegue
la prole, pel subentrare degli alcoolici, ai quali ricorre buona parte di
quei lavoratori che molto stanchi e costretti a procedere oltre,

bene rianimare
Le conseguenze allora sono pi

nella lusinga

di

di intossicazione,

le

serie,

cio l'endogena

si

cullano

esauste forze con bevande spiritose.

giacch

da lavoro

si

opera un duplice stato


da alcool od

e l'esogena

altroch di eccitante.

Grave circostanza che suole accompagnare l'affaticamento dell'operaio


non di raro esso costretto per mancanza

la scarsa alimentazione cui


di

mezzi; e dal complesso

deriva

il

di

tanti

fattori,

nella

ipotesi

meno grave,

precoce invecchiamento dell'individuo, la senilit precoce.

meglio fissare

il

concetto che Io affaticamento

turbamento

cerebrale

possa

mentale nei giovanetti, e di azioni criminose negli adulti, ricordiamo che nel cervello sono
differenziate e disseminate sulle varie zone le speciali funzioni, che stanno
a fondamento della vita psichica e psico-motrice dell'individuo. Ogni zona
esser causa

del

di

e di arresto di sviluppo

mantello dei due emisferi ha attitudini proprie che non possono es-

sere sostituite da altre zone o territorii; esiste quindi un centro per l'udito,
altro per la parola parlata, ecc. Lavorando a lungo
con uno solo di tali centri, desso si affatica, molto pi facilmente di
quanto non accadrebbe ove la funzione fosse alternati tra le diverse

altro per la vista,

aree

corticali.

Ecco dunque un

altro fattore di affaticamento costituito dalla

mono-

Ionia del lavoro ininterrotto, a lunghi periodi.

Monotonia

la

quale determina distuibi locali nuocendo alla euritmia

delle attivit dell'individuo e


Il

lavoro muscolare

provocando fenomeni non sempre riparabili.


sul sistema nervoso, che si giova di

influisce

o trae

tisso
lei

nocumento a secondo

lavoro stesso;

loni del cei'vello.

imlividuo che

si

della natura e del modo di svolgersi


muscolare modifica profondamente le condiLa grande stanchezza, lo spussanjeiiio cui colto
esposto a grandi strapazzi non sono intesi pi come
la fatica

l'espressione dell'esaurimento derivato dal lavoro, sibbene quale espres-

sione di anomalie del

che determinano le auto-intossicazioni.


anemico il cervello dei piccioni viaggiatori che
ivevano compiuto pi di 500 km., ed il cervello delle quaglie che, provenienti dal litorale africano, cadevano stanche sulle nostre spiagge.
In un nostro studio, sul citoplasma delle cellule elettriche delle torp(Mlini, pot(^ stabilirsi una certa correlazione tra l'ataticamento subito
II

Mosso vide

ricambio,

pallido,

ilall'animale e le condizioni isto-chimiche dell'elemento nervoso.

Lo strapazzo
ili

due

intellettuale coi suoi

lavoro e di eccitazione,

iisufficienza

di

fondamentali (eccesso

fattori

ripo=o

e di riparazione)

largo contributo alla patogenesi delle malattie nervose professionali.

L'eccesso di lavoro circonda l'elemento cellulare nervoso di notevoli

accentuando i fenomeni autoscadimento funzionale e insufficiente reintegrazione delle


-'Mule nervose: delle quali in tal guisa tutto il metabolismo viene ad
ssere alterato, con quali conseguenze per la funzionalit complessiva

i|uantit

di

tossici e

con

prudolli di desintegrazione,

essi

iell'organismo nervoso facile presumere, tenendo conto supratuttu che


la

sostanza grigia dei centri nervosi

ambio materiale molto attivo

hanno

allo

Luciani

strapazzo cerebrale, per

.\ello

stato

fisiologico x

ha un

ri-

d.

veleni autoctoni del lavoro psi-

soli

fenomeni della fatica analoghi a quelli che


producono nei muscoli, o col ripetersi di tali fenomeni si perviene alla
irma cronica d'intossicazione, ben delineata clinicamente da stati prosi

iiico.
I

nel cervello

depressivi, nevrastenici, ecc.

tratti

l*er

lavoratori cerebrali

gli orari

lunghi non sempre riescono in-

nocui; anche gli orari serali per la scuola degli operai possono non dare
inte
<

giorno

il

Igni

li

insegnante

poi

iiiche per l'impiego di

oltre

un

che per

dell'allievo !ion

si

il

un

pel

altro,

coefficiente pi

modo

didattico ed

non dovrebbe mai

importante perch^

la

alfalichi troppo.

Griesbch, Htirgenstein,

bambini

l'orario,

libro piuttosto di

iimcnticare che egli rappresenta

mente

sempre che il lavor-o muscolare da essi compiuto duabbia afValicaii, provocando dispersione di energia nervosa.

desiderabili,

isiiltati

Vitali,

Belici stiuiiando la

stanchezza men-

che la sola prima ora di lezione 6


proficua: e mentre la scuola antimeridiana non produce notevole stanhezza, nel pomeriggio porta esauriment> anche un lavoro breve
lo che
una delle prove che l(M>sigenze dell' insegnamento odierno superano molto

tale dei

nelle scuole, trovano

con danno dei medesimi. Tutti gli


concordano nell'aiTermare che il lavoro intellettuale precoce e
causa di esaurimento cerebrale, provoca arresto di sviluppo psi-

'OSSO la validit psichici degli allievi,


itori ()oi

izato


chico,

quando

Cosi pure

non

od altro che

di

analogo.

dei centri nervosi superiori esaurisce quel-

buona parte

l'energia di cui dovrebbe in

nismo, contribuisce a

meningite tubercolare,

lavorio intenso

il

152

diminuire

poteri

profittare lo sviluppo dell'orga-

ad alterare

nutrizione,

di

ricambio generale, ecc. (Mosso, Binet, Rivers

il

ecc.).

dunque di ben gravi conche avvenga sull'adulto o sul fanciullo, sul lavoratore del
braccio o del pensiero, e tutto ci anche indipendentemente dal fatto
che un tale surmenage possa essere agevolato dall'incontro di lavoratori
che, per la loro particolare costituzione, esauriscano sollecitamente ogni
L'affaticamento, l'intossicazione a labore

seguenze

sia

energia, ed anche nelle migliori condizioni di esistenza, non dispongano

che

potere reintegrativo.

di lento

*
* *

Le conseguenze che il lavoro reca alla salute della donna gestante


sono assai gravi, e anche il prodotto del concepimento ne soffre. Quando
sar impedito sul serio alle donne di danneggiare col lavoro (spontaneo
o imposto) la vita dei nascituri, dando cos alla luce individui malaticci
e deficienti,

Non

si

sar reso un buon servizio alla vita infantile ed alla societ.

soltanto

il

che la donna incinta incontra


anche il fatto che essa subisce
alcune intossicazioni professionali, con danno

facile affaticamento

nel lavoro che deve essere rilevato, sibbene

maggiormente

l'influenza di

incalcolabile del nascituro.

maggior gravezza

mercurio, arsenico,

.ecc.),

ristiche sul feto, fan

che impediscono che molte gravidanze giungano

a termine.

Un'interessante

blicata

1904,

nel

sulle

(sia da piombo che da


con stimmati quasi caratte-

poi tali intossicazioni


oltre allo scolpirsi

inchiesta

donne

dell'Ufficio del Lavoro

impiegate nelle

industrie

>>

pub-

minerarie

chimiche, dimostra che persino la loro fecondit va alla malora: su ogni


mille operaie-anno in et feconda

popolazione italiana

si

ebbero 45

femminile annualmente

si

parli,

mentre per

hanno

circa

l'intera

140

parti

per mille.

Numerosi sono

bambini che, pur essendo nati a termine,


per l'allattamento che ricevono sia dalla
madre o dalla nutrice operaia, e si sviluppano male tanto dal lato fisico
che dal lato mentale. Lo che dimostra che alcuni lavori, quelli degli
stabilimenti industriali a preferenza, riescono tutt' altro che innocui alla

subiscono un

serio

poi

quei

regresso

funzione dell'allattamento:
effetti

dell'affaticamento,

nella secrezione

non che

lattea

nocive servite all'industria, e cio piombo, arsenico,


siasi

si

riverserebbero

gli

diversi principi tossici delle sostanze


ecc.,

modo riescono a penetrare anche nell'organismo


La secrezione lattea siffattamente alterata, inficia

che in qual-

delle operaie.
i

vari

organi del

l:<

suo tessuto nervoso in guisa da esportarl'


il
ovvero a non fargli raggiungere uno sviluppo
sufficiente, a che l'individuo possa dirsi mentalmente evoluto in conformit alla media dei suoi coofanci della stessa gradazione sociale.

bambino ed a preferenza
morbi

dei

rimarchevoli,

professionali

intossicazioni

Delle

sono

talune

rappresentate

dalle

lentameute e subdolamente
e costituiscono una nuova diatesi; le cui consegunze si riversano sinistramente dal padre sul figlio, rimarcandosi in questo lo impronte di una
alterazione di sviluppo o di una deficiente organizzazione del cervell<j.

forme croniche, che

Per l'intossicazione

mancano

si

svolgono por

lo

pi

organi e tessuti possono esser

tutti gli

ma

lesi,

non

ciascuna sostanza tossica industriale;


a volte, per esempio, un sistema ghiandolare che ammala, ovvero il
midollo, od il cervello a seconda dei casi, od infine nella desintegrazione generale del corpo che resta coinvolta la sfera psichica.
L' intossicazione per [)ioml)0, che assai diffuso nelle industrie, produce
lesioni di predilezione di

le

fenomeni morbosi di origine cerebrale e midollare: fra


pi
quelli che maggiormente s'adoperano sono

piombo

gli ossidi

(minio-protossido

la

galena-solfuro

di

piombo

di

di

composti del
e cio

Pb., biacca-carbonato di Pb., ecc.):

anche

Pb. provoca affezioni saturnine:

su mille lavoratori

nel Saxe, l'IIirt trov 80() affezioni saturnine, tra cui parecchi

dominano fenomeni

casi della cosi detta encefalopatia saturnina, in cui

nervosi irritativi acuti


riflettenti

venefci,

insonnia, allucinazioni, tremori, ecc.

quadro sintmatico indicato da alcuni

il

col

nome

ed
di

altri

pseudo-

paralisi saturnina.
I

fatti

cerebrali sono interpelrati in vario

o a disturbi

circolatori

per

l'azione

modo

e cio sono attribuiti

vaso spasmodica del piombo; o a

uremia, colemia,

ecc., dipendenti da insufficienza dei reni, del fegato, ecc.,


sopravvenute a causa del piombo; od infine all'azione dirotta di questo

sullo cellule cerebrali.

Da

essi
I.a

individui siflattamente malmenati, in conseguenza del lavoro da


giornalmente compiuto, non c'i"" da asfiettare estrinsecazioni normali.
prole a sua volta si addimostra difettosa, insufficiente, od anche quando

l'intossicazione colpisce solo


f".

uno

dei genitori, la percentuale degli aborti

gravo, e cosi quella dei parti prematuri, dei morti nei primi

infanzia,

ed

infine

dei

prodotti

non

bene

evoluti;

anni

di

nature degenerate,

imbecilleschc o altrimenti frenasteniche o nevrotiche, fattori di passivit


sociale.

L'intossicazione professionale da

mercurio

sulla gravidanza e sulla prole; per cui

ad una figliolanza

di deboli

si

od infermicci,

ciente evoluzione psico-somatica.

si

ripercuote anch'ossa

hanno aborti e si va incontro


non atti a raggiungere suffi-


Grave

riesce a sua volta

saggio attraverso

il

154

l'intossicazione

per

arsenico,

il

cui pas-

ben conosciuto ed capace


interrompere bruscamente la gravidanza.

circolo placentare

oltre

che d'inficiare il feto di


Per la ghiandola mammaria l'arsenico passa nella secrezione lattea,
alterandola in guisa da rendere cachettici i bambini che di quel latte

sono

nutriti.

Nell'intossicazione industriale per arsenico


lesioni

La

non mancano neppure

le

del sistema nervoso dell'adulto.


solforosi professionale cui

vanno incontro

solfatari,

le

operaie

che accudiscono alla imbiancatura delle paglie, ecc., provoca anch'essa


dannose conseguenze su gli operai e sulla loro prole, la quale suol rimanere ai gradini pi bassi della validit mentale. Riguardo ai lavoratori del solfo nelle miniere, la miseria intellettiva e morale riflette anche
il loro stato
economico poverissimo ed ambo le circostanze coadiuvano
potentemente l'azione degli altri fattori locali di attossicamento.
Che dire poi del cuprismo; e dell'intossicazione industriale per benzina, petrolio, anilina, solfuro di carbonio, ecc.

ecc.;

dell'alcoolismo

tabagismo professionale; della malaria e pellagra non che della siflide,


professionale anch'essa in certi casi (nutrici, insuffatori di vetro, ecc.);
e di tutte le intossicazioni in generale alle quali, per ragioni di mestiere,
stanno di continuo esposte numerose schiere di lavoratori ?

Da

tutto ci

fessionale^ risulta
lievi

che siamo andati esponendo circa la intossicazione proil convincimento che il lavoro suole anche recare non

passivit al bilancio sociale,

allorch

l'operaio

non sa o non pu

presentarvisi sufficientemente protetto.

La

a sua volta aggravata dalla mancanza

ereditariet professionale

dei conforti necessari

ad accrescere

la resistenza individuale di fronte al-

che offre il lavoro medesimo; pi che nel senso di una tara specifica essa devesi intendere come una labe generica ossia di trasmissione
di debolezza, di insufficienza; fattori bastevoli pi che mai a fare intendere
il meccanismo completo di produzione di vari stadi di arresto odi mancata evoluzione mentale.
I figli nacquero e nasceranno chi sa per quanto
tempo ancora pel
l'insidie

destarsi di un istinto erotico pi che per


superiori, che

a non

staccarci dal

riodi di inerzia, o estenuanti e

La stanchezza

il

risuono di sentimenti morali

tema che stiamo trattando

non sane fatiche molto spesso

forzati pe-

infralliscono.

quasi mai del tutto riparata e l'azione costante, insi-

diosa, degli infidi vapori della atmosfera febbrile

delle officine,

rendono

sognante tanta parte degli oscuri pionieri del progresso.


E come si turbano
riflessi superficiali e profondi dei loro organismi
e si ottundono certe sensibilit per l'acuirsi di altre, cosi suole restare

illusa e quasi

falsata

anche

la cenestesi

ed in guisa tale da far sempre

vagliare all'affranto lavoratore


giunta.

il

meno bene

signicato reale della prostrazione rag-

Lo
ause

adunque

studio

pi

nei

fin

i:,-)

mirando a scrutarne

delle malaltif dol lavoro

nascosti

naturali

anditi

ospedali e prigioni, da campi e scuole

ed

<?

trae alinento

sociali,

dalle

officine,

le

da

miniere e dal

mare; od a suggerire un programma pressoch/^ completo di efficace


[iroHlassi sociale, contempla alla stessa stregua lavoratori del braccio e
pensiero.

del

in ogni caso rappresentalo da chi, incapace di


suo punto focale
un i-egolare adattamento all'amltienle non ostante gli sforzi continui che
<

Il

per riuscirvi,

C0ni[iie

In-nni

I;i<fl:i

iitMpri:)

In

c-;!'-^!!^!!/;!

-ili!

rMiimiitid

che percorro.
Detrito

trovar

complesso

di

nei

ricetto

sia

che,

che tanto pi grave

delle prigioni: lo

fenomeno

urguniz/cuzioni

manicomi;

sociale delitto in

sia

sociali

precipiti

ad

notato,

esser

buona parte rappresenta

tiniscu

elio

sospinto,

cui

nello abisso
in

quanto

la risultante di

il

sva-

riale situaziini inerenti alle prelese della societ stessa.

Le
mai

lolle e

sono sempre

dissonanze

le

esistile,,

n"*

scomparire del tutto: anche nella vita

il

progresso ha

che ha
parvenze di un'epoca di pace, in realt di lotta ad oltranza, e le
file dei deboli son grosse e per giunta ottenebrate dai pianti dei caduti;
prova irrefragabile dell'altrui trionfo: guerra incruenta ma incessante
sa[)uto farle

di oggi,

tulle le

quella che oggi

menti opposti,

comballe: confiillo

si

di idee

interessi

di

senti-

di

cui vittime sono ben

le

'|uanto ne arebbe sul

campo

numerose, forse pi disseminate di


battaglia lo scontro di schiere guerreg-

di

uianli.

VA

teatro del progresso, le cui fondamenta son


non mancano le note scordanti e gli applausi
n l'almofera che l'avvolge scevra di rattristanti penombre:
per ci

'ementate
incerti;
le

dal

che nel

lavoro,

lamenlele dell'insoddisfatto,

grido

il

caduto,

del

le

loro proteste, le

mene criminose

loro

Iiilanio la

delinquenza aumenta. La statistica giudiziaria penale

ulti-

1903, dimostra che la criminalit ben

iiiameiile pubblicata, per l'anno

lungi dall'acceiinare a diiinnu^re.

numero

Il

dei condannali venuto crescendo

da

30r,593 nel ISSI a

iO'J,705 nel 1902.

nel

Il
numero
VM2.
1

debili

dei reati denunciati

da 357,430 nel 18S1

Scemarono
volontarie,

Le
^

V'iOO:

ma

gli

omicidi,

si

ascende da 53G,(M)0 nel 1881 a 816,9:20

vaniii

elevarono

notevolmente crebbero

le

lT.ftii nel

di

[>oco

llK)i?.

lesioni

personali

diffamazioni.

da circa 48,000 segnate nel 1889 salirono nel


reali contro
medesima proporzione aumentarono

ingiurie
nella

le

yj{)2
la

pr-


priet, le rapine, le estorsioni:

raddoppiarono addirittura.
Quale migliore eloquenza
rono

fra

l'estrinsecazione

svolgersi degli ambienti e

156

di cifre

de-lle

ed

ricatti

le

contro

delitti

a confermare

trasformazioni

del

il

buon costume

rapporti che cor-

reato

il

continuo

condizioni sociali!

che a mezzo della ingiuria e della


perenne risentimento che lo sconcerta, di non essere
riuscito ad afferrare la meta agognata; e denigra tutto e tutti pur di
vedersi almeno ascoltato, di presentarsi quale vittima: il vinto che
affranto dal digiuno o incalzato dalla cambiale a breve scadenza, perde
lo stanco, l'eterno insoddisfatto

calunnia esterna

egli gi

poco

quel

il

immiserilo nelle associazioni mentali e nei poteri


di

morale che doveva servire a

orientamento

di

critica

fargli

rispet-

tare la roba altrui.

Miserie umane,
riati ideali

si

vorr dire,

avvicendarsi degli sva-

di fronte allo

luminosi del progresso: tuttavia

il

crescere della delinquenza

impone il concetto di un'attiva e metodica profilassi


che proceda con indirizzo solerte fra i marosi dell'umana esistenza,
perch un certo numero di naufraghi possa almeno essere tratto alla riva.
N le carceri, n i ricoveri serviranno a colpire il germe del delitto
ed i fattori pi frequenti della deficienza mentale: le cure sintomatiche
e delle frenastenie
sociale,

non riescono a debellare il guasto: sulla eliologia e patogenesi del


fenomeno anormale che va portata l'attenzione di quei volenterosi che
mostrano di pigliare a cuore l'ardito problema dell'ordinamento del lavoro.
Con la delinquenza in aumento vediamo anche accrescere alcune
forme di alienazione mentale, ed il numero dei soggetti frenastenici
ormai seriamente impressionabile.
Gli istituti

ortofrenici

numerosi ospizi

di piet e

si

popolano

carit

zeppi delle pi diverse gradazioni e


in

manicomio

e molti altri

Buon numero

di

tipi di

permangono

di cotesti

deficienti

cosi detti educabili:

pubblica e privata sono costantemente

abbondano anche

frenastenici:

tra gli ingranaggi

sociali!...

degenerati accolti nel manicomio di Como,

nell'ultimo decennio, proviene da madri applicate all'industria,

gi affa-

da fanciulle, e durante la gestazione e durante l'allattamento.


L'anamnesi familiare di alcuni altri accenna invece a condizioni pellaticate sin

grose

esistite in

uno od

in

entrambi

genitori; talora

si

fa

anche men-

zione dell'uso inopportuno di bevande alcooliche.

Ecco che ad arginare il diffondersi di certe passivit sociali gioveranno le misure atte a migliorare le condizioni di esistenza materiale e
morale di intere classi di lavoratori.
Non escludiamo che quanto pi intricati sono gli ingranaggi delie
relazioni

umane

e pi estesa e turbinosa

tanto maggiore da aspettarci che

non s'acconciano

si

alla fatica e, per vivere, si

semplici e spicciativi:

furti,

rapine, ecc.

dell'azione

l'area

presenti

il

numero

avvalgono

individuale,

di quelli

che

metodi

pi

dei

per anche vero che


comprende buon numero di

coloro che

tra

sifTatiamente delinquono,

si

traendo dall'eccessivo, non confortevole

chi,

lavoro, esaurimento pi che sollievo, va incontro a persistenti allerazi<jni

metabolismo organico, a decadimento dei centri inibitori, ad obnubilamento della coscienza e ad affevolimento dei poteri critici e morali, col
trionfo di atteggiamenti inconsulti, a volte atldirittura istintivi.

del

Non
per

frequenza

s' forse discorso sulla

con cui lavoratori

divengano

coefficiente tossico della fatica stessa

il

equilibrio mentale e restino quasi paretici nelle

instabili

affaticali,

nel loro

associazioni e discrimi-

nazioni mentali, nei centri inibitori, e nei sentimenti pi evoluti? In ci

appunto uno dei

risiede

fattori ordinari del

vole da altra grave circostanza

qualche

precedentemente:

parola

che, edotti

della

quotidiano

lavoro,

d(ditto,

talora pi age-

reso

abbiamo speso

occasionale sulla quale

son

molti

fiacchi

gli

incalzanti

inarrivati

del
debolezza di fronte
credono di potere assurgere a forza reale e con-

loro

alle

richieste

quistar la meta delle loro aspirazioni insoddisfatte, cliiedendo agli


diosi eccitanti lo spirito di cui sentonsi sprovvisti:

condanna

del lutto

tanta gente, e

con

insi-

espediente che

triste

gli effetti dell'alcool, dell'assenzio, dell'ashish, ecc.

rafforza la

serie

passivit

delle

degli

sociali

atteg-

iriamenti criminosi.

Il

fenomeno

esogene
risiede

liell'intossicazione professionale

deve adunque suggerire

le cause endogene ed
inquinamento della salute dei lavoratori; nelle quali cause
fulcro su cui si basa il frequente ripetersi di certi reati, e il

provvedimenti

che mirino a debellare

profilattici

di

il

niultiplicarsi delle nature deficienti originarie.


I

cosi detti sostitutivi penali

utile presidio

tossici'del

rappresenterebbero

in certi casi

un

contro alcune forme di criminalit: se per esempio ai sali

piombo

di cui si

rebbe un coefficiente

di

avvalgono numerose industrie,

per quanto possibile

quelli

meno

criminalit;

o,

tossici

se

non

sostituissero

si

dello zinco si
altro,

di

elimine-

indebohmento

psico-somatico alquanto grave: lo stesso dicasi se ad evitare la solforosi


professionale negli imbiancatori

di

paglie,

si

sostituisse all'uso del

solfo

quello dell'acqua ossigenata; e cosi per altri esempi ancora.


In molti casi poi basterebbe la
di

vita,

perch

tristi

effetti

di

sero paralizzati; per esempio

buona nutrizione

un certo conforto

alcuno intossicazioni professionali restas-

il

mercurialismo trova

buona

nutri-

dibaiiono

nella

nella

zione dell'individuo un forte ostacolo.

Ma

pur

troppo

il

numero

dei

lavoratori

ohe

si

miseria ancora grande: l'autoritarismo del capitale la

si

che l'operaio,

debba subirne le conseguenze disache le leghe di resistenza n^ gli scioperi giovassero realmente alla sua causa, ovvero all'ordinamento del lavoro in generale.

sotto la pressione della concorrenza,

strose; senza

1'

per

tult'altro

che

scarso

anche

il

numero

dei

lavoratori

che

158

accingersi ad un progressivo miglioramento della esistenza


propria e delle rispettive famiglie, coU'astenersi dallo inficiare l'organismo
a mezzo di dannosi eccitanti della pi diversa natura.

potrebbero

Anche
corde

il

volont condovrebbe ognora gua-

detto del Nietsche che invoca dai genitori

creare un terzo essere superiore a loro

di

dagnar terreno, affinch alti pensamenti morali avessero il sopravvento,


su quanto invece suole esser compiuto nella foga di una voglia istintiva.
e civile non pu far senza di una sentiIl progresso ininterrotto
evoluta: leggi, coscienza e moralit
abbastanza
sociale-morale
mentalit
sociale impongono fatti concordi di previggenza, che riducano al meno
possibile le degenerazioni e le forme criminose.
E ci si otterr allora quando la salute fisica e mentale del lavoratore sar protetta da razionale ed efficace assistenza; e la difesa dei

figli

esercitata coll'allontanamento di ogni fattore di degenerazione, e col

stenere la donna perch non infrallisca, fanciulla, le


stenze, e

madre non

Presidente

Il

resti

impari

suo naturali

so-

resi-

ai suoi doveri.

ringrazia l'oratore

ed apre

la

discussione

sul

tema

esposto.

Prof. Pieraceni: Prendendo argomento dalla eccellente relazione del


ferma a considerare i rapporti fra intossicazione pro-

prof. Crisafulii, si

fessionale, delinquenza e codice penale; dice

zioni collettive in alcune contingenze

fondamentalmente

errati, e

ne

cita

che anche certe manifesta-

per esempio certi scioperi operai

un esempio

assumono

carattere

patologico e possono essere riferite ad intossicazioni endogene ed esogene


contratte sul

campo

del lavoro.

Presidente accorda quindi

Il

Vienna

sul

la

parola al dottor H.

voii

Sahrotter di

tema:

Zur Pathogenese

und

Proph3laxe der

soge-

nannten Taucherlhmung.

Zeichen, dass man in den letzteii Jahren


Prophylaxe der Caissonarbeiter und Taucher
whrend sich
Luftruckarbeiter) allgemeine Beachtung zuzuwenden
frher nur einzelne Autoren mit den bezglichen Fragen beschftigten,
wird der Frage der Prophylaxe nunmehr auch cine besondere staatliche
Beachtung zuteil.
Ilaben sich die Verhltnisse fi'ir den Caissonarbeiter wesenlUch
gebessert und komnien nur mehr vereinzelt bei grossen Fundierungstiefen
schwere Erkrankungsflle vor, so liegt die Sache bei den Tauchern
wesentlich unsiinstiscer, Forti>;eselzt werden sowohl aus der Marine als auch

Es

ist

allerorts

ein erfreuliches

anfangt,

der

dori, \vo
iVilIe

das Tauchen

gomoldet.

y.n

Allcrdiiij^'s

lilirendo pi-Djiliylaktiscln

als boi

dom

commerciollon /wecken beniitzt wird, Todesliegcn di<> Bedinguiigon fiir strong durcl/

Caissonbotrit'b(\

Ma>snahinon

niclit

Massnahmen
iiiid

eim Taiicher

es lassen sich die

fiir

raschen

Dekompression

Zeit niit UritersliUziing einer

bescb;iftige,

Congrt'ss bietet,

um

geme
die

sicb

lelzteren geltendeii

Massnnbmen, um
(iefahren

<T;,'el)enden

Ich soibst habe, der ich

M<glicbkeit vorzubeugeii.

Fragen

iinguii-ii_

einlUcb aiif die Verbrdtnispe des Tauchors iiljertragen

Die l'ropbylaxe des Taucbers bedarl' besoriderer

don aus der

viel

mich

seit

nacb

langerer

ausbindischen Regierung mit deii beziiglicben


die

(elegenbeit

principiell

ergriffen,

wichtigen Punii..

welche

di'ser

ii,..r.;i,^1.ti;.-h

vr

Ihrem massgebenden Forum zu besprechen.


Gesialten Sie mir zunjicbst in Kiirzc aul' die l'ailiuKene.-^e der
'l'aucherkrankheit einzugehen. Diesbeziiglich slehl beute ber alien
Zweifel l'est, dass die Krankheilserscheiiiimgen durch das Freiwerden
der unter bobom Driicke absorbierten fJase, im besonderen des StickstolTos, verursacbt werden, welcber entweder, bei grosser Menge. die
Herz und Lungentatigkeit direct scbadigt, oder im Wege emlx)lischer
V'orgiiuge und folgender Ischaemie zu Nekrosen des Riickenmarkes unti
damit zu schweren Labmungserscbeinungen fubrt. Die l'^rscboinungeti
treten nach einer Latenzzeit verschiedener Dauer auf, wbrend welcher
sich die im 'Capillargebiete freiwerdenden (iasblaschen zu grsseren
Gasblasen sammelii, die ihre mechaniscbo W irkung entlalten. Xach
den Analysen von P. Bert, eigenen Erfalirungen und neueren Analysen
von Hill und Macleod besilzen dieselben einen Slicksloffgehalt von
Sind die Falle, bei welchen das \'orhandensein freier Gase
ca 82 "
beim Menscben direct beobachtet werden kann, sellen, so sind gerade
Nvif'der in lelzter Zeit 2 iiberzeugende Falle dieser Art vorgekonimen.
So berichtet Mac Kinlay von der englischen Marine ber einen
;}3 jahrigLMi Mann, welcber nach einer Taucbung in 45 Metor Tiefe, und
einer Aufentbaltszeit von 40 Minuten in '20 Minulen nach aui'warts gezogen, 8 Minuten spater bewusstlos wurde und unter den Erscheinungen
von Herzschwtche und stertoruser Respiration starb. Bei der S'
23 Stunden spaler, im Herzen freies Gas, das aus dem recbten Veni
untt^r starkem
Druckc enlwicb. In den Mesenterialvenen reichlicb
(iasblasen, BIuinussigkt.'il, allenlbalben scbaumig.
Einen zweilen Fall
balten wir am 23. Novembor 1U03 in uiiserer Kriegsmarine zu beklagen, woriiber ich nach den mir giiligst veni k. u. k. Marineminiaterium zur Verfgung gestellten Dalen Folgendes anfhren kflnn.
22 jabriger Mati-nse, V, S. war in eine 'l'iefo von 32.2."> Meter gelaucbi.
und daselhst 2<) Minuten goblieben. Er gab koin deutliehon Signalo,
man wusste nicht ob er sich wohi boAnde und zog ihn herauf; dio
gonaue Zeit konnle nicht festgestellt werden. Bei .Vbnahme dor Rstung
fiol or plotzlioh bewusstlos
zusammen/ und starb. 23 Stunden spter.
'.


An

Section:

der Hiriioberflche

160

sowie an

der

Basis

weisen

GeGrosse

dei

fsse allenthalben sehr zahireiche Gasblschen in verschiedener

auch in den Gefassen der Tela arachnoidea. ... Das Pericard


von nrmaler Beschaffenheit, in den Coronargefssen verschiedengrosse
perlschnurartig aneinander gereihte Gasblschen; beim Betasten des
Herzens fiihlt man im rechten Ventrikel ein Knistern (freie, leicht verschiebbare Gasblasen) das rechte Herz schlaff, die Alusknlatur ziemlich dunn,
das linke contrahiert. An dem Herzmuskel nichts abnormes, die Klappen
smmtlicher Ostien zart, gut schliessend. Beim Durchschneiden der
Coronararterien entleert sinh dunkles, mit Liift gemischtes Biut... Der
Schnittflche der Leber entquilit auf Druck eine reichliche Menge
dunkelroten, mit Gasblasen gemischten Blutes. In den Blutgefssen des
auf. Sglche

Mesenteriums und der Gedrme bis in die feinsten Verzweigungen freie


Gasblschen von verschiedener Grsse wahrnehmbar. Tod durch Gas-

embohe

schweren Vernderungen im Ruckenmarke gestatte


ich mir Ihnen beifolgende Bilder vorzufiihren (Skioptikon), aus welchen
Sie die Gegenwart nekrotischer Herde namenllich im Bereiche der weissen
Substanz entnehmen und zugleich auch wahrnehmen knnen, dass von
Blutungen, we dies frher angenommen wurde, nicht die Rede ist. Die
Vernderungen erklren sich durch die Aufhebung der Blutcirculation
in diesem empfindlichen Gewebe und nicht, wie auch Li e neuestens
wieder meint, durch das lokale Freiwerden der Gasblasen und dadurch
Beziiglich der

bedingte primre Gewebslaesionen.

Auf

die

Wirkung

dagegen miissen wir,

der Luftembolie kann ich hier nicht nher eingehen

um

die

und

Dekompression

die prophylaktischen

Massnahmen

beurtheiien zu knnen, uns die Bedingungen gegenwrtig

halten, unter

welchen der

Stickstoff

Krpersfte aufgenommen
geschehen, indem das mit

wird. Dies

dem

bei

ansteigendem

kann nur im

Stickstoff

Drucke

Wege

angereicherte

der

in

die

Atmung

Blut

seinen

Gasgehalt allmlig dem umgebenden Gewebe mitteilt. Wie dies aus der
Curve zu ersehen ist, erfolgt dieser Vorgang in der Art, dass die Aufnahme
zunchst sehr rasch und dann im asymptotischen Verlaufe immer
langsamer und langsamer vor sich geht, um sich der Sttigung zu

Curve ferner zeigt, ist die Sttigung etwa nach


und die Zeit eines Kreislaufes zu einer Minute angenommen, nach 35 Minuten vollendet. AViirde innerhalb dieser Zeit,
rasch dekomprimiert werden,
beispielsv^-eise nach 5 Minuten selbst
da der Sticlvstoffgehalt
resullieren,
Gefahren
besondere
so wurden kaum
wurde, etc.
Atm.
entsprechen
jenem
bei
2
Atm.
erst
5
bei
beispielsweise

nhern.
35

Man

Wie

die

Kreislufen,

erkennt

vom

aber auch, dass

es hinsichtlich der

Einflusse der Muskelarbeit abgesehen

spteren

gleichgiltig

Gefahren
ob der

ist,

Aufenthalt nach erreichter Sttigung noch fortgesetzt wird oder nicht.


Gf'ht die Dekompression nach vollor Sttigung langsam vor sich, so


palhuiotrisciiei

kciiio

iietci

der

Ilospii-ftliDi

l'.'rscheiiungen auf, iiidem

(lem voi'igori

(iiai'li

lui

(iesetzc) deni

das (ias

\\'eg'

itn

Drucke

alsinkendMi

Gehl die Dckompressioii


Gasstauurif^ im Biute,

fMitsprechetid, pfr (lilTiisioiicm abg'gel)eii wird.

"doch

FreiwoiJeii

uiid

station,

lifschlcuiii^'t VOI)

weiclio

ich

ari

Gaso.

dei-

\ach

ari<leror Stelle

so

l'rfolgl

eiiier
Lit.

schiit/uiigswoisoii

\."

\.

B<'iochiiung,

begriuidet

ausfiihrlicli

1(5)

boim Mensclieii dann dei- Fall, wenii eiiie Gasabgabe pr


-Minute VOI! et -42 Ccm. SticksloPT libei-schriUen wird (').
Des GeiKUioren rnuss bei der Etilgasuiigsfrage anf Olieillacheiispaniiung, Viseo-iliii uiid nodi anriero Factoren Rucksicht genommcMi werden.
Durch rochnerische Botrachtung und genauo Analysen sAnnmtlicher
itisher bekannt gowoi'denen Kraiiklit'ilsfiille, kann di?
Dekornpressiou
ilaiin
als gelalirlos angesehen \voidoii, wenn der Druckabfali nicht
lascher als 1.5-2 Minuton pr '/n. Alm. vor sich geht. Dieses Postulai,
fiir welches ich stets nachdi-ucklich eingotreten bin, stosst nun in seiner
Durclifiihrung auf grosso Scliwiengkoiten, da ja beispielswpise bei einom
L'eberdrucke von 2.5 Atm. oder 25 Meter W'assertiefe fast 50 Minuten,
bei einer solchen von 30 Meten, Tiefe und 3 Atm. fast 60 Minuten.
rforderlich waren, um mit Siclierlieit alien Gefaliren onlgelienzu knnen.
Dieser Forderung ist man nunmehr auch in dem jungst von der
liolljindiscken llegierung herausgegebenenen Gesetzentwurfe gerecht
ireworden, indeni man fiii- Drucke iibor 3 Atm. (total) ni der Tat 2 Minuten pr
voi-geseben liat (-).
Auch Ihr Landsmaiui Prof. Arcangeli hat sicli durcii Cunstruction eines automatischen Dekompressionshabo,

isl

dios

>

'

,,,

liahnes verdient gemaclit.

immer

W'iMin diest? \'urschrift wiegesagt, auch nodi

den Tech-

bei

dodi anzunehmen,
gewisse Opposition
so
lass sie sich mehr und mehr Bahn brechen und durchsetzen wird.
Schliesslich sind die beziiglichen Regulalive am Bauplatze bei guteni
Willen aller Beteiligten durdizufhren.
Anders liegt die Sache fiir den Tauch.r. llier bringeu es die

nikern auf eine

iiusseren

stnsst,

Fmstande mit

iangen Dekompression

11

l')

U'stiiiiiiit,
()

III

&

ti ili

ani

lialieii

sich,
in

Der beziiglirhe
sind

1.5-3 .\tm. sind

bis

im

iriinzen

einem Uclierdruoko
weitcre

wepiien, dass

uni

die

lauiet des jjenanereii

UeU-rdnicko

'

ilber 3

AtiiiL'uek

,3

man

verwemlet.

Stiiiiden

Ire i\v orde mie

fjesjiiiiiiito

voii

SiickstotTiiientre

Uelieroinstiiniuuiig tuiidoii.

1.5

>,

-j-

1.5

abpefallen

Atm. Iiatman

aiizuwenden.

je 3 .Minuten

fiir

ist,

ilnnn

als Ausgnnuszalil 52

Dalwi

je les >/ bis

soli
t\i

der

.Minuten

filr

Minuten

Uruckabl'all

in

fol(renden

die

der

Art

Mimiteu
l>c\kcrk-

3 Atm. Iierab, daiia l*ieliuncrswei-o

einem Ueljer.lriicke Uber 3 Atm soli cine Arbeitsschichte


Dauer d -s .Viifentlialto-i |>ro Tay: 3 .Stun leu iiiclit iil'.-tc'ueiie'i.
Ik-i

sV'SSt.

K^l. IVi-ret voiii 27 Juni 1905. FUr die IVAtm. weiiigstcns 1'', Minuten, filr je ',',, von
verwenden.
je i Minuten fiir jcdes
28 , .Minuten
,o Ulwr 1.5 .\tni. z
in der .\rt liowerkstelli(;t wenlen, dass man im Be|;iune filr jetles ,,, t Mi-

eineiii

nuten verwendct, bis der Drink auf

uiiien

Tat auf grosse Schwierigkeiten

VerMiclisticro ilireci dio

Pa raf!:ra|>li
zi

nnln-i soli dor Driiokalif.ill

li'des

dass dio Forderung nach einer hinreichend

der

woljoi sie /.ihleii erhielten die mit .leu Itorcrliiieteii in {;utor

koiii|iressioii

iv'

ist

''

'

'

,,.

lur

162

Die meisten Staatea schreil)en 1 Meter fr je 1-3 Minuten vor, was


den obigen Ausfuhrungen nicht hinreichend erscheint, Aber selbst
angen'ommen diese Relation wre gengend, so treten in Praxi Umslnde
iiach

SchlauchDurchfihrung verhindern oder unmoglich machen


etc.
Der Marinedienst bietet noch
eine gewisse Gewhr fiir die Einhaltung der Vorschrift; wie aber soli
dieselbe dort durchgefhrt werden, wo die Taucher sich selbst berlassen
ein, die ihre

bruch, unvorhergesehene Ereignisse,

sind

und wie

die

Schwamm- und

Perltaucher ausser

Sdnvammlaucher

Die griechisclien
entlang der afrikanischen

Ki'iste

verteilen sich

um

ihrer

Controlle

stehen.

wahrend der Campagne

Beschftigung in

kleinen

Barken naclizugehen; dass dabei von einer Handhabuiig einer prcisen


Dekompression nicht die Rede sein kann, bedarf kaum einer Belonung.
Nach Alldem war man daher vor die Aufgabe gestellt, andere
Mittel ausfndig zu machen, durch welclie sich die ForJerung nach
einer so langsamen Dekompression wie sie vom wissenschaftlichen
Standpunkte gestellt werden mass, also 1.5-2 Minuten pr 1 Meter
umgehen liesse. Ein solches Mittel wre nun in der Respiration von
Sauerstoff gegeben, durch welchen sich die Elimination des (mehrabsorbierten) Stickstoffberschusses bedeuteud beschleunigen und damit
die Dekompressionszeit ganz wesentlich abkrzen liesse. Der Sauerstoff
kommt nmlich fiir das Frei werden der Gase nicht in Betracht, da er
chemisch gebunden ist. Durch die Inhalation von Sauerstoff, wird ein
Geflle von 100 'Vo l'einen Stickstoffes erzeugt, inid das Gas dieser Art
formlich aus dem Organismus herausgewachen. Dies ist schon unter
normalem Atmdrucke der Fall und die Entmischung des Stickstoffes, wie
Versuche am Tiere und Menschen zeigen, in ca 5 Minuten beendigt.
Dasselbe muss der Fall sein, wenn wir den Sauerstoff bei Aufenthalt
unter Ueberdruck zur Respiration bringen; wiirde man also das Gas in 40
Meter. Wassertiefe atmen, so vvrde der Stickstoff ebenfalls in ca 5 Mi-

dem Organismus

und damit eine Entbindung desselben


Sie werden nun vielleicht gehort
haben, dass Sauerstoff von hoher Spannung ber 5 Atm. aus einem anderen Grunde gefhrlich ist, und demnach vielleicht die Frage aufwerfen,
ob es nicht zweckmssiger wre, das Gas whrend der Dekompression in
Anwendung zu bringen. In der Tat muss ja auch eine Beschleunigung
der Stick stoffabgabe bei Dekompression unter Sauerstoff eintreten. Verfolgt
man diese Frage jedoch rechnerisch so ergibt sich eine nur unwesentliche Verkrzung der Dekompressionszeiten (cf. meine Arbeit, Literaturverzoichnis. N. 16, Seite 54).
Es zeigt sich beispielsweise, dass bei
einer Dekompressionsgeschwindigkeit von 1 Minute pr Vio Atm. nodi
Stickstoffretention eintreten knnte, etc, oder ganz allgemein: Nimmt man
an, dass dui-cli die Sauerstoffatmung das Geflle zwischen dem Biute und
der Lungenluft um Vs gesteigert wird und die Entgasung bei der Dekompression dementsprechend beschleunigt werden kann, so wrde bei Annahme
nuten aus
in

Blasenfoi'm

verhindert

entfernt
sein.

UVA

Dekornpn'S.sionsgesehwindigkeit von 2 Minuten pr y ^^ Alm. fli'


Dekompressionszeit bei 2.5 Atni. Ueberdruck nodi immer 40 stati 50.
boi 3 Atm, 48 statt 00 Minutoii botragen. eie, also kein praktisolier

t'iiier

Gewiim

resultiM'en etc.

Dcr Schwerpunkt bige dabor, sollen die langen Dekompressionszeilen


durcb die Anwendung von SauersloH' vermie(bMi werden, allein in dem
kiir/dauernden (iebrauebc des Gases, untar voller Kompression, vor
Beginn der Riickkohr nnter normalen Almdruck.
Diesar Verwendung stelli sich min aber ein gewichtiges Bedenken
entgegen, insoferno, als, wie wir scbon angedoulet baben, Sanersloff von

boher Spannung

deletare Wirkungen auf den Organisnius entfaltet.


bekanntbcb zuersl von 1^. Beri aufgedeckt worden,
welober gezeigt bai, dass die Wirkung des Sauerstoffes bei einem Luftdrucke iiber 5 Atm. Iiezieliungsweise einer Sauersiotfspannung von 100 "
goradezu als cine toxiscbe bezeiclinet werden kann. Die \'ersucbe
P. Bert's sind in neuerer Zeit durcb die Arbeiten von Lorrain Smitb
sowie Hill und Macleod besttigt, und priicisiert worden. Ebenso liin idi
vor einoni Jabre in die Lago gekommen, mieli sellasi mit diostMn Gocpii-

Diese Tatsacbe

ist

slande experimentell bescbftigen zu kr)nnen.

Xach den bislier vorliegenden Versueben bomml Sauerstott' von bolier


Spannung die Aelivilat der Verbrennungsvorgiingo, <lie Koblensaureausscheidung nimmt ab, und die Korperlemperatur sinkt. Bei einer Spannung
von libcr 100 Vo g'eidi elwa 5 Atm. (Luftdruck) treten Erscbeinungen
von Lungencongestionds, bei einer soleben von 170 '^, ca 8 Atm. Constant,
ausgesprocbene Lungenentziindung auf. Bei Anwendung einer Sauerstoffspannung von 300 ",' treten rascb Krmpfe und Convulsionen von
enoriner Jntensitat auf,

wovon idi midi selbst berzeugen konnte.


Als
Verwendung von Sauerstoff zu dem Zwecke

idi zuerst die M<")glicbkeit der


betonte,
idi

um

auf das

die

Dekompression zu einer gefabrlosen zu gestalten, babo


aufmerksam gemacbl, dass man

XaclidriickHcbsto darauf

nacbdem das vor 2 Jabren vorliegende experimentelle Material ungengend scliien, orst durcb eingehende Experimente iiberzeugen miisse, inwieferne diese tbeoi-etisd vollkommen ricbtige Massnabme, in Praxi wird durdifiilirbar sei kOnnen, um niebt elwa durcb die
\'erwendung des Sauerslofles ne u Gfabren und Schwierigkeilen lierbeizufiibren. leh verweise auf Scile 50 meiner Publication, worin idi
sicli,

ausdnicklidi beloni liabe, dass erst

nocb besondere Versuchsreiben


werden miissen.

in

dtr angodouleten Ricblung ausgefiilirl

Das Enlgegenkommen der griecbiscben Regierung, unserer Miliuirsowie der BaMunlernobmung Gaerlner (Obing. Swoboda, bai
mieli nun in den Stand geselzt, Tierexperimenle in gri">sserem Massiahe
daniber anzuslellen, bis zu weleben Grenzen und wbrend welober Zeit
Sauerstoff von bobem Drucke goalmt^t werden diirfe. ohne bedenklidio
Syinplome bervorzurufon.
W'asilie ^^'i^kung buber Sauorstoffspannung
Iteli'u-de

104

anlangt, einer Kompression der Luft auf ca 10-15 Atm. gleichkommend,


so teile ich Ihnen ein beziigliches Experiment in Kiirze mit, auswelchem zur
Evidenz die oben angedeuteten Erscheinungen hervoi'gehen, die mit den
Beobachtungen von Bert und von Hill in voller Ubereinslimniung stehen,
Ich habe niemals Krmpfe und Convulsionen von solcher Jntensitt gesehen, wie in dem nachstehenden Experimente. Hiebei wurde
reiner Sauerstoff (von voller Tension) bis zu einem Ueberdrucke von
5 Atm. verwendet, was einer Kompression auf ca 25 Atm. entspricht.
Die Kammer wurde wihrend des ganzen Versuches ventiliert. Es kamen
die

Hunde A,

(klein)

October 1905:
9." 15'

und C (gross)

in

Verwendung.

Hunde
31'

{.25

"

unbekaimten Gewalten zurckgerssen. Die

er von

10.''

105

bellen laut.

Die Tiei-e liegen zumeisi ani Riiclxen, wobei sie Laufuiid

Streckbewegungeii

in

den

Formeii

bi?arrsteii

aiisfiiliren.
10.''

36'

langsame

Tiefe

Respirationen.

sinken

aufzm-iclitci,

das
10.''

4V

Symptom der

dio

Bciin

Versucbe sicb

Hunde zurnck, anch

Die Tiere liegen zeitweise wie narkotisiert.

4. i

kleinen

ist

Ketro|iulsion wahrzunelimen,

Hunde B jedoch

Bei denn

foitgesetzt Krtimpfe aller

Exti-emitaten. RespiralionsfioqutMiz beini

Hunde C 22

pr Minute.
10." 49'

4.5

54'

4.7

IO.**

Hunde B sind
Krampfe vom Cliarakter
der Laufitewegungen wabrzunohmen. Die Augen

Die drei

nocb

Hunde

der Tier
10.''

56'

11.''

01'

4.9

liegen ruliig, nur beini

zeitweise

Die

Perii:)de

Doi-

kleine

die beideii

clonische

ge<"'ffnet.

der Krampfe scbeint nun geschwunden.


Hund B weist zeitweise Zuckungen auf,

andcren

Tiere

liegen

ruhig

un<l

atmen

gleichmassig.
11.''

0:.''

11.''

03' 5

il.''

Der grosse Hund C atmet niclit melir.


Hunde A und B atmen nodi.

Die

03' .30"

Dekompfessioii

in

40 SokundMi.

Nach EruH'nung der Kammer Hund C todt; beim Hunde U deutlich


Cornealrefiex, von Zeit zu Zeit Atembewegungen. Die Extremitilten
sAmmtlicher Tiere schla ff. Hund A und R sterben im Verlaufe von 3-5
Miiiuten. Section ergibt beini Hundt^ C auffallend dunkelschwarzrotes Blut,

Hund A zeigt stern formi g


Ecciiymosen an den Oberlappen der beiden sonst vollkommen bellgefarbten
Lungen. Die Untorlappen beiderseits dunkelschwarzrot, von confi uierenden
Hmorrhagien eingenommen, auch das Blut dioses Tieres auffallend
dunkel, nirgends Ga=sblasen. Beim Hunde B piidlicb in den Venen
dunkelschwarzes Blut, das fast durchwegs sowol in den Jugulares wie
in der Cava ascendens geronnon ist. Rotschwarze Gerinsel im rechten
llerzen und in den X'orhr.fen; der linke Ventrikel hart, contrahiert, nur
nirgends Gasblasen; beide \'entrikel schlaff.

wenige Tropfen Blutes entballend. Die Lunge unveraendert.


.\ndi're Experimente wurden in der Art angestellt. dass dio Tiere
eine Stunde in Dnicken von t-4,5 Min belasson und darnach Respiration
von Sauersloff in der Kammer zur anwendung kam, was durch eine Maske
mit Zufiibrungsschlauch orreiclit wurde; dann Decompression in 40-50
Sekunden. Dio Tiero konnlen dieser Art mehreremalo ohne Folgen am
Leben erbalten worden. Die Hunde boten jedocb zumeist gleich nach der
Dekompression l'irscheinuiigen, (Krampfe besonderor .Art obnc Dyspnoe,

166

und ohne gurgelnde Gerusche ber dem Herzen) die mit der vorausgegangenen Respiration des Sauerstoffes von hoher Tension in Zusammenhang gebracht werden mssen. Die Minimalzeit welche notwendig
ist, um die Hunde entgasen zu konnen,
konnte ich bisher noch nicht
feststellen. Sie mogen M. H, wie gesagt, hierin nur einige Andeutungen
sehen; meine Versuche sind keineswegs abgeschlossen und soUen
noch in diesem Sommer fortgesetzt werden.
Ilam und Hill fhrten, durch meinen Vorschlag angeregt, mittlerweile hnliche Versuche in England aus, fr welche ihnen die Firma
Siebe und Gorman grosse Apparate zur Verfiigung gestellt batte. Sie
gelangen zu dem Schlusse, dass die Verwendung von Sauerstoff oberhalb
50 Pfund Druck gefhrlich sei, und ein Svuerstofftaucherapparat bei 25
Pfund nicht lnger als 30 Minuten beniitzt werden drfe. Soweit meine
experimentellen Erfahrungen reichen, bin ich ebeafalls zu der Ansicht
gelangtjdass die Atmung reinen Sauerstoffes bereits bei dieser Druckgrenze
Gefahren bedingen kann und demgemss kaum verwertbare Resultate
fr die Prophylaxe der Taucher zu erwarten sind. Hier handelt es sich
ja vor Allem darum, die Gefhrlichkeit des Tauchens ber Tiefen von
30 Meter auszuschalten. Die griechischen Schwammtaucher sind wegen
der Schwammbnke nunmehr genotigt fast 40
tauchen-und hier
beginnen sich leider auf Grand der
Tierexperimente gewichtige Bedenken geltend zu machen.
Glcklicherweise kann aber der Sauerstoff noch in einer anderen
Weise bentzt werden, wenn dies auch weniger wirksam ist als
die frher besprochene Massnahme. Ich meine die Verwendung des
Sauerstoffes innerhalb jener Latenzperiode, welche der Zeit nach voUteilweiser Exploitation

Meter zu

Tauchung bis zum Eintritte schwerer Erscheinungen entspricht,


whrend welcher die Gasentbindung aus dem Biute fortschreitet
um jenen Grad zu erreichen, w^elcher zu deletren Folgen fhrt. Es
endeter

die Zeit,

handelt sich dabei nicht

um

eine

gesetzmssige

Stickstoffentmischung

(wie zerst besprochen) sondern darum, die Entgasung nach Mglichkeit

zu erleichtern und zu beschleunigen, wenn die Dekompression eine solche


war, dass bereits das Kreisen freier Gasblasen und damit der Eintritt

schwerer Erscheinungen zu gewrtigen ist.


Denn der Stickstoff" wird ja erst dann zum schdlichen Agens, wenn
die aus den Geweben nachrckenden Gase in den venosen Bahnen
confluieren. Der eingeatmete Sauerstoff beraubt das in die Lungeeintretende
Blut seines Stickstoffgehaltes, Piierdurch werden die in den Venenstiimmen
entstandenen Gasblasen auf ihrem weiteren Transporte zum raschen
Schwinden gebracht und damit die durch Storung des Lungenkreislaufes
muglichen acuten Gefahren beseitigt; im Wesentlichen liegt der
Schwerpunkt in der Jleseitigung der den Kreisiauf des rechten Herzens betreffenden Schdigung. Die bereits in die Capillaren des Centralnervensystcmes gelangten Gase werden nur im AA'ege wiederhergestellter Circulation


und dadurcli

dass die SauerstofTatmuiig das Kreisen eines wieder

bescitigt,

stiiikslofffreien

Blutes

Olino mieli

weudung

hior

des

maximal

Niilieren

mass der Sauerstoff

geliraclit \ver(len,hnvor

getrelen sind, sofort,

und damit desson

Iiorbeifiihrt

Resorjiiion freier StickstttfTIdaseii

eiiizula?sen,

1;:

wenn

auf den

jedocli

nodi

ist.

somit eine melir

fiir

die

Meclianismtis

be/.iiglichen

um

Symplomo
ein

in l'irsclioinung

Beispiel

1 stiindigcm

anzufiiliren,

Aufentlialte in 20

Spater bei bereits durcli die Gase gebiahtem

Herzen wird er versagen. Die Sauerstofl'atmung


3t

Capacitt
ist.

naturgemass sofort zur An-

kliiiiscln'

der Taucher,

aus der Tiefo von 30 Metern und etwa


Miniiten zunckgekelirt

g<'steig<*rt

tlierafieutisciie,

in die?;er

walirend die

Anwendungsart

pi'opliylaktische Ver-

wendung deselben leider auf die genannien Hindernisse stosst. Die


prao venti ve Sauerstoffa tmu ng nacli Beendigung der 'raucliung iiabe
Regierung vorgesclilagen, um die
Erkrankungen der Schwammtaueher zu beseiligen und
angeraten, dass Sauerstott' an Burd der die Campagne begleitonden
werden soli. W'ie notwendig bezgliche MassScliitl'c bereit gelialten
naiimen sind, m^gen Sie aus deni Hinweise erselien, dass noch bis vor
einem Jahre ea. 15 Todesfiille alljahrlicli bei der Scliwammtauciierei
V(;rgekommen sind. Aus dem SauerstolTvorrate and Bru-d des Kriogsscliitf'es

ich vor 2 Jaliren der kgl. griecliischen

so zalilreichen

sind die einzelnen Barken,

wie

sie sieh

auf das

.Vrheitsfeld

verleilen,

Taucher denselben gieich bei ilirem


l'imporkommon etwa durcli 10-ir Minuten einatmen konneii. Ebenso habi
idi den Vorschlag gemacht, Sauerstoff auch auf soldien Kriegsschiff^n
vorriitig zu halten, die oft auf ferne gelegenen Statlonen Taucher
zu entsenden in die Lage kommen. Jch habe die Freude gehabt,
mit Sauerstort' auszunston, damit dio

Verwendung des Sauerstoffes als prophylaktisches Verfahren bei


den Schwammtauchern nunmehr diirch ein Gesetz seitens der griecUisclien Regierung staatliche Sanction orhalten hat. l-lbenso ist nunmehr
auch die Verwendung von Sauerstotf in das ofticielle Dienstbuch unserer
k.u.k. Kriegsmarine bei Taucherarbeiten vorgeschrieben und durch .\dmistabsarzt dott. Gruber in das beziigliche Regulaliv aufgcnommen
ral

dass die

wf.rdtMi.

werden mieli vielleidit fragon, ub sidi die Gelali ren nidil durdi
der Arbeitszeit in grsseren Tiefen einschranken liessen,
U'enn Sie auf die l>eistelieiide Curve zunckblicken, so seiien Sie, dass
in dieser Richlung nur d.nn Etwas za erreichen wire, wenn der Aufentlialt auf die Zeit innerhalb von 10 Minuten beschrnkt wiirde, whrend
Sie

Wrkurzung

weldier die (iasauf'iahme nodi lief unter dem Siiltigungswerte steht.


.\usserilem geht ja die zur Kompression erlbrderlidie Zeit verloren, so
dass der Aufenthalt auf eine nodi kiirzere Zeit beschnnkt werden
mn>sti, uni ganz sidier zu gelien. Der Taudier' vcrmag nuii aber scine
Arbeit walirend so kurzer Zeitraume nichl ergiebig zu entlalten, so dass
diese Massregel el>enfalls wieder auf Hindernisse inder l'raxis st'tssl. Die


Rekompression

das

168

souverne

Mittel,

nur im Latenzstadium

nicht

der Erkrankung sondern auch bei Ausbruch derselben,

Verkleinerung

und

jenes Mittel,

im
wird leider fiir den Taucher nur
dort Anwendung fnden konnen, wo, \vie in grnsseren Kriegshafen, entsprechende nnascbinelle Behelfe, eine Druckkammer, oder Kompressionsschleuse bereit gehalten werden kann. Filr den Perl-oder Scbwammfischer wre nur die Rckbringung in die gleiche oder nahezu dieselbe
Wassertiefe mnglich, in der er gearbeitet hat. Dass abev die neuerliche
Versenkung des Tauchers, die insbesondere Catzaras beton t hat, ihre
usseren Schwierigkeiten hat, braucht kaum betont zu werden; immerhin
mag sic mit dem Gebrauche von Sauerstoff combiniert von kundiger
Hand in An\Yendung gezogen werden.
Nach alledem glaube ich mHhin, dass man bei selbstverstndlich
mogUchster Betonung langsamer Dekompression in der allgemeinen
Praxis noch am meisten mit dem von mir zuerst gemachten Vorschlage,
das

eiiie

Gesammtorganismus

Reabsorption

herbeifiihrt

der

freien

Gasblasen

prventiven Verwendung des Sauerstoffes nach jeder


verdchtigen Tauchung erreichen wird. Die Bericht der griechischen Marinerzte von der letzten Campagne haben auch sehr erfreuHche

der

ResuHate ergeben.
Wenn es, wie einleitend bemerkt, beute auch zur Evidenz feststeht,
dass die Pathogenese der Taucher- und Caissonkrankheit atiologisch an
die Dekompression gekniipft ist, so mchte ich schUessHch noch in
Ki'irze einer Arbeit von Abbamondi gedenken, welclier zu dem Schhisse
gelangt, dass auch eine zu rasche Kompression schiidlich sei, und solche
Bedingungen schalTe, dass dadurcli bei der Dekompression umso leichter
krankhafte Erscheinungen hervorgerufen werden. Abbamondi experimentierte mit Iluhnern, welche in einem Taucherhelme als Luftkammer
eingeschlossen und verschieden rasch komprimiert und wieder dekomprimiert wurden. Er bemerkt, dass rasche Dekompression in 1 Sekunde
bei 4 Atm. Ueberdruck nur dann einen schdhchen Effeit batte, wenn
die Kompression ebenfalls in 1 Secunde bewerksteUigt worden war; bei
6 Atm. Druck batte er allerdings auch bei einer Kompressionszeit von
Seine Schlussfolgerungen fiihren ibn dahin,
5 Minufen Todesflle.
anzunehmen, dass die plntzliche Druckvermehrung einen solchen Widerstand fr die Ljingencirculation herbeifiihrt, dass dadurch der Gasaustausch erscbwert und Blutstauung nach dem Hirne (Congestion) hervorgerufen wurden. Battaglia fand bei Untersuchung des Nervensystemes
die Ganglienzellen der Tiere, welche den Experimenten ausgeselzt worden
Verschwinden des Kernes,
waren, (nach der Nisslmethode) verndert
Chromatolyse und Vernderungen an den Zellfortslzen. So verdienstvoU
nun auch die Versuche Abbamondi's sind, so kann ich mieli mit
seinen Ansichten nicbt einvorstanden erklren. Dass rasche Kompression
:

auf 5-6 Atm. schadlich

wirkt,

erscheint

uns

hinreichend verstandlich,


wenn wir uns der
vermag

toxisclien

Iti'.J

Wirkung des

Abbamondi

an

erklaren, ebenso

Versuclistieron

soinen

mogen

SauerstofTes erintiern

dics--

und Be\vussllosigkMt, welclie

die ICrsclioiniingen dcr Letliarj^ie

Ijoobaolilote,

die mikroskopisclien

binreichend

Veranderungen

ein

zu

Ausdruck

Kerner ist zu benicksiclitigeri, dass rascbes Tauclien,


/u rascbe Komiression, aus meclianisclicn (irmideii Lasionen des Geb".rapparates lierboilVibren uiul auf diesem W'ege Bewusstlosigkeit eintreten

derselben sein.

kann,

etz.

Jene Zeiten, die allgemein


sen sich jedocb weitaus

fiii-

dio

gemigend,

Koinprt-ssioii

erwei-

iiblicb sind,

uni Scliadigungen durch die

Kom-

Immerhin aber war es von W'eit, dass Abbamondi aucb dio Bedeutung der Kompression nabei- Indeucblot bat.
Unter Anderem macbt er darauf aufmerksam, dass der Kopf des Taucbers im Falle von Bewusstlosigkeit derart auf den Halin des Hehnes
pression zu vermeiden.

sinken kann, dass W'asser

eintritt,

dass boim unricbligen Functionieren

dem Drucke der Atniungslufl


und jenem auf die K'irperoberflclie zustande kommen, die von Hyperamie
der inneren Organe gelolgt sein k"nnen u. A.
Dass eine zu rasclir'
Dnicksteigorung jedocb aus mecbaniscben (Jninden Widerstande fr den
I UMgenkreislauf scliatTt,
kann nicbt aufrecbt erbalten werden.
Docb keliren wir nocbmais zur Dekompression zunck. Allerorts
ist man liputo liber die
Notwendigkeit langsamer Druckverminderung
einig, und gerado in England, wo sicb die Gaslbeoi'ie am allersptesteu
Eingang verscliafft bat, erst II. Snell trat dafiir uberzeugend ein
ist man gegenwartig Dank den Bestrebungen Hill'sdaran, der Forderung
langsamer Dekompression aucb ("iir don Tauclie;* gerecbt zu werden.
Hill iiat, in Verbindung niit der bekannten Firma Siebe und Gornian
in London, eine Taucberglocke vorgescblagen und ausprobiert, in welcbe

der Luflzufuiir Druckdifferenzen zwischen

dio Arboiter

nodi unter Wasser eintroten sollen,

um

unter vollem Arbeits-

drucke beraufgezogen und dann nacbtraglicb langsam entscbioust zu


werden. Gowiss werden wir diesem Verlabren unsero volle Sympatbio
entgegonbringen, aber leider wird diese Massnabme obenso wif icii dies
fndier boziiglicb der Verwendung der Rekompressionsscbleus' fur den

b^stimmten Oertlicbkeiten, in
Wasser mglicb si'in; fur
den Scbwammtaucber, fur den Perlfiscber aber nur dann zu vrwenden

Taucber angodeutet babe,

<locb

nur an

llafen odor bei forilaulonden Arbeiten unter

sein,

wenn man

sicb

zu

einer vollstiiiidigen

Umgestaltung

ziiglicben

Betriebe enlscbliossen wiirde: grosse

wen dung

einer Taucberglocke gi'slatten. -

ScbifTe,

Abbamondi

welcbe

bat,

um

der

be-

die

Ver-

die DauiM-

der Dokonjprossion zu regoln, einon automaliscb functionierenden Apparai angegeben, der das Ablaufen der
indo, an welcher der Taucber

b;ingt,

nur

iiiit

oiner bostimnilt'n (Jescbwindigkeii zulassen

soli.

Jcb bin ani Fnde moiner Ausfulirungon angelangt, wobei icb Sie zu
berucksicbtigen bitte, dass icb mieli nalurgemass nur kurz fassen konnto.


Resum

170

resumieren darf, so muchte ich das Gesagte etwa folgenzusammenfassen


1) langsaine Dekompression, mindedermassen
Mtr.
Wassertiefe; 2) mochte ich Sie bitten
fiir
1
je
Minute
1
stens
nachdriicklichst dafr, einzutreten, dass liberali, \vo das Tauchen we in
der Kriegs- und Handelsmarine oder gewerbsmssig (Schwammtaucher,
Perlfischer) betrieben wird, Sauerstoff vorrtig gehalten werden muss,
und stets zur Anwendung gebraclit werden soli, sobald der Taucher
aus einer Tiefe von iiber 20 Metern in einer Zeit nach aufwrts kommt,
welche krzer ist als jene, die nach dem Dekompressionsnormale von
1.5 Minuten pr Vio Atm. zu verlangen ist; kurz gesagt, nach jeder zu
rasch bewerkstelligten Riickkehr unter Atmdruck. Die Anwendung des Sauerstoffes hat dabei in der Weise vorgenommen zu werden,
dass das Gas dem Taucher noch vor Abnahme des Helmes durch den
"\A"enn ich

Luftzufiihrungsschlauch oder das seitliche Ansatzstck am Helme zugefhrt und die Sauerstoffatmung whrend de" Abrstung fortgesetzt wird.

muss mindestens dardi etwa 10 Minuten continuierlich fortgewerden, wobei pr Minute 10 Liter Sauerstoff zu veranschlagen
wren 3) A^'o es bei submarinen Bauten oder in Hfen angngig ist,
kann mit Nutzen die von Hill mit der Firma Siebe und Gorman erprobte
Taucherglocke (mit der Moglichkeit langsamer Dekompression) beniitzt
Dieselbe
setzt

werden

4)

Fur Grossbetriebe, Pfeilergriindungen

(Briicken)

mit

ma-

schinellem Betriebe wird eine Rekompressionskammer vorzukehren


sein, (eventuell auch mit Sauerstofflnhalation in der Kammer; 5) wird-

durch eingehende Versuche, mit welchen ich beschftigt bin, definitiv festgestellt sein, inwieweit Sauerstoff gefahrlos nnter Druck respiriert
werden kann, dann erst werden beziigliche Apparate in der Praxis zur
Anwendung kommen diirlen, und dann erst wrde, innerhalb der
sich ergebenden Druck werte, eine rasch e Dekompression erlaubt sein.
Jch glaube meine Herren, wir wiirden einen wesentlichen Schritt
vorwrts tun, wenn wir uns ilber die hier in aller Kfirze entwickelten
Gesichtspunkte einigen, denselben nach eventueller Discussion eine
noch prcisere Form geben wlrden und sie als Auesserung dieses
Conscresses den verschiedenen Re2;ierune;en beziehunarsweise Ministerien
Jch glaube die Frage der Taucherproph3'lH\e
unterbreiten wiirden.
ist wichlig iind spruchreit
genug, um Gegnstand einer Aeusserung
dieses Congresses zu sein.

Literatur der letzten Jahre.


(in

L.

Abbamondi
Accidenti
Voi.

I,

nei

alphaliet. Hoihenfolgo).

Studio sulle cause che possono determinare sinistri

Palombari,

Fase. IV, 1902.

Annali

di

Medicina

Navale,

Anno

Vili,

Ulteriori ricerche sulle cause

,1.

Hai'ringliiM

L.

Anno

sui palombari,

(ItMiii

taglia

l*.oinet

Annali

Mi'decine

Bondet

M.

25 Juni

tlif

Tijdschrift voor

sinistri

Navy,

August

Acci-

Seite 473, 1905.

!\',

Statistical

liX)4.

II,

Ploiii^'curs.

Seite 70,

11^04.

Archivo

r;.'n''ralo

de

octohr^ lOO.
Sin-

l'JO.5,

un

do

ca?

iiial.ilw

[Mjn-t-ui-,,

il;s

1,\.

Seite 1406.
bij

Geneeskunde,

Fase.

I,

Paralyse dos

Over Ongevallen

Brand

D.

"24

Pi(''ry

X.'

m.'dical,
.1.

du

N."""

determinare

itossoiio

Medicina Navale, Voi.

di

Audiltt^rt

i^-

che

XI, Voi.

Caisson Diseasc ami Divers paralysis

Report of ihe Ifealth of


liat

ITI

Pneumatische Fundeeringen, Nederl,

Ileft

1,

lOOn.

a means t<i i>revent caisson


and divers sickness. Journal of Physiologie, \'ol. XXXIIf, 1. July 1905.
Estiniation of the gas set free in the body after rapid docompression

l'IfTect

I..

Hill

<

'.

llam

L. Hill

^;

Oxygon

inlialation as

from high atmospheric pressure Journal of Physiologie ibidem.


of incroased CO., tension togother wilh increased atmospheric
prossure, ibidem.
\."

The

vom

influence

Juli

of

atmospheric

pressure

on

Man,

I.ancet,

l'JOn.

li. P.
l'ebt'r dio Verilnderungi-n des Riickenmai-kes boi Tauchern,
Virchow's Archi V B I. 180, H. 1, Seite 142, 190 i.
Livadas
l.a Maladio des Scaphandriers, Journal de la Sante, -^2
Jahrgang, Seite 1137, 1905.
V. Mae Ivinlay
Caso of death from syncope caused by caisson
disease, Statistical Rip^rt of the health of the Navy, Jahrgang 1900

I.ii'

Seite 102.

''liver Tl.

On

the intluence of atmospheric pressure on man. Lancot

N." 4270, Juni 1905.


V.

Schrnttei-

11.

Der Sauerstoti'

in

Prophylaxe

der

und Therapie

der Luftdruckerkrankungcn, Berlin, A. Hirschwald, 190 Seite 1-75.


rmler
Caissonlahmung. Zeitschrift fiir ar/lliche Fortbildung III.
i-,

Jahrgang
Des

X'illa

N."

Seite 22.

1,

lsions de l'oreille che/, les ouvriers

eaissons air cumprimt*. VII. Congcess der


ischen Gesellschaft
G. W'aller

vom

29,

travaillant

itali-'in^'lii^ii

dans

les

larvnifolocr-

Oktober 1903.

De Caissonwet, Amsterdam, F. van Rwssen, I'JOj.


White W. H.
A case uf divers Paralysis
F. A. Bainbridge

i;;

wilh

histological

Kxamination

of

Spinai

cord.

Lancet

N."

4285,

14 Oktober 1904.

Il

Presidente

si

ct>ngratula e ringraziti

il

R'lit'irv

.\|<r<'

<|iiiiiih

la

discussione sul tema svolto.

Dvd.

lii-lli:

Plaiidi' alla

bolla relaziono del

prof. Schp"tter e

prende

172

una modesta osservazione, nnosso non da un sentimento


meschino campanilismo, ma per il dovere di rivendicare a un suo
collega del corpo sanitario della marina -la priorit dei suoi studi, non
la parola per

di

citati
Il

nella bibliografa del prof. Schrotter.

medico

prof. Curcio,

dica all'Universit

di

Napoli

di

marina

e libero docente di Patologia

in ricerche

sperimentali

Me-

patogenesi

sulla

degli accidenti dei palombari pubblicate nel 1900 giunto a risultati che
concordano perfettamente con quelli presentati dallo Schrntter.
Deve pure assicurare il Congresso che l'uso dell'ossigeno da non

pochi anni di regola negli

dei palombari, le cui

accidenti

sono sempre presenziate da un medico con tubi

mezzi

oltre gli altri


Il

Px^esidente

Patologia

di

esercitazioni

ossigeno compresso

di soccorso.

la parola al dott. G.

del

lavoro

compressa.

Gif/lioli di

i'.

Firenze sul tema:

ad

ambienti

negli

aria

=====^^^^==========

Riassunto.
Nello studio

proposto
I

di

questa questione cosi interessante per

ancora cosi discussa da

striale ed
i

clinici e

da

fisiologi

igiene indu-

l'

relatore

il

si

seguenti quesiti:

vari disturbi sino ad

oggi descritti nei

aria compressa (cassoni), rappresentano

una

lavoratori

ambienti ad

in

entit clinica

ben

definita

da doversi parlare di una vera e propria malattia da lavoro in aria


compressa o si tratta di fenomeni vari dovuti a cause differenti?
Esiste una vera e propria differenza fra questi disturbi e quelli
osservati nei palomhari
Come debbono esser raggruppati e classificati i sintomi morbosi
si

osservati nei cassonieri

Questi sintomi sono

essi

dovuti

tutti

atmosferica nell'ambiente di lavoro o


pi o

meno

indirettamente

vi

alla

sono

variazione

altri fattori

contribuiscono a rendere

di

pressione

eziologici

che

questi disturbi pi

frequenti e pi gravif

Quale diversa azione hanno sulla

estrinsecazione

di

tali

sintomi

vari periodi di lavoro: inizio di compressione, lavoro in pressione,

decom-

pressione?
Qual'

Come

la

patogenesi

di questi

sintomi?

questi disturbi possono esser prevenuti, e sino a qual punto e

con quali norme essi possono essere

il

possibile stabilire in

modo

quale e seguendo certe norme,

evitati o diminuiti

assoluto un limite
si

di

mezzo sicuro

di

pressione entro

possa esser sicuri della

del lavoratore?

Esiste un

cura per. questi disturbi?

incolumit

i
regolamenti sino ad ora prosono tali da assicurare una lavorazione senza pericolo grave e quali
sono i miglioramenti che in hase alle ultime ricerche si possono prol)Orre per evitare o per render meno frequenti i casi di malattia da

Gli apparecchi attualmente in uso e

posti

pressione?

relatore prima di entrare nel campo clinico


quesiti
siano le condizioni dell'ambiente di lavoro
esamina
quali
dell'argomento
nei cassoni; considerando da prima tutte quelle cause che pur non avendo
niente a che fare colla pressione possono, come iti altri ambienti avere
una influenza sopra la salute del lavoratore ed hanno in parte contriStaliiliti

liuito

presenza

Cfjsl

render
di

gas

il

pi

qualit del terreno e tien

quale

questione,

intricata la

tossici, di

emanazioni
conto

anclie

della

possibilit

la

animali

di detriti

alla

in rapiM)rlo colla

possibilit

deiranehi!ost<:>-

miasi, ecc., ecc.

Per render per pi chiaro il campo di discussione jionu m iii>|ia! te


eause morbigene indipendenti in modo assoluto dalla pressione, che condizione siiw qua non di questo lavoro di cui esamina il
meccanismo.
Per mezzo di disegni schematici dimostra la disposizione e il funzionamenio degli apparecchi per il lavoro in aria compressa e fa sommariamente la storia dei miglioramenti ottenuti con questo metodo di
lavoro subacqueo dalla Campana dello Sturmius al Cassone del Triger e
da questo ai giganteschi cilindri ad aria compressa adoprali ora a
tutte queste

Newcastle ed ad Amsterdam. Paragona

condizioni

le

cassoni con quella dei palombari e ne rileva

Determinate cosi

le

condizioni dell'ambiente fa

sintetico critica delle osserva/ioni cliniche sulla

dalle
del

prime osservazioni del Poi

Van

dei

lavoratori dei

le differenze.

<

e Waltelle alle

dapprima una rivista


Cassone

malattia del

recenti dello Snell,

pi

Scbroetter e dell'Oliver.

Prende

esame

in

scartati quelli

sintomi

dai

descritti

non

che evidentemente

vari

autori

dopo aver

hanno niente a che

fare

colla

che
provano entrando in un ambiente ad aria compressa da quei disturbi
che devono essere veramente considerati come manifestazioni morL>ose
pressione,

distingue

banali

disturbi

per

dire

cosi

fisiologici

si

in

stretto rapporto col

Fra questi

momento
il

ultimi

lavoro.

vanno

sintomi che si manifestano al


da quelli che si estrinsecano durante
che compaiono durante o dopo il pro-

tlitTerenziati

dell'entrala nel cassone

lavoro in pressione e da quelli

cesso della fli'com pressione uscendo,

Raggruppa

questi

ultimi

in

cio(^

dal lavoro.

.sintomi a

carico

ilt>irnininrato

U'/Hc<j

rappresentati da maggiore o minore diminuzione dell'udito accompagnati

sempre da vertigine a

tipo del

Menire Csinclmme mi ricolarej,

in sinioni

dolorosi (sindrome neuvalijica) rappresentati da dolori in genere lancinanti,

qualche volta

fissi

e sordi,

sempre profondi, accompagnati raramente da


sempre localizzati intorno alle arti-

dolorabilit e da tumefazione, quasi

colazioni dogli arti e specialmente del

ginocchio; questi

sintonia pi frequente e pi caratteristico che

si

dolori

sono

il

incontra nei lavoratori

ad aria compressa e si manifestano quasi sempre durante o subito la


decompressione e durano da pochi minuti a varie ore.
sintomi di jKiralisi fsindronv;
In un altro gruppo vanno raccolti
pat'agleiiieaj molto pi gravi, rappresentati pi di frequente da paraplegia,
che compaiono improvvisamente durante la decompressione e poco dopo,
talvolta ad inizio pi lento, non di rado con tutti i sintomi clinici di una
mielite; da queste forme devono essere per distinte quelle forme doloi

rose che a prima vista data

da

la

impossibilit

di

camminare dell'operaio
come fenomeni di

alcuni autori sono state considerate erroneamente

paralisi.

gruppo van poi

In un altro
all'uscita dal

cassone colto

tempo dopo, con

tutti

raccolti quei casi nei quali

come da sincope

sintomi di

un

il

lavoratore

moriva subito o poco


embolismo o di un'emorragia
e

cerebrale (siiidronie apoplettica).

Esaminati

questi

fsiche degli individui

vari

sintomi

il

che per vari anni

relatore

considera

hanno lavorato

sue personali osservazioni su 8 antichi

le

condizioni

sotto pressione

cassonieri

e riferisce

le

riportando

le lesioni dell'apparato uditivo in essi riscontrate, le condizioni

inglesi,

dell'apparato respiratorio e dell'apparato circolatorio, e del sistema nervoso.

avevano avuto nei primi tempi che avevano lavorato nei casa tipo di quella del Menire ed avevano sofferto per
vario tempo di sordit, limitata per ad un sol lato; 4 di essi presentavano ancora dopo 2 anni da che non avevano pi lavorato in cassoni,
una spiccata diminuzione unilaterale dell'udito.

di questi

soni, e vertigine

Da queste osservazioni si potrebbe concludere che il lavoro in aria


compressa se, non d luogo a disturbi acuti o subacuti non lascia in
genere alterazioni croniche degne di nota, eccettuati i fenomeni a carico
dell'orecchio; questi 8 individui per, bench non avessero pi di 50 anni,
erano tutti emfisematosi nonostante che dopo aver lasciato il lavoro
nei cassoni non si fossero sottoposti ad eccessive fatiche.
poca
Il relatore riporta anche due casi di sintomi dolorosi acuti di
gravit (bends), osservati su 2 cassonieri che avevano lavorato per 5
uro sotto una pressione di 2 atmosfere.
Venendo a discutere
il

la eziologia dei

sintomi osservati nei cassonieri,

relatore afferma ch'essi sono senza dubbio dovuti alla pressione e che

bench compaiano

in

essi sono in rapporto

compressione, con

Dopo aver

genere durante o subito dopo la decompressione,


senza dubbio anche colla rapidit e col grado della

tutte le condizioni

riferito sulle

dunque

della pressione dell'ambiente.

ricerche sperimentali relative a questi

sin-

tomi

'

itjnd'i (lerompn'tsiun" per la

sulla iinportaiiza di'Ila

secazione, prende

esame

in

alla

frenuenza fd alla gravit

abitudini

le

di

questi sintomi:

vita del lavoratore stesso,

di

che

le altre condizioni

le

condizioni individuali

sovraccarico

il

hanno senza duhhio una grande importanza,


confermano una tale opinione.

Riguardo

sindrome da

alla patogenesi della

1."

in

esame:
meccanica (Poi

rebbero spiegare

disturbi gi descritti

relatore prendi-

il

quale

e Waltelle) ecc. colla

la teoria

aver

dopo

pressione,

scaitato alcune antiche teorie assolutamente inamissihiii,

partilamenle

iavoru e la

di

e tulle le stati-

ventilazione
stiche

loro estrin-

possono contriluiire

vor-

si

dovuti a congestione dovuta

come

alla pressione dall'esterno;

(IcWesauri merito (Jaminet);

2."

la teoria

3."

la teoria dcValterato

ricambio garoso

da

i." la teoria dell' avreleitamento

Queste

teorie

oasif/eno.

che da molli autori sono state proposte con poche ed


non valgono a spiegare se non in parte e s-.|-

insignificanti variazioni,

tanto alcuni dei fenomeni osservati nei cassonieri e nei palombari.


La teoria invece che pi vale a dare una soddisfacente e pressoclu-

esauriente spiegazione di quasi


cipio di Dalton e [iroposta per
tit

di

f/as-

duratile la

nel sanf/ae durante la

decompressione

sintomi quella basata sul

prin-

dal Beri: soluzione di ma'/f/ior

quan-

tutii

primo

liberazione

/'orma: ione

sasseffnentc

con

compressione,

di

di

i/as

emboli f/asosi.

emorraf/ie, lacerumento di tessuti ecc.

Esaminando infatti
pi recenti lavori
mento e mettendoli in rapporto coi sintomi
i

di

fsiilugia

presentali

su
dai

<|Ui'>io

argo-

cassofiieri

con
reperti anatomo-patulogici bisogna concludere che una tale supposizione la pi logica e la pi rispondente ai dati di fatto; essa infatti
i

spiega

come mai

sintomi

si

estrinsechino

subito dopo la decompressione,

come

la ricom|)ressione

come

quasi

eclusivainente dopo

possano essere cosi

essi

possa migliorarli o

farli

<.

svariati, e

scomparire. Si devo per

dati
perch non tutti
n con essa si possono bene
spiegare certi sintomi circolatori, n il modo di insorgere di alcuni
disturbi, come pure non si ha ancora nessun dato sicuro onde spiegare
con essa la natura delle manifestazioni dolorose che pur son cosi fie-

notare che ijuesta teoria ha

sperimentati corrispondono ai

fatti

deboli

clinici,

pu ancora avere una soddisfacente


spiegazione da questa teuria dell'edema polmonare riscontrato in qualche
caso e della maggior, frequenza delle lesioni in certe jiarti dei centri
nervosi piultoslo che in certe altre.
un fatto per che con l'ipotesi del leit moltissimo si pu spiegare
e l'orse le lacune che ancor permangono potranno esser colmate dai

quenti nei cassonieri.

suoi punti

risultati di

K neppure

nuove osservazioni e

Ammettendo che a causa

di

si

nuove ricerche.
una aumentata pressione nell'ambieni-

di

176

gas in proporzione maggiore, un altra quei


va presa in considerazione, vale a dire relativamente alla prevalenza di un gas su di un altro ed alla importanza
che un tal fatto pu avere sulla patogenesi e sulla eziologia dei sintomi,
allorch per una troppo rapida decompressione si forma l'embolo gazoso.
Con che meccanismo l'ossigeno, l'azoto o l'acido carbonico contrisi

disciolgano nel sangue

stione assai interessante

relativamente alla loro quantit nell'aria dell'ambiento alla


formazione della embolia gazosa?
Si sa che l'acido carbonico 88 volte pi solubile dell'azoto e circa
buiscono,

45 pi che l'ossigeno,

si

sa anche per

le

ricerche del

Dumasquars

e di

che quando gas liberi esistono nei tessuti essi sono assorbiti con
rapidit differenti secondo la natura dei gas e dei tessuti. Possono questi

altri

fatti

spiegarci

certe

predisposizioni

speciali

pressione, possono essi metterci sulla

decorso di certi

importanza

di

sintomi, possono

una buona

in

via

parte

ventilazione

casi in ambienti troppo ricchi

di

individuali

per

spiegarci

chiarire
della

la

ai
il

disturbi

da

paradossale

questione

della

maggior frequenza

dei

acido carbonico?

Il problema ancora da risolvere e nuove ricerche sono necessarie


molto probabilmente seguendo questa via che si potr completare
studio della patogenesi dei sintomi morbosi da aria compressa.

ma
lo

Relativamente alla prevenzione della sindrome da aria compressa, il


modo sulla necessit di bene esaminare gli
regolamenti su quanto
operai prima di ammetterli al lavoro e di basare
relatore insiste in special

sino ad ora l'esperienza


patici,

gli

ha

individui affetti da forme

malattie dell'apparato

naturalmente i cardiopulmonari croniche o subacute, da


ecc., accettare in genere individui

suggerito: escludere

uditivo, ecc.,

perfettamente sani, di statura piuttosto bassa, magri, di et fra i 20 e i


45 anni, parchi nel vitto e nel bere, non dediti a nessun eccesso.
Generalmente per una tale scella non pu bastare e bisognerebbe

procedere ad un secondo esame dopo aver sottoposto l'operaio ad una


compressione graduale di prova senza obbligarlo subito al massimo di
lavoro, se in tal caso si verificasse all'entrata o all'escila del lavoro

qualche sintomo di una certa entit sarebbe meglio escluderlo dal lavoro. E certo che se le ammissioni fossero fatte in modo pi metodico
e razionale i casi diventerebbero sempre meno frequenti, ed certo che

un medico deve essere permanentemente

adibito

ai lavori sotto

pres-

ammissione, da quanto gi abbiamo detto,


resulta chiaro che nei cassoni pi ancora che in qualunque altro ambiente di lavoro le regole d'igiene locale devono essere scrupolosamente osservati, una speciale importanza deve esser data alla ventilazione affinch l'operaio che obbligato a slare all'aria comiiressa sia

sione.

Oltre

alle regole di

'

^
[KM"
nel

fni-iiit(j

iiiiiiiel

tii

ili

riceirlie assiii

uiediaiito

propose

aria

sufficionti!

hlackwall

r<'S|iiraltilo.

Londra

Ila

Lo
a

fatto

Snell,

ispellorc

questo

iim'iIh.'.

proposilo

delle

impnrtaiiti e dalle sue statistiche lisullereMie che soltanto

una huoiia ventila/ione

di

177

fornire gli

colla pressione a cui

si

posson<j ridurre

casi al rniriitnuiii, egli

operai di una quantit d'aria pura

vanno

sottoposti e giunse

in

proporzione

persino a proporre lO

203 nieti'i cul>i per uomo ogni ora, ma se (piesto desideratuin non si
pu praticamente raggiungere si deve almeno fornire da :)0 a 40 metri

cuhi per

uomo

<gni ora.

Riguardo al grado di pressione a cui si pu arrivare senza pericolo non possibile praticamente affermai* nulla; nella lavorazione nei
cassoni si giunti sino ad oggi a 3, i5 atmosfere ma si sono avuti
disiiirlii gravi
anche ad 1 atmosfera giacch come gi abbiamo veduto
rostiiiisecarsi dei sintomi dipende da varie circostanze e non soltanto
dal grado di pressione; devo tenersi conto della durata e della natura
del lavoro e si deve esercitare la massima sorveglianza non solo sulla
decompressione affinch sia lenta in proporzione col grado di pressioni^
raggiunta, ma anche sul modo con cui procede la compressione.
Cosi pure in rapporto colla pressione e col genere di lavoro si debliuiio stabilire limitati periodi di lavoro alternati con periodi di riposo.
Nelle conclusioni si riporta lo schema che il relatare crede migliore
ma le proposte dei vari igienisti sono diverse giacch le opinioni riguardo
al valore della rnaggitjre o minore rapidit della decompressione sono
diverse, pero si deve anche sorvegliare il periodo di com|tressione.
In base naturalmente a tutte queste precauzioni da prendersi, il
cassone dovrebbe essere fabbricato in modo da garantire il pi che possibile una massima cura tanto nell'operazione di compressione quanto
in quella di decompressione, ma se questo possibile l dove
lavori
sono eseguiti da ricche imprese non sempre attuabile nei lavori di
piccola mole ed allora s'impone una sorveglianza pi energica accioch
l'operaio ntjn faccia il suo danno. In ogni modo si dovrel)be sempre
avere un'apertura per il materiale diversa da quella per gli operai e
rubinetti di compressione e di decompressione dovrebbero essere automatici e ni)n dovrebbero poter essere fatti funzionai-e dall'operaio stesso.
Quando 6 possibile avere in cura subito individuo colpito il metodo
terapeutico migliore la ricoinprensione in una apponita camera medica
(li ]ni'ssi(i/ii' che tutte le grandi impi-ese dovi-ebbero
avere in vicinanza
dei lavori, quando questa manca la ricompressione potrebbe esser fatta
nel cassone stesso. Questo metodo tentato dapprima nei lavori deHlludsui
in Americji da un'ingegnere, ora generalmente applicato, e peri sintomi non molto gravi, per
dolori, per le vertigini ha dato risuliati
insperati. Naturalmente anche dopo la ricompressione seguila da decompressione lentissima il malato va tenuto in massimo riposo ed eseluso
dal lavoro. I medica iienti sin ad oa prop isti, mor'-ni, oppi, bellai

l'

178
elettricit hanno dato
dolori, ergotina per le forme paretiche,
donna per
molto vivi il massono
non
dolori
risultati non molto positivi, quando
elastica piutfasciatura
una
da
seguito
saggio lieve sulla parte dolente
ha fatto
osservati,
me
da
casi
due
nei
tosto stretta come si fatto
i

scomparire ogni sofferenza.


di questi sintomi
Quanto per stato detto riguardo alla patogenesi
dipenda dalla
morboso
processo
del
l'esito
come
comprendere
basta a far
tentare la ricompressione
doveroso
sempre
sia
come
e
lesione
sede della
l'esistenza di emboli,
specialmente quando i sintomi fanno sospettare
potr essere
sintomatologia
sulla
l'effetto che la ricompressione avr

anche un dato prognostico non trascurabile.

Conclusioni.
lavoratori negli
osservazioni fatte sino al giorno d'oggi sui
sino
sperimentali
lavori
ambienti ad aria compressa e tenuto conto dei
sull'orgapressione
aumentata
ad ora compiuti sopra gli effetti di una
crede in risposta ai vari
nismo e sulle sue varie funzioni il relatore
conclusioni:
seguenti
alle
quesiti propostisi di poter venir
strettamente clinico l'espressione malattia

Date

le

un senso
che la
non scientificamente esatto, si pu affermare
aria compressa,
ad
lavoratori
alcuni
da
presentata
sindrome morbosa
escologia, per il modo
bench varia nelle sue manifestazioni, per la sua
1."

Se

in

del cassone

patogenesi deve
per i reperti necroscopici e per la sua
malattia
cosidette
delle
clinicamente e giuridicamente entrare nel novero
condicolle
causalit
di
professionali poich essa in stretto rapporto
di decorrere,

zioni dell'ambiente di lavoro.


non pu fare
2." Dal punto di vista clinico ed analomo-patologico
ed i
cassonieri
nei
osservata
sindrome
nessuna differenza fra questa
disturbi descritti nei palombari.

possono manifestare nei cassonieri vanno divisi


all'inizio della compressione, durante il
in sintomi che si
Questi ultimi sono quelli
lavoro, e durante o dopo la decompressione.
professionale caratche in genere rappresentano la sindrome morbosa
neuralgiea,
sindrome
gruppi: una
teristica^'o possono essere distinti in 4
sindrome
una
ed
ima sindrome auricolare, una sindrome paraplegica
sintomi che

3. I

si

verificano

npopletica.
4."

disturbi pi gravi e pi caratteristici

si

manifestano durante

si deve escludere che


o poco dopo la decompressione, ma non per questo
in aria compermanenza
una
ed
rapida
una compressione pi o meno
non giocompressione
di
grado
il
nonch
meno prolungata,
pressa pi
importante
e non
assai
parte
una
essi
di
estrinsecazione

cbino nella

trascurabile.
5."

Un esame

accurato dello statistiche e delle condizioni

di

lavoro

iTy

che oltre la pressione altri 3 fattori in special modo contribuiscono alla frequenza ed alla gravit dei disturbi: le condizioni indivi-

tliinoslrano

duali dell'operaio,

Il

sopraecarici

di

lavoro,

la

natura

di

esso e

la

ven-

tilazione di^H'arnbiente.

Relativamente alla

patogenesi di questa sindrome la teoria


non pu spiegare che alcuni disturbi banali che si verificano
all'entrata nell'aria compressa mentre per gli altri fenomeni 6 contraria
6."

iwiccHiiica

alle pi elementari leggi di fisica e di

mento

fisiologia;

la

teoria

rlrlPcsauri-

non spiega che indirettamente alcuni fatti, quella deWnlterato itiMinbio f/asoso non sufficiente n confermata dell'esperimento,
quella dairesperimento, quella deH'avvolenamentij da ossigeno non spiega
che certi fenomeni verificatisi soltanto sperimentalmente e per pressioni
or;iaiiico

molto pi alte

La

di

quelle raggiunte nei cassoni.

teoria invece dell' aumentata solif^ione di gan nel aaniine sostenuta

e dimtjstrata per primo dal Bert, quella che sino

ad ora vale meglio a


sintomi sino ad oggi descritti e d anche una spiegazione
soddisfacente dei reperti microscopici.

spiegare

tutti

Relativamente alla patogenesi tutti i periodi di lavoro hann"


ma evidentemente ne ha uno molto maggiore la decompressione specialmente se troppo rapida (liberazione dei gas disciolti in
eccesso, formazione di emboli gazzosi, emorragie, lacerazione di tes7."

importanza,

suti ecc.).

Per cercare di prevenire questi disturbi si devono stabilire speche possono essere cosi riassunte, accurata scelta de^Ii
operai prima dell'ammissione escludendo coloro che per l'esperienza pas
8."

ciali

regole

sata

si

ritengono non adatti ad

un tal genere di lavoro (cardiopatici,


alcoolisti, ecc.)
il
relatore crede che sarebbe bene fare una serie di
prove di graiJuale compressione e decompressione senza sottoporre l'ope;

raio subito al massimo di lavoro e di pressione, prima di ammetterli in


modo definitivo, procedendo ove occorra ad una seconda scelta.
Quando l'operaio
ammesso, in |>roporzione col grado di pressione,
(^

colla natura dei lavori,


speciali periodi di
le

si

devono ammettere speciali regole di riposo e


una certa durata della decompressione,

lavoio, noncht^

sembrano

regole proposte dall' Hill


lunata

Aiiiii>slViv

?.

-h

-^-4

Gli individui

dediti

I)urat;i iella ili'coiiiiiros,ioae

30' - 1 ora

1 ora

pi indicati per questi lavori

che

non hanno pi

di

20 o

1-2

ore

ore

sono qu. 'Ili di statum bassa,


di 25 anni, astemi e non

ad alcun eccesso.

Anche osservando
curi

pi soddisfacenti:

6 ore
4 ore

"

piuttosto magri,

le

del lavoio

dell'incolumit

tutte

queste

dell'operaio

regole

perch

non

anclie

'

per

possibile essere si-

pressioni

piuttostv

180

basse e avendo ogni precauzione

non si sono potuti evitare casi anche


pu perci determinare un limite netto di pressione, quello
di 7 atmosfere ammesso dal Hill non sembra sicuro al relatore perch
questo Autore non ha considerato nello stabilirlo che l'operaio sotto
pressione deve lavorare e non si pu paragonare ad un esperimentatore
che non sottoposto alle medesime fatiche.

non

gravi,

9."

si

Altre regole preventive da

dell'ambiente

di lavoro,

non dimenticarsi sono una buona igiene


una buona ventilazione in rapporto

e sopratutto

col grado di pressione, in modo che ogni lavoratore per ogni ora possa
avere almeno 40 metri cubi di aria fresca per ogni ora.
10."

Relativamente alla cura osservati dal

relatore il massaggio
mezzo terapeutico che pu portare un miglioramento sicuro quando possibile applicarlo a tempo e la ricompressione
dovrebbe perci dove si compiono questi lavori esserci sempre una cameru
medica di pressione ed una infermeria vicina perch nelle forme gravi
riesce assai utile, unico

il

riposo assoluto s'impone co ne pure la esclusione dal

lavoro per l'av-

venire.
11." Gli

apparecchi per

la

lavorazione subacquea non sono

fezionati riguardo alla sicurezza degli operai;

come

necessit

tutti

per-

assoluta

devono essere imposte camere di pressione per l'escita degli operai distinte
da quelle per il materiale, le pompe devono essere tali da garantire l'introduzione di aria pura, la ventilazione deve essere continuamente sorvegliata, nella camera di pressione degli operai vi dovrebbero essere
rubinetti automatici che agissero in modo lento e ben determinato.
Giova insistere su queste necessarie cautele perch, se nei lavori
eseguiti da ricche imprese tutto o quasi tutto si potuto ottenere s da
ridurre i casi al minimum, nei lavori subacquei su piccola scala siamo
ben lungi da una completa osservanza anche delle pi elementari precauzioni; questi lavori appunto devono esser perci in special modo sorvegliati perch si cerchi di prevenire disturbi che se non sono del tutto
evitabili, pure possono essere resi assai meno gravi e meno frequenti.

e rimandando la
Regolamento Internazionale per il lavoro negli ambienti ad aria compressa che verr compilat(j e proposto dalla
Commissione nominata dall'assemblea nelle persone
Il

Presidente ringrazia

l'O. della

discussione ad altro giorno nel quale

dei

sig.

prof.

alle ore 11,45.

relazione

si

fatta

discuter

Langlois Glibert. Schrotter e

il

Giglioli,

sospende

la

seduta

SEDUTA TKK/A.
ijiwjno

Lntiarli 11

PuiMi.iNii

Il

di

Prof.

A.

Presidente accorda

MI'NO/.ZI
parola

lu

al

Si-oRKiAitto: Prof. L.

prof.

DEViJTO.

l\ AV":rtoiii della

Poloirna sul tema svolto in collaborazione col doti.

/'.

K. l'niv.

'l'nlli,,.

Ricambio materiale nello strapazzo.

Il

ore 8,30

===^=

Lo strapazzo rappresenta quell'insieme di sintomi morbosi che derivano dalla funzione eccessiva del nostro organismo. Mentre la fatica
fenomeno fisiologico, lo strapazzo entra nel campo patologico.
A formarne il quadro clinico concorrono alterazioni di quasi tutti
i

sistemi organici.

circolo,

Il

digerente sono pi o

il

respiro,

la

meno profondamente

termoregolazione,
alterati.

Noi

ci

l'apparato

occuperemo ora

delle alterazioni che produce sul ricambio materiale.

Queste sono principalmente due: una distruzione dei tessuti del corpo
genei-ale dell'organismo per cui il rendimento della
macchina umana si fa minore.
dati ciie possediamo sopra il ricambio nello strapazzo intellettuale

e un indebolimento

S(jno cosi scarsi e

contradditori, che non permettono, almeno per ora,


alcuna conclusione. Come dice lo Spixic: I processi molecolari nel cervello
che formano il substrato d(d lavoro intellettuale, o non sono processi di

ossidazione e scissione, o sono cosa

poca entit che non sono misurabili


si sono riscontrate
sono dovute ad alterato ricambio degli organi che sono regolati dal
sistema nervoso e specialmente dell'apparato muscolare. Riferiremo perei-'solo delle alterazioni dovute allo strapazzo fisico e crediamo opportuno
ripetere alcune cose gi dette da Albkrto.ni a proposito del nutrimento
coi

nostri

mezzi

di

indagine.

Le

di

alterazioni quindi che

e lavoro per
Il

meglio chiarire le alterazioni del ricambio nello strapazzo.


concetto e la parola ricambio trasse origine dalfosservazione che in

lutti gli

esseri viventi, specialmente col crescere delle attivit loro,

cano

si

dotti

si

distac-

eliminano dei materiali che vengono rimpiazzali da quelli introcoi cibi. Cosi l'organismo si rinnova senza mai perdere la sua forma.
La causa di questo necessario rinnovamento fu da principio attribuita
e

meccanici,

come

l'attrito del sangue dei vasi e nel muscolo conL.wuisn.u riconobbe essere la respirazione un fenomeno di lenta combustione, e dall'energia prodotta da questa combustione
deriv l'energia necessaria A tutte le funzioni vitali, si pens che a questa
fatti

Iraentesi.

Ma quando

combustione fosse dovuta

la

distruzione

delle

particelle.

V.

come M.wi-k


ed Helmholtz proclamarono

il

ricambio materiale acquist

il

182

principio della conservazione della energia,

suo intero valore, quale espressione di


di energia ed appari chiara

il

un corrispondente, contemporaneo ricambio


la

ragione

di

introdurre

gli

elementi

ricchi

energia

di

potenziale

sopperire alle continue perdite che per movimento e irradiazione

si

per
pro-

ducono.
LiEBiG

che nel

stabili

ma

carbonio,

albumine,

le

grassi e

alimenti in due grandi categorie:


i

termodinamogeni

venivano ossidati non l'idrogeno e

corpo
i

gli idrati

il

carbonio, e divise gli

di

albumine, e

plastici azotati dati dalle

dati dai grassi e dai carboidrati privi di azoto.

Sorse allora la questione da quale delle due categorie di cibi il


muscolo togliesse l'energia necessaria a contrarsi e a produrre lavoro
questione importante perch da essa dipende la dieta pi opportuna per
:

lavoratori e la spiegazione delle alterazioni che

il

ricambio subisce nel

lavoro e nello strapazzo.


LiEBiG osservando come le forme organiche sono quasi totalmente
composte da albumine, e che pur private dal grasso e dall'acqua, conservano la loro forma e le loro attivit vitali, ritenne l'albumina come
sola fonte del lavoro muscolare e assegn ai carboidrati e ai grassi
l'ufficio secondario di mantenere la temperatura del corpo abbruciando.
La sua opinione prevalse fino a quando nel 1865 Fick e Vislicenus
in una memorabile ascensione fatta sul Faulhorn presso Brienz dimo-

strarono la necessit che anche

grassi e

ai muscoli, poich l'albumina distrutta

l'azoto

cima

emesso

colle urine era

carboidrati fornissero energia

durante la gita e computata dal-

insufficiente a portare

del monte. Pfluger, che le teorie

difende, spiega questo fatto mediante

del

Liebig

loro

tuttora

corpi

sulla

validamente

una parziale distruzione

e rigene-

razione della vivente molecola di albumina.

Nel corpo animale, egli dice, non si distrugge che albumina vivente,
che trae la sua facile scomponibilit dalla presenza in essa di un gruppo
cianico, mentre la morta albumina dei cibi che contiene radicali acidi e
amidi indifferente. Questa morta albumina si trasforma in vivente quando
il

gruppo amidico

si

trasforma in cianico: a

ci necessario

un dispendio

movimento intramolecolare nel Cyan molto pi intenso


che neW Amid. Da questo forte movimento entro il gruppo cianico, il quale
si propaga ai radicali vicini, riceve l'albumina vivente la facile scompodi forze,

il

per cui vien spinta alla distruzione.

nibilit

come

poich

E distruggendosi essa

emette,

forma di CO- e
acqua e sviluppa calore. I vuoti poi che cosi si formano vengono tosto
colmati, mentre alle affinit che cosi si son rese libere, si oppongono gli
lo

provano

tessuti privi di ossigeno, C,

elementi perduti provenienti dal grasso e dallo


sciolti

sotto

zucchero che

si

trovano

nell'ambiente liquido nutritivo.

Cosi pu la stessa

venendole

restituiti gli

molecola

lungo tempo vivere e produrre


si erano scissi.

elementi che

lavoro


Per

1K{

avviene solo nell'apparente riposo dei muscoli; durante il


come osserva IIk^mann, la resti-

ci

lavoro e in special modo, iiell'affaticantt',


tuzione non

'

coiiipleta;

cui

|m,m-

osserva un aumento nella eliminazione

si

dell'azoto.

Vorr e Pi/itknkoh.u al contrario partendo dalla espei-it-nza di l'icK


durante il lavoro notato da Lavoi^ilk
s, (lelTaumento di COin poi, e basandosi sulle loro esperienze in cui videro che mentr- l'eliminazione di CO' cresceva proporzionatamente al lavoro, mentre quella

e \'islict:ni

di

azoto era la stessa che nel riposo, affermano che

carbonio sono consumati dal muscolo nel

idrati di

solo,

grassi

gli

che l'albumina

la\<p|'o e

nulla vi entra.

f)er

Caratteristica costante

che il ricambio mat'riale


forme gravi di febbre da strapazzo
un indolenzimento muscolare e in un malesalterazioni

delle

presenta nello strapazzo, rivesta esso


o semplicemente consista in
sere generale,

le

una aumentata eliminazione

di

azoto nelle orine, tabi

divenendo cosi indice di una distruzione di albumina del corpo. Ora se noi accettiamo le teorie del Pfllgl:r questo aumento
in gran parte fenomeno fisiologico dovuto ad aumentato lavoro. Solo
una eliminazione esagerata con perdite rilevanti da parto del corpo assume

da superare

l'introdotto,

*"

valore patologico:

jioicht"'

nel lavoro sano, adattato alle

nismo, con cibo sufficiente


e comi)leiamente

azotato.

processi riniegralivi

lasciano alcun dubbio su

che

cos

distruttivi

Le espeiienze ultime
ci.

non

tecnicamente

vi

forze

dell'orga-

riparano rapidamente

ha rottura

perfette

di

dell'equilibrio

Atwatkr non

si
accettano le teorie del Voit
fenomeno patologico, a causa del
latto nuovo, che come vedremo si

Se invece

questo aumento sempre indice


quale dobliiamo fare intervenire

di

un

ritiene essere l'asfissia e la mortificazione dei tessuti.

L'aumento

di

azoto nelle orine

da molto tempo. Fu
ricerca.

Liicbig

degli

fatto conosciuto

strapazzati

che colla sua teoria diede

Lo osservarono Pavv

Fli.nt

nel

la

spinta a questa

corridore

celebre

Weston:

.\rgltinskv e Du.nlop trovarono che questa aumentata eliminazione pu


protrarsi per parecchi giorni dopo lo strapazzo. Essa

Atwatkr

e Siierman (1) trovarono

sei giorni tenutasi

corpo giornaliera
nazione

di

nel

98

in

New

nel vincitore

pu essere

rilevante.

della corsa ciclistica di

York una perdita

di

azoto da parte del

8,6 granuni. Kell.ner (2) trov nel cavallo l'elimiazoto proporzionalo alla fatica fatta: col crescere del lavoro
di

24 ore sali da grammi 98 a 11(!.8.


Corrispondentemente airaumento dell'azoto

l'azoto delle

coiiiponenti azotati delle

amido

acidi,

urine:

come pure crescono

l'urea,
gli

l'acido

vari
crescono
l'ammoniaca, gli

totale

urico,

elementi che fan parte delle sostanze

proteiche.

(\)
(i)

Atwatkk 11. SiiKk.MA.N. CiUd .siut. JJejAirleiii. o/ Aiirtmlturf.


Hermann' Uandhuch dar Phjtiulogie. lUl. VI, th. I, \>ilc. IW7.

l.u[\,.

w, iWI.


Mjnk

18-4

trov aumentati lo solfo, l'acido fosforico e

porzione dell'aumento dell'azoto ed egualmente


Caratteristico

il

Pavy

orine; gli esercizi violenti invece


di ordinario.

potassio in pro-

Dunlop.

comportarsi nello strapazzo dei sedimenti urinari,

che sono in gran parte dati da urati.


Infatti secondo Bouchard gli sercizi moderati

ne hanno

il

Lagrange

li

fanno sparire dalle

li

fanno comparire

studi

il

loro

modo

di

l'allenamento, e li trov diminuire giornalmente col progredire


per sparire quando l'individuo era completamente allenato.
Chibret crede anzi che l'escrezione dell'urea diminuisca

crescono

non

di

questo

di

quanto

gli urati.

Kronecker
dell'orina

che

in quelle

comportarsi durante

si

Jakson riscontrarono

trova sotto forma

di

la

percentuale che dell'azoto totale

azoto ureico ridotta a 42 negli strapazzati.

L'esercizio violento lascia quindi negli individui

non

allenati

una vera

uricemia, comparabile allo stato che precede la gotta.

Questa analogia
predisposti alla gotta,

un

confermata

dall'

di

un accesso.

fu

L'ammoniaca nelle orine


aumentata dell' 8-28 %.

che nei soggetti


causa determinante

osservazione

esercizio violento spesso

dei ciclisti strapazzati trovata

LiEBiG trov nei muscoli di

da Wandeweyer

una volpe presa a caccia 10

volte pi

creatinina che in quelli di una volpe riposata: corrispondentemente tro-

varono aumentata la creatinina


Tarulli e Gregor.

delle

orine

Moitessier,

Grogg, Oddi

Nei muscoli stimolati aumenta

l'acidit,

come pure

diminuisce l'alcalinit del sangue: solo I'Aducco

nelle orine,

trov

l'orina

mentre

alcalina.

L'aumento di acidit viene attribuito in parte ad acido lattico che si


forma nella contrazione e che fu riscontrato nelle orine degli atfaticati
da Colasanti e Moscatelli,
Come dicemmo l'aumento di tutte queste sostanze indice di una
aumentata distruzione di albumina dell'organismo.
Speck la fa dipendere da locale asfissia muscolare: Oppenhein e Frankel
riscontrarono aumentato l'azoto nelle orine dei dispnoici: l'azoto eliminato

aumenta pure nell'avvelenamento per ossido

di

carbonio, per fosforo e in

seguito a salassi.

A una simile spiegazione propende anche lo Zuntz. Quando l'attivit


muscolo tale che n la dilatazione dei vasi n l'aumentata attivit del
cuore sono sufficienti a fornirgli l'ossigeno necessario, egli si asfissia e si
distrugge. Continuando ad emettere CO' senza consumare ossigeno cresce
il QR. Basta infatti accelerare il lavoro perch questo cresca, o impedire
con lacci, come ha fatto Loewv (1) l'adito del sangue ai muscoli in attivit.
del

(1)

Ardi.

A. LoiowY,
i9,

405,

ISOl.

Die WirhuiKi

eriiiiindeiifer

Arbeil auf (leu rexp. Sloj)'v:echsel.

Ptlugers

ih:,

Pi fondata l'opinione che fa ilipendere

la flistr-iizione dei lessali da


produce nello strapazzo.
RanivI-: raccolto l'esti-atto acquoso dei muscoli cli<^ avevano lavorato
lo iniett nei freschi, e ne vide diminuire la capacit al lavoro. A.ngklo
Mosso tetanizzato un cane, ne iniett il sanj^ue in un altro cane, produsintomi della fatica.
cendo in questo
L'Adlcco isol dalle orine degli strapazzali una tossina ipotermiz-

una intossicazione che

si

zante. Bousciiard, Cii.-.rrin, Fkri;, trovarono aunientat"

Ultimamente

^^^r;ICHARr)T (1)

)t^

il

lun-

fO-ffii-ontt'

al bum in uria.

Sknator trovarono

tossico, G ACOSA, Li:ube,

isolare dal

plasma muscolare una

animali causa un quadro completo dei fenomem'


dispnea, ipotermia o morte; e con essa pot pure ottenere

tossina che iniettata


della fatica,

ne,i;li

dannosi effetti della tossina e diminuiva


una antitossina che aboliva
anche nell'uomo le conseguenze della fatica.
Come dicemmo lo strapazzo produce un indebolimento dell'organismo
per cui esso diventa pi ricettivo alle malattie e meno atto a produrre
i

lavoro.

La
febbre

clinica gi

tifoide, della

l'esperimenti

da tempo ha registrato

mortali,

bianchi soggiacere

topolini

all'infezioni carbonchiosa. Ceni trov

nelle

cavie

facilmente

alcune volte nello strapazzo dimi-

potere battericida del sangue.

il

\e deriva che diminuire


Vaillant

mortalit. E.

lavoro

cause

di

strapazzo significa diminuire

statistiche pot dimostrare

<li

abbass nel giro

si

le

dalle

e la mortalit degli operai

simili,

cause predisponenti della


strapazzo fisico e morale;

strepazzate infezioni

di

lo

ha confermato queste vedute.


Roger videro svilu|)parsi spontaneamente

Charrin

nuito

fra le

piemia, e della tubercolosi

quelle professioni in cui


di j)0chi

relativamente pi salubri

ma

anni

si

al di sotto di

dove

la

che

la

la morbilit

ridussero

le

ore

quelle di industrie

durata del lavoro non era

slata diminuita.

produce meno

L'individuo indebolito dallo strapazzo

voro prodotto costa a

lui

niaggior dispendio

di

lavoi-o, e

^L\GGIORA aveva notato questo nel lavoro ergografico. La scuoia


Zu.NTz Io stabili esattamente

consumata

il

Vd esemi)io

velocit e

il

il

la-

energia.
ilello

determinando contemitoraneamente l'energia

lavoro prodotto nell'individuo fresco e nello stanco.

Leo Zc.vrz vide che correndo

lavoro rimanevano costanti,

il

in

bicicletta,

consumo

di

mentre

la

energia cresceva

10 del ?3" pi che nella prima oi*a.


minor utilizzazione dell'energia da parte della
macchina umana va ricercata in un meno adatto uso dei nuiscoli a pnnelle ore successive del 13, del

La ragione

durre

.N.

l'effetto

(1)

Weichaudt.

IS,

IWL

N.

25,

di

(piesta

desiderato.

Ueber l
mx,.


Helmoltz aveva osservato che
solo

muscoli che sono necessari

not che

186

in seguito all'abitudine si

movimento

al

muscoli che prima vennero messi

in

contraggono

Ora Loewy

voluto.

azione e che sono

(1)

pi

vengono a poco a poco sostituiti da altri


sempre pi numerosi, cosi che cresce la massa contrattile.
e con ci il consumo. Z. Treves in una serie di studi che potrebbero
servire di base a una fisiologia del lavoro industriale, stabili che durante
a fatica a parit di lavoro esterno aumenta anche l'energia di contrazione
spesa da ogni singolo muscolo.

adatti col crescere della fatica

meno

allenati e

Queste che riassumemmo sono

le principali alterazioni

gravi sono

subisce nello strapazzo acuto: ben pi

le

che

ricambio

il

alterazioni che

lo

strapazzo cronico produce nell'organismo. Troppo lente per poter essere


iacilmente constatate, oggetto finoi'a
nosciute. Certo che ad esse
sulle arterie e sui reni

vanno

produce

poco studio, non sono ancora co-

di

attribuiti

dannosi

effetti

che sul cuore,

prolungato e unito come

lavoro grave

il

spesso avviene, a scarsa nutrizione. Pieraccini, nella Patologia del la-

voro

ci

lavoro

descrive

miserande

le

nel pieno delle

forze,

stato fisiologico

non

contadino

al

condizioni in

grave

cui sono ridotti dal

braccianti della Toscana. Neil' et media, quando gli uomini sono


essi

sono

dell' Abbruzzo,

disfatti.

bracciante toscano

questo misero

ma

comune

possiamo dire a quasi tutta


noi crediamo che a ridurre tali abbia

all'emiliano, e

la popolazione agricola italiana.

contribuito la scarsa

vecchi e

ridotti

prerogativa del

quantit

E
di

albuminoidi,

caratteristica della

loro

dieta.

Conseguenza immediata di quanto abbiamo detto che all'operaio si


deve dare una dieta sufficiente, da cui possa trarre l'energia necessaria
a compire il suo lavoro senza consumare del suo corpo.
Ma poich del nutrimento del lavoratore ha gi parlato uno di noi,
ci occuperemo delle altre misure che possano diminuire lo strapazzo nel
lavoro e che sono in parte suscettive

queste sono

la

durata

ratura, umidit, purezza d'aria in cui

Per

sima

le

donne

di

di esso e
si

regolamento
le

condizioni

legislativo.

igieniche,

tempe-

compie.

e pei fanciulli la legge italiana stabilisce la durata

del lavoro: per questa di 12 ore,

notevolmente maggiore

prescritta dalla legge francese e inglese che di 10 ore.

di

mas-

quella

la legge del

30 marzo 1900 che riduceva in Francia a 10 le ore di lavoro per le donne


fanciulli e gli uomini lavoranti con loro, non fu accompagnata da rie
i

(1)

1.

e.


salario che solo per

1>^7

1*8"

circa dei lavoranti. Per gli uomini


alcuna limitazione legislativa alla durata del lavoro:
ai Contrario in Francia gi una legge del 1848 fissa il limite massimo a
12 ore e la Associazione internazionale per la proteziont; legale dei lavoratori emetteva recentemente un volo tendente alla riduzione graduale
ma generale a 10 ore per tutti gli operai.

duzione
in

fli

non

Italia

Inr)ltre

esiste

legge italiana sui (aneiulli

la

essere anmiessi al

per

basso
f'

miniere, 15 per

le

di quello stabilito

per

insufTcieiite

da

poter assoggettare

ore. Perci .\lliprtoni,

inoltre

organismi

durante

la discussione

che

al

QuesUj limite

giovani

si

si

pi

dell'etn

via

in

pu durare

che sulla legge

limite di et

13-14

gli opifci,

so'o criteri<j

il

lavoro, che per legge

di

dei deputati, prop(jse

dell'individuo,

nazioni:

alti-e

possono

in cui

l'et

12 anni per

lavori insalubri e pericolosi.

sviluppo ad una giornata

Camera

stabilisce

lavoro nelle fabbriche:

di

a 12

fino

tenne alla

unisse l'esame fisico

consistessero principalmente nella misura del

cui criteri

torace e della statura.

La proposta non
diffcile

fu accettata

perch ritenuta ingiustamente

di tro|i|io

attuazione.

Crediamo opportuno quindi che l'esame medico


anno

fatto colle

suddette sia reso obbligatorio anche fino al 18"

In riguardo alle disposizioni igieniche regolanti

ben poco.

La Germania ha
un modello

cante e modificante

minutamente

del
le

cautele

et.

lavoro, l'Italia cont<a

riunito tutte le sue leggi sul lavoro nel codice

industriale dell'Impero tedesco pubblicato


prtssiede

il

di

genere

il

26 giugno 1903. L'Inghilterra

nella legge del 17 agosto

leggi sulle fabbriche e

laboratori.

1901,

codifi-

Essa prescrive

tutte le disposizioni igieniche concernenti tutte le industrie,

divise i>pportunamente in categorie, ed entra in tutti

pi

piccoli pai'li-

prendendo tutto le garanzie possibili perch le disposizioni vengano


osservate. Essa si occujta deg'i ambirnti, della loro capacit ed aereazione,
culari,

della loro umidit specialmente per le filature di cotone, in cui

vengano
giorno

tenuti

sotttt gli

dei

psicrometri,

occhi

cui

dati

degli operai e spediti

prescrive

vengano elencati 3 volte al


ogni mese all'ispettore del

[distretto.

Inoltre la legge inglese

Nono

d larga parte

miche

in

medici nel corpo isjiettore. Essi

generale, eseguiscono per incarico dell'autorit ispezioni

jorto alla salute degli operai e


^e e

ai

incaricati specialmente dell'esame dei fanciulli, delle condizioni igie-

Come venga

in

rap-

possono segnalare all'autorit competente

applicata la legge che regola

il

lavoro nelle fabbriche.

vengono convenientemente retribuiti.


(Questo esempio dell'Inghilterra veramente degno di imitazione.

*er le loro ju-estazioni

.Nella

[discussione test tenuta sulla legge per l'Ispettorato del lavoro, presentata
[sotto

il

ministro P.vntano e vergognosamente caduta,

gli

onorevoli Badai.osi

Celli proposero che due fra gli ispettori fossero niedici. Il ministro rispose.
Iche per le necessit della legge, jier il momento non [loteva altro che
f

188

prendere in considerazione la proposta. Facciamo voti che quando la legge


verr ripresentata, e questo speriamo presto, la proposta possa essere
accolta.

Presidente d ancora la parola al

Il

che a nome del

La

Alhertoni svolge

fisiologia dell'alcool

e nelle dottrine:

fatti

P.

Lussana di Bologna

tema:

==

dott.
il

Alcool e lavoro muscolare.

nei

prof. P.

pi di ogni altra

non soltanto

abbonda

contraddizioni

di

diversi autori professano opinioni

talvolta diametralmente opposte riguardo all'azione fisiologica

ma

sopra l'organismo,
interesse),

Una
il

sembrano

resultati sperimentali (e ci

dell'alcool

non manca certo

di

giustificare la inconciliabilit delle teorie.

costatazione consimile

ha gi

fatto esplicitamente

il

Rosenfeld

quale dice che la contradditoriet dei resultati sembra essere in der

AlkohoUitteratur ein eigenes Verhngnis (1) .


perci assai facile ritenere che preoccupazioni di indole

morale, sociale ed
Trattare

quindi, nei hmiti

argomento che

Ma

economica hanno troppo spesso pregiudicato

si

poich nostro

concessi

alla

presente

igienica,

la questione

relazione, di

un

trova in simili condizioni, potr sembrare opera vana.

intendimento limitare

di interesse pratico,

non disperiamo

la trattazione

di poter fissare

ad alcuni punti

qualche conclusione

precisa, che in parte conforteremo con esperienze personali.

Tutti sanno come in ogni classe sociale, anche nelle pi elevate, sia
credenza diffusa e radicata quella che fa dell'alcool una sorgente specifica
di energia e di forza muscolare. Voi non riuscirete mai a persuadere
l'operaio, il bracciante, il quale prima di recarsi al lavoro ingolla il suo
bicchierino di acquavite, non tanto che quella bevanda gli assai pi
dannosa che utile, quanto che non gli fornisce una forza muscolare maggiore.

Noi, che

non siamo

antialcoolisti di professione,

normale

ammettiamo

fin

d'ora

che lavora, presenta delle giustificazioni fisiologiche e dei vantaggi irrecusabili; ma ci che in ogni caso
medici hanno
dannoso e deve essere oppugnato con tutti i mezzi che
a loro portata, la credenza che l'alcool sia una sorgente immediata di

che

l'uso dell'alcool nell'uomo

forza

muscolare, e un

le

coefficiente

di

irrobustimento

per

l'organismo.

che nelle classi popolari, e non soltanto nelle popolari,


mezzi di farlo, si abituano i ragazzi e i bambini
non
hanno
quali spesso

Quando

voi pensiate

(1)

G. RoSKXi'Ki.i).

Ehfluss des \lkohols auf den

O-f/anismus,

WiesbivkMi. 1901, pag. 5.

18'J

quando

a ingerire quantit notevolissime di vino e di lievande alcooliclie,


[lens^iate

che perfino

cucchiai

di

ai

bambini

trangugiare dei grossi

lattanti si fanne*

vino generoso, fjuando finalmente

vi

ricordiate che tutto questo

vien fatto colia convinzione di far acquistare forza all'organismo che

si

che igienicamente e socialmente


necessario ditTondere per quanto sta in poter nostro la convinzione che

sviluppa,

l'alcool

facilmente

non possiede

ci

concederete

come virlh npecijica una influenza favorevole


meno, non occorrorebite dirlo, sopra l'irnj-

affatto

sul lavoro muscolare, e tanto

motore

bustimento dell'organismo in genere, e dell'apparato

Questo non

ci

impedir

per l'uomo adulto che laver, debba considerarsi in


e

innocuo nella grande maggioranza dei

liiidif lo studio dell'in

stretto

corii[il("^s(i

lluenza che esercita l'alcool sopra

apparecchi

Ma

vantucrtrio^o,

casi.

lavoro muscolare volontario nell'uomo, dovreblie

ergografiche che con vari

ispccie.

in

liconoscere che l'uso moderato dell'alcool

di

limitarsi

modalit

il

ricerche

alle

sperimentali,

furono

non possibile nella interpretazione comparativa dei risultati, separare completamente la questione
nostra da quella che riguarda il valore nutritivo dell'alcool, riassumeremo
in poche parole
principali lavori che a tale argomento si riferiscono.
Seguendo le antiche affermazioni di Lallemand, Perrin e Duroy, si
riteneva una volta che l'alcool pas-asse inalterato attraver^^o l'organismo,
specialmente per la via dei reni (1). Con questo si veniva naturalmente
a togliere all'alcool ogni valore alimentare, nel senso che esso potesse
bruciare in seno ai tessuti e fcJrnire energia a sonn'glianza dei carboidrati.
^[A
gli
studi di I'rf.riciis (2), di Albertoni e Lussana (3), di
BoDLANDER (4) 6, recentemente, di Atwater e Benedict (5) hanno definitivamente assicurato che la pi gran parte dell'alcool viene trasformato
nell'organismo. Dagli emuntori naturali, reni, vie biliari, jtolmoni, non si
eliminano che tracce insignificanti di alcool (6). Notevole per il fatto
che esso rimane per un tempo relativamente lungo inalterato nel sangue,
come dimostrarono gi le sperienze di Scmlli.nus (7) e recentemente fjuelle
eseguite negli ultimi vent'anni.

poich^

(1)
'aris,

Lali.kmand,

I'kki.n et

Dukoy.

rle de l'alcool et des anesthtiques

dans roryanisuii;.

1860.

Jfandtcrterbuch der Ph;/siulo;ne

(i)

Frekiciis

(3)

.-Vlhkkto.m e LussAN.v Kkl.

Sttll'alroot, etc.

Bil III..
S|>rmontale,
Sfci.

IS74, pag.

1.

KuDLANDKR.
Die Ausscheiduiiy nufyenominenen Weingeisles aus dem Korjter.
PflUpefs Ar., 18ti3, Bd. 32.
E.cperiments on the inelabolism of mailer and energy in the
(5) Atw.vtku mici Bknbdict.
(i)

[^l^uman hodu.
(6)

f.

Ai.BKRTOM

Depart.

i".

of'

Agricolture

Lussana Felick.

ScHULINfS.
Unlers. uh.
Arch. der Ueilktiiido. ISSO.
(7)

ilic

office of E.rperiin.

Oj>. cii.,

pa;.

y,Tlh''ilii.,,i ,l,t

Station

Washin^oo.

Bull

'J-

;M1.
\V,'i , ,,,., sl.-f

lh,fri^.h,'n

.r.ui.i'j/i.iM.

190

di QuiuDNQiJA (1) dalle quali risulta

che iniettando nello stomaco

di

un

miscela acquosa-alcoolica (10 7o) per ogni


kgr. di animale, si trova nel sangue una percentuale di 0,57 di alcool
per un periodo di tempo che va da un'ora e mezza a quattro ore dall'iniezione, e corrisponde al periodo .dell'ebbrezza. Contemporaneamente

animale una dose

nel cervello

50

di

trova

si

reni 0,39. Questi

ce. di

nel

0,41 7o'

il

fegato

fatti

muscoli 0,33,

nei

0,32,

spiegano

probabilmente

la

eccezione che

il

costituisce alla regola sopraenunciata, che per gli emuntori naturali

nei
latte

non

secondo NiclaxNz non solo l'alcool circolante nel


sangue materno passa nel sangue fetale dove si trova pressoch nella
stessa percentuale, ma esso compare nel latte in quantit relativa, eguale
a quella riscontrala nel sangue durante il periodo di massima concensi

elimina alcool.

Infatti,

trazione alcoolica

gestanti,

le

dendo

il

del tutto

Ad

ogni

(2).

Da

ci viene facilmente

consiglio di
i

le

nutrici

di vino,

esclu-

liquori alcoolici.

modo

resta fisso che pi del 90

trasforrhato, cio ossidato dentro l'organismo.


la

a giustificarsi per

non fare che un modesto uso

domanda: usufruisce l'organismo,

"/

dell'alcool ingerito viene

Ne viene conseguentemente

e in qual

modo,

la

energia che da

tale combustione si sprigiona?


Secondo le ultime determinazioni (3) il valore di combustione dell'alcool eguale a 7 calorie circa per gr. vale a dire un valore intermedio
tra quello degli idrati di carbonio e quello dei grassi. Ne segue che un
litro e mezzo di vino che abbia il tasso d'alcool di 11 %, fornisce esatlamente pi di 1000 calorie, vale a dire quasi la met di quanto occorre
a un uomo sano a medio lavoro.
Questa notevole quantit di energia, si aggiunge essa a quella normalmente utilizzata dall'organismo per i suoi bisogni e proveniente dai
cibi, oppure l'alcool si sostituisce agli altri alimenti secondo la legge dell'isodinamia dei cibi fissata dal RubNEr? Nel primo caso l'alcool dovrebbe
aumentare il consumo di calorie dell'organismo, vale a dire aumentare

proporzionalmente alle

proprie

l'emissione

calorie

caso, se l'individuo sperimentato

assume

di

CO-, nel secondo

l'alcool in pi, della dieta suf-

a mantenere l'equilibrio organico, coll'aggiunla dell'alcool si


dovrebbero risparmiare isodinamiche quantit di gl'assi e di sostanze
proteiche che verrebbero immagazzinate dall'organismo, se invece l'indificiente

di una parte della dieta sufficiente al


una parte isodinamica di carboidrati, l'ag-

viduo riceve l'alcool in costituzione

suo equilibrio, per esempio

di

giunta dell'alcool dovrebbe colmare

(1)

QuiNQUAUD.

Scienlifique, 1899,
(3)
(3)

e. li. Ac. d. a.,

1899,

II. 26, e

1903,

l,

385.

Revue Scienti fique.

1900.

I,

470.

Vedi Trottolo di

Von

Noodkn.

deficit della dieta dal

il

13 nov.

punto

di vista

C. li. Sor. d. Jiiol., li febbr. 1903.

Rt-viia

Ultima

ediz. te losca,

dove sono

riforiti

dati di

Rubnuu.


organico,

bilancio

del

grasso e

die

impedire

\'.t\

l'organismo

consumi

il

i>ni<ri'>

propria albumina.

la

Vediamo come risponduno


Le esperienze di Bodla.noij

dati sperimentali rispetto

Geppkut

a queste

ipotesi.

con
dimostrano che l'ingestione di (piantit
anche rilevanti di alcool (fino a 190 ce), non aumenta allatto nel pi dei
casi, raramente aumenta di poco e in modo transitorio, talvolta anzi dimimetodi

indagine assai

di

nuisce l'emissione di

(1),

(2) e Zl-nt/. (3) eseguite

pei-feili

CO-

dai polmoni.

Siccome abbiamo veduto che l'alcool viene ossidato nell'organismo


quasi totalmente, ci vuol diro che esso brucia in luogo di quantit isodinamiche di alimenti. Questi alimenti risparmiati son<> veramente utilizzati
come materiali di riserva dall'tjrganismo? Per i grassi la questione sembra
risolta in senso affermaiivo. l'rima delle grandiose esperienze di Atwatf.k
fatti contradditori. Ad esempio le esperienze
e Be.nldict non mancavano
di Str.a.ssm.\nn erano oppugnate da Hodge.
Strass.ma.nn aggiunse alla
dieta carnea di alcuni cani pi-ovenienti dallo stesso parto, una certa quantit di alcool, tenendo alcuni confronti senza alc<d.
Dopo qualche tempo uccise gli animali e trov che quelli trattati con
alcool avevano proporzionalmente una quantit di grasso doppia dei controlli (4). Invece Hougi-: propinando fino dai primi giorni di vita, a cani
i

e gatti presi dalle stesse covate, dello spirito

di
i

pesacano di pio,

controlli

caccia

di

vino in dose quotidiana

per Kg., not dopo qualche tempo, specialmente per

ce.

erano

pi

attivi,

pi

svelti,

gatti,

che

pi abili nella

(5).

Comunque

ammetteva genei-almente che

si

la dieta di equilibrio,

servisse a risparmiare

mulo nell'organismo,
sumatori

il
che sta
bevande alcooiiche

di

l'alcool

aggiunto

sopra

grassi facilitandone l'accu-

accordo col fatto innegabile che contendono in gran maggioranza alla pin-

in

guedine.

Ma

le

classiche e complete esperienze

con una ricchezza

di

Atwater

e Benedici" eseguite

italiani,

mezzi non raggiungibile cerio dagli sperimentatori


hanno assodato che anche sostituendo isodinamicamente nella

dieta

bilancio

di

di

mista,

dell'uomo,

carbonio, una certa (pianlit

di BoDi.ANDKR.
iia.

Uh. Rinflims

di

ile

ad una parte,

alcool sotto

Weitiiiei^lea

au[

forma

dei grassi e idrati di


di

vino da pasto, non

tien Oaioerhsal.

Zoit-ichr.

I".

Klin.

Mei

XI. ISSO.

Dia Einvoirkunij des Alkohols auf dn Gasxoeehsel Her Mettseheit.


Arch.
XXIl. ISS7.
(H) ZuNT/ iind KKnnz. Beitrnij sur K>ininiss dei' Ei>iv:irkunri des Weittpeiales auf dr*
Heipiralionaprozes tlfs Menschen. Forlschritto der Mod. 1SS7, Helt. I.
(I) Stkassman:^
E.rper. l'nlersurh. zur Lehre voin ehronisehen AIkohothmut.
V:iteljahrsschr. f. gericlitl. Mod. I^I. 19, ISSS.
Uq cane ciiiitroil<> dol |)<so di jrr. iTilC coutoiieva pr. I3s di gra'^so. Un altro che aveva rioern
(t)

f.

Giii'i'KRT.

oxper. Patii, iind. l'Iianii.

l'aif^iiinta di alcool |>esava jrr. 4S0i e


('A

HoDi.K.

conteneva pr.

Jierue a<uenlifi<]ue. ISOT,

I,

X&

pag. *I6.

di LTasso.

si

ha

affallo perdita di peso,

192

cio

che

l'alcool

funziona

al posto dei grassi e degli idrati di carbonio. In

come alimento

queste esperienze oltre

valutare il ricambio di N, H e C, si misurava direttamente l'energia consumata, computando prima il valore dinamico degli alimenti, col bruciare
con dispositivo speciale dei campioni di cibi (nelle cosidette bombe di

Berthlot), e poi misurando il calore emesso dall'organismo, mediante


un enorme calorimetro nel quale l'individuo viveva per 4 giorni e il
lavoro compiuto, mediante la trasformazione in elettricit e in calore. In
queste esperienze

pot sostituire nella dieta di bilancio, 500 calorie di

si

carboidrati e di grassi, colla isodinamica quantit di alcool senza che vi


fosse perdita di peso.

Pi combattuta e pi importante la questione nei rapporti dell'al-

bumina.
Infatti alcuni

sostengono che l'azione risparmiante dell'alcool

si

esercita

soltanto a favore dei grassi. Ricorderemo Simanowsky e Schguaioff (1),


Parkes e WoLLOwicz (2). Della stessa opinione sono Romeyn e Forster

per l'uomo digiunante (3) (4). Altri autori invece ammettono l'azione di
risparmio anche per le albumine. Cosi Munck la verific nei cani quando
l'alcool

fosse aggiunto in dosi medie

l'alcool

viene sostituito alla dieta

abituale (5). Se invece


oppure vien dato a individui
in perdita, pare che non serva a impedire le perdite di azoto, cio a
risparmiare l'albumina. Notevoli a tal riguardo sono le ricerche di Roseman'n,
condotte sopra il suo allievo Schneseiffen il quale fu posto ad una dieta
insufficiente (2154 calorie) che importava una perdita giornaHera di gr. 1,755
di azoto. Colmando il deficit della dieta con una quantit di alcool dinamicamente doppia della quantit di carboidrati che sarebbe bastata a
portare la dieta alla sufficienza e a impedire la perdita di azoto, non si
ebbe per l'aggiunta, notevole diminuzione della perdita stessa, poich per
sei giorni consecutivi l'azoto perduto rest giornalmente a una media di
gr. 1,635, Lo Schneseiffen che era alto e magro (m. 1,83 Kgr. 63) non
alla

dieta

di equilibrio,

aveva quindi considerevoli riserve

di

grasso per colmare

dieta (6). Consimili risultati ebbero

il

Miura

(1)

Simanowsky und Schoumoff.

phjs. Oxydalion.

PflUg.

Ai'cli.

(7) e

il

Ub. deii Einflttss der AUiohols

(7)

MiuuA.

Mdiischen.
(5)

Invece

nud Morphiums auf

human

Bodi/.

Dubois.

die

Reyni.

Pflg. Arch. Bd., 77.


Deutsch. Med. Wuch. 1899.
Ub. Bedeiiliin;/ des .Mlohols als Eiweisssparer in der Erniihritng der gestinden

V. Noordea's Beitrjre.

Ni:u.M.\NN.

(8).

]S84, 33.

Experiments on the affert ofAllohol on tie


(i) Parkes and Wollowicz.
Proceed of. the Koyal Soc, 1870, Voi. 18, p. 36i.
Jaliresberichte ub Fortschritte der Tierchemie, 1SS7, s. 400.
(3) Ro.MKYN.
Mundi. Med. Woch., 1887, ii. 34, s. 653.
(4) FoRSTiiK.
Der Eittftiis'' der Alliolwl, eie, auf. den Eiweissstoffwechsel.
(.5) Munck.
Arch. 1879.
(6) RosEMAN.N.

deficit della

il

Neumann

Ardi.

j.

Ileft,

IIi/gien>.-,

VA.

I,

s.

'in.

1.

J.MKx

avrelihe ImMiiii

II

|ieidi(a di a/.uto (1),

il

ammette che

nei

cii<-

haiiitMui

iiimu

luinaii

iiiiiiiiiui

grasso

il

mu anche

risparmia

l'alcool

l'alhuinina del corpo

l'albumina nei

liiassumendo possiamo ritenere come certo che


totalmente e

brucia nell'organismo quasi

gii

aumenta

brucia

soprappi,

perch

modo una

tal

bisogni

alcool

di

Esso quindi dal

non

lato dina-

una alimentazione insufficiente. Praticaammalati che non possono assumere cibi,


sempre tollerato trarranno una riserva

mico pu colmare il deficit di


mente ci importante per gli
perch<^ ossi dall'alcool che
enorme di calorie che sarebbero
(^

e dall'albumina corporea,

(3).

medie

l'alcool in dosi

fornisce in

l'assunzione

prodotti di ossidazione finali (CO-).

(2),

febbricitanti

quantit notevole di calorie. t)uesta energia viene utilizzata per


organici e non

\a la

Ciiotzkn con numerose riceirhe sostenne che l'alcool

risparmia non soltanto


j'O'iT

l'j;;

necessariamente somministrate dal grasso


non fosse un mezzo ben tollerato

se l'alcool

per fornirle.
Di questi

bisogna tener conto anche nel valutare l'importanza

fatti

dell'alcool nell'alimentazione delle classi povere,


di

perch

il

moderato uso

esso pu senza danno fornire una buona parte delle calorie necessarie,

che

resto della dieta abituale insufficiente ad apprestare

il

dopo lung'

lavoro digestivo. L'esperienza popolare insegna che bevendo vino

si mangia
meno; questa considerazione non senza valore nel bilancio economico
delle famiglie operaie, e potremmo citare degli esempi.
Finalmente possiamo ritenere come dimostrato che l'alcool nelle
medie dosi, dato in pi della dieta mista di bilancio fa risparmiare e
accumulare una parte isodinamica di grassi.
La cosa non altrettranto sicura per l'albumina, ma almeno in parte
anche per essa con tutta probabilit si verifica.

Esporremo ora

nel

modo

pi succinto gli studi che

l'influenza che dispiega l'alcool sopra

il

si

riferiscono al-

La

lavoro muscolare.

questione

come ognun vede deve essere posta nella giusta relazione colia precedente, poich se l'alcool pu, come vedemmo, fornire quale sostanza
ossidabile, energia alle attivit

organiche e conseguentemente alla contra-

zione muscolare, non ne consegue che esso debba rendere


la

efiicace

|>iu

contrazione stessa, anzi non resta escluso che esso possa avere, diret-

tamente o mediatamente, una azione paralizzante e nociva sul

lavoro

nmscolare.

ili

il)

V. Jackscii.

\'i)

.M.

UoSF-NKKLt),
(\\

Ciiotzi:n.
Oli.

o,r -

Koui/reas

f.

Intiere .Verficin,

Zur Fraye dir

I8is"^.

Fleiirheraatimillei.

Iiiss-:ri,

cit,
<

'

,""

'.

,1

Pharm.

Pi

"

:-

in-f^iaM.

ly.*;.

\ri;

r le.-Jio


la

194

Noi ci passeremo di ogni descrizione di apparecchi ergografici, per


semplice ragione che tutti i metodi, per quello che a noi intressa,

danno

sufifcienti indicazioni.

Di resto l'apparecchio pi usato, quello del Mosso a tutti noto, e


stessi
ci siamo serviti di esso per le nostre esperienze. Cosi noi non
noi

entreremo

in

nessuna quistione concernente l'interpretazione analitica

dei tracciati di ciascun metodo, bastandoci prendere quell'elemento

comune

paragone. Primi a studiare l'effetto dell'alcool


sul lavoro, furono Kraepelin e Dehio che adoperarono il dinamometro.
Kraepelin trov un leggei'O aumento seguito da diminuzione, Dehio sol-

che

in ogni caso si presta al

tanto un abbassamento della forza (1).

LoMBARD sperimentando coU'apparecchio di Mosso, vide che


aumentano immediatamente la capacit al lavoro

Il

cole dosi di alcool

pic-

(5

protraeva in qualche caso e per pi

'

dopo
un ora seguiva un abbassamento. L'alcool era preso tre o quattro ore
dopo il pasto (2).
Rossi ebbe risultati ancora pi favorevoli per l'alcool. Soggetti da
l'indigestione) e tale effetto

esperienza erano

si

stesso e l'inserviente

l'autore

di

laboratorio,

di

l'appa-

metodo consisteva nell'eseguire ogni mattina,


a stomaco vuoto, la curva di esaurimento per il dito medio di ambedue
le mani, con un peso di 4-5 Kg. Finita la prima curva si lasciavano
10 "" di riposo e poi se ne scriveva un'altra, e cosi di seguito per sette
recchio quello di Mosso.

volte.

di

80

Il

giorno seguente

gr. di

II

si

eseguiva

rhum. Sommando

il

previa ingestione

lo stesso lavoro,

lavoro delle sette curve

si

aveva sempre

un aumento notevole nelle esperienze coll'alcool; tale aumento era dato


dalla prevalenza delle prime curve, mentre le ultime erano maggiori nelle
"

esperienze senza alcool. Per dosi pi piccole


stante aumento, anche dopo un'ora e

mezza

l'A.

avrebbe avuto un co-

dall'ingestione, cosicch per

e piccole dosi (gr. 25), gli effetti depressori, adinamici, delle dosi forti,

sarebbero

aboliti e l'alcool

maggior energia,

di

renderebbe possibile all'uomo

di

lavorare con

spiegare maggior forza e per pi lungo tempo

queste esperienze e a tutte quelle eseguite

(3).

condizioni simili

in

bisogna subito osservare che l'aumento di lavoro che si manifesta subito,


o dopo pochissimi minuti dall'ingestione (5-10) non pu essere attribuito
tanto facilmente a un'azione speciale dell'alcool sopra i meccanismi neuromuscolari della motilit volontaria, ma che forse l'influenza eccitante

una bevanda gradita e magari desiderala,


massima importanza. Ci confermato dal fatto

psichica che la propinazione di

produce nell'individuo

(1)

Vedi Dizionario

(2)

LoMBAKD.

tions.
(3)

p. 442.

di

la

Richet.

Some of

Articolo Fatuuu, pag. 130.

the influences ivich alfect the poiver of volunfar/ muscilar contrac-

Journ. of Pliy.siology, JS92, Nov.

Rossi.

1,

2.

Voi. XIII.

Rie. sperim. sulla faiica dai muscoli ecc.

Riv. sper.

di

Freniatria, 1894,

XX,


che l'alimento

inizialo

l'J5

immediato va

ogni caso

in

progressivanK'nte

sempre a una diminuzione notevolissima, un'ora e mezza circa dopo l'ingestione, cio quando
l'alcool dovrebbe spiegare la pili grande attivit. Date l'alcool a un indidecrescendo

dal principio, per dar luogu (juasi

fin

viduo che ripugni da esso, o che

aumento.

iniziale di

indinerenle, e toglierete l'elTelto

vi sia

come diremo, abbiamo

noi,

(^)uesto fatto

s[>ennen-

talmente verificalo.

Le ricerche di Rossi non misero per a rumore il campo degli anticome quelle eseguite due anni dopo da li. Frey, le quali concludevano al risultato che mentre l'alcool ha sopra muscoli non stanchi
alcoolisti,

un'azione deprimente perch^ altbassa l'ampiezza della contrazione massi-

male,

per la contrattilit dei muscoli stanchi, perch attutisce la


stanchezza (EuMot ngsgefiiil) e quindi il lavoro riesce pi
anche a queste esperienze del Frly si pu obbiettare che

facilita

sensazione

di

Ma

lieve (1).

l'abbassamento dell'ampiezza della contrazione ben evidente e sicuro,

mentre il temporaneo aumento


suaccennata (2).

Uno

Frey

degli oppositori pi recisi del

sue esperienze giunse a

pu

di attivit si

riferire alla

fu

il

causa psichica

Destkke

il

quale colle

che escludono assolutamente ogni favo-

risultati

revole influenza dell'alcool sopra

il

un

lavoio. Constat bens

transitorio

ma

dopo mezz'ora tale aumento


luogo a depressione notevole che nuove dosi di alcool

jiumento subito dopo l'ingestione

di alcool,

scompariva per lar


non potevano far scomparire, cosicch la
notevolmente inferiore nelle esperienze
senza

somma

del lavoro totale riusciva

coll'alcool

che non

in

quelle

(3).

Frey

11

replic

con vivacit sostenendo

ticando minutamente

frattempo

Nel

il

altri

le

lavoro

di

autori

avevano studiato

affaticava indirettamente

Di:stri:i:

proprie conclusi(.>ni e cri-

(-4).

la questione.

Tavern.vri

muscoli delle braccia con una marcia

di

20-

30 Km. poi procedeva alle esperienze ergografiche previa introduzione


della determinata dose di alcool. Il metodo era di ottenere la curva di
esaurimento completa secondo M.\ggior.\. L'A. riscontr un aumento sopra
le medie normali della somma di lavoro ottenute prima senza alcool, di
circa /',. Va notato che in queste esperienze assai probabilmente l'alcool
introdotto dopo una lunga marcia, funzionava realmente come alimento
forbendo mati'riale ili combiHtione all'i iriianistio rh,> n. -ra !ii|i. .verit..
'

(1)

KiiiY.

II.

IMW, IV.

Hi-r.

(8) Milli

Mittheiln>nj''ii

iiKs

Kliiiiken

und

inetliziniscUen

InstiluttU

dr

St-hirct:.

I.

viiluatlo

tutti si ripetono, ci

i'iu-:ire

trappo luoiiotoni nelTO'^posiziono dei procedimenti sperimentali

limitiamo a

ril'eriro (|uello

ohe

'trettameiite necessario. Ci

quali

anche per ragioni

evidunti di spazio.
(.<)

I.

il,
(1)

Dkstrki:.
47,
II.

Influence de

l'alcool

sur

le invail

musculaire.

Journ. md.

de Bruxelles, l^'

pag. 537 e 57a.

Kkky

Alkohol

und

Mtiskelermihliniii

Leipzig iiud Wien, \0O\ Franz Deiitufcc.

durante

196 --

lavoro. Se invece di alcool

si fosse introdotto dello zucchero,


l'aumento sarebbe stato certamente maggiore. Anche qui per non va
il

trascurata l'importanza dell'elemento psichico rispetto alla bevanda, avvalorata dal viaggio compiuto: infatti per

avevano

ambedue

gli

individui sottoposti

aumento, per il vino,


mentre per la birra, che riusciva repugnante all'uno (il Tavernari stesso)^
non dava in lui quell'aumento di lavoro, che dava invece nell'altro (l'inall'esperienza

si

risultati

eguali, cio di

serviente Palmieri), al quale la birra riusciva graditissima (1).


SaiEFFER nelle sue autoesperienze trov che 5 '"' dopo l'ingestione
di

10 gr.

di

acqua si aveva un aumento di capacit al


durava '/^ ora per poi rapidamente di-

alcool in 90 di

che

lavoro (Leistungsfahigkeit)

minuire

(2).

OsERETRKOwsKv ''.on Kraepelin vide per 15-20 gr. di alcool un notevole aumento dell'altezza delle contrazioni nei primi 40 minuti, Nelle curve
successive l'altezza era diminuita, ma il numero delle contrazioni era
aumentato (3). In altri studi con Gluck, il Kraepelin stesso dice che la
capacit al lavoro aumenta di un terzo subito dopo l'assunzione dell'alcool
e dura 10'"' (4). La conclusione di Kraepelin che bevendo alcool wir
arbeiten, wenn auch mit geringer Kraft, viel lnger welter, als ohne
Alkohol . Haeck sostenne che l'aumento iniziale dovuto tutto a suggestione (5), ma contro questo modo di vedere starebbe il fatto osservato
da ScHEFFER che esso si ottiene anche nella rana. Lo Sciieffer stesso per
ammette che si tratta di una leggera azione eccitante iniziale sugli ordegni nervosi perch curarizzando la rana tale aumento non esiste pi (6).
Invece per P'er l'aumento iniziale

si

deve all'eccitamento psichico pro-

dotto dall'azione eccitante dell'alcool sopra la

perch vide che l'aumento

ottiene

si

mucosa buccale

anche tenendo

l'alcool in

e faringea,,

bocca senza

deglutirlo (7).

Torneremo pi innanzi sulla questione.


ScMUMBURG nelle sue esperienze che non sono in realt molte, pensa
di fare un grande lavoro muscolare (20 mila chilogrammetri), e avrebbe
notato che l'alcool aumenta la capacit al lavoro soltanto se unito agli

(1)

Tavkrnari.

Ricerche sopra l'azione di alcuni nervini sul lavoro

rlei

muscoli.

Riv.

Sperim. di Freniatria, 1897, XXIII, 89.


(2)

ScEiEKFER.

Pathol, 1900. Bd. 44,

Studien uh,
s.

d.

Einfluss des Alliohols auf Musielarbell.

Ardi.

f.

Kxiier.

24.

Psycologlsclie Arbeil, 1901, Bd. III. H. 4, citato da IIelksten (ciueste ricerche


(3) Krakpklin.
erano cominiite per dal 1894).
Mundi.
Neue Unlers. uh. die psycolofjische Wirkung des Alkohols.
(4) Kraepelin-Gluck.

Med. Woch, 1899, n. 42.


(5) Diz. RicHET. Art. Fatigue, p.
(6) Citato Diz. Richet. ibid. pag.
(7)

Fk.

Neuroiotrie, 1901.

De

131. Citato.
131.

l'influenre de l'alcool sur

le

Iravail.

0.

R. Soc.

Bici. 1900,

825. Ardi, de-

197

Casarani avrebbe trovalo un aumento degli ergogrammi cruuna diminuzione per le grandi (2).
rali per
Veniamo ora allo Sciiu.wDi.it cho fece con un ajiparecchio li Mu--
leggermi'iitc modificato, numerosissime esperienze. Secondo questo autore
l'alcool ingerito a stomaco vuoto aumenta la capacit di lavoro. Ma la
sua azione resta molto addietro di quella di una isodinamica quantit di
altro alimento (l'autore usava il Tmpon). Se invece si fornita all'induviduo mediante
soliti cibi, energia sufficiente ai suoi bisogni, l'alcool
non ha pi nessun valore: so bat Alkohol keinen W'erth mehr . L alaliinonli (1).

piccole dosi,

lo

forma

cool era introdotto sotto

150 a 300 gr.

Como

di vino,

vede queste ricerche hanno dato

si

a quelli

posti

a quelli

vino Bordeaux in quantit variabile tra

di

od era preso subito, o poco prima dell'esperienza

ma

Sciiumburg,

di

Tavi;rnari.

di

Recentemente I'Hixlstkn ha
mento. KgVi

un dettagliato studio sull'argo-

fatto

servito dell'ergografo di Joiiansson

si

col

quale

lavoro e un movimento assai simile a quello dei rematori

era somministrato sotto forma

rendimento costante
dell'I Ikli.stkn

tati

dopo l'ingestione
""

Dopo 30

voro.

(corrispondenti

210, ce.

quello che

(3).

diametralmente ojconfermano l'interpretazione data da noi


risultati

acquavite

di

25-80,

ce.

di

in

confermano

assoluto).

dell'alcool,

fatto che; soltanto per

il

si

ha un innalzamento

dall'ingestione,

si

fa

Per avere un
I

risul-

breve tempo subito

della capacit al la-

gi un lavoro minore del 16"

sarebbe fatto senza alcool, dopo 60

si

L'alco'i!

quantit variabili da 66 a

alcool

tenne speciale conto dell'allenamento.

l'A.

un

fa

si

(4).

'"'

del 17"

y,

dopo 120'"'

l'andamento degli ergogrammi


Ci secondo l'A. l'espressione di un grave stato di fatica, perch malgrado un grande sforzo vien
fatto un lavoro minore che non senza l'alcool. (Questo risultate da ravvicinare a quanto ha veduto il Tkevi;s. il quale misura con metodo speciale
dell'll"

esperienze coU'alcool

Nelle

non

assai pi irregolare che

in quelle senza.

una esperienza
ha veduto che lo sformo diventa a parit di condimolto maggiore, mentre il rendimento minore (5.

assai perfetto,

diversi elementi del lavoro muscolare. In

fatta coU'alcool

zioni

egli

La conclusione

riassuntiva dell'IlELLSTEN per l'alcool che esso indopo l'ingestione, la capacit al lavoro dei muscoli, ohe
questo innalzamento dura da 12 a 40 '"', ed seguito da un abbassamento
che va oltre le 2 ore.
subito

nalza,

(1)

ScHUMHURo.

Reym. Arch. ISW,

(2)

1"as\him.

(t)

SciiUNYDKR.

Per

J)

(5)

Z.

Uh. d. Bedautuiifl von Kola.... Alkohol fu f

L'erijografia rrurale, ecc.

Alkohol

Skand. Ardi.

TuKVES. Metodo per

;r,l7.

und

Muskelkrafl.

ri.

Leislung dar Muskeln.

Du^'.

Motlena, 1901.

l'diljrer's

particolari dell'apparecchio vedi Johnsson.

MunkellhiiUi/keit.

iwr>, p.

Svippl. B., s. gjso.

la

1U()1,

Arch.

19<\1,

XCIII, 451.

l'ntcrs. ub, die K'>hlans>4rta>>ffaln

'>et

XI. 273.

determ, dell'eniuiia di contrazione, ecc.

Arch.

di Fisiol. Voi. II.

198

Lo zucchero invece eleva

assai il lavoro mezz'ora dopo l'ingestione


sua azione duratura, il the d un leggero e breve innalzamento
subito dopo l'assunzione (1).
Noi abbiamo eseguito coU'apparecchio del Mosso numerose ricerche
le quali presentano questo di caratteristico, che sono fatte
in individuo
e la

prettamente astemio.
Si tratta infatti di autoesperienze sopra uno di noi che non beve, e
non ha mai bevuto vino o bevande alcooliche, se non in rare circostanze
accindentali. Il metodo che descriviamo in breve era il seguente: abbiamo
premesso alcuni giorni di esercitazione e di allenamento all' ergografo,
per il dito medio della mano destra. Poi, una mattina si faceva un deter-

minato lavoro senza alcool, e


stesso lavoro coll'alcool.

massime

di contrazioni

(2-3 K^r.)
riposo e

di

ordinaria

non era pi

la

mattina seguente, alla stessa ora, lo

lavoro fatto consisteva nello scrivere una serie

Il

possibili

con ritmo

sollevato.

1 ""

di

fino a che il peso


lasciavano 10-12""'

(2)

questo punto

si

si

ricominciava. Cosi per 5-10 volte secondo

il

metodo

di vita

chi

di

ha

fatto

le

casi,

la dieta

autoesperienze assai

regolare.

Un'ora prima

di

ogni

una tazza

consistente in

esperienza
latte

di

si

era fatta la abituale colazione

caldo con poco zucchero,

preso subito prima, oppure 10, 20, 30, 60

forma

sotto

forma

di

di alcool.

alcool assoluto

di

""'

avanti

il

f alcool

lavoro.

fu

Fu preso

puro, diluito in acqua distillata, e

sotto

vino da pasto toscano, in quantit corrispondenti a 20 e 50 gr.

Bere

la

miscela alcoolica era cosa non molta gradila, bere

il

vino era del tutto indifferente. Noi non abbiamo mai riscontrato un sicuro

aumento

di

altezza delle contrazioni neppure

quando

lavoro cominciava

il

primi ergogrammi
sono eguali a quelli ottenuti senza alcool. Quando invece il lavoro cominciava 30-60"" dopo l'assunzione, gi nel primo ergogramma si notava
una sensibile differenza a vantaggio del lavoro senz'alcool. Ma nel terzo
o quarto ergogramma la differenza era anche nel primo caso notevolissima; l'altezza delle contrazioni nelle esperienze coll'alcool era molto pi
subito dopo l'ingestione dell'alcool. In questo caso per

piccola e la curva precipitava pi rapidamente all'ascesa.

noto che la variazione individuale pu avere grande importanza

in queste esperienze, perci

non vogliamo dai nostri risultati concludere


manca anche il primitivo e transitorio

in via assoluta che, negli astemi,

aumento che

ma

riscontra per

si

certo la nostra esperienza

l'alcool

negli

induvidui ad

esso abituati;

non senza valore.

Riassumendo, dalle ricerche ergografiche eseguite da tanti autori,


possiamo conchiudere che l'alcool ha un effetto deprimente sopra il lavoro

Ub den Ein/lus.-; vun Alkohol, Zncker


(1) Hellsten.
Muskels.
Skand. Arch. 1904, XVI, s. 139.

und Thee

auf'die LcistunijslahglitU dcs

(2)

Geiieralniente

si

addotta un ritmo di 2 in",

ma

noi

volemmo ottenere un

pi rapido esaurimento

\9\)

a 3, 4 ore dall ingi'sin.in' e


muscolare in lutto (juel jierittd che va da
che coincide colla presenza diniostrahile deiralcool nel sangue. Un effetto
iiansitorio favorevole, si ha generalmente subit(j dopo l'ingestione, e dura
da 12 a 40 minuti. Probabilmente osso dipende dall'influenza psichica che
'

_,

una bevanda -gradita. Ci concorda cl


un individuo che non ha nessun desiilt'rio e inclinazione
per l'alcool, sotto qualurujue forma, non prosenta
neppure il transitorio aumento, e concorda coll'osservazione del Tavek\ ARI relativamente alla birra. Si potrebbe anche pensare che il transitori*^
aumento fosse dovuto all'azione sui centri dalle pi-ime indimostrabili tracce
ili
alcool che entrano subito in circolo.
In tal modo si avvicinerebbe l'azione doli' alcool a quella di molti
alcaloidi che in quantit infinitesimali hanno azione eccitante, e in quanlui

per s stesso

risultati

nostri,

il

fatto di bere

secondo

quali

tit

invece di poco superiore, hanno

per

il

effetti

Ma

paralizzanti e deprimenti.

caso dell'alcool, se anche questo fosse dimostrato, non acrrhhc mal

uii'impoilanza pratica. Invece non

pu escludere che in casi speciali,


grande penuria di sostanze teriTiodinamogene, si possano prendere calorie dall'alcool anche agli effetti
lei lavoro muscolare, che potrebbe cosi risultare pi grande di quanto
non sarebbe stato, coeteris paribua, senza alcool.
Ma abbiamo dotto i/t casi speciali: ad esempio quando com vedremo,
non siano da temere le conseguenze della sopravveniente azione paralizsi

nei quali l'organismo sia affaticato e in

zante dell'alcool sopra

il

lavoro muscolare, e sopratutto sul cuore.

questo proposito senza entrare in una trattazione dettagliata

l'argomento

ci

assume

lavoro
l'alcool

in

numero

fa

pulsazioni, e

mente dall'abbassamento della pressione indotto


lilalazione dei vasi capillari periferici.

eriodo depressorio nel quale

in
I

<

>ra

a ognun noto che

al

Sappiamo che
aumentare il lavoro del cuore, aumentando il
l'ampiezza del cardiogramma indipendente-

l'azione dell'alcool sul cuore e sul circolo.

primo tempo

delle

ilel-

limiteremo a ricordare l'importanza che relativamente

il

il

Ma

al

in via secondaria dalla

periodo

cuore lavora

di

eccitamento segue

meno

del

normale

lavoro muscolare, quanto pi richiede

(1).

di sforzo,

aumenta il lavoro del cuore. Inutile citare esempi. Si comleggeri come sia tanto pi da temersi l'azione deprimente delsul cuore, quando a questo si richieda per il lavoro muscolare,

tanto pi

prende
l'alcol!

di

uno sforzo maggiore.


.\on possiamo dire con sicurezza se l'azione sopra

li)

.-VLBKlir.tM

<

I,ISS\NV.

Al).-,

nt.

il

cuore

si

eserciti

direttamente sull'organo. Le esperienze sopra


permettono una conclusione sicura (1).
Finalmente conviene tener conto della dilatazione vasale periferica

mediatamente
il

200

ai centri o

cuore staccato non

che

l'alcool produce,

ci

come

un

di

importantissimo

fatto

lavoro in determinate circostanze. Infatti

nei

dilatazione

la

rapporti del

vasale porta di

conseguenza una dispersione ingente di calore. Sappiamo d'altronde che


l'alcool per s stesso^ abbassa la temperatura nello stesso tempo che la
dilatazione capillare cutanea d una fallace sensazione di aumento. Si
comprende che chi lavora sotto la contemporanea azione del freddo intenso
e dell'alcool, deve risentire facilmente le gravi conseguenze dell'assideramento, tanto pi che, come vedemmo, il lavoro compiuto , sotto l'influenza dell'alcool, inferiore alla norma.
Con questo meccanismo si spiegano le facili morti da freddo negli
individui ubbriachi, gli inconvenienti e i danni gravissimi cui vanno soggetti nell'alta montagna gli alpinisti che usano per ristorarsi dell'alcool,
e gli esploratori delle regioni polari.

Ma

se l'importanza della vasodilatazione

gran valore, non

cutanea innegabile e certo

meccanismo col quale si


Dobbiamo ricordare
che l'alcool ottunde il sensorio: partendo da questo concetto, altri meccanismi si possono presuppore che sono oggetto di studio a uno di noi, ma

di

forse

il

pi importante

disturba la termoregolazione per effetto dell'alcool.

che qui sarebbe troppo lungo

riferire.

possiamo
a coloro che hanno
bisogno di ottenere per un tempo lungo il massimo rendimento in lavoro
dal loro apparato motore, ad esempio gli atleti, i ginnasti, gli amanti di
ogni genere di sport, gli escuronisti, e, catsiegorie assai pi numerose,
i soldati durante le lunghe marcie e i
lavoratori che debbano eseguire
per un certo tempo, sforzi massimi. Rispetto agli sportisti in genere,
l'esperienza pratica Io ha gi del resto suggerito. Bisogna per ricordare
che vi possono essere delle eccezioni costituite da quegli individui che
hanno una grande assuefazione a notevoli dosi di alcool. Ad esempio fu
visto che molti tiratori a segno e al volo non riescono bene se non dopo
libazioni abbastanza copiose (2). Ma ognuno sa che questa categoria di
Ritornando

dunque

alle conclusioni tirate dalle ricerche ergografiche

ripetere coH'Hellsten che l'alcool

sportisti si

reme

facilmente

non

utile

benemerita, rispetto

ai produttori di

vino e

di liquori.

(1)

In generale nelle esperienze sul cuore .slaccato di animali a temperatura costante e a sangue

freddo, ci che sicuro, l'arresto del cuore

aumento

di

lavoro per

lo

[)er

soluzioni diluitissime,

proposito: Dreser, Ardi, f exp. Palh. n. l'iarm.,


(2)

IIhllsten.

02J. cil.

In molti casi si ha un leggero


non mollo evidente. Vedi a questo

le dosi elevate.

ma

la

cosa

XXIV,

23().

Diub.vlla,

ihid,

XXXIV,

147.

Se insieme

ergografi^i, consideriamo

l'azione

dell'alcool

concluderemo che l'uso di bevande


assolutamente da sconsigliarsi a chi deve lavorare all'aperto

nell'aggravare
alcooliclie

dannosi

del freddo,

effetti

rigido inverno.

nel

Anche

qui l'esperienza

coltura e intelligenza

<juali

l'osservazione.
vetti, al

risultati

ai

2(U

Sli:l riferendo le risposte di sessanta alpinisti [iro-

quesito concernente l'uso dell'alcool,

essi

di

Orro

ha gi insegnato a quelle persone alle


permettono di osservare e di profittare del-

li>

considerano

l'alcool

sapere

fa

ci

che

soltanto

come vantaggioso o almeno senza inconforma

venienti, 12 ne fanno uso solo in

di

vino

ctji

pasti

piccola

in

sono per l'astensione assoluta, e molti di essi estendono l'astinenza anche al giorno precedente l'ascensione (1). D'altro canto
("
quali andarono
noto che gli esploratori |)olari Ricmaruson e Kinnedv
dose,

tutti

gli

altri

famosa spedizione

alla ricerca della

di

Franklin, erano convinti che sol-

tanto la completa astinenza dall'alcool aveva permesso ai loro uomini di

sopportare

gli

strapazzi del rigidissimo inverno.

cetto proib al suo equipaggio di usare

Xa.nsen

in

questo

C".>n-

bevande alcooliche.

Nel chiudere la presente relazione noi non vogliani" inuare affatto

Sembra a noi che gni medico debba con<.>danni non soltanto dell'abuso, ma anche dell'uso non

nella questione dell'alcoolismo.

scere troppo bene

moderato e intempestivo dell'alcool, anche quando tali danni non assumono le forme pi gravi e specifiche, ma si limitano a rappresentare
un coefficiente di indebolimento, di minor resistenza organica degli individui.

Oltrepassando

punto

vista |)uramente medico, e considerando la


siamo pronti a riconoscere utile ogni misura
che tenda a limitare, a regolare il consumo delle bevande alcooliche.
Ma preconizzare e propugnare la scomparsa dell'alcool dall'alimentazione ci sembra eccessivo, anche prescindendo da ogni preoccupazione
riguardo ai danni economici che porterebbe l'abbandono della coltura
viticola, danni che non sarebbero senza influenza sopra le classi povere,
noi riteniamo che l'uso moderato del vino specie se durante
pasti, non
manchi di fisiologiche giustificazioni.
Occorre ricordare anzi tutto che l'alcool entra in circolo direttamente,
il

di

questiijne dal lato sociale, noi

e (juindi vien bruciato e fornisce

E che

v' dubbio,
<iuesti

(H

energia sen:;n predo

dal punto di vista dinamico l'alcool

dopo

le

.\A. stabilito

h'titiie .tri.'iitii:,,ii--

esperienze

di

non soltanto

l^'lT

II

-,'^1.

Atwati:r
il

funzioni
e

lucoru

come

Bi.nedicf.

bilancio del ricambio,

djestiro.

alinenlo non
Infatti

ma anche

avendo
quell"

202

dell'energia, impossibile rifiutare all'alcool la capacit di fornire calorie

all'organismo, a

Vero

meno

di

ripudiare le leggi della termodinamica.

che nell'alimentazione delle classi povere,

ma

carbonio che scarseggiano,

idrati di

ci

non

non sono gi

significa che l'alcool

abbia ugualmente una importanza favorevole nella dieta


invero fornisce un materiale che, senza

il

di

esse.

gli

non
Esso

lavoro digestivo lungo e faticoso

che esigono i carboidrati alimentari, capace di mettere con poca spesa,


una grande quantit di calorie a disposizione dell'organismo.

Ora
fare

facile astenersi dal

mangiando

vino

vegetariano escogitando tutte

il

le

bistecche,

come

facile

risorse dell'arte culinaria e ricer-

rari e di maggior rendimento, ma non


enorme di coloro che lavorano,
maggioranza
bisogna dimenticare che la
ha una dieta che se non dinamicamente insufficiente per la prevalenza
dei carboidrati, per di lunga e faticosa digestione, ne facilmente utiHzzabile. L'alcool in queste condizioni di vitto, diventa un aiuto dinamico
e un aiuto fisiolgico.
Di pi non bisogna trascurare l'azione di esso sopra la cenestesi,
sia in relazione ai pasti che in rapporto ai lavoro. Infatti l'alcool d
quel senso di
all'individuo, anche con un pasto scarso ed ingrato,
soddisfacimento che senza di esso si ha soltanto dopo un pranzo

cando

cibi pili svariati, pi

succolento.

Altro fare esperienze ergografiche in laboratorio, altro lavorare

quotidiniamente per necessit.

Nelle

esperienze

si

prende l'individuo in

ottime condizioni, e in riposo, e per un tempo breve

massimo con

facilit.

Ma

si

ottiene lo sforzo

nella pratica della maggioranza,

il

lavoro deve

essere compito in qualunque condizione, e allora l'alcool diventa un aiuto,

perch fornisce energia anche a chi ha mangiato


ottunde la sensazione di malessere e

una subbiettiva impressione

euforia, e
il

lavoro.

di fatica;
di

male

e poco;

perch

perch d una certa discreta

forza che rende

per questo che lo diciamo aiuto fisiologico:

meno

nessuno

ingrato
infatti

vorr sostenere, che, in tesi generale, l'alcool usato come vino, e mode-

ratamente

nei pasti, possa portare danni sensibili.

Cosicch riassumendo concluderemo:

ha una influenza sfavorevole sopra il lavoro muscolare,


ad esso, vi un leggero aumento
di lavoro subito dopo l'ingestione, questo aumento fugace, e scompare
per dar luogo a una depressione notevole e di lunga durata.
L'alcool

I.

perch se anche in chi assuefatto

L'alcool perci da sconsigliarsi a tutti coloro che devono ottemassimo rendimento dal sistema muscolare, cio da evitarsi

II.

nere

il

prima

dei
III.

di

grandi

sforzi.

L'alcool pericoloso a tutti coloro che lavorano in condizioni

temperature molto basse, come avviene nei paesi

e nell'alta montaf^na.

freddi, ncH'inverno,

pv.v l'uomo che deve compire (ju<jtidianaiiii iiiI\'. L'alcool


i
medio lavoro, senza avere a propria disposizione un'alimentazifjne sovrahIxindaiile e ricercata, usato durante
pasti sotto forma di
vino e in
modica ()uautilii, costituisce un aiuto notevole:
i

perche mentre possiede un valore termodinamico assai elevato,

<i)

brucia totalmente in seno all'organismo al posto

di

isodinamiche quantit

alimenti, rendendo cosi possibile a seconda dei casi

li

errasse e l'albumina

oppure

corporea,

di

di

risparmifo

risparmiare
nc.cumulare

il

le

quivalenti (piantit di sostanze alimentari;


l>)

perch*"*

senza previo lavoro digestivo

ss

iitiene;

rende

meno gravoso

')

perch colla sensazione subbiettiva


e

meno

ingrato

il

di

fornisce

le

calorie che

benessei-e e

di

euforia

lavoro quotidiano a chi ogni

giorno deve lavorare per vivere.

Il

l'rt^sidente ringrazia

il

relatore e

suoi collaboratori,

ed apre la

iliscussione sui temi svolti.

\. liormetti: Mi congratulo vivamente

Stic.

bellissima

toni della

trattazione

strapazzo: riconosco tutta

ome
I

si

stessa

ella

la

sopra

sua valentia

ha confessato

influenza dello strapazzo

fatta

la

mentale

sua
sul

estesa a considerare di preferenza

vece

io potrei

[i-atiche

il

col

professore Alber-

ricambio materiale nello

in tale

materia, tuttavia noto

incompetenza nel determinare


nostro organismo, per cui ella
lo

sti-ajazzo

muscolare. Or in-

dimostrare anatomicamente tutto a base

di constatazioni

diverso i-apporto che corre tra lo straiazzo mentalt^ e l'orga-

il

nismo, a seconda che l'individuo paziente si trova in istato psichico affetto


da date passioni come ira, invidia, perfetta tranquillit ecc. Da qui io deduco la necessit che in ogni ambiente sociale, in ogni raggruiipamento di
[lersone vi sia una persona che regoli
sentimenti nell'uomo, cosi da
i

sempre ordinati.
jirof. Lussana non ha bisogno delle mie congratulazioni, jioich"'
Il
_i tutti hanno riconosciuta la sua valentia. Solo desidererei fare una
lomanda al prof. Lussana. Non ha mai fatto osservazione lei sulla diversa azione che ha sull'organismo di un individuo una medesima quantit
tenderli

di

seconda che l'individuo che lo prende si trova affetto da date


ira, invidia, eoraggio o scoraggiamento ecc.
professore d evasione a tutte le altre obbiezioni ma non risponde

alcool a

passioni,
Il

alla
la

mia:

come
n(">

io

if

pretendo perch riconosco tutta la

parola prima ohe


(,)uesta

si

levi

la

difficolt.

Solo

domando

seduta.

]iarola cosi concepita: Signoi- Presidente

spi'itabilissinii

204

Mi appello alla loro gentile compiacenza perch mi sia permesso manifestare il mio giudizio sopra il metodo di soluzione che dal-

Congressisti.

l'esame minuto del programma e del sistema di svolgimento tenuto sino


ad ora, ho potuto rilevare dal Congresso e adottato per risolvere il problema delle malattie del lavoro. Ho tm cuore anch'io che palpita per gli
operai, o se non l'avessi, dovrei averlo per la divisa che indosso, la quale

a simboleggiare un tale amore. Vengo su dal povero


ne conosco quindi tutte le sofferenze e il genere di
scienze coltivato nella mia carriera degli studi, troppo me ne ha fatto

appunto

diretta

popolo anch'io,
riconoscere tra

altre cause, l'etiologia morale.

le

ho fatto anche il militare: e durante tale serda continue osservazioni e constatazioni, ho potuto rilevare ancor
pi la giustezza delle mie idee. Trovandomi adunque ora con mia grande
consolazione qui a questo Congresso per trovar modo di venir in sollievo
in tutti i modi possibili all'operaio, io, mentre loro hanno potuto persua-

Compreso da

tali studi,

vizio,

non sono assolutista n esclusivista e do tutta l'importanza


che qui si vengono trattando, io,
rincrescimento di vedere cosi
manifestare
il
mio
dico, sono costretto a
morale
della
nostra
salute, coefficente che per
il
coefficente
trascurato
me sino ad ora posso dire di essere stato l'unico presidio della mia
sanit. Ho provato anch'io fortertiente cos' il lavoro e il dolore: pure
non ho mai avuto bisogno del medico. Per questo io domando che s'inserisca nell'elenco dei temi da svolgersi, una relazione che, prima che
dersi ch'io
ai

temi

termini

di carattere terapico fisiologico

il

Congresso,

io

possa fare sopra

sulle condizioni

fisiologiche

rendere sempre

piti

cura

tutti

influenza dello stato psichico


Servir

questa

relazione a

razionale la terapia, alla quale attendono con tanta

loro spettabilissimi Congressisti.

Prof. Pieraccini:
liche)

l'

sociologiche.

assume vero

Fa notare che

e proprio

valore

negli operai l'alcool (bevande alcoo-

tossico

per dato

fatto

altre

di

endogena all'organismo, che possono


corpo, e con le quali l'alcool si combina nell'azione

intossicazioni d'origine esogena e

inquinare

patogena:
per

tessuti del

hanno insomma

si

intossica.::ioni fiiiat' o comhinaie.

Cosi accade

lavoratori del mercurio, deirantimonio ecc.; questi operai tollerano

poco o male anche piccole quantit di sostanze alcooliche, come anche


vero che gli operai gi alcoolizzati meno resistono alle intossicazioni professionali. La clinica e l'osservazione medica portata in mezzo alle masse
lavoratrici,

dimostrano quanto

Ne consegue che
resistenza di
lattie di

tutti

l'O. afferma.

operai l)evendo sostanze alcooliche, rovinano la

tessuti del loro

organismo

spianano

la

via a

ma-

ogni genere.

Doti. Allevi:

che

gli

l'alcool

strano che

gli

Non conviene

nelle conclusioni del relatore. Egli

mezzo alle classi


astemi danno un minor contingente

non

sia necessario in

operaie.
alla

I fatti

crede

dimo-

morbilit e alla


morlalil. Queste osservazitjiii

modo

dicono nel

pi assoluto

iOf)

hanno una
le

a dissentire dalle conclusioni

costri^tto

/Vo/.

'ircr/'s:

L'azione dell'alcool

venuto

'

collega.

il

da considerarsi

forse

egli d

relatore, fjuindi

alh; (piali
'

importanza e contra-

ma>^.>iuiu

alTermuzioni del

pi

che

come sorgente di energia pi o meno direttamente utilizzaltilc dall'orgasoggetto in condizioni fiu


nismo, come quella di un nervino ch(.' mette
o meno favorevoli per utilizzare l'energia di cui a un dato momento
dispone. Alcune esperienze dirette hanno dimostrato all'autore che lo
sforzo a cui un certo lavoro cori'isponde, sotto l'influenza di dosi modenotevolmente maggiore
rate d'alcool (P>0-GO cm. d'alcool, come Marsala)
il

f'

di

quanto non

come

se

che se

si

si

sia

lo

condizioni

in

contro resistenze

trovasse

trovasse sotto l'influenza

inanizioni acute

("24

solite,

di

tanto che

soggetto lavora

il

notevolmente superiori, e peggio


precedenti fatiche o

periodi di

di

ore).

Dott. (iasperini:

Per contribuire a

dell'alcool nell'organismo riferisce

stabilire

come abbia

ricercai-e

riscontrato la

effetti

gli

ubriachezza

mercurio del Monte Amiata, che


lievvero una quantit di grappa che conteneva alcool pari a soli 25 cmc.
a JX)". Osservando gli effetti dell'uso, anche moderato, delle bevande
alcooliche negli affetti da idrargirismo si vede come l'alcool contribuisca

completa

in

a diminuire

due

in

opterai della

miniera

operai la

(piesti

di

resistenza

sistema nervoso da prestarsi come soggetti


iu

luce

pivi

mercurio, cosi che nell'opinione


guasti dell'organismo

si

comune

adatti

danni dell'alcool nell'organismo umano.


negli operai di dette miniere gli

cumulano

Si

niere

al lavoro
i

guasti

tali

rnettei-e

;>

etletti dell'aloool

delle popolazioni di queste

attribuiscono pi

all'alcool

che

nel

meglio

al

e del

mi-

mei-

Mirio.

Doti.

Linaschi:

Come

contributo a quanto disse

il

dott.

Pieraccini

aggiungere alcune mie osser-

mi sia concesso di
ho osservato che la paralisi degli estensori ^ piii
frequente e pi grave nei saturnini dediti agli alcoolici che in quelli ohe
tanto che anche la cura elettrica d risulne faimo uso modicamente
tici insufficienti o negativi nelle paralisi che si osservano nei saturnini

-alle intossicazioni miste

vazioni. Xei saturnini

alcoolisti.

Cosi mi porta a credere che bisogna tener molto calcolo della

mag-

minore resistenza del sistema nervoso la quale varia da individuo ad individui^. Ed in ci mi confermano altre osservazioni fatte sui
nevrastenici e sugli isterici. Per cui credo di conchiudere che qualun(|U'
-ia la causa (tossica od altra) la quale tende a minare la costituzione ed
_iorc o

alterare la funzionalit del


e

quindi

pi o

a sminuirne

meno

grave.

la

sistema nervoso sia

centrale

resistenza, l'alcool esercita

sia

periferico

una azione tossica


per

Il

Presidente d quindi

la

comunicazione:

206

parola

la

al dolt.

sperimentale

Contributo

all'

.4.

Casari ni

azione

di

dell'

Modena

alcool

^=

sul lavoro muscolare.

Gaud e di Sarlo
Lombard Warren,

L'A., richiamando le esperienze di Kraepelin e Deyho,

Bernardini

istituite col

dinamometro,

Rossi, Frey, Tavernari, Sckeffer, loteyko

nonch

grafo,

le

sull'argomento,

proposto

studiare

di

Stefaoawska fatte coli' ergoe Gunzburg, Fere, ecc.

l'azione

muscolare, tanto degli arti superiori che degli


fatte

nel

laboratorio

fisiologico

dell'

dell'ergografo brachiale del Mosso,

di

De Boek

opinioni del Destre,


s'

quelle

dell'alcool sul

inferiori.

Universit

di

lavoro

Le ricerche furono
Modena, valendosi

quello crurale del Patrizi,

di

sia

coU'incitamento della volont che con quello involontario assegnando per

una larga parte

all'esperienze fatte collo stimolo artificiale.

Dai numerosi dati raccolti

constatato che l'alcool, somminiun aumento d'energia sui muscoli della

si

strato in piccole dosi, determina

gamba

pi

spiccatamente che nei muscoli dell'avambraccio {fase iper-

cinetica)

mentre, ad alte dosi, produce una manifesta diminuzione del-

l'attivit

muscolare, pi accentuata sempre per l'arto inferiore

{fase

ipocinetica).

Confrontando la differenza che passa fra

il

lavoro meccanico normale

e quello ottenuto sotto l'influenza dell'alcool per incitamento della volont,


colla differenza

che

si

rileva

lavoro

fra

dopo

artificiale

normale e lavoro

somministrazione del nervino,

si nota
che l'azione dell'alcool si fa sentire di pi, si nel momento d'esaltazione
che in quello di depressione, sul lavoro muscolare ottenuto coli' eccita-

artificiale del quadricipite,

mento volontario:

ossia l'alcool attacca

mento, poscia affetta localm^ente


I

la

gli

centri eccitati possono essere

pi probabilmente questi che

Dai

prima

centri nervosi di movi-

apparecchi neuro-muscolari

del

periferici.

cervello e quelli del midollo spinale

quelli.

indotto ad ammettere che l'influenza


un centro che sull'altro, e questa specie di
azione differente si intende meglio sui centri spinali del braccio e della
gamba, assai pi distinti l'un dall'altro di quanto non lo siano nella
regione corticale. La frase volgare che il vino d alle gambe bisogna
interpretarla non nel senso che le membra destinate a sostenere maggior lavoro e maggior peso siano le prime ad essere danneggiate dal
risultati ottenuti

l'A.

dell'alcool si fa sentire pi su

veleno,

ma

nel senso di un'azione quasi elettiva sul centro midollare del-

l'arto pelvico.
il

Magnan

Anche

sui

cani

come ebbe gi a sperimentare


acutamente con alcool, si annunziano

le paralisi alcooliche,

avvelenati

anticipatamente nei movimenti degli

arti inferiori.


Alberi : Dichiara

Dott.

a quello del

u'^soeiursi

forma

ritirare

di

ordine del gioniu

proprio

il

delle

di

Treves.

prof.

Tieres: Consideralo che l'uso abituale dell'alcool

l'rof.
la

^07

comuni hevande alcooliche,

all'organismo e minaccioso, sj)ecie per certe

danni che valgono a neutralizzare

valoi-e

il

anche

sotto

risulta in generale sfavorevole

categorie

lavoratori, di

di

dinamogeno

dell'alcool;

considerando che per giunta, dai punto ili vista economico, le l>evande alcooliche non conviene sieno introdotte nella razione alimentare;
fa voti;

che

altri

propri

veri e

alini(>nti

minacciosi sieno resi accessibili

come l'arhumina

meno

altri

popolo;

ai

ed afferma;
di bevande alcooliche che [u essere tollerato
campagna, debba essere sconsigliato per operai che

che l'uso continuativo


lavoratori della

liai

vivono nell'ambiente cittadino.


Dott. lielli : Alla richiesta del prof. Treves posso rispondere per
l'armata che sin dal luglio 190") fu abolita la razione su|>plementare di

acquavite e sostituita con

una bevanda a base

zucchero, che a pari

di

spesa, fornisce 615 calorie invece delle 420 date prima 'dall'alcool.

Dott. Pt'trini:

d'accordo col prof. Treves nel ritenere che

venire ad un voto. Si tenga per conto del fatto


gorie di lavoratori

sono spinte

irresistibilmente

dalle condizioni speciali del lavoro.

chero come alimento


'

iJott.

riguarda

Non

Jinhiiiu:

La

puii iterci

solo dall'uso dell'alcool

come

categorie

di

dell'alcool

addivenire ad una conclusione pratica


il

il

rjuaie

pei'

com-

quale alcoolismo non dipende

come elemento dinamogeno, ma

dimostrato dal fatto

lavoratori (es.

Inghilterra),

(dove

consumo

adozione dello zuc-

discussione uscita fuori dall'argnit^itir,

anclie da altri

che l'alcoolismo pi diffuso

fuochisti

lavoratori che possono e anzi


(es.

la

risparmio.

battere l'alcoolismo nelle classi lavoratrici,

fattori

al

consigli

delV alcool aul lavoro muscolare.

\'-azione
si

di

si

debba

si

che determinate cate-

ecc.) o in

paesi e in

in

alcune

categorie

di

usano una dieta prevalentemente azotata


diffuso nei paesi agricoli del Mezzogiorno

mentre non
usano una dieta prevalentemente vegetale).
("

lavoratori

l^rnf.

Alberto/li: L'alcool < un alimento

come termodinamogeno pu

servire

termodinamogeno

sostituire

sopratutto perch non richiede lavoro digestivo.

le

Ma

e nervino,

sostanze amidacee,
piale

nervino dev.-

essere sostituito dai caH'eici.

Le conclusioni della relazione sono io. massima confermai' dalla


discussione e rispondenti allo stato attuale delle nostre cognizioni.


Doit. Petrini :

parte

208

Richiama il Congresso alla opportunit di trattare a


tema esprimendo il parere del Congresso:

vari lati del

a) sull'uso dell'alcool nella lavorazione di sostanze tossiche;


h) sulla

e)

dell'uso

consigliabilit

manuali

lavoratori

nelle

dell'alcool

due categorie

sui sostitutivi dell'alcool

Doti. Al/eoi: Sostiene che

pratica e deve escogitare

tutti

il

come termodinamogeno

come

Il

un'importanza

Congresso deve avere

Congresso considerando che

lo

alimentare fa voti perch siano aboliti


e

nervino.

quei mezzi di carattere economico-sociale

che possono difendere la salute e la vita della classe operaia.


perci e svolge il presente ordine del giorno:

di

e intellettuali;

Presenta

zucchero ha un'alta importazione


i

dazi doganali che lo colpiscono

mezzo

alle classi lavo-

a Milano im

Congresso sul-

ne rendono impossibile un uso generalizzato

in

ratrici .

Prof.

Mi reali:

Propone che

si

tenga

l'alcool.

Ho domandato

Prof. Massalongo:

relazione del prof. Albertoni e dott. P.

la

preoccupato

parola

Lussana

si

voglia

che dalla

addivenire ad

un ordine del giorno votato dall'assemblea. Non siamo apparecchiati a


questo e potremmo con troppi precipitati giudizi pregiudicare grandemente la necessaria e urgente campagna antialcoolica anche in Italia,
ima delle pi possenti e pericolose cause all'attuazione dei reclamati
provvedimenti economico-igienico-sociali.
Dalla precedente discussione ho gi capito che non vi sar certamente accordo nel concretare un ordine del giorno da approvarsi dalla
maggioranza. Ed per questo che io propongo la sospensiva, riservandosi la Presidenza di proporre per il prossimo Congresso delle malattie
del lavoro, il grave e capitale problema dell'alcool e dell'alcoolismo.

una sospensiva.
come una
debbono essere immediatamente

Prof. Pieraccini: Combatte la tesi del Massalongo di


Il

Pieraccini

non vuole

astrazione metafisica;

della
veri

scienza fatta
acquisiti

per

la

applicati alla vita sociale. Noi rappresentanti della

scienza,

scienza

io

il

pi

non dobbiamo avere preoccupazioni d'interessi lesi


nelle classi produttrici degli alcools; noi dobbiamo condannare non l'uso
temperato, ma l'abuso degli alcoolici e concretare in un ordine del giorno
le ragioni del perch si consigliano le classi proletarie ad usare temperatamente il vino e pi temperatamente ancora le altre sostanze alcooliche.
modesto

di tutti

Doli. Pirri: Aderendo perfettamente a quanto ha detto Pieraccini


prega il dott. Allevi di ritirare il suo ordine del giorno sembrando a lui
che delle conclusioni veramente importanti si possano prendere dopo
che sar discusso il tema L(i dietetica dei lavoratori a proposito dei
dazi sul grano, sullo zucchero e sul caff.

2<'J

Pro/. Mas^iiloii^jn:

In, ripeto, ero [ireoeciipal.. dell'online del


giorno
no sarebbe uscito in seguito alla dichiara/ioni' del prof. Albertoni e

lif

Lussana, che cio l'alcnul pu tessere ulihncnle usato ilui lavoratori


muscolari, che sono la maggioranza degli operai. La fisiologia va
bene
vanno bene gli esperimenti di laboratorio, ma per pianto me ne dicessero,

'lott.

V)

sar sempre convinto che l'alcoolismo fa grandi passi anche fra


noi,
il
dire, colle parole della scienza ufficiale, che l'alcool <^ utile
per
lavoro pur moderato e in quantit pur moderata, 6 come favorire

che

in

d appoggiare quell'uso del vino che non potr mai, mai, essere
scompagnato dall'abuso. Ma ora che intendo il prof. .Vlberloni accetUire l'ordine
del giorno Treves, ritiro la

mia proposta di sospensiva,


giorno Treves posso accettarlo anch'io.

dt.'l

Crisafnlli

I*ri)f.

K d'avviso che praticamente

requenle) dell'alcool agisca dannosamente

Non

sul muscolare.

Ile

l'ambiente sociale tra

avere

possibile

l'ordine

l'uso arbitrario (tanto

sull'organismo nervoso, oltre

quindi una

distinzione

lavoratori che dovrebbero

a loro discrezione.

l'alcool

|erch^

Ammette che

il

precisa nel-

o che non

dovrebbero

lavoratore del pensiero

possa avere una ipersensibilit per l'alcool; ci pu dipendere, dice l'oral'ue, da IMI complesso di circostanze che sarebbe prolisso
volere enume;ire in questo mom.'nto. E per
l'azione dell'alcool una volta stabilita

-uperHua o

sostituibile

naturale che debba

'

in

se non deleteria

tesi

tidiano di ogni lavoratore.

sul metabolismo organico,


generale sconsigliarsi all'uso continuo, quo-

Con

ci,

s'intende,

non va menomata l'azione

terapeutica dell'alcool stesso.

Munti: Presenta

/*/'>/.

dal

il

seguente ordine del giorno, accettato anche

relatore:

Unso

non necessario aWalimentnzione delC operaio :


per tjuei lavori che producono strapazzo
' danno Jcnonieni di intossicazione:
in piccola dose non dannoso e
'l'I un senso jjasser/rp'ro di
benessere; per f/li effetti utili, nella razione
nhiiientare del laroratori', l'alcool pu ntili,)i'i,i,- f<s,-r.' sn^'imir., >hill(j

dell'alcool

*sso diccnUi nocivo specialmente

dal

l'ccaro,

Messo

calJ'

ai

voti,

e dal
(

tfi .

approvato con 22

L'ordine del giorno presentato


III

Vi

ita/ione.
v^

//

contro

V.)

dolt. (iaspci ini

G astenuti.

non

t-

quindi messo

Esso diceva:

'onf/resso inti-rnazionuc- pr-r le ina/aliie del laroro

considerando
hecande alcool iche, specialmente nelle c/assi che compiono
" laroro preralentemente intellettuale opportuno ed utile che venga
'stituito da alim-nti di uso anche pi economico, /a coti perch renqa del
'Ito abolito jiressu (jli operai sojtjetti a ipialsiasi
intossica: ione pro/rs(

le l'uso delle

<

ilal

voti

onale

Presidente

Il

la

parola

210
al

dott.

C.

M.

Belli di Venezia

sul

tema:

Il

lavoro negli ambienti a temperatura elevata.


Relazione.

Nello studio di ogni problema igienico che riguarda il lavoro non


pu considerare un singolo fattore isolatamente, ma bisogna ponderare
che esplicano nello stesso
il fattore in esame in rapporto con gli altri,
tempo azione sulle funzioni fisiologiche dell'organismo, perch le azioni
esercitate dai singoli fattori si combinano in vario modo, e l'influenza
spiegata complessivamente dal lavoro la risultante del l'azione dei
si

singoli fattori di esso.


I

fattori

che

si

debbono prendere

in

esame sono

estrinseci

ed

in-

trinseci.

sono rappresentati dalle condizioni igieniche delin cui si esegue il lavoro:


temperatura, umidit, pressione, rinnovamento e composizione dell'aria,
illuminazione, agglomeramento, ecc.
I fattori intrinseci consistono nella durata del lavoro, opera prestata,
I

fattori estrinseci

l'ambiente

speciale

{ambiente professionale)

materiali, arnesi, ecc.

Pertanto nello studio dell'influenza della temperatura ambiente elevata


deve considerare tale influenza parallelamente e in rapporto con quelli
altri tra i detti fattori che la possono modificare nei suoi effetti e specialmente con lo stato igrometrico dell'aria e con il consumo d'energia
si

fisica.
II

lavoro in ambienti a temperatura elevata in generale organizzato

industrialmente ed eseguito da gran

numero

di

operai, che lavorano

insieme innanzi ad ardenti focolari o in locali, dove per altre sorgenti


di calorico la temperatura dell'aria supera le medie dei nostri climi, come
per esempio nelle industrie della fusione dell'acciaio, dei ferro, del rame,
del zinco, del piombo, le fabbriche di vetro, le fucine in genere, le

mac-

chine a vapore, ecc.


Il

calorico in questi stabilimenti proviene

dall'irradiazione

del

dalla

irradiazione

solare

calorico organico di tutti gli uomini che stanno

nel locale, ma principalmente deriva dalla combustione del carbon fossile.


Per dare un idea della immensa quantit di calorico che si sviluppa
nell'esercizio delle macchine a vapore citer l'esempio di una grande
nave. Quivi sono circa un centinaio di macchine a vapore per mettere
in funzione le quali si consumano in media 100 tonnellate di carbone al
giorno e siccome la combustione di 1 Kg. di carbone produce circa 700 Ca.,
cosi si ha uno sviluppo di circa 70 milioni di Ca. al giorno. La massima
parte di questo calorico si trasforma in forza meccanica, una parte si


perde

ma

fumo,

col

211

ne rimano tuttavia una quota considerevole

irradia nell'ambiente e ne eleva la temperatura

spiega

come

generalo

in

in

modo

che

sensibile.

si

Ci

temperatura media nelle camore delle mac-

la

chino delle navi intorno ai 40", ma le temjiorature massimo ratrgiunirono


frequentemente i 60" e sotto
tropici toccano fino i 70".
i

Per

gli

non posseggo, come per io navi, iucuuna immensa variet di condizioni, la cui analisi

stabilimenti di terra

inenti personali, e vi

farebbe facilmente oltrepassare

<i

scopo

|M'rtanto per lo

t-inperatura

elevata

di

limiti

imposti a questa relazione.

(juesto lavoro basta considerare

che

quello

viene

eseguilo

ti'tnperatura amliiente superi ordinariamente

Le ricerche

sull'azione

naturali non sono

ambienti

in

in cui la

30".

temperatura

della

numerose nella

Non
come lavoro a

elevata

nelle

condizioni

letteratura.

Nocht ha misurato la temperatura ascellare in 58 fuochisti di navi,


lavoranti in ambienti molto caldi, ed ha trovato che, dopo due o tro ..p
di lavoro, non mai inferiore a 37*^ 5 e spesso supera i .38".

Duvernay in operai di officine a temperatura alta ha riscontrato die


media del jiolso dopo il lavoro raggiunge
129, le ispirazioni son<. :O.
temperatura del corpo 37" 6.

la

la

Questi operai hanno il corpo grondante di sudore e bevono avidamente grandi quantit d'acqua per estinguere la sete irresistibile, mentre
avvertono poco bisogno di mingere ed emettono urine scarse con alto
peso specifico; e, quando passano dai locali sopra riscaldati in 'ocali pi

sono esposti a sbalzi di temperatura sino di 30" e pi gradi.


L'azione della temperatura ambiente sull'organismo ben differente
econdo lo stato igrometrico dell'aria.
Nei compartimenti delle macchine delle navi ho potuto dimostrare
rimentalmente che l'umidit non raggiunge i1 massimo di saturazione
freschi,

stesso avvieiie nelle fonderie e in molti opifici. Pertanto l'organismo


temperature sino di 60" a 70", perch il deficit di satura-

lo

|iu tollerare

zione

dell'aria

Per
l'io

'

lo

un largo margino all'evaporazione del sudore e


vapor acqueo dai polmoni.

lascia

.ill'esalaziuno del

contrario nelle miniere, nelle cave e specialmente nelle galanche temperature di poco superiori a 30" sono male

.sotterranee,

^portate, perch l'umidita dell'aria prossima al ma.ssimo


'iie,

modo che temperature, che

all'aria

di

satura-

aperta permettono un lavoro


ambienti sfibrano gli operai,

di non grave disagio, nei detti


non possono produrre che un lavoro scarso e con tali sofferenze
sembrare ini:oinpatibili con la vita. Il Maury infatti riferisce che nella

condizione

11

di

piali

avazione delle gallerie, per


iibiente

di

soli

35",

le

strade

lura del corpo raggiungeva

3'J".

spesso non

si

tiene

il

con

una temperatura

1' e la tempeda tacere che nei

battili

Nondimeno non

lavori sotterranei interviene un'altra


1

ferrate,

polso segnava ir)0-160

il

al

causa importante d'insalubrit,

debito conto,

cio

l'alterazione

dell'aria,

di

che

212

scarsamente

si

rinnova e

si

trova di continuo sotto

molteplici

cause

di

corruzione.

Praticamente non si vei^ifica che in casi eccezionali il caso inverso,


una lemperatura ambiente elevata combinata con tale secchezza
dell'aria da produrre effetti dannosi sull'apparecchio respiratorio e sulcio

l'organismo in generale.
lavori che

Vi

si

eseguono negli ambienti

intellettuale, affidato in

generale a persone pi

eseguono

pi morigerate di quelle, che

Vi poi
di

di

due specie:

il

lavoro innanzi ai fuochi

da ricordare che dalle

radiazioni di calore e di

porte
luce,

dei

che

forni

siccli

compie un lavoro rudemente faticoso

ma

altres

calore e di luce

direttamente

le

emanate dal fuoco

diverso genere

lavoro

di

il

sprigionano

si

in

grande consumo
governo dei fuochi

richiede

questa

solo

riceve

temperanti,

pi

colte,

lavori manuali.

energia fisica e grande attenzione. Inoltre per

II

sono

caldi

lavoro di direzione delle macchine poco faticoso e prevalentemente

il

parte

del

fortissime

personale

un atmosfera mollo

irradiazioni

dalie

cocenti

ir-

non

calda,

vampe

di

(1).

porta

una differenza sostanziale nella

temperature elevate e nel personale che disimpegna


lavori manuali sono pi frequenti le malattie professionali. Questo fatto
risulta chiaramente dalle statistiche sanitarie dell'armata, in cui il personale dirigente rappresentato dai macchinisti e il personale che esegue
lavori manuali costituito dai fuochisti. Per es,, nell' ultima statistica
resistenza verso

le

pubblicata (biennio 1899-900)

si

ha nei macchinisti una percentuale

di

casi nuovi per accidenti prodotti dall'azione diretta del calore, del freddo
e di sostanze tossiche di 0,08 nel

rispettivamente 0,G7 e 0,78

Non intendo

e di 0,00 nel

un elenco completo

dettare

che possono conseguire

1899

al

1900 e nei fuochisti

(2).

delle

malattie

professionali

lavoro in ambienti a temperature elevate e mi

un rapido sguardo a quelle in cui l'influenza del detto fatimmediata; per non debbo tacere che a noi sfugge
l'influenza che tale fattore, pur non provocando fatti acuti, fi-

limito a dare

tore pi evidente ed
del tutto

nisce per esercitare a lungo andare, sulle funzioni fisiologiche e specialsulla durata della

mente
anni

il

vita

negli operai

che

protraggono

per molti

lavoro in dette condizioni.

malattie professionali che possono conseguire al lavoro in ama temperatura elevata si possono classificare in due ordini, secondo
che la temperatura stessa causa diretta e determinante, o causa
predisponente od occasionale.

Le

bienti

(1)

rtamme

La

luco

e dalle

abbajliante che al momento dell'apertura dei forni emessa d'un tratto dallo
masse fuse pu provocare vari morbi oculari e specialmente la cataratta e l'atrofia

dei nervi ottici.


(2)
ili

Riporto fjueste cilre

siuMotti fattori.

tiloball, perclu'; nella

statistica

non sono

distinti ^li accidenti consecutivi

ft

Malattie

primo ordine suno

del

secondo sono

lattie del

l'

anemia

colpo

il

reumatiche

affezioni

le

calore;

di

ma-

organi

degli

f|uelle

spiratoti, dell' Jipf)arato digerente e della cute.

I-

Ciiniineiorn la tratlazi<jne

da queste ultime.

Affezioni reumatiche. Si ritiene generalmente che

vadano

aiiibienli ealdi

in
tici

di

per

il

gli

operai lavoranti

soggetti con grande fref|uenza ai morbi reuma-

origine infettiva, per

quali

forli

le

perfrigerazioni dell'organismo

passaggio da ambienti soprariscaldati ad ambienti freschi rappre-

-Miterebbero

Non

cagione jtredisponente.

la

desumere questa frequenza

facile

(">

dalle statistiche

di

popolazione;

per quanto riguarda l'armata, dalle statistiche sanitarie risulta che

lier,

macchinisti e fuochisti presentano una morbosit per affezioni articolari

acute sensibilmente minore a quella delle altro categorie del personale,

ohe non

espongono

si

negando a

studi per dimostrare

se

molto

gli

tra

fre(|uenti

Laonde, pur non

alle incriminate perfrigerazioin'.

l'azione

priori

di

tal

detti

operai

causa, mi parrebbe

morbi

acuti

articolari

degli

istituire

utile

sono

realmente
le

cose

agenti patogeni delle affezioni

reu-

stabilimenti

degli

(li

terra o se

corrono a un dipresso come sulle navi.

La

relativa

immunit contro

gli

matiche, constatata nell'armata, dipende probabilmente:


a) dall'avvezzamento;
b) dall'ispessimento dello strato

corneo dell'epidermide che cattivo

condultore del calorico.

L'immunit per non vale contro le affezioni in cui


non la causa predisponente, ma la vera

rappresenta

il

colpo di freseo

propria causa

determinante come mialgie, nevralgie e paralisi B.frviore ed effettivamente,


quando una parte del corpo estuante direttamente esposta ad una
:

corrente

te

d'aria,

come

quella

l'ioducono non infrequentemente

le

che

da un ventilatore,

proviene

si

dette affezioni.

Per evitare
bruschi passaggi di temperatura giova stabilire, presso
macchine degli opifci e delle navi, tepidari, in cui gli operai
lavano e depongono le sopravvesti da lavoro in ambiente a teii)['ei

forni o le

-'

lura media.
Affi-zioiu respiratorie. Tutti gli autori
ii'iioslaiite

rrenti

concordano nell'opinione che,

})assaggi repentini dal caldo al freddo e l'esposizione a vive

d'aria, le malattie degli organi respiratori

uieno fre(|uenti

di

sono

in questi operai

quanto, a prima iriunta, sarebbe lecito supporre.

Tale opinione trova conferma nelle statistiche sanitarie dell'armata,


il.i

cui
Ila

risulta

che

maechinisli e fuochisti

pleura e del polmone

vanno

meno frequentemente

soggetti

del

ad affezioni

rimanente personale

bordo. I*er la [)rofilassi di (|ueste afTezioni valgono gli stessi

tepidari.

Affezioni (lenii onjani dif/eren(i. Consistono in disturbi di tutto l'appaijilo

digerente ed hanno una dipendenza evidente dall'ambiente, perch

provocati dall'ingestione di grandi quantit

di ac(jua,

sino a G ad 8

litri

al


giorno, che

si

214

bevono per compensare

acqua

la fortissima perdita di

col

sudore.

introduzione

t.a

abbondante quantit

di

di

acqua

indispensabile

per resistere alle alte temperature, laonde l'igiene deve combattere l'abuso,

non

raccomanda a tal
che non bevano grandi quantit in una
volta, ma si sa quanto giovano questi consigli e mezzo pi efficace
quello di somministrare una bevanda sana, fresca e gradevole che, menl'uso ragionevole di questo prezioso elemento. Si

fine di consigliare agli operai

nello stesso tempo riparatrice. Sulle navi a


buon successo alle bevande con zucchero e caff.
Affezioni cutanee. L'elevata temperatura dei locali eccita fortemente
la funzionalit della cute ed agisce quindi come causa predisponente alle
flogosi, che trovano la cagione efficiente nei germi che pullulano sulla
cute medesima, sugli abiti, ecc.
Per evitare tali flogosi bisogna volgere le maggiori cure alla nettezza
della persona e il miglior mezzo la doccia tiepida dopo il lavoro.
tre estingue la sete,

questo scopo

Il

si

riesca

ricorre con

calorico che irradia direttamente dalle fornaci provoca

gU

vere dermatiti, che vanno compresi tra

eritemi

infortuni piuttosto che tra le

malattie professionali.

Anemia

come un

peratura elevata

si

navale

nell'igiene

professionale.

viene riportato

opinione molto diffusa e in

che

fatto accertato

sulla

rifletta

trov

credito

il

emopoiesi
per

trattati

con tem-

locali

generi

l'anemia.

anni

lunghi

tutti

lavoro in

l'idea

professionale dei macchinisti e fuochisti e allo scopo di

Anche

un'anemia

di

accertarmi del-

grado di tale anemia, intrapresi nel 1900 una serie di


ricerche ematologiche su oltre 200 fuochisti, torpedinieri e marinai della
marina militare. Con tali ricerche potei dimostrare che non esiste una
vera anemia professionale, ma il pallore del viso, unico sintomo presenl'esistenza e del

tato da questo personale, dipende da una semplice oligocromemia, che


scompare tostoch l'individuo sottratto all'ambiente di lavoro. Tale
oligocromemia fu da me attribuita principalmente all'elevata temperatura
dei locali per varie ragioni che non qui il caso di ricordare, mentre

Rho

la ritiene

dipendente dalla privazione della luce naturale.

Comunque, per attenuare


di sottrarre

l'influenza dei detti fattori, consigliai allora

per qualche ora al giorno

china, far prender loro un

bagno

fuochisti dall'ambiente

di sole e obbligarli

di

mac-

ad esercizi ginnastici

all'aria aperta (nuoto, voga, ecc.).

Ora mi pare
operai

di

desiderabile

che

simili

ricerche

stabilimenti industriali per vedere se

vengano

ripetute

simili sia,

come quella

globina,

se interessi pi profondamente gli elementi del sangue.

dei fuochisti,

una semplice diminuzione

Colpo di calore. In realt dunque


lattia

il

professionale in cui

colpo di calore.

il

la pi

su

l'anemia dei fonditori e


di

importante, e la sola

emo-

ma-

rapporto di causa ad effetto pi evidente,


L'espressione

<"*

calore

di

colp<j

i|uasi opposti: l'uno

la

^ilf)

due quadri

riunisce

sincope termica,

l'altro

clinici distinti

vero colpo

il

calore,

di

ho corrisponde al colpo di sole.

La sincopo termica non ^ altro eli; uno svenimento od esaurimento


nervoso caratterizzato prevalentemente da sinlunn' di depressione generale 'lei sistema nervoso e della forza muscohiro e in questa forma il
una parte secondaria, perch

calore ha evidentemente

tratta di

si

esau-

rimento nervoso acutissimo da fatica in individui predisposti.

propriamente detto f" un'affezione acuta caratterizzata da iperpiressia, coma e congestione polmonare. Manson e Samhon
ne fanno una malattia infettiva specifica, che designano col nome di
siriasi; ma questa ipotesi non del tutto convincente e allo stolto odierno
(Ielle
nostre cognizioni pi opportuno ammettere che il calore ne sia
la causa determinante.
quando la temperatura ambiente supera
Il colpo di calore accade
colpo

II

35^

di

cjxloi-e

-40^

Sulle navi

mente

nel

si

verifica pi

Mar Rosso

frequentemente nei mari

e Golfo Persico, e colpisce

tropicali, special-

a preferenza

fuochisti

met della guardia.

nella 2."

Neir.Vrniata nell'ultimo biennio statistico

con

Mancano

totale -42

morto, cio nella proporzione


dati per fare

0|inione cotnune

che

un confronto con

commercio

fuochisti

perch

indulgenti a bacco, che sulle militari.

di

L'insorgenza del colpo

in

di calore favorita

ma

marina mercantile,

la

siono

meno

navi

colpi di calore furono

0,84 per mille dell'effettivo.

colpi di calore vi

Mitto

sulle

di

pi frequenti,

sono

meno

da cause

di

soprat-

giovani e

predisposi-

zione fisiche e individuali.

La temperatura dell'ambiente esterno

fa

sentire

principali funzioni fisiologiche dell'organismo,

^ulle

ma

la

sua influenza

specialmente sulla

ttM"mogenesi.

L'uomo
nel

mangiare

sano, giovane, non serrato da abiti troppo


e nel

stretti,

temperante

bere pu sopportare impunemente temperature

immunit

ele-

dovuta agli apparecchi regolatori della


'uiperatura organica, che sottraggono continuamente il calore eclimiti
'i.'ssivo dal corpo e mantengono la temperatura animale ri'>'t>-"
vate. Tale relativa

fisiologici
Ili

apparecchi regolatori sono:


L'eva|)orazione

1."

del

LTrometrico e con lo stato di

il

che
di

in

rapporto con

deficit di

lo

in

rapporto

saturazi<jne dell'aria stessa.

L'irradiazione di calorico dalla superfcie della cute, che

:V"

stato

riposo dell' atmosfera.

L'esalazione del vapor acqueo dai polmoni, che

2."

con

sudore,

movimento o

in

rafqiorto:

'0 c<in la differenza tra la lem[eratura dell'organismo e la

tem-


esterna;

paratura

con

b)

la

210

superfcie

corpo

del

scoperta;

e)

con

la

conducibilit termica dei vestiti per la parte del corpo coperta.

Cause

di predisposizione fisica quindi

funzione dei

detti

sono quelle che ostacolano la


apparecchi regolatori, per cui non si ottiene un suffi-

ciente raffreddannento del corpo. Tali sono

un

alto grado di umidit e lo


opponendosi all'evaporazione
del sudore e all'esalazione del vapor acqueo dai polmoni, portano impedimento alla dispersione del calorico dell'organismo.

stato di riposo dell'aria

Cause

atmosferica,

che,

predisposizione individuale sono quelle per cui la funzione

di

non pu libeTra queste cause si deve

degli apparecchi regolatori viene a scadere e l'organismo


del

rarsi

che

calorico

produce

in

eccesso.

mettere in prima linea l'affaticamento, che eleva la temperatura del corpo,


gli effetti del lavoro si sommano con quelli della temperatura esterna.

onde

Cause importanti sono pure

le

malattie cardiache, renali ed epatiche,

l'et avanzata, la convalescenza, la privazione d'acqua, l'abuso di

alcooliche e gli abiti stretti e fatti con stoffe pesanti e poco

La

profilassi

del

colpo

calore

di

bevande

permeabili.

deve rivolgersi contro

le

cause

predisponenti e contro la causa determinante.

Per combattere

cause

le

bisogna attenuare

predisposizione fisica

di

l'umidit dell'aria, evitando le perdite di vapor acqueo

incanalando

le

sorgenti calde nelle miniere e cosi via,

nelle

macchine,

mettere l'aria

movimento, ci che si ottiene con la ventilazione artificiale, che si


per combattere la causa determinante.
Contro le cause di predisposizione individuale giova ridurre la tenuta ai soli calzoni, perch l'effetto refrigerante per la via della cute
viene molto diminuito dal vestiario, per il quale la superficie di evaporazione del sudore trasportata all'esterno degli abiti e la penetrazione
del sudore nella stoffa fa ritardare la evaporazione in modo proporzionale
con lo spessore di essa. utile di ridurre la durata dei singoli turni di
lavoro a un massimo di due ore, perch il lavoro muscolare una forte
sorgente endogena di calorico. Bisogna provvedere un sufficiente numero
di docce per rinfrescare il personale durante le pause e dopo il lavoro
e mettere a disposizione degli operai bevande fresche per riparare le
perdite di acqua dell'organismo con la traspirazione cutanea e con la
in

istituisce

proibendo

respirazione,

aprire

facili

l'

uso

comunicazioni tra

dei
i

liquori

locali di

alcoolici.

Infine

poter portare rapidamente all'aria libera gli individui

un servizio

istituendo a tal uopo

di

necessario

lavoro e l'ambiente esterno per

pronto soccorso

colpiti

dal

male,

esclusivamente per

questo morbo.

Per combattere

causa determinante bisogna prevenire il riscaldaSchmidt rileva giustamente che


la profilassi del colpo di calore spetta in primo luogo al costruttore, il
quale deve aver di mira che la temperatura nei locali di lavoro non
debba in alcuna circostanza elevarsi oltre il limite di 37". Del resto, come

mento

la

dell'aria. Sotto

questo riguardo


sempre avviene,
'^i>

operai ridondano a vanlagperch l'uomo esplica un lavoro mag-

iiiiglioiainenti igienici per gli

degli

iiiiniodi^to

:il7

industriali,

messo in migliori condizioni di igiene.


soprariscaMamento dell'aria si [>ui raggiungere:
1." con mezzi che attenuano l'irradiazione delle sorgenti di calore;
2." con mezzi che abbassano direttamente la temperatura.
mezzi per attenuare l'irradiazione delle sorgenti di calore sono
seguenti: Ampiezza dei locali in proporzione col numero e grandezza
dei forni, imperocch quanto pi grande la massa d'aria da scaldare
tanto pi tardi avverr il riscaldamento. Conveniente distanza tra la

giore e pi perfetto, per quanto

Lo scopo

di evitare

il

parete e la bocca del f^rno affinch l'operaio abbia l'agio di sottrarsi


tratto in tratto alle pi forti influenze del, calore.

di

Rivestimento dei tubi

con convenienti materiali coibenti; accerchiamento delle superfici ii-radianli calorico delle macchine e caldaie con mantelli e parafiiochi; protezione contro l'irradiazione dalle porte dei forni. (Queste applicazioni in
verit non

vengono quasi mai trascurate, essendo necessarie per impeonde l'igiene trae indirettamente vantaggio da

dire le perdite di calorico,

<|uesta favorevole circostanza.

Per abbassare
quantit

di

temperatura

la

aria fresca dall'esterno

si

ricorre alla introduzione di

per mezzo

di

immense

meccanici.

ventilatori

un abbassamento termico limitato


il
raffreddamento
dipende principalmente dal rapporto tra la temperatura dell'aria raffreddante e quella dell'ambiente che si vuol raffreddare. Perci il raffreddamento maggiore, quanto maggiore la differenza di temperatura tra
l-*er

con

la

ventilazione

si

ottiene

nelle giornate torride dell'estate quasi nullo, perch"

l'aria

esterna portata dal ventilatore e quella dell'ambiente e se aumenta

temperatura dell'aria introdotta dall'esterno, si raggiunge un limite


del suddetto rapporto, al di l del quale non si ha alcun ulteriore raffreddamento.
la

Tuttavia, anche nel caso che l'aria esterna introdotta con

la

venti-

lazione artificiale non pu apportare un raffreddamento dell'ambiente,

ricava un sensibile vantaggio dall'agitazione dell'aria, perch


in

tal

modo l'evaporazione

del

sudore e con questa

si

si

si

agevola

ha raffreddamento

del corpo.

Un mezzo

realmente efficace per ottenere nelle suddelle circostanze


frescamente dell'aria sino a un grado tollerabile di introdurre con
ventilatori meccanici aria precedentemente raffreddata mediante l'installazione di macchine refrigeranti, le <juali raffreddano precedentemente
il

riti

che deve essere condotta nei locali da lavoro.


si im|iega oggigiorno largamente per conservalia bass-i temperatura sostanze facilmente de|)eribili (alimenti) o j)ericolose
l'aria,

Tale installazione

d'esplosione (polveri);
"li

si

pu dunque a buon

iliritto

invocare l'applicazione

questo mezzo per conservare un capitale pi prezioso:

la

vita

umana!


Il

Presidente

218

congratula e ringrazia

si

il

apre quindi la

Relatore:

discussione sul tema svolto.


Doti. Bajla: Preoccupato delle

conseguenze che pu avere per gli

operai allo stato attuale della legislazione una non esatta distinzione fra

malattia professionale ed infortunio sul lavoro, crede opportuno far rilecolpo di calore da considerarsi, e tale anche considerato,

vare che

il

come un

infortunio sul lavoro.

Concorda

Doti. Petrilli:

un vero
in

concorso

col dott.

potuto

constatare

quanto

si

il

col dott.

Bajla nel ritenere

il

colpo di calore

Richiama una relazione fatta dall'oratore


Sozzi per il Congresso dei gazisti nel 1902. Ha

e proprio infortunio.

che

le

affezioni

respiratorie

sono

creda. Ritiene per le particolari condizioni

pi
in

frequenti

cui

di

svolgeva

si

lavoro (aria libera) che dette affezioni respiratorie fossero direttamente

attribuibili alle influenze termiche.

ma

favorevole alle flanelle bagnate, ai

Dopo il Congresso
Union des Gaz ha adottato per
fuochisti il metodo di ^2 eli carica e
'7$ d'ora di riposo. Ritiene per anche il periodo di
^j g', eccessivo.
bagni

tiepidi,

sopratutto alla riduzione di orario.

Dott.

Gi^lioli:

Concorda

col dott. Petrini

a proposito dell'influenza

sull'apparato respiratorio degli ambienti di lavoro sovrariscaldati

riferisce

anche sopra le altecazioni dell'apparato circolatorio; insiste sopra la speciale importanza del genere di lavoro eseguito, e crede che regolamenti
che stabiliscano una limitazione delle ore di lavoro in proporzione colla
temperatura e col genere di lavoro eseguito, s' impongano in modo assoluto.
Prof. Halin: Die Regelung der hygienischen Arbeitsverhltnisse der
Heizer auf Dampfschiffen ist von grosser internationaler Bedeutung,
weil das Arbeitspersonal international ist, d. h. der Italiener heute auf

einem deutschen, morgen auf einem italienischen Shiffe dient.


Man solite diese Frage zur eingehenden Beratung auf einem nchsten
Congresso aufzustellen und dann die Anforderungen, welche wenigstens
auf neugebauten Schiffen an Luftraum, Ventilation, Treppenverbindungen, Temperatur gestellt werden mssen, praecisiren.

Come medico addetto ad una vetreria dove si fabbricano


damigiane ecc., posso assicurare che in questi operai, che lavorano in un ambiente in cui la temperatura oltremodo elevata, si riscontrano non solo disturbi degli organi respiratori, ma eziandio degli oi'gani
della circolazione, ad esempio aortiti, ed inoltre disturbi gastro-intestinali,
e forme speciali di dermatosi.
Dott. Gatti:

bottiglie,

Anche
di

io consiglio,

aria fredda,

oltre la

od

immissione

di

correnti

delle ore di lavoro.

Nota come siano i lavoratori del vetro pi esposti


temperature maggiormente elevate. Questi
vengono ben pagati in vista anche delle vere malattie del-

Dott. Gasperini:

dei macchinisti e fuochisti alle

lavoratori

ventilazione

una notevole diminuzione


apparato circolatorio

(aortiti,

21<>

sclorusi

ecc.)

dell'apparato

digorento,

che coritraggutio sul lavoro. Ed ^ cosi giusto che l'orario di questi operai dobha avere interruzioni o limitazione, che alcuni industriali hanno
gi adottati orari
di

convenienti ad eliminare

piii

vere

le

malattie

proprie

tale jtrofessione.

Presidente d la parola

Il

Miicoli

perch dia lettura

della

dei fuoehisti marittimi.

-=

al

doli.

comunicazione:

= Le

aortiti latenti

quali vengono a consultare il medico nelPanmatone per le pivi svariate malattie, accade constacon grande frequenza come esistano lesioni dell'aorta, e talora del

Nei

fochisti marittimi

l'ambulatorio di
tare

cuore anche

non

individui giovani. Questi per lo pi

in

male, e se vengono all'ospedale, per

fatti di tutt'

tenza va intesa quindi per

non per

lavoratori,

accorgono del

si

medico.

il

La

altra specie.

la-

Questi potr

facilmente riscontrare:
1." Che esistano quasi sempre ectasie aortiche rilevabili col Segno
Peter - Livierato e colle modalit di ascoltazione.

di

Che

2.
all'

in

un numero minore

di casi

esistano miocarditi associate

ectasia aortica.

Che

3."

non

infine

di

raro coesistano

sempre

valvolari quasi

vizi

dell'aorta.

Siccome

tali

lesioni esistono,

anche quando mancano

lesioni

reuma-

tiche viscerali di altra natura (pleurite, artrite) o infezioni pregresse, cosi

conviene metterle
tori

rapporto con

in

contribuiscono a formarle

il

Incoro

fatto.

Probabilmente due

fat-

1.

Irradiazione del calore della macchina sulla parte superiore del

2.

Sforzo continuo nel carico del carbone.

torace;

Sarebbe desiderabile che durante il lavoro


fendessero il torace con flanelle bagnate.
Ihitt.

Torretta:

K d'accordo

cogli

fuochisti marittimi di-

precedenti

oratori

che

distinguere fra industria ed industria. Nella Societ Consumatori


Torino non ha osservato che 2 broncopolmoniti,
losi

in

5 anni, eccettuati

numerose

lond)aggiiii

le

che

comuni bronchiti
p(>r

sono

pi

lievi

pleurite e

e catarri

|oiiiliagrri,,i

,Ja

si

deve

Gas

di

tubt^rco-

bronchiali,
sforzo,

che

reumatiche.
In quest'in([ii>iiia

umi

^r

pui>

lr allro

ehe

ilare

una grande venu-

lazione, bibite, eccitanti (caf^) e favorire l'uso delle doccie tiepide.


/V"o/.

Gardeiujhi :

studio sull'azione che

Riassume brevemente le conclusioni di un suo


hanno l'organismo
minimi inquinamenti dell'ati

mosfera, e a proposito dei Ianni che si verificano nelle alle temperature


r.de si debba insistere sopratutto sulla limitazione delle ..re di lavom.


Il

Presidente

saluta

220

presenta

il

rappresentante del

Board of Health of Ontario (Canada):

W.

Dott.

Provincial

professore

Oldrif/ht,

d'Igiene nell'Universit di Toronto.

Prof.

\V. Oldi'ir/ht: Ringrazia

Presidente delle cortesi parole rivol-

il

come si studino le condove macchinisti e fuochisti navali sudano


e si atfaticano. Egli si permette di portare il contributo della sua personale esperienza e di quella che si fa nella sua patria in proposito, specialmente sull'orario. L'ultimo oratore ha alluso al lungo orario. Ora
bene sapere che nel Canada le otto ore sono gi un fatto compiuto e
tegli

quindi dice

di

essere ben lieto di vedere

dizioni igieniche degli ambienti

comune

che non

vi si

osservano

danni

rilevati dai precedenti colleghi.

dem Herrn

Dr. E. F. Nelsaer: Im Gegensatz zu


die gunstigen

Torretta, welcher

der Heizer in einer Fabrik in

Sterblichkeitsverhltnisse

bemerken, dass mann dodi zwischen


Fabriken einer grosse Unterschied
machen muss. Zunchst arbeiten die Heizer auf Schiffen in viel Sehichten
als in Fabriken, auch sonst viel ungiinstigeren hygienischen Verhltnisse.
8ie diirften wol auch dalier in Gegensatz zu den Fabrikheizern eine viel
geringere Krankheits u. Sterblichkeitsziffer aufzuweisen haben.
Turin angefhrt

mochte

hat,

ich

der Tatigkeit der Ileizer auf

Dott. Belli :

ma mi

permetto

Convengo

u.

in

nelle oeservazioni

di far rilevare che,

tema propostomi, non mi era

sul

degli

preopinanti,

oratori

dovendo intrattenermi

possibile di

in

generale

scendere negli innumere-

voli e vari particolari di ogni singola industria.

Le osservazioni
di

del prof. Mircoli

sono molto interessanti e meritano

essere prese in seria considerazione.

non confermano
questa differenza non
tare

frequenza

la

diffcile.

Le

di tali

statistiche della

forme,

ma

marina mili-

la interpretazione di

Nella marina militare

fuochisti sono

pi giovani, pi temperanti e soggetti ad un lavoro meglio organizzato e

meno pesante che quello dei fuochisti della marina mercantile, di et


maggiore, con lavoro pi faticoso e con abuso di alcool e soprattutto di
tabacco. Bisogna dunque tener conto di queste concause che possono
agire

insieme con

la

temperatura elevata dell'ambiente

ed

affrettare

r insorgenza dell'arteriosclerosi.

Mi pare che l'accordo sia completo anche per quanto riguarda la


La maggior parte degli oratori hanno specialmente insistito

profilassi.

sulla riduzione comjjlessiva del lavoro e sulla riduzione dei singoli turni
di questo.

Naturalmente non

(^

possibile dettare

norme

generali- i>er questo

riguardo, dovendo la durata del lavoro totale e dei singoli turni adattarsi
alle condizioni speciali delle varie industrie.
Si leva la

seduta alle ore 12.

SKin'TA

Q( A!;'r.\.
Ijiiii'di

l'r<iMi.ivn-

Il

l'n.f.

\ ..

Fresidente

DKVOT

la

parola

al

Sir.mT\i<iM-

11 (iiu;ino

I),,tf

ore

14,:{()

Vff;\NY).

Massoloiigo

prof. li.

di

Verona

sul

tema:

Tubercolosi e legislazione del lavoro.


Sar schematico e lirnve nell'esposizione
del

Tuberculosi e lenislaziurn^ del

giorno:

del

Tema messo

laroro,

imperocchi

all'ordine

sarebbe

proprio tempo perduto che io mi dilungassi a ripetere cose da Voi tutte


consciute, che

cio^ la

prevenzione della tubercolosi fra

lavoratori deve

essere parte essenziale e [treponderante delle nostre discussioni e deliberazioni, questa

un

cumulo

di

endemica pestilenza diffondendosi e projiagandosi, per


notissime, prevalentemente fra coloro dei
maggioranza della nazione), che il bisogno costringe a

circostanze

nostri iVatelli (la

diuturne fatiche, a disagi d'ogni sorla, a vivere in aml)ienti antigienici,


vuoi per ignavia od egoismo dei padroni, vuoi per deficienza di coltura
e di previdenza dei dipendenti, andjienti
nati

da emanazioni malsane,

costretti

privi di aria e di

luce, avvele-

a scarso ed inadeguato alimento,

spesso abbruttiti dal detestabile vizio dell'alcool, corruttore possente del

corpo e dello

sjtirito,

cause queste

organico che prepara e sollecita


Tutte le numerosissime
vanno incontro
lavoratori.

lo

principalissime

multiformi

soinnial(^

di

quel decadimento

sviluppo dell'implacabile morbo.


malattie

iiisi<'in<\

ed

accidenti

a cui

non daiiim tante vittime

(pianto la tubercolosi.

Purtrop|o questa cronica inlo/ione


vasto

t^

urgente

pi
di

commovente
quella

della

sospirata

attuale bisogno e la civilt

l^aioltr/ia

/.e//ista:one

il

Capitolo pi importante, pi

del /acoro,
del

Incoro

il

che

proldema pi
rimjM'Ilentf

moderna reclamano.

indubitato che la tubercolosi


prima di tutto malnttid sociale; ma
pu essere ancora malattia professionale. (Uiante e quante volte il
genere dell'occupazione e del lavoro fu causa diretta od indiretta lello
sviluppo della tubercolosi! Le statistiche recenti lo dimostrano luminomunente e la f.ei/e sanitaria de/ /arnro dovr riconoscerlo e dichiarare
1''

"-sa

<^

222

quali industrie sono, con insolita frequenza, predi^poneati della infezione


tubercolare, o meglio quali industrie producono, risvegliano od

aggravano

temuta infezione.
Preservare dalla tubercolosi l'operaio, equivale alla sua redenzione
fisica, economica e morale.

la

Premessa

massima fondamentale che

la

il

lavoratore deve, dal frutto

quanto basta agli indispensabili bisogni suoi e


della sua famiglia, secondo il luogo ed il tempo, ne consegue che una
legislazione del lavoro deve prima di tutto rigorosamente e razionaldel suo lavoro, ricavare

mente sancire

le

norme

delle

mercedi, opponendosi alla cupidigia

ed

allo sfruttamento di pochi.

La

gli operai, non


prossimo e dal diritto, ma resa necessaria dai moderni e complessi procedimenti industriali.

protezione dei fattori pi nobili della produzione,

domandata dall'amor

solo

gli

operai alla lor volta devono cooperare al loro benessere colla

temperanza

di

e colla

previdenza.

indispensabile, per raggiungere e consolidare questi sacrosanti e

ferma volont d'innalzare,

reciproci doveri, la concordia dei propositi e la

colla educazione ed istruzione, la coscienza civile dei lavoratori.

La

deve essere considerata

profilassi antitubercolare dell'operaio

1.0

Nella officina;

2.

In famiglia.

Profilassi antitubercolare nell'officina.

La

Legislazione del lavoro deve prima di

tutto,

con

criteri

umanitari

e scientifici, regolare l'arruolamento degli operai nelle officine e stabili-

menti industriali. Oltre

la

scrupolosa osservanza dei

essere eseguilo, da apposito

dovr
un esame
dell'aspirante, tenuto calcolo della natura

Ispettore

diligente delle condizioni fisiche

Sanitario

limiti d'et,

del lavoro,

del lavoro a cui sar destinato.


Il

risultato

riprodotti in

della

visita

medica

del certificato

apposito Casellario Sanitario e sopra

che dovranno essere tenuti al corrente di


cui potr andar incontro l'operaio durante
del Libretto personale
le

tutte le
il

il

relativo

saranno

Libretto personale,

vicende patologiche a

suo servizio; sulla copertina

verranno sommariamente

chiaramente esposte

pi indispensabili nozioni d'igiene, con speciale riguardo alla profilassi

antitubercolare. Cosi dovr essere fissato

il

limite

massimo

delle

ore di

anche qui tenendo grande calcolo della natura del lavoro stesso.
Ogni officina o stabilimento industriale dovr essere provveduto di
acqua potabile, di sale da bagno, di lavabos, coll'obbligo da parte degli
operai del bagno generale almeno una volta alla settimana, magari tutti
lavoro,

giorni

nell'estate e

dall'officina.

della pulizia delle

mani

della bocca

all'

uscita

223

un

O^Mii stabilimento industriale nel quale occupalo


(li

lavoratori dovr essere


sani, riparatori ed

di cibi

provveduto

numero

forte

una (ucinu economica

di

a buon mercato ove

reciieranno

si

furrita

gli

operai

famif^lia,

dove potranno provvedersi ^li alimenti <|uelli


consumo o meglio istituita e gestita dagli stessi industriali
che ne troveranno il loro tornaconto, jjerch^ il maggior rendimento di
':on

celibatari e

(.'ooperatira di

lavoro sta in ragione diretta della salute e robustezza del lavoratore.


L' Ispettore Sanitiirio del lavoro oltre che la sorveglianza di cui

non meno

sopra, dovr tenere Conferente d' ifjienc popolare,

settimana,

con

attenzione

speciale

una

di

alla

ed

antitubercolare

profilassi

alla

antialcoolica.

Sar ancora cosa indispensabile che

il

Medico

sia informato esattamente della salute di tutti

provvedendo specialmente per

essere ammalati

sorvegliando

che possono far sorgere

quelli

laroro

del

if/ienista

lavoratori,

sospetto

il

tubercolosi incipiente. Questi, pi di altri indisposti o

di

con speciali riguardi, provvedimento non solo


collettivo. E queste diligenti osservazioni
dell'Ispettore sanitario del lavoro dovranno estendersi ancora alle cause
certe o probabili del deperimento organico di q\iesto o quell'operaio, onde

saranno

sofferenti,

d'interesse

verificar' se ed
riali

trattati

ma

individuale,

in

quanto

'

imputabile alla natura del lavoro,

impiegati in questa o quell'industria, alla respirazione

traumatismi,

carichi di polveri o vapori irritanti, a frequenti

ai

mate-

ambienti

in

specie sul

torace ecc. ecc.

Riconosciuto poi in un operaio lo sviluppo della tubercolosi, questi


dovr subito essere allontanato, e per un periodo lungo di tempo, fissato
dalla Legge sul lavoro, mantenuto per esso lo stipendio. E qui sorge

grave problema sociale della

tosto l'altro lato del

lotta

contro la tubero

oi.'i-iili .l'i-;.ilaiiu'nto

colosi, l'ospitalizzazione, cio dei tisici in osp<'i'>Ii

nei Sanatori.

Ma

questi ed altri urgenti bisogni delle classi operaie, nuli potranno

essere completamente esauditi,

imposta

quella

provvida

mezzo per rimuovere


hilit al

Legge

pericoli

non

se

anche

verr

che minacciano

nel

nostro

obbligatoria,

dell'assicurazione

loro esistenza,

la

paese
unico
V

ma-

lavoro e la disoccupazione.

La spesa per

l'ispezione

sanitaria,

obbligatoria

aj)posito regolamento.

La nomina

di

rpiesti

per legge, dovn

norme sanzionate

essere sostenuta dagli industriali, secondo speciali

medici-i-^petlori

in

del

lavoro

uu

ojur.u.

sar governativa.
I

locali,

gli

ambit'iili

devono pi-esentare

tutti

lulii

dove sono

oliliiigaii

requisiti igienici voluti,

UiNoraif

sia

nei

riguardi della

capacita, ventilazione, luce e riscaldamento, sia nei riguardi di

cadauna

industria, specie per quelle nelle quali l'operaio costretto respirare aria

polverosa e caricti di particelle organiche o minerali, ovvero esposto a


basse od elevate temperature che, con sj>eoiale frequenza, sono cause

"^'J

'*

come

occasionali dello sviluppo di malattie acute bronco- polmonali,

nei

minatori ecc.
lavoro saranno tenuti in

locali di

pareti ed

istato

pavimenti dovranno essere costruiti

Le

di

costante

in

maniera da renderne

nettezza.

facile la lavatura. La pulizia di questi locali dovr essere fatta quotidianamente avanti l'apertura o la chiusura del lavoro, mai durante lo
stesso, coi comuni espedienti per non sollevare polvere.
Non solo in ogni grande stabilimento industriale, ma anclie in ogni
luogo dove sono raccolti pi operai, dovranno essere collocate opportune
sputacchiere, in numero sufficiente, coU'obbligo da parte degli operai
stessi di non sputare mai in terra, sanzionando penalit pei trasgressori.
Numerosi cartelli nei corridoi, negli ambulatori, ecc., porteranno stampate

massime

le

pi elementari riguardanti la profilassi della tubercolosi, quali

per esempio:

La

maggior numero
che

si

dono

tubercolosi fra tutte

di vittime ,

La

le

malattie

trova negli sputi di persone tubercolose

la tubercolosi

Se voi volete impedire

Questi

che

quella

tubercolosi causata da

fa

diffon-

spuli

ai tubercolosi

sputare

di

per terra, non date voi stesso questo esempio pericoloso e ripugnante
<i

proibito di sputare

sviluppo della tubercolosi

terra

L'alcoolismo

favorisce e prepara lo

ecc.

ecc.,

il

un microbo

Profilassi antitubercolare in famiglia.

Qui s'impone subito

grave e capitale problema delle

il

abitazioni

operaie. L'importanza etiologica delle abitazioni operaie malsane, e sono

])urtroppo la grande maggioranza, nello sviluppo della tubercolosi,

luminosamente

sperimentalmente dimostrata, non

dalla

solo

venne

lunga

ma

ancora dalle recenti, notissime e diligentissime


inchieste fatte, specialmente in Germania, Francia e Belgio. Aria libera
pi possenti nemici del bacillo tubercolare.
e pura e luce diffusa sono
dolorosa esperienza,

La

Le

tubercolosi la malattia dell'oscurit.

sono

le predilette abitazioni dei

tubercolosi imperversa.

abitazioni dei nostri operai

bacilli tul>ercolari:

quivi

il

Non arriveremo giammai ad una

contagio della
razionale pro-

antitubercolare e ad attenuare o sospendere la quotidiana ecatombe,


senza provvedere sollecitamente di abitazioni igieniche ed a buon mer-

filassi

cato gli operai e

le

loro famiglie.

Sempre per quel sovrano

principio sociale ed

condizione

economico che

la sa-

indispensabile

dell'industria e del

lavoro, spetta ai padroni, a seconda dell'importanza

dell'industria e del

lute

del

numero

lavoratore

la

degli oi)erai, separatamente o riuniti in consorzio, provvedere di

buon mercato i propri dijiendenti, trattenendo sulla


minime, il valore della locazione. Questo deve stabilire
la Legislazione sanitaria del lavoro e Governo ed Autorit dovranno, non
solo incoraggiare, ma favorire con tutti
mozzi possibili, con tutto lo

abitazioni sane ed a

mercede,

in f[uote

i'^i

InciliiHziuiii,

qu'sta griindc e

serr sociale e per

doverosa
progresso civile.

il

In attesa di questo necessario

A.urninistrazioni comunali

od ahita/ioni

.piHrtieri

iiiizialiva

\>rr

provvedimento
ehe

esistenti,

iiocessario berics-

sar

urgente che le
risanamento in quei
l'esperienza ha indicato come

iiitrapn-ndaiio ..pera

gi.-,

il

focolai pericolosissimi dell'infezione tubercolare.


ciale dovr occuparsi di questa nobile

di

Una Commissione

missione

indicando

speopere da

l-

compiere

per risanare, quanto e possibile, queste micidiali


abitazioni
tema d'impiegare anche dei mezzi eroici, cio
l'espropriazione e la

senz.i

demolizione per quello irriducibili.


Spetta al lavoratore seguire ed aiutare questo
nobile movimento indirizzato alla sua redenzione, non dimenticando
mai che,
rante

(lei

suoi disagi economici e delle sue malattie

degli alcoolic. L'alcoolismo

il

grande

pi

il

causa prepondeabuso

detestabile

e fedele alleato della lul.ei-

eoj.psi.

K qui voglio richiamare la vostra attenzione sulla necessita


di provvedere per una quantit infinita di miseri lavoratori,
addirittura dimenticati,

vittime fr.'quenti .Iella tubercolosi, occupati

inf/iisiiif

nelle cosidette

/>/Vc'o/<-

ed a domicili*^.

Nessuna legge, nessuna norma, nessun aiuto vengono incontro


a
questi innumerevoli sfortunati che vivono in
ambienti sovranamente antigienici,

con scarso ed insufficiente alimento, che faticano di


giorno di
da trascinare una grama esistenza; sono queste le
vittime

notte, tanto

ignorate

dell'orribile

sweating-syslem ^
uno dei tanti mezzi crudeli
ad oltranza. L'Ispettore Sanitario del lavoro deve ancora
valicare la soglia di questi domicili privati
nei quali si sofIVe, si piange
e si muore nel pi profondo silenzio
e deve tutto vedere, consigliare e

della concorrenza

provvedere.

nel

Per le operaie s'impone il riposo iiell'uhimo mese di


gravidanza e
primo del puerperio coll'obbligo di corrispondervi durante questo pe-

riodo di met

almeno

dello stipendio.

riguardi igienici d'ordine

ma

ancora nei riguardi

altro

periodo

sviluppo

generale,
della

come questo

della tubercolosi e

modi quelle provvide

0|.eraie nell'epoca del parto

La legge igienica

sul

profilassi

della

vita

dovranno
di

('n.^ise

Questo reclamato
per

la

madre

antitubercolare

muliebre

perci

Matmatn che

essere

non solo nei

per

il

nascituro,

perche

p'ricoloso

favorite

in

nessun
per

lo

tutti

valgono ad assicurare

alle

un'equa indennit.
lavoro o

la

nobile

carit

privata

dovranno

provvedere alla nutrizione ed alla custodia dei figli delle


op.'raie oocuprtte nelle officine durante
primi anni dell'esistenza coi Dispensari, coi
i

Presepi v cogli

.Asili

infantili,

Sara ancora o|M>rM

mil..

ecc.

pi-.-wido

complemento

indis[.en>ai.ile del

benessere dei lavoratori e della salubrit delle abitazioni, sviluppare la


coltura della vita donnestica, insegnando alla donna specialmente la buona
tenuta della casa, la saggia amministrazione del suo patrimonio, la razionale alimentazione sana ed economica, ecc.

questo potranno provvedere

private.

Ecco perci

la

necessit

filantropicbe
di

istituzioni

pubbliche o

riordinare e coordinare, secondo

moderni bisogni, l'Assistenza e Beneficenza.


I Governi imparino che nelle lagrime del povero vi sono per essi
istruzioni e doveri (De Gerardo).
La miseria non un fenomeno dei nostri tempi, essa coeva alla
vita economica dell'umanit, perch essa specialmente causata dalle
disuguaglianze che natura pone nelle facolt fisiche, morali ed intellettuali degli individui. Ma dovere nostro, dovere di tutti d'impedire con
ogni mezzo le conseguenze che da tali disuguaglianze derivano. Dobbiamo
volere e fermamente volere
!

Il

Relatore e

sottoscritti

presentano

il

seguente

ORDINE DEL GIORNO:

Il

Congresso Internazdonate per

Milano
colosi fra

nei giorni 9-14

le

Malattie

del

lavoro

tenuto in

giugno, rieonosciuto che la profilassi della tuber-

i lavoratori il problema pi importante, pi vasto e pi commovente della patologia del lavoro, esprime concorde parere sulla urgente
necessit di una legislazione sanitaria del lavoro che tuteli in ogni sua

parte la salute

dell'operaio preservandolo cosi da questa

zione, nella quale si

compendiano

tutti

endemica

infe-

fattori della sua miseria fisica,

economica, morale.

meglio raggiungere questo scopo, considerando che la tubercolosi

malattia di

carattere

essenzialmente sociale,

il

Congresso fa

voti che

nella lotta antitubercolare intervengano direttauente gli Stati, coordinando

ed integrando la loro azione con

quella

degli Enti

che gi

funzionano

a questo scopo e delle iniziative private.


Fa voti ancora perch gli Stati vi destinino competenti stanziauwnti
chiamando a contribuire le amministrazioni pubbliche locali e gli industriali.

TeleivY, Gasperini, Giglioli, Pieraccini, Allevi,


PiRRi,
Il

tema

Presidente

si

congratula col

Petrini,

Crisafulll

Relatore ed apre

la

discussione sul

svolto.

Doti. Rubino: La tubercolosi pi che una malattia professionale


una malattia sociale. T>g miswre che si adotterranno perci a combattere

la

(!ln'

la

n-pressiv;

sono ccrUiincnte

|)iii

ma

utili

quando saranno

erticaci,

g;n*rali

larghe

pi

iri3unici<Mili.

Lu base

a misuri

diniitt

di

quella proposi?,

dflla profilassi contro

tubercolosi dev' essere la (l'-nun:/" obbliiinl'uin.


Il

Congresso
Dotf.

il

-^i

Si):nlf

fscUschaft fnr

l)ttf.

Xi'issfr di

il.

professione

di

Medico-Chii'urgo

/'"Ifatai

l'asma, le lofiibaf/ini,

l'rii/iseina,

pei'l'ciiijni Ji'iiclv,

somma

con

giorno,

(ciftjsi,

osserva nei

lofdosij

meraviglia

zol fatai.

l'

Avendo per
studiare

le

hroncltid,

zolfifere

malattie

le

dei

bronro-pol-

le

ancItiloHtomioHi, h- fruir b'

e f/li in/'orluni ecc.

che

ho osservato

Forse ci avverr, perch<^

iin-

sono all'ordine del


la

gli

tuhrrcolou

non

aaiUi dello zolfo

paralizzano l'azione del bacillo di Koch.


osservare che la malaria rara nei

iirrido/u) o

a!

circa 18 anni

due [)rovincie

in

di

(jirgenti,

'

Mbbiann dflitralo

Berlinu.

ho avuto occasione
ed ho potuto osservare clie mentre

T'altaniz/etla

la rivista Alfliiinitchi;

.\f<"izin

fJurrufiuo: (liacalmuto - Girgenti).

/'/.

esercitato la

innnili,

comunica all'Assemblea come

l'rt'sideiile

lrlurin * r la

si

solamente

mbercolosi sono

prt'ventive e

Inoltre ho potuto

zolAitai

certamente avviene perch l'anidride solforosa che si sviluppa dai calderoni o dai forni dove si fonde lo zolfo, allontana, paralizza o uccide
/'.

\nophelrs.

Tutto ci ho pure osservalo nelle qualit


per ben 14 anni ho disimpegnalo nel

mente

di

Comune

di

che
Racalmuto, eminente-

Ufficiale Sanitario,

zolfifero.

manchevolezza della Legislazione atlavoratori


si possono distogliere
con la denuncia, crede che la profilassi debba sopratutto fondarsi sull'educazioHf della classe lavoratrice a mezzo di conferenze e di opuscoli
richiae domanda che il Congresso si esprima su questo argomento
ma l'attenzione del Congresso sull'organizzazione delle squadre operaie
(depisteurs) che vigilano nell'opificio lo stato di salute dei compagni,
riferiscano nel caso di malattia all' Istituto antitubercolare coadiuvando
Doti.

Funoli

Considerando

tuale antitubercolare,

la

danni donde non

l'opeia difficile e delicata del medico, vigilano sulla

condizione

d'igiene

d'abitazione e sull'osservanza delle prescrizioni profilattiche nell'interesse


dei malati, della famiglia e dei

Ga^perini

Doti.

connettono

al

nati a riferire

Rileva

compagni

come

fatti

della infezione

lavoro.

tante proposte,

vastissimo tema, luberco!<si


i

di

lavoro

tubercolare

tante

|uestioni

prega

connessi

con

si

gli

adu-

le

varie

industrie e di esprimere dei desiderati concordi in conformit delle pro-

poste del relatore prof,

Massalongo

e di quelle pi generali che verranno

]>resentate.
//*/.

"i,Mu

Haiti

Comune

Si pro[)one

della

che venga incaricato

profilassi della tubercolosi.

l'Ufficiale

Sanitario di


Si

pmiione che

le

norme

della profilassi della tubercolosi siano poste

ogni

nei regolamenti d'igiene di

228

Comune,

per essi

obbligatorie

dalla

legge sanitaria dal 1888.


Doti.

Backlnnd: Gewiss scheint es

als

ob die Auffassung unter den

rtzten in die Richtung geht, dass die Tuberkulose im jiingsten Lebens

Es giebt doch Erfahrungen, welche fur eine andere


fiir die sogenannten FliggeschenTropfscheninfektion. Ich denke dabei auf die ungeheuren grossen Sterblichkeit
unter den Arbeitern in Gewerbe, welche zu Ueberbevolkerung der Arbeitsraumes mit engem Arbeitsplatzen entladen. Wie Setzereien und
Buchbindereien. Ich glaube darum dass es wiinschenwerth war Bestimmungen erhalten, dass die Arbeitspltze 1 '^/^ - 2 meter abstndig von
einander sein werden.
alter aquirirt wird.

Ausicht spricht und besonders

Dott. Costantini (Trieste):


fra

lavoratori

debbono

igienisti, industriali,

La prevenzione

costituire

hanno

in

il

mira

e la cura della tubercolosi

concetto fondamentale di quanti medici,

raggiungere resultati cospicui nella


conseguenze.

di

lotta contro le malattie del lavoro e loro

Nessun fattore morbigeno quanto la tubercolosi falcia tante esistenze.


L'esempio della citt di Trieste, dove la tubercolosi in tutte le sue
manifestazioni miete ancora annualmente 47-48 su 10.000 abitanti, (l
dove nel Regno d'Italia questa cifra proporzionale si ridotta a 16-17 )
lo dimostra chiaramente.
Torna ad onore di essa di aver adottato, con larghezza di criterii e
con non indifferente spesa, misure dirette alla cura ed al ricovero dei
tubercolosi e ci come poche citt di Europa, ma sul terreno della prevenzione quanto cammino ancora da percorrere!
E vero che l dove regolamenti industriali sono scrupolosamente
osservali, l dove gli ispettori del lavoro esercitano il loro saggio controllo la tubercolosi tende a diminuire, ma finora
risultati sono appena
!

apprezzabili.

Le

inesorabili cifre date dalla statistica lo dimostrano fatalmente.

per

saldamente

meno

ci

vuole una catena

fissati gli

costosi,

ma

uni agli

di

altrettanto solidi

ha dato

provvedimenti,

altri,

alcuni

aurei

di

come

pi che tutto per

cui
i

anelli sieno

sanatori, altri

quella legisla-

(jermania ed anche in
Austria e ne darebbe tanto maggiori in questa bella Italia dove le condizioni di clima e di ambiente permettono risultati pi facili perchr la
zione sociale che

tanti

buoni

frutti

in

jattura vi minore.

Per queste ragioni accetto senz'altro


fessore Massalongo.

le

conclusioni dell'egregio pro-


Presidente d

la

parula

22;

al

di'ti.

I.

minili

di

'frl'-hn

ViMiim

sul

tema;

Tubcrculose und industricllc Entwickiung.


Dassdie Tuberculose
isl,

als uiiter

der

Op(er Ibrdort, als

uiiter keiiier

induslrielleu
uiiter deni

Bevolkcrungsklasse mehr verbreitet

Arbciterschaft, dass sie

iiiduslrielloii

Prc>letariat

der

Sliidte,

eine so feststcheiide, so oftmals bewiesene Tatsache, dass es


iiotwciidig

ist,

mehr

nirgeiifls

das

wohi

ist

riichi

hietur irgeiiflwelche Dateli aiizufhreii.

merkwiirdigem Gegensatz dazu steht es, dass die Lander, in


denen die Industrie ilirc hochste Entwicklung erreiclit Fiat, in denen ein
sehr grosser Teil der Bevolkernng zur induslrielleu Arbeitoischaft gehrt
das Knglaiid und Deutschland eine verhltnismassig kleine und
In

Irotz l'ortschreitender Induslrialisierung stets


lalilill

aufweisen, wiihrond andere Lander, die eben ersi die Bahn mdn-

strieller

sinkende Tuberciilose nior-

Entwicklung betreten uns durch ihro grosse und steigende Tu-

(erculose inortalitat iiborrasehon.

Ich liabo in oiiier auslVibrIichon Arbeii die 'ruberculosensterblichkeit

und die Vernderungen, die sie whrend der letzten


30 Jalire duichgcrnaclit sludiert und wiJI Ihnen hier in Knrze die Resultate dieser Arbeit initteilen, so weit sie geeignet orscheinen, iibor das
eben erwahnte Phaenomen und lber die Beziehungen zwischen Tuberculose und industrieller luilwicklung ein gewisses Liciit zu vorbreiten.
in

Oeslerreich

In Oesterroicb,, ebenso wie in alien anderen Landern zeigen die Berufsangehorigen der Industrie, eine beiweitem gr<")ssere Sterblichkeit an
Tuberculose, als die der Landwirtschalt, die Bewohner der grossen
Sfcidte eine

grnssere als die der Mittelsladte, diese wieder eine grossere

wir die Verleilung der Tubercunach Kronlndern (Provinzen), so sehen wir ibigendes:
1869 gab es in Oeslerreich 4 Lander, in denen weniger als GO der
Beriirstatigen in der Lan Iwirtscliaft tjtig waren: alle 4 haiten eine
Lungeiischwindsuclitsterblichkoit liber dem Ilcichsdurchsclinitt, 1900 gab
es sieben solche industrielle Lander und von diesen zeigten 5 u. zw.
gerade die induslriell vurgeselirittenston eine dcn Ri'ichsdurchschnitl
als die des llachen Landes. Betrachten
losesterbliclikeit

^'

iberragende Sterblicbkeii an Tuberculuso.

Betrachten wiraberden \'erlauf der 'i'uberculosesterblichkeit wahrend


drr Jahre 1873-1902

ini

Zusainnienhange

so st'hen wir l'ulgendes: In 10 Liindern

rnil

war

der industi-iellen Kntwicklung,


die

imlusirielh'

Lntwicklung

rasch vorgeschritten, dass in den Jahren 18G91903 10 Vo*^^'* '*"^^^^''*^~


schafttreibenden l^evolkerung zur Imlustrii' iibergegangen waren. N'on
lo

diesen Landi'rn zeigen 8 ein Sinken der Tnberfulsesterblichkeil wahrend


dieses Zeiiraumes: von den 6 wirtscbaftlicli stationar gebliebenen aber
zeigt

Mur

ein

Sinken der Tuberculoseslerblichkeit.

2:50

Dis Vej'halten dei* entziindlicheu

die

man

durch

Erkrankungen der Atmungsorgane^


wird in diesen Jahren
und /eigt fa-^t in alien

ja stets zur Correctur herbeiziehen solite,

die

Influenzaepidemie stark

beeinflusst

Landern im Jahrfunf 1890-94 ihr Maximum.


Jedes Kronland ist administrativ in eine Anzahl politischer Bezirke
geteilt. Betrachten wir die polilischen Bezirke Niederr)sterreichs so sehen
wir, dass die grsste Tuberculoseslerblichkeit die grossstdtischen und die
industriellen Bezirke aufweisen.

Betrachten wir aber auch hier die Aenderungen der Sterblichkeit in


den Jahren 1873-1889, resp. 94 (fiir die letzten Jahre ist es infolge Aenderung der Bezirkseinteilung unmoglich, die Zahlen weiter zu verwerten), so sehen wir, dass die Tubercolose-Mortalitt der grossstdtischen
Bezirke gesunken ist, die der industriellen mit starken Schwankungen
annhernd gleich geblieben, die der agrarischen gestiegen (von 302324)

ist.

Betrachten wir die Sterblichkeit an Tubercolose und entziindl.

Er-

krankungen der Atmungsorgane, zusammen genommen, so sehen wir


die der grossstdtischen um etwas gesunken, die der industriellen nach
erheblichen Schwankungen bis 90-9i ebenfalls um etwas gesunken, die
der agrarischen erheblich gesliegen.

Wieder

also weisen die wirtschaftlich stationr gebliebenen den un-

giinstigsten Verlauf der

Betrachten wir die

Curve

auf.

osterreichischen

Stdte

mit

mehr

als

fiOOOO

Einwohner, so sehen wir, dass gerade jene Stdte, die den Namen
Grossstdte mit Rechi verdienen und die in rascher wirtschaftlicher
Entfaltung begriffen sind, dass Wien, Prag und die Vororte Prags, und
ausserdeni Brunn (in dem aber ganz eigentiimliche Verhltnisse herrschen) die starkste Besserung aufweisen, whrend die galizischen Staedte (die wirtschaftlich stationr geblieben), kaum eine Besserung zeigen.
In den Mittelstdten zeigt die Sterblichkeit an Tubercolose sowohi

an Tuberculose mit entziindlicheu Erkrankungen zusammengein den Sudetenstdten, die am meisten den Charakter von
Industriestdten haben und die im raschen Wachstum begriffen sind
den verhltnissmssig gnstigsten Verlauf.
Vergleichen wir die einzelnen grossen Stdte mit dem Kronland^

als die

nommen

in

dem

sie

sich

befinden, so

iiberragt

in

W^eststerreich

unserer Beobachtung die Tuberculose-Mortaliti der Stdte

am Anfang
um vieles die

des dazu gehorigen Kronlandes.


In

den

letzten

Jahren unserer Beobachtung aber hat sich die TuKronlandes erheblich gen-

berculose-Mortalitiit in den Stdten der des


hert.

Stdten erheblich
in don
den Endern. Die Stdte, die ja das Cenirum
industrieller luitwicklung bilden, sie weisen eine hohere Tuberculose-

Die Tubercoloso-Moi'laiitt hat sich also

rascher gebessert als

in

Murtalilat auf, als die

I-iiiulor,

aber

dio Sterblichkoil aii TubiM-ciilose ani


S-

selien

wii*

deii

lei

das gleioht;

aiiffalloiide

zoigon

hohc

oiiie

Ilalien

wir

in dieseii

hai sich

Ceiilrt*ii

ra^chcsteii gobnsseri.

KroMlaiidcni. Bezirkcii

Phaonomen:

Ort- niit

uiid

Siii<iteii

iminer

hocheiitwickeitcr Industrie

aber gorado die Orle mii hoher


auch die grossi^ lJoss'ruiig di'rTiibcr-

Tiiboi'ciilosc-Mortalitat,

iiidiistrieller lilwickliiiig zeigeii

ciilose-Morlaliliii

gerade

in

den

letzteii

diircli die

Jalir/fhnteii.

geiiaue

Verarbeilung des slalislischen MaliPhaeiiomon sich stets urid lilterall

riales (eststollen kiMUMi, dass dieses

mit gesetzniiissigor

wioderhoU, so rnnsseii \\\v iinn


auch zi erklaren.
besonrlers in den Aiifaiigssladien ihrer Knteiner hohon Tulterculosesterhhchkeit he^leitet

[legelmiisaigkeit

versucheii, uiis diese auffalleiiden Tatsachen

Dass
wickhing
ist,

die Industrie

das zeigt

stets
iins,

von

dass die

iiidustrielle

Betatigung

iind

die

mil

dieser

verbundenen l^ebensgewohnheiten des industriellen Proletariats - S<*had


hclikoiten mit sich l)ringon, die zu oiiier hohen Tuberculosesterbhchkeit
luhren.

wir aber sehen, dass von einem gewissen Zeitpunkt, viflvon einor gfwissen Hnhe der industriellen Entwickluni!; an, die
'l'uborculoscsterhlichkeit rasch sinki und gerade dort am raschesien
siiikt, \\o die industrielle Entwicklung am raschesten
fortschreitet
wenn wir sehen, wie sich diese Ersciioinung mit einer gewissen Gesetz
A\'oini

leicht

miissigkeit liborali wiederhoit, so miissen wir zu der

Annahnie gelangen,

dass, dieses Sinken der Tuberciilosesterblichkeit durch Krfte verursacht

wird. die im allerengsten

Zusainmenhang mit dieser

wicklung stehen, oder durch


vorgerulen werden.

diese

industrielle

industriellen

Entwicklung

Ent-

ersi her-

Die fortschreitende industrielle Entwicklung hai zwei Gruppen von

Erscheinungen

denen ein gewaltiger Eintuss auf die Tuberwerden muss:


Vor allem die wirtschartlicho und politische Organisqition der Arbeiterk lasse. Sie hai die Lebenshaltung des Arbeiters gehoben, ihm
kwrzert' Arhoils/eit und hrdieren Lolm erkamplund dadurch
bei dem
engen Zusammenhang, derzwischen l'uberculosesterblichkcii und W'ohlstand besteht
gewiss wesentlich dazu beigetragen, jenes rasche Sinken
der TuhercuIosesterl)lichkeit herbeiznruhron,l!is wir gerade in industriellen
gezeitigt,

culosesterhlichkeit zugesi^hriebcn

(ii-bieten

beobachtet haben.

Dan aber hat


nit

die fortschreitende industrielle

Entwicklung (im Verein

der durch sio hervorgerufenen Organisation der Arbeiterkiasse) da/u

dass auch der Slaat der industriellen Arbeiterschal't seint> l-'ursorge zuwandte: es entstanden di* Arbeiterscuutzgesetze, die Arbeiter-

gelulirt,

versicherungsgesetze.

Wie

gross der Einfluss

ist,

auf die Tuberculosesterblichkeit ausubten, dass


der Curve in den weststerreichischen Stadten,

den gerade die letzteren


zeigt uns der Verlauf
wo in don .lahren nach

^3i

Kranken^'ersicherung (1888) ein strkeres iSinkeu der


ist, das in der zweiten Hlfte der
90er Johre durch ein leichtes Steigen nur zum Teil ausgeglichen wird.
Einfiilirung der

Tubei'culosesterblichkeit zu heobachten

Il

Presidente ringrazia

il

Relatore e d

Die Statistik der Tuberculose, wie

la

Herr

sie

parola

al

Telelr)-

prof.

Halin:

hier vorgetrageu

auf lange zeiten ausgedehnt wird, an dem Fehler,


dass friiher die Tuberculose nichtstreng genug von anderen Erkrankungen
der Atmungsorgane geschieden wurde. Im iibrigen stimme ich vollkommen
mit ihm iiberein, dass die Hebung des standard of life des Arbeiters, die
hat, ieidet nur,

vvenn

sie

Versichei-ungsgesetzgebung zur Verminderung der Tuberculose beigetragen


haben.
Ich balte

die Statistik einzelner

uigstens in sofern als nicht

immer

Industrien
eine hohc

fiir

unzuverlssig,

we-

Tuberculosesterblichkeit,

gewerbliche Schdiichkeit hinweist, sondern eher auf einen'


niedrigen Standard of life, verursacht durch die niedrigen Lohne. Das ist
m. T. z. B. in der Te\ilindustrie der Fall.

auf eine

Doti.

Teleky: Ich

habe

stets bei

meiner Arbeit die entziindlichen

Erkrankungen der Atmungsorgane in den Kreis meiner Beteachtung


gesagen und nur dortein Sinken der Tuberculosesterblichkeit angenommen

wo

es

nicht ausgeglichen wird durch

ein Steigen der Sterblichkeit

Erkrankungen der Atmungsorgane.


Ich habe dies in meinem Referate nicht erwahnt um
nicht allzu schwerfallos zu machen.

an

entzndlichen

die Darstellung

Maasalougo: Faccio osservare, per non perdere tempo utile,


mia Relazione non riguardava che un lato solo del grande problema antitubercolare come malattia sociale. Io non ho voluto, coerente
agli scopi del Congresso, occuparmi solo di provvedere ad una profilassi,
lavoratori nelle officine ed a
ad una prevenzione della tubercolosi fra
domicilio, mentre molti degli oratori che ora hanno preso la parola enP'oJ.

che

la

trarono a trattare della crociata antitubercolare- sotto

suoi

molteplici

anche nei riguardi della cura ed assistenza dei tisici. Sarebbe


grave pericolo ed ingiustificata prevenzione che noi volessimo ora, dopo
la mia relazione, sanzionare sentenze sopra un argomento cos grave.
Questo riservatevi di fare al prossimo Congresso Nazionale della tubercolosi che avr appunto luogo in Milano nel settembre venturo.
aspetti,

Prof. Pieraccini: Prende la parola per svolgere delle proposte studiate assieme ai colleghi Gasperini e Giglioli e concordate con altri che
le

hanno

sottoscritte.

Comincia
colosi

col

rilevai-e

il

carattere essenzialiviente sociale della tuber-

ed afferma la necessit che lo Stato

intervenga

direttamente ed

oHicuceiiieiiie nella luttu fonlru la tubercMli-;!.

alcuno senibran-

non potr ad

Stalo,

It'llu

(^lu'-^io

come

inquanlocht' lo Stato stesso dinanzi ad altn- malattie,

ha

la pellagra,

riconosciuto

gisV

il

iliffUo

iiut'r-vt'nio

inienipe^tivainiMil',

l'iclntisto

malaria e

la

principiti tlella necessita JcH' inttTvento

diretto [ter condjattere malattie di carattere sociale.

Ora se

ha stanziato

Stato gi

lo

per

dei fondi per la pellagra e

la

nmlaria, non pu pi a lungo attendersi che stanziamenti maggiori non

vengano erogati a benefizio di una lotta che ha tanti rap|)Orti diretti con
le condizioni economiche e sociali della Nazione. L'intervento dello Stato
non intendiamo n che menomi, n che paralizzi le iniziative privati-, ne

meno

tanto

il

giovare alla
pale fattore

funzionamento degli Enti che gi esistono con l'intento di


ma riteniamo debba essere il princi-

lotta antitubercolare;

coordinazione e di integrazione

di

far dal privato cittadino fino

mente

di (piel

che

si

fatto " si

Amministrazioni, diretta-

pubbliche

alle

dallo Stato dipendenti.

Una

lolla

nn'/zi.

di

genere

tal

nnii

essere

|)u

perci che noi rileniamo

doversi

inlrai)resa

stanziare

Stato un fondo adeguato allo scopo; e perch l'onere non

vamente

all'erario pubblico,

senza

dello

esclusi-

resti

riteniamo che debba chiedersi

noi

larghi

bilancio

nel

contiM-

il

buto delle Amministrazioni pubbliche e degli industriali:


vincolo economico

Il

che

verr

cosi

fra

stabilirsi

Enti locali

AMiministrazione centrale, e fra questa e gl'industriali, sar


del

maggiore

iniziato, e

piti

(>

garanzia

opportuno

<ler

di

proficuo impulso da imprimersi

applicazione

di

di

tutti

mezzi

al

mi>vimento

profilattici

mettere in azione per combattere

ragione

la

che

si

gi
cre-

la malattia.

che dal canto loro ricevono benefizi diretti del lavoix


degli operai, dovranno contribuire ad accrescere il fondo statale, in misura
che riteniamo possa essere proporzionato alla importanza delle rispettive
Gl'industriali poi,

industrie ed al grado della loro nocivit specifica.

programma

Intorno a (piesto

vere

le

di

azione sanitaria,

proprie attivit tutte (|uanle

le classi sociali.

tr<i\i'i-,iimo d.i -^vi.l-

.aggiunge ancora che non sa comprendere come

si

possa atlennare

i-ecisameiile che coi minatori di zolfo nella provincia di Caltanizzetta.


si
rli

non

osservi mai tubercolosi. L'anidride solforosa metlesiina, senza parlare


altre

cause

concanse, non pu che disporre alla tubercolosi, con

le

Cita

ripetute irritazioni sulle vie respiratorie, coi

questo jiroposito anche

.aggiunge che ove

si

disponenti' alla lubtMvolosi polmonare.

svolgono vapori

osservato sparire la malaria,

nella

Maremma

presso

le

l)()ir.

come ha

di

anidride solforosa,

detto

di

liirrufiiio:

si
compiono le lavorazioni
Mossa marittima, ('ampiglia ec(r.

liiiiirno

alle

osservazioni

non

si

or ora un collega: cosi

toscana, la dove

miniere
I

sperimentali ridettenli l'azione patogena

ricercht.'

come

dell'anidride solforosa,

catarri cronici ecc.

di-I

l'ieraccini.

di

nime,

cio die

la tubercolosi e

nudaria

la

osservano invece

si

con pi

frequenza nei

lavoratori di zolfo debbo affermare che ci erroneo:

Perch

1"

ambienti

Pieraccini afferma ci senza l'esatta conoscenza degli

il

zolfiferi.

sono

2 Studi meravigliosi si

per

ammalati

gli

3
le

Se

piante,

it

iniziati sull'uso dell'anidride solforosa

the r colasi

Pieraccini afferma che l'anidride solforosa distrugge anche

il

non

di

sa capire

si

come mai non possa

paralizzare o uccidere

bacilli e Vanoplieles.
4 Se le esperienze,

che

rame, non approdarono a


sono gli esperimenti.
di

5"

colosi

si

sono

nulla, ci

fatte

non

Maremme

nelle

col

giacch

significa,

solfato

differenti

Debbo dichiarare in fine che io non lio visto morire di tubermentre che esercitano il mestiere di zolfatai e con ci

zolfatai,

non intendo parlare che

zolfatai

gli

acquistano Y innannit alla tuber-

colosi.

Prof. Loriga: Osserva che

sono caduti nell'equivoco

trario,

lattia sociale

quindi

di

tutti

di

pur dichiarando

gli oratori,

considerare la tubercolosi

proporre

un insieme

di

il

con-

come ma-

provvedimenti che

involge tutta la lotta contro la tubercolosi. Ora, ricordando che siamo in

un Congresso per

le

malattie del lavoro crede

essere limitata ad indicare

che

la

questione

debba

principi generali di profilassi che riguardano

esclusivamente l'igiene industriale.


Prof. Massalongo: Il mio ordine del giorno non che la logica
conseguenza delle premesse nella mia relazione. Vi sono in esso compresi
principi e le idee dei colleghi Pieraccini e Gasperini; potr ad
ogni modo aggiungervi alcune parole per venir nicontro ai desideri
anche di altri congressisti. Tutti loro sanno come io abbia sempre sostenuto in Congressi e pubblicazioni che non arriveremo mai a combattere
efficacemente la terribile e micidiale infezione, se non quando la profilassi
della tubercolosi e l'assistenza dei tubercolosi non venga assunta dallo
Stato, facendovi contribuire tutti quelli enti che ne hanno pi diritto,
bisogni ed utili. La tubercolosi prima di tutto malattia sociale.
i

Doti. Rubino:

non

Riprende

la

parola per notare che nelle proposte che

che questo Congresso internaziopropone gi un fatto compiuto in


altre nazioni. Ricorda poi che il non tener conto della proposta della
denunzia obblir/atoria fatta dall' A. per combattere la tubercolosi, sia pure
quella cosi detta professionale, significa non tener conto del mezzo pi
efficace propugnato dalla scuola di Koch.
si

sono

fatte

si

tenuto conto

nale e che quasi tutto ci che

Doti. Gasperini:

si

Dopo aver notato che

fra le varie correnti

il

dis-

senso pi apparente che sostanziale, dice che l'accordo pu trovarsi fra

il

rt'Iatoic

Iirof.

|rir,

Mas^aloii/^o e le ideo

legislazione

dd lavom

tiuva nei

naturale complemento nelle idee

rendere pi eficace

f's|josl<'

che

rifletta

Pieracciiii, r|iianflo si

la

riguardi
dell'

anche per suo conto <lal


di una conveniente

|tro|)osta

della

intervento

suo

pili

dello Stato

per

tubercolosi
diretto

il

la lotta.

pensa che quando lo Stato coordiner tutto il movimento, intgiando la sua azione con 'piella degli enti, delle opere pie, e dei privati,
senza con ci |aralizzare le lodevolissime iniziative dei filantropi, sani
allora che, cominciando dalla scuola, come ci avrebbe detto se fosse
stato presente il |rof. Di Vestea, sarA interesse dello Stato di far penetrare tutti gli insegnamenti, tutte le disposizioni atte a poi-tare il resultato finale chi ripromettiamo di vincere, cio la grande epidemia perKfr\i

manente che specialmente ricade


possono
losi;

fin

d'ora

m.a pi ancora

l'attenzicjne
l'agli

che

si

verr

classi lavoratrici.

fra le

rapporti Tra certe industrie

riferirsi sui

fatto

in

seguito r|iiando

porr nel registrare

ha lungamente pensato

pi

Molle

notizie

tuberco-

e la

generale

rapporti fra malattia

sar

e lavoro.

col collega Pieraccini sulla opportunit

Massalongo; ma ha
non sapendo
concepire ijualsiasi provvedimento per combattere la tubercolosi che non
sia ct>ordiiiato con altri, che non formi come un tutto armonico e definito. D'altra parte non vede come alcuno possa avere difficolt a chiedere l'intervento diretto dello Stato nella questione. Si augura perci di
poter compilare col prof. Massalongo un ordine del giorno che abbia
di

chioden un'aggiunta alle

conclusioni

dovuto convincersi che l'aggiunta e

prof.

del

realmente opportuna,

l'unanime approvazione.

tale

scopo

il

Presidente incarica Massalongo e Gasperini di com-

binare l'ordine del giorno,

debbano contribuire

Il

l're.sideiile

nel

iiietle

pregando

i|iiiii<li

in

K approvato airiinanimita.
tolta alle on
La seduta

aggiungere che

18.10.

tutti

gli

Stati

dagli oratori.

voia/ioiie

dal relatore.

"*

di

modo accennato

!'.

.idilie

del giinin

>

pi

e-fhlal<

SEDUTA QIINTA.
Martrdi
PREsinFNTF.: Prof.

I,.

l'J

(int/no

ore

8,30.

l)l';\"()r(A

comunica la ilolorosa notizia della morti* li una figlia


Roth di Potsdam e chiede al Congresso di inviare al prof. Roth
un telegramma di condoglianza a nome del Congresso.
Il
prof. Roth doveva prendere una notevole parte al Congresso e
ne fu impedito dal suo lutto famigliare.
I/ai/o linns direttore delTIsiiiuto
Il Presidente d la parola al doti.
d'Igiene e Batteriologia di Gelsenkirchen che legge le conclusioni seguenti sul tema:
Il

l'resideiii'

del prof.

Die \'erbreitun,i4 und Hekamptun^* der Ankylostomiasis, insbesondere unter Hercksichtii^uni;*

der V^erhiiltnisse in deutschen Kohlenuruben.


(Nichi zur Abstimmuni; bestimmt).
Die Ankvlostomiasis

(U urmkrankheit

dei- Rergleute) wird hervorArten von Eingeweidewirmern, das


Ankylostoma duodenale Duhini und das Ankylostoma americanum stiles;
1.

gerufen durch zwei verschiedene


in

l)etitschland

ist

hisher iiur die ersle

Die Verbreitung der

.\rt

bekannt.

durch
den Fces ausgeschiedenen Eier missen
zuiiiiclist zu eingeka[isellen Lnrven werden, die entweder auf dem Wege
durch den Mund oder durch die llaut in den K">rper eindringen und im
Darm zu geschlechtsreifen Wiirmern auswachsen. Je nach der Zahl der
Wiirmer werden die Faces melir oder weniger zahireiche Ankylostoma
.?.

menschliche Fakalien. Die

Ivrankheit

geschieht ausschliesslich

in

Fier enthalti'n.

Entwickelung der Fier zu Larven ist eine gewisse hheri'


gewisse Feuchtigkeit, Sauerstoffzutritt notwendig. Diese
physikalischen Momente bedingen es, dass in Deutschland die Ankvlo3.

Fiir die

rem[>eratur,

stomiasis nicht als Volkskranklieit, sondern als Berufskrankheit cinzelner

'^'i6

Arbeiterkategorien, neben den Ziegelarbeitern ganz besonders der Kohlenbergarbeiter, auftritt.


4.

Nicht alle Bergvverke sind in gleicher

Welse

fr die Verbreitung

Warme

und feuchte Gruben begnstigen ihre


Verbreitung. Es muss selbstverstndlich eine Ansteckung von aussen
hinzu kommen, um die Verseuchung einer Grube herbeizufhren.
selbst sind die hauptschlichsten Infectionsorte
5. In der Grube
diejenigen Slelien, welche direkt mit menschlichen Kothaufen beschmutzt
sind. Ob die eingekapselten Larven im Stande sind, durch eigene Bewegung
der Krankheit disponiert.

weite

Larven

Strecken zuriickzulegen, erscheint zweifelhaft. Ein Transport der


kann mit Kotteilchen durch den menschlichen Verkehr bis auf

Eine Verschleppung der Larven


Wassererfoigen.Dass die zur kohlenstaubbefeuchtung
dienende Berieselung auf den rheinisch-westflischen kohlengrube eine
explosionsartige Verbreitung der Krankheit hervorgerufen habe, ist zu
grssere Entfernung vor sich gehen.

kann

ebenfalls durch

bezweifeln.
6.

die

Fr

die Verbreitung der

Krankheit

Wurmeier ausscheiden und

ihren

kommen

Kot

frei

an

alle

Lente in Betracht,

Stellen entleeren,

wo

ob die Lente durch die


Krankheit bereits geschwcht sind (sogenannte Wurmkranke ) oder
sich nodi gesund fiihlen (sogenannte Wurmbehaftete ). Fr die
Verbreitung der Krankheit von einer Zeche zur anderen spielt der Zuzug

Menschen verkehren. Gleichgltig

ist

dabei,

von aussen und der Wechsel der Belegschaft eine grosse RoUe.
7. DieBekmpfung der Krankheit auf einer Zeche ist umso schv^deriger,
je strker die Zeche verseucht ist. Erst dann darf der Kampf als beendigt
gelten, wenn kein einziger Wurmtrger mehr auf ihr vorhanden ist,
beziehungsweise, wenn die physikalischen Verhltnisse der Grube so
geworden sind, dass sie eine Verbreitung der Krankheit unmglich machen.
8. Sorge fr eine alien hygienischen Ansprchen gengende Fkalienbeseitigung ist fr die Bekmpfung der Krankheit von besonderer
Wichtigkeit. Dazu gehrt a) das Verbot, den Kot anderswo als in den
Abortanlagen ber oder uiiLer Tage abzusetzen, b) Aufstellung und
Ueberwachung von zahlreiclien, zweckmssig konstruierten, reinlich
gehaltenen Abortkbeln unter Tage, e) Einrichtung von zweckmssigen
Abortanlagen ber Tage, d) eine Desinfektion des in den Kbeln aufgeiangenen Kots erscheint praktisch unmglich und unzweckmssig.
9. Um die Krankheit auf den verseuchten Gruben zurckzudrngen,
ist am wirksamsten die Ermittelung und Fernhaltung smtlicher Wurmbehafteten von der Arbeit unter Tage bis zum Nachweis der Wurmfreiheit.
Dies ist nur mglich durch hufig wiederholte mikroskopische Untersuchung der Gesamtbelegschalt. Diese Untersuchungen sind durch besonders dazu ausgebildete Aerzte auszufhren.
10. Versuche zur Desinfektion ganzer Grubenstrecken haben bis
jelzl irgend einen ermutigenden Erfolg nicht erkennen lassen. Desinfek:

lion ;^ro.sser (irubensirecken erscheint praktiscii uiim>glich

uti'i

liiiterijleibt

(laher :im beslen volUlandig.


11.

Die

Aufhebung

allgemeiiie

lit.'rifscliingspflicht ersclu'irit nicht

der in Deutschland eirigefiihrlen


empfehienswerl, '/) weil der Kinfluss

der lierieselung nicht als so gross anzusehen ist, wie frher gelegenllicli
geglaubt wurde, h) weil durch die Aulhebung der Berieselung die Gefahr
der kohlenstaub-Explosionen sehr wesenllicli wachsl. Fmnierhin wird
man, da das Berieselungswasser gelegenllicli zuin 'l'rinken benulzt werden

kann, als solches nicht


IVoios

Wasser benutzen

Siimpfwasser

sondern

hygienisch

einwand-

iniissen.

Belehrung der Arbeiter iibcr dio Nalur und di*


und das ziir N'i-rmeidung der
Vnsleckung notweudigo V(M'liaIl(Mi ist ein wicliliircs Miltel Tur di' Rokfimpr?,

Eingehende

X'erbreitungsweise der Ankylostomiasis

lung der Krankheit.


13.

Nach diesen

Prinziition

ist

im Uberbcrgaiutsbezirk

Bekami>fiing der Wurnikrankheit vorgenonimen und

l)ortiiiund die

zwar mitdem

Erfolge,

dass im Verlauf von etwa zvvei Iahrt?n auf den mehrfach untersuchlen
Zeclien eine

'ingelrt'ten

Abnahme

der Kranklieit von 13984

ani"

2353

d.

h uni 83,14

"
,

ist.

14. Die Bekmplung der Wurmkrankheit im Obeibergamlsbezirk


Dortmund hat sowohi seitens der befallenen Bergleute, wie seit^'ns der
Bergwerksvorwaltungen grosse wirtschalliche Opfer erforderl. Nur

durch das Zusammenwirken beider


Li;anzen
/.oit

war

es mglich, die Gefahr, die

dem

westfalischen Kohlenbergbau drohte, in verhahnismassitc so kurzer

entscheideiid zuruckzudrni^on.


Statistische

210

Uebersicht ber die

Abnahme

der

Wurmkrankheit (Ankjiostomiasis) auf der


Zeche Shamrock Vn bei Herne (Bergw erks - Gesellschaft Hibernia).

==z

100

70

N. B. Die Zeche

Shamrock

'

bei

Herne \var

die

erste

Zeche, auf

der die miUroskopische Unlersuchung der Faces der GesamtbelegschaCt


ausgefiihrt wurde. Die gegen Ende Noveniber 1902 begonnene erste
der GesamtbelegDurchmusterung ergab, dass bei 759 Mann (= 34,1
schaft) Wurmeier gefunden wurden. Smtliche W'urnibehaftete wurden
in einer speciell zu diesem Zwecke auf der Zeche errichteten Baracke
einer Abtreibungskur unterzogen und erst dann zur Grubenarbeit unter
Tage wieder, wenn eine an drei Tagen ^viederholte mikroskopische

Untersuchune; ihrer Faces keine Wurmeier mehr balte erkennen lassen.

-il

Abnahme

Die

der Zahl der jedesmal auf gefundeneii Wurnibehafteten


zeigt die obigo Tabelle. Nach der 9 Untersuchung,
die 33 Wurm^jehaftete

1,55",,

immer

orkeunen

liess, wurden der mikroskopischen


Uiilersuchung
diesenigen Teile der Firlegscbafi uriterzogeii, uiiter denen
verbrdtnismassig hohe Zahl vr.n Wiirmbehafteten

iiur

auf eine

gerechnet

werdoii koniite (Teildurchmusteruiigen). Ari diesen


TeildurcbrMUsU'iui.gen
nahmoM in erster Linie Teil allo Laute, die in eiuer dei- fniberen
riilersuchungon als wurmbehaftet sich orwieseri liatten,
ferner di.
Arbeiter eiiizelner besonders befallener Reviere
uiid

die

besonders

befallenen Arbeilerkategorien, die Spritzmeister, Fnrderaufseher,


Reiniger
dtr Grubenaborte, und die Bcaucle. Die
letzte Teildurcbmusle'rung, an
der fast dio Ibilfle der derzoiligon Bolegschaft,

teilnabmen, ergab, dass bei


\\

Mann

0,:52

namlich 1245 Mann,


der Untersucbten, nwch

"'/o

lumoier aiirgefiindon wurden.

l'residenio ringrazia

Il

/'/o/.

Fnma

Ih-rroncitu:

rapporto, loda

doli.

il

Inrtuna intrapreso

Io

Relatore ed apre la discussione.

il

Bruns

intraprendere

di

la esposizione del suo


Bolge che con tanto ardore e
prevenzione dell' Anchilostomiasi nelle

con

studio e la

lui

il

miniere della Vestfalia e del Belgio, desidera di richiamare


l'attenzione
del Congresso sopra la f|uostiono delle anguillulo.
porch.^ vede presente
prof. Grassi, col rpiale

ebbe polemica vivace sull'argomento '^2-25 anni


discussione verteva sulla i)0ssibile dimorfobiosi dell'anguillula
intestinale, della pialo la pseudorabdite stercorale,
si vorrebbe figlia diretta
libera maturantesi airostorno a vita libera.

il

fa.

La

Ln

caso recente di Anguillula, di cui ebbe


materiali di coltura dal
Vaccino, offrirebbe la opportunit per la soluzione
dell'importante
argomento. lieto intanto vedere presente il dott. Volante
Giusep|M' alla
i

doti.

cui diligenza

si deve se il tunnel del Sempione si


compiuto
l'anemia dei minatori |otesse fare la sua comparsa.
Il

Congresso plaude all'opera

del

dott.

set./.-,

.-be

\'olante.

Prof. (Jrusfii: Ritiene che non sia impossibile dimostra..- c.hl'.Vngudliila intestinale e quella stercorale siano due
specie differenti e pi

esaltamente che

sott.

il

nome

di

A/if/ni//ii/ri //(/('.s///<r//e

specie e di cui una dimorfobiotica

rAiiLrMIIiiI.i

siano confuse due

I..t..<t;nale

p.

d.) e l'altra

no (.Vnguillula Stercorale).

Uichiama l'attenzione sul pencolo che in Italia si diffonde la specie


di Anchikjstoma e accenna alla circostanza
clie il defecare
nella latrina un mezzo di somma importanza
per impedire la diffusi. -ne
Aiiioncana

d<'ir.\nchilosioma.

Pro/: Afontt

.Negli studi fatti

sviluppo della generazione

libera

ci

Golgi nel

sessuata

1882-84 ha

delle

larve

>......

raMiformi

di


ma ha

strongiloides,
le

larve

242

notato che ci

non avviene sempre

trasformano
generazione libera.

rabditiformi

direttamente

si

che talvolta

larve

in

filariformi

senza dare la
Tale fatto venne osservato studiando le feci di uno stesso individuo
ci non esclude che possano esistere due specie di strongiloidi, una
capace di dare la generazione libera, l'altra incapace di sviluppo ses:

suato nell'ambiente

uno stesso

due specie potrebbero coesistere in


diversi risultati. I nuovi studi del

Tali

esterno.

ospite e spiegare cosi

Peroncito potranno portare luce sulla questione.

prof. L.

Il

Comni.

Deoolo cede

la

presidenza

comm. V. Magaldi.

al

V. Magaldi: Riferisce all'assemblea a proposito di uno dei

voti del prof. Perroncito in ordine all'igiene delle latrine, che, in

zione della legge

case popolari,

sulle

quale ha un intero
zioni di quel titolo

titolo

fu

pubblicato

il

esecu-

regolamento,

Le

dedicato all'igiene delle abitazioni.

devono essere assolutamente osservate se

il

il

disposi-

costruttore

delle case popolari, sia societ cooperativa, sia ente morale, vuole godere
i

vantaggi

di

indole finanziaria della legge. Fra le regole d'igiene sono

quelle concernenti la costruzione e la tenuta delle latrine pi perfezionate


nei luoghi dove

abbonda

l'acqua,

di isolare le direzioni dai corsi di

meno

altrove,

ma sempre

col concetto

acqua, dai pozzi, dalle cisterne.

Esprime la speranza che col diffondersi delle case popolari abbiano


a migliorare le condizioni igieniche delle classi lavoratrici e quindi le
diminuire grandemente quelle infermit alle cui prescrizioni tendono a
conclusioni del prof. Perroncito.

Presidente d

Il

Le malattie

la

del

parola al prof. Perroncito

lavoro

Torino sul tema:

natura parassitaria.

di

In questi ultimi anni venne creata

di

una classe

di malattie

dette

del

acque, al genere di eser-

lavoro, dovute cio all'ambiente, al cibo, alle

meglio al lavoro che l'uomo compie in speciali condizioni, E come


denominata malattia dei minatori quella che gli operai contraggono
nelle lunghe e calde gallerie delle miniere di carbone, d'oro e d'argento
e in quelle che formano l'opera pi grandiosa dell'epoca presente (Galleria del Frejus, del Gottardo, ecc.), cosi si chiama malattia o anemia
dei fornaciai quella che gli operai contraggono lavorando a fabbricare
cizio, o
si

mattoni, malattia dei solfatari quella che

miniere
feri la

lattia

di zolfo,

malattia degli operai

cangrena dovuta

sviluppa

si

addetti alle

negli operai delle

fabbriche di fiammi-

al fosforo: febbri intermittenti,

cachessia e

ma-

palustre quella dovuta alla cosidetta malaria, l'anemia da anchilo-

stoma o anguillule o da

altre elmintiasi

che

contadini contraggono nelle


legiuiii

uiniiji',

(l()Vt3

si

coltivano

richieggono abbondanza
per

Si"
si

di

-^'i

v\<\,

'

<rtajli"'

l<'

h!i"i

V'."''-t!i

'-li"

divMse

inalallie

che

acque.

d uno sguai'du alla

si

comprendono

L'/.iulogia dellf

tra quelle delie del lavoro, ecsiusione fatta delle lesioni

fisico-meccaniche che sono inerenti alla specialit del lavoro che


dagli (perai, come:

scoppio delle mine, ad esempio, per la caduta

per

lo

sul

corpo degli operai,

trii'si;

travi,

li

si

morte

compie
essi

di

mattonaie, ecc.,

sono dovute; alla cattiva igiene in cui gli


in cui debbono vivere e nutra queste occupano una parte importantissima le malattie dovuta

parassiti e in

altre

le

alle s|)eciali condizioni

artieri lavorano, ed

ai

lacerazioni, fratture, fino alla

ferite,

modo

particolare ai parassiti animali.

Se per esempio la igiene dei minatori fosse seinpic sUiUi mit-sa


come lo fu dopo la scoperta della causa essenziale della loro anemia, la

Schemnitz ha ucciso negli anni anteriori al 188<) tanti


a 1500-200 all'anno), e che al Gottardo ha seminato strage
(si
calcolato che
morti per anemia superarono
dieci mila), non sarebbero mai comparse. Prova ne sia quanto si verificate al Sempione,
malattia che a

Ofierai (fino
(^

dove il modesto, ma intelligente dott. Giuseppe Volante, in base alle njoderne conoscenze, seppe attuare tali provvedimenti da impedire lo sviluppo di casi di anemia da infezioni parassitarie (protozoi, ascaridi, anobilostomi, anguillule, tricocefali, ecc.).

Egli per ha adottato la visita preventiva pi scrupolosa degli operai


che dovevano essere a|plicati ai lavori del grande tunnel, escludendo in

modo

gli infetti, anche in grado mollo leggero, se non dopo


completa guarigione. Se ad esempio venissero sottoposti alle stesse misure preventive e si curassero diligentemente tutti gli
individui infetti da protozoi, da ascaridi, da anchilostomi e da anguil-

assoluto

tutti

averne ottenuto

lule, ecc,

le

la

malattie |)rodotte dalle differenti

specie

scom-

parassitarie

parirebbero da qualsiasi focolaio infettivo.

Vediamo
che

si

difalti

quali possano essere

le

diverse malattie da parassiti

in

prima

potrebbero prevenire.

Tra

protozoi parassiti noi

abbiamo

linea quelli della

ma-

che come noto, si diffondono col mezzo degli anofeli, che ne


succhiano
germi e li fanno trascorrere nelle successive fasi lungo il
tubo e nelle pareti del sistema digerente a produrre miriadi di sporozoiti
che colla saliva degli stessi anofeli sono inoculati nel connettivo o nel
sangue degli individui sani per la riproduzione della malattia. >ra colla
cura razionale dei malarici, o meglio colla bonifica portata sull'uomo
laria,

infetto

mediante

gli

specifici

col

sangue degli

]>arassili

Ma

in<lividui

malarica,

della febbre

colai d'infezione per gli anofeli sani

che

si

si

sopprimono

fo-

infettano colle morsicature e

malarici in detiMiiiiiiat.' cundi/ioni

di

vita .lei

malarici stessi.
la

malaria come

distruzione degli anofeli

malattia

ilei

lavoro

allo slato larvale,

si

comliatli>

impedendo

la

mcgliu oolla
formazione di

244

pozze d'acqua nelle localit infette, specie di bonifica questa che si raggiunge molto facilmente ricorrendo agli olii pesanti di catrame, i quali
costituiscono i migliori insetticidi assieme al petrolio ed agli altri olii
minerali, anche adoperati a dosi molto piccole.
Le babesie o pirosomi, che si trasmettono colle zecche, mentre fanno
numerose vittime fra i bovini, cavalli, ovini ed i cani, non risparmiana
l'uomo e sono specialmente gli operai, che, per ragioni di lavoro in certe
contrade devono andare seminudi, che possono essere vittime degli ixodidi

anche

e forse

di insetti infettanti.

Quanti sono

paesi caldi, delle Indie, del Congo, del


che muoiono vittima dei tripanosomi, ora
malattia del sonno, ora sotto quella di anemia profonda
uccide? E ci per morsicature di specie di Glossine

operai dei

gli

Transvaal, della Guinea,


sotto la

che

forma

di

lentamente

infette

ecc.,

Le amebine ed

cercomonadi si prendono colle acque inquinate, colle


non cotti, infettati dalle mosche e dalla
sporcizia di chi manipola le stesse sostanze. I sorci delle case e gli altri
topi, che rodono il pane, il formaggio, le paste, i dolci, lo zucchero e
quante altre sostanze che formano il comune alimento delle famiglie, coi
verdure crude

e cogli altri cibi

loro caccherelli

li

protozoi

infettano di

stomi o lamblie, che per

diversi e specialmente di

modo passano

tal

mega-

poi nel tubo digerente dell'o-

ragazzo, del bambino ed anche talvolta delle persone che


possono mantenersi relativamente pi pulite, ma che senza saperlo fanno

peraio^ del

uso

di alimenti contaminati.

Da esperimenti

fatti, le

nel quale maturano,

smissione

al

come

lamblie in otto giorni passano dal topo all'uomo

analogo modo

in

si

pu ottenere

la loro tra-

topo e trovarle dopo 7-8 giorni gi incistidate (incapsulate)

nelle feci di essi, pronte e

mature

per la diffusione

della specie paras-

sitaria.

L'incistidamento da

me

dimostrato pel primo nei

protozoi parassiti,

propagazione nelle specie animali e nell'uomo, da quelli a questo e da questo a quelli.


Cos adunque deve essere anche per gli altri flagellati e per i veri
infusori (paramecci) che qualche volta vennero osservati nell'uomo e pi
costituisce la base della

loro

spesso in specie animali.

Ma

tutti questi

protozoi

si

l'alimento solido inquinati, e

diffondono specialmente colle acque, col-

sempre

col

sudiciume che

si

pu evitare

colla pulizia e colla propriet.

Quando

passa a considerare i vermi in rapporto alle malattie


si trova che attualmente noi abbiamo mezzi por presviluppo e la diffusione.
poi

si

che essi producono,

venirne

lo

dalle mie esperienze fatte fino


muoiono sicuramente alla temperatura di

Cosi, per esempio, essendo stabilito

dal 1876-77, che

48-50 C.

in

meno

cisticerchi

di 5-10', colia coltiira

delle

carni e

dei

pesci,

fino

'

mutarne lievemente

modo che

tura, in
si

la colorazione,

in tulli

ciba di

si

vult;

a dire portandole a mezza c*A~

punti di esse la temperatura salga a 55-60 C.

nessuna larva o deutoscolice

che

sicurissimi

morte, e chi

Zio

carni

tali

''

maturo sfugge

alla

sicuro di inanlerifM-si incolume dalle

tenie e dai Ijotriocofali.

La

tenia leptocefala dei topi lalnienle rara nell'uomo

ritare considerazione;

murimi,

porti colla tenia

scano

ma

per

la tenia

per

costruzione di case e

la

la ponelrazioiie dei sorci

suoi

mobili

di

da non me-

dovraimo

costituire

il

rap-

possibili

che impodi-

e dei topi, la caccia a questi coi

trappole, e la pulizia stessa

coIl(>

nana

gatti e

mezzo sicuro per

impedire l'arrivo nel corpo dt'll'uomf dei protoscolidi delle loro larve a pi

avanzato sviluppo.

sempre una osservazione comunicatami

Io ricordo

Flaminio Dionisio,

doti.

nococchi,

quali svilu|)palisi nel

polmone

le cisti di

echinococco che

si

si

e costato

infettato di

di

echi-

corrispondente, ave-

una via lateralmente, dondf

atrofizzato la parie toracica ed aperta

uscivano

molti anni fa dal

un cacciatore cio che convivendo, come

appassionali cacciatori, col proprio cane,

solilo gli

vano

di

potevano raccogliere volta a volta

dallo esterno.

dt'l
'1'.

Sar anche questa una malattia da considei-arsi del lavoro spt-cial*


il can? il grande distributore delle uova della
echinococco
cacciatore? Si sa che
I

della

tremalodi che furono osservati nell'uomo sono anch'essi

mancanza

di pulizia e dell'uso di

il

frutto

acque inrpiinate od inquinabili

fii-

cilmenle, o di ortaglie e di allri alimenti mangiali erudi.

Le
poich,

passare

ascaridi, gli euslrongili e le filarie


le

prime specialmente,

in oste

si

diffondono in moilo analogo,

che non

dimostrato

hanno bisogno

di

secondario per arrivare a svilupparsi nell'uomo. L'ope-

donna se ne infettano col


uova coll'embrione maturo.
Le ascaridi che producono a milioni le uova, come anche lame altre
specie elminliclie, vanno soggette ad una naturale distruzione che proraio,

il

bambino,

la

radazza,

rai^azzo o la

il

sudiciume, portando alla bocca

le

viene essenzialmente dai progressi


in

fatti

La pulizia
comune per
enorme di uova ma-

dall'igiene individuale.

generale applicala neirallevamenlo dei bimli e nella vita

gli adulti

generalmente impedisce ad una quantit

ture di ascaridi di penetrare nel corpo dell'

uomo

per assicurare

lo svi-

nuove generazioni, perpetuando la specie. Ci non pertanto a


qualche larva dato salvarsi e basta che il salvataggio si operi in una
luppo

di

proporzione infinitesimale per avere conservata la specie, la quale volta


a volta pu determinare vere epidemie, come si verificarono, non e molto
a Schemnitz, dove il doti. Tht ne descrisse particolarmente sotto forma
di clorosi nelle ragazze e a Taggia da (piell'uticiale sanitario con forme
cliniche lievi o gi-avi a seconda del grado dell'infezione avvenuta.

Egualmente

si

propagano

le

ossiuridi;

ma

causa

di codeste infezioni

24(j

la mancanza di pulizia che rende facile il trapasso e la diffusione della specie parassitaria.
L'anchilostoma duodenale e l'americano (necator americano) si sono

ed ingestioni sono sempre

andati disseminando pei due mondi;

il
primo in Europa, Asia ed Africa,
secondo specialmente in America dove venne descritto dallo Stiles, ma
osservato prima dal Leitz nel Brasile ed ora studiato in Italia nelle diverse cliniche (Roma, Padova, Torino, ecc.).
L'una e l'altra uncinaria (od anchilostomi) sono eminentemente ematofaghi, sugchiano sangue e per di pi elaborando materiali tossici pre-

il

cipitano gli individui infetti in

meno grandi

in rapporto

nutrizione di chi

al

uno

stato di

numero

anemia

dei

e di prostrazione pi
alle condizioni di

parassiti,

ospita e ad altre concause che possono diversamente

li

influire sull'andamento della malattia.

Ora
minate

noto

come

tali

anchilostomi producano uova feconde che

coll'alvo, date favorevoli condizioni,

nati percorrono

maturano,

si

un certo periodo

vita

di

sviluppano embrioni,

libera

allo stato

incistidano o incapsulano e attendono

per penetrare nel corpo dell'uomo, o

mezzo

di

il

di

che

larve

momento

eli-

quali

propizio

specie animali suscettivi

di

in-

acque o degli alimenti crudi, inquinati col mezza


delle polveri, attraverso alla pelle nel sangue, nei polmoni e poi nel tubo
digerente direttamente od indirettamente (seguendo la via cutanea tracciata prima che da altri dal Looss) ove si sviluppano allo stato di vermi
perfetti perpetuando la specie parassitaria.
fettarsi col

La

delle

possibile penetrazione delle larve

pannicolo adiposo e dentro

al

vaso fa

mature attraverso
che talune

di esse,

alla pelle, al

non trovando

facile uscita, probabilmente permangono nell'apparato circolatorio fsse in


qualche punto del sistema arterioso o venoso, come succede di diverse

specie di telerostomi

nel cavallo ed gi stato scoperto per altri

stron-

cane e nei bovini, e spiegano quei fatti di persistente anemia


e di sconcerti morbosi circolatori malgrado la cura efficace che dal 1880
si sa praticare seguendo le norme stabilite e sanzionate dai pi illustri

giloidi nel

clinici italiani

ed esteri in base alle mie ricerche.

Qualche anno
che

si

fa,

un

distinto veterinario

fece col lavoro intelligente

inviava dalle miniere della California materiali


mici.

L'esame

di essi

mise

in

italiano,

il

una grande posizione


di equini

dott. Alassero,

in

America, mi
ane-

diventati

evidenza un numero straordinario

di

uova

delle differenti specie di strongili viventi parassitarie nel tubo intestinale

del cavallo e

si

pot cosi mettere in rapporto le specie di elminti trovate

coir anemia scoppiata enzootica negli equini applicati ai

miniere, e con appropriati antelmintici

rone anche stabilire

Le

efficaci

norme

di

si

lavori di

guarirono nel mentre

si

quelle

pote-

prevenzione.

specie parassitarie che produssero l'anemia enzootica nei cavalli

delle miniere della California

a San Rossore ed

erano

in altre stazioni di

stesse che da noi a Tombolo e


allevamento ove produssero aneu-

le


vciininosi

risiili

|)ri('tiui

i;

pro|iiil'(lri tanto da scoraggiare


non pi economicamente pratici.

morti riiiinerose noi

roiidore gli allcvarnenli

da

'

'^17

Nella nostra Loinlardia ed in

nel Lazio, e

i'ienionte, nell'Emilia e

che si polrelb'r<j batcon


danno
grandissimo dei propermanenza
tezzare del lavoro sono in
dovrebbero
che
invece prendersi a
coloro
inascoltati
da
spesso
prietari,
altre provincie d'Italia, le malattie parassitarie

111

euore

loro interessi.

Non

('

ancoi'a risoluta la questione

Psi-ndo-rliahdis stcrcornli^i, siano

sentino specie differenti, se

cio<^

la

s<,'

e la

fntr'slinafis

\'An'/(u/fii/a

stessa specie chuiiitica, o rappre-

la Pseudo-r/iahf/itis

vera-

atrrcoralix sia

forma dimorlbbiotica della Anguillula intestinale, come vorrebbe


Grassi, poich" mentre nel 18H0 e 81 io ebbi nelle colture fatte su operai
del Gottardo e delle nostre risaie le due specie o forme, Grassi e Parona
non ottennero mai la Pseudo-rhabdite stercorale facendo analoghe col-

mente

la

ture; ed in recenti osservazioni sopra materiali inviatimi

al

Laboratjrin

da Stroppiana Vercellese, anche a noi (Perroncito,


Marzocchi, Mella) non fu dato di ottenere lo sviluppo della Pseudo-rhabdite stercorale quale io la descrissi nel 188(J, i>er quanto si siano ripe-

dal

tuti

dott.

Vaccino

diversi metodi di coltura.

Sta per

il

eliminate colle

mente

fatto
feci,

che le larve deWAnr/uitlula intentinalis. una volta


trovano condizioni favorevoli, maturano rapida-

st>

nel loro periodo larvale e se arrivano a contatto della pelle l'attraver-

che quelle dell'.Vnchilostoma, come venne gi dimostrato


mio laboratorio dal dott. Marzocchi. La Pseudo-rhadlite stercorale,
sia che costituisca una forma libera dell'Anguillula intestinale, od una
specie distinta svolgentesi tanto nell'intestino umano, quanto allo stato
libero, anch'essa si molti|)lica e si diffonde in analogo modo; per cui si
comprende come possano infettare rapidamente ed intensamente l'uomo
sano

del pari

nel

le

specie animali suscettive di esserne l'ospite ulteriore per

la

perpe-

tuazione della specie. Poich l'una e l'altra forma, o specie, maturantlo fa-

cilmente e raiidamente allo stato di vita libera, date condizioni favorevoli,


-^i

comprende come possano

infettare col

quinate e forse anche coi bagni


attraverso la pelle,
i

minatori,

piedi

come fanno

ai
le

fornaciai o contadini

fino alle

gambe

nelle acque

mezzc

ilelle

acque

potabili

in-

gambe, e per tutto il corjo


larve mature dell'anchilostoma, quando
piedi, alle

si

trovano

ad

infette o nella

immersi

avere

melma

pin o

meno

loro
fluida

deirarrd)iente.
f.-rnii^^nn.iLa bambina infettissima di anguillule che lia foi-niio
mente
materiali di studio al dott. Vaccino ed a noi, ed tanti altri casi
da me e da altri osservati, hanno il loro riscontro nelle osservazioni gi
fatte sugli animali. In questi\ stessa ubertosa Lombardia, in varie regioni
''d in
tempi diversi ebbi occasione di osservare quanto siano diffuse ed
i

248

le elmintiasi per Rhabdonemi strongiloidi. Ancora recentissimamente io ebbi occasione di osservare e descrivere la morte avvenuta in
una intiera nidiata di maialetti prima che avessero raggiunto i 18 giorni
di et, per un'infezione intensissima da Anguillule o Rhabdonemi stron-

intense

giloidi.

E la storia della trichina non ci ricorda forse molti casi di morti


avvenute in persone di servizio, in salsicciai, ecc. che avevano consumate
crude o semicotte salsiccie od altri preparati suini infetti dalla malattia t
provvedimenti da adottarsi per queste
Quali dovranno essere quindi
malattie, o meglio per queste specie parassitarie ?
Esse risultano evidenti dal ciclo evolutivo noto delle diverse specie
elmintiche che si vogliono combattere.
Innanzitutto negli stabilimenti gli operai grandi e piccoli dovrebbero
tutti essere sottoposti a visita per la diagnosi delle forme e specie mori

bose apparenti o larvate dovute alle specie di protozoi ed elmintiche.


Quindi, occorrendo, l'esame del sangue e delle feci non dovrebbero
mai essere dimenticati, ed una volta diagnosticata la frequenza di qualche
specie di protozoa od elmentica nel tubo intestinale, combatterla e prevenirne la diffusione coi mezzi ora in potere della scienza.

Ma

dal riassunto fatto delle

parassitarie

singole specie

risultato

chiaro che una delle cause pi importanti per la loro diffusione consiste
nel difetto di pulizia.

L'igiene corporale,

bagni frequenti e

delle braccia, dei piedi e di tutto

il

la pulizia

frequente delle mani,

corpo, prima e dopo


alle

mature

il

di tutte

le

specie parassitarie, costituisce

lavori che pos-

mucose delle larve


mezzo migliore per

sono in qualche modo favorire l'arrivo alla pelle e


combattere anche queste malattie del lavoro.

CONCLUSIONI
Creare un centro
ai parassiti,

di studi speciali

per

malattie del

le

largamente dotato per risolvere

le

lavoro dovute

pi importanti questioni

relative all'igiene ed alla patologia in rapporto al lavoro nelle sue varie

manifestazioni.

Creare un Museo^ dimostrativo


dere

le

specie ed

il

di tutte

ciclo evolutivo di

queste malattie facendone ve-

ognuna

di esse.

Segnalare agli ufficiaU sanitari gli emigranti ritornati dall'America


per la cura che potrebbe essere necessaria onde impedire nuovi focolai
di Necator americano.
Popolarizzare la conoscenza dei parassiti pi comuni ed importanti
dell'uomo e degli animali, il loro modo di diffusione e metodi preventivi
per arrivare nel pi breve tempo alla distruzione delle specie parassitarie

pili

nocive.

Dare incremento

ai

bagni in rapporto

ai diversi

stabilimenti ind-


-iriali,

mollo

alla

f|uiii(li

[liii'ticolare

ventivo per

mancata

che

si

coipo

i)uli/ia lei

in

a scopo

nel ceto operaio,

malattie

le

2'.>

(liffondono

tutte
di

l<?

catiigorie

sociali, in

individuale

igiene

mediante

il

e pre-

sudiciume, u la

pulizia.

Provvedere ed assicurare la salul>ritf delle acque e degli alimenti di


natura animale e vegetale. Le sostanze escrementizie, prima di abbantlonarlc per ragricoltura,

scupo

di

uccidere

vengano sottoposte a

Promuovere conferenze

speciali

nello scopo di insegnar loro

tuiMiel, ecc.,

e dalle malattie, in

Introdurre
parassitarie
tliante
irli

da tenersi

campi, delle

industrie, e dedicali ai lavori dei

coli

|iiu

speciali

trattamenti

allo

elementi patogeni.

gli

tutti

il

agli operai

delle

modo

di

diverse

miniere, dei

risaie, delle

difendersi

dai peri-

rapporto col lavoro che compiono.

nell'insegnamento elementare la conoscenza delle specie


importanti coi metodi jjrevenlivi pii adatti, anche me-

conferenze e lezioni pratiche serali e domenicali, Ira

operai da farsi dai medici e

dai veterinari

contadini e

intanto prov-

ed

pratici;

vedere, acciocch('> nelle princijiali Universit l'insegnamento della Parassitologia

si

sperimentale

faccia

renlendolo obbligatorio, come

dimostrativo

lo

con

larghezza

gi nel Belgio, in Francia,

in

di

mezzi

Germania

ed in Inijliillena.

li

Presidente rin,uia>ia l'Uratore che apre

Aggiunge osservazioni

Prof. Afond :

in

la

discussione:

conferma

degli studi di Per-

ossiuridi: riferisce studi suoi e del dott. Taidelli

roncito sugli

ossiuridi nell'appendice cecale: tale fatto per

lup|o degli

sullo svi-

aveva impor-

tanza come condizione predisponente alle appendiciti che sono frequenti


tra

lavoratori.

Per

la difesa dei lavoratori

1.

che

medici

di

contro l'anchiloslomiasi vorrebl)e:

bordo procedano all'esame delle

feci dei

reduci

impedire l'importazione dell'anchilostoma americano;


che nei centri minerari, nei luoghi di lavorazione dei laterizi,

dall'America
2."

jier

nei [aesi irrigui,

medici dei lavoratori facciano

la

sistematica

ricerca

anchilostoma e con la spedalizzazione e la cura pronta


degli infetti conducano all'e-^tinzione dell'infezione ancliilostomiatica. estinzione dimostrata possibili ilai meravigilosi risultati ottenuti durante il

delle

uova

di

traforo del Si'mpione, grazie alla larghezza dell'impresa

ed

all'attivit

lei

Ohlrii/lit:

Prof.

Bmnd

Brandau

Volante.

dott.

Afferma che

r.-inchilostomiasi, ne sa

che

passaggio specialmente da

altri

New

nel

(anada non

?>i

os^eiM. ancora

l'abbiano osservata. \'ista

York a Cana<h, non

la

facilita di

e improbabile

che

anche questa infezione; tanto pi clie col arrivano


dall'europa molti operai addetti alle ferrovie. Spera che facendo tesoro
presto vi

si

utiporti


di

quanto riferirono

stanza

forti

gli

250

egregi studiosi,

possa in Canada essere abba-

si

per contrastare la diffusione

dell' Anchilostoma.

Prof. Bernabei: Si compiace della proposta Monti che avrebbe

egli

stesso fatta perch suggeritagli da questo fatto che qui gli piace ricordare.

Nella provincia

di

Siena, dove

non

aveva avuto esempio alcuno di


una famiglia colonica di Ra-

si

anchilostomiasi, questo vi fu importato da

polano che emigrata nel Brasile

ritornava

tosto

infettata

Ma

in patria a cagione di questo invalidamento parassitario.

ritornava
fu soltanto

mesi che ne fu fatta la diagnosi, quando cio il pi malato


venne inviato dal Comune per grave malattia anemizzante nella sua clinica. Eppure erano tutti malati quand'erano a bordo
e quando sarebbe stato allora facile e utile il provvedimento che fu,
preso tanti mesi dopo, dopo cio aver diffuso il contagio in luogo sino
dopo vari

della famiglia

allora
Il

immune.
Presidente d la parola al

dott.

AL Vaccino (Siroppiana)

Per non riprendere la parola altra volta dichiaro che anch'io ebbi
ad osservare alcuni casi di anchilostomiasi proveniente dal Brasile,
Anzi ricordo di avere recentemente esaminato le feci di una famiglia
ritornata dal Brasile e di aver trovato ova di anchilostomi in discreta
in cinque individui sopra sei che componevano la famiglia.
Questo per ribadire le osservazioni fatte dai precedenti oratori di
controllare gli emigranti provenienti da quelle regioni, perch non ab-

abbondanza

biano ad essere pericolosi focolai

infezione

di

tanto

[lii,

come

assei'i-

Brasile qualche
scono
e Perroncito, che
cosa di diverso dall'anchilostoma europeo e che finora non pare abbia
determinato da noi vere infezioni specifiche.
Ora vengo subito all'argomento trattando la:

Grassi

l'anchilostoma

Diffusione

dell'

Anchilostomiasi

del

necessit

di

combatterla colla profilassi e colla propa-

ganda.
Il

mio studio

il

compendio

di

quotidiane e pazienti

osservazioni

che vado facendo da quasi un decennio nel comune di Stroppiana ove


io esercisco ed anche un poco nei paesi vicini, secondato in questo lavoro
da cortesi colleghi.
I

che

da

casi di ancliilostomiasi

io vi

presento.

Sono pi

di

una cinquantina che furono


inviarono

le

me

studiati

si

trovano raccolti nell'elenco

cento e ad essi potrei aggiungerne ancora


curati

da colleghi amici

quali

me ne

feci.

Fin dai primi tempi della mia pratica nelle campagne del Vercellese

limasi iiii|.rossioiiato

ma

non allarinanli

iVequenza

flalla

cronici o ribelli

ogni trattamento dietetico

K siccome avevo pure avuto

dicHincnloso.

anemia non

certi casi Hi

di

a<l

opportunit

di

gravi,
<

me-

osservare qualche

caso classico

di antrliilostomiasi in operai fornaciai, cosi mi nacque


il
sospetto che anche (pielle anemie, dir cosi, atipiche, di molti contadini
potessero essere th.'terininate dalla stessa causa.

credere ci

fui anche indotto dal fatto che molte anemie, specie


manifestano dopo quel lavoro penoso e accasciante della
mondatura del riso. A compiere questo lavoro le mani e
piedi aow)
continuamente immersi nella mota della risaia, ed i lavoratori non avendo

delle ragazze,

si

sempre a

loro

disposizione

buona sono spesso

dell'acqua

costretti

dissetarsi al vicino fosso.

Ebbene fin dal principio rimasi assai meravigliato scoprendo quasi


sempre nelle feci di questi anemici le ova di anchilostoma e di vederli
guarire in seguito ad una cura specifica.
Dapprima io credetti che questi nunerosi casi, non classici, di anchiloslomiasi fossero limitati al paese dove io esercisco,- ma poi dovetti
convincermi che anche nei paesi limitrofi, anche in paesi lontani da
Stro|)piana tali forme sono pi o meno comuni.
L(> mie prime osservazioni risalgojio a dieci anni fa, ma la
statistica
vera e documentata dei casi di otto anni e cio(^ dal 1898 ad oggi.

Sono

i.i

100

(li

me

da

casi

studiati, dei quali ecco la

seguente tabella

riassuntiva.

Numero

totale degli

anchilostomizzati

104

quali 49

dei

maschi e

55 femmine.

Su
sessi

104 anchilostomizzati

18 sono

ragazzi

bambini

di

ambr.

fino all'et di anni 12.

Dai 12 anni
femmine.

ai

25

miei ammalati

furono ben 48, dei quali 13 maschi

e 35

Oltre

25 anni furono

Riguardo

'AS

di

cui

alla i)rofessione esercitata,

osi classificati,

senza distinzione

di

maschi

21)

femmine.

e 12

casi della

mia

sesso:

Fornaciai

\.'

i;}

Contadini

62

Ortolani

..

Pescatori

...

....

Mugnai
Senza
Scolari

;]

profe^-ioiH'

....

liambini sotto

(J

...

-21
anni

Totale casi

X."

104

statistica

vanno

252

L'infezione anchilostomica nell'infanzia.

Mi siano ora permesse alcune considerazioni.


Mentre l'esposta statistica dimostra pressoch eguale il numero dei
maschi e delle femmine colpiti di, anchilostoniiasi vediamo che il pericolo
di

questa infezione varia a seconda


Intanto

bambini

dell'eia.

ragazzi al disotto dei 12 anni che ho trovato

anchilostomiasi e che ho potuto guarire sono in numero di 18.


Questo alto contingente mi sembra tanto pi importante inquantoch sono

affetti di

pochi

ed esteri che nei loro trattati abbiano dato im-

pediatri italiani

E anche questi pochi ne parlano di


una malattia trascurabile.
ritengo che anche nell'infanzia questa malattia sia assai

portanza all'affezione in discorso.

come

sfuggita e

Invece

io

pi frequente

di

di

quel che

si

creda.

che nei bambini queste infezioni vengono spesso confuse con

Gli

anemia, ad es. qoW in fez io ne malarica o coWou pica o (/eofagia.


non esai^erare affermando che met almeno dei bambini delle
nostre campagne affetti da anemia considerevole non sono altro che degli

altre

forme

di

Io credo di

anchilostomizzati.

Le mie osservazioni sopra Tanchilostomiasi


sono alquanto

in contrasto

vista la frequenza

dell'affezione in

asserisce che quasi


delle

forme

pi di

di

una decina

dell'

nei bambini e nei fanciulli

Arslan che per primo mise

quei teneri

organismi.

Egli

in

infatti

bambini anchilostomizzati presentavano


Invece molti de' miei piccoli ammalati
presentavano fenomeni gravi di anemia ed alcuni

tutti

suoi

anemia assai

anche gravissimi
Ricordo

con quelle

lieve.

e pericolosi.

bambini della mia casuistica

quali simulavano una inesaminare ripetutamente il sangue


per accertarmi dell'assenza dell'emosporidio. Ricordo ancora sei bambini
che simulavano un'anemia da pica. Questa io credo anzi la malattia dei
bambini che pi si confonde coli' anchilostomiasi.
Io non voglio essere assolutista asserendo che questa denominazione
di pica o neofagi, questa forma di anemia della quale non conosciuto
il
momento eiiologico, debba cancellarsi dalla patologia pediatrica, ma
credo fermamente che molti bambini presentanti la sintomatologia di
quell' affezi(jiie non sono altro che dei bambini anchilostomizzati.
Sarebbe utile sapere se le larve dell'entozoo vengano introdotte nelcerti

fezione malarica e dei quali

l'intestino all'alto di

duvetti

deglutire sostanze geologiche o vegetali o se piut-

tosto questo pervertimento del gusto sia gi

una conseguenza dell'anemia

per anchilostoma.

Non sembrino

fuor

di

luogo queste considerazioni

fatte

e portale ad un Congresso che deve occuparsi solamente


lavoro.

miei

jticcoli

infermi sono

tutti

figli

di

sopra bambini
di

lavoratori e

malattie del
multi sono


stessi,

lavoratori essi
'oiitadini

|mmx1i<''

licne

(''

a53

si

i-anipagna a fare erlia oppiin' a

haniKini elfi nostri


che
mesi dell'anno per andare in

sap|irt

abbaridoiiaiio la scuola itnroeclii


h

p;t

li-

y-<-'>

!(<

L' infezione nei giovani e nc^li adulti.

Nella mia casiiistica gli ammalali |)r anchilosloma dai 12 ai 25 anni


due
sono 48, dei quali 13 maschi e 35 femmine. La sproporzione fra
sessi a questa et si spiega, secondo mo, col fatto die le ragazze prendono parte attiva ai lavori della risaia e specialmente alla mondatura.
Hsse contraggono l'infezione pi facilmente dei maschi perch compiono,
i

dchililante, con un oraiio talvolta esagerato, e


uomini sanno resistere alla tentazione della sete e
bevono spesso acqua inquinata dei campi, e finalmente perch'' il bT^
organismo meno resistente ai pericoli dell'infezione.
V. degno
di nota che molte delle mie ammalate presentavano la

un lavoro

pi dei maschi

perch

meno

sindrome

di

degli

una vera

clorosi e

parecchie erano state precedentemente

urate a lungo con ferruginosi somministrali per bocca o per iniezione

^enza alcun risultato.


Nt'll'et adulta ho trovato l'anchilostoma pi spesso negli uomini
che nelle donne (26 uomini e 12 donne) e questa differenza spiegata
dal fatto che le donne dei nostri paesi dopo maritate e diventate madri,
non prendono parte ai lavori agricoli con (|iioirinltMi<it:'i di (prima: invpce
gli

uomini affaticano molto

di

pi.

L'infezione in rapporto alla professione.

Due

parole

adesso sul rapporto esistente fra questa infezione e

la

professione esercitata.

Premetto che

in

un decennio

di

osservazioni non mi fu dato di tro-

vare un anchilostomizzato nelle classi agiate; quelle classi cio che non

lavorano manualmente
Eccezione fatta

o,

pur lavorando,

di (pialche caso, tutti

nutrono bene.

si

miei ammalati esercitavano

me-

mani e le gambe di terra.


In proporzione il maggior contingente di ammalati mi fu dato certamente dai fornaciai (mattonai e motaioli). Essi sono in numero di 12; e
che costringono a lordarsi con inuamente

stieri

se

si

pensa che tjuesto mestiere yiene esercitato da pochissimi nostri


fornaciai da me conosciuti
tutti

contadini, puossi att'ermare che quasi

ebbero ad infettarsi

Vengono

me

di

Nella
dettMiiiiiiati

anchilostomi.

poi per frequenza

contadini, con 58 casi.

curati sono tre e delle altre |trofessioni

stretta

le

Gli ortolani da

non merita parlare.

mia raccolta figurano, in appendice, alcuni casi patol<^gici


anche da altri parassiti intestinali che Iianno, secondo me,

analogia coli' anchilostoma, tanto pi che in alcuni di essi era


pure associato, bencLt'" in numero esiguo, (|U'sto elminlo qua iridentato.


Ricordo fra

altri

gli

un caso

una mia comunicazione

oo-o-etto di
Oc)

254
di

nana in un bambino, che fu


a mio nome dal ^prof. Perroncito

tenia

letta

Congresso internazionale di Bruxelles.


Ricordo ancora due casi di anguillulosi e megastomiasi gravissimi e
ribelli ad ogni cura. Essi pure vennero comunicati al prof. Perroncito al
quale ne inviai ripetutamente le feci.

al

Diffusione dell'Anchilostomiasi
e difficolt di

formulare la diagnosi.

Io amo questo mio studio perch mi costato molta fatica e vori-ei


sapere e potere sviscerarlo perch non mi pare del tutto indegno di
importanti considerazioni ma non mi provo neppure per non rubare un
tempo prezioso a voi tutti. Mi limito quindi alle cose che ho dette, dalle
quali mi lecito trarre la seguente conclusione
:

le campagne
quello che
di
assai
pi

frequente
anchilostoma
per
d'Italia IHnfe-sione
sintomatologieamente
sjesso

diagnosi
dai
pi
e
la
sua
si creda

Xelle campagne

del

Vercellese e forse anche in tutte

assai

difficile.

Forse

lo

stesso

potrebbe asserire

si

dell'

anguillulosi e di altre

ma-

a base di parassiti intestinali e specialmente di protozoi.


L'anno scorso volendo assicurarmi di ci invitai tutti i medici condotti
della sezione di Vercelli, che io presiedo, a volermi riferire le osservazioni che eventualmente avessero fatte sull'argomento e ad esaminare al
microscopio od a spedirmi per l'esame le feci di ogni caso di anemia
aventi un'etiologia poco manifesta. Ma purtroppo solamente alcuni de'
lattie

miei colleghi risposero all'appello.

Malgrado

ci,

anzi appunto per ci, io persisto nella

che l'affezione pur essendo assai diffusa


convinzione posa sopra i seguenti fatti:
1.

Molti casi da

me

curati in quest'ultimo decennio

casi identici osservati in altre condotte durante


tica

mia convinzione

poco conosciuta. Questa mia

senza neppur sospettare, allora, che

si

mi ricordano

miei primi anni

di

pra-

trattasse d'anchilostomiasi o

d'altra infezione parassitaria;


2,"

parecchi colleghi

hanno pure scoperto

me

di

condotta

nelle loro

ai quali

condotte molti

arriv la

quelli

da

curati a Stroppiana;
3."

al

mio ambulatorio ebbi opportunit

anchilostomizzati
4."

residenti

in

paesi pi o

meno

di

osservare

gli

dove affluiscono ammalati di tutto


anemici per anchilostoma sono assai numerosi bench

diagnosi colle quali vengono inviati siano spesso non


di clorosi,

Per

le

parecchi

lontani dal mio;

all'ospedale di Vercelli

circondario

ma

mia propaganda

casi identici a

di

di

il

le

anchilostomiasi

infezione malarica, di anemia perniciosa.

cose esposte mi paro quindi

di

poter asserire che nello risaie

frequente fra

Vercellese ranchilostomo-anernia assai

tlol

contadini,

forme rn<jlteplici e clinicamente oscure colle quali si pre>i'ntano rendono bene spesso la diagnosi assai diffcile.
lo non posso certamente dimostiare che nello altre regioni italiane
jiiesla affezione sia comune come nel Vercellese, ma mi sento tentato a
lederlo, quando ini avviene di vedere in paesi lontani dal mio della
povera gente, grama in viso C coi segni di un'anemia pi o meno pronunciata che mi ricorda o l'uno o l'altro degli infermi da me curati.
.\ ijuesto proposito mi ricordo che trovandomi un giorno di jiassaggio
attraverso la Maremma, ai confini tra la Toscana e il Lazio mi venne
(lato di notare in una casupola di pastori una pallida figura di ragazza
prosciutto e del pane appena sfornati,
<-iie mi aveva servito un po' di
l'issa mi
licordava certe giovani contadine dt.'l mio paese affette da
l

'nonch

le

inchiloslomiasi.
.1

La

tentazione mi vinse e pregai la famiglia di inviarmi

Roma un campione

di

feci.

IChbone

ipieste feci

contenevano ahbon-

tlaniissime ova anchilostomiche.


I

li

casi acuti

anchilostomiasi

|uando

dir cosi

saltano

qucsia

di

iMl'i-zioiif,

indubbiamenu* all'occhio

ca>i lipici e gravi


di

tutti,

tanto pi

minatori o fornaciai.

pazienti esercitano la professione di

Ma

juesti non sono


pi frequenti, assolutamente parlando: quelli pi frecasi determinati
quenti, quelli di rui intendo [tarlare sono specialmente
i

da un numero limitato di uncinarie e quegli altri progressivamente ma


lentamente aggravantisi in causa di infezioni molteplici e ripetute ad
intervalli, e finalmente quelle forme croniche che a poco a poco cagionano all'organismo danni considerevoli e magari irreparabili.
Tutte queste forme

jtresentano

fisionomie assai diverse tra

loro e

diversissime dalle comuni cloro-anemie dei minatori e fornaciai.

Diftcolt di

formulare

la

Nella mia casuistica figurano dei casi

mesi e mesi trassero

in

iiiraimo

diagnosi.
di

anchilostonnasi che per

ino ^d^^^o, Iiciichr

stMiiipn^

in

ijiiardia

contro tale pericolo.

Ricordo fra

gli

altri

una donna che

io

curai a

lungo per

ulcera

da un distinto collega dell'ospedale^ di Vercelli. l'Issa trov:ivasi in grave pericolo di vita, quando
pensai di esaminarne le feci, che (rovai ricche di ova d'anchilostoma.
Sono degni di essere accennati anche due casi letali. In amnuUato
di Caresana
era stato curato per anni di non so quale affezione

gastrica e che fu veduta a consulto anche

cardiaca, l'altro, un antico fornaciaio, era stato curato per cirinsi epatica
con idrope ascite. Mi venne dato di eseminarne le feci agli ultimi giorni
di

vita e le trovai pur' assai ricche di

ova anchilostomiche.

250

Egregi Colleghi!

Da
da

Jorden che chiamava angeli custodi henefici i vermi intestinaU e


che pel primo scopri nel 1838 ranchilostoma nel digiuno di

Diibiiii

un contadino morto, quanta strada ha fatto l'elmintologia! ma pi ancora


quanta gliene rimane a fare!
Ripensando ai molti e svariati casi da me diagnosticati e guariti, e
specialmente ad aldini di essi di diagnosi assai oscura riprovo una
grande soddisfazione; ma altrettanta amarezza risente l'animo mio quando
penso alle cure lunghe ed inutili da me prestate, prima di quest' ultimo
decennio, a molti ammalati
alcuni dei quali ebbero a soccombere
che io avevo creduto affetti dalla comune cloro-anemia, da pica, da infezione malarica, da anemia perniciosa progressiva essenziale.
Ricordando quei casi antichi e raffrontandoli con quelli che mi cadono
sott'occhio presentemente, non posso dubitare che l'elemento etiologico
fosse il medesimo: V anchilostoma.
E quando penso che in certe regioni d'Italia
ad es. nella Sicilia
l'oligoemia d un contingente assai alto di riformati alla leva, mi viene
insistente il sospetto che anche l
anchilostoma ne sia la causa frequente. A credere ci sono anche indotto dalla descrizione che
amico
avv. Abbiate, membro del Consiglio superiore del Lavoro, mi ha fatto dei

l'

1'

poveri carusi e delle zolfare da

lui

mancanti delle pi elementari norme


Parecchi colleghi

di

recentemente ispezionate
d'

trovate

igiene e di pulizia.

condotte limitrofe alla mia.

si

sono anch'essi

convinti della grande diffusione dell'anchilostomiasi.

Mi

piace

Pezzana, che
persone e, fra

ricordare
al

qui

il

mio omonimo

suo paese ebbe a curare

di

dott.

Achille Vaccino

di

questa affezione moltissime

qualche famiglia intera venuta dal Brasile. Inoltre


Caresana che mi invia spessissimo campioni di feci,
quasi sempre incche di ova specifiche. Questo collega e amico, impressionato per la grande frequenza di tali forme di anemia un giorno usci
nella seguente esclamazione: Ma dunque nel passato tutti questi ammalati non si curavano o si curavano inutilmente?!
Il dott. Cavallone di Desana poi, che da qualche anno s' messo a
studiare quest'affezione m'assicurava, or non molto, che da qualche
tempo le sue fatiche di medico erano diminuite sensibilmente perch
aveva bonificato il suo Comune dai molti anchilostomizzati.
il

dott.

le

Pistono

altre,

di

Profilassi.
In

norme

ogni tempo sorsero elmintologi ed igienisti a raccomandare

quale col

le

opportune per combattere e soffocare questa infezione; la


progresso dell'industria va sempre pi crescendo di estensione

pi

e di intensit.

Tiitt' luestc misure preventivo trovano la loro ragione nel fatto che
uno o Itili operai affetti da anchilostomo-aneinia possono infettare molti
Uri compagni sani di lavoro. Perche la maniera di trasmettere l' infe-

zione

nota:

"

anchilostomizzalo depone

l'ojteraio

trovano

sul terreno di lavoi'o; fpieste se

peratura e

umidit

di

schiudono

si

penetrare nell'intestino di

ibo

al

o indirettamente per

infetto,
si

ricehe di

ova

dando

giorni

esito a larve
mature, possono
o direttamente insieme al

diventate

mani imbrattate

bocca colle

in
le

noti

operai sani

altri

tabacco introdotto

pochi

in

passate per vari stadi ben

i|uali,

le

feci

le

condizioni opportune di tem-

le

<li

fango

vie respiratorie insieme alla polvere

solleva dal terreno, o finalmente jier la via della pelle,

imnte veime dimostrato da Loos e Schaudin

fti

che

come rccnte-

recentemente ancora

dal nostro Perroncito.

Orbene le norme profilattiche finora proposte in Italia e adottate,


almeno in parie, all'estero, riguardano solamente le miniere, o lult'al pi
anche le fornaci, ed hanno tutte per oggetto:
a) di impetlire che uno stabilimento inietto possa contagiare opei-ai
immuni
bj di impedire clie uno stabilimento immune venga in<piiiiaui u
;

perai

infetti.

Calmette e lireton hanno raccolto e minutamente descritto in un


pregevole volume tutte le misure preventive che tendono a raggiungere
il
duplice scopo e che qui sarebbe troppo lungo illustrare.
Esse
austriache.

furono

anzi

Nel

Belgio

adottate

in

poi ferve

molte miniere

vivissima

la

tedesche

inglesi,

l'iUa

la

<-i.ntrt

ed

t'M-iibile

infezione.
In Italia non mancarono certamente gli suuliosi che s'inieressarom.
importante (gestione, e furono anzi
primi a suggerire con insipienza
mezzi opportuni per combattere il nemico nella sua roccaforte.
Basta ricordare per tut il valoroso Sonsino. e la sua magnifica cam-

(ieir

pagna

nel

\'icentino,

campagna a base

di

propaganda popolare assai

'tticace.

conoscenza personale che ho dei lavori nelle nostre limaci


di atlermaro che oltre alle comuni misure che le riguardano (visita medica preventiva a' nuovi operai per accertarsi della loi'O
imminiit; isolamento, cura e guarigione di ijuelli infetti, risanamento
l*er la

-ento

il

dovere

del suolo inijuinato, installazione


i

bagni a doccia,

i'ci;

di

di

negli

latrine

igieniche,

provvista di buon'acqua potabile; catechismo agli operai allo scopo

volgaiizzare tutte queste norme), oltre

'be

stabilimenti di

lavabi e spogliatoi; distruzione o disinfezioni delle

un

O|i[iortuno

regolamento

limili

le

suddette misure

anche

il

numero

!"

necessario

delle

ore

d'

lavoro.

Credo che ben


lavoro

meno

poclii

operai

anche

ili

accasciante dei motaioli-mattonai

ipielli

i-he

compiono un

siano costretti ad un

258

guadagnarsi una mercede discreta Basta


orario tanto esagerato per
arrivata ancora la forza dell organizche in certe fornaci dove non
o 15 ore d'un lavoro
ben
zazione questa povera gente deve lavorare
il guadagno di
realizzare
vuole
se
intenso e con scarsi periodi di riposo
le porta
acquazzone
subito
un
nella notte
lire tre al giorno. E magari
dire

via tutta l'opera del giorno precedente.

nostro scopo?
tutto questo potrebbe bastare al

Ma

Certamente

no.'

l'opera nostra e quella


debellare simile nemico non basta limitare
dobbiamo portare le
ma
fornaci;
alle
ed
miniere
poteri alle

dei pubblici

l di quegli stabilimenti.
nostre armi offensive e difensive pi in
e le
il concetto che le fornaci
priori
a
accettiamo
noi
Generalmente
infezione
tale
poi
e che
miniere siano state le sorgenti dell'infezione
esse.
da
lontano
anche
siasi estesa
_

Ma proprio cosi?
A me pare pi razionale
esistita,

anche

un vero terreno
quale

all'infinito e dal

modo

ogni

l'

anchilostomiasi sia sempre


le fornaci rappre-

miniere e

fuori di que' luoghi e che


di coltura, nel quale
le

sentino

Ad

ritenere che

sta

il

parassita

si

moltiplica

anche a' luoghi immuni.


innegabile che l'anchilostomiasi non

si

diffonde poi

il

fatto

pi

fornaciaio, ma in moltissimi paesi


l'esclusiva affezione del minatore e del
sua professione tenuto a mala
per
che
lavoratore
pu colpire ogni
contadino, specialmente
neggiare continuamente la terra, come per es. il

quello di risaia.

Ma

tamente o
colle acque
casa.

lavoratore infetto pu a sua volta contagiare diretdal cortile,


indirettamente (colle feci deposte in un angolo
i vicini di
o
famiglia
della
quei
pozzi a secchio mobile)

non basta:

il

dei

proposito

questo

potrei

duplici o molteplici succeduti in

citare

numerosissimi casi

famiglia o nel vicinato,

una

contagi

di

come

risulta

mia casuistica.
fossero risanate
Ora anche supponendo che tutte le miniere e le fornaci
anchiloinnumerevoli
gli
che
vero
forse

non
loro operai guariti,

dalla

ed

stomizzati

che

stanno

fuori di quegli stabilimenti

sarebbero altrettanti

focolai perpetuanti la malattia?

Naturalmente non nego

l'

utilit dei

regolamenti interni nelle miniere

mediche; non nego insomma


e nelle fornaci, delle ispezioni, delle visite
lavoro e gli operai. Anzi io invoco
l'utilit di bonificare gli stabilimenti di
anche del Fascio medico
l'autorit di questo Congresso non solo ma
Italia
perch anche
Lavoro
parlamentare e del Consiglio superiore del
basta.
non
questo
tutto
che
dico
si possa ottenere ci dal governo.
liongr
invocate misure vengano accettate

Ma

Anche supponendo che


malgr

dagli

accettare da

tutti

operai
i

le

interessati,

contadini

d' Italia.

non potremo mai imporle

farle

-jr^'.t

Propaganda
Egretji (JoUec/lu.'

raggiungimento

Pel

regolamento,

del nuMr<< itleul.' non basta una leggi* o un


occorre lo sforzo simultaneo del medico, del sociologo,

ma

del lei,'islatore e di tutti


di tutto quello dei

lavoratori interessati.

medici

Ma

sopratutto e prima

Possano essi persuadersi dell'incredibile diffusione di questo malanno,


possano persuadersi del polimorfismo di questa infezione che la rende
tilvolta tanto diffii-ilp ;ill;i .liaLTiio^i, e allora il nemico si
potr gi ritenere
a met vinto.

Perchf^ quando tutti


medici
specialmente quelli di campagna
saranno convinti di questa verit, solamente allora sar facilissimo iniziare una sana e attiva propaganda presso gli operai. I quali,
una volta
i

edotti del pericolo che corrono e della maniera di preservarsene,


invocherebbero essi stessi
mezzi per difendersi.
E non si dica che queste sono utopie. Il passo pi diffcile non
i

quello di

Abbiamo

breccia

far

nella

classe operaia, bens in

quella dei

medici.

un luminoso esempio nella lotta contro la malaria. Nelle


zone malariche dove i medici hanno fatto la debita propaganda il
contadino non ha pi bisogno di incitamenti per fare una buona
j^rofilassi.
Questa popolarit scientifica intorno all'infezione anchilostomica
che
o gi ottenni nella mia condotta perch non si potr ottenere
anche
di ci

altrove?

una lega cntro la lubetcolosi e un'altra contro il cancro;


pure una societ contro la malaria; ora perch non potrebbe costituirsi una lega o societ contro l'anchilostoma?
Io sono certo che la lotta impegnata
viribus unitis
contro tale
flagello segnerebbe presto delle belle vittorie perch
anche qui, come nella
Esiste

esiste

contro la malaria, noi abbiamo

lotta

bene

l'

indiscutibile vantaggio di conoscere

nemico che abbiamo di fronte ed i mezzi per combatterlo.


Ora quando si pensi che l'infezione per anchilostoma malattia non
di una provincia o di una regione ma di
tutta l'Italia, anzi del mondo
intero; quando si pensi che le vittime infelici di essa
appartengono aUa
il

classe pi

numerosa

sentire forte
il

e forse pi benemerita di lavoratori, noi dobbiamo


di intervenire, e credo che nessuno v..ri-:i rifiui.irp

dovere
suo appoggio.

Ma
forze

la

il

mia

vive del

voc.^

troppo fievole

nostro esercito.

generoso appello

per chiamare a raccolta luUo


Chi quel torte che vorr lanciare

le
il


Presidente accorda

Il

260

parole al

le

dott.

L' anchilostomiasi nell'Agro


Dopo

la Pellagra, la malattia del

ricoverano in ospedale

(Cremona) che

permette la diagnosi
e inviati dai medici

Cremonese.

rife-

lavoro per cui pi frequentemente

contadini del Cremonese,

L'esame microscopico metodico

di

0. Curii

tema:

risce sul

delle feci, che

si

l'

Anchilostomiasi.

pratica in questa sala,

in individui con sintomatologia clinica molto vaga,


con altra diagnosi o sotto la denominazione generica

anemia.

La

malattia ancora poco riconosciuta, sia perch non alla por-

uova

tata di tutti la ricerca delle


di

mezzi

si

dava

di

di

indagine,

anemia

sia

mancanza
nome che generalmente finora le

del parassita nelle feci, per

perch

il

Gottardo o dei Minatori, o anche dei Fornaciai,

del

faceva ritenere che la malattia stessa fosse strettamente legata a quelle

non

sole classi di lavoratori e

La denominazione
statistiche
le

malattie

anche

che
del

in Italia,

si

cosi diffusa

come realmente

etiologica odierna di Anchilostomiasi,

vanno

lavoro,

di

libri

casi e le

Congressi per
che su questo argomento si pubblicano

giorno in giorno pubblicando,

renderanno sempre pi cognita

la malattia, pi famigliare

la sintomatologia e le diagnosi ai medici, e si potr

avere

cosi, col

tempo,

una conoscenza se non esatta, approssimativa, della diffusione del male,


tanto per il numero dei colpiti che per le localit infette. Una carta
d'Italia nosografica e statistica, come base di possibili misure igieniche,
si potr
avere solo se l'azione dello Stato vorr intervenire rendenda
obbligatoria la denuncia da parte dei sanitari.

E vero che noi non possediamo miniere molto abbondanti con agglomeramenti notevoli di operai, ma non men vero che non son poche in
Italia le fabbriche di laterizi e di ceramiche, anche importanti; le miniere
di zolfo, di ferro, ecc., sulle quali nessuna inchiesta ufficiale mai stala
fatta in proposito, e non men vero che l'Anchilostoma molto diffuso
ed attacca qualsiasi lavoratore della terra.

Pur riconoscendo
i

minatori tedeschi,

Stato, e la mirabile
in

l'alta

importanza che

quindi

lotta

necessit

la

della

Compagnia

Bachoum: pur ammettendo che

da interessi molto

forti

il

ad agire con

l'

Anchilostomiasi ha presso

delle
delle

misure
Miniere

adottate dallo
di

Westphalia

Belgio e la Francia siano

stati spinti

leggi, proposte e votate, e

con in-

non dobbiamo disconoscere che la


malattia ha anche presso di noi una notevole importanza sociale perch
ossa diffusa a tutta Italia. Sono poche, isolate e sparse le casistiche chedelia malattia in parola sono pubblicate in Italia, ma esse vanno dal
Piemonte al Veneto, dall'Italia centrale alla nnM-idionale e alla Sicilia.
chieste contro r Anchilostomiasi;

noi

Portare un contriltutu u tale

casistica

in

occasione

di

questo Con-

gresso delle malattie del lavoro, non mi sembr cosa inutile, sperando
che l'opera singoli e j)ri\ala possa preparare il terr('n<j all'azione collettiva dello Stato in difesa

Spetta a noi Italiain

il

salute dei lavoratori.

(l>lla

merito

di

avere col

col Graziadei, col Bozzolo, Pagliani, Grassi,

sana,

ecc.,

scoperto

il

parassita

averne agli stranieri dimostrata


dovere verso
di
il

nostri

tutta

1'

la

im|iortanza

<'ol

Perroncilo,

essenziale dell'anemia, e di

patogenesi;

ma

spelta a noi, ora [er

lavoratori e per l'esempio che

riunire le nostre ricerche e

male

come causa

Dubini,

Parona, De Giovanni, Lus-

ci

viene dal di fuori

nostri contributi per mettere in evidenza

che ha, e per sollecitare quelle misure e


provvida deve aveie por
propri

quei doveri che una nazione civile e

cittadini.
Gii!

nel 1881

il

dollor A. Salomt^ni publdicava nel Bollettino del <Ju-

medico Cremonese una nota clinica L^Anchiloatomti duodenale


nell'Agro Cremonese nella quale riportava 18 casi di Anchilostomiasi
verificatisi in uno spazio breve di tempo in questo ospedale e in questa
sala. Dei 18 casi, 12 erano operai che avevano lavorato al Gottardo;
1 aveva lavorato in Sardegna nei trafori ferroviari; 2 erano reduci dal
Brasile, e 3 non si erano mai mossi dal contado. Altri tre casi pot osservare dopo, di maniera che ne riport in tutto 21, dei rpiali il dominiitato

cilio

era cosi distinto:

Cremona

Castel verde

Due MigHa

Derovere

C d'Andrea
Dosimo
Croce S. Spirito
Baizaniga

Robecco d'Oglio 2
Gron tardo
1

Grumello
Casalbuttano

Inoltre su 113 cadaveri sezionati

dal

6 marzo

al

17

maggio

1881.

riscontr la presenza di Anchilostomi in 57, che addizionati ai precedenti

21 casi, danno un totale


nenti al contado

Cremona

di

78 Anchilostomatosi, dei

Cremonese vanno

cosi distril)uiti:

luali gli

apparte-

262

Grontardo


'l'urrt'

Pio'imrdi

Derovere

(dal Brasili').

Brasilo).

1 (dal

Padt'rnu 2 (1 autoctono

Bassaiio

S.

<.'astel verde

GumLiito
Trigolo

dal Brasile;.

(autoctoni).
1 (autoctono).

(autoctono).

1
1

(autoctono).

Olmeneta 2

v;t;:5

(autoctono).

Pieve d'Olmi 2 (1 autocluno

dal Brasile).

Fessi ria 1 (autoctono).

Persico 1 (autuctuno).

Tredossi 1 (autoctono).

Scandolara Ripa d'Oglio 2 (autoctoni).


Cappella Picenardi 2 (auloctuni).

Cantone 2 (autoctoni).
Annicco 2 (autoctoni).

Cap[)ella

Acquanegra 1 (autijctono).
Bonemerse 1 (auti3ctuno).
Gussola

1 (autoctono).

Col-te de' Cortesi 1 (dal

Martignana Po

Brasile).

(autoctono).

Sospiro 2 (autoctoni).

Scandolara Ravara 2 (auiocioiii

Binanuova 2

Come

1 (autoctono).

de' Stefani

Vescovato
si

vedo

1 (autoctono).

40 Comuni

ben

dell'Agro Cremonese sono

Anchilostomi. In essi alcuni casi sono


e

non pochi, sono

statistica
stessi.

con

).

(autoctoni).

di

importazione

cpiella del

Dei Ctjmuni

Salomoni

infetti, quelli

dal

del

che

di

Brasile.

1881,

Se

si

'

quelli

gli

imparte impor-

non presentano alcun caso

sono 7 su 40, e
assolutamente imjiortata sono ~ su 40.

tata e in parte aut<.ictona

di

confronta questa

Comuni sono quasi

portazione sono 28 su 40; quelli in cui l'infezione esiste in

niletti

origine autoctona, mentre altri

di

infine in cui la malattia

affetti anche da Pellagra e 2 da


IWnchilostoma era associato ad Ascalidi, a 'l'ricocefali, ad Anguillule, e ad Oxiuridi. il numero degli anchilostomi t-messi durante la cura, che ordinariamente in questa sala si
pratica col Tiniolo e qualche volta con l'estratto di P'elce maschio varia
casi nei
da 7 a 10 - a 1000 e pi per ammalato. Predominano per
quali gli anchilostomi sono pochi. L.a degenza degli ammalati ^ piuttosto

Dei 105 ammalati, 5 soli erano

Malaria. Numerosi

casi

in

cui

lunga usandosi praticare

la

cura mista-antielmintica ricostituente (alivaria da 15 giorni a 2 mesi circa. Gli

luentare-ferruginosi-arsenico), e

264

vengono dimessi quando nelle feci non si trovano pi uova e


quando sono migliorati nelle condizioni generali.
La forma clinica predominante quella dell'anemia. Il pallore, il
cardiopalmo, i ronzi,
capogiri, sono frequentissimi. Sul 'reperto ematologico, in altro lavoro eseguito in collaborazione col mio chiarissimo primario, dottor Conti, abbiamo dato il risultato di 42 osservazioni, e che
si riassumono in un discreto grado di ipoglobulia, scarso tasso emoglobinicQ, valore globulare sotto 4'unit, lieve leucocitosi con aumento delle
infermi

vera linfocitosi
e leggera eosinofilia.
Nei casi gravi: ipoglobulia; leucopenia; scarsi o assenti

linfocellule

analeucocitosi

digestiva.

eosinofili;

Quebt' ultimo reperto caratterizza, la forma pi

grave di Anchilostomo-anemia, non suscettibile di miglioramento, anche


dopo l'espulsione del parassita, e che mena alla cachessia progressiva.
Fra i disturbi dei vari organi quelli riguardanti gli organi della
digestione e l'apparato neuro-muscolare occupano
primi posti.
Nello stesso lavoro sopra ricordato abbiamo pubblicato i risultati
della funzionalit gastrica, i quali oltre a confermare col controllo obbiettivo ci che subbiettivamente riferiscono gli ammalati a carico dello
stomaco
dolori vivi, peso, pena, appetito o disgusto, ecc., ecc.
ci
i

indicano che questa importante

funzione

dell'economia

compromessa

maniera molto grave. Nelle forme pi accentuate di Anchilostomiasi


che durano da tempo, abbiamo riscontrato achilia gastrica
come nelle anemie perniciose progressive.
Un fatto di singolare rilievo
la facile esauribilit, la stanchezza e lo sfinimento muscolare di cui si
lamentano molti ammalati. Anzi ci occorso pi di un caso in cui la
malattia era costituita esclusivamente da tali disturbi. Individui in apparenza sani e robusti, di colorito roseo, con masse muscolari e pannicolo
adiposo ben conservati, con reperto ematologico normale o anche sopra
la norma, con funzionalit gastrica iperstenica, acido cloridico e fermenti
normali e attivi; con appetito vivo, e usi ad alimentarsi di sostanze non

in

e in quelle

deficienti di valore

sono stanchi,
abituale,

perch

domandano

spontanei

rari in tali soggetti

non

ricovero

in

non possono pi reggere

ancorch non eccessivamente

Non sono
tica

nutritivo;

fiacchi,

perch

al loro mestiere

faticoso.

dolori muscolari

legati alla fatica

ospedale

a forma polineuri-

o provocati da essa.

Abbiamo intrapreso a tale riguardo delle ricerche sull'atfaticamento


muscolare volontario e provocato da stimoli elettrici, col metodo ergografico; e renderemo di ragione i risultati quando avremo completate le
nostre esperienze. Sin da ora possiamo dire per che l'energia depressa
pi di quanto possa addebitarsi o allo stato nutritivo generale o allo
stato di anemia.
Possediamo degli ergogrammi in cui l'esaurimento interviene rapido,
quasi istantaneo,

fase ascendente, n

la
di

cui

curva non presenta nessuna modalit n di


Sono scarse

fase discendente, n di fase costante.

contrazioni poco valide, clu-

levamenti che
tracciato normale.

senibrani

danno

sul

riiirodun-c

tracciai

un

una Nreve

tratto di

serie di sol-

lavoro i-oslantc

di

un

Que^^lo tracciato che ri|);oduco appartiene a Ghisotti Carlo di anni 35,

Maiai^nino. Statura m. 1,6G. W^ao del corpo kg. 47,8(X). Glo-

contadino

di

buli ro>si

2,4()0,(K]().

Ghisotti C.

Il

GloI)uli

Ktr.

hianchi 5,009. Em..,irlobina 53'",,.

Dottor

:i

tracciato riprodotto a lato appartiene a m,

tiche condizioni; et 32 \j anni. Statura 1,58.

Un'altra ]>articolarit, degna


incontro

giovanetti

attaccati

C'urti

fu scritlo n'-IK' iden-

Peso kg.

di

nota, l'arresto

dall'

Anchilostoma.

di

64.

sviluppo cui vanno

La

|arola

uanismo

usala dai francesi {Cahnettr-freton. L^ Ankijlostomiase - Maladie sociale


Paris, 1905) non

ci

pare risjionda ad indicare

zione che sarchile meglio chiamarla


I.

tevoh

con esattezza

i'orpo di soggetti

Pj

l'aspetto

tale condi-

infiintlisiin).

a statura ordinariamente non ne sotTre, n


moilificazioni.

infantile

che

lo

scheletro subisce no-

permane

che han gi passati) l'adolescenza e

la

sul viso e sul


|iuli>rtii,

che

non hanno un pelo sulla faccia o sul pube; l'espressione timida del
volto, il pianto facile. la paura di sottoporsi a fpn\lunf|ue esame il pi
innocuo (la puntura di un dito, l'intro luzione della sonda gastrica, l'ap-

26(3

una corrente

plicazioiie di

elettrica)

che

invada e

li

rt-iide

li

piisillaiiiini

per un nonnulla.

Riporto qui contro


si

trovano

le

lotogiJin.'

18 anni che

^ giovinetti dai 10 ai

'li

tale condizione.

in

La mancanza

peli,

di

scarso svilupito dei

lo

scolari poco appariscenti sotto

j^enitali,

pannicolo adiposo,

il

masse mu-

le

fattezze muliebri

le

imprimono a questi giovinetti l'aspetto


bambini niente affatto rispondente alla loro et.

del corpo, la voce delicata e dolce


di

Muzzarelli: Gli ortolani

Dott.

da Anchilostomia: vanno anzi

Casalpustorlengo sono

di

mercati per vendere

ai

tutti

att'etti

ortaglie

le

lo

diffondono.

Le cure sono

di

poca

efficacia,

perch

ricadono

ritornano

nelle

Milano che

rife-

dentiche condizioni di lavoro.


Il

i-isce

Presidente d la parola al

dott.

Carlo

Momo

di

sulla:

Prima

Igiene delle Gallerie.

di

esporre

le

considerazioni che a mio avviso debbono venir

conosciute non solo dai costruttori delle gallerie,

ma

anche dagli operai

che dedicano la loro attivit allo speciale genere di lavoro, ritengo necessario di dare un'idea sui modi con cui questo lavoro si effettua, di penetrare cio fra le viscere del
fra lo scrosciare delle

turba

monte, demolile dal genio

acque ed

il

rimbombare

dell'

mine

delle

si

uomo, dove
muove una

di lavoratori.

La mancanza

della luce, l'umidit,

il

calore per

pi elevato ed

lo

il

non trascurabili nello studio delle malattie che si


generano nei minatori. Oltre a tjuesto dobbiamo pure ricordare altre cose

fumo sono

di

coefficienti

somma
a)

importanza, e cio:

Il

danno prodotto

dalle

portano con s per rischiarare

le

lampade che
tenebre dove

gli

operai delle gallerie

essi lavorano.

Queste lampade sono mal costruite; e siccome usanza da parte


concedere uno speciale indennizzo al lavoratore per le
spese dell' illuminazione, cosi per amor di risparmio succede con molta
delle iiniirese di

frecjuenza che
le

quali

vengano adoperate materie combustibili

mandano un puzzo nauseabondo, rendendo

scarso valore,

di

l'aria

dannosa per

chi la respira.
b)

frontando
e)
il

Lo
il

La

squilibrio della

lo

pi

<i

...Mva

speciale [osizione del cor[>o che spesso l'operaio

suo genere

di agilit

temperatura che per

cn-

calore di una galleria col calore esterno.

di lavoro,

assume per

poich talvolta esso deve comjiiere veri esercizi

per poter preparare

fori

necessari per

le

materie esplosive.

268

Quest'argomento meriterebbe una lunga trattazione


tanza:

ma

F'ra

per amore

di brevit

mi

per

sua

la

impor-

limiter solo alle cose principali.

diverse migliaia d'infortuni, che

cura

ebbi in

nel

periodo di

mi trovavo come sanitario addetto ai lavori delle linee di


raccordo col Sempione, mi colpi la frequenza straordinaria delle neuralgie
traamatlclie, le quali per un piccolo sforzo o per una lieve violenza solevano manifestarsi, neuralgie per lo pi vere, non simulate, e che non
erano benevise dalla Societ assicuratrice, la Cassa Nazionale, che leggeva nei miei certificati un senso di esuberante piet. Senza discutere se
queste dolorose infermit debbano o no collegarsi coU'nifortunio, ricordo

tempo

in cui

soltanto

come per

eccessiva che

si

gli squilibri della

temperatura,

per l'umidit talvolta

riscontra nelle gallerie, per le posizioni spesso false che

l'organismo deve assumere durante

il

periodo del

lavoro,

ed infine per

che studiei^emo in seguito, si osserva nel minatore con


molta frequenza il temperamento nerveo-artritico colla conseguente facilit a contrarre dolori neuralgici, i quali si possono manifestare anche
altre ragioni,

per un lievissimo traumatismo.


d) Il danno che produce lo scoppio delle mine, poich tanto la
dinamite, che la pi usata, quanto la roburite, la securite, la melenite

da fuoco, e via dicendo, sviluppano

la cellulosa nitrica, la polvere

scoppio miscele gasose, contenente

fra

collo

vari gas, l'ossido di carbonio, e

l'acido carbonico, tossiche quindi per l'organismo

che

All'aria libera, per l'espansione propria dei gas,

le respira.

raramente

si

osser-

varono i disturbi ben noti ai minatori di galleria. Solo nelle guerre a


mina, per l' ingente uso di materia esplosiva, si avverava l' intossicazione
anche all'aperto: e colla frase elegante di male dei pionieri vennero

fenomeni che da una semplice e transitoria cefalea fino


si andavano producendo nei soldati combattenti,
fenomeni che colla maggiore esattezza corrispondono a quelli designati
col nome di paiano dagli operai minatori.
Oltre l'ossido di carbonio e l'acido carbonico, nelle miscele gasose
prodotte per lo scoppio di mina si possono trovare traccie di altri gas,
secondo la natura delle roccie e la composizione della materia esplosiva.
La polvere pirica, per esempio, forma scoppiando acido solfidrico, di cui
si sente l'odore caratteristico
dopo lo sparo. La cellulosa nitrica e la
polvere di Schoultz, che non altro che segatura di legno lavala e convertila poi in cellulosa nitrica, producono
quando la temperatura non
si eleva a tal grado da determinare le ultime reazioni degli elementi
cianogeno ed acido cianidrico, che sono come l'ossido di carbonio velenosissimi ])er chi li respira. Questo venne dimostrato dalla Commissione
incaricata per riferire delle gravi intossicazioni che si andarono manidescritti alcuni

in casi rari alla morte,

festando negli operai addetti

Per quanto riguarda


altre sostanze esplosive,

al

traforo del Moncenisio.

dinamite

che noi consideriamo pi delle


essendo usata con maggior frequenza, dobbiamo
la

ritenere che

ffiionnoni s]h'cmI

;9

avvelenamento, causati dallo scoppio,

lii

|irovenf^ono dall'ossido di curltonio

(.*

dall'acido carKonico, pjjich/' le lievi

Iraccie dei composti ossigenati

d'azoto,

producono alterazioni d'indole

irritativa

che

pure

nelle

vie

si

possono

formare,

respiratorie

nelle

mucose, ma non si fanno causa di ci che caratterizza il paiano, da me


chiamato col nome di indldttin delle mine.
Per la presenza dei gas tossici, che spessii si trovano nell'aria di
una costruemla galleria, per l'alta temperatura che talora si va inconper

trando, per l'umidit,

le

della luce,

comprende come

si

del fumo e delle particelle


lampade e per la mancanza
l'amltienle dove lavora il mina-

conseguenze

minerali in esso contenute, per

le

speciali

sia tristo

all'umano progresso.

tore per aprire le vie

Nel nostro studio non dohhiamo solo fermarci nel luogo del lavoro,

ma

<">

pure dovere

vivere con lui

le

accompagnare

di

l'operaio

nelle

case

dove

ore del meritato riposo. Oggigiorno per vero

abita, e
le

grandi

va data lode speciale alla Societ Brandt, Brandau


Compagnia, assuntrice del traforo del Sempione
molto fanno per
l'igiene dei loro operai: ma siccome il lavoratore non ancora cosciente
delle h'ggi sovrane che regolano la salute, e desidera molto pi la sua
imprese

di (piesto

'

iiherl personale,

che vivere nelle case salubri costruite dalle Ditte, cosi


si producono altri danni, che credo di brevemente

per nuove circostanze

numerare:

Quando

1."

esercito

dei

si

sta

lavoratori

compiendo
si

muove

costruisce piccole case di legno


insolila vita nelle valli
i

traforo di un monte, accanto

\\

tutta

in

una

allo

che

e silenziose.

notevoli (juantit di acido carbonico; e cosi

con pi

speculatori,

Per amor di guadagno


una stessa camera dorper l'agglomeramento l'aria contiene

prima romite

persone: e cosi

di

vicinanza dei cantieri, portando una

proprietari di queste case permettono che

mano numerose

trib

in

si

continua nel minatore, e

causa dell'intossicazione.
Gli stessi speculatori, sempre per amor di guadagno, usano

tristi

2.

effetti,

perch durevoli,

la

vendere talora generi alimentari e vini, spesso rifiutati dalle vicine citt:
per quanto si sequestri o si contravvenga, dato di ottenere quello
che sarebbe sommamente necessario, cio la vendita di cibi >ani e
iit"*

nutrienti.
3.

Molti operai, specialmente dell' Italia meridionale, per un ecces-

sivo desiderio di risparmio

orrore per

la

si

nutrono

poco e male ed hanno un vero

pulizia del corjo.

ho conosciuto diversi lavoratori che per lunghi periodi di tem|io


di solo pane, indebolendo maggiormente in questa guisa
l'organismo di gi esausto dalle fatiche del lavoro.
Pel complesso delle cause test enumerate il minatore di galleria si
lumala molto facilmente.
Io

si

cibarono


Le

270

infermit, che egli presenta e

che furono riscontrate con


possono dividere in due gruppi:

quenza da me,

si

Primo gruppo.

Malailie

fre-

comuni, speeialmente localizzate neWapparaio

respiratorio, e causate

dalle

ricordate e dalle modalit del

ragioni

lavoro.

Secondo gruppo.

Malattie proprie del minatore, dovute alV influenza

nociva dei composti ossigenati del carbonio.

complesso dei fenomeni morbosi, che caratterizzano il poiano,


vita ad una vera malattia professionale, che come vedremo in

Il

danno

si pu presentare in forma acuta ed in forma cronica.


Mentre credo inutile di dover tener parola sulle infermit che costituiscono il primo gruppo, ritengo invece doveroso di accennare brevemente ai disturbi che a mio avviso formano la malattia delle mine, spe-

seguito,

ciale e propria del minatore.

Ma

prima giova che

alcune

esperienze

eseguite

per la

io

ricordi

la

presenza dell'ossido di carbonio portai gioampie gabbie, nell'avanzamento di alcune

ricerca dei gas velenosi.

Per rendere evidente


vani e vivaci

polli,

rinchiusi in

gallerie.

Durante

mine

sparo delle

venivano portati fuori,


e perch alla luce si
potessero nutrire. Quando gli operai ritornavano al lavoro, anche essi
venivano restituiti alle tenebre. Tutti i polli morirono nel periodo di uno
a tre giorni; e dal raccolto sangue mi fu agevole cosa trovare la presenza della carbossiemoglobina, il che dimostra come le povere bestiuole
avessero in vita respirato nell'aria l'ossido di carbonio.
lo

gli

affinch non fossero colpiti da qualche

La carbossiemoglobina
metodi,

che hanno certe sostanze

mando

la

ha due

nel

spettroscopico ed

lo

comparsa

striscie nella

di

di strie

il

animali

macigno

sangue viene distinta con due serie di


Il
primo consiste nella facolt

chimico.

assorbire

determinati

d'assorbimento,

porzione gialla e verde

raggi

luminosi, for-

cosi la carbossiemoglobina

dello

spettro,

fra le linee

Fraunhofer. Esse sono pi ravvicinate, meno distinte e con


colori pi sfumati di quelle dell'ossiemoglobina normale, che pure presenta due fasce d'assorbimento fra le menzionate linee
ed E. Non
essendo tuttavia la differenza palese, conviene trattare il sangue con
una sostanza riducente, quale il solfuro d'an.monio, che forma l'emoglobina ridotta, la quale d nello spettro una sola striscia larga e precisa
fra D ed E.
Se vi esiste la carbossiemoglobina, allora l'immagine spettrale rimane
inalterata colle due strie descritte, perch essa non si riduce al contatto
del solfuro di ammonio. Di qui la prova differenziale.
Il metodo chimico consiste in una serie di reazioni abbastanza facili,
che da quella pi conosciuta di Hoppe-Seyler della lisciva sodica offici-D ed

jE"

di

J7I

Salkowski dell'idrogeno

naie, dallo altre di

d'ammonio

solfuro

ed acido acetico,

acido acetico,

t>d

di

>

di

IN^ssido di carbonio anclie

pu trovare

psaminando

l'aria.

sensibile consiste nell'usare alcune cartine imbevute in

pili

di florui-o

palladio

di

del

di i-ame, vanno
fino alle prove
Wki.zkl col tannino, prove che
loro durata sono gramlementc raccomandabili.

piombo

di

per la loro sensibilit e la


Si

Kotovama

solforato, di

Klnkil del ferro -cianuro potassico

Laij;scki del solfjitn

Rl'bkner coll'acetato

di

di

verificare

esse

se

Il

mt.'todo

una soluzione
nell'ambiente

anneri^^cono

avendo il gas la propriet di abbrunire la carta al palladio.


Quest'esame non d risultati convenienti, poich il cloruro di palladio si
sospetto,

nero

fa

la

per

eziandio

della luce; e

reazione all'ossido

che

si

l'azione

dell'etilene, dell'idrogeno, di

altri

gas

potrebbe quindi con facilit cadere in errore, attribuendo

si

di

carbonio, anche

(piando

esso

manchi

nell'aria

vuole studiare.

ambiente dove per lo pi


maggiore del normale j'or la
l'espirazione degli individui e per l'accensione dei lumi. Questo avrebbe
tuttavia poco valore, se le mine esplodendo non ne producessero in gran
copia. Per essere convinti della cosa, basta recarsi dopo lo sparo nello
avanzamento di una galleria e portare un bicchiere contenente un po'
L'acido carbonico, essendo

pu trovarsi

l'aria confinata,

la

galleria un

in quantit

carbonato sodico colorata in bel rosso-viola dalla fenoltempo secondo la propriet dell'acido carbonico, che trasforma il carbonato in bicarbonato sodic<, a cui
si deve la completa scolorazione del liquido.
Per la determi nazi(jne dell'acido carbonico nell'aria vi som. vari

di

soluzione

di

ftaleina per vederla scolorire in breve

metodi, fra

fjuali,

prescindendo dai pi

comune

a mezzo di pesata, e dai

esatti

Pettenkofer, che si fonda sulla


qualit che ha l'acqua di barite di fissare il gas, ed
modi di ricerca di
Lunge-Lekendorf e di Wolpert, che si basano sulla menzionata propriet della f(>nolftaleina, che incolora nelle soluzioni acide tinge in rossogasometrici, ricorder

il

pi

di

viola lo alcaline.

Molto

utile e

raccomandabile per

la

ricerca

quantitativa

carbonico contenuto nell'aria delle gallerie l'apparecchio

Come

gi

si

disse, oltre l'ossido di

di

dell'acido

Wolpert.

carbonio e l'acido carbonico nelle

mine

possono li-ovare
la composizione
delle materie esplosive. Fra questi gas meritano speciale menzione i
composti ossigenati dell'azoto, che si determinano con melodi molto diffcili, non bastando per certo le carte
di
ioduro potassico ed amido di

miscele gasose prodotte per

lo

traccio di altri gas

la

Sciimnbei.n per la

secondo

scoppio

delle

natura delle

roccie

si

loro ricerca.

la malattia delle mine, non


sono dipendenti dall'azione di (pialsiasi gas, ma bens strettamente si collegano colla presenza dei composti ossigenati del carbonio, come ebbi cain|X)
I

di

fenomeni morbosi, che caratterizzano

verificare in

numerosi

casi,

che formarono

il

soggetto

ilei

miei studi.

Ricorder in proposito un

avvenimento.
tramezzo divisore nella galleria del
Sempione, domo dalla costanza degli uomini dopo una titanica lotta.
Siccome col procedere dell'opera si erano trovate voluminose correnti di
acqua, le quali impedivano di lavorare, cosi l'impresa fu costretta di
costruire un serbatoio artificiale, e contenere il liquido fra robuste porte
di ferro ed ii diaframma non ancora perforato. Nel glorioso giorno che
triste

Col 24 febbraio 1905 cadde

test ricordai,
la

vittoria

molte persone, gentilmente

umano; ma

dell'ingegno

monte furono

il

colte

malattia

dalla

invitate,

nella

loro

mine,

delle

si

recarono a vedere

gita
lieve

nelle

viscere del

transitoria

per

alcune, grave per altre, e mortale pel signor Carlo Grassi e per l'inge-

un momento solenne in un,


che ebbero in cura i reduci dell'infausta
spedizione, concordemente dissero che si trattava di un avvelenamento
acuto per l'influenza deleteria dei composti ossigenali del cai-bonio: e
gnere Bianco, che converlirono

irrimediabile sciagura.

la letizia di

sanitari,

venne pure confermato dal dottor Alfonso Veggia, che per incarico
giudiziaria scrisse una diligente relazione peritale sulla
causa che trasse a morte le egregie persone.
La maggior copia dei composti ossigenati del carbonio, che in quel
giorno si trov nella galleria del Sempione, noi la dobbiamo ricercare

ci

dell'Autorit

non

solo nella notevole quantit

gloriosi colpi di

di

adoperata per

dinamite

mina, nella respirazione degli

gli

ultimi

individui, nello scoppiare

esplosiva e nelle lampade dei minatori, ma


anche nella fuoruscita dei gas malefici, seminatori di morte e di sventura,
che erano contenuti coU'acque nel serbatoio creato dalla diligenza e

incompleto della materia

dall'ingegno dell'uomo.

Dopo

di

aver esposto

le

cause che

galleria, credo utile di ragionare

che a mio avviso formano

la

molto

rendono dannoso il lavoro di


brevemente intorno ai disturbi

malattia delle mine, propria e speciale del

minatore.

La Malaiila delle nane un avvelenamento dovuto all'azione dei


composti ossigenati del carbonio, e va compresa fra le asfissie tossiche,
in cui negli organi succedono due distinte fasi, prima di eccitamento e
poi di depressione.

Se

l'aria

molto venefica, se lungo

il

tempo

della sua azione, se

sensibile l'organismo, se in altri termini vi sussiste ragione che aggravi

l'andamento della malattia,

si

osservano

le

caratteristiche

ben

note

alterazioni dell'asfissia.

All'aumento dell'energia dei movimenti del cuore segue un rallentadei suoi movimenti fino alla paralisi, la quale accade

mento progressivo

:>73

dopo che siano cessati

gli atti respiratori. Ci


importante a conoscersi per
praticare la respirazione artificiale, che in
certi casi pu ridonare la vita
Xol sistema vascolare la pressione raggiunge
prin.a

un

quind.

livello,

alterna con gradi


inhne scende, riducendosi a zero.

La
abbassa

La
calma

s,

di

innal/amonto e

teir.peratura centralo r periferica sale


di alcuni gradi.

...1

maggior

depressione/

di

principio, e

di

si

,,..,

respirazione, talora dopo un breve stato


dispnoico, pu procedere
dnnmuendo tuttavia di frequenza fino alla morte

e regolare,

Ta-

mvece viene

lora

o.l

distinta dai quattro noli periodi: della


dispnea inspiraloria, della dispnea espiratoria,
del .silenzio della respirazione, e della
dispnea ternunale con inspirazioni attive
ed espirazioni passive.
Nei centri nervosi e nel midollo

all'eccitamento segue l'ineccitabilit.

fenomeni

irritativi dei

arti inferiori, e si

muscoli cedono alla paralisi, che comincia


da-li
vien manifestando lungo l'addome, le
braccia, il torace

d viso, nella guisa stessa con cui


la sensibilit dopo un brevissimo tempo
d'esagerazione, secondo Bern.vrd, va scomparendo.

Anche

nelle ghiandole

avverano

si

due

distinti

stadii;

cosi

.si

nota Tipersecrezione e l'arresto definitivo


della secrezione medesima.
La maggior pressione arteriosa porta a pi abbondante
copia d'urina
nei primi momenti dell' intossicazione;
quando la pressione s'abbassa
urina diminuisce, e presenta anormali
componenti, quali l'albumina e
lo zucchero. La prima si forma
tanto per cause meccaniche, quanto
per
cause fisio-chimiche, cio per alterata
composizione del san-ue come
hanno dimostrato Gubler e Vogel: il secondo
trova ragionedela sua
presenza nell'arresto della funzione glicogenica
del fegato.
Le alterazioni ora ricordate, che subiscono i
tessuti in

causa della

asfissia tossica

raramente

si

manifestano, sia perch la respirazione

migliorata dalla tecnica d'oggigiorno, sia poi


operaio avverte i disturbi e con prontezza
viene

arti-

ficiale
1

pel

fatto

portato

per cui

fuori

dalla

.ualleria.

Forma

acuta e lieve della malattia delle mine.

\el maggior
a cefalea, susurro

numero

di casi

di

d'orecchi, calore

male
al

delle mine,

volto,

sintomi

cerchio al

si

capo,

limitano
iniezione

della congiuntiva,

annebbiamento della vista, tremore, nausea, tendenza


vomito, oppressione allo stomaco, stanchezza,
vertigini, andatura barcollante e pulsazione forte delle arterie
temporali. Per questo il minatore raramente ricorre dal medico. Portato
fuori all'aria libera e pura,
al

gli

vengono bagnate

aceto diluito, por cui,

le

tempia e

svaniti

la fronte

disturbi,

con acqua fresca e talora con


pu in corti casi ritornare al

lavoro.
Fo

osservai numerosi operai che avevano


presentato poche ore prima
18


sintomi dell'avvelenamento, e

274

normale

trovai

funzione dei diversi

la

organi. Tutt'al pi la temperatura poteva essere di

lavoro di rinnovamento del sangue e di

riparazione

poco aumentata pel


dei guasti che si

erano prodotti nell'organismo.

Forma
Rara

acuta e grave della malattia delle mine.


forma grave della malattia

la

delle mine.

Tuttavia essa pu avverarsi, specialmente negli individui che hanno


lesioni importanti negli organi principali.

La

quantit di 0,05

di ossido di

Vo

carbonico pu render letale l'aria che


essendovi spiccate differenze fra

le

cato, sensibile all'azione del veleno,

carbonio e del
respira. Ci

si

diverse persone.

con

vizi

al

3-6

Vo

di

acido

linea generica,

in

Un organismo

deli-

cuore o serie affezioni

polmonari, pu trovare la morte, pur respirando un'aria contenente


traccie di ossido di carbonio, nell'ambiente stesso in cui altri

lievi

non avverte

alcun disturbo.

Talora

si

sviluppano nel decorso dell'intossicazione alcuni processi

infiammatori bronchio-polmonari, che all'espettorato sanguigno uniscono


noti caratteri fisici. Questa considerazione molto importante per le
forme gravi che conducono alla morte. In questi casi al tavolo anatomico
non sufficiente il solo esame dei visceri per stabilire la causa ed escludere l'avvelenamento nel caso di lesioni dell'apparato respiratorio; ne
sicura prova il solo stato del sangue avvelenato, che ha un colore rossoi

vivo e roseo veduto di trasparenza,


colore rosso-ciliegia, e

le

degli

stato

lo

placche rosee che

si

organi

vascolari

distribuiscono

sulla

di

cute

e specialmente sulle coscie. Per stabilire se la morte va dovuta all'azione


dell'aria respirata in

galleria

ovvero ad altre cause,

indispensabile

l'esame chimico e spettroscopico del sangue, esame che fornisce la prova


pi sicura.

Questo

volli ricordare,

perch se

si

trovano, per esempio, al reperto

necroscopico lesioni infiammatorie dei bronchi e del polmone,


ossido di

come gi si detto
carbonio, e venga dimostrata

sono formarsi

in virt

che

pos-

dell'avvelenamento da

collo spettro e colle reazioni chi-

presenza della carbossiemoglobina nel sangue, si pu ritenere


che l'ossido di carbonio contenuto nell'aria della galleria abbia agito
come la vera causa della morte, o tutt'al pi come una concausa, qualora l'esame dei visceri presenti traccie di pregresse alterazioni.
La forma grave della malattia delle mine pu distinguersi per tre

miche

la

speciali variet riguardanti l'esito, variet

che consistono o nella guari-

gione completa, o nel miglioramento complicato da seri e durevoli incidenti od infine nella morte.

Alla perdita della coscienza, all'anestesia ed alla paralisi, che cominciano dalle estremit inferiori e salgono al tronco, segue

matoso, in cui

si

notano particolari fenomeni

obbiettivi.

uno

stato co-

275

La cute sul principio (^ arrossala, poi si fa livida con macchie rossochiare in punti circoscritti, e verso la fine della vita presenta un rossore
cupo-violaceo. In essa talora si notano esantemi, talora vesciche gangrcnose.

Durante

il

coma

per la paralisi degli sfinteri pu succedere la perdita


le sostanze vomitato, essendo fref|uentis-

involontaria di feci e di orine; e


.simu

il vomito,
sono causa di asfissia meccanica
di pneumoniti ab i/u/cstis.
Numerosissime sono le complicanze nei casi dove non avviene la
i;

morte, e l'individuo

si ristabilisco dall'avvelenamonto sofferto.


Alla debolezza generale, alla cefalea, ai disturbi trofici della cute,
quale l'erpete, la desquamazione, il pemfigo, gli edemi, le piaghe da
decubito, e via dicendo, giova eziandio aggiungere il diabete, le bronchiopneumoniti ed i disturbi psichici che da amnesie, alterazioni del lin-

guaggio, afasie complete, allucinazioni, vanno sino alla demenza.


Nel sistema nervoso possono persistere paralisi di senso e di moto,
per lo pi parziali, dolori eccentrici nelle estremit e contratture dolorose,

cui s'aggiunge talora l'atrofia muscolare.

Forma cronica

della malattia delle mine.

Col volgere del tempo le miscele gasose prodotte per lo scoppio della
materia esplosiva, ed in modo speciale i composti ossigenati del carbonio,

una triste influenza sull'organismo. Questa triste influenza


rende spiccatamente manifesta con un processo di anemia cronica, con
disturbi del sistema nervoso e con una diminuita resistenza della cute e
l'ossono portare

si

dei tessuti verso le cause morbigene, per quanto si debba pur ricordare
che ogni viscere pu soffrire pel lento effetto dell'aria velenosa.
Processo di anemia cronica.
Io ebbi campo di osservare molte

migliaia di operai minatori, e specialmente studiai quelli che partiti giovani dal nativo paese, da molti anni vanno dedicando la loro attivit al

lavoro di galleria.
Essi sono per lo pi precocemente senili, deboli
pallore della cute e delle mucose, e talora con rumori

ed

anemici con

venosi e

soffi

al

Quest'anemia cronica spesso ribelle anche al pi energico trattamento licostituente e sopportata dal minatore come fosse cosa normale,
tantoch mentre egli ricorre con frequenza dal medico per bronchiti, laiingiti, bronchio-pneumonili ed altre malattie dell'apparato
respiratorio,

'uore.

'lie

fumo

di temperatura favoriscono, mentre si va


reumatici e neuralgici dovuti all'umidit per le considerevoli falde acquee, ben raramente invece accusa
disturbi speciali
i
il

lamentando

gli

squilibri

di dolori

ad eccezione di quei casi in cui decorre un altro fatto morboso.


formare quest'anemia cronica e ribelle giovano senza alcun dubbio
cause, poich dobbiamo pure considerare l' influenza mancante della

'ioll'anemia,

A
altre

luce e la vita stessa degli operai, che

talora

per

amor

di

risparmio

si

276

nutrono poco e male. Tuttavia credo che la principale ragione del fenomeno consista nell'aria della galleria, la quale, contenendo traccie di
ossido

di

carbonio e

di

acido carbonico, pu impoverire

il

sangue

dare

sua speciale impronta.


Oltre l'anemia i gas prodotti dallo scoppio delle
Disturbi nervosi.
mine possono manifestare lentamente un'azione sfavorevole sul sistema
nervoso, per non discorrere delle alterazioni che il sangue, povero di

al

minatore

la

globuli, reca nei vari tessuti dell'organismo.

Il

Mosso che con diligenza


una psicosi

studi l'intossicazione cronica da ossido di carbonio, descrisse

che denomin pseudo-paralisi dei cuochi, poich in questi si avvera con


maggior facilit. Essa pur avendo molti caratteri concordi con quelli della
paralisi generale, da essa si differenzia per mancare del deHrio di grandezza e dell'ottimismo, e per avere al contrario idee deliranti di persecuzione. Quest'infermit grave, che spesso termina il suo ciclo colla
demenza, ci dimostra l'azione nociva dei miscugli gasosi contenenti ossido
carbonio, quando vengano a lungo
mente velenosa.

di

La

pseudo-paralisi rarissima

ispirati ed

in quantit

non acuta-

malattia nei minatori: pi frequenti

forme epilettiche, che si vanno osservando e che possono


trovare una concausa nell'azione del veleno che viene per lungo tempo
respirato. Heimann descrisse un'epilessia da cocaina, e Tuczek parl di
sono certe

all'azione

accessi epilettici dovuti

dell' antipirina,

illustrando

cos

mag-

giormente l'importante capitolo delle epilessie tossiche. Non improbabile, potendo queste prodursi per numerose sostanze, che anche l'ossido
di carbonio determini forme varie di mal comiziale, in vista della grande
frequenza con cui esso

si

ritrova nei minatori di galleria.

Diminuita resistenza della cute e dei tessuti verso le cause morbigene.


La cute e le mucose sono facilmente irritabili anche per cause di poco
momento. Le ferite si complicano spesso colla suppurazione, con eczemi
ed eritemi, la qual cosa oltre che per la poca pulizia trova la sua ragione
nell'influenza dei gas venefici, nella guisa stessa con cui l'ossido di carbonio pu alterare repentinamente ed in varie guise l'apparecchio cutaneo,
quando agisce in grande copia.
Per le stesse ragioni anche gli altri tessuti risentono i tristi e lenti
effetti dell'aria

velenosa.

Finora noi abbiamo ragionato intorno alle numerose cause che rendono dannoso il lavoro di galleria. Per maggior chiarezza, come sintesi
di quanto si espose, conviene che noi le enumeriamo:

3.

La forma acuta della malattia delle mine.


La forma cronica della malattia delle mine.
La mancanza della luce nelle gallerie.

4."

L'umidit delle gallerie.

1.

2."

calore delle gallerie.

5." //

fumo

6."

L'(uione del

7."

L' a sione dello squilibrio della temperatura che

e delle particelle

calore di una galleria ed


8."

il

minerali in esso contenute.


iti

osserva fra

il

calore esterno,

L'azione dannosa delle lampade da minatore, quando funzionano.

9."

La

speciale posizione che spesso

difficili e

10."

La

respirazione degli individui

stretti e

il

corpo

dette

assumere per

le

faticose manualit del lavoro.

mal

che talora succede

in

vani

ventilati.

queste cause noi dobbiamo ancora per ultimo aggiungere non solo

quelle condizioni, che


(abitazioni

abbiamo veduto

risieder

malsane, nutrimento scarso, alimenti

nella
di

vita

minatori

dei

cattiva qualit, ecc.),

ma

anche due altre ragioni, che fanno sempre pi tristo il lavoro di


Esse sono:
a) // continuo pericolo a cui l'operaio esposto per la grande frequenza dei sinistri che si sogliono verificare.
b) L'anchilostomiasi oggid rara ma pur sempre temuta, poich
terriccio
le uova del terribile parassita trovano un ottimo terreno nel
umido e caldo e nello strato limaccioso, che si deposita sulii' pareti della
galleria e sul legname.
A tanti mali quali riraed si possono contrapporre?
Esaminiamo brevemente quest'ultima parto del nostro studio in alcune
galleria.

considerazioni.

Prima considerazione.

La

tecnica d'oggigiorno molto avanz per

quello che riguarda la ventilazione delle

pione nulla fu risparmiato, e

si

gallerie.

Pel

traforo del

Sem-

deve appunto alla buona e copiosa ven-

immane.
mandare ben 50 metri cubi

tilazione artificiale la riuscita gloriosa dell'opera

Un

ventilatore era capace di

di

aria al

minuto secondo nel tunnel \. 2. (Quest'aria, resa poi in gran parte fresca
in virt di un aspiratore idraulico e rinfrescante, poteva passare nel
vani latoiali, che mettevano in comunicazione le due
tunnel N. 1 per
i

grandi gallerie fra loro

Ma

pai-allele.

non deve solo eseguirsi dove assolutamente


indispensabile, ma va estosa anche alle piccole gallorie, perche pure in
questo si pu vcrifcaro quel complosso di cause che gi abbiamo
la ventilazione

ricordato.

Xello studio delle gallerii' tlobbiumo guardare

come

si

dirigono, poich

quelle che decorrono parallele alla vallo, presentando l'imbocco al di

sfondo, sono

lo

pi

tristi

per l'azione del vento,

che oppone

una

lei

resi-

stenza tenace al libero espandersi dei gas malefici: ottime invece quelle,
cho perpendicolari alla valle trovano un aiuto potente nel vento slesso,
cho colla veloce sua corsa aspira, trasporta e dispei-de la miscela velenosa.


Anche
pel

le

maggior

278

stagioni e le diverse ore

hanno una discreta importanza


si va formando nell' inverno e

per esempio, che

squilibrio,

nella notte fra la temperatura esterna e quella pi calda e stabile della

contenuta con maggior facilit fuoresce


secondo le leggi del calorico. Fra le cause della ritenzione delle miscele
gasose ricordiamo eziandio l'abbassamento della pressione atmosferica
che suole con frequenza manifestarsi: n si deve dimenticare che la tosgalleria, per cui l'aria in questa

sicit dell'aria di

e dal

modo con

luppa

in

una

galleria dipende pure dalla quantit di

cui succede lo scoppio, poich,

maggior copia

quando

mine esplose

incompleto, svi-

gas nocivi.

Orbene, siccome questa condizione

di cose si pu ritrovare non solo


lunghe gallerie, ma anche in quelle brevi, cosi ricorderemo un precetto, molto trascurato dalle Imprese, per cui ogni costruenda galleria
esige una buona e copiosa ventilazione artificiale, la quale rimuova le
miscele gasose venefiche, e porti aria salubre atta a respirare.

nelle

Seconda considerazione.

Siccome dopo

il

lavoro

in

un ambiente

viziato e tossico indispensabile dare all'organismo un'aria

genata, la quale certamente non


costruiscono, e dove in una

si

piccola

trova nelle

molto ossibaracche che i privati

camera dormono

numerose

talora

persone, cos deve essere resa obbligatoria la costruzione per parte delle

imprese

di

case operaie salubri ed igieniche, nelle quali

nelle ore del riposo ridonare ai tessuti ed al

sangue

il

il

minatore possa

giusto valore. Ci

non si pu verificare nelle case che i privati affittano. In queste per


glomeramento l'aria contiene notevoli quantit di acido carbonico;
continua cos e con pi

tristi

effetti,

perch durevoli,

la

l'ag

si

causa dell'intos-

sicazione.

Terza considerazione.
denti

necessario da parte di

una continua ed oculata vigilanza

posti in vendita dagli ingordi speculatori,

temono

di

Medici

indipen-

vengono
guadagno non

sui cibi e sui vini che

che per amor

di

recar danno all'altrui salute.

Quarta considerazione.
Le lampade che il minatore adopera debbono venire riformate, rendendo obbligatorio l'uso di materiale combustibile buono, perch il puzzo nauseabondo che per lo pi si eleva, e la
presenza dei composti ossigenati del carbonio che possono formarsi nel
periodo della combustione delle attuali sostanze, sono coefficienti non trascurabili di danno.
Quinta considerazione.
gas velenosi,

le

ore

di

Nelle gallerie, dove si ha gran copia di


debbono venir diminuite, poich il loro
de! pericolo che ciascuna professione riveste.

lavoro

limite sta in ragione diretta

Sesta considerazione.

come minatore

una

accolto

in

Occorre che un

operaio

prima

di

essere

galleria sia sottoposto a visita medica, af-


finch

27'.

sanitario giudichi le condizioni dei suoi visceri, e

il

robusto e ben nutrito; poich

veda se

forte,

con vizi al polmone,


al cuore, allo stomaco ed in altri visceri, possono anche per minime
traccio di gas tossici patire gravi conseguenze.

Settima considerazione.
o

et,

secondo

tardi,

j)i

il

almeno

fanciulli fino

anno

lo'

al

di

non devono essere impiegati nei


pura e la luce sono di grande

sole, l'aria

il

loro accrescimento.

Ottava considerazione.
rendendoli obbligatori,

La

la costituzione

lavori di galleria, poich

importanza per

gli individui deboli,

Ai minatori

di

vanno insegnati,

galleiia

principali precetti d'igiene.

pulizia del corpo, l'uso di lavande

d'acido

borico

agli occhi, di soluzioni diluite di clorato potassico

bagnuoli

per

per gargarismi, e via

dicendo, debbono entrare nelle quotidiano pratiche di ogni operaio.

Queste considerazioni, unite a continui consigli, al divieto di spandi deporre gli escrementi nel pavimento delle gallerie, alla
guerra contro l'abuso dell'alcool, e via dicendo, possono in gran parte

dere acqua e

diminuire

gravi inconvenienti che

il

minatore incontra nelle

sue

ma-

nualit.

come si compiono
una trentina d'anni
fa per convincersi della cosa. Il Sempione, due volte domo dall'audacia
degli uomini, volle le sue vittime: ma non si dimostr crudele come il
Moncenisio ed il Gottardo, che hanno scritto pagine di dolori infiniti.
Molto

vero

per

si

fatto.

Basta

osservare

lavori di galleria oggid, e confrontarli con quelli di

Ma

con tutto

questo per giungere a quell'alto ideale

prospero e

di

benefico lavoro, che noi tanto vivamente desideriamo, bisogna percorrere

ancora un lungo cammino, essendo la via difficile e lunga. Bisogna che


le Imprese si convincano essere la salica populi suprema lex, e che i
lavoi-atori,
quali giustamente combattono per
loro sacri diritti, siano
pure consci dei doveri che porta il consorzio civile, fra cui non ultimo
i

quello di conservarsi in ogni

verare
di

il

male delle mine

veder splendere

poich

turba

modo

cosi coll'augurio per cui

l'I

il

cuore

si

pi

sani e robusti.

una savia legge

annopotremo sperare

sociale possa pure

fra le malattie professionali,

radiosa e pi

sconforta e l'anima

sublime
si

l'

immagine

rattrista nel

del

lavoro,

pensare che

una

che diedero tutta la loro energia per aprire nuove vie


a questa febbrile vita moderna, va ora ricercando fra l'arie native dei
monti, Ira le marine baciate dal sole, fra
fertili
piani il vigore che
don alle viscere delle candide Alpi.
di giovani,

Il

Presidente ringrazia

Pluf.
cui

Fn

minatori

Richiama

il

Relatore ed ai)re la discussione:

l'attenzione del

presentano casi

gravissimi

Congresso sulla frequenza con


di

antracosi

silicosi

poi-

280

monarc, mascheranti a loro volta una tubercolosi polmonare. Ricorda


malattie analoghe che presentano operai che lavorano sulle sottili
carte metalliche per bomboni. Queste si sono potute evitare con opportuni provvedimenti, onde si augura che o con maschere o con altri
mezzi si abbia cura di evitare le malattie che il pulviscolo minerale
cagiona nell'apparato respiratorio del minatore.
le

Prof. Biondi: Osserva che l'uso della maschera nei minatori non
possibile
pistolette.

in
Il

pistolette e
Si

minatori

fino

a che

questi

principale provvedimento

lavoreranno
la

mazzette e la diffusione della perforatrice.

leva la seduta alle ore 11,50.

con

massette

soppressione del lavoro con

SEDUTA SESTA.
Marted 12 giugno
Puksidente:

DEVOTO

L.

prof. Pir'raccini

Il

questa seduta

Sioretario: Dott. L.

La

- ore 14.

VIGANO.

che si dovranno
due sezioni.

vista riiiipurUiiiza dei lavori

propone

abbinare
proposta accettata dall'Assemblea.

trattai-o in

Il

Prol".

di

le

Presidente comunica l'ordine dei lavori che

si

svolgeranno nella

D quindi la parola al dott. Desi re GUbeit di Bruxelles


che presenta a nome degli Autori la seguente comunicazione sull':
seduta presente.

Influence du travail

l'air

comprime sous

faible

pression.

M. M. les Ducteurs Buysse et Vander Mierden, respectivement


inspecteur-mdecin et inspecteur-mOdecin-adjoint, ont entrepris en Belgique quelques recherches sur l'tat physiologique des travailleurs des
caissons.

J'ai

l'honneur de soumettre au Congrs un rOsum succinct du

travail de ces fonctionnaires.

de l'enqutc
une surpression de
20 sous 4 Vio. 28 sous 5

166 "tuvriers ont


37 travail laient

fait

l'objet

sous

"J

*/,

d'atmosphres,

17 sous 3 Vio,
11 sous * ,^,, '28 sous
"^z,,,,
enHn 25 sous '7io d'atmosphres.
'/,o,
On sait que la pression est rc-glce snivanl la profondeur laquelle
les ouvriers travaillent. Il faut en general
, d'atmosphre de surpres'

sion par mtre de profondeur.

En ralitO donc il faut ajouter l'atmosphre de pression normale


chacune des fractions pn'cedentes.
Les ouvriers examins respiraient respectivement dans 1,3; l.i,
I

1,6;

Come

en Belgique on

n'etl'cctue

grandes profondeurs, il n'a pas


travail des surpressions dpassant

tr('>s

Chacun de ces 166 ouvriers a


1")

avanl

la

descenic dans

le

heures.

gure des Iravaux de Ibnrage de


6t0 possible d'tudicr les; otT.'is du
1,5

atmosphre.

fait

l'objet

d'un doubl

examen:

caisson, 2") immcdiatenient aprcs la sortie

dn caisson. La durce du sjour dans


1.?

";

1,8; 1,9; 2,5 atmosphi'res.

l'air

comprimi' variaii

entre 8 et

282

L'examen des sujets a t fait d'aprs le formulaire I du Service


medicai de l'Inspection du Travail en Belgique, il a t complte par
des recherches sur la richesse du sang en hmoglobine et la force
musculaire.

Quelques uns des ouvriers ont en outre t examins au point de


vue de la capacit respiratoire. D'autres enfin, ont t pess avant et
aprs leur sjour dans les caissons.

Par

cette

manire de procder

il

t possible

partiellement de l'influence sur l'organisme

sous une pression relativement

du

de se rendre compte

travail l'air

comprime

faible.

Les Instruments de prcision qui ont servi dans l'enqute sont


rhmoglobinomtre de Fleischl et le carnet de Tallquist pour les dosages
de F Hmoglobine; le dynamomtre de Verdin pour Texploration de la
force musculaire et le spiromtre de Verdin pour l'valuation de la
capacit thoracique.

Les tableaux suivants donnent les rsultats des expriences effecle travail dans les caissons sous des pressions

'tues avant et aprs


diffrentes.


SurprecAon 3

5J

utmophcrcH.
A>i'^r.iv%K

DOBAOIM
II

284


Surpression

VH.-,

'

,^

d'atmosphres.
VNA

r>

MOM

ft

TKK

DOSACI
la

r bmogluliiua

maln droitc
j.rr,

a|irtf

m
(15

HO
78
87
70
70
82

76
70
75
70
(J5

85
82
75
70
K')

79
77
72
78
70
73
70
72
85

inaia

gauche

avaot

apri

45
63
40
04
53
45
50

40
64

42

48

55

60

08
80
75
80
68
70
80
78
70
68

55

55

04
50
45

(54

i5

38
64
52
44

(52

60

60

66

(52

6.3

:iO

-.)

40
49

4(5

50
40

50

49

57

(51

63

65
72

57
56

55

45

54

55

70
70
05

5:i

7i
7
80
77

50
56
49

50
55
45
50
:
50

40
47
47

iO

56
48
50
54
50
45

60
80

65

VA)

61

55

55

7:

5(5

5*5

5(5

70
62

55
5(5

54
57

65
80

55
58

55
58

55
48
56

fili

r,7

(55

53
51

52

49

57
50
41

51

45
48
30
51

45
50
52
56
53
50
55
56

286

Surpression '7io d'atmosphres.

S<JU8 l'iiiHueiico

mentc,

di'

l'air c3ni|ii-itii,

diriiimient et la capaciti*
<

>ti

sait (|ue la dcnHitt* In

(L< de

Dune,

dissouH est dans un

^'a/

Henry

bonnt ce
In

que

cunslanl
l'uii

coii-

et

d'azule empnml''s l'air par le


ti

la densit

sang
de ce

air.

Los tableaiix
!i

i>up|M>rt

<]Ue soil la presson

respiralion orxit |iroporliunncllement

la

des o4te

Dalloii).

et

la nuantit' d'oxygi^n'

dnns l'ade de

mme

mouvemenU

s'accrull.

|iiiliii->nair'

avec celle du gay non dissoun quelle


8d(^ii!

Dr. Foley, l'hmatose aug-

dit le

veines charrient un sang vcrmeil, les

li>8

fail.

v:,,ili..

M.M.

la

deux

l'..nli-..,.

,|i,',,

Ilillei-,

logues sur

pric<^denl-i,

Saiif

.\l;i>;i'i-

relalifs

anx dusages

oxcepti<in3, les siijets

iImIIS

d'h<''moglobine corn>-

uni un sang plus riche

IcS CISSoMS.

Schr'itter

et vn

mt

fait

lerherches nna-

des

teneur du sang en ht^inogloliine chez des

--uvriei-s travaillant

sous des pressions de 3 almospht'res au naximum.


I.eurs examens ont porte sur dix ouvriers et ont donne res n^sultais
suivants:
Pri:mii;rf. Expfrii:nck:

Moyennes: avant

la

aiprc^s la

descente:

87.70

sortie:

92.50"/..

SlXONDE KXPKRIENCE
aprrs une

|n'rii>(le

le

ti-avail

'

de Irois niois;

MnVi'iMii's: Mvatit

la

descente:

88.50",,

iij.n-'s

la

sortie:

88.50 '\

Ces exprimenlateurs ont procde en mme temps des numrations des hmaties et dlermin le poids spcifque de sang chez les
tnfmes ouvnei*s.
Voici la eonclusion de leurs tudes (1).

Nous croyons,

que sous une surpression voisine de 3 atpeu de moditcalions .


I.es auteurs sont geni^ralement d'acconl pour dt^clarer que dans l'air
Comprimo l'homme jonil d'un ccrtain bien tre, les tntvaux s'excutent
avec plus de fneilito et la fatigue est plus lente venir.
On admot g(\nralemenl, dit Olliver, que les ouvriers gravissetit les
chelles dans rint^rieur du eaissou plus ais^mont qu'ils ne |X)urraient
\n f:iiii au dehors sans i^lre aussi vite essouftt^s qu'ils le seraienl.
s mesurntions dynaniomlrques consignes dans les tableaux
i>nc>dents, accusent une lgore augmentati^n de l'activit musculaire

disent-ils,

iiKisph^res, l'organisme subit (Mtint ou

(I)

Lufidrmck trkrmmkumftn.

{latT

730.

Vi*aM,

l90iX

288

aprs la sortie. Il faut cepenclant faire remarquer que chez les ouvriers
manuei's on trouve souvent la force musculaire augmente aprs la

journe de travail. Il y aurait l une sorte d'entranement cause par


le mouvement continu de certains groupes miisculaires et dans l'espce,
des muscles de l'avant bras, prcisment ceux-l qui servent dans les

recherches dynamomtriques.
L'Inspection belge a voulu aussi se rendre compte de l'accroisse-

ment de

la capacit respiratoire signale

par divers observateurs. Frangois

a mme pretenda qu'il y avait une diffrence notable de l'ampliation


pulmonaire l'entre et pendant le sjour dans les eaissons.
Les tableaux suivants relatifs la capacit respiratoire ne sont
gure conci uants. Ils accusent plutt une lgre diminution de la capathoracique. Toutefois, il importe de le dire, les rsultats obtenus
ne peuvent gure tre dcisifs en l'espce.
Pour bien tudier l'influence de l'air comprime sur la capacit pulmonaire, il aurait fallu exprimenter sur des sujets dans le caisson
mme et non l'extrieur de celui-ci.

cit

Capacit Respiratoire.

MOYENNES.

PRESSI

("'IMI,

uii-

art>nelles

tiii

i-.-i

uvanl

la

uiin

iioriihrf n

Hesconte.

Voici les inoyeiines

dii

PRKS8ION8

ot

<

>ii

\|-i

apn-s

.-l'-i

iis

(ini

'OliiliU"

j'S

la Kortio.

iioinbre de |>iilAntionR par minute.


Le passage des ouvriers de
soit la pression, doit s'effectuer

290

la cloche dans l'air extrieur, quelle que


dans certaines limites et la dure de la

dcompression doit tre proportionnelle aux nombres d'atmosphres.


Les rgiements hollandais prescrivent une dure de dcompression
de 1 V2 minute par dixime d'atmosphre.
Un Seul des ouvriers examins dans cette enqute a prsente des
symptmes du coup de pression d une dcompression trop rapide.

Une heure aprs


d'atmosphre,

genou

et

di'oit

la sortie du caisson, o il avait travaill sous 15/10


a souffert de douleurs vives dans l'articulation du
dans les muscles de la cuisse droite. La pression et les

il

mouvements des
dicrote, le

sourd

parties atteintes activaient les douleurs.

bruit cardiaque tait clatant, le second,

1.'^'

Le pouls

tait

au contraire,

trs

et le silence avait disparu.

Aprs quelques heures ces symptmes se sont dissips et le lendemain le sujet a t en tat de reprendre son travaiL
Il
serait dsirable qu' l'exemple de la HoUande, tous les pays
dictent des mesures rglant d'adoption, l'examen medicai et le travaii
des ouvriers fongeurs.

Il

Presidente ringrazia

egregi autori

della

e lo

l'O.

gratitudine

del

prega di farsi interprete presso gli


Comitato per un cosi importante

contributo portato al Congresso.

Ha

quindi la parola

il

Prof. J. P. Langlois relatore della nominata

Commissione Internazionale
nell'aria

per

lo

studio

delle

condizioni

di

lavoro

compressa:

Prof. Langlois: Au nom de la Commission, nomme par le Congrs dans la sance du 19 juin, compose de M. Gilbert, v. Schrtter, Gi-

votre vote, les voeux suivants


comprime.
La Hollande seule possed actuellement un reglement general pour
la protection des travailleurs dans l'air comprime. La France est sur le
point d'tre dote d'un reglement semblable; il serait des plus utiles que
glioli et

relatifs

les

Langlois, je viens

au

travaii

dans

proposer

l'air

rapporteurs des rgiements dans les differentes pays, peutent s'ap-

puyer sur

les decisions prises

par

le

Congrs.

Nous avons insist uniquement sur la ncessit d'une dcompression


lente, et en demandant une dure
d'une minute par dixieme d'atmosphres, nous sommes encore au dessous des exigeances de la science.
Les accidents sont encore possibles, aussi est il urgent, si l'on accepte
cette dure minima de dcompression, d'exiger au moins pour les hautes
pressions, l'ecluse recompression munie d'appareil d'xygne.
C'est egalement, pour ne pas soulever d'opposition trop absolue
des entrepreneurs, que nous ne demandons pas l' obbligation du caser-

nement des

ouvriers, mais

il

est

evident

que

les

accidents tardifs

de

ne peuvenl tre traitn utilemeiit par

la (If^cumpression

qiie

si

La
10

l'intprvontion IhorupeutiqinConiniisrtion^ iiominaiu

composta

<lai

pn'st'nta

il

I*nf.

lai

"

domenica

nulla seduta di

.iigif-,-i->

<

recomprensiou

la

iunii.'-.liale.

tassative

sul

lavoro dell'aria

compressa,

st'guent'

DEL

ollDIM'i

Dans

l'^i

von. Schn^ter e I>anglois, doli. Oliberl e Giglioii

alcuno norme

per formulai'

-.".M

tracaux acec

Ics

filuK.NO:
dt^cnmprftnioa cut certai-

com/irinuK la

l'air

nemeiit la periodo la plus danne reusr.

Ne
Vetat

du

vnulant

pan trailer

les ipteslton-s

moins

conti'

'oncemant

'

la dunie
de l'onrrier, la comprenHion, la v>-i
nous crot/orvi decoir irutitter sur le point ensentiel: les

jih!/.siolo;/i(pi>'

tracail, etc,

condilions do la dc'compression:

Lea rulculs

de
du

concordent i>our

posstble, la

forniation des

se fairr ifau

donnes espritnentales,

scienti /i<jnes, les

la pratique,

tal>lir

iinbolies

plus un diximo

qu'ajin

les

obserraliona

dans la mesure
la deeompression doli

d'eciter,

tja-seuses,

d'atmosphere par

minute.

U's tni-

I)an.H

vaux poursuicis sotts une suppression di' 1 500 et an dessiut on dott exiqer une chambre de repos chauffe et une chambre rcompressi"" -"''"
:

rCappareils d'oxijq(ine.
Il

serait

dsirable

dans

que

rriers soient loys d prossiniit

les

traraux a

uiule

pretmion

Uat

o-

du chantier.

Ces precautions soni indisjmnHobles car mnte acec une decomprestuon


les embolies tjaseuaes sont encore possd>U"i.
Polir le scapila nd ne rs quand on ne peut songer a Cubb.idtion de

d'un dixieme datinotpn're,

ehambres de dcompression,

il

serait

acantaqeux de disposer fCappareih

ft^'rmetiantH Cinhalation d^oxyift^nf.

GlIMI-KI, l.VNt.l

Il

Presidente apre

le

<-)l-,

II".

ioli,

.^t(H''irER.

discussioni sull'ordine del giorno presentalo.

"
-U>
lielli: Io mi associo pienamente all'ordine
^e
Commissiono nominata dal (Congresso e clu- fi
consuetudinarie della marina militare dopo i lavori dei medici di marina
Aliltaniondi, Curcio e di me modosimo. Non concordo con l'oratore preopinante in <|uanto non convenga chiedere troppo: io sono dell'avviso

Doli,

dalla

contrario, e cio che anzi bisogna chieflere di piU per ottenere di


e,

nel caso speciali,

metro d'alto//a

Non
se

mi paro

pia

utile

projKrre

richiesti dallo Srhrttor e dal

role pronunziate dal

domenica scorsa.

di

*2

minuti

meno

per ogni

Kabhler.

avrei per chiesto la parola per questii

non mi premesse

dichiarazione

di

diradare la triste impressiono lasciata dalle

doti, (iiglioli,

correlatore del tema,

nella

volo

pa-

se<1ula d

292

Premetto che non ho alcun mandato ufficiale, n ufficioso; io non


modesto cultore di discipline igieniche venuto qui
per gentile invito del Comitato ordinatore e parlo per ver dire ed esclusivamente per conto mio.
Il relatore dott. Giglioli mosse delle critiche ad una disposizione del
regolamento che disciplina le esercitazioni dei palombari nella marina
militare. Le sue critiche sono giuste; quella disposizione non corrisponde
alle condizioni attuali della scienza e della pratica ed bene che il Congresso con la sua autorit conforti l'adozione di norme pi rispondenti
rappresento che un

ai postulati igienici.

Ma
la

il

dott. Giglioli

non

si

limitato a questa critica.

spiegazione dei pochissimi infortuni

nell'applicazione di detta disposizione.

asseverare che

risultati delle autopsie

Egli

ha trovato

avvenuti nella marina mihtare

Ora

io

posso con piena coscienza

contrastano con

In 20 anni da che sono nella marina, a

mia

l'ipotesi del Giglioli.

notizia sono

avvenuti

causa della morte si trovata in fattori


non prevedibili, come lo strozzamento del tubo d'aria impigliato nelle
catene delle ncore, il non funzionamento della valvola d'aria (cosidetto
incant)^ oppure in una trasgressione delle norme prescritte, compiuta
dallo stesso palombaro, come l'aver mangiato subito prima dei pasti.
La detta disposizione indica un limite minimo che non mai raggiunto e in tutte le esercitazioni si pratica sempre una decompressione
pi lenta di quella prescritta. Alle esercitazioni presiede un medico con
tutto l'occorrente per l'assistenza in caso d'infortunio, non escluso l'ossigeno compresso. Io medesimo ho assistito a pi di un centinaio di
immersioni e sempre ho richiesto una decompressione non inferiore a
cinque infortuni e in

tutti

la

minuto per metro d'altezza.


La promulgazione per regolamento di buone norme assai necessaria per i palombari civili, tra cui gli accidenti sono assai frequenti.
La pesca delle spugne vigilata da una nave da guerra che vi
esercita la sorveglianza politica. Nel 1892, stando appunto imbarcato su
questa nave, potei notare in meno di tre mesi, tre casi di morte e vari
1

casi di paraplegia su circa 100 palombari. Gli infortuni in questi casi


dipendono dagli apparecchi difettosi, ma sopratutto dalla durata e profondit delle immersioni. Perci, per quanto convinto che manca ogni
mezzo coercitivo per far rispettare queste norme, pure troverei conveniente che si aggiungessero all'ordine del giorno i limiti di durata del
lavoro in rapporto alla profondit, per i quali limiti si potrebbe adottare
la tabella

proposta dal Catsaras.

Dott. GUjtioli: Rispondendo al dott. Belli si dice lieto ch'egli riconosca


che il regolamento della R. Marina per i palombari non sia sufficiente
e spera che in base a quanto in questo Congresso si confermato ed
affermato vi venerano introdotte le necessarie modificazioni.


Il

pi-oC.

C.

Zenoni

Milano

di

2y:-5

fa

una comunicazione

sul

tema:

L'affaticamento muscolare nell'aria compressa.


L'A.

ila

muscolare

studialo la questione del lavoro

Mosso

pressioni elevato, servendosi dell'ergografo di


elettrico nel

bagno

di

aria

compressa,

con

ricerche

dell'uomo sotto
dell'eccitamento

confronto

di

alla

ergogrammi sotto pressione si


pressione esterna e al dinamometro.
miogrammi, quanto per la
dei
singoli
tanto
l'altezza
per
distinguono
forma della curva della fatica, presentando cio una maggiore ampiezza
delle contrazioni iniziali, e un numero generalmente diminuito di contrazioni. Questa differenza principale risulta evidente con gli ergogrammi a
serie, ma contemporaneamente non si pu dire aumentata la resistenza,
perch il manifestarsi della fatica non viene ritardato, anzi compare non
Gli

di

rado pi presto che all'aria esterna.

muscolare

L'eccitabilit

per

gli

stimoli elettrici

non

cresciuta, e

assai poco modificata pure l'eccitabilit elettrica dei nervi (N. Mediano),

non avendo l'A. riscontrato modificazioni spiccate n costanti per influenza


anche prolungata dell'elevata pressione.
Gli aumenti che si possono verificare nel lavoro meccanico sull'aria
compressa sono da riferirsi ad una capacit iniziale a contrarre pi
energicamente i muscoli, anzich ad una cresciuta resistenza al lavoro.
Una parte spetterebbe al tono muscolare aumentato, pel quale il muscolo,
essendo pi lieve la sensazione dei lavoro, viene a trovarsi in uno stato
di maggiore prontezza al lavoro; ma l'esagerata fatica, mentre coincide
talvolta con forme di miotonie transitorie, richiede un tempo maggiore
perch la riparazione faccia equilibrio alla perdita.

di riposo,

Risulta quindi che l'alTaticamento muscolare nell'aria compressa non


si

sottrae alle leggi generali della fatica: altro sforzo e altro lavoro

anzi questi termini stanno in certo antagonismo tra

sempre a danno

sforzo
li

Presidente d

questione

la

del lavoro utile, se

parola

al

prof.

non

Biundi

di

di

perch

loro,

lo

in quantit, in durata.

Cagliari che tratta la

Le malattie

del

lavoro

negli

operai

Mi-

delle
-

niere sarde.
Kiiissunto.

Le malattie

del

lavoro negli operai delle Miniere sarde non t'urono

fino adesso studiate sistematicamente da alcuno.

nel lyOl

(')

(')

Le miniere

Alino 1902,

[>a.e-

Il

Sanfelice ed

il

Malato

istituirono delle ricerche sperimentali sull'aria delle gallerie

'

della Sni'degno

Annali

li

Ij^ieiie

ii>i)riiiintalL'.

Voi. XII

iNuova

Serie).

294

Montevecchio, praticandone l'esame fisico, chimico e batteriologico, e


non vi' ha dubbio che, data la somiglianza dei metodi di escavazione
nelle varie miniere e la qualit del minerale, che si estrae dalla maggior
di

parte di esse, possono

norma per

tali

indagini servire, almeno fino a4 un certo punto,

Il SanMalato si occuparono anche nella loro pubblicazione delle


speciali influenze che i varii lavori delle miniere in Sardegna esercitano
sulla salute degli operai e sulle condizioni sanitarie generali delle popolazioni delle stesse miniere, ma in questa parte, che non la principale
del lavoro, gli Autori raccolgono dei dati statistici pi che il frutto di
osservazioni personali dirette su di un gran numero di operai.
Data l'importanza del bacino minerario Sardo, dove sono raccolti
circa 15 mila operai, e dove in una estensione non troppo ampia si
estraggono minerali di zinco, di piombo e di antimonio, e si trovano
anche miniere di lignite, mi sembrato che dovesse riuscire di grande
utilit uno studio sistematico e individuale, che mettesse in chiaro quali
siano le varie forme di danno, che dal lavoro provengono all'operaio, e

di

felice

ed

la cognizione delle condizioni dell'aria nelle gallerie.

il

ne suggerisse, almeno nelle linee generali, i rimedii. E nei tre anni,


dacch per ragione del mio ufficio mi trovo in Sardegna, ho potuto raccogliere una numerosa serie di fatti, che ho cercato in parte di illued interpretare con ricerche sperimentali.

strare

Non mi fermo

qui a parlare degli infortunii del lavoro, che nelle


miniere Sarde, ben coltivate dal punto di vista tecnico, non sono numerosi n gravi tanto che nel 1905 si ebbero 135,60 infortunii su mille
operai col 0,91 7oo di infortunii gravi ed il 0,80 'Voo di morti, e con una

prevalenza degli
l'interno.

lavoro,

compiuti

avvenuti

infortunii

Espongo

soltanto
colle

pi

risultati

larghe

all'esterno su quelli
dei

facilitazioni

minerarie e specialmente della Miniera

In Sardegna

si

si

per

parte delle Societ

Monteponi.

esti^aggono prevalentemente minerali di piombo e di

quelle del Guspinese (Montevecchio e Ingurscavano nella maggior parte dei cantieri minerali di piombo

zinco. In alcune miniere

tosu)

di

accaduti nel-

miei studii sulle malattie del

(Galena e Cerussite in varia proporzione), in altri minerali di zinco


(Blenda) con una ganga per la maggior parte quarzosa. In altre
si trovano difminiere
quelle del Fluminese e dell' Iglesiente
ficilmente oramai filoni puri di minerali di piombo, ma prevalgono
invece i minerali ossidati di zinco (calamina e smitsonite), cui si trova
mescolata intimamente della Galena in una proporzione, che, in media
molto lata, pu considerarsi del 10 "^, con una ganga prevalentemente argillosa e calcarea. Ai minerali di piombo e di zinco si trovano
uniti in una proporzione, che varia per le diverse coltivazioni, dell'ar-

iOT)

ma industrialmente non si trae partito cho


Galena di Monteponi si trova commista anche una
quantit minima di mercurio sotto forma di cinabro, che si raccoglie nei
primi fimii dri forni di arrostimento. Anche a S. Giovanni n*l minerale
misto di zinco e di piombo fu ritrovato del cinabro nella [troporzione
del 0,041"',,, dopo che io ebbi verificato dei casi di idrargirismo negli
o|)orai (lei forni di calcinazione. Dell'arsenico nun si trovano nelle miniera
attualmente coltivate che traccia lievissime.
Delle miniere carbonifere le principali sono quelle <li Terras Collu
e di Baeu-Abis dove si scava della lignite; nella prima con lavori sotterranei, nella seconda con lavori in massima parte all'aperto. Vi si trovano al contatto col calcare schisti bituminosi e piriti, che in presenza
dell'ossigeno si decompongono, dando luogo ad emanazioni solforose e
talora anche a piccoli incendii. Non vi grisou.
gento, del ferro e del rame,
dall'argento. Alla

L'unica miniera di antimonio


nt'l

quella di su Suergiu presso Villasalto

'

Gerrei. Si estrae della stibina in

una ganga

di

quarzo, spato calcare

e schisti graftici.

Nello miniere sardo non si compiono operazioni metallurgiche, tranne


a Monteponi, dove vi una fonderia di Piombo e un Forno a Zinco, e a
Su Suergiu dove vi sono forni di liquazione e di ossidazione per la stibina.
Le fonderie di piombi^ di Fontanamare e di Masua, donde si diffusero
tanti e gravi casi di saturnismo, sono adesso abbandonate per l'esaurimento dei filoni di Galena nella parte occidentale dell' Iglesiente.

(ili

oijei-ai

delle miniere

debbono essere

Di un primo gruppo
siamo non occuparci qui,

in

giacchi''

le

resto

loro

operai fabbri, legnaioli, muratori, fuochisti, meccanici,

che vanno soggetti poi lavoro


oltre

gruppi agli

varii

non molto numeroso, posmansioni generiche non hanno


industria, in cui sono occupati. Tali sono

di operai, del

alcun speciale rapporto colla


gli

divisi

dello studio delle malattie del lavoro.

ettetti

ai

danni ben noti

d'l

elettricisti ecc.,

loro singolo mestiere

cho alla malaria, di cui f^ infetta quasi tutta la zona mineraria.


si >,ii(liliv iMoiio in vari-
altri, cho possotio dir-^i oncrMi sin'cialisli

(li

categorie.

La
15 Hiini.
del

ed

principale
I

<'

quella dei la\oi.iuli

minatori e manovali

ali

airintern^

interno d;

et

rappresentano

numero totale degli operai delle miniere (721)1


hanno una giornata di lavoro di 8 ore.

superiore

met

la

ai

circa

alla fine di Febbraio 1906)

minatore entrando in cantiere disgaggia ossia abbatte coi piccola


mine preparate ed esplose dalla sciolta, che l'ha preceduto
nel lavoro, poi con mazzetta e pistoletto o fioretto propara
nuovi fori
da mina. Lo perforatrici, sia olottriche che ad aria compressa, non sono
Il

roccia scossa dallo

290

usate, che in pochissime miniere ed esclusivamente nello sterile pei tra-

vers-bank.
lo

Il

manovale raccoglie

il

materiale disgaggiato, lo sceglie

porta fuori di cantiere o coi vagoni o

gettandolo

in

fornelli

un

ad

mai trasportando a spalla.


Alcuni degli operai, per dire cosi specialisti, che lavorano all'esterno
sono occupati allo spezzamento ed alla cernita del minerale, che giunge
livello inferiore,

Sono pochi maschi adulti, in gemaggior parte delle miniere


sotto grandi tettoje, in alcuni luoghi in piedi davanti a dei banchi, pi
spesso per seduti in terra. Un altro gruppo di operai all'esterno occupato nelle laverie dove o con sistemi molto primitivi (crivelli sardi e
crivelli inglesi) o con sistemi meccanici pi perfezionati (laverie meccaniche) si fa una separazione per densit delle varie specie di minerali
piombo e zinco
tra di loro o dallo sterile. In questo gruppo
si trovano in molte miniere donne e ragazzi con una giornata di lavoro
di 10 ore circa, come per gli operai ed operaie dello spezzamento e della
cernita a mano. Un terzo gruppo di operai all'esterno occupato ai forni
di calcinazione della calamina, sia a tino, sul tipo dei forni continui
a calce, sia rotativi (Oxland) o a suola inclinata. ^In quarto gruppo
infine non molto numeroso costituito dagli operai vagonisti all'esterno,
che oltre al trasporto del minerale dai piazzali alle laverie, da queste ai
magazzini od ai forni, si occupano nell'insaccamento del minerale e nel
carico sui carri o sui vagoni delle ferrovie. A questo gruppo potrebbero
unirsi i marinari Carlofortiai, che vanno colle barche a vela a caricare
sui piazzali dalle gallerie o dai pozzi.

nerale donne e

ragazzi, e lavorano nella

il

minerale nei vari

miniere

scali delle

dell'

Igiesiente

sulla costa occi-

dentale della Sardegna per trasporiai'lo a Carloforte e di l trasbordarlo


sui vapori.

Un

quinto gruppo di operai, che

quello dei fonditori, ma,

quella del

come

si

dicevo,

Piombo a Monteponi

trova a contatto col minerale,

non

si

hanno

Parler prima di tutto dei lavoranti all'interno,


la categoria di operai, in cui

tensi e spiegati ed in cui

altre

fonderie che,

e dell'antimonio a su Suergiu.

danni dello

sintomi

di

che

rappresentano

speciale lavoro sono pi inpei metalli, che

si

eccettuano

intossicazione

estraggono, sono in generale pi definiti che in

altri,

ben s'intende i fonditori. D'altronde poi l'analisi


si osservano nei lavoranti all'interno ci giover per

se
di
lo

si

alcuni

fatti,

studio di

che

alcuni

dei vari gruppi di operai specialisti all'esterno. Degli operai all'interno

minatori sono pi dei manovali esposti


fatica

maggiore

.ed essi

danni

del lavoro,

giacch

la

a jcrmancnza in un ambiente pi
Parleremo quindi dei minatori piinci-

lavorano

confinato, viziato e pulverulento.

ai

palmente e

che dP*mo per

ci,

f<?9i,

potrw

rifnr!

in

jrra'lo

minore

anclie ai manovali.

Considonamo pnnu

luiiw

mi

.lin-i.-im-,

^n

mintii.-

>

iawra.

avan/ameii(o si nota una deficienza di ^sigeno (a Montevecciiio Sanfelice e Malato trovarono fino al 18 " , soltanto di ossigeno) * un aumento dell'acido carbonico (fino al S.3 "^.,
a Moiitevecchio). Non si <^ trovato finora del (.'0, ma non im|iOssibile che una piccula quantit vi si rinvenga in qualche luogo |er la
Nell'aria delle gallerie di

combustione incompleta delle lampade dei tniuatori o d^li esplodenti


ed io sto continuando le ricerche in molle gallerie facendo gorgogliare
grandi quantit di ai-ia attraverso del sangue defribinat'-. ed allungato.

avanzamento

Neil aria delle gallerie di

e nei

cantieri

di

abattaggio

gas prodotti dagli esplodenti. Entrando in una galleria


res[osione
delle
mine si avverte un po' di difficolt di respiro e
<ifxj
trattenendovisi a lungo insorge anche un p-j' di cefalea. I fatti sono pi
si

trovano anche

notevoli quando slato usato il Promett'e (un nuovo esplodente introdotto


da poco e messo ora da molli in disuso); si sente allora l'odore di essMiz;i
di mirbano ed
minatori si lagnane^ di dolore di capo pi intenso di
quello, che sopraviene in mezzo ai gas della |x>lvere nera e della dinamite. Peri> disturbi notevoli non si hani.o in generale giacch*^ la ventilazione nelle miniere sarde quasi dovunque molto attiva.
i

.Nelle

miniere

di

lignite per la ossidazione delle piriti si svolge talora

della anidride solforosa, che induce nei minatori tosse e lacrimazione.

Alla viziatura dell'aria, alle intossicazioni crriniche per

per CO, che

si

hanno

nei

minatori,

credo che

si

debba

CO

e forse

attribuire,

p?r

grande frequenza della polmonite crupale nei minatori.


Insieme al dott. Leoncini ho fatto delle esperienze per schiarire
questo punto iniettando nella trachea di cani intossicati lievemente con
nolta parte, la

CO

e CO. un centimetro cubico di cultura in brodo di diplococco di Fninkel


poco virulento. Abbiamo ottenuto la polmonite lobare o lobulare e dal
pf)lmone malato abbiamo ricavata il difdococco in cultura pura. Mai si
ricavo il dipi" cocco dal sangue. Nel cane di controllo, non iniosMcalo,
nel quale si iniettava la stessa coltura in trachea, non si ebbe mai
leti, .ne del p4jlmone e mai si
ricav il diplococco o dal polmone o dal

sangue.
l.a temperatura nei lavori sotterranei non molto alta, tranne in
alcune gallerie di avanzamento e nelle miniere di lignite, dove, in parte
per gli incendi, in parte per le condizioni della ventilazione, raggiunge
<'

talora forse supera

3r>\

minatori allora lavorano col

tronco nudo

e nelle miniere di carbone risentono forse di pi del caldo a causa della


|Misizione in ginocchio o semicoricati, che sono costretti a maiitenere
si deve abbattere uno strato di lignite di UO-lOO centimetri.
quanto all'uinidit dell'aria nei lavori sotterranei vi sono grandi
..inazioni nelle diverse miniere. In alcune miniere le gallerie sono asciutte.

"juaiido

In

che talora

in altre molto umide, tanto

vedono

si

minatori lavorare col

tronco denudato perch l'acqua, che cola dalla corona della galleria, bagnerebbe loro gli abiti in maniera da disturbarli nel lavoro. Negli operai,

che lavorano in questi cantieri, ho notato una maggior frequenza di affezioni reumatiche.
Il lavoro del minatore indubbiamente molto faticoso e le condizioni

ambiente rendono, come vedremo, pi gravi gli effetti della fatica.


disgaggio non richiede tanto sforzo muscolare quanto il battere la
mazzetta ed esaminando i minatori quando cessano di battere si trovano

di
Il

pi pallidi del solito, colla fronte imperlata di sudore, col polso frequente,
piccolo

ma

duro,

sforzo, giacch

meno

sono
dal

confinata

quindi

minori

nell'aria

satura

attivi e

disintossicazione, che accade

certo che

minatore

il

intossicazione

da

che risalgono dai

di

quando

di

scambi respiratori
ossidazioni, e dalla pelle spalmata
umidit non si opera forse quella
gallerie

delle
le

che

a parit

altri lavoratori,
gli

sudore libera.

la secrezione del

ha l'aspetto affranto ed
gran parte dovuta quella

all'uscita dal lavoro

alla

credo che sia in

tri-

fatica

stezza silenziosa, che

facilmente intelligibile

siano pi gravi che in

nell'aria

pulviscolo

Ed

respiro affrettato.

col

gli effetti della fatica

stende

si

come un

velo grigio sui gruppi di operai,

od escono dalle gallerie e che pure dovrebbero

pozzi

risentire dell'azione lietamente eccitante della luce e del sole.

Lavorando in
un ambiente dove

compiendo gravi e ripetuti sforzi muscolari in


scambio respiratorio poco attivo, il minatore deve

piedi,
lo

raggiungere condizioni per cui il circolo


debba compiersi con una certa

inferiori,

refluo,

specialmente dagli

difficolt.

nei

arti

minatori

si

osservano frequenti le varici agli arti inferiori,, cos che i piccoli traumi
nel disgaggiare o nel sospingere vagoni conducono facilmente a lesioni
un po' lente a guarire; si osservano frequenti varicoceli; si vede talora
anche il piede piatto. S'intende che nella produzione delle varici non
solo la posizione ed il lavoro, che agiscono, ma cooperano senza dubbio
efficacemente le condizioni generali di poco lodevole nutrizione, che nei
minatori sardi si verifica per molteplici circostanze e di cui non pu a

meno

di risentire

Forse

la

anche

posizione

lo stato delle pareti vasali.

in

piedi

e le

condizioni del lavoro

rendono

ci

grande frequenza delle ernie nei minatori e manoin buona fede, avvertendole sul lavoro, ripetono un

in parte conto della

vah

sardi,

quali,

indennizzo, che

il

Sindacato

sono molto magri, per

di Iglesias costretto

a negare.

minatori

le molteplici condizioni debilitanti, spesso,

dire spessissimo, malarici cosi che hanno

la

milza grossa; non

per non
di

rado

sono diarroici o stitici. Si hanno cosi una quantit di momenti, che


valgono a rendere le pareti addominali meno toniche e quindi pi facilmente pervii l'orifizio interno ed il canale inguinale. Se a ci si aggiunge
che gli sforzi si compiono in piedi, facile capire come essi possano
sovente condurre alla sospinta graduale dell'omento o

di

un'ansa

dell'in-

modo che l'ernin i manifo^ti ad un


hhui-ii.
Hf<i/
uno
dato inojnnto e olio
iiv. tutori all'interno nel pulviccolo,
tr<>v>in<>
danno
Allni cauna di
che SI tollova, pio o meno abbondante a seconda dell'umidit dell'ambiente,
e nei lavori di ab
inguinale in

canale

nel

testino

I,

ro

.1

stione delle
Alriino

lampade ad
(lolle

jMdveri

dannoggiaiiit unclM^

ni'rofiimo, rh''

il

olio.

non hanno a/ionr

indi|)oiidi-Ml(>iiieiit(*

i..^,i.

.j

dalla loro a/i

>ii'

danni per l'aziono meccanica delle |M)lveri m hinino quando lu


(io!
minoralo d'ostra/ione 'onlionc dei silicati. Sono allora pi
rrtHjtienli lo congiuntiviti, lo faringiti, lo laringiti o le bronchiti, che docur-

giori

giiiiga

rono pio gravi e ostinato.


Gtll'a/ione

mccrtni<ui

spiega lu grande

dello

sulla

|>olveri

nella univor-^ulil, dei lavonitori deirin'"'

'!

Itil'.

i.i.l'u.

por

non
^i

..:

anch'osso assai frequento.

pterigio,

pi nuiuorosi noi niinaluti iuau>>^.ih

oczeini,

(ili

liiillu:

.,!:.

maggioranza,

palpobralc), che ho osservato sulla granilo

il

(-ongiuntiMi

frerjuen/a della pingue(!ola (disognantc sp'ss<> la rima

(-Ijo

ii<

dell'oslerno, |>4JiSono ulineno in parte ossore riferiti ull'azione n


lei pulviscolo sulla cute, senza por questo escludere che |iossa entrii
- <Mia anche il coofficiente tossico. K
/ione di

'

ridotto auditivo rsterno e la

l>oca nettez.za e
in

ad altre causo,

nel

quelle

inonto

debl)ono, a

si

finora e)nsiderata

di otiti,

mio avviso,

he,

Si*

parenchima
piu

reconti

orientato

(>olmonare.
del

studio

lo

provocasse

Ma

N'a^loiiberghe
di

questo

soltanto

ricerche

le

del (jryj^oz

punto.

|>a8sano nello \io dig>reiiti, <b>glutito colla saliva,

^Mungono

pl

parte

trattenute

nei

gangli

polveri

le

di

linlalici

toracico uell'ulbero xenoa^ e di l

dotto

tino

lo

veduto ora espresse. Noi

al av.-rvi una

ho

si

che

gli

r
in.t...

assorbite dai

l,
'

r<
'

fatte nel

al

conrermano

pnma

hanno diver-a-

polmone. Le ricerche, che con altri scopi


mio liiborati^rio, facondo inalare o ingeriri* agli nmnnih >>
sonda polveri dei vari minerali, che si oniniggono
('i'.i
rpiindi

dep>!i-

dimostnito

Si

la

Villarot

del

non esclusivamente almeno prevalentemente,

linfatici e S4>lo in

almeno

riferirsi

poco l'azione tossica, forse perche

p<Misuva che l'inalazione di esse no

/ione

in-

parte alla aziono delle polveri.


Delie jMjlvori

*i

non rara

abbiamo trovato

luti

in

nel

*^

polii

pi

iiiinMueevano

animali inalavano. v* alla necruooopia talora le glandule


nonli Ho\
ho Kdle |olveri le^se, mentre ancora le p>ribronoii:au

ne eraif
I.4>

ttnente st'ovre.

risultanze sperimentali illustrano alcuni

fat'i

dinia che ho avuto


occasione

osservare.

di

300

minatori del carbone,

quasi

tossicolosi,

tutti

continuano ad espettorare un escreato completamente nero, anche quando


hanno da tempo abbandonato il lavoro, ed io ho potuto constatare per-

sonalmente il fatto in alcuni ammalati dell'Ospedale di Monteponi, dove


sono ricoverati anche i minatori di Terras Collu. Se la polvere di carbone si deponesse soltanto nelle vie respiratorie, non si intenderebbe

come

ne

se

potesse

raccogliere

da colorare

tanta

nero per giorni

in

e settimane l'escreato abbondante di un bronchitico. Invece colla genesi


intestinale dell'antracosi

come

cibino accidentalmente di

si

spiega agevolmente e

fatto si

il

minatori del carbone abbiano

penetrino nelle

si

feccie scurissime

intende pure
anche quando

latte.

Perci clinica ed esperimento


inalano,

le

ci

dimostrano come

vie digerenti.

che

polveri,

le

come

facile ora intendere

si

nel

minatore, che lavora, possa essere abbondante la penetrazione delle polveri nella

per

bocca e quindi la loro deglutizione,

condizioni

le

dell'atmosfera

viziata,

per

giacch,

respirazione

la

si

fatica

la

compie

fre-

quente ed a bocca aperta.


Sulla tossicit delle polveri di minerale

di

piombo, specialmente del

carbonato, non pu esservi alcun dubbio e del resto

le

indagini dirette

minatori delle miniere di piombo e di quelle di calamina, cui sono


mescolati dei minerali di piombo, dimostrano come solo eccezionalmente
sui

manchino segni di saturnismo. In molti minatori, anche di miniere di


calamina, alla quale sia mescolato il 10
circa di galena, si trova

piombo nelle orine. I minatori si lagnano sovente di stitichezza, o


almeno di difficolt nella defecazione, accusano dei dolori peri-ombelicali,
clie chiamano ^ja/zi'rts siccas o is punta ras, talora hanno delle forme lievi
di colica, che pur consentono la permanenza al lavoro. In alternativa
colla stitichezza si osserva qualche volta anche la diarrea. Sono frequenti
del

le

emorroidi, che trovano spiegazione nella stitichezza, olire che negli

coefficienti sopra esposti, che producono le varici. Il segno del


Burlon frequentissimo, per non dire quasi costante nei casi pi gravi

altri

quando non

ha

si

il

colorito ardesiaco dell'orlo gengivale si vede

si

una soluzione

tocchi con

vole

il

si

colora spesso in grigio quando

al

5-10 Vo

di

monosolfuro

che l'apparire della

fatto

l'inizio della gengivite, tanto

gengiva, dove
e grigia

si

altrove.

gengiviti dei minatori del

eliminazione

di

listarella

Ed

di

sodio.

note-

rossastra o grigiastra segna

frequente nei minatori, che dal punto della

inizia, si diffonde poi via via

compare

una

che

listarella rossastra sull'orlo stesso,

io

che

la listarella rossastra

credo appunto per questo fatto che

piombo siano dovute all'assorbimento ed

questo metallo, senza per questo escludere che

rino la poca cura dell'igiene della bocca e

magari anche

vi

le

alla

coope-

l'azione

mecca-

delle

tipiche

nica di altre polveri.

Rare sono
paralisi

del

le

neuriti saturnine nei minatori:

radiale,

ma

ho

visto

potrei contarle su centinaia di

minatori, in cui

fli
assorbimento di piombo. Non molto freneanche raro ^ un lieve tremore Helle fiita a mani protese.
Ilo ricercato con cura le emiizi(! busofile tjcl sangue lei minatori saturnini, ma non ho risc<jntrato il latto con quella l'rcquenza, cui alcuni recentemente hanno accennato in casi di avvelenamento cronico da piombo in
tipografi, verniciatori, ecc. Mi
accaduto di non trovare emazie basofile^
in casi, in cui si trovava il piombo nelle orine, (rome ho potuto riscontrarle quando l'esame delle orine era negativo per la |iresenza del piomix).
10 credo perci che alla presenza delle emazie basofile non possa accordarsi (|uella importanza assegnata da alcuni per la diagnosi di saturnismi,
che in molli Gisi miei non raggiunge la gravit IVeiiutMite a riscontrarsi
nei tipografi, verniciatori, ecc.; piuttosio per la mia esperienza in varie

si

constatano segni sicuri

quente,

ma

f*

centinaia di minatori del [>iombo credo di poter indicare senz'altro

segno precoce

la

presenza sull'orlo

ben circoscritta dall'estensione

di

gengivale

1-2

di

millimetri,

tinge spesso in grigio col solfuro di sodio e che

una

listarella

che,

come

come
rossa,

dicevo, si

ho visto precedere la

conparsa della tinta ardesiaca.

Le statistiche degli ospedali delle miniere sarde ci forniscono dati,


che sembrano smentire quanto ho adesso esposto. Noi troviamo talora su
'MMJ o 400 malati i-icoverati in un anno nell'ospedale di una miniera di

lo!? casi di colica saturnina e in base a queste


afferma che saturnismo non si ha nei minatori. Ma
giudicare del saturnismo dalla colica sarebbe come giudicare della malaria

piombo puro
cifre

si

registrati

affermato e

si

minuta dei singoli minatori, la ricerca


piombo nelle orine ci forniscono elementi di prova, che orientano
qen diversamente il nostro giudizio. Piuttosto da domandarsi se tutto
piombo, che penetra nell'organismo dei minatori e manovali proviene
11
dal [nilviscolo, che si inala e si deglutisce in galleria. Ci rappresenta, a
mio avviso, una delle fonti di intossicazione ma non certo la sola. Forse
un i>o' di piombo si assorbe dalla cute, resa pi facile all'assorbimento
dalla abbondante sudorazione, forse un po' di minerale si deglutisce col
pane, che gli operai mangiano spesso in galleria nonostante il reciso
divieto; forse qualche volta del piombo si trova nelle acque di galleria,
che talora
come alla l'ortuna ili .N'cbida vonrrr.ii<) bevute dai
minatori malgrado la proibizione.
Ma un'altra e pi potente causa di intiv>duzioiie 'i iiiumiio ni-ii organismo credo che la si trovi nell'uso, che ha il minatore sardo di
indossare gli abiti di galleria anche fuori del lavoro. Questi abili sono
pieni di pulviscolo piombifero ed il minatore lo porta seco sulla branda,
dalla perniciosa e la disamina
del

nella quale riposa vestito, giacche solo eccezionalmente possiede dei len/uoli e

dorme

spogliati^.

!]

quando poi si coricii sulle stuoie in terra o


cameroni le condizioni peggiorano ancora,

nella cuccette a strati di alcuni

giacchia nel

primo caso

ne cade dall'alto sidle

del

pulviscolo

cuccette

si

inferiori.

porta colle scarpe e nel sea^ndo

Cosi

anche

fuori

del

lavoro

302

minatore circondato e seguito dal minerale, che lo intossica. Ma vi


L'acqua in alcune miniere scarsa ed il minatore sardo, del
resto, non capace di grandi sacrifici per la nettezza. Cos accade
non di rado che il minatore colle mani ancora sporche dal lavoro tocca
il

di pi.

se

cibi e

Che

li

porta alla bocca.

abbiano una notevole influenza, se non


una parte preponderante, nella genesi della intossicazione, mi viene dimostrato luminosamente dalla minore frequenza e gravit del saturnismo
nei minatori continentali. Questi abbandonano gli abiti del lavoro appena
tutte queste circostanze

si
lavano accuratamente. Anche in loro si trova del
minor grado che nei sardi, ed io credo che ci in parte
si debba alle abitudini di maggior nettezza. Per altri coefficienti entrano
in scena certamente rendendo meno gravi gli effetti della intossicazione;
il miglior nutrimento, che i continentali meglio
retribuiti e organizzati
in compagnie possono permettersi, e la rarit estrema della malaria tra
questi operai, che in generale rimpatriano dai primi di giugno al
novembre.

usciti di galleria

saturnismo

ma

in

Accertato il saturnismo, sia pure in forma mite, nella grande maggioranza degli operai interni delle miniere di calamina piombifera e tanto
pi

in

quelli

delle

miniere

di

piombo,

non

arrischiato riferire alla

intossicazione molte artralgie, mialgie e nevralgie, che fino ad ora pas-

sarono per forme schiettamente reumatiche e che si verificano anche in


miniere dove l'umidit scarsissima e piccoli sono gli sbalzi di tempe)'alura. E non mi sembra che si possa trascurare la sovrapposizione
dell'intossicamento saturnino permanente agli

effettti

della

fatica ricor-

possiamo intendere la grande frequenza nei minatori della


arteriosclerosi, che sappiamo potersi riprodurre sperimentalmente nell'avvelenamento da piombo, come recentemente dimostr il Roveri, e
come io, per ricerche personali, posso riconfermare, e che sappiamo
essere anche uno degli effetti della fatica cronica; cosi possiamo meglio
renderci conto del profondo decadimento dei minatori del piombo e della
grave anemia con scarso valore globulare, che in essi riscontriamo.
Alle polveri dei minerali di zinco non si assegnava nessuna nfluenza
tossica, ma le mie osservazioni cliniche e le esperienze fatte dal mio
Cosi

rente.

Murgia nel Laboratorio di Cagliari orienterebbero in


un senso ben diverso. Il dottor Murgia ha somministrato a dei cani calamina di Monteponi, il cui tenore in zinco raggiunge appena il 14,50 7o
ed quindi ben lontano dal 40 "/o circa delle calamine ricche. Si avuta
la morte con fenomeni di avvelenamento per zinco
disappetenza, vomito,
diarrea, dimagramento, anemia, debolezza muscolare, andatura barcol-

assistente dottor

lante
rente.
ci

constatata la presenza dello zinco nel fegato e nel tubo dige-

si

hanno

giacch

che inalano da lungo tempo la polvere di calamina


fatti. Le esperienze si continuano attivamente,
resultati contrastano troppo con quanto si ritenne fino ad ora

gli animali,

offerto gli stessi

per non

irn'ritii'f iillffiuri Miil'ni-nic.

Non

l'azione della fileiida (solfuro di zinco)

ultn'Uaiit' spingala si'imii-.MtMine

ma

per fjuosla

I'

sono

ricor^'lio

soltanto iniziate e non permettono conclusioni sicure.

Clinicamonto anche

anemia

minatori dello zinco

e d(M diatiirlii inlestiiiali,

che

si

presrui.uio uni ^'nive

ci

ha mai la stitichezza, ma invece


che non credo debba attribuirsi soltanto ad errori

Non

saturnini.

hene da

distinguono

si

quelli dei

^ frequente la diarrea,
dietetici,

.\lcuni gio-

che erano da |)ochi mesi al lavoro in


miniera e che [)er lo innanzi lavoravano alla cainpa^na, hanno presentato delle diarree ricorrenti, delle quali non avevano sofferto procedenvani lavoratori della calamina,

temente quando

minori proventi del lavoro agricolo non potevano


una migliore nutrizione.
Nei minatori della calamina piombifera lo due intossicazioni evidentemente si sommano ed insieme si aggiungono agli effetti della fatica.
procurarsi

coi

di corti

L'osporimento e
praticando,

ci

tivo valore di

Non ho

le

ematologiche, cho

ulteriori indagini cliniche ed

daranno modo di valutare con maggioro osaltozza


<|uesti varii momenti dannosi.

[)otuto

assodare n dal punto

talmente una qualsiasi

azione

degli

visia clinico, n-

di

metalli,

altri

che

misti in traccie ai minerali di zinco e di piombo, e

nessun sintomo
di Monteponi

non

sperimen-

trovano
vidi

sto

rispet-

com-

nemmeno

mercui-ialismo nei minatori dei cantieri di S. (iiovanni

di

si

il

dove

galena

alla

commiste

sono

piccole

quantit di

cinabro.

Nei minatori della stibina non mi occorse

meno

sicuro di intossicazione

negli operai della miniera

che

visitai alcuni

mesi

fa

delle
e

di

osservare nessun feno-

ne vidi nemmeno
Cotorniano a Rosia (Siena),

da antimonio, e non
Celine

dove

si

di

estrae

lo

stesso

Murgia ed

minorale che a
laureando Calassi

Su Suergiu. Nel mio laboratorio

il

stanno studiando

inalazione od ingestione della polvere di

gli effetti della

dottor

stibina in cavie e conigli ed possibile


le

nostre indagini cliniche in

che oggi

ci

modo che

che
si

le

il

loro

ricerche orientino

possano cogliere alcuni

etTetti,

sfuggono.

Passando ora allo studio dei lavoranti all'aperto troviamo il primo


gruppo quello dei cernitori. Dove donne e ragazzi lavorano seduti in
terra abbiamo gli inconvenienti e le deformitA, che sono stato osservate
negli spaccapietre sia (^he il lavoro avvenga a sedere od in piedi troviiimo
ragadi alle mani, donde talora ascessi Ielle glandulo linfatiche dell'ascolla.
pinguecula, mono spiegata per che nei minatori. Dove la ginga ^ silicea
:

e sono in uso dei concnaseur e dei classificatori a (romno-l gli operai, che
li

aorvogIiani\

vanno incontro ad

stanza notevoli, giacche

irritazioni

faringee

classificatori a troinnn-'

laringee abba-

'

-uno molto.

Si


hanno

304

fenomeni di intossicazione, che si verigruppo di operai mancano, o sona


manifestazioni clamorose della colica, della parahsi del

poi nei cernitori gli stessi

ficano nei minatori.

rarissime,

le

Anche

in questo

ma

radiale, della encefalopatia saturnina,

nelle orine e

trovano quasi

si

quei fenomeni

si

riscontra sovente

manc
per

lavoro

puntura
Burton, alone gengivale

Fenomeni spiegati e sicuri


non ho potuto rilevare nei cernitori; cosi

cosi frequenti nei minatori.

per zinco

intossicazione

di

piombo

di

(stitichezza con dolori a

seguita talora da diarrea, gengivite, segno del


roseo), che sono

il

regola dopo uno o due anni

saturnismo

piccolo

di

di

ogni segno anche sospetto

Nessun

altri metalli.

mercurialismo o

di

fatto definito di intossicazione

a Su Suergiu ed

verific nelle cernitrici della stibina

intossicazione

di

per antimonio

si

alle Cetine.

il minor grado
fenomeni del piccolo saturnismo sono negli operai di laveria meno intensi e frequenti che nei
cernitori, e si verificano pi negli operai dei crivelli sardi che in quelli
dei crivelli inglesi, ed in questi pi che negli operai delle laverie mec-

Gli operai di laveria sono quelli forse che ci olTrono

di

assorbimento del piombo. Certo

caniche.

ci

e degli abiti col

quello inglese

che

facilmente spiegabile

minerale

giacch

il

maggiore nel

molto

contatto
crivello

delle

mani

sardo che in

ed in quelli meccanici. Sull'assorbimento dello zinco non

posso pronunciarmi in maniera sicura, desiderando prima


estendere maasfiormente l'analisi dei fenomeni. Certo

che

di

farlo d

le

ragazze

i
ragazzi di laveria, anche quando non presentano segni di saturnismo sono notevolmente anemizzati
si trovano quasi tutte le ragazze
amenorroiche, e sovente anche a 19 anni sono tuttora impuberi.
L'umidit grande delle laverie non indifferente e gli operai ci offrono frequenti affezioni reumatiche; cosi credo che non sia indifferente
e valga forse a rendere faticoso il lavoro, che di per s non lo sarebbe, la
vibrazione notevolissima, che viene impressa dal macchinario a tutti i

ed

piani delle grandi laverie meccaniche.

a tino di calcinazione della calamina sono esposti


mentre paleggiano sulla bocca del forno, per cui
taluni soffrono di cefalee e di vertigini; il fatto per non molto frequente e grave, ed ancor meno frequente che si svolga del CO o dell'anidride solforosa. A S. Giovanni trovai mercurializzati gli operai, che
caricavano
forni a tino della calamina e questa constatazione condusse
Gli operai dei forni

ad emanazioni

di CO.,

al

rinvenimento

di piccole

quantit di cinabro

nel minerale

e consigli

l'applicazione di capile aspiranti sulla bocca del forno.

Negli operai dei forni Oxland

tranne

gli

effetti del

non si osservano speciali fenomeni,


quando vien fatta l'estrazione della

calore irradiato

calamina calcinata, mentre il forno lavora, e delle esalazioni di CO.,, che


ne promanano. A Buggerru anche questi inconvenienti sono evitati giacch
lo scaricamento dei forni a suola inclinata si fa meccanicamente a mezzo
di un apparecchio, in modo che l'operaio raccoglie la calamina gi raf-

freddata.

Anche

vamoiito

di

caricamonlo

il

:{05

si

fa

a Buggerru

modo che

in

il

solle-

pulviscolo minimo.

Gli operai vagonisti, che Irasporlariu


dei piazzali, e gli insaccaturi del

minerale

ci

il

minerale da un punto

all'altro

presentano, in maggiore o minor

grado, a seconda del tenore in piombu, sintomi di piccolo saturnismo. Effetti

di

saturnismo
fino alla colica
che caricano il piombo. In

carlofortini,

ebbi

juesti

da calce a Buggerru quando

sticazioni cutanee

nei

v'rificare

marinai

osservai anche dello


si

faceva

il

caucaricamento

calaminare fino calcinato. In questa calumina contenuto


12-i:{" di calcare, che per la calcinazione si trasforma in calce viva
e spolverando determina congiuntiviti, stomatiti e dellf vere e proprie

del materiale
il

causticazioni della cute.

piombo a Monteponi, sia che lavorino ai forni di argalena o ai forni di fusione o al raffinamento del
piombo o alla coppellazione dell'argento, ci presentano tutti fenomeni di
saturnismo colla presenza quasi costante del piombo nelle orine. Ver<< se
noi teniamo conto dei fenomeni, che ci raccontano
medici di miniera
fonditori del

rostimento

della

anziani ed

l'ili

rome

le

vecchi

Fontanamare

fonditori di

e di

Masua, vediamo

cautele usate a Monteponi, e che gli operai dovrebbero seguire

rigorosamente, hanno valso a diminuir in misura notevole l'assor-

l'ili

liimento del piombo.

Nei fonditori dell'antimonio,


ili

ossidazione,

si

tiinto dei forni di

liquazione che di quelli

verificano cefalee, lacrimazione, epistassi, faringiti, ten-

lonza al vomito, diarree, forme eczematose cutanoe.

nano allorch dai

fatti

un irregolare funzionamento,

forni per

del

si

determi-

resto faci-

lissimo e frequento ad accadere, passa nell'ambiente dell'anidride solforosa


e dell'ossido di antimonio sublimato in polvere impalpabile.

Gli stessi fenomeni


sido estratto dalle
he

entrano nello

ili

questi disturbi

(li

antimonio,

nerale. Xel

ma

osservano

si

nelle

donne, che insaccano

l'os-

camere di condensazione, e pi ancora negli operai,


camere di condensazione per farne la [mlizia. Alcuni
possono spiegarsi coU'azione locale diretta dell'ossido
sembrano l'espressione di un avvelenamento ge-

altri

mio Laboratorio

diano sporimenlalmente

la

il

dott.

Murgia ed

il

laureando Galassi stu-

questiono.

di compiere studi
avevo pensato di trarre
l>artito della maggioro accessibilit della .Miniera delle Cetme a Rosia,
associandomi in queste indagini al collega ed amico prof. Pieraccini, ma
la Direzione della Miniera, con un esempio unico da segnalarsi certo non
a titolo di lode, non accord ai nostri studi quelle facilitazioni, innocue
per l'industria, delle quali lo Societ minerario della Sardegna sono state

Dal punto

di

vista

("matologici e chimici a

clinico,

data

Su Suergiu

l'impossibilit

(Villasalto)

cosi ommirovr.lment'' o munifioentonK'nto larirh'.

2l>

306

Studiando

malattie del lavoro negli operai

le

non bisogna dimenticare


il
bacino minerario.

mancano

Ci

statistiche esatte, le quali ci dicano

degli operai delle miniere sono malarici,

ma

se

si

miniere

delle

la malaria, di cui infetto, e

sarde

notevolmente, tutto

con precisione quanti


pensa che nell'estate

decorsa ad Arbus il 21.96 7o degli operai di miniera ammal di primitiva


si capisce quanto grande debba essere il numero dei malarici. Nell'estate
della popolazione mineraria fece la profilassi
decorsa ad Ingurtosu il 18
malati furono curati tempestivamente e con prechinica rigorosa, ed
mura; nonostante il 20.30 Vo dei casi di malaria negli operai sono di

recidive,

mentre nella popolazione agricola

dipende Ingurtosu)

la profilassi

fu

comune

del

di

fatta solo nel 0,98

Arbus (da

%,

cui

cura non

la

fu altrettanto sollecita e costante che alla miniera e nonostante

si

ebbero

19.66 7o di recidive, che sembrano troppo poche di fronte


al 20.30 7o che, in condizioni ben pi favorevoli, si verific nella poposoltanto

il

lazione mineraria.
di

Arbus ammal

dello stesso

E mentre

Comune

Dietro mia

soltanto

il

0.24

"/o

della popolazione agricola

quartana nell'anno decorso, negli operai

di

ebbe

di

miniera

0.56 Voproposta alla Societ regionale sarda contro la malaria


si

il

si
estenderanno le ricerche, ed il
Arbus, dalle diligenti osservazioni del
quale potei trarre le cifre sopra riportate, sta eseguendo per mio consiglio delle ricerche ematologiche comparative sui malarici operai e sui

prossima stagione malarica

nella

Frongia, ufficiale sanitario

dott.

di

malarici agricoli.

parte per

quello,

certo che l'esperienza

che possono e

mia

potranno dire

e dei pi oculati

medici

di

le

statistiche,

miniera dimostra

malaria decorre pi grave e recidiva pi facilmente negli operai


ed intossicati. All'episodio saturnino, anche lieve, succede la
recidiva con violenza insolita, e se si pensa come tutte le cause di nocumento e di delibitazione organica favoriscano la recidiva non difficile
rendersi conto del fenomeno negli operai intossicati. Per schiarirlo per,

che

la

affaticati

fin

dove sia possibile,

sto

compiendo

delle ricerche sulla infezione alteridica

degli uccelli.

Un'altra circostanza, di cui bisogna tener conto studiando

gli

operai

sardi, quella delle condizioni di vita.

Le

abitazioni, tranne in

poche miniere, sono miserande e rimangono

ancora, almeno, pi di un centinaio di capanne di frasche, intonacate o


no di fango, dove vivono due o tre minatori e talora anche un'intiera
famiglia. Dei cameroni per

alcuni sono ampi od

quasi

tutti

operai

aereati,

sprovvisti di

altri

acqua,

tutti

soli,

in

forniti

dalle

condizioni

privi di cesso,

societ minerarie,

tutt'altro
di

letti

che buone;
dove poter

:W7

coricare spogliati, di installazioni di Itagni. Cosi

diffondono e fortunatamente non

si

si

ha

il

nel

tracona e la scabbia

modo

pi assoluto

raneliilostomiasi.

La n)ancan/a

di cucin;

operai

iiitive tra gli

economiclie (tranne a Monteponi),

(tranne a Monteponi e a Buggerru),

fanno

nali forti, la disianza delle miniere dai centri

cari in rapporto

avevano

specialmente

nel 1903-y04

ai

die

salari,

una media

|)er

si

ili

che

di

oxpe-

dazii

comu-

viveri siano

operai

all'interno

per quelli all'esterno molto

di 2,19, e

minore, e che, almeno per l'esperienza degli anni decorsi, non accennano

risalire.

Fatica, intossicazioni, malaria,


initrizione
notti

di

insufficiente ci

18

anni

leva deiriglesiente

appaiono
si

abitazioni

danno l'esponente
ragazzi

riformi ['83

non raggiungano quasi mai


liore a <juella reale.

di

in

massima

antigieniche,

etiologico del perch giovi-

13, del

perche^

consigli

ai

degli iscritti, del perch

"/.,

di

minatori

60 anni, e dimostrino sempre un'et supe-

Delle condizioni degli operai delle miniere sarde si fa in gran parte


da alcuni responsabile l'alcoolismo e magari l'abuso della Venere e la
ifilide. Dico subito che
sifilitici sono rari, tranne forse a Buggerru, e
iio non credo all'abuso della Venere
in operai art'aticati, che vivono
i

pesso

soli e

che, se fossero tanto irresistibilmente spinti al piacere dei

cameroni quei fatti di omosessualit di occasione,


trovano nelle prigioni, nelle colonie e nei colle<;i. E, sembrer
forse arrischiato, dico anche che non credo all'alcoolismo. Il minatore
sensi, ci offrirebbero nei

che

si

pochissimo resistente all'alcool

e,

a parte

impiegati, di ingegneri e di medici,

leranza

di

minime quantit

di

le

dichiarazioni di

ho potuto

alcool.

io

operai,

di

stesso verificare l'intol-

mercurializzati

di

S.

Giovanni

t-adevano ubbriachi con un paio di iicchieri di vino ed avevano la vertigine

fumando un sigaro; con un bicchiere

di

vino vidi un fonditore

dell'antimonio a Su Suergiu avere segni inarcati di ebbrezza. Io credo che

rendano meno resistenti all'alcool e ricerche


da me istituite, ne danno la sanzione sperimentale. Conigli saurnini non tanto intossicali da dimagrare, forse tanto pi se affaticati,
trono fenomeni di alcoolismo acuto cosi gravi da far temere della vita
>n dosi che riescono innocue negli animali di controllo e che tutt'al pi
danno un po' di inc<ordinazione motrice. ContinueK le ricerche, che mi
le

intossicazioni da metalli

recenti,

sembrano importanti

sia dal

punto

di

vista

della

tossicologia

generale,

quanto da quello della patologia del lavoro e della medicina forense.

Se noi ora ci facciamo a studiare, cosi succintamente come il momento


uo consiglia, rimedi profilattici contro le malattie del lavoro negli oi>erai
tli^lle miniere vediamo come ci appaiono semplici le indicazioni, se pure
i


non

facile e

308

pronta l'applicazione. Migliore igiene nelle abitazioni e mi-

gliore nutrizione; profilassi

bero gi a rendere

minori

meccanica e chinica contro


gli

effetti

della

Questi sarebbero facilmente evitabili ove


del lavoro

uscendone

perforatrici

la

malaria varreb-

e delle

intossicazioni.

operai lasciassero

gli

e venissero obbligati

di rientrare nelle loro case.

delle

fatica

gli abiti

a prendere un bagno prima

In galleria una maggiore ventilazione, l'uso

lavoro a mano, l'illuminazione elettrica


varrebbero a togliere molte cause della viziatura

sostituito al

sostituita alle candele

dell'aria ed a diminuire gli effetti della fatica.

L'abolizione dei crivelli sardi ed inglesi, che del resto vanno scomparendo da molte miniere, migliorer le condizioni dell'operaio di laveria;
l'applicazione di apparecchi di aspirazione e di carico e scarico meccanici ai forni diminuiranno ancora di pi i pochi danni di questi. La
maggiore nettezza degli operai e poche modificazioni tecniche, gi in
corso, nelle fonderie di piombo, ed una maggiore sorveglianza ai forni
dell'antimonio

insaccano

che
che

si

Il

l'uso di

l'ossido,

abiti

speciali

e di

faranno dileguare

maschera per

operai,

gli

presso che del tutto

danni,

hanno attualmente.

Presidente apre la discussione sul tema svolto:

S.Bruera: Potrei esser tacciato d'audacia prendendo la parola


frase, competenza di dottrina
e giustezza di osservazioni ha cosi esaurientemente trattato l'egregio
prof. Biondi nella sua relazione. Mi conforta per e m'incoraggia l'aver
constatato che le sue osservazioni e deduzioni avvalorano quelle che
io in ben 33 anni di lavoro medico nelle varie miniere dei pressi di
Iglesias ho potuto fare e che brevemente esporr a questa spettabile
adunanza.
Dott.

sull'argomento che con tanta eleganza di

Nel 1873 io conoscevo le manifestazioni saturnine per quel tanto che


apprendere in una lezione nella sala della scuola ed in una lettura
qualche trattato di patologia speciale di quel tempo.
Assunto, precisamente in quell'anno, il servizio medico nella miniera

potei
di

Monteponi trovai ivi subito tanto e tale materiale di studio pratico


basti il dire che in un anno su
fui realmente sconfortato
circa 900 malati ricoverati nell'ospedale della miniera i casi di saturnismo
furono ben 165, costituiti specialmente da enteralgie, molte cefalopatie
ed artralgie varie, qualche caso di epilessia nonch alcuni casi di paralisi dei muscoli estensori, oltre ad alcuni casi di forme multiple e com-

di

che ne

binate.

Bisognava subito provvedere a tanto male e per

ci,

essendo cono-

sciuta la natura dell'agente morbigeno, pensai a determinare la via o

le

:Ky

vie principali p'r lo quali esso s'insinuava

ncirorgaiiismo e potei

lutto

subito osservare:
1

Ia coltivazione

di

minerale

(cantiere di Mi^ntfponi) dava


saturnismo nel jiersonale dei

di

l'b.

minerale cbe

miniera

di

San Marco

dei pi grandi contingenti di malati di


suoi minatori, uomini robusti, quasi tutti

allora continentali del lergamasco, mentn*


dello stesso

nella

uno

ragazzi adibiti al irailamcnto

minatori scavavano nelle gallere, andavano

esenti da ogni manifestazione di saturnismo. Questi ragazzi di cui alcuni


in tenera et

(non essendo allora questa limitata dalla legge posterioro

sul lavoro delle

donno e

vato dalla ganga sterile


cosi ottenuto se di

doveano

dei fanciulli)
in cui

prima

ripulire

era incassato, rdurre

qualit, pestarlo

il

minerale sca-

in pezzi

frantumarlo se

il

minerale

seconda
onde rendere il prodotto omogeneo, l'er tal modo questi fanciulli si trovavano ben pi dei minatori in contatto del materiale danneggiante senza rsentirne come quelli nessun malefico effetto.
Ci'i constatato volli conoscerne la ragione e trovai, visitando
luoghi
di lavorazione delle gallerie, che in questa regnava una temperatura
assai alta specialmente nei cosi detti avanzamenti, che in essi l'aria era
scarsa ed
minatori pel gran caldo lavoravano scamiciati, presentando
nudo al polviscolo tutto il torso, e pel lavoro sudavano fortemente fissando sulla pelle, col madore, il polviscolo del minerale che usciva dalle
intestazioni e dalle canne delle mine. Molto di queste si praticavano in
corona per cui il polviscolo cadeva direttamente sulla superficie denudata
del minatore, vi si fissava e vi rimaneva a permanenza.
I
fanciulli invece lavoravano all'esterno, in un piazzale esposto a
tutti
venti, protetti dai raggi <lel sole o della pioggia da una frascata
sostenuta da alcuni pali; essi mangiavano il loro pane senza darsi
troppa premura di ripulirsi le mani, soia parte del loro corpo imbrattata
e

di

qualit,

di

polviscolo di minerale.

si

Osservai poi che succedeva perfettamente l'opposto pel minerale che


estraeva dal pozzo Vittorio e che veniva portato nella casseria vicina

dello stesso

nome; avveniva

cio^ che

minatori davano all'Ospedale un

leggerissimo contributo per saturnismo, mentre

fanciulli

della casseria

davano un contingente fortissimo di enteralgie e di paralisi dei muscoli


estensori. Ora da notare che mentre le coltivazioni nelle gallerie a cui
d accesso
<

il

pozzo Vittorio (che sono

compU'ta con frequenti

le

comunicazioni

pi antiche e la rete delle quali


tra cantiere

cantiere) erano

aeroate, fresche ed in qualche luogo anzi fredde, ci che obbligava


natori a tenersi vestiti e coperti, la casseria Vittorio costrutta in
tura, ooperta di tettoja

tli

mi-

mura-

da finestroni con invetriata, era


cui per
rimanevano colla camicia scolacciata e e. Ile
zinco, protetta

quindi scarseggiarne di aria, con ambiente piuttosto ciildo ed in


ci

piccoli

lav()ranti vi

maniche rimboccate.
Queste osservazioni mi indussero

tutte subito

a ritenere

la

cute non


la sola,

ma almeno

nonche

la considerazione

310

la pi vasta porta di introduzione del veleno

che

se-

piombo perfettamente insolubile nei liquidi ordinari mi teneva ancora in qualche dubbio e mi indusse a fare alcune esperienze su cani.
Mi procurai alcuni di questi
da un ambiente non pregiudicato, depilai ad essi, volta per volta, una
discreta zona di pelle ed umettatala vi cosparsi del fino polviscolo di
solfuro di Pb. coprendo perfettamente la parte cosi cosparsa e mettendo
l'animale in condizione da non ricevere da nessun' altra parte effetti dell'agente in prova, ebbene, dopo alcuni giorni di questo trattamento questi
il

solfuro di

animali ebbero degli

accessi

epilettiformi

maggiore frequenza quanto pi

si

che

insisteva

ripetevano

si

nello

con

tanta

la

parte

spolverare

depilata.

A questa esperienza ne feci succedere qualche altra che tralascio,


per brevit, di riportare e che valsero sempre pi ad avvalorare il concetto sulla via di introduzione dell'agente

morbigeno; per quanto queste


a convincermene la immediata e vistosissima diminuzione dei casi di saturnismo avvenuta in seguito all'adozione dei mezzi
preventivi suggeriti e messi in atto onde precludere al polviscolo del
minerale di Pb. la via per la quale portava nell'organismo
suoi
esperienze valsero

funesti effetti

provvedimenti che vennero immediatamente applicati e

che anzi andarono


talmente

di

di

mano

ridurre oggi

le

in

mano

moltiplicandosi e

manifestazioni

di

perfezionandosi

saturnismo

minima

alla

espressione.

Dir una parola sulla speciale diarrea da cui sono

colpiti molti

operai

prof. Biondi, all'occhio del

fenomeno cui ha accennato


egregio
quale nulla vedo che sfuggito di quanto pu

riferirsi all'obbiettivo delle

sue ricerche.

al loro

giungere

nella

miniera,

l'

Su questo fatto che si avvera specialmente nelle miniere di Masua


e di Nebida avevo anch'io, a suo tempo, rivolta la mia attenzione, per
l'osservazione di esso mi indusse a stabilire una ragione di causalit
diversa da quella cui accenn l'egregio professore Biondi, ed eccone la
ragione.

Premetto che
della

la roccia

massa montana

delle

calcare di cui formata

miniere

d'

Iglesias

di

la

maggior parte

natura dolomitica.

Queste dolomie cedono

alle acque piovane che s'infiltrano fra le sue nuuna piccola parte della molta magnesia che esse
contengono; questa magnesia permane sospesa, e corre coli' acqua medesima alle sorgenti in cui attinge il personale della miniera per bere e

merose spaccature,

per uso domestico. Questo personale naturalmente per i primi giorni o


per qualche tempo, breve sempre, come giustamente ebbe ad osservare
sente gli effetti leggermente purgativi di queste
acque; in seguito vi si adatta e non ne risente pi nessuna conseguenza
n nessun danno alla sua salute.
l'egregio prof. Biondi,

.;li

Presidente accorda (|uindi la parola al

Il

Piero

dott.

/iorm

di

Pavia

per la comunica/iorn-:

Tabacco

lavoro

intossicazioni

=zz====^============

nicotiniche.
Uno

muscolare

dei punti pi interessanti nelhi questiono dell'azione del tabacco

sulle varie funzioni (loll'organismo

umano

6 senza dubbio (juello che

si

che questo prodotto vegetale pu esercitare sulla

riferisce alla influenza


attivit nniscolaro.

Una importanza grande assume


puramente

Non

poi

quesito quando, dal

il

infatti

non veda

chi

che

significato

l'alto

questo problema pu avere in questo nuovo ramo

che

famfo

scientifico, lo si trasporti nel catnjto sociale.

n-'iu/i-Mi.-

la

<li

mediche,

scienze

di

si

pu dire Medicina Professionale, pubblica o

Il

lavoratore di tabacco pu nel materiale stesso che egli manipola

sociale.

trovare una causa che di per


indtviiliio

s^"*
agisca sul suo lavoro, sulla sua prosenso viene influenzato il lavoro muscolare di un

In quale

duttivit?

|i*M*

<>ppi-:t

Gli autori

che

d<l

si

tabarri.'

sono occupati dell'avvelenamento da nicotina

acuto che cronico, hanno


del

o quasi

sia

disparte questo lato

lasciato in

tema generale.

E
pi

tutti

mancanza

per verit la

salienti

organisni".

che

disturbi
On.rt'' .-h.'

(>

(piando

giustificata

l'intossicazione

>io;\r-:!s<iniM

si

-..>!.

e vaL-'b'

pensi ai molli

induce

nicotinica

nel

<

nostro

nostre cognizioni in

!.

proposi In

Le esperienze
che

dei fisiologi, consiileiatr nel loro insieme, ci

tabacco ha

il

ma non

ci

dicono un po' dettagliatamente

i'energia muscolare

un'azione deprimente sul


sotti

modo

questo scopo, abbiamo adoperato l'ergografo

numerose

prima

comportarsi dd-

di

lel

fumare che

Moss<">,

tutte le conclusioni alle

curva grafica della

quali erano giunti coi

Trcves ed

ricavando

aver fumato.
quanti grande

dojio

esptM-ienze fatte, ci fu dato di constaljir'

siu la differenza individuale nella

Mosso,

di

l'influsso del tabacco.

tracciati di individui sani tanto

Nelle

il

indicano

sistema nerveo-m usci lare,

fatica e

confermare

loro importanti studi,

il

Ogni individuo, messo ben s'intende nelle identiche condizioni di esperienza, ha una curva della l'atica
che gli [tropria, onde facilmente si possono distinguere gli uni dagli
"litri
tracciati scritti da divers persone.
Ora sono contrazioni molto alte sul principio e che presto bruscai

il

Maggiora,

il

altri.


mente vanno scemando
ora sono contrazioni

312

ad arrivare al silenzio completo;


che durano tali per un tempo mag-

in altezza fino

meno ampie

giore e poi grado grado vanno cessando; ora a contrazioni di mediocre

prolungano per un tempo


curva forma una linea
pressoch diritta, essendo le contrazioni uniformemente decrescenti, tal' altra si ottiene una linea a zig-zag per gruppi di contrazioni molto diverse
fra di loro; ogni individuo per d sempre lo stesso tipo caratteristico
di ergogrammi.
La curva della fatica inoltre influenzata
sempre considerando
dal peso
l'individuo normale e nelle stesse condizioni di esperimento

ampiezza ne succedono

altre

brevi che

straordinariamente lungo. Talvolta

il

si

profilo della

sollevato e dal ritmo di contrazione.

pu affermare che la quantit di lavoro tanto


a manifestarsi, quanto minore
il peso
adoperato e quanto pi lento il succedersi delle contrazioni.
I pesi pi adatti per queste ricerche oscillano da 2 a 4 chilogrammi; il
ritmo pi opportuno quello di una contrazione ogni due secondi.
In tesi generale

maggiore e

si

la fatica tanto pi tarda

non star a riportarvi tutte le tavole che ho potuto ottenere dagli


buon numero di individui; solo mostrer alcune curve
della fatica che mi sembrano abbastanza dimostrative.
Dalla minuta osservazione dei tracciati ottenuti dallo stesso individuo
sotto o meno l' influenza del fumo di tabacco, scaturiscono fatti non privi
di un certo interesse.
Per quanto debba sempre tenersi presente come, in linea generale,
nell'analisi del lavoro muscolare si incontrino molte difficolt e cause
d'errore inerenti alla complessit dei fenomeni e alla diversit dei fattori
da cui proviene la contrazione e l'affievolimento dell'energia muscolare,
pure lo studio comparato delle varie curve della fatica lascia adito a
Io

esami

ripetuti su

conclusioni molto probative.


si esplica in due modi
primo periodo^ quello dell'eccitazione, per lo pi di breve durata; per varia di molto a seconda dell'individuo (costituzine, temperamento). Si manifesta con un aumento

L'influenza del tabacco sull'energia muscolare

consecutivi: eecitando e deprimendo.

Il

nell'altezza delle contrazioni, per cui collo stesso peso e collo stesso ritmo,
il

di

lavoro totale viene per qualche tempo aumentato; ma,

come ho

detto,

regola questo periodo molto fugace e talvolta passa quasi inosservato.

Ben presto succede il secondo periodo, di depressione, di affievolimento della forza muscolare, fase la pi lunga e la pi importante.
Qui, come lo dimostrano le curve grafiche, la fatica si manifesta con
maggiore rapidit che di norma, minore diventa l'altezza delle contrazioni, le quali presto

cessano del

tutto.

Ne

risulta

che

il

lavoro muscolare

viene ad essere non di poco diminuito.

Un'altra circostanza che appare spesso evidente nel paragonare la


serie dei tracciati, questa che le contrazioni eseguite

dopo aver fumato

:^l3

Fkima: )

Tr.i<;c!tto

unnnale

05

1^

i.'ontraz.

I'kima:

//)

cui.

di-lla t'aticu

lavoru

\jo tosilo

sollevando

Kilogr. o^ai 2 >ocoudi cui dito ineUio maiio

tot. a,lU.

individuo

>Io|k>

axiT fumato

contrat.

:<8

cm. OS, laroro

tot.

t,M.

$.

314


si

316

succedono con una certa irregolarit nella loro altezza, in modo da

alterare alquanto

il

tipo caratteristico individuale della fatica.

alcuni casi

Inoltre in

produce un leggero tremore delle

si

dita,

il

quale viene pure riprodotto nel tracciato ergografico. Tutti questi effetti
sono, in linea' di massima, 'proporzionali al tempo di durata dell'esperi-

sono pi manifesti in coloro che hanno a lungo


da poco fumano.
Risulta dunque dalle indagini sperimentali sull' uomo che il fumare
esercita un notevole e duraturo indebolimento dell' atticit muscolare, pre-

mento;

in altri termini

meno

fumato,

ceduto da

senso

col

palesi negli individui che

un

lieve e

di

effimero

fugace periodo di esaltamento. Quest' ultimo coincide


benessere, di maggiore attivit intellettuale che

fumando, periodo molto verosimil-

molti individui affermano di provare

mente dovuto

Stabilita

noi resta

il

all'

inizio di

l'azione che

compito

di

aumento

il

della pressione arteriosa.

fumare esercita

sull'energia,

muscolare, a

vedere se queste risultanze possono trasportarsi

campo

professionale ed applicarsi ai lavoratori di tabacco.


per necessario a mio avviso risolvere una questione per cosi dire
pregiudiziale, definita la quale sar pi facile ottenere l'accordo sulla
nel

prima. Esiste un tabagismo professionale?

qui

si

entra in un quesito che ha dato luogo a studi numerosi, a

ad accalorate discussioni. Alcuni autori affermano essere


manipolazioni del tabacco assai pericolose per la sua azione specifica

lunc-hi dibattiti,
le

sull'organismo e per la predisposizione che esso crea ad alcune malattie


infettive,

specialmente la tubercolosi,

tabacco del tutto innocua, per

altri

considerano la lavorazione del

altri

infine essa riuscirebbe di vantaggio

all'organismo conferendogli una immunit verso certe malattie, prima la


tubercolosi.

quale proposizione attenersi in

noto

come

sia

stato

si

grande divergenza

di

pareri?

primo che dando unit di


un capitolo del
tabacco. Egli riferisce che per effetto del

il

Ramazzini

il

dottrina allo studio delle malattie dei lavoratori dedicava

suo trattato agli operai del


pulviscolo che durante

il

lavoro

si

solleva nell'aria e per gli odori acri

tabacco vanno soggetti


a gravi disturbi dell'apparato respiratorio, dell'apparecchio digerente e
del sistema nervoso.

caratteristici di

questa industria,

Sul principio del secolo scorso

lavoratori di

il

Cadet de Gassicourt,

il

Pointe ed

Mrat accettavano l'opinione di Ramazzini, avendo potuto osservare


largamente fra gli operai del tabacco molti disturbi, quali grave denuil

emorragie, affezioni acute e croniche

trzione, vertigini, vomito, coliche,

[iolmonari, tremori

A
i

queste len lenze

ei un.

si

'e

opj

n'ra<tra della cute.

tinta

irenl, Duchat.'let e

D'Arcet,

quali nella loro relazione a Simon, direttore generale delle Manifatture

di

tabacchi in F'rancia, vennero a conclusioni

d*'l

tutto ottimiste. Essi in

base a statistiche raccolte a Lione, a Tolosu, a Lilla affermano che il


lavoro abituale nelle manifatture di tabacchi non pu nuocere alla longevit ed aggiungono: chimerici sono i timori che le manifatture di
tabacchi ispirano ad alcuni; anzi quasi da credersi che

un potente preservativo contro un gran nnmero

tabacco sia

il

specialmente

di malattie,

soggiorno nelle manifatture ^ forse salutisi, potendo preservare da questa malattia e anche guarire coloro che ne sono affetti .
Era naturale che queste recise affermazioni, del tutto opposte a
quanto era stato da altri rilevato, dessero origine a vive discussionL
contro quelle epidemiche....

il

tare negli individui minacciati da

Il

le

Mt'lier, incaricato

dall'Accademia

Manifatture dei tabacchi,

una speciale azione

rifer

che

Medicina di Parigi di visitare


emanazioni del tabacco avevan

di

le

mucosa bronchiale e polmonare,


poteva ammettere una
lasci in sospeso la questione della influenza
solo in rari casi

Lo
che

irritante sulla

si

eli-

e
-i.

Chvalier, da statistiche raccolte nel Belgio e nell' Inghilterra, stabili


i

disturbi

Ivaorare

nel!-

sono avvertiti dagli operai solo quando incominciano a


manifatture, mentre r^'i =i avrebbe un benefico adatta-

mento.
Il

Tarditr-u.

p'ir :?uiiiaiML<

ammise come dannosa

fU'jU"

e-^cigeraie

i>'

vedute dei

l'industria del laba^xx) per la salute d-r.

Kostial richiam per

:.i,
ti.

primo l'attenzione sulla frequenza


di malattie dell'apparato sessuale nelle operaie e la grande mortalit dei
loro figli; su .500 bambini nati da madri in preda a tabagismo anche
leggero, ne vide morire 104 nel primo anno di vita. Questa lesi trov
validi sostenitori in Delaunay, Brochard, Sarret, Quinquaud, Thvenot,
Etienne ed oppositori in Hurteaux, Igonin, Poisson, Piasecki.
L' Hirt giudica dannose alla salute le polveri e le emanazioni gassose
del tabacco e riferisce un reperto di Zenker su di una forma di pneumoconiosi da tabacco, l' Eulenburg assegna maggior importanza ai vapori,
Pili tardi

il

ariix'lue gli autori

sono

il

molto

ni(>lerati nei giud


il tabacco.
Rochs, lo Jones, lo
.in
i
quali
anzich alla intossicazione tabagica riferirono le diverse malattie alle
cattive conlizioni dei locali di lavorazione, alla miseria economica, alle
posizioni viziate del corpo durante il lavoro ecc.

conciliative

Tt'ii'ieiize

Siamo

cosi

p*ro

ebbero

arrivati

alle

il

'

pi

recenti

delle quali spetta agli studiosi italiani.

Taveniari,
serie di

fratelli

accurati ed

Pieraccini,

il

interessanti

Il

pubblicazioni,

Cuzzi ed

Pezzolata,
lavori

il

il

una gran parte


^
'il

.Mane

hanno, quali pi quali

.la

meno.

318

riconosciuta la influenza dannosa che

l'industria

tabacco

del

esercita

sul nostro organismo.

In verit

sono

in

indagini

le

laboratorio.

Il

mezzo

secondo e

il

le

pubblicazioni

il

il

primo

terzo,

si

il

secondo rivolgimento- e ancora pi

ha eleminazione

durante la fermentazione

volatile e ci perch

sizione in acido acetico, formico, carbonico ecc.


acidi volatili
di acqua.

di

nicotina

Il

le

malico,

una decompo-

combinazioni

di questi

sono facilmente dissociabili per effetto del calore in presenza


vapore acqueo pu quindi trascinare via i materiali che

costituiscono quelle combinazioni

Lo Chapman

riporterebbe l'intossi-

cazione professionale da tabacco alla nicozianina, anzich

Tavernari

Il

forma

sotto

gli acidi citrico e

nicotina combinata nelle foglie, subiscono

coi quali la

poche

sull'argomento

osservazioni sussidiate da prove di

Pezzolato ha sperimentalmente accertato che nelle Mani-

fatture di tabacchi fra


fra

molte

alle

sperimentali

isol

pulviscolo

dal

delle

sale

di

alla nicotina.

lavorazione

quasi

costantemente Vaspergillus famigatus; questo ifomiceto possiede attitudini


patogene e potrebbe produrre, secondo il Behrens, una malattia con

andamento

Come

clinico e reperto

anatomico molto simile

alla tubercolosi.

dimostrazione dell'assorbimento dei principi tossici del tabacco

la cute, sono da ricordarsi il caso osservato da Tardieu, di


un contrabbandiere che present sintomi di avvelenamento per aver

attraverso

tenuto a lungo delle foglie di tabacco a contatto con la cute, quello di

che osserv avvelenamento in un operaio che per lungo tempo


le mani immerse in un infuso di tabacco, il caso di De Fourcroy, che vide gravi fenomeni in un giovane affetto da rogna il quale
si era coperto diverse parti del corpo con pannilini bagnati di decozione
di tabacco. Casi analoghi sono riferiti da Gallavardin, Marchant> Sosselin

Gilbert,

aveva tenuto

ed

altri.

Chi ha avuto occasione


certo stato colpito da
nelle

sale di lavorazione.

nell'aria e ricopre

il

di visitare

un odore

una Manifattura

di

tabacchi sar

acre, irritante le mucose, diffuso

Una

pavimento,

finissima polvere di
i

mobili,

tabacco

ovunque
sospesa

davanzali delle finestre, ovun-

que insomma trova un punto per depositarsi. Le operaie, a seconda delle


diverse manipolazioni alle quali devono attendere, sono esposte o a forti
emanazioni gassose o a respirare di continuo polveri di tabacco, oppure
hanno le mani bagnate di un denso liquame nerastro che poi un infuso
acquoso di foglie di tabacco.
Ora, non possibile negare che un certo assorbimento di materiali
tabagici
qualunque sia la via per la quale esso si verifica
deve
avverarsi; solo si dice da alcuni che l'organismo facilmente vi si abituai
per facile obbiettare che abitudine non vuol dire refrattariet; l'orga-

:n'j

nismi) pu assuefarsi a non risentire pi alcun effetto subitaneo da dosdi

che darebbero sintomi allarmanti in~porsone non abituale,

velcMio tali

mii ci non sij^nifica die per osse l'or^anism' stesso sia divenuto totalle sembianze di una abitudine quasi sempre
nasconde una intossicazione cronica.
Nelle operaie che inccminciano a lavorare nelle Manifatture si
osservano di frequenle fenomeni di intossicazione acuta quali forti cefalee,
nausee, vomiti, vertigini, lipolimie. In seguilo possono presentarsi caiai-ri
cronici delle vie digerenti, delle vie respiratorie, perturbamenti a carico
del sistema nerv()so, disturbi vari a carico dell'ajtparato circolatorio e

nionte indifferente; an/i sotto

si

dell'afiparato sessuale.

Senza

togliere

il

niinimi> valore a

tulli

cronici, desidero

disturbi

por un istante richiamare l'attenzione sui primi sintomi di avvelenamento

acuto che sono quelli generalmenle trascurati; ad


attribuire

una certa importanza non tanto per

La cefalea,
come fenomeni

le

vertigini, le

spiegare che

di

vasocostrizione;

un

forte ipertensivo; ora

si

sa

quanto per il
possono meglio

in s,

nausee non

significato loro.

si

infatti

che

il

disturbi accennati stanno ad indicare

squilibri nella pressione endoarleriosa, squilibri

che

debba

ossi, credo, si

fatti

col

tabacco
i

primi

continuo ripetersi

normale funzionalit del sensibilissimo albero arterioso e lenil


terreno allo svolgersi di una delle
malattie gravi, oggi fra le pi diffuse, rarleriosclerosi. Ed anche quando
questa malattia non ha ancora assunto
caratteri di una personalit
propria con una sintomatologia ben definita, pure facile comprendere
quanto debba essere debole, contro la maggior parte dei morbi, la resistenza di un organismo, il quale porta dei vasi, sia pure in lieve grado,
ledono

la

tamente, occultamente preparano

alterati.

Ammessa
difficile

l'esistenza di

avvicinare

un tabagismo professionale, riescir

dati di laboratorio con ci

L'avvelenamento da fumo

di

che accade nelle

meno

fabltriche.

tabacco, se non identico in lutto alla intos-

sicazione professionale, sar certo a questa mollo simile.

Henbel e
nicotina nel

Gorup-fesauer

v.

fumo

di

poterono

tabacco, ove esiste

dimostrare

come

la

presenza

di

nella pianta nello stato di

sale (malato e citrato). Inoltre la nicoiina 6 facilmente solubile nell'acqua;

fumo umido e caldo che l'uomo trae dai sigari o dalla pipa deve
neeessariamente prenderne e trasportarla alla saliva ed all'aria inspirala.

il

Nel fumo

si

trova inoltre nicozianina, piridina, pirolina, lutidina, collidina.

corpi oleosi

volatili

D'altro lato
di alcuni
si

ft

locali delle

spande per

derivanti dalla distillazione secca del tabacco.

certo che

le

polveri di tabacco sospese nellatmosfera

manifatture, contengono nicotina e che nicotina pure

l'aria liberandosi nella

fermentazione dalle foglie del tabacco.


Vi

320

trova inoltre nicoziaiiina, alla quale

si

tossicazione professionale da tabacco.

mente avverarsi un
cute per

riporterebbe l'in-

necessaria-

lieve assorbimento di materiali tabagici attraverso la

continuo maneggiare delle foglie umide.

il

Ed anche
prodotti

Capman

il

In alcuni operai devo

nelle manifatture

ammoniacali,

acetici,

s"!

hanno sostanze gassose

piridinici,

deleterie nei

(esperienze di Pezzolato).

ecc.

Le vie di assorbimento diverse nei vari casi (polmoni, cavo orale, cute),
il modo diverso col quale si produce l'avvelenamento
(fumo, ingestione,
inalazione, contatto),

le

diverse

qualit

materiali

di

deleteri

assorbiti,

daranno delle differenze sia riguardo aAV intensit dei disturbi, sia riguardo
&\\3i preponderanza varia di manifestazioni morbose a carico dell'uno o

ma

dell'altro sistema organico,

la

ultima, in linea generale,

risultante

sar la stessa.

Concludendo, crediamo che


del tabacco sopra

il

risultati delle nostre ricerche sull'azione

lavoro muscolare, possono ragionevolmente in deter-

minate circostanze trovare riscontro fra

lavoratori di tabacco.

G. Y. Giglioli di Firenze presenta

dott.

Il

il

seguente riassunto che

svolge:

La questione
La lavorazione

del

tabagismo professionale.

del tabacco che

pure ha attirato

l'attenzione

lo

studio degl'igienisti sino dai tempi pi remoti, rappresenta dal punto di


vista della patologia del lavoro

un problema non ancora

risolto

ed una

questione sempre assai controversa.

numerose inchieste e che si siano


non rimane ancora chiaramente dimostrata o decisamente esclusa l'esistenza di una vera e propria intossicazione professionale da tabacco, di una forma clinica cio ben definita
che abbia per eziologia diretta una azione tossica del tabacco sull'organismo dell'operaio che pel suo mestiere costretto a manipolare questa
Nonostante che

siano fatte

si

ripetute le ricerche di laboratorio,

sostanza.

Le
molti

quasi
tutti

condizioni

speciali

paesi
tutti

di

igieniche

una lavorazione

di

di

questi lavoratori,

l'esistenza

in

l'uso abituale del tabacco in

Stato,

questi operai, ed in vari paesi in

molte delle operaie, sono


difficile la soluzione

elementi che hanno contribuito a. rendere pi

del problema.

Oltre a ci
le

diverse

metodi

abitudini

possono spiegare

le

di

di

lavorazione assai diversi da paese a paese,


e la diversit anche dei regolamenti locali

vita

differenze

dei

risultati

delle

varie

inchieste

la

discrepanza nelle opinioni.

Non

qui

il

caso

di

esaminare

tutti

lavori

pubblicati

sull'argo-

mento; baster dire che se per coloro che negano la esistenza di un


tabagismo professionale e coloro che sostengono invece l'azione tossica
di esso sui lavoratori, esistono osservazioni poco degne di fede, tant-j
nell'uno che nell'altro camf)0 si trovano anche igienisti e p-atologi di
valore.

iiidisciitibilo

Iiiteiulu di

esaminare quali possono essere

le

ragioni

di

una

l;ile

differenza di opinioni e se sia giustificata dalla diversit delle condizioni


in cui si

sono condotte

inchieste o eseguiti gli esperimenti.

le

Avendo avuto occasione qualche anno


avendo

fatture di tabacchi fiorentine ed

fa di

di

occuparmi

delle

mani-

recente potuto visitare ripe-

tutamente due dei pi importanti centri di lavorazione di tabacoo in


Inghilterra, mi sono proposto di determinare se in base alle differenze
di lavorazione e di condizioni locali si potesse spiegare la diversit delle
condizioni di salute dei lavoratori

relativamente ad

un

evcntu.il.' t:il.a-

gismo professionale.
Sin da quando nel 1840 s'inizi in Francia l'agitazione in pru dei hivriratoi'i del tabacco, anche in Inghilterra si fecero numerose inchieste e
tutti
risultati relativi a possibiH effetti tossici sugli operai e le operaie
risultarono negativi. Si fecero anche speciali ricerche su una possibile
lavori del
aiabUnina tossica pro/'cssionn/c dn tah'icco, specialmente dopo
Galezovvsky e del Schweinitz che ne affermarono l'esistenza, lo Shears
fece speciali ricerche sopra milledueceito operai della Ditta Cope, il Lee
ne esaminO) accuratamente pi di tremila senza poter rilevare nessun
i

dato clinico convincente.

che

Si noti

tutte

queste inchieste furono eseguite da persone com-

petenti, spesso dallo Stato,

che

in

Inghilterra

non ha nessun interesse

nella manifattura dei tabacchi. Cosi naturalmente oggi in Inghilterra

si

considera questa industria come non velenosa per l'operaio, pure ammettendo che in coloro che son nuovi a questo lavoro si possano verificare
lievi

disturbi temporanei.

Ultimamente un'altra inchiesta

^ stata fatta per incarico del Consiglio

industriale femminile dalla signora Oakesholl, essa conclude che, esclusi

naturalmentf; gl'inconvenienti di un lavoro sedentario, nessun fenomeno


le mestruaed
casi
regolarmente
procedevano
zioni, lo gravidanze, l'allattamento
di anemia non erano pi frequenti che in altre industrie.
stato detto dei deleteri elTetli del
Se si pensa a tutto quanto
tabacco su le funzioni genitali della donna, se si ricordano le impres-

morboso, caratteristico

si

era riscontrato in queste operaie,

<"'

sionanti cifre del Jacquemart che su cento gravidanze d'operaio riscontr


quarantacinque aborti, se si ricordano le conclusioni pessimistiche del
Kostial o
lavori del Cuzzi e del Resinelli, questo ottimismo in una
nazione che pur cosi ligia ai precotti d'igiene non pu che meravigliare
e decisi per ci, trovandomi in Inghilterra, di visitare qualcheduna di
i

([ueste fabbriche.

Avendo potuto ottenere

il

permesso dalla

Dittai \\'ills
21

&

C.

sac-

che possiede grandi manifatture di tabacchi nel Lancashire e che occupa


uno dei posti pi importanti nella produzione del Regno Unito, mi recai
sul luogo e fornito di tutte le agevolazioni e guidato da uno dei locali
ispettori delle fabbriche potei farmi un concetto del come proceda in
esse la lavorazione e quali

manifatture

Come

siano

noto a Firenze esistono

e quella di S. Pancrazio, nelle quali


renti.

Non

differenze

le

colla

lavorazione nelle

di Firenze.

star

a descrivere

tutti

due fabbriche: quella


i
i

metodi

di

processi

di

Orsola

S.

lavorazione sono diffedi

manipolazione,

ma

accenner soltanto a quelle operazioni che sembrano avere rapporto con


una possibile azione tossica del tabacco, vale a dire: la fermentazione,
che darebbero luogo, secondo molti
il prosciugamento e la stagionatura
autori,

ad una emanazione

di

vapori tossici (nicotina, nicozianina,

ecc.),

a ci con poche eccezioni la lavorazione si compie a mano e in


locali assai infelici. Nelle manifatture del Wills da me visitate invece,

oltre

quali

nelle

sono impiegati a

l'

incirca duemila

uomini, la lavorazione procede in

modo

donne

un migliaio

assai diverso: anzitutto

il

di

mac-

manuale quasi esclusivamente limitata alla cernita delle foglie, la fermentazione si fa in luoghi
a parte, ben ventilati e lontani dai locali dove si procede alle altre lavorazioni. Gli operai mangiano fuori della fabbrica e prima e dopo il lavoro
possono approfittare di speciali lavatoi. Ma un fatto che mi pare abbia una
grande importanza che in tutte queste manifatture di tabacchi si osserchinario assai perfezionato e la lavorazione

vano,

come

del resto in molte altre fabbriche in Inghilterra, le regole pi

larghe e pi umanitarie, relative

Mi pare dunque che una

al

periodo di gravidanza e di puerperio.

simile differenza di condizioni di lavoro e

ambiente possa anche per un medesimo materiale di lavoro giustia bella prima incomprensibili.
Dato per uno sguardo alla parte, dir cosi evoluta e ricca, di
questa industria, volli vedere se tali condizioni erano le stesse anche
nelle lavorazioni in piccolo che naturalmente in Inghilterra sono libere,
e trovandomi a Toynbee Hall, nella sezione universitaria dell'East End,
di

ficare delle diversit di risultati

dove specialmente si occupano delle condizioni dei lavoratori pi poveri


meno ufficialmente protetti, cercai di visitare qualche
e, diremo cosi,
piccola manifattura di tabacchi, nelle quali la lavorazione
ambienti insufficienti, con mezzi primitivi, in uno stesso locale
alla fermentazione, alla triturazione, ecc., piccole manifatture

si
si

fa

in

procede

che non

rado sfuggono alle inchieste pi o meno ufficiali; orbene le condizioni


dal punto di vista medico erano ben differenti dalle altre ed un certo

di

dott.

Lewis, addetto ad una delle numerose infermerie di quei quartieri


mi affermava che ogni momento nel suo ambulatorio si presen-

poveri,

tavano donne addette a questo laboratorio, accusando mal di capo persisistente, nausea, anemia, debolezza generale, disturbi delle menstruazioni,
e che la percentuale degli aborti era in esse di circa il 60 7o'


Insomma
do!

si

32:5

era ben limgi dalle splendide condizioni delle fabbriche

Lancashire!

Ora un

simile parallelo mi 6 sembrato notevolmente istruttivo, perch

accanto alla possibilit ed alla attuazione


colosa, tale

(la

di

una lavorazione non

peri-

ottimismo, avevo potuto vedere condizioni

giustifi!are Jgni

da far comprendere il pessimismo pi marcato su questa industria,


Prima di negare in modo assoluto la possibilit di disturbi morl>osi
professionali occorre farsi un'idea di tutte le condizioni inerenti ad una
data lavorazione, e lo studio comparativo fra le condizioni di lavoro
tali

pu spiegarci

nei vari centri industriali e delle varie statistiche

la diver-

sit dei risultati dello inchieste.

Per quel che riguarda

si pu conchiudere
una forma ben definita di avvelenamento professionale da tabacco non ancora un fatto accertato, esistono per dei disturbi tossici che sono in stretto rapporto con questa
lavorazione, j)or la quale si dovrebbero adottare tutte quelle precauzioni
il

tahaffismo professionale

probabilmente che se l'esistenza

riconosciute necessarie per

zione fra

di

industrie velenose. L'apparente contraddi-

le

risultati dei vari ricercatori

evidentemente dovuta

alle diverso

condizioni dei lavoratori, al differente metodo o periodo della lavorazione

ed agli ambienti

Il

di

Presidente apre la discussione sulle Relazioni presentate:

Prof.

Treces: Fa qualche riserva

Zenoni e del
metodi ergografci
prof.

z'altro

lavoro che tanto jiossono differire.

Boveri.

dott.

generale

di cui in

ad apprezzamenti

proposito delle

Xon crede che


si

dispone, possano

pratici sulla capacit di lavoro

sotto questa o quella inniieii/a di

ambiente o

di

esperienze del

risultati

dai

fornitici

condurci sen-

dell'organismo

sostanze supposte

utili

o nocive.

Allevi: Sostiene che vi

J)uif.

sia

un vero tabagismo professionale.

Da una inchiesta da lui fatta presso le sigaraie di Milano risulta


come la percentuale delle gastro-enteriti e delle bronchiti elevatissima.
Non ci consta per
come ha affermato il dott. Guido Pieraccini

che

il

tabagismo possa

pimento.
k)3

Il

dott.

gravidanza e sui prodotti del concecolleghi a studiare


rap[K)rti tra tuberc>-

influire sulla

Allevi invita

tabagismo. Secondo

lui

la

soluzione del problema

|>otrebhe avere

una grande importanza. Termina augurandosi che la questione del tabagismo al prossimi) ('ongresso internazionale sia oggetto di ricerche definitive.

Prof. Pieniceiiu: Nello studio del tal>agisino bisogna

diverse manipolazioni e

gli

ambienti

di

lavoro.

spulardamento) danno polveri anche tabagiehe^

distinguere

le

Le manipolazioni a secco
e queste sono dannose in

324

quanto sono polveri. Si hanno riniti, faringiti e pneumoconiosi. Le foglie


macerate danno assorbimento cutaneo di nicotina; la fermentazione del
tabacco d fenomeni d'intossicazione mista per inalazione.
Si parla di
si

abitua

il

adattamento; questo

bevitore, e

sparisce

ma

relativo,

infido.

Anche

acuto; peraltro

l'episodio

si

all'alcooF

trovano

le

cirrosi alla necroscopia.

A seconda dei locali di lavorazione si possono o no avere fenomeni


tabagismo; l dove i locali sono ottimi scomparso il tabagismo; ma
con ci si pu negare il tabagismo professionale?
Sarebbe lo stesso che negare l'anchilostomiasi, perch l'igiene l'ha
fugata al Sempione. Se a Milano non si hanno molti aborti e parti prematuri nelle tabaccaie, ci pu essere dovuto a condizioni locali di ambiente e a sistema di lavorazione.
Ramazzini ha risoluto il problema del tabagismo; egli osserv il
fenomeno del tabagismo nel 1700, allora quando la lavorazione del
tabacco si faceva nelle case privale, nella stanza stessa dove si mangiava e si dormiva. Allora si aveva il fenomeno morboso all' ingrosso e
colpiva con gli uomini anche gli animali.
Allo stato attuale delle cose noi non dobbiamo negare (io per me
anzi lo ammetto) il tabagismo, e dobbiamo costringere il Governo a portare dappertutto quei miglioramenti di locali ed economici che sembra
valgano cosi bene a combattere il tabagismo.
di

On. Prof. Celli: Espone avere avuto l'incarico dall'allora ministro


delle Finanze, Fon. Luzzatti, di studiare le condizioni igieniche delle ope-

raie addette alle manifatture del tabacc in Italia.

in

proporzione un lavoro che

si

divider in tre parti:

a) fisico-sanitaria e fisico-economica
h)

igiene dell'ambiente industriale;

e)

ambiente

edilizio industriale.

Disgraziatamente, per la malattia

di

uno

dei collaboratori, la

prima

parte non pronta, e questa avrebbe dovuto essere quella fondamentale.

Mancando

questa, l'oratore

non

si

pu pronunziare sul

fatto se esista

o no tabagismo professionale.

Pu assicurare che

la statistica sanitaria delle tabaccaie sar fatta in

confronto con quella di operai di altre industrie nella stessa

citt.

Circa la seconda parte del detto lavoro in preparazione, pu dire


d'ora che nell'aria di ambienti carichi di vapori non venne rinvenuta

fin-

al

nicotina.

Per

la terza parte

pu assicurare che

la

Direzione generale delle

ha risparmiato e non risparmia miglioramenti edihzii nelle


fabbriche.. Alcune di queste sono gi quasi perfette, altre in via di trasformazione progressiva solo una vecchia fabbrica di Firenze fu suscetPrivative non

tibile di

pochi miglioramenti per ragioni

locali.


Noli solo fiiroiio

Concludendo,
proniotiere

locali,

ma anche

apparecchi

;j;li

associa alla proposta del dutt.

si

la

cioi'

iiii<;liorali

3i'5

(ji^lioli, di

di lavonj*

non com-

questione del taba;isnio profcssionaW', ora

rpiesto

in

conj^resso, riservandola per un prossimo ron^/resso.

mosi egli sar

Intanto l'oratore spera die fra pochi

^rado

in

di

puh-

hlicaro la i-clazione che potr dar luo<^o a discussioni e a nui>vi sludi.


Gif/lioli

I><)it.

Rispondendo

intende pregiudicare

manifatture dei
liinilarsi

di

Pieraccini afferma ch'egli

prof.

al

alle condizioni

dei lavori, ecc.,

non

di

lavoro nelle

ma

che intende

agli ambienti

relative

questioni

tahac<'lii,

problema

al

le

tossicologia [)roressionale.

Prof Fon: Il dott. Allevi ha |arlato di possibili rapporti fra tabagismo e tubercolosi. Conviene distinguei'e la possibilit generica di un
lapporto esistente fra l'intossicazione da tabacco, supposto che essa esista,
e la tubercolosi, e la possibilit di una maggior frequenza della tubercolosi tra

le

sigaraie in confr<jnlo di altre operaie.

Quest'iillima potrebbe essere

ammessa, data

teoi-icamente

cono-

la

forma speciale di lesione del parenchima


p<;>lmonare, data dal deposito di un fine polviscolo irritante di (abacc.
{tahnc-lnnfjc') che secondo vecchie osservazioni predisporrebbe alla tuberscenza dell'esistenza

come avviene

colosi,

di

una

del resto

di

casi

altri

inalazione di

di

jmdIvscoIo

i'-ritante.

del

Le belle notizie che il collega prof. Celli ci ha dato sulle pn.)vvideuze


Governo, lasciano sperare che esse riguarderanno anche le possibili

malattie di inalazione di polviscolo irritante.


Dott. Peroni:

Riguardo

la profilassi della tubercolosi nelle

Manifat-

di tale
il
govern< lia stabilito che le
forma devono esserci allontanate per tre anni.
Durante il periodo di allontanamento fruiscono di un sussidio temporaneo. Prima di essere riammesse devono risubire la visita se la gua-

ture dei Tabacchi

rigione

sia verificai;!.

si

Dott.
di

<peraie sos|)ette

Mdnrioli : Tre anni

quasi tutte

le

fa

esaminai

operaie della manifattura

rorecclii-,
ilei

naso e

il

tabacchi

Uoma.

di

la

gola

Ti-ovai

erano affette da faringiti croniche e che |iarecchie di


erano anche ateite da laringiti croniclie: quasi tutte
avevano rinite croniche. La frequenza di tali lesioni e maggiore in ra|>p.rt<) colla anzianit al lavon e col genere del lavoro, essendo maggiore
<'he circa

il

90"',,

queste (15-20

in

"')

fpiei- reparti

ove \\^

piti

polvere

di

tabacco.

Riguardt airorecchio non notai che dei tamponi prodotti dalla polvere.
Notevoli

dunque

le

lesioni

laringee

'iie

possoiK-

far

attecchire la

luliercolosi.

Dott. Peri: Ritiene "pporluno riferire le conclusioni

note

nella

sezione Maternit. Resulta

che ha gi rese
la morlaht

certamente che

maggiore che nel rimanente della popolazione femminile

nelle sigaraie

Ponente.

di Sestri

La

326

tubercolosi poi miete

un maggior numero

di vittime nelle sigaraie.

Doti. Gasperini : Raccomanda che nell'esame della questione del


tabagismo non si facciano entrare coefficienti estranei relativi ai danni
che sono a comune e che si verificano in altre industrie. Quando si

parlato di predisposizione delle polveri di tabacco alla

tubercolosi, biso-

come queste polveri siano pi dannose di altre riconosciute innocue. E quando si porteranno innanzi dati statistici fra operaie
delle manifatture dei tabacchi e le donne di una stessa localit, non

gna vedere

operaie,

se e

pensi che

si

le

cifre

non sono

in tutto e per tutto confrontabili.

Intanto egli dal canto suo non pu affermare di avere osservato

caso

di intossicazione

da

definirsi

come tabagismo

vero.

Ha

alcun

preso parte

ma sceverando gl'inconvenienti
che stanno a comune fra questa industria ed altre analoghe e ponendo
speciale attenzione su quello che di specifico pu scaturir fuori, non ha
che da esser confortato nel desiderio di veder escire da questo Congresso
impregiudicata la questione del tabagismo professionale. A questo intento
all'inchiesta sulle manifatture di Firenze;

unisce al collega Giglioli perch gli studi in proposito siano affidati


a colleghi molto esperti e per parte sua raccomanda ogni circospezione
nell'apprezzamento dei dati statistici. Desidera altres che non vengano
si

compresi dei fatti relativi a speciali idiosincrasie come


classificare questa industria fra le pericolose.
Il

ProJ. Pieraeeini presenta

il

sufficienti

a far

seguente ordine del giorno;

Il Congresso Internazionale per le Malattie del Lacuro fa voti che


Governi perseverino e affrettino i miglioramenti dei locali adibiti alle

Manifatture

Messo

e lavorazioni del tabacco.

ai voti,

approvato all'unaminit.

Como

Sac. Alatale Bornetti di

presenta la seguente comunicazione:

che mi sia permesso di fare queste relazioni, fatto di esperienze, le quali appunto mi hanno spinto a chiedere
di poterle mettere in pubblico, senza dubbio con sommo vantaggio, perch

Sono grandemente

lieto

serviranno a farci riconoscere nelle condizioni della psiche un

fattore

importantissimo di cui bisogna assolutamente tener conto nella cura sia


preventiva sia clinica delle malattie. Orbene io ho dovuto constatare che
la

psiche

alterazione

davvero:

diamo

sono nell'uomo talmente coordinate che ogni


ha il suo contraccolpo anche nell'altra. E
cagioni tristezza nell'animo di un individuo e noi tosto vela

di

si

fisiologia

una

di

esse

alterate le funzioni della cellula

cogenetica
l'infermo

attestata

dal

all'ingestione di

epatica;

glucosio nelle
quaniit

varie

l'alterata funzione

urine,
di

oppure

sciroppo,

si

gli-

sottoponendo
trova

subito

una glicosuria alimentare;

rileviirsi

dei grassi

gaiiismo.
iniKlificii

si

l'alterala funziono della fabbricaziono

rileva subito nella modificata

Una minore

economia dei grassi

elaborazione

atlivilA iiolla

.juindi la nutrizione, rivela

pure

degli

nell'or-

albuminoidi che

diminuita pro<luziono dell'u-

la

rea nelle urino: sopialulto l'alterala funzione biligenotica

(^

resa evidente

fenomeni di intossicazione per la ritenzione dei materiali biliari che


dovrebbero essere eliminali: di qui tutta la serie di crisi fisiologiche
che sogliono seguire nel nostro organismo a sifalii sintomi. \'iceversa
(e questo l'aviaimo sperimentato spessissimo anche loro), moltissime
alterazioni
fisiologiche portano anche terribili degenerazioni psichiche
come bellamente dimostra il doti. Crisafulli nella sua relazione sulla
frenastenia e delinquenza nei lavori professionali. Havvi dunque uno
dai

sti'ettissimo rapporto, tra l'ordine

fisiologico e

l'ordine

psicologico: tut-

tavia se questo risulta chiaro dal contrappnsto messi innanzi lestA, pi

luminoso ancora appare se consideriamo l'influenza che ha


tisico

noi

fisiologico, sulle alterazioni dell'uno

dobbiamo riconoscere

L'or/torv

tutta

la

verilA

stmo: dall'altra parte siamo

del

cosli-elli

dell'altro.

j)roverbio:

ad

il

benessere

Da una

parie

Mfiut sana

invertire

il

pri>verbio

dicendo pure: Corpu sano in mente sana.

Non adduco prove

prima parte peirb'* loi' gi ne soik permi limito a riferire una constatazione
che ho dovuto fare io della verit del secondo asserto: un infermo affetto
da grave leucemia che evidentemente si manifestava in disturbi genesuasissimi per

la

della

loro professione;

in tumori addominali, in
me, senza prestazione di alcuna
medicina speciale, lo vidi migliorare grandemente e infine guarire perfettamente, riacquistando ancora <|uel colorito rosso, che prima si pensava
non avrebbe potuto ricuperare. Ed ^ appunto da questi fatti ch'io potrei
enumerare in lunga serie, che aiguisco la incompletezza di questo Congresso nella sua funzione di studiare la soluzione del problema riguari-ali,

in

spossatezza,

in

emorragie ostinale,

pallore della cute, ecc., confortato da

le malattie del lavoro. .\on posso capire come abbia potuto essere
giudicata intempestiva la mia proposta delle Capellanie nelle camere di

dante

mentre queste camere sono precisamente lirette ad aiutare" il


Io per non dall'esperienza sul mio passato, senza togliere nulla all'importanza dei loro studi, li assicuro che fai- di pi io
colla parola in vantaggio degli operai, che loro con tutte le loro |iolveri. pilInlc. emulsioni, elettuari, ecc., qmilora abbiano a far astrazione dall'azione
benefica del Uapellano sul lavoro. SI, io odia mia parola sapr infondere negli operai quella forza, <|uel coraggio che loro invece unicamente
crederanno emanare dalle loix) somministrazioni di ferro, decolto di
china, coca, glicero fosfati, stricnina ecc, come pure colla mia parola
sapr calmare quelle convulsioni, quegli accessi, quell'epilessie, quei
parossismi che loro unicamente crederanno rimediabili coll'oppio. morfina, salasso, bagno, anestesia clorofornnca, ecc. \'ogliono Congressis
lavoro,

povero operaio.

328

che questo Congresso' raggiunga tutto lo scopo pel quale fu convocato e pi ancora? Medici e capellani dal lavoro stringiamoci la mano:
aiutiamoci a vicenda, e il governo provveda perch in ogui camera di
lavoro, non manchi un capellano. Io non voglio stancarli: lascio alla
loro ponderatezza riflettere se le mie idee non sono opportune proprio
per

le

necessit presenti. Riflettano, ed io

essere logici, dovranno stringermi la

La seduta

tolta alle

ore 18.

mano

sono sicuro che

se

vogliono

e dire: hai ragione. Cosi sia.

SEDUTA SKTTIMA.
Mercokdi,
PRf^iiDENTK:

M.

DI-:

CRISTOKORIS

IVesideiite d la parola

Il

nome

seii.

del

d<>tt.

al

dutt.

L'i

Giiujno - ore

Skgrctario: prof. L.
Rota

di

Casalt^

9.

DKVOTO.

che anche

Finzi d lottura della Relazione:

La patologia

dei lavoratori del

cemento

della

calce nel Circondario di Casale Monferrato.


La
di

ha assunto nel Circondario


la vita econonuca di esso
parte maggiore dopo la coltura dei

industria dtM cementi e della ealce

Casale tale svilu|ipo, che rappresenta per

una parte ragguardevole, anzi la


f|uali va famoso il Monferrato.

vigneti, per

di Casale di abitanti
31370 (dei quali 18,000 intra
moenia) la fahhricazione della calce e dei cementi ^ attuata da nove
opifici che alimentano circa 1200 operai, e nel vicino Comune di Ozzano
di abitanti 2785 da altri quattro (,)pifici, che alimeniano altri 1216 lavoratori (tra
quali si contano 372 cavatori. 398 tra fornaciai e addt>tti
alla cottura della calce, 16 mugnai, 354 manuali). Altre due fabbriche
con circa 90 operai sono a Morano Po. Sparsi nelle cave di Cuniolo,
Pontestura e dintorni sonvi circa altri 200 a 250 cavatori.
Ma questa industria cosi fiorente si svolge senza danno per il
benessere fisico della popolazione operaia o in altri termini alla estrazione e alla preparazione dei cementi sono inerenti speciali malattie.*
Tale quesito, interessante dal punto di vista sanitario, secondo le nostre

Nel (l'omune

Popoion

deboli forze

condizioni

di

siamo studiati di risolvere, esaminando anzitutto in quali


ambiente e di vita si svolge il lavoro degli operai applicati

ci

a codesta industria.

Alla gentilezza della Amministrazione della Societ


iiidustrid (h'ihi calce e cementi, alla cortesia dei signori

Anonima

jter la

Angelo Ellena e

Ccrrano di ( 'asale e a quella dei signori Stjsso e del


Vincenso di Ostano siamo debitori di aver potuto
visitare le fabbriche e gli operai addetti a cxiesta industria in modo da
acquistare conoscenza delle condizioni in cui vi prt)cede il lavoro e da

car.

(iiuseiipe

collega

(lott.

Cattaneo

poter rispondere

ai

quesiti

propostici.

comprensione di tali (luesiti


perci non solo opportuno ma
necessario che noi facciamo precedere un cenno sul procedimento della
Per

la

e""

l'rocedim*

330

fahhrie,azione della ealee e dei cementi e dele varie

compie. Esse sono

Estrazione del calcare

1.

onde

operazioni,

si

seguenti:

le

2 Cottura;
3."

Estinzione

4."

Macinazione e stacciatura ;
Insaccamento del prodotto.

5.

1 Estrazione

del calcare.

Giacimenti naturali

di pietra fornitrice di materiali calcari si

trovano

a Casale e cio in quelle di Pontestura, Coniolo,


Ozzano. In questi giacimenti la pietra da calce non si distingue da quella
da cemento, la distinzione non essendo fattibile che dopo l'estrazione per
mezzo della prova chimica. Per effettuare la estrazione del calcare
nelle colline circostanti

necessario un lavoro di scavo molto paziente

merc l'escavazione

sia

per vagoncini

nici
di

mano

di

legname

in

di pozzi,

isolati,

sia

che

merc

la

oculato, che

provvedono

si

costruzione

mano che procedono vengono

pratica

si

di

ascensori mecca-

di

gallerie, le quali

sostenute con armature prima

poi di mattoni e fornite di binari per vagoncini da trasporto.

Alle gallerie l'aria


praticate nella

fa arrivare

si

montagna

tratti

per mezzo

mezzo

e inoltre per

di

lunghe

di

finestre

una doppia tubatura

(aspirante e premente) che gira lungo la volta delle gallerie stesse. Nelle
cave, che la Societ

sono

fatti

effettua

vi si

fendere

gli

con lampadine

strati di tufo

mine. Scoperto
si

Anonima

possiede ad Ozzano elevatori e aspiratori

funzionare per mezzo della

il

anche
Per praticare le

elettricit, e

elettriche.

che conducono

ai

giacimenti

si

l'

illuminazione

per

finestre e

ha

ricorso alle

giacimento, coll'aiuto delle mine ancora e col piccone

stacca la pietra, la

si

carica sui vagoncini, e sui binari la

conduce

si

alle fabbriche.

Queste
tettoie

in

generale sono costrutte tutte su un

sovrapposte che circondano

diversi

da
da altre

tipo, costituite cio

piani

forni

tettoie di deposito.
2.

Cottura del calcare.

Per

la cottura della calce si

usano forni

verticali

stabili

ad

periodica, dei quali taluni funzionano a lunga Jarnma, facendovisi

camento

da cuocere

attivit
il

cari-

mentre il focolaio a lunga


fiamma nella parte inferiore; altri funzionano a corta fiamma e cio
per caricamento a strati alterni di combustibile e calcare. Si usano
inoltre i forni Hoffmann ; che sono a sezione elittica con camino centrale
e focolai laterali, divisi in varie concam erazioni, dove successivamente
ha luogo la cottura della calce, mettendo queste concamerazioni una
dopo l'altra in comunicazione
merc apertura di apposite valvole
con condotti che fanno capo alla ciminiera. Dei fori praticati nel tetto
della pietra

dall'alto,

^
del fi>rno

3:51

permettono l'introduzione del

cnmbustihile

la

sorveplianzjx

della cottura.
F*er la rutluni

nei

rriiD-itti

usmin

si

i[i

L,'Mierule

liutsrn^

f<>rni

sono abbinati come nella unita figura; e circondati


i
tettoie sovrapposte, delle quali la prima rico[>re il pian terreno, la
>econda si trova a livello della imboccatura del forno D, la terza a

che per

forni

lu pi

livello dell'apertura di

In ascensore
iiiiuu

serve

ove

suolo,

fin

introduce

il

EI
costituito da una scala a giro conmontare ceste o panierini ricolmi di pietra dal
accumulato, fino al terzo piano

a lar itiscendor'

dove sono

terra,

nella bocca
-i

far

materiale

il

caricamento

caricamento A.

o elevatore

Ili

la

pietra

(^

di

nuuvo

intn^lutla

ne

fa riscontro dalla parte opftosta.

Da queste

fornaciai introducono a temjM opportuno presso

pale di ferro per ritirare dall'angiolo


il

piano

di caricamento, mentre al II piano nella bocca del forno B


carbone c<>k per la finestra D munita di sportello in ferro

finestre parte per parte

quello di

cesu vuoii da <|uestu piano

ricaricati. Al

alla <|uale finestra un'altra

cotto (in

morto B'

il

materiale

riscaldalo e

materiale so-^giorna 15 ore, e farlo passare nel orogiuol"

dove soggiorna una o due ore, indi nel raflreddalore


dici ore. In li grosse griglie di ferro, che si sposttiri"
cadere il materiale cotto sul pavimento.

F,
"

dove sta
\..i.>pi>

l,

(juin-

i.^.iHim

332

La temperatura necessaria alla cottura non supera per la calce gli


800 gradi centigradi; pei cementi a rapida presa raggiunge i 1000" e;
per i Portland a lenta presa deve arrivare fino a 1300 e, a una temperatura tale cio da ottenere un principio di fusione della materia cotta.
3."

Estinzione della calce.


Cernitura
Macinazione, stacciatura, insaccamento.

- 4." e 5."

cemento.

del

Dopo la cottura la calce si fa pi dura e compatta; il cemento cresce di


peso e acquista una tinta che varia dal grigio al grigio-scuro azzurrognolo.

Le
forno;

calci cotte per lo pi

ma

si

mettono

commercio come vengono dal

in

se debbono essere spedite sono asperse lievemente di acqua

e a mezzo

macina

di

ridotte in polvere, poi burattate e raccolte in sacchi.

dopo estratto dai forni sottoposto ad una rigorosa


cernita, per dividere i pezzi ben cotti dagli altri mal cotti, (poich praticamente impossibile ottenere dai forni un prodotto tutto quanto allo
II

cemento

cotto,

identico grado di cottura).

pezzi cotti sono passati ai

materiale

qui

macinato

un

ascensori arrivare in

macina

si

in

polvere

fina

mezzo quintale o

effettua

in barili.

automaticamente.

mezzo

fatto a

apposito, dove la polvere

locale

e cade direttamente in sacchi da

e la pesatura in molti opifici

mossi da potenti motori;

frantoi

ridotto

il

di

incanalata

La

raccolta

locali

dove

dove si insacca, e nei quali si fa la maggior quantit di


polvere, di solito sono forniti di larghissime finestre e provvisti di aspiratori mossi meccanicamente, per guisa che l'aria non vi cosi polvesi

rosa

come a
II

prima

tutta

zeni speciali

{silos),

si

potrebbe supporre.

posto a stagionare in magazove esso resta bene stipato e difeso dal contatto della

materiale, che

deve conservare

si

umidit e dell'aria.
Classi e categorie
operaie.

Si distinguono gli operai della calce e

cementi secondo delle diverse

loro mansioni in due grandi classi:

A) Operai

delle

E) Operai

delle fabbriche.

categorie

cave o cavatori.

Questi

si

dividono

nelle

seguenti

1."

Caricatori di pietra alV elevatore ;

2."

Fornaciai;

3."

Scaricatori dei forni o sfornacialori

4."

Cernitori;

5."

Trasportatori del cemento cotto ai mulini detti impropriamente

6."

Mugnai;

7."

Insaccatori o braccianti di sacelli;

8."

Caricatori dei sacchi sui vagoni;

9."

Addetti alle macchine

terrazzieri;

(fabbri, falegnami).

(meccanici,

fochisti)

alle

officine

In taluno

(li

queste categoria (cavatori, fornaciai, mugnai)

stuhilr; in altre invece si

jtcrufjiia/t;

:!3:5

ha soltanto un

jternontile

si

lia

un

accentisio,

ma spesso non conmansione Kssa passando successivamente dal caricamento alla


cernita
alla insaccatura. Gli operai avveuti/i non di rado finiscono
anche a cangiar mestiere, dedicandosi, se sono uomini, al lavoro (Iella
campagna o a qualche occupazione manuale, e se sono donne trasmuil

quale talora resta ancho in servizio molti anni,

ferva

<*

tandosi in serventi o in massaie.

A. Operai

delle cave.

Cavatori.

1."

(Questa classe di operai per quattro quinti lavora

sotto terra nelle gallerie o nel fondo dei pozzi artificialmente scavati, la cui

profondit oscilla da pochi metri fino ad oltre quaranta. In

scriveva anche irima della nostra visita

ci

scarsa

cantj

il

tali localit

Catta.neo

Dott.

di

O;-

momenti viene a mancare cosi da


operai a retrocedere quando vedono che la luce dello

circola l'aria, che in dati

costrin;.^ere gli

lampade minaccia di spegnersi . L'aria diventa inoltre poco respirabile


anche dopo lo scoppio delle mine per lo sviluppo di prodotti gazosi di
combustione.

esposto

.\lla

affatto la luce e
certi giorni
all'altro e

mancanza

d'aria invero

niodiantf ajtpositi

abbondante

si

ripara

Ma

come sopra fu
cave manca

tul)i

di

ventilazione.

vi

la

umidit cosi da renderne

(">

iiolle

difficile in

La tempt'ratura inoltre vi disforme da im punto


mezzo al freddo umido arrivano d' improvviso vam-

Tingresso.
talora in

producono correnti d'aria


non vi igienico, nialgrado gli
non trascurino alcun provvedimento igienico percln'' crii operai

pate d'aria calda, oltre di che

tubi ventilatori

talora molto fredda. Perci l'ambiente


industriali

abbiano a soffrire dal Iato della salute


cavatori fra tutte

le

meno

il

sono

altre categorie

infortuni e pi specialmente a traumi sia

in

possibile.

operai pi m :;gfiiiail

gli

seguito

a frammenti, sia

per cadute di blocchi di pietrame con effetto di rado di morte e qualche

permanente. Secondo osservazioni del chiarissimo


pu rftenere che per tutte quante le categorie degli
operai della calce e cementi il nuntero degli infortiml ascenda a 150 per
mille
di questi circa due terzi tocciino ai poveri lavoratori delle cave.
II
mestiere del cavatore rude, cosi che in generale allorch esso
tocca la cinquantina per lo pi sente di non poterne ulteriormente soprara volta

di

invalidit

CArrANi;o

Dott.

si

portare

le

fatiche e

disagi, e

pi facilmente, in quanto che

dagnar' dalle 4 alle 8

lire

al

si

ritira;

il

che

riesce possibile tanto

gli

cavatore lavorando a cottimo pu guagiorno e talora anche pi.


il

bene scompartito, poich


trepassa per ciascun operaio le 10 o 12 ore divise
diante due ore di riposo per la colazione e tra

le

generale non oldue riprese mevarie squadre si al-

terna

CJli

operai cavatori merc

Il

il

loro

lavon) nelle 'cave

il

''

lavoro del giorno con quell> della notte.

guadagno hanno

la

possibilit

di

in

in

alimentarsi

abbastanza bene.


fanno uso

mez20

di

334

buon vino in generale in quantit di un litro a un litro e


non presentano per lo pi, almeno ad Ozzano, il pallore

al giorno, e

che notato invece in

cavatori di altri

paesi

meno

felicemente situati;

anzi in generale presentano ottimo colorito e aspetto robusto.

Malattie dei cavatori.

Malattie
dui cavatori.

Le

reumatismi,

biamo

le neuralgie,

visitato in

63 anni,

di cui

malattie osservate pi di

Ozzano a prescindere

cavatori dal dottor Cattaneo di

e le malattie dell'apparecchio

Ozzano una trentina

frequente nei

traumi sono

Ab-

respiratorio.

di cavatori, di et

lavoravano nelle cave

giovani

pi

dai

varia dai 19 ai

da 4 anni,

pi

vecchi gi da due a tre decenni. Gli operai pi vecchi alle nostre interrogazioni risposero che oramai erano cosi abituati alla cava, che vi si
trovavano meglio che all'aria aperta, sia d'inverno che di estate, la temperatura sotterranea riuscendo loro meglio sopportabile. Tale e tanta
la forza di adattamento del nostro organismo! I pi giovani pure affermando che preferivano la vita all'aria aperta a quella sotterranea, dichiararono per di non avere sofferenze tranne che lievi e in momenti eccezionali e cio dopo lo scoppio delle mine e quando durante lo scavo di
aperture comunicanti coU'esterno veniva talvolta a mancare l'aria. Il
dott.

Cattaneo ha osservato anche

(sebbene

punti di gaz delle miniere ed esplosioni

di

rado)

a contatto

sviluppo

delle

in

certi

lampade con

effetto di leggiere scottature.

Di 27 cavatori da noi visitati 8 avevano sofferto malattie diverse: 5 reumatismi articolari (uno residuando lieve stenosi aortica), 2 avevano avuto
pulmonite acuta, 1 infezione tifoidea. Gli altri 19 asserivano mai essere stati
infermi, sebbene di essi

uno gi attempato era tossicoloso ed enfsematico.


Tra gli inconvenienti che conseguono al lavoro nelle cave abbiamo rilevato in un operaio addetto a spingere i carretti una lieve cifosi dalla parte
superiore della colonna dorsale;

alcuni

altri

cavatori

accusavano

dolori

schiena in seguito a lavori richiedenti una posizione ricurva; e i minatori, pi che gli altri esposti al fumo delle mine, asserirono di provare

di

pure non avendone


conseguenze morbose. Inappetenza e dispepsia sono disturbi
accusati per lo pi da operai, che si recano al lavoro a stomaco troppo
pieno e subito dopo il pranzo,
contingenza che non affatto resa
necessaria dall'orario delle cave. Nistagno o nictalopia non si mai
potuto rilevare nei cavatori da noi n dal dott. Cattaneo di Ozzano, che
ha 372 di codesti operai nella propria giurisdizione medica.
In quale proporzione ammalano e muoiono i cavatori del calcare f
talora bruciore agli occhi e oppressione di respiro,

mai

riportate

Morbilit
dei cavatori.

Dallo spoglio dei registri del


risulta

che durante

il

Riparto

medico del nostro Ospedale


su 2500 malati, de' quali

quadriennio 1902-1905,

maschi 1421, figurano in tutto 14 cavatori, de' quali 5 entrarono per reumatismo articolare, 4 per ileo-tifo, 1 per bronchite, 1 per tubercolosi pulmonare, 1 per gastro-enterite, 1 per peritonite, 1 per ematuria renale, e
1 per poluria seguita a trauma. Le malattie alle quali pagano il maggior

XVi
contributo
inatifiiio,

cavatori sono fjertanto da ritenere quelle traumatiche,

il

ren-

f le infezioni tifoidee.

Dalle stalisliclie de!

Comune messe

^entilnienle

zione dal Segretario capo del Munici[io di Casale, signor

nostra disposi-

aw. Rey

.Morulsu
:

cavator.

Carlo,

risultato che nel decennio 1896-11)05 su 7195 atti di morte 19 riguardano operai cavatori. Di (juesti 19, 5 soccomberono a traumi, 4 a malattie
dello vie respiratorie, 1 a tubercolosi pulmonarc, 3 a tifo addominale; di
essi 10 erano al disotto dei 40 anni, due soli al di sopra dei CO, nessuno
cavatori avessero vita breve, ma si
<jltre ui 70. Apparirebbe da ci che
tratta di una risultanza in parte apparente, dovuta al fatto gi sovra
enuiiziato che il maggior iiuiii'^r' d'-"! .ivtr>i-i ._riiniii alla cinquantina
'

lasciano
li.

loro mestiere.

il

Operai delle fabbriche.


1."

Cauicatori.

Si distinguono in tre squadre: le -

quali lavorano al pian-terra. Di queste

una

(^

ricano la pietra cruda dai vagoncini ai depositi

prendono

la pietra dai depositi e

ne ricolmano

la

le

seconda da

presso

le

III

(r.

bocche

Ji'/ura),
di

vatore vuoti per

ritira

panierini ricolmi di

caricamento del forno (A

farli

r.

che

squadra

pietra,

figura) e

li

li

lavora
scarica

riporta all'ele-

ridiscendere.

sono

.\irufficio di caricatori

et dai 15 ai 03 anni; in

abbiamo potuto

altri,

ceste che essi caricano

sui piani dell'ascensore per poi ritirarle vuote, la terza


alla tettoia

prime delle

formata da operai, che sca-

adibiti

alcune

nella nostra

visita

per

lo pi

individui giovani della

anche giovani donne. Xi


esaminare 57 operai caricai' > ??

fabbriche

'

uomini e 30 donne).
Nei lavoratori di questa classe abbiamo rilevato una speciale inoOilit della colonna ccrtehrale con esa-fera^ione specialmente della curva
lombare, inerente, crediamo, alla occupazione che obbliga questi individui
in modo continuo ed alternato a curvarsi a terra per caricare le ceste e
a raddrizzare poi
tore

colonna vertebrale per mettere sui piani dell'elevavuoti. Forse ci dipende da che molti
servizio gi da anni e quindi da un'et molto precoce,
la

cesti pieni e scaricarne

"perai erano in

essendo

di data recente la legge sul lavoro dei fanciulli, che vieta di


impiegare giovani di et inferiore agli anni quindici.
hi quasi tutti
caricatori si rilev secca e screpolata la pelle delle
mani, ci che osservammo in grado pi rilevante per
caricatori della
i

mentre hanno a loro disposizione dei guantoni speciali |>er


la preservazione delle mani, per la pi parte ne fanno a meno volentieri. Bruciore al naso, bruciore agli occhi e arrossamento delle congiuntive rilevammo in una decina; e all'esame fisico ascoltammo in corris|K)ndenza delle prime vie bronchiali aspro il respiro in 11 su 57; e pi
precisamente in quegli operai che erano da maggior temjHi (la 10 a TJ

calce,

quali,

anni) impiegati alle fabbriche.

Caricatori.

336

generale trovammo

di

Le operaie

buon aspetto

meno sei che


da 27 a 30 centimetri, tutte mestruate regolarmente a datare dai 12 a 14 anni (una
sola a 18), meno tre dai 15 ai 16 anni che erano gracili, basse di stain

, con diametro

erano' un po' pallide

bisiliaco variante

tura e di sviluppo scarso.

Tra le malattie sofferte dopo la assunzione in servizio dei caricatori


rilevammo gastrite in uno, eresipola in due donne, pleurite in tre operai,
dei quali due appartenevano per la loro costituzione alla prima combinazione morfologica del De Giovanni, vale a dire avevano il torace
e poco ampio, colla circonferenza minore che met della statura, cuore piccolo e insomma disposizione alle malattie delle vie respi-

lungo

ratorie.
Fornaciai,

2." FORNACIAI.
Questa categoria di operai
maggiore importanza per la industria della calce e

fornaciai che alimentano di combustibile

materiale. In ragione della

che ha la
Sono

quella

dei cementi.

forni e regolano la cottura del

mansione

essi pi che tutti gli altri


trovano esposti all'azione del calore, il quale in certi momenti
fortissimo per modo da riuscire penoso come, per 'esempio, allorch

operai

loro

si

essi operai debbono colle pale spostare il calcare dalla nicchia o angolo
morto del forno (r. B nella figura) per distribuirlo verso la camera di
raffredamento {v. F nella figura).
Si pensi che si tratta di temperatura di 1000 a 1300 centigradi, e
che quando si aprono gli sportelli de' forni, sulle prime ne escono le
fiamme. In estate quasi tutti i fornaciai risentono per il gran calore dif-

sudano copiosamente con effetto di sete intensa,


che spesso diventano amanti del bere cosi che tra i fornaciai si
trovano pi alcoolisti che fra tutte le altre categorie dei lavoratori della
ficolt del respiro, inoltre

per

lo

bevono meno

calce; pochi tra essi

di

due

di

andare a bagnare

litri

al

giorno

vino

di

in via

ordinaria.

Sentono essi inoltre

il

bisogno

il

corpo uscendo

dai forni, e fra 36 decessi di fornaciai registrati nel decennio 1896 a 1905

due sono avvenuti in estate per annegamento accidentale.


Inoltre lavorando essi all'aperto vicino ai forni, si trovano non di
rado esposti sudanti a correnti d'aria fredda, condizione questa propizia
allo sviluppo di bronchiti, pulmoniti e
Il

reumatismi.

lavoro stante la sua gravezza stato dagli industriali

con sano

criterio;

per

modo che ogni

distribuito

fornaciaio occupato per un giorno

dalle 6 72 antim. fino a mezzod e poi durante la notte dalle 24 alle 7


antim. e per un altro giorno dalle 12 alle 19. Cosi ogni fornaciaio ha
ventiquattro ore libere ogni due giorni, e finisce coll'avere un lavoro

cotidiano di 9 ore e

^1^:

per

il

quale percepisce un salario

di

4 a 5

lire

giornaliere.

Nelle fabbriche noi abbiamo potuto esaminare 48


di

17 a 50 anni,

de'

quali taluno

aveva due o

tre

fornaciai, dell'et

decenni

di servizio. In


generale trovammo

:i:r7

derivazione

sana,

per quanto 31

essi presentassero all'ascoltazione respiro aspro

nelle

prime

robusti,

tipi

di

di

bron-

vie

uno solo aveva eredit tubercolare in famiglia. Nessuno di essi


degne di nota, menu un uperaio, che eni stato
all'ospedale per neurite e per un accesso di congestione cerebrale dovuta
neuralgia dentaria,
;id alcoolismu; e altri due che avevano sofTerli uno
l'altro l'ebbri malariche. Ma, se scarse osservammo le malattie pregresse
nei fornaciai da noi esaminati non per che V\ infermit facciano
chiali:

aveva

sofferto malattie

difetto in (|uesta categoria.

Morbilit

di;''

fornaciai.

2500 malati, che furono nei

In

riparto

Morbilit
lei

fornacifti.

medico del nostro Ospedale nel (juadriennio 1902-1905, figurano 48 fornaciai, dei quali 29 entrarono per malattie delle vie respiratorie (X per bronchite, 11 per pulmonite acuta dei quali uno solo mori, (Ij 3 per pleurite,
7 per tubercolosi pulmonare dei quali morirono 3) 6 per malattie reumatiche, 2 per gastro-enterite. 5 per infezione tifoidea dei quali mori uno.
e gli altri 6 per altre forme

morbose diverse. E

zano ha osservato nei fornaciai

quel

di

gastro-enteriche nell'estate, che egli

lattie

fanno

gli

il

dott.

Cattaneo di Oz-

frequenza delle maattribuisce al gran bere che

Comune

la

operai quando sono esposti al forte calore dei forni.

Mortalit de' fornaciai.

fornaciai

pagano

inoltre

un contributo

.MortaliU
>lei

non trascurabile

63 operai della calce e cementi deceduti


nel comune di Casale dal 1896 al 1905, 35 appartenevano a questa categoria (31 maschi, 4 femmine) e di essi 15 non avevano ancora superata
alla morte. Di

40 e
60 anni, 10 avevano oltrepassato
pulmonare 9, per pulmonite acuta 6,
per pleumo mediastinite 2, per enterite 3, per annegamento 2, per apoplessia cerebrale 2, per malattie infettive 4, per altre forme svariate 7.
Ci giuocoforza conchiudere che i fornaciai sono soggetti a precalensa
40 aimi, 12 erano tra

l'et di

Ne morirono per

60.

a malattia

dell'

tubercolosi

apparecchio

di predisposiziijn' ereditaria

respiratorio,

danno

che

in

determinate condizioni

luoifo a sviluppo

di

tnhrrcolnsi pid-

tnonare.

dal 3
Le categorie di operai che seguono ora
5, 6, 7, 8.
hanno un orario diverso dalle due categorie precedenti; per non
sono soggette certamente ad un lavoro eccessivo, essendo questo di 8
ore nelle giornate di inverno
con interruzione di un'ora e mezza per
il
pranzo, e di 11 a 12 ore nell'estate con tre interruzioni
una di
mezz'ora al mattino per la colazione, una di due ore per il pranzo, una
3,

all'H

4,

terza di mezz'ora per la merenda.

^1)

l>i

lk<ri;ei' c-1

iiuo-ite

II

|Milmoniti

li)

si

Uclwc^, che negli o|ra

risolvutiero (r
ilo'

cri-ii,

coiitrariaaicnte a quauio liann

coiiiouti vi<loro lo |iulmouiii risolverti seoipro \k-:

sejahrs-hr fur <jrichll Mtdisin unti Oesundheili{ifl<f(it. t901. Bd. XXI).

>

.--.-v.i;

foroaciai.


Il

338

salario giornaliero di queste

categorie

varia

dalle

una

mezza

alle tre lire.


3.

Sfornaciatori.

SCARICATORI

DI

FORNI O SFORNACIATORI.

Sopra 23 sfornaciatori,

della et dai 15 ai 33 anni, 5 asserirono di soffrire di secchezza e velli-

chio alla gola con effetto di tosse secca;

ad ovviare

quale

al

niente cagionato dalla polvere in uso in qualche stabilimento


scheretta, della quale per

lavoratori fanno a

meno

inconve-

una ma-

volontieri. In tutti

verificammo secchezza delle pelle delle mani; in 10 respiro aspro nelle


prime vie aeree e in 2 foruncoli. Tutti erano tipi robusti, tranne uno,
che aveva predisposizione famigliare non buona ed era affetto da broncoalveolite

degli

apici

pulmonari.

Nessuno

di

essi

s'era

mai accusato

infermo.
Cernitori
del cemento.

Su 11 cernitori e 3 cernitrici, della


rilevammo in 8 asprezza del respiro nelle prime vie
aeree, in una ragazza blefante. Uno solo dei cernitori avvertiva durante
il lavoro un po' grave il respiro; un altro bruciore agli occhi.
Nessuno
di essi aveva sofferto di malattie tranne un figlio di padre cardiopatico,
che aveva superato una poliartrite senza residuarne conseguenza di car4."

Cernitori del cemento.

et di 15 a 25 anni

diopatia.
Terrazzieri.

TRASPORTATORI DELLA PIETRA COTTA AL MULINO (terrazzieri).


operai della et di 20 a 61 anni, de' quali alcuni erano
in servizio da uno o tre decenni, 22 asserirono di non verificare mai nel
lavoro molestia o danno di alcun genere. Ma in 18 di essi trovammo il
respiro aspro su uno o su entrambi i lobi superiori pulmonari, e in 8 le
congiuntive arrossate. Sette avevano sofferto di qualche malattia (2 avevano superata una pulmonite acuta, 2 avevano avuto gastrite e 2 artrite
reumatica con residuo in uno di insufficienza mitralica). Appartenevano
tutti questi operai per costituzione morfologica alla seconda combinazione
del De Giovanni, caratterizzata da torace quadrato ampio con circonferenza maggiore che la met della statura, e cuore e sistema sanguigno
bene sviluppati, meno uno solo, il quale eveva sofferto ripetutamente di
5.

Su 26

di questi

bronchiti e presentava piccoli linfadenomi cervicali.


6."

Mugnai.

Mugnai.

Sono questi

ma

fra gli altri operai

pi

esposti

alla

tempo che ne sopportano meglio gli


coloro che
effetti, dacch in generale non continuano a star al mulino
ne ritraggono sofferenze e cambiano occupazione, nel che sono favoriti
dagli industriali. Sono essi inoltre esposti al rumore assordante dei frantoi,
entro cui il cemento cotto meccanicamente agitato con grosse palle

azione della polvere,

nello stesso

sferiche di ferro.

Su 23 mugnai, della et di 16 a 53 anni, con servizio da 1 a 30


rilevammo respirazione aspra, in tutti pelle secca e screpolata;
due disturbi dell'udito (ronzio, rumore sordo), in 7 arrossamento della

anni, in 20
in

congiuntiva oculare.
Interpellati essi operai sugli inconvenienti

che avessero potuto

rile-


vare

in

relazione col laro genere

S.i'.t

di

lavoro,

asserirono

avvertiru*

di

bruciore agli occhi e al naso con tendenza a sternutire, 1 cefalea, 1 un

genere

po' di oppressione di respiro. In

sentavano caratteri

mugnai da

noi esaminati pre-

robustezza, quantunque due di essi avessero sof-

di

uno di pleurite sinistra.


Sono esposti come
mugnai all'azione della polvere: per oltre che l'insaccamento ha luogo
per mezzo di condotture chiuse che avviano la polvere nei sacchi, la
ferto di bronchite, tre di febbri gastriche (tifoidee),

Insaccatohi o nuACcrANTi

7."

DI

SACCHI.

'

ventilazione in generalo negli stabilimenti


etTettuata largamente, sia
mediante larghissime aperture, sia modiante aspiratori della polvere
mossi da motori meccanici.
f".

.Vbbiamo esaminato centlue insaccatori della et

di 16 a 43 anni,
da due decenni tra cui una sola
donna di anni 25, maritata e mestruata regolarmente a datare dai 12 anni.
In 19 rilevammo respiro aspro lungo le prime vie aeree, in 7 arrossamento delle congiuntive, in tutti pelle secca alle mani. Tra le mslattisotTerte dagli insaccatori dopo la loro entrata in servizio abbiamo notato
reumatismo in 2, pulmonite in 1, bronchite con enfisema in un t^r7>>
operaio. Gli altri non erano mai stati infermi.
Inconveniente duranto il lavc^ro accusato da questui categoria di operai
una sensazione di bruciore al naso come si ha all'inizio di un raffreddore.
8." Caricatori dei s.acchi sui vagoni da spedire per ferrovia.
Sono scelli per questa occupazione individui forti e robusti. Meno degli
insaccatori essi sono soggetti alla polvere, ma pi di questi alle influenze
reumatiche perch essi si trovano spesso esposti al freddo mentre sono

dei quali taluno era gi in servizio

sudati per la fatica. In 4 su 5 di

codesti

caricatori

asprezza del respiro nella parte superiore del


occhi con arrossamento delle congiuntive.

petto,

Di essi 2

pleurodinia, 1 di pulmonite.

Addliti alle

abbiamo
in

verificato

bruciore

avevano

agU

sofferto di

...

ALLE OFFICINE.
Nulla che sia degno
11,
di particolare nota (eccetto che un p d asprezza nel respiro m alcuni)
abbiamo rilevato in una decina di operai addetti alle fabbriche come
macchinisti, meccanici, fabbri e falegnami.
9."

,.

.MACCHI.NE E

Kd ora qualche accenno speciale sui lavoratori


meccanica essa spiega

un'azione chimica. Eppor

poi-

il

cosi sulla pelle

cementi,

come

sulle

perch

oltre

mucose anche

bruciore che provano alle mani

gli

sciiri-

catori della calce e pi gli sforimciatori nei primi tempi del lavoro,

dacch
guantoni che sono messi dagli industriali a loro
non sempre portano
dispo'^izione, e il bruciore che risentono nel naso e negli occhi assai
maggiore che negli scaricatori del cemento. Pertanto essi hanno la pelle
i

delle

mani

pi imbianchita, incallita e screpolata che gli

soggetti a secchezza della gola,


di

Aid^m

come abbiamo

25 operai addetti esclusivamente alla calce.

altri,

vanno

potuto rilevare dall'esame

ii

mucchin* a"
offlcme.

l^^"^
dell.!

cere della calce assai pi nociva che quella dei


all'azione

La

della ealce.

dera*'^h''


Ad

onta

di ci gli

340

operai pi vecchi in servizio da 2

a 3

decenni

hanno acquistato tale abitudine all'ambiente, hanno indurite cos la pelle


e le mucose che dichiarano di non avvertire pi alcun disturbo per effetto
del lavoro.

Morbilit degli operai della calce e dei cementi considerata in generale.

Dall'esame degli operai della calce e cementi non risultato invero


Su 218 operai delle fabbriche

che essi siano molto soggetti a malattie.

avevano sofferto qualche infermit dopo la loro


comprendendo in queste anche bronchiti lievi e le
218 abbiamo registrato 5 polmoniti, 3 pleuriti, 2 reuma-

da noi esaminati,

23

entrata in servizio,
gastriti.

Tra

tismi articolari.

N molto

diversa la risultanza che abbiamo avuto dall'esame dei

medico dell'Ospedale

registri del reparto

rante

di S. Spirito di

questa citt du-

quadriennio 1902-1905, dai quali abbiamo potuto rilevare che su

il

2500 infermi (1421 maschi e 1079 femmine) figurano 69 operai della


11 femmine). Sulla proporzione, in cui

calce e cementi (58 maschi e

vanno soggetti

questi

operai

idea

quadro seguente che

il

Su 186 bronchiti
156 pulmoniti

riferisce

sempre

al

una

suddetto quadriennio.

9 toccarono a operai dei cementi

fornaciai,

(8

cavatore),

(H

...

(3

tubercolosi
pulmonare

(7 fornaciai,! cavatore,!

(2

varie forme morbose, pu dare

alle

11

> 122 pleuriti


243

si

fornaciai)

fornaciai)

mugnaio).

399 malattie dell'apparecchio

digerente

fornaciai,

cavatore)

38 peritoniti spe-

...

(! fornaeiaio,

* 148 febbri tifoidee

(5

12

(6 fornaciai, 5 cavatori,! cernitore)

(!

cifiche

fornaciai,

minatore)
cavatori)

193 affezioni reu-

matiche

287 malattie nervose

....

181 cardiopatie

>

78 malattie delle

99

vie urinarie
difteriti

Da

...

1 tocc

questi operai
di

non

lavoratori,

cavatore)

fornaciaio)

(i

si

cavatore)

pu assolutamente conchiudere che

degli operai della calce e cementi sia elevata, poich


classi

fornaciaio,

2 toccarono a giovanetti operai.

non

questi dati

a un operaio dei cementi

la

la morbilit

proporzione di

particolarmente notevole di fronte a quella delle altre


che sono accolti nel nostro Ospedale dove non

entrano quasi che infermi poveri. Per dobbiamo notare come

le

malattie

icrijicano pi

..

i.,,-

numerose

tra essi

respiratorio (32 su 69) comprese

punto
che

immiMilA sef^nnlata

la

Ilalter per

<la

t^uelle

apparecehto

dello
le

quali non

si

ha

fornaciai da calco, e inoltre

genere il massimo contributo fu pagato lai fornache comprensibile facilmente, dato il grado di
cambiamenti bruschi di temperatura, ai quali essi sono esposti

alle infenuitii in

su

ciai (40

calore, e
in

furono

tubercolari, per

le

G9), ci

ogni stagione lavorando all'aria aperta.

secondo ordine

In

vengono

malattie

le

r*'umatiche

le

infezioni

intestinali (tifoidee).

Mortalit degli operai della calce e cementi considerata in generale.

Sopra 7195 certificati di morte, registrali dal Municipio di Casale nel


decennio 1896-1905 (riferentisi 5809 alla citt che ha 18.000 abitanti, e
1386 ai sobijorghi che ne contano 13.370) 59 ne abbiamo trovato concernenti operai stabili della calce e cementi (cavatori, fornaciai e mugnai).
Sugli operai avventizi (caricatori, cernitori, insaccatori, ecc.) non abbiamo
potuto avere notizie precise, dacch essi non figurano sui registri
cipali

che

col

r)9

n<^i

termine generico

di operai,

muni-

manuali, braccianti.

operai stabili morti nel decennio 1896-1905:

35 erano fornaciai;
19

>

cavatori;

mugnai.

Nei registri dei decessi

poi

trovammo annotazione anche

di

? u^r-

(morto per trauma).

razzieri, di 1 fochista e di 1 operaio

Di questi 63 decessi:
11 sono di operai che erano tra
11

15 ed

20 anni

20

Ilio

7
di

guisa che

questa

'2S

dei

b-i

iiiL'nirar"iiu

la

morte prima dei 40 anni, 35 dopo

et.

causa mortis fu data, secondo

la

mente dal
in

dott.

9 da pulnionite acuta;

in

2 da plfum-mediastinite;

in

9 da tubercolosi pulmonare
7 da forme infettive;
5 da enterite;

in
in

le

informazioni

forniteci

lnilio Salranesc/ii, Ufficiale Sanitario del

gentil-

Comune

in

in

3 da cardiopatie;

in

3 da traumi

342

6 da altre cause accidentali (fra cui 4 annegamenti),

forme diverse (nefrite, e patite, arterosclerosi ecc.)


in 19
Dai quali dati torna a risaltare Xsi predominanza delle malattie respiin

anche fra

ratorie

cause di morte.

le

Passate cosi in rivista

le

condizioni dell'ambiente, ove

si

svolge la vita

rendono per essi


morte, d'uopo soffermarci a indagare

degli operai della calce e cementi, e le infermit che

si

causa di interruzioni del lavoro e di


quanta parte per lo sviluppo di dette malattie spetti alle modalit dei
lavori e all'ambiente industriale e quanta parte invece alla costituzione
morfologica dei lavoratori; dacch la funzionalit normale e patologica
dell'uomo la risultanza di due fattori: 1 della materia e della forza
che gli deriva dalla sua origine e 2 delle modificazioni che gli impri-

mono

suo regime

il

di vita e

l'ambiente in cui egli

esistenza.

Riguardo all'ambiente industriale ogni industria


fessione

sminuire,

trascorre la propria

come ogni pro-

presenta degli inconvenienti e dei pericoli, che l'igiene cerca

ma

che

la

resse proprio e della

uomo
deve affrontare nell'intemacchina
societ, non potendosi quello sopprimere senza sop-

primere le industrie, ci che sarebbe assurdo. Il cavatore esposto


indubbiamente in grazia della sua occupazione al pericolo dei traumi e
delle malattie reumatiche. Il fornaciaio soggetto pure alle cause reumatizzanti e al pericolo di malattie delle

vie

respiratorie,

dalle

quali

non

sono esenti neanche tutti gli altri operai, la industria del calcare presentando i danni di una lavorazione polverosa. Su 218 operai delle fabbriche
da noi esaminati in 122 (tra i quali sono 32 fornaciai, 20 mugnai, 19 insaccatori, 18 trasportatori) abbiamo trovato respiro aspro nelle prime vie
aeree, ci che deriva certamente da

zione di

un principio

d pneumoconiosi

polvere nelle vie linfatiche peribronchiali.

o infiltra-

se di 32 operai

29 sono fornaciai, non


esposizione
al calore dei forni
che
la
possiamo esimerci dal ritenere
parte.
abbia
la
sua
vi
nella stagione fredda
Ma un'altra gran parte, oltre che all'ambiente da fare alla costituzione morfologica degli individui, alla cosi detta predisposizione orga-

delle fabbriche caduti infermi nelle vie del respiro

nica

tanto vero questo, che su

all'ospedale, in 6

abbiamo

9 operai tubercolosi da noi osservati

rilevato precedenti tubercolari in famiglia.

abbastanza moderati, ci
nostri industriali curano
l'igiene dei loro stabilimenti e quella dei loro lavoratori, sottoponendo
questi a un orario non eccessivo e bene distribuito; ma anche in gran
parte al fatto che la maggioranza degli operai, che sono occupati nella
si

se la morbilit degli operai in

limiti

deve bens da un iato alla circostanza che

:{i:{

industria della calce e dei cementi, costituita da individui sani, e moltissimi anzi

anche robusti come ablamo potuto verificare con

visite agli

Tenendo cunto dei dati morfologici indicati dal Ih: Giovanni, prendemmo le misure antropometriche di 137 lavoratori delle fabbriche impiegati alia Societ Anonima e di 81 uomini e 30 donne impie-

operai

stessi.

gati dalle Ditte

Cenano

ed Ellena.

Su 218 uomini non abbiamo trovato che 1') individui appartenenti


alla prima cumitinazione morfologica del De Giovanni, combinazione caratterizzata dal torace lungo e ristretto con sterno corto e con circonferenza minore che la met della altezza personale, e inoltre da cuore
piccolo e da notevole svilup[io del sistema venoso e del circolo linfatico;
quali avevano sofe fu tra (juesti individui che inwammo parecchi,
ferto pleuriti o bronchiti, e qualcuno rarissimo con segni di bronchiolite
degli apici. Invece la maggior parte era da ascrivere alla seconda
combinazione morfologica, caratterizzata da un ampio sviluppo del torace
avente circonferenza maggiore che la met dell'altezza personale, da
i

cuore

grandezza normale e da sviluppo predominante

di

del

sistema

arterioso.

torace in molti operai

Il

si

trova amplio anche perch enfisematoso,

sia in seguito alla fatica, sia in seguito agli sforzi

cui

tosse,

di

quelli

fra essi pi esposti alla polvere, sono indotti dal bisogno di liberare

da

da supporre che si mettano in


essi in azione tutte le difese organiche che la fisiopatologia ha gi posto
in rilievo
la difesa della ciglia vibratili degli epiteli che tappezzano le
questa

vie del respiro.

le

tale ettetto

mucose

del naso, della laringe e dei bronchi e la difesa delle cellule lin-

che inglobano e trasportano nei

foidi.

chiah

il

linfatici e nelle

pulviscolo {coniasi): altrimenti non

ci

glandule peribron-

potremmo spiegare

la tol-

leranza dei lavoratori di fronte all'atnbiente industriale, tolleranza che


ceraniente di un

yrado ben pi

alto di quello che

tutta

prima avremmo

supposto, considerata la qualit delle polveri minerali che in essa industria


si

sviluppano, e che sono dannose per azione meccanica e chimica.

Vero

'

procedono abbastanza

che, se le cose

parte notevole da attribuire alla circostanza che

sono diminuiti dal fatto che


sima all'aria aperta e che

il

favorevolmente, una
gli

lavoro nelle fabbriche

locali chiusi,

ove

si

si

effetti

insalubri

svolge in

macina

si

mas-

insacca,

sono ampiamente ventilati e muniti di a[)parecchi aspiratori della polvere ma un'altra parte non meno notevole spetta, come abbiamo gi
;

rilevato alla resistenza individuale.

Molti degli operai


f/i

nuli

ila

noi esaminati lavorano alla calce e ai cementi

30 e pi anni, sema mai essere cadati infermi, setna


avere accusato nemmeno una bronchite, mab/rado Vascoltatione del

fino

da

15, 20,

loro torace accerti che infiltrazione di polvere

bronchiali in essi non deve mancare.

mentre

nelle

linfatiche peri'

vie

accertato

prodotte dalle |olveri minerali nei bronchi disi>ongono

che

le

lesioni

lungo andare

alla fissazione in essi del bacillo tubercolare, sta

per di fatto che in


generale questo attecchisce quasi soltanto negli operai che hanno ereditato una debolezza costituzionale, come provano anche le nostre osservazioni

abbiamo

sui lavoratori che

avuto

cura

in

all'Ospedale di

S. Spirito.

La grande

resistenza degli operai di fronte alle cause

ambienti, non esclude per che alla fin dei conti

qualche

morbose degli
danno Vorga-

nismo non ne risenta. E il dato statistico gi da noi esposto che di 63


operai stabili della calce e cementi 28, cio poco meno della met, sono
morti prima dei 40 anni, e altri 11 prima dei 50 non affatto da trascurare, e trova la sua spiegazione in una giusta considerazione generale che il De Giovanni
con questi termini

ne' suoi

Commentari di Clinica medica espone

Nell'esercizio funzionale, nelle abitudini che generalmente sogliono

moderazione e della temperanza sta


indizio
morfologiche, le quali sono la causa dello
sforzo funzionale e fatalmente la causa dell'adattamento e della trasformazione morfologica, per cui l'individuo che avrebbe elementi di durata
e di vita incolume finisce col prodursi non temute (e noi aggiungeremo
anche poco avvertite) sofferenze, che erroneamente si ritengono passeggiere, ma che vieppi incalzano e si complicano e che possono acoltrepassare

il

limite della

l'

di straordinarie correlazioni

corciargli la esistenza

La

infiltrazione di polvere nelle

vie

linfatiche

peribronchiali

degli

operai del cemento provoca una forma lenta e poco avvertita di flogosi
nel tessuto cellulare peribronchiale fino attorno alle
dei bronchioli, flogosi alla quale l'organismo

ultime diramazioni

reagisce

colla

di connettivo (sclerosi peribronchiale e interstiziale dei

fetto finale di

una alterazione anatomica

respiro e di una diminuzione

della

e funzionale

resistenza

formazione

polmoni) con efdegli

organica

di

organi
fronte

del
alle

cause morbose e specialmente a quelle che incolgono l'albero della respirazione.

Conclusioni.
Conclusioni.

1.

cavatori sono pi che

agli infortuni e pi

frequenti sono

precisamente

reumatismi,

le

tutti

ai

gli altri

traumi

neuralgie e

operai della calce esposti

fra le malattie

le

in

pi

essi

affezioni dell'apparecchio

respiratorio.
2.

caricatori presentano

una

speciale mobilit della colonna ver-

tebrale con esagerazione della curva lombare.


3."

fornaciai

vanno

soggetti a malattie delle

del tubo gastro-enterico. Essi

insaccatori

vanno pi che

vie

respiratorie

insieme coi cernitori, coi mugnai e cogli

gli altri soggetti

a pneumoconiosi,

le cui

con-

segueiize sono gravi solo quando

:U5

individui presenlano debolezza con-

gli

genita dell'apparecchio respiratorio.

La

4."

vanno

parecchi

screpolata;
lievi

pi parte degli

presentano pelle delle mani secca e


a iperemia delle congiuntive, e a

perai

soggetti

corizze (specie gli insaccatori).

La polvere

5."

della calce

nociva che quella dei cementi;

pili

("

produce secchezza alla gola e bruciore al naso, agli occhi e alla peli*
delle mani, che diventa imbiancliita, screpolata e soggetta ad eczemi.
G." In generale, pur non essendo elevata la morbilit degli operai

un
numerose sono

della calce e cementi (69 infermi operai su 2500 maiali d'ospedale in

quadriennio)

le

malattie

che

verificano tra essi pi

si

quelle dcirappareccbio respiratorio, non escluse


delle vie respiratorie su 69)

ad esse

le

tubercolari (32 malattie

massimo contributo

il

dato

''

dai

fornaciai (29 fornaciai in 32 infermi del respiro).

La

7.

resistenza di molti operai

invero rilevante; tuttavia

di

infiltrazione della polvere sia della calce


si

altera

lentamente

con

danno

logora

cosi

che

organismo

si

fronte ai danni dell'industria 6

loro apparecchio respiratorio

il

della

pochi

tra

in

forza

delia

cementi (pneumocalicosi)

che
generale
dei

ossi

nutri.'.ione,

raggiungono

il

la

loro

tarda

vecchiaia.

Dati questi

minori

effetti,

quali

debbono essere

prorcedimenti per rendere

danni della industria del calcare ?

La moderazione

nell'

lavoro, l'adeguata retribuzione, che

orario del

permette agli operai di alimentarsi e ripararsi bene per ovviare al consumo determinato dalla fatica e mantenere la loro resistenza organica,
l'aereazione o la ventilazione dei locali, sono misure

mente

gi

messe larga-

onore del vero e a loro lode dai nostri industriali.


Molli dei nostri opifici sono anche provveduti di cassette da medic^iin pratica a

zione per

primi soccorsi in casi

questi aiuti ^ d'uopo


glianti.

Dovrebbe

acqua potabile

istituire dei

inoltre ogni

e di (jualche

d'

infortuni,

ma

sul

corsi elementari

fabbi-ica

vasca da

essere

bagno,

modo

di

apprestare

almeno per

fornita di buoni

ove

irli

optM*ai

sorve-

pozzi di
potes<;ero

praticare la pulizia della pelle.

Per

enlnii" neile cuvtsi deve sorvegliare che essi imn


pranzo e a prevenire esplosioni devesi nelle cave stesse

cavatori

subito dopo

il

adottare l'uso delle lampadine elettriche o delle Davy; per

cernitori

da consigliare l'uso dei guantoni; per gli insaccatori e i mur/nni una leggiera mascheretta di velo, che arresti la [KDlvere su una superficie umida;
e l'adozione, gi attuata dalla pi

miihlen,
di

tipi

di

mulini

in

'<''

'

parte dei nostri Stabilimenti dei Kiigel-

macinazione avviene senza dispersione

polvere.

I fornaciai debbono essere istruiti a non soddisfare alla sete bevend"^


eccessivamente e a non esporsi sudati a correnti d'aria fredda e a bagnature. Ma sarebbe sopratutto desiderabile si evitasse ai fornaciai la

Prorrediinwiti.


pena
dello
alla

ove

del fuoco

possibile,

mediante

Hurry and Seamaii) come


Giudecca (Venezia).

346

gi fu

Questi

forni,

impianto

l'

/orm

di

ro^a?!jOT

(mo-

Anonima

dalla Societ

praticato

pure impiegando una maggiore


economia della mano

copia di combustibile danno una non indifferente

d'opera e risparmierebbero

l'esposizione di molti

operai al

pericolo di

malattie bronchio-polmonari.

Per se grande Vimportanza delle condizioni salubri dell' ambiente,


non si deve trascurare un altro fattore importantissimo per il mantenimento del benessere dei lavoratori, ed questo fattore costituito dalla
scelta di individui fisicamente atti al lavoro industriale, cui devono essere
applicati.

Da

ogni industria

debbono escludere

si

danno, proprio a quella guisa che gi


il

si

che

individui

gli

della loro costituzione morfologica sono adatti

a risentirne

causa
maggior

in

il

pratica nella leva militare e per

reclutamento dei ferrovieri; e pertanto dal

lavoro

devono

nelle^ cave

essere esclusi tutti gli individui notoriamente artritici,

industria

dalla

della calce e dei cementi in generale oltre agli epilettici^ pi che tutti gli

devono rigorosamente essere per legge respinti

altri esposti agli infortuni


tutti

quegli individui che

per

la loro costituzione fisica o

comunque

altri-

menti sono predisposti alle malattie dell'apparecchio respiratorio e in ispeeie


alla tubercolosi

polmonare

ci sia

salute degli individui, e sia per

il

per

dovere

il

di

rispetto

che

si

deve alla

il

benessere

salvaguardare

della societ.

Presidente ringrazia

Il

R. R. ed apre

Prof. Devoto: Propone che


dottori Finzi e

Rota relative

stenti dai lavori del

la

l'assemblea

alla esclusione

discussione sul tema svolto.

accolga
degli

le

conclusioni dei

individui

meno

resi-

cemento.

Congresso approva.

Il

Ing.

Mazzocchi: Partendo dalle conclusioni

tor Rota, e rilevando cio

come

vie respiratorie negli operai

cemento

il

relazione

della

massimo contributo

addetti

alla

del dot-

alle malattie delle

preparazione delle calci e del

sia dato dalle categorie dei fornaciai per

il

fatto

che essi sono

lavorando all'aperto, davanti alle bocche dei forni, a grandi sbalzi


di temperatura, propone allo studio dei tecnici una variante esterna ai
forni verticali (Dietzsch e derivati) nel senso di racchiudere e riparare
esposti,

la sede di lavoro dei fornaciai.

Doti. Rota: In risposta all'ing.


cati

sono gi

in uso,

tura sia per evitare

ma
le

non sono

troppcj

alte

Mazzocchi osservo che leggeri stecconsigliabili steccati fissi o in

temperature, sia

mura-

perch anche con

non

steccati fissi

correnti

si

possono

finestre

dalle

ivitare le correnti d'aria

tx^cche

alle

dei

forni

che

determinandosi delle
esercitano

un

forte

tirag^'io.

Pizziiii: Si (iictiiaia sjujKM'iiit'

D<)((.

da quelle

dei dottori

circa In disposizione ad
di

non assista

i-in'

al

nn^/ivss'

Pesenti di Alzami tnnti pi eh' dalle relazioni stampate di

(lutt.

il

fjuosto

Rota e Finzi risulterehbero delle contraddizioni


ammalare di tubercolosi da jiarte dei lavoratori

calce e cemento.

L'Oratore espone

il

risultato di molte sue osservazioni e di sue ricerche

sperimentali in ar^om^'nlo delle quali risulterebbe che realmente detti lavo-

non solo non vanno esposti alla tubercolosi, ma pare anche che i
ne }^'uariscan<j o mej^lio no miijliorino notevolmente. Kssi
invece ammalano specialmente di pneumunite crupale quasi sempre mortale e di forma intestinale. L'O. si riserva di jtresentare pi lardi il risultato completo delle sue osservazioni.
ratori

lul'oreolotici

Rota: Non crede che

Ihjtt.

trovino in
colosi,

della

lavoratori

condizioni degli altri

migliori

persuaso anzi del contrari. Di

calce

cemento

si

lavoratori di fronte alla tuber-

03 operai di calce e cementi


35 erano fornaciai e di

morti nella cittA di Casale nell'ultimo decennio,


(juesti

;J5

ben

nove

All'Ospedale
lotici

mortiy 7

di

sono morti

tuburcolosi polmonare.

di

Casale poi nell'ultimo quadriennio sopra 60 tuberco-

od 8 erano lavoratori

di

falce e cementi, con

esame

degli

sputi positivo.
Il

Presidente accorda

la

parola

al

prof

.1.

Munti

di

Pavia per

la

Relazione:

Su
Per esporre

le

lo stato

infezioni professionali.

presente

deijli

studi intorno alte in/eiioni professionali

sarebbe necessaria una relazione analitica molto estesa e ricca d particolari.

Dato

il

breve spazio concessomi, debbo limitarmi

ad un

rias-

sunto sommario, che servir di traccia e di r/uida per la discussione.

I.

Il

carbonchio una

equini, suini,
caprioli, orsi,
in via diretta,

nienti

Orit*1><)iiolil<>

maiaUia

uiieiiiva

degli

comune anche a taluni animali


ecc. L'uomo contrae
infezione
l'

ma

anche

in

via indiretta col

da bestie carbonchiose.

ammali

utili

iiovim.

selvatici <|uah cervi, daini,

dagli animali non soltanto

maneggio

di

materie prove-

348

Nel primo caso sono esposti alla malattia


gione

di

professione devono toccare animali

veterinari, gli scortichini,

infezione avviene per

il

maniscalchi,

gli individui che,


infetti,

pastori,

come

gli

per ra-

macellai,

staUieri,

ecc.

La

contatto del sangue fresco contenente bacilli car-

bonchiosi senza spore, con piccole escoriazioni, o piaghe accidentali della

oppure in seguito a

cute,
di

sangue, quali schegge

ferite accidentali prodotte

da oggetti insudiciati

di legno, ciottoli taglienti, istrumenti, ecc. Siffatti

si osservano con una certa frequenza nei paesi dove il carbonchio


endemico negli animali. In Italia danno il maggior contingente al
carbonchio appunto la Basilicata, la Calabria, la Sardegna, la Capitanata
e diverse parti della Sicilia e della Campania dove frequente il carbonchio nel bestiame che vive per lo pi allo stato brado, semiselvaggio,

casi

per mancanza

di stalle.

In Francia

esistono

Beauce,

nella

Brie,

la

focolai
la

di

endemico del bestiame


Languedoc, l'Auvergne, la

carbonchio

Champagne,

la

Charente. In Germania pi frequente nella Prussia orientale, nella Slesia,

Hannover,

nello

ghilterra

nelle

Aberdeen

si

in

qualche punto della Sassonia e della Baviera. In Indi Haddington, di Aberdeen, (nella contea di

contee

ebbero 471 casi

di

carbonchio del bestiame nel solo periodo

dal 1899 al 1903), di Elgin di Mid-Lothian, di Forfar, di Banff, di

West-

moreland, Nortumberland, Cornwale, ecc. In Austria ed in Ungheria, nei


Balcani notansi centri endemici nelle pianure del Danubio. Ma soprat 'tto il carbonchio diffuso in Russia, in Siberia, in Manciuria, in China,

Sud ed anche in Australia, dove


venne importato nel 1847.
Lontano dai focolai di endemia carbonchiosa pu essere comunicato
all'uomo in via indiretta per mezzo delle pel i, dei crini, delle corna, e
di altre parti impiegate dall' industria. La grande resistenza delle spore
del carbonchio rendono possibili le infezioni a grandi distanze, dopo
lunghi periodi di tempo, ed anche dopo che i prodotti commerciabili sono
stati sottoposti ad operazioni molto complesse.
Sono per lo pi le pelli esotiche, specialmente quelle provenienti dalin Persia, nell'India, nell'America del

l'Asia che pi spesso portano

il

carbonchio ai conciapelli ed

impiegati nello scarico dei pellami:

e poich

le

ai

facchini

spore del carbonchio

resistono alla concia, cosi la malattia pu diffondersi ai sellai, ai calzolai,


ai guantai, ecc.

W. Koch ha
russi,
I

che

crini,

sudiciate di

potuto osservare casi di pustola maligna

in

soldati

infettarono cogli ornamenti delle pelli delle uniformi.

si
i

peli,

le

sangue o

icardatori di lane,
zole e di pennelli,

lane, le corna,
di altre

che arrivano da paesi

materie virulenti, portano

lavoratori del crine animale,

il

infetti,

in-

contagio tra

fabbricatori di spaz-

tagliatori di corna, ecc.

Per quanto manchino precise statistiche di confronto tuttavia possiamo dire che il carbonchio dell'uomo relativamente pi frequente in

Italia

che non

39

in altri paesi dell'Europa.

carbonchiosa nell'uomo costituiscono

una mortalit

ANNO

di circa

il

20

7,,

come

Cerio in Italia

cifre

casi di infezione

annue molto considerevoli con

risulta del seguente specchio.


italiane,

dimostra come

origine agricola.

REGIONI

in

350

generale prevalga da

noi

il

carbonchio

di


si

f*

:^l

quasi completamente liberala dal

delle

quasi

infezione

casi di

soltanto

nell'

carbonchio
industria

indigeno,

delle

registra

dei

lane,

crini

p'lli.

in un ottimo lavor*) di
M.
grande prevalenza sul carbonchio
agricolo; infatti nel periodo 1899-1903 si ebbero
casi seguenti;
Nell'industria della lana 72 casi con 20 morti.
Nell'industria dei crini e delle setole 58 casi on 13 morti.
Nell'industria delle pelli 69 casi con 17 morti.
In altre industrie 12 casi con 5 morti.
Tra
macellai e gli agricoltori 38 casi che per non rappresentano
tutti i casi realmente avvenuti.
Sul carbonchio di origine industriale possediamo una ricca lettera-

In Inghilterra secondo

Legge,

dati raccolti

carbonchio industriale

il

'I

iu

tura; ricordiamo per brevit solo

lo

pratiche

osservazini

di

Fournier,

sui materassai e cardatori di lana di Montpellier, quelle di Bell, di Sjiear,


di

Greenfield sul carbonchio polmonare dei cernitori di lana di Bredford

in Inghilterra riroohorter'a diseasc); quelle

Eppinger,

Paltjvuf, ecc., sulla

di

malattia

Schlemmer,

di

di

Frisch, di

dei cenciaiuoli e lavoranti

in

Broca sulla pustola maligna dei portatori della Halle


Parigi, quelle di Lanceraux e di Chauveau sui crini, sulle

carta; quelle di

aux

cuirs di

lane e sulle corna; quelle di Sourmont e Arni'uld sugli operai spazzolai,


quelle di Straus di Regnier e Gell<^ sui lavoratori delle corna,

Le Roy

<les

Barres sui conciatori e lavoranti

in crine di

St.

di Cavaill sugli operai addetti alla lavorazione delle pelli di

delle lane a

Mazzamet

Ricordiamo

Silberschmitd e

le

acque

di

Zandel

possono diffondere

le pelli

fien>

impor-

il

Gruber e specialmente quelle

quali dimostrano

di rifiuto degli stabilimenti

erbe o del

montone e

studi di Renibold e di Kitasato sul carbonchio

gli

di

nel Tarn.

tato colle pelli secche, quelle di Kroell e di


di

quelle

Denis, (juelle

dove

come

le polveri,

lavorano

si

crini

detriti,

animali e

al bestiame per mezzo delle


che usano le acque ed
rifiuti

carbonchio

delle praterie vicine o

provenienti dagli stabilimenti anzidetti.


Griglio aveva dimostrato come le diverse operavalgono a distrutrgere la contagiosit delle pelli
cosi che spiega la frequenza tiel carbonchio agricolo in vicinanza

proposito

tal

.\

zioni

di

infette,

concia

alle concerie.

basso

Nel 1897

milanese

l'infezione

si

il

non

in

il

Gorini ha studiato

rapi)orto alle concerie

svilujpata in

precedenza

(in

il

ed

carbonchio nell'agro del

ha

i>otuto

accertare che

ordine di tempo) e

pi

inten-

samente (riguardo al numero di casi) nelle localit pi vicine, direttamente irrigate da acque che ricevono gli scoli delle concerie. La malattia
aveva invece completamente risparmiato quelle localit che non ricevono
n direttamente w indirettamente le acque di rifiuto delle concerie.
Il dott. Alfonso Bormans dell'Ufficio d'igiene di Torino ha recentemente illustrato r influenza delle concerie sulla diffusione del carbonchio


ed riuscito a convincersi che

352

tutti

casi di carbonchio bovino, osservati

si ebbero in cascinali i cui prati


con acque state utilizzate in qualche conceria.
Per ci che riguarda la pustola maligna dell'uomo in rapporto alla
industria ed al commercio delle pelli e dei crini sono interessantissime

nel territorio torinese dal 1891 in poi,

sono

le

irrigati

Genova

osservazioni fatte a

Genova

perch

gliato; prevale invece


dall'

Le

porto.

carbonchio trasmesso all'uomo dai

il

crini, le lane, le

dalla

parte

Araba

geria, dalla Costa

citt,

Sardegna, dalla Sicilia, dalla Tunisia, dall'AlMar Rosso; in massima parte dalle Indie
Sud:

dall'America del

porto di

dal

materia prima passa non solo agli stabilimenti industriali della


anche a quelli di tutta l'Alta Italia. Orbene in Genova il Corradi

ma

raccogliere

dente 153 casi

una

statistica

pustola maligna

di

che va dal 1877

dell*

uomo

dimostrato l'origine industriale e commerciale


Dall' analisi

quadri

dei

pi frequente fra

statistici del
i

come appare

delle concerie genovesi,

1890 comprenben 117 ha

al

e di questi in
dell'

infezione.

Corradi risulta che la pustola

facchini e giornalieri

e battellieri

navi che non tra

allo scarico delle pelli e dei crini dalle

gli stessi

addetti

operai

dal seguente risultato:

Facchini e giornalieri addetti allo scarico di pelli e crini.

65 casi

Barcaiuoli, marinai

12

Conciapeni

34

Altre professioni aventi rapporti con pelli e crini

12

Contadini e macellai, ecc

22

Lavoranti in crini

Dal complesso

Genova

le pelli

ed

delle
i

sue

il Corradi
concludeva che a
presentano maggiori pericoli di infecarico e scarico che non per agli operai

osservazioni

crini importati

zione carbonchiosa per gli addetti al

impiegati nella lavorazione. Ci in accordo con la dottrina

talmente sviluppata dal Di-Vestea, che cio nelle


seccate le spore

Anche
i

animali

la

ha potuto

mahgna

resti

un commercio floridissimo per il


corna, le ossa arrivano a Genova in

del

inglesi, dalla China, dall'Australia,

Genova

nostrale rarissimo sia

estero che costituiscono

pelli,

piccolissima

carbonchio

il

bestiame, sia perch questo attivamente sorve-

vi scarsit di

importati

dal dott. Corradi di quell'Istituto d'igiene.

Genovesato

e nel

si

sperimen-

carbonchiste dis-

trovino essenzialmente alla superficie.


osservati a Livorno tra i facchini,
confermano i dati del Corradi. La
pustola maligna tra i conciatori cosa nota:

casi di carbonchio stati

barcaiuoli del porto e

relativa

pelli

frequenza della

conciatori

basta esaminare la ricca pubblicazione

di Sciavo sulla sieroterapia anticarbonchiosa per rilevarvi che su 32 casi verificatisi a Siena pi di met
riguardano conciatori: su 24 casi osservati a S. Croce sull'Arno dal Cico-

gnani ben 19 spettavano ai conciatori e facchini addetti al trasporto delle


pelli. Anzi il Cicognani ha scritto che l'infezione a S. Croce essenzial-


mente legata alla lavorazione
mente dalla China.
Il

ioli

delle pelli imp<jrtate dall' Oriente e special-

Burmans dopo avor

una conceria

in

:5:{

dati

maligna

di

statistici

dato

\erniciatori,

studiata una piccola epidemia di carlx)iichio


Torino avvenuta nell'inverno 1903-KJ4 ha dimostrato
che a 'l'orino il maggior riumoro di casi di pustola
conciatori;

dai

seguono

quali tutti contraggono

lavoranti

in pennelli, pitturi,

l'infezione dai peli dei pennelli, e

du ultimo contadini dei dintorni che, come abbiamo gi accennato, prendono la malattia indirettamente dalle concerie.
Il Bormans ha fatto rilevare che sono specialmente gli operai addetti
alla battitura ed allo stiramento delle pelli dopo il rinverdimento, quelli
che pi s|('sso contraggono il carbonchio. Anzi secondo il B^jrmans
presto o tardi quasi tutti gli operai addetti a tali operazioni ne vengono
i

colpiti.

.Vnche
Il

il

Cavaill in Francia ha notato questo fatto.

Bormans

nell'

epidemia da

lui

studiata

pot

dimjstrare

bacilli

che scola dalla macchina spappolatrice.


Riguardo alla sede della pustola maligna di origine industriale e
commerciale tutti gli autori sono d'accordo nel rilevare come il maggior
numero sia colpito in parti del corpo tenute allo scoperto durante il
del carbonchio nell'acqua

lavoro. Cosi
:i2

alle

il

Corradi not 57 pustole alla

avambraccia

dorso, arti inferiori.

faccia, alla

nuca o

al collo,

e solo 14 alle parti d'ordinario coperte, cio^ braccia,

Dei 158 casi riassunti dallo Sciavo ben 115 riguar-

davano pustole carbonchiose alla nuca, alla faccia, ed al collo; in 32 si


t'bboro pustole alle avambraccia od alle mani; in 6 le pustole erano alle
spalle e solo 3 in parti coperte. T. M. Legge osserv la di;^tribu/ioiie
seguente nei diversi mestieri:

Carbonchio interno

....

Pustola alla nuca

....

alla liccia

all'avambi'accio

in altre iiarti


Le

statistiche

354

Legge hanno dimostrato

di

le

seguenti origini

del

materiale infetto giunto in Inghilterra.

Su 72
da

simi casi all'Alpaca,

su 58

casi,

ben 28

22 a crini

ciuria,

lana

si

attribuiscono 20 alle

Van Mohair,

22 al

pochis-

cammello, ecc. Nell'industria dei crini


riconobbero dovuti a crini della China e di ManSiberia e di Russia: pochi erano da attribuirsi a

al pelo

di

Persia;

di

di

americani ed australiani. Nell'industria delle

crini

84 erano

casi di carbonchio osservati nell' industria della lana,

attribuirsi alla cosidetta

su 69 casi se ne

pelli

chinesi, 21 alle pelli indiane, e gli altri casi

pelli

singoli a pelli di provenienza varia.

In Italia c' un divieto

importazione per

di

le

provenienze

dalla

Turchia Asiatica, dalle coste dei Somali, e dallo Zanzibar, e le pelli, le


lane ed i crini esotici devono essere accompagnati dal certificato sanitario d'origine.

come

Tuttavia

osservatori sono

nostri

concordi nel rilevare

abbiano spesso arrivi di pelli e crini infetti dalla China e dalla


Siberia, tanto che alcuni industriali, a scanso di responsabilit hanno
si

rinunciato alla lavorazione di pelli chinesi.

Legge

Il

ha pubblicato interessanti informazioni

quale vengono raccolte

le

pelli

ed

crini

in

sul

Mongolia ed

in

queste risulta che non viene presa nessuna precauzione contro

Finora dunque

hanno ben poco

certificati d' origine

pertanto utile adottare nel trasporto e nella

modo

col

China; da
le

malattie.

valore: sarebbe

lavorazione

della

materia

norme igieniche suggerite gi dall'esperienza di diversi tecnici.


Numerose furono le ricerche fatte per trovare un metodo per la
disinfezione delle pelli da concia: accenneremo agli studi del Grber e
prima

le

del Di-Vestea, che proposero

l'aldeide formica:

al

Gorini che consigli

ma

l'uso dell'acido fluoridrico al 1-5 V^:


questi metodi guastano alquanto
le pelli e sono di applicazione costosa, perci non sono metodi applicabili
all'

industria.

Lo Sciavo poi ha fatto osservare che talvolta le pelli non contengono spore carbonchiose, ma solo bacilli, specialmente quando l'essiccamento delle pelli avvenuto molto rapidamente. Poich le spore sono
assai pi resistenti

bacilli, cosi

dei

prive di spore, possono essere

Ci vale, ad esempio, per

mente

bacilli:

ma

il

solfuro

non uccide

metodi,

inefficaci

le

di

che valgono per

le

pelli

per quelle che ne contengono.

sodio al 60

"/o

che uccide pronta-

spore che dopo mezz'ora.

L'Ottolenghi ha recentemente proposto di disinfettare le pelli mediante


r idrato di soda al 4 /o lasciandovele a bagno per 1 o 2 giorni se fresche,
per 4 giorni quando si tratti di pelli secche. Questo metodo merita di
essere preso in considerazione dai conciatori.
In complesso fino ad oggi la disinfezione delle pelli ritenuta industrialmente impraticabile perci bisogna suggerire delle norme di difesa,
:

provvedendo alla aducazione igienica dell'operaio.


Riguardo ai crini la disinfezione ha fatto maggiori progressi:

in

355

seguilo agli sludi

di

lvublT o di

obbligaloria la disinfczione

col

Mushold il governo germanico ha resa


vapore sotlo pressione a 115 per mez-

z'ora.

Questo melodo efficace se le masse di crini non sono Iroppo strettamenle legale, e, secondo notizie raccolte recentemente dal I-egge, non
danneggia la materia prima.
In Ingliilteira, il signor W'ebb industriale di Worcester fin dal 1897
ha introdotto nel suo stabilimento la sterilizzazione dei crini con un
autoclave \\'ashington-L3'ons. In Italia il De-Rossi di Pisa ha suggerito
di far bollire
crini: il signor Pacchetti ha adottato la sterilizzazione a
vapore per crini neri e la disinfezione con idrato di so<la e permanganato,
secondo il regolamento germanico, per i crini bianchi.
Malgrado qtieste misure anche nell'industria dei crini tant in Germania come in Italia, si osservano ancora dei casi di carbonchio, e per
ci dobbiamo dire che sono necessarie da una parte nuove controprove
i

sulla efficacia e sul

metodo

di

applicazione dei processi di sterilizzazione

e di disinfczione; dall'altra l'introduzione

di

norme

profilattiche indivi-

misure curative, e di istituzioni di previdMiza in caso di infezione.


Se ci mancano i mezzi per prevenire assolutamente il carbtnchio
industriale, possediamo oggi per mezzo di Sciavo un rimedio specifico,
il
siero anticarbonchioso, la cui efficacia risulta ormai confermata da
numerosi autori che l'applicarono con fortuna in Italia ed all'estero.
Ormai provalo che il siero Sciavo salva sempre la vita del colpito di
duali, di

pustola maligna ogniqualvolta la cura


la

comparsa

stala intrapresa subito dop<

sia

della pustola. Perci mollo giustamente

il

Bracchi che recen-

tissimamente ha descritto

nuovi casi e nuovi successi ottenuti col siero


Sciavo, domanda che <|uesto sia sempre a disposizione del medico, la

dove sono possibili i casi di pustole carbonchiose.


Riassumendo, dall'esperienza si dovrebbero proporre

le

norme

se-

guenti:
1" sui velieri e sui piroscafi

separati

messi

dalle

in stiva

altre

da

merci

soli.

Le

le

nedianle

pelli

dovrebbero

slive

ed

copertoni

dovrebbero essere
impermeabili, o meglio,

crini

essere poi disinfettate dopo

lo scarico;
2" per lo sbarco sarebbe necessarij addottare barconi disinfettabili;
3" gli scaricatori,

facchini,

gli

operai degli opifici

adottare sopravesti impermeabili e guatiti di caoutchouc, o

dovrebber<j

almeno guanti

di pelle abbastanza comodi e lunghi, (.ili scaricatori dovrebber) avere


Ancora un copricapo adatto a riparare bene il capo, il collo e la nuca;
4
magazzini di deposilo del Portofranc) e degli opifici dovrebi

bori>

avere javimenti e pareti

lisce,

facili

a pulirsi ed a disinfettarsi;

5' negli stabilimenti per la lavorazione del crine

animale sia resa

obbligatoria la sterilizzazione della materia prima coll'auloclave a bassa

pressione (115).

Nelle

concerie

sia

raccomandata

la

disinfezione delle

356

con l'idrato di soda al 4


P^r quattro giorni, in attesa
nuovi metodi pi sicuri di disinfezione;
6 in ogni stabilimento si tenga una cassetta da medicazione con
garza, cotone e sublimato, cosi che in caso di bisogno un impiegato
pelli sospette

di

sempre fare una piccola medicazione d'urgenza;


mandati immediatamente al medico dello stabilimento gli
operai che si presentano per la visita ed il medico tenga sempre pronto
il siero anticarbonchioso Sciavo, che dovrebbe essere a disposizione anche

intelligente possa
7 siano

l'

specialmente nei centri

medici-condotti

dei

Italia

meridionale e delle Isole

carbonchio agricolo del-

devono tenere

8" gli operai conciapelli

non

di

unghie sempre corte

le

mai la faccia specialmente durante


devono farsi medicare subito ricorrendo

grattarsi
9

lavoro;

il

medi-

alla cassetta di

cazione della fabbrica in caso di escoriazioni o graffiature;


10 devono consegnarsi immediatamente per la visita medica ap-

pena notano

di pustola;

primi segni

11 gli operai

tutti,

ma

specialmente

gli

addetti al

rinverdimento

devono lavarsi le
mani e spazzolarsi le unghie con acqua calda e sapone prima di lasciare
il lavoro: se maneggiano pelli sospette devono lavarsi con lisolo ai 2 Vo
ed alla successiva operazione

di

stiratura delle pelli

o con sublimato all'I Voo


12 la pustola maligna di origine

essere

come

considerata

ad una sovvenzione
di

di

infortunio

malattia

industriale

commerciale deve

sul

lavoro, perci deve dar

ad

una congrua indennit

diritto

in caso-

morte.

L'Actinomicosi una malattia infettiva

comune all'uomo ed

ai bovini,

determinata da un fungo speciale, che passa comunemente sotto il nome


di aetinomyces. La malattia si sviluppa di solito in forma di focolaio
circoscritto,

che pu aver sede in qualsiasi organo del corpo:

nando

lo

diffonde

si

d'ordinario per contiguit e solo raramente per via sanguigna

determi-

sviluppo di molteplici focolai metastatici.

Negh animali

bovini

]ilasia dei tessuti invasi,

invece prevalgono

il

carattere anatomico della

onde

si

ha l'apparenza

di

malattia

tumori:

l'

iper-

nell'uomo

processi suppurativi.

ma non di rado anche i medici odierni


confondono l'actinomicosi degli animali con tumori sarcomatosi e l'actinomicosi umana con processi di tubercolosi ossea o viscerale o con pioemie croniche. La malattia venne ben distinta per la prima
volta da Rivolta e da Perroncito nel 1868-75: che ne riconobbero la
natura parassitaria. Seguirono poi le osservazioni pi estese di Bollinger,.
Perci non solo gli antichi,

meno

esperti

Israel,

Koianyi,

l'ino

poclii

rara nell'uomo:
iVerjuon/a:

ecc.: ora possediamo eccellenti monografie di


Poneet e Brard e numerosi' ricerche speciali.
anni fa l'actiriomictsi era riteniilu una nmlatiia molto
di

ma

anche

rasi: ricorri')

Xocard,

l'onfik,

Illich, di

357

in

f|iiolli

negli ultimi tempi ne


Italia

ne sono

venne dimostrata la relativa


oltn* un centinaio di

stati descritti

recenti del prof. Biodiji

(]\

Sion.-i

classe di laMiiaimi

ui

rii.u.iUii

ossi-rvati

in

r'am-

]iagnuoli.

Appaili"

lii

sembra

-jiiesta

pm

lr"|UiMH'-

maschi e specialmente quelli addetti alla


mietitura, al jj^overno dei pagliai e delle stalle. Oramai accertato che
l'uomo pu prendere l'infezione in due mudi: < per contagio di [olvori
(75

"

);

prediligere

e Sostanze vegetali o per contatto


l*iu volte

actinomicotici

sono

impiantati

delle

vegetali, cariche di actinomiceti.


cereali, costituiscono

dt'i

con animali

infetti.

negli animali e nell'uomo stato osservato che nei focolai

il

harhe

di

Le pagliuzze,

spiga, od
le

veicolo che trasjiorta

barbe
il

altre

particole

di spica, le

bucce

parassita.

Si comprende quindi come la contaminazione avvenga di preferenza


epoca delle messi da luglio ad agosto, secondo Bostrrjm, da agosto
ad ottobre secondo Nocard. In questa stagione la malattia assume spesso
la forma
broncopolmonare o pleuropolmonare
ricordiaFiio i casi di
all'

Canali,

di

Hostrom,

di

Buzzi

Conti,

di

.Moosbrugger,

di

Birsch-IIirschfeld,

di

Illich.

Buzzi e Conti per

primi spiegavano

delle polveri cariche di spore,

questi

casi

con

1'

a cui sono esposti specialmente

inalazione
i

contadini

che battono il grano in ambienti chiusi: Bostrom, Illich, Poneet, ritengono appunto che la battitura dei cereali sia la causa pi comune della
malattia. Notevolissime a questo proposito sono le osservazioni di fierlha
di Vienna che descrisse appunto
aclinomicosi delle mani noi battitori
1'

di

grano.

Ma

oltre l'infezione di origine vegetale noi

una trasmissione
di

della malattia dei bovini.

possiamo avere nell'uomo

Oramai sono numerosi

casi

famigli, bifolchi, contadini, che cosi contrassero la malattia.

Hartmann ha riferito la storia di un giovane famiglio che si infett


curando un lue che aveva un focolaio actinoroicotico al collo: Maydl
osserv un caso in un medico incaricato dell' ispezione delle carni da
macello; Ochsler, Stflzner, Hacker osservarono l'aclinomicosi in contadini
che curavano le vacche iiifelte; Poneet e Berard riferiscono altr' osservazioni fatte da loro su allevatori di Savoia.
Nell'ottobre scorso venne ricoverato nell'Ospedale di l'avia, infermeria O (medico curante Desigis) un contadino di Casatisma affetto da
grave actinomicosi del mascellare superiore con diffusione all'osso temporale. Dalle ricerche fatte risult che nel paese (medico condotto
dott. Merlo) non si erano mai verificati casi di actinomicosi. Il contadino
in questione aveva aa{Ustato un bue ammalato e l'aveva i>oriato nella


propria

stalla e qui

l'aveva

358

curato

stesso

egli

facendo

senza cautela

una tumefazione che il bue presentava alla


mandibola. Dopo un mese e mezzo si ammal lo stesso contadino. Il
bue venne abbattuto e riconosciuto actinomicotico. L' ammalato venne
incisioni e raschiamenti di

all'

Ospedale

di

Pavia dove

la diagnosi

actinomicosi fu accertata dal

di

dott. Truffi.

Per
da

cura dell' actinomicosi l' intervento chirurgico, bene indicato


uso del ioduro di potassio, preconizzato da Thomassen da

la

Illich e

l'

Itenson, da Buzzi e Galli Valerio, da Netter

hanno

dati ottimi

risultati.

Per la profilassi gli studi del Gasperini relativi alla biologia dell'ac^inomyces fuori dell'organismo ci dimostrano la sua frequenza nel terreno
coltivato.

Per ora dobbiamo raccomandare


piccolissime

precauzione

ferite
gli

dalle

fatte

animali

La morva,
cavalli,

dei

il^Jlor^v^L.

o moccio, o farcino una malattia

asini,

muli

trasmissibile

all'

uomo

diretto o indiretto degli animali infetti. Perci la

esclusivamente in individui che, per ragione


contatto pi o

non trascurare le
maneggiare cori'

cereali e di

infetti.

IH*

ai contadini di

spighe

meno continuo

coi cavalli.

infettiva dei solipedi

soltanto

morva

si

per contagio

osserva quasi

di professione si

Sono

stallieri,

trovano a

carrettieri, alle-

vatori di cavalli, macellai di cavalli, veterinari, soldati di cavalleria e talvolta ferrovieri addetti ai trasporti dei cavalli, studenti di veterinaria, medici

Le severe norme
infetti, di disinfezioni

ha

fatto

diminuire

di denuncia, di abbattimento pronto degli animali


molto rigorose, e insieme la conoscenza del pericolo
rapidamente i casi di morva negli animali e pi

di morva umana.
La morva umana dopo gli

ancora quella

studi

di Loeffler,

e di

Weichselbaum

venne bene illustrata in Italia per opera di Guarnieri e Ferraresi, di


Lussana, di Bonome, di Tedeschi, di Sanarelli, di Trambusti, di Banti, ecc.
In Italia nel 1902 vennero denunciati 41 casi di morva dell' uomo^
nel 1903 ne vennero segnalati 46 e nel 1904 solo 36.
Ma non detto che queste statistiche ufficiali rappresentino realmente tutti i casi di morva umana, poich non di rado questa malattia
viene confusa con la pioemia cronica, o con la tubercolosi.
Nel cavallo la malattia si presenta sotto due forme l'una a decorsa
acuto, l'altra a decorso cronico detta farcino: l'uomo pu essere ugualmente infettato dall' una forma e dall' altra. Anzi la morva cronica o
farcino, la morva chiusa o morva interna sono pi spesso pericolose in
quanto possono al principio passare inosservate e cosi diffondere largamente i germi dell' infezione. Questi vengono disseminati di solito con


nasale, con

lo scolo

zioni.

La

orine, con la

le

vitalit e la

350

marcia degli ascessi e delle ulcerasi mantiene per oltre quindici

virulenza dei germi

giorni sullo mangiatoie, sulle secchio, sulle iottiere di paglia, sui foraggi,
sulle spugno, sulle striglie, ecc.
I*oi

bacilli

vanno perdendo

morvosi

estinguono. Io sono riuscito a riprodurre

la

loro

virulenza

l'infezione

fnch

si

negli animali con

colture di bacilli mocciosi trasportate per parecchi mesi in laboratorio e


poi lasciate

morva ho

invecchiare per due mesi, quando insieme coi bacilli della

da bacilli putritici.
Queste esperienze possono spiegare certi casi di apparente morva
spoiitanoa cio^ il ricomparire dell'infezione morvosa in una stalla stata
inniettato le sostanze tossiche elaborate

abbandonata per un certo tempo.

L'uomo contrae
mani, per
si

iniiiture

impiantano sotto

la malattia pi

fatte
le

con schegge

spesso per piccole escoriazioni delle


di

unghie nel fare

legno

infette,

o por pagliuzze che

la pulizia dei cavalli.

Qualche veterinario si infettato ricevendo in viso gii spruzzi da


un cavallo che tossiva: Nicolle e Dubos ricordano un caso in cui la
infezione avvenne per via congiuntivale senza apparente soluzione di
continuai.

Le osserva/ioni di Babes tendono a dimostrare che il bacillo della


morva passa anche attraverso alla pelle sana, senza escoriazioni. Certo
non vero che l'uomo abbia una debole predisposizione alla morva: di
tutte le malattie infettive studiate nei laboratori la morva senza dubbio
la pi pericolosa, e quella che ha mietuto il maggior numero di vittime
dell'esperimento scientifico:
assistente

all' Istituto

ricorder solo

il

caso del dott. Luigi

Villa,

Sierotera|ico di Milano.

Le precauzioni da prendere per evitare il contagio, oltre alla rigorosa


delle norme della polizia veterinaria sancite dalla legge
giugno 1902 e dall'ordinanza 3 marzo 19()'4, consistono nelle pi scru-

apjilicazione
2(>

polose

disinfezioni

lettiere e dei

delle

scuderie e degli attrezzi con distruzione delle

foraggi inquinati, e nell'antisepsi severa cui dovranno sot-

toporsi tutti coloro che ebbero a maneggiare


maleri''i
ad aver contatto con animali infetti o sospetti.
i

In caso di

inoculazione

di

materiale

inrMti

..

>.,Tnin!Mii''

moccioso non bastano pi

le

lavature disinfettanti, bisogna ricorrere subito alla cauteriz/azione energica e completa della ferita col ferro rovente.

L'alili L'pi/>'oU(ii 111 questi ultimi quindici anni ha determinato numeroso ed estesissime epidemie noi bestiame, arrecando all'agricoltun
danni enormi: secondo N'ocard negli ultimi dieci anni del secolo scorso
r l';uropa ha avuto delle perdite che sommano a circa due miliardi di

franchi.

360

L'afta trasmissibile all'uomo: contraggono


i

famigli,

infetti,

mungitori,

l'

infezione specialmente

casari: in genere quelli che

governano

e cosi l'uomo diventa veicolo per la diffusione

bovini

della malattia

da

un animale all'altro. Ammalano anche coloro che bevono il latte fresco


di vacche infette.
Molti tra
nostri agricoltori negano la possibilit della trasmissione
dell'afta all'uomo: anche in Francia, dove il Ministero dell'interno diresse
un questionario ai consigli d'igiene dei dipartimenti, non si ebbero notizie
i

sicure.

Invece in Germania venne pi volte accertata


porti della sezione

tengono ogni anno

medica del Ministero

dell'

l'afta

istruzione

dell'uomo.
di

rap-

Prussia con-

la descrizione dei casi osservati nelle diverse provincie

prussiane.

Riguardo all' Italia fin da vent'anni fa il dott. Paletti, durante una


grave epidemia aftosa in vai d'Aosta, ebbe occasione di notare la trasmissione dell'afta non solo ai bambini, ma anche agli adulti.
Le osservazioni del Faletti, .bench confermate dal Perroncito, vennero contestate. Molte delle nostre Autorit sanitarie sono ancora oggi
assolutamente incredule ed affermano che i freschi casi di afta epizootica
umana non sono che comuni stomatiti con o senza accompagnamento di
acne alle mani; infezioni dovute al sudiciume che trasporta comuni germi
piogeni. Queste nostre Autorit sono in errore.
10 ho potuto osservare ripetutamente l'afta epizootica dell'uomo:
alcuni casi osservati da me e da Strada vennero da me comunicati al
Congresso di medicina interna di Pisa dove presentai numerose fotografie
Nei casi da me osservati si trattava di mungitori e di casari. La
malattia dopo un breve periodo prodromico caratterizzato da malessere,
cefalea, irrequietudine cominciava con brividi e accesso febbrile che raggiungeva i SQ^S-^O^c.

La defervescenza avveniva dopo 12


vescicole alle

mani regione palmare

ore coll'eruzione di

numerose

e qualche volta sulle labbra e sulla

mucosa buccale.
Le vescicole grosse da un granello di miglio ad un pisello avevano
un contenuto citrino limpido ed erano circondate da largo alone iperemico. L'eruzione delle vescicole era accompagnata da formicolio e da
dolori urenti specialmente alle mani. Dopo il primo accesso febbrile
malati accusavano debolezza e cefalea intensa al mattino: alla sera nuovo
brivido e nuovo accesso febbrile prolungato per tutta la notte con nuova

i.

eruzione
simile.

di vescicole.

Ben

rossastro; l'alone

ipcremico

rapidamente. In tutto
11
il

In qualche caso

presto le vescicole

la

si

ebbe anche

si

un

terzo

rompevano lasciando un fondo

diminuiva

le

accesso
grigio

piaghettine cicatrizzavano

malattia durava 3-5 giorni.

Koranyi nella grande Patologia speciale

del

Nothnagel ed anche

Pieraccini nella sua Patologia del lavoro trattano dell'afta dell'uomo e

nolano che nei bambini

si

ebbero vere epidemie legate probabilm*nfe alla

mucche

ingestione di latte fresco proveniente da

modo

F'

aftosc.

non mahittia professionale grav. j..


pu recare un danno sensibile per la perdita di giornale

In ogni
-busti;

l'afta

-^n

lUm

di lav>ro.

e per la dilfusione della malattia.

La prevenzione
massima

mani

e possibilmente

l'iisn

la

difesa del-

raccomandare

stalla ed ai mungilori devesi

di

|iuli/ia delle

iiiiinLriiuiM

iii'llu

animali implica anche

dell'afUi negli

AI personale

l'uono.

la

gomma

guanti di

di

bestie aiimiMlatc.

Hi

una malattia infettiva comune all'uom'j ed ai^li animali


di un veleno p(.tenlissim> elaboralo dal bacillo speeifico
nel focolaio di sua vegetazione. II bacillo tetanigeno largamente dilTuso
nella terra specialmente in quella degli orli, dei giardini, dei campi c<ncimati con letame. Con la polvere sollevata dal terreno
germi tetanici
entrano nelle abitazioni, si depongono in numero considerevole sui vecchi
muri. Il Bonomo riprodusse il tetano coi calcinacci della chiesa di Diano
Marina e spieg cosi i casi di tetano sviluppatosi dopo il terremoto.
-Vnche
vegetali possono cosi portare
germi dell'infezione: Peyrand
con la polvere di fieno ha comunicala) il tetano a 50 "' dei conigli inotelano

Il

'>

dovuta all'azione

culati. fJoi

erbivori

fijraggi

lo

spore

le

tetano entrano

di

senza

attraversano

essere

tubo

nel

distrutte

digerente

degli

come dimostran>nA

Parielti e Sorniani.
e delle vacche contengono spesso
disseminano nelle stalle, nelle fattorie, nelle
strade. Belfanli trov
germi del tetano nelle ragnatele delle stalle.
Si capisce quindi c<>me siano particolarmente esposti a c<ntrarre il
tetano gli individui che debbono lavorare nei campi concimati, nei giardini, nelle stalle, nelle demolizioni di vecchie costruzioni, e che per
ragioni di lavoro sono esposti ai traumatismi, alle piccole ferite; por
delti lavoratori si troqueste pu entrare il germe tetanico, con cui

Cosi

gli

escrementi dei cavalli

germi dell'infezione

li

vano quasi sempre a

Paladino -Blandini ricorda che anche

Il

spesso eausa

sono

contatto.

di

dit'usiune di

trasneltere

(vigogne,

tessuti

campo

il

tetano; l'uso

shoddus,

ecc.)

dell'infezione professionale.

degli

Il

bacilli

che

som assai

nella
dei

fabbricazione dei

canoni ha

estes>

il

1904 ha ossercartui'cie: per spiegare il fatto


al

ricerche e riuscin>no

sco-

che avevano servito a fabbricare le


20 cartoni su 35 esaminati. Ulteriori inda-

del tetano nei cartoni

carluccie e precisamente in

stracci,

Schiering dal 1881

Musehold, Lsener e Bischoff feconj delle


i

stiiicci

delle carte

vato 34 casi di tetano dovuti a scoppi di


prire

gli

varie malattie infettive tra gli operai, pos-


gini dimostrarono che

362

germi del tetano provenivano dagli

perati per la fabbricazione dei cartoni.

stracci ado-

Le diverse operazioni

industriali

impiegano per trasformare gli stracci in carte e cartoni non sono


sufficienti a distruggere i germi infettivi; necessario pertanto rendere

che

si

obbligatoria la sterilizzazione degli stracci.


Gli studi di Vincent

volmente

lo

hanno dimostrato come

sviluppo del tetano:

l'esposizione

il

calore favorisca note-

prolungata

al sole

rende

pi facile e pi grave l'infezione, e ci spiega in parte la sua frequenza?


nei climi tropicali e negli

nel Brasile e nelle Antille

molto frequente tra

Mentre

in Prussia nel

nel 1901

ma

il

tetano

addetti ai lavori

lavoratori della terra: in

1901

si

ebbero 97

l'

Italia

lente

alla

il

Europa

casi, e nel

diffusione

Infatti

morte

assai pi raro.

1902 solo 93; in Itaha

confronto al passato. Infatti

dell'antisepsi,

tetano di origine agricola,

Maschi morti

in

et

come

di

il

tetano^

progressivamente diminuendo:
si
ebbero in Italia nel 1887,
Italia assolutamente prevarisulta dall'unito prospetto.

oltre

15

anni compiuti

classificati per professione nel triennio 1900-902.

Anno

di

sono molto elevate in proporzione della popola-

sono gi confortanti in

va
dai 1041 casi di morte per tetano che
nel 1904 siamo discesi a circa 650. In
grazie

campestri.

rappresenta una causa

registrarono 639 morti per tetano, e nel 1902 se ne ebbero 615.

si

Queste cifre per


zione,

individui

\rj.

Anche
|irijfessiuni
I

la

rinle/iono

$<<Iki liclc-.

pu essere contralta nell'esercizio

sifililicu

di certe

e di certi mestieri.

soffiatori

canna da

vetro devono

(li

passarsi da lecca a bocca rapidamente

lavoro. Se tra questi operai

uno

^ sifilitico

e specialmente

se presenta placche muc<jse

sifilitiche

infezione ai compagni. Tale

trasmissione tanto pi facile in quanto

bocca,

in

questo trasmetter

la
i

come ha osservato anche recentemente il doit. Pennino in


vanno soggetti pei- effetto del loro lavoro ad una mucosite necro

soffiatori,

Altare,

guance, che costituisce una porta

tica superficiale al lato interno delle

aperta per

microbi della

vennero descritte

Francia

In

sifilide.

professionale tra

diverse

piccole

epidemie

di

come a Rive-de-Gier dove


una volta: a MontluQ<jn dove

soffiatori di vetro,

furono Contaminati venti operai

sifilide

nel 1862

in
nel 1867
annoverarono pi di trenta vittime.
Recentemente si ebbero altre piccole epidemie negli stabilimenti del
Belgio, che richiamarono l'attenzione di quel Governo.
.\nche nel 1904 il dott. Glibert nella sua relazione ufficiale sul servizio medico di ispezione del lavoro ha comunicalo quattro nuovi casi
di sifilide professionale dei soffiatori di vetro. In Italia, per quante ricerche
io abbia fatte, non ho avuto notizie sicure di casi consimili.
II prof. Canalis ha diretto un piccolo questi<jnario ai medici di .Altare,
dove Sono numerosi i lavoranti in vetro. Dalle risposte ottenute risulta
che in Altare la sifilide non molto frequente e che gli operai non la
contraggono in luogo, ma in [laesi d'emigrazione.
si

La

possibilit della

lavorazione sussiste qui

molto attenuat;i

[jcr le

diffusione

come

del contagio a

in altre

vetrerie

canna

della

ma

in

condizioni speciali del lavoro locale. Infatti

di

Altare che emigrano, e

la

stagione di lavoro, e

si

iniettano

altrove,

quando ritornano

\ltaro la lavorazione quasi totalmente

passano

di

Altare
i

fuori del

vetrai

paese

anche in
reduci non

nell'estate a casa,

sospesa, cosi che

pi in turno di lavoro coi rimasti e

iitraiio

mezzo

italiane,

non possi^no perci trasmet-

tere a questi la loro malattia.


In ogni jnodo per la

profilassi

coiivi.'iie

raccumaruiare

ispf/ione

initaria [eriodica; l'uso dell'imboccatura mobile, distinta per ogni operaio,

meglio ancora la sostituzione della soffiatura meccanica alla soffiatura


t

bocca.
Oltre che nei soffiatori di vetro furono descritti casi di sifilide

fessionale tra

ed

per

suonatori
le

gli

elettricisti,

distrumenli da

rispettive

professioni.

tappezzieri, gli imballatori,


fiato

per scnnibio di oggetti

pro-

fabbricatori
'

-..-...


10

364

ho osservato una piccola epidemia propagata per mezzo del


corpo musicale di un villaggio prealpino,
contagio venne portato da un trombettiere, che torn infetto

bocchino delle trombe nel

dove

il

dal servizio militare. In

sione della

qualche opificio stata osservata

per mezzo della tazza

sifilide

la

trasmis-

comune che serve per bere

(Pellizzari).

Pi frequente
nutrici

che rara:

che in

Italia

in

neir esercizio

della

loro

altri

paesi la

sifilide

Ma

anche

professione.

contratta dalle
in

Francia,

Fournier ne osserv 86 casi in cinque anni.


Per r Italia ricordiamo le epidemie del Friuli descritte col nome di

tutt' altro

infatti

il

Falcadina, quella dei dintorni di Firenze studiata da Pietro Pellizda Profeta, le gravi epidemie descritte dal Ricordi nei dintorni
di Milano. A Casorezzo nel 1863-65 furono contagiate 23 persone, a
Uboldo 18, a Marcallo 16, a Rovello 14. Notevoli sono le epidemie svisifilide

zari e

luppatesi nei dintorni di Napoli.

Pavia il compianto Guzzi, richiam gi l'attenzione sulle nutrici


da bambini del locale Brefotrofio. A Firenze Celso Pellizzari fin
dal 1882 descriveva ben 69 casi di sifilide professionale nelle nutrici,
dimostrando come queste avessero poi largamente diffuso il contagio
nelle loro famiglie. Dopo d' allora le osservazioni si fecero sempre pi
numerose, cosi che richiamarono l'attenzione delle Autorit. L' epidemia
di sifilide nel circondario di Frosinone dovuta a lattanti che provenivano
dal Bretotrofio di Roma stata oggetto di discussione anche in Parlamento. Ora tende a diminuire la sifilide per allattamento di bambini
provenienti da Brefotrofi, perch i medici di questi esercitano una pi
attiva sorveglianza, ma sono ancora numerosi i casi dovuti a bambini
legittimi affetti da sifilide ereditaria,
11 Massazza ed il Truffi descrissero
recentemente un'epidemia nel
comune di Casatisma (Pavia) ed altri casi disseminati: ogni sifilografo
in grado di aggiungere osservazioni personali. Il Majocchi, per esempio,
nella Clinica di Bologna ne osserv 14 casi nel periodo dal 1895 al 1901,
In complesso in Italia nel 1902 vennero osservati 381 casi di sifilide
da allattamento; nel 1903 furono 251; e nel 1904 ne vennero denunciati
176: queste cifre ufficiali non ci danno sicuramente tutti i casi, perch
non di rado le nutrici non ricorrono al medico.
infettate

La
mente

questione

della

sifilide delle nutrici

gravissima,

come

giusta-

che
dovrebbero spettare a coloro che presiedono agli ospizi dei trovatelli, sia
in rapporto alla colpa dei genitori, che scientemente consegnano un
scriveva

il

Pellizzari,

sia

in

rapporto

bambino ammalato ad una nutrice sana;


male che di solito non si limita alla

alle

responsabilit

sia in rapporto alla diffusibilit

nutrice, ma si propaga ad altre


sua famiglia; sia infine per il carattere di maggior gravit
che assume la sifilide da allattamento. Questa funzione, secondo il Pel-

del

persone
lizzari,

di

diminuisce

la resistenza

organica della nutrice

rende tutto

il

:m

suo organismo predisposto all'azione dcleloria del


avviene reliminazione

latte

n'altra parie

come

<-.''.i:'

'.!

r<-l..-

sostan/c protettive.

di

nuove osservazioni anatoino-patolugioht; tiiiuo^lrano


tre|>onemi pallidi, che oggi si ritengono

le

nella sifilide ereditiiria

l'agente specifico della sifilide, siano straordinariamente abbondanti, intminei-evoli in tulli

tessuti:

la

quantit

enorme

donne

e di tanti

germi rende

dei

pili

uTuvt' r infezione.

tutela della salute di tante

roiitlere obbligatorio sia

per

le nutrici

che per

meno

sanit rilasciato da medici: bisogna rendere

per

le

danneggiate

nutrici

diffondere

le

contro

rivalersi

di

cognizioni diagnostiche

certificato di

irrisoria la possibilit

bisogna

danneggiatori:

della sifilide

ma

spesso non s<ino troppo profondi in juateria,


cui spesso lasciata la

bambini necessario

poppami un

non tra
anche fra

medici che
le

levatrici,

provvedere alla ricerca ed alla visita


sanitaria delle nutrici. A questo proposilo giova ricordare che la dimostrazione degli spirocheti o trejionemi di Schaudinn ha un valore diagnocura

di

-lico assoluto.

esposti alla

professionale sono pure

sifilide

medici,

le levatrici, gli

genere vennero publilicati dal l'ellizzari, da l'ournier e da altri molti:


il
mio collega Mantegazza osserv in Sardegna due levatrici ed un medico che presentarono
il
sifiloma primario al dito indice della mano destra qualche settimana
dopo aver esplorato gravide sifilitiche; ricordo
casi dolorosi di ostetrici
e di sifilografi celebri come Edoardo Porro, Alessandro Guzzi, Pietro
Pellizzari, Angelo Scarenzio,
quali ebbero il sifiloma extragenilale nelinfermieri, le bambinaie. Notevoli casi di

questo

l'esercizio del loro ministero.

In questi

casi

spesso

pi

il

sifiloma

pri-

mitivo e localizzato ad un dito e pi precisamente secondo Fournier,

loutornu dell'unghia: alquanto

meno

frequente ^

il

al

sifiloma della regione

dorsale del metacarpo.

Notevole
il
fatto che medici ed infermieri si sono Uilvolta infettati
semplicemente maneggiando le bende sudicie tolte dai malati. A ragione
il Pellizzari scriveva che
troppi medici e levatrici per la loro professione
saranno sempre esposti al pericolo di prendere la sifilide: uno dei
i""

rischi inerenti al

assicurazione, che in
di

loro sacerdozio. l'erci si

Germania

gi

Bresiau presieduta dal Neisser ha deciso

(ondi/ioni pi

favorevoli di quelle fin

sicurazione

medici che contraggono la

ire

ai

proposte concrete

1'

impone

la necessit della

molto diffusa. L'L'nione Dermatologica


rpii

di

far pratiche per ottenere

accordate dalle societ


sifilide

Tnione Dermatologica ha

questionario per sapere in quali casi

la sifilide

di

As-

professionale. Per poter


diretto ai

medici un

professionale non venne

annoverata tra gli infortuni del lavoro dalle Societ di Assicurazione, o


venne ammessa solo con alto premio; in (piali venne contestalo l'indennizzo per temporanea perdita della forza di lavoro anche dopo il 400'
giorno dopo l'infortunio; in quali casi venne rifiutato o contestalo

1*

inden-

permanente a causa

per indebolimento

nizzo

366

della

siflide

professio-

nale.

Come

in

Germania

corpo sanitario,

il

cosi

in

quale deve

l'assicurazione contro la sifilide

che rappresentano

come

gli infortuni sul

"VII.

La

Italia

sforzarsi

questione

tale

contro

interessa tutto

ottenere a buone

di

le altre

il

condizioni

infezioni professionali,

lavoro medico.

TtJLtoeMroolosi.

questione della tubercolosi sar largamente svolta in uno speciale

raduner fra poco a Milano: per questo io in questa


limiter a brevissimi accenni.
La mortalit generale per tubercolosi in Italia raggiunse la cifra di
29.159 nel 1904, mentre era di 36.924 nel 1903; di 52.032 nel 1902 in

Congresso, che

si

mia relazione sommaria mi

confronto

di

60.400 nel 1892.

In Prussia che ha una popolazione all'incirca uguale a quella del-

48.781 mentre

1892 toccava i
pubblicati da Resenfeld la mortalit per tubercolosi raggiunse il 135 %o: su
diecimila viventi si ebbero 34 morti per tubercolosi. In Italia la cifra
la mortalit nel

l'Italia,

1902 fu

di

53.015. In Austria dal 1896 al 1901 secondo

proporzionale dei morti per tubercolosi


del 71 7oo) ^'^' ^
tubercolosi.

^^i""

^'^

nello

diecimila viventi

si

nel

dati interessantissimi

periodo

stesso

era

circa

ebbero circa 17 morti per

leggiera diminuzione
1883 la mortalit era di 24.28 per ogni
diecimila viventi, poi discese lentamente fin che nel 1904 si ebbe una
mortalit proporzionale di 16.44 per ogni diecimila abitanti.

Complessivamente

poich secondo

in Italia la tubercolosi in

Raseri

il

nel

Bonardi ha messo in evidenza come la questione


qualche cosa di pi di un problema medico
igienico, ma tutta quanta la questione sociale. Le idee esposte dal Bonardi
col suo solito ardore furono in Italia combattute, ma in Inghilterra, in
America, in Francia, in Germania le stesse idee espresse da studiosi
Fin dal 1892
tubercolosi

della

diversi

il

implichi

hanno persuaso a dare un carattere

sociale

alla

lotta

contro la

tubercolosi.

Non

possibile riferire su la tubercolosi

da un punto

di vista esclu-

sivamente professionale: lo studio delle condizioni predisponenti determinate dai diversi generi del lavoro, dal tenore di vita dell'operaio non
pu disgiungersi dallo studio specifico dell'infezione e ci porterebbe quindi

a discutere

tutta l'organizzazione

economica.

Ma

come

flagello della societ, cosi

tamente attenenti

Lo

moderna

del lavoro, tutta la questione

poich non mio compito di considerare


al

tema

mi

la

tubercolosi

limiter a citare alcuni esempi stret-

dell'infezione professionale.

studio della tubercolosi cutanea

ha

fornito molteplici

esempi

di

iiife/i')ni

e molti

per

dirette
altri

hanno

ra;,'ioni

animali

tuberc>losi

sono
il

il

lupus

la

tubercolosi cutanea

cutaneo primitive dogli addetti alla cura dei

meilici e gli studenti,

Io

tisici.

.\on p<jchi

serventi di salo d'autopsia, che contraggono

tubercolo degli anatomici, studiato da

nostro Guinzotti ohe

Johne

pubblici

nei

perlacea. Iloist, VAaeWterg, ecc., deKcrissero

di tisi

infetti

Miiller,

macellai, di iinpi(>gati

di

che contrassero

Tnacelli, di veterinari

dagli

lavoro. PfeitT, Ostcriag,

<li

casi

riferito

RiehI e Faltauf, Verchre,

dal

contrasse nell'esercizio delle sue funzioni di set-

Parma.
Fo ha osservato la tubercolosi cutanea nelle lavandaie: Giovannini
descrisse un caso di lupus contratto sul lavoro per piccola ferita con
pettine da tessitore.
(ili esempi si potrebbero moltiplicare.
Assai pi gravo la tubercolosi da inalazione; il Devoi; noi 18U9
tore dell'ospedale di

studi

le ct>ndizioni

dell'ospedale di

Pammatone a Genova

tubercolosi e rilev che gli infermieri contraggono

malattia in servizio: attribu

La frequenza

corsie.
in

molto

rispetto

alla

facilmente

la

fatto alle cattivo condizioni igieniche delle

il

della tubercolosi fra gli intermieri stata accertata

molli ospedali dell' Italia e dell'oster.

Bernbeim,

Iloblot,

Landouzy hanno richiamato

l'attenzione sulla tuber-

Laennec

colosi dei lavandai: dalle osservazioni fatte all'ospedale

che su

colosi: nelle

femmine

tuttavia imponente:

solo 82 (58 7o

le

po'

meno

elevata

ma

pur

morirono 105 lavandaie


altre malattie insieme ne morirono

all'ospedale

stesso

tubercolosi).

Per porre riparo a


le

apparve un

la mortalit

infatti

per tubercolosi, mentre per tutte

li,cionti

risult

lavandai morti bon 75 avevano duvulo soccombere alla tuber-

1(X)

proposte

tale strage

Bernheim

disinfczioni degli etfetli

e Roblot
dei

ritengono

tuberc^jlosi e

insuf-

giudicano

necessario che nello grandi citt oltre alla disirifezione eseguita d'uticio
si

istituisca

il

bucato gratuito

in

quale dovranno ricorrere tutte

le

uno stabilimento bene organizzato al


hanno un tiilier-

famiglie povere che

coloso in casa.

Roepke racconumda invece

di

raccogliere

cnlosi in speciali borsette e poi disinfettarle

una soluzione

di

lisoformio greggio all'I

"

la biancheria dei tubercon un bagno di 24 ore con

,,.

Bloch e Plic<|ue hanno notato la frecjuenza della tubercolosi nelle


p'i-3one chiamate dal loro mestiere a maneggiare il mobilio dei tisici.
1

portatori

des

dell'Hotel

negli ultimi vent'anni

Ventes a Parigi quantunque molto robusti


alla tubercolosi un contributo di 72 "

hanno dato

decessi.
Il

Koch aveva gi

insistito

sull'importanza che hanno

le

cause acces-

sorie o le causo prodis|>onenti quali la ri'spirazione in aria confinata, in

Aria viziata, carica

Guarnieri dettero

la

vapori e di gas nocivi, di polveri. Sirena, Celli e


prova sperimentale di questo asserto dimostrando

di


che

animali possono

certi

ma

368

resistere

semplice

alla

ammalano costantemente

inalazione

di

bacilli

gravemente quando si
mettono a vivere in un'atmosfera che contenga vapori di cloro, o di
ammoniaca, oppure quando si diminuisce la loro resistenza con una alimentazione insufficiente.
tubercolari,

si

Altri dimostrarono che la umidit notevole dell'aria favorisce molto


contaminazione e ci spiega la frequenza della tubercolosi in certe
industrie. Numerose e varie sono le osservazioni comprovanti come prela

dispongono alla tubercolosi i mestieri che obbligano gli operai a lavorare


in atmosfera carica di polvere. Ci risulta dall'analisi delle tabelle staa seconda delle professioni. Citiamo come esempio
polmonare in Italia durante il 1902,

tistiche della mortalit

la mortalit per tubercolosi

Le

professioni annoverate nel 1" e 2 gruppo sono professioni salubri

che consentono

aperta e per

all'aria

la vita

ci

presentano

le

minori

condizioni favorevoli allo sviluppo della tubercolosi. Tuttavia notevole

4159 agricoltori morti di tubercolosi polmonare: la


campi non basta affatto a prevenire infezione. Anche i
pastori che vivono quasi esclusivamente sulle montagne non sono immuni.
Nel 3" gruppo noi troviamo professioni salubri, che obbligano per
lo pi a vivere rinchiusi: anche tra questi noi notiamo che il lavoro
comodo e pi agiato dei magistrati predispone assai meno del lavoro
mal retribuito e pi faticoso dei maestri.
Nel A" gruppo troviamo elencati gli operai industriali che debbono
la cifra assoluta di

libera vita dei

l'

lavorare in aria spesso polverosa per

Nel
chiusi

5"

gruppo vediamo

male aereati esposti

lo pi confinata.

mestieri che obbligano al lavoro in ambienti

alle polveri irritanti.

In questi gruppi la percentuale di mortalit va crescendo. Nell'ultimo

gruppo sono
lati,

distribuite le professioni

per

ristretti,

lo

che

si

esercitano in ambienti affol-

pi senza sole, umidi, con aria ricca di acido carbo-

danno la maggior percentuale della mortalit.


una grande importanza alla notevole mortalit degli
scolari: anzi tale fatto ha richiamato l'attenzione del Ministero, che anche
recentemente ha emanato una saggia circolare in proposito.
Certo sulla mortalit degli scolari esercitano una grande influenza
la vita rinchiusa in ambienti poco adatti e la trascuranza delle norme
nico o di

fumo

e queste

stata data

profilattiche.

Ma

appartengono

se

si

pensa che

alle classi agiate,

quella data dalle professioni


di

poco pi del 6 "/(,.


Risulta invece che

gli scolari al

sommando

disopra dei quindici anni

la mortalit degli scolari con

del 1 e del 3 gruppo,

si

ha una media

maggiore alla tubercolosi dato


dunque che in Italia, ci
che il Poirer ha messo in evidenza in Francia, dove a Parigi la mortalit per tubercolosi r0,ggiunse il 46.7 ^/^ tra i poveri, mentre per l'insieme
effettivamente dalle

il

classi

contributo

povere. Si verifica

della popolazione parigina solo del 25

"Z^.


Maschi morti

et

in

369

di

oltre

anni compiuti

15

classiHcati per gruppi di professioni aftini.

* 2
"3

PROFESSIONE

5-

benestanti

l'roprietai'i,

monaci

Sacerdoti,

I'a;<luri.

mandriani

Agricoltori, boscaiuoli, ecc.

Marinai, barcaiuoli, pescatori

.\vvocati, magistrati

Medici, veterinari

Impiegati
Maestri, prolessoi-i

Filatori, tessitori, cardatori


'

Muratori, imbianchini
Miiirriai,

panattieri, pastai

Facchini, lavandai, stallieri

Minatori, cavatori, zollatari. marmisti

Operai in gon<rr

Falegnami, ebanisti, carrai,


Fabbri, cahlcrai. meccanici

Sarti
Calzolai, sellai
<

Camerieri
Tipografi

Scolari, studenti

ecc.


Lo
dove

si

stesso fatto risulta dalle

Rosenfeld per l'Austria:

statistiche del

riconosce un rapporto tra la mortalit per tubercolosi ed

non perch

industriale,
lit,

370

ma

perch

il

lavoro

il

lavoro in s determina l'aumento della morta-

lavoratori dell'industria

si

trovano in

condizioni di

tali

povert fisiologica che diminuisce grandemente la loro resistenza.

Da

questi brevi cenni risulta che la profilassi della tubercolosi con-

siderata anche solo in rapporto ai lavori agricoli ed industriali non pu

norme

limitarsi a

Da una

individuali,

ma

richiede provvedimenti d'ordine generale.

parte bisogna educare lo spirito popolare insegnando

pericoli

del contagio, e particolarmente quello della disseminazione degli sputi in

ambienti chiusi: dimostrare come siano cause predisponenti l'alcoolismo


e le abitazioni insalubri. D'altra parte pur necessario adottare norme
per la ventilazione degli stabilimenti, per il risanamento in genere degli
ambienti

Ma

lavoro.

di

sopratutto

La Germania ha

necessario

l'intervento

tentato gi

una

obbligatoria imposta

r assicurazione

Stato e dei Comuni.

dello

via di soluzione del


alle

classi

proletarie

problema con
le

casse di

assicurazione particolarmente gravate dalla tubercolosi ebbero interesse

a creare
si

sanatori popolari. In Italia

sono pubblicati dei volumi,

ma

si

sono nominate delle Commissioni,

sanatori popolari sono ancora un pio

desiderio.

La citt di Glasgow, come ben dice Knopf, ha insegnato al mondo


che i Comuni fanno opera non caritatevole, ma anche economicamente
vantaggiosa quando intraprendono la costruzione e la gestione delle case
operaie; in America il signor H. Phipps ha regalato 50 milioni ad un
istituto pratico per prevenire la tubercolosi, e 5 milioni alla citt di

New-York

per costruire case operaie (model-tenemenc-houses): merito

del Municipio di

Milano e della Societ Umanitaria

aver deliberato la

di

costruzione di case popolari municipali. Qusti esempi dovrebbero essere

largamente

imitati.

Ma

non bastano. Come scriveva

il

Bonardi,

come

Knopf, necessaria tutta una legislazione del lavoro che


limiti gli orari, che determini i riposi, che obblighi a quelle difese che
oramai la patologia ha insegnato alla pratica.
riafferma

lo

"Vili.

IMCailSLri^.

L' infezione malarica costituisce

denaro che

Europa

Le

l'

Italia

paga

in cifra

una

forte

imposta

superiore a tutte

di

sangue e

le altre

di

nazioni di

riunite insieme.
classi

maggiormente danneggiate dal

le pi utili della societ: gli agricoltori, gli

terribile flagello

sono tra

operai e braccianti impiegati

nelle costruzioni delle strade, delle ferrovie, delle abitazioni rurali, quelli

che lavorano alla bonifica dei terreni, alla


i
ferrovieri ed infine i soldati.

dei canali,

costruzione e manutenzione

Nel 1881

il

senatore

corredandola

Italia

ha imljblicaU^

T<jrelli

desume

preziose notizie

di

la carta della

malaria

in

dalle rispj8te dei Ck)nsigli

provinciali di sanitsi e dai rapporti delle Amministrazioni ferroviarie.

La carta riguardava la fn.'quenza dei cjisi fli malattia o dini- strava


fome oltre ^'- dell'Italia fosse infestata dalla malaria.
medici militari Sforza e Gigliarelli hanno studiato accurauuu. iiie
la statistica della malaria nell'esercito ed hanno calcolato che circa venti
anni fa, ammalavano ogni anno di febbri malariche circa trentamila solI

un terzo dei quali era colpito pili vtdte nello stesso anno.
Agostino Bertani e Mario Panizza hanno analizzato l'influenza della
malaria sulle condizioni sanitario dei lavoratori della terra.

dati,

Contadini s<jno

pagano

che

quelli

il

maggiore:

contributo

poco

perch mal nutriti, male alloggiati, esausti dalle fatiche, sono


continuamente esposti all'infezione, contro la quale non sanno, o non si
resistenti

curano

mezzi che valgono a prevenirla ed a ombatterla.


malaria in Italia non si esercita solo su quella
parte di lavoratori che abitano regioni malsane, ma pi e certo in modo
lavori della
pi micidiale su quella che immigra temporaneamente per
di

adoperare

1/ influenza

della

agricoltura, o delle bonifiche, o delle costruzioni stradali.

Soltanto in causa della malaria moltissimi terreni


che in altri tempi furono fertili o ricchi,
nati

specialmente

completamente

nell' Italia

centrale

di

vasta e-ien>if>ne,

hanno dovuto essere abbandoe

meridionale

ed ora

sono

incolti e deserti.

sono completamente fallili


un tale tributo di sangue
da rendere l'impresa
come quello dei braccianti romagnoli ad Ostia
economicamente infruttuosa e da scoraggiare altri a ritentare la prova
.Molli

in

in

tentativi di colonizzazione

causa della malaria:

interna

hanno

altri

richiesto

luoghi egualmente nefasti.


.Nella

costruzione

delle

lungo

strade e delle ferrovie

Romano,

Grossetana,

nell' .-Vgro

.Molise, nella

Capitanata e nelle Isole un gran numero

nel

Salernitano,

nella
di

dovuto soccombere, talvolta in poche ore, sotto un accesso

la

Maremma

Calabria,

operai
di

nel

hanno

perniciosa

un fomite
quanto che, dovendosi (|uasi sempre innalzare dei terrapieni.
formarono delle fosse, che divennero serbatoi di acqua stagnante, indi
zanzare apportatrici di malaria.
Molte linee ferroviarie sono affatto passive specialmente nel Mv/'In taluni paesi la stessa costruzione delle ferrovie stato

di
si

di

malaria

giorno,

in

non

soltanto,

perch

pt>co

spese straordinarie per surrogazioni

frequentate,
di

ma

[lerch

richiedoiM

impiegati resi impotenti al lavoro

dall'infezione malarica.

medico ciipo delle Ferrovie meridionali, ha notato che


(5416 ferrovieri dell'.Vdriatica si ebbero 55.894
casi di febbri malariche con un 1.077.177 giornate di lavoro perdute; il
^^
he ha richiesto un aumento di personale in ragione dell' 8 Vo
Il

dolt. Ricclii,

nel decennio IHSl-lSlK) fra

372

di L. 619 262 annue le spese di esercizio per il solo personale e


049 192 per maggiori spese di servizio sanitario.
Queste cifre dovrebbero essere pi che raddoppiate se si prendesse
in considerazione il personale della Rete Mediterranea e quello delle
ferrovie Sicule e Sarde, dove la malaria assai pi grave che non lungo

gravato

di L.

il

versante adriatico.

La

mortalit per malaria stata altissima in Italia prima del 1887:

secondo

generale

Direzione

della

dati

morti per ogni milione

Statistica nel quadriennio

di

raggiungeva una

1883-1887, la mortalit

cifra

da 700 a 800

variabile

per esempio, nel 1887 furono 21.033

di abitanti:

morti per malaria in Italia.


In base alle statistiche raccolte negli ospedali
quel periodo

ammalati

si

avevano

civili si

calcola che in

annualmente due milioni

in Italia

di individui^

di febbri intermittenti.

Fino

1887

al

scoperte di Laveran, di Marchiafava, di Celli e

le

di.

Golgi intorno alla causa dell'infezione malarica erano ancora molto contestate

Maragliano, Grassi, Mosso

vazione oppure interpretavano


gi

come

rossi;

ma

parassiti,

dopo

1887

il

colarmente

il

quali

le

dichiaravano ancora errori

di osser-

corpi descritti nel sangue malarico

effetti

una degenerazione

di

gii stessi scopritori

ematozoi malarici e parti-

degli

studi assicurarono

Golgi con nuovi

non

dei globuli

definitivamente

alla

scienza ed alla pratica la nuova conquista dimostrando esattamente anche


il

modo di
Dopo

agire del chinino, quale rimedio specifico.


d'

allora

conferme, che

la

scoperta

di

attenzione

1'

diressero cos

igienisti, degli agricoltori e

malarici

parassiti

richiamarono e fissarono

trov
dei

universali

medici,

degli

sforzi di tutti alla terapia

gli

ed alla profilassi.

La

conoscenza

esatta

ematozoi, che sono causa della malaria,

degli

ha dato una base sicura alla terapia ed ha determinata una diminuzione


della mortalit che risulta evidente dalle statistiche e dai diagrammi
pubblicati dal Raseri.

Nel

periodo

dal

diverse oscillazioni tra


in

1888 al
i

500 e

1895
i

mortalit

la

infatti

600 morti

discesa con

per ogni milione di abitanti

ciascun anno.

Dal 1895
ogni milione

al

intercorrente, che
alle cifre

Ma

1899

la

di abitanti in

ancora fino a 350 per


ebbe poi una recrudescenza

mortalit diminuita

ciascun anno;

si

per non valse a riportare

il

coefficiente di mortalit

paurose del periodo anteriore al 1895.


intanto Ronald Ross dimostrava che gli ematozoi

degli uccelli

vengono trasmessi per mezzo delle zai>zare e Grassi su questa traccia


insieme con Bastianelli e Bignami accertava che anche la malaria umana
i)ropagata da speciali zanzare del genere Anopheles; tra queste la
zanzara che non manca mai nei siti malarici, quindi la vera spia della,
malaria, l'Anopheles Claviger di Fabricius.

(Questa sco|ioita, subito largamentt? confermata,

un nuovu

lui iiat<j

ini

malaria, facendo conoscere in qual motlo l'infe-

juilso alla profilassi della

all' uomo, e come l'uomo si possa difendere.


che lesero inabitabili molte terre italiane, dopo
tante rovine economiche che determinarono l'abbandono delle terre, l'emigra/ione od il latifondo non coltivato, ora siamo finalmente ir grado di

zione possa essere comunicata

Dopo

secoli di strage

redimerci e di render praticamente possibile la colonizzazione


per opera

Specialmente

una

Angelo

di

interna.

Fortunato sorta

Celli e di Giustino

si sono |iromuIgate delle leggi,


che rimarranno memorabili nella

societ por gli studi della malaria e

ispirate dal genio pratico degli igienisti

rinnovamento economico

stoiia del

La legge 33 dicembre

190()

dell'Italia.

promulgava

l'esercizio di Stato

del clii-

con vendita

al

pubblico a ininimo pi-ezzo; la leggo 2 novembre 1901

ha resa gratuita

la

somministrazione

iiino

chinino

del

lavorano nelle zone malariche ponendone

ha concesso

proprietario;

denza
di

lavori pubblici,

mesi
in

che

guisa

possano

sole,

La legge

diritto

il

ha

jtericolosi;

di

casa

la

ore

lavoranti

coloro che
a carico del

tutti

sono comunque

comprosi

avere

per

relative spese

gli

alla dipen-

impiegati in appalli

protettti dalle

stabilito infine l'obbligo di

nelle
i

che

ai lavoratori

diretta od indiretta dello Stato,

le

limitare le

zanzare

ore

di

pericolose, cio al sorgere ed al tramontar


tutti

Stato

di

poveri

il

prietari

chi-

del

il

ai

distri-

avere

diritto di

a riparare

operai avventi/i.

d'ogni specie

del

essere ricoverati.

22 giugno 1902 ha accordato a prezzo di favore


Comuni, allo 0|oro pie od in genere a chi devo
buirlo gratuitamente. La legge 25 febbraio 1903 ha conferito a
nino

iu?i

lavoro

il

il

chinino gratuito dai

Comuni

tutti

e obblig

case rurali ed a costruire ricoveri notturni per

le

maggio 1904 ha dato ai


avercMi chinino gratuito anche per la

Infine la legge 19
di

dii-ilto

progli

lavoratori
profilassi.

Queste leggi hanno avuto finora un'a[)pIicazione molto parziale sia


perclx'i si attendono ancora dalla burocrazia sanitaria
regolamenti per
i

l'appplicaziono delle ultime leggi, sia perch queste leggi


trato notevoli ostacoli nell'ignoranza dei contaidini,
prietari,

noll'indilVeronza

comunale

e provinciale della

Tuttavia

larga

dei

attivit

('omuni,

noli' insutTcieiito

campagna

spiegata

Sanitari delle ferrovie

dalla

Societ

dei

pro-

oi-ganizzazione

antimalarici.

jiropaganda fatta da molti medici

l'attiva

hanno incon-

nell'incuria

per

hanno gi portato a

gli

<

^jm .-ialmente la

studi sulla malaria e dai

risultati

insperati.

la mortalit generalo per malaria che nel 1900 era di 15.865,


nel 1901 discese a 13. 35S, nel 1902 discese ancora a 9908, nel 1903 i
morti per malaria furono soltanto 8503 e nel 1904 che fu anno di malaria
Infatti

pi grave del solito

Queste

cifre ci

morti furono 8501.

dicono che in

meno

delle difeso risultanti dai nuovi studi


all;i

int'f:'i.

la

ili

5 anni grazie all'applicazione

mortalit per malaria discesa


Il

numero

dei casi di

mentre veni' anni fa


all'anno.

malaria

374
si

calcola ora a circa 600. 000 all'anno

malarici in Italia ascendevano a circa

2.

000. 000

Nell'agro Romano e lungo le ferrovie Adriaticlie stata applicata


su larga scala la profilassi mediante la somministrazione del chinino in

40 centigrammi al giorno e mediante l'applicazione delle retizanzare alle abitazioni.


I risultati furono veramente imponenti come risulta
dalla seguente
tabella che tolgo dal Celli.
dose

di

celle contro le

Numero
sati

dei profilas-

nell'Agro Ro-

mano
Numero

di febbri pri-

mitive curate dalla


Croce Rossa
.

Numero

dei malarici
ricoverati negli

Ospedali di

Roma.

SU)

Da CI-' r^.ulla che tra ferrovieri dell'Adrialica, grazie alla jii-olilassi


largamente applicuta, la inortuliui per malaria ridotta a meno della
met: tale risultato tanto pili notevole in quanto il 1904 stato anno
di malaria gravissima: ci non di meno la condizione morlx)8a ficnen.e
non si ripercosse che lievissimamente sulla popolazione ferroviaria.
L'efficacia della protezione meccanica delle abitazioni risulta dalle
i

pubblicazioni

Fontana, ispettore saniuiriu delle Ferrovie Sicule.


protetti si ebbe nel 190'i
9.60 e nel 1904 una percentuale di 7.85. Invece nella

del dott.

Nelle zone di malaria forte con fabbricati

una percentuale
zona

di

con

malaria forte

di

percentuale

di

23 e nel

fabbricati

non erano

fabbricali

una

1894

malaria fintissima nel 1904

la

protetti

si

ridusse

all'

nel

eblM:

si

1903 una

Nelle

zone

di

274 Vo '* <^o^


dove erano
11.32

percentuale dei casi fu

mentre

protetti,

non

percentuale di 20.62.
di

",'.,

stale applicate le reticelle protettorie.

La malaria
con

nell'esercito grazie all'applicazione dei nu^vi >ui(ii, laiia

che possibile in un corpo abitualo alla disciplina (^


una regolarit sorprendente: non riferir qui lunghe statiaccenno solo che dalla relazione del dott. .Vlvaro risulta come ora

quel

rigore

discesa con
stiche:
si

sia

ben lontani dalle

cifre

triennio 1902-1904 grazie

paurose del periotlo 1882-1884. Infatti nel


profilassi si ebbero 5469 casi nel 1902

alla

1903 e 1047 nel 1904.


Questa statistica dimostra la

-1985 nel

recrudescenze

di

malaria:

possibilit di porre

l'esercito infatti

argine anche

non ha sentilo

alle

l'eccezionale

gravit dell'infezione nell'annata 1904.

Ormai la malaria non pi un ostacolo invincibile per il lavoro


umano. La melodica profilassi chimica e meccanica ^ in grado di dischiudere

lavoro quel milione

al

erano inaccessibili per


legge

del

davanti
grazia

al
di

la

di

ettari di terre incolte italiane,

gravit della malaria dominante.

Il

che fin qui


disegno di

Ministro Pantano su la colonizzazione interna, che sta ora


Parlamento, germogliato dai nuovi sludi sulla malaria ed in
questi, porter al risorgimento del lavoro agricolo nella Sar-

degna, nella Basilicata e nell'.Vgro Romano, compiendo un'o|>era di elevazione e di redenzione, clic veni' anni or sono si sarebbe giudicata
impossibile.

Le
lattie

alle

infd/.ioni

fukilenti:

strmcME danno pure un contributo

professionali. Nelle filande sono frequenti

mani

nelle operaie

crisalidi putrefatte.

lente locali
Italia dal

che manipolano

alle

ma-

paterecci e gli ascessi

cascami della

filatura contenenti

cenciaiuoli sono esposti oltre che ad infezioni puru-

anche a forme

l"<:i

di

e dal Boin.ine.

polmoniti settiche professionali studiale in


Perci

il

Paladino Blandini ha

industrie che lavorano

370
di

nuovo richiamata l'attenzione

cenci per stabilire le

norme

di

sulle

disinfezione della

materia prima.

Le infezioni esotiche rientrano tra le malattie professionali dei marinai.


La MALARIA TROPICALE colpiscc facilmente marinai che frequentano
i

porti infetti: particolarmente quelli del

Centro

America

delle

della Sonda. In queste ultime inveterata l'abitudine di usare

il

Isole

chinino

centigrammi al giorno a scopo profilattico. Nel 1894 navigando a Colon sull'istmo di Panama nella stagione cattiva io addotai
la stessa norma e vidi contrarre la malattia solo tre marinai che si
sottrassero all'esperimento: tutti gh altri rimasero immuni mentre in un
viaggio precedente, nel quale non si era applicata alcuna profilassi, ben
14 marinai erano stati colpiti.
La FEBBRE GIALLA ha colpito molte volte i marinai. Celebre l' ultima epidemia (1896) della nostra Lombardia che ebbe 240 colpiti sopra
249 persone imbarcate.
Oggi sappiamo che la febbre gialla propagata da speciali zanzare
(Stegomya fasciata di Teobald, e forse altre) cosi conosciamo le norme
per difenderci.
Se l'autorit competente avesse ordinato alla Lombardia di portarsi
subito in alto mare, molte vite umane sarebbero state risparmiate. Importa notare che le zanzare vengono assai facilmente a bordo e si naalla dose di 20

scondono nelle fessure dove possono restar vive per parecchie settimane.
Io ho osservato nella mia cabina delle zanzare di Colon che mi hanno
accompagnato fino a Teneriffa. Occorre distruggere le zanzare a bordo
per quanto possibile e insieme applicare la profilassi meccanica individuale e collettiva.

La FEBBRE DENGUE

sua comparsa su

le

nario colpisce la maggior parte dell'equipaggio. Secondo

le

fa soveute la

navi e

d' ordi-

osservazioni di

Evangelista nel 1895 il Veniero a Massaua ebbe ben 92 ammalati su 105


imbarcati: secondo il Colorni il Piemonte a Zanzibar ebbe 50 casi in due

Oggi si dubita che anche la dengue sia propagata da una zanzara la Calex fatigana.
La PESTE viene imbarcata con malati o con mercanzie contaminate
o coi topi, che sono veicoli comuni dei germi pestosi. Le merci infette
possono portare infezioni professionali: cos si ebbero le epidemie di Sovico
giorni.

e Gargallo dovute a pelli infette, che trasmisero

Sulle navi italiane

epidemie

il

contagio

peste furono rare

ai conciatori.

poco gravi: nel


1903 Pastega osserv due casi a bordo del Duca di Galliera, e Ferrar
cinque casi sul Marco Polo. Le compagnie di navigazione dovrebbero
fornire di siero antipestoso Lustig le navi che frequentano i porti sospetti,
e provvedere per la sistematica distruzione dei topi a bordo.
le

di

cuoLKUA, ora

Il

nc<jua potabile per

sono mollo migliorati

eh'

gli

approvvigionamenti di
hordo dagli uomini

navi, ^ di solito importato a

le

che contraggono l'infezione a terra. Con le attuali norme di disinfezione per facile circoscrivere il contagio. Ma, quando tali norme non
furono :i|tplicate c(jl dovuto rigore, si eijlero vere epidemie in navigazione. Nel I88i il Mai(f(j Bruzzo ebbe molti colpiti con 20 morti, nel
1894 il ('arlij l. con 1400 persone a bordo ebbe ammalati tutti passegstessi

gieri e parecchi marinai,

VAndrrn

Dorift

si

Pure nel

1894 sulV. Florio 20 morti, sul liemo

con 141 morti per

ccjlera.

ebbero 114 morti, sul


di colera sulle navi furono ben studiate da PfuhI:

37 morti. Le epidemie

oggi l'impianto regolare


tenere

gli

minimo

il

di servizi di disinfezione

a bordo

la

regola di

osservazione prima della partenza ha ridotto al


pericolo: comunque le navi che debbono frequentare i porti

emigranti

in

dovrebbero tenere a bordo il vaccino anticolerico di Haffkine.


Come appendice credo conveniente accennare alla straordinaria

infetti

quenza

fre-

lavoranti tutti di certe


reumatismo articolane acuto tra
diversi
mesi che ho pascolpito
nei
reginni delle Alpi. Questo fatto mi ha
pastori
boscaiuoli,
contadini,
sato in Val d'Aosta ed in \'altellina.
delle alti valli contraggono il reumatismo articolare spesso in et giovanile: presentano poi numerose ricadute, che non di radij sono accompadel

gnate da endocardite. Non posso riferire una statistica attendibile perch'


il
reumatismo articolare ben raramente causa di morte si pu forse
;

avere un indice indiretto della frequenza del reumatismo articolare lalla


statistica delle malattie di cuore che nei paesi di montagna sono per lo
pi secondarie al reumatismo. Nella Provincia di Sondrio durante il 1904
i
morti per malattia di cuore furono pi di 'J2.i per ogni 10.000 abitanti
:

nella

Provincia di Torino furono circa

23

per

ogni

10.000

abitanti

Cuneo arrivarono a 24. Sono queste le cifre massime


provincie del Regno (media Milano con 16 per 10.0(>">, mi-

nella Provincia di
tra tutte le

nima Trapani con 8 per

La
bliga

10.000.

necessit di ap[ronttare della troppo breve siagh'iie


lavoratori della

montagna ad una

continuata senza riguardi anche

enormi

di

temperatura,

al

sotto

attivit

febbrile,

acquazzoni

diluviali,

soffio di venti im()rovvisi

f>u\a

"n-

esauriente,
tra

sbalzi

spesso molto inpe-

le intemperie cui i montanari debhjno es[>orsi


contribuiscono poi la miseria delle abitazioni alpine, specialmente sulle alpi propriamente dette, spesso umide, sempre
male aereate, non di rado sucido e troppo ristrette: poi la assoluta in-

tuosi, talora gelidi.

per ragione

Con

di lavoro,

noncuranza legli
stessi lavoratori delle Alpi, che non ricorrono all'opera del medico se
non in casi estremi. In certe vallate secondarie senza medici ho visto
individui che avevano gi solTerto pi di sette volte di reumatismo articolare acuto, che avevano endocardite acuta o presentavano gi un vizio
di cuore conclamato secondario ad endocardite ed a reumatismo articosufficienza del servizio sanitario nelle

montagne,

e la


lare, e

ragioni

378

non avevano mai consultato un medico. Per questa e per altre


si impone, secondo me, un miglioramento del servizio sanitario

nelle regioni alpine con moltiplicazione dei medici, i quali, oltre al provvedere a cure pi pronte e perci pi efficaci potranno fare l'educazione

igienica dei lavoratori delle montagne.

Concludendo dir che, mentre


provvedimenti

di indole

la

generale e

malaria e

la tubercolosi richiedono

di carattere sociale, le altre infezioni

il carbonchio, la morva, il tetano,


l'afta,
possono essere tenute lontane con opportuni provvedimenti profilattici, cosi che il danno loro verr ridotto al minimo.
Dove la profilassi non sar sufficiente deve intervenire l'assistenza con-

professionali e particolarmente
la sifilide professionale

siderando dette malattie professionali come infortuni sul lavoro.

Il

M. De

Presidente sen.

Cristoforis

comunica quanto

extenso in fine al volume: Comunicazioni non


Il

Presidente dopo aver ringi^aziato

prof. Giulio

il

prof.

riportato in

ecc.

lette,

A. Monti d

la

parola al

Ascoli sul tema:

Del carbonchio, e delle infezioni professionali,

nei loro rapporti medico-legali.

carbonchio un' infezione che mentre tra gli animali, i domestici


assume spesso forma epizootica od endemica, non suole prendere andamento analogo tra gli uomini, tra i quali invece si manifesta
piuttosto sporadicamente colpendo di preferenza, se non esclusivamente,
Il

in ispecie,

coloro che sono addetti alla

cura

ed

all'allevamento

bestiame,

del

ed

alla lavorazione e trasporto di prodotti animali.

In

guisa

tal

il

carbonchio viene a presentarsi come un'infezione

propria di determinate professioni, e da esse strettamente dipendente per


la necessit

imposta a chi

la esercita, di

maneggiare

il

materiale

che

veicolo del contagio.

carbonchio pertanto una malattia professionale; e pi precisa esempio classico delle infezioni professionali, alle quali
chi abbracci determinate arti, fatalmente per la scelta fatta si espone
con un rischio prevedibile, la entit del quale pu essere anche statisticamente valutato con sufficiente esattezza.
Credo necessario premettere e rilevare particolarmente questo fatto
Il

mente anzi

nel

momento, nel quale mi accingo a presentare

al

Congresso questo

studio sulla posizione del carbonchio nella legislazione relativa alla tutela
degli operai di fronte alla malattia ed all'invalidit.
Infatti

carbonchio

esso

ci

alle altre

pone innanzi
infezioni

moltephci

professionali,

legami che

non

solo,

ma

uniscono

anche

il

alle

:;Ty

genere
le (juali anche (|uando non strettamente professono troppo spesso favorite o provocate da professioni spelali o da lavoro in circjslan/o determinate
e quindi ci fa presente,
come gii argomenti che si potranno invocare per (issare la situazione
del carbonchio di front* alle leggi, avranno facilmente portata l>eii maginfezioni in

sionali pure

buon

e risulteranno applicalli ed estensibili

nunteru

di

altre

afezioni; dal che potrebbero scaturire conclusioni e risultanze del

tutto

i^iore,

inopinate, e tali da
li

ir

non sembrale

opportune ed accettabili aneli


maggiore estensione, a chi invece sarebbe stato di-;[>osto ad a{tpn>affatto

varle nella loro applicazione ristretta al caso speciale.

Pertanto nella disamina del quesito che ora

proponi,., e

cuc

nella

legislazione e nella giurisprudenza sia in Italia che altrove stato ripe-

duopo procedere con continuo riferimento all'intimo


legame che unisce carbonchio ed altre infezioni, ed a sua volta, invece
separa l'uno e le altre dal fascio degli altri stati morbosi ai quali la

tutamente discusso,

f"

legge, in atto od in progetto, vuol provvedere.

A
di

noi

questa necessit ed a

([uesti fatti

riguardo richiesto n

il

la legge,

non parmi abbiano avuto presso


n

giurisprudenza.

la

Ecco come attualmente staiuio le cose di fatto.


Le leggi non dispongono in alcuna guisa esplicitamente per malattie
in

genere, n per malattie infettive (n in particolare per

carbonchio)

il

che possano colpire operai, anche per causa della loru professione.
La sola disposizione riferibile a tale argomento ipiella contenuta
7

nell'articolo

legge

della

per

gli

infortuni

degli

operai

sul

lavoro,

gennaio 1904, che stabilisce l'assicurazione obbligatoria per tutti


i casi di morte o lesioni personali provenienti 'la infortunio
che acreiiga
per causa ciolenta in occasione di lavoro.
del 31

comprende le infezioni contratte sul lavoro.'*


Su questo punto che ad alcuni parve dubbio, furono chiamali a prolUnciarsi
tribunali e la sentenza espresse che la pustola maligna pu
eventualmente costituire caso contemplato dalla legge (Sentenza del
(^)uesta disposizione

Tribunale di Napoli, 1901).

La

conclusione pratica

onlrajga

il

lecolta la

domanda

l'I

il

caso

carbonchio,

di

di
la

questo

stato

sua famiglia,

di cose che Voperaio che

ha probabilit

di

cedere

di risarcimento in base alla legge sugli inftirtuni.

acquetarsi e di dichiararsi soddisfatti

In verit io ne dubito.

mi domando se questa, che certo costituisce una soluzione


pratica temporaeea del quesito, rappresenti pero egualmente una definiInfatti

io

tiva assimilazioni legale del carl>onchio agli infortuni sul lavoro.

In secondo luogo
arboncliiostt che
tfetneamente

il

si

domando, ancora:

gli

operai esposti

all' iniezioni'

voglion coperti dalla logge citata, ne ritraggono essi

beneficio, al quale

essa

mira.'

I^ legge ha essa

|>er

che essi

effetto

loro

indennizzati in caso e per

E un

le

380

eredi

sieno

conseguenze

terzo quesito ancora, infine,

Dobbiamo

meno regolarmente

impone; questo:
medico

si

noi riconoscere giusta, dal punto di vista

l'estensione a malattie infettive che la giurisprudenza

tifico,

alla dicitura poco esplicita della legge?

fermarla come opportuna dal punto


Lo dir subito; a tutti questi

con

pi

di infezione?

me

converrete,

si

Dobbiamo

e scien-

ha accordato

noi accettarla e con-

medico-sociale?

di vista

quesiti

io

credo,

spero

che

voi

debba rispondere negativamente.

Intanto per quel che riguarda l'effetto protettivo della legge io ritengo
che essa non abbia procurato il corrispondente risarcimento che ad una
minoranza, pi o meno insignificante, degli operai colpiti. Io conosco personalmente una serie di casi, curati da diversi colleghi, ed anche in ospedali, nei quali di risarcimento da parte delle societ assicuratrici non fu
neanche quistione. D'altra parte ho sott'occhio la statistica del dottor
Magaldi sugli infortuni del lavoro denunciati nel 1902. Da essa rilevo
che in quell'anno oltre alle ustioni, lesioni traumatiche, asfissie, sommersioni, vi furono soli 6 casi riassunti quali infortuni dovuti ad altre
cause diverse. Dunque i casi di carbonchio denunciati nel 1902 furono
se ve ne furono
certo inferiori a 6: ognuno vede che la denuncia
'

mancata per

la quasi totalit dei

casi,

che dalla relazione del

pro-

fessor Monti avete rilevato esser stata nel 1902 di 3528, con 403 morti;
e circa 150, con 60 morti nelle sole regioni industriali; e colla denuncia

mancato l'effetto protettivo voluto dalla legge.


N diffcile intendere la ragione del fatto: operai ed industriali che
se pi o meno hanno presente la legge, non conoscono per
sottili
documenti legali, e medico-legali che le fanno corollario, non hanno
generalmente pensato che una malattia che si sviluppa subdolamente, e
della quale quasi sempre impossibile dire quando si sia inoculata ed
iniziata, che tale malattia, dico, possa rappresentare non che un infortunio, pi ancora un infortunio dovuto a causa violenta. Ignorando l'esten

sione che

giudici

legislazione pi
Io

si

sono mostrati disposti ad

accordare, ossi

si

sono

danno senza avanzare pretese e nell'attesa che una


larga provvedesse anche ai rischi della loro professione.

rassegnati a subire

il

non vedo, n credo

la quale gli interessati

altrui saprebbe suggerirmi, altra ragione per


avrebbero rinunziato spontaneamente ad un van-

taggio riconosciuto loro dalla legge.

Quindi

ammesso

indiscutibilmente

come

la

per

il

momento che

comprenda anche

sua dicitura sia

tale

il

la

legge effettivamente ed

da ostacolare

la

fa duopo rilevare
sua intera applicazione,

carbonchio

nella pratica.

Ed

eccoci

all'

altro

punto dubbio

a parer mio

cui

ho accen-


nato: se, dopo

le

:si

sentenze dei tribunali, debbasi

carbonchio riconoscere

il

mi* legalmente assimilato agli infortuni.

questo pruposilo da

notarsi

ammette

dianzi citato, se bens

chi-

intanto
la

<<

che

|mstola

caso contemplalo dalla legge sugli infortuni

sentenza che ho^

la

maligna

fa per

|>uo

costituire

dipendere l'assi-

condizione esfjressa che per questa


male sia contratto ad occasione di lavoro .
Io non so se ai giureconsulti sembrer giusta questa riserva; ai
modico, parmi, essa significa che il giudice cerca di torre con una mano,
quello che con l'altra ha donato.
Infatti a che cosa si ridurni nolla qiiusi totalit ilei fu-i la [-i-ova
isl solennemente richiesta.^
E presto detto: alla semplice constatazione che l'operaio col[itu lia
prestato l'opera sua in un industria esposta al carbonchio. O che forse
astrazione fatta da rarissime eccezioni
alcuno crede che si potr
fornire documento diretto alcuno riguardo al come e al rjuando si sia
verificata la peneti-azione del bacillo nell'organismo? o, per lo meno, che,
nel tempo presumibile dell'iniezione, nello stabilimento od impresa incriminala vi fossero oltre alla condizione generica, elementi di rischio speavesse per esempio luogo il maneggio di materiale
ciale e dimostrabile
del quale non che ammissibile l'ipotetica infettivit, fosse dimostrabile e

caso

milazione,

per

caso,

della

d'altronde occorre provare che

il

dimostrato l'inquinamento

effettivo.^

ha riconosciuto al carbonchio il
una condizione alla quale in pratica non si
pu soddisfare se non accordando calore di prova decisica nel caso
concreto ad un solo argomento puramente indiziario e .suscettibile, per lo
meno, di appreisnmento arbitrario.
T' il'unale app'>gN meno arbitraria la motivazione colla quab*
l la sua sentenza. Essa suona come segue:
.... Violenta nel senso della legge contrapposto di causa lenta,
e stii per distinguere appunto le infermit contratte per 'accidenti del
lavoro dalle malattie professionali che si inoculano lentamente.... .
A parte la sottile distinzione che accenna a escludere il carbonchio
lalle malattie professionali, nel che
medici saranno \>ock> disposti a
'guire il tribunale, ma come mai si |u asserire senza dar adito ad
inconciliabile conlroveisia, che causa violentii il conti*apposto di causa
In conclusione, dunque, la sentenza

carattere di infortunio ad

'

lenta

io intenda trascinarvi ad una discussione filologica


a (juesto propiosito. Mi baster solo accennare come la moivazione citata non ra[i[tresenli che una voce nel ilibattito che vi tu, e
l'crdura, intorno all'espressione caioia violenta contenuta nella legge. N
.Non'

temete che

linguistica

a questo dibattito parmi, risulti l'intesa perfetta tra

studiare

la

legislatori.

come
membri delle diverse commissioni delegale
legge, ed in seguito
suoi emendamenti, vi fosse chi, come

\'edianio infatti

tra

382

Fon. Fusinato, temeva esser dubbio se le cause che non

traumatico,

ma

hanno carattere

bens improvviso e ricadono nella categoria degli infortuni,

sieno comprese nel termine

nato pertanto desiderava

addottasse

causa violenta
proposto . L'on. Fusiil termine eausa improvvisa.
L'on. Ferrer di Cambiano, relatore della legge, and anche pi in
l ed attribu decisamente all'espressione un significato restrittivo, dicendo
che essa si riferiva evidentemente alle lesioni traumatiche..
Di parere ben diverso si dimostr l'on. Gianolio che nella sua relazione nel 1902 diceva: n avete bisogno di avere una lesione del corpo,
anche il trauma interno d diritto a risarcimento e soguna ferita
giungeva ancora: Quando una malattia sopravvenga per causa improvsi

visa violenta,
r indennit

Facile

come

caso

il

carbonchio,

del

voi

darete

anche,

bastano

queste

per a

allora

sarebbe

moltiplicare

citazioni

le

dimostrare come l'estensione del termine eausa violenta fosse ben diver-

samente inteso dai diversi legislatori


e come quindi il dubbio almeno
da parte di chi chiamato ad applicare le leggi (come di chi ha da
approfittarne) sarebbe per lo meno giustificato; di maniera che la sentenza del tribunale

di

Napoli

ogni

oltre

ed

estensiva

dire

nell'interpretazione del termine violento

unilaterale

quand'anche rispecchi opinioni autorevolissime, ben lontana dal rappresentare argomento indi,

scusso ed incontrovertibile.

Insomma
definitiva

del

invano che noi cerchiamo

problema se

il

no coperto dalle vigenti leggi;


rimane fatalmente sospesa.

Men

dubbia invece,

sotto questo

spero,

esaminando l'argomento
vista medico considerando

la

risoluzione

legale

netta

carbonchio, infezione professionale, sia o

ci

come

punto

risulter
in

3^

quanto

la

la.

di

vista

risposta

la

questione

che otterremo

dal punto di
medicina consigli di accettare la
pratica provvisoriamente sanzionata dalla sentenza dei tribunali.
La questione veramente gi stata cos posta pi volte, e sostanzialmente in questa forma:
Si suppone il caso di un operaio conciatore, il quale sul lavoro si
sia prodotto una ferita, sia pure una lacerazione, od escoriazione, di

minima
la ferita

entit.

Nei

da luogo

decorso pi o
Ed, ecco,

in

proposi

giorni successivi anzich rimarginare

allo sviluppo di

meno

linea

prontamente

una pustola carbonchiosa con

ulteriore

grave.

si disse, il caso classico della pustola maligna: come non


dovrebbe identificare all'infortunio questo caso nel quale per condizioni certamente inerenti all'industria, una ferita sul lavoro si contasi

giata ed

ha assunto carattere

funesto?

Ebbene: se realmente questo fosse il caso classico si potrebbe anche


acconciarsi alla conclusione, anche sorvolando sulla circostanza che se
la pustola maligna si sviluppata, ci quasi sempre dovuto al fatto


che

ferita

la

non

come

fu,

:w:{

dovere, denunciata e convenientemente

li

riedicata.

Mu,
lo

realt,

in

meno

caso

il

ciie

(jUt'ilu

clie

presenta come caso

si

comunemente

si

tipico, non per


osserva; anzi nella pratica medica

del tutto eccezionale.

Di regola, invece, l'operaio

si

[lossihile stabilirne

al medico con una pustola


senza che sia menomamente

presenta

maligna gi classicamente sviluppata,

obbiettivamente alcun rapporto con

abrasioni precedenti

l'operaio non ricorre alfetto al medic< per la

non
gli

ma

n fece attenzione;

fa,

ferite, escoriazioni,

peggio ancora, nella maggior

o,

si

lesione

presenta ajipena

pt-i-

parte

locale,
I;i

casi

dei

alla quale

niol.--ti:i

rlif

arreca l'infezione generale incipiente.

Ebbene,

mare che

il

in

un caso

simile, di quali dati seri

disponiamo per allcr-

caso concreto rappresenti un'infortunio per causa violenta

di lavoro? In verit, non ne vedo che uno solo: la profesespone al rischio speciale
null'altro; eh*'' del quando, del
come l'infezione avvenne, ci manca ogni traccia.
Ora prendiamo a raffronto un caso analogo, tra quelli che costituiscono la gran maggioranza degli infortuni coperti dalla logge: ad esempio,
un muratore con una frattura, una contusione, una distorsione.
evidente che il mestiere stesso del muratore lo espone a tanto rischio di
lesioni traumatiche da far sempre presumere che
traumi accennati

in

occasione

sione, che

1'^

sieno ac(piisiti in occasiono di lavoro, la

quale

troppo predomina sulle

altre occasioni di analogli infortuni. Eppure la legge ed il regolamento


annesso non si appagano della sola presunzione, ma richiedono testimonianze e documenti precisi relativi alla natura della eausa violenta, ed

al tempo, al Ino'jo, al

modo

dell' infortunio.

Perii caso del carbonchio l'esperienza medica

ci

dimostra assurde tutte

queste pretese, e necessario invece accontentarsi della sola presunzione.


II

dilemma, quindi,

si

presenta chiarissimo.

caso concreto venga fornito il documento


che comprovi essersi contratto il carbonchio in occasione di lavoro
ed
allora saranno risarciti solo
casi, nei quali il carlx)nchio sopravvenga
come infezione di qualche ferita.
si

richieder che nel

Oppure a

ditt'erenza di quel

metter come suticiente

come

la

che avviene per

sola presunzione

gli altri infortuni, si

ed

allora

infortunio o rischio professionale certo sar coperto,

il

ma

cier per esso alla prova diretta dell'occasione di lavoro, e


di

risarcire

di

esso.

anche

casi che per

La mia esperienza
decina

di casi

di

avventura

si

professionale;

sarebbe stato risarcibile nella prima


quanto rilevo dalla casistica altrui.

i|>otesi;

si

si

rinun-

accetter

fossero contratti all'infuori

personale, diretta od indiretta,

carbonchio

am-

carbonchio

si riferisce a qualche
ebbene nessuno di questi
n ad altro risultato porta

384

Pertanto chi nella legge attuale tenda includere con fondamento sciensperimentale il carbonchio deve accettare l'altra tesi
per quanto

tifico e

essa veramente sacrifichi parte del testo della legge.

Per l'accettazione di questa tesi ci porta pi oltre ancora. Collo stache non le circostanze del caso speciale, ma la fondata presunzione dell'origine professionale costituiscono nell'infezione carbonchiosa
bilire

il

criterio informativo per collocarla o

meno

tra gli infortuni sul lavor

essa conduce a rinunciare dal punto di vista medico-sociale ad ogni distinzione delle forme cliniche del

anche

carbonchio;

data

l'industria,

esposta,

carbonchio interno costituir indubbiamente, ed a buon titolo,


caso contemplato dalla legge. Sempre si tratta di materiale infetto
il

polvere od altro
sul corpo

il

che dalle merci maneggiate

umano, deponendosi ora

si

trasporta casualmente

sulla pelle, ora su

una mucosa;

e che

quindi penetra nell'organismo favorito a volta dall'esistenza di una vera

una ferita, senza per che tali lesioni,


mucosa, costituiscano un elemento indi-

e propria lesione di continuit, di


trattisi di pelle,

come

si

tratti di

spensabile, ed altres accessibile a controllo scientifico.

dal punto

medico necessariamente cosi si pone


la questione, la causa di questi, che la giurisprudenza chiama infortuni
sul lavoro, si riduce puramente e semplicemente al contatto con materie
Cosi posta

di vista

infette, ossia l'occasione di infezione,

o addirittura l'infezione, la quale, ben

a volte non attecchisce, ed aitre volte attecchisce


quindi coli' accettare l'applicazione che della legge fu fatta dalla giurisprudenza contemplando il caso del carbonchio, il medico condotto a dichiarare e riconosi

sa,

scere che

l'infezione

costituisce

una causa

violenta, quale dalla legge

stessa richiesta.

Dunque V
tuiscono un

infezione una causa violenta, e

le

sue conseguenze costi-

infortunio sul lavoro quando ne sia non provata,

ma

presu-

mibile, la dipendenza dalla professione.

Ecco

le

conclusioni che dal punto di vista medico-scientifico scaturi-

scono dall'applicazione che della legge vigente fu


carbonchio.

fatta

a proposito del

Ma non chi non veda, come queste conclusioni portino necessariamente ad allargare in misura inattesa i limiti di applicazione della legge.
Infatti, perch quello che vale per
infezione carbonchiosa, non
dovrebbe essere giudicato egualmente equo per le altri infezioni ?
l'

Come

il

conciapelli esposto

al pericolo del

carbonchio, cosi altre

categorie di operai sono esposti a contrarre la morva,

ed altre l'anchi-

lostomo, ed altri ancora che per lavori di bonifica, od altro, vengono oc-

zone malariche, vanno incontro quasi con


non v' dal punto di vista medico ragione alcuna per dichiarare meno applicabili a questi casi, che a quello
del conciapelli, i criteri che han persuaso la giurisprudenza a riconoscere
al carbonchio il carattere dell'infortunio; anzi tutti questi costituirebbero
cupati, fuori da' paesi loro, in

certezza

all'infezione

palustre:

classici

dei casi

in/fiionij

di

ninirtitln

/tfcsurnibilnv/ilt'

in

i,,-,-,!-.!,.!,.'

,li

lavoro.

Ma

la slessa presunziuiie si

delle infezioni del lutto

presenta spesso fundaUssima anclie jier


comuni. Cito qualche eas. di min [lersonalf t-sp.
.

rienza.

Alcuni muratoi-i sono adihiti a lavoii

erano

prima

poco

quale

alla lor volta nel corso dei lavori

Un muratore

di nsiaiiro in

ricoverati dei vai(jlosi:

stati

cadono ammalati

un lazzaretto, nel
muratori stessi
i

muoiono

accolto all'ospedale coi segni manifesti di

di vaiuolo.

una tuber-

polmonare ad andamento rapido, con disseminazioni miliari


iti
a morte: l'anamnesi ha stabilito che non vi sono
antecedenti specifici famigliari; che il defunto godette di buona salute
sino a pochi mesi innanzi alla morte; cominci a diventar tossicoloso
dopo essere stato adibito a lavori murari in fabbricati di ospedale, nei
(piali da anni si accoglievano di preferenza itialali di petto
in breve
alla tosse si aggiunsero disturbi generali, febbre
ho detto il resto.
I Tribunali che hanno giudicato favorevolmente nel caso del carbonchio, che ancora si mostrano favorevoli
sia incidentalmente ricordato
alla tesi che soggiacessero ad un infortunio sul lavoro
facchini del
punto franco di Napoli che furono colpiti nel l'JOl dalla peste, imf>orlata,
trasmessa con merci inlette
dicesi,
potrebbero essi equam-rii.. r.-._
colosi

breve tempo viene

('

spingere

domande

risarcimento in casi

di

come

In verit, io credo che non potrel>bero farlo

dubbi, e dovranno ammettere

come

costituiscono un infortunio sul lavoro


siciliani,

nei quali tali

mente dovuta

in

citati

infatti

a volte

anche

la

forme sono frequenti

parte al lavoro che ve

li

neppure
fu

polmonite
tale

ben pi

in casi

ammesso
nei

che

minatori

frequenza

certa-

predis[ione esponendoli a

gas

e polveri irritanti.

Ma
guenza

che anche le cause reumatizzanti predispongono alle


ad altro infezioni; e non sarebbe quindi che logica consequanto precede, che queste si facciano rientrare
o si tenti

certo

pulmoniti,
di

nella legge ove la causa reumattizzante in dipendenza del lavoro

quante non sono le professioni cosi esposte


minor fondamento mettere innanzi.

si

possa con niaggioi'e

>

Quali saranno
Il

campo che

colla quale

si

limiti

che

si

potrebbero opporre a queste

pretese?

viene aperto, determinato essenzialmente dalla latitudine


vorr considerare il lavoro come occasione presunta di

una infezione; tutto dipende duncpie da un criterio, nel quale l'apprezzamento subbiettivo pu assumere parte preponderante, e non che darvi
luogo, addirillura invita alla discussione forense, alle perizie contradditorio, al giudizio arbitrario.
(,)uosta la

conclusione cui dal punto di

in i>rosocuzione dell* interpretazione

sugli infortuni del lavoro.

vistii

medico

si

deve giungere,

data dalla giurisprudenza alla leggo


Che questa conclusione

386

sia nello spirito della legge,

fosse

come

estensione voluta dai legislatori, io non


carbonchio si disse
credo, e spero avervi consenzienti; facilmente intendo, invece, come la
formula della legge possa essere stata inopportunamente scelta, o male

per

il

interpretata, o l'uno e l'altro insieme.

Intanto
errato,

fu

fu,

inopportunamente interpretata. Inopportuno, anzi

certo,

ad un'infezione

riconoscere

violente, cio traumatiche

il

termine da

lui

usato esatto, e riassume

morbosi che sono da considerarsi

Trauma
i

fatti

infatti

il

riferiva

si

per quanto sia stato

espressione, che parve a taluni comprendere solo


in

dal

violenti

causa

di

carattere

il

L'on. Ferrer, relatore, aveva detto che la legge

violenta.

alle

criticato,

lesioni

per tale

le ferite, e lesioni simili,

modo
punto

netto
di

gli

vista

agenti

medico.

termine adottato nel linguaggio medico per significare

e le influenze violente che per la loro violenza

appunto producono

nell'organismo una modificazione morbosa immediata, che costituisce la


nota fondamentale della malattia, o lesione consecutiva. Non detto per

che questo fatto o questa influenza debbano essere esterni, e


magari meccanici: che la medicina ha sempre inteso di dover comprendere ben altri fattori in questa categoria, e lo ha espressamente indicato
traumi meccanici anche quelli
nella nomenclatura che enumera oltre
chimici,
termici,
e
e psichici.
fisici in genere e quelli
agenti
morbosi
e
quelli infettivi v' un abisso,
di
gruppo
Fra questo
d'azione
loro,
il
modo
e da che le cognizioni
concerne
che
per quel
delinearsi
hanno
cominciato
a
col sorgere degli
infezioni
sulle
nostre
studi microbiologici, la medicina li ha sempre tenuti rigorosamente distinti.
Neil' un caso, infatti, trattasi di fattori morbosi che esplicano il loro
danno essenziale nel momento (o breve spazio di tempo) in cui colpiscono l'organismo; nell'altro invece il danno momentaneo in s nullo,
e questi si crea (o pu crearsi) in seguito per la propriet di moltiplinulla

carsi che appartiene ai virus organizzati, e

li

distingue dai traumi, la cui

entit si presenta ed esaurisce nell'inizio.

Certamente, appar grande l'analogia tra il caso dell'operaio che


di aria contenente gas venefici, e dell'altro che aspira

aspira una boccata

certo l'uno
che tiene sospeso qualche germe di carbonchio
vengono a morte vittime di accidenti disgraziati; dir di pi,
(poich da taluni il termine fu usato) l'uno e l'altro muoiono di morte
ma dal punto di vista
che volgarmente si pu chiamare violenta

dell'aria

e l'altro

scientifico,

mente

spogliati

diversi; ed

di

certe analogie superficiali,

casi sono profonda-

abbiamo nell'uno un trauma chimico, causa

violenta,

con esito funesto proporzionale all'attacco iniziale


ed invece nel secondo
abbiamo un'infezione, causa non violenta, tanto che nulle furono il danno
e la modificazione organica immediata, che ha prodotto in seguito una
malattia violenta sproporzionata in tutto all'attacco iniziale.

Ora

bens vero

che

la pratica

ama,

forse

fa

bene,

a scostarsi

volta dulia tetjria;

tal

ma

3.S7

nel caso nostro

visto come la rinuncia


meno a contusioni ed

abbiamo

per

fatta alla classifica/ione scientifica porti

lo

che comportiino alla l-'" ^Iim '-Mnseguen/e dannose


economico e sociale.
Bisogna infatti ricordare che le leggi (lt;lla i:ui applica/ione, od elaborazione, (]ui si tratta, sono leggi di |revi(lt,'nza sociale, le quali comportano la devoluzione di una parte del bilancio industriale e nazionale
a sanare determinate piaghe che si dimostrano esponente inevitabile della
crescente attivit nazionale, e l'assanamento delle quali
a sua volta
incorle/./e di criteri

dal punto di vista

<^

fattore di benessere e progresso.

L'incertezza

di

cril(M-i

in

quest'opera

mal uso

sarianiente un pai-ziale

del

di

previdenza com[>orta ne<'es-

meno

devoluto, e quanto

ai|)itale

uno sciupio di parti di esso, per speso giudiziarie, amministrative e cosi


via, che un bilancio preventivo oculato, del quale la legge dovrebbe
essere espressione, deve evitare per non distrarre
provvedimenti dal
i

loro vero scopo che

danni inerenti

certi

esclusivamente

alle industrie.

la

protezione dell'operaio contr-

Basta dare un'occhiata

ai bilanci dell'

societ che di questa previdenza dovrebbero essere istrumenti, per vedere

come

l'opera legislativa

non

sia slata troppo previdente, poich

preventivi della Cassa Nazionale che la presero per base

fondamentalmente

errati (l)

si

calcoli

dimostrarono

seguito alla troppa arbitraria interpreta-

in

zione che la legge in troppi punti ammette.


causa violenta in occasione di lavoro , nella
mi domando perch si sieno voluto adoperare
termini sempre
un po' vaghi del linguaggio comune, anzich delle espressioni tecniche
precise e consacrale da lungo uso, che facile sarebbe stato sostituire.
Cosi come stanno le cose, per, sar bene che intanto, a togliere
dannose incertezze in luogo della giurisprudenza, la cui competenza in

Cosi fu della dizione

quale

io

materia tecnica discutibile, Congressi e corporazioni nediche si pronuncino se il termine in vigore comprenda o meno le infezioni professionali,

od acquisite in occasione

trauma, nel

Per parte mia,


impedire

per

di

lavoro,

corrisponda

se

solo

al

senso medico della parola.

lato

ripeto,

ritengo

un'applicazione

necessario statuire

abusiva

della

legge

in

che

questo senso,

mi pare debba

portare a conseguenze economiche dannose, o per lo meno aleatorie,


non compatibili con seri provvedimenti di previdenza; ed avrebbe facilmente anche una ripercussione inopportuna sulla legislazione relativa
alla previdenza della malattia nelle classi lavomtrici.

Questa conclusione non devesi

pem

intendere nel senso

vazione incondizionata della forma e dtd conienulo della

(I)

in

L.

Non
i.TrO)

e b.isuto
|)er

Doppuro umoulare

operaio.

liol

doppto

il

preniio

che

di

lei:ee,

ioiiialiniittf

ora

un'approCli''>

an/i

>tjito

tti**ia

388

posta la questione su questo terreno


circostanza che

come

gi ho accennato

samente, inopinatamente
da meritare pienamente

un

infortunio.

comprende,

Il

ma

e
la

ci

si

riaffaccia

insistentemente

tentativo di farlo perci rientrare nella legge attuale

parmi

la

una malattia infettiva projessioiale


che pu colpire gli operai esposti improvvicon risultato fatale quasi fulmineo in maniera
designazione di un accidente disgraziato, od

carbonchio

il

essere

con

irreconciliabile

un

si

apprezzamento

senza introdurre nell'applicazione della


e imprevidenza che concarattere suo. doveroso invece discutere-

scientifico rigoroso, ed impossibile

legge, violandola, criteri di indeterminatezza

trastano con
in sede

effetti

competente

dannosi

modo debbasi rimediare


Il

quesito

il

Le infezioni
come professionali

al

e tale

sembrami questo congresso

se ed in qual

all'esclusione contenuta nella legge vigente.

seguente:

le infezioni che si possono designaredovranno essere coperte dalla legislazione in progetto relativa alle malattie professionali in genere?
rispettivamente quelle
conviene invece provvedere perch esse
sieno
tra esse che si riconosceranno pi strettamente professionali
comprese a mezzo di aggiunte opportune nella vigente legge sugli infor-

o,

particolarmente,

tuni sul lavoro?

lo ritengo che una soluzione pratica corrispondente altres ai dettami


incontrovertibili della medicina si avr col comprendere, mediante aggiunte

opportune, nella legge sugli infortuni quelle infezioni che in

tesi

generale^

o limitatamente a determinate imprese o condizioni di lavoro, si riconoscono

gi come professionali, o particolarmente


zioni invece che

V esperienza medica

riserva alcuna^ od anche colla riserva


sioni

lavori

minacciate.

Le rimanenti

deve designare come

che un loro rapporto

determinati potr verificarsi

infe-

comuni senza
con profes-

eccezionalmente, o

costituisce

argomento controvertibile, dovranno invece essere oggetto della legislazione


comune per le -malattie degli operai.
A me sembra che questa distinzione, agevole e netta, si ispiri direttamente alla pratica medica, nonch ai principi e momenti fondamentali della
legislazione del lavoro, che si va sviluppando, ed alle misure di previdenza sociale che reclama. Questi principi partono, come riassume Paul
Louis, dall'osservazione che una serie di disgrazie si producono senza
che se ne possa attribuire la colpa n all'industriale, n all'operaio; essi
sono conseguenza inevitabile del

meccanismo

industriale stesso, e ne
che ne traggono proftto,
anche il dovere di attenuarne, nella misura possibile, i danni . Si tratta
insomma dell'obbligo di previdenza che la sociologia riconosce per tutta
la serie d'inconvenienti disgraziati che
l'esperienza ha insegnato cono-

deriva per conseguenza agli

scere e riconoscere

industriali

come appannaggio

stessi

regolare,

per quanto fortuito in

apparenza, del lavoro.


Se questa regolarit complessiva mancasse, se

si

trattasse

di

evenienze

singolari ed irrogolari, la sociologia


|ji

nuova logge,

quale

la

fjuin'ii

[)er

non avrebbe riconosciuto, nA imposto


sua natura mira all'interesse della

deve far guidarf dai danni generici, tras<^urandM


casi
indicidual a vantaggio del funzionanientn preciso
ed utile del meccanismo di previdenza collettiva.
Il) credo dumpie che un articolo aggiuntivo alla legge vigente che elencolletti vita,

si

t'

singoli, eccezionali,

casse

le

rito

che limitatamente a certe industrie e imprese tassatidebbono assimilare agli infortuni, corrisponderebbe allo spi-

infezioni

vamente

informativo

di

questa legislazione sociale, assicurando alla stragrande

maggioranza dei casi l'intero beneficio della legge, che vien meno ove
per comprendervi anche casi singolari eccezionali si sacrifichi la chiarezza.

Altre ragioni [tratiche e mediche per

affermare
nitida,

nesso causale

il

che

fatto

le

p.

es.

il

assimilare agli infortuni certe


sicurezza, colla quale possiamo

nella

casi, data la sintomatologia


che differenziano questi casi da altre

controllare

reperti anatomici decisivi

malattie professionali
il

consistono

professionali

infezioni

saturnismo.

infezioni rivestono

sempre

E a
pi o

tutto ci

s'aggiunge infine

meno

carattere di acci-

il

che se non all'identificazione dell'infortunio da causa


raccomanda uWassimiUizione allo stesso.
Oltre a questi si possono invocare ad argomento favorevole all'assimila/ione, quale l'ho accennata, anche le conseguenze prevedibili di tale

dente disgraziato
violenta, i)er

si

disposizione.

La prima sarebbe
assicurazione;

la

meccanismo

l'agevolazione e semplificazione del

maggior chiarezza

della

legge

di

renderebbe possibile

l'elaborazione di preventivi attendibili, la determinazione equa dei premi,


la restrizione

diziarie e

dei

controlli,

riduzione

la

insomma un funzionamento

di

controversie

spese giu-

economico, piano e facile e dunque

pii

agevolmente pi spedito, degli istituti assicuratori.


Secondo effetto prevedibile sarebbe quell' impulso a provvedimenti
profilattici che comporta sempre la proclamazione ed il riconoscimento del
rischio professionale.

La nostra legislazione ha provvisto a tali misure per le industrie in


quanto espongono particolarmente a traumi meccanici e termici, e limitatamente a certe industrie anche a quelli fisici e chimici; ha avuto
insomma cura di provvedere all'igiene del lavoro, insistendo coi r'
menti speciali annessi alla legume sugli
contro

Nulla ha previsto inv(>ce


fatta

per

infortuni sulle misure di

pi-o*.

traumi.

la

sionali, alle quali

Ne viene che

manca
la

per

mezzo

di disposizioni spCLMali, aslr:i

di

"delle

inlezioni pi

pi l'esplicito riconoscimento legale.

piofilassi delle infezioni professionali

discrezione dell'industriale,
coll'indirizzo

legge sulla malaria, per la profilassi

fatto

questo

sociologico ed umanitario

(>

affidala

alia

torma contrasto stridente


moderno; e se alcuni pochi con
che


nobile esempio provveggono

390

all'igiene

dei

loro operai,

pi

l'indu-

un esempio dimostrativo illustrato dal Bornon mostrano avvertirne neppure la


mans in uno scritto recente
necessit non curando neanche i'addozione di misure che non rappresentano che un minimo aggravio, od anche non ne comportano alcuno.
E da sperarsi che il solo esplicito riconoscimento legale dell'infezione
professionale provocherebbe in questo campo un benefico risveglio, al
stria della

concia ne offre

quale per quel che riguarda particolarmente

il

-tiarbonchio

vorremmo coo-

che con questa relazione, coU'opuscolo relativo alle norme


elementari di profilassi che, il concorso dell'Istituto Sierapico e della
ditta C. Pacchetti e C, ci ha permesso di offrire al Congresso e la cui
diffusione nelle industrie esposte al carbonchio sar ulteriormente curata.
perare

oltre

Con ci ho finito di tratteggiare le ragioni che consigliano l'adozione


un articolo supplettivo alla legge sugli infortuni che a questi assimili
infezioni professionali; e mi conforta poter suffragare quest'opinione

di
le

Camera dal prof. Celli le quali raccomandavano un analogo complemento della legge, espressamente designando tra altro anche due infezioni professionali
morva e carbonchio'
La proposta allora non fu accolta da notarsi pero che essa nomicolle conclusioni presentate alla

nativamente designava anche alcune malattie professionali


saturnismo,
mercurialismo, avvelenamento cronico per fosforo
la cui assimilazione
agli infortuni non possibile senza sconvolgere del tutto il concetto
dell'infortunio stesso, ed introdurvi nuovi elementi di incertezza, frode e
contestazioni, e senza pregiudicare la soluzione del problema ancor troppo
controverso dell'assicurazione degli operai contro le malattie.
Quale oggi da me viene posta, invece, la questione ben pi semplice:
il carattere di accidente disgraziato
che indubbiamente proprio delle
infezioni, ne permette, quasi naturalmente, l'assimilazione agli infortuni;

il

carattere professionale di

impossibile

prova

alcune

caso per caso

concede che

legge

la

rinunci

alla

dell'occasione di lavoro; la gravit

e relativa acutezza costituiscono altri punti di contatto col rischio dell'in-

fortunio;
di

tra

quadri clinici ed anatomici riducono od eliminano

contestazione e di frode

non
i

identificazione

gli

elementi

onde credo, in verit, che l'assimilazione


non potr, in massima, incontrare opposizione

medici.

Vi potr essere, bench io non lo creda, difficolt per i particolari


per
designazione nominativa, delle infezioni da ammettersi come profesla

ben inteso la designazione generica non varrebbe che ad


un nuovo labirinto. Ma ripeto, non vedo come l'accordo in un
quesito medico-sociale come questo non debba agevolmente ottenersi.
Basta che il concetto sia ammesso in principio ed esso non tarder ad
sionali poich

aprire

Tsvere la sua concretazione.

A me
gruppo

deve bastare

accennare come siavi certamente un piccolo


il carbonchio, la morva, l'an-

di

infezioni professionali tipiche

di

che potr fornire un preciso punto di partenza per quella


desifrnazione, per la piale la relazione del prof. Monti al (Congresso presenta lar^'a base di fatti, l'er parte mia vorrei fare affermazione di principio suir infezione che mi ha dato occasione di a|)profondire l'argomento,
e in (|uesto senso propi>ngo al Congresso le seguenti tesi:
chilostoiniiisi

hanno per oggetto

Nelle industrie che

1."

la

lavorazione

d\ pr<xii4li

animali, (ossa, pelo, lane, crini, unghie, pellami) l'infezione carbjnrhiosa


Cusliluisco

un pericolo inerente

modo come

lavoro stesso.

al

ha luogo (contaminazione di ferite


che casualmente
per la stn'tta connessione delsi s[irigionano dai materiali lavorati);
l'infezione colla natura dell'iiKlusiria; per le gravi conseguenze con
Per

2."

il

accidentali, inalazione o

svolgimento ed esito

l'infezione

deglutizione

di polveri infette

immediato

l'infezione

carbonchiosa

nelle dette

industrie da assimilarsi agli infortuni sul lavoro.


3."

proteggere

.\

il

personale occupato

rischio accidentale, al quale la

chiamati

lo

Stato e

Da

4."

gli

professione

esercenti

parte dello

Stato

le

si

in tali industrie dal


lo

precipuo

egualmente

espone, sono

imprese accennate.

richiede che

l'infezione

carbonchiosa

contratta nelle condizioni indicate, sia per legge assimilata agli infortuni
sul lavoro e
5."

e sotto

il

Da

compresa

nella rispettiva legislazione.

parte degli esercenti dovr esser jirovveduto con ogni cura,

controllo delle

loro dipendenti, sia

competenti, all'efficace

autorit

diramando

sull'igiene

osser\anza, sia adottando


sterilizzazione, disinfezione di materiali e locali, di ven-

personale degli operai e vigilando sulla


quelle misure di

protezione dei

istruzioni e regtlainenti adatti

tilazione degli opitici, di prolezione

loro

meccanica (ntaschera respiratoria,

ecc.)

dell'individuo che nell'industria speciale fossero particolarmente indicate.

Presidente

Il

f/loiti

di

Parigi che svolge

Le charbon
I.a
sabilit'

iiiigi-a/ia

R. ed aec<>nla la

il

il

p;ir"i;i

;ii

prol'. /. /'.

/,'<"-

tema:

industricl.

jurisprudence franeaise presente, en ce qui concerne

la

respon-

patronale, vis--vis des uivriers atteints d'accidents charb^jiineux,

une incohrence remarquahle.

Quand la loi de 1898 sur les accidents du travail entra en application


un certain nombre de patrons crurent devoir, pour se conformer au\
obligations de la loi, faire la dt^laration des cas charbonneux survenus
<lans leurs usines ou ateliers; il leur fut rt>pondu quelquefois que laure

392

dclarations n'taient pas recevables

et,

depuis cette epoque, ces accidents

ne sont plus dnoncs. Tout rcemment, M. Cavaill, inspecteur du travail


Castres, a cependant poursuivi devant le juge de paix un industriel
qui n'avait pas dclar un cas de charbon et le magistrat a donne gain
de cause l'inspecteur en condamnant le patron.
Celui-ci ayant accept le jugement, la jurisdiction suprieure n'a
pas

mais

est probable que si les inspecteurs acceptent l'incoUgue de Castres, les patrons voudrons faire
trancher ce point de droit par les Cours d'appel; or, dans l'tat actuel,
il est impossible de presumer
quels seront les jugements rendus, sans
aucun doute trs dissemblables suivant la cour saisie.
En effet, si nous nous reportons aux dcisions judiciaires rendues
par diffrentes Cours d'appel dans des procs, intents par les ayant
droit d'ouvriers dcds la suite d'accidents charbonneux, nous trouvons
t saisie,

terprtation

de

il

leur

la contradiction la plus manifeste.

Un arrt de la Cour de cassation, bien que favorable la cause


que nous dfendons, ne tranche pas ncessairament la question. Il porte
en effet essentiellement sur la question de l'enqute dcide par le tribunal d'Orlans; or, la loi de 1898 a eu prcisement pour objet de dlivrer l'ouvrier bless de Vonus prohandi, de la ncessit de faire la preuve
et nous rappellerons que si la loi Suisse sur les accidents et les maladies
professionnelles n'a pas donne, surtout vis--vis de ces dernires, des
rsultats apprciables, c'est qu'elle a

maintenu cette ncessit de la preuve.


nous a paru utile de reprendre cette question en sriant le problme:
1 Le charbon industriel coiistitue-t-il un risque professionnel nettement caractris?
2 Ce risque professionnel doit-il rentrer dans le cadre des accidents
cu dans celui des maladies professionnelles?
Il

,3 Le principe de la responsabilit patronale vis--vis des accidents


charbonneux peut-il tre admis en stricte quit?

4 L'application de la loi de

1898 aux accidents charbonneux reprune lourde aggravation des charges industrielles?
1 Le charbon constitue-t-il un risque professionnel?Le risque professionnel est le risque affrent una profession dtermine, indpendamment de la fante des ouvriers et des patrons, ce risque
doit tre support par le patron et figurer comme un lment du prix
de revient dans les frais gnraux de l'industrie. (Cheysson).
Nul se conteste la frquence des accidents charbonneux chez les
ouvriers de certaines industries manipulant les peaux ou les crins.
Les statistiques allemandes et anglaises nous font connatre la proportion exacte des cas de charbons industriels, car dans ces paj^s la

sente-t-elle

dclaration des industriels est obligatoire.

En France, nous ne pouvons nous appuyer que sur

des statistiques

iocales, la lgislation fran(;aise n'ayant pas cru devoir inserire cette

ma-

dolaration obligatoire,

daiis le cadre des maladics

lailie

;{U3

et les

maladies

professioniiellos ^tant encore igrion'-es de notre <rganisation sociale.


i)Oiivi>n3

iiuiis

sur 22 ans et sur


derils

Mais
du doctour Le Roy des Barres, porlaiit
de Saint Denis, le plus expos aux acci-

utiliser la statistique

territoire

le

de cette nature.

l.es relevs du docleur Le Roy des IJarres s'arrtrent a 18*J7, nnais


doclnur Debray, grce h l'obligeance du docteur Vrillire, cliirurgien

le

de

rii->pilal

cuments,

compuUer les registres de l'hApilal et


Xous avons ()U r'unir d'autres do-

de Saint-Denis, a pu

coinpller ce tiavail de
tels

que

1897 1895.

de ^^ Cavaill, inspecteur du travail a

rapports

les

Castres, publis dans le Bulletin de l'InspectiDn du travail et compl^ts

jusqu'en 1905 par une note inedite, et enfin les rponses de quelques industriels qui oiit bitm

voulu n-pondre

adress aux patrons

et

Nous rsunierons
Morbidit

au questionnaire que
aux syndicats ouvriers.

trs

et

brivement

les chitTres

Trieurs do laine aiiglais

....

Le Koy des Karres, mgissiers

et cri-

niers
iJebray, nigis.Mers et crinieiN
Cavaillt',
S.

dlaineurs

Junien, mgissiers

(1).

mortalitc charbonneusc industrielic.

Nombre

Criniera anirlais

trouvs

n'>us

avions

391

les 4264 ouvriers de la laine appartenant aux


on
voit que sur 10 ouvriers, on devra compier
catgories
sur un cas en quarante ans, le nombre des cas tant plus rare qu'
Saint-Denis de moiti, mais si nous cherchons la mortalit, nous trouverons que pour une priode de vingt ans, alors qu'il n'y a qu'un dcs
Saint-Denis sur 250 ouvriers, le danger de mort en Angleterre sera
prs de trois fois plus grand, c'est--dire qu'il porter sur 100 ouvriers

nous prenons

Si

exposes,

seulement.

Nous ne pouvons
que

faire tat des autres statistiques recueillies,

dpart n'est pas

le

fait

entre les catgories

parce

rellement exposes et

beaucoup moins.
Ce risque professione! doit-il rentrer dans
ou dans celui des maladies professionnelles?

celles qui le sont


2

fondamentale,

Cette distinction est

le

cadre des accidents

puisque suivant

le

cadre

oii

on

fera rentrer le charbon, la lgislation de 1898 sera applicable ou non.

La

de 1898 n'a pas dfini l'accident du travail. mais la circu1899 a cherch combler cette lacune: l'accident consiste,
dit-elle, dans une lsion corporelle provenant de l'action soudaine d'une
cause extrieure, Thoinot dont la comptence en la matire est indisculaire

de

table,

loi

critiqu

cette

dfinition

travail toute blessure extei'ne,

trop

succinte et

toute lsion

il

definii l'accident

chirurgicale,

tonte

du

lsion

soudaine d'une violence extrieure,


ou l'occasion du travail et toute lsion

medicale, eie, rsultant de l'action

intervenant pendant

le travail

dtermine au cours du

Gardons

travail.

la dfinition

donne par Leon

Bourgeois au cours de

discussion devant les Chambres, Ce qui caractrise l'accident,

e'

la

est l'v-

nement soudam et violent,


Quant la maladie professionnelle, elle est tout aussi difficile
Nous ne pouvons accepter celle donne par Parkes, mme avec

definir.

la res-

maladies professionnelles apparaissent exclusivement


ou presque exclusivement chez les sujets se livrant certaines professions, elles sont produites par la nature mme de l'occupation, il nous
semble plus juste de dclarer maladies professionnelles: toute maladie
triction ajoute: les

habituellement provoque par un travail professionnel.


En ralit, ce qui caractrise l'accident, c'est la soudainet de l'action
nocive et ce qui caractrise la maladie, c'est la lenteur de

l'effet

nocif;

morbides ne se manifestent
dans
lente mais jamais soudaine
plus
ou
moins
la
suite
d'une
sommation
(lu'
des causes morbignes.
Or, l'inoculation charbonneuse se produit soudainement, elle peut se
la

maladie professionnelle, les

effets

faire sans vi(jlence, sans traumatisme au moment mme, Texcoriation


du derme pouvant precder le moment du contact avec le germe, mais
cette inoeulation est soudaine, unique, nullement fatale, et nous ne pouvons
trouver de meilleure pithte que d'ajouter accidentelle.

faveur

Kij
ici,

d*'

celle id'e dii

i.liai IjOii,

accideiit

noiis

dfenduns

l'Office impiM-ial

citer

alleinaiid qui, appeli-

:i

tiaiiclier la

d'un ouvrici- ayaiit succoinix' aux suito du


atelici- (le

tissage de

dans

brus(ju('
(('ilt'

p.

jiie

doux aulurils considrables.


La Coup de cassation, dans l'arnM que nous citons plus haul, et

nous jtouvons d'aillcurs

le

eriiis,

f|ui

lange dans

l'iiarlion

les

a propos

dans un

accidcnts l'iiitroduclion

eorps liuinain de germe inA.'clieux

par Soininerfeld,

queslion
centraci"'

l'rditrrnrnl flrs mnlailius prrif''s<iionnrl/''n,

t.

I,

r.O).

Le principe de
charhonneux,

la

respoiisahililf

peut-il-(''lre

patronale,

vis-;i-vi- (ics

accKlcnls

adinis en slricte justice?

L'inoculation du charbon est insidieuse, elle ne se produit gi'inOraleinent [)as

ti

la suite d'un accident facile

eonstater

au moment de sa

production. Les inoculations charbonneuses, la suite d'une coupure, sont

par mouche beaucoup moins


Le plus souvent, la porte d'entre

tr^s rares, les piqres

dans

l'industrie,

riation de la

peau,

dtermine

par une

passe inapenMie, peut-tre aussi par les

frquentes, au moins

est une simple excoune gratignure qui


parasites habituels de l'homme:
ger(,'ure,

cncore par des acariens, de l'espce gli/c-tpha^jua


cumor, qui sont trs fr([uents dans les poussires des ateliers o l'on
nianipule les peaux et Ics cuirs, et qui produisent de vives dmangeaisons, incitanl l'ouvrier se gratter. Ce n'est qu'apn's un certain nombre
d'heures, nccessaires pour l'incubation, que les premiers sympt<'imes se
manifestent et quo l(^ diagnostic pout tre sinon pose, lout au moins
suppose. Il est donc impussible, {iriuri, pour le mcdecin, d'affimer si
l'inoculation a eu lieu au moinent prcis o l'ouvrier manipulait des
puces, punaises, ou

produits suspects. D'autre pari, laffection cliarbonneuse n'est pas rigou-

reusement sptl'cifique de la profession de crini(>rs, megissiers, et il existe,


soit dans les campagnes, soit dans les villes, quoique plus rarement des
cas de charltons chez des sujets n'ayant pas de contacls directs avec les
produits iitiliscii dans Ics industries incriminos. Il est dune rigoureusement possible qu'un cas de charbon, survenant chez un ouvrier lanneur
cu crinier, ait une cause ind('p(^n(lant(' de la profession nime de l'ouvrier
alt(Mnt.

les

Ce soni l Ics argumenls invoqties par


demandes d'indemnil des veuves.
iSi,

Ics

iribunaux

(pii

thoriquement, l'argument est valable, prati(|uement

il

onl rejel

est

inad-

missiblo.

Dans la ileniire statisti(pie recueillie Saint-Denis, de Bi-ay a relev,


avec le plus grand soin, les professions des individus attents, tous tXaient
employcs dans les usincs de peaux ou de cins Le docleur Vrilli^re n'a
pas eonnaissance d'un seul cas en dehors i\e ceux cits.
Mais devant l'absence de statisti(|ue officielle en France, nous devons
nous adresscr A l'Angleterre, oU la dt^claralion des cas industrieis est


obligatoire; or,

du rapport

si

39()

document du docteur Legge,

noiis

pouvons

tirar les faits suivants:

L'industrie de la laine emploie 260,000 ouvriers des deux sexes.

Les cas de charbons, pendant une priode de cinq ans, se sont ievs
72, mais il y a lieu de faire deux catgories parmi les ovriers les
uns manipulent les marchandises reconnues dangereuses, ils sont au
nombre de 4,264, et les 256,000 autres ne sont plus en contact qu'avec
:

des produits considrs

comme beaucoup moins

dangereux, par suite des

manipulations subies.

Les 4,264 ouvriers exposs donnent 56 cas en 5 ans,

soit 0,25 "/o

par an;

Les 256,000 autres ouvriers, donnent 16 cas en 5 ans,

soit

0,0012

par an.

La

disproportion des accidents charbonneux dans ces

deux catgoune dmonstration matbmatique du rle essentiel du genre de travail, dans l'tiologie des accidents charbonneux de l'industrie. Ce rapport est, en effet,
de Vgie- ^"'i ^'^ nous, admettons pour le moment, que, dans les catgories
dites non exposes, les cas de charbon ne sont pas d'origine industrielle,
hypothse que nous dmontrerons fausse d'ailleurs, on peut conclure que,
sur 261 cas frappant les ouvriers de la premire catgorie, un seul
devrait tre attribu des causes trangres au travail, soit, d'aprs les
chiffres cits, un cas tous les vingt ans, et comme la mortalit est de
27 Vo "^fis cas, les patrona seraient donc exposs payer, tous les 75 ans,
une indemnit de dcs pour un accident charbonneux produit en dehors
du travail.
La statistique de M. Cavaill, bien que portant sur un plus petit
nombre d'ouvriers, est encore plus dmonstrative. Les 3,168 ouvriers,
employs au travail des laines, Mazamet, peuvent se rpartir en deux
catgories. Les dlaineurs reprsentant le tiers, soit 2,130, et les 1,038
autres occups au lavage, paillage, etc. Or, les vingt cas relevs en
quatre ans ont porte exclusivement sur les dlaineurs et plus spcialement sur les sabreurs (13 sur 20), ce qui fait dire l'Inspecteur du
travail que le danger doit tre limite aux seules usines de dlainage,
le charbon n'ayant jamais t constate ( Mazamet) ni dans les triages
de laine (1), ni dans les tablissements d'paillage ou de lavage.
Nous avons pris, pour ce calcul, les chiffres fournis par l'industrie
de la laine, parce que c'est la seule qui nous donnait des statistiques des
cas de charbon frappant les deux catgories d'ouvriers; mais nous pouvons aller plus loin, nous n'avons pas, mcme pour l'Angleterre, le nom.
ries d'ouvriers travaillant tous

(1)

dans

la laine, constitue dj

Cotte observatiou nous fuil supposer (jue l'expressiou trieurs

docttur Leege, doit s'appUquer spcialenient

aux sabreurs

et

aux

da

loiiie,

polours.

dans

lo

rappoi-t

du

bre des cas de charbon non indiistricis, mais noiis

avons,

dcpuis 1899,

survenus en debors de l'indiislrie.


Or, de 18'.>D 1903, on trouvo 74 cc^cfi [lour l'Angleterre et rKc^s**d>inl 5",* indiistriels et ,2 non irulustriels.
Les dci''s induslriels entront dune dans la proportion do 70
-j.
les d>cs

,,

estimons 500,0(X) Io iiombre des siijets rentrant dans les catgorios douvriers |)Oiivant ooiitracler le charbon industrie! et 3(;.5(.H).000
si

iions

la

populution totale de la Grandc-Brelagne et de Tbicosse et du pays

rie

Galle (l'Irlande n'est past comprise dans les statistiques de Dlpine) dfaleation

des

faite

cbarbon

est,

JOO.OOO cits.

Nous trouvons qne

la

niortalitt'i

en Ani^doterro, pour 100 persunnes appartenant

.'i

par

le

l'iiiilii-lrie

vise, de:

Mortalit animelle par

Aj

Ouvriers de

lij

Ouvriers criniers

(.')

Ensemble des

cbarbon pour 100 personnes;


exp.xt.s spr-einleniofit

0,05

0,10

indiislries suspectes

I)j l'opulalion totale

le

le

la laine

0,0^).?

moins C

0,000,01-J

Ce qui peut s'exprimer encore en disant que les chances de mort par
charbon tant de 1 pour les sujets non compris dans les induslries

incrimines, s'lvent:

A
A
A

I7:i

pour

les

pour

4,:05

ouvriers de ces Industries pris en bloc,

les trieurs'de laine,

8,750 pour les criniers.

Xous sommes

loin

du rapport calcul d'aprs

categories des travailleurs de la laine; c'est,

la

morbidit des dcux

qu'en

ralit, les 16 cas


que nous avons considres comme pouvant avoir t(> contracts en dehors
du travail, rentrent n-ellement dans les risques professionnels. Si ces
ti-availleiirs n'etaient pas plus exposf^s que les autros habitants de la

Grande Bretagne,
domi cas.

On

ils

auraient fournis en cinq ans non pas 16 cas mais

pourrait nous abjecter que,

goureusenipnt tenues,

il

si

les statistiques

du travail sont

ri-

n'en est plus da mi^'mo de celles concernant les

Pour r'pondre cettc objeclion


nous n'avons, dans les dernierscalculs, tabl6 que sur les cas do mort qui,
en Angleterre tout au moins, sont di'-clars avec rigueur, mais nos
cbiffres seraient-ils disculabici?.' Admettons qu'il se produit en Angleterre
trois fois plus de cas de decs par le charbon non industriel que celui
indiquf^ par les autorits sanitaires, hypothse absurde, la mortalitt^cbarboimeuso chez les trieurs de laine serait encore prs de 1,500 fois plus
forte et che/ les criniers de !l,OtK) fois plus lev^e que dans le resto de
cas de cbarbon des extra-industriels.

la

population.
Nojis

sommes donc en

culi(*'rcment

droit de dire que, dans les industrios partiexposes aux accidents charbonneux, sur ileux mille decs

398

dus i'anthracose, un seul peut avoir

t contraete indpendamment des


Pour les ouvriers moins exposs, la proportion
ncessairement, moins forte, puisqu'en partant des cliiffres calculs

conditions du travail.
est,

plus haut, on peut admettre qu'un dcs sur 100 environ ne serait pas

occasionn par

mais

le travail,

faut

il

sont rares, moins de un dcs par an,

imputable

Mais

tort

remarquer qu'ici les cas de mort


soit
un dcs tous les 100 ans,

au risque professionnel.

nombre des cas tombant

induement la charge des


que nous pouvons dmontrer que
cette injustice n'est qu'apparente et qu'elle ne compenso pas l'absence de
rparation des accidents charbonneux se produisant en dehors du personnel employ et, par suite, pouvant tre mis la charge des industriels,
bien qu'ayant pour origine l'industrie incrimine.
le

ainsi

industriels serait-il encore plus lev,

Nous dsignerons sous

le

nom

d'

accidents charbonneux para-profes-

sionnels prcisment ces cas qui clatent au voisinage des centres industriels,

sans que

les victimes aient t

en contact direct avec

les produits

manipuls.

On

trouvera, dans

le

neurs contractant

le

nombre d'exemfemmes d'ouvriers tant-

thse de Debray, un certain

ples trs curieux de ces cas para-professionnels:

charbon

en

racommodant

les

vtements de leur

mari, plaies infectes par des objets rapports de l'usine, ouvriers tranincrimine, mais travaillant accidentellement dans
ou dans le voisinage couvreurs, charpentiers, etc.
Nous pouvons aller plus loin encore et dire que les cas de charbon
se manifestant dans une rgion o l'on travaille des produits suspects
d'origine trangre, ont pour origine ces produits, au moins dans le
plus grand nombre de cas. Cette affirmation s'appuie sur le fait universellement admis en France, en Angleterre et en AUemagne, que la presque totalit des accidents charbonneux se manifeste dans les usines employant
des produits d' importation trangre, la manipulation des peaux et crins
indignes ne donnant presque jamais lieu des accidents.
Malgr les oprations de Dlpine sur l'impossibilit d'tablir une
coincidence entre les foyers d'pizooties charbonneuses et les centres in-

gers l'industrie
l'usine

dustriels anglais recevant les produits trangers,

qu'avec une police sanitaire bien

il

parait bien vident,

ou plutt la rapcharbonneuses systmatiques, la maladie du


charbon devrait disparatre de nos contres si l' industrie du cuivre et
des crins ne constituait une cause permanente de rfection.
Nous sommes les premiers reconnaitre que la prophylaxie contre
le charbon exotique est, l'heure actuelle, dfectueuse. On ne peut songer
supprimer l' importation des produits exotiques indispensables notre
faite et l'application

plication des vaccinations

peaux suspectes au lieu d'arriv, est pratiquement irralisable; seules des mesures prises au point d'origine pourraient tre efficaces. Mais s'ils est possible d'esprer de telles mesures
industrie; la dsinfection des

2W
daiis la Il'|iublique Argentino, oii

quand

s'agit

il

de

Chine

la

le

en Australie,

foyer

il

faul lre plus pessimiste

plus dangereiix actuellement.

le

loi de 181i8 au\ accidonts du charbon, repr*senune lourde aggravation des cliarges de l'industrie.'
Les accidents cliarl>onncu\, ou hien gufrissent rapidoment, sans
laisser d' incapacit de travail durarle ou |ernianente, ou bien se terminent par la mort. On peut donc negliger l'indcmnitt' maladie et ne viser
I

/application de la

to-t-ello

<|ue

l'indomnilt^ dres.

Les slatislique

que nous avons pu

recueillir

galoment

Irance,

eri

moyenne de 5 pour 10,000 ouvriers

uni' morlaliti'

les plus

indiqufnt

exposs par

proporlion quo nous trouvons

p(ui- les trieurs de


une mortalit d<juble dans ce pays.
C'est la seule donnoe que nous ayons, car il nous a malheureusement
t impossilile do connaitre Io pour cent des cas par cat'*gi)ries exactes
d'ouvriors et suivant les salaires de cliacun d'eux. Sans ces renseigiwments il est impossible d'tablip de bararne et les compagnies d'assuranc
auxquoUes nous nous sommes adross^es, nous ont rt^pondu que la jurisprudence Iranraisc ne roconnaissait pas le charlton cumme un accident
du travail, la question ne se posait pas pour elles. Nous replerons ici
ce que nous avons d(^j Ocrit dans notre travail sur les maladies professionnelles, tant qu'en Franco, une loi ne rendra pas obligatoire la dclaration des maladies professionncUes, il sera impossible d't'tablir mme
approximativement quelles sont les charges nouvolles qui frapperont
r industrie quand on appliquera, tous los risques professionnels, accidonts ou maladios, le principe do la rt'paration. Pour le charbon, il n'est

aii;

c'est

la

laine en Angloterre, les crioiers ayant

mesure legislative, le Ministre du travail, s'apde la Cour de Cassation, peut exiger la dciaration de
acoidents charbonnoux survenant chez de-^ ouvriers, sans sp^cifier

nullenient besoin d'une

puyant sur
tous les
le

m^Hier.

l'arrt

La

dtjclaration n" impliquant pas ncessaireinent

le droit

la

rparation qui ne serait acquis

que pour des catgories nettement detormint'os. Xoii-^ recunnaissons que cotte distinclion soulve de gros-^os
diflieultt's juridiques. Mais s'il est impossible do les rsoudre avec la loi
do 1898 tollo qu'elle est actuellement; rien ne s'oppose proposer une
modification, ce ne sorait pas la promi^ro, ni la derni^re sans doute.
D'autre part, le Ministre do
inir-rieur peut demander l'AcadOinie
1"

de m(^docine d'ajouter, A

des maladios contagieuscs dont la declaen vcrtu do la loi du 17 octobre 190,*. l'infection

ration est obli-xatoire

la liste

<;harbonnouso.

Moriolild eharboii'ituse.
Anijleterrt {iS99
Hur IOO,iOO prsoiine
\.

riiiii<i>,

liN)

(lour

<'aH uoii iiii|iui*))los

l'-f

la

I)

lOO.IKJO.

H. Triour^ do laiiio, "14 pour IOO,t)lX).


Oiivriori trovaillant jKau. laioa. erto, v cunipri
D. l'upiilation tntnlo moins (. O.OIli |Kiur 'lOlt.illlO.

'.

I)'

iiW

au charbon

di--iii->si..ne

iDiliiiitriel

dans

A X
lo

B, 2 pour lOO.rtW.

gruupcs

sopra queste relazioni \edi

.\

.^

O.

li

'H'r'i

/A,

iOO

Presidente ringrazia e

Il

prof. Anr/elo

al

Alenozzi

di

si

congratula col R.

INIilano

per la Relazione

quindi la parola

Sui pericoli dell'industria dei fiammiferi.


Le conseguenze a

cui

conduce

la

fabbricazione dei

=^

fiammiferi col

processo che ancora maggiormente in uso, e che riposa sull'impiego


del

fosforo bianco (o giallo) sono ben note ai signori qui convenuti, alcuni

dei quali anzi

blicando

si

modo

sono occupati dell'argomento in

relazioni interessantissime contenenti

particolare, pub-

risultati

dei

studi

loro

speciali.

non ho bisogno quindi che di fare qualche richiamo, e precisamente


causa dell'assorbimento del fosforo, che avviene sia inspirando
aria contenente tracce di vapore di fosforo, sia direttamente maneggiando
fosforo e pasta fosforica, si manifestano fenomeni acuti e fenomeni ero-"
nici. I primi avvengono per accidente o per imprudenza, e sono di regola
gravi. Ma sono maggiormente a temersi i fenomeni cronici, come quelli
che si manifestano lentamente, in modo insidioso depressione lenta delle
forze, alterazioni del sangue, e come fenomeno caratteristico la necrosi
fosforica delle ossa mascellari. Ma gi prima che si arrivi a questo
punto si hanno disturbi nell'organismo che facilmente vengono trascurati
od attribuiti ad altre cause.
Per queste ragioni l'industria dei fiammiferi sempre stata considerata come una delle pi pericolose per la salute degli operai e da
molto tempo igienisti, studiosi di questioni sanitarie, governi ecc., vanno
esaminando la questione per escogitare i mezzi di togliere una causa
grave di mortalit come quella accennata.
Per dire la verit per poche questioni come per questa si nota un.
cosi grande numero di pubblicazioni, di trovati, di proposte, di brevetti;
frutto appunto dei molti studi e delle molte osservazioni che chimici e
Io

che

in

hanno

tecnici

fatto in proposito.

Fatta astrazione dalie prescrizioni fatte per un buon governo degli


stabilimenti e

delle condizioni di lavoro, energica ventilazione degli

bienti, limitazione delle ore di lavoro, ecc.,


di

meglio

si

quelle che in

presentano atte a ridurre le conseguenze funeste


non costituiscono mai un rimedio radicale, due sono

si

ma

rismo,

come

am-

mancanza
del
le

fosfo-

vie che

presentano radicali come quelle che escludono il fosforo bianco, e sono:


1. sostituzione del fosforo bianco con fosforo rosso o con trisolfuro

di fosforo;
2.

impiego

di

paste prive

di

fosforo elementare e di composti del

fosforo.

Per riuscire nello scopo

di rimuovere la causa prima, cio di eliminare


incontrano delle difficolt a cui accenno. Occorre
giungere alla preparazione di fiammiferi che offrano la comodit, facilit
il

fosforo

bianco,

si

i'tl

d'uso, ecc., clip presentano

fianimiffri fomnrn';

o(\

inoltro

che siano come

a buon mercato.

juesti

Senza
vari

in

iMitrarc in untili
d'

j)a'si

iiaiiicoiun,

L'impiego del fosforo rosso


molto tempo:

(x-icrva/iunf

di ru, rh* avviene


gene sormontatili.
luogo del fosforo bianco data da
sved'si son
appunto jireparati con
i

Europa dimostra che quelle


in

fiammiferi cosi detti

difficolt

fosforo rosso in luo^o di fosforo ordinario.

che ha l'industria dei fiammiferi sviluppalissima < ;lata


rispetto ai provvedimenti legislativi intorno
a questa industria. Essa appartiene a quei pochi Stati in cui il fosfori>
1/ Italia

l'irceduta da altre nazioni

bianco

base dell'industria stessa.


pi fiammiferi a fosforo

la

f""

La Svezia non consuma


dal

1898,

ha

abolito l'impiego del

La

giallo.

Francia,

fosforo bianco sostituendolo con

tri-

ha monopolizzato la fabbricazione. Altrettanto ha


fatto la Rumania nel 19(X). La Russia ha cercato per via indiretta di
combattere il fosforo bianco colpendo con imposta maggiore fiammiferi
a fosforo bianco in confronto di fjuelli a fosforo rosso. In Danimarca, in
solfuro di fosforo ed

Olanda,

Isvizzera

in

Germania

in

nel

si

<>

si

1907, per lasciar

nuove

pure

iroiltito

altrettanto con

fatto

tempo

l'uso del

fosforo

bianco.

una legge che andr

Anche
vigore

norma

trasformarsi a

all'industria di

in

delle

disposizioni.

hanno incontrato naturalmente

Queste innovazioni

fra lo altre questa: le piccale industrie, poco

delle difficolt

ben organizzate con mezzi

hanno maggiormente sofferto dalle nuove


hanno dovuto soccombere, assorbite dalle nuove. Ma si
tratta di danni limitati a singoli, come quelli che si verificano in ogni
innovazione, mentre la generalit ne ha guadagnato: l'industria non ha
dimiiuito di po^enzialit, il numero degli operai addetti all'industria non
limitatati,

sono quelle che

disp<sizioni e

ha

diiiiiniiito.

Altra difficolt consisle


fosforo rosso e

questa

<

trisolfuro di

stata vinta.

fosforo giallo ^ stato

in

quella che

fosforo

L'esempio che

ci

deve superare per avere

si

privi di

fosforo bianco.

offrono alcune

Ma

anche

nazioni, in cui

eliminato, la prova della possibilit

il

tecnica ed

economica di togliere il male alla radice.


Certamente che dal punto di vista umanitario rimane a lamentare
un fatto che si verifica attualmente. In Isve/ia proibita la vendita di
fiammiferi con fosforo bianco, ma permessa la fabbricazione per
l'esportazione; si ha cosi il fenomeno curioso della pn)ibizione della
vendita per ragioni sanitarie, ma si esporta la materia venefica in lutto
il

in

inondo, e

si

Inghilterra,

sfrutta

la

malgrado

salute degli operai per l'esportazione.


gli

sforzi

fatti

non

si

riu^^citi

Anche
so-

risultati

disfacenti, a|punto in vista dell'esjiortazione.

Per altra via si cercato di eliminare il fosforo bianco. >..^iiiin-tiii<.io


con composti senza fosforo, ad esempio con alcuni com|)sti cianici uniti
36

402

Ad

esempio con quelli del processo Purcon detto processo non hanno finora
incontrato eguale fortuna di quelli a fosforo rosso o a trisolfuro di fosforo.
Evidentemente non si potr arrivare ad un risultato completo senza

solfuri ed a

Ma

gotti.

certi ossidanti.

fiammiferi

ottenuti

un accordo internazionale. Ed in considerazione di ci che nel Condi Chimica applicata di Berlino del 1903, in seguito
alla comunicazione del dott. Mosler in nome di Landin di Stoccolma, si
emetteva il seguente voto:
Il Congresso ritiene che si debba mirare alla proibizione internagresso internazionale

zionale del fosforo bianco nel fabbrica dei fiammiferi

A
di

Berna
Art.

del 1905, nella quale


1.

si

mirava appunto colla conferenza


metteva questa prima base:

questa intesa internazionale

si

decorrere dal 1 gennaio 1906 sar vietato di fabbricare,

importare e porre in vendita fiammiferi contenenti fosforo bianco.


Ma all'art. 4 si stabilisce che l'entrata in vigore della convenzione

rimane subordinata all'accettazione da parte di tutti gli Stati rappresentati alla Conferenza e del Giappone. Ora mentre i rappresentanti
dell'Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda,
Portogallo, Spagna, Svizzera, Ungheria, aderirono alle basi della Convenzione, si astennero i delegati della Danimarca, dell'Inghilterra, della
Svezia e Norvegia.

che vuol dire che la cosa rimane lettera morta.


che un Congresso come il nostro debba manifestare la sua
opinione su questo argomento, e debba precisamente pronunciarsi perch
si arrivi allo scopo desiderato, e propongo il seguente voto che collima
Il

10 opino

in parte con quelli di altri Congressi.

ORDINE DEL GIORNO:


11

Congresso richiamati gli

effetti

funesti sulla salute degli

operai

preparazione dei fiammiferi, fa voto


che i corpi tecnici e i Governi dei vari Stati facciano tutti gli sforai
possibili per giungere ad un accordo internazionale per la proibizione
dall' impiego del fosforo bianco nella

completa dell uso del fosforo bianco nella fabbricazione dei fiammiferi.

Il

Presidente ringrazia

l'O.

per la relazione

fatta,

ed apre

la

discus-

sione sul tema svolto.


Prof. G. Grassi:

nendo sulla questione

Non ha

(N. d. R.)

dato

il

riassunto

di

quanto venne espo-

Dott. Teleky: Ich beherrsche das italienische nicht so weit als dass ich

den Ausfhrungen des H. Prof. Grassi in alien Einzelheiten btte folgen


Konnen, ich muss es deshalb den italienischen Collegen berlassen, auf
seine Ausfhrungen in der entsprechenden Weise zu emvidern. Ich will


iiiir

saf^en,

^503

dass mir dio Zahleti des

erscheiiM'n,

l'iii

Grassi

Prof.

nichl

beweis

j^rosser ToiI des kniukeri fiilzieht sich stets der

ber Beh''>rden. Mir

ist

cine Aiizahl von

von

Fllen

kruftifif

Kenntnis

l'husjjhurvergiftung

bekannt, die ein erschreckendes'Licht auf die Hufigkeil der Phosphornfrkrose wcrfnn. In einor kleinon Fabrik, die im Sommer 5-8, ini W'inier

kam wahreiid

circa M) Arbeiter boscliiilti^t,

Auch

ein Fall vor Phosphornekroso vor.


die

Phos|ihornekrose

Prof. Grassi getaii.

mit

Wer

der

der ietzten 8 labr alljnbriich

baite icb es nicht Tur

zu

llleivergifliing

einmal an PhosphornekruSf^ erkrank

darunter sein ganzes Leben iang zu leiden, bleibt dauernd


daiiernd siech.

angngig
wie es

vergleichen,

Und wenn wir

war

hat
oft

entetellt,

dies in Betrachl ziehen, so erscheinl die

von Prof. Grassi angegebene Zahl keineswegs als so gering.


Ich habe mich aber vor alieni desbalb zum Worte gemeldet, um
den Congress darauf aufmorksam zu machen, dass die Frage des Verbotes des gelben Phospbors sich gcgenwrtig in einem krilischen Stabefindet. Die inteniationale Conferenz in Bern hat leider ber
Antrag der (jesterreichischen Regirung
das Zustando kommen einer
inU'rnationalen Convention von der Zustimmung lapans abhngig gemacht.
Dass aber Ia[ian, das die Concurrens Chinas und Amerikas in Ostasien

dium

zu iVirchten hat,

oiii

solchos

Vei"l"it

itIissimi wt-d

i^t

irn

li.,.-li-,t..ii

r,r..,]a

unwahrscheinlich.

Der Flxport der europaeischcu Luiidor


und jii nur aul" diesen
OS an
ist aber ein
so geringer, dass jedes Land wohl im
Stande ist, dem Beispiel Deutschlands zu folgen, und selbstndig ohne
eine intornationale Convention abzuwarten ein Verl>)t der Verwendung

Komnit

des gel ben Phospburs, bei der Zundhiilschenfabrication

ein Verbot der


Einfuhr und des Verkauf giftiger Phosphorzundhjzchen zu erlassen.
Ich tM'Iaiibe mir dem Congress eine Resolution in diesem Sinne

vorzulegen.
Prof. Hahn: Die Statistik der Phosphorvergiftungen wie alien gewerblichen Vergiftungen ist als unzuverlssig anzusehen. Die Arbeiter
wechsein, entziohen sich dadurch der Beobachtung und die Phosphorvergiftung inacht sich oft erst nach vielen lahren bemerkbar. Wir habeu
als rzte jodenlalU alien

Grund

bei

einem

blichen Gift das Bestreben der RegirunL'

so
n!i.li

klar erkannt in
.>in.>rii

gewer-

Ph'->sphorvt>rbi

zu untertiitzen.
Dittt.

dott.

Giqlioli: Si associa

Toleky per

ci

completamente a quanto ha affermato

che riguarda

fiammiferi con fosforo bianco

danni

relativi alla

il

fabbricazione dei

erede che sia necessario

procedere
a prendere
provvedimenti pi tassativi per evitare dei pericoli che non
dovunque
sono discutibili.
Relativamente a quanto l'illustre zoologo pr (rassi
alla affermazione

assoluta,

affinch

non s'indugi pi

oltre

asserisce,

si

t'.

riserva di leggere per intero la sua relazione ottimista,

ma

404

non crede possa essere presa in considerazione nel procedere ad


votazione in senso assoluto contro l'uso del fosforo bianco.

una

Doti. Gilbert: Les accidents de ncrose phosphore sont rares.


Quant au phos^Jliorisme chronique il est difficile d'en tablir le syndrome. En ce qui le concerne il n' jamais observ un sujet qui peut,
avec certitude, tre consider comme une vritable intoxiqu chronique.

Prof. Biondi: Osserva che non

che almeno

dalle necrosi, e

un fosforismo

cronico.

Non

deve giudicarci del fosforismo solo


negare l'esistenza di

si

in Italia arrischiato

operai

coll'esame degli

facile escluderlo

giacch specie in Toscana, gli operai, allorch sono


malati, ritornano ai loro paesi, spesso lontani dalle fabbriche. Pensa
poi che molti dei fenomeni morbosi, dovuti all'azione del fosforo, passino
fabbriche,

delle

per essere

a cause

dovuti

come

comuni,

anche la necrosi da fosforo.


Crede poi che la mancanza

talora

di casi di necrosi

misconosciuta

viene

di

fosforismo nel

Belgio, affermate dal dott. Gilbert, possa mettersi in relazione colle ottime condizioni dell'industria belga, colle grandi precauzioni che si pren-

dono

in quel

paese per la tutela dei tavoratori.

Dott. Gasperini:
far rientrare
Il

nesso fra

cui
ci

i
il

Vorrebbe che neppur lontanamente

pochi casi di fosfonecrosi fra

veleno fosforico e la

meno

disturbi sono

malattia,

si

pensasse a
professionah.

accidenti

anche per quei casi

in

meno persistenti e non gravi,


fosforismo come malattia professionale

perch

notati,

portano a dover considerare

gli

il

come tale da richiedere il provvedimento proposto dal prof. Menozzi.


N vorrebbe che la relazione del prof. Grassi valga a mitigare i prove

vedimenti riconosciuti necessari a diminuire negli operai

danni

dell'in-

dustria della fabbricazione dei fiammiferi.

Prof. Roth: Die Statistik gibt nicht

immer

einen richtigen Einblick

Zahl der Nekroseflle. Die Verheimlichung spielt hier eine nicht


unbedeutende Rolle. In den Schweiz waren friiher die Erkrankungen
keinesv\^egs so selten und wir haben mit dem Verbot des gelben Pho-

in die

sphors wenigstens bis jetzt nur gute Erfahrung gemacht.

Backlund: Betreffend der Statistik der Phosphorerkrankungen


Schweden, eine Statistik, welche fiir die Erkenntnisse der Frequenz der Phosphorerkrankungen gut bestimmend
Dott.

giebt doch wenigstens in

ist.

Alle unsere

Kraukenhuser miissen eine sehr

iiber ausgefiihrte

Operationen

nekrose vorkommt
Dott.

seit

liefern.

specificirte

Die operirte Falle von

mehreren Jahren ausserordentlich

l'eleky: Gegentiber des

Statistik

Phosphor-

selten.

Ausfiihrungen des H. Prof. Gilbert, will

nochmais auf die von mir erwhnten Fallo hinweisen, und bin in
der Lage auch noch einige andere Falle auzufhren. Auch \vill ich be-

ich

dass wir

toiieii,

Oesterreich Vorschriflen

in

IMiDsphorzuniIholschenrabrikeii

lialten,

ulor

und

die

nie

rztliche

L'eijerwachurig der genihi'doton ArljtMlerf^ruppen vorf^eschrieben

auch

DurchlVihruiig

von

l'iiririchtuiig

auch

dass

Aber

isl.

verma^

das
Entstehen der Phis|)horiiekruse uicht zu vurhulen, wie cinzehie der von
mir orwjhnten lalle beweisoii.
l'irsat/mitlel fiir dei gelbeii Phuaphtn- habeii wir bereits und hai sich
tatsachiichc

di'

diostT

Vorschriflen

I.;iiidern, die bereits das Verbol


auch praklisch erwiesen.
Hinzufugcn will ich noch, dass mir die Phospliornekrose niit ibrem
scharf urnschriebonen Krankheitsiiild mehr als jedo andare gewerhhche

ihrc Hrauchbarkeit in don zahlreich(>ii

des

gelljLMi

l'iiosphors haben,

Vorgiflung gceignct erscheini, wii' ein lietriebsunfall

und dass

fiir

G. Grassi:

I^inf.

(N.

.1.

1{.)

/'/o/.

possono

Che

Non ha

dal<j

riassunto

il

di

Pirrnccini: Rileva al prof. Grassi, che non

questo

el(?varsi

fosforismo la sola
episodio

riflette

il

quanto

tulio

di

riferite

ossea;

necrosi

dell'avvelenamento

clinico

a misura

del resto le cifre

per ci solo che


il

\vrdtMi

quanto

espose

1.

conir esponente di
tracciano

zu

br'trachit^t

der Unternehmer haftbar zu machen wan-.

Grassi

dal

fosforismo osseo,

statistiche

per

fosforismo

il

siano
lo

bisogna prender
le

fi>sfi>ro,

professionale.

inferiori al vero,

mette

che
non

in rilievo

il

anche
che

fatto

Pieraccini rintracciando nel periodo di 10 anni la statistica della necrosi

abbia trovato nella sola provincia di Firenze 15 casi, mentre nel solo anno
1904 se ne osservarono quattro (due dei quali sono oggi gi morti). Mano
a

mano che

si

fanno

cerche statistiche,

passato, anche prssimo, le

risalire nel

nostre ri-

ricordi dei testimoni impallidiscono, e le cifre si ab-

bassano.
Del resto accsmto

fosforismo maggiore rappresentato dalla necrosi

al

forme meno clamorose, con sintomaindubbiamente un veleno e chi lo


maneggia ne assorbe e per conseguenza s'intossica.

fosforica,

tologia

Il

meno

Si

specifica;

il

le

fosforo

(^

Presidente mette ai voti l'ordine del giorno presentato dal relatore

prof. .1.
V.

non possono mancare

Menozz.

approvato all'unanimit.
leva la seduta alle ore 11

'
,

SK1)L

TA UTT.W

A.

Mercoled IH
Frksidente:

Il

Ha/in

M.

Seri.

Pi"t'si(l<'iite

di

DE CKISTOFORIS

api'

Monaco per

la

la

sediila

- ore 14.

Si:gri:tario: Prof. L.

accordami"

comunicazione

f/iiiffno

>

la

|iar<jla

;il

DFVOTO.
Muniti

\<njt.

Der gewerbehygicnischc Unterricht an Univer-

und technischcn Hochschulen.

sitiiten

Them zu sprechen, entnehme


Umstande, dass ich seit nunmehr zohn Jahren sowohi an der
Universitt, wie an der technischen II>chscliult' in Miinchen lber diesen
Gegenstand Vortrage halle tnid damit wohi in Beziig auf derartige
\'orlesungen vor Studenten und Aerzt<'n auf eine gengend reiche Erfahrung zunickblieken kann.
Dio Frage, wie der Arzt und der Techniker sich die genigende
gewerltohygienische Vorbildung verschaffen soli, ist violleicht gei-ade in
den letzten Jahrzehnten eino besonders brennende geworden. Nach
Die Berechtigung, ber das vorliegende

ich deni

unserer deutschen Gewerbeuninung hat der Arbeitgeber diejenigen -\ni>rdnungen zu treffen, welche notwendig sind,urn den Arbeiter in den betref-

fenden Betriebon gogen Gefahren

fiir

Gesundheit und L<ben zu schlzen.

KenntRostimniungen des Gosetzes /u onlspreder Techniker auch nur die gewerbehygienischen

S<nveit es sich iim Unfallgefahren handelt, geinigen vielleicht die


nisse des Technikors, uni difsen

ohen; aber wie

\vill

Anordnungen oder Befiirchtungen des Arztes


er nielli Mnig'rmassen

Nur (bum weixien

niit

richtig

verslehen,

wenn

ontsprechenden Kennlnissen ausgeriisiet

ist?

Schutzmassregein im Fabrikbetrieb riohiig funklionicien, wenn der technische Leiler sie richtig zu bentzen verstehl und
dai'in v<n seinen Arboilern unlerstutzt wird. Und ebenso unentbehriich
sind gewerbeliygienische Kennlnisse fiir jeden .\rzt, der in der Praxis
sieht und die verschiwlensten .Vrbeiterkategorieen zu behandehi hat. Ea
ist eine alte Erfahrutig, dass nur der .\rzt dauernde Frfojge in seiner
Praxis aufzuweisen hat, tler sich nicht danit begniigt, R'7.epte zu verschrMfKn, fonderli auch auf das I.eben und Treiben seines Patienton
(he


Rcksicht nimmt. Dazu

geh")rt

408

aber in erster Linie, dass er die Arbeitsund deren Gefahren fr die Gesundheit

ttigkeit seiner Klienten versleht

seines

Patienten zu wiirdigen weiss.

Ganz besonders iiotwendig

sind

ferner gewerbehj^gienische Kenntnisse fr den beamteten Arzt, der jetzt

wenigstens, leider nicht immer, in einzelnen Kulturlndern zur Begutachtung der sanitren Verhltnisse in Arbsitsbetrieben
herangezogen wird, Sie wissen Alle, dass in England und Belgien der
Arzt eine entscheidende Rolle in der Fabrikinspektion spielt, und dass
schon, mitunter

er in den meisten brigen Kulturlndern hchstens auf Befragen seine


Ansicht iberdiese und jene Schdigungen des Fabrikbetriebs kundgeben
darf. Das ist eine sehr bedauerliche Tatsache und zugleich eine Undankbarkeit gegen die rztliche Wissenschaft. Denn wie Merkel und neuerdings Sommerfeld hervorgehoben haben, sind es doch nicht die Techniker
gewesen, welche das Studium der gewerblichen Krankheiten angeregt,
die Schdigungen durch die gewerblichen Betriebe aufgedeckt und damit

der Menschheit unschtzbare Dienste geleistet haben, sondern es waren


Aerzte und unter ilnien als Erster auf literarischem Gebiet ein Italiener

Bernardino Ramazzini, den wir als den Begrunder der wissenschaftlichen Gewerbehygiene feiern drfen. Bei uns in Deulschland kmpft
deshalb auch mit Recht eine sachkundige Gruppe von Aerzten dfur,
dass

dem Arzte

eine entscheidende Rolle bei der Fabriksinspektion gesi-

chert werde, und es steht wenigstens fiir Bayern zu hoffen, dass demnchst die Anstellung von Gewerberzten erfolgt. Die Voraussetzung
fr eine ntzliche Ttigkeit dieser Gewerberzte auf dem Gebiet der
Fabriksinspektion, fr eine Mitwirkung der beamteten Aerzte bei der
Konzessionierung von Fabriksanlagen wird aber immer die sein, dass
sie ber die ntigen gewerbe-hygienischen Kenntnisse verfgen, und
insofern ist eben auch nach dieser Richtung die Frage der speziellen
gewerbe-hygienischen Ausbildung des Arztes eine aleute geworden.
Bis jetzt ist die Gelegenheit zu gewerbe-hygienischen Unterricht aii
Universitten und techn. Hochschulen bei uns in Deutschland noch nicht
allenthalben gegeben. Nur an einzelnen Universitten, wie in Berlin,
Mnchen werden besondere Vorlesungen ber Gewerbe-IIygiene gehalten
und an den techn. Hochschulen liegt der Unterricht in der Gewerbe-H}^giene zum Teil in der Hand der Techniker. Ich will gleich bemerken,

dass ich diese Anordnung nicht fr eine gnstige balte; dabei setze ich
allerdings voraus, dass aus dem Unterricht der Gewerbe-Hygiene das
ganze Gebiet der Unfallverhtung fortbleibt. Die Unfallverhtung ist

Sache des Technikers, nur er vermag meist die Ursache der Unflle
festzustellen, und nur er ist in der Lage, auch die richtige Abhilfe zu
treffen. Aber ebenso streng ist m. E. daran festzuhalten, dass die Gewerbe-IIygiene die Domane des Arztes ist. Denn bei den meisten gewerblichen Schdigungen handelt es sich nicht
sofort die

Aufmerksamkeit des technischen

um

Zuflle akuter Art, dio

Betriebsleiters erregen

komi-


t<*n,

suiidt'iii

silici

niflir clironischo nini fiir-flen

dem

Veraiiderungeii, die in

und

io*

deshall aiich mir das geschuile

tlio

Ivcimlnisse,

lechiiisclieii

Diejr'iiigtMi

Laion nicht bemerkbaro

Orgaiiisimis des Betreffenden vur sich peheii


eiitdeckf>n

kami.

zu don V'orlesungeii

lbep

Auge des Ar/les

\v'l*he

(ewcrbi'-Hyg'C"' gehreii, zu erwerben, wird m. E.

dar ja

Hygieniker,

und cherniscli einigermassen gut vorgebildei

|>liysikalisch

muss, uni die iibrigen Teile


schwitM'ig

fir doti

st'incs

Faclies zu

seiii

belierrschen, nicht allzu

seiii.

Um

das Interesse der Zuhr>rer wirkiich zu wccken und zu fessein,


muss man vor alien Dingen seibstverstandiich vor Technikern anders
vortragen wie V(jr Aerzten, und zwar liat es sich mir immer am gunstigsten erwiesen, vur den Medizincrn mehr die Iccbiii^^rhe Seite zu
betonon, vor den Teclinikern mehr die medizinische Seite. Dadiircb wird

mehr

Interesse erregl, weil

Seite des (egenstandes

in

jede

fiir

der beiden Berufsarlen diojpnige


triti, die den Betreffonden

den Vurdergrund

neu 5t. Trotzdem bleiben die Scliwierigkeiten eines Vortrages ber


Gewerbe-IIygiene vor den Tnchnikern und vor den Aerzten gross. Ioli
will es nicht aU nine unuberwindliche Schwierigkcit hinstellen, v.>r
Technikern die Medizin, vur Medizinern die Technik popujar zu behandeln,
das ist im Grunde genommen Uebungssache. Aber es sind andere Iliiidernisse, die dem \'<>rtrageiideii entgegcntrelen. Zuiiiichst bei den Technikern! Sie alle wisseii, dass unsere technischen Hochschuien ihre ver-

haben, und dass sich die Studierenden schon


gewissermassen bei iiirem Eintrilt in die Ilochschuie spezialisieren in
Chemiker, l''lektro-Iiigenieure, Maschinen-Ingenieure, Bau-Ingenieure
II.
s. \v. Ks ist rialurgemss, dass in einem so verschiedenartig zusammengesetzten Piiblikum der Einztdne sich wesentlich fir diejenigen
gesundlieillichen (iefahren und deren Verhutiing interessiert, die ihm
vuraussichllich spater in seinem speziellen Berufszweig vorkommen wcr-

schiedenen Abteilungen

nur massiges Interesse empfindet,


welche die chemiscin* Industrie
mit sich briiigt. l'nd der l'mfang des Interesses wird bei Einzclnen nch
weiter dadurch beschninkt, dass sie von vornehercin Dir Siudium beginnen mit dem Vopsatz, is eine ganz bestnnmte Industrie einzuireten, und

den, und dass ein Bau-Ingenieur

wenn man

vnn den

dahcr wird

z.

Iefahren

B. der

z.

B.

s|)richt,

Sohn eines Texiilindusirielien, der voi-aussielillich


nbernimmt, nur mit massigem Interesse einem

die Fabrik seines Vaters

Vortrag

Grunde

lilier

die Schihgiiiigeii der Zigarrenarl)eiter fnlgen. .\us

balte ich es nicht

diesem

Tur richlig, spezielle (iewerlx'-llygiene v<>rzu-

und etwa die (iefahren der einzelnen Betriebe im Anschiuss an


eine Erurteriing des technischen Vorgangs im Detail zu schildern. Einma!
fiihrt eine solche Darslellungsweise zu en(ll<i-;en und hchst ermiidenden
W'iederliojungen, und andererseits dazu, dass eben l)ei einem Teil der
ti-ageii

Studenlen die Aufmerksamkeit eriahmt,

werden,

mitdenen

sie

wenn

Betriebsarlen geschildert

voraussichtiich nie etwas zu

tini

haben werden.

410

richtiger, ron der allgemeinen Gewerbe-Hygiene'


Schdigungen, we sie verschiedenen Betrieben
gemeinsam sind, also Schdigungen durch Staub, Gasa, Infektionsernatrlich immer unter Anfhrung von
reger etc, auch gemeinsam
zu besprechen. Dabei ist es notwendig, einzelne Arbeits
Beispielen
-prozesse ausfuhrlich zu erlutern; aber es wird wenigstens eine Reihe
von Wiederholungen vermieden, die, wie gesagt, unvermeidlich sind, wenn
man die einzelnen Industrieen nach einander abhandelt. Diesen Errterungen muss in den Vorlesnngen fr Techniker unbedingt eine populre
Darstellung der menschlichen Pbysiologie vorausgeschickt werden, soweit
sie eben zum Verstndnis der gewerbe-h^^gienischen Daten notwendig

Ich balte es also

auszugehen

und

fiir

die

und zwar lege ich besonderen Wert darauf, den Wrmehaushalt und
Menschen dem Verstndnis der Techniker nher zu
bringen. Sonst bleiben ihnen Vorgnge, wie der Hitzschlag, sonst bleibt
ihnen der Einfluss der Lebens und Ernhrungsweise des Arbeiters auf"
seine Widerstandsfhigkeit gegen gewerbliche Gefahren, schliesslich
auch die krperliche Leistungsfhigkeit des Arbeiters, soweit sie sich
medizinisch errtern lsst, unverstndlich. Man hat den menschhchen
Krper oft mit einer Maschine verglichen, und wenn auch dieser Vergleicli sicherlich nicht vollkommenn zutreffend ist, so muss der Techniker
doch m. E. wissen, wie die menschliclie Maschine etwa beschaffen, ist,
die unter seiner Leitung arbeiten soli. Denn der Techniker ist ja eigentlich gewohnt, auch die kleiusten Details der Maschine zu kennen, die
unter seiner Obhut steht.
Bei der Besprechung der gewerblichen Schdlichkeiten stelle ich,
wie gesagt, wenn es sich um ein technisches Studenten Publikum handelt, die Besprechung der pathologischen Vorgnge durchaus nicht in
den Hintergrund. Nur auf diese Weise gelingt es, dem Techniker die
Grosse der Gefahren klar zu machen, die unter Umstnden den Arbeiter
im Betriebe bedrohen konnen, Schliesslich balte ich auch eine Erorterung
der Arbeiter- Wohlfahrtseinrichtungen vor technischen ZuhOrern durchaus
fur notwendig. Sie mssen horen, was in einzelnen Betrieben auf diesem
Gebiete geleistet worden ist, welche Erfahrungen man gesammelt hat,
damit sie selbst, wenn sie spter in leitender Stelluug sind, zu neuen
Schopfungen angeregt werden und dabei verstndnisvoll vorgehen, sichinsbesondere die Erfahrungen Anderer zu Nutze machen, so dass der
Zwech, eine Forderung der Arbeiterwohlfahrt, auch wirklich erreicht
wird und nicht immer unntz von Neuem experimentiert wird. Deswegenwird es auch zweckmssig sein da, wo ein soziales Museum oder ein
Museum fur Arbeiter- Wohlfahrtseinrichtungen wie z. B. in Mnchen
und in Berlin besteht, die Studenten am Schlusse der Vorlesung zu einer
Besichtigung einzuladen. Fabriksbesichtigungen mit den Technikern
vorzunehmen, balte ich bei gevverbe-hygienischen Vorlesungen nur ausnahmsweise fiir notwendig, z. B. uni ihnen eine vollkommene Entstauist,

Stoffwechsel des

HI

demoristiiereri. Im allgemoinen habon die Studenten


Hochschulon ziemlich roichlich Gelegenheit, diejenigeii
Betrieln, dio sie iiiteressierfii, in undiTon Vorlesungen unU-r Lcitung
voli Technikfrn /u Itosiflitigeii und zu wcnig zeit, um hier aurli nodi

liiiiigsvorrichtung

an

/ii

ilen techiiischen

(lem Gcwerltohygieiiiker folgen zu knneii.


Scliwioriffer iioch als in deii technischt'ii IIM;hschii'ii
ilei-

Unterricht an den Universitaten. Dio Zuhorer

zuin

allerf^Tussten

Teil

Medizinor

fine solcho Vorlosuni,' zu wecken,

sein,
ist

^'i'.t;iiifi

-i.-li

werden naturgeniss

und gonade ihr Interesse fr

nicht

leicht.

Die

rein

medizini-

schen Din^'e sind ihnen, zu oineni grussen Teil wfinigstens, aus klinifchen \'urlesungen goiaufi^^ und soweit sie schoii als Aerzte ttig sind

wohi auch
alter

initunter

mit der

rein

aus der Praxis


technischen

Seite

bckannt. l'ur den


der

Dinge

Zusammenhang

besitzen

sie

vielfach

und pliysikalisclie Verstilndnis. Sie


zeigen zwar nalurgemss fr die Schilderung einzelner lechnischer
Vorgange, die ihnen neu sind, grosses Interesse, aber sie ermiden
leicht, SdhaM iluieii ih re V(rlil<lung erschwert, mit vollem Vepstndnis
nicht

das

geniigende

cheniische

zu folgen. Man darf daher vjr Medizinern wuhl die technische Seite
gegenber der medizinischen betonen, aber m. E. auch nicht zu stark,
deiin die Medizinor sollen zwar auch lernen, wie man gewerbliche
Krariklieilen verliuten kann, aber sie sollen vor alien Dingen auch
gewerbliche Krankheiten diagnostizieren lernen. Denn nur, wenn unsere Aerzte wirklicli richlige Diagnosei auf dein Gebiete der Gewerbekrankiieiten stellen, wird auch die Statistik der gewerblichen Krankheiten, die ja doch eine der Grundlagen fiir unser ganzes gewerbe-hygienisches Vorgehen bildet und leider zur Zeit noch auf recht schwacben
Fiisson steht, auch wirklicli eine bessere werden. Deshalb glaube idi,
dass man vor Medizinern cen allgemeinen Pian fiir die Vorlesungen,
sowie idi ibn fin- die Vorlesungen in der technischen Hochshuie entwickelt balte, wohI festhalten kann, dass man recht liaufig, Fabrikbosichtigungen mit den Medizinern vornehmen muss, alter dass vor alien
Dingen aui'li N'orstellungen von Borufserkrankungen notwendig sind.
Nur so wird der Arzt es lernen, diejenigen Leiden, die durch den Beruf
bervorgerufen werden, wirklich sicher von anderen Erkrankungen zu
trenncn.
Idi wiirde es nicht iVir zweckmssig halten, oin .Vmbulatorium fr lewerbekrankbeiten eiiizuriditen, wie es Stunmerft'ld vorscblfigt, und dori
die \'orlesungen slalttinden zu lassen. Einmal wiirde man nur an ganz
grossen Universitiiton, wie Berlin, Wien, Paris, London violleicht das
ntige Material an Kranben zusammenbringen, und lann glaube icb
aucb nicbt, dass oin oinzolner .\rzt im Stand' isi, auf alien klinischen
Gebioten, die hior in Betracht kommenr z. B. Haut =, Nerven = Lungcn =, .Vugenkrankbeiten u. s. w. mit der ntigon Sachkeimtnis die
Diagnose zu stellen. Denn es handelt sidi liier dM.'h huHg um recht

schwierige und subtile Diagnosen. Ich glaube vielmehr, dass es riditi ger
ist, an einem bestimmten Tag der Woche aus
alien klinischen Abtei-

lungen und Ambulatorien diejenigen Falle auszuwhlen und durch den


betr. Abteilungsarzt, also nicht durch den Gewerbe-Hygieniker, demonstrieren zu lassen, bei denen Grund zu der Annahme einer gewerblichen Schdigung besteht. Im Anschluss an jenen Fall btte dann der

Gewerbe-Hygieniker das Wort zu ergreifen


des Leidens mit

der

Arbeitsttigkeit

des

und

den

Betreffenden

Zusammenhang
in

technischer

Beziehung zu erlutern und gleichzeitig die Massnahmen zu erortern,


durch welche solche Schdigungen vermieden werden knnen. Ich vvurde
es fur geniigend halten, wenn die theoretische Vorlesung vor Medizinern sich auf ein bis zwei Wochenstunden beschrnkte, und einmal in der
Woche entweder eine Fabrikbesichtigung oder aber eine klinische
Demonstration in der Art, wie ich sie eben geschildert habe, stattfnde.
Ich muss hinzufgen, dass wir auch in Mnchen noch nicht zu einer
solchen, nach meiner Ansicht idealen Organisation des gewerbe-hygienischen Unterrichts

Mediziner arelangt sind.

fiir

Presidente ringrazia l'Oratore e d la parola al

Il

La

Clinica

Malattie

delle

Clinici di

Istituti

Devoto.

prof. L.

Professionali

degli

Milano.

Quando nell'autunno 1902 la Giunta Mussi propose al Consiglio


comunale l'istituzione di una Clinica per le Malattie Professionali, ne
esponeva la funzione didattico-sociale nei seguenti termini:

le cause delle malatite professionali, difconoscenza clinica tra i medici, ospitare a scopo diagno-

Studiare scientificamente

fonderne
stico

la

terapeutico

lavoratori

malattie professionali,

iniziati

od

innoltrati

periodicamente

lo

stato

sospetti,

controllare

degli operai addetti alle industrie in genere

modo

Poich

il

per

nente, opportuno
di

La
I '.tituti

lavori

insalubri

in

pensiero civile e la visione ardita e moderna che promos-

stanno

sionali,

restano

ai

particolare.

sero e fecero trionfare

zioni

nelle

salute

di

il

avere

concetto di una clinica delle

attuazione

pratica

tratteggiare a grandi linee

questo Istituto clinico .dalla cui


esclusi

Clinica
clinici

di

e
il

la

programma

competenza

profes-

malattie

soluzione

e gfeia

immi-

le

di

fun-

azione

cosi detti Infortuni sul Lavoro.


delle

Malattie

professionali

perfezionamento;

fa

quindi uno

parte

integrante

stabilimento

degli

sui)eriore


che dove
nire

iro|i<)rsi

meta

un'alta

scientifica: quella

fattori iiiorbi^eni collepiti

ilIJ

es|iIorare,

li

defi-

di

arrivare alla

industrie ,per

colle

poich

loro

genuove conquiste,
la fun/inne scieritifica dell'Istituto si pu dire pndla di un f;rand' osservatorio clinico-scientifico (convenientemente armato di mi'zxi \>(*r
vedere e far vedere
.\<''

di

il

il

porno,

solo

risulta

industi-iale

nuovi

di

chinm'i,

prodotti

svariate applica/ioni elettriche ecc., che venj<ono chiamali in soccorso,

ma

da

contatti nuovi,

di

diversi, cui

abituano

si

professionali, alterazioni
si

a temperare, corre^^ere, prevenire.

dii-etto

),

pro<j;i-esso

p<jssiUile.

^'iorno per

industriale dell'uomo n-^'islra,

lilo

ove sia

o alla loro eliminazione,

atttMiua/.ioiie

andiienti
hi

classi

ed atteggiamenti

attitudini

speciali,

donde

lavoratrici,

nascono infezioni
i/anichr die nd Irmpo

viscerali, di'foiiiia/iuni oi

potranno mitigare e estinguere.

nessun altro campo della

In

ni'ili;Miia,

dono

deve quindi essere

clinica delle Malattie pi-ofessionali

organismo essenzialmente

mente

trascen-

consueti della ricerca scientifica?

La
nersi

successi die

ji

eguale

tanta ed

incontra

si

oscurila; quali ricerche pi di queste destinate

efficace

come

scientifico;

sicuramente

fecondo

nella sua

ospitare a scopo diagnostico e a scopo cui-ativo

funzione

gli

mantemaggior-

tale risulter

clinica:

ammalati

afletti

di

da

malattie professionali.

Oggi non

si

contano pi

mestieri

che fxjssono

Sono

veleni,

m<xIo

fpialche

in

ctimpromettere e minare l'esistenza dei lavoratori che

sono

vi

addetti.

hatterici, sono deviazioni dalle


preparano specialmente negli indi-

sono pulviscoli, sono germi

leggi fisi<tlogiche ed igieniche che

E a questa
altre zone
da
citt e
industriali dei malati professionali paganti fier sottojjorsi ad investigazioni e a cure: da queste entrate straordinarie risulter agevolato l'anvidui pi predisposti

un

largo

damento finanziario

della

Istituzione,

materiale vario ed interessante,


riate

contingente

niorl>osit.

di

tempo, converranno per certo da altre

clinica, Col

mentre

si

potr

rappresentante

perch<^

disporre
delle

di

pi

un
sva-

industrie e dei vari mestieri del nostro paese.

L'importanza della funzione didattica

di

(|uesta clinica

appare bene

evidente: risorse scientifiche di laloratoi-io afiatate e applicate al malato,

ricchezza di

malati richiameranno

imparare

pi

forti

correnti di medici

desiderosi di

forme morbose, di apprenderne


mezzi
diiignostici e di seguirne le procedure curative.
Press< questa Clinicii passeranno pi settimane quanti saranno per
aspirare all'uflicio di medico provinciale, ili ufciale sanitario nelle
grandi citt e nelle plaghe industriali, di medici^ addetto agli stabilimenti industriali e ai granili servizi pubblici, di medico nei centri operai e di medico ispettore industriale. K quanti di coloro che frequentano
i

le

importanti

corsi universitari di perfezioiuimento di Igiene per riportare

diploma non sentiranno

il

bisogno

di

trasferirsi

per alcune

il

relativo

settimane u


Milano per acquistare

un.

nuovo

esperienza clinica ed igienica

La

missione

questa

di

414

conferma

titolo,

della Clinica potranno accedere

disinteressata

del

maggiore

sar integrata col servizio che si


A questa sezione

Clinica

potr appellare delle Consultazioni projessionali.


zione

nuova

di

lavoratori, fidenti nella seriet e nell'a-

personale

clinico

per

addettovi,

alcune

delle

seguenti occorrenze:
a) per essere assicurati della rispettiva personale attitudine orga-

nica e della resistenza fisiologica ad una determinata professione,


h) per

avere norme ed istruzioni medico -igieniche a proposito della

professione esercitata,
e) per controlli medici periodici, al fine di arrivare pi facilmente

alla diagnosi

precoce,

iniziale

di

forme professionali o

che

infettive

indirettamente derivano dalla professione stessa,

dj per ottenere, a seconda del caso, attestazioni

di sanit, di atti-

tudini o idoneit a determinate professioni, dichiarazioni

convalescenza o di guarigione, sia per esibirle


personale governo.

Non

difficile

personale numeroso e com.petente,

tano un sollecito

ma

per misurare

statura,

qualora

completo e sicuro
la

di

apparecchi che permet-

esame

circonferenza

possa disporre

essa

di locali e di

dell'operaio

in

(apparecchi

dinamometria,

per

toracica,

ergografia, raggi X, bilancia ecc.). Naturalmente


potranno convenire gli Infortunati sul lavoro.

La

di

per

sia

intravedere la benefica influenza che sar esercitata

da questa sezione a servizio gratuito,

la

di malattia,

ai superiori ecc.

questa Sezione non

Clinica delle Malattie Professionali, creata e fondata in

Milano,

ammalati del Comune, ma, permettendoglielo lo spazio, potr accogliere a pagamento ammalati extraterritoriali. Quante societ di previdenza, di mutuo soccorso, cooperative,
industriali, quante pubbliche amministrazioni non preferiranno inviare i
dovr

offrire anzitutto ospitalit

agli

loro operai sofferenti per ragione

professionale

affiatato coi progressi della Scienza,

e pi luminoso delle conquiste diagnostiche


industrie, alle arti ed ai mestieri

rappresenter
e

questo
il

curative,

che,

Istituto,

centro
in

pi

attivo

ordine

alle

Come

fu grande e nobile la visione che origin la Clinica che atprossimo coronamento, necessario che le stesse idee larghe
e moderne presiedano alla costruzione, all'arredamento e alla dotazione

tende

il

della

clinica

stessa,

lasciandola

ampliamenti che generosit


bili, e mettendola in grado

ricca

di

di attirare

a s per

le

una schiera di giovani assistenti, studiosi


Capo sappiano dare alla grande iniziativa

funzioni
loro

spazi

per

di industriali e filantropi

doveroso contributo di idealit e di studi.

futuri

inevitabili

renderanno

possi-

diverse ed importanti
e
di

attivi,

Milano

che con

un

il

alto e

l^rof. Celli: Si

iir>

rallegra coi colleglli llahii e Devoto delle loro assai

(Jome itnifessore d'igiene nelle nostre Univeraggiungere che dal 18'J^ nelle nostn' -nudt- dcL'Ii iiii/'t'ii.-ri ^

inijortaiiti comuiiiciizioiii.

sit (leve
fa

un ojrso d'igiene per gli


Maiicii per il 3' corso

cio di igiene industriale

allievi di 3" cor>'


di cui

|)ei

ha

parlalo

che

nrjedici

il

collega

vurrljotio

Ilalui.

^iicllu

divr-ntar- sanitari

fabbriche

ispettori dello

Questa lacuna accademica verni in parie colmata a Milanu; in parie


perche alla clinica delle malattie del lavoru bisognerebbe aggiungere anche

un corso

di igiene industriale,

instituire, in cosi

proposito poi di

di

che non deve essere

dilicile

poter

fjui

di

fabbriche coglie l'occasione di salu-

is|ettori delle

tare al banco della presidenza

primitivo disegno

il

vasto ambiente industriale.

il

comm. Magaldi per

ricordargli die nei

legge sulla ispezione delle fabbriche

ispezioni tecniche ed economiche.

si

|arlava solo

La (?amera aggiunge anche

l*

isp*-

igieniche.

zioiii

Disgraziatamente neirurna cieca affond quel disegno

di

leg^;-

ora il nostro Congresso non pu non pregare il comm. Magaldi di ricordare al (Joverno che senza un corpo di ispettori tecnici e medici delle
fcvMiriche ogni legislazione sanitaria del lavoro lettera vana.
Prof. li(Alt: Spricht ber den Gewerbehygienischen Unlerrichi am
eidgenossischen Polytechnickum in Ziirich, der seit Beginn der '90"" lahre

von ihm

ertheilt

wird.

Die Zuhorer sind hauptschlich Chemiker und Mechaniker deren verschiedeiie Interessen im Unterricht berucksichtigt werderi. In der Anwahl
des StotTes

ist

hierauf Bedacht zu iiehnien. Namenllich

wegen der Mecha-

niker verden auch Unfallverhiitungsapparate demonstrirt, welche in der


werklialligeii Sammluiig der Anstalt in gr<>sser zalil vorhanden sind.
In BetroH" Meihode verfahrt der Volani ebenso wie prof. Hahn, in
der Weise dass es die spezielle Gewerbehygiene in Form von Beispielen
in die

Allgemeint' einflicht.

Absulut nothwendig

ist es, dass der Lehrer


fur Gewerbehygiene
moglichst viele Betriebe aus eigener Anschauung Kennt und in Folge
dessen auch die Schwierigkfiten, die sich in der Praxis des Durch-

fiihrung hygieiiischer lunrichtungen rnlgegenstellen.

Die Unterricht winl durch Mvcursionen wesentlich


Il

Presidente d

generale del

la

erudite, e

parola

comm.

previdcn/a

ni

untersliit;;!.

V. Afaf/alfii, capo dell' fspettorat<~

Ministf^rn di Industria A.

C:

Sulla assicurazione delle malattie del lavoro.


In

Italia

e stala studiala

la

pii'slione

se

alcune

malattie

le

quali

possono ritenersi derivate direttamente dalla condizione o dalla natura del


Javoro possano assimilarsi agli infortuni sul lavoro.

416

Difficolt di definire che si debba intendere per infortunio sul lavoro.


Quindi difficolt maggiori sorgerebbero per definire caso per caso le
malattie cosi dette professionali, sempre, ben inteso, in quanto assimilabili

ad infortuni.

La Commissione nominata dall'nor. Guido Baccelli nel 1901 esamin


nel 1908 venne ad alcune conclusioni e nell'occasione in cui si
problema;
il
discuteva alla Camera dei deputati il disegno di legge col quale si modificava
la legge del

marzo 1898

Ministro

sugli infortuni del lavoro, present al

proposte concrete per fare entrare nel quadro degli infortuni sul lavoro

alcune malattie, segnatamente quelle

derivate

da avvelenamento

da

asfissia.

La Commissione parlamentare
di legge,

non accett

la

ordine del giorno col quale


il

problema

incaricata di riferire su quel disegno

proposta e
si

Ministro present un
Governo a risolvere radicalmente

d'accordo col

invitava

il

delle malattie degli operai delle industrie

razione obbligatoria per tutte indistintamente


l'operaio, cosi

come

si

le

era praticato in Germania ed in Austria.

Governo francese ha presentato un disegno

II

mediante l'assicu-

malattie cui va soggetto

prescrivono risarcimenti speciali in caso


direttamente dal lavoro.

Ma

organica costituzione che

in quel

di

paese

la

legge col quale

si

che derivano

mutualit ha cos larga ed

malattie ordinarie

alle

di

alcune malattie

dell'operaio

provvede

cura medica gratuita, con la somministrazione


-dei medicinali, coi sussidi in denaro per un determinato periodo di tempo
nell'anno. In Italia le cose vanno diversamente; le nostre 7000 societ
di mutuo soccorso, alle quali sono aggruppate poche centinaia di migliaia

convenientemente con

di soci,
lattia;

la

non giungono a risolvere completamente

il

problema della ma-

quindi la necessit dell'assicurazione obbligatoria.

Stato degli studi sinora compiuti.


Quelli che verranno dalle
serie di disposizioni le quali

conclusioni

pongono

della

Commissione per una

caposaldi di regole di prevenzione

delle malattie.
(leggere

Quanto
difficile

agli studi

il

programma

tecnici circa l'onere

della

Coiiiinissione).

dell'assicurazione,

riuscendo

raccogliere gli elementi da una statistica della morbosit nei soci

mutuo soccorso, il Ministero ha compiuto uno studio


germaniche consegnato in un volume del quale alcuni
esemplari sono stati messi a disposizione del Congresso.

delle Societ di
sulle statistiche

Non quindi lontano il giorno in cui il Governo, accogliendo il


Camera dei deputati, che fu pure espresso dal Senato, possa

della

sentare un disegno di legge per l'assicurazione obbligatoria per


lattie degli

operai delle industrie.

le

voto

pre-

ma-

Ed

io

sarci lieto se

Congresso, discutendo nella seduta

il

l'importanto ar<rumeFito, formulasse un

La CtmmissMii'
mancavano in Italia

nei suoi studi

V'it

numero

di

r|ualit:i d<'i

la

tviustalare

che

e sulla frequenza, natura

che esse hanno con l'amadoperati e con


riu''..di

e durata di <|ucsti' malattie, e sulle rela/iuni

biente degli o|iHci, ("un

dovette

|rolMiiiiari,

esatte notizie sul

domani

di

questo senso.

iti

iiiatfT;ili

lavorazione.

Consider d'altra
posti

striali

[larU; clic

nelle varie

niijH iiiaiiza tlegii

iii\t*rsa

la

regioni

del

Regno, e

le

ojjUh-i

differenze

inmi-

notevoli nei

metodi di lavorazione e nei progressi tecnici che si nutano fra industrie


analoghe esistenti nella stessa regione, non permettevano di generalizzare
le conclusioni tratte da un limitato numero di osservazioni.

La Commissione riconobbe

procedere ad una

perci la necessit di

diligente inchiesta per conoscere esattamente le condizioni igieniche nelle


piali

si

esercita

il

lavoro industriale, e

malattie pred(minanti in cia-

le

scuna industria.

questo scopo lormul uno

questiona

speciale

ri'

p<'r

ciascuno dei

seguenti principali gruppi di industrie:

Industrie minerarie e mineralurgiche;

"2.

Industrie dei laterizi, delle

3.

Metallurgia e lavorazione dei metalli;

't.

ceramiche e

delie vetrerie;

Industrie chimiche ed affini;

5.

Manifatture dei tabacchi;

6.

Industrie lessili

7.

Industrie delle spoglie e dei residui degli animali;

8.

Industrie del vestiario ed affini;

'.).

Indusli'ie della carta e

10.

poligrafiche;

Lavori agricoli;

IL Industrie
I"2.

dei trasporti - Servi/i

ili

l'omunicazione ed affini;

Servizi igienici e sanitari.

Ogni (piestionario result composto di due parti: la prima tlelle quali,


comprendente una doppia serie di domandi uniformi per tutti, veniva in
certo

modo

L>a
ciaf':

le

la

a costituire

[rima serie di

la

parte generale

tali

sua denominazione,

di

o^mi

domande riguanlava

singolo questionario.

generalit dell'opifcio,

la

l'oggelli dell'industria,

condizioni igieniche dell'opificio stesso dal punto

il

n<.tme della ditta e

di vi'^ta

dell'ubicazione,

deU'acqim potabile, della fogiuitura, ecc.


Le domand; invece appai-tenenti alla seconda sene riguanlavano
essenzialmente il personale occupato richiedendo esse il numero degli
operai, il numero delle ore di lavoro tanto diurno che notturno, le mercedi, il nuuero e la durata delle interruzione del lavoro, ecc.
Tale [>arte generale si chiudeva poi con una nota con la quale si
chiedevano informazioni intorno al tenore generale di vita degli operai

del clima,

418

fuori dell'opificio, specialmente in riguardo ai diversi fattori


influire sulla loro salute, e cio circa le abitazioni,

che possono

vestiario, la pulizia

il

generale, ecc.

Alla parte generale del questionario faceva poi seguito una speciale
comprendente una srie di domande non pi uniformi, ma distinte per

ogni genere

causa dei

di industria, circa le

La Commissione non

malattie che gli operai contraggono a

che compiono.

differenti lavori

si

dissimul

le

gravi

difficolt

una simile

di

numerici, a fare

indagine qualora fosse stata diretta a raccogliere dati

un vero e proprio studio di statistica sulle malattie professionali.


compiere simile studio si sarebbero richiesti importanti mezzi
finanziari, tempo lunghissimo e sopratutto organi specialmente educati in
questo genere di ricerche, mentre il difetto di uno o pi di questi fattori
essenziali avrebbe potuto frustrare lo scopo che la Commissione medesima si prefggeva.
Perci la deliberata inchiesta doveva avei^e soltanto in parte lo scopo
di raccogliere dati di statistica numerica, il vero fine di essa dovendo esser
quello di radunare una scorta sufficiente di fatti, di indicazione e, se si
vuole, anche di opinioni delle persone competenti intorno all'importanza
cio

cause delle malattie professionali.


Questo importante materiale, frutto dell'altrui esperienza, avrebbe poi
dovuto servire di guida alla Commissione nella esplicazione della seconda

ed

alle

parte del proprio programma,

cio nelle

ispezioni

vennero ritenute indispensabili per completare


l'osservazione diretta dei

medici provinciali ed agli


della facolt che

mezzi

di cui

hanno

opifici,

le

quali

raccolti

con

fatti.

compito della inchiesta predetta venne

Il

agli

elementi

gli

ufficiali

sanitari del

precipuamente affidato ai
Regno, poich valendosi

di visitare gli stabilimenti industriali e degli altri

dispongono, potevano dare nel

modo

pi completo ed esatto

le notizie richieste.

questionari vennero diramati

circa 21,000,

striali esistenti

tuni del lavoro,


ripartiti nel

ai predetti

avendo preso per base


in

il

numero

funzionari, in
degli

ciascuna provincia, soggetti, per

all'obbligo

dell'assicurazione.

Tali

la

numero

stabilimenti

legge sugli infor-

questionari

vennero

modo seguente:

1.

Industrie minerarie e minerai urgiche

2.

Industrie dei laterizi, delle ceramiche e delle vetrerie

3.

Metallurgia e lavorazione dei metalli

4.

Industrie chimiche ed affini

5.

Manifatture dei tal)acchi

di

indu-

2900
1800
1800
1100
30


i}.

7.

'ilo

Imliistrif delle spoglie e dei

residui di animali

HOC)

Industrie tessili

'MOO

S.

Industrie del vestiari) ed affini

OSTK)

0.

Industrie dalla carta e poligraficln

10<X)

10.

Lavori agricoli

J.'rK)

il.

Industrie dei

trasporti

...

ecc.

l*)0

12. Servizi igienici e sanitari

:;())')

Dei "21.000 (lueslionari diramali se ne ricevettero, corredali di nuli/ie,


soltanto circa G500 cosi ripartiti:
1.

Industrie minerarie e niineralurgiche

2.

Industrie dei laterizi delle ceramiche e delle

8.

Metallurgia e lavorazione dei metalli

chimiclie ed affini

450

t.

Iiiiluslrie

5.

Manifatture dei tabacchi

(J.

Industrie tessili

i'.i

600

vetrerie

........

IG

1650
animali

7.

Industrie delle spoglie e dei

X.

Industrie del vestiario ed affini

30)

[).

Industrio della carta e poligi-atiche

OO

Lavori agricoli

.")()')

10.
11.

Industrie dei

12.

Servizi

trasporti

3.50

Co

ecc

650

sanitari

igienici

residui degli

Diill'osanie dei 6500 <|uestionari raccolti la Commissione pot rilevare


primo luog<) che il l<ro numero, per ogni singolo gruppo di indu.strie,
non era in rapporto con l'importanza di ciascnna di esse, sia considerando il numero degli stahilimenti industriali, sin volendo toner conto del
in

numero

Un

degli operai in essi occupati.

degno di nota fatto dalla Connnis'^ioiie tu -lie ii>.m


avevano spiegato lo stesso zelo nella distribuzione e
nella raccolta dei questionari, per cui industrie identiche si vedevano talvolta rappresentate da un minor numero di questionai^ appunto nelle
regioni nelle quali esse sono pi diffuse.
Venendo poi all'esame del valore intrinseco dei dati raccolti, la Commissione dove" convincersi che (|uesti erano precisi e dettagliati e rappresentavano un materiale di considerevole importanza in quella parte
altro rilievo

tutte le Prefetture

singoli

dei

questionari

stabilimenti;
si

.-iHe

che

i-Mudi/inni

si

riferiva

Tifto

:ii'Ii

condizioni

.alle

nnerM

i^d

igieniche

a quelle in

<Mii

il

tlegli

Ia\i>ro

compie.
Tutti questi

molli aspetti del

nomia ed

ai

iniziativa

nisienie presi, sdiio tali da rispecchiare Icdclmenlc

nostro

esercizio

industriale

relativi

all'igiene, all'ee.w

progressi tecnici, e da rilevare allo studioso tanto

cabili deficienze,
]ier

dilli,

quanto

lodevoli progressi compiuti in

spontanea degli industriali, sotto

o dellanure verso

le

classi lavoratrici.

la

le

imman-

molte industrie

spinta della concorrenza


Invece

specifica dei lavoratori.


suddetti,

dati forniti dai questionari furono in generale giudicati in-

sufficientissimi per quanto

siti

420

ma

riferisce

si

Non

anche quelle poche

morbosit ed alla mortalit

alla

mancano spesso

soltanto

le

risposte ai que-

fornite sono espresse sotto

da molte

notizie generiche o negative o attenuate

forma

di

restrizioni, e talora si

anche notare che parecchi stabilimenti analoghi si erano messi


per rispondere con una formola unica, evasiva o sibillina^
mentre si trattava appunto di industrie che sono ritenute fra le pi peri potuto

d'accordo

colose per la salute dei lavoratori.

La causa dell'insuccesso segnalato in questa parte della inchiesta sta


evidentemente nella poco attiva collaborazione prestata dai medici prosanitari, funzionari sui quali, per l'ufficio che
occupano e per la loro capacit tecnica, la Commissione aveva fatto il
maggiore assegnamento.
Sembra invece che essi, salvo rarissime eccezioni, ad onta delle ripe-

vinciali e dagli ufficiali

tute sollecitazioni del

gliere

Ministero,

si

siano

questionari, senza controllare

limitati

a distribuire e racco-

dati e senza portarvi alcun

con-

tributo personale.

Le

risposte quindi ai questionari

sione del

modo

di

devono considerarsi come l'espres-

vedere e dell'interesse dei

soli industriali e,

data questa

siano precise e dettagliate su quegli argo-

origine, naturale che esse

menti dei quali questi possono andare orgogliosi, cio sulla economia e
monche o reticenti sulla morbosit e mortalit degli operai, argomento che poteva gettare una luce sfavorevole sull'esercizio di ogni stabilimento.
Ad onta di ci la Commissione, persuasa che il materiale raccolto

sul tecnicismo industriale, e

rappresenti, e per la quantit dei dati e perch essi


le

relativamente' alle

si

riferiscono a tutte

documento di altissimo valore


condizioni igieniche ed economiche delle industrie me-

industrie italiane

indistintamente,

un

desime, fece voti affinch esso venisse ordinato e pubblicato corredandolo


di quegli schiarimenti

ed osservazioni ritenute opportune per illuminarne

l'importanza.
relativo lavoro

Il

si

eseguendo

sta

al

termine.

di

questi, deriva dal fatto che,

ritardo frapposto fra

Il

il

dal Ministero

ed

ricevimento dei 6500 questionari e


oltre

questionari medesimi, lo spoglio ed

alle

prossimo
lo spoglio

numerose domande contenute

il ri ssunto sono fatti


per provincia
che il lavoro non consister soltanto nel
raggruppamenti di essi ed in giudizi sin'-i

e per ogni singola industria, e

riporto dei dati,


tetici

La

quali

ma

hanno

anche

in

richiesto

tempo non breve

e diligenza accurata.

deficienza dei dati raccolti per mezzo dei questionari riguardo


morbosit ed alla mortalit specifica dei lavoratori, indusse la Commissione a proclamare l'assoluta necessit di raccogliere, col metodo del
alla

^
prcleviiiuoiitii diretto,
iiej^li

In b.ise

clusioni

questo

il

ed

utili

indiscutibili,

rigoi->3a

t'Ui

visite locali

bilimenti, riservandosi di pubblicare in seguito

condizioni

le

presentano uno speciale interesse


di'lla

<-,nc'r'.HH/.a

frequenza con

la

di

dt.'llc

presso

parte

in

predetti sta-

quali

le

che
impor-

industrie

della loro

vista

di

monografie

quei gruppi di

punto

dal

<>Uaiil<> i

venire a con-

|>er

Commissari hanno gi

singoli

fra breve,

rispecchieranno fedelmente
tanza e

.f,.-^

precisione dei dati necessari

la

(uluto, e proi-ederarnio

jii

dalla

iii'incipio,

eupia e

la

i.i..

pi importanti.

stiibiliiiienti

pu ottenere

i,,'''!"

-.II"

relativi

dati

4-^1

quale possono cagionare mal

profes-

ittie

sionali.

il conini.
Magaldi |ter le notizie che ci ha
Cassa dell'assicurazione obbligatoria delle malattie ci
assicura dinanzi alle questioni cui pu dar luogo la comunicazione di
stamani del prof. Monti. Non enti*a in distinzioni fra infezioni professionali
ed infortuni sul lavoro, cosa che perde un po' del suo vaNjre dinanzi al
una legisilazione cosi completa sul lav"?-.. <'li" vubi fin.. -tir-i^iicnr ./;,.no

DtAt. (nsjtrrliii : Kingi-azia

date e nota che

pei'

per vecchiaia.

l'invaliditA
(^uell<

che

per mezzo dei

la

gli

hanno un valore
azit)ne

i""

il

preme

di

notare

mila questionari,

t?l

si

che

>

dati rai-colli

ne sono

di cui

<'<n

rniciiiH-iia

stati ricevuti solo

6500,

assai relativo, perch ci che pi importa di mettere in

metodo

del

prelevamentr diretto dei dati. Occorre

dall'avere a disposizione gli ispettori

lavi>ro e

ilei

che

ci

si

si

valga

cominci

com-

di

petenti |ier la compilazione di speciali monografie.

Se non
jer

si

incaricano, con larghezza di mezzi, tecnici e medici esperii

rilevai-e lo stalo vei'O delle singole

industrie con ispezioni e ricerche

non conosceremo tanto presto tutto quanto interessa l'igiene e la


patologia industriale anche ne' suoi rapporti con le questioni di ordine
ec(^nomico. Desidera <|uindi che oltre l'assicurazione obbligatoria si raccomandi vivamente l'istituzione dogli organi destinati al particolareggiato

dirette,

studio e rilievo dello stato delle nostre industrie.

Prof. Monti: Appoggia

gatoria contro
della legge

il

le

comm. Magaldi ha

che avrebbero dovuto essere


di

un ispettorato

<lalle

concetto dell'assicurazitine generale obbli-

il

malattie e contro l'invalidit: per gli sludi preparatori

del

mancano

rilevato flie

forniti lagli

lavoro, e che

uttieiali

perci

si

dati e do<*umenii

sanitari

in

mancanza

dovuto premiere norma

statistiche telesche.

Ma bene

ricordare

potrebbe fornire dati


lavoratori.

Tocca

del

il

lavi.iro

alle

compito

che

precisi

leghe
di

nessuno

sulla
di

meglio degli stessi

morbilit

mestiere

raccogliere a

nelle

inscritte

mezzo

dei

lavoratori

singole categorie di
alle

diverse

propri

Camere

medici

dati

42'^

provvedimenti. In base a
Lavoro potr farsi un concetto esatto per i futuri
legge. Propone che le Camere di lavoro siano invitate a fare

relativi alle malattie degli operai ed ai relativi

questi

l'Ufficio

disegni di

del

tali statistiche.

Burruano: Facendo

Dott.

voti

mente

come

infortuni,

agli

in

Governo, propone

al

estendere

di

non
Germania, Svizzera. Come pure

l'assicurazione sul lavoro a tutte le

malattie

professionali

solasi

fa

una legge sulla invalidit degli operai di tutte le industrie,


L'assenza di una legge che non comprende tutte le malattie professionali, mette in pericolo l'operaio a non essere indennizzato dalla legge
voti per

che esiste nel

assicuratrice per la grave difficolt

sapere

distinguere

malattie professionali da malattie da infortunio.

Prof. Biondi:

Raccomanda che

nel senso di invitare

generale obbligatoria per


Prof. Fo:

Rammenta che il
ha ammesso

di assicurazione

siano queste professionali o no.

le malattie,

obbligatorie in Francia

possano

voto del Congresso sia orientato

il

Governo a concretare un progetto

il

relatore sulla
il

principio che

legge
le

delle

pensioni

rendite disponibili

impiegate in opere di previdenza sociale. Questo


realmente espresso anche dalla Tiostra legge di pubblica
assistenza e di beneficenza, ed da augurarsi che venga confermato nel
disegno di legge sulla assicurazione obbligatoria contro le malattie, da
cui solo da attendersi la formazione di organismi economici atti a
in parte essere

principio

fu

combattere

la lotta contro la tubercolosi.

Comm. Magaldi

spiegazioni intorno alle differenze che corrono

fra assicurazione malattie e assicurazione invalidit. In Francia la questione dell'assicurazione obbligatoria per la vecchiaia stata risoluta col

disegno
al

di

legge approvato gi dalla

Camera

dei deputati ed ora dinanzi

Senato, ed in relazione appunto a questo disegno di legge

conciliate le

si

due tendenze: quella dei mutuahsti che reputavano

sono
suffi-

ciente per la invalidit e vecchiaia, la libera iniziativa della mutualit e


l'altra dei sostenitori dell'assicurazione obbligatoria,

dell'assicurazione e lasciando libert di

Ma
non

in
si

scelta degli

ammettendo

l'obbligo

organi assicuratori.

Francia dove la mutualit provvede convenientemente alla malattia


sente il bisogno e non si vuole l'assicurazione obbligatoria per

le malattie.

nel

La lotta in Germania contro la tubercolosi si fatta essenzialmente


nome e nello interesse della Cassa di assicurazione per la invalidit.
venga promulgata la legge
non si debba in alcun
primitiva decisione del Congresso che tendeva a

Dott. Petrini: Ritiene che nella attesa che

sulla assicurazione obbligatoria contro le malattie

modo abbandonare

la

definire la figura giuridica delle infezioni professionali.

ci perch la

questione della invalidit, intimamente connessa dal lato finanziario a

quella della assicurazione obbligatoria coiilro

malattie,

le

un elemento

f'

di

ritardo delle soluzioni desiderate. Altro elemento di ritard'j l'assenza

di

un Ispettorato del Lavoro.


la questine delle

decida intanto

Si

infezioni professionali.

Monti nel caldeggiare


compilazione dell- statisiiclie

Si associa al prof.

rurstierr per la
l'

industria, con

anche

l'avvertenza

di

avvalersi

concorso delle Leghe di


concorso allo

di (juesio

8Cj|>

pro-

distinguere nell'inilustria i'elementfj operaio strettamente

di

fessionale dall'elemento paiaprofessionale


morbi^'tMia

di-i

approfondire l'influenza

di

processi di lavorazione.

senatore M. De Cristoforis

Presidente dell'assemblea

Il

il

riflettenti la morliosit del-

propone

il

si'^ruenle

DKL (JIORNO:

ORDIM-:

di

che il Gorerno, in rfUcione aijli ordini


due rami del Parlamento, presenti un diseffno

Cont/rc'ftso csjj/hh' il voto

//

dei f/iurno

(/io

deliberali dai

sulla assicurazione contro h' mnlntti''

ief/tje

imund

ijiinlnuiiin-

tlrnli

operai delle industrie.


Il

Congresso approva

l'ordine del iriorno presentato.

Il Presidente d quindi la parola


che svoltro la relazione seguente:

Fnincesc(j Pezza di Mortara

ai dott.

=^^ Patolouia delle


Il

riso oggigiorno diventato

milioni di uomini:

le

La

Chiamato a trattarne

il

lato

di circi

sanitario

rapporti della cultura speciale col suo artefice,

rapidamente
metodi colturali,
forme e la salubrit del lavoro.

io illustrer

sono

fondamentale

l'alimento

GOO

ovvio da ci indurre l'importanza economica e sociale

della sua coltivazione.

riguarda

risaie.

coltivazione del riso in quasi tutti

alle cui

il

per quanto
coltivatore,

dipendenze immediate

paesi del

mondo ha

carat-

un campo ci*" per ragioni idrauliche o ignoranza tecnica assoggettato perennemente alla prKluzione di un unico tipo

teri

della risaia stabile, di

cereale.

In Italia invece e nell'isola di

Giava va pigliando predominio

la

risaia

di

rotazione o di vicenda, cosi definita dall'alternarsi costante e mettKiico

di

Coltivazioni asciutte e di coltivazioni umide.

Va

vicenda, per la libert colturale insita nel terreno,


zionale

da
i

che

s"

la

oltrech"'

risaia di

pi ra-

pi pi-opriamente suscettibile di discipline legislative.

Oltreci un'altra distinzione importante potrebbe farsi, sulla base di

quella stessa caratteristica, che inipressioini

si

vivamente

sentimento e che trasforma smisurate nostre canipagne


placidi e specchianti, la distinzione
a noi pare

un mito,

in asciutte.

ci'-

in

risaie

umide

la

fantasia e

in artificiali
e,

in

il

laghi

quello che

42i

Appartengono a questo secondo

molte

tipo

della riviera del

risaie

Nilo, le risaie invernali dell' India, le risaie a secco delle montagne Indiane
e Giavanesi ridotte all'uopo in una successione scalare di terrazzamenti.

N meno

interessante per

conoscenza dei

igienici la

metodo antico

1 Il

le

comune

e per certi fenomeni


semina. Essi sono tre:

ricerche

nostre

metodi

differenti

della

di

semina a spaglio o

alla volata,

usato quasi esclusivamente in Italia, nell'India e nell'Indocina;


2 Il metodo a vivai o semenzai, diffuso in Spagna, nel Brasile e

pu
mente

dire in tutto l'oriente. Consiste nel seminare a spaglio molto fitta-

si

grani del riso in un piccolo riparto del campo destinato a risaia,


nel trapiantarle
a pianticelle nate e cresciute

e successivamente

dal vivaio in tutto


linee

il

campo a

ci allestito,

disponendole e ordinandole su

metodo della semina a righe, gi in uso negli Stati Uniti e


e timido neUa Valle Padana. L'operazione pu essere
fatta a mano oppure meccanicamente per "mezzo di speeiah seminatrici
di riso, di cui sono in commercio vari modelli, tutti pi o meno imperfetti.
Altro episodio del lavoro di risaia degno di ragguagli la mondatura del riso, anzi la si pu definire l'episodio pi culminante della risaia.
Col riso prendono sviluppo e rigolio altre erbe estranee le quali finirebbero, se non fossero estirpate, ad avviluppare cosi strettamente il riso
da intristirlo nel suo sviluppo e comprometterne il raccolto. Per la mon3

appena

Il

iniziato

datura, opera minuta e paziente di ricerca di erba per erba

immagine

addeuna nuova pena mitologica


locale,
d'opera
la
mano
non
basta
estesa

molto
strato. Dove la risaia
conviene che sia istituita una forte corr?nte d'emigrazione temporanea,
di

calcolata per

l'

Italia in

La mondatura

si

occorrono falangi

50 mila persone

inizia verso la

di

personale

circa.

met

di

maggio

e si spinge appros-

10 luglio; la sua intensit graduata sulla varia


quantit delle erbe. La risaia presenta allora le seguenti condizioni caratteristiche: altezza dell'acqua da 25 a 30 centimetri, temperatura meridiana 34", 35", contenuto di principi chimici da dissoluzione delle erbe

simativamente

fino al

svelte e lasciate a decomporre, e talora da estrazione delle sostanze fer-

dopo l'aratura.
in tale ambiente viene ad imporre il seguente atteggiamento professionale: incesso per pediluvio, pesca delle erbe per matilizzanti gettatevi

La mondatura

niluvio, corpo flesso inclinato in avanti, testa china,

gambe

6^ posizione, occhi abbassati ed erranti sopra le erbe

tura del capo con ripiegato

fazzoletto

allineate 10 o 12 per alone

di risaia.

consegnano
sare

di

mano

in

mano

riposo.

Le mondatrici variano

di

divaricate in
riso,

svellono

un manipolo, se

vengono da ultimo deposte

braccio sinistro poggia

il

coper-

Le mondatrici procedono

Colla destra

alla sinistra, finch, raccoltone

il

Tnlora

bianco.

ed

le
le

erbe, le

fanno pas-

in fascio nei

solchi.

traverso sul ginocchio avanzato quasi


per rompere la stanchezza da posi-

ziuni eccessivumeiiie prolun{j;ale

volte penzoloni

lavorando colla curva del tron*.

ritte

alternaido

mani

le

atteggiamenli

degli

manipoli

sono

descritti

davanti al

poi

propri

di corti distretti.

Il

ma

estirpatrici, a volte de|ioiiendo

piede sinistro. Certuni


tipici

aUoggiamento, allungando a
gambe usandole
rjuasi completa sul bacino, a volte

l'i"

il

a volti* riunendo le

braccio sinistro,

il

la

metodo

della sar(*liiatura

sua importanza e

la

(^

poco identico

press*) a

sua estensione

le^Mla

<>

in

tutti

paesi,

agli adottati

metodi

semina.

di

La sua necessit e relativa importanza massima nelle regioni che,


come l'Italia, praticano su amplissima scala il metodo di semina a spaglio;
minima all'incontro nelle risaie coltivate a vivai e successivi trapianti,
perclit'

pianta del riso viene trasportata accestita in pieno sviluppo su

la

un terreno

di

lavorato

fi-esco

questi casi al tipico


tuisce poi quello

fenomeno

privo

affatto di

non

erbe. Se

igienico nostro della mondatura,

che
si

in

sosti-

non meno impressionante e meno laborioso della Ira-

piantazione acquatica.

Per ultimo
l'altro di

manuale o meccanica

semina a righe

la

erbe e all'opera sovesciatrice delle mondarisi linee

mezzo

si

propone tra

rendere pi spedita la mondatura, segnando alla crescita delle

dei solchetti

radicale in

preconizza

interlineali, e

gran parte

manuale

del lavoro

diritte di

altres

percorso col

trasformazione

la

delle mondarisi in lavoro istru-

nieniale, fornendole di zappette speciali: la

mondatura attuale perderebbe

mollo della sua fisionomia diventando essenzialmente meccanica. Sarebbe


se non la fine,

il

rimodernamento

una forma antiquata

di

di

lavoro, che

^ in stridente contrasto colle c<.>nquiste e coi progressi meccanici di tutte


le

altre lavorazioni.

L'ultima operazione di risaia


Alciuii giorni
possibile.

Sono

prima

la

(^

quella del raccolto.

risaia viene scolata e prosciugalii pi

cosi posti a secco terreni limacciosi, brunastri e, con

una certa quantit

di esseri acquatici,

nati a perire e decomporsi.

come

girini, pesci,

Per questo dato

di

fatto io

che 6
liro,

lumache, desti-

la risaia la

riteni;o

dannosa

<jui

tenute, di

proposta fatta dal prof. Terni nell'ultimo ('ongresso .Agrario

per

promuovere ed estendere
spiccata

tura, perclH"* dotata di

voracit

nelle zone malariche la piscicole

virt

distruttiva

delle larve

anofeline.
I^a

mano

laliici, gli

d'opera looale fornisce qui in parte

essiciitori,

trel>biatori,

collettori

mietitori e le spigt>-

o insaccatori

quella fore-

stiera in parte mietitori, essicatori e confezionatori dei pagliai.

i26

Chi dice risaia non pensa alla malaria. Non intendo sviscerare

in

estenso la storia dei rapporti dell'una coll'altra, perch la trattazione dell'influenza della

estranea

sopra

risaia

nei domini dell'igiene

condizioni

le

ai suoi lavori colturali

igieniche

generale: qui interessa esclusivamente mettere in

luce le influenze pi speciali, contigue e circoscritte, sopra


e

il

popolazione

della

trova la sua sede pi opportuna e logica

il

coltivatore

lavoratore della risaia.

Su questa via

importante disegnare esattamente l'ambito delle in-

fluenze, la topografia della malaria nelle zone risicole.

In uno stesso
afflitte

Comune

dalla malaria: le

modo che

quasi

tutti gli

l'anno l'attacco febbrile;

malaria,

ma

in

si

osservano localit costantemente pi o meno


focolai vivi di febbri intermittenti, per

une sono

abitanti sentono
le

forma sporadica.

Comune. Le

pure alla casistica della

focolai vivi

cascinali a fattorie, vere isole malariche,

torno al capoluogo del

una volta o due almeno nel-

altre contribuiscono

sedi

sono

rappresantati

dai

a costellazione incolpite sono i grandi rag-

distribuite

meno

gruppamenti di case formanti il capoluogo, a cui imprimono una fisionomia differenziale dalle cascine altre esplicazioni del lavoro, l'artigianato
e la piccola borghesia locale: sul rapporto di queste due classi colla
frammischiata classe agricola si commisura anche la percentuale dei
casi malarici. Naturalmente questi non sono assiomi assoluti, sono verit
tuttavia valutabili come grano salis.
Di conseguenza quanto pi piccoli sono i Comuni, meno artigianato
e borghesia si concentrano nei eapiluoghi, tanto pi questi saranno riducibili alla similitudine di un aggregato di fattorie, e tanto minori saranno
le differenze

malariche tra

le

cascine e

detti eapiluoghi.

In realt la statistica discopre 3 a 5 casi di malaria per cento abitanti nell'abitato urbano,

mentre

la circoscrizione

campestre delle cascine

arriva a casistiche di 30 a 70 a 80 per cento.

La

ragione

di

questa diversa manifestazione endemica o comporta-

zione malarica delle cascine e dei eapiluoghi, pu darsi che in parte


sieda nel fatto dell'ubicazione delle prime in

mezzo

ri-

alle risaie e sulla tra-

zanzare evolutesi dalle larve di risaia e dei fossi irrigui,


assegno insieme un'alta importanza alla condizione, che fa dei
cascinali un ambiente d'elezione e di concentrazione per gli anofeli.
Ordinariamente per l'eziologia della malaria ci si contenta di ricercare e stabilire le condizioni locali propizie alla deposizione delle uova

iettoria delle

ma

io

degli anofeli e all'evolutiva loro incubazione.

Ma

d'importanza non

meno

capitale per la genesi e la diffusione della malaria, lo studio e l'inda-

gine delle condizioni pi favorevoli

alla

ricettazione,

agglomeramento

SVIu[j|M) (lef/Ii
dell'

111

Ora
il

iliSflti

1111

;i

lunnain

risaputo ciie le stalle

ricovero diurno,
uuturiu che

pur'

imliclir

|i<'r(t'tli.

C'iiilult'i

vita

Ila

llt'i|il('iili

iin<.

[ter

pabulo e per

il

grandi e

le

['opUinuin (lugli

por

amliit'iili

degli

l'iberiiazion?

ed

arifeli;

piccole fattorie di risaia sono organizzate

le

totalmente sui criteri dettati dai bisogni della stalla, che d

il
nucleo organico delle fattorie e dei nosti villaggi.
L'anofelismo trova pertanto nelle risaie italiane due cjndizioni essen-

e inscindibili,

ziali
il

nido iiicubatore costituito dalla risaia,

il

il

ricovero e

jjabulo Costituito dalle grandi stalle delle cascine.

lumeggiare la inalariologia dei cascinali soccjrrono poi altri poche per brevit ricapitoliamo sommariamente. Kssi sono:
i" Le stalle, da quel serbatoio che sono, hanno funzione di ripopolare di larve anofeline la risaia, con ordine d'espansione successiva
stulati,

dalle risaie piu vicine alle


2"

|jiii

Le larve mancano

lontane;

in

in

i-isnia

aprile e in

maggio, e compaiono

rare in giugno;
3

La mondauira spiega un a/pMir

pciiuiliaii ice

i-

devastatrice

delle larve;

contenuto larvale delle risaie appai-e manifesto e via via

Il

digioso dopo la
5"

monda;

valore

Il

malaria

agli effetti della

della

pr>-

produzione zan-

zarifera delle risaie diventa apprezzabile in luglio;


6
">

numero

Il

zanzare sciamanti nel primo semestre dell'anno

delle

alimentato dai fossati irrigui e loro equivalenti;


7

Le zanzare campestri

zione malarica, e innocue


considerarsi insidiose

Italia

decisamente

in

da

luglio;

La malaria in risaia
10" K leggenda ed errore

insidia domestica o stabulare,


il

si prenda la malaria per


malaria morbilit da resi-

credere che

materiale del lavorare in risaia:

fatto

infe-

all'incontro

punture delle zanzare stabulari o domestiche;


annuale delle recidive e delle primitive inizia nel-

9"

il

immuni da

punture; sono

loro

le

le

S" L'es[il<jsione

lalta

possono considerare

si

perci

la

denza.
a

In analogia a

possono

per

lo

tali

posliilali,

persone

le

studio della malaria

addette

onlinare

in

alla

risii'ultura

due grandi

si

classi:

I.

Lucuratori
risaia,

ma

malaria

di

Soltanto di

itidiijcni

uvcvntizi,

che prendono jHirte

cio ai

larort di

che hanno domicilio iterale nel yrosso del Comune. L'eventuale


costoro non riveste

endemica

lix*aK>,

caratteri di affezzione professionale,

e rientra nel

ma

dominio dell'igiene generale.

Il

contegno sanitario

di

costoro

deve essere

ricovero notturno appartiene a un capoluogo


laria nel rapporto

caso per caso se

di

profilattico, se

comune

il

loro

da ma-

afflitto

da 11 a 80 per cento abitanti, semplicemente curativo


per cento della malaria minore.

il

II.

il
cui doniicilio permanente o temporaneo nella fattoria
una condizione tassativa del patto di lavoro.
In questo caso la malaria
per ragioni del soggiorno nel focolaio
pi vivo della stessa
da considerarsi legata al contratto di lavoro e
perci chiaramente professionale.
La classe comprende due importanti ordini di lavoratori:

Lavoratori,

costituisce

A) Lavoratori a domicilio permanente


Quando,

ai

grande Roma,

tempi della

nelle fattorie.

era in

estensiva

coltura

la

necessitava la dislocazione per

fiore, tuttavia

campagne immense come

le

a duplice fisionomia: militare e


come nelle zone risicole,
per ragioni logistiche e agrarie, per economia di conduzione, si sono
imposte quelle immagini ridotte delle antiche colonie, che diconsi cascine
e i cui abitanti portano tuttora il nome di coloni. Questi sono gli autenProvincie, e
civile.

tici

risaioli,

delle colonie

trapianto

il

Ora che

la coltura divenuta intensiva,

risaioli

propriamente

detti,

perch tutto l'anno vivono della

per la risaia e nella risaia, seguendone coi loro lavori tutte le


vicende colturali. I.e loro mansioni di vaccari, bifolchi, cavallanti, mazrisaia,

zolai, porcari

dispongono

tutte di mille

momenti

diurni e notturni di con-

vivenza, nell'ambiente per eccellenza anofelico delle stalle, col bestiame,

momenti che sono

altrettante probabilit di infettarsi di

giando rispettivamente
era da taluni

Si

gli anofeli

sostenuto

e gli altri

rispetto agli abitati prossimi.

benefica

Ma come

Anche

la statistica

o meglio sconforta la mia


cento

di

diversiva

rettamente

focolaio di probabilit infettive sia anzi

vicinanze?

malaria, conta-

della famiglia.

che la stalla esercita, accentrando

anofeli, anzich un'insidia, un'azione

il

membri

di

conforta
pu dare
danno un per

se qualche insegnamento

provando che
mortalit per malaria almeno doppio
lesi,

gli

sfollamento

pu sostenere che
risanamento delle

si

un mezzo

di

gli stallieri

di quello offerto dalle altre

professioni.
I

coloni sono

principali tra gli esposti alla mortalit malarica, ol-

trech per professione, per ragioni di soggiorno nelle stagioni pi malariche; e coinvolgono
tutti gli altri

La

membri

nell'accentuata loro

fioritura delle febbri

progredendo

si

esposizione

anche

mestierale

della famiglia.

intermittenti

scoppia

ai

intensifica in settembre e in ottobre.

primi

di

luglio e

429

Le felthri hanno oaraltore mite, dotnaliili colle ordinnrie cure. Sono


una rara evenliialitA le [oi-inriiise.
Lo rni'^iire prnfilatiiclie indicai* per
coloni sono:
i

1"

j)/'riodica

Iiithianciitiirn

dei Soffitti e dolio

/iipiio

paroli

tanto Collima coi costumi

de^'li

annorite
anofeli.

quello a tavolato di legno, percln^


'2

favorisce quella
Il

soffino a volta

prestai

si

coloniche, perch

cane

<h:lle

la condi-

penombra che
A preferibile a

una puli/ia pi accurata;

Disittfczionc anofelicd pt'riofJija delle stansc colie affumicature;

W" I)isin/f':io/ie

a/mloifa

delle

4" .Nelle fattorie

novembre

indicazi<jno assoluta

'

almeno

pi-aticata

ntalle,

all'anno, con proposilo distruttivo, in

e in

clu'micu. .Natu-

profiln.'i.ti

\i\

ralmente l'intervento della proiezione meccanica

ilue volte

primavera;

modifica

le

condizioni

sanitario della localil e sostituisee all'indicazione della profilassi chimica^

quella pi semplice della cura metodica dei sinf^oli casi.


preferibile la profilassi chimica o quella meccanica.'
Sono entrambe buonissimo; se nonch la meccanica incontra
fincli^
pratica non
comune e .generale
alcune difficolnl ncf^li annui e frel'I

la

<'

quenti traslochi delle famiglie coloniche, per cui occorre ogni


tere |tarzialnianle

la

anno

ripe-

bonifica chimica dei recidivi nuovi arrivati.

La meccanica drvrebbe

avei'O

su<i |ii-ini*ipio ai

il

primi

di

iriuirno e

cessare coll'ottobro.

La clinica dovrebbe cominciare il 1" luglio e |roseguire lino al


novembre.
" Per avviare e assicurare
un'adozione sicura della profilassi
chimica, trattandosi di superare un problema non solo igienico ma sopratutlo educativo e morale, occorre che nella grande lotta antimalarica il
medico non rimanga isolato, che lo sussidino l'adesione e l'assistenza dei
L5

condiktlori di

gnare,

di

poderi, C(.stituenti

ti"a

liche tra lo famiglio coloniche del


e comiKlitil

locale

ile

che viene

connivenza

L un

lef/he

o fasci col fine di inse-

atto di

lor.)

norme

ptv>filat-

con queirautorit
dall'essere a capo doira/ionda o da una diuturna
rispettivo cascinale,

coi loro stessi lavoratori.

apparente filantropia che

potrebbe chiedei-si

ai

risolve nel loro interesse,

si

chieile agli agricoltori

lavoratori pi evoluti

conservando

il

e che dojM lutto si

personale sano, schiudendo una

allo sviluppo sociale, economico agrario


Le leghe antimalariche saranno un tiudo
classe agricola, che avrA sapulo sfondare l'antica diflfi-

via pi tranquilla, pi
ilelle

loro

regolare, sorvegliare la pratica metodica delle

salubre

modoi-iii* colonie nostre.

d'onore per

la

che a loro interessi m<ilto pi la salute


che quella dei propri cicloni. \ un rinnKlernare la

don/.a, la vecchia accu.sa usuraia,

del propriit bestiame

funzione del conduttore di fondi, rimetterla sulla via su cui giA

si

sono

mossi molti industriali, col curare e favorire


piv>pr operai, considerandoli e riconoscendo loro dignit di collalMiratori. Le leghe infine hanno
i

un piogiamma nudrito

d'idealitA,

ma

ilestituito di

ulo|)le,

un programma

430

pratico, positivo, tecnico, efficacemente radicale contro la malaria,

siano cpmpagni la fede, la volont ferma,


l'epica fatidica lotta a favore del

complemento

della

purch

rinnovato patriottismo per

il

risanamento del lavoro della gleba.


sanitaria

tutela

dei

lavoratori

cascinieri

si

potrebbero qui svolgere ampiamente opportune considerazioni, tangenti

per coll'igiene generale, sulle abitazioni loro assegnate dal patto colonico
e perci faciente parte
il

ritornello

solito

sopra

abitati,

di

cortili

condizioni del lavoro.

delle

lagnanze sopra

qua

solcati

non ripeter qui

Io

diroccamento

il

e l di

rivoli e

di

di

sedicenti

tanti

stagni di liquame

a 2 o 3 metri dal suolo.


mio sdegno per alcuni cascinali

fetente, dei pozzi sgretolati e pescanti

Io manifester soltanto

il

eretti

da

un capriccio balordo e avaro in terreni vallivi in confronto di prossimi


rilevati; e ci in grazia di una libert igienico-edilizia, che non dovrebbe
assolutamente essere, trattandosi

di veri e

a quello smisurato laboratorio che

la

propri locali di lavoro, annessi

campagna.

B) Persone a domicilio temporaneo: riguardano due importanti sottogruppi

Lavoratori della

I.

monda.

questo un capitolo, sul quale a

a troppi parso di essere competentissimi. Si ^ scritto che i


mondatori o meglio
per la prevalenza assoluta dell'elemento femmile mondatrici sono assillate dalle febbri. In base alle mie ricerche
nile
coscienziose di cui ho gi reso pubblico conto posso assicurare e affermolti,

mare che ci
Anche i

inesatto,

n corrispondente alla verit.

progetti

vari

di

protezione legislativa

preoccupano delle febbri

igienica

come

compilati

un fatto

ormai acquisito.
genuina
constatata

che
le
febbri
malariche
la
realt
e
sono
Orbene
piuttosto rare tra i mondarisi immigrati, i quali pure per molte ragioni
parrebbero un terreno vergine dotato di marcata sensibilit alla malaria;
e sono rare tanto se investigate sul campo del lavoro, quanto se consull'argomento

comune

si

in

parola

di

teggiate dopo

il

Le ragioni

rimpatrio.
del

fenomeno

in contrasto stridente

con certe previsioni

o diffidenze teoretiche sono:


1

La

quasi

ratori locali,

degli anofeli
2

il

assoluta

mancanza

di febbri

anche recidive nei lavo-

che equivale a dire mancanza delle sorgenti d'infezione

L'assenza o rarit degli

anofeli e

a fortiori

di

durante un tratto non brve dall'esordio delle operazioni


ritardo

per l'ostacolato ambiente

anofeli infetti
di

monda;

larvale costituito in quel

il

turno di

nella moltiplicazione delle nuove generazioni anonon breve che sappiamo intercedere tra l'infezione
eventuale dell'anofele perfetto e l'acquisto dell'attitudine ad infettare.

tempo

feline;

dalle risaie
il

periodo


Le indicazioni sanitarie

\M

conseguenza sono:

di

Sostituzione alla profilassi Jiimira,

I.

utile,

ma

non

indi-

nvlodim caso per caso; niisiira liiiistificata dalla


cumulo di fatiche richieste
dalla sperequazione tra

della cura
fobliri,

ft'Mire;

heneticio dei pochissimi

il

convenienza

dalla

affatto

speciale

influenze medicamentose non strettamente

al

sole

Adozione

II.

di

flessione del tronco

personale.

La

pnjfilassi

non impone disturbi e sfoggio


vigilanza
anche per l'ambito ristretto e addossato di un
che si mantiene estraneo all'organismo, e che fav'jrisce
collettivo,

che

dormitorio

ore destinate

Tielle

evitare

dormitori protriti meccanicaiuente. Sostituisce splen-

meccanica trattamento
di

di

a turbe cefaliche.

dulaiiiente ed efificaceuKMite la cui-a preventiva

eccessivo

preservahili

lavoro,

necessarie ^uH'organismo di

individui disposti dagli atteggiamenti professionali

ed esposizione

al

le

dalla pratica

il

regolare della cura preventiva e


dalla

s<'.i

al riposfj

quella quiete tanto utile alla riparazione delle

forze e insidiata gi dalle sempli<M punture delle zanzare verso

mediano della monda.


bt ho test"* illustrato due modelli
in Lomellina dai

il

peri<>l"'

espressamente costrutti
barone Casana e S. E. il generale

di dormitori,

proprietari signori

Ricolti. Essi eliminano il massimo possibile degli inc<)nvenienti e


se
non raggiungono l'ideale di concedere ad ogni individuo un lettino o una
branda
rappresentano tuttavia un progresso molto avanzato, che assegna loro una fisionomia civile molto dissimile dalle altre forme ordinarie

di

ricovero.

Dormitori

cosi

fatti

neutralizzano direttamente

al>biamo qui dovuto estrarre


migrati dalla sorte
mondati-ici locali

comune

tutte

di

le

altre e

per cui

mondarisi im-

pur numerose falangi

dei primi le caratteristiche di malattia professionale

ragioni,

di

quelle ragioni che conferiscono all'eventuale malaria

dall'obbligatoria e eolleltiva

lavoro

le

probabilit malariche dei

le

dimora notturmi

determinata e definita

indissolubile

del patto di

nell'ambito impuro, anofelico e indifeso della fattoria.

Di passata sintetizzo in fretta


requisiti di un dormitorio comodo ed
economico: sufficiente cubatura; pavimenti in cotto, asciutti, rilevati, ad
angoli arrotondati; apertui'C numerose od ampie protette con telai fissi
di rete metallica, dei (juali solo alcuno munito di sportello mobile; bussole
reticolari agli usci; distribuzione di camerate distinte per uomini e per
donne; installazione nel medesimo fabbricato di locali appositi |er cucina
i

e per

infermeria pure protetta;

cambio
Col

liezzo di speciali

tramezzi

di

Lavoratori del raccolto.

II.

sione dei

agosto e

disinfezione

periodica dei domatori al

della paglia; giacigli rimutabili igni settinnina e divisi ed ordinati

si

lavori del

raccolto

legno.

Anclie per gli immigrali nell'occaimmigra/ione che ha luogo sul finire di

protrae variamente fino a tutto settenibre e a parte di ottobre

432

e ascende alla cifra di circa 15 mila operai

malarica sono minori

di febbre

su per gi

quello che

di

aggirano intorno

si

le probabilit di
si

contagiarsi

riteneva o faceva temere:

8 %> pro cento variabile e riducibile a


Non ho nell' enunciazione del pr cento

all'

zero secondo localit e annate.

delle recidive, perch a noi


importa pi che tutto per ora indagare l'influenza che il lavoro dispiega,
come causa occase non nell'infettare primitivamente, nel provocare

tenuto conto differenziale delle primitive e

sionale

Sotto
dediti

l'esplosione delle recidive.


titolo

il

unico di lavoratori del raccolto

sommano

si

operai

a occupazioni differenti per forma e per tempi e cio: mietitori,

trebbiatori, essiccatori.
I

tempi

ci

che a noi pi interessa

lavoratori diurni che sono

diurni e in parte notturni:

li

dividono in due categorie:

mietitori e gli essiccatori, lavoratori in parte


trebbiatori.

Quanto alla tutela sanitaria, emergono


1 Adozione dei dormitori protetti,

le

col

seguenti indicazioni:
corollario

relativo

pronta cura antimalarica caso per caso;

Aggiunta

2
es.

un

meno

trattamento profilattico leggiero

di

talloide di chinino di stato pr die

dei

della

per

lavoratori notturni addetti

a secondo che le famiglie coloniche


qualche modo profilassate. E superfluo

alle trebbiatrici installate sotto tetto,

del cascinale
il

non siano o siano

medesimo trattamento per

in
i

lavoratori

notturni

allo

scoperto,

per

spiegata dalla stessa frescura della notte, all'aperto, contro

l'ostilit

costumi degli anofeli.

Come

s' visto, la

malaria dunque rappresenta per

tutte le esaminate-

categorie di lavoratori un'accidentalit professionale da residenza.

Ma
si

oltre alla

stessa, negli

immigrati e acquartierati nei cascinali,

svolge tutta un'altra serie di inconvenienti igienici in rapporto colla

pessima organizzazione
compagnie.

reclutamento nonch del bivacco collettivo

del

delle

Dopo

tante descrizioni rese di pubblico dominio, bene condensare,

sfiorando schematicamente
avvertire che in

massima

malanni,

gli

le

cause specifiche,

rimedi. Inutile

inconvenienti sono comuni alle assoldate

collettivit tanto delle mondatrici che dei lavoratori del raccolto, col divario
che i fenomeni sono molto pi salienti e cospicui presso le mondatrici,.
in ragione del loro numero imponente.

Inconvenienti igienici:

2.

Febbri reumatiche;
Disturbi gastro-enterici;

3.

Malattie infettive.

1.

--

il
seguente: sono voramenU>
une e degli altri, comuni del resto
promiscue comunit: li riferiam<^t tuttavia,
ogni cumpagtiia, e perdio da cause accertale,

valore fffettivo dogli inconvenienti

Il

pochi e rarniiiente gravi


ii

i:r5

parte a tutte

casi delle

dense e

lo

ogni anno e in

|iiTcliO costanti

e correggilili.

fli.sciplinalili

Causa prevalente

delle

reunialicli.

reltlri

d'esposizione quasi completa ai turltamenti


sc(tpici

come

del clima,

-..(,.

Principali cause dei

dopo

riposi

igro-

fatti

gastro-enterici soni lo sfruttamento alimenltr>

imperfetta

deficienza di Imoiia acqua potahile, l'eccessiva hrevit dei

la

pasti durante la

stati

fienili.

tare dei capi, la composizione nutritiva delle vivande e la


cucinazioiie,

nolluiia

ricoveri

meteorici e agli

monda.

Causji delle malattie infettive la coaliitazione promiscua su un lettime

unico e sfiuisitiiinente

Kimedi

inficialtile,

|irovvideiize ai

domi {tori

1."

2."

Sostituziotie

rfescritli

f/in

agli

con persone affette

mali deploi"ali

di

forme contagiose.

sai-elileri:

metodi

attuali

di

reclutamento, di

speciali

un primo saggio istituito per cura e


iniziativa della benemerita societ T'nmnitaria di Milano a cui giusto
che di qui pai'ta una parohi di plauso e di incrraggiamenlo. Forse tali

'i^ci di collocanif'iiio

dei (piali

correnti d'emigrazioni e immigrazioni temporanee potreMiero essere riordinate, incanalate, senza

e senza bisogno di

prezioso degli stessi


Gli operai dei

presso

il

esosa e speculatrice dell'intermediario


nuovi enti o ordigni burocratici, col tramite
comunali.

l'opera

creai-e
uffici

Comuni d'emigrazione

rispettivo ufficio municipale,

s'iscrivono a formare le squadre

che cimunica

notizie statistiche

le

.Analogamente

delle offerte del lavoro al bollettino della Prefettura locale.


gli

mano

iscrivono

d'opera. Collo scambio delle notizie

richiesta della

mano

contatto diretto

le

l'agricoltore per
i

Comune d'immigrazione

agricoltori del

d'opera ai

due

l'alli'a

le

pi-ovvisle, li

Hell:i

-mu.kIt-.i

le

imnilc m

eoo/wniiiro drile

ci

persuadere

si

la

offre

subilo

massi

di

.lir.>

juadrc per quanto

cucina, in una parola l'alimentazione.

Congresso s'O jiffermata l'opportum'ta


norme per una scella pi a|ipropriafa degli alimenti

ebbene, qui
Col

contratti.

|)roposito (pii in (pieslo


i-izzare

richieste di

vengono messe a
per una parte dal-

interessati,

da una commissione

3." .\ttivazione dello spii-ito

loro

statistiche dell'offerta e della

parti contraenti, rappresentate

benefici a cui s'infornorebbero

concerne

Comuni

le

modo

una

voli^a-

popc>lari:

affermazione pratica.

piccola

questi mondarisi, per

Al qual
di

il

cui desc> la carne''

un reujoto mito, a voler introdurre nella propria alimentazione la carne


saporita delle rane, che sono un'abbondante e succosa res nultiu.s delle
risaie e la cui pesca f* sempre facile e sicura;
4." \'ii/ilun:n igienica sui dormitori r sul ritto affidata con speciale
incarico agli ufficiali sanitari;

434

'

5."

Aumento

6."

Esclusione, dal lavoro e sopratutto dal

degli individui

delle ore di riposo dopo

pasti;

reclutamento forestiero,

ihjetii.

Possiamo ora sceverare nettamente le affezioni proprie dei


momenti che formano il meccanismo completo dei lavori di monda
raccolto,

all'

convivenza

vari
e di

morbosi delle condizioni di residenza e


Io credo poter riordinare e schematizzare tutta

infuori dei riflessi

collettiva.

di
la

patologia del lavoro in risaia nei seguenti gruppi:


^4) Alterazioni

cutanee proprie a quel momento meccanico spe rappresentato dal pediluvio o maniluvio

mondatura, che

ciale della

Comprendono

professionali.

eritemi solari e dei primi giorni sulle

gli

parti denudate; le sfaldature maceratorie; le ragadi interdigitali prodotte


dall'urto della

commessura

ragione per cui

interdigitale contro gli steli delle erbe o del riso,

ai piedi si localizzano

elettivamente tra l'alluce e

il

indifferentemente a destra o a sinistra,

2 dito,

che sono

del piede durante l'incesso delle mondatrici;

preferenza a destra tra

medio

il

e l'anulare,

la

porzione pi avanzante

e alle

mani

si

localizza di

prevalenza legata

al

modo

speciale di afferrare le pianticelle molto resistenti di giavone o dei pa-

iiicum crusgalli,

coli'

indice e col

medio piegati ad uncino, affondante verso

divaricate dal gruppo delle altre 2 dita (anulare e mignolo).

le radici e

Alle alterazioni cutanee appartengono ancora le scalfitture irrogate


dalle

seghettature delle foglie del riso, a mondatura gi progredita, a

pianticelle del

riso isolate e arrobustite. Tratto in fine

a placche,
a colorito vivo e uniforme a

specifici circoscritti,

eritematoso

una moltitudine

roseole

di

sede variabile dalla


le

classici eritemi

le cui caratteristiche cliniche

gamba

confluenti
al

il

volte,

sono l'aspetto

a volte composto di

prurito intenso e urente, la

dorso del piede fino alle radici delle

dimensioni tra 10 cm. per 5

di lato,

dita,

solitarie per arto e simmetriche;

soggette alle variet flictenulare ed edematosa. Esplodono dopo circa 20

Cause probabili: la temperatura un po' elevata dell'acqua,


sua costituzione chimica, l'infrequente e tardo suo ricambio, la durata

giorni di lavoro.
la

dell'immersione, la predisposizione individuale,


delicate contro la

massa vegetale

B) Paterecci propri
delle erbe

oppure

l'attrito

continuato di cuti

liquida e fangosa.

a quell'altro

momento

della presa e svellitura

all'altro dell'incedere nell'acqua intorbidata dall'opera-

zione, tra pianticelle molto fitte e tenaci. E un'affezione secondaria


a piccole ferite o abrasioni gi riassunte, nel capitoletto precedente, ma
colla sua frequenza riveste le caratteristiche d'un'entit a s, degna
d'un rilievo a parte. Lo scopo della mondatrice quello di sradicai-e le
erbe; in tale operazione si devono a volte vincere tenaci resistenze. Ora


il

seconda dello sforzo

<

CDiiiuiique ledersi.

le

Da

4:

pun; dello dita

sono

suscettibili

di scorticarsi

ci e dal ^i. detto la serie di affezioni

profes-

sionali elio io desi<^iio per giradito dfi iiioiidaiisi.

Sede prediletta le dita


della mano destra, e tra le dita, il medio; qualche rara volta interessa
le dita
della [Uiiuo sinistra per mancinismo della mondatrice o per
vecchia usanza pp^fessionale, ora in decadenza, di usare nella sovesciatura alternativamente l'ima e l'altra mano.
Cj Lesioni oculari

corpo

per la ricerca

riflesso solare;

proprie

oppure proprio

vicinanza a materiale ricco


sensi dui-ante

i-accoltu,

il

al

erbe

delle

di

momento di attcgKiata
al momento esteriore
della

all'esercizio

visione

pulviscolo e di semi

ressiccazione e la

flessione del

mezzo e

proiettali

in

ventilazione sull'aia.

sioni oculari consistcjno in congiuntiviti acute o riacutizzate e


in

massimo

di

in

lesioni corneali proilotte dalle punte dei

in

tutti

Le

le-

aggravate

.giunchi, delle erbe, del

riso

ed in corpi estranei nel sacco congiuntivale.

Accasello insieme con quest'ultima

la lesione rappresentata
da corpi estranei nel condotto anditivo.

le

stesse cause

in

una condizione

/^^ Influenze varie perturbatrici


di

lavoro che

determinate dall'esposizione

impone lentezza

stamenti della jtersona, dal vapore caldo

cui

in

di

si

muove

lizzate;

iiiaiiilestano tuttavia accideiitaliiienle in

si

si

|mm

al -"ir:

movimenti e

mondatrice, e infine dalla p<sizione del corpo. Tali influenze

sommano

s|)o-

respira

la

rado

si

di

condensano a dare origine a forme patologiche individua-

in disturbi digestivi, in disturbi

cefalea, in sonnolenza,

o sospensioni temporanee delle funzioni

fisiologiche utero-ovariche. Forse nella produzione dell'amenorrea gioca

sua pai-te l'elemento nervoso: sapendo noi gi delle amenorree per


camltiamento di clima, ili amenorree professionali, possiamo anche qui
ammettere un analogo combinato meccanismo per cambiamento di mela

stiere e di |)aese.

abbiano

osservalo

strano che n
casi

io

d'insolazione

n molti
tra

le

altri c<jlleghi

mondatrici.

Si

interpellati

verificano,

dopo la monda, differenze di peso, la maggior parte delle volte


in meno; di pochi il peso resta costante. Le variazioni in meno oscillano
esponente dell'influenza del
tra eltogranimi e tre chili, e in esse sta
lavoro di mondatura.
Quali le misure dirette ad ovviare il descritto online ii iti<>rl'ihl<i.'
infine,

1'

Io [)ropongo le seguenti:
1."

la

modificazioni alla tecnica culturale. Per quelle che riguai-dano

diminuzione della vegetazione estranea

()iire

in

risaia ne lasciamo lo studio

cosi indirettamente collegato alla sorte del lavoro

di

monda,

agli

agronomi. .Noi possiamo (jUi fare assegnamento su alcune innivazioni


che sono acquisite e he mostrano gi
per (juanto ancora imperfoiie

la

penetrabilit

nmtare

la

>ro

tisonomia

nella pratica. Esse

preseutanea

della

tendono a rifonnare e quasi


mondatura. L'una abolisce


addirittura

mezzo

il

che

liquido,

sviluppo

del

riso,

semina

la

mondatura a

la

condizione

la

come

rala dell'operazione, suggerendo,

gnando

i36

risaia

prosciugata. L'altra

a righe del

e distribuzione

deplo-

caratteristica e

possibile e per nulla lesivo dello

propu-

predispone alla

riso,

mon-

un lavoro manuale, pi rapido e ordinato, con incesso regolare


nei solchi interlineari; di pi conduce diritto alla mondatura meccanica
colla speciale zappetta. Evidentemente l'operazione ridotta da manuale
datrice

pura, com' oggi, a mista mano-istrumentale, accorcia

tempi e dirada

che ora sono imputabili all'irregolare distribuzione


la quale obbliga la mondatrice a un'azione disor-

la probabilit di lesioni,

delle erbe e

del riso,

dinata, farraginosa, incespicante, tortuosa di corpo, d'incesso, di manualit,


di

causa precipua dei pi frequenti e

ottica,

quali sono le lesioni corneali,


2.

interessanti

traumatismi,

giraditi, le ragadi, le scalfitture;

applicazioni di gambali di tela cotonata agli arti inferiori delle


i
gambali scendendo dal ginocchio ai malleoli devono promediante ampia lingua di tela, fissata con oppurtuni legacci

mondatrici:
tendersi,

sul dorso del piede fin presso le radici delle dita:

ne abbozzo

sistemazione dell'orario. Io

3.

cipali

lineamenti prin-

tre

1.

2."

una pausa

riposo settimanale di un intero giorno;

assegnazione di
di circa 3

un'ora per

ore per

cosi bipartito in 2 grandi

pasto

il

fasi, di

cui

la colazione ai

del

mez

mondarisi;

ogiorno: l'orario

l'antimeridiana,

la

e di

resta

lunga,

pi

buona pausa secondaria. La lunga pausa del mezzogiorno


serve a ristorare la mondatrice della stanchezza da fatica e posizione
anomala, a completare il periodo pi delicato della digestione e a
svuotare in gran parte lo stomaco, funzioni attardate e rese penose
dall'atteggiamento flesso di mondatura; serve infine a sottrarre le moninterrotta con

datrici all'operazione nelle ore pi canicolari e opprimenti, rappresentate

nei

giorni soleggiati

appunto dal

pomeridiano

periodo

intercalare

tra le 12 e le 15;
3."

limitazione

dell'orario.

Sarebbe

dire

troppo

cose

note

il

ricordare con quanto calore e irruenza pugnace la questione fu dibattuta,

ed

il

ricordare

le

ragioni di svariata natura aifasciate in conflitto intorno

anche la pregiudiziale della


mi affranco subito dal manipolo di costoro,
perch ritengo la loro dottrina pericolosissima e come un impulso e
una sanzione a regredire verso orari inumani, ormai calati nella storia,

ai limiti dell'orario. Si

massima

posta sul tappeto

libert d'orario: io

orari di 13 ore.

canza assoluta

viceversa tra

di criteri

limitatori

rigorosamente

si

giuocata

scientifici e definienti

e al ribasso, sbizzarrendosi ciascuno a fissare in cifra

le

per

man-

al rialzo

proprie simpatie

aggiungo una considerazione


mia personale a quanto voi avete gi delilterato: io crederei opportuno
proporre che sia inserito all'oi-dine del giorno d'un prossimo Congresso
e opinioni soggettive. Anzi di passata

io


a (undo

la trattazione
inaliit'i,

orari

li-ma:

ilei

4:{7

molteplici e vagliati a quella

auspicato.

fattispecie

IS'ella

moiulatura

venire

d'V(iio

ci

per fornire

lavon)

della

criteri

di

a cui

conferenza,

limitazione

considerazione

dalla

mondatura contiene

rimedio a s

il

polente delle proprie attitudini

pazione confinata sempre tra


zione di cose, per cui

che

del fatto,

calmiere,

il

sanitari

beneli<*i

il

gi
nella

la

correttore pi

morbif^ene, nella bn-ve durata dell'occui

IJQe 50

disciplina

la

applicabile e pur non

stesso,

dell'orario

dei

delle misuro di rettificazione in precedenza indicate

materiali

avete

voi

applicala

nelle

e della peculiare

f^iorn

legale

condi-

dell'orario,

cosi

facilmente

industrie,

trova

un grave

altre

e naturale ostacolo nell'indisciplina meteorica del tempo, che sovrasta ed

urge su Ogni

agraiia, che

operazione

perverte e sovverte tante norme, tante


tante speranze

di

l'investe

di

molo

lavoro agricolo a periodo

che

Nell'attesa

fisso.

che
anche

febbrile,

previsioni e , diciam<

si;ino

determinati
criteri definienti degli orari di lavoro e gli orari normali,
ritengo di non poter emettere in proposito che un giudizio generale,
i

approssimativo sulla riduzi >ne dell'orario

mondatura, dicendo che


d'orario e cne tale
massimo debba essere sufticienteniente ampio, |>er dare agio nell'interruzione, per mal tempo, dei lavori, di poterli parimenti cjmpletare con
suppbMiiento d'orario. Nei confini dell'oi-ario massimo spetta alle orgala

legge debba per ora fissare e imporre

nizzazioni

di

padronali

proletarie e

gi

effettivi, quali

.si

massimo

il

massimo

contrattare

fissare

praticano, all'infuori e malgrado

ogni disposizione di legge relativa.

tra

nella

il

Lo spazio

di

minori

tempo

differenziale

legale dell'orario e l'orario effettivo contrattuale

senta quel sopraorario rimunerabile

parte, e

orari

attuale

l'assenza

rappre-

destinato a fujigere

da

riserva supplettiva nell'eventuale fabbisogno creato dal mal tempo,


4."

aHsiatema sanitaria f/ratuiti per tutte

dei mondarisi e dei lavoratori del raccolto, e

come prescriverebbero

lo

le

malattie professionali

non gi limitata

alla febbre,

progetti di legge, venuti finora alla luce.

ho studiato e analizzato

in

succinto la varia morbilit

professio-

nale indipendentemente dalle condizioni organiche individuali, in rapporto


alle (piali certo

Ma

che

si

instaurata

t""

tutta

un'altra serie di morbilit.

messe a contatto del


fanno esplodere affezioni o fenomeni gravi, esse
costituiscono delle verre e pro|>rie controindicazioni fsiche personali al
lavoro di risaia.

chiaro

meccanismo

che,

se

tali

individuali,

del lavoro,

Tali controindicazioni
1,"

condizioni

sono:

Gravi viziature scheletriche o funzionali, che interessino so-

pratutto la catena vertebrale


2." L'et.

438

Operai troppo giovani

potrebbero risentire l'influenza

deformante dell'atteggiamento antifsiologico; operai troppo vecchi a colonna vertebrale irrigidita corrono l'alea di sofferenze da forzate flessioni
anelastiche. Se

nonch

vecchi non pu negarsi il pane onesto e sudato


non provvedibile; per cui la legislazione deve
giovanetti, escludendoli dal lavoro di monda, se

ai

del lavoro ed altrimenti

volgere la sua tutela ai


non abbiano almeno 13 anni, e riducendo
l'orario

completo adottato per

3.

Le varici non

protette.

un'ora

fino

ai

15 anni

Durante

mietitura e spigolatura ho

la

gambe varicose degenerare nelle


piaghe ben note. La stessa evenienza pu per

osservato ferite da tronchi


ostinate ulcerazioni e

di

gli adulti;

di

paglia su

ragioni ovvie verificarsi durante la monda;

Le malattie infettive, specie quelle


ambuladiremo cosi
che non obbligano al letto, quali sono la tubercolosi ed il tracoma.
Lavoratori in tali condizioni non solo possono nuocere per contagio agli
altri, ma aggravano se stessi e finiscono per chiedere cure e rimpatrio
sollecitamente. M' capitata l'osservazione anche strana e rarissima di
5 giovani mondatrici locali affette contemporaneamente da prurito esteso
alle gambe, coscie e regioni glutee, accompagnato da manifestazioni
4."

torie,

foruncolose: probabilmente

le

ragazze s'erano tra loro contagiate per

vicinanza di posto nel lavoro e per


5."

Lo

il

tramite dell'acqua;

stato di gravidanza e di puerperio. Sull'utero gravidico due

promossi dal lavoro di monda, l'una interessante la


madre, l'altra il feto. Tali influenze si avvivano o si attenuano a seconda
dei tempi della gestazione, della primi o pluri-parit, dell'et e delle altre
condizioni concomitanti. Per la madre la posizione flessa, quasi accoccolata, l'andatura oscillante paragonabile a quella d'anitra, il pediluvio
tepido nelle ore meridiane possono turbare l'andamento fisiologico della
gravidanza con eccitazioni intempestive della fibra uterina, emorragie e
scollamenti precoci, fino ad arrivare all'aborto o al parto prematuro e
anche precipitoso. Inoltre la compressione esercitata per tanta parte del
serie di danni sono

giorno dal professionale stato flessorio del tronco femminile sopra l'ovoide
gestante pu

di

rimbalzo attivare

speciali

compressioni

sugli

organi e

vasi endo-addominali, con esiti in turbe e atonie gastro-intestinali, disurie,

edemi perimalleolari. Queste insidie non esplodono tutte e tutte assieme


e nel grado prevedibile, neutralizzate forse dalla temporariet del lavoro,
ma cessano d'essere virtuali ed entrano in azione sotto la spinta di altre
condizioni molteplici,
sensibilit uterina,

occasionali e individuali,

Non comprendo perci la ragione, per


di monda un principio, che,

applica al lavoro

data

anche

la

squisita

maggiore nel primo trimestre.


cui

il

citato

disegno

di

legge

se calza e raggiunge l'intento

nelle industrie, nelle quali l'occupazione della

donna non esige

posizioni di

4:w

corpo antifisiologiche, il irincipio cio di divieto del lavoro alle mondaneirullimo mese di gravidanza, ^ qui mvco assurdo, inadeguato e
non tiene competfnte conio della peculiariti'i della posiziono del corfK).
Io penso che gravidanza e lavoro di monda siano due termini irreconci-

trici

e tampoco
N> soccorre

suscettibili di transizioni

lialtili

indulgenti,

ma

criminose.

quale Uxuo volte tempera

la casistica, la

numero

delle

rigori

donne incinte addette ai


lavori di monda non supera quasi mai il 2 per cento, e non perci
tale da consentire un'indulgenza cui nulla ^ scusa. Propongo quindi che
alle donne in qualsiasi epoca della gravidanza, accertata con accorgiprevisioni teoriche: in realt

menti ne inquisitoriali, n

il

delle

sia fatto
verecondia personale
monda manuale.

lesivi della

divieto assoluto di partecipare alle operazioni della

per quanto tempo dopo

il

parto/ Per tutta la durata del puerperio

calcolato intorno a 30 giorni.

Che se

poi la

puerpera anche

adottata la cautela
il

prfmo semestre dalla monda,

consolidato
mista.

il

La misura

giustificata

f"

bambino immaturo

il

concordate

a che cio

fino

nel

fatto

figlio
il

di

sia

escluderla

bambino non abbia

primordi della nutrizione

confronto delle altre industrie

in

nelle ore dell'allatta-

per avvicinare

e la nutrice. Nel semestre successivo siano


jiauso

lavoro

di

ai

neonato,

proprio

del

del

proprio sviluppo e sia arrivato

dalle incomodit penose logistiche

mento

nutrice

madre

favore della

sufficienti

[)er

le

poppate della

prole.

Tutte

le descritte

controindicazioni saranno accertate, agli

mondatura mediante apposito

esclusioni dal lavoro di

dine allo stesso,

sanit

di

circa la gravidanza,

il

fisica e,

puerperio e

per
il

le

effetti

donne, dello stato fisiologico

primo semestre dell'allattamento.

L'attestazione rilasciata gratuitamente dall'ufficiale sanitario del

per tutto
provenienza sar depositata
a mani del capo azienda o agricoltore.
di

In

nessun altro paese

dite voci querule,

studiosi

nate e

di

lavMia.

Il

mondo

del

haimo

fuori del

acceso nel

popolo

aspirazioni

ad

si

una

problema sanitario

il

tem[io della

Comune

mondatura

l'igiene delle risaie, le sue

campo

ristretto

vivo focolaio di
protezione

recon-

e scolastico degli

controversie appassio-

garante della salute

dunque problema
maturit a un progresso

di

chi

tutto nostP,

della risaia e

indice della nostra sensibilit, e

delle

certificato di attitu-

civile.

Voi, o signori, nelle giornate decorse avete, scolte vigili e diligenti,

segnalato

pericoli

che

si

svolgono negli ambienti a

alta temperatura, ad aria compressa, e

ad

uscire e respirare la vita

campagne, nell'ambito

delle

del

parevano

lavoro

temperature

all'aria
solari,

luci

notturne,

aprica

nella Iv.re

ad

un

invito

pura

delle

vostri timori

calma de


giorni sereni.
resta,

ha

proietta

sul

ma

siamo venuti,

Ci

ma

lavoi'atore,

anche qui lo
pena delle

inevitabile

l'eterna

disvelato

440

che mai non


che

il

lavoro

insegnato nei modi di cultura, nella

altres

delle famiglie

profilassi della malaria, nell'igiene

spirito

insidie

mento dell'immigrazione temporanea,

coloniche,

nell'ordina-

nella protezione e nell'assistenza

un materiale

sanitaria, nelle controindicazioni stesse tutto

di

osservazioni

e rimedi, che raccolto disciplinato dal legislatore, imporr senza dubbio


l'armonia della salute anche in risaia, tra il lavoratore e la materia
del lavoro.

Conchihdo pertanto proponendo la


1." Voto per l'organizzazione e

sintesi pratica dei

seguenti voti:

Leghe antimalapoderi appartenenti a un medesimo e omogeneo

riche tra risicultori di

la diffusione di

comparto agrario, aventi per fine la volgarizzazione e la pratica metodica


delle misure difensive contro la malaria presso i gruppi isolati ed elettivamente esposti delle famiglie coloniche dei singoli poderi.
2. Voto perch la competenza delle autorit e commissioni co-

munali

edilizia

d'

igienica sia estesa alle

cascinali risarivi, considerando quest'ultimi

rinnovazioni dei

fondazioni e

come

locali di lavoro

resi-

ragioni e modalit peculiari proprie di

denza
che costituisce la materia del lavoro.
3. Voto perch il Ministero d'Agricoltura Industria e Commercio
vincolata e soggetta

alle

ci,

promuova
gli

e incoraggi di

esperimenti

macchine

di

per

l'

proposito, ufficialmente, gli

introduzione e

semina a righe

del riso,

razionale progresso agrario e

come

il

studi, le indagini,

perfezionamento delle speciali


considerandole come l'indice di un
fattore pi efficace di depurazione
il

igienica del lavoro risicolo.


A."

Voto per

la sollecita

promulgazione

di

una

legge, che, ispirata

ai reperti scientifici acquisiti, e in

attesa delle radicali riforme tecniche

raggiungibili col voto

e ordini

sanitarie insite nei

Prof. Grassi:

3, disciplini

rimedi ad alcune deficienze

metodi e nelle abitudini italiane vigenti

Non ha dato

Prof. Celli: Ringrazia

il

il

sunto

di

di risicoltura .

quanto espose

(N. d.

prof. Grassi delle parole benevoli

R.)

pronun-

che devono^ essere rivolte ai moltissimi collaboratori (alcuni


lieto vaderne presenti) della grande campagna contro la malaria. Per
opera di essi tutta la nostra legislazione antimalarica ebbe una base
sperimentale e quindi assai ben solida; per opera di essa ebbe poi quella
propaganda di fatti senza di che sarebbe rimasta vana.
lieto poi di aver sentito finalmente anche dalla bocca del Grassi

ziate

parlare di buon chinino di Stato.

Venendo a giudicarne

gli

effetti

della sua diffusione

sulla

malaria

in

riconosce che nessun valore

llala,

pu attribuire

si

alle cifre sulla

morbosit per malaria, ricavalo dalle denunzie dei medici. Chi mai pu
Lr,,; m.-di.-.) anche pi coscienzioso
'a^i li malaria/
denunziare lutti
'

non pu

farlo.

lieve; la

dati sulla mortalit per malaria sjno in complesso bene


Ebbene la tendenza di questa epidemia da scemare era ben
media mortalit prima del VMl si aggirava sui 15 mila morti

all'anno.

Non

Invece
accertali.

furono

era inai scesi sotto

si

nel l'JOl

l."),86r);

erano ancora

10 mila morii; nel

lUOD

morti

13,:}r)8.

Invece col progressivo aumento dello smercio del chinino di Stalo

da 22i2

nel

chili

anno 1902-03,

1"

nel 190-05, ai 18 mila circa

ai

7234

chili

per malaria discesa dai 9U08 morti nel 1902,

talit

VM)-Oi,

nel

14,071

ai

mor-

finanziario corrente la

nell'esercizio

poco pi

ai

di 7

mila

nel 1905.

Nessuno

buona fede pu negare

in

eccezionalmente bassa mor-

la

per malaria nell'ultimo quadriennio non sia stala causata diretta-

talit

mente dalla

diffusione rapidamente jjrogressiva del chinino di Stato.

Del resto

nostre leggi sulla malaria sono nel loro primo inizio di

le

applicazione e dai risultati gi ottenuti possiamo essere soddisfatti, specie


se pensiamo alle enormi difficolt che

abbiamo dovuto vincere per tener

industrialismo medico, che ha fatto e fa una propaganda

fronte ad un

contraria attivissima.
prof.

Il

Grassi ha soggnmlo:

sufficiente perche

che

la distribuzione del

dizio del medico; e

la

legge sul chinino gratuito non

chinino non arriva alle famiglie. Sta invece

il

chinino

fatto

il

per legge affidala unicamente al giu-

<"'

quando il chinino arriva in gran copia ad ognuna


qualunque modo prende parte ai lavori, si pu dire

delle famiglie che in

che ne arriva abbastanza per tutta la famiglia; c' pure il fatto che il
regolamento agevola questa distribuzione e
colleghi qui presenti che
esercitano in luoghi malarici mi possono far fede che gi molti Comuni
non lo fanno mancare.
Si aggiunga che l'art. 3 della legge sanitaria 25 febbraio 1904 fa
obbligo ai Comuni di dare il chinino gratuito anche a tutti
poveri.
E strano poi che in un Congresso per le malattie dei lavoratori il
i

prof, (jrassi sia

pure

il

venuto a fare

Non so quale Ministro


come

contro altre epidemie,


i

voli del nostro

dalla cassa

lioni all'anno

difese dfi proprietari ai quali vuol dare

del
la

utili

se

si

mezzi per

d'l

lotta

la

dovessero esplicare

Congresso dovrebbe ascrivere a parecchi milioni


(rassi di destinar-'

l'uscita
;*

"5

>;-

per regalare chinino.


si

a cosi basso prezzo per


gli

Tesoro che lesina


tubercolosi

accoglierebbe la proposta

Invece pei proprietari


Stillo

le

chinino gratuito, sul bilancio dello Stato.

e fatto gi molto col


tutti

netti dell'azienda del

e quindi

vendere

anche per

il

cliiniuo di

loro.

chinino che salgono gi a parecchie


migliaia di

lire

442

possono bastare per integrarne

la

diffusione

nelle

pro-

vincia dove ce n' pi bisogno.

Non si deve perci spostare l'asse morale della nostra legge antimalarica; cio la malaria un infortunio sul lavoro e quindi tocca al
rispettivamente al proprietario
padrone
di prevenirne i danni col

dare chinino preventivo e risarcirne

sempre gratuitamente,

Ad

occupano
Il

col

dare chinino curativo,

ai suoi lavoratori.

strano

difendere

di

danni

modo questa proposta che non venne da nessun Congresso

ogni

proprietari,

di

sia

ha parlato

prof. Grassi

sorta

un Congresso

in

di

medici, che

si

lavoratori dalle malattie del lavoro.

inconvenienti che succedono nella larga

di

Sono essi delle inezie in faccia


breve speriamo di avere in commercio i cioccolattini di chinino che non danno inconveniente alcuno.
Trova poi contrario ad ogni esperienza medica l'asserzione del Grassi
e libera distribuzione del chinino di Stato.

ai

grandi benefzi accennati.

che

il

chinino non

Non

fra

assorbe a stomaco pieno; vero invece il contrario.


che nell'Agro romano si interrompa la cura antiinverno e in primavera. Rimangono invece i medici comunali
si

vero poi

malarica in

tutto l'anno in
di

campagna a continuarne

la

grande diffusione

del chinino

Stato.

Quanto

alla difesa

che contrario;

ma

meccanica contro

riconosce

le

nerla nei contadini, pei quali invece


Stato sono

la

malaria l'oratore

grandi dffficolt
i

di

tutt'altro

introdurla e mante-

buonissimi confetti

di

chinino di

una provvidenza.

Conclude quindi

un voto per

la

coli'

invitare

sempre maggiore

colleghi presenti e

il

Congresso a fare

diffusione del chinino di Stato.

Prof. Biondi: L' O. accenna ai risultati ottimi che in Sardegna^ si


sono ottenuti colla profilassi chinica, pur troppo non ancora cosi estesa,
come sarebbe desiderabile e come i miglioramenti ottenuti incoraggiano
a fare. In Sardegna non si fa profilassi meccanica altro che sulle reti
ferroviarie e nelle colonie penali; bonifiche
i

miglioramenti ottenuti sono da

riferirsi

anche non se ne fanno: cos


esclusivamente alla profilassi

chinica.

Nella prossima stagione malarica la profilassi chinica sar estesa


notevolmente in Sardegna, specie nelle miniere, in vista appunto degli
ottimi risultati, che industriali ed agricoltori hanno constatato.
Prof. Monti: Riguardo ai dati statistici osserva al prof. Grassi che
precisamente il Raseri, direttore generale della statistica, nella sua
recentissima geografia medica dell' Italia calcola a 643,000 il numero dei
malati di malaria nel 1902-03.

Quanto alla diminuzione della mortalit per malaria osserva che tale
diminuzione cominci dopo il 1887, perch la conoscenza esatta degli
ematozoi ha dato una base sicura alla terapia ed ha determinato una

In ogni

larga applicazione del chinino, jrima dell'intervento della legge.

modo

la

mortalit nel l'JOO era

chinino

del

Ijuzioiie

15,S65 e nel 11>04 dopo la larga distri-

di

malaria

per

morti

furono

SriOO.

conferma

Ci'

chinino.

l'effif'acia dol

alla difesa meccanica, ne ha rilevato la grande efficacia:


che heno applicata possa talvolta hastare a impedire l'infezione.
per la difesa meccanica f" necessaria la riforma delle abitazioni

Quanto
e ritiene

Ma

agricole.

Quanto

al

dal prof. Celli,


prietari di

chinino gratuito comprende


tuttavia data

certe

regioni, date le

Grassi seguendo l'esempio


e

venga concesso

di

che

difficoltA

chinino propone

alla distribuzione del

ragioni morali esposte


poverissima dei piccoli pro-

le alte

condizione

la

parte

proposta

la

legislazione separata, data dall'on. Pantano,

Sardegna, alla Calaliria, alla

chinino gratuito alla

il

Comuni oppongono

certi

accolga in

si

Basilicata.

Prof. Grassi:

Non ha

Prcif. Celti:

Le

istruzioni

malaria, lette dal Grassi


il

il

dat<j

il

riassunto di quanto

espose (N.

H.)

(1.

popolari diffuse dalla Societ contro

la

modo come usare

riferiscono unicamente al

si

chinino di Slato, e nella forma concisa che hanno e devono avere non

prestano a malintesi od equivoci.

si

Il

regolamento

resto

del

famiglie dei contadini

hanno

al

parla

chiaro

Dei piccoli proprietari non vai

la

pena

vieta e

lo

anche ad

si

pu

dalle amministrazioni
detti

La integrazione

molti lo fanno.
si

deve fare con

provinciali, e

la

diritti

del

che

anche

le

preventivo e curativo.

preoccuparsi,

di

se Vogliono, possono dare chinino gratuito

antimalarico

dei

chinino gratuito

poich*"'

essi, e la

comuni

legge non

servizio sanitario locale

contribuzione che pu arrivare

con quelle che

si

pu ricavare dai

del chinino di Slato.

utili

l'n precedente oratore ha accennato di sfuggita ad altri mezzi di


cura della malaria. Egli dichiai-a invece che non c' che il chinino e poi
il
chinino e poi ancora il chinino. Tutto il resto ciarlataneria ed ora
di

smetterla.
lutine

si

dichiara

antimalarica per

nuovamente contrario ad una legislazione speciale


il
Mezzogiorno. Per queste regioni abbiamo
differenziali, e il farne ancora una pel chinino

Isole e

le

abbastanza leggi
sarebbe una solenne ingiustizia per altre regioni pure assai malariche

gi

come

le

.Maremme

il

Del resto, conclude,

Lazio.
si

integra gi con ablKindanle

i-cl"^'

'i

cliinino

ilei

tirassi

gratuito l'azione antimalrica nelle provincie pi infette.

^accomanda quindi
Ihttt.

(rar/liarrii:

al

Congresso

di

respingere

Davanti all'apoteosi,

in

la

proposta

parte giust.i,del chinino di

Stato io voglio far notare che da un Congresso sulle malattie del lavoro

non deve scaturire un voto col quale ci si dimostri soddisfatti che la lotta
si debba limitare alla distribuzione del chinino, cio si
debba accollare ai dimoranti in zone malariche l'incarico di difendersi
e curarsi, mentre il Governo ha l'obbligo di prendere tanti altri provcontro la malaria

vedimenti per sradicare


le piccole

bonifiche

le

che

cause della malaria (bonifiche, e specialmente


Stato poco o punto costano: basta faccia

allo

applicare la legge).

Quanto
1902

la

riportate, debbo far notare che dal 18S7 al


malaria era gi scesa della met, mentre da
diminuzione progredita pi lentamente.

alle

statistiche

mortalit della

quell'epoca

tal

Doti. Saiita: In certe zone del centro della Sicilia esistono

nino pregiudizi talmente inveterati che ad esso

si

ricorre a

sul chi-

malincuore.

Questi errori sono dovuti a ignoranza della popolazione e ad

malamente

effetti

apprezzati.

Nelle febbri malariche atipiche il chinino somininistrato per via della


bocca tante volte non fa effetto e altre volte non si assorbe. Ho avuto
occasione di vedere un giovinotto in preda a perniciosa, nella bocca del

un confetto di Stato che la famiglia


aveva dato ad ingerire circa 12 ore prima.
Quello che rinfranca gli animi e inculca nel cuore dei contadini la

quale, appiccicato alla lingua, trovai


gli

fiducia nel chinino l'ottimo risultato dovuto alla profilassi malarica, cio
al chinino preso preventivamente, e che dimostra come famiglie che negli
anni anteriori sono state colpite da mortalit e cachessia malarica, invece
con la profilassi chininica, sono rimaste in ottime condizioni.

Doti.

Vaccino: Presenta

il

seguente

ORDINE DEL GIORNO:


//

Congresso internazionale j)er

le

malattie del lavoro, udita la rela-

zione e la discussione sulla malaria e lamentando che la promessa legge

riguardante

lavori in risaia Jion abbia ancora

anni di ansiosa aspettativa, fa voti perci


a togliere l'attuale stato di cose.

Messo

ai voli

tale

veduto
legge

la luce,

dopo

tre

venga sollecitamente

approvato dal Congresso.

Doti. Ferrari: Rappresentante della citt di Novara, propone

l'

abro-

gazione del Regolamento Centelli, e invita il Congresso a far voti affinch


il Parlamento voti presto una legge che possa ristabilire la sistemazione
del lavoro nelle risaie.

Avv. Gulbarini: Osserva che la legge esiste e che almeno questa


dovrebbe essere applicata. La sua applicazione porterebbe a questo che
immediatamente si darebbe vigore ai regolamenti provinciali che hanno
sanzionato notevoli miglioramenti sul reclutamento,

nutrizione,

e cura dei lavoratori del riso e specialmente dei mondatori.

ricovero

Biondi,

professuri

Fo,

Pieraecini,

Gaspcrini. Orto prosentano

il

seguente

ORDINI-:
//

Conr/re.tHo,

Dia,

compiacendosi dei

(.|(|{\():

lianlUiti nttcnuti in sp/piito all'tippli-

casiniie della l'amie sulla malaria, fa roii a/Jinclu} si

estenda ancora col-

l'opera (jorcrnatica e colla propaiianda dei niedii-l la pinfila^'^!

//,/

,i., ,'.,.,

Favara

(Sicilia)

di Stato inte/jrata colla profilassi meccanica.

K
II

per

Il

la

approvato.
I'rp?;i(lento

di'i

r-oMiiiiiir'Mzione

rpiindi

deforme

torace

parola

In

al doti.

\'asta di

/'.

dei

carusi

''

siciliani

legge sul lavoro dei fanciulli.


Nessuno ignora che cosa
coloro che trasportano

il

sia

un caruso. Nei

cenii'i zultltTi

la

siciliani,

materiale estirpato dentro una miniera, dall'in-

di essa all'esterno, son detti carusi. Il trasporto fatto quasi sempre


a spalla (raramente a schiena) e delle due, prevalentemente con quella
sinistra. Il materiale, se in polvere o in piccoli pezzi, si colloca in appo-

terno

sacelli. L'et minima, dopo la legge del 1902, perch un fanciullo


venga ammesso a questo lavoro, dev'essere il quindicesimo anno. Io, per
juanti ne al)bia veduti, non ho trovato nella mia Favata, centro zolfifei-o
di jjrima importanza, dove
carusi si Ctjntano a migliaia, individui che

siti

oltre ai (juarant'anni

avessero esercitato

il

faticoso mestiere.

Le deformit che prescMitano questi poveri


loro torace
1."

Asimmetria

torace sinistro

osservazioni

che

piii

due met toraciche. La spalla con

tra le

bassa

ini

son

tale deformit.

Din") solo

a seconda

quella del lato destro.

di

proposto

studio minuzioso della causa,

carico che,

esseri nello scheletro del

riilucono a tre:

si

che

l'et,

di

o meglio
il

fare

Nelle

'JO

il

sarebbe un fuor d'opera lo


cause che generano una

delle

carico continuato sopra

va dai

tutto

brevissime

una spalla (un


premendo

kg. di peso ed oltre)

sempre su di essa e quindi per necessit sulle costole, finisce con l'abbassare meccanicamente tutta la met del torace in massa.
Su tre carusi dai "J ai :{() anni ho fatto la esperienza che siegue
per potere determinare il grado di abbassjimento della mota sinistra del
torace in confronto dell'altra.
Ilo collocato una tavola per terra in perfetto livello, ed ho invitato
uno dei carusi a starvi sopra, scalzo, in posizione verticale. In' altra
tavola graduata in centimetri, sovrapposta alla prima ad angolo retto,


graduata

due

ai

446

sopra una medesima linea trasversale, mi segn

lati

subito queste cifre:

Per il primo caruso dell'et di anni 28: altezza della spalla sinistra
m. 1,285; della destra m. 1,30; altezza totale del corpo dalla sommit
del capo m. 1,56.
Per il secondo (anni 25): altezza spalla sinistra, m. 1,33; spalla
destra m. 1,36; altezza totale m. 1,63.
Per il terzo (anni 30): altezza spalla sinistra m. 1,225; spalla
destra m. 1,245; altezza totale m. 1,51.
La misurazione era fatta dal vertice dell'acromio, per le due spalle.
La differenza dunque di livello tra le due spalle era di cm. 1 Vj pei'
il primo caso, di cm. 3 per il secondo, e di cm. 2 per il terzo.
Continuer la prova su moltissimi carusi per potere stabilire una
media sull'abbassamento in rapporto all'et ed agli anni di lavoro.
Dai tre casi suesposti risulta che quello a 25 anni presentava un
abbassamento maggiore degli altri due. Interrogatolo sul tempo che lui
aveva occupato in questo lavoro, mi rispose che da soli otto anni esercitava quel mestiere, mentre gli altri due fin da bambini (circa a nove
anni). Ho dovuto osservare per in esso fenomeni di rachitismo.
Ripeto,
che ulteriori studi sul riguardo, mi metteranno in grado di stabilire i

rapporti tra le condizioni fisio-patologiche dello scheletro, l'et dell'inizio


del lavoro, e
2."

anni di servizio.

gli....

Gibbosit.

Altra deformit peculiare dello scheletro toracico

dei carusi. L'ho osservata

sulla colonna vertebrale


quanto sugli archi costali tra
spondilea ed ascellare media. La cifosi della colonna deve

denza

in corrispon-

tanto

delle vertebre dorsali,

posizione continua di semi-flessione in cui essa

di

para-

attribuirsi alla

trova, allorquando

si

poveri carusi debbono carichi, anzi sopraccarichi tante

gorda avidit

le linee

le volte

per

l'in-

molti piconieri, salire la ripidissima scala della miniera,

dagli scalini la cui altezza

non misura mai meno

Ragioni impellenti

fanno

di equilibrio

si

che

cm.

di
il

25.

caruso, onde evitare

andare a rotoli, prenda la posizione curva.


La gobba poi che ho osservato S'ii tratti costali su indicati, due vere
bozze che parrebbe dipendessero da molta raccolta di essudato nella cavit
di

pleurica, credo doversi attribuire anch'essa alla flessione del torace supe-

riore su quello inferiore,

onde

le costole

verrebbero, per la enorme con-

trazione muscolare, a descrivere un arco di cerchio


darsi

anche che

produrre
3."

La prima

lo

la

pi

sensibile.

Pu

pressione endo-tracica aumentata in quei punti, debba

sfiancamento.

Scoliosi.

Questa irregolarit

deformit sopra descritta

si

in

osserva in quasi
istretta

della colonna vertebrale. Abbassato difatti in basso

costole debbono fare

una certa trazione

relazione
il

tutti

campi.

con questa

torace sinistro,

sulle vertebre, le quali in

le

quei

una linea curva, con la convessit in dirementre


punti soprastanti e sottostanti ad essi
(vertebre cervicali e dorsali inferiori) ^rimangono lipicam(.*nte normali.
E qui ricordo che il lavoro continuamente disimpegnato dalla spalla,
ed in <fencre, dal torace sinistro, nel produrre questa defortuit^i, deve
prima vincere quella lieve irregolarit anatomica dell'asse vertebrale norpunii vengono a descrivere

zione dello stesso

lato,

male, per cui in corrispondenza delle vertebre dorsali superiori e medie


la colonna descrive una impercettibile curva a concavit verso sinistra.

Facendo passare
spinoso

processo

il

filo

a piombo,

dalla

per

lesta,

il

tubercolo del

misurando con
un'apertura di compasso la distanza maggiore che passava tra il filo e
il
processo spinoso delle vertebre dorsali superiori, ov'era pi pronunziata la scoliosi nei tre individui su descritti, ho notato che la deviazione
era enorme per quello di 25 anni che presentava fenomeni di rachitismo
(mm. 19), mentre era di mm. 12 pel secondo e di mm. 9 per il terzo.
A proposito di queste deformit mi lacrima il cuore nel pensare a
quei provvedimenti, appresi dai giornali, cui ricorsero le ingegnose autorit americane degli Stati Uniti per evitare qualsiasi lievissima irregolarit nel torace dei loro bambini. Educarono i ragazzi di scuola a portare
libri nn giorno con una mano, ed il giorno dopo con l'altra. Quale
finezza intellettiva ed educativa! Altro che i nostri carusi delle zolfare
della

settima

vertebra

cervicale,

siciliane!

quanto alla legge del 1902 che stabilisce il minimo d'et pel lavoro
ad anni 15, dir che a quell'et l'ossificazione
dei capi ossei articolari tutt'altro che completa, onde il male che miin

dei fanciulli nelle miniere

naccia

torace dei poveri carusi

il

che non

si

voglia rimediare nel

persiste

modo

tuttora,

persister

semjire

pi radicale possibile.

Ed il primo tra rimedi da scegliere quello di proibire che si entri


una miniera a zolfo per lavorarvi se prinia non sieno raggiunti gli
anni 21, e sempre in dipendenza di certificato medico affermativo. Ai
i

in

21 anni infatti

lo sviluppo organico ^ quasi raggiunto.


secondo poi sarebbe quello di educare il lavoratore a trasportare
materiale con 1' una e l'altra spalla, a vicenda.
Il

il

Il

terzo,

oltrepassi

un

che

peso del materiale da caricare

il

massimo

limito

prestabilito, e

non

al

sia

povero caruso non


lasciato in balla di

piconieri ingordi.
Il
''

quarto, che

soggetto

il

avvenga l'emancipazione completa

caruso presso

il

della schiavit cui

suo piconiere.

Il quinto, finalmente, che il trasporto si faccia, possibilmente, a forza


meccanica, o per mezzo di vagoncini su binari, onde sia abbreviata la
distanza tra il cantiere ed il punto di scarico del materiale trasportato

dall'uomo.
l'or

farmi un concetto esalto sulla percentuale dei carusi accettati

al servizio militare,

ho voluto rovistare

registri di leva del

quinquennio

448

1900-1904, e mi son dovuto convincere che quel triste lavoro rende un


7iumero immenso di inahili annualmente.

Eccone

risultati:

Leva 1900-1904.

ANNO

Zolfataj.

l'I

Hiforl(
l'i-r

idriR'el^

creliiii^nio

cecilii

>

ejiili'ssiu

perdila

'

1).

>.

s.

....

mliirt

>

oicair^e toracica

Totale
i;io<jnen/a delle cilVel

toracica r
.ix

\'i-

seduta

del'orniii.i

">

3>f}

l'i

del

lolla alle

della

mela furono

medesimo.

IS'

i-iforinali

4(j;

per deficion/.t

\< i\ \^

si:i)rT\

(iion-f/t^ Il

l'RESim-NTi;: Sen.

Il

M.

DI'!

<

RlsTOF*

ore 8,30.

>Rls.

ri'osideiitc iiccorda la parulii al dolt. lcsiii'

capo iieirAniminisirazione (^entrale


Lavoro del llelgio, sulla rcla/ione

(iico

(Jiiif/no-

(ihhrit Ispettore

me-

dei Ministero doli' Influslria e del

OrUaiisation

tbnctionnemcnt du servicc me-

et

dicai de r inspeetion

du

travail

en Helgique.

Organisation.
189.">,
l' Inspeetion
du travail,
une Section de l'Office du Travail, comprenait
quelques mt*decins: ceux-ci n'avaient pas de mission speciale en rapport
aveo leurs uptitudes pnilessionnelles; ils devaient, au mcme titre que leurs

Ijjrs

fjui

de sa n-organisation en octohre

forme

en Belirique

collgues iniTt-nieurs, assurer l'exi'cution de toutes les lois et de tous le

au

r<^glemenis relatifs

travail et la police des utablissements

reu\, insalulres ou iucommodes, lant en ce qui concernait le<


t'couomiques;

De

saluhrii'-.

et la

prcvention

ni-me,

des

accidents,

inspecteurs

les

gcnieur, avaient parlbis s'occuper

dange-

<|uesti<>n-:

qu'eii ce (|ui regardait

du travail munis du

l;t

dipl"'me d'in-

de (jaestions nit'dieales ou prophy-

enlirement rtrang^res leurs ctudes anti-rieures.

lacti'|ues,

15 novemlirc

181)5,
un docteur en m^decine fut
avec missiun de s'occuper pres<)ue
e\clusiveiuent de recliorches concernant l'Iiygit'ne industrielle.
Plus tard, les attributions des inspecteurs-nn'decins en service provincial furent limitces l'ftpplication des dispositions rcglementaires visant
la salubri!"' des ateliers et ces fonctioiijiairt'S fur^'nt chargfs de procfder
des iMiqut'tes spciales, en se conlbrmani au\ instruclions qui ieur

Toutefois

iioinuK'

d's

le

administratioii

centrale,

serait'nt donni'CS.
I.es ri'sultats

lirent appri-cier

des
l'utilit"'

i'n(|Ui'ies

pr

il

spciales

dunt

il

vient

d'i-tre

queslion,

y aurait n dct-harger Ics inspecteurs-ni'--

j>artie de la mission de surveillance Ieur incombant en verta


du 31 janvier 1898, afin de Ieur jiermetlre de s'occuper davantagi- de rechercbes et d'i'tudes en rapport avec Ieur comptence sp*-

decins d'une
ile

rarr.'l'-

l'iale.

C'egt cette considration qui inspira le nouvel arrt du 17 juin 1902^

modifiant celui du 31 janvier 1898,

et

dont

les dispositions

principales

sont indiques plus loin.

L'organisation du Service medicai fut compi te par des arrts datsdu 17 juin 1902, du 17 novembre 1902 et du 13 mai 1905. Ceux-ci visent
la surveillance de l'tat sanitaire des personnes employces dans certaines
Industries insalubres. Ces arrts portent que les constatations et dcla-

rations mdicales prescrites par les rglements

relatifs

tablissements dangereux, insalubres ou incommodes,

des mdecins agrs cet effet

par

M.le

la police

seront

faites

Ministre de l'Industrie

des

par

et

du

Travail. Ceux-ci auront galement signaler tous les faits de nature

intresser l'hygine industrielle.

un laboratoire de recherches fut annex l'AdministrationCe laboratoire de cration assez recente et d'installation mo-

Enfin,
centrale.

deste otfre cependant le mrite d'tre, notre connaissance,

le

premier

laboratoire exclusivement rserv des travaux d'hygine professionelle.

Son outillage comprend les locaux et les instruments ncessaires aux


travaux courants de chimie, de microscopie et de bactriologie.
A l'heure prsente le personnel du Service medicai de l'Inspection
du travail comprend: un inspecteur-mii-decin-principal et un inspecteurmdecin-adjoint

attachs

l'administration centrale,

inspecteurs-

trois

mdecins en service provineial et 149 mdecins agrs rpartis dans


principales localits du royaume.

les-

Attributions actuelles.
1") Devoirn adiniiiistratifs
la

le voir,

tendance carter

travail des besognes

proprement

le

dits.

personnel

de surveillance

Comme

medicai de

administrative

ou vient

l'Inspection

s'est

do-

du

accentue de

plus en plus.

l'heure prsente les Inspecteurs mdecins n'ont contrler qu'un-

nombre
sinon

trs restreint de dispositions rglementaires qu'il et t diffcile

impossible

de confer d'autres fonctionnaires.

Ces

dispositions.

rglementaires visent notamment:


1"

l'article

5 de la

lequel s'oppose

la

loi

sur

le travail

prsence l'usine

moins de 4 semaines

des

femmes

et

des

enfants,

de femmes accouches depili^

(loi du 13 de. 1889).


du 4 fvrier 1895 concernant la vaccination et la
rvaccination trisannuelle du personnel des dpts de chiff'ons;
3" l'arrt royal du 3 octobre 1898 qui impose lous les chefs
dVHablissements industriels classs l'obligation de fournir aux blesscs du
travail les premiers soins mdicaux et le transjiort commode jusqu'aa

2"

l'arrt royal

posto de secours

le

plus voisin.

<ertaiiis arlicles

le

l<aiiiculier la surveillancc

gai'jirt'mi-nt a

la

royal

l'arn'h-

de

l'eau

potalil*

dii

21 septembre 1894 et

et iles

Imjssous

eii

mises obli-

disposiliuu de uu\riers;

quelques

particulires a des arrt^les royauv


dans des indiislries nutoiremenl insalubres tlk's
Mane et les labrifpies de
pie les fabiiqiH'.s dallumetles au pliosplioio
compost' de plonib. (arr. ruyaux dii 17 novembre 1902).
2") Missidu sci(;HtiJiqur.
Il
n'est pas sans inl'n''t d'indiquer a\t'C
(juelqiio.s di'tails la faron doni sunt conrues et e\<'cut<'es les recherclu's
li'ordre mdicitl jui formenl actuellemenl lu partie la i'lii> importante

enti 11

rt'gleiiu'ntaiit

1-

dispositions

travail

des devoiis des Inspecteurs mdecins.

Ces

reclierclies se subdiviseiit eii deiix classcs

l'uri

listinctes:

les

)>remieres soni coiistitues par les inv<'stigalions a ririitiatue des divers


fuiictionnaires qui, en visitant les elal)lissenients de leur districi, s'enqui-

Les secondes, beaucoup


embrassent d'ordinaire l'ensemble d'une industrie.
prenii(''res les inspecteurs mdecins disposent d'un formuXotfs iVobnercations et dont voici un exemplaire.

rent sur place des causes possibies d'insalubrit.

plus ifen<'rales,

Puur

les

laire intitule

\.

\\:

NOTES IJ'OBSERVATK )XS


reUilirrs

II

1(1

riniti^

'hi

Nature de l'tablisseinont: Fila iure


l"irme

et

adrease

i'S

Jiiilli'i

- 'Fissai. i;

/'.Hi.'!

m^-Canique de Coton.

Coiulilioiis (riiis;iliiln-i1r proj^res aiix laljlisseiiieiifs iniliistrioN

jiiitrH<<

sprcinix

(allu-

que ceuNL qui soni


iiiett*S,

rrt!:leiiient''s

cnisc, 4-hinoiis).

A. Daiiirors d'iiilVrlicm

jiai-

d**s

jirrt^'s

'i5(3

D. CjiUses d'iusalubrit propres l'ta)>lisisements


visite

l"

2"

Par sa

situation.

L"tablissement est bien situ: mais dans


quelques salles laration et la lumire laissent dsirer.

Par des installations dfectneuses.

Observations

Il serait utile de faire quelques recherches


spciales sur le gazage.

L"

Inspecteuk-mdecin

Comme
facilibp

au\

cu

le

voil,

un luianilaire sur
les

ces notes d'observations son inslitues en vue

principaux

lofjuel

K'

mi'-docin inserii

laits saillants |ui lui

Un cmpn'nd

(jun

cps

noto<^,

lait

ju'elles attirent rallcnlion

]ilus d<''taill''es f|M'il

(iuidi-

Cesi

au cours mrnie de sa

vi^^lf*-

de

paraissfnt digoes d'inlrt.

nccessairtment succinl'^s,

pn'cision d'une ftudo approlondie.

d<-

d'insalubrit;.

funrtioiinaires la recherche des causes

Leur

ulilili-

l'aulorit'

n'aiMit

pus

la

principale rsiJe dans le

supOrieure sur les recherches

ronviendrail il'enlreprendro.

pur ces indications ou par des considc-ralions 'rupporlunilc


le Ministre dcide du clioi\ des enqu.'t< - m(''(li(;alos

d'un aulre urdre.


gt'n'raliser.

Ces

onqules sont conduites d'uprt's un pian uniformi' dans ses


aKn de permettro i-ventuellemont des comparaisons entre

lirandos lignes

les rC'suliats obtenus.

Los rechtMches dilTrent dans cerlains dt-tails d'apns la nature des


<|ui on sout l'objet; cependant toutes re[<>sent principaiemenl
sur l'examen et sur l' interrogatoire particuliers de chaque uuvrier.
Les mt'decins inspecteurs se servent dans ce bui d'un formulaire doni
on a reproduit oi-dessous un evempiaire avcc les indications recueilln-s
industries

au cours de Texanien.
exemple permei de se rendre compie du Innclionnement du
<-'et
systme et de l'impnrtance des renseignemenls qu'il fournit.

MI.MsTKUK

Eiiqute sur la sante des ouvrers et des ouvrres einpioys

l>K
i; Idilli

<TRIB hT

OKKKE

Di:

HO

dans

TH\\\II.

TKA\

la

Yulcansatlon du Caouichouc.

ll.

roiiiiiiluirc

IN8PECTI0N DU TRAVAIL

li'iIrnOiit jHir

^/. 1' I ns^terlenr-milrcin

Service Medicai
l'irmr

AiIresKe

\.

Atelier de soujfiage.

.NoM

i;r

l'UKNoMs
(.'liiioiilii

Il Al

rivil.

AGI-;

SK\K

''

'

-^

(-'<-

' iiuliilil

<!<?>*

xuJl'Is le III ini US

'i60

MORTINATALIT ET MORTALIT INFANTILE DES DE8CENDANT8 DE8 0UVRIRE8,

XOM ET
KTAT

CIVIL DES

PUNOM^S:

CiAmentlne.

PARENTS

au moment de la
naissance do cliacun des

l-'AUSSES
eiil'aiits

Veuf
OH divor

COUCIIES
VIVANTS

MUKTS

ge actuel quel gc

2 ;iM>

Age

ile

hi

iinTO

;i

~;i

|ireiiiici-e

ixinceiitiini

OBSERVATIONS DIVERSES

22.

combien de

Tdl'AL

KNFAXrS

des

illi'gitmes

liROSSKSSES

et legitjiues

l'IitMiio

22,024

iu-iui'llt',

ouvi-i'!-

-t

ont

oiivri^res

>U'.

interrprs^

confornru'nipnt h ce fnrmnlairp.

comnient se

\'oici

sub<livi*>ti'

<

ti

hm

rivnilU-ur-

i-.in;

vii>'

il.-

il.-

In

de leurs occupatlons:

iiiiliire

Teinl.urf'ri''s

STRI

N l>r

do peaux

|-

ll'Mllt.i

::7'.(

Mgisseries
7 ss

IHOT

iiiS.")

s79h

Couperics de poils

de

Kilatiii'cs

lin

Tanneries Corroieries
de

I)('pitfs

cliiirons

Atelier de viilcnnisation

ilii

caoutclionc par

le

suUure de carbone
ouvriers diamantaiivs
Onvriei-s travaillant daiis l'air CKinprim

Au\
et

renseiicneinentsdcj

de l'eludo des

notes

1(.N

nombreux que l'ou petit


semMbles

individuelles

retir.r
celle

ii

du elassement
f|ui

precde,

viennent s'ajouter des donnces anthropom('>trif|ues de jour en jour plus


complf^tes et plus pn-eises. Ces doiines visent la taille, le poids des
sujets, la capacit*^ respiratoire, la force musculaire, etc.

par des recherclies.


medicai s'est trouv
service
lesquelles
le
pour
parlbis, fort complexes et
dans l'obligation de creer des mthodes adi-quates au lut poursuivi et
au\ conditi'Mis de milieu o doiveiit s'onorer les travnii\ d^-; inspeeteursKnfin, les enqutes nn^dicales soni complites

mi'deciiis.

Les donnces anthropomtriques.


L.i

an

ffii//t'

des sujets est mesuree de la

mur un moire
Pour

le /jo/V/s.

rouleau trs
il

fallii

fa:<n la

plus simple en fixant

poptatil".

faine construire

un

pesi mi sp^^eial donnitnt

des indicalions suflisamment pn-cises.

La mesure de
le

\'erdin

la

appareil

raparilr rrspiratoirr est fournie

de

phvsiologie

!""

('.mM!

par

^>'<n\'

le

spiitm<^tie

ii.'i'o<5c;it..r

imp

description.

La foiff inusrit/aii'' est explni-'f >')it au inoytu du dynainomeiie


sera questior^
de Wrdin, snj) nu ui"Vpii d'un ei<_'nirraplie special di.iit
il

plus loin.

iO;^

Les recherches hmatologiques.


L'imporlance clinique de plus en plus grande de ranal3'se approdu plasma sanguin et des lments figurs qu'il renferme imposent tout observateur srieux le devoir de ne pas negliger les indications prccieuses qui peuvent tre recueillies par catte mthode.
Aiissi, malgr des obstacles parfois trs grands, le service medicai
s'est-il rsolument engag dans cette voie et lui accorde-t-il une place
fondie

de plus en plus importance

par

dans

ses

travaux. L'tude

du sang,

telle

mdecins-inspecteurs comprend:
1." La menare de la iension sanguine pour laquelle, selon les circonstances, on se seri soit du sphygmomtre de Verdin, soit du spbygmo-

qu'elle est

rt'alise

les

manomtre de Riva-Rocci, soit du tonomtre de Gartner.


2." Le dosage de Phmoglobj'ne au moyea de l'hmoglobinomtre
de

Fleisclil
3."

ou de l'chelle de Tallquist.

La

/wDiraiioii des globides par l'appareil de

L'examen de

Thoma.

formule leucocytaire et des ditfrentes particularits qu'il est possible de constater sur les prparalions l'tat sec.
A titre d'exemple nous donnons ici le resultai des dosages d'hmo4."

la

globine effectucs dans diverses industries. Nous indiquons aussi les

yennes de

l'quilibre leucocytaire

dans ces mmes professions.

Richesse du sang en Hmoglobine.


laits an luoyen de lappareils de Fleisclil.

Examens

Total

iles

ouvi'iers exaniins

io

72i).

mo-

Richcs.sc
!\aiii<-iis

suii^ cu l{m<i(<lohinc.

iiioyen de

HI

l'aii.s

Ju

Total

tlis

:<)%

<

Mi\ ri.is (liamaiitiiiro

Ouvriors travaillaiif
l'air couijiiiiiii-

ilaiis

....

r<'-cii<'ll<-

colonintriqii*-

uuiriei ex.iiiiino

Zi.

le

Tall(|iiit.

'itj'l

l'elude des conlmctions vlontaires


fatigue, se basent principalemeiit sur
developp daiis cps cifo.nsfnncos
L'effort
muscles.
de
groupcs
de certains
est

mis en i^vidcncc

enregislr. au

et

uioYcn d'iiiRtruments divers dont

/,

Position

(le

'o-iiioii

l;i

(le

iii.-iin

\\\

li""''

iii.-iiii

l'oxiiloratioii

'li'

pulir ri'\|ilor;ilic>ii

In

ile

torce

l.i

ik-;

lor.v

ileliissenrs

.Ics

o\leii-:ciir>;.

-m* :^'-

rergd^i'a|he

M<jss' est resti- iusrjirici te lype

lo

i>l'i

r*pan<li

plus eniplov^.

Mais

appareiU,

<-es

pas aux conditiuiis

dans

ex'cuti's

les

fori

j;

.;

usine

sur

<'i

daus les lnl>o..i> ...i .,. ...


impose ut les travaux de physi
,

particuli(''res f|ir

les cliaiitiers.

Le aerviee medicai de llnspection,


iiiieux

({sir<'U\

de

eoiitribuer

de

soii

A ravancemciil de l'elude de la Caligu' chez l'ouvrier, s'est dono

vu d uis

l'oliliifatioii

dans lequel

p<'ut

de couslriiiro un outillage adapl**

aii

milieu special

s'exercer sou iiilervenlion.

P<tur all'-imirc ce Ina,

lallait

il

possi-der

un instrument robuste, de

volume reduit, se pivta?il au Iruiispori et X une mise


en action aise en toute circostance, sans nuire cependunl la pr'cision
ncessaire aux appareils scientififjues. Il fallait en outre que l'instrument
poids Itger et de

de inaMi''i-e enrei^istrer les nidications recueillies sur le f^'i-oupe


musculaire le [iliis lialiituelltMneiit (^inploy"' par l'onsf-mMe dps travailli^ur-.
fut conrii

it'ai.'vji

Voiei

le

uliluuti*

l'i

dispositi!' adopi-:

Un manomtre mis

en cominunication, au moyen d'un tube decaouichour tpais, avec une poire de m<>me nature et suHisamment p'sistante.
indi(iue, en f<>nction d'atmosph^res,
la pression atteinto par l'efTort des
muscles llocliisseurs des doigls. En mjme temps, un traeeur, fx* paraillement A la tige de trasmission qui fait mouvoir l'aiguille du mano-


mtre,

466

sur un appareil

enregistreur les dplacements que subii


du tube manomtrique.
Les avantages principaux de cet ergographe sont la simplicit et la
facilit de manoeuvre, son utilisation possible par tous les sujets et surtout
iiiscrit

l'extrmit ferme

la suppression de la sensation

douloureuse insparable

de l'emploi

des

dynamomtres mtalliques dorit les indications se trouvenl fausses selon


la sensibilit plus ou moins grande des sujets en observation.

Trjics obteuus par ce dispositii.

Ly'enregistreur,

construit par M. Ista de Bruxelles,

du serviee medicai,

sur

les indica"

lui-mme spcialement adapt aux exigences


particulires de recherches qui doivent se faire souvent grande distance
et dans des conditions de confort plutt rudimentaires: il a donne jusqu'ici
tions

est

entire satisfaction.

Les recherches sur

La

question trs importante

aussi, robjet des proccupations

les poussires.

des poussires industrieUes a

l'ait,

elle

du Service medicai.
on se heurte pour apprcier,

On sait quelles diffcults


mme approximativement, la quanlit de particules poussicreuses en suspension
dans l'atmosphre.
Les mthodes gonralement emplo3'es dans ce but sont de deux
ordres. Le premires consistent dposer dans les salles, liorizontalement
et pendant un lemps dlermin('', des platjues de verre garnies d'un enduit

.1

lin-sif el

r.ico.

<

>r

ili*
poussii''r;s par tSti'Ui de sur
peu varities, soiit furi simples ei conviennent assez
atmosphres absolument calmes o 'opere une sdimen-

daiis les

Ijieii

Mlion
<

coinijter ensuile lo iiwinbro

.''i

'es inlhodes,

soni dfectueuses

ri'L^uli^re; elles

i;eci

(|iiarid

en mouvement.

l'air est

osi lo cas le plus g(Mi<iral ilans l'industrie.

Dautrt;s mlhodes consistonl a produire une aspiration forvant


1

iraversor soit un tube cvlindrf^juo

entit'retnont

rev<.'tu

l'air

inl>rieuroiii<?Ml

un liqui'le cmitenu dans un


de recueillir la gelose cu le
[jour des analyse3, des nuintiratins de \>

l'uno concile de golose sterile el filln-e, soil


flacon.

On comprend

qu'il soil ais ensuile

liquido et de les uliliser


Oli

puur des ensemencemonls.

Mais cello mt-lhudo oHVe, elle


Les parlicules poussioreuses ne soni pas caples au pomi
se fail l'aspiration, elles peuvenl tre solubles dans le liquide
i

inconvtMiients.

pn^cis
<iu

Oli

tlacon, les ditt'orences de leurs poids spcifiques

funi qu'elles se d"-

posenl en quantiUis non proporlionnilles sur les parois des lubes


lose, lesquels soni d'ailleurs traversi-s par un courant d'air qui ne

-.<

<|u'en lclier la surfaco.


(Jes <li*icult'9

onl conduit

ili"de njuvelle qui parlicipe

L'appareil empio}'*

verro doni

superposs

1'

(j

li

se
est

int<''rieur

le

Service mdical a l'adoplion d'une ni-

aux deux syslmes et doni voici la description.


compose essentiellement d'un entonnoir de
rode l'i-mi-ri pour recevoir doux l>oucliorts

reposenl l'un sur l'aulre par des faces

quelles OH intercalo une

mince

feuille

de celluloide de

polies entre les'

,o

de tnillimtre

d'paisseur.

Les bouchons soni percs leur centro d'une ouverture circulaire d un


diamtre de 20 millimtres pour le bouchon supirieur el d'un diamtre de
IG millimtres pour lo boucbon infi-riour. La plaque de celluloide estperf.^r.'o
au centro de 25 Irous uniformcmenl roparlis sur un cenlimlre carn*.
A la partie exU'rieure du tube de l'entonnoir est rAde une surface
(rniant boucbon pour un flacon a doux tubulures. La seconde tubulure de ce llacon seri relior l'appareil un systme aspiraieur agissant par dr-placement d'eau:

Le mode d'omploi
L'appareil ayanl
onduli

dune mince

est fori

tit

>iiiipl('.

lav l'eau dislilb'o

el,

au besoin,

couclio de gMo3e, strile et filtroe,

la

slrilis. .<n

surface per-

du disque de celluloide (pie l'on fixe ensuile entre les deux \f>nOn iniroduit dans le Hacon deux tubulures une certaine quanlitf le liquide approprio
aux rechercbos que l'on se pro|>ose de poiisuivrc: eau dislille, acide nitrique, bouillon de culture, eie. On txo
l'entonnoir en placo ot on runit ce dernier l'appareil aspirateur dnnt
<>n rgie volonlt'' l'nergie i'U augmentant
plus ou noins la longueur
vortioab du tube d't^coulemenl.
fori'e

obons.

La seule voie d'accs de


io

celluloide,

il

l'aii' etani la partie


perforile de la lainr
se depose promplement, en cet endnt. une quaniiio de


poussires doni

il

est

468

l'importance relative puisque


peuvent tre rendues identiques

d'apprcier

facile

toutes les conditions d'exprimentation

En

les diffrentes expriences.

dans

surface

la

effel,

de dpt est inva-

ouvertures d'accs sont de dimensions constantes,

riable, les

d'air introduite

la quantit

dans un temps donne peut tre rigoureusement mesure

et rgle d'avance.

est termine

Lorsque l'exprience
microscope

les

terminr ainsi la forme


le

on peut examiner directement au

particules dposes sur la plaque de celluloide, et en d-

nombre

et le

On

(1).

peut aussi porter l'tuve

disque de celluloide et compter les colonies dveloppes.


Enfn, on peut, au

moyen du

liquide

s'est fait le barbottage, re-

connatre la nature chimique des inoculations exprimentales aux animaux.

Le diagnostic des
Le saturnisme domine de
sionnelles,' tant par la gravite

par

intoxications.

haut toutes

trs

les intoxications profes-

des dsordres morbides

qu'il

nombre considrable d'ouvriers qui sont exposs

le

Mais

si

les lsions

produit que

ses atteintes.

ultimes et graves que ce poison dtermine sont

autrement des dsordres lgers


Or ce sont prcisment cesprodrmes qu'il convient de reconnaitre afin de s'opposer, lorsqu'il en
est temps encore, l'envahissement dfinitif de l'organisme.
La place prpondrante occupe par le saturnisme en hygine et
les diffcults de son diagnostic precoce ont conduit le Service medicai
en rechercher les premiers et les plus caractristiques symptmes.
facilement apprciables,

accompagnant

Farmi

le

en

il

dbut

ceux-ci, diffrentes

de

est

tout

l'intoxication.

raisons

de l'anatomie pathologique

tires

et

soupgonner l'existence d'une prompte


parsie des muscles extenseurs de la main et des doigts. Ce fut en vue
de la rechercher que l'on fit construire un dynamomtre special dont la
description figure dans le Bulletin de l'Acadmie royale de mdecine de
Belgique (sance du 27 juin 1903).
Les rsultats obtenus au moyen de cet apparali furent des plus satisfaisants. Toutefois, si la mthode est pleine de promesses, i'instrument
de l'observatlon clinique ont

fait

prsente certaines imperfections.

Le

poids

relativement lev,

la diffi-

du mode d'attach, la necessit de se servir d'un second dynamomtre pour mesurer la force des muscles flchisseurs, l'impossibilit
d'obtenir un trace de l'effort produit furent les raisons qui dterminrent
cult

Le

duii, en [laiiue iiiiuce, d'uno trs grande Ifa sparendo iTa i.-eiiendaut
rentinme toujours un (-ertaui iionibro d'inipurets. On parvient cependant assez facilement ditfreni;ier celles-ci des poussires rocuelles si l'on a soin au pralable do
teinter le celluloide au moyen ae l'une iles couleurs usuelles en bacti-iologie et, appropiic'i? aux eli(1)

pas

i;elluloiJc liieu

la linipidit

du verre.

mie
Il

i;onstanees [Fileu de niflliylne -eosine

Cui.disiue

- (jristal

violet. eco.].

Service medicai ^ludier un dispositif plus perfe<Uionni'.


ina cette voie ne restrent pas infruotueux et
sf'iitH

mier

'

d'un
t'iait

erf?oj];ra|ilic

douMe

il

n''unissarit tous ies

Ses efTorls

dispose i'heure pr^

uvantages doni

le

pre-

d^puurvij.

Gel ergographe, qui pejit servir infliffi-remmenl jxjur l'exploration do


do (lexion ou de l'elTort d'extension ost repr6senU> en action

t'ffort

ms

Ies

deux photograi)hics qui

Imli^pendamnient
re\|il<jration

de

prtc(^der n

<io
ir

des

[''nergie

au O^ngr^s.
symponiatiques fuurnis paide cerlains groupes de muscles, on a jug utile
j'ai

l'iionneur de souniellre

rensoigneinenls

compltes que possible

des invesligations cliniques aussi

des sujets alteints de salurnisme ou expost^s cette inloxiration.

Un

queslionnairc indiquarjl en abrg Ies principales manifestations

au saturnismo permei de runir lesdonnes fournies


vr.ici deux
oxeniplaires. Le premier contieni le^ renseignenients recueillis sur un
iiialade alleinl de trotibles salurnins manifesles. Le second concerne un
iiiDrbides atlribuables

par l'observation allenlive de cbacun des sujets examins. En

ijel

examin

(I)

KafipeloDS >|uo

'0

l'atelier,

le

indviiluel seniMatile

d)

questiunnairo special au saturuiimu ext

toujotir't

a celn qui k t reprcxluit prt-cMerniitent.

acconipa^rn A'

SERVICE MEDICAL

MINISI ERE

ET

I/INDUSTKIK

DIAGNOSTI C DU SA TURNISME

TRAYAlL

Obserrulion

INSPECTION OU TRAVAIL

n.

siffndlm'f iht

.'tt

ini'ih'i'

Ouvrier pointre.
\

EXAMEN ET INTERKOGATOIRE
SPECIAUX.

lixr et k-s
l>'
Rei-her<:li>r surt.'Ut
ula<|Ue Je lutoiia^''" - k"< stoiiintil.'s ,i
11,^
t.'eni;ivcs
i|l'frnlii'iis
de
les

Lisr Ire mor'/Kj.

tro|ilii" Jt'N piiroli U'-> <'t

|i,ei

iioier

tt'iul

do*

soli

/'ini $aluritin

atiiriiiii

tMrimtmenl

ClJI'/iS,

il li

iiimeiir dorsale du metacarpo choz lc-<


v.nle du lon^r snpinatcnr
paralysfs

Ips nrtlirrtl^.'ios.

COEUR.

I.niiei'

Auscultation.
Brui< iiiiiiniinnx iir^iani^iues

sou/pe an-irnique.

Si/stu'.ique

toiis les

'i

foiiclion-

iiel".

he.ijjiration

Oui.

VAISSEAUX.

nu

an

orili'-

^',

Bi

Non.

l'oulu i'O
/.-/i'

.'>

''4'

l:'i.

Athrome.
Pouls

et tension sangruigne.
!'<

Oli -iL'iiali"
ii
!

.:.,.

r.i

du ivHimi'
ilu
polvcrotion deocemlanle

rri-_'ii!.iril'"t

SANO.
"I

frais

l)iii-tilitt>

Ktat iiiirmal.

des

liiiiatios.

Anixitcliroiiie.

Diminulion

lgre.

URINE.
Analyse chimique.
Oii iudique >in

syndroiiu- ri-\'eia-

teur: diminution de l'uree


^dycosnrie aliiiientaire
iiro-

tiilinurie.

Recherche du Pb. par

lec-

trolyse.

Exanien niicroscopique.

Exploration de la permabilit renale.


Ori .si|i'uale

lunpation

un retard
notalile

iialion (iu ))ieu de

et

de

ime prnPcdiiiii-

nitli.

SYSTEME NERVEUX.
Troubles psychiques.
Paralysies ou Parsies.
Recheridier Ics troulilo^ dr la
voix et l'aphonie satundne.
Voir anssi les muscles do l'ud.

Roncil

(h'

Force musculaire com-

dfiiis la

pare des flchisseurs


et des extensevtrs.
Incoardination.

(le

Xeani.

lo

voi.'-.

Dj/sorthrie

cei-icdies S'/Uabes

lrii'ru

consistant en rpi;liliuii

aver allraton

des

consoines

comme

pornli/sie gnroe. Ce Irunlile s'esl altim depili^.

MIMSTKKK
imiIntkie

ht

SERVICE MEDICAL

DIAGNOSTIC DU SATURNISME

TK.WAII.

di

Ohsrrrdiiini

INSPECTION DU TRAVAIL

Siijiinl II l'I'

.//'

/-.

il it

OuvricT diainaQtau'<

tni'ili'i'i II.

X-_-

EXAMEN ET INTEKROGATOIRE
:

I;

SPECIAUX.

li-iT.-

l.iT .iiriiiiu

!.

mtoun^'"'

i'- ile

iili-rrafioiK
|HT;rii|iliii>

iles

iii!i\ill.'in>s

ili--

lr>

^'i-ni-ivi''.

jiaroliiii'-.

iioicr

li'

!-

stiiiiiiuiit">

-t

l'-iil

ilcs

l'Iiy-

suii-

Litar la
Teiil

u^mi

lalHvnin.

siittiriiiii

la
liiiiioiir <lor-.alc <lii
iiii''t(n-ar|ii'
clic/ li'> |inrnly">s
cunlc ilii lonjr
Miiiiiiaioiir
os arlliralifios.

COEUR.

Ahsaikfe de hruitn

Auscultation.
aiiiirinaiiv

Hiiiit-.

<irj.'aiii'|iii->

(o\\f

Caur

nnormni

e.eeiii}.

tioniicK.

VAISSEAUX.
Athrome.
Pouls

Oli siiriialc: ilrv irri'^'uianii-- ibi n'IiMc


(Ili
raUMiii-^sciiiciii
(In |iolycroii-

siiip

Ir

ilo

la

tn'-iiitilntoii

l'liy|iortt<ii>iioii.

SANO.
o)

frals:

Miii-tilili-

ie<

Olii.

Non.

sanguine.

et tension

liiMiiatii").

itcKcrtuiniite

Ifjijiei'lemfioo.

.Uhrohie prommr.

URINE.
Analyse chimique

un syndroine rylarenr: diniimition de l'un'e


nroplycosiu'io alimeiitaire

Oli iridifjne

iiiiiiiui'ie.

Recherche

clu

Pb. par lec-

trolyse.

Examen

microscopique.

Exploration de la permabilit renale.


Oli Nigiialo

un

l'otard et luu' jiro-

long-ation iiotable de rlimiiiatioii <ln Idcn de rnth.

SYSTME NERVEUX.
Troubles psychiques.
Paralysies ou Parsies.
Kechcrclier les troubles de la
voix et raphonie saturnino.
Voir alisei les niiiscles de rieil.

Force musculaire conipare des flchisseurs


et des extenseurs.
uianif''Sh:.

Incoordination.

Inroordtiiotiuii

Tremblement.

Tremblement des mai


I

tat des reflexes.


pharyuuien
sonvent atteint.
l.

,e

est

Etat nrmal des rfte.ces p'.tplUaire


assez

Diiunut'ioii rhi

Sensibilit.
Kcchereher les plaques d'anesles
locali.sations
les
thsie
plus frquentes sont: dos de

}\'fe.>'e

rornen

P'^lduu-e.

/ihnr:/n!i!e,i.

adi le.

avant-bras sur les


cot extenie des
nioUets, La rgion de Tpigastre est la plus rarenient nt-

la

main

extenseurs

^ ^^ chaleur.

t^.iiite.

1.-1

doulcur.

Liquide cplialo-raehidien.

On

sitrnale

plialii-

une lymplioc-ytnse

raehidienne.

ELECTRO-DIAGNOSTIC.
iJiiuiiiinion

ou

aliolition

de

Xoniiale.

Sensibilit lectrique.

la

La
contractilit faradique.
]ierte de contractilit lectrique
pi-cderait celle de la contractilit volontaire.

Contractilit faradique des

muscles paralyss.
Excitatioii

ORG.

palvanique

uiinue.

Auijniente.

Di-

I.es inetlioties ('mploytt.'s

[loin-

professionnelles so confondoiit p<Mi


|.our le

satuniisme.

Il

uia_t:n'-;iii*

autffs ini'.xicaii'iis

<m's

avec celles qui soni

|>n''s

est dotic inutile de s'y

eii iisa;:f

arnHer longuement.

un point sp<'?cial
la plupart des intoxicationv
trombloment et re synlpt^^nle tant cominuii
plusieurs d'entre elles, on oomprend comhien il serait df'siraMe dr
posseder un criterium qui permettre do reconnaitre dans tous les cas
hydrargyrique, saturnine ou sulfocarbon<^e do ce
l'liologie tliylique,
Tontefdis sicnalons

hruiijfjuos pr'Mluiseiit

du

Il

Irouble norveux.

La mthude graphiquo
(le

lios

est

peut-tre

iract's aii

un Mpiiareil

moyen de

l'exploratenr

de Verdin

La

nT'lbiKlo emitjoyt'e

l'uxyde de carbone
elle est
Il

fournir la solution

moment

mis en relation avec

MireLrislr'eur.

La recherchc de l'oxydc Je carbone

destiin'C

ce probi^me; c'est pourquoi le Service nnc^dical recueille en ce

est

i)ar le

une

et

des autres gaz toxiques.

Service nn-dical pour la recherehe de

variante du preced' de M. Jolin Haldane

base sur la modification de coloration

que subit l'ht-mogiobino

prt^sence de CO.

On

se sert d'une solution sanguine voisine de 1

"

et variable d'ail-

Des expriences sur


les diffrents animaux de laboratoire ont permis de conclure que l'animai
de ehoix est le rat blanc dont rh<''moglobine normale a une teinte plus
l.rune <|ue l'hmoglobine du cobaye, du lapin et surtout du pigeon.
Pour les expriences qui doivent se fairc ii l'atelier on prepare
d'avance uii certain nombre de foles de 100 grammes remplies de la
solution sanguine. Sur place, or. en rserve une pour les eomparaisons
coiorinilriques, on vide successivenient les autres l'endroit prcis ou
l'on veut [>n'lever l'obantillon d'air. On a soin touteibis de laisser dans
("haeune des foles ^ 5 cenlim<^tres cubes de solution.
Apn\>^ agitation pendant ati nioins lix niinutes, il swffil de comparer
la teline dii liquide en expj^rience avec la teinte de la solution tenue en
riserve: denx prouveltes graduC'Os de ni''me calibre servent de colorileurs avec le sens chromatique

de

l'observaleur.

ni<''lre.

La nithode est trs sensible mais elle n'est pas h l'abri de loule
Ln effet. oertains gaz, que l'on rencontre assez commun'ment
(ians l'indiisiiie, agissent pour leur propre compie sur la coloration des
Solutions sanguincs et peuvent, au moins dans les cas ou la limile de
visibilit^ est pr^s d'''tro atteinlo, donner lieu A des erreurs d*interpr^lalion soit en faisant croiro la presence d'oxyde de carlxme dans une
eiitique.

alnio*f>h^re qui n'cn contieni pas, soil. plus souvont encore en dissimulata pai-

'i

'-'ralion

pn"duitn.

T.-ffct

,]..

row'-^

-l-

"'"^ ".^iiiiof

476

Parmi les gaz essays ce point de vue, les vapeurs nitreuses,


dgagements chloreux et sulfureux doivent surtout fixer l'attention.
Au reste, les inconvnients de la mthode sont compenss par un
grand avantage. Il est clair en effet que toute atmosphre capable d'alterar aussi rapidement et d'une manire aussi manifeste l'hmoglobino
du sang est une atmosphre nuisible la sante quelles que soient les
substances qui lui donnent ce caractre.
existaiit
les

De mme la question de dosage parait fort secondaire: l'oxyde de


carbone est un toxique du sang tellement redoutable qu'il suffit que sa
prsence soit constate pour qu'il soit ncessaire de modifier d'urgence
les conditions d'aration

ou de ventilation.

Le cadre de la prsente communication ne permet pas de s'tendre


sur les rsultats obtenus par le Service medicai de l'Inspection du Traen Belgique. Ces rsultats d'ailleurs sont publis dans les rapports
annuels de l' Inspection du travail et dans des rapports spciaux parmi
vail

lesquels nous ne ferons

que mentionner

de lin.-rapport d'enqute prsente M.


Travail,

Il

tema

Anne

le

le

plus important

Filature

Ministre de l'Industrie

et

du

1902.

Presidente

si

congratula col

H.

Apre quindi

la discussione

sul

svolto:

Prof. Hnin: Bittet Herrn Glibert

um

die Zahl der in deV Fabrikin-

spection beschaftigten Arzte und die Details des Staubzhlapparats, dankt

den instructionvortrag.

fiir

Dijtt.
1^

Gilbert:

delle spiegazioni su alcuni apparecchi citati nella

dazione.
Prof, Zeiioni:

Domanda

al dott.

Glibert se compito dell'Ispettorato

Medico nel Belgio anche l'esame medico dei singoli operai in

rapporto

genere di lavoro, ma anche


alle attitudini fisiologiche individuali, al grado di fatica e di resistenza
organica che ogni genere di lavoro importa per varie industrie.
Ringrazia il dott. Glibert degli schiarimenti aggiunti in merito al
Formulario I di inchiesta sanitaria dell'Ispettorato Medico del Belgio; e
si compiace di affermare che quanto egli, jdott. Zenoni, aveva sostenuto
nella seduta del 10 corr. circa l'importanza pratica della visita medica

non

per
al

solo

alle condizioni di

ambiente

e di

lavoratori delle varie industrie, nel concetto pratico di proporzionare

genere e qualit

di

lavoro

l'individuale

attitudine

fisiologica,

abbia

trovalo tanto
(la

<|uella
Il

dfl

nell* tostimoniuri/t; di

dott. (iliberl,

l'residontfi

dh

parola

la

fatti

al

.loti

nitori

ampia confami
',

a.?.I..ti

(iif/lioli.

comunica-

sulla

Prevenzionc delle malattie professionali in Inghilterra. ===============================^


Kil'ensco l)revem;nte quello che

mi sembra pi interessante riguardo

alla prevenzione delle malattie professionali in

ho osservato durante l'inchiesta da


specialmente

me

a qn
anni VMi, V.^H.

Inghilterra ed

fatta negli

"

modo con cui certe forme morbosM professionali sono prevenute ed a come esercitata la sorveglianza
s-.pra
cene fabhriche nel Regno Unito.
La parte legislativa in s^, quella che si conosce sotto
nome di
Factury and Mines AcIh, ecc., apparisce assai complicata, spesso -'
tradililoria, giacch, come avviene nella legislazione
inglese, una
..
nuova non distrugge quasi mai in modo assoluto quella antica.
Venendo per ad esaminare l'applicazione pratica di questa legislain

rapporto

al

il

l-

zione ho potuto riscontrare, non soltanto che tutto il cosidetlo


stalo
giore degli ispettori e sotto-ispettori centrali ^ cosiituit.. da

mag-

persone di

indiscutihile

competenza medica o

tecnica,

ma

che a loro

lasciala

la

massima

responsabilit individuale insieme alla massima libert nelle


applicazioni dei regolamenti e nelle proposte delle eventuali alterazioni.

Anche

in

come in molte altre \azioni, col cominciar.- (ii


sono introdotti miglioramenti relativi alle industrie

Inghilterra,

questo nuovo secolo

si

pericolose. K stato proibito, per esempio, direttamente dallo Stalo,


che gli
operai addetti alla lavorazione di sostanze velenose,
o che lavorano in
aml.ienti dove possono formarsi gas o vapori tossici,
abbiano i loro pasti
nel locale di lavoro. Si sono poi

anche slal-ilili speciali n-golamenli pel


lavoro a domicilio e pei piccoli lalx.raiori. ecc. Non pen su questo che
intendo specialmente fermarmi; ma pi che altro sopra il meccanismo
col quale funziona il potere centrale nell'osercitare
la sua sorveglianza
sopra le fabbriche. (Questo potere > polilicamente impersonato nel .Mi-

ma naturalmente di fallo nelle mani del ca|o delIspettoraio delle fabbriche. Sino dal 18U5 il .Ministro aveva facolt di
limitare, proibire e controllare ogni lavorazione
pericolosa senza bisogno
di ricorrere al Parlamento. .Nel proporre
ogni nuovo
nistro dell' Intorno,
l'

cede
i

lo

questa manieni

l'Autorit

regolamento si procompetente centrale basandosi sopra

rapporti degli ispettori locali addetti ai vari centri


industriali,

schema

comunicata

di

un nuovo regolamento. Una copia

airli

oporai ed ai propri.-ii.ri; -o

1...1!

di
\\

compila

questo schema viene


>.

r.r,

Im,..;

il

r...

478

golamento viene immediatamente applicato, quando invece


proteste per parte degli operai o dei proprietari,

uni e degli altri vengono convocati e

sotto

vi siano delle

rappresentanti

degli

presidenza dell'Autorit

la

competente possono esporre e discutere le loro lagnanze (Conciliation).


Se un accordo non possibile viene nominato un arbitro competente
che decide della questione (Arbitratioji). Questo metodo pu avere certo
suoi inconvenienti; ma se, come spesso avviene in Inghilterra, si lascia
i
libera l'azione a coloro che hanno competenza in materia,
risultati
possono essere e sono assai buoni.
I provvedimenti attuali sulla lavorazione del piombo, sopra i lavori
nei tlocks, sopra la lavorazione del fosforo, sono il risultato di un simile
i

procedimento

selezione e di discussione e sono assai completi e sod-

di

disfacenti.

Mi

parso anche degno di nota e d'imitazione l'uso di speciali taschematiche informative che vengono distribuite agli operai di certe

belle

rendono noti i pePer molte industrie tossiche, mentre si stabilita una multa per i proprietari che
trasgrediscono ai regolamenti, se ne anche determinata una non lieve
per gli operai che questo regolamento non seguono.
Mi parsa poi degna di nota in Inghilterra l'esistenza
oltre tutto
industrie ed affisse nei locali di lavoro, nelle quali

lavorazioni e

ricoli di certe

si

indica

modo

il

si

di evitarli.

l'organismo

ufficiale, centrale e locale,

ispettori, dagli ufficiali sanitari, ecc.

pr

rappresentato dagli ispettori, sotto-

di tutta

una

attivit

privata,

prevenzione delle malattie professionali ed in pr

della

delle

dizioni fsiche dei lavoratori. Molti ispettori ed ispettrici locali

pagati,

ma

accennare,

occupano una posizione

ma

a tutte

le

ufficiale e

non

in

con-

non sono

a questi che intendo

varie societ private, enti locali di beneficenza,

persone filantropiche, che al di fuori dell'azione ufficiale esercitano una


funzione sociale ed umanitaria contro gli effetti dannosi di certe lavorazioni e una azione non trascurabile di controllo.
Nello studiare

Regno Unito
stono fra

mentre

le

regolamenti relativi alle malattie

confrontando

le

differenze purtroppo

varie regioni di questa Nazione

professionali

non

lievi

che

nel
esi-

mi sono per convinto che,

prevenzione procede in un
che dovrebbe essere imitato da altre Nazioni, la differenza
di certi provvedimenti legislativi spesso assai marcata da una contea all'altra e sempre notevolmente diversa tra l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda senza la giustificazione di condizioni locali diverse, se per ora non
ha avuto praticamente effetti dannosi, non mi pare che pel futuro possa
rendere pi facile a raggiungere quella omogeneit, direi quasi interna-

modo

la parte pratica di

sorveglianza e

di

tale

zionale, nell'igiene del lavoro e nei provvedimenti ad essa inerenti

che
desideratum del legislatore e del sociologo; giacch,
come per molti provvedimenti d'igiene generale si tende oggi a stabilire
una certa armonica e logica unione fra Nazione e Nazione, cosi per

dovrebbe essere

il

regolamenii relativi alle maiatli' del lavoro

r;trti

raggiungere

Quando

l'esistenza e

non

li

iloti.

una ditTeronza

/'.

/,'.

A''/^^'/,

di

IV'rlino e

li

('tiiiiirrssn

doti. prof.

tjtti'stittne

nudici

di

tal/'

di

Mibu

Comitato internazionale

inlituto e Huitrntntto la n*^rH-

all' ispezione

dei temi del prossimo Conr/resso. Il

r lo

Zenoni

dell' isj/jtttjraio rU-l la curo jtrv lo studio dell''

iiialatdf profrasonnli, ehr In

l'Iloti) pri-ss't

ihlt'inaziijuiiie jtei' le nnilntti*' jif,

nW imitorUiuza

in inerito

na menti}

il

(iloKND:

I)1:L

sito della eollnii trazioni' ilei

il

j'..-.-

legislazione.

^egut-nlf

il

// jiiiino

tnti'ijrante

.li

necessit di prevenire ricono-

la

OKDINK

/"/'(

U-uiar'

pi animi-^sil)iio che seinplici considerazioni politiche

f"

saiio giustificare

pit'sentano

dovrebbe

pericolo d'una inalaltiu professione.

il

quando

tificainento dimostrato,
stabilita

si

stesso scopo.

lo

drl

primo

Incoro

siano

(Jonf/resso

tyirle

incar"

Milano, di raeeoffliere relazioni sul fsri lappo del aerrizio medico da parte df/li Isp ttoi
nazioni.

carii'

li-

in

V.

approvati' all'unanimit.

Il

Presidente

a[rf

discussione

la

sul

tema svolto Le

infe/i"M

priifi-ssionali .
l^rof. liiondi

del

Ritiene che cunfurme alla interpretazione pei

Burri e della scuola fiorentina

cetto della

causa violenta

>

ai

di

medicina legale

si

dato al

con-

sensi dellart. 7 della vigente legge sugli

infortuni del lavoro, molte infezioni contratte in occasione di lavoro pos-

sono raggiungere
I"

estremi dell'infortunio. Crede che anche

gli

debba, quando contralta in occasione

rimanga

sul

in

di

lavoro,

cio<^

la

quando

malaria
r.ji<niio

dove va incontro alla puntura dellanolele.


studiare l'andamento della infezion'
malarica negli intossicati da metalli, che all'Oratore risulla favorita o
resi pi grave da alcuni avvelenamenti professionali.
lavoro

Uaccomanda

hutt.
Istituti

lii'i-nai-iilii

delle ernie

In Italia

sono applicali assai froqueniemcnte da^li

concetti restrittivi nella pratica della

Legi^e

ptM-

lavoro. Cita ad esempio la ((uestione delle lombaggini e

per

prime

negherebbero

gli estremi giuridici dell' inransa tranmatira rso-fna


per le secondo
arriverebbe alla stessa conclusione, |>erch il Regolamento attuale ha

fortunio perche
si

assicuratori dei

gli infortuni del

siti

poi ai colleghi di

soppresso

le

si

mancherebbe

la

l'articolo speciale riferenliai all'indennizzo

da concedersi

alle

ernie.

La

dizione dell'art. 7 della legge e la giurisprudenza fanno ritenere

'ssiltile
i

il

riconoscimento giuridico del

carbonchio e delle infezioni

in


come

occasiohe di lavoro,

contrario alla

veri infortuni del lavoro

causa violenta

|ierch la dizione

480

domanda

indennizzabile, e ci

in occasione del lavoro assai lata.

di

una modificazione

della

Leggo

attualo

nel senso di assimilare agli infortuni certe infezioni professionali, perche


si

porterebbe, in attesa della riforma della Legge,

ed

incertezza nel

campo medico-legale

una grande confusione

e giuridico e

cazione possibile di dimenticanze e quindi

di

perch

danno

ogni elen-

al principio

che

si

vuol stabilire.

Ha

Prof. Perroacito:

raccolto la frase felice del

Langlois che

collega illustre di

carbonchio l'ha chi lo vuole, perch collo


vaccinazioni Pasteur si combatte efficacemente il carbonchio in tutte le
specie animali ed indirettamente quindi anche nell'uomo la pustola maFrancia

dott.

ligna e l'antrace interno.

dopo qualche anno

di

il

Ma

lotta

nella pratica

contro

il

si

notato

che

proprietari

carbonchio, per evitare la spesa del

vaccino e dell'operatore, non ripetono pi le vaccinazioni nella speranza


che la terribile malattia non ricompaia pi. Invece, cessata dopo uno o

immunit negli animali vaccinati o rinnovato il bestiame,


germi del carbonchio nei prati e nei pascoli, si rinnovano
carbonchio con grave danno economico dei proprietari e della

due anni

la

persistendo
casi di

[lubblica igiene.

Ad

evitare simili gravi inconvenienti Perroncito propone, ci che del

resto da anni sostiene, che le vaccinazioni preventive diventino obbligatorie e si facciano

a spese

dei

comuni, delle province o

del

governo

in

tutte le localit infette.

Ad
zati

evitare poi che gli animali morti per carbonchio

clandestinamente od altrimenti

per

la

pubblica

vengano

utiliz-

alimentazione,

od

anche semplicemente ad uso privato, Perroncito pensa che il Congresso


debba fare voti perch il servizio di ispezione delle carni e degli animali
morti venga ovunque assicurato. Cosi gli animali che muoiono pe** carbonchio verrebbero sicuramente distrutti, evitando casi di pustola maligna
o di carbonchio interno colla diffusione sempre maggiore della malattia.
Il

carbonchio legalmente dovrebbe essere ritenuto siccome un infor-

tunio sul lavoro

come

pel medico, pel veterinario, pel conciatore, pei lavo-

ratori di pelli, crini e peli di animali e pei contadini stessi

contrarre la malattia lavorando

nuto

di

il

che possono

terreno infetto per l'interramento avve-

animali carbonchiosi.

Dovrebbero costituire pure infortunio i casi di carbonchio che si contraggono accidentalmente, per esempio in seguito a morsicature di insetti
infettatisi nei germi della malattia, o in seguito alle manipolazioni ed al

consumo

di

carni carbonchiose ritenute invece per sane.

Doti. Petrini: Rileva che nella malaria vi la inoculazione diretta


del plasmodio per la

puntura dell'anofele e quindi fuori dubbio che

la

malaria acquisita sul cam|>o del lavoro co^^litui^ca un infortunio


vorn e proprio. Appoggia f|iiiriili la proposta del prof. Biondi.

JJiondi: L'oratore rileva clu rernia 'ccezionalmenle ^ un'ernia

l'ritf.

da

sp'sso un'ernia profussiiniale,

iiifurtunit,

cui va incontro l'operaio, quanto per

tuli

cata tonicit

(lei

muscoli dello

paroti

il

non solo per ;;li sforzi ripedimagramento e pt-r la man-

addominali,

talora per la malaria che colla splenomegalia


cide le pareti addominali

quanto

In

'

alle lomliaggini

traumatiche

alcune

in

ritifMic

die

ditTlcile.

/'ieraccini:

con a capo

occasione

in

Siamo

di

il

...

canale inguinale.

il

diagnosi diffe-

la

ma

che

spesso dai medici non venga rettamente e sollecitamente


/*/'//.

r-

colla cachessia rende

quindi pi facilmente pervio

renziale colla lombaggine s{)Onlanea non sia

tina,

lavoro

d'l

per.". tni.|.o

fatta.

Dice che accetta quanto sostiene la scuola fioren-

Borri, circa l'estensione della formula

lavoro;

ma

hisogna hene

causa

intendersi su

questo

vi
;

un periodo di transizione e noi ci ripareremo volentieri sotl"


le ali Iella formula sopra riconlata, ottenendo che tulle le malatti'tratte per causa e in occasioni' di lavoro siano consi(ierate alla sti
dei comuni infortuni sul lavoro. Ma bisogna porre in evidenza che oggi
noi siamo a (juesto punto di contraddizione pratica: un lavoratore estuante
di sudore sul lavoro riceve un colpo al torace e fa una polmonite intumatica y\v\ secondo operaio nelle medesime condizioni del primo riceve
un colpo di fresco, fa una polmonite a frijioro: il primo ti indennizzato,
secondo non lo ^.
il
in

.Non pu ritenere la l'ebbre malarica come malattia


a meno che nella categoria delle malattie del lavoro non vengano comprese ed incluse tutte le affezioni che si contraggono per ragione
di clima; la febbre malarica in Sardegna affetta ogni classe di persone
ed il suo momento di invasione leirorganismo a mezzo dell'anofele si fa
liiii'ia:

holi.

del lavoro

momenti di
movimento cio<' nel

pi nella notte e nei

ri|joso,

attiva

lavoro.

le

in

che non
Nella

mentre

regione

la

persona

'

dell'

Inglesiente

sono costituiti da febbri malariche.


Il carbonchio verrebbe diminuito nelle sue manifestazioni
conclusioni e provvedimenti indicati dal prof. IVrroncit"

.idi.tiaii'Io

111

delle malattie

Ascoli: Osserva che il concetto di doversi precisare le infeComprendersi nella legge sugli infortuni, mira a rendere incontrovertibile e non soggetto ai criteri non tecnici della giurisprudenza dei
casi che la medecina deve riconoscere del tutto assimilabili ad infortunio
e ad evitare invece un'estensione inopportuna, per ragioni m^iche e
l*r<>l.

zioni ila

sociali, drll'applicazione della

b'gge a infezioni comuni.

Arr. J'ahris: Non medico, si limita a due osservazioni. I.a prima


in un Congresso internazionale e, secondo tutte le consuet"*

che noi siamo

'iS-^

una legge italiana, tanto


pu ottenere diversamente.
Perch si discute della estensione della Jegge sugU infortuni Perch
in tutti noi, come nella magistratura, il desiderio che le malattie professionali abbiano l'identica riparazione degli infortuni, coi quali hanno
tanti punti di contatto. Per noi italiani la questione risolta, perch tutti
vogliamo che al pi presto sia estesa l'assicurazione alle malattie in
ludini,

non

caso

il

di

pi che r identico scopo

discutere e votare sopra


si

lo

i*

generale.
nel voto, che pare si voglia provocare, non abbia
legge italiana, ma si possa dire, coli' identico
malattie_ professionali devono avere l'identica riparazione

Mi pare quindi che


a

farsi riferimento

risultato,

che

le

economica degli

alla

essendo identiche

infortuni,

le

nei rap-

caratteristiche

porti del rischio professionale.

Avv. Agnelli: Prende


questione,

dichiarandosi

tecnica. Ritiene

argomento a

la

parola soltanto per l'importanza legale della

incompetente nella parte

affatto

un errore

di

che sostengono

quelli

tazione molto lata del concetto di

titolo

in pratica,

anche

di

Prof. Monti:
esprimere

il

presso

propaganda

Come

si

darebbe un

la interpretazione restrittiva. Si asso-

che suoni un voto per una interprecausa violenta. Ricorda l'importanza

cier a quella qualunque mozione

che avr

strettamente

proporre aggiunte alla legge:

magistrati, la formulazione di

questo voto,

scientifica.

studiosi della patologia del lavoro noi

possiamo

nostro avviso nell'interpretazione che deve avere la legge

sugli infortuni. L'avviso nostro

ha

legio peritale e servir di

norma

curazione ed ai lavoratori

tutti.

il

valore del giudizio

di

alla magistratura, alle

un intero col-

societ di assi-

La giurisprudenza germanica gi comprende tra gli infortuni


malattie infettive in qualunque modo contratte in occasione del
Pertanto mantengo

le

conclusioni della

mia relazione ed

tutte le

lavoro.

in questo

senso

presento un ordine del giorno.

(Vedi Tordine del giorno votato).


J*rq/'.

che

si

Jiondi: L'oratore chiarisce alcuni punti specialmente

riferisce alla

Doti. Peirini:

malaria e per certe assicurazioni del

La

questione

di

dott.

per ci

Bruera.

interesse internazionale. Gi se ne

discusse al Congresso internazionale di Bruxelles sugli infortuni del lavoro


e se

ne discute

tutt'ora in

lissimo dal punto di vista

Francia nelle sfere scientifiche.

puramente

scientifico,

anche

inoltre uti-

in vista delle con-

testazioni avvenire tra casse infortuni e casse malattie che l'interpreta-

zione larga della scuola fiorentina sia accolta e consacrata dal Congresso.

Altrimenti sarebbe come negare


caniche fisiche e psichiche.
Doti.

la distinzione delle

Vaccino: Non essendo presente

il

traumatosi

relatore di

ieri,

il

in

dott.

mec-

Pezza,

discute 80|ra

iioii

tema da

il

lui

collega Pozza ha dimenticale Ira

Il

due
una certa importanza.
malattie del lavoro fjuella da lui

trattato. Si accontentai d rettificare

otimissioiii del relatore, le *|iiali ^li

sembrano
le

di

che riconosciuta assai comune n;lle risaie,


anche da studiosi stranieri, ad es. Calmelle e Broton.

trattala: l'anchilostomiasi

dal l'eiToncito

e<l

Pezza vorrebbe una leggo che escluda dal lavoro


donne incinte e le puorpere. Questa accettabile soinpre rpiando tale provvedimento sia acoornpagnato dall'altro provvedimento che la cassa maternit. Senza di queste l'esclusione proposta
dal Pezza sarebbe una vera crudelt e una causa di miseria por molte
ancora che

.\n(rt

mondatura

di

il

riso le

del

famiglie.
Siiirordiiio del gioi-no Abjnti

dimenticato Tanchilostomiasi che

nota ancora che nel suo elenco ha pure

comune

tanto

e deleteria fra

forna-

minatori.

ciai e

Doti.

I it'vnucclii :

osserva

H'^rnacchi
infortuni

che

lavoro

proposito dell'ordine del


possibilit

la

eceniemc

giorno tirmato

rattgurare

di

le

liioml

infezioni

com-'

indubbiamente in Italia,
'
in Germania e in Austria
assai dubbia in Francia
assolutamente im|)Ossibilo in Belgio e ci in dipendenza delle disjosizioni
ilol

i/i

date

legislative diverse nei diversi paesi


del

gi.

appoggia

lino .Monti e

Are.

Prof. Ascoli

lavoro

il

per fjuesto

<"

contrario all'ordino

l'ordino Biondi ecc.

Propone che

A;/iitlli:

lavoro e durante

esiste

\enga

tolta

frase

la

campo

infezioni

'!

del lavoro ;

e sostituire: limitatamente alle professioni esposte


le

camp"

Ritiene doversi togliere ilall'ordine del giorno le espres-

sioni: in occasione e sul

pi'r

-^ul

non

t"

dove e quando sieno

possibile dimostrare che nella

stille

in

quanto

minoranza

chi-

dei casi,

contratte.

Pro/. Piernccini: Illustra e sostiene la frase: in occasione di lavoro.


I

il

}/>>;

Pro/.

!>;.., .,,...;:

/,.,,,/...;

^;. ./../.

/..,,

seguente

OKUIM-: DKL (JIOK.NU;


occasione

//(

di'l

('onjresio internuziofuilr,

marca,

fhe

si/ilitlf-

f le ultre infr sioni contratte in ocrn.sioite

il

rtirhonrhio,

la

il

tetano,

jnaltirin irojiirale, la pesir, la /'ebbre f/ialla,


l'Hotichr

contratte

dui

in/'ortnni sul lacoro e

marinai
come ^r'

riffcnte italiana Huqli inf'ortint


V.

approvato.

in

.serrisio,

-'-''

''

il

conf/rfSHUtti italiani, qiti-

diritiio

l'actinomieo^

l'a/la,

di lacoro, come pine

colera

.nono
v-

>'

et

le altre infi-iiont

da consideranti qual
'

..i ..-.

././/..

i..


La Presidenza presenta

il

484

seguente ordine del giorno:

Z' inaolazone in oecasione di lavoro infortunio sul lavoro

presentato alia Sezione seconda.

E
I

approvato.
Prof. Perroncito, Monti, Gasperiai, lernahel presentano

seguente-

il

ORDINE DEL GIORNO:


II Congresso per V Italia fa voti che le uuccinazioni carbonchiose
vengano rese obbligatorie in tutte le localit infette da ripetersi ogni anno
a spese dei comuni, delle prorincie o del Governo, e ci per ecitare il
pericolo che gli agricoltori le trascurino dopjo acerne ottenuto per qualche
anno i cantaggi, cio le immunit cie ne sono la conseguenza colla scom-

parsa temporarwa
germi nel suolo.

malattia, consercandosi pi, o

d"lla

hnifjo

approvato.
Prof. Biondi e Bernaechi presentano

il

seguente ordine del giorno:

Congresso crede che in alcune corulizioni

II

norma

carattere di infortunio a
questi

meno a

Non
Doti.

venga

rivestano

infezioni

il

Italia.
accettato.

Bruera:

tolta la

per tutte

le

vigenti in alcuni paesi e tra

delle leggi

le

Dall'ordine

del

giorno

limitazione alle regioni

regioni in cui esiste

Prof. Monti:

Il

carbonchio

il

del

infette,

prof.

ma

si

Perroncito

chiede

renda obbligatoria

carbonchio.

di

origine

agricola molto diffuso

in

specialmente in Basilicata, Sardegna, Calabria, Campania, perch


in quelle regioni il bestiame (^ abbandonato a s stesso e le popolazioni
estremamente ignoranti non conoscono i pericoli del carbonchio. La proItalia,

posta Perroncito ottima non

solo

per salvaguardare

il

bestiame,

per proteggere l'uomo. Sarebbe per inutile spesa volere fare


nazioni in quelle regioni dove non esiste carbonchio.
Prof. Menozzi: Essendo assente
cipali raccolti dal

dai quali lecito

dott. Pigorini sulla

desumere che

lamenti d'igiene vigenti

il

dott.

Pigorini, rileva

fabbricazione

fatti

norme

preparazione

prin-

ramico,

del solfato

colla osservazione delle

pericoli offerti dalla

ma

vacci-

le

dei rego-

del solfato

possono efficacemente eliminare.


nome del prof. Gianoli pure assente, espone pericoli
che offrono le fabbriche di perfosfato e mette in rilievo i provvedimenti
che sono adottali in molti stabilimenti moderni, provvedimenti che mentre
salvaguardano la salute degli operai, tolgono anche cause di danni al
ramico

si

In seguito, a

vicinato e dei reclami conseguenti.

Il

(li

IMI'. ,|)iiiaiitr

Milano

|.rseiitH

(|iiiiidi

Colazione del

la

doli.

Igiene delle fabbriche di Solfato


Cadule

ganda

man mano

dei fatti

agricolo

I*i<>

Pifjorini

sull':

tiel

le

davanti all'evidenza

Rame,

Solfato di

il

consumo

di

Rame.

conseguente propa-

alla

t^l

prevenzioni cho sulle prime

di

opposero ostinale all'usi,


questo prodotto segn in
si

anni un crescendo considerevole e tale da fargli


assumere, anche senza avere raggiunti gli estremi limiti, un'importanza
grande nell'economia nazionale e nell' industria chimica.
ciascuno

di questi ultimi

All'aumento del consumo tenne dietro quasi


luppo della

fabbricazione

pari

di

fiasso

lo

svi-

nazionale del proilolto, sebbene ostacolata da

una parte dallo stupido pregiudizio e dalla tradizionale diffidenza chr


ancor oggi, quantunque in proporzioni sempre minori, a parit di qualiUi e di garanzia di titolo fa preferire il prodotto estero, e dall'altra non
una sufficiente e giusta pnjtezione doganale. Ad onta di ci<>
pu vantare oggi parecchie fabbriche di Solfato di Rame che per

favorita da
r Italia

peifezione di processi, ricchezza

di

mezzi, ed importiinza di

produzione

hanno a temere dal confronto colle migliori dell'estero che


dano sempre pi contrastala la f>ossibilit dell'importazione.
nulla

si

ve-

giusto quindi, dato un cosi rigoglioso sviluppo di questa industrui,

e date anche

le

opinioni correnti sulla tossicit del solfato di rame, che

essa venga presa in esame anche

in

relazione

migliori

alle

condizioni

igieniche in cui possa essere svolta nell'armonico interesse dei lavoratori


e dei proprietari. Occorre per subilo notare che per questa fabbricazione,

chimica la mano
d'opera rappresenta nel valore del prodotto un coefficiente d'importanza
secondaria poich essa minima, tanto in confronto all' indispensabile
ampiezza degli ambienti, quanto in confronto alla produttivit degli im-

come per quasi

tutti

prodotti della grossa industria

pianti, ed il lavoro dell'operaio si svolge, salvo che per particolarissime


operazioni, in condizioni generalmente favorevoli di aria e di luce che

sono reclamate abbondanti dalla natura stessa della fabbricazione.


Da un breve esame delle diverse fasi che essa attraversa sar tacile dedurre
precetti igienici che devono essere applicali per poterle
i

svolgere nelle pi favorevoli condizioni.

rame sono anche generalmente

grossi fabbricanti di Solfalo di

pn)dullori di

rame che

essi

estraggono

dalle ceneri di pirite cuprifera con un trattamento per via umida, ridoit"

semplice lisciviazione con acqua acidula, quando si li-atti di piriti a basso titolo, oppure facendo precedere detto trattamento dalla clorurazione in forni speciali dei residui finemente ix)lverizzali, quando si

ad

uiui

tratti di

minerali ricchi.

Il

prodotto finale

'

sempre

piilverulent", ottenuto per precipitazione su ferro e

del

rame allo stai*


comunemenle

detto

486

cemento di rame. Di queste operazioni

la parte pi

rappresentata dal maneggio delle polveri

noiosa

molesta

prima, e poi da quello

pirite

di

polvere di rame durante la sua essicazione ed ancor pi durante


sua ossidazione, polveri che oltre ad impregnare sopracciglia, barba,
capelli, aderiscono fortemente alla cute in traspirazione,
mentre gli
organi respiratori risentono della loro azione nociva e per l'effetto
(Iella

la

meccanico

per

l'effetto

praticano in ambienti

si

critici

sono

chimico.

Fortunatamente

aperti, e per

lo

brevi nel corso del

limitati e

queste operazioni

stesso operaio

lavoro

momenti pi
e la mo-

giornaliero

pu essere eliminata o molto attenuata dalla applicazione


naso di museruole opportune, mentre ulteriori conseguenze incomode, se non proprio dannose, sono facilmente evitate sotlestia di essi

alla bocca ed al

toponendosi a

quelle cure

coi

bagni

colle

il

per

quali

le

tutte

le

parte degli operai in genere


loro stessi per

personale

pulizia

di

mezzi pi ampi ed adatti cogli spogliatoi,


doccie. Per d' uopo subito osservare che da

ormai

fabbriche offrono

fatto

diffcile

una rigorosa

ottenere

che dalla trascuranza

di

tutela

precauzioni

dette

di

essi

non risentono quei disturbi che a tutta prima si potrebbero supporre, oppure risentono solo disturbi passeggeri ai quali non danno importanza
alcun-, fatto questo sul quale

cemento

Il

di

rame

daremo

ossidato

si

u.^a
i

dei materiali,

di

il

solo,

solfato di

per essere attaccato dall'acido solforico, poich


fusione del metallo

punto

ma non

rame. A questo scopo serve


ogni specie di rame offerta dal commercio. Esulano dal nostro
mezzi usati per ridurre il metallo nelle condizioni pi opportune

usato per ottenere la soluzione

esame

pi tardi spiegazione.

uno

sono da prendere

in

le

operazioni inerenti alla

considerazione

piuttosto

dal punto di vista igienico entrano nel

un rapporto molto

campo

dal

mentre

di vista della [tossibilit e probabilit di infortuni sul lavoro,

della metallurgia, ed

hanno

rame.
opportunamente preparato in mitraglia o quale viene fornito dal commercio in rottami, fili, ritagli, torniture, ecc., nell'acido solforico, praticata con metodi diversi a
seconda del mezzo prescelto per raggiungere l'ossidazione del metallo e
provocarne la solubilit non presentano caratteristiche tali da meritare[)rovvedimenti igienici particolari e diversi da quelli di indole generale
solo

Le operazioni

atti

indiretto colla fabbricazione del solfato di

inerenti alla soluzione del metallo

a fornire all'operaio ambienti sani per ricchezza


e per la eliminazione di emanazioni gazose

zione

quando

si

sia in

presenza

anidride solforosa o

di

aria

ventila-

nocive

moleste

di

riduzione di acido solforico con sviluppo

di

oppure un'aria eccessivamente carica di vapore acqueo. (Queste operazioni, che non richiedona
la presenza costante dell' operaio nei punti meno propizi, si svolgono
sempre in zone limitate delle fabbriche che per la natura appunto di
dette operazioni devono essere particolarmente curate per offrire un ambiente opportuno. Per ripetiamo che se dette operazioni non sono scevre
si

abbia sviluppo

di

gas

nitrosi

ai

4UHI possono ovviare l'attenzione degli operai e l'adozione

(li

|>erL-oli

(li

adatti espedienti protettivi

p|)(^ciali

non sono

tali

da dostare preoccupazioni

dal punto di vista igienico.

Alla preparazioiiH delK* soluzioni concentrate calde di solfato di


seguito

fa

la

rame

loro cristallizzazione in grandi vasche collocate in ambienti

necessariannente ampr. tanto pi adatti allo scopo quanto meglio acreati


agli operai che devono att>ndere a staccare dalle vasch; di
;

(|uindi

cristallizzazione

sale non possono far difetto le condizioni di

il

ampiezza

ambiente. I/unica minaccia alla loro salute pu essere rappresentata


prolungato contatto col prodotto, dal doverlo rompere, ladall'intimo
vare, asciugare, insaccare e mettere in barili. Occorre per rantmentare
li

che lortunatamenle

il

proilotto slesso

ha

in s*^

la

qualiijl

niigliore

per

indurre l'operaio a curarsi ed a difendersi opportunamente, poich

il

suo

sapore fortenienle amaro e disaggradevolissimo cA evenlualmonle

il

suo

potere emetico, stanno contro la possibilit di negligenze con conseguen/'

modo tale da rivestire caratteri d'un vero e proprio avvelenamento, o limitate solo a disturbi momentanei leggeri. D' altra parte
bisogna ammettere, ed
ormai generalmente ammes?;o, che il nostro
organismo, nel cpiale il rame si trova sempre in piccola <|uantit nel
sangue e specialmente nel fegato e nella bile, facilmente e rapidamente
gravi in

">

si

adatti

poich(^

il

ad una tolleranza di esso notevolmente su[)eriore al normale,


suo potere tossico viene limitalo dal fatto che i suoi sali diven-

tano insolubili nello stomaco

|er

azione dell'albumina, e nell'intestino per

azione dell'idrogeno solforato.


Infatti a

produzione

me

nei parecchi anni passati in

di solfato di

a sera,

ma

occorso

invece

di

mezzo ad una considerevole

mai occorso

da parte degli operai

disturbi funzionali
tina

rame non mi

costretti

vedere

di sentire

lamentare

a maneggiarlo da mat-

conservare

inalterata

la

ad ogni precauzione e con capelli e baffi ridotti azzurrognoli, quasi curiosa manifestazione di adattamento all'ambiente. V. (juesto conferma certamente esalta l'opinione, ormai general]ropria salute operai restii

mente ammessa, che avvelenamento lento a mezzo di solfato di ram


non
possibile, mentre l'avvelenamento acuto involontario reso impossibile dal limitato potere tossico e dal mezzo di prevenzione naturale
<^

fornito dal sapore del sale e dalla propriet emetiva. L'osi

che su questo

possono ritenere confermate dalla pratica e giustamente sintetizzate le opinioni della grande maggioranza degli igienisti e tossicol<gi
da jUella di Bouchardat che dal punto di vista dell' igiene il pioml>o
punto

ha

si

fatto

pi

male che paura ed

il

rame molto

pi

paura che male

>.

t^uesto pero iKn deve significare diritto da |>arte dell'industriale e tanto

da parte dell'operaio che


il pi interessalo
e generalmente il me!;o
a tutelarsi, a rinunciare a tutte quelle cure e provvedimenti ci.
scienza eil esperienza suggeriscono in proj^^siit. \\ mia convinzione cIk*
la fabbricazione del solfato di rame non debba essere consid'*rata per s
pi

solleciti

''

stessa pericolosa e che non abbisogni di disposizioni legislative speciali

per essere igienicamente disciplinata, bastando ad essa l'applicazione rigorosa di quelle di indole generale gi sancite dalle leggi sanitarie di
tutti

paesi e che ad esempio

Milano,

il

Regolamento d'Igiene

saggiamente riassume nel Capo XII

tenti

Comune

del

degli studi e delle (esperienze di persone elette

l'rutto

che mi piace

di

compe-

riferire a

guisa

di conclusione:

ad avere

locali oltre

condizioni generali di salubrit stabilite

le

dovranno:
a) avere il pavimento e le pareti mantenuti costantemente in
di pulizia e ci dove non osti la natura dell'industria
b) avere almeno 10 metri cubi di spazio per ciascuna persona che

pei locali d'abitazione

istato

vi sta

a lavorare
e)

chiuso

avere attivata una sufficiente ventilazione anche

modo che tutti lavoranti possano attendere


senza sforzo dell'organo visivo

d) essere illuminati in
al loro lavoro
e)

essere provvisti di acqua pura in quantit sufficiente e in con-

dizioni tali

da escludere ogni pericolo

di

prodotii o rifiuti dell'opificio o per altra

/) nei

dove

locali di lavoro

lenti esalazioni,

di

ambiente

ad

spazio

lo

si

minimo

fj)

quando

ha sviluppo

di polveri

ciascun

calcolato per

15 me. e l'aria vi dovr essere

attiva ventilazione artificiale

contaminazioni per parte


causa qualunque;

opportunamente

dei

puzzo-

di

sar

lavorante

mediante

rinnovata

poi lo sviluppo di

materiale

pulverulento

notevole o l'ossevi emanazione di gas deleteri,

si

dovr

fosse

altres

molto

provve-

dere all'aspirazione rapida delle polveri o dei gas mediante appositi apparecchi, oppure

impedire

sollevamento

il

del

materiale

pulverulento

mantenendolo costantemente umido e dove non sia possibile applicare


tali provvedimenti, si dovr mettere a disposizione degli operai apposito
apparecchio da applicarsi al naso ed alla bocca, destinato a filtrare l'aria
di respirazione.

In quegli stabilimenti e laboratori dove

si

lavorano materiali nocivi

manmani e

alla salute sar proibito agli operai di portare cibi o bevande, e di

giare e bere nei locali di lavoro, e sar dato

modo

di

lavarsi

mangiare nel lavabo attiguo al locale apposito destinato


devono essere provvisti.
Tali esercizi saranno anche provvisti di appositi spogliatoi, separati

viso prima di

alla refezione, di cui detti esercizi

dai locali di lavoro

operai riporranno

loro abiti ed

sare, questo,

prima

di

Inoltre gli operai

dovranno lavarsi mani


necessario.

divisi

doppio

in

entrare nei locali

prima

di

e viso,

riparto.

In

detti

uno speciale abito da

spogliatoi

lavoro,

gli

da indos-

di lavoro.

uscire dallo stabilimento o dal laboratorio

usando anche

liquidi disinfettanti

ove sia


...
ili

(..egli Ojjei-ai

iVJ

che lavorano

in

slal.iliin.

im,

i.i.-M.ii.-.i

iij.uu

..

ossi ilove si sviluppino esalazioni nociv* u s<^radevoli, polvere,

^ine,

love in <|ualunf|in' altro niO(l<j siano sogg(*Ui

ad

fiili^'-

insudiciarsi,

si

piovvederc negli stabilimenti o lahuralori stessi anche un servizio


giornaliero di doccie in numero proporzionalo a quello dei suindicati
(lovni

operai

Queste disposizioni se rigorosamente


la

l'althricazione del solfato di

procossi segnili,

in

cuniiizioni

rame

s.'.lutii

tolta

alle on-

sue

sono
fasi

tali

rispondere alle pi esigenti

<l;i

iirieniclie.

l.;i

applic ale

in tutte le

da

meiler-

quuisiensi
'fii

escrizioni

TA hlJ

>l-:ii

\.

I.M

li

(rion.'flt

l*i!i:~ii.iMi

pini.

Il

.raiiiMia

S.'ii,

M.

DI':

Citigli |<>|;!^

heiutu propone

/,.

<!<;.m

Congresso

a!

ili

fino - ore

li.

ili

\im..- P-.f.

spedir;

il

1'!^"".

&eguiite ile-

Scuatoir \)K A.XdELI


MlLA.SO.

('on</i'esso malattie lavoro

sue odierne sedute

consacrate a discus-

promotore sostenitore inviati


reverente affettuoso voto augurale confidando averti con noi prossimo
Congresso.
sull'assistenza

sioni

sociale

di

cui

fosti

Prcsidi'utr Hr. Crisioforis.


JJon.

l'eli ini:

Non

si

ben

V.

lieto di

dimentichi che

il

voto del prof.

associarsi al

l'oratore appartiene

tanto pi in pianto

campo
anima

a un

senatore De Angeli

Devoto e
avverso.

politico
di quel

Consorzio

per la prevenzione contro gli infortuni del lavoro che pur cosi
iin'rito delle classi
Il

11

Congresso approva per acclamazione il telegramma letto.


prof. iJerufit propone ancora un augurio per la ripristinata

De

dei senatore
!:
Il

La

/..

Ih'ioto per la relazione:

===

dietetica dei lavoratori.

L'alimentazione, convenientemente disciplinata, puc assumere


tere di contributo preventivo contro le malattie professionali
I.

saluti-

.Angeli,

approvato per acclamazione.


Presidente d la parola al piuf

bene-

lavoratrici.

il

carat-

Ris()ondo,

si.

pi recenti sludi di chimica fisiologica, le conjUste giornaliere

della clinica delle professioni tendono a ilimostrare che

nella

alimenta-

zione risiede un fattore polente capace di ritardare od impetlire l'avvento


<ii

parecchio malattie professionali,

di

limitare

danni

di fiuelle altiv che,

nello slato attuale della scienza e ilelb' industrie (nei riguardi dei perf.'-


zioiiawieMii tecuici)

M:^

non sono ancora

eliniinabiii

con

procedure

efficaci,

sicure.

Per svolgere, per, un'azione preventiva, l'alimentazione deve stacdeve essere intesa in
si assegnano,

carsi dai confini che d'ordinario le

un senso molto
i

quali

lato: nei suoi

obbiettivi finali, pi intimi; jjer effettuare

denti, dalla accurata maslicazione, ecc.,

tamento

stato buono dei


ad un perfetto e normale svuo-

richiedono condizioni propizie a partire dallo

si

dell'intestino.

Se l'alimentazione capace, come

II.

una

di esplicare

io ritengo,

missione preventiva dinanzi alla clinica professionale e costituirsi quindi


in

un compenso

meno

e restauro nell'oggi, in

lontano, tale alimentazione non

fabbisogno

desunti dal noto

un presidio contro un futuro pi


si

ricetta gi coi criteri consueti,

applicato ad un

lavoro

fisiologico e svolto

da un organismo perfettamente normale.


Sono invece le eventualit e le probabilit patologiche che insidiano
un determinato mestiere, congiunte ad altre circostanze di natura contingente ed ausiliaria, che devono essere interrogate per tracciare le provvidenze e

programmi alimentari

dell'oggi.

Questa alimentazione che non pu chiamarsi iperalimentazione,


ma alimentazione preventiva o consentanea al mestiere esercitato, e
suggerita ad un tempo da considerazioni di natura, fisiologica e patologica, vuole coprire quelle deficenze e quei bisogni che vengono ad emerIII.

gere e a derivare da una o pi

seguenti

delle

condizioni

relative

al-

l'operaio:
1."

et di chi lavora;

2." tipo
;]."

niche)

individuale dell'operaio;

prostrazioni incipienti di organi o sistemi (funzionali od orga-

4.

dispendi eccezionali di energia causati dalla professione;

5."

tendenze morbigene pi o

esercitata

meno

specifiche della professione

6."

durata prolungata del lavoro;

7."

malattie accidentali, estranee al mestiere;

8.0

aggravanti del lavoro, non immediatamente collegate

colla

professione.

IV.

La somministrazione

degli

alimenti

in

chi

esposto

alla

patologia professionale deve inseguire la seguente mela:


a) la realizzazione del

pareggio assoluto

discreta elasticit

(e

non

il

semplice equi-

che consente una


dinanzi ad eventuali insufficenze assimilatrici e ad ogni

librio esteriore o bilancio aritmetico),

quale quello

sorta di dispendio interno ed esterno, e tutto questo nell'adulto o nell'operaio


pi inoltrato negli anni;
b)

persone

di

eccedenza assicurata e controliata di introiti alimentari nelle


pi giovane et; e particolarmente nella donna gravida e

nella

che

iIihiiih

sp, Mm|<p>vvi<lnm0nt<,

allatla,

y. Alla alinien(azi'>ii.-

essa

alTItlala

t""

ad orari

.i-~i. ,,..i

..i.

per

fosr'>

determinati lavori.
-,,.<...

nff*>nd

.......;;...,

.jw.m...

pasti >s'iortiaglieri (salvo a salire a quattro

fissi: tre

di lavoroV, il
primo pasto sia
|irM" alcuni mestieri [lor speciali turni
consumato, specie nella stagione fredda, prima di prendere il lavoro, sia
pasto pi importante (delle 11 o delle 12) favoriti* dall'astensione dal
il

il

per

alnjono

lavoro

chi deve

un'ora.

molto

fare

pasto nella stagione

!?."

Porterei a

esercizio

fredda

due o pi ore questo riposo per

organi

cogli

siano

vocali

sempre

(maestre).

costituiti

in

Il

1."

lutto o in

opportuno variare nel corso di una settimana


di cibi caldi.
IVnso che una vera azione restauratrice potrehhe sviluppare in
autunno il consumo mattutino di un chilogrammo circa di uva, invece
del |ani' associati a prosciutto, a formaggio o a pesce salato, ecc.
Ritengo pregiuilizievole all'avviamento felice didla digestione il fanprima e dopo il pasto principale lunglic marce a piedi tra lo stabilimento e la abitazione.
parte

l'I

cilii.

VI.

fianco alle malattie })rofessionali strettamente specifiche

.\

sono altre infermiti che sorgono a poco a poco per


od indiretto delle professioni: malattir

cuurc

del

circoscritte),

(ipertrofie,

fin'

vi

concorso diretto

il

rasi (arteriosclerosi diffuse e

dilatazioni),

reni (nefriti e reni

flei

mobili), flellc rie d/esUce (atonie, ectasie, ulcere, neurosi dello stomaco,

onteroptosi, stipsi, emorroidi, ecc.), delle rie aeree (tubercolosi).


In molti individui

candidati

tali

forme morbose

bene indirizzata vale a ritardare o ad attenuare queste


dine alimentare

di

condizione

infelice

delle

vie

digestive

secondo me,

L'alimentazione, saviamente costituita, vale anche a confor-

operaio invalido affetto da forme croniche non

cazione

disor-

inabilit a det(>rminate professioni.

\'III.

tare

il

sollecita.

lo

Una

\'ll.

motivo

l'alimentazioni
lesioni,

di

un lavoro pi modesto a scartamento

gravi

ridotto.

nella

espli-

\on sar mai

abbastanza riprovalo l'indirizzo prevalente in (piegli spedali dai quali si


vorrebbero tosto dimessi .i malati convalescenti di forme acute prima
che essi abbiano potuto richiedere ed ottenere da un regime alimentare
appropriato
progressivamente pi ricco un conveniente restauro fisico
t;

una soddisfacente attitudine per la ripresa del lavoro. Incidentalmente


osservasi che non poche citt esttre ci danno da molto tem|H l'esempio
e

delle

case

di

cnnvalescen/a

in

piena cainpagjin, per

ricoverali negli

ospedali.
I.\.

'jMii'-'if

profedurtr

non potr trovarle che

in

.iiiiiii.-iiUin

imuiiiiii;i ir

im'ui-iih'

ii>p*-i;ni>

due ambienti:

o in s(>no alla famiglia in cui la donna esperta e capace sapr

chiedere

al

danaro consacrato

ispirer alle

norme

che ^ capace di dare e si


avr provveduta d medico, vigilante

al cibo tutto (|uello

direttive di cui la

4'J4

e cosciente, che tiene sotto le sue cure

stabilimento industriale a cui

lo

quell'operaio appartiene;

o in apposite cucine operaie erette

presso

gli

stabilimenti indu-

un medico da cui non si possano avere


che cibi confacenti al mestiere e presso
quali qualunque lavoratore
paghi semplicemente perch mangia, e non per quanto mangia, abbia in
in altri termini anche qui quel biglietto a tariffa unica che si adatta gi
in altri campi (trasporti ferroviari). (,)ueste cucine operaie dovrebbero
essere provvedute di apposito riparto, perch l'operaio possa accuratamente
lavarsi e per qualche industria riuscirebbe anche commendevole l'uso di
una veste per il pranzo.
X. L'operaio e la moglie dell'operaio dovrebbero procacciarsi una
appropriata coltura igienica avente in mira la conoscenza dei rischi della
professione, dei mezzi e dei fattori che promuovono o respingono la morbistriali,

poste sotto la direzione

di

lit

professionale, e delle

fare col costo

Il

nozioni

dietetiche

minimo una alimentazione

Presidente ringrazia

il

relatore ed

culinarie

indispensabili

per

fisiologica, preventiva.

apre

la discussione

sul

tema

svolto:

Prof. Bernahei:

norme

Approva completamente

e plaude

sinceramente

alle

dietetiche tracciate con previdente oculatezza dall'amico e collega

Devoto. Ma avrebbe desiderato, fra le importanti modificazioni, udire una


raccomandazione, quella cio delle proporzioni tra l'albumina animale e
quella vegetale perch non indifferente combinare cotal miscela in una
proporzione o in un'altra. Secondo l'O. il minimo cui si potr discendere
sarebbe la met.
Prof. Devoto: Riconosce giustificabili

le

osservazioni fatte dal pro-

una distinzione
albumine vegetali ed animali che serva per gli operai stessi.
Saranno
medici addetti alle cucine operaie che dovranno dar norme e
fessore Bernabei, ritiene per sia diffcile poter precisare
tra le

distribuire le tabelle dietetiche.

Treves: Crede che possa venire introdotto nelle raccomandasaggiamente raccolte dal prof. Devoto un cenno all'opportunit
di concentrare il maggior valore nutritivo degli alimenti in un volume
non troppo grande. Questa una raccomandazione che pu tornare specialmente utile nella nostra classe operaia che costretta a cercare nel
gran volume il compenso al minor potere nutritivo degli alimenti di cui
dispone. K questa raccomandazione soddisfa in una forma eminentemente
Prof.

zioni cosi

pratica

il desiderio esposto dal prof.


Bernabei.
Desidera inoltre citare le risultanze che la scuola di Zuntz ebbe studiando il regime alimentare del soldato tedesco. Questa scuola trov che

V.i.)

un difetU> pi o meno accentuato nel liilanco enerf^elico


perfottaniente soddisfatto o magari in eccesso per
bilancio
un
allato
fjuol che i'i>^iiarda Vi\7.oii>. Su questo fatto trova larga giustificazione la
raccomandazione del prof. Devolo di fare neH'alimr'nta/ione una certa
|iii'>

sii33teie
ail

parlo agli alimenti naturali ricchi di glucosio specie da noi

e nelle sta-

gioni a cui sono pi facilmente accessibili.


/>nn.
conti

l'irciiiiiil

anche

buona

delle

Rileva con

norme

di

dell'operaio.

dietetica

piacere che

igiene

Ricorda che

prof. Devoto ha tenuto


da associarsi a quelle di

il

personale

anche

b'

docce

impiantate in

alcuni stabilimenti, sono utilissime all'operaio. Ma, a parte tutte


cole ai,^giunte che allo conclusioni del

accettando

deili'

prof.

Devoto

interi'ssiiritissiinp

mclii-^ioni

[iro|.<.iii'

im

i.I

pic-

le

p(*trebbero

si

fare,

me.,

per

la

Relatore.

Pn-sulente d

Il

la

parola

al

prul'.

l'ii.s.-ic

(juhbi di

Milano

RflaziiTit-:

Sull'assistenza sociale per


Se

malattie del lavoro.

varie eventualit che minacciano la

lo

loro collegale

fra

le

provvedimenti

in

modo da

relativi,

vita

far sentire in tutti

lavoratori

dei

paesi

sono

bisogno che.
anzich essere indipendenti e frammentari, costii

ti

tuiscano un sistema veramente organico, indubbiamente strettissnni sono


vincoli che legano le malattie del lavoro da una parte cogli infortuni
i

comuni.

del lavoro, dall'altra colle malattie

Lo

studio di

punto

di vista medico, di grande


non compito di questa relazione l'addentrarsi in indagini
di tale natura: il quesito che qui si vuol trattare resta nel campo economico-sociale, in cui voramonle
vincoli accennati vengnu. facilmente
tali

vincoli,

dal

ma

interesse,

in

evidenza.

La malattia del lavoro si dislingue dall'infortunio . .ju.i.n.. ii..ii -i


in modo violento, come effetto di una perturbazione acciden-

manifesta
tale

Ma

noll'andamento del lavoro.

l'attenziono

del

pubblico

sia

infortuni, anzich sulle malattie,

mento a

dapprima e
non giustifica una

di

|)erch<'

preferenza sugli

diversit di

tratta-

loro riguardo.
si guarda alla causa da cui
l'uno e l'altro fenomeno e
deve riconoscere nell'uno e nell'altro il carattere di rchiu

se

Infatti

prodotto,

questa differenza, se spiega

attratta

si

l)n>fossionalc.
Il

Hodo in cui l'industria

disgrazie

f*

accidentali subitanee,

O^me

organizzala e diretta pu dar luogo a

come pu dar luogo a

malattie di lento

possono invocare provvedit ne nti preventivi per render


nien frequenti le disgrazie, cosi possono invocarsi per eliminare date
cause di malattie professionali.
de-'orso.

si

490

si ritiene che il rischio degli infortuni deve gravare sulla


che equivale a dire che nel prezzo dei prodotti deve, fra gli
altri elementi, trovarsi anche quanto occorre a sostenere la spesa per provvedere agli infortuni, altrettanto dovr dirsi per le malattie professionali.

Quindi se

industria,

se

il

si

vuol tener conto del fatto che

perturbazione, da una deviazione che

infortuni derivano

gli

accidentalmente

si

da una

verifica

dallo

andamento normale del lavoro, mentre le malattie professionali si producono anche senza alterazioni nelle condizioni normali dell'industria, da
ci non si pu logicamente dedurre se non questa conseguenza, che la
responsabilit dell'industria
le

fin

bada

Se poi

si

troppo

ovvia:

conseguenze

alle

bisogno da

il

temporaneamente incapace
lui riportata sia stata

questo

dubbio

se

si
si

pu

economiche,

cui

al lavoro,

resto della sua vita, o morto,

in

ancora pi diretta

risulta

chiara per

e pi

malattie professionali che per gli infortuni del lavoro.

non

colpita

conclusione

la

riesce

la famiglia dell'operaio

o inabile in tutto

diverso pel fatto

in

parte

pel

che la lesione da

violenta o no.

anche senza occuparsi dei casi in cui resta


veramente di infortunio del lavoro o di malattia

dire

tratti

professionale.

Quand'anche

scienza fornisse criteri assolutamente

la

precisi

si-

non dovessero mai


presentarsi questioni su questo punto, come quelle che talora furono
sottoposte ai Tribunali, sarebbe sempre giustificata dal punto di vista
economico l'identit del trattamento, derivando gli uni e le altre dall'organizzazione che l'industria ha in un dato tempo e luogo, e producendo
entrambi le stesse conseguenze per la famiglia operaia.
Deve dunque ritenersi giustificata l'assimilazione delle malattie profescuri per distinguere gli uni dalle

altre,

che

tanto

sionale agli infortuni del lavoro per quanto riguarda la necessit sia di
cautele preventive, sia della garanzia di

un sussidio per ripararne

le

conse-

guenze economiche.

Ma

la

semplice assimilazione (quanto

ai

provvedimenti d'assistenza

sociale), delle malattie professionali agli infortuni del lavoro


le difficolt

Poich sorgerebbero praticamenu; dubbi


fissare

il

sposterebbe

piuttosto che eliminarle.

confine fra

le

gravi

sui

criteri

con

cui

malattie professionali e quelle comuni.

Non basta che si possa formare un elenco di malattie da qualificarsi


come professionali: poich si domanda se giusto che per tutte le altre
malattie escluse da tale elenco abbiano a mancare quei provvedimenti di
assistenza sociale che verrebbero sanciti per

le

prime.

genere di lavoro a cui l'operaio attende, l'ambiente in cui questo


compiuto, la sua durata, non hanno forse un' influenza diretta sulla
frequenza e sulla gravit delle malattie comuni? Tale influenza fu gi
Il

messa

in luce dalle statistiche, le quali

rischio di malattia

hanno appunto mostrato come

varii col variare dell'industria.

il

t'.n

La

professiuiie esorcilata influisce evidentemenle su tulle

al.iiu-

le

dini di vita dcH'operaio.


v(

Non

('

erri .lieo

ed ingiusio

una pulihiicazione non

il

jiensare (togliamo queste

parole

da

recenlr) (1) che quelle malattie le quali


da condizioni di vita estranee all'oaercizio del mestiere propria-

(li[)i'nd(>no

affatto

ma inevitabili per l'operaio in causa della sua occupazione


medesima, debbano essere originariamente addebitate alla professione.
Vi sono malattie, corno vi sono disjirji/ie accidentali, indipendenti dal
lavoro; ma allo stesso modo che la giurispruden/a tende ad allargare
niante dette,

la

no/ione

dei,di

infortuni sul

lavoro,

ritenendo

zione fatta per rjuesti anche acciilentalit che

compresi- nell'assicura-

hanno

coli'

industria solo

una relazione indiretta, cos non si potrebbe sottrarsi 'alla tendenza di


allargare sempre pi il concetto di malattia professionale.
Se poi si guarda al bisogno provocalo dalla malattia, non ^ nem-

meno

caso

il

di discutere,

poich evidentemente la condizione economica

vengono a trovarsi non varia pel


ha colpiti sia da classificarsi fra q\it\\n
professionali o fra quelle comuni.
K giusto adunque che le malattie protes.-ionah siano oggeii" di
attenzione particolare, che il lavoro d'indaj^'ino si compia anche a loro
riguardo con quella specificazioni' che gi fu adottala per gli infortuni
in

cui l'operaio o la

fatto

che

la

sua

malattia ehe

famiglia

lo

del lavoro.

Ma

(juando

si

arriva alla questione

provvedimenti d'assistenza

dei

sociale da adottarsi a loro riguardo, bisogna

convincersi che il trattamento gi oramai attuato per gli infortuni del lavoro deve estendersi
anche alle malattie professionali e da queste alle malattie comuni.
Che le norme di prevenzione debbano essere dirette non meno

che alla sicurezza dei lavoratori, e che la preoccupazione f>er


non debba essere minore di fronte alle malattie comuni che a
i|uelle professionali non pare possa mettersi in dubbio.
Quanto poi all'assistenza diretta a riparare le conseguenze economiche delle malattie, fra due mezzi si pu fare la scelta la henefivema

all'igiene
l'igiene

e Vassiciirasionr.

La brne/ict'n:u
il
mezzo pi antico. Provocata da un nobile sentimento di piet, essa una necessit di fronte alla miseria che reclama
un provvedimento iinmediato: essa im|)edisce che il male raggiunga una
i"

tale portata

da oH'endere

da condurre ad

Ma
nr>n si

atti di

dev'essere

il

in

modo

brutale

reazione violenta

rimedio estremo

possa curaie altrimenti.

Poich

il

sentiniento

dell'

umanit, e

('.?).

cui

quando

ricorrere

un

rimedio

'.,.\:,
e
...;,
{W T. .Santino nell;i Rivisla Htli.
,
[i] Vedi r. GoHtii, L'aui-'urtitioin in fmntrat. Milano, Hoepli, 18S^.

il

nale

imperfettissimo:

\^ti,

t^\


della

evita l'e.strenio

ma non T umiliazione di chi in


una necessit deve soccorrere anche la mi-

disperazione,

appunto perch

bisogno:

41 8

seria colpevole, e riesce di stimolo all'imprevidenza.

pi regolarmente sistemata, in tanto maggior grado pro-

E quanto
duce questo

effetto.

Dalla beneficenza

si

in molti casi sviluppato

a poco a poco

il

firov-

vedimento ben pi efficace e perfetto deWassicurajsione.


Quando una persona compie un atto di beneficenza fra i motivi che
ispirano la sua azione entra pi o meno chiaramente il pensiero che
anch'essa avrebbe potuto per avventura trovarsi in bisogno: appunto
per questo che si vede spesso una colletta fatta fra compagni di lavoro,
o fra persone che esercitano la stessa professione per soccorrere chi sia
stato colpito da una disgrazia. Vi in ci il concetto, ancora confuso, che esistono certe circostanze comuni per effetto delle quali un bisogno pu presentarsi indifferentemente all'uno od all'altro, ed quindi interesse comune
di provvedervi. Allorch questo concetto si fa pi chiaro, sorge spontanea
la considerazione che non conviene aspettare che il bisogno si sia verificato per invocare l'aiuto degli altri; meglio prevedere l'eventualit a
mezzi per farvi fronte. Infatti
cui si sottoposti, e preparare in comune
se si aspetta che il bisogno si sia verificato, chi ne colpito deve umii

liarsi e

chiedere

il

soccorso altrui; e

il

soccorso affatto volontario, tanto

che se uno bada solo al suo interesse vi si pu rifiutare. Se invece tutti


assumono l'impegno di concorrere alla spesa pel bisogno che colpir uno
di essi, la beneficenza si trasforma in assicurazione.
stato notato che il sentimento di piet viene tanto pi fortemente
destato, e quindi tanto pi

generosa riesce

straordinaria la disgrazia, e

si

beneficenza

la

trovata in ci

bisogno. Si potrebbe dire

che

quanto pi

una contraddizione

contraddizione

fra

logica,

la piet e

il

perch

alle disgrazie pi frequenti,

lazione

si

a quelle che sulla massa della popopresentano con una certa regolarit non si deve provvedere

colla beneficenza

ma

la

coll'assicurazione.

Dove questa non pu arrivare, nelle disgrazie veramente straordinarie, imprevedibili anche per la massa, come un terremoto, soccorre
opportunamente Io spirito di carit.
E dunque fuori di dubbio che V assistenza economica per le malattie
del lavoro dece attuarsi mediante

V assicura sione.

Dovr l'assicurazione esser libera od obbligatoria ?


Oramai si pu dire assodato il concetto che
obbligatoriet ha la
stessa ragione di essere nel campo della previdenza come in quello
l'

dell'istruzione.

-Nt'llo

scono

modo che si crede necessario nelP interesse generale di


un minimo di istruzione, porche gli ignoranti costitui-

stesso

garantire a

tutti

ambiente sociale scatlento, a danno

ini

cessario del pari che per

crede

di lutti, cosi si

disgrazie pi comuni a

ir

cui

ne-

soggetta

la

un minimo di sussidio sia garantito mediante 1' assicurazione, senza di che coloro che sono cc)lpiti dalla disgrazia -adono a
vita d'i lavoratori

carico della heiioficenza pubblica.

La

discussione ormai non

curazione debl)M

Mv^.....

minimo

pi sul principio se un

fi

obbligatorio,

ma

sui limiti a

cui

di assi-

devo

l'obbligo

arrivare.

L'obbligo deli'.issiciirazione adottato per

logicamente estenilersi alle malattie:

infortuni

gli

pare

lavoro deve

flel

sia ragione di

procedere
ancora per gradazioni arrivando per ora alle sole malattie professionali,
salvo a procedere in seguito a comprendere tutte le malattie senza distinn(^

vi

zione.

La

sola ragione per procedere gradatamente sta nel pericolo di

aggm

vare soverchiamente l'industria pel pagamento dei [remi d'assicurazione.

Ma

ormai

pu dire che

rami della produzione sono difche vuol dire che la possibilit di


pagare
relativi contributi sussiste. Un'industria non ha ragione di durare se il prezzo dei suoi prodotti (da chiunque sia pagato) non rifonde
la spesa per dare almeno il necessario per vivere a chi la esercita: ora
fuse

le

si

societ di

in tutti

mutuo soccorso,

il

il

pagamento

un sussidio

dei contributi per l'assicurazione di

malattia va considerato appunto

come una

in

caso di

sussidi

necessaria;

s|iesa

assicurali mediante quei contributi fanno parte di quel

minimo

di

benes-

sere che la societ non deve lasciar mancare ad alcuno.


Si

per
in

pu dunque concludere

in

favore dell'assicurazione

la malattie professionali attuata

insieme con

obbligatoria

per

(juella

le

malattie

generale.

L'organizzazione

pratica

coordinarsi con quella per

supposto

di

una
di

come

in

|ter

infortuni del lavoro,

aflatlo estranee l'una

far le cose

le malattie
dovr
non gi partendo dai
quelle due eventualii deh-

dell'assicurazione

ditl'erenza essenziale per cui

liano considerarsi
dal desidt>rio

gli

modo che

si

ma

all'altra,

ottenga

il

bens partendo

massimo

minima spesa.
Conviene adunque (seguendo l'esempio gi dato da

efletto

utile colla

alcuni

Stali)

comprendere le inabilit temporanee di breve durata (per lo m^no sino


al limile di un mese) anche se causate da infortuni sul lavori), fra
casi
a cui provvedono gli istituti organizzati per le malattie ordinarie, lasciando
che l'organizzazione speciale per gli infortuni provveda ai casi pi gravi.
i

L'assicurazione

por

le

malattie

poi

deve

essere

organizzata

jut

mezzo delle societ di mutuo soccorso, completate occorrendo, nei luoghi


ove non si potessero istituire, mediante Casse locali ap|)oggiate allo amministrazioni comunali.


La

500

questione dei rapporti fra malattie

professionali e

infortuni del

lavoro venne trattata gi l'anno scorso nel Congresso internazionale medico degli infortuni sul lavoro tenuto a Liegi. Il dott. Vincenzo Magaldi,

rappresentante del Governo italiano, appoggi la conclusione a cui veniva


la relazione dei dottori

OUive

Le Meignen

efficacemente alle malattie del lavoro

si

nel senso che per provvedere


debba organizzare l'assicurazione

Le ragioni in favore di questa concluuna relazione dello stesso dott. Magaldi al Miniindustria e commercio (1).

generale contro tutte

le malattie.

sione sono riassunte in


stro d'agricoltura,

Chi scrive ebbe gi occasione di manifestare la propria adesione a


modo di vedere (2), che si potrebbe concretare nelle due proposi-

questo

zioni seguenti:

L Le ragioni che consigliano l'adozione di mezzi preventivi, e


un sussidio all'operaio o alla sua famiglia per gli infordel lavoro, valgono del pari per le malattie del lavoro.
II. Il miglior
modo di provvedere all'assistenza economica per le

y assicurazione di

tuni

malattie del lavoro, consiste nell'organizzare l'assicurazione

per

obbligatoria

malattie in generale.

le

Ha

quindi la parola l'Avv. Riccardo Fabris sul tema:

L'assistenza sociale agli operai.


Il

tema che

ci

numero indeterminato
oggi affaticano

Ma

noi

proposto comprende nella sua formula letterale un,


di

problemi fra

pi complessi ed

pi gravi che

sociologi, gli scienziati e gli statisti d'ogni paese.

dobbiamo coordinare

circoscritto nei suoi giusti confini,

gresso

=^=-==

il

nostro studio attuale, perch rimanga


agli

scopi

speciali

che questo Con-

propone, cio all'assistenza sociale nei riguardi delle malattie


del lavoro. Questa si deve estrinsecare in un triplice ordine di provvedimenti,

si

zione di
di

quali tendano alla prevenzione, all'attenuazione


tali

infermit: gi la scienza

si

ed alla ripara-

viene speciahzzando nello studio

codeste malattie, la cui frequenza accertata dalle indagini statistiche,

condotte con rigore di analisi alla scoperta delle leggi che governano

fenomeni
assolvere

il

governo sar tracciata la via per


compito che loro spetta secondo le odierne esigenze della

sociali; cos agli

uomini

di

civilt.

Si tratta di innalzare

(1)
(2)

pag.

il

colossale e glorioso edificio della solidariet

V. Bollettino di notizie sul credito e sulla previdenza, 1905, fase. 8.


Proceedings of the fourth international Congress of Actuaries, Voi.

]?,i.

Sulla istituzione

di

casso d'assicurazione per la maternit:

II.

relazione

New York
al

nazionale per l'igiene dell'allattamento e la tutela della prima infanzia, Messina 190i.

3"

lOOr,

Congresso,

11

malia, ie cui

501

fondamenta non sono scavate

nell' instabile

arena delia

rarit elemosiniora, n nelle Inrlie infide delle convulsioni tribunizie,

ma

sono scolpite nel granito della libera ragione. La quale dimostra come
il
dovere dello Stalo d'intervenire nella protezione dei lavoi-alori sia in
generale dei cittadini, le cui classi non
un egoisti(;o e brutale antagonismo, juando gli svariati loro
bisogni, senza parlare dei pi ;levati sentimenti umani, le
'ostringono a rompere ogni artificioso isolanienlo.
<ii tutti gli Stali civili hanno avvialo la nuova legislazione protettrice del lavoro: ma perche questa dia
migliori frutti, ^ necessario che
non si limiti a misure |)arziali, frammentarie, ma che, nolla misura consentila dalle euiidizioni dei singoli paesi, segua un piano logico, completo
e [irogressivo, per modo che le successive disposizioni vengano a formare
Ira loro un tutto armonico, integrandosi a vicenda.
Da quando, or sono gi jiiu di tre lustri, ebbero principio Congressi
internazionali jtrr ijC infarUmi 'lei hiroru e per h; assicura: ioni sociali,
gli studi intorno a questi problemi ebbero una grande diffusione, ed in
particolare tutto quanto concerne gl'infortuni venne illustralo largamente,
<<isi ili rapporto ai mezzi per prevenire gl'infortuni, come in riguardo ai
metodi s|)eciali di cura per alleviarne le conseguenze ed ai sistemi legislativi per indennizzare le vittime; ora non si mette pi in discussione
il
dovere dello Stato d'intervenire, ma si confrontano le risultanze dei
vari melodi applicali, e si esamina quale in pratica sia apparso il migliore, l'er g' infortuni, adunque, la battaglia
vinta e non si tratta die
perfetta arniunia coli' interesse

possono vivere

in

(^

lii

perfezionare

sistemi adottati.

Logicamente, doveva ritenersi che per le malattie professionali si


avesse ad applicare l'identico procedimento riparatore, tanto pi che in
molli casi le caratteristiche delle malattie professionali si confondono con
quelle degl'infortuni; la magistratura,

deve non
di

talune

tutto

di

rado decidere controversie

inl'ermitii.

Ma.

d'altro lato,

sia

in

le

malattie

lu'oblema delle malaltie comuni, vista

il

vere esattamente

il

campo

le difficolt

e ritarda

provvedere come gi taluni


il

in

altri

1'

rimedi.
Stati

Stati,

professionali sollevano

imj)Ossibilit di circoscri-

delle infermit causate dal lavoro, e la

estensione dei provvedimenti necessari per


plica

che

Italia

riflettenti la classificazione incerta

Ad

hanno

le

grande
com-

malattie d'ogni specie

ogni
fatto,

modo
ed

non dispensa dal

ci

nuovi studi varranno

indicare la miglior via da seguire.

Ci riguarda specialmente la

miche

Ma
limita,

riparazione

delle

con^^ef^uenze econo-

delle infermit, ossia le assicurazioni.

l'assistenza sociale nei riguardi delle maialile dei lavoro

come abbiamo

gi avvertilo,

alla

rif)arazione;

vi

sono

non

pure

^i

la

prevenzione e l'attenuazione che reclamano speciali provvedimenti, contro


(juali non sor^^ono le difficolt alle quali abbiamo test^ accennato, se
i

lo

studio

si

limila alle malaltie del lavoro

propriamente

detto.


La

prevenzione

di

50--.^

reclama svariati

infermit

tali

provvedimenti,,

alcuni dei quali tendono, in generale, a proteggere la vita e la salute dei

concernono pi particolarmente le malattie professionali.


di esaminare tutti i mezzi che vennero suggeriti
per la difesa degli operai contro le infermit in generale: si comincia
dalla igiene delle abitazioni, e si procede per una serie di discipline che
regolano la sana alimentazione; la razionale disposizione dei locali ove
lavoratori, ed altri

Non

qui

il

luogo

compie il lavoro; la loro ventilazione; la limitazione del lavoro della


donne e dei fanciulli; il riposo settimanale; l'ispezione delle fabbriche;
il
lavoro notturno; i posti di primo soccorso; la distribuzione gratuita di
si

come

taluni medicinali,

il

chinino; ed altri molteplici provvedimenti.

Vi sono poi quelli speciali per prevenire od attenuare le malattie


professionali, ed in questo campo i suggerimenti del presente Congressopotranno tornare molto utili: ci limiteremo a ricordare le norme sanitarie
pel lavoro negli ambienti

temperature

molto elevate o molto basse:,

quelle pel lavoro negli ambienti ad aria compressa;

provvedimenti pre-

ventivi delle infezioni o degli avvelenamenti professionali; la prevenzione


delle malattie causate dall'aspirazione di pulviscoli, o di vapori, o di

gas

regolamentazione del lavoro nelle risaie, nelle regioni di malaria, nelle


gallerie minerarie; la difesa contro le speciali infermit causate dal
lavoro delle vernici, del piombo, del fosforo, e cosi via.
Bastano questi brevi cenni ad indicare l'importanza e le vastit dei
la

provvedimenti

legislativi

per l'assistenza sociale

ai

lavoratori in quanto

riguarda la difesa contro le malattie professionali e la riparazione delle


loro conseguenze. Quest'ultima ha per base principale l'assicurazione;

ma

ognuno comprende come

la

miglior

cura

del

male

che
minore

sia quella

tende ad impedirgli di manifestarsi, od almeno di colpire con


gravit, ed quindi particolarmente agli scienziati che si devono

dare

doman-

pi opportuni ed efficaci suggerimenti per la difesa dei lavoratori.

esprimere in questa materia non


I voti che il Congresso potrebbe
sarebbero che l'applicazione alle malattie di quelli gi replicatamenle
manifestati per gl'infortuni in tanti Congressi; possiamo cosi riassumerli:
Il

Congresso

che

d'avviso

sociale

l'assistenza

in

malattie causate dal lavoro debba esplicarsi con

una

menti coordinati a quelli per

operai

intesi

la protezione degli

riguardo

alle,

serie di provvediin

generale ed

particolarmente:
aj a prevenire la manifestazione

ambienti nei quali

che sia impedito

lo

si

compie

sviluppo

il

di

di

tali

malattie, sia risanando gli

lavoro, sia disciplinando questo per

codeste infermit, sia mettendo

modo

l'operaio-

nelle migliori condizioni personali di difesa;


bj

ad attenuare

le

conseguenze

fsiche delle malattie professionali

colla pronta ed idonea assistenza, colle cure pi

anche

in stabilimenti ospitalieri

particolari obbiettivi;

od

in

sanatori

efficaci

e specializzate,

organizzati

con

questi

'

a riparare

ra/iono o con
ilf'i

singoli

Arr.

pae?i

il

altri

gli

danno economico
mezzi

delle malattie

corrispondenti

alle

mediante l'assicu-

condizioni ed al ^enio

Aggiunger poche

h'aliris:

paiole alla

sua relazion*

i'<|

alle

onclusioni del prof. Ciobhi, nelle quali convieni' interamente.

La
mai

fpiestione che

e entrata nella

ci

occupa pu

dovere

di

estendere

coiiccrne

le

malattie professionali.

il

ritenersi risolta nel senso

coscienza generale
la

sua

persuasione che

la

protezione

agli operai

lo

che ora-

Stato abbia

anche per quanto

un Congresso italiano
nun in un Congresso interdir' che anche sul modo di riparare le conseguenze
economiche delle malattie siamo d'accordo, ])erch<''
voti della Camera,
ilei Senato, delle s|)eciali Commissioni e le dichiarazioni del Ministero di
Agricoltura concordano nel dnsitlerare la solK^cita estensione dell'assicurazione ani'lie alh^ malattie in g'nerale e non a quellr soU> professionali.
Ma in un Congresso internazionale crede opportuno seguire il sistema del Coni/resso inv-mnsionnle per jiT infortuni del laroro e prr le nssenrfi;ioni .sociali, nel quale non si mettono ai voti se non le conclusioni
sulle quali l'accordo
generale, o quasi generale, per modo che il voto
non
che la consacraziono di un pensiero oramai entrato nella coscienza
universale, e non un voto di maggioranza cli^ puo essere distrutto da un
ongresso successivo.
Riguardo alla riparazione delle cnnseguni/f (-c<>ii-iiucii<- <i-llr ma^e fossimo

in

nazionale potremmo

f"

f"

<

lattie

il

miglior sistema quello dell'assicurazione obbligatoria:

ma

noi

non ptssiamo imporre questo sistema ai jtaesi che preferiscono un altro


metodo, ("osi per gl'infortuni vi sono paesi che hanno sancito l'obbligo
dell'indennit, invece (|Uello ddl'assicurazionf,

ammettendo per che quel-

l'obbligo possa essere coperto eoll'assicurazione, cosicch questa, esclusa

rientra dalla finestra, ed sempre il metodo migliora.


non basta l'assicurazione: occorre anche la prevenzione e l'altMiuazione delle malattie analogamente a ci che si e fatto per gl'infortuni. Desidera a tale riguardo che
consigli cosi importanti e lo splendido esempio del Belgio siano coordinati dal Comitato permanente e
ilalla porta,

Ma

presentati al (ioverno.

Per brevit,

si

limila a leggere

schiarimento sui singoli punti.

le

conclusioni

ed a tlan*

qualclu

Presidente d la parola al dott. Ludiciij

Il

tema

5i.4

Tdekij

di

Vienna,

sul

Was kann
der

die

Krankenkasse zur Bekmpfung

Gewerbekrankheiten tun?

Ich will mieli in meinen Ausfhrungen kurz fassen. Erstens schon


\\e'\\ w'w ja am Ende eines lange dauernden und arbeitsreichen

deshalb,

Kongresses stehen, vor allem aber, weil ioli ja hier in einem liande
spreche, in dem es noch keine obligatorische Krankenversicherung der
Arbeiter gibt und weil selbst luer auf dem Kongresse in dem Referate
lueines unmittelbaren Herrn Vorredners sich eine gewisse Zaghai'tigkeit
bei der Behandlung dieser so wichtigen Frage bemerkbar maclit. Es
scheint niir aber nicht am Platze ausfiihrlich ber eine Nebenfrage zu
sprechen, solange die Hauptfrage noch nicht zweifellos entschieden ist.
Wir in Oesterreich haben seit 18 Jahren die obligatorische Krankenversicherung. Alle die Befiirchtungen, die man gehegt hat-auch bei
uns sprach man von Belastung der Industrie - haben sich als ungerechtfertigt erwiesen. Fr uns ist das Bestehen der obhgatorischen
Krankenversicherung zu einer solchen Selbstverstndlichkeit geworden,
Bestehen der Strassenbeleuchtung, der Kanalisierung, die Erriknnen uns heute
chtung und Erhaltung von Spitlern u. s. w.
eine Zeit oline obligatorische Krankenversicherung kaum mehr vorstellen.
Wir stehen jetzt vor einer Reform unserer Krankenversicherung. Die

Avie das

Ww

verschiedensten ^^'unsche werden laut - aber nicht eine einzige Stimme


verlangt die Abschaffung der Krankenversicherung.
Wer bei uns in irgend einer Versammlung oder sonst irgendwo liber
die

Krankenversicherung sprechen
und verlacht werden, weil or es unternimmt

Notwendigkeit der obligatorischen

wurde

- er wiirde bestaunt

solche Selbstverstandlichkeiten vorzubringen.

Notwendigkeit der obligatorischen Krankenversianerkannt - gerade deshalb aber ist es


allgemein
cherung noch nicht
notwendig, dass Sie - nicht in verhiillten, zweideutigen Wurten - sondern
Bei Ihnen

klar

ist

die

und entschieden

f\ir

Votum abgeben.
Nun aber zu meinem

die

obligatorische Krankenversicherung

eigentlichen Vortragsthema

Uir

Voli welch grosser Bedeutung die obligatorische Krankenversicherung fur die Volksgesundheit ist, beweisen aufs deutlichste die Zahlen:
10,224. r297 PerIn Deutsehland gehorten 1903 den Krankenkassen an
sonen, in Oesterreich 2,660.623; an Krankenkosten (d. h. Krankengeld,
Arzt und terapeutische Behelfe) wurden in Deutsehland 168 Millionen
Mark, in Oesterreich 45 Millionen Kronen ausgeg^ben.
:

lirsifi-

hau|>tsachli(.lister

iiiid

Zweck

d<'r

Kraiikenversicherung

isi

don Albeiter lir die Daiier soinei- i'irkraiikung ver malorieller Noi
/u schiit/en (Krankou^eld) luid ihni die Mitlel zu mikt Iloilung (Arzt
iiiid Medikamciile) zi ^owahrt'ii. Wic aliei- das llnujilziel jwlcr in<KlcMMiet
Sanilatsverwaltung in dM" Vcrhntunj^ der Kratikht'itci erMickt wenien
ii-i,

miisseii

tnnss,

Si

iinin'r

mehr und

die ersten Gcsetze


liche (Jeidct

auch

wcrdeii

iind
tn(hr

die

Kraiikciikassen

in

Zukunft

der l*ro|hylaxe ihr Aiigcnmeik ziiwonden.

libci'

Scli'Ui

die Ivrankonversicherung gflipn liher das eigenl-

der Krankotvorsorgung

hinaus; dun-h

die

Bestimmung,

dass W'iichnerinnen dnrcli 4 Wtjclion das Krankengeld au<^zuzahlen

isi,

auf das Gcbiet der Pi'opbylaxe. Spalor Iblgende (i'sclZf


sind hiorin noch einen Sidiritt weiter gegangen - die letztc doulsche
Krankengoselznovolle sieht bereits Schwangerenschutz vur. - Am weiIcstcn abei- auf <Uis (icbiet der Propbvbixi' hat sich das deutsche <ies*t/
liogi'hoii

IVir

sic sich

Altt-rs-iind Invalidiliitsversiclierung

begeben.

Die Krankenkassen, besonders die voii Arbeitern selbsl verwalteien,


es nicht nur fiir die Kranauch fnr die gesanimie Arbeilerklasse ist, wenn
-ie - iiber das (Jebiol (b'i- Krankenversorgung binausgreirond - eine reirt*
l'atigkeit aiif [irMjibylaktiscbt'ni (iebiele entfalten. Deutsche und aurh
Wiener Krankenkassen haben Tnlersiichungen nber die W'obnungsverhallnisse ilirer erkrankten MitgMeder angestelll; haben durch Vortrage und popnlare Broschiiren aufkiarend gewirkt. (ierade aber ani
(ieiii Gebiete der (iewerbekrankheiten, bei ihrer Verbiilun^' nnd Bekani]fung sind die Krankenkassen berufen eine grosse Rolle zu spielen. Seibst
ilie Krankenkasse,
die sich nur ani" Zahiung des Krankengeldes und
liaben bald orkannt, von wolcbeni Nutzen

l^enkasse sdbst,

siiiderii

iieistellung der

Heilbehelle

ilass sie deni

beschriinkt,

'

wirkt prophylaklisch dadun^b,

Arbeiter die M<>gbebkeit gibt, (birch reehtzeitige Beaehlung

iind zweckentsprechende Beliandbmg kleinerer Leiden lem Kntstehen


schwerer l-krankungen vorzubeugen. Dies macht sich speziell bei den
Benifskrankheilen geltend. wd die Krankenversicherung (das Krankengeld) es dem Arbeiter ernioghcht, ohne sich und die Seinen grsster Noi
luszusetzen, schon in leichtereni iStadiuin der Erkrankung wenigstens
l'iir (Muiire Zeit
seine geriilirbehe Beriifstaligkeit aufzuireberi, wodurcb
aUein schon dem Enlstehen sehwenM* Krkraiikiiii!.'->-uiid N'ciL'iliniir^M-scheinungen vorgebugt werden kann
Aber weil dariibei- bii>aus nnissen die krankenkassen eme rege
Tatiukeii zur Verhrilung gewerbbeher Krkraiikungen 'ntlahen.
r.ei den Ivrankenkassen samniclt sicli ja das gesaminte slalislische

an ihre Ai'rzle wenden sieh ja albBrmlts. alle an gewerblichen V*rgilungen Krkrankle.


Beiraciilen wir zuniiehst das statisiische Material und die Art wio
l's
verarbeitcl werden kann, und wie es der N'frband der Genossen-cbatskiankenkasscn und die Allgeineine ArlM'itcrkranken-und TnlerMaterial nber lieruf^krankheilen
inlulge ibres


W'ien,

stiitzungskasse in

die

506

zusammen

i/4

Million Mitglieder zahlen,

verarbeiten.

Im
Namen,

rztliclien

Protokoll,

Alter und

Stand

das

Krankmeldung

als

die Krankeitsdiagnose, die

dient,

ist

neben

Beschftigung des

und der Betrieb, dem er angehort, angegeben. Dies ermonach vielen Riebtungen hin.
Im Sinne des Krankenversicherungsgesetzes sind die Kassen zu

Erkrankten

glicht eine Verarbeitung des Materiales

des

einer Verarbeitung

statistischen

Materiales

allerdings in

recht

verpflicbtet. Die Verarbeitung erfolgt nun


unvoUkommener Weise
bei dem Verband der Genossenscbaftskrankenkassen in der Art, dass

Genossenscbaftskrankenkasse geGenossenscbaftskrankenkasse
allo in
sondert bearleitet
gewerbbchen Betriel)en einer und derselben Art bescbaftigten Ai-beiter
umfasst, so gibt uns diese Statistik ein gutes Bild der Gesundbeitsverbltnisse einer bestimmten Berufsart. Mancbe Genossenscbaftskrankenkassen, die Arbeiter verscbiedener Berufe in sicb vereinen, nebmen die
statistiscbe Verarbeitung getrennt nach Berufen vor, so weist die Krankenkasse der Drecbsler besonders aus: die Erkrankungen der Knopf-und
Rauchwaren, Holz-Stock-und Metalldrechsler. Die Ki-ankenkasse der
Feinzeugschmiede trennt ihre Mitglieder in chirurgiscbe Instrumentenmacher, Feilenhauer, Messerschmiede, Schleifer, Zeugscbmiede, die

zunaclist die Statistik jeder einzelnen

wird.

Da

jede

Krankenkasse der Bucbdrucker in Setzer, Drucker, Giesser, Hilfsarbeiter,


In vielen Krankenkassen wird fiir jedes Mitglied ein eigenes Ziiblwahrend der Dauer seiner Zugeborigkeil zur
blatt angelegt, auf dem
mit der Diagnose vermerkt sind.
Erkrankungen
seine
alle
Ivasse
Das Urmaterial der Krankmeldungen aber ermoglicbt es jederzeit
auch die Erkrankungshufigkeit in den einzelnen Betrioben und Betriebsgruppen festzustollen und die Plaufigkeit gewerbbcber Vergiftungen in

jedem derselben.
Die Allgemeine Arbeiterkranken und Untersti'itzungskasse verarbeitet
das Urmaterial in der letztgenannten Richiung und veroffentlicht ihre
Krankheitsstatistik nach Betriebsgruppeu gegliedert.
Aber nicht uur i'iber das tote statistiscbe Material verfiigt die Krankenkasse; unter ihrer Obhut befnden sich ja die Kranken selbst. Wenn
die Krankenkasse nun dafiir sorgt, dass alle an gewerblichen Erkrankungen, vor allem alle an gewerblichen Vergiftungen Leidenden einem
einzigen Arzte zugewiesen werden, so wird dadurch nicht nur die Be-

weil ja dieser Arzt bald sich spezialistiche


handlung dieser Kranken
gefordert
Kenntnisse und Erfahrungen auf diesem Gebiete erwirbt
werden, sondern dieser Arzt wird, soferne er nur das notige Interesse
durch
und die utigen gewerbehygienischen Kenntnisse mitbringt
den unmiltelbaren Kontakt mit den Erkrankten sowohl als auch durch
Zuhilfenahme der statistichen Ausweise (eventuell auch durch genauere
Durcharbeitung derselben) eine genauere Kenntnis der gesundheits-ge-

IVilirlichoii

IkTiifsarien

l'i'sonders

^'flahrliclK'ii

Acv

ein/elneii

or einzeliieii

lietriebe,

\>rriclituiig'M sich versclinlTMi.

Diese goimuf KemiUiis ab'r dami

iiul/briiigi-iid

fiir

dio Arboiter

/'i

verwerton, das wird scine und der Krankenkasse Aufgabe aein.


Isl in einom Belriclte oin hpsonders h<!ier KrHnken<Utnd rnliT das
gowerbliclier

X'ergiftnrigen
zur Henbacbliing gelangt, so
dcn Interuebmer wenden miissen und unter
Darlegiing der besleheiideii Missstande ihn um Abstellung ders<'lben
(^ueheii; sie wird dem Internehmer aber aiicb angeben
niiissen aiif
wolebe Weise die bestehendeii l'ebelstandc beboben werden knnen.
\iiln'ten

wird sicb die Kassc

aii

Dt'iiii

ja

mit

dem

vorkonimeiiden

llinweis ani' die

weiiig getan, es njuss auch (lem

Krankbeiten allein ist


ge/eigl wer-

Bt'triebsuiiternebiner

den knnen, wie auf zweckentsprecliende und mglichst wenig koslspieiige Art tind Weise die l ebelslande belioben werden k"nnen.
Naeli den meisten
lurcli

Kibobung der

Kassenstatuton

lieitrsige

l'nternehiner verpflicbtet sind

Krankenkasse inistande

die

ist

zu deren Zahiung

zum

Teile

Richtung hin

in dieser

auch die

einen gewis-

scn Hriick auf die Fnlernebmer auszuiiben.


Abei- die

Krankenkasse darf

darauf bescliranken auf den

sich uicht

tinzelnen Internehmer einzuwirken; sle wird auch auf die liesserung

ganzen lietriebsarlen hinzuwirken suchen; durch die Zusammenarbeit


Jewerbobehorden wird es ibr oft nigUch sein
dort, wo sie
es allein nicbt vermag
nuch Krfolge zu erzielen. Die l'irfahrungen,
die sie gesamnielt, miissen noch weiter verwendet werden, um Anrei:ung zu geben fin* von den lieb<"irdon zu erlassende Schutzmassregeln.
^ie sind vull und ganz geeignet einen wertvollen Bebelf, eine wertvolle
Interlage zu bilden fiir die von der i^egierung zu erlassenden Arbeiin

mit den

lerscbutzgesetze.

Auf

die

Arleiter

knnen, indem

sie sie

seibst

aber

wird

immer wieder auf

fabren, liber die Miltel zu ibrer N'ei-biitung


i;t'ii()ssen,

XDrsland

die ini

der

Krankenkj^se

einwirken
drohenden lierufsgeaufklarl; von ihren Berufs-

die

die ihnen

Krankenkasse vertrelen

sind,

werden

und williger aU von irgen! jemandem andern Belehningen und Aufkhiriingen entgegennebnien
und in den jahrbchen
Mitgliederversainmliingeii der Krankenkassen wird die geeignele (.Jelet^enheit sein uber die gesundbeillichen (iefahren des Berufes und ihre
\ erbnlung Aufklarung zu verbreiten.
W'ieviel die Krankenkassen auf dem Gebieie der Tiewerbehygiene

die Arbeiter lieber

zu leistcm inistande sind, hat der eheinalige Chefarzl der \\'iener (Jenos-

senschaftskrankenkassen

IVof. Sternberg

voli

erkannt

unl er

isl

stels

Krankenkasse mit den ewerbebehrtlen


eingetreten. Kin Erlass der nied. <>sl, Stattballerei empteblt auch diese
fiir

ein /.usaminenarbeilen der

/iisammenarbeit
samkeit getreten

:tl'<>f

l.-i.|..r

;<i

die^.M-

i'i-i;i^<

ni.,

in !.r;.L;;-.li,' \\

ik-


Der Arbeitsbeirat im

508

Handelsminislerium hat auf Antrag


einstimmig beschlossen, in das
kiinftige Krankenversicherungsgesetz einen Paragraf aufzunehmen, der
es den Krankenkassen gestattet Aerzte und Techniker zu dem Zwecke
anzustellen, um die Unternehmer bei der Einfiibrung hygienischer Verbesserungen durch ihren Rat zu unterstlzen.
eines

Arbeitervertreters

80 ergibl

sich

eia

osterr.

(Dr. Verkauf)

weites

Feld. nutzbringender

Krankenkassen; und diejenigen, die sich


krankheiten zur Aufgabe gemacht, werden
und Vorkmpfer finden.

Manchem von Ihnen mOgen mei ne

die
in

Ttigkeit

fr

die

Bekmpfung der Berufsihnen \Yertvolle Mitstreiter

Ausfiiln'ungen als graue Theorie

erschienen sein, der nie die praktische Ausfiihrung folgen knnnte. Darunn

mge

es mir

der

ich seit

^Viener Krankenkassen als

einem halben Jahre bei den erwhnten


fiir Berufskrankheiten ttig bin
die praktische Ttigkeit auf diesem Gebiete

Spezialarzt

erlaubt sein, Einiges iiber

za berichten.

Vor allem

will ich

Ihnen

eine kleine Broschre

vorlegen, die das

dem Verbande der Genossenschaftskrankenkassen und der Aligemeinen Arbeiterkranken-und Untersttzungskasse veranstaltet wurde. Auch will ich
erwhnen, dass der friihere Chefarzt der Krankenkasse Prof. Sternberg und der verstorbene Spezialarzt fiir Berufskrankheiten Doz. Lewy
unermCidlich bemht waren die einzelnen Arbeitergruppen iiber die ihnen
drohenden Gefahren aufzuklren.
Die Reichskomission der Krankenkassen wird in allernchster Zeit
ein Bleimerkblatt erscheinen lassen
die Buchdruckerkrank('nkasse hat
dies Merkblatt bereits in ihren Anweisungen fiir die Mitgheder abgeErgebnis einer Enqute

enthlt, die vor

einigen Jahren von

druckt.

Bei einem Grossbetriebe, in welchem sehr viele Bleivergiftungen


vorkommen, wurde mit dem Unternehmer iiber hvgienische Verbesserungen unterhandelt, kleine Verbesserungen wurden daraufhin in diesem
Betrielte

wurde

durchgefiihrt,

festgestellt,

blichen

grnssere

zugesagt.

Bei

einzelnen

Berufsarten

dass nur die Arbeiter bestimmter Betriebe an gewer-

Vergiftungen erkranken

und auch dort auf eine \'erbesserung

hingewirkt.
Ist das,

was

ich Ihnen an praktischen Erfolgen

nicht viel, so zeigt es doch, dass der \^ eg, den wir

ganbgar

angeben kann, auch


gehen wollen, auch

ist.

meine Herren und Damen hat das, was ich eben ausgefiihrt,
sekundares Interesse. Wenn in das kiinftige italienische
Versicherungsgesetz eine Bestimmung (vielleicht analog der in OesterFiir Sie,

wohl nur

ein

aufgenommen wird, die den Kassen die Moglichkeit


prophylaktischem Gebiete eine ausgedehnte Ttigkeit zu
ontfalten, so wird dies gewiss von grossem Nutzen sein. Haute aber liaben

reich

geplanten)

gibt auch auf

sic

keine

iifM'Ii

Krankenversicherung. Sie

oliligaturisclic

Und da rnoclite ich


Imndig: Wir wiinsch'^n,

solcho erst erringen.


Sio kurz iind

eiiie

'

**'!!cri,

wir fordfrn die obli-

Krankenversiclienin''!

j'alorisclir

Il

mssen

Sie nocliinais aiifToHprn: erkireri

(iiannini e l'avv. Afjnelli rinunciaim alla parola,

doti,

H(isei/f/io

-\'.

l.'iiif^.

presenta ima Comunicazione sul tema:

La protection de l'hy^icnc
que

industricllc cn Italie.

rendu obligatoire, eu Italie,


emplacenients aH'ectes au travail et des opt'ratiuns qui peuvent tnenacer la sant"*
desoiivriers, et que beaucoup reste encore faine, toutefois bon nombr'
il' Industriels se
soni spontant^ment pr(^occup''S, au doubl point de \uo
Bi!n

la igislation

n'aie pas encore

l'aduptiun de dispositions de pn-vention l'gard de l'hygu^iie des

sociologique et pratique, d'amliorer les conditions physiques de certain<industries et d'amoindrir, autant que possible les causes de maladie pour
les ouvriers, r.on

nioins que d'en atttinuer les consiiquences.

donne

Elant

admis que les ouvriers sont e\pos(^s aux mmes


le
monde, et cela en dehors des conditions

et

nialadies qui affliirent tout

dans lesquelles
liors

doivent prter lour travail, ce qui rend bien


est

d plutt

la vie

que

de l'usine qii' des circonstances particuli<^res

laquelle
la

ils

un malaise quelconque

d'i^tablir si

travaille, je

il

me

bornerai

question, en resrvant de traiter

Mdec'ins

un examen complet

et

et

ici

le

envisager

augment,

et

1'

induslrit\

dans

cot hyginique de

cot pathologique Messieurs les

systt'niatii|ue

que nuus souhaitons assez proche, dans laquelle


se proccupent de la

le

difficile

m">ne l'ouvrier

sant^ des ouvriers

de
le

la matii^re

l'epoque,

nonibre de ceux, qui

de l'hygine industrielle sera

et

quelques progr^s, dignes de

considration,

pourront tre

signals.

Je voudrais simplement rappeler l'attention sur quelques

que

dispositions,
qu'il serait

que

il

l'ou

tmuve

souhaiter de

d^jh

vi)ir

unes des
dans quebjues industries, et
se perfectionner. nvani encore

ap[>liqu<''es

s'ftondre et

une imposilion.
Un progrs sensible peut tre reconnu par tout le in'iiu-' nans la
r<m.strnctiun dea bntitncntH aflects au travail; l'application des nouveaux
la Igislation

en

ait fait

proctnis de construction, [)lus rapides et meilleur

marche que les anciens,


aux locaux de travail.

ont permis de donner plus de lar^'eur et plus de jour

ce qui peut certainement contriltuer leur salubrit, en i-vitant l'agglomt'ration des macliin's et des ouvriers.

Bien sur

(|ue si l'on

voulail adopter les mi-mes dispositions pour les

tablissements qui existent dj,

il

faudrait en rcnouveler

la

plupart de


fond en comble. Mais

il

est dj

nio

bon de coustater que ceux, que

l'on biit

aclueilement, rpondent bien aux exigences de l'hygine et de la prvention des accidents.

Quiconque a l'occasion de
ments peut se convaincre de

la ventlation des

visiter

quelques uns de nos rcents tablisse-

cela.

locaux de travail, daiis bien de filatures

dssages, l'on pourvoit avee

une bonne orientation

teurs aspirant l'air et le poussant,

mme

et

particulirement pour

A l'gard du

de

travers une pluie d'eau, afin

d'atteindre le degr d'humidit qui est convenable pour


stries,

et

Faide de ventiiacertaines indu-

le tissage.

degr d'humidit de

l'air est

propose par M.

l'Ingnieur Sconfietti,

sous

l'eau se transforme en
temperature de l'ambiant.

par

remarquabie
laquelle

la disposition

sous forte
pression et haute temperature, est pousse en haut travers de petils
trous pratiqus dans des tuyaux de fer, que l'on dispose dans le sol
des

treillis;

temps baisser

la

vapeur,

l'eau,

et

fait

en

mme

l'gard de la tciiperature des locaux de travail, en hiver presque

toutes les manufactures sont chautfes

la vapeur; pour l't lorsque


machines de filature contribuent l'lever, au Cotonificio Veneziano,
par exemple, on a amnag des conduits d'air froid, que l'on fait arriver
d'en haut, de facon qu'il se mlange intiniement aver l'air chaud et en
les

abaisse sensiblement la temperature.

Une

des causes, que

la sante
la
le

des ouvriers,

l'on

doit considrer

comme

les

plus nuisibles

sont les poussi^res qui se rendent libres dans

coup des chiffons, le battage et la cardature des fibres textiles, dans


tondage des tissus, dans l'industrie des engrais, des ciments, du bois, etc.

L'aspiration des poussires au moyen de ventilateurs aspirants placs


dans les parois des locaux o elles se dgagent n'a qu'un effett partiel,
et ne prserve pas les ouvriers qui sont occups aux machines et appareils d'o sortert les

poussires: ce

sont ces appareils qui doivent tre

mis en communication directe avec les ventilateurs,


C'est ce qu'on a commenc l'aire dans certaines filatures de coton,
de chauvre et de chappes pour les batteurs et les cardes au moment de
l'aiguisage, lorsque la poudre de fer s'unit celle des tbres la rendant
d'autant plus dangereuse, avec des dispositions fort recommandables,
telles qu'on peut voir l'Exposition de Milan et par exemple chez
M. M. Benigno Crespi Capriate sull'Adda, Festi et Rasini S. Giovanni Lupatoto, Pasquale et Fratelli Borghi Varano, Carugati et C.'*
Villa d'Alme, au Linificio et Canapifcio Nazionale Fara et Cassano
d'Adda, au Canapifcio Veneto Antonini et Ceresa Cornuda, la Sociei
per la Filatura dei Cascami di seta Vigevano et Tarcento, au Jutificio A. Vigo il Voltri.
Bien que certains Directeurs nient que les ouvrires appliques a
ta coup des chiffous aient une sante plus maladive que les autres, dans

luelques giuiules papeleries

oii

dea

fait

cMnpIaccments

laspiration localist-e des poussires de tonte nature,


liilVons

coup

la

Isola del Liri, elio/

hindu

\.

et C."

la (Jartiera

Il

et

Meridionali

Uomagnano

(".'

l'ffli i'.nii

<-t

Sesia,

('.> ;

rt

M. M.

\"..i.,i,.i

..i

Rossi Ferale d'Arsiero

<|ui

du

dlaoliont

se

quo

de rt^meri,

olui

labriquants

delle Cartiere

isocieln

la

M. M. \'un\viller
\'apno d'Adda, M.

Dans certaines fabriquos do tuyaux


poussitTes,

poui

se d<''gagent des

au battage.

et

|)eut voir a

C'e^t ce qu'i)ii

sciiibables

lui

l'on

cointnencent

emploie pour
:i

cu

|a|iit r

aussi

pa|)ier est cortainonieiit

adopter

le

dangti

des

lieureusement

gratlage:

avee succs

in

angmenle par

Taspiration

ies

localst'e,

Gomme

on pouf voir chez M. M. \'ita Mayer et C."^ Tradale.


disposition a t adopte par M. Carlo Clerici, fabriquant
de peigiies Lonate Ceppino et dans quolques fabriques de bordures en
bois pour cadres, ctmme chez M. M. Sclieeben G. Hilbe et C.'' a Affori

La mme

tinsi

l'our

que chez M. G. E.

(Jttina a Milan, travaillant

des pierres prcieuses

montres.

L'acide lluoridrique, (|ui se degag dans la l"abri(|ue de perphosphates


Porlogruaro est pouss par de puissants venlilateurs dans la chemint-e
il
se melange avec la ftim^e des cliaudires vapeur.

di'

L'industrio des ciments est aussi une terrible source de poussires.


mais leur oliniination unt roussi. avec des disposilions fori recomman-laMo?:

M. M.

Fratelli

l'esenti

Casale

Mon l'errato, M. M.

M. M.

Fratelli

Sosso

;i

Alzano

Fratelli,

Maggiore, M. Edoardo Porta


et Deaglio Paolo Ponte Stura,

Caroni

Ozzano Monferrato

et

M.

tOuirici

(jiuseppe

^Iradella.

M. M. Krebs
oiit

appliqui" aussi

d'oli

se degag
Pour txor

la

et C."
le

de Naples,

fabrifjuants do cliaussures

principe de l'aspiration

localis'''

sur

|p>

en

cuir,

macliines

poussire avec plein succs.

dans los pouuions avee


beaucoup d'Industriels ont fourni a leurs ouvriers des
masques respiratoites asse/ commodes, o Ies poussires sont arrlt^es el
l'air ost fltre par dos oponges do coton pur ou imbibe de soluiions divorses.
Dans ces niasciues, quo l'ont peut voir a l'Exposition acluello dans
Ies poussi''res f|ue l'on introduirait

la respiration,

le

stand de l'Associazione degli Industriali d'Italia per prevenire

gli infor-

que M. M. Hiccardu Spasciani et Cini Massarani do


Milan construisent assez bien, ot qui ne sont pas tro|> lourds, on a assez
heuresement rsola le probli^'me de laisser se dgager l'air qui a t expir
-ans qu'il so mi^lange ncessairement avec celi <|u'on va inspin", et
ins quo la tempi'^rature s'b-ve jusqu'n devenir insupjH;>rtable.
D'ailleurs, comnie il est tr's ais d'ter le masque de tenips en
t'inps ot '\- '' .:..,.'-..,. l'ohjection qu'il donno trop de g^no nV-^t \ms
tuni del lavoro, et

"riouso.

dommage que mme

C'est

inontrer avec le
catte

masque sur

le

les

hommes

gs n'aiment pas de se
s' il y a
des femmes, et

visage, surtout

rpugnance l'emporte bien des

sur

fois

la conviction et

le

devoir

de soigner leur sante.

Pouf dfendre

les ouvriers des projections

d'cailles et

d'tincelles,

menacent srieusement les yeux des ouvriers,


et que la statistique dmontre tre une des causes les plus frquentes
d'accidents, l'usage de masques et de lunettes de sret est assez rpandu,
l)ien que les ouvriers mmes y fassent une opposition, d'autant plus injuslifie que les types construits par M, M. Riccardo Spasciani et (jiro Massarani de Milan et par M. M. U. Cargnel et C.'" de Pieve di Cadore, que

qui dans maintes industries

on peut aussi voir l'Exposition, dans

Industriels

d'Italie,

complets, avec un

constituent

champ

de

le

stand

de l'Association des

perfectionnements,

vritables

tant

visuel assez grand et tant

pourvus d'accessoires convenables pour les rendre commodes, autant que possible.
La Societ Metallurgica Italiana Livorno a aussi fourni ses
ouvriers fondeurs des jambires en amianle pour se garantir les jambes
des projections de metal fondu.

Le mal est qu'ils prfrent se bander les jambes avec des rubans de coton qui, ne pouvant pas tre drouls promptement lorsqu'une claboussure les atteind, constituent une vraie entrave pour
la prompte mdication et une cause aggravante du mal.
Pour

les lieux d^aisanc l'usage

des

chasses d'eau

hydraulique des appareils se rpant dans


dans les habitations.

Le

Cotonificio

hyginique

Ce qui
nets, dont

Veneziano Pordenone

les

et

de la clture

tablissements ainsi

les

mme

que

pourvus de papier

beaucoup dsirer encore c'est la ventilation des cabimanations bien souvent atteignent les couloirs et les

laisse
les

halles de travail.

Pour encourager

la

proprei personnelle des masses

attnuer les consquences du contact, bien des


produits chimiques, qui

sont trs

nuisibles

ouvrires, et

avec des
pourvu
bon marche avec de

fois invitable,

la sante,

on a

ou trs
chaude et le Unge ncessaire.
M. Antonio Biffi, fabriquant d'acides Milan laisse l'eau chaude qui
revient des chambres en plomb la disposition des ouvriers.
M. M. Carlo Pacchetti et C.'*^ Milan et M. M. Cesare Merini et C.'*"
Mandello, non seulement ont tudi et appliquent un procde fort rationnel de dsinfection du crin animai, mais ont rendu obligatoire le bain
la fin du travail pour tous leurs ouvriers, hommes et femmes.
Les premiers ont aussi cr une ambulance et tous les ouvriers
sont tenus subir la visite d'un mdecin aux frais des Patrons.
l'installation de hains et douchea gratuites

l'eau froide et

Une

visite

medicale preventive, pour s'assurer de

l'existence

ou de

la

des heruies, est rendue obligalore aux

(lisposilion n avoir

di

Offcirx*

Inrii.

avec des lavages

I,u di'siiil'eclioii

les

pour

p<'?riodiques est aussi (i\fcyiU:e

planchers de beaucoiip d'i'taljlissements, parmi lesquels cfux du Coto-

nificio

Muggiaiii

Intra.

!i

Pour desaccouturiKMn-pandiie d'aspirer

le

oiivriAros des

les

avec

fi!

lissages

de l'habitude

trs

houclie pour lo faine sortir des naceties,

la

nouveaux typos de naveltes

propos<'S par
avec lesquelles le fil
pout tre extrait en le soufflant ou eu lo tirant avec un crochet ou
simplement par les doigts grce des dispositions ingi'Tiieuses, telles que
celle de M. Faustino Dell'Acqua, M. Simontacchi de Legnano et >f. \'i-

ou a adopli'

(luel'iuc

part les

peut voir

les coiisti-ucteui-s, qii'oii

:'i

l'Exposition,

niercati de Castel lanza.

Un a

clierclii'

aussi de faire adupler de

jieliLfs pMtii[ies

a la inani jMiir

que celle di; iM. Francescatti, et dans un tahlissement


du Cotonificio Veneziano Rorai, prs de Pordenone, on a mme micha(jue mctier en communication directe avec un puissant venlilateur
aspirant, pour obtenir l'aspiration du fil m<'caniquemerit.
Dons le bui de pn^o-nir la (ubcrcolose dans beaucoup d'tablissemenis
l'aspirer, ainsi

la

defense

de

cracher sur

planchers est

les

affichee

et

des crachoirs

remplis de chaux sont disposOs dans les couloirs et dans les coins.
L'I'itablissenient M<''canirjue A.
rlentelles

mme

dicls par des

mdecins

et

soni Castiglioni et

des

la fabrication

par rexp(''rience, que malheureusement trop

souvent sont n('gligs par tout

Pour prevenir

Faber a Milan, pour

affch des prceptes d'hygine contre la tubercolose,

le

la transmissiu/i

monde.
de maladien la bouche, M. M. Lis-

de Busto Arsizio fournissent chacune de leurs

C.''

ouvrires un vcrre personnel.

M. M. Tomaso Cusini San>arate et M. l'ing. Muggiani a Intra


dispost'', au devant des mtiers tisser, des planches en bois f)Our empcher leurs ouvrires de rester pendant toute la
journe avec les pieds sur le sol froid.
et

d'autres ont encore

Il

serait trop long

de

nommer

tous les

Industriels qui

leur dt'pens ou favorist' la construction d'hahtations

ont

ourr'rcs

bti

saines

ei

cunfortaljles pour les laniilles de leurs ouvriers, qui ont onvert des cuisines, des

ambulances

Parmi

les

precurseurs en

des hpitaiix.

et

prenii<>r3, qui
Italie

noms de M. M. Rossi

se sont,

dans ces nobles


.

Schio

et

le

plus distingui

initiatives, sont

Rocchetto

Piovene,

>

ouiuu.

.ir

>i.ii-

connus les
Benigno Crespi a

assez

Capriate et Franco Tosi Legnano.

Ce qui

proavo par l'exposition sommaire, qua


que les Industriels d'Italie, cote
des perfectionnements techuologiques de leurs induslries. qu'on peut
apprcier l'ICxposition actuelle de Milan, n'ont point manqu(^ d'introduire

j'ai

est certain et qui est

eu rhonni'ur de vous

l'aire,

c'est

SI

514

spontanment, avec intelligence et beaucoup de frais, toutes


que la science et la technique ont proposes poiir amconditions physiques des travailleurs et le bien tre de leurs

et d'adopter

les dispositions
liorer les

familles.

Malheureuseraent ce sont les ouvriers mmes, qui devraient saluer


avec enthoLisiasme ces nouveaux dispositifs, tudis dans le but humanitaire de les prcserver des maladies directes ou transmises, qui bien des
fois s'opposent leur adoption; telle est la force de l'iiabtude, qu'on ne
peut la vaincre, bien souvent, ni par la persuasion ni par la coercition;
mais les principes humanitaires ont dej fait tant de chemin, qu'il n'est
pas douter qu' ils parviendront vaincre aussi les dernires oppositions
des ouvriers et couronner l'ouvrage que les savants et les patrons ont

admirablement commenc.

dott.

Il

Comunicazione

morbilit

sulla

personale d'albergo,

del

prende in considerazione,
patologie diverse
1. di
2."

morbilit

riassunto:

personale

del

==^^======^^=^==^=:==

d'albergo.
La

Genova presenta questo

G. Za noni di

pu essere

per la variet

dei tipi

riguardata come composta

che
di

malattie professionali propriamente dette;

di malattie

comuni a cui l'ambiente

propri e conferisce particolare importanza o

offre

favoreggiamenti suoi

in riguardo alla diffusione

o alla gravit, o alla difficolt per evitarle, o alla difficolt per sbarazzarsene.

Poich nell'indirizzo moderno della Patologia Professionale lo scopo


scopo clinico-sociale, cosi il pareggiamento di queste forme sotto considerazioni e provvedimenti comuni
scientifico-clinico secondario allo

giustificato: l'unit di fronte alla profilassi

primeggia sull'unit

di fronte

al concetto nosologico.

Le malattie
d'albergo

anemia

sono:

che si possono riscontrare sul personale


da ossido di carbonio e la conseguente
cucina e del personale della stiratoria {anemie

professionali

l'intossicazione

del personale di

des euisiniers, anemie des repasseuses).

Le malattie comuni in cui l'ambiente interviene


come determinante o disponente sono: l'alcoolismo, le
la

tubercolosi,

la

in

qualche modo

malattie veneree,

neurastenia, l'arteriosclerosi, le varici, la

meschinit

fisiologica.

L'alcoolismo ha per base l'incitazione,

le

malattie veneree sono con-

seguenti alla

promiscuit;

facile

l;iirintrofluziont? di

pulviscolo

la

tubercolosi pu essere determinata

momento

infettante al

della pulizia delle

camere; la neurastenia, l'arteriosclerosi, lo varici, la meschinit fisiologica sono determinate dalla stazione eretta prolungata, dai periodi di
grande surmenage, dalla tensione dello spirito, dalla scarsezza delle ore
riposo in ambienti caldi e confinati, e infine da tutto ci
di sonno, dal
che riguarda l'inurbanamento fisiologico forzato.

La

costruzione igienica

piuttosto

stemi

di

che

nel

sottosuolo

l'ubicazione adattii

e
)

dell'

cucine isul

letto

e delle guardarribe e la perfezione dei si-

riscaldamento possono essere difese sufficienti contro l'intossica-

zione (carbonica.

La

profilassi

delle

malattie

comuni deve essere

affidata

ad una

jjropaganda breve ed incisiva sui danni dell'alcoolismo, sui pericoli delle


malattie veneree con accenni alla loro diagnosi e cura, ed alla igiene
degli organi

sessuali.

Contro

l'assorbimento

essere usata la maschera di protezione, o

il

di pulviscoli infettanti

pu

moderno spolveramento per

aspirazione meccanica.

personale d'albergo che generalmente non ha casa propria


deve rappresentare non solo l'officina ma anche la casa, la
.scuola e la famiglia. Di qui la necessit di luoghi di attesa che non

Per

il

l'albergo

obblighino chi esce

di

servizio

a darsi

luoghi di riposo che rispoiidjino

esigenze igictiicbe. possibilit

di

in

alla strada fino al turno successivo,

modo

fare

sufficiente alle pi elementari

bagnu

o.

Fine dilla Sizio.nf Pkim

doccia.

\.

ATTI
DhL

1."

C<,-NJUh^^<'

PER

I.N

J.K.NA/K'.NALK

I.E

MALATTIE DEL LAVORO

Sezione Seconda

SEDUTA PIUMA.
lAUiadi

DE CIMSTOFORIS

Pkesidi-nti:: 8en.

la

Scu.

De

donna

Cristo/Oria: Conn.' antico

ore 8M0.

Skgri-tario: Prof. L.

cultore della

dell'ostetricia e della ginecologia

DEVOTO.

scienza che

riflette

presiedo questa sezione

materniui del nostro Congresso

tempo
d

Il

11 liuKjiio -

parola

la

di sovrana importanza e senza perder


che certo udremo dai relatori, perche da tutti divisi,

in pensieri

Dut(. Fr.

al

lavoro

l'rstalosza di Stresa sull'argomento:

donne

delle

maternit.

la

protezione

della

la funzione naturale e sociale della donna. Tu pai'con dolore, tuon per Eva la biblica condanna, che per il solo
Adamo fu di lavoro. Ma la prepotenza dell'uomo, lo spirito di rassegna-

La maternit

lorirai

zione e sacrificio della donna, la fame e


il

minor costo

lavoro

del

femminile,

le

crescenti necessit del vivere,

l'introduzione

delle

macchine,

1'

che dominano nei campi delle industrie, dei conm(>rci e dell'agricoltura costrinsero al lavoro anche le donne, truppe spesso
ridotte a bestie da soma, a macchine viventi.
Eppure la donna (> sacra alla famiglia, e la maternit per essa

sfruttatrici esigenze

l'oggetto pi importante della vita, (juasi la sola destinazione cui sembra


chiamata da natura, quasi l'unico suo dovere nell'umana societ. per
la maternit chi' il suo organismo ha una speciale struttura, che la
donna incontra malattie all'uomo sconosciute e ne muore, che gli organi
^(Miilali

La

femminili

ammalano

pi dei maschili.

caratteristica differenziale della

donna dall'uomo

sta nell'apparec-

chio della generazione, cIk; nei vari periodi della vita riproduttiva, specie
nella gravidanza, s[tioga tale predominio sull'organismo femminino, da
dare sotto un certo riguardo ragione ad Ippocrale ed a Van-Helmonl
' '
/>.? .'s^ propOr nit-rtim
quando asserivano: }[''''
Muli'-

'

utero.

La donna
re<;iste(i(e

alle

t""

dell'uonio pi debole,

f}iti''li"-

i-,

iMI/'

'ili

li"

pili
<i

vulnerabile dalle malaliie,


airLrravaii"

?('>ll

i.i!l..Mt-i

meno
ti>11


gravidanza, nel

puerperio, nell'allattamento, nella menopausa,

donna

quale, la

520

una fronda disseccata

La perpetuazione

"

dopo la

sull'albero dell'umana razza.

della specie la storia della vita della donna,

ma

episodio in quella dell'uomo. Questi d solo la scintilla vitale;

un

quella

suo sangue, il suo latte, d l'energia plastica che ha accumulata.


Se questa energia ha altrimenti dispersa, se il sangue, se il latte
sono guasti, guai alla donna, alla prole, all'umanit!

il

E sublime
che

lavori,

zione dei

figli.

cato; lavori la

coloro che

l'aspirazione di

dedichi

si

appena

progresso

donna non

la

alTallevamento e alla educaMa in attesa di quel giorno lontano, da me pure auspidonna d'un lavoro per fisiologico, che un'altra funzione

sociale indispensabile alla conservazione


al

che

vogliono

alla famiglia,

famiglia e della

della

societ,

civile.

Disgraziatamente

il

cammino

nato di vittime, dimostranti che

donna lavoratrice seminon si vio-

attuale della

le

leggi naturali e igieniche

Il dolore la persegue non solo nel parto, ma dall'alba


tramonto della vita generativa. su quel cammino che, accanto all'amore, s'erge spietato il lavoro quale causa di genitopatie, di sterilit, di
gravidanze interrotte, di mortinatalit, di ecatombe infantile. quello il
cammino fatale che col lavoro precoce, eccessivo, insalubre o comunque
nocivo conduce inesorabile alla decadenza della razza: che col sottrarre

lano impunemente.
al

la

donna

domestico, alla cura della prole

al focolare

disgre-

porta alla

gazione della famiglia.

Ed

quanto dolorosa

facile

antifisiologico delle donne,

la

mala azione che


morbosa,

riet
stenti,

le

prova dei danni provenienti dal lavoro

antigieniche

risaputo che

condizioni di

domestiche

di fronte

abitazione e

ricca,

minore

meno

parto,

gli

aborti,

pari

durata della

frequenti

vizi

gravidanze

vita,

precoce

pi

nume-

corporeo,

congeniti

pesanti e di minor capacit vitale


infanticidi, le

gli

assodato,

pi

gli

vitto,

povera sono

classe

nella
la

l'invecchiamento, ritardato e difettoso lo sviluppo


rosi gli scarti delle leve,

di

eredita-

l'intossicazione gravidica.

alla

la morbilit e la mortalit,

del

rimedi,

in vista dei

sulla loro salute e robustezza esercitano la

disagi, le fatiche

Se
maggiori

la

mai dimenticando, anche

feti,

illegittime e gli

per cause molteplici e troppo note

perch

gli

accidenti

pi numerosi
esposti, del
io

abbia

ad

intrattenermene:
1" che dopo pochi mesi di lavoro, la salute di gran parte delle
donne impiegate nelle industrie subisce un grave deperimento;
2 che a paragone degli operai, le operaie danno un maggior numero di giornate di malattia;
',]"

regioni

che

le

malattie

industriali

per

ginecologiche
certe

sono molto
che nei

industrie

pi frequenti
distretti

non

nelle

indu-

striali;

4"

che coll'intensitcarsi del lavoro delle donne nelle officine

e nei


carupi crescono

al">rii,

gli

521

[>jiiti

[-.r...

.tip

i,,,.ti,,i;i

,.,.... .^f,

a..\_

l'infanzia;
5*

che nei

figli

maggiore che
6" che quando

l.iiitfi

lavorano fino

le

lH\uiaiU nellu faijbn<'lie lu niur-

[)over<'

madri povere non operaie;


donne sono male nutrite, estenuate dalla

in quelli

momento

al

immaturit del

nwuln

li

(*

di

dello sgravio

si

sua delohjzza congenita,


anomalie del parto;

feto,

fatica.

constatano comuriM

minore suo peso.

][

ta/ioni viziose ed altre

7"

che

pos( purtina

la morbilit

ispecie colpiscono prcffi-ibiliienle

perio e

le

in

genere,

donne

gnu.'co'ogica

la

cIh' lavr.rano diirantf

il

in

puer-

non allattano;

8" che

morbilit e la mort;iiit;i dei ne^tuaii e iaiianii sono

la

nei nati ed allattali

da madri

fb>nutrite,

nico e dai veleni jrofessionali: nei

materne: nei

figli

intossicate

dallo
del

|irivati

baiiibiiii

r'iioruii

strapazzo cro-

seno e delle cure

illegittimi.

mina, o signori, del capitale umano! quale compromissioiif


pensiamo alla casa, ai
figli dalla donna abbandonati per l'opificio: al marito, al padre che fugarla famiglia ove languo di miseria fisiologica ed economica, di malal'ia
(^iuanta

della maternit! che sfacelo morale e sociale, se

una donna vittima

del

lavoro, per distrarsi ed

abbrutirsi

nel vizio, nel-

l'alcoolismo!

Di tanto problema, che involge, permettetemi la parola,

maternit, non potevano disinteressarsi medici

delitti di lesa

igienisti, sociologi,

filan-

tropi ed economisti, lanciati di pianta nella turbinosa lotta fra capitale

i-

una soluzione, aliena d'ogni


perturbazione economico-sociale, dal favorii-e l'uno a danno deirallr",
ma intesa a contemperare equamente e gradatamente le necessit economiche colle igieniche; a conservare, come ben disse il Puccinotti, la vita
al lavoro e rendere il lavoro innocuo alla vita: non
legislatore, che,
dopo regolato il rapporto fra capitale e lavoro, doveva pur regolare quello
fra lavoro e salute: quella salute pubblica, che di ogni Stato civile
suprema legge,
primissimo patrimonio senza il <piale non prosperano
lu" durano grandezza di
jiopolo e ricchezza di 'nazione.
La protezione della maternit in riguardo al lavoro delle donne non
e una moderna fioritura sentimentale o socialistica. Prescindendo dalla
speciale venerazione e dai privilegi tli cui presso antichi popoli godevano

lavoro, tra sfruttatori e sfruttati, in cerca di

il

<^

(^

le

gestanti, le

puerpere,

lavoro nel puerperio,


diritto

ptn-clu''

Talmud die

allatti

il

la

dell'allattamento

donna

suo bambino,

narie. Nel

XIII
i

secolo poi

regolamenti

in

Francia

di certo

per

ma-

dispensata da ogni

a una nutrizione pi abbondante e migliore che

della razza
il

dall'obbligo

nutrici, e

le

terno, noi troviamo scritto nel

nel |uale

caso ha

in circostanze ordi-

salvaguardare

gli

interessi

corporazioni interdicevano formalmcnie

lavoro alle donne incinte.


Xii'iite

di

iMinvo ^oKo

il

sole,

iK^miui'ii"

veli

l'In-

d;ill.

(^ .iiferiMi/a

522

ad oggi si andarono emettendo per


donne. Gi nel 1820 la invocava la Camera
di commercio di Mulhouse, e Lorenzo Martini nel 1834 desiderava una
legge punitrice dei mariti i quali imponessero troppo faticosi lavori alle
internazionale di Berlino

del 1890

lina legge sul lavoro delle

gestanti.

Or

fa

convinto che la

secolo, Frank,

un

maternit

lo stato

pi dignitoso d'ogni repubblica, sollecitava un regolamento che proibisse


alle contadine gravide i lavori faticosi nei due ultimi mesi di gestazione:

dispensasse da certe servit personali quel marito, la cui donna nelle


ultime sei settimane di gravidanza, ond'egli possa essere sempre pronto

a soccorrerla e sollevarla: rendesse responsabili i cittadini delle cattive


conseguenze derivanti alle gravide loro mogli col costringerle a fatiche
soverchiamente pesanti: ordinasse alle puerpere di non intraprendere
lavori evidentemente dannosi alla loro salute prima di sei settimane dal
parto: obbligasse infine all'allattamento materno, al quale i bambini

hanno
era

E poteva bene Frank formolare tali voti, dal momento che


Baden vigeva un ordine per il quale nessuna cavalla pregna

diritto,

nei paesi di

obbUgata

al

servizio del principe nelle

settimane

sei

precedenti e

seguenti al parto.
Confortati da

un passato che

ci

maestro,

vediamo

ora

come

si

possa e debba proteggere la maternit delle donne lavoratrici, poggiando


provvedimenti su questi tre cardmi: istruzione ed educazione igienica,
i
legislazione sociale, istituzioni di soccorso materno.

Bisogna istruire ed educare

il

pubblico al culto della salute: diffon-

dere dappertutto, dalle famiglie alle scuole, agli


negozi, alle

campagne

le

dalle cause delle malattie,

il

opifici, ai lavoratori,

ai

sano vivere, il modo di guardarsi


rispetto alla maternit e all'infanzia, con

norme

del

diuturna propaganda a mezzo della parola dei maestri, dei medici e delle
levatrici, degh ispettori del lavoro, dei membri delle istituzioni di soccorso

materno,

di opuscoli e giornali, di

conferenze popolari. Bisogna istruire

ed educare la donna perch meglio compia le sue funzioni materne, tra


le quali non ultima l'allevamento e l'educazione della prole, istituendo
scuole popolari delle madri e di puericoltura.
nel pubblico la coscienza dei doveri e dei
la Salute

propria e

l'altrui; nella

Bisogna insomma creare


che ciascuno ha verso

diritti

donna lavoratrice

la

coscienza dei doveri

Governanti

la convinzione
che la maternit come funzione sociale un pubblico servizio che non
deve essere abbandonato a s stesso. Cosi adoperando, saranno veramente efficaci le leggi, essendovi preparati i costumi dei popoli. E
buona parte di questa preparazione spetta a voi, o signore, avendo il
palpiti pi puri per ogni opera lenitrice di miserie e di
vostro cuure

e dei diritti a lei conferiti dalla maternit: nei

dolori.

Non mi soffermo

sulla varia maniera, colla quale, a

seconda degli

Stati, delle industrie e dell'et delle lavoratrici, la legislazione sociale sul

lavoro delle donne regola la loro ammissione ai lavori insalubri e peri-

lavino iioltunio, la

rolosi, al

del riposo,

massima limala giomaliera del lavoro e


festivo settimanale. Quanto alla protegestante e puerpera, nolo come solo nella

riposo obbligatorio

il

zione legale dfila lavoratiice

Svizzera

5-^3

gravide possono riposare nelle due ultime settimane di gra-

le

vidanza. Nella Gran Brettagna,

in Austria, nel

nell'Olanda,

Belgio,

nel

non deve riprendere il lavoro che dof)0 quatti<j


settimane dal parto; dopo <|ualtro riducibili a du; in (iermania, riducibili
a tre in Italia; dopo quattro facoltative in Ungheria; dopo sei riducibili
Portogallo la puerpera

quattro in Norvegia

:\

Ma, signore

dopo

e signori,

il

Svizzera.

sei in

riposo forzato senza indennit

un condannare la doinia alla


una barbarie;
Per (piesto la legge, sia pui-e umana, resta

pi

e"'

Iolanda,

Portogallo,

il

Belgio,

Lo sanno

morta.

lettera

l'Inghilterra, la

Norvegia:

provano

Io

Svizzera, che rispettivamente attendono la promessa istituzione

r Italia e la

della

il

un'ironia,

f*

lanu'ntevole mis<Ta.

Cassa

Maternit, e l'adozione del progetto

di

zione obbligatoria delle puerpere, che

godranno

di

di

legge sull'assicura-

un'indennit

di

riposo

per cure ostetriche.

'

Solo in (iermania e in Austria-Ungheria la legge sul riposo forzato


l'Uerperale abbastanza

perch

rispettata,

le

equiparate

puerpere,

ad

ammalate, percepiscono un salaiio dalle Casse obbligatorie di assicurazione contro le malattie, usufruendo inoltre della gratuit delle cir mediche e dei medicinali.
Il

materno

riposo

di diritto,

che

olil)ligalorio

permetta.

lo

caritatevole,

ma

timo mese e

il

un

Il

non

coiice|)isce

si

creato dalla maternit.

diritto

senza una

riposo e l'indennit non sono

puerperio d'uopo considerarli

come

iniii'nniwi

una concessione

La gravidanza

all'ul-

accidenti che rendono

donna incapace al lavoro: incapacit che deve avere un riconoscimento e una indennizzazione legali.
Premesso che la legislazione sociale sul lavoro delle donne ha da
ssere internazionale, altrimenti la concorrenza dei paesi meno civili comprincipali
prometter il lisultato, vediamo quali dovrebbero esserne

la

provvedimenti.

legge anche alle donne non addette


che lavorano, esosamente sfrullate, nei campi, nei negozi,

astensione del beneficio della


alle industrie, e

nelle botteghe e in con'^imili eserel/i'


n(?gli ospetlali,

m'"li uffri

icier.uiit'i

e tt'it'u'ratiiM:

ecc.

Es>nzione delle (lt>nne

((uahuKjuc

di

da

dai la\uri sulierranci e

ilal

lavoro notturno.
l'isenzione delle
e delle nutrici

rotazione del lavoro

In
Kiposo

giorno
in

di

donne dai

lavori insalubri e pericolosi: delle gestanti

lavori troppo

dai

quando

riposo

f"

gravosi,

con facolt

di

ricorrere

alla

possibile.

settimanale, alla

domenica o

in altro

giorno.

ogni altro giorno festivo.

Otto ore di lavoro giornaliero, con <lue intermedie di riposo. Facolt


di

524

derogare sotto certe condizioni e cautele da tale norma,

in

vori agricoli, industriali od altri, in cui necessit tecniche ed


lo

quei

la-

economiche

impongono.
Riposo materno obbligatorio: 1" nell'ultimo mese di gravidanza;
nel mese susseguente al parto a termine o prematuro e all'aborto

constatato.
Istituzione di Casse di maternit o di Casse assicuratrici per

indennizzo alle donne durante


di

cure mediche e

il

dovuto

il

riposo materno obbligatorio, e gratuit

di medicinali.

Nelle fabbriche, ove lavorano almeno 50 operaie e

stanze

di igieniche

nutrici, istituzione

si

d'allattamento,

accettano operaie
nelle

esse

quali

possono allevare e governare i loro tigli. A tale scopo le operaie avranno


a disposizione oltre il gi accennato riposo giornaliero, due speciali riposi,
di mezz'ora ciascuno, durante il lavoro del mattino e quello del pome-

Le stanze d'allattamento potranno anche essere

riggio.

ste dalle fabbriche e servire

a nutrici

stono stanze d'allattamento, diritto

di pi

fuori e poco disco-

fabbriche.

delle operaie, nutrici

fabbriche per allattare e governare

loro bimbi durante

Quando non
uscire

di
il

prefato riposo

giornaliero e in due speciali riposi, di un'ora ciascuno, divisi

Osservo come
Pari

la legge italiana gi contempli questi diritti

diritti

puerpere

gestanti,

delle

gravidanze legittime che

e nutrici,

sia

esi-

dalle

come

che

si

sopra.

nutrici.

delle

tratti

di

illegittime.

Regolare funzionamento dell'Ispettorato del lavoro.


Assicurazione estesa alle malattie del lavoro.
E qui esprimo il fervido voto che col progresso si arrivi a sfoUai'e
le officine ed a sviluppare quelle piccole industrie casalinghe e rurali,
che colla cooperazione acquistano l'importanza di grandi stabilimenti,
dall'onor. Rava esaltate come una pratica gioconda e moralizzatrice.
Preparano e completano l'applicazione della legge le istituzioni di
soccorso materno, anzi di assistenza materna, non ispirate da sola piet,
imperocch oggi la mano che si stende per dare e ricevere una degradante elemosina , o dovrebbe essere un anacronismo, al pari della
figliazione anonima. La carit ceda il posto alla solidariet; l'eguaglianza
innanzi alla sofferenza e alla morte crei per ognuno il dovere della
solidariet nella lotta per la salute e la vita.

Opere

pie di

grandi industriali,

beneficenza,
tutti gli

Associazioni mutue. Societ filantropiche,

amici del

di

migliorare quelle

istituzioni (che

le

quali sorvegliano

assistono

le

bene curino

di

fondare, di aiutare,

specialmente fioriscono in Francia)

donne

lavoratrici nella

gravidanza^

nel parto, nel puerperio, nell'allattamento: favoriscono l'allattamento

terno: sorvegliano e ricoverano


tuzioni che fanno instancabile

donne

del popolo,

cercano

di

massime

instaurare

bambini

propaganda

lattanti e

delle

slattati.

norme

ma-

(Quelle isti-

d'igiene

fra le

della igiene ostetrica, ginecologica e infantile:

l'amore,

il

culto della

famiglia, e sollecitano

ai


riconoscimenti nialcini dei

bambini, anche

illft,Mttimitj\.

(leir

primo passo al diritto di ricerca


aprono le porte a tutte le madri, a
a verjrogna dell'uomo, f)Ortano il marchio della
illfgiltirni,

li>?li

paternit. Quelle istituzioni eh*'

(lolla
tutti

oio

umana

1*;

se,

queste istituzioni, protettrici della riserva e dell'avvenire

razza,

si

(ondano per avere maggiore efficacia e seria unita


[nr

Associazioni nazionali

d'indirizzo in grandi

\:>

.i.r..a!

..

....

i'

.^.-1-

stenza della maternit.


d

Signor Presidente, l'Illa ha detto felicemente ciie questa una vigilia


atlilarsi per la crociatii bianca di domani. \ noi le affileremo

armi da

l>er la rivendicazione dei diritti materni delle d(jnne lavoratrici. Il tempo


maturer la vittoria. Se coli' ingegno e col braccio l'uomo ha vinto il
col cuore riuscir a quest'opera di giustizia
Sempione, coli' ingegno
sociale, di medicina politica, poich lu crit est en marche, et rien
<

['tirrrd'ra.

h'.

tilico e

Majfio: Fa la proposta che


sociale

venga

letta

la relazione altissima

a scopo

utile e

di

per concetto scien-

necessario

programma una

possano intervenire signore ed operai ad ascoltare relazioni <


discussioni su un ti'ma di fondamentale importanza per la societ, iggi
m.-nir.'
sentito e discusso da un mim'MM ti'oppo i-isli-t'lli ili cnnvinii
>era, perch

necessario convinceie.

il

Scn. De Cristoforis: Kis[onde alla


programma era noto da pi giorni e

potevano

sezione

anzi

proposta,

venire,

ma

accettandola,

per

|>roposla della signora


chi ne

opponendosi alla ultima sua


una sera da destinarsi ad una

nulla

stabilir

conferenza nella quale possano intervenire


riassunto
nel

delle

programma

relazioni
di

le

discussioni

delle

Majno che

interessato per questii

operaie e udire

classi

sugli

il

argomenti elenciUi

questa sezione.

Prof. La Torre: Non per contradire l'egregia signora Majno delimportante proposta, ma pare all'O. che non alle operaie che bisogna
parlare; esse sanno benissimo che han bisogno di miglior trattamento, ma
di persuadere altra classe di persone, l.a proposta della signora Majno
l'

f"

pu essere accettata come conferenza


Doli.

Majno
Il

sul

Peslalozsa: Risponde

aderendo

ben

volontieri

alla

proposta

e mettendosi a disposizione della egregia preopinante.

Presidente d quindi la parola

al

Prof.

G. Merlitti

di

Ferrara

trina;

Lo sviluppo
della
Bench

lo

per

meno

del feto in rapporto alla professione

madre.

^==================

sviluppo ponderale di

della stia vitabilit

fuori congresso.

e,

y\\\

neonato non sia l'indice assoluto

tanto meno, della sua resistenza alle malattie, non

vero che, in

tosi

generale, un buon sviluppo organico ^


garanzia

di migliore resistenza,

526

nella

extrauterina,

vita

alle

cause

di

mortalit e di morbillit. Questo rapporto se non pu, senz'altro, accet-

per l'individuo preso singolarmente, conserva, per, un indiscutibile

tarsi

valore quando lo

Ben poche,

si

considera da un punto di vista collettivo.

sono le malattie, materne o paterne, che si possono trasmettere come contagio diretto^ o come predisposizione morbosa,
senza che l'organismo fetale tradisca la condizione ereditaria, con un
difatti,

deficiente

sviluppo somatico, con una ipotrofia, pi o

di tutto

suo organismo:

il

scarse eccezioni

Te

meno

questo

accentuata,

contegno della

uno studio collettivo, non riescono ad


un buon sviluppo ponderale di un
neonato pu considerarsi come esponente di una buona resistenza contro

prole

rispetto

infirmare

le

cause

il

di

ai

procreatori,

malattia e

di

morte.

sulla base di questo

problemi

in

principio enunciato che

sociali

intesi

principio,

alla

tutela

che

della

svolgono gran

si

maternit,

nei

parte

dei

riguardi della

prole: la puericultura endouterina, mira ad ottenere feti ben sviluppati,


procurando conveniente riposo e congruo alimento alle madri operaie e
disagiate; le Casse di Maternit, le leggi sul lavoro della donna non
sono altro che la formula piratica per risolvere il problema economico
che si connette al problema scientifico.
E sulla fede ancora di questo principio che l'ostetricia, assurta in
questi ultimi anni, a dignit di scienza sociale, ha voluto indagare la
influenza delle diverse condizioni di vita delle madri sulla qualit della
prole, e- sull'indagine ha preso come unit di misura lo sviluppo ponderale dei nati al momento in cui lasciano l'alvo materno.

La messe
in

condizioni

direi

gi copiosa, e raccogliendo,

di osservazioni, in proposito,

in sintesi, le pazienti ricerche statistiche

diverse

compiute,

in

paesi diversi

quasi matematica, alcune deduzioni, che debbono costituire

consistam

ed

ambiente, permesso ricavarne, con evidenza

di

l'ubi

ogni legislazione, intesa alla tutela della funzione della

di

maternit.
Il

difetto di

essere

la

peso del prodotto

conseguen2a

di

del

concepimento,

una interruzione

alla

(aborto, parto prematuro, o precoce), o di cattive condizioni

discrasiche)

della

nutrizione

nascita,

pu

anticipata della gravidanza

endo-uterina.

La nociva

(meccaniche
influenza del

genere di vita della madre, sul nascituro, pu, dunque, manifestarsi col
determinarne la intempestiva espulsione dal grembo materno, o l'ipotrofia anche a maturit dell'ovo.
Studiamo separatamente questi due
ordini diversi di cause e di effetti.
Il

genere

diverso, n
nel

si

di lavoro, a cui pu essere applicata la donna, molto


pu pretendere di essere completi nell'elenco; mi atterr

mio succinto

studio, alla divisione fatta dall' Ufficio del Lavoro, presso

Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, nell'importantissimo


studio di demografia ed economia sociale, sulla Donna neW Industria

il

Italiana

(Roma, Tipografia Nazionale, 1905).


f;iUi

e le

considerazioni

i-^l

che vth esponendo, assumeranno

un

giusto colore locale e permeltcranno un pi esatto giudizio della impor-

tanza vera che hanno per noi


al

numero

Lf
a vero

italiani, se -ssi

cifi-e
(lire,

verranno, volta volta,

riferiti

assorbe una data industria.


che verr segnando accanto a ciascuna di 'sse, non sono,

delle operaie che, presso

le rlVt'tlivt'

noi,

totali, percli all'

non risposero

Ufficio del Lavoro,

di

tutti

essa dovevano sfuggire molte operaie

inchiesta promossa dal sullodato

gli opifici

e,

necessariamente, ad

a caratteriun concetto suflici<Mitemente appros^imativo delle realt dei rapporti della donna operaia italiana colle diverse
industrie, ponendo mente alle seguenti cifre:
II censimenl<i del
1901 dava 8 TtiK) 235 donne nell'et feconda (dai 15
ai 55 anni); di queste si pu ritenere, secondo
calcoli dell'Ufficio stesso
del lavoro (vedi Basi (ecnichr di una ('nssa di MaterniOi, Krjma 1904,
pag. 15), che le operaie siano in numero di Sld.j.'i; l'inchiesta dal
1" dicembre 11)02 al 30 novembre 1903, ne comtempla l'Jl'Ji?, vale a
dire il terzo. Ciononostante possibile assurgere ad un concetto dt-i
rapporti che la donna, in et feconda, ha coli' industria singola in ha-'ai criteri seguiti dall'Ufficio inf|uirentt' nella compilazione delle sue cifre
(vedi pag. 9 del cit. lav. Ln ifonna nelP Indulti i'i Ituiinna).
Le industrie sono distinte in IX classi e sottoclassi:
privato:

si

per,

ricscf,

di

piccole

industrie,

farsi

(Produzione semi

Cernita e cura dei tabacchi

Estrazione meccanica dei minerali

pj^j,

flassel- Industrie agricole


(>^36)

Classe

li

rane

- Industrie minee metallui'jjriche


''

^,),;\

III

nere

Lavora/, me-

(1 9;?S)

Maioliche e porcellane

Vetrerie (Ili).

Lavoraz. legno,
paglia ed atllni (J MVZ)

I
\

'

'

Class

miche

[>>-i).

f(W>!).

(i:U)).

(y^

Corde e tele metalliche


Lavorazione pieti-e dure,

(I7i).
oi-eticeiia, a:g. ntvn.i l'.iiM.

Lav. legno (mobili, aste, scatole, cornici,


I

av. sughero (tuniocioli)

Trecce e cappelli paglia


Scope, eanest

ri.

(I

sali, vernici
Acidi, san.
Acmi.

[Vih).
tr.M).

Protlotti
.

('.Mi>).

ifi'i
chimico-farmaceut
-_
Kia,rai(eri (ISU).

,,

,,

(.*"!).

^\\).

stuoie, impagliat. sedie e fiaschi

1.

piie

(>^Wj).

Polveri piriche, cartucce, d


dinamite

..,...,.

Colla e concimi chimici (In).


/

(2.V>).

i.ime, seghe, chiodi. viti. spillied altre minuterie(f.7.">.

Industine chi- )

(.).".<.."))

ni

Feiriere, fonderie, tralllerie, costruz. velocipede

'

Clas.se IV -

indij;'

gesso, cemento. laterizi, lerracolte (TM\).

Clas.se

^^.^^\Q^

haclii ((k>).

Ol per le industrie, candele. iaiK)ni

'ioujina elastica e guttai>erca (1377).

(.')in>).

Cft'-J).

528
Cernita e lavatura dei cenci (511).
pabbric. carta e cartoncini (3 843).

Classe VI - Industrie della


carta e poligraliche
(5 568)

\
'

.......)

Cartonaggi (bod)
Industrie poligrafiche

(1

055)

Filatura (94 010).

Tessitura (30 731).

Filatura e tessitura (11 400).

Classo VII - Industrie tessili (152 225)

Ayf...Hm.o
Magiiene

)
II

l'^a-^o^
0^9).

(3

Lavoraz. speciali (saggio delle sete, ricami, ecc.


Lavoraz. cascami

Tintura, stampa

filati

e tessuti (448).

Concia e rifinitura delle


Calzature (681).

pelli (230).

Oggetti di cuoio (valigie,

ClasseVIII-Industriedellel
spoo-lie

dei residui
vestiario ab-

animali;
bigliamento

ed

(3 115)

(2 826).

ecc.)

(121).

^"^^^^^1^^^^'^^^',/^^''^1-

I-avorazione corallo e tartarughe ,,_


(188).
,

Bottoni (968).

afl^ni
j

i^^^^)
I

Sarte e modiste (2 042).


Busti, biancherie (1042).

Cappelli di feltro e berretti (2 524).

Ombrelli, ventagli (202).

Smacchiatura, lavatura,

ecc.

(295).

Molini, panifici, paste (244).

Classe IX - Industrie
mentarie (1 658)

Confetti, cioccolatta, ecc. (811).

ali-

Liquori, vini, olio, zucchero (125).

Tonno

e conserve alimentari (261).

Droghe, torreftxzione caff

(106).

Cernita agrumi per l'esportazione (IH).


Classe
Classe

- Manifattura dei tabacchi

XI - Altre industrie

Valutare, con precisione, Finfluenza che

ha

10 632

ognuna

di

076

queste industrie

nel deternainare l'interruzione della gravidanza impossibile, perch

cause capaci di condurre ad un aborto, o ad un parto prematuro


sono complesse e, molte volte, si sommano, cosicch non riesce di pre-

le

cisare quanta parte nell'accidente stesso, abbia

molti studi, intesi a dilucidare questo

sono

le

cifre,

che,

quenza dell'aborto

il

fattore lavoro. Esistono

e,

sopratutto,

eloquenti

vengono date intorno alla freoperaie soggette ad intossicazione, da piombo

da autori

nelle

rapporto,

diversi, ci

mercurio, fosforo, arsenico, tabacco (Garriayre, Bronardel, Dubois, Cury,

Eulemberg, Kostial, Jacquemart, Pieraccini). Ogni lavoro che espone


ad intossicazione lenta dell'organismo, od abolisce i poteri della fecon-

Hirt,

'dy

dazionf ed insidia alla vita od alia

provocandone

.salute del nascituro,

la

morte ondouteriua, od il deficiente sviluppo alla nascila.


Questa affermazione ha l'evidc^nza di ur) assioma scientifico per
L'iiiunqut' conosca appena un po' della storia delle int038c;ixioni professionali: esporre le ragioni per le <|uali, determinate industrie, sono ///nocive alla funzione

i^'nte

maternit,

di

sarebbe

improba dopo

fatica

Conosco intorno alla fienosi ed agli elTetti dei vari avvelenamenti da lavori. (Veggasi, in proposito, l'esauriente Trattato di G. Vinsi

(|iiaiito

:;

Paiolof/ia del

Arrisi:

Lacovu

nei diversi capitoli,

(love

- Societ Editrice Libraria,

fatto

<>

cenno

dell'

fenomeni della maternit).


Sotto questo primo riguardo debbono, sicuramente,

sui

nocive

Milano, 190<j -

influenza dolb- varie industrie

essere

ritenute

seguenti industrie (Vedi elenco generale):

le

Aini-rar'

Itidiistiir

htctaUnrf/ichc

[estrazione e

lavorazione

dei

minerali e dei metalli contenenti mercurio (idrargirismo didle lavoranti

miniere

nello

cinabrifere,

fabbricazione

nella

specchi) - fosforo

degli

(fosforismo cronico delle operaie nelle fabbriche di fiammiferi) - arsenico

rame (cuprismo

irsenicismo) - zolfo (zolforosi) -

delle

lavoranti

nelle

manganese, bario,
ludioitrii' eliimi-^/ie (e sopratutto quelle che esponiilimonio, stagno]
gono a gas ' vapori irritanti o tossici (essenze e resine, catrame e suoi
-

ramifere)

liniere

cromo,

zinco,

ottone,

derivati, guttaperca) Industrie


professionale) Manil'atiure tahacchi

ff//w^'/////r/

Sono queste
"peraie, cosi

le

(faltbriche liquori: ale-

'.

(tabagismo professionale).

principali colp(>voli dei

come sono

bronzo,

colpevoli della loro

aborti nelle donne


minore fecondit, coercendo

frequenti

lavoro all'astensione dal matrimonio (23.5 di maritate su lOi) operaie

il

feconda, contro la media generale

di 57 " , nelle non operaie


provocando alterazioni profonde dell'apparato
generatore, che si traducono neW'impotentia t/enerandi. Gradi minori delle
istesse alterazioni anotomiche permettono il concepimento, ma predispongono all'aborto; cosi come la coercizione alla nubilit, moltiplica le
gravidanze illegittime ed i disagi conseguenti, che cospirano a favorirne
in et

nell'istesse condizioni), sia

'

interruzine abortiva, o precoce.

Definendo nocirr
dere che

le

le

ricordate industrie, siamo l)en

altre siano innocue: esse

pate di produrre la

sterilit,

di

non potranno,

favorire

l'aborto,

lungi

dall' inten-

forse, essere incol-

risparmiando alla

donna
intossicazione professionale, ma, in gran parte, agiscono sinilamento sulla funzione procreatrice, obbligando la madre in ambienti
iiitigienici, o compromettendo meccanicamente
rapporti materno-fetali,
1

osi

da affrettare

il

distacco dell'uovo, o sottraendo energie all'organismo

modo che il trofismo endouterino del feto viene a risenun dannoso contraccolpo.
Prime fra tutte, ricordo le industrie tessili, <die, in Italia, impiegano
un numero assai grande di operaie; la filatura, la tessitura, la lavora-

della madre, per


tirne

530

le maglierie, colle esalazioni mefitiche a cui danno


moto continuo e defatigante degli arti, specialmente degli
inferiori, che richieggono, sono i peggiori nemici della maternit: con
un senso di profonda piet che io assisteva, nel mio lungo soggiorno

cascami,

dei

/ione

luogo, col

nel Novarese, all'uscita dalle filande, dalle tintorie, dai setifici di giovani

che parevano aver consumata anche l'ultima


sangue nell'esauriente lavoro dello stabilimento! Quale
disastro, se la maternit si sposa a tanta miseria fisiologica!
Le industrie contemplate dalle Classi: I - IV - Vili e IX, sia perch

donne

scialbe, macilenti,

si

loro

del

stilla

svolgono all'aria

libera,

od in ambienti

meno

viziati,

sia perch richie-

dono un minor dispendio di forze, si possono ritenere compatibili, in


gran parte ed in larga misura, con un regolare compimento della funzione generativa.

quanto risulta dal confronto tra

sviluppo ponderale dei nati da

lo

operaie private (come sono, per lo pi, quelle delle Classi: I - IV - Vili)
in confronto alle operaie di stabilimento (le altre Classi). Nell'ambiente
privato
delle
vi

lavoro

il

si

compie pi calmo, lontano dal rumore assordante

macchine, che reclamano continua attenzione; l'aereazione


meglio

sono

garantite;

la

non

del lavoro

distribuzione

e l'igiene

vincolata

esigenze tiranniche di un orario collettivo e son permessi utili riposi,


che risparmiano il danno del senso della fatica; la mancanza di macchine complicate e pesanti, non coercisce a sforzi muscolari superiori,

alle

bene spesso, alla potenzialit dell'operaia.


Nell'Istituto di Maternit di Ferrara, nel 1902, furono compiuti dal
medico-aiuto, signor dott. Vaccari, interessanti confronti tra
nati

da 20^4 donne esercenti occupazioni diverse, durante

ottenendo

Per

le

casalinghe massaie

domestiche

operaie private

quando

peso dei

Gr. 3100

campagna

operaie di

il

gravidanza,

seguenti valori medici:

che un

la

3093

3040
3039
2929

di stabilimento

poco identici arrivato V Alfieri, il quale, calcolando


a termine, sia nelle migliori condizioni per sopravvivere
suo peso sia ^ di circa tre chilogrammi, trova che su 1165

risultati press'a
feto,
il

osservazioni,

il

va elevandosi,

peso inferiore q\V optimum medio


che dalle casalinghe si passa alle domestiche,

procento dei nati con

man mano

alle operaie private ed alle contadine; e

27. 72 7o delle casalinghe


36. 42 7n
domestiche

37. 97 7o

operaie private
Il

40. 56

7(,

contadine

precisamente:

danno alla luce

l'eli

con peso infenore ai

3000

grammi

oM

questa statistica mancano

ilati ch(? rigunniano le operaie di staa differenza che nel Ferrarese, appare che le contadine
del i'avese danno [roft<jtti meno roF)Usli che le operaie private e le
domestiche: ci, come osserva l'Alfieri, in rapporto alle misere condizioni

In

lilimento,

ed

economielie dei coltivatori

Dove

tutte

le

di (piell'Agi'O.

concordano

statistiche

dimostrazione

nella

della

che sullo sviluppo somatico del feto esercita il lavoro


parte della madre, se continuato fino al termine della gestazione.
Piiiurri, nei neonati da donne che avevano lavrtrato fino al momento

iiilluonza deleteria
dii

lei

parto, trova

^'rammi
nel

3<fif()

Jft'/'uf/e

un peso medio

de

l'

Arfnne

'In

ultime la gravidanza super

grammi

di

.'iOIO,

lo

Maine:
UdO volte

osserv ancora che

egli
il

I(t

giorni

queste

in

mentre

limite di '3f^0 giorni,

elevarsi

vetle

da donne riposate per almeno

partoriti

in quelli

nelle

avvenne soltanto 4fi2 volte. Egualmente, Mmlaint' SarranteLouri, in due serie di l~)50 donne, ciascuna, delle quali l'una riguarlanle donne non riposate, venute al parto alla l.arihi,H'-re e l'altra
iposate air.ls/7a Michcli't, trov, in (jucst'nllinit', una mairtrior duruta
lrime ci

iella

gravidanza

di circa i'O giorni.

l)n Costa trova

un vantaggio pondeialo

di

'Jdi't

lonne riposate per almeno /O giorni. Barhimonf

tissimi,

perch fa distinzione anche del genere

gravida, e scevera, molto opportunamente,

;i

di
le

gianum

nei nati

ci offre dati

da

interessan-

lavoro a cui fu soggetta

primipare dalle pluripare,

vitando la causa di errore che proviene dall'influenza che la pluriparit


i.'sercita
'ifre

determinando un maggior sviluppo ponderale

dei

PESO

OKNKKK

in
11.

omo

lavorato

tino
al

moni. Ilio

NATI

I)KI

Pliirip.Tre

'

iIpI

parto

pieili

si

sono

tra

r,r.

liir.

alla maocliiiia

3201

nejrli

oltre

ultimi

.'-:^

moji

G:

:n).r7

:1291

.31)3

3 457

(ir.

riiiosato

liguale eloquenza

distingue

<eilute

che

le

NKI.l.f,

LAVORO

ni

Prinii|):irc

\i'-

Ecco

nati.

relative:

hanno

professioni

'.\

le

....

mesi

cifro

faticose

riporttite

non

da

faticose,

255

Letourneur,
e di esse

il

i57

quale

contempla

532

separatamente

casi in cui

venne osservato, o trascurato un

congruo

riposo delle gestanti.

Senza riposo della gravida

non "^faticose
Professioni
^

\
(

In Italia, oltre

Senza riposo

^
Con

gi ricordati,

Gr. 3 081

3 319

Gr. 3 130
o o^ o
3 318

numerosi osservatori hanno meglio

ponderale del feto e lavoro della


lumeggiato
madre, tenendo pi preciso conto della varia durata del periodo di riposo
[Bord), o dell'influenza esercitata, parallelamente, da una eventuale
il

rapporto

tra

sviluppo

viziatura pelvica (Vicarell e Roheechi), o del diverso sviluppo corporeo

Bord - ad esempio - ci d un peso medio


da donne non riposate; di gi-ammi S248
dopo un riposo da 25 a 60 giorni in Ospizio; di grammi 3345, dopo
un riposo maggiore ai 60 giorni. La Martinotti ci d le seguenti cifre:

delle
di

madri {Martinotti).

grammi 3855,

Periodo
di

riposo

per

Il

nati


-tra/ioni

dell'

l'iuchoirick,

Bockelmann, IJom,

h'roni;/,

ecc.

dell'alimenlazione sullo sviluppo del prodotto

influenza

conco|)Mento.

lei

La
il

che

csaurieiili

dato

luuino

533

economica

niisoria

od

iiifilico

si

traduci' in

miseria fisiologica; ben

lo

sanno

patologo, clie sul terreno intristito di organismi stremati

il

attoccliire e divampare con frequenza con


maggiori malattie che atliggono gli umani. La gra-

vej;gono

lall'indij^en/a,

violenza insolile

le

'gni

che per unanime consenso degli studi moderni, rappresenta


slessa una minaccia all'integrit anatomica e funzionale di
a|)parato organico, quando si svolge in un organismo spoglio di

'gni

forza di riserva, converte quasi inesorabilmente la funzione fisiolo-

viilanza,

per s

uia

irica della

maternit

funziono patologica: e l'organismo

in

materno, ne riceve l'ineluttabile contraccol[)0, che

del

fetale, parassita

rivela con

si

una

somatica alla nascita, con una minor resistenza alle cause


morbigene che circondano la vita extra-uterina.
Se una dimostrazione ancora fosse necessaria di questa voriia fisiologica, io la [totrei fornire, con cifre dolorosamente impressionanti, fornitemi da una recente sciagura che ha colpito la Provincia di Ferrara.
Il
23 giugno 190.") un terribile ciclone ha devastato le promettenti messi

ipotrofia

'lei

suo

<li

franchi:

Agro, cagionando un danno economico di parecchi milioni


fpiel giorno
migliaia di famiglie furono gettate nella

fertile

in

disoccupazione e nella pi squallida miseria, cosi da reclamare l'immediato soccorso dei privati

numero

Minor

perch

Governo,

del

possibile di vittime.

fame mietesse

la

disastro economico

Jl

si

il

crudelmente

non soltanto sui miseri agricoltori, ma anche sulla loro prole,


provocamlone un manifesto scadimento fisico.
Per mio invito, il medico-assistente, dottor ('aholari, ha laccolto
ripercosso,

diligenti milizie intorno alle condizioni

Brefotrofio provinciale negli

pollati al

sviluppo o di salute dei neonati

ili

mesi che precedettero ed

undici

che seguirono a quella triste data: e prezzo dell'opera


risulati di tale ricerca.
raccogliere, in un quadro sinottico,
L'influenza nociva esercitata dal disastro economico sullo sviluppo
altrellanti

in

prole,

Iella

quanto

cifre

alle
il

r;$.

si

palesa

"

tanto per

ancora) per

(e qui piu

nati dentro le

nati fuori

di

mura

esse.

della Maternit,

Basti

mente

porre

estreme per convincersene: nei mesi precedenti al 23 giugno


dei nati in Ospizio ed il 38 " dei nati al forese superarono
:{0()(t grammi; nei mesi successivi, il procento scende a 47.6
^

peso di
per
primi ed a 20. G "/n soltanto, pei secondi. Per contro, avanti l'uragano,
"
presentava un peso inferiore ai 'J(KKJ grammi, il
dei nati in Mater^'

il

^,

ed

nit,

l'MiKtala
I

\ole

il

il

3.5

"'

6.3 "

nati al

dei
fra

dopo
5.8 "

forese;

primi, ed

il

valori intermediari a questi estremi

deeailimento

AirLrmiiLTM

che,

fisico

pur

dei

troppo,

nati

rome

il

fra

luttuoso avvenimento,
i

confermano tristemente

posteriormente
era

iiirvitaliile

si

secondi.

alla
lale

il

note-

accennala data.
deradimento, si
''

534
Numero
((53)

IO

o
z

b 5
^ S

co

<j

0.

p,

H
hJ
O
o
Q
<

Procento

Numero
(130)


tradotto

iiM

ili

..i-M. .,!..

r..>i-

.i..ii:i

.r.

i,,,,.-i.n;(.,

..,i

_,

raddoppiutii.
Kf^'O,

tracool|Ki

nel

danno

vivere

ancora, un

<nn*-.liun'

i.i

congenitamente

individui,

ad un

sulla societ

rln-

<|iial?,

sociale della perdita eccessiva di

di

invalidi

li*cuiiit;iil'.

lina (|uestionL' sanitaria, la

ili

sua

parassiti

i'u

vulta,

il

si

coii-

risolve

nuove energie, e del soprav-

dettoli,

prede-ilinati

lavon e die, perci, Ln-avi-iMiuiM

|>r<ifi(Mio

come

ecoiioitiicu

alla

alla

malatiia,

ecc.iioriiic.iiiinriti-

oltldij^jiti.

economia puiiMica impedire con una -llii-acia tutela di-lltmadri indigenti, che fpicste proci-eazioni di organismi fiacchi, si verifichino: miriamo alle sorgenti prime Iella vita, alimentando l'aliter se
vogliamo raccogliere frutti sani o maturi. Strappiamo la madre oi
dal lavoro e dall' indigenza negli ultimi mesi della gestazione: u
chiamola di riposo e di sufiHciente alimento e compiremo, allrechA una
nobilissima Ojtera umanitaria, una siggia opera di economia sociale!
sa^rgia

mali sarebbero

(^luanti

risiiarniiati,

se nella coscienza del pubblico

convincimento che vai meglio assistei!'


per 2 o :{ mesi una madre povera, che non la sua prole per tutta la
vita! Le Casse di Maternit, le varie forme di Lesali,. p.| mutii'j soccorso
di chi lavora, varranno certamente, in giorni non
lontani, a risolvere

dei

legislatori

si

radicasse

il

pienamente questo vitale jtroblema di economia sociale. Ma, (pianto sarebbe


sua soluzione, se ogni madre agiata, fatta conscia chu la
funzione procreatrice si compie in condizioni di privilegio fortunato per
essa e per la sua prole, sentisse il dovere di concorrere, nei limili della
sua potenzialit economica, alla redenzione dal lavoro e dall'indigenza
facilitata la

della

madre operaia!

t^luesta tassa

maggioi'e

piii

facoltativa,

nobile

ilispiega per garantire

il

pag

ita dalle

contributo
diritto alla

di

mailri

forze

agiate,

negli

vita ed alla

sforzi

salute,

costituirebbe

che
a

il

la societn

chi

Puna

ha minacciata dal dovere tirannico di un lavoro defatigante.


l'ossa la miglior conoscenza della jualit della prole operaia, come
io ho cercato di rappresentare sulla base vera di cifre esatte, facilitare il
cammino all'idea altamente civile della professione delle madri lavol'altra

ratrici!


Ha

quindi la parola

il

prof.

536

/'".

La

Torre

di

Roma

per la comuni-

cazione:

Dello sviluppo del feto e della sua mortalit in

rapporto

sanitario

stato

allo

dell'

operaio.

I.

lavoro, considerato da un punto di vista biologico in genere, pu


che sia la vita stessa, poich l'atrofia di un organo e la morte dello
organismo intiero avvengono fatali quando cessano di funzionare. Inattivit e funzione quindi sono due fenomeni incompatibili.
Il lavoro iisiologico, come qualunque altra funzione organica normale,
si compie con fenomeni psichici di godimento, non solo, ma aumenta gli
scambi materiali intracellulari e la respirazione facendosi pi celere
Il

dirsi

compie opera salutare merc una buona sanguificazione; l'appetito allora


le digestioni sono immensamente facilitate e l'organismo entra
in quel jieriodo ristoratore che dicesi sonno da cui esce dopo un certo
numero di ore completamente ristorato, attivo, ilare per riprendere l'orcresce,

dinario corso delle sue funzioni salutari.


Il

lavoro fisiologico connaturato quindi all'uomo,

quella attivit funzionale ricchezza e salute


fa d'ogni ora

una
non

il

quale trova in

quella dolce esistenza che

gioia.

una punizione, non una maledizione e fu pochissimo o punto fisiologo colui che attribu alle parole di Dio: E tu uomo
manterrai la tua esistenza col lavoro, un significato brutale.
Il

lavoro

Il

lavoro dunque

Ma

lo sviluppo

Pieraccini (1}

premono

e rimedi

quale altra
di

scrive

di moltitudini

il

di

alle malattie professionali

questione

razza,

si

pivi

importante, mi sia concesso chiedere,

riferisce

organica e deperi-

all'integrit

parlare, dunque, oggi, dinauli a voi del

crescono e vivono ed

I'i];i(A(Ci.M

della

ad escogitare ed attuare ripari


che parrebbe dovesse altrimenti

quella che

mento della razza ?


Aver l'onore di

<;.

dell'industria

l'agglomerarsi

hanno dato incremento

interesse

nello

pu essere

(1)

evoluzione
tecnici,

e sferzano la Societ nostra

rapidamente esaurirsi
vi

l'odierna

nuovi processi

lavoratori negli opifici,

una funzione necessaria ad ogni organismo.


e

in quali proporzioni

muoiono

l'atoloijia del laeoro e terapin sofiale.

figli

Milano, VMM\.

come nascono,
dei

lavoratori


significa,

nn..,

in. in.;

che saranno discussi


attirer

il.

uno

.ilare di

.m-i

<|uesto Congresso.

mi.

|>ii

>-.

nm

iiri!..iiii-li.i

PocIk^ tale discussione

non

nostro pensiero sopra un argomento economico di un individuo

il

una

di

in

:.37

class,

non

preoccuper

la

mente nostra

accidente sul lavoro toccato ad uno o pi opci-ai,

jUstione di un
una malattia che

la

fli

uno isolato > una collettivitii, di un disastro di un opificio o di


una contrada; nulla di tutto jucsto d'ordine |ar/iale: ma si tratta lensl
di ima qiiistione mollo pi importante e pi vasta, la quale interessa la
vitalit e l'esistenza della razza st<*ssa. Poich*"' assicurare il maggior
mimer di nascite a termine e il regolare sviluppo in piena salute Iella
Cf>lpisce

prole degli operai e farne diminuii-e la moriali'.a, sono questioni essen-

senza

ziali,

che

di

la

classe dei lavoratori suhirebhe granili oscillazioni

e risentiiebhe danni enormi non solamente per

suo economico,

ma

altres

maggiormente

il

progressivo svolgimento

pei'

l'integriUi

sanitaria ed

esistenza della razza stessa.

E
he

di

la

grande necessit dun.pie che studiamo

umana

!"a//a

e llorido sviluppo di

mezzi per impedir--

perisca e deperisca ed ottenere invece un rigoglio-

una prole sana

Sotto questo rirtesso giusto

e forte.

rilevare che

fra

le

diverse branche

dello scibile medico, la scienza >stetrica e stata quella che,

avendo

l'oc-

giornalmente studiare l'evoluzione dell'individuo e comprendendo perfettamenle perci l'importanza dello studio dell'evoluzione sociale,
ebbe la chiara visione dello avvenire e fu pi sollecita delle altre nello
casione

di

studio non di

guarire soltanto,

minare quali siano


forti

e quali quelle

inabili

Mi

le

ma

in quello

anche

condizioni che permettono

che

li

di

di

cercare e leter-

ottenere

figli

sani e

Axnno nascere e crescere ammalati e quindi

ad un lavoro proficuo.

permesso

accennare in questa occasione come io abbia


uno studio completo sopra tale argomento (1), le
cui conclusioni sono state accettate dagli scrittori poctoriori o ehe nii
serviranno di baso in questa mia comunicazione.
In qur^sti ultimi anni poi una nobilissima gara si accesa fra gli
ostetrici nei paesi civili in tale studio eminentemente fecondo d'immensi
benefici, poich si pensa con esso a proteggere il protlotto del concepimento fin dalla vita intra-uterina, assisterne la nascita e nutrirlo conveiiii'ntemente nei suoi primi anni di vita, l molte malattie han |>otuto
perci essere allontanate e rese inoffensive in modo cln? oggi l'uomo pu
essere concepito in pi favorevoli condizioni, nascere sano e divenire
forte lavoratore pi e meglio che non per il passato,
I, 'ostetricia applica dunque da molto tempo quella medicina social'sia

pubblicato

(I)

F. I.\

I ,trtii,-n,-.'

.t,

fin

TuHRK
-.

di

dal 1888

/>* rottHUioit*

p.,ri.

1.S.N

qui fbvorittnt ou eniravtnt

I erttoj

538

che, felice connubio d'igiene e di

clinica,

forma

curativo; medicina sociale, sublime


dice-

il

Pieraccini,

ma

farmacia,
giene;

il

male sociale

prevenendolo

medicina

farmaci rinchiusi nei barattoli della

coi

col' bilancio

sociale, infine,

ha valore preventivo pi che


scienza, che non combatte,

di

dello stato e coi

consigli

dell'i-

che germogli feconda nella mente del

nostro Ramazzini resa pubblica fin dal 1700 in una mirabile opera: De
morbis ari/icum,d cui per fecero tesoro le altre nazioni, principalmente

siamo oggi tanto lontano nei progressi ottenuti.


il
risveglio che si verifica da noi a pr' dei lavoratori, saluto i promotori e gli organizzatori di questo primo Congresso
a cui auguro il ben meritato successo.
Il tema intanto che imprendo a svolgere non che un limitato punto
del vasto argomento che ci occupa, eppure, bench limitato, non cessa
di essere esso stesso di una certa estensione e molto complesso, in modo
che difficilmente mi sar dato nel breve tempo concesso, di svolgerlo
esaurientemente sotto tutti gli aspetti. Non potr quindi che solamente
accennare i principi generali che informano il mio tema. Chiedo venia
r Inghilterra e da cui

saluto ora con gioia

perci all'Assemblea se sar molto sintetico.

II.

Divido l'argomento in due


1."

Sviluppo del feto;

2."

Mortalit infantile.

1."

pa'-ti

Sviluppo del

feto.

Prima che

io entri a parlare delle condizioni favorevoli allo sviluppo


bene che noi stabiliamo alcuni principi fondamentali di bio-

del feto,

logia senza dei quali

non possiamo fare uno studio

Ricorder perci ed anzitutto, che nella specie

scientifico.

umana

e negli animai^
concepimento il risultato di una funzione complessa il cuj
compimento esige la cooperazione di due esseri maschio e femmina.
La vita del nuovo essere comincia nel momento preciso in cui la
cellula maschio entra in contatto colla cellula femmina. Il movimento
vitale impresso al nuovo essere che risulta da questo contatto, il pro-

superiori

il

dotto delle

propriet

individuali

inerenti al

seme ed

virt di queste propriet speciali che l'embrione


tratti caratteristici

fisici

all'ovulo;

attributo

ed intellettuali dei suoi generatori.

Dippi la vita non che un movimento ereditario, dice


e l'eredit

ed in

presenter in seguito

essenziale della vita

sulla costituzione generale del

nuovo

il

influisce secondo

essere.

Ci che

il

Virchow,
Hallopeau

Ribot esprime


dicendo che

la

legge biologica in virt

forza dell'eredit che la natura

in

1*!

Mit.'.

l'eredit,

I'",

vitale,

riore,

<*

della quale

lutti ^li

dotati di vita ten Iorio a lipot.'psi n^i loro discendenti.

<'-;seri

III.

l'ererliti

539

si

copia e

dunque, che regge e regola

tutte

si

imita incessante-

forme

le

dell'attivit

non solam-^nte vi ^ trasmissione della conforrnnzMn' estehenanehe della conformazione inl'riori' tra^mi'^-i'in.- delle

poicli'"'

ma

propriet dei tessuti e dei sisimii.

Da

queste nozioni scientifiche inconcusse consegue una vcmiUi


cio^ che

lestaltile,

prodotto del concepimento subendo

il

padre e della madre destinato ad ereditare tanto


ed

fologici

altiludini

funzionali

r|iioii(n

loro

loro caratteri

difetti

in'.-on-

l'influenza del

mor-

predisposizioni

morbose.

moderni della biologia, oggi non esiste pi


un dubbio che lo sviluppo del feto sia sottomesso
inlluenza dei due generatori tanto nello stato di salute quanto m

Grazie,

nemmeno
alla

difalti, agli studi

l'ombra

di

quello di malattia. L'eredit nel

senza contrasto;

campo

fisiologico conosciuta ed

bastereblero all'occorrenza per dimostrarlo

ammessa
lavori del

immensa dei zootecnici. Nel camfo patologico


l'ereditii deve essere considerata come la reg)la, dicono Dej(^rine,
Ik)innet, louchard, ecc. Non mi permetto nemmeno di addurre esempi, tanto
la cosa di per s chiara. E come potrebbe essere diversamente d'altre >nde, (|uando si
pensa che la malattia non altro, infine, come dice

celebre

Darwin

e l'opera

M.uitegazza, se non una forma

vita?

di

problema, quindi, delle condizioni che favoriscono od arrestano


l'evoluzione embrionale, corrisponde ad un atto bilaterale, dev'essere
il

perci e necessariamente studiato dal doppio punto di vista, del padre e


della madre. Necessit assoluta, poich studiare tale
lato

problema da un solo
materno
assolutamente illogico, non scientifico.
Potr sembrare strano che io abbia insistito e mi sia cosi a lungo

quello

intrattenuto su nozioni di biologia universalmente note; pure la ragione sta


nd fatto

che

dal

lato

.solo

per nulla

Quanto

il

pi

piccolo e

come non possono

ci sia irrazionale e
le

unilaterale,

conclusioni

non

il

casr

che
che

ognuno che ragiona a

venali

tenere

lontano conto

l'elemento maschio nella generazione non

se

entrasse

attendibili

occhi di

madi'e, senza

della

come

del padre,

voluto in questi ultimi tempi studiare lo sviluppo fetale

si

sono

le

si

io
fil

sogliono
I<

tirare

biologico

chiaramente agli
buon senso scientifico.

dica, poich risalta

di

logica e di

condizioni che luvoriscono o no

diversi autori che

essere perfettamente

dallo studio

l>

sviluppo del

l'elo/

sono occupati dello studio di questo argomento


hanno addotto ognuno per pi-oprio conto una data condizione che secondo
1

si


essi

favorisce

sarebbero
1.

sviluppo;

tale

540

insieme queste

riunite

diverse condizioni

seguenti:

le

L'et della madre;

2.

La

3.

L'et della madre e la multiparit;

4.

Il

maggior intervallo

5.

Il

sesso;

multiparit;

una gravidanza

tra

e l'altra;

Lo sviluppo tardivo o precoce della pubert della madre;


La durata dell'emorragia mestruale;
8." La quantit del liquido amniotico e la lunghezza del cordone.
Tutte queste cause sono, come si vede, di pertinenza materna;
6."

7.

nessuna che

riferisca all'influenza del padre.

si

opportuno che

come

E non mi

pare

nemmeno

deUo studio di queste


cause, di cui alcune sono veramente banali, non pu essere preso in
seria considerazione dal momento che si esclude l'influenza paterna.
Io non posso presentare una critica minuta, dimostrativa di queste
ripeta qui,

io

pretese condizioni

conclusioni

le

favorevoli allo sviluppo fetale, e chi

ha vaghezza

di

approfondire la quistione pu consultare il mio lavoro: Des condttions


qui favorisent au eniravent le dceloppement dafoetas. Influence da pre ,
qui mi permetto invece di riportare la conclusione generale a cui sono
arrivato, cio:

influenza della

Di

tutte

le

atte

arrestare lo sviluppo del feto,

una vera

influenza

zionale del padre

a favorire quando

non

in confronto dell'influenza

di

ad

resista e che conservi

una

costitu-

rnalattia

esercita alcuna influenza?

prodotto del concepimento,

il

una che

ve n'

alla
o

madre dunque, non

la

Ecco;

ammesse ed attribuite
il padre sano,

pretese condizioni

madre come

penetrazione e fusione degli

elementi

abbiamo

lo

detto,

deriva dalla

morfologici dei due generatori, e

sottomesso alle leggi dell'eredit riprodurr nel suo insieme


ascendenti con preponderanza forse pi o meno manifesta

il

tipo degli

uno dei
ad ogni modo deve ammettersi che se la madre esercita in un
grado anche maggiore la sua parte di influenza nella trasmissione del
due.

dell'

Ma

carattere

morale,

delle

facolt

organi interni, della fisionomia

intellettuali,

sopra

certi

della
stati

conformazione
patologici;

il

degli

padre

invece esercita piuttosto la sua influenza sullo sviluppo della struttura


esteriore, della

E
<^

conformazione

per questo che

fanno

gli

uomini

di

il

fisica:

volume, lunghezza e peso del corpo.

Sergi pu aver ragione nel dire che

genio

E Goethe

Napoleone

le

donne

Gladstono e tanti

devono tutta la loro fama alle loro madri, di cui si parla


mentre i. padri dormono nel limbo dell'oscurit.
D'altra parte, padri sani, forti, robusti, a spalle larghe fanno figli

e tanti altri

sempre con
grossi e

Ecco

rispetto

forti.
il

la fisiologia

E per non essere troppo dogmatico dir che se


umana non pu sorprendere la natura per svelarci nei suoi

problema.

fimzioiu' ;;eiuTativji

tiiinimi e^rt'ti sulla

talo

latK

511

fiMi/ioiK', abljiatiii*

risultali

mKtoro

il

(lolle

ci che si

ili

h'ggi che lego-

pu

in

zooleciiica

love la selezione asui,'o a legge iaconcussa, e rossfrvazione clinica che


ci dimostra noi loro effetti quali sono le condizioni in cui si sviluppa il

rapporto coi duf faltoi-i Iella g'nerazione


padre e rnatlre.
Kcco ora alcuni dati clinic >-statistiei sulto forma di assioma che
stinjo opportuno consaci'are in questa inomoria come documenti di critica:
feto in

Sesso.

1.

del feto,

clif

eio(">

che il sesso esj-rcila influenza sullo sviluppo


maschi sruio pi irrossi ilfllt- iVininirM. Non
puiilo

Si dice

<'

ve IO.
Dilatti, dalle

siaii.xiiclif

del

Budiu

Uib'-munl, del Muiclii<jinieschi,

ci

Frascani e del La" Torre all>iamo

del

chi'

[teso delle

il

femmine

granimi supcriore a quello dei maschi sia con

ftempre di alcuni

atato

padre

sano che malato.


,,

<

lemmme
.

..

Ora

peso medio 2647 gram.


"

prendiamo

se

femmiu'-

le

rn

73

in

2<20

di

differen/a

..

favore delle femmim-

grammi
?

di

differenza

,,

femmme

favore delle

sani ed

padri

di

,^,_,

'

p
lemniine

gram.

33

34%

maschi,

,,
Padri
malati
,

peso medio 3463 gram.


'^

masohi,

Padri sani

maschi

di

|adri

unenorme

malati troviamo

differenza che non vi dovrehhe essere se il


sesso e noir lo slato sanit.oin d.! nn.lr.. ..<mvi:)-:~" 1m ma^fiore influenza.

Cosi:
(li

l''i'iniiiiiii-

Muorili

(li

limili snui, |>eso

pftdvi iiKihtli,

>

medio 3496 gram.

2649
847 grani.

L'na differenza in favore delle

847 grammi

quasi

ehilo

in

femmine concepite da padri sani di


danno dei maschi concef.iti da pa.lri

malati.

In

altro puiiio lii>ogiia delucidare.

Quale

^ rinllueiiza della statura e dello stato sanitario della madre.'

Nessuna

sullo sviluppo somatico; ecco difatti una.chiara iu*o|M-)rzione

Padri sani, grandi,


j

\f
Madri

piccole,

forti
1

/,,.,.
Iiirli

malate

Padri piccoli, malati /,,.,.


''Rh
^
grandi, sane

r j
Madri

chiaro che

peso
3395
gram.
^
^
o

trrossi,

picco
*^

1,

peso
'

2965 js-"
eram.

padri essendo malati e piccoli e le madri sane e


erano piccoli. I^ madre qualunque sia lo stato sanitario e
la statura non esercita alcuna influenza sullo sviluppo del feto.
PerA
piando la madrt> ^ profondamente avvelenata od intossicata o profondaV.

grandi

figli

542

mente stancata, come avviene negli


stato morboso deve sfavorevolmente

moderni,

opifici

influire

ecc., ecc., certo

tale

sullo sviluppo fetale, pari a

quello paterno.

Un
che

altro punto interessante che risulta chiaro

il

qualunque sia lo stato della


nascono pi maschi che femmine. Cosi
del padre

.1 sani

Dunque,

forti,

malati,

dalle

sesso del feto subordinato maggiormente allo

statistiche

stato

mie

sanitario

madre. Da padri sani e forti


ho ottenuto queste proporzioni:

io

inascii

71 7o

femmine 73

sono procreate in maggior numero da padri malati.


femmine sono pi piccole e subiscono un arresto nel
perch, mi si pu dire, da padri sani e forti proven-

le figlie

per questo che

le

Ma

loro sviluppo.

gono talora quattro,

meno appartiene

ai

sei,

dieci

misteri

femmine, invece di maschi? Questo fenogenerazione che nessuno ha finora

della

svelalo.

Possiamo dunque concludere:


1."

// i^esso del feto

!2."

La

non

lui

aleuna influenza sullo sviluppo del feto

stesso;

statura e

il

peso della madre non influiscono per nulla nello

sviluppo del prodotto del concepimento;

Nello

3.

delle spalle ed

stato di salute del


il

volume della

padre sono

la

sua statura, la larghezza

testa che esercitano la

massima influenza

nello sviluppo ponderale del feto;

Nello stato di malattia locale o generale del padre lo sviluppo


ad un grado molto inferiore; questo arresto porta
principalmente sul peso del feto e quindi sulla resistenza organica ;
5." Il sesso dei figli pare subordinato in gran parte allo stato di
4.

del feto arrestato

padre: un padre sano, senza tara locale o generale al momento


d pi maschi che femmine, mentre che un padre
malato procrea pi femmine che maschi.

salute del

della fecondazione,

Multiparit.

2."

feto

gode

di

un

L' influenza della multiparit

credito universale;

difatti tutti

nello

sviluppo del

ritengono che

feti delle

multipari sono pi pesanti e pi grossi di quelli delle primipari.


clinica

fatti

dimostrano

Ecco anzitutto alcune

il

Ma

in

contrario.

statistiche contradittorie; esse

sono

statistiche:

PESO MEDIO DEI


Feti

di

multipare

ai
di

prmiipare
primipare

Tarnier
(

FETI.
3246 grani.
e
3132

114 gram.

le

ordinarie

,.

3474 gram.
nii.t

3i4J

iiiullipare
....

I'"Mi

ili

BlUllll-lvlIn'IlliUll

m:

|jrirni|)ai*e

ili

'M grani.
.,

M.iicluoiinesclu

3335 gran.

muliiiiare
....
iiriinipare

Feti

tli

>

ili

<
I

i-

3254

81 gram.
l't'li

La

ili

iniilli}aro

3324 gram.

ili

|irimi[).irr

3(J()2

'l'iirn'
<

322 Lfram.

La Torre

Feti

ili

iiuiltipare

324

ili

iiriiiiiparr

3225

Lciaiu.
*

20 crram.

Feti

,.
(

.'

.......

|>rimi|ian'

(Il

'

3443 grani.
^

iiiiilii|iai'

ili

Frascani

3.io3

GO urani.
l'ulti

CjUesti

perch non

si

[esi

inedii

non

?jn'i

aii-'imi

li

tiene conto dello stato

>

sanitario

ila

del

ic

nixci^f Malisucilt*

padre,

pur non

di

manco vedianno che vi sempre un vantaggio in favore dei feti di multi|>are. Ma quando concorre lo stalo patologico paterno troviarfio che ben
altrimenti

si

passano

le

cose. Difatti:

P.i.lri

sani

,,

Feti

di

di

,.

{
I

multipare
.

.'

primipare

3515 gram.
"
3422
>

93 gram.
Feti
l'adii

di

multipare

di

primipan^

malati

2735 gram.
*
2712
23 giam.

.\nche qui una differenza

ma

essa sparisce, o per

multiparit non esercita pi iiiMucnza


leti

ili

primipare con padri sani e


.

feti di

meglio dire la
mettono in confronti
multipare con padri malati. C .-i;

quando

si

primipare,

di

di iimttipare,

^Hiclri anni 3422 gram.


*
pudri inalati 2736

686 gram.

Possiamo dunque concludere:

La

1."

multiparit sola pare che non eserciti nello sviluppo fetale

una influenza notevole per

(liustifcare

V importanza clinica che

vi

hanno

attribuito;

in

2 Qualunque sia per questa influenza, essa sparisce intieramente


dell' influenza ereditaria esercitata dal padre malato:

presenza
3."

L'et della madre.

L'et

della

madre

ritenuta

come una

condizione favorevole di primo ordine per lo sviluppo fetale; la legge del

Duncan
anni

aumenta coli' et della -madre fino a 29


. Per gli autori non sono d'accordo,

dice: Il peso dei neonati

loro lungliezza fino a 44

e la

portando

limite alcuni

il

perch3 non

Da una

l'et sola

32, altri

che

a 34 e 35,

ecc., ecc.,

ed naturale

influisce.

nostra statistica

si

ha:

PESO MEDIO E LUNGHEZZA.


da 15 a 19 anni,

20 24

25 29

30 34

Madri

figli

peso 3527 gram., lunghezza 49.- centim.

35

39

y>

40

45

Risulta da questo quadro che

3080
3439

48.4

48.7

3299
2480
3010

48.5

47.4

>>

48.3

pi grande
da ci che dovz^ebbe
essere se la legge suacennata fosse vera. Ma perch questa differenza
Perch i bambini pi grossi erano stati procreati da padri sani e forti,
non uno era malato. Dopo l'et della madre oscillante tra i 15 e i 19

quando

la

madre

il

peso medio del feto

dai 15 ai 19 anni, ben differente

anni, l'et pi favorevole stata quella dai 25 ai

essa quando introduciamo

il

fattore

29

anni.

ET DELLA MADRE, PESO E LUNGHEZZA DEI


dai

Ma

resiste

padre?

FETI.

peso 3527 gram., lunghezza 49.- centim.


Anch.>

comf

questo,

in

^'landi sono, dei

|iiu

assohile perch.^

ni.'die

madri dai

il peso e
madri che contano dai 20

sup.-ri..,-!

ottenute

,,,.||,.

.-,

dalla

la
ai

lunghezza
2fl

anni.

categoria

delle

U anni.

ai

IT)

nel preood.-iit* quadro,

nati da

feti

545

Possiamo dunque dire con una certa autorit che e


ntalmenie il
(l'eia dellr madri chr oscilla tra 1^3 e
JU anni, hupUo du- fnn^

ptriudo

risce miylio lo sciluppo feto tv.

valore

all'

influenza

della

Dobbiamo perA accordare anche qualche


materna compresa tra 30 e 34 perch^

cU\

da donne che hanno tale et.-' sono pi pi


i;
,?,>;
ppi,i ,\\ ^^ij
10 grammi, ci6 che non molto.
Possiamo perei.', dire che la legge del Duncan non e
rigorosamente
esatta e che l'et per il maggiore sviluppo del feto
muA\:> );,; ?- ;,i
34 anni.
nati

tifali

f^

Ma

tale influenza

logici dell'evoluzione
del

padre? Ecco
Dilatti

in

tutti

seguenti risultati

"''*'*" ^^'

^^

^^

^'

''^""''

multiti,

gli

,>

,.

,.

sempre

fenomeni

stati di .salute

problema; e rispondiamo,

abbiamo

'"'"'
l^adri

il

assoluta, governa essa

embrionale

..

di

Vi e una

diffeiviiz:.

.li

no.

3590 gram..
2578

^S''

I.ingli.

..

49.3 centim.
45.2

lOl"? graie,

pe^., o di

in

4.1 centim.
i

eontim.

nu-

in

E chiaro? Vi pu essere dubbio? Xnn credo.


Questa differenza tanto pi chiara ed importante
si

bi<-^I;.tt;:.

1012 gram.

ghezza

..,.-,

pensa che essa non appartiene per un

ma

categoria,

a tutte

le

Ora se noi mettiamo

ca.so

speciale

quanto

pi

questa

sola

altre corno risulta dal


in

confronto

quadro su esposto.
peso medio dei feti che dovreb-

il

bero essere
pi piccoli, quelli cio nati da madri dai 40
ai 44 anni
procreali da padri sani, ed il peso medio dei bambini
che dovrebbero
essere
pi grossi perch*' discendenti da donne dai
.n.ni
>,.
i

proveni<Miti da padri malati,

abbiamo

PESO
(

Bambini

'
j
'

che dovrebbero essere

la

25 ai 34
proporzione seguente:

mi; Dio.
pi

piccoli,

n>a procreati

'''"""

^* J'^^''^
che dovrebbero esser.da padri malati

3245 grani.
i

i.in

.j^.-..--!,

ma

pn^creati

2723

522 gram.
vi 6

dunque mui differenza

di

522 -i;im.

in fMv,,,,.

,]..{

fi,;ii

,.,.....

padri sani.
35

a.^


Trovo superfluo continuare

546

questa dimostrazione e concludo su

in

questo punto:
1.

Nello stato di salute del padre, V et della madre pi favorevole


compresa tra i 25 ai 34 anni;

allo sviluppo del feto quella


2."

Allorquando

il

padre

malato, l'et della

madre non

esercita

pi alcuna influenza su tale sviluppo;


3." La lunghezza del feto non dipende dall'et della madre,
in rapporto col peso del feto.

ma

4." Mestruazione. Anche alla mestruazione si voluto accordare


una influenza sullo sviluppo fetale.
Essa va studiata sotto due punti di vista; dal punto di vista della
prima comparsa e sotto quello della durata.
Wernich e Negri han pensato che il fatto della prima mestruazione
precoce o tardiva poteva influire sullo sviluppo fetale, cio la donna mestruata precocemente ha figli pi grossi, ma non sono arrivati agli stessi

risultati..

Tarnier e Chantreuil presentano questi

Primi nati da donne

Una mia

in

<

mestruate

-a

(^ )

malati

<

tra

dopo

tali risultati al

anni

17 anni

17 anni

peso 3220 gram.

3288

...

3162

principio di selezio)ie che

si

fonda

tutt'altro risultato:

da madri mestruate prima dei 13 anni, peso 3614 gram.

tra i 13 e 17 anni,
3690

3533

dopo i 17 anni,

feti nati da madri mestruate prima dei 13 anni, peso 2210 gram.
2673

tra i 13 e 17 anni,

2420

dopo i 17 anni,
feti

nati

Ognun vede
di

3174
3138

...

13

dei

13 e

vediamo

quale enorme differenza

nello stato di salute del padre vi

legge

anni

19

queste cifre:

sullo stato sanitario del padre, noi

ai

19 anni

mestruate prima

ani

feti:

peso 3284 gram.


13

dai

dopo

statistica porta

sottomettendo

peso medio dei

generale

Ma

risultati sul

Wernich, per quando

il

esiste.

se possiamo dire clie

una certa differenza

in

favore della

padre malato, e secondo

non esiste pi.


una grande influenza

il

genere

di

malattia, l'influenza della pubert


Il

Guzzi attribuisce poi

alla durata della

me-


-^tniazione nello sviluppo
del flusso

mestruo pi grand.' sarebbe

-rosso sarehb..
luratu della

uionu;
-^.'i-oiMJ,,

4 a 6;

.la

//)

Kgli divide

feto.

il

m.-struazione

da

e)

PESO
/
<

ategone

da

2'

3''

..

cui

la

pi,,.

..

perdiU dura da
riunisce

pesi

a 3

dei

feti

.-ivuto:

m:i)|(

k ll-.\giii;/za.

a 3 giorni, peso 3126 gram., lunghozza


49.6 cenlim.
4 6

3201

49 3
7 giorni e pi
3291
49.5
1

..

le

7 gi<jrni

rategorie. Egli ha

i.ili

grande ^ la durata abituale


quantit di sangue perduto e pi
.lonne in tre categorie, s^'condo la
pi

la

donn.- a

./)

547

feto, cio^

.lei

Vi sanM)!).. .lunqu." una ditr.M-enza

->

,.

progressiva

nel

peso

in

favor.'

da madri che avevano abitualmente un lungo


flusso mestruale.
Ma una Imma durata del flusso mestruo non vuol sempre dire
al.lK)n
dante perdita. Comunque tale prop.rzione
costante.^
d.ii

nati

ho raccolto

Io

-truazi.tne ed

peso

il

di

(H',

feti

rapporto alla durata della me-

in

ho avuto:

PESO MEDIO.
(

Categorie

1'

da

2'

7 giorni e pi

j
(

<,ui
-

il

l'-l

tali

la

a 3 giorni, peso 3386 gram.

3276

x>

|.roporzione sarebbe invece in senso

non sono

come non

reali,

3071

inverso;

ma

miei

ri-

sono quelli del Guzzi.


E se noi riuniamo tutti questi pesi per rapport.
allo stato sanitario
padr.> abbiamo tutfaltra proporzione:

Pa.lri sani

lo

Categori.

|
'

Padri

,un/,,n'

Categorie

V
2*
3^

1*
2

peso 3463 gram.

H565

3437

peso 2823 gram.

2651

2:)51

(Qualunque commento a questi .lati mi pare superfluo.


Dii tutto quanto preceile |>ossiamo
^includere:
1."

"n

L'et soHsuale rfella

injluenza

noter h-

rn<i
,

padre malato;

madre non

esereiUi sullo sciluppo

qtialumjn,- essa

del feto

possa essere, sparisre aitando


La

2."

548

durata del periodo mestruale non un

criterio

esatto

per

determinare la quantit di sangue perduto e quindi V atticit generativa ;


3." Studiata in certe condizioni la durata della mestruazione non
esercita alcuna influenza sullo sviluppo del feto n nello

sano del

stato

padre n malato.

Liquido amniotico e cordone.


Il
doti Maggia partendo dal
il liquido amniotico un mezzo che fa perdere calore perch
ha una temperatura pi bassa di quella dell'utero e del feto, crede che
il liquido amniotico in grande quantit come un cordone troppo lungo, contribuiscano ad impedire lo sviluppo del feto. Il Maggia non presenta fatti.
5."

principio che

Da una
campo

il

caso

statistica speciale

me

da

fatta

ho trovato invece che nel

fisiologico pi la quantit del liquido considerevole e pi lungo

cordone e pi grosso e forte il feto.


di bambini concepiti da padri malati

quantit di liquido amniotico e piccolo

il

Un
il

secondo

cordone.

che
poca

nel

fatto

feto piccolo e

Ecco

delle

la

propor-

zioni edificanti:

LIQUIDO AMNIOTICO, PESO FETALE E LUNGHEZZA DEL CORDONE


grande

piccola

La proporzione
il

2864

chiarissima.

nostra statistica sotto


costante

peso 3664 gram., cordone lungh, 65 centim.

3264
59

feto

ordinaria

se

noi

57

raggruppiamo

per

le

altre condizioni. Cosi:

Liquido amniotico, quantit grande


Cordone, lunghezza media 65 centim.
Feto, peso

medio 2664 gram.

Liquido amniotico, quantit ordinaria


Cordone, lunghezza media 59 centim.

Feto, peso medio 3418 gram.

Liquido amniotico, quantit piccola


Cordone, lunghezza media 57 centim.
Feto, peso

medio 3290 gram.

Liquido amniotico, quantit ordinaria


Cordone, lunghezza media 54 centim.
,

Padri malati

dati della

rapporto dello stato sanitario del padre, troviamo

il

fatto trovato

Padri sani

Feto, peso
.

medio 2765 gram.

Liquido amniotico, quantit piccola

Cordone, lunghezza media 49 centim.

Feto, peso

medio 2674 gram.

r..i{)

Le (litterenzi- ^'Hi^ iiii<-\i>li e non iiiilu-Miuiiaii'i u uicun i-Mniriifiilo.


La cosa non pu andare divtMsamenl' (|uando si pensa flit* dimostrato
amniotico prudcjtto quasi esclusivamente dal feto;
f'
voluminoso
il
feto tanto pi grande dev'esser? la
quindi (juanlo pi
oggi

eh'

liipiido

il

quantit del

viceversa.

li(|Udo e

mancanza quasi assoluta

li

di

vale a dire non essendo Ihmk'

<viliii|';ii"

ih.,

\<<i>

cio

feto A miserabilissimo,

il

iiv.n-iid'H-"

'l.)I!-i

-<',,

molto liquido.

pelle

Senza dilungarmi
L'ahbuiirlanzn

in altro diuiostraziuiii

fi-<iol()ijica

cordone ornbi'Ucnle non

fli'l

nei casi di oligoidramnios,

Difatti

liquido amniotico,

dww

per concludere;

ridir ficu/ur ftinxi'udcltp

iir restano

<

la (jrnndf limffh'zsn

ansi

lo scilitppo del feto;

l'abbon-

danza del liquido amniotico Jiniolofficamente parlando coincide con un


'/rosso feto.

Da questa

^ucciiiUi analisi

alle (|uali gli autori

durata delle rejole,

lei

h'to.

lalla

alle

la

(juantit

di

cnco-iaii/c

(trincipali

crediamo autorizzati a concludere che

del feto, ci
l'I

critica

hanno accordato un'influenza notevole


//

nello sviluj'po

sesso, la niultijyirita,

amniotico e la lunfjheiza

liquido

cordone ombelicale non esercitano alcuna influenza nello sviluppo del


Lo sviluppo tardivo o prematuro della pubert e Pet della madre

ne hanno un poco r/uando

il

padre sano; tua questa in/luema molto limi-

completamente quando la donna Jecondbita da un uomo malati},

tata sparisce

rircostanza questa che arresta lo sviluppo del prodotto del concepimento.

Nessuna delle pretese condizioni favon-voli


madre resiste quando il |)adre malato.

.liniMU'

attrilmit*

alla

Come
del feto

V.
ili

spiegare

1'

intluenza

dell'

morbosa

eredit

sullo

sviluppo

un

fatto innegaliile,

come

il

Houcliard

1'

ha

ilininstraio

da un punto

vista generale, che la rapidit o la lentezza delle mutazioni nutritive,

l'attivit pi

meno grande

della nutrizione |>ossono trasmettersi eredi-

comprende cosi come, nelle famiumane, potrann(j tiasmettersi ereditariamente certe malattie che derivano da un vizio costituzionale....
Kgli ^ perci che possiamo dire,
tariamente da un individuo

all'altro, si

ijlie

>

come aldiiamo

dimostrato, che lo stato di malattia dei ffeneratori

una dannosa injluema sopra i discendenti.


Tale proposizione non tnwa smentita
-O'" '-^ -viluppo
Con altrettanta certez/M
'

di sorta.

Ma

fetale

TV'ii'''n<"->>>-->

ci

ohe

si

'

pu" dire
iii<t.t;,>_


ranza dei

casi,

subordinato ben

550

allo stato di malattia del

padre che

morbosa che possono essere meglio

studiati, in

pivi

a quello della madre.


Gli effetti dell'eredit

mancanza

di fatti sperimentali,

sono quelli che


il

principale

ed

si
il

feti

riferiscono ai caratteri

peso del neonato, poich

relativi disturbi

Ed

sopra

non

si

al

fisici

momento

della

nascita

dello sviluppo, e fra essi

lo stato

patologico dei visceri

manifestano ordinariamente

che pi

tardi.

in vero risulta chiaro dalle nostre osservazioni che, tutte le volte

il prodotto del coicepiinento pesa molto di meno


medio normale. Questo fatto caratteristico' pu essere benissimo
studiato nelle donne multipare, le quali possono divenire parecchie volte
incinte e sgravarsi sempre nelle identiche condizioni di salute, mentre
varia solo in modo relativo o assoluto il padre. Ora avendo studiato il
fenomeno in tali condizioni abbiamo potuto raccogliere diversi casi ne
cito solo qualcuno come esempio:
Osservazione Q.^
Tre bambini; i due primi concepiti quando il
padre era sano, il secondo pesava 3250 grammi. L'ultimo concepito quando
il padre era convalescente di lunga malattia, pesa 2850 grammi.

che

il

genitore malato,

del peso

OssERv. 11.^
e magro.

Il

OssERv.

buona

Due bambini;

primo

il

padre malato piccolissimo

secondo, lo stesso padre sano, pesa 3400 grammi.


12.''

salute,

Sei bambini.

sono enormi;

quattro primi provenienti da padre in

pi grosso 7000 gram.,

il

il

Degli ultimi due provenienti da un altro padre, malato,

a 7 mesi, morto e macerato;


OssERV. 13.^
il

IS.'""

il

primo

nato

secondo a 8 mesi pesa 1710 grammi.

Cinque bambini, padre malato,

pi grosso, pesa 2800

OssERv.

il

pi piccolo 4500.

tutti

piccoli. L'ultimo,

grammi.

Due bambini.

eccessivamente piccolo;

il

Il primo concepito da padre malato era


secondo dovuto ad un altro padre sano, pesa

3120 grammi.

Tre bambini. Il primo, padre malato, estremamente


due dovuti allo stesso uomo in buona salute, pesano
l'uno 4000 e l'altro 3550 grammi.
OssERv. 20.^

piccolo. Gli ultimi

OssERv. 22."

gram.;

il

Due bambini.

Il

primo, padre maialo,

pesava 2920

secondo, padre sano, pesava 3685 grammi.

OssERV. 27.*
Nove figli. I tre primi concepiti da padre malato
erano eccessivamente piccoli e sparuti; tre altri concepiti da un altro
padre anche malato, erano egualmente piccoli e sparuti. Degli ultimi tre
concepiti da un altro padre sano, due erano forti e voluminosi, il terzo
piccolo,

pesava 2830 grammi.

OssERv.

42.''

Nove

figli.

primi

otto,

padre sano, sono nati bene

sviluppati, forti e voluminosi; l'ultimo, padre malato, piccolo, pesa 2000

grammi.

Obsi.icv. 43.*

multi

Ti'

iK'Sii

tri'i'S'^i

Ijttiiiljiiu.

uriuiii.

',\7tl't

.",1

iliif

primi,

ii'lO!);

>

(iailn;

l'iiltitn.i

biiuiia

in
iukIi'c

8alll(<^

9S70

iii.il:il().

grammi
l'u^i

]'!

ili

piM"

so;^uili)

molle allie simili

u.-si-rvaziuiii.

che l:i logica si rifiuta assolutamente di considerar*'


come dovuti allo azzardo o corno semplice coincidenza tra la causa iniziale e le sue conseguenze, sono per me pr-rfettamente concludenti.
Poich ogni malattia che colpisce l'cirganismo paterno in tutti
suoi
(Questi fatti

elomenti costitutivi, per

il

solo fatto ch'esso determina

razione nella sua nutrizione,


d(jtto del

<

capace

di

una profonda

alte-

arrostare Io sviluppo del

pro-

concej)imentu.

Su questo punto non esiste pi dubbio oggigiorno. Il EJouchard lo


in una furma molto chiara e scientifica, le leggi dell'eredit lo
confermano
la teoria di W'eismann lo s[)iegano, poich ijuesta teoria
sulla continuit del plasma generativo dal punto di vista fisiologico
patologico, attraverso una serie ininterrotta di generazioni , per
ha detto

<*

<

il

D<'jerine,

d'una

importanza considerevole

sul

fatto

della

trasmissiorn'

ereditaria.

Risulta chiaro duufjue,


studio dello sviluppo fetale

ila

tutto

fatto dal

quanto abbiamo finora detto, che !o


solo lato materno non razionale

n scienlitco. Tale studio dev'esser fatto tenendo conto anche del padre

sano

e niainto.

III.

Quali sono

le

malattie che possono influire nocivamente nell'evo-

luzione fetale della classe operaia?


i'arlcndo

smettono

ai

ilal

principio

biologico

fondamentale

che

genitori tra-

tanto fisiologiche quant

loro discendenti le loro condizioni

patologiche, chiaro che tutte quelle circostanze

che alterando l'orgarendono debole, debbano sfavorevolmente iuHuire sul pro<lotto


del coiicefiimeulo. La sfavorevole inllui'iiza si manifesta principalment'
o colla morte o con un arresto di sviluppo somatico dell'embrione.
lo non potr naturalmente jassare qui in l'assegna tutta la
logia che ha speciale lelazione col lavoro, ma far solamente ar

nismo

lo

ai

principi generali di tale patologia stessa.

.1.

Lavoro.

Un

lasoro eccessivo a cui

ed allo strapazzo,

anni

di

ili

potente 'oeltciente di
i

cui

debolezza

genitori sono sottoposti

nessuno

si

era

cui bene che parliamo qui.

fetale

oche conduce

sia

nel

alla fatica

occupato fino a questi

ultinij

552

Fatica.
Se la fatica non , propriamente parlando, una malattia,
n una causa diretta di malattia, spesso causa indiretta perch prepara il terreno per le malattie.

muscolare, non

fuor di dubbio intanto che la stanchezza

cerebrale, cagionano un'eccitabilit nervosa esagerata, dice

che conduce

impressionabilit

all'

nell'intossicazione

la

alla tristezza come accade


una causale non trascurabile

nervosa,

alcoolica acuta, ed

nella produzione dei reati di sangue.


Dippiii, per l'eccessivo lavoro

che

Pieraccini,

il

periodo di

fatica

molti

lavora-

che esauriscono sollecitamente le proprie energie e le riparano lentamente, divengono deboli, nevrastenici e presentano fenomeni generali e

tori

permanenti

di

esaurimento.

aggravano quando il lavoro eccessivo si


atmosferiche e meccaniche
in luoghi
chiusi, umidi, non ventilati, in luoghi di gran chiasso per cui i poteri
inibitori compiono essi stessi sforzi enormi per isolare i rumori ed il
Questi stati anormali

compie

in

sensorio

si

o sono per

si

condizioni

cattive

stanca. Peggio ancora se


essi adibiti

zioni l'organismo

si

lavori

si

eseguiscono allo impiedi

organi o gruppi di organi

sempre pi e
chiama strapazzo.

indebolisce

stanchezza eccessiva che

si

si

isolati.

In

tali

condi-

cade in quel periodo

di

Strapazzo.
Lo strapazzo una vera malattia, poich costituito
da un insieme di sintomi morbosi che indicano il massimo sforzo, la
massima consumazione di sostanze una vera emorragia di energie
punto o scarsamente rimpiazzate e ritenzione di sostanze tossiche nell'organismo per cui si ha una vera autointossicazione. Si ha quindi astenia
generale, anemia profonda, magrezza estrema, vecchiaia precoce.
Quando lo strapazzo acuto si ha l'insorgere di una febbre piuttosto alta a 39,40, per autointossicazione e perfino la morte per esaurimento che ha luogo repentinamente alla fine di un enorme, eccessivo

lavoro in rapporto agli sforzi e alla ritenzione di sostanze riduttive.


Il

lavoro esercitato in queste condizioni determina un profondo ral-

lentamento nei poteri

frsiologici e

cagiona un esaurimento nerveo-musco-

ad un vero stato morboso.


Aggiungete a questo l'estrema facilit di contrarre malattie acute febbrili,
avvelenamenti ed intossicazioni dette professionali ed avrete che l'operaio
in condizioni di deterioramento e quindi genitori che non possono prolare dei pi notevoli;

creare

figli

Tale

forti

stato

necessariamente

ci

che corrisponde

e grossi.

morboso per esaurimento massime

del

genitore deve

concepimento
normale evoluzione, come infl^uiscono
tutte le malattie costituzionali che determinano indebolimento organico
dello individuo. Tale fatto risulta chiaro dalle mie statistiche.
influire

sullo

modificandone ed arrestandone

sviluppo

la

del

prodotto

del

Altliiaiiio

visto (|Uule

Questa

prosa

jiarte

la

'

I.ivi.ro

in ra|.i><til.. al

i..i.lif'

<l.il

ora che spetta alla maili'

<|imie quella

('lc;]^aiite

ed importante quisiiune di

impossessati per farne

o!?gi ,!j;iusUimoiite

cui

la Iwise di

si

oiiO

li

lepire

si>ciul(jgi

molte proposte

d (piesl' essere privilegiato che pu' meglio e pi


maschio commuoversi d'intima gioia per le dule.i ed ineffabili enK>zioni del sentimento materno, tanto utile, tanto nei-cssario per lo allevamento dei figli; tale quistione nutrita qui una piceola discussione tanto pin
che si eontinua a ragionare sull'equivoco e che il Pieraccini nel suo
interessante trattato sulla P//tolof/i'i del laroro, espone la questione come
se fosse risolta. Io invece ritengo che non solo non lo ^ tale quale e^H
l'ammette, ma che lo studio che oggi si fa su tale argomento non ,
come dissi in principio, perfettamente scientifici). Occorre quindi occu-

favore della donna,

in

del

parcene.

Nel 1888
ijn

io

pubblicai

mio lavoro dianzi cennato

il

favorisent on entracont

Drs conditiuns
du pn- ,

dcploppcrivrit diifa-Uis - Injuence

Itf

l'inprimo l'argomento da un nuovo punto di vista


ho dimostrato, come gi lissi, che lo sviluppa del
feto ^, nell'immensa maggioranza dei casi, subordinato pi allo stat<
sanitario del padre che a quello della madre.
Qualche anno pi tardi nei 1893 il l'inard, mosso da uno sco|k>
'

studiando per

Hiienza

lei

il

padre

nobilissimo, patriottico ed umanitario, quale quello di limitare l'enorme

mortalit infantile e
nire

pili

tardi

di

sani e

avere

il

maggior numeni
fece

cittadini,

forti

ne fece

l'tiericidturn intrauterina. Di tale studio


'

municazione all'Accademia

La puericultura
ii-l

offa

di

medicina

intrauterina

bambini

di

pubblicare uno

di

pi

tardi

atti

a divesulla

.studio

ancora

una

l'aiigi.

consiste,

Pinard,

pel

non fare larorare e nel nutrire un po' meijlio


o dieci ffiorni della t/raridansa p'r arcr Ji'fli

Hempliceinenir

le f/estanti ner/li ultiim

f/rossi e ri'jofjliosi .

Un

lavoro del Pinard s'impone sempre all'attenzione degli studiosi e


merita bene uno studio, tanto pi che in Iti\lia si gridava il rrunfii/c a
ehi non accettava e a chi

Lo

non

j>raticava la puericultura intrauterina.

studio della puericultura verte

iiii'niii:ii)ni'

di-tlc (joitanti ncjitl

sopm due

punti: sul Incoro e sulfali-

ultimi t/iorni della fjraridnnsa,

ed

ecco

risultati;

Lavoro,

^upra KHJO

d<iiiin-

die a\ t-aim .imu

del parto, l'intervallo fra l'ultima mestruazione ed

280 giorni e pin


27()--28()
liielKt

di

giorni
L*7()

482 volte

27'J

L'iiirili

23'J

"

il

iu'i iiiic al

mmeni'>

parto ^ stato di;


al

554

Sopra 1000 donne invece rimaste per qualche tempo


Dormitorio della Maternit, l'intervallo stato di:

280 giorni e pi
270-280 giorni

meno
Dal

statistico

fatto

lavorato fino al

fianco alla critica.

il

del jarto,

si

parto ed

il

poche, che

sono sgravate prima

sono state a riposo negli ultimi giorni,


il

bruto che le donne, bench

momento

ultimi giorni ritarda

660 volte

114

270 giorni 126

di

Questi risultati porgono

al Rifugio o

si

conclude

feto quindi

clie

il

di

hanno

quelle che

riposo degli

acquista maggior peso e

viene pi grosso e pi resistente.


Il

valore

di

questo raffronto relativo e molto poco significante, poich

non molta. Esso avrebbe avuto maggior valore se la differenza fosse maggiore o del 100 per 100. E poi manca la prova contraria.
E dimostrato forse che le poche donne che han lavorato fino all'ul-

la differenza

timo e che si sono sgrava,te qualche giorno prima, avrebbero ritardato


di qualche giorno il loro parto, se fossero rimaste a riposo negli ultimi
giorni? No.

Che

stabilimenti industriali dove le povere


malsani ove avvengono avvelenamenti d'ogni
specie, che le scosse, i traumi e le malattie frequenti che contraggono
facilmente le operaie, possano determinare il paiHo prematuro ed anche
l'aborto, come vedremo, non v' chi possa metterlo menomamente in
dubbio ed facile comprendere la patogenesi. Ma esistono anche fatti
di donne che sono state battute, che si sono gettate dall'alto, nell'acqua,
che si sono rotta la testa, gli arti e peggio ancora, di cui la letteratura
ostetrica ricca, e pure non si sono sgravate prima del tempo fisiologico.
Altre donne poi
signore
che non hanno mai lavorato, che sono
state sempre a riposo e mangiato bene, hanno partorito a 8 mesi, a
8 mesi e mezzo, ecc. Ci avvenuto anche in seguito all'impressione
avuta per l'odore di una sigaretta o il puzzo di una candela. Molte donne
che stanno bene e che hanno avuto diverse gravidanze non ne hanno
avuto due terminatesi allo stesso numero di giorni. Per dare valore
i

pesanti

lavori

donne lavorano

negli

in ambienti

esatto ai fatti esposti dal Pinard bisognerebbe che fosse dimostralo esatta-

mente che le donne osservate


simo numero di giorni e che
esclusivamente dal lavoro.
piccole faccende di casa!
Si studi
altri

fattori

si

siano sempre sgravate a capo del mede-

la differenza in
joi

pi o in

questo argomento da un solo lato

potenti vi

meno dipendesse

assai sovente che lavoro!; accudire alle

concorrono, quali,

il

per esempio,

lavoro
le

mentre

emozioni,

le

sofferenze fisiche e morali che regnano sovrane nella classe delle per-

sone che ricorrono

mal

fare.

al Rifugio,

quando possono

sottrarsi all'ossessione del

Sul priiiiu imiiio,


liti

liifiKji

liivoro

cliiiKjiio,

tlir

che, pur

rifugi peccntoruni

VLM-i

(lairiucitiimonti) al dditto laiile

e.

larnl)iiii,

me non

par'

un

risultato logico e di

che
reale

bLiit;dict.'ndo

valore

ii.:a

clinico

un

sia

per la maggioranza delle


opifici

riposo

il

igiene 6 indispensabile.

delle

Sul secondo punto si ha che paragonando i bamdonne che venivano direttamente a |>artorire alla Maternit^i

Alimentazione.
bini

.,.

questiono tale quale A trattata,

la

donne |)Overe adibitt^ ai lavori domestici ordinari.


Per quelle che lavorano nelle manifaltur', n''rli

come

1'.;.. .i

che tolgono dalla miseria, dal


infeli;i (? salvam la vita a tanti

dopo aver continuato a lavorare fino all'ultimo momento con quelle <lelle
donne ricoverate prima al Jii/'urjio o al Dormiiorio, si potuto, eliminando
casi patologici, ottenere i risultati seguenti: ."iCXJ donne delk
prime hanno dato come peso medio dei loro bambini 3010 grammi, mentre 500 donne delle seconde, dopo di aver per 10 giorni almeno soggiornato al Riftirfio, han dato come peso medio 32'JO grammi e dopo
i

di

aver |)assato

3360 grammi

quiilfb''

iriorim

;il

),,rinii>vii'

errato o un errore di

hanno passato 10

grammi

3'2r)0

ni,

.Iti.,

,,0^..

li..

Anzitutto, in (jutsl' ulliuui cUisse

di

liiumn

forma. Difatti,

giorni al Iiifu;iio
abliiano

l'd

vi

duvi.'.-^serf

espicsso un concello

come iu dirsi che 500 donne che


hanno dato figli di un peso medio
queste

potuto,

stesse donne, dare

figli

di

im peso maggiore solo perch hanno soggiornato per (pialche giorno al


hortnitoriof II concetto naturalmente male espresso e vuol dire che non
si tratta delle stesse doniN? e degli stessi figli che mutarono di |)eso col
mutare il soggiorno della madre, ma s' intende parlare di figli nati da
donne che non erano state al Nifugio, di figli nti da donne che erano

donne che avevancj soggit^-nato al DonniEd allora come dire che il peso
locale delle madri ! Dove >;ono
punti razionali

state al liifuffio e di figli di

torio; di tre categorici diverse di donne.

dei

figli

mut

di confronto

col

D'altra parte

mente

(50n

tali

nuitare

il

mia,
cifre

conclusioni a cui

le

asserzioni empiriche

dimostrare

in

modo

si

questi calcoli

inijppugnabile che

fossero l'imaste fuori del liifuijio o del


di

arriva con

seni.,

ed arbitrarie, poich nessuno juio


I >onnitorio

se

queste donne

avrebbero

ilato figli

un peso meilio minore.

distruggere poi l'illusione

tlella

imr

pii.-r i,-iiltM> ,

m...;,.

,1

,_

corrono altri fatti; ecco alcuni esempi.


Vi sono donne in numero infinito che vivono duiunie pi giavidan/'
nella pi s<|Uallida miseria j)er cui mangiano malissimo, malate, tisiche
moril>onde che fanno

3300 grammi.
durano pi-r lutto
ai

figli

bene sviluppati, grossi,

di

nei casi in cui

lo

svolgersi della gravidanza o che

un

vomiti, senz'essere

V.

p*so

superiore

incoer^'ibili,

msorgono

che

solo negli

556

non permettendo alle gestanti una adeguata nutrizione, forse


sviluppano incompletamente?
Che nutrizione in pi possono cagionare poche cucchiaiate.... di zuppa

ultimi mesi,

che

feti

si

di ospedale durante 8 o 10 giorni per fare accrescere il feto in peso cosi


potentemente ed istantaneamente? Se ci fosse noi dovremmo vedere che
le donne forti e che mangiano molto e bene dovrebbero fare figli come
elefanti; mentre spesso, donne che sono come montagne di muscoli e di

grasso non partoriscono

Che una buona


cosa ammissibile,

mento

ricUcnlus nius

che....

vitti tazione

ma

che

si

a certe donne deperite faccia del bene

riverberi

punto tale da far dn^e

anche

sul

prodotto del concepi-

Pinard che ogni volta che vedeva


nella sua visita un bambino forte, rigoglioso, veniva a sapere che era
un bambino del Rifarjio, che la madre cio era stata per qualche giorno
al Rifugio o al Dormitorio, ecc., non mi pare che sia perfettamente
ammissibile. Esagerazione
Io passai 5 anni nelle diverse Maternit di Parigi e per le mie
al

al

avendo consultato e
i
feti nati da
donne che avevano dimorato a lungo nel Dortoir! I figli nascono grossi
ricerche

sullo

pesato migliaia

Sciluppo del feto nei bacini viziati


bullettini

di

e di

feti,

so quanto pesano

e piccoli.

Tutto ci naturale quando


del feto vi

partecipa moltissimo

sano quanto

E
si

pensa che nello sviluppo ponderale

si
l'

influenza del padre

tanto allo

stato

in quello patologico.

stupisce

come per

risolvere

una questione

di tanta

importanza

ci

accontenta delle semplici pesate senza tener n punto n poco conto

conoscenze moderne della biologia, dell'anatomia patologica, dell'anil Pieraccini, tanto accurato in molte cose, abbia accettato
teoria della puericultura intrauterina senza darsi la pena di consultare

delle

tropologia e che
la

mi domando con quale base scientifica si pu


madre nello sviluppo fetale
senza studiare anche quella che il padre esercita, come dimostrai io da
un pezzo e molti altri ed ultimamente anche il compianto prof. Maffucci

la letteratura ostetrica.

Io

parlare d'influenza di cause minime della

di Pisa.

Che
tutte

le

se la teoria della puericultura

donne ricche dovrebbero

fosse realmente vera, oltre

avere

costante, la teoria in discorso aprirebbe


desiderio,

per

secondo che

si

lo

meno,

avere

di

mangi molto o poco

o molto soffrire durante


teoria dello Schenk,

il

il

figli

la

figli

grossi,

parto. Ricordate

che

che

non

stura alla speculazione o al


grossi

volont

donne vogliono poco

come cadde
il

piccoli

e secondo che le

quale voleva creare

ci

sesso a

nel

ridicolo

volont

la

nutrendo

donne con zuccherini o no E proprio una disgrazia che la diminuzione


non si possa ottenere, perch, nel caso affermativo, risolverebbe il grandissimo e gravissimo problema dello svikqipo del feto nei bacini viziati. E ricorder ognuno a tale proposito le lunghe e ripetute espe-

le

del peso fetale

ricii/f fatto dal

Di'iiiiiil.

Allu sco|mj di arrestare lo 8vilup|>o del

doniu' rachitiche con angustia

senza ricorrere ad

non

ma

solo,

onile

|i.'lvica,

atti op(!rativi,

parto

il

diminuiva

si

feto

neli^

facesse* pi facilmenti*

la villitazione della

gestante

praticava salassi, amministrava iorluro di potassio, purganti,

prodnceiido cos un indebolimenti) oi-ganico dei

|)iii intensi, una profonda


un vero slato moi-liosr). Ebbene, non ostante questo nyinw
feti si sviluppavano normaldetto (lebililante, seguito durante pi mesi,
mente in peso, in lunghezza ed in volume, perche tutti e tre questi
eleaienli sono pi-oporzionati tra loro.
Oggi il regime debilitante completamente abbandonato.

anemia

Infine per abbattere l'influenza |)retesa della puericultura intrauterina

concorri ino la multiparit ed

il

sesso del

feto.

Tarnier du noi accennata, che


bambini maschi nati da multipare, pesano 3272 grammi
qualche cosa
di pi di quelli nati dallo donne che erano state nel iJormi/orio. Si di-'che pesano di pi perch nati da multipare. Dunque una multipara povera
Esiste

fatto

il

nella

statistica

del

che lavora fino al momento del parto non abbisogna del Hif agio perche
partorisca, senza esservi stata, figli pi pesanti di quelle donne che passano (jualche giorno al lii/'uf/io stesso. Vi di pi; queste stesse midtipare siano o no state al lii/'ugio o al Dormitorio, mettono al mondo
fi'jli

femmine

maschi.

medio di 3120 grammi


107 grammi meno dei
dunque ru"' il Hifui/io, n il hoimitorio hanno avuto la

del peso

(^iii

[tn^tesa influenza nello svilupptj dei

parola ancora

l'na

figli.

sopra alcimi

osservazioni in questi ultimi tempi,

fatti

caduti

clinici

quali dimostrano, a

sotto

mie

le

compimento

dei

numerosi argomenti il' imlole scientifica, che non sono le poche cucchiaiate
o menu di zuppa di ospedale che faimo avere figli grossi o piccoli, resistenti o deboli;

ci

vuole altro,

ma

ci

vuole un buon padre sano e forte.

Ossi:rv. 1.*
L. Augusta, 24 aimi, donna di casa, primipara; si
pasce nei jirimi mesi delbi gravidanza quasi esclusivamente di limoni e

bevande

cremor

Durante l'estate si nutre solo di frutta


verdura cruda
foglie e torsi di cavolo. Non
mangi mai, durante tutta la gravidanza carne, m"' bevve vino; solo di

ili

e negli

tempo

al

ultimi

mesi

tempo

in

di tartaro.

di

sorbi, forzata dalla

famiglia, qualche tay.xa di brodo che

momento del parto in imo stato di profonda


fino al momento in cui entri") nel mio htituto.

d'altronde detestava. Era al

anemia,
alle

[lallida

ed attese

pesanti faccende di casa.

a lai-ghe

san<>, forte,

Essa

si

OssiiRV.

sgrav

2/

Questa donna e maritata ad im giovane

s[ialle.

di

una

H.

Cristina

figlia del
di

peso

di 38(X)

37 anni,

granimi.

donna

di

casa,

pluripam,

trovasi nella pi squallida miseria; col marito senza lavori e molli

conduce una
di

legumi.

vita di slenti. Si

figli

nutr giornalmente durante la gravidanza

Non mangi mai carne ne prese

mai

brodo;

bevelte

solo


qualche
del

sorso

vino

di

558

rare circostanze

in

ed

momento

attese fino al

parto alle dure fatiche della famiglia, dovendo spesso fare

per s e per

il

bucato

altri.

marito un forte e sano operaio.


Questa donna si sgrav di una bamliina del peso
Il

OssERv.

3.''

Annita

B.

26 anni, donna

di

di

3500 grammi.
primipara,

casa,

di

maritata ad un giovane impiegato forte e sano. Ebbe nei primi 4 mesi


della gravidanza nausee, vomiti ed assoluta avversione per la carne e

per

il

vino.

Durante
sivamente di

gravidanza

la

nutr di pochissimi farinacei e quasi esclu-

si

frutta.

Negli ultimi mesi non assaggi carne, n brodo, n vino; si nutr


con qualche uovo, un po' di latte e molta frutta era perci molto denutrita, non pertanto si sgrav di un figlio che pesava 3800 grammi.
;

OssERv.

A.''

da 4 mesi
buono man-

P. Maria, 29 anni, domestica, pluripai'a,

cuciniera nel mio Istituto, ove

il

lavoro poco ed

il

vitto

giando caff e latte la mattina, minestra in brodo e carne ogni giorno,


qualche uovo, vino, ecc. ecc.
Il marito di questa donna che abita un paese dei dintorni ove esiste
un po' di malaria, piccolo, mingherlino.

La

P.

si

OssERV.

sgrav

5.""

un bambino

di

T.

si

niera pi misera che mai.


fritto la

casa.

28

Luigia,

parecchi mesi, pluripara;

del peso di 3200

anni,

domestica

durante

nutrita

la

maritata ad un

uomo

ma

disoccupata da

gestazione nella

Negli ultimi mesi erano

base della sua vittilazione ed accudiva

grammi.

alle

le

ma-

patate e l'aglio

faccende della sua

dedito al vino e alle bevande alcooliche

per cui era spesso ubriaco spendendo in bevande quanto guadagnava


lasciando spessissimo la moglie a digiuno e battendola brutalmente tanto

che ricorse pi volte alla questura.


La donna ebbe una prima gravidanza che termin con un aborto

di

3 mesi.

mese e mise al
2200 grammi, piccolo, povero, macilento con tutti i
prodotto del concepimento di parenti alcoolizzati.

L'ultimo parto ebbe luogo verso

mondo un

feto

Erminia

di giornali obbligata perci

P.,

25 anni, pluripara, venditrice ambulante

a correre

la

potrebbe ben nutrirsi,

avuto sempre disgusto per la


preso
di

ma

le

cagionava

qualche po'

acidit.

sera per portare

giornali, per

lunghe corse. Guadagna


ma ha sempre mangiato pochissimo. Ha
carne e per il vino; il brodo lo avrebbe

cui va ogni sera a letto stanca, sfinita

bene

principio del 9

di

segni clinici del

OssERv. 6^

il

per

Nell'ultimo

le

mese

si

di paste.

Oltre a ci doveva accudire agli affari di casa.

nutriva d'insalata e

marito

Il

<"

venditore di giornali anch'esso;

ha

.'IO

anni ed

'

forte

e sano.

Questa donna diede

alla luce

una hanibina del peso

di

3500 gran nrji.

OssERV. 7."
B. Maria, 36 anni, donna di casa e portiera, primipara
primi 7 mesi di gestazione accudiva nell'appartamento della
Imante
sua padrona e mangiava bene, ma negli ultimi due mesi la padrona non

la

pi

volle

Scese

nel

sottoscala

detto

|>orlineria

mangiando

pochi legumi e verdura.


marito antico muratore forte e sano.

Il

La donna
(Queste

parto

casa.

in

miseramente

dopo

L'

(^iuesti

una sola

si

di una hamhina di 3G0O grammi.


doime entrarono nel mio Istituto tutte in travaglio
aver 'lavorato lino all'ultimo momento.

sgravo

setto
di

fatti

suggeriscono molte

mi

ma

considerazioni,

di

ne dir"

io

Multipare e

primipare malissimo o ben

nutrite

lavorando

fino

al

momento dtd parto e fecondate da uomini forti e sani, hanno messo


mondo figli bene sviluppati avendo un peso medio di 356G grammi.

al

T/na multipara che ha passato la gravidanza nelle stesse condizioni


dello

altre

come mangiare e che non lavorava da molto tempo, ma


uomo dedito al vino, ha partorito non perfettamente a

iecondata da un

termino un bambino del peso

La

di

22(X)

grammi.

come

era stata concepita e studiata non


fautori di essa
Questa mia critica persuase
puericultura e la limitarono al primo punto, cio al solo riposo, e questo
logico, necessario per le povere donne, per questo squisito organismo
muliebre, composto di armonie di forme, di dolcezze di colori e di affetti.
puericultura intrauterina

corrispondeva

in

clinica.

La floniia incinta considerata dagli antichi come una cosa sacra


quale madre dei propri figli e generatrice di cittadini era circondata da
premurose
in

tutto ed

prevenuta in tutti
suoi desideri, la si risparmiava
un culto veramente di affetto le veniva incessantemente tri-

attenzioni,

butato.
Ijft

valore
il

societ odierna che


il

si

crede pi civile non apprezza al suo giusto


donna per

tesoro di abnegazione e di sacrifizio che compie la

fatto della

maternit e

la

opprime con pesanti

lavori.

Ci non

''

giusto.

Molte leggi hanno esistito nei tempi andati che accordavano ri|>oso
allo puerpere e prerogative speciali.
questo per non
La donna incinta ha bisogno di ben mangiare
.sempre tollerato

ed abbisi tgna anche

di

riposo,

non

perch''

il

lavon

moderalo faccia male che anzi un certo grado di attivit necessario,


nui perch spesso la donna negli ultimi momenti non pu agire, si stancai
facilmente e sottro.
\

engano pure dunque

le

leggi d'indole sociale sulla protezione della

dt>ima incinta, io sarei ben lieto perch vedrei la gestante fatta segno a

quegli elementari riguardi di cui godeva presso gli antichi o che dovrebl>e

560

godere maggiormente oggi in cui la si vuole dotare di diritti che non


ha finora potuto avere.
Il lavoro moderato non nuoce, anzi noi ostetrici
spesso consigliamo
puerpere a fare qualche cosa, qualche lieve lavoro. Sono i lavori peche cagionano traumi, avvelenam.enti, che dispongono a contrarre malattie acute, che cagionano intossicazioni; sono
questi che non sono pi lavori adatti per il fragile organismo della
le

santi, lunghi, snervanti,

donna, tanto pi quando incinta, ma piuttosto per bestie da soma, che


parti prematuri e quindi la prole debole,
determinano gli aborti ed
piccola che si risente potentemente tanto da morire in gran numero in
tenera et o che cresce malaticcia o debole, degenerata.
i

La

puericultura, quindi,

da qualche fanatico che

prima

la

come
fa

stata intesa e

consistere

in

come

la

ancor oggi

qualche giorno

di

riposo

dopo il parto per avere figli grossi, non seria. E sono illusioni
e sono un inganno incosciente le numerose cifre che portano coloro che
studiano lo sviluppo fetale dal solo lato materno. Perch ci si possa
fare, occorre dimostrare prima che per fabbricare un figliuolo non occorre
un maschio - un padre - e che se occorre un padre, esso non abbia influenza di sorta n nello stato sano, n nello stato malato. Finch non
mi si dimostra questo, io ho diritto a ritenere che lo sviluppo del feto,
senza tener conto del padre, non sia uno studio razionale, scientifico.
Io combatto tale puericoltura unilaterale perch voglio per la donna
incinta qualche cosa di pi utile. La quistione va studiata perci da un
e

lato pi

elevato.

La gravidanza non

un vero

morboso, pure pu
colta da
numerose malattie, dovute alla gravidanza stessa e non la preserva di
contrarne altre, anzi si pu dire che la predispone. Dobbiamo assai sovente inoltre considerare tanto il parto, quanto il puerperio, come stato
costituisce

stato

affermarsi che essa non garantisce perci la donna di essere

morboso o come circostanze

speciali in

cui

la

donna

mente. Per tutta la durata dunque della gravidanza


dovrebbe essere considerata come malata, dovrebbe

si

ammala

facil-

puerperio la donna

perci rimanere a
convenientemente nutrita e ben curata. Se a questo si
aggiunge la convenienza di avere i mariti sani e forti, certo che noi
avremmo quanto occorre per avere figli sani e forti.
Avete voglia di lasciare a riposo negli ultimi giorni le donne incinte?;
figli non verranno per questo grossi e sani, se il germe fecondatore
era malato, se il feto concepito da un alcoolizzato, da un sifilitico, da
un tisico, da un intossicato di piombo, da un malato in genere. E bene
riposo,

essere

che

la

madre

sia

sana e

ben

nutrita,

ma

ancora pi

il

padre.

Come

provvedere al necessario lungo riposo della donna, e ad una buona nutritura? necessario perci fondare Societ di Assicurazione per le
donne incinte come esistono in Germania, simili a quelle per gli operai,
e considerare le donno incinte dal 4." mese in poi come mala,te che

561

<lvono ubhandomire ogni lavoro falicoso, antigienico, (>setf i..n

come avviene per

curate,

me dunque

l'or

Iniinu

vera puerifMiltuni cnsisl.?

la

da uomini sani e

(.nr.M..

l'uonio.

Uv

m.-i

U-comiui-e

impedendo con lungo riposo che la gestante si stanchi e si ammali ed occorre che sia ben
nutrita. Tutto il
resto non che illusione, moda; non che puerilit,
non puericultum seria.
IJ.

forti,

Malattie infettive

dere come tutte


la pleurite,

le

comuni

e professionali.

malattie infettive febbrili,

come

la

facile

tifoide, la

comprenpulmonite,

l'artrite acuta,

il
vainolo, la scarlattina, ecc., ecc., o quelle procarbonchio, la morva, ecc., che cagionano tanto per la
gravit dell'infezione quanto per la lunga durata, un
|irofondo indebolimento costituzional.'. determinano
per parte della madre
come

fessionali

come

il

vedremo pi tardi
leto, mentre per parte

La nostra
('.

molte abortiva o l'espulsione prematura del


del padre son causa di arresto di sviluppo dei figli.
la

ricca statistica lo dimostra chiaramente.

Malattie costituzionali croniche, ecc.

pi nociva

Questa classe

di malattie

peirb cagiunando un profondo deterioramento


costituzionale e permanente determina un'influenza
sfavorevole sul normale sviluppo embrionale. Fra lo principali entit morlxjse
di piesta
<

(l>l!e

altre,

dominano in precipuo modo


Qui bisogna fermarsi un po'
In quanto all' alcooliamo, oggi
conseguenze, si sa che esso non
classe
nale.

di

l'alcoolismo, la sifilide, la

tisi pnlmnnon bene studiate.


tanto bene studiato nelle su.- uisu
solo una malattia dell'individuo, ma

perch^

famiglia, di razza, la di cui influenza

si ripercuote fatalmente sopra


discendenza. Ippocrate non avea trascurato di avvertire gli efiTetti
dannosi dell'ubriachezza sul prodotto
del concepimento e d'allora in poi una

la

esperienza giornaliera l'ha confermato. Plutarco annunziava sotto


forma
d'assioma che r ubriaco non <jenera nulla che cale, e il Lancereaux
afferma
che nelle condizioni fisiche e morali della discendenza
che il beone da
la migliore prova della |rofonda
degenerazione del suo organismo.
l'atto

alcoolica

degno di nota a segnalare t^ pertanto che l'intossicazione


non deve essere esclusivamente cronica, sotto forma di detiriutu

tremendi per esercitare la sua funesta influenza so|)ra


figli, ma
basta
che esista anche sotto forma d'avvelenamento acuto, l (juindi noi intendiamo per nlcoolismo or/ni abuso di sostarne alcvoliehe ionio abituale
i

t/uanto accidentale r ogni intossicazione sia cronica


giera, basta.

che acuta o passeg-

Ci non tutto; raIc(X)lismo purt essere

\>o\ anche professionale, ci"'


non bevano nemmeno vino possono essere alcnolizlavorando o degustando vini e liquori, non che per i vapori di essi. Il

a dire individui che


zati

l'ioiaccini riferisce molti casi di


ilie

l'ofTetlo dell'alcool stato

questo genere nei quali

si

f"

dimostrato

funesto in persone che lavoravano nei vini.

per questo, o meglio, per

evitare

tri.sti

efletii

nella

prole,
30

che


una logge

in

562

Cartagine proibiva tutt'altra bevanda che l'acqua nel giorno

delia coabitazione maritale.


Che l'alcoolismo arresta lo sviluppo del feto lo
Il

Peeter dice che molti

figli di

alcoolizzati

affermano

tutti.

misera e

ereditano la

Mair e Combemole hanno visto


nelle loro esperienze sugli animali che l'intossicazione alcoolica tanto
acuta quanto cronica determina in una maniera quasi assoluta la degenerazione della discendenza. Ed il Lancereaux afferma che l'individuo
che eredita del l'alcoolismo in generale bollato col marchio della degenerazione che si manifesta particolarmente con disturbi nervosi e con
debole costituzione dei loro genitori.

Il

sviluppo generale molto incompleto.

Nella mia statistica

il

peso dei bambini a termine nati da padri

ha oscillato tra 2400 grammi a 2940, dando un peso medio


2680 grammi. Una differenza in meno di 570 grammi del peso medio

alcoolizzati
di

normale, senza contare

le

profonde alterazioni nervose come l'idrocefalia,

la microcefalia, l'idiotismo, l'infantilismo, ecc., ecc.

La

sifilide

potente

causa

d'ambo
di

genitori e principalmente quella paterna

deterioramento

organico

della

prole.

Emilio

espresse brillantemente questo concetto allorquando disse che

lo

anche
Diday
sper-

feconda colla testa e morde colla coda.


Non parliamo pel momento qui della siflide quale causa di aborti e
parti prematuri, ma solo quale causa dell'arresto di sviluppo del feto.

iiatozoide

di

Sotto l'azione del morbo


mente disturbata; l'embrione

celtico

l'evoluzione embrionale profonda-

arrestato

nel suo

sviluppo

progressivo

Fournier ha soventissimo osservato che

bambini
da sifilide tardiva rimangono di piccolissima statura, magri e di peso
eccessivamente piccolo
colle note dell' infantilisino. Lo stesso pu dirsi
dei neonati sia che vengono al mondo apparentemente sani o con segni
sifilitici
essi hanno un abito speciale che il Doublet chiama con espres-

quasi completamente.

11

affetti

sione felice la miniatura, della decrepitezza.

Tarnier e Budin che

Il

ostetricia

un magnifico

scrivono per

articolo sulla sifilide,

primi nel

loro

Trattato di

sono del medesimo parere

che in certi casi i bambini nascono vivi, non sifilitici, ma noteper la loro debolezza congenita. Essi vengono alla luce, piccoli,

e dicono
voli

singolarmente
aspetto;

si

certi punti

sparuti,

intristiti,

mummificati, quasi

direi,

vecchietti

di

direbbero vecchietti in miniatura colla pelle troppo larga in

per contenerli.

Non credo che


fluenza della

sia

opportuno insistere ancora sulla perniciosa insviluppo del feto; dir solo che nella mia stati-

sifilide nello

sifilitici ha variato tra 1710 grammi


2290 e quale peso medio si ebbe 2000 grammi.
appena utile aggiungere che quando la siflide data da pi anni,
da 10 a 1.") circa, o che i genitori abbiano fatto una appropriata cura
l'elemento morbigeno
qua,lunque esso sia
pia- rimanendo a minare

stica

il

peso dei neonati da genitori

(nato a 8 mesi e

'/.,)

distnii^gcr'

(,>i'gaiii>iii"

56:j

iiHliviiiin

li'-ilo

non

>,

riiM-miuii-

|iiii

la

<ua

a/ioiie sulla prolf.

Non

raso

il

f'

padre

<lal

nichete [tallifla

agiuire

di

al figlio,

jui

la

fjuostione dolla via di trasmissionf

ma

ora che conosciamo l'olemenlo causale


la spiforse si arriver o chi sa che non si scujirirA nello

.|iermatozoide.

La

tisi

jiu/nionale, sia

come

germi' o

euni>

chr essa passi,

predisposiziont', nei

suo elemento eliologico,


la lisi, determina

nel

disceMlMiti,

un grand' arresto nello sviluppo del feto e (piindi indeholimento orgapreziosi doni che
nico, per cui sono la scrofola, la iiichitide, ecc., ecc.,
figli ereditano. E quando ci non avvenisse in modo
molt<j manifesto,
i

sempre un organismo costituzionalmente do[i'rito, deliole quello


di genitori affetti da malattie di jtetto.
malati di tisi generano tigli pieeoli al momento
Certo non lutti
(K'ila nascita; alcuni anzi paionc sani, pere muorcndo quaich' settimana
dopo, pezzetti di organi in apparenza sani messi nel peritoneo di cavu
st'uza tara tubercolotica, hanno determinato una tul)erclosi generalizzata.
sar

di'i

figli

Ad

modo

ogni

o con srgni

manifesti u apparentement

crescono debolissimi e muoiono pi o

tisici

tli'i

meno

sani

tigli

presto.

Nella mia statistica

il peso di
tali feti ha oscillato tra 2400 granimi
medio si ha avuto 2782 grammi.
Mi son fermato un po' troppo forse su questi tr* .stati [latologici
perch non si pensa ad essi quale, causa di arrosto di sviluppo del feto,
mentre la loro azione non nemmeno a mettersi in dubbio.

< Qdi'>0 < (juale peso

h. Avvelenamenti ed intossicazioni professionali'

una
dt'I

dell'

feto e

Inasta

cause

priini-

veramente
vedere

lo

il

piombo, saturnismo,

la cui

l'igura conif

azione sullo sviluppo

p<^rniciosa.

profonde

alterazioni che

il

saturnismo deterniina

organismo per convincersi del fatto. E non solo l'avvelenament


por piomlio della madi-e, ma benanco quello paterno pernicioso per il

sullo

regolare

svilujtjio del

feto e perfetta

resistenza organica della prole.

ha dimostrato con una chiarissima statistica: in


141 gravidanze dovute a padri in |)reda al saturnismo si ebl)or<: solo
50 tigli vivi a trmine; di essi 20 morirono nel primo anno di et e solo
4 sorpassarono
:i
anni. Io ho avuto occasione di studiare alcuni openii
che lavoravano nel piomljo con intossicazione saturnina ed ho notato che
in genere, oltre all'interruzione della gravidanza ad epoca alK>rtiva e
prematurauonle, essi pnM*reavano figli piccoli e doltoli costituzionalmenti'.
Costantino Paul

lo

La
di fatti
di

clinica

che

meno

le

dell>

ci

in

d'accordti colle

esperienze.

Il

Ballaud

trov,

cavie nate a termine da genitori con saturnismo pesavano


altri*

nati*

L'avvi'lonamonto

pii-

normali ed orano
tnharcn

del>oli

r |k>co vitali.

pure rau-^a sfavi-revole pr

il

feto.

Fra


tanti scrittori

che

si

564

sono occupati della questione Costantino Paul

modo

dimostrato ultimamente in un

lo

ha

chiaro.

tabagismo professionale non modifica solo l'organismo della donna


ma causa altres di deterioramento come ogni altro qualsiasi avvelenamento.
10 non posseggo una numerosa statistica, ma da fatti isolati mi sono
formato il concetto che l'avvelenamento per il tabacco influisca molto
Il

tanto da determinare numerosi aborti,

sfavorevolmente sul regolare sviluppo della prole.


11

mercurio,

il

fosforo,

V antimonio, V arsenico,

il

rame

metalli, la cui manifattura potendo determinare negli operai

tanti

un

altri

intossi-

cazione tanto acuta quanto cronica con profondi disturbi nutritivi,

come

cagionando un deterioramento
costituzionale, devono essere gli operai affetti da tali intossicazioni padri
ammalati i cui figli non raggiungono quel grado di sviluppo e di resicangrena, necrosi delle ossa,

stenza organica che


Il

per

il

una

si

ecc. e quindi

hanno

nei

feti

normali.

Pieraccini nella sua Patologia del lavoro esclude tale azione funesta

mercurio e tace sugli


ho benissimo

statistica,

ma

altri metalli,
il

ricordo di

metalli arresta lo sviluppo del feto

casi

io

senza poter presentare

in cui

non frequentemente

l'azione di

ma

questi

assai sovente

grado di intossicazione. Ivicordo benissimo le famiglie di


rame, in antimonio, in fosforo, in mercurio principalmente in cui oltre ai numerosi aborti e parti prematuri delle loro
mogli, si avevano pochi figli nati a termine piccoli, sparuti, che morivano
in buon numero e presto. In Roma ho avuto ultimamente qualche caso.

in accordo col

alcuni lavoranti in
;

Io non posso naturalmente passare ancora in rassegna tutte le altre


cause debilitanti dei padri e mi affretto, dopo la descrizione fatta di
parecchie di esse, a concludere col dire che l'operaio deve lavorare,

perch esso trova nel lavoro salute e ricchezza, ma se il lavoro smocompiuto in condizioni malsane senza che l'operaio abbia una bene
appropriata alimentazione da sopperire alle perdite organiche che il lavoro

dato,

stesso cagiona,

il

lavoro, dico, cessa di

essere una funzione piacevole,

necessaria per la conservazione dello individuo e per la salute, e diviene

una

uno strapazzo.
prima e peculiare causa di debolezza organica noi
aggiungiamo altri elementi etiologici quali sono l'abuso degli alcoolici e
la siflide; se si tiene conto anche delle numerose malattie acute e croniche che l'operaio pu facilmente contrarre per il fatto del lavoro antifatica,

Se a

questa

gli avvelenamenti od intossicazioni di ogni specie dovute alla


natura e specialit del lavoro e se si aggiunge ancora a queste potentissime cause furiere di malattie, la mancanza dell' igiene a cui la classe
operaia si abbandona, noi abbiamo lutti
pi temibili e terribili nemici

gienico,

ok>

inlegita organica della classe operaia lu


che attentano continuatnente
jiiule non pu che g(?norare una proli' che muore anche [irinia li nascere
< nei primi anni o piella fhf sfugge alla falce lolla morte nella tenera
l'

et, cr*sce infermi<:eia


io

non su chi

tra la raclniiflf, la sorjlola, la

i'

prenda

essi

di

lega contro la vittima deficiente

Conseguenza di tuttj
decadenza

infantile e la

Mortalit infantile.

la tjuestione

da un punto

di vista

generale vediamo

ovunque enorme.

non basta conoscere solamente!

noi per

non formano

un numero straordinario nella mortalit

suhito purtroppo che la mortalit infantih* e

e l'infantilismo,

degenerata.

questo

tisi

pi di essi

della razza.

2."

Se noi guardiamo

(pianilo

rimp,'r>,

le cifre, le

quali se possono

essere grandemente eloquenti nella loro semplice configurazione, non

<"i

possono dire tutto quanto occorre conoscere. Noi dobbiamo perci penetrare tra una cifra e l'altra e cercare la ragione ielle cose per veder<'
sono

quali

le

cause della

rimedio efficace o indicare per

jxjrtarvi

fondono per spiegare


Per poter ben comprendere l'entit

quali

di

massime

mortalit,

nnjrlalita

la

meno

operaia,

principi generali sui

la loro efficacia.

l'imedi si

logica divilere

lo

nella classe

l<>lla

infantile in

<|uestione giova per necessit

intrauterina e

piella

<|uella

extrmiOirina.

A. Mortalit intrauterina.
fonila

Sotto

terina

venuto

ab<.>rto,

ili

di

Diciamolo subito:

mondo morto, raggiunge

al

prematuro

i)arlo

la

di

mortalit intraufeto

t"rmine

un'altezza verajnente sconfortante, e

aumenta ogni anno!


gravidanza e la nascita di feti a termine morti
dipendono da un gran ninni'ro di cause rappresentate da tutte le malattie
genitoii possono contrarre, ma benanco e princiacute e croniche che
palmente per le malalti" dette pi-nfe^-J<iii;ili di cui ;Miia!n<> frtt-' ceiiii"

piel

che

(>

peggio

si

^ che tale mortalit

L' interiiizione della

pi iiiiuuit.

Nel lavoro smodalo, sneivanle >eii/a


delle perlite

organiche

gli

;i(i'gii;il;i

ii[';ua/.i"ii<' ;tiiiii>iu;o <

agenti patogeni trovano pi delxde, pi vul-

neiabile l'organismo e lo attaccano ierei pi facilmente. Cosi avviene

pulmonite, della

j)hMirite, delle

malattie cardiache, della

ailicolare, Iella nefrite, delb' m'triti. della

tifoitle,

mono o

della intlueiza, ecc., ecc.;

delle malattie pr<5pii' della gravidanza, eclampsia, vomiti in:oercibili,

mia perniciosa; o

pielb' dell'uovo, juali le

Iella

poli artriti,

ane-

mostruosit, l'idranmios, la mola

idatiforme, la gravilanza gemellare e tante altre di cui sarebbe lungo


lire.

Aggiunget'

sifilide,

gli

avvelenamenti

colla tubei-colosi, colla malari.-i

timonio, col mercurio, col fosforo, ece

le

intossicazioni con
"I

i.ib.ic,-,,

,-nl

il

l'alcool, colla

ni.niil.o.

eoli'

an-


Tutte queste

svariate

cause

566

morbose a cui

operai vanno

gli

facilmente incontro determinano per mezzo dei loro agenti


o dei loro prodotti la morte del prodotto del concepimento,

spesso espulso pi o

meno maturo

molte volte

pi

direttamente

quale viene

il

osso viene al

mondo

prematuramente o a termine ma morto.


Non credo pertanto dovermi intrattenere a parlare qui del meccanismo della morte e dell'espulsione dell' embrione e tiro innanti.
Tutte queste cause che immolano numerose vittime non bastano...
alla bestia-uomo pjer distruggere la sua specie; vi anche l'aborto criminoso. Bisogna convenire che su questo punto l'uomo si avvicina all'essere pi malvagio che si possa imaginare.
Il

dott.

Bou-

Dolris, distinto ostetrico della Maternit dell'Ospedale

cicault di Parigi, fece in questi ultimi

mesi una splendida

statistica.

Egli

aumento. In cinque Maternit di Parigi


(Tenon, Beaujon, Lariboisire, S. Antoine e Boucicault) nel 1889 gli aborti
furono in ragione del 6 %, mentre nel 1904 sono stati il 18 "'f,- E se si
pensa che a queste cifre si giunge senza i casi curati a domicilio, nelle
case di salute e nei servizi ospitalieri di medicina e di chirurgia, senza
quelli in cui non si ricorre al sussidio dei sanitari, ne segue che la protrova che gli aborti sono in

porzione degli aborti procurati in rapporto a quelli

biamente del 50

^Y(|.

L'aumento

si

verificato in

spontanei indub-

una maniera

sensibile

e rapida.

L'illustre prof. Pajot che esercitava l'ostetricia a Parigi,

mezzo

secolo, ci diceva

che

si

da almeno

capitale per

praticano in quella

5 aborti giornalmente per ognuno dei 20 Ari'ondissements.

lo

meno

Cento aborti

dolosi al giorno!

Come pu

avvenire tutto questo

ha potuto

che esistono veri e propri professionisti


di queste operazioni criminose a fianco dei quali stanno gli erboristi che
vendono eannule inglesi con la spiegazione e la dimostrazione del modo
Il

Dolris

di servirsene.

stabilire

Altre pratiche esistono pi moderne.

Grazie alla vulgarizzazione

dell'

antisepsi che conferisce quasi

rezza alla gestante e la pubblicit che

si

sicu-

pratiche abortive sono

d, le

al corrente.

Le cause dell'aumento
dice

il

non sono da

degli aborti provocati

ricercarsi,

Dolris, che nei costumi della classe lavoratrice, nel libertinaggio

e nella promiscuit delle grandi citt; lo stesso dicasi della miseria delle

classi inferiori e dell'egoista cupidit della classe

alla limitazione del

numero

dei

figli.

Non

cosi

il

borghese che portano


divorzio, il quale pu

spingere a pratiche malthusiane, ma non alla provocazione dell'aborto,


allo scopo di eliminare il pericolo della creazione di quel vincolo stretto

rappresentato dai

Che

figli.

la classe lavoratrice contribuisca alle pratiche dell'aborto crimi-

noso ne abbiamo

la

prova diretta nel seguente

fatto:

alla

Maternit

di

iViT

Betmjoii

inimcru degli

il

iihorli

ciicinicMv, lavaiulaif, operaio,

Ora

Huiicicauil.

se

nolle sulf

ecc.)

pensa che se

si

le

|)rinii|mn'

4H

del

(cameriere,

20

del

"/

7,,

serve
quella

multipare possono a rigore introdursi

loro stesse degli strumenti nell'utero perch/i

(lu

il collo aperto, ci non


pu mai avvenire nelle priinipuri in cui il collo uterino cIiuko. Quindi
dt've ammettersi che la gravidanza e interrotta da altra persona.
Le disparita e le ingiustizie sociali e la insufficiente protezione delle
donne e d<'i fi^^'li naturali hanno [ture valore, ma sono insufficienti a
spiegare l'alluale tendenza verso la soppressione (Iella gravidanza.

Un

altro guaio sociale, potente,

vidanza

t"

malthusianismo

il

di

iiuiv, [.liniOuloiit' dfllc nasciti',


i|ut'iln di colpire

l'aborto ed

a cui

Jillli,

le classi

operaie

si

muore

si

anno

ma

morto

sorse,

L.

principal-

Vcui-sicurnstone <h

numero.

'

I/assicura-

manca
sono:

la

lo; se

Se

prodotto

il

ascrive

si

del

famiglia riceve in premio L.

muore

priniM

nel

pagand-

una rata perde

jjagare

di

ihm^j'

\,

tutte

concepimento
10; se nasce a

?0.

-ie

\\,.\

|.r!M<>

L. 25.

V.

facile

avere una chiara visione

stanze. Molte famiglie


L. 10,

Inumo

pi

di ci>

piacere

muoia

accaile

nel

primo mese e prendere

il

in

Ti

"20

fiirlio

lire anziclu^

pi! Vi faccio grazia dei

in

abbia

si

pi sbrigativo, piuttosto che aspettare che

("

prendere solo L.
ed

che

che

piando ci non accade e viene alla luce un

l'ira

sono,

ainii

accorge d'essere incinta

benefizi

istato abortivo,

in

termine

fecondazione.

bastasse

inscrissero in gran

ceniesimi 10 per settimana; se


versate.

E3<j8si,

.\ppena una donna

somme

il

donna consigliando

una vergognosa industria macabra,

zione funzionava cosi

le

la

se tutto questo non

Belgio,

nel

cui obbiettivo prim.'ipalu, ilice

il

della vita nel seno della

mezzi per impedire

E come
mente

germe

il

che mira alla distruzione della gradal titolo roboante Ifif/enera-

nuova edizione

1'

tali

circo-

per

alx>rto

venga a termine. E
vivo

meglio ch'esso
anno per

(rihola/v un

commenti per esprimere

disgusto che traboccii dal cuore ad ogni

uomo

onesto.

governo ha dovuto immischiarsene e punire parecclii speculatori.


Il
numero dei bambini uccisi in utero >, dunque, in proporzione enorme
non potr essere mai calcolalo in modo esatto. Il solo numero dei figli
nati morti in Italia fu nel 1H8'. di 200 mila sopra 1 milione circa di
Il

t>

nascile,

l'n (plinto

Possiamo

dumpie, che

enorme, che
cause sono ora le malattie professionali e le malattie intercorrenti,
ora le abbominevoli manovre criminose per disfarsi d'una gnividanza.
dire,

la

morliilit intrauterina

"

le

Stdl'una e nell'altra coiuhzione la idass.-

maggior numero
J>.

di

Mortalit extrauterina.

desolanti.

Da

u.-lli

.|ier;ii:

.-li.'

.-..ni

i|

vittime.

.Vnch'essa

noi sopra 1 milione di nati

nel

t''

rappresentata

1881),

00

mila

da cifre
morirono


primo mese

nel

568

140 mila nel primo anno.

Ci

un

rappresenta

forte

coefficiente di depopolazione.

Consideriamo ora

la quistione dal

In media, l'uomo fino a 20 anni

punto

di vista

un non

economico.

valore. Sapete quale sia la

mortalit fino a quell'et?

Di 1 milione circa

di nati, 484 mila non arrivano fino a 20 anni.


dunque, dei nati muore sotto il bel cielo d'Italia,
prima che la societ abbia un corrispettivo alle ingenti spese, ai sacrifizi
fisici e morali che ha sostenuto per allevarli.
Questo stato di cose un vero disastro.

Quasi

la met,

Se a questa enorme

cifra di mortalit

aggiungiamo

gli

ammalati che

jiopolano gli ospedali, gli inabili al lavoro, quelli che non vogliono lavo-

che si dedicano alle scienze, quelli che emigrano, coloro che


dare un lavoro profcuo l'ostacolano e tenuto conto del sesso,
si ha che di 500 mila e forse meno che arrivano a 20 anni,
npn sono
probabilmente 200 mila le persone che possono lavorare.
rare, quelli

in

luogo

di

Per una nazione come

la nostra di 35 milioni, tale

massa

di

lavo-

ratori scarsa.

Le cause

della mortalit extrauterina ci

operaia subisce

Poich

il

fgli

maggior numero

confermano che

classe

la

di vittime.

degli operai, del proletario, sono pi esposti all'azione

degli agenti patogeni, perch

meno

resistenti,

come abbiamo

visto,

meno

malissimo curati.
Difatti, le cause principali sono:

protetti e

1."

Le

2.

:?

3."

4."

polmonale;
del sistema nervoso;

5."

inerenti

malattie dell'apparato gastro-intestinale;


bronchiale;

debolezza

alla

congenita,

alla

prema-

turit, ecc.

Ecco un quadro eloquente (che trovasi

alla

pagina qui contro). Basta

gettare un colpo d'occhio su di esso per avere un' idea di quanto dico.
Difatti,

muoiono ogni anno 74,000 bambini per malattie dovute ad

insufficiente e cattiva nutrizione ed

a mancanza

di

riparo contro

rigori

conduce ad ammettere necessariamente che tale mortalit si ha fatalmente nella classe proletaria, perch
pu meno della ricca ben nutrire, ben coprire e proteggere la propria
prole. La miseria, la necessit di abbandonare i figli per andare al
lavoro negli opifici o alla campagna, impediscono le povere madri di
dell'

inverno. Questa constatazione

ci

dare ai figli sufficiente e buon latte. Malamente nutriti ed affidati alle


vecchie delle famiglie che li allevano con pappe, con latte acido fin dai
primi giorni dojo la nascita, essi hanno una nutritura delle pi in-

congruo

malsano

donHo

derivano

le

froqiienli

colera indigeno, ecc., ecc., principalmonte nei

nna vera

niche ed operaie adatte e


piccoli esseri

sviluppino

dono senza

le

t<MM-il'ili

enteriti,
si

ha

La mancanza, poi, di buone case colola mancanza di abiti e di riscal<lam,'nto per


umani dai rigori dell' inverno, fanno si elio

>i-nonin.i/ioii'

l'Ilo

rnahini.

.I.-I

I.i-,.i,,.li;

..

,1..i

,.r.li.,..i.;

..li.,

piet.i.

Le cause

il

gastriti,

estivi per cui

struf/c flofli innocfnti.

proteggere
ai

mesi

malati;

e la

treqiicnza della mortalit infantile.

t\n.^.

570

immaturit e sclerema, e 48,600 nel primo anno.


debba accadere poich neUa classe dei lavoratori la
prole, come abbiamo visto, per le note numerose e gravi cause morbose
viene al mondo non completamente evoluta e bene sviluppata; donde la
lezza

congenita,

che ci

naturale

ecatombe.

infinita

E per avere un'idea


gono al mondo in istato

della mortalit

bambini che ven-

infantile nei

debolezza congenita e

di

d'

immaturit, ecco

a cui arrivato il mio egregio maestro prof. Budin,


quale si dedicato da perfetto uomo di cuore alla soluzione

risultati

di Parigi,

il

dell'allat-

tamento migliore.
Quando il raffreddamento d'accordo colla cattiva nutrizione, il
raffreddamento uccide quasi tutti
bambini; mentre il riscaldamento li
fa vivere. Sintetizzo questo concetto nella seguente formola aritmetica:
i

Dei bambini non tenuti

tenuti

al

bene

caldo ne muoiono da 90 a 95

al caldo

ne muoiono 6,50

%;

'Vo-

Queste cifre sono eloquenti e dimostrano come nella classe operaia

le cattive condizioni per tener caldi i bamsono grandi e generali e sono molti. i bambini trovati la mattina
morti per sclerema nella gelida culla che sembrano addormentati e

proletaria in genere

bini

sembra

che,

come cant

il

Pindemonte
Morte

qui

Francia

mi par chQ

la mortalit

cifra del 53

42 ed

toma par

in

aver

basti

su

la

sola

per

li

<>uar(la

fallito

questo

colpi.

argomento; dir solo che


ha ^aggiunto nei lattanti

enterite

sulla mortalit generale, che nel Belgio

"/u

60

di

che

ha

in
la

oscillato tra

la seguente
sopra 200,000
8766 nati morti, 7956 bambini che non
hanno raggiunto il primo mese e 40,007 morti prima di compiere l'anno.
11 giornale
Vorwaerts nota che nel 1905 in Germania sopra 1,982,075
bambini nati vivi, ne sono morti 404,529 che non contavano un anno di
vita, cio il 34,5 7u per tutti i casi di morte dell'impero, e il 20 "/o del
numero dei bambini nati vivi. D'altronde la mortalit dei neonati aumenta
sempre pi in Germania, poich, se si raffronta la mortalit della Germania si vede che superiore a quella degli altri paesi. Cos essa non
/'
che del 20 7o i" Austria, del 17 "/ in Italia e del 13,5 "/o hi Francia.
il

nascite

il

annue

"

vi

oggi

sono

nel Belgio

state

in

Che cosa bisogna concludere da tutto quanto son venuto esponendo


questa mia comunicazione?
V.

lav(jro

presto detto. Nella

classe

smodato, lungo, esauriente;

operaia
la

poca

proletaria

in

genere

il

mala appropriata nutritura

!
mulallie che si coiitrugmi lavoro che stanca e deiiulrisce; quelle
dovute al lavoro stesso, l'abuso di alcoolici, la nessuna igiene personale
e sociale, la mancanza di buone aliliizioni, le pralich** criminose per
soppi'imerc il prodotto del concepimento, la l'sosa ed indecente 8|>eculazione sulla vita ilei li^li, ecc., ecc. sono un insieme di circostanze che
costituiscono il pi polente coefficiente, atto ad uccidere molto frequ'niemente rembrionc nell' utero slesso o a dare un prodotto incompleto,
mvoluto, arrostato nel suo sviluppo, che viene al mondo colle stimmate

iiisuttici,'iil<!

a sopperire
a causa

fjfoiio

fafihiienle

della

rachitide,

della

perdite organiche;

le

di

scrofola,

dell'infantilismo, del microcefalismu o


mondo, insomma, degeneralo. In tali condialle influenze nocive che lo attoiniano e non

idrocefalisnio; che viene al

zioni non pM(' i-esistero


essendo por di pi ben nutrito e ben protetto dal
invernali, muore nel primo niese o nei primi anni

dinarie, sctinfortanti.
di

quando

V.

rigore delle stagioni


in proporzioni straor-

questi esseri miseri, sparuti, colla faccia

sfuggono alla falce della morte nei primi anni,


molti
20 anni o se si, parecchi vivono e crescono

vecchietti in miniatura,

non raggiungono
deboli,

in

vt'diamo alla coscrizione e nella mortalit generale.

l.o

Ed

invero,

d il maggior numero
di riformati. La mortalit generale ha un indice maggiore nella classe dei
lavoratori quali muoiono |i giovani, perch mangiano male e lavorano
molto in confronto <lei ndigiosi che lavorano pochissimo o niente

davanti

consigli di leva

ai

il

proletariato che

mangiano benissimo.
La conclusione generale

<

che

la

classe

zione.

Una

parte

di

colpa

certamente

ricade

quale

sar

la

[troie.

Difatti,

scrive

il

Ai

degenera-

l'operaio.
figli

che

Ma

una
nascono

sanitiirio ci dato

permettetemi

concetto che es|>ressi in un'altra occasione:

alla

borghesia che ha

sulla

trattato finora molto male il proletario ed in specie


grande parte di coljta appartiene al proletariato. Dai
possiamo oggi conosceri'
genitori, come dallo stato

sujtporre

nata e vissuta

proletaria

nelle infermit e negli stenti dimostra di avei- tendenza

di

esprimere un

nostri occhi

<li

medie,

Hoinnet, l'adagio

Pater

vai

quem morbi

Jiloriini

demonstrant

presenter pi esattezza ed offrine pi garanzia del famoso assioma del


diritto

romano
l'titcr

vecchio ofam.ii

IH

est fjiiain

niipiiae

demonstrant

20 e pi secoli.
K con una formula tanto assoluta che vera possiamo dire:
di

Taiis pater, tala Jilius.


l'oich sullo sviluppo del feto dal

influenza

quale

la

punto di visita fisico ha nuiggiore


padre che non quello della madre la
esplica benefica nello sviluppo intellettuale e morde.
lo

stato

sanitari

del

572

IV.

Quale

rimedio?

il

Sopprimete la miseria, diceva

un giorno

il

Rossi-Doria, e

e la mortalit infantile diminuiranno e cesseranno

malattie

le

Evidentemente il rimedio sarebbe eroico; se non che sopprimere la


un impresa che si annuncia con molta facilit, ma che si
compie con abbastanza difficolt, ma molta difficolt, e sar forse un
compito che non si raggiunger mai.
Certo la borghesia ha trattato finora molto male il proletario, ma ora
sulla buona via di fare molte cose in suo favore e giustizia vuole che
si faccia e molto si otterr dopo questo interessante Congresso.
Ma il
proletariato spesso risponde male alle premure che si hanno per esso.
Noi intanto invocheremo
lumi della scienza pi razionale, pi
sperimentale
la fisiologia e
igiene.
E senza perdermi in molte
frasi dir i concetti ai quali si deve informare, secondo me, la condotta
miseria

della societ

l'

moderna verso

numerosa ed

la classe

Giova ammettere anzitutto che

afflitta dei lavoratori.

lavoro dev'essere pi in armonia

il

colla forza di resistenza di ogni individuo, dev'essere della

minima durata

con grandi spazi di riposo. L'operaio deve percepire somme


in proporzione della durata e della natura del lavoro per assicurai^gli una
adeguata e buona nutrizione, un buon alloggio e farlo pensare alla
fisiologica

famiglia.

Negli opifici iu
materiale che
zioni,

l'igiene

si

una parodia

abuso

di

l'igiene

Itene

devono avere buone, comode, salubri

sopratutto avere maggiore


sotto

intesa e

meglio

igiene.

la vecchiaia.

lavoratori

pratica

d'

assistiti

una cassa per

Essi,

esalazioni quanto per la natura del

le

devono essere assicurati contro gli accidenti del lavoro


convenientemente durante le malattie e deve esistere

Gli operai

tanto per

deve regnare sovrana

applicata e non

onde siano

cui,

lavora, esistono pericoli di avvelenamenti ed intossica-

rispetto

per loro

stessi

questo rapporto, occorre in precipuo

dettami pi puri e pi elevati


alcoolici,

di

abitazioni.

per

la

Devono
famiglia.

modo che mettano

in

un'igiene fisica e morale: non

non libertinaggio nei rapporti sessuali, pi premura


non letture eccitanti la psiche, la quale

nella cura delle malattie celtiche,

pu condurre all'esaltamento
le

e quindi al delitto contro gli averi e contro

persone.

Per questo bene che vi sia la collettivit ragionante, riflessiva e


non impulsiva.
La donna dovrebbe poco o punto lavorare, ma solo accudire all'interiore della sua casa, alla cura dei

figli

per allevarli e educarli conve-

nientemente, alle affettuose premure verso

il

marito che lavora per

lei

per rendergli

l'uomo

iiioii

tluru

La donna

dogli anni.

confort'

trovi

lavi

il

no

pi

i-

dovrelihe 'sscro
"

'-'-i

''

r-'

pieno

facile e
la

luce,

di gioia

fuoco

il

''-Mininciare

dimane

la

il

corso

della casa,

ove

lavoro

il

henofico e salutare.

Ma

lavoi-o per lei dev'es-serc meno


doima deve lavoian',
meno lungo di quello confaciente all'uomo; perch^ la donna a
delicata e meno resistente. E di tutta prudenza per che la donna ce;si

se la

il

pesante e
pi
di

lavorare durante gran parte della

momenti

pi

dico elle

il

malattie dell'apparato

<)0"' di

dono dalla poca igiene durante


le

graviilanza e del

della vita genitale della donna.

ei-itici

la

il

scopo Societ di

tale

dij<*

muliebre dipen-

uro-genitale

gravidanza ed

puerperio e per dover

puerpere sottomettersi presto a pesanti lavori dopo

Fondare a

puerperio,

K non esagero quando

il

parto.

assicurazione, Casse di Muternit

jior
lattanti come ha fatto il Hudin in Francia, un po' dapperanche nel Belgio. F per avere un'idea del grande benefizio che
fanno Les Coiisultations des nourrissons basta sapere questo che
capi-

ospizi

tutto ora,

*'

tato a Parigi:

<Mir alialtamentt ariiticiale '275 bambini

'

-Morironi

dal

al

14 agosto 1.SU8

eoli'

Morirono
I

dal

-.
/

al

^ /

14 agosto

iO(i(i 1
18;J;) /
(

Morirono
,

,,

alla

seno

^^
,

,,

i/

Conxn liuti 1)11

i,w.
'

al

Consiiltiition

alla

Semplicemente meraviglioso!
Egli di tutta necessit dunque che
con bene appropriate leggi a migliorare

10

seno

"2-44

>
,

>

coir allattamento artificiale

15

allattamento artificiale 158 bambini

i
i

alla ('onsiiUntion

seno

al

,,

bambini

iw
IX

la societ, lo Stalo, ecc.,


le

(>

pensino

condizioni della classe prole-

ma giuocoforza che la classe lavoratrice comprenda perfettamente


grande responsabilit che pesa anche sopra di ossa.
Si pensi, mentre si pu, a quesUi debole ed afflitta prole pix>letaria
prima che la catastrofe arrivi, se non vogliamo che qualche Beppe Giusti
da strapazzo non ci canti dall'alto delle Alpi

taria,
la

voi, larve d'Italia

Mummie

dalla Matrice

K >)ecchino
.\n/.i

la

la balia

levatrice.

574

'Seri. De Cristoforo: Crede che, accogliendo la proposta della signora


Maino, la sezione maternit possa e debba deliberare questo La sezione
maternit del Congresso e il Comitato promotore, dietro proposta della
signora Majno, deliberano di tenere una conferenza pubblica popolare

sul quesito del lavoro

donna

della

nello stato

di

maternit, nella sede

della Unione femminile mercoled sera alle ore 8, invitando il dott. Pestalozza a ripetere la sua relazione e il prof. Merletti a riassumere le relazioni e la discussione consecutiva di cui si occup la sezione maternit .

La

Torre: Propone che il prof. Merletti riassuma la discussione fatta sui singoli temi svolti.
Dietro proposta della signora Majno a nome della Unione Femminile
Prof.

maternit terr una conferenza pubblica: il prof. Pestalozza


legger la relazione ed il Prof. Merletti riassumer la conclusione dei
diversi relatori che hanno parlato sulla questione inerente alla maternit.
La conferenza sar tenuta alla sede dell'Unione Femminile (via Monte
la sezione

di Piet, 9) alle

ore 20,30 mercoled sera.

Il

Presidente d la parola

al

Prof. G. Calderini di Bologna, per la

comunicazione:

Le lavorazioni

nell'arsenale e nel laboratorio pirotecnico,

dei fammiferi e del tabacco considerate in relazione


colle funzioni della maternit,

secondo osservazioni

fatte nella Clinica ostetrico-ginecologica di

L'argomento vasto ed

il

contributo

che

io

porto

Bologna.

ad esso

assai

modesto: esso solamente clinico e fondato su osservazioni state fatte


sulle donne che hanno chiesta assistenza in Clinica, essendo addette alla
lavorazione dell'arsenale o a quella della fabbrica dei fiammiferi e della

manifattura dei tabacchi.


Nel decennio 1894-1904

sgravarono nella Clinica ostetrico gine3679 donne delle quali 3479 massaie {A) e 200 operaie (5. 16 "/o). f^elle quali 156 addette all'arsenale (5),
34 alla fabbrica dei fiammiferi (C) e 10 alla manifattura dei tabacchi {f)).
Non tutte le massaie e neppure tutte le operaie domandano di essere
accolte in Clinica, perci le cifre sulle quali si fondano le mie osservazioni

cologica di Bologna da

hanno un valore

Le

me

si

diretta N.

soltanto relativo.

osservazioni fatte

si

riferiscono solamente alla primi - e pluriparit

lo sgravo (aborto, parto prematuro e parto


a quest'ultimo tengo conto dello sviluppo del feto
calcolato sulla lunghezza totale, su quella del diametro biparietale e sul
peso e riferisco in cifre solo su questo.
Le osservazioni fatte sulle 200 operaie si confrontano con quelle fatte

ed all'epoca in cui avvenuto

a termine)

sulle

e riguardo

3479 massaie per fare emergere

le

differenze

relative al

numero

prematuri

aborti, dei parli

dfj^li

dei parli a termine

i-

su 100 massaie sono per quanto riguarda


'

'i;t

"

cifro

!<>

.1)

donne

li)

operaie dell'arsenale

/>)

massaie

>

tabacchi

PAK

"

.1)

massaie sano

l)

operaie

dell'arsenale

>

21

dei fiamniiferi

D)

(lei

tal.a.-chi

I
'

Me^lia 19.5;,

PREMATURI.

doMUf

C)

374 (10.75/,,)
31 (19.87 7,,)
3
(8 82 7)
T.
(50";)

N.

san

dei tianimifori
<l'i

fatte

feto.

ABOR

(')

con quelle

<

poso del

il

4^9

N.

(14. 34"/)

(13.48

7,,)

(11.76"'.,)

13

(10")

PARTI A termini:.
.1)

massaie

dunnt"

sane

iN.

2600

h) operaie dell'arsenale

104

C)

27

(74. '.!',,)
)

dei fiammiferi

D)

dri

tabacchi

(67. 5 7)

[
)

PESO DEI NEONATI A TERMINE.


At

KX) donne sane poso medio


B) (arsenale)

y
C) (fiamnjiferi)

y>i

r,\.i

(tabacchi)

Risulla dalle cifre esposte che


giore nelle operaie: quasi eguale

pare 3375

gr., pluri[iare

:{145

2955
una sola osservazione

il

il

numero degli
numero dei

aborti
parli

un

3580
3185
3105
3110

\*o'

mag-

prematuri nelle

massaie e nelle operaie; (* un p' minore in queste il numero ilei pani


minore il peso dei feti nati a termine. Ora in questi dati
^ lecito dedurre che le industrie prese in considerazione siano la causa
a termine od ^

del

maggior mimer

degli aborti, e del

minore sviluppo del feto? Io cre-

possa rispontlere affermativanu'nte per quest'ultimo fatto osservato, non cosi per gli aborti, non polendosi escludere che vi abbiano

derei

si

avuto parte
Pi

le

stesse cause che

difficile

f"

mettere

tali

li

provocarono nelle massaie.

fatti

in

incotina e di nicoziana per b* operaie del


dei fiammiferi e di acetone per quelle
stat(

colla

nitroglicerina e

relazione

coH'into.ssica/.ione

che maneggiane

coll'aceione,

<|uando

fosforo per quelle

tabacco, di

il

tante

cellulosio
altre

impa-

condizioni

antigieniche anctira esistono nelle accennate industrie.

perci

si

lieve far voti percht'' lo

Autorit

sorveglino

la soru|^losa


applicazione della

576

Legge 19 giugno 1902 N. 342 portante

disposizioni sul

lavoro delle donne e dei fanciulli negli opifici industriali, laboratori, ecc.,
il
Regolamento per l'esecuzione della Legge medesima approvato
29 gennaio 1903 N. 41 e che col progresso del tempo si introducano
nelle industrie sempre maggiori miglioramenti igienici. E per la verit

ed

il

ho constatato

nelle visite fatte ai tre laboratori, per

dei rispettivi Direttori, che molti miglioramenti

molti

gentile concessione

sono introdotti e
stanno escogitando ed alcuni mi sarei sentito in grado di sug-

si

gerirli io stesso, se ci

gi

vi

non fosse preciso dovere degli

ispettori governativi.

Questi vorranno per tener conto che dal nulla di tempi fortunatamente
passati, al molto

che non
di

si

che

la scienza oggi esige, vi

sono tanti gradi intermedi

possono sempre superare ad un tratto senza correre rischio

soffocare o paralizzare

l'industria

non

questo

di

mostrerebbero

si

grati neppure gli operai.

Ci che apparso
conto che
contro

le

gli

me

importanza, in vista del poco

capitale

di

operai sogliono fare delle prescrizioni igieniche che urtano

loro abitudini, di

futuri operai fin dalla

prima

promuovere

l'istruzione e

modo che

in

et,

essi

l'educazione dei

reclamino

stessi

miglioramenti igienici che oggi vengono imposti ed attuati pi per obbe-

suprema necessit

dienza alle leggi che per

vantaggi che oggi

legislatore

il

Nella scuola e nella famiglia

per associare

il

possano

ritrarne tutti

propone.

si
si

deve formare

la

coscienza dell'operaio

lavoro all'inestimabile tesoro della

salute

vantaggio

dell'operaio stesso e della sua famiglia, della nazione, dell'umanit.

Prof. Devoto: Propone che


comunicazione del doti Peri.
Il

la

si

inserisca

Presidente accorda la parola al

doti.

nell'ordine

del

giorno la

A. Moscucci (Tre viglio) per

comunicazione:

La morbilit
porto
Il

e la mortalit dei

al

lavoro dei genitori.

Primo Congresso

modo

bambini in rap-

Italiano per le Malattie del

Lavoro occupandosi

mali che affliggono la classe lavoratrice, doveva naturalmente interessarsi in particolare della maternit
in rapporto al lavoro delle donne, come gi da valenti Colleghi si
qui fatto. ora mia intenzione insistere sull'argomento per rilevare come
la protezione e l'assistenza alla madre operaia siano insufficienti e quasi

del

derisorie,

di prevenii^e e

combattere

quando non

estondono a proteggere tutta

del fanciullo,
sin dal

primo

il

si

quale, sacro
inizio della

germe

la

prima infanzia

di vita nel periodo intrauterino, diventa

sua esistenza extrauterina una entit e una

forza sociale che a nessuno 6 lecito

disperdere

per

incuria, per legge-

che tutti anzi, a cominciare hen s'intendo dalla


madre, lianrio il dovere e il diritto di tutelare e di serhan* ai destini della
collettivit. Il bambino, ricordiamolo bene, si presenta alla lotta della vita
assolutamente inerme e fragile, bisognoso di assistenza continua, o<.-ulata,
amorosa; e tale si mantiene per parecciii anni. Nella prima infanzia egli
forma si pu dire tutt'uno con la propria madre, come una sola esistenza
con la sua, poco diversamente da quando le palpitava nel seno.
rezza, per ignoranza,

E dunqtie, ripeto, insufficiente provvedere alla madre gestante ed alla


madre puerpera; bisogna seriamente, efficacemente provvedere alla madre,
protettrice naturale dell'infanzia e della prima fanciullezza.
Che dire di quelle madri che devono abbandonare il loro bimbo di
pochi mesi, forse di pochi giorni, per recarsi nelle fabbriche o nei camp
di 10 o 12 ore.-f 11 tugurio deserto, il padre 6 anche esso

a un lavoro

lontano per la sua dura e lunga

giornata di fatiche: il bimbo, poven


che trema ad ogni soffio di vento, passa per mani inette o venali
che non possono o non vogliono intenderne
delicati bisogni. Spesso,
pur troppo, muore! E quando resiste all'inumano regime, quasi sempre
ruscello

ne subisce

le

disastrose conseguenze: ed ecco la triste coorte dei fanciulli

rachitici, scrofolosi, tubercolosi,

piet e di ribellione ogni cuore

deformi che sollevano in un palpito di


ben fatto. E anche qui la morte continua

a mietere.

Ma

dove

si

mostra

viene al bambino dalla


delle

epidemie

infantili.

in

tutta la

mancanza
Il

sua amara
dell'assistenza

evidenza

materna

padre, ripeto, occupato

il

fuori di

danno che
periodo
casa e dei

jiel

resto, non per cattivo cuore, ma per la crassa ignoranza in cui vive si
occupa poco o punto del figlio: la madre se impiegata in qualche filanda
(condizione quasi generale ad esempio alle donne delle provincie milanese
e bergamasca) affida il piccolo ammalato alla figlia pi adulta se
ha o
a qualche donna del vicinalo. Ed entrano s'intende in giuoco l'ignoranza
pi profonda e la superstizione pi cieca; se si tratta, ad esempio, di
morbillo, si comincia a mettere al collo del bimbo un anello, quasi sempre
quello nuziale, perche il morbillo non prenda ijli occhi.
Si somministrano medicamenti e cure suggerite dal pi sciocco e
1'

falso empirismo.... e l'ultimo interpellato


si

accettano

che

in

parte

o non

si

il

medico, del quale poi non

accettane affatto

sull'eseupio recato del morbillo: mentre le regole pi

gnano a tenere

consigli.

elementari

Insisto

inse-

un ambiente a temperatura moderata, lo si tiene invece durante il giorno in cucina e alla sera, quando
i
genitori rincasati si coricano, lo si trasporta in ciimera da letto, facen
dogli subire una differenza di temperatura che nell'inverno oscilla
da 20." a 5." gradi e pi. Ci detto, non pu pi meravigliare che la
mortalit dei bambini della classe operaia specialmente j-er morbillo sia
tanto alta.

il

piccolo paziente in

578

Ecco quanto ho potuto osservare qui alle porte di Milano, come,


medico in Treviglio, nell'ultimo trimestre:
Dal marzo a tutto il maggio 1906 si sono avute 266 denunzie di
morbillo cosi ripartite:

Mese

di

marzo

aprile

156

maggio

29

N.

Totale

con

81

N. 266

seguente mortalit:

la

Morti durante

il

a distanza

l'

periodo esantematico

24

N.

10-30 giorni dal-

di

esantema per

pneumonite,

enterite, nefrite, ecc.:

Nel marzo

34

aprile

42

maggio

38

Totale

Una

mortalit

campo

nel

dunque
sono

N. 138

Una vera strage degli innocenti


"/obambini morti neppure uno appartiene a

del 51,87

operaio; poich fra

benestante;

famiglia

tutti

figli

di lavoratori della terra, di

operai

d'officina e di miseri bottegai.

Tale

constatazione ha un'immensa

triste

importanza per quello che

si

riferisce air argomento

la

tenera prole, perch l'amore un po' di luce intorno a s la fa sempre.

Abbiamo

che svolgo.

detto che desiderabile e giusto che

madre

la

madre

sia presso

quando c', ignorante.


ad esempio per entero-colite, non da
proviene che dalla ignoranza profonda di queste donne operaie su

Per

la

E
altro

operaia, anche

l'alta mortalit infantile,

tutto ci

che riguarda l'igiene dell'alimentazione infantile specialmente

durante l'allattamento. In alcune provincie d'Italia, il bambino di famiglia


povera viene nutrito fin dai primi mesi con polenta, frutta (come coco-

mero) ed

per

altri cibi che,

il

tubo gastro-enterico ancora estremamente

delicato sono assolutamente e irreparabilmente perniciosi, facile quindi

vedere ventri enormi, caratteristici della cattiva e irrazionale alimentazione.

Ma

(jueste

madri

che

istruzione

ebbero ancora giovinette? Quale

luco di scienza la pi elementare ruppe nell'adolescenza

l'ignoranza e della supina e inerte credulit?

ben

presto

preparare

si

dedicarono,

la loro

Si vuole

coscienza

dunque

pei

il

le

mai nella loro giornata


compito delicato della vita?

lasci
al

figli

la

tenebre del-

lavoro gravoso a cui

madre meno ignorante che

il

tempo per

sia possibile.

l.assru/Ax o lignoranza della

madiv

..,.,

...mm,.,!..;

jrnx\ conseguenze ha la troppo lunga e


faticosa
]M'lre e la

ronsogucnte ignoranza

Alla famiglia priva per lutto


virile,

la societ restituisce

CUI ogni sentimento gentile

in cui
il

ma non meno

v-iornata

.li

lavoro del

,i,

,,a

vive.

giorno del

m,.,

.,.{,.,

,.

guida

a sera un uomo
.^

disfatto dalla stanch.-zza in


corno sonocato dal gravoso peso
dell'esistenza

senso drlla bellezza della vita, l'entusiasmo


del progredire e del
perfezionarsi, che soli possono farci sentire
meno gravi dolori e le traversila, sono lettera morta. Lattaccamento
airettuoso
in

cui

il

alla famiglia

alla prole

resiste tutlavia,

perche cosi vuole una profonda inclinazione


umana ma
fra quante tenebre brilla quel po' di luce!
Intanto il padre che conserva
lo spinto di .sacrificio per lavorare
fuori .li casa. noi. sa prestarsi
s|K>ssato
come , a molti piccoli sacrifizi che richiede in famiglia
anche a un padre
allevamento dei figli. Piuttosto che perdere un
ora Ai sonno piuttosiv
che privarsi d. un p di fresco o di una fumata di
pipa a quante peripezia.
o a quanti malanni vengono esposti,
specie se gi soHrenli.
bimbi'
Ma poi che ne sa questo padre, di quel che ci vuole perch
suo figlio
cresca sano? In questi ultimi giorni ho
potuto osservare nn bambino
<^pilettico il quale veniva tenuto sdraiato
al sole in piena campagna
per
p.u ore per /arfjli rinforzare i nerrt!
Ma quando e come s' istruito il
eapo di lamigha.' (,)uale scuola ha provveduto
alla sua istruzione pi
necessaria? Le scuole serali e festive? Esse
sono fra nostri desideratima dipendono dalla attuazione di un desiderato primo
e cioV che il lavoro dell'operaio sia ginrnalmente tale
da lasciargli la forza e la voglia
di ritemprare e coltivare il suo
spirito.
I

Nelle regioni dove l'educazione dell'operaio


pi curata, dove la madre
meno frerpientemente o meno a lungo sottratta alle cure
della famiglia
e dove in fine sono ospedali che accolgono
bambini al disotto di 7 anni
n..n SI ha mai da deplorare una
cosi forte percentuale di mortalit
infantile'
far si che tali mali della fanciullezza
cessino in parto o molto s,
aitemiino, si devono convergere tutte

le

E non

ci

arresti in questa .santa

nostre forze.

campagna

la voce d. chi afferma


essere la mortalit dei bambini una selezione
naturale e giusta per la
razza umana. A questi facili filosofi ha

egregiamente risposto

nel suo discorso di inaugurazione

il

Mva

per l'anno accademico in coi-so dlIstituto di Studi Superiori in Firenze.


Oltre a bambini veramente m'apaei di vivere, ha detto il Mya, ne
muoiono allri, che naU in buone
"luhzioiu, perfettamente idonei a sfidare

le molteplici avversit
- vita, furono fulminati proprio nell'aurora
dell'esist.-n/a. da una m..
accidentale frutto .liiiciiria, .l'ignoranza
o di misria!
Parole vibranti .li dolorosa verit!
purtroppo os,
genitori .,
niar.cano perch tenuti lontani dal
tetto domestico per l'eccessivo hvorr
.. sono cosi
Ignoranti che le loi-o cure riescono
vane .. dannos..
Hue necessit si mostran.. dunqu.- imi"'ri-<o .,.<-....
mail:
I

<

<

.'1


all'

infanzia dei

figli,

umanit e

cipii di

La

580

ed aducare la classe lavoratrice

ai pi vitali prin-

di civilt.

soluzione di problemi

importanti

cosi

ardua, date

le attuali

condizioni della societ e la conseguente organizzazione del lavoro. Bene


ha detto il Pieraccini nel suo magistrale trattato dal titolo Patologia del

Terapia Sociale: i medicinali anzich nei barattoli della farmacia, si trovano di preferenza nei bilanci dello Stato; e la ricetta,
piuttosto che contemplare l'organismo del malato, contempla l'organa-

Lavoro

mento

sociale .
far
se le condizioni della societ presente non ci permettono di
f[uanto
ecco
Ed
egualmente.
fare
dobbiamo
possiamo
e
molto, qualcosa

Ma

si

pu intanto desiderare

Che

I.

il

lavoro delle donne negli

opifici,

sino a che

hanno tenera

prole, sia abolito o molto diminuito.


II.

Che

la

giornata dell'uomo sia ristretta nei

limiti

fisiologici,

cio alle otto ore di lavoro.


III.

specie nei

coscienza

Che con ogni mezzo


piccoli

si

procuri l'educazione della classe operaia,

con scuole serali e festive; in modo che la


s'inalzi e si compenetri del principio che la vita

centri,

popolare

ha diritto sin dai suoi albori al pi alto rispetto e illuminata tutela. Le norme di igiene pratica formeranno grande e preziosa
parte dell' insegnamento popolare.

umana

sacra e

IV.

Che s'incoraggino efficacemente per parte dello Stato e degli


che hanno di mira la sana protezione delprima fra tutte gli Ospedali per i bambini, secondo gli ultimi

Enti tutte quelle Istituzioni


l'infanzia,

dettami della Scienza.

Il

Presidente

ringrazia

il

R. e d la parola al

dott.

D. Mocchi

di

Milano sul tema:

L'influenza del tabagismo sulla gravidanza.


del tutto conosciuta l'influenza dell'intossicazione
nicotinica fuori di gravidanza e in gravidanza, i limiti di questa influenza,
la sua importanza nell'interruzione di gravidanza ed il modo con cui il

Sembrandomi non

tabacco agisca interrompendo la gravidanza, ho raccolto alcuni dati statistici, ho fatto alcune esperienze di laboratorio per portare a questo studio
il

mio modesto contributo.


I

dati statistici

manifattura

di

aborti dovuta alle


delle

si

tabacco.

riferiscono

Da

comuni

a 283 zigaraie coniugate, della locale

questi risulterebbe che la percentuale dei soli


cause sarebbe del 16 7o. senza tenere conto n

minacele d'aborto, n dei parti prematuri. Cifra che credo conside.

n-vole considerando

le

buotie condi/.iotii di nutrizione, di minte di queste

operaie, per la rigida scolta fatta dai


alla manifattura e per

il

prima d'essere ingaggiate

medici

lavoro non eccessivo e discretamente rimunerato

in queste donne f" alta la percentuale dell'aborto,


bassa invece f* quella relativa alla fecondit. Essa del 3.20 per ogni
<1<)nna. eiot un ['<* inr<'ri"r'' ;tll;t i!K"I:i.

che compiono. Mentre

CoiresiM'iini/c mi sono prnp.i^ii.

agiva

inteironipendu

siumart' in ('hr

nio(lj

il

labacco

Provocavo l'avvelenamento acuto


tabacco al 30 " ^ in cavie gravide al

gravidanza.

la

iniettando una siringa d'infuso di

primi tempi, a met e al termino della gravidanza. (Quest'ultime


*^'
morivano poche ore dopo in periodo espulsivo, le altre so[tpravivevano,
ma abortivano pochi giorni dopo. All'esame microscopico ho riscontrato

30 Vo

alterazioni solo a carico dei vasi, perch l'epitelio,

menti dello stomaco

lo

conservano normali.
Provocavo l'avvelenamento cronico iniettand' un

ghiandole,

gli

quini

siringa

ele-

si

di

aumentando sensibilmente la dose


queste cavie ho trovato lesioni gravi

d'infuso di tabacco per molte settimane,

All'esame microscopico dell'utero

di

a carico della mucosa, bench non siano del tutto assenti i


fatti infiammatori a spese dell* strato medio e dell'esterno.
K degno di nota che queste cavie fecondabili e in ejK^ca adatta messe
assienie con maschi mai s'ingravidarono.
e spiccate

tesi

Ora per raccogliere quanto di meglio si pu ricavare in breve sinda questo mio modesto contributo, parmi di potere stabilire che re-

perti clinici e anatomici si completano vicendevolmente. Clinicamente noi


troviamo nelle donne nicotinizzate una maggiore frequenza airalK)rto,

una diminuita

fecondabilil, S|ierimentalmente noi troviamo che la nico-

tina eccita l'utero a contrarsi e provoca manifestazioni flogistiche nell'en-

dometrio.

Uh

quindi

la

parola

il

dutt.

.1.

Peri

di

Sestri

Ponente sulla comu-

nicazione:

Considerazioni
riguardanti

sopra
le

alcuni

dati

dcmogratici

lavoratrici del tabacco della

Kcgia Manifattura

di

Scstri Ponente.

(Decennio 1895-1904).

Lo studio delle condizioni igieniche delle


una importanza grandissima tanto dal punto

ha
die da

lavoratrici del tal>acco,


di

vista sciontitico

quello sociale. Oltre ai resultati della clinica e del laboratorio, a risolver


la

ancora controversa questione se esista una forma

di

tabagismo pr-

582

fessionale o se per la lavorazione del tabacco,

si

determini uno stato

depauperamento organico, conviene tener conto ancora,


Pieraccini nel suo

trattato di Patologia

come

dice

di
il

del lavoro dei dati statistici

possono raccogliere riguardo alle operaie delle manifatture.


circa otto anni ho intrapreso delle osservazioni su tutte le lavoratrici del tabacco che ho avuto occasione di curare sia nell'esercizio
privato, sia nella Casa municipale di soccorso durante il tempo in cui
ebbi a dirigerla. Ho avuto modo cosi di visitare pi di 500 operaie addette alla manipolazione del tabacco. Di queste alcune vennero da me
che

si

Da

operate per varie

chirui-giche ed ostetriche. Sulla scorta dei

indicazioni

registri dello Stato

Civile

poi, e

per mezzo d'inchieste privamente ese-

guite su 315 operaie coniugate appartenenti alla locale manifattura e su

350 donne

tutte

di

comune

di Sestri

di altre

manifatture.

le

condizioni

sociali,

pure coniugate, residenti- nel

ho potuto fare dei prospetti che presentano


un certo interesse quando si confrontino con quelli relativi alle operaie
Perch

sono occupati
palmente dal
operaie

le

Ponente,

a mio

avviso

le

discordanze fra

dell'igiene delle lavoratrici del tabacco,

che

fatto

si

vari autori che

si

dipendono princi-

suole estendere a tutta la categoria di queste

conclusioni che dovrebbero logicamente essere tratte solo per

un certo numero
vivono, tenendo

di

esse ed in relazione alle condizioni dell'ambiente ove

massimo conto

l'abitazione e della persona,

della deficienza di igiene del lavoro, del-

cosi

del

disagio

economico

delle

cure

ansiose e spesso precoci della maternit.


dati statistici raccolti intendo con ci, portare solo
Comunicando
un modesto contributo allo studio delle lavoratrici del tabacco residenti in
Sestri Ponente. Quando ci saranno note le risposte inviate ai questionari
spediti ai medici delle manifatture dall'On. Commissione nominata con
R. D. 19 Dicembre 1901 - che per mezzo dell'illustre prof. Celli esporr
i

Congresso, quali siano le condizioni igieniche del personale


maschile e femminile addetti alle manifatture, quando si saranno compilati per la maggior parte di queste, dei lavori statistici come quelli di
Bondi per la manifattura di Catania, di Tavernari per quella di Modena,

in questo

e di Bellucci per quella di Chiaravalle, allora sar possibile istituire dei


raffronti,

quali permetteranno di

dare un giudizio decisivo sulla salu-

brit della industria del tabacco.

ho preso a studiare solo l'elemento femaddetti alle manifatture costituiscono un


numero assai limitato in confronto alle donne; che gli operai, quasi senza
eccezione, fumando, hanno la possibilit di andare incontro a fatti di intossicazione tabagica che non avrei saputo se imputare ad abuso del fumo o
alla lavorazione del tabacco; che le donne, secondo la maggioranza degli
autori, andrebbero soggetto in modo speciale a fatti morbosi professionali specialmente a carico dell'apparato sessuale.

Le ragioni per

minile, sono:

che

le quali io

gli

uomini

Sestri Ponente, sede di im|jortanti industrie,

circa

appena Km.

territorio di

rendere

tunit di

efficace

.in

tabacco,

del

massima parte

confronto dei dati

il

una certa

quello della

statistici

in

un

l'oppor-

offre

ricavali dai dui

onioj^eneit rpiali, quello delle


f.Miiiniriil,.

pf.].ri|;i/;<.ii..

Si-stti.

di

da operai.

costitin'ta

operaie della locale manil'ailuia adilnui alia fabbri-

rniniori delle

Il

[>0|>olazione di

Questo centro industriale

1,05.

^'ruppi dcniof^frafci presentanti

lavoratrici

ha una

quasi in totalit costituita da operai e raccolta

20,()0() ahilaiiti,

cazione dei sigari toscani, nel decennio 1895-1V)04 oscill fra un minimo

753 nel 1897 ed un massimo di 1076 nel 1904, con una media annua
Tutte queste operaie non sono residenti in Sesiri dai calcoli comunicatimi icentilmente dall'egrcirio Direttore, risulta che
86 " delle

di
di

9i?l.

1'

ha residenza

operaie
limitrofi

di

G.

S.

nel

comune,

Battista,

lavoro, le operaie

mentre

come

14

"

abita

comuni

nei

Cornigliano o Pegli Ver recarsi

Borzoli,

di Sestri

il

manifattuie

non debbono fare

altre,

le

ci

al

che

lunghi
le operaie della maggior parte delle
cammino. Quelle residenti a Cornigliano ed a Hegli nelle gi<^'inate di cattivo tempo sono solite a fai- uso del tram. In ogni modo per
le mie statistiche, non ho tenuto conto che delle operaie residenti in Sestri,
perch le altre abitando in Comuni con territori ampi e prevalentemente
agricoli, non si trovano nelle condizioni proprie di chi vive in un centro
industriale ove l'agglomeramento della popolazione immenso, pari a

avviene per
di

ti-alti

Kmq,

r.J843 abitanti per

come

del sottosuolo,

immessi
ogni

'2i

pessimo

l'igiene trascui-ata per tostato

dove

per l'aria ricca di pulviscolo e nella quale vengono

prodotti della

combustione

<ii

circa ^^O to:m. di carbon fossile

ore.

Le condizioni ect)nomiche
buone, quando

popolazione sestrese sono

della

con

confrontino

si

quelle

delle

piuttosto

popolazioni

altre

ope-

raie.

La

lelativa Horidezza economica,

vedonn

alla

loro

alimentazi<ne,

riguardo alla quantit

di

m<do

il

ci.l

(piale

desumersi

poss-uio

cittadini

pnjv-

calcolo

fatti

dal

sostanze alimentari che per ciastm cittadino vien<

Da una statistica
comunale resulta che per

introdotta in Sestri.

fav.ritanu dalla cortesia del Direitore

del Dazio

i-iascun abitante ogni

sdaziali Cg. 36.86


di

di

Cg. 136,13

carne,

di

anno vengono

farina, pasta e riso, Cg. 4,53

pesci preparati, .salumi e conserve alimentari, Cg. 15,51 di burro, for-

maggio
I

essere

e olio alimentare, e

lavoratori
dixisi

in

di

Sestri

litri

156,41

di

debbono per

due categorie;

una

vino, birra e liquori.


le

loro

ci

adizioni

costituita dagli elementi

economiche
|iii

abili e

pi retribuiti (da 3 a 5 lire e pi al giorno), in g'nerale nativi di Sestri

Ponente;

l'altra

fumata da

operai venuti da fuori con

le

loro famiglie


ed adibiti a
dine

non necessaria nessuna attituda Lire 2,50 a 3,00 al giorno). Le operaie del
nate in Sestri Ponente, appartengono a famiglie della

lavori di

tabacco, quasi tutte

prima categoria

perci

1,80

costituendo

fra

le

operaie una classe prive-

maritano con operai a salario elevalo. Se immamarito guadagni da L. 3,50 a L. 4,50 e la moglie da

d'ordinario,

giniamo che
L.

forza, pei quali

(Salario

speciale.

legiata,

584

il

si

vediamo che

L. 2,25,

il

bilancio

familiare sufficiente

ai

bisogni della vita.

Le pratiche

di pulizia tanto della casa come della perabbastanza osservate. Solo si deve deplorare
che queste, lasciato il lavoro o prima dei pasti o prima di dar latte, non
si lavino
abbondantemente le mani. La casa oggetto di speciale cura

sona, sono

per

di

dalle

igiene e

sigaraie

operai liguri ed in genere la nettezza personale sufficientemente

gli

Non

curata.

cosi

maggioranza

dell'abitazione

l'igiene

e della

persona, della grande

degli operai forestieri.

La prima

ricerca fatta nelle operaie del tabacco stata la loro morconfronto al rimanente della popolazione. Nel decennio morirono

talit in

2978 persone delle quali 90 donne addette alla manifattura e


di sigaraie, come risulta dal prospetto I compilato per gruppi

in Sestri

222

figli

di et.

Per
della

stabilire

popolazione,

la

mortalit di
la

disposto per gruppi di et,


1.
le

le

morti senza distinzione

sigaraie;

fattura.

3."

morti

di

ho eseguita
Questa mette in

mortalit

la

tavola

sesso;

2."

delle

la

che

invece

si

ove

ho

tre colonne,

femmine escluse

quelle delle

corrispondente decima mortuaria per

evidenza

donne dai 16

ha dei 71 ai 100 (526,46


ha una grande differenza tra

quella

II)

avvenute nel personale femminile della mani-

fianco

1000 decessi.

comune

le

queste operaie relativamente al resto

mortuaria (Prospetto
incominciando dal 16" anno, in

riporto

si

specialmente che mentre nel


eguale a

ai

60 anni

473,53) nella

manifattura

la

mortalit

due gruppi

quasi

dei

(722,22 e 277,77).

Questo fatto dimostra, come ha notato anche Tavernari per Modena,


che pi difficilmente nelle operaie del tabacco si raggiunge la vecchiaia,
confermando l'opinione di Kaiser e Bierbaum che hanno stabilito essere

media degli operai del tabacco, la pi breve fra tutti i lavoratori.


Data la diversit numerica delle due collettivit operaie del tabacco
popolazione femminile, ho compilato il Prospetto III che ci d i quo-

la vita

zienti di mortalit
I

fattura,

della

per 1000 viventi e per gruppi di et.


a un quinquennio favoritimi da Direttore della manirilevali dal censimento 1901 e dal movimento annuale

dati relati\i
quelli

pojjolazione

hanno servito di base per stabilire la forza


decennio, del personale femminile addetto alla

sestrese,

numerica media per

il

Phosi>etto

I.

Mortalit assoluta per ruppi Ji et nel decennio

(la

>

^riorno

ad

anno

!>

,'

anno

1895-1904.

586


iiianil'atturii

di et.
di

i'

pupulazione

della

ovviare ad errori

l'er

di

587

femminile

seslreso

divisi

per

gruppi

calcolo in seguito ad un diverso tnelodo

aggruppamento tenuto
due

nelle
16'

al
Il

30" anno.
I^rospetto

et (11,21

'

ntette

III

in

quasi

(^

donno

al

la mortalit nelle sigaraie

il

diminuisce per aumentare

mortalitA

evidenza che

doppio che nelle altre donne della medesima


6,20 per mille). Dai 50 ai 70 anni nelle sigaraie la m<.iia.-

dai 16 ai 30 anni,

lit

nella determinazione del numero degli elementi


ho dovuto riunire in un solo gruppo le donne dal

collettivit,

generale

eguale

notevi>lmente fra
nelle

sigaraie

al

71
12,79

gli

80 anni. La
e nelle altre

13,73.

Prospetto
Quozienti

di

Ili.

mortalit per 1000 viventi e per gruppi

di

et.


hanno notalo Merkel, Rosenfeld
stato sostenuto da Ygonin

coloro

affermano

che

come

malattie

Schellemberg contrariamente a ci
nonch da Ruef, Mlier e da

che

588

e Jehle,

l'incolumit

operai del tabacco

degli

la tubercolosi, la febbre tifoide,

vainolo,

il

alcune

jier

scabbia e

la

l'influenza (Vissali).

Per vedere quali malattie abbiano costituito la causa pi frequente


morte nelle sigaraie, ho diviso le 2978 cartelle necroscopiche in categorie a seconda della diagnosi della malattia notata dal medico in ciascuna cartella. Su 92 categorie, le operaie di tabacco trovarono la causa
della morte solo in 15. Per 78 specie nosologiche si ebbero morti nel
di

comune

non nella manifattura.

Dal prospetto IV risulta che la massima mortalit nelle sigaraie si


ebbe per tubercolosi polmonare (38). Quindi con un notevole distacco, le
cifre che rappresentano le pi elevate mortalit sono: 11 per malattie
del cuore e delle arterie
nite

crupale

6 per

8 per emorragia cerebrale

malattie

dell'apparecchio

7 per

respiratorio

polmo4 per

ho creduto oppor maggiore.


Raffrontando la mortalit per questa malattia nella popolazione femminile con quella delle operaie della manifattura, si nota in queste una
ileotifo

Per

e 3 per infezione puerperale.

tuno fare

il

Prospetto

la tubercolosi

per vedere in quale et la mortalit

percentuale quasi doppia.


Nello studio da
nicazioni ufficiali,

me

fatto sulla tubercolosi nel 1903, in

base a comu-

affermai che la mortalit per tubercolosi

nelle

siga-

non era elevata. Lo spoglio minuzioso fatto dei registri dello Stato
Civile, ha rilevato come molte donne qualificate come casalinghe erano
invece sigaraie, in modo da cambiare la conclusione cui ero venuto.
Coll'esame del prospetto IV si nota che le malattie che trassero a
morte il maggior numero delle sigaraie
furono
oltre la tubercolosi
quelle date da lesioni del sistema circolatorio, del cuore e delle arterie e
specialmente da alterazioni delle arterie cerebrali. Ci si pu mettere in
raie

rapporto
sul

con

l'azione

tossica

sperimentalmente
Traube, di Adler, di

del tabacco dimostrata

sistema arterioso colle ricerche

di

Bernard,

di

Huchard, di Forlanini, di Doveri ecc. Le malattie infettive considerate


complessivamente danno un totale piuttosto alto dovuto alla minore
resistenza offerta da queste operaie agli agenti infettivi.
*
*

Fino da tempo remoto

e dalla

maggioranza

degli autori specialmente

da Kostial, Delaunay Brochard, Bousquet, Quinquad, Sarr, Thvenot,


Goyard, Jacquemart, Lewin, Guzzi e Resinelli, Pieraccini G uido, Bellucci, ecc.,
contrariamente a ci che ritengono Ilurleaux, Ygonin, Pciisson, Lebail,
l^rouardel, Piasecki, Valentin, l<Uienne, Filippi, fu attribuito alla

lavora-

^.^'.^


zioiiG del

590

tabacco un'azione nocevole aHa funzione sessuale specialmente

sulla mestruazione e sul decorso della gravidanza.

Prospetto V.
Mortalit per tubercolosi.

Per
cilVc

flecorsi.

della

350 donne

di

il

sigarai'

che

riporto

21 resultarono

[lartp del

del

prospetto VI riguardano

donne

nelle
di

'^94

s<j|o

un nuiuen

pcrsitnaie della nianilalturii e a<l

gravidanze,

un'iiichiesLa su

sociali residenti

Sestri,

315

Le

sigaraie perche

Le percentuali riportate possono differire da quelle


mia ossi'rvaziorip si A potuta estendere s-tlo ad una

la

comune. Mentre

delle

eseguitti

li.

sterili.

perch*''

ufficiali,

nel

gravidan/a

tutte If condizioni

in

queste

sigaraie

si

la

interruzione

ha

si

solo nel 13,83 7.

tutte le coiidiziimi e di

limitati*

di

osserva nel 18.77

tutte le et,

donne
100

|er

I^ percentuale

[x.i

che sono andate in-

contro ad interruzione della gravidanza*^ del


e del 34,35 nelle operaie

della

4<J nella generalit delle donne,


manirattura. Queste cifre <-on(ermano la

frequenza degli aborti notata dagli autori nelle sigaraie;


per
le

(>

gi

maggiore
accennate

nelle

donne non appartenenti


condizioni

migliori

cui

in

si

alla

tale

frequenza

mainlattura,

trovano

le

per

lavoratrici

del tabacco.

I
resultati ottenuti da questa inchiesta collimano col prospetto VII
che ho eseguito per le nati-mortalit nelle donne di Sestri (6,15) confrontata Con quella delle sigaraie (5,(J7).

I'

K OSl'E

\'

Nati-mortalit.

AXXn


'Questi

risultati

592

a dimostrare quanto stato

oltre

deporre indirettamente sulla azione che


eccitando
alla

contrazione

la

morte

delle

del prodotto del

il

detto, potrebbero
tabacco esercita probabilmente

fibre uterine

piuttosto

che

dando luogo

concepimento.

L'azione tossica del tabacco, oltre che nelle operaie, pu farsi sentire
anche sui figli specialmente quando questi vengono allattati dalle sigaraie dopo il loro ritorno nella Manifattura. Tale azione del tabacco sui
figU venne ammessa da Kostial, Etienne, Gurin, Piasecki e negata specialmente da Darquier.
A Sestri Ponente in genere figli delle sigaraie vengono allattati
dalla madre e l'allattamento continuato anche dopo la ripresa del
lavoro, che si fa verso il 40" giorno del parto. Queste donne allattano i
loro piccini nelle ore durante le quali non lavorano, usufruendo per altro
di un permesso che concede loro di recarsi dalle 11 alle 12 al proprio
i

domicilio.

Durante

bambini delle sigaraie vengono affidati a parenti


che li custodiscono. Alla maggior parte
di questi bambini viene somministrato anche del latte di vacca. Non esiste
a Sestri come a Chiaravalle l'incunabulo di cui i vantaggi grandissimi sono
stati dimostrati dalla monografia del Bellucci.
Il
prospetto Vili da il numero dei figli delle sigaraie morti da
1 giorno a 10 anni e quello dei figli delle altre donne, colle relative perlavoro

il

a persone da

esse retribuite,

centuali.

La
che

si

mortalit (55.22)

si

riscontra nei secondi.

ha nei
Per le

primi, di fronte al (52,83) per cento


altre et

non esistono notevoli

diffe-

renze.

Le cause

morte dei figli delle sigaraie, raggruppate in 21 categofrequenza sono: 1* malattie dell'apparecchio respiratorio
(69); 2" malattie dell'apparecchio digerente (40); 3" vizi congeniti, debolezza innata e forme tubercolari varie, per ciascuna categoria (18);
4" tubercolosi polmonare (13); 5" eclampsia (11); 6" meningite (10);
rie

per ordine

di

di

7" difterite (7); 8" morbillo (6), ecc. ecc.

Da

questo

elevata per
le

le

prospetto

risulta

che

la mortalit dei figli

cause che rendono alta la mortalit

malattie dell'apparecchio respiratorio.

Le

di sigaraie

in Liguria, ossia

per

malattie infettive figurano in

scarso numero; l'elevatezza della cifra di mortalit per malattie dell'apparecciiio digerente sta ad

indicare quali danni arrechi l'irrazionale si-

stema d'alimentazione che purtroppo

si

ha

nella classe operaia di Sestri.

Ola che
ratrici

del

lalita, alla
le

l'orine

lio

esposto

taliMcco.

alla

inurlalilA noi

dati

59:i

sommari

relativi alla mortalit delle

interru/ione
fi^di

della

poche parole

delle operaie,

nosologiche che mi capitato

PROSPElTo
Mortalit nei primi

di

gravidanza, alla

osservare.

Vili.
1<>

anni

di

vita.

lavo-

riati-mor-

aLri-'iuriLft-ni

per

594

abituano all'azione venefica del tabacco. La cachessia tabagica sarebbe


costituita da una stato di profondo decadimente organico accompagnato

da turbe ^nervose. La pelle assumerebbe una tinta giallastra, la lingua


e l'orlo gengivale sarebbero ricoperti da un intonaco speciale analago
a quello che Erlenmayer ha descritto come particolare dei fumatori. E
stata descritta da Kohos una dispepsia tabagica propria dei fumatori e

una sigaraia. Io ho curato molte forme dispeptiche


.ma poich non differivano per nulla dalle forme comuni, non potrei con sicurezza attribuirle all'azione del tabacco.
Da parte dell'organo visivo ho avuto campo di osservare molte forme
di congiuntivite e cherato-congiuntiviti per lo pi ad andamento cronico.
Non ho potuto studiare nessun caso di ambliopia nicotinica che
possibile invece aversi nei forti consumatori di tabacco.
In un caso, ho dubitato per un istante, di essere dinanzi ad una
tale forma ma l'esame oftalmoscopico e la cura conseguente, dimostrarono
invece trattarsi di una forma sifilitica che volse a guarigione.
Quello che ho notato frequentemente nelle sigaraie quel senso di
riscontrata anche in

in queste operaie,

peso e talora

di dolore, in

ha
questa forma d
il

Bellucci

questo

dolore

fatto
i

le

corrispondenza del cingolo scapolare,

cenno.

mialgia

Io,

nella

per

altro,

maggioranza

ho

potuto

al

quale

osservare

dei casi unilaterale.

che
Per

sigaraie ricorrono spesso al medico, essendo diffuso in

di una lesione tubercolare del polmone.


Debbo accennare ancora ad una modificazione caratteristica che
subisce la epidermide del palmo della mano. Questa in corrispondenza

loro

il

timore che sia sintomatico

delle pieghe

cutanee presenta degli infossamenti ragadiformi pi o

meno

profondi che qualche volta, specie nella stagione invernale, danno sangue.
()ueslo

fatto

non

si

nota che

nelle operaie addette alla formazione

sigari. In tutte le categorie delle operaie

che manipolano

il

dei

tabacco ba-

frequente osservare la produzione di eczemi delle mani che


guariscono anche solo colla semplice astensione dal lavoro.
Un'altra forma morbosa frequentissima la faringite a forma gra-

gnato,

nulosa come hanno constatato Mancioli e Rpke. Talora questa forma


grave e d luogo ad una secrezione purulenta; in qualche caso si
estende alla laringe ed causa non infrequente di sordit o di ipoacusi
('

(Delie).

Nei primi tempi che l'operaia frequenta la manifattura, non difrilevare un complesso di sintomi di varia natura analoghi a quelli

fcile

che

si
notano in chi fuma per la prima volta. Disappetenza, nausee,
qualche volta vomito, gastralgie, cardiopalmo, senso di stanchezza e di
prostrazione, ecc., ecc. In qualche caso si ha una cloro-anemia che dura

meno

|iiii

a lun^o e che code solo dopo una cura energica ricostituente,

polratta per qualche tempo.

L'apparalo

maggiore
quello

quanto consta a me, non presenta una


che nelle altre operaie. Protjaliilmente accadr
detto avvenire negli operai addetti nelle industrie ove
respiratorio pttr

vulnerabilit

che

si

sollevano polveri e vapori acri ed

irritanti, incapaci di produrre lesioni


che aggravano invece quelle che f<tes8ero
preesistere o sopravvenire per altra eausa. E ci non conlradirebhe col

si

dell'apparato respiratorio

ma

latto riscontrato della elevata mortalit

giovani.

()iie3te,

per tubercolosi nelle operaie piu


molto pri>babilmente, entrano nella manifattura con una

piccola lesione che


si

si

sollevano durante

estende per effetto della i)olvere e dei va|Mri che


lavorazione.

la

L'influenza nociva del tabacco,

maggiormente

tire

sull'aj^parato

come ho

gi accennato,

circolatorio

in

ispecial

si

fa risen-

modo

nella

circolazione cerebrale.

L'apparato sessuale, per quello che mi risulta, non subirebbe danni


Ho gi accennato alla mestruazione; ora dir che ho avuto
occasione di intervenire in molte circostanze per indicazioni ostetriche
rilevanti.

specialmente por

vizi pelvici e

presentazioni anomale.

Non ho mai operato

anomale

placenta o posl-par-

sigaraie per emorragie da inserzione

tum;

cosi

non ho mai applicato

il

della

forcipe per inerzia dell'utero.

a questo fatto non per atlermare, ma solo per


Ci mi l'a/ioiii' dcl!:i
|:i
flit-o
niiM-iiiM j.o^sa .accoro

Riguardo

iiWo

f,)v,,iii-i

,I>1

il

lesioni importanti del collo o

hanno

Accenno

dubbio che
i-ilif^.-i,

forme ginecologiche, piuttosto frequenti sono

vulvo-vaginali anche nelle donne che non

senza

avanzare

catarri

partorito e nelle nubili

dell'endometrio.

Le

cerviciti poi e

1*^

sono puri' facili ad osservarsi forse con una frequenza


maggiore che nelle altre donne.
Non
improbabile che la polvere del tabacco possa, specialmente
nelle pluripare e con genitali esterni beanti, quando non siano sufficientemente protette dai vestili, arrivare a determinare un processo infiammalorit)
vulvo-vaj^inale. Ci potrebbe spiegare anche la frequenza delle
bartolinili nelle sigaraie. l*er questa affezione ho avuto occasione di
operare tre lavoratrici del tabacco enucleando la ghiandola.
endometriti

f'

596

sistema nervoso, secondo me, risente molto

Il

azione dal tabacco.

Come ho accennato

le

conseguenze della

le alterazioni delle

pareti arte-

riose cerebrali, sono assai frequenti.

Ho

avuto

campo

di

curare

varie

nevriti periferiche specialmente

ho accertato
meno. gravi ed

brachiali ed ischiatiche. Riguardo alle nevrosi funzionali

molte

operaie

l'esistenza

di

forme isteriche

piti

in
in

alcune ho assistito ad accessi convulsivi. Mi mancano elementi per giudicare se

Non

si

sia trattato di

forme

isteriche tahagiclte.

ancora che

la manipolazione del
forme psicopatiche.
A questo proposito, essendomi rivolto ai Direttori dei manicomi di
Genova e di Quarto al Mai-e, ho potuto avere un elenco delle donne
residenti in Sestri Ponente ammesse nel decennio nei detti stabilimenti.
Su 60 donne di Sestri Ponente, di varia et, da 20 a 42 anni, ben 15
erano lavoratrici del tabacco dando una percentuale del 23,33 "/q.

sarei alieno dall'ammettere

tabacco possa rendere pi facile l'insorgenza

(Vedi Prospetto IX).

di

Prospetto IX.
Statistica delle

donne

residenti in Sestri

Ponente

ammesse

nei

Manicomi

di:

ryj7

Da quanto ho

esposto

die

risulta

una vera

stahilire l'esistenza di

in

prupiia

nessun caso mi
intossica/ione

fu p^jssibile

tabagica pro-

fessionale.

Le lavoratrici del tabacco in Sostii Fonent', per le condizioni economiche eri ij^'ieniche migliori di <|uella delle altre operaie locali come
della maggior parte delle addette alle vario manifatture del Regno,
non vanno incontro ad interruzione della gravidanza in misura niagiriorc
delle altre donne, non hanno una nati-morlalita superiore ed
loro tgli ju'osentano una mortalit leggermente sufieriore nel 1" anno

(li

vita.

mortalit diventa poi

Dotta

uguale a quella legli indecimo anno. Le sigai-aie pre-

f)ress'a |)0C0

dividui coetanei considerati dal secondo al

sentano tuttavia una maggiore mortalit relativa


specialmente per
arterie

del

la

tubercolosi polmonare, per

nervoso

sistema

ed

al resto della

le

popolazione

malattie del cuore, delle

una predisposizione speciale per

le

inalatlio mentali.

provvedimenti jter il risanamento locale invocati nella memoria da me publilicata nel 1903 sul Decorso della tubercolosi a
^Sestri Ponente una volta attuati dal l)Uon volere dell'Amministrazione
comunale, varranno a migliorai-e le condizioni igieniche non solo delle
operaie della Manifattura, ma ancora quelle di tutta la popolazione
Sestrese, che se ritrae
vantaggi economici da una intensa attivit industriale, risente per i danni che l'odierno lavoro purtroppo arreca alla
I

salute.

Il

Presidente ringrazia

il

R. ed

apre

la

discussione

sulle

letture

latte.

Pro/.

(' lido:

propone che

si

divida la discussione sulle comunicazioni

a seconda della natura delle comunicazioni stesse, e cio:


1."

madre

Sull'assistenza alla

2." Sidl'influeiiza

di

alcune

oi)eraia in generale;

lavorazioni

sulla

maternit

(taba-

gismi) ecc.);
e ci

per rendere pi piana ed efficace

la

discussione.

La Torre che
conveniente non far passare in
^ 'conda
linea l'assisten/a alla madre operaia durante la gravidan7.a,
v-;sendo tutti concordi nel riconoscere come
maggior peso del neonato
tsserva al collega

""

il

di

madri

assistite in istituti

dovuto alla maggior durata della gravi-


a questo

ricorda

danza, e

nella clinica di Pavia,


dei nati

proposito

dalle

con peso inferiore

598

le

ricerche del doti.

Alfieri, fatte

quali risulta la modificazione del

ai gr.

procenfo

3000 a seconda della durata della assi-

stenza della madre prima del parto.


Inoltre crede inopportuno estendere al padre la ricerca delle

della debolezza

del

operaie.

figlio delle

cause

ha una

padre

L'influenza del

grande importanza, ma sulla salute dell'operaio si discute in altra sezione


del Congresso e noi qui dobbiamo trovare la via pi pratica per assistere
la madre operaia, rimanendo costante il fattore paterno.
Dott. Pizzini: Dalle relazioni degli

oratori

prof.

Della Torre, pro-

fessore Merletti, dott. Pestalozza e specialmente del dott, Moscucci del quale

sento di poter confermare

una

tutti

dati statistici, si

ha

che

la conclusione

cause prime delle morbilit e mortalit dell'infanzia sia nella vita


endouterina che in quella extrauterina l' ignoranza che predomina
nelle classi operaie e agricole, specialmente in riguardo alla fisiologia
delle

della gravidanza
le

all'allevamento dell'infanzia. Procuriamo di istituire

cattedre ambulanti di igiene sussidiate dal governo o da iniziative pri-

vate e soltanto allora che


taggi

le

masse operaie saranno persuase

morali ed economici che procura loro

fisici,

ranno anche

di ricorrere alle varie istituzioni

l'igiene,

dei

van-

persuade-

si

per la protezione dell'in-

fanzia.

Prof. Merletti: Vorrebbe limitato

che concerne

il

Pizzini a ci

voto espresso dal

la tutela igienica della prole,

come emanazione

zione di ^Maternit della quale esclusivamente

ci

della

Se-

occupiamo.

Signora Majno: Trova che la propaganda delle norme igieniche non


dovrebbe esser fatta da cattedre ambulanti per l'insegnamento dell'igiene,
ma dal medico, dal maestro come dovere ed esplicazione fondamentale
della propria missione, che possono svolgere giorno per giorno nell'ambiente in cui vivono e che conoscono.
Dott. Carozzi

Crede impossibile

in pratica la proposta della signora

Majno perch il medico condotto troppo occupato in oggi, quando,


come in certi paesi, deve provvedere a 7-8 mila abitanti.
le conferenze
dato questo nuovo e possibile compito del medico
sono tenute

a larghi intervalli e allora servono a ben poco, o sono tenute di frequente


per esempio due volte la settimana
e in allora il medico si trova
nell'assoluta impossibilit di rispondere bene all' assunto.

Dott. Pizzini: Risponde


le

cose da

lui

prima

al dott. Carozzi,

esposte. Alla signora

approvando pienamente

Majno risponde dilucidando

il

proprio

concetto sulle cattedre ambulanti d'igiene che in alcuni centri industriali

hanno dato gi
sogna che

degli ottimi risultati pratici e conclude col

dire

che bi-

sanitari s'avvicinino essi stessi al popolo, indipendentemente

dall'influenza locale che pu esercitare

il

medico condotto.

Peitaloszn: Lu propaganda giemca deve essere un'azione colnon itidustriale. Aspottare^che si incarichi il Governo, vano,
tanto |i che istituzioni governative non hanno spesso che valore nominale. Sta alle levatrici, al maestro, al medico giorno per giorno insinuare
le nonne dell'igiene, specie le levatrici
che per gravide e per bambini
sono (specie nella classe bassa e ignorante) chiamate prima del medico.
Bisognerebbe che l'Ufficio di Slato (Jivile distribuisse libretti d'igiene sesbull.

lettiva

suale, della gravidanza, dell'allattamento ad ogni celebrazione di

monio, ad ogni alto

di

matri-

nascita.

l*iof. La Torre: Dir una sola parola ul prof. Clivio. Egli parla
ancora della puericultura. Questa parola divenuta ora di moda, ma in
realt (> in gran parte un'illusione. E impossibile ammettere che poche
di minestra possano far ingrossare il felo di 3CKJ e pi grammi,
sono casi molto eloquenti in senso contrario. Sono parecchile malate, le morti di fame che mettono
al mondo figli grossi. E bene
ricordare anche che fuvvi una volta chi pens di arrestare lo sviluppo
del feto lasciando a digiuno le donne incinte, amministrando ioduro di

cucchiaiate

<|uando

vi

potassa, purghe, ecc. eppure

figli venivano forti e grossi.


quanto al lavoro dir, che non ^ il lavoro moderato che fa male,
ma gli avvelenamenti, le intossicazioni e le malattie. Noi sappiamo che
donne che hanno sofferto forti traumi nell'utero e nel corpo non sono
sgravate, come sono sgravate donne che hanno sentito cattivo odore,
come quello di un semplice odore di sigaretto
Certo nello stato sano dei genitori la madre ha forse influenza nello
sviluppo del feto quanto il padre, ma rjuando esso maialo tutta l'mfluenza della madre sana cessa. Ma quando la madre pure malata il
i

In

duo influenze nocive.

feto subisce le

Non

c'illudiamo dunque, la puericoltura intrauterina,

non

la ritengono,

i""

Prof. Mfrletli:

una cosa

Non pu ammettere

paterna

dell'influenza

terreno su cui

si

svolge

fondamente modificato

sulla
la

come

colleghi

seria.

qualit

gravidanza

col

della
il

La

'l'orro

la

prole, poich

prodotto

|)ure

preponderanza
modificando il

pu essere pro-

e migliorato.

Torre: Gli duole dover ripivndere la parola, ma non pu


ripetere che l'influenza del mangiare negH ultimi giorni
non influisce sullo sviluppo del feto; (> un'illusione. Accetto anche io un
Pro/. L(i

fare a

meno

di

figh,
le povere gestanti e puerpere nonch per
non sforziamo questa idea che qualche grammo di pane o di Ciirne
fanno crescere il feto. Se cosi fosse si farebbero figli grossi o piccoli a

migliore trattamento per

ma

volont.

E doloroso che
le

in (|uesti Congressi non si possano leggere per intiero


avrebbe potuto esporre selle osservazioni cliniche che
nel suo lavoro, in cui si nota il l'atto che alcune donne

relazioni, poicht*

ha notato

qui,


che

si

limoni
pei'ch

fatto figli

la

grossi

padri erano sani,

gravidanza di torsi di cavoli, insalata e


medio di 3400 grammi e pi,
ed altre che han mangiato bene con mariti

sono nutrite per tutta

hanno

600

del peso

figli piccoli. Altre osservazioni ha qui di multipare


che pur restando sempre le stesse e cambiando il padre hanno avuto
figli grossi o piccoli a seconda che il padre stava bene o malato. Questi
sono anche fatti. I suoi studi sono fondati sopra 3500 casi.

malati hanno avuto

Occupiamoci pure

questo essere privilegiato

di

la

donna

dolce

riassunto di bellezza e di bont, trattiamola meglio, lasciamola a riposo,

nutriamola bene; tutto ci che volete,


tura intra-uterina

come

ma

non

vi illudete

sulla puericol-

colleghi la credono.

Doti. Zaniorani: Crede che sia pi opportuno chiudere con

un ordine

che affermi la necessit dell'assistenza della donna gestante


madre
che allatta.
della
e

del giorno

La
le

Sezione Maiernit. del Congresso per

relazioni, le

concernono

comunicazioni

la tutela delle

madri

Le

discussioni

e le

e della

Malattie del Lavoro udite


intorno ai problemi

che

prole in rapporto al lavoro

afferma,

che imprescindibile necessit e dooere sociale di legislatori, di enti


rali e di privati di cooperare con ogni sforzo alla migliore coltura
sufficiente tutela igienica, sanitaria

approvato

mo-

ed alla

ed economica delle madri lavoratrici.

all'unanimit.

Si leva la seduta alle ore 11,30.

TA SK('<)M)A.

Si:iI

Murteil 12 Giiiijno I'iu.sidemk: Seii. M.


Il

Zur

DI*:

Pppsidonte d

la jiarohi

al

Martin Hnlm

prnf.

damit

die

cs mis

lun'li

liauHgsle

und

inimer

^\\

wuiiderliaror, als wir

es liior

Erscheinung
oiiieii

sul

tema:

.===

geflirliclisteii

nicht mit

9.

CAKOZZI.

Monaco

iiicht ^fcluri^fii dio

dcr

Giiit3

(jiflkraiikheiton vollsliindig zu liaiuicn. Diese

muso

Doli. L.

Si:giu:t.\kio:

\'crhtun,Li dcr l>lcivcrij;iftuni;".

liekaiiiitlicli ist

uiid

(JKlSlf Dolila

or<*

ilei vorji^ift

uni;

gewerldiclieu
ist

eigenllicli

IjcU'bten

und nur

uiikroskopiscli iiacli\veislaren Krankheitserreger zu thun liaben, snnden

mit cincin wolildetnierten clieniischen Krper, dessen Spuren wir ulerall


verfoli^cn

knnnon.

Hleiprophylaxe

Man

eine

moinen, dass unter diesen rmslnden die

s(jllle

leichte

Aufgalie

miisse.

sein

Alter

sic

scheiterl

von den rein teclinischen Schwierigkeilcn zun


Tei! an dcr Unbildung und Indolcnz der Arbeiter, zum Tei! an den
glciclien Eigenscliaflen bei den Arbcilgeliern. VVir nnissen ferner aucli
zugcben, dass wir iiber die Art, wie das lilei ini Organisnius den Synii>tonikomplex erzeiigt, trolz viel(>r experiinenteller rntersuciiungen nodi
nielils siclieres aussagen konnen. Ja wir miissen sogar hinzufugen, dass
uns nber die riiflgefiihrliclikeit der einzelnen Bleiverbindiingcn, so wie sie
in dcr Industrie znr \'cr\\ cmlung konimen, 'i-^ v-r kurzem niobi? -i'-lw^-i^i
bekanntlich

aligeselien

liekannt wai-.
l'olir

die

gaii/c

klinisclie,

und

liygienisclic Hctraclitungsweise der

icb

will

iiin/ufngen,

auob

Tur

clnonischen IMeivergiftung sind

die
aler

von grusscrer Wiclitigkeit viellcicht neuere Feststellungon, die Blun


gcmacbt liat. Danacli iniisste man sozusagon einen Kreislauf dos IMeis ini
>rganisnnis annclmicn. Nacli l'>l u m isl die Wasserlrisliclikcit dcr lUeiverliindiingen IVir ilirc Ksorplion und (irtentfallung nicht niassgelKMid
Ausscbiaggeliend ist alicin, inwiewci( die Bleiverbindungen durch Verdaiiungssiirtc in cine resorbierbare Form nbrgefubrt oder in so cher
lielassen wcrden. Mit den sauren Eiweissderivaten, wie sie sich ini
Magcn und obercn i'cil dcs Dnnndanns fndcn, geben die meisten Rleiaalzc, glcichviel ol in W'asser Irislicb oder niobt, l<">slicbe Verbindungen
(

cin.

Demgemass

lileiazetats
Bleigliilte

ist

der

rnlersebied

in

der

(iiftigkeit

dcs

Ir.slicben

imd dcs unisiichen Hleiweiss oder der gleicbfalls unisiiohen


nur ein geringor. Nur das Scbwefelblei bleil't fast vrdlig un-

60:^

Siiid die lOslichen und unlslichen Bleiverbinduiigen


Verdauungs?fte umge\> andelt, so werden sie nach
Blum resor)iert und dann im Korperinnern in basisches Bleikarbonat
ubergefhrt. Dieses Bleikarbonat wird aber weiterhin wieder in den
Verdauungstraktus ausgeschieden, und soweit dieser Ausscheidungsprozess im oberen Tei) des Danndarms und im Magen stattfindet, erfolgt
auch wieder die Umwandlung des Bleis in Insliche Verbindungen und
damit die Wiedefaufnahme. Nur ein Teil des Bleis \vird also aus dem
Krper eliminiert, und so erklart es Blum, dass mitunter neue Erkrankungen oline neue Zufuhr von Blei auftreten, oder dass schon die
geringste Bleizufuhr geniigt, um wieder einen neuen Erkrankungsprozess
auszulosen. Soweit die liypotheso von Blum.
Idi habe nun versucht, die Giltigkeit dieser Hyj^otliese durch einige
Versuche zu prfen. Zu diesem Zweck wurden lOsliche und unlsliclie
Bleiverbindungen mit Blut bei 37 24 Stunden geschttelt. Dabei wurde
das Blut der verschiedensten Tierarten Rinder- Ziegen- Scliweineltlut
verwendet, auch einmal menschliches Plazentarserum. Die Bestimmungs-

und

gelst

ungil'tig.

einmal durch die

Blum verwandt batte, zum Teil


Methode zur Anwendung. Dass von 50 ceni
Blut nur Bruchteile von Milligrammen gelust wurden, soweit Bleigltte
zur Verwendung kam, war niclit wunderbar. Auch ein Peptonzusatz
zum Blut batte keine gnstigere Wirkung auf die Lsung des Bleis.
Ebensowenig gelang es, grossere Mengen von Blei zurLosung zu bringen,
methode war zum Teil

kam

die gleiche, die

kolorimetrische

eine

w^enn Luft durch Blutproben geleitet wurd, die mit Bleichlorid versetzt
waren. Nun ist allerdings zu bedenken, dass man auch bei der chronischen Bleivergiftung nur Milligramme pr kg. der Organe gefunden hat,

und zwar gil)t Oliver fr den Menschen ari, dass 1 kg. Leber 41,6
mg, 1 kg. Milz 39 mg, 1 kg. Grosshirn 21,6 mg, Kleinhirn 8,6 rag, Xiere
13,0 mg, llerz 0.5 mg Blei enthalten habe. Danach wurden allerdings die
Zahien, welche ich fiir das z. B. mit Bleikarbonat jjehandelte Blut gewonnen
habo, dodi schon eine betrchtliche Menge darstellen, welche dereiner chronischen Vergiftung entsprechen wrde. Es wurden beim Digerieren von
Rinderblut mit Bleikarbonat ohne Kohlensure-Einleitung 83,6 mg Bleisulfat im Liter gefunden. Am interessantesten alier waren die Versuche,
in denen die gleiche Menge Bleichlorid zum Blut gegeben wurde, eine
Probe unter Stehenlassen 24 Stunden bei 37" digeriert, eine zweile Pi^obe
ebenso untor Luftdurchleitung behandelt wurde, eine dritte unter Kohlensauro

Durchleitung. In den Proben, die einfach

Luftdurchleitung behandelt wurden,


Liter zur Losung.

der

Liter

kamen nur

Wurde dagegen Kohlensure

Schweine-, Pferde-, Schaf- oder

digeriert

12-21

mg

eingeleitet, so

Rinderblut

oder mit

Bleisulf'at

45-80

pr

enthielt

mg

Blei

Danach war os nicht von der Hand zu weisen, dass die Hypothese Blum'"s dodi zu Reclit besteht, wenngleich ich zugeben niuss,
sulfat.

dass nur die

Wirkung

der Kohlensure - Eiiileitung, die

immerhin

als

eiiic

don wirkiicht'n

ralion Itozeichnet
rids

\ l'ililtiiissen tiicht

werden

vollkommen entsprechende Ope-

inuss, zu dieser starken l/tsuu|j: dea BIi*ichlo-

iVihrte.

halje ge^^danlit, elwas auslulirlichcr atif dieso Augfuhrungen


Bliim's eingehen /n miissen uiid sie selltst dor Naclipriirung fur wert

Idi

weil sif luir in liygionischor B<'/iehiii

L"li;ill(Mi,

t'is.-liMi'n:

muss

Ich

gezf gen.

'

'
i

I3liim hai die belreffenden Scliliis-

der That sagon, dass

in

wenii die

Bium'

sclien

Anschaunngeii zu Heclit leslehen, bei der goringslen Zufuhr von Bli


aucii^ iiiiiiKT wioder die (iofalir licstdit, dass dio
Lereits sclioiiibar
ixeheiltc Eckrankuiig wicder /um Ausbruch kommt. Und unler solclien
l'instiinden
Arleit'r,

die

erscheiiit

solanire er

Forderuiig

geliihrlichon Betrieben bescbrifli^'l


zeil

zu

fixicron, ballo

des

Blum's

^'erechtfertiirt,

nodi Bleisaum an den Zahnen


ich

Bleisaunis als

wordcn

vorlaufig

darf. Kino

nicht

fiir

dass

zeigl, niobi in

oiri

blei-

beslimmlo Karonz-

man

anfingig, Jind ob

Zeicben fiip bestehohde Bloiver,i.Mriung das ^ohufte Auflroten von basuphilon rolen Bhjikrirporcbon

anstalt

Itonutztn

ilari",

wie es

u. a.

diagnoslisches

Grawilz

vorgosobljiifL-n bai, dariiber

geln uns noch ausreichende Erfahrungon.

man-

Man

wird also gut thun, sidi


zuniichst an den Bleisaum zu ballon, wenngleifb wir aucb bierzui.
nuisson, dass uns die nsibero Nalur des l>lei-;aums, niobi bekann

und seme diagnostische Bedculung nichl

imnier ausschlaggebend

ist.

loh veilieble mir nicht die Schwierigkoiton, die in

konomisober Beziehung einer solobon Anordnung entgfgensU'hen, namlich der1*'ei*nballunir


des Arbeilers vom Bleibelriob, solange ei- noch einen Bleisaum aufweisl.
In Mianchen Belrielen wird dio Mogliclikcil getrebcn sein, ibn so!
mii einer Thatigkeit zu bescb;irtigen,

der er der Bleigefabr nicht ai.


wird die einfache Mnllassung des
Arbeilers die Kolge sein. l'nd auch eine andero Massre^'cl, he in propbylaktisober Beziehung sichcrlidi vom grsslon W'ei'to, nicht nur Im^ziiglich der Bleigelahr, sondern auch anderer Ciiflgelahren sein durfte,
wird gleidifalis auf solche l'konomische Schwieriirkeilen stossen, ich
moine die Uriaubsbewilligung hip die Arbeiler in BleibetrielH'n und
anderen
Jiftbelriel)en. Dieso Massregel ist durchaus notwcmhg. schnn
daniit wonigstens in einer kurzen Spanne Zeil dom Mr>;anismus die
Mnglichkeit gegeben ist, das ini Ki^irper zurckgeidieliene Gifl vollkonimi'n auszusdieiden, oline das-*, wie es whrend der Arboit irder l'ali sein wird, kloino Mfngen immer wioder aufgenoninien wt
setzi

ist.

In

andoren Betrieben

liei

freilioh

<

Die gunslige

Wirkung auf don (iesamiorganismus, auf

digkeil des Arbeilers

ist,

sicherlidi

auch nidit

irt'rint;

die Arbeilsfreu-

anzuscblai:'ii.

Einer der w icbtigslen l'unkte m der Bioivergiftungs-l'iuplix lavi*


uberbaupt bleibl aber, dass wir Aerzte und die Arbeiler seibst vor allem
orientiert sind ilb<>r don Sitz der Gefahr. Das winl nur m<"'glich sein,

wenn

der Arbeiter selbsi scliun in jugendlidien Jahren

in

l-orlbildungs-

604

schulen uad durch speziell fr seinen Berufszweig verfassie Flugbltter

ber die Grosse

der

Giftgefahr

belehrt wird.

wnschenswert halten, dass

Und

ich wiirde es

fr

den Arbeiterorganisationen
aucli die lteren Arbeiter Gelegenheit nhmen, ihre jiingeren Berufsgenossen iiber diesa Gefahren aufzuklren. Denn erfahrungsgemass
wird eine solche Belehrung aus den eigenen Kreisen mit weniger Misstrauen aufgenommen, als es sonst niitunter. selbst den Belehrungen des
Arztes gegeni'iber auf'taucht. Freilich sind auch hier Schwierigkeiten
vorhanden, denn gerade die lteren Arbeiter zeigen infolge der Gewhnung im Umgang mit dem Gift eine gewisse Nachlssigkeit und Indolenz,
die librigens zwar menschlich durchaus erklrlich, wenn auch hygieniscli
nicht als giinstig zu bezeichnen ist. Ich stimme vor alleni mit Lewin
darin iiberein, dass die Belehrung, soweit sie in Form von Flugblttern
erfolgt, filr jeden Betriebszweig speziell zugeschnitten sein muss, und
dass zugleich die Mittel angegeben werden, wie sich der Arbeiter vor
den Gefahren des Betriebes schutzen kann. Eben so wichtig ist es nattrlich, dass der Arzt tber die Grosse der Gefahr, die in den einzelnen
Betrieben auftritt, stetig orientiert bleibt. Und deswegen ist einmal zu
besonders

in

Ueberwachung
jeder Fabrikant und Gewerbetreibende,

fordern, dass alle Bleibelriebe unter stndiger rztlicher

stehen, und demzufolge

welcher Bleiprparate

seinem Betriebe
davon Anzeige zu machen. Andererseits
miissten auch die Aerzte verpflichtet sein, klar erkannte Bleivergiftungen,
ja auch alle anderen gewerblichen Vergiftungen zur Anzeige zu bringen,
ebenso wie wii- das in alien zivilisierten Staaten jetzt bezuglich der
infektionskrankheiten forden. Nur auf diese Weise wird man ermitteln
konnen, wo eigentlich der Sitz der Gefahr ist, und nur auf diese Weise
wird man iiberiiaupt zu einer wirksamen Bleiprophylaxe gelangen. Es
ist zuzugeben, dass auch die Diagnose der Bleivergiftung und anderer
verwendet,

in grsserer Quantitt stndig in

gezwungen

ist,

gewerblicher Vergiftungen nicht immer klar vom Arzt zu stellen ist.


es wiirde fr unsere Zwecke schon einen erheblichen Fortschritt

Aber

bedeuten, wenn wir nur ber die klar erkannten Falle, ihre Entstehung
und ihren Verlauf hinreichendes Material besitzen wrden.
Eine weitere, eigentlich selbstverstndliche Forderung ist es, dass
man dem Arbeiter nun auch die Mittel an die Hand gibt, die Bleipro-

phylaxe, soweit sie moglich

man *ihm

ist,

zu ben,

d. h.

vor alien

Bingen, dass

Gelegenheit gibt zur Reinigung der Hndo, zum


Wechseln der Kleider vor dem Essen. Es ist eine l^ekannte, und namentlich durch die Untersuchungen Blum's auch wieder deutlich gewordene
reichlich

es durchaus nicht so leicht ist, die Hnde von dem


anhaftenden Blei zu befreien, und man muss besonderes betonen, die
harten Arbeit(>rhnde, in deren rissige llaut sich das Blei vielfach noch

Thatsache, dass

Hnde des Experimentators.

viel fester festselzt, als in die

nun vorgeschlagen, zimachst

die Stellen sichtbar zu

Blum

hat

machen, an denen

<las

HIt'i

mentcn
zunaclist

vor,

tiie

wncliircli

das

Klei

inigewandelt

zugleicli

mici

lial'ift,

iiiilosliclisle

Form
I

lande

uird.

Nachber

von der

HI uni
l'irnia

labrikniassig

iW'eisgau
>liick

dann

hai

'^piUfr

mit dersclbeu

solile

iner undurchlassigen,
isl,

vt-rlicii,

d.

il.

nielli

sowolil

loicht

unii

die

gleiclizj'itig

Umwandlung

idi ein Stiick

in

taiiclien,
iJIt-isulfid

mit
sind,

Freiburg ini
25 Pf. pr

elwas Itimssand,
IMei>ulfd,

in

Hleisulfid erfolgen kann.

Die Seife

ist

vie

mit

entfernbaren Ilidle umgeben, welche not-

beim

I.ioi^on

an der

Umwandiung von

melir die

Zorbe

Seife, welclio

Liifi

wudicnlan^'

in

iliro

\\

irksamkeil

Hlei in Hleisulfid besorgl.

Idi liabe die Ilallbarkeit der Seife in eingelienden


iu(l(Mn

/u

Reinigung der liande


wieder ontfernt

wird. Die

lieriresd'llt

weil die Seife

Kxp*?ri-

sogonannte Akronininseifo vorgesclilogen.

die

lie Ueini^'ung der Ilande vuni

wendig

-ine

Cheni. W'erke vorrn. Dr.

Seif!

seinen

scb\varz>, unlsliclien

bis

Scliwerelalkali

kostct, entliiill

^odass

naoh

lie

die gefarbten Sloib-n

"^andseife roifren. -soluiigo bis

dio jolzt

in

mimlicli in Bleisultd. Krfichlug

Schwi'fflwassj'rstofTNNasser

in

braunes

in

IMei

diis

lierzufiilirrr),

Versuchen erprobi,

einer feslversclilossenen Glasltiidse

lialit, naduleni die Iliille der Kabrik enlfernt war. ls ergab


dass die Wirksamkeit vdu angebrodienen Siiicken nadi 4 ^\'ocllen
\<|lkommen eriusdien war, nacli 14 Tagen nodi nadiweisbar. Frisdie

luflicwalirt

<icli,

dii' unler dt-r Sdiiitzliulle der Fabrik aufbewalirt wurden, waren


nodi nach 2 Monaten wirksam, ja seibst nodi nach 3 Monaten, wenn
lucli in altj^'ominderter Stiirke. Xamentlidi ist zu betonen, dass die us-

Siiicke,

-'re Sdiidil der Seife sehr

rascli

ilire

Wirksamkeit

verliert,

wlin.-nd

im Innern auf dem Durdisdinitt nodi eine gute lleaktion geben kann.
'lepnift wiii'de mit IJleiazetat, Mennigo uiid Bleikai-bonat, die mglichsl
i.irk
in die
Ilaut der Iland eingeriebm wurden. Die Pnifung mil
lileiazetat i<l naturgemass, weil es sidi um ein l"i.slidies Salz bandelt,
-le

die

emptindiichste, unii

die

Wascht man

lleaktion

aul

Hleiazetal

mit der Seife

am

Akremninseife
infadi mit \\'asser. so fallen dir. Keaktionen sdion bedeulend scliwAlicr aus. Im ganzen wird
man sagen kimen, dass die Seife sidi in
mgebrauditem Zustand etwa 14 iage ball, in iiiclit angebi'auchteni
1-2 Moriate. Dass wir es Iiier mit einem Scliutzmittel zu tbun
/ustand
liaben, ersdioint mir nacli den Untersudiungen lUum's unii meinen
igenen Laboratoriumserfalirungen unzweifelliafl. Es fragt sich nur, oh es
-idi aucli uni 'in in der Praxis verwendbares Scliutzmillel bandelt. Der
ierucli, der fnilier der Seife in slarkem Masse anbalete, ist neueniings
liirdi ein Pflanzenparfum etwas verdeckt aber nodi immer vorbanden.
ierade gogen den ubien (ierudi batteri die Arbeiter am Anfang lebhaften
l'.'insprudi eiboben. Fin l%.'l;elstand ist, dass die Seife sidi etwas rasd verliraudit, und dass die Fntfernung der entstandenen Fleken von lileisulJid
mit llilfo der Akremninseife durdi Weilerwasdien doch nur sdiwierig zu
liewerkstelligen ist; man muss meist noch Sandseife zu Ililfe nelimen.
l.ingsten positiv.

<

'

die Iland vor IJenutzung der

Umstnden habe

Uiiler diesel!

ich es nicht

fiir

iiberflssig gehalten,

das auf dern gleichen Prinnodi ein anderes Schutzmittel zu erproben,


wurde. Es handelt sich
zusammengesetzt
mir selbst

und von
wssrigem Glycerm
eine Lnsung von Kalium sulfuratum in
aa), von der
Wasser
und
500
Glycerin
(Kalium sulfuratum 35 g, 500
Reaktion
gleiche
die
um
werden,
gebraucht
nur wenige Cubikcentimeter
ist - vermuthch
Lsung
Die
Akremninseife.
der
mit
hervorzurufen wie
hallbar, ^Yenlgstens
audi durdi den hohen Glyceringebalt 1-2 Monate
auf der Hand mit Bleiazetat.
o-ab sie nach 2 Monaten noch R.eaktion
ist, dass die Reaktion
Der einzige Naditeil gegenber der Akremninseife
dass das Glycerin
darin,
etwas langsamer eintritt. Der Vorteil beruht
gleidizeitig die
herabstzt
geruch
die Haltbarkeit der Losung erhoht, den
der Maler
Erfabrungen
sonstigen
die
Hand geschmeidig macht, und ^vie
Entferleichtere
eine
Grundlage
fettige
und Anstreicher beweisen, als

/it)

berulit

einfach

um

ermr.glidien
nung der an den Hnden haftenden Oelfarbe

wird.

Die

mit Sandseife erfolgen muss, geEntfernung der


fr die Hand, die durch die
dngreifend
weniger
vid
staltet sid! audi
der medianischen Emwirkung der
leidite Bedeckung mit Glvcerin vor
wird auch dieses
Sandseife etwas gesdiizt ist. Selbstverstndbdi
bestehen haben.
Sdiutzmittel erst die Probe in der Praxis zu
Akremninseife,
literarisdien Aeusserungen ber die
Bleisulfidflecken, die

Die wenigen
Anstalten
aus der Praxis vorliegen, beziehen sich auf grossere
Hof
k.
k.
der
aus
Tischler
und staatliche Betriebe. So hat Dr. E.
Dabei
berichtet.
Erfabrungen
gnstige
und Staatsdruckerei in Wien ber
uberund
Betriebe
staatlichen
einem
in
eben
ist zu bedenken, dass
Arbdter unter Aufsicbt steben, ein solches Schulzmil-

die bisber

haupt da

wo

die

Arbeiter sich einzdn an


bei den so stark gefahrihren Arbeitssttten befinden, wie das namentlich
Fall ist. Idi modite bei dieser Gelegenheit
deten Anstreicbern der
Aufsichtsbeamten eine
nicht unerwhnt lassen, dass die gewerblichen
^^^aschpltze in der
der
orossere Aufmerksamkdt auf die Belichtung
tel

viel leichter

anwendbar

ist,

als

wenn

die

fndet man die Wasdibabrik riditeti sollten. In den meisten Betrieben


an gebracht. Das ist
Raumes
des
Ecke
pltze gerade in der dunkelsten
Reinigung
vollstandige
eine
eben
man
wenn
in hohem Grade ung.instig,
der nach
Entfernung
eine
auch
namentlich
und
der Hnde erzielen will
Bleisulfidflecken.
dem Gebrauch der Akremninseife aufiretenden
die Verabreichung von
wie
Massregeln,
prohylaktisdie
Auf andere
des Blds verhindern
Milch - und Schleimsuppen, welche die Resorption
des
Ernhrungsweise
und
oder verlangsamen, sowie auf die Lebens
disponierend
Als
werden.
Arbeiters sol! hier nidit nher eingegangen
eraditen, wenn die Lult in
fur die Bleivergiftung mochte ich es auch
entspricbt, die wir
Anforderungen
den Arbeitsrumen nicht denjenigen
hygienischen
allgemdnen
nadi
Temperatur
in Bezug auf Reinlidt und
Beziehung
der
in
mochte
Idi
sind.
berechtigt
l'irfahrungen zu stellen

UHI- fin

Beispiel anliihren, das ilitien zeigen

r.bolstanden, die
(lurch Kestsetzunj,'

wio das

soli, wie schwierig .


auf die Lufibescliafforilieit eiitwickein,
oines bestimmlon I.uftkiil.us fiir U-,.'

sicli

in

Me/u/j;

den doutsclien Bundesrats-N'orscliriftCM g.


/,i^
holloii. In unseren Druckerciun wird von dern
Geselz 15 ehm Luftraum
pr Ivopf der Arbeiter gefordert, Diese Zaiil hai sich als
vollko.nn..-n
in

aiismcliend

wunl.

li-li

erwicsen,
l.alte

solange

neulicli

das

Setzon

(iolo-oi.l.oit,

oino

mit der Hand l.elriolM-n


Dnickerei zu besichligen.

Uaum

von 105 cbm 7 Arbeiter beschafiigt waren; aber


Kubikmeterzahl, dife pi-o Kopf der Arbeiter
onlfiel. (Mitsprach also <r(iu:xn den -cselzlicbon
\'or.schriften. NichtsdestoNveni-r war der Aiifentbalt in diesem Kaume
aucb fnr die daran
gevuhnten Arbeiter nur ertraj,'lich, wenn die drei grossen
Fenster d.'s
Haumes sUindig, auch im Wintor. -e.".lTnet irehalten" uurden. Mit
den
Setzmascbition verbunden isl bekanntlicli ein Gi.-ssapparat,
der im
wesentlicben aus einem Schmelzkrssel besteht, in xvelchem'das
Blei
durch einen iJunsenbrenner tliissig gehalten wird.
Beim Abschiipfcn
der KnUze aus diesen Giessk.'ssein entwickelt sicli
iibri-,'ens ein
n^serst feiner, stark bleiliallig.T Staub. wir fanden
in fein"eren Staubb,standteilen 67"., Blei. l-s ergab sich, dass die Temperatur,
sobald di.Fenster geschlossen gehalten wurden, und alle Bunsenbrenner
brannin

(lei-

in eincin

an 7 Setzmaschinen.

ten,

wenn

sie ani

Die

Morgen ver der Arbeit 14" betrug, innerhalb ein.-r


stieg, ani Abend bei einhalbstiindi-en
Schliessen

halben Stunde auf 23


der

Fenster sogar suf SV.

Die KohlensAure-Bestimmungen ergaben


Kohlensure bis fiber 4"/,. Idi benierke, dass in dem
Kaumf' die Boleuchtnng durch Auerbrennor erfolgte,
die bekanntlich
nicbt in dem Masse, wie andere gas
Beleucbtungsarten, iuftverschlechlernd wirken
Ber Besit/er der Druckerei erwies sich als
ein sehr
verstaruinisvoller und entgegenkommender Mann,
und es gelang
ein Ansteigen der

iim

zur

l':infuhrung

einer

mir,
Venlilation zu bewegen? Ein.'
unnotig, weil die ber den Gioss-

kiinstlichen

Absangun,- der verdorbenen Luft war


kesseln belindlichen Abzugruhre schon in
derartigen Transport der Luft bewirkten,

grossem
freilioh

Mr.

'

einen

^vi

unler
des Kauines, denn diese Rhren wieseii
noch in
MaiMskopfbohe kolossale Temperaluren auf. Ks konnle
sich also nur
uni die Zufuhrung von reiner Luft handein,
und dank dem Entgegenk.^nin.en und der Saehkenntnis der Firma H.
Heeknagel

starker

Krwarmung

in

Mnehen

gelang es auch, durch cine Poren-\entilation eine


wesentliche Verbesserung der Luft herbei/ufuhreii, s.xlass bei einer
spteren Untersuchmig
der ll.Vhstwertder Kohlens-iuiv b.-i geschlossenen
Fenstern nur 1 77 "/
betrug, und dio Temperatur nur -J-VS".
Dabei sind die Aniage
unii
Belnebskoslen der Venlilation nur aehr mssige.
Ich habe dieses Beispiel nur angef.dirt, um Ihncn zu
zeigen, dass die staatlichon .Ma^^regeln. sowe.t sie anf beslimmt.'n Normen
fussen, eben n.emal
all.-n
Verhaltnissen d.'r Industrio gerecht werden
knnen.

008

Die disponierende Eolle des Alkoholismus Air scliwere Bleivergiftungen


istso bekannt, dass sie unter Aerzten keiner Errterung bedarf. Idi

mchte
gerade dieser Punkt der Bleiprophylaxe vom
Arbeiter selbst ausgeb twerden muss, und dass daher die besten Schutzmassregeln, wie sie der Staat anordnet, nichts niilzen knnen, wenn
iiur

hervorheben,

dass

beim Arbeiter nicht ein gewisses Gefiihl der Selbstverantwortlichkeit


besteht. Gerade dass dieses Gefiihl nicht allenthalben bei den Arbeilern
rege genug ist, sehen wir an den hufigen Bleierkrankungen bei den
Malern und Anstreichern, die sich nicht unter einer stndigen Ueberwachung befinden, sondern einzeln arbeiten. Es ist nicht von der Hand
zu weisen, dass es gerade diesen Arbeitern sehr hufg an ausreiehender
Gelegenheit zur Hndereinigung fehlt; aber es ist el>enso bekannt, dass
einzelne von ihnen trotz wiederholter Warnungen, trotz eingehender
Belehrung das Essen und Rauchen mit beschmutzten Hnden nicht
lassen, auch da, wo ihnen ausreichende Gelegenheit zur Reinigung
gegeben ist, und dass sie immer wieder die mit Bleifarbe beschmutzten
Pinsel zwischen den Zhnen halten. Es mss auch in den Arbeitsvertrgen eine Klausel existieren, die es dem Arbeitgeber ermoglicht, einen
Arbeiter, der sich diese Regeln der persOnlichen Bleiprophylaxe nicht zu

machen kann, auch vor Ablauf der vortragsmssigen Kiindigungszu entlassen. Ich wiirde eine solche Bestimmung tur durchaus iti
Interesse der Arbeiter liegend erachten und bin iiberzeugt, dass damit

eigen
frist

gerade die Einwirkung eines schlechten Beispiels der lteren Arbeiter

auf die jiingeren Elemente verhtet werden knnte.


Fiir Maler und Anstreicher bleibt ein wichtiger Punkt der Ersatz
des Bleiveiss durch Zinkweiss oder Litopon. In der Beziehung hat ja
bekanntlich gerade die franzsische Regierung sich grosse Verdienste
erworben, und es scheint mir im hochsten Grade wiinschenswert, dass
andere Regierungen das Beispiel der franzosischen Regierung befolgen,
nach der Richtung, dass in den Submissionsvertrgen die Verwendung
von Bleiweiss fi'ir offentliche Bauten untersagt wird. Nur so wird man
zu ausreichenden Erfahrungen zunchst dariiber gelangen, ob die Bleiweissersatzmittel thatschlich den athmosphrischen Einflssen geniigend

Widerstand leisten, und auf diese Weise auch, falls sie sich bewhren
die Maler iiberzeugen konnen. Es ist moglich, dass die Bleiweissersatzmittel sich nach dieser Richtung hin nicht bewhren und dass dem
Staat dadurch grssere Kosten erwachsen. Aber es bleibt trotzdem ein
nobile offcium fiir den Staat, gerade diese Frage, wenn auch unter
erhebHchen Kosten, in grosseni Umfang experimentell zu losen. Ich bin
iiberzeugt, dass dann auch die Technik noch andere und bessere Bleiweissersatzmittel zur Verfiigang stellen wird als die bisher bekannten.

ist,

(KM

Pn'sifleiifo si con^Tiitulii e niigia/iu

Il

il

Relatore.

Apre quindi

l.i

discussione sul tema svolto.


Doti,

iiaddunl (Svezia): Wir lial.en in Stockh..lm vor Zwei


Jahrei.
gewiss in Anieitung der-rossen Slerblichkeit iti Tubei-

ani nu.-hstens

kulose

diesen

untei-

Vei-huitnissei.

dei-

Arheiten

linelil.indereieii

ausiriel.ige

und

F'ntersuchun^ren von deii


Druckereien. VVir haben dal.*-,

miter andoreni geCund.'n, dass in deni Keliincl.t


frewiss Stucke und:
Triimniei- von Blei vorkomnien; dor Slaub entbioll
nicht [ilei. Ks ist mii
den bleibosrhn.ul/i-ten Fin-ern das iJlei den
l.etieffenden Personen
zn-elVilirt wird. Dir Hleivei-iftun- unter
den S<-hriftzetzern ist gan/
gewiss nicht eine Berufskrankheit: .-^ie ist eine
Kiankheit

der Unsau-

der

lrkeit,

Unreilichkeit. Jetzt

wen.gstens die -rnsseion


Nunm.'lir

existin

niclit

sind

die

Dru.-koreien in Slor-kbolni

Toelelten und Speiserumen veisehen.


unlei- den Schriftsetzern bei uns
die Bleiverniit

glftun^^
Il

l'r.'-^i.j.-iiie

la

parola

====

al doti.

./.

I{a,nhus<'L in

Zr H lei trae; e.
ti

iriesie sul tema:

===

'l'atuiuerel 1840 war uohl der erste der 1840 ein


systematisches Bild
Symptome der Bleivergiftung als Berulskrankheit entwarf. Erst lange
nach dem Bekanntwerden des Uebels zwang die rasche
Entwicklung

der

d'er

Industrio dazu gesetzgeberisch

schiiizend

einzugreifen.

Der Be-inn der

Bleigesetzgehung (in Deutschtand das Gesetz vom 12 Aprii


188G) fallt
ungefahr mit dar Geburtszeit der Gewerbehygiene als
eigenberechligten

Wis^enscliaft zusammen
die Bleigefahr ist mit anderen durchgreifenden Volksuheln an der Wiege unserer Wissenschaft
geslanden
das furclitLare bekannte Bild der Bleivergiftung war
es. das dazu zwang
zu handeln und zu helfon und seither ist die Bekampfung
der Bleigefahr
einer der wichtigsten Zweige der Gewerbehygiene
geblieben.

rascli

emporMiiht,

welche nun
auch von den Induslriellen und
begritTen und gefordort, immer neue Erfol-e
"*

erfreulicherweise

Gewerbetreibenden seibst
zeitigt.

Bezuglich der Bek/impfung der Bleigefahr ist aber


leider, wie aus
meisten Stalistiken
soden deuischen un 1 r.sterreichischen
zu
entnehmen der Erfolg durchaus kein voller; seibst in -ganz

don

niusierhaft

eingcrichteten

Betrieben

wie

ich

sie

in.
Rheinlande und in Krnten
Aufzahiung der von mir gesammelten statistischen Daten ermiiden. doch mchte ich
hier vorwegnehm.'n
dass Eines in der Stalistik der Bleierkrankungen
sehr bemerkenswert
erscbeint: m grossen Bleiwerken z. B. in
Pribmm in Bohmen oder auch
d.n karntner VVerken kommen die
111
BleierkrankungsHille ausschliess-

kennen

lernte. Ich

will nicht mit der


)ich

unter den

Httenleuten

610

und

der weiteren

bei

Verarbeitung des

Gruben und Aufbereitungsarbeitern, die mit dem Bleierz zu thun haben sind in den
vorliegenden genauen Statistiken, die mehrere Tausend Arbeiter umfassen
keine derartigen Erkrankungsflle verzeichnet.
Diese autfllige Beobachtung fhrt jedenfalls zu der Erkenntniss,
Bleies (Bleifarben, Bleiguss,

etz.,

etz.)

vor; unter den

dass es ganz offenbar nicht gleichgultig

dem

sei

in

welcher Form das Blei

Arbeiter unterkommt und dass die einzelnen Bleiverbindungen eine

ganz verschiedene Giftwirkung entfalten diirften. Diese Tatsache finden


wir in der Literatur nur mitunter bercksichtigt, da gar zu oft lediglich
von der Giftigkeit des Bieies, nicht aber einer bestimmten Bleiverbindung
die Rede ist. Ich habe die einschlgige Literatur, bevor ich an eigene
Schlsse ging durchsucht und da zeigt sich, wie gar oft in der Gewerbehygiene die Tatsache, dass die klinisch esperimentelle
Forschung und die Arbeit auf dem Gebiete der Gewerbehygiene off ohne jede Verbindung geschieht, so dass die Erfahrung am Krankenbette oder im Laboratorium in der Praxis gar nicht
ausgentzt wird. Der Kliniker und Experimentator, dem die Kenntnis
der Giftwirkung der einzelnen Verbindungen zu Gebote steht nimmt
andererseits auf die Praxis meist zu wenig Rcksicht; so dass die
zweckmssige praktische Ausntzung der gewonnenen hochwertvoUen
Resultate erschwert, respektive auch schon dadurch unmglich wird,
dass durch den Ort der Publikation klinisch-experimenteller Natur
welche meist in medizinischen Fachblttern geschieht, dieselben dem
gewerblichen Praktiker nur schwer zugnglich werden.
Ich ervhne
dies, weil ich auch diesmal wie in alien meinen Publikationen von dem
Gedanken geleitet war, diesen offenbaren Mangel einer wirksamen
Zusammenarbeit beider angefiihrten Arbeitsrichtungen etwas auszugleichen. Ich ging daher in der klinisch experimentellen Literatur unserer
Frage dem nach, was mir von eminent praktischer Wichtigkeit und
Verwertbarkeit schien.
Das Resultat dieser Recherche will ich kurz
skizzieren, bemerke aber ausdricklich, dass meine Mitteilungen sich als

vorlufiger Bericht iiber eine Arbeit qualifizieren,

extenso im Zuge

deren Publikation in

ist.

Nach den Forschungen von Jaksch, Moritz, etz., ist es sicher, dass
das Blut durch das Bleigift verndert wird und zwar sowohl die weissen
als auch die roten BlutkOrperchen. (Erstere im Sinne einer moltinuclearen, neutrophilen Leucocytose, letztere durch basophile Granulation,
angeblich im Friihsymptome der Bleivergiftung).
Ferner ist in der

Literatur eine

Vernderung der Beschaffenheit der Blutgefsswand

durch die Bleivergiftung konstatiert, welche auf eine andauernde oder


wiederholte funktionelle Sturung der glatten Gefassmuskulatur zuriickzufiihren sein durfte, namlich den Gefsskrampf, dann das Bleigift hervorruft. (Mattirolo, Marchet, Chatin, auch Deutsche und Englnder). Die

611

Biiicke von diesen (iedaiikon /u der Erkhirung

dai- Lirscheinungen von


des Nervemsystemes schlug der Oplliulmologe Iillsching, der die
Ver;inderungfii (Km- Blutgefiisse der Retina hfi Blcivergifiung unter der
starken X'ergn.ssrrung des Aiigenspiegels direkte beo bach lete. Kp kon-

Seite

statierte die Karnpfischiimie, die


Jiaiit

und der

Xervengefasse

dadurch entstehende Arteritis der N'etzmacht dieselben fiir das Jilsteh<Mi

iiiid

scliwerer cerebraler l'irscheinuiigeii (l-lncepbalopatia saturnina) sichtlii-li


mil Rechi verantworllich. Rosenstein hai bereits 1867 (in Virchows
Ar.;hiv)
III

gleichfalls

Einwirkung des

die

iiskiilalur direkt als

deii

Bleies auf die

gialle

fiefass-

(Jnind der Sl">rung der Gehirnfunktionen

Mine gewisse Analogie haben wir ja l)ei gewissen lueAttektionen des Gehirnes, die auf primAre
l'irkrankungen der Hlutgefilsso zunickzufuhren sind.
Nach Konslatieaiigegebeii.

tischen,

arteriosclerotischen

rung dieses Zusammenhanges gelie icb zu einer anderen praktiscb


liodeulsamen Tatsacho uljer.
Eine ganze Reihc von Beobachlungen und Krankengeschichlen deulel
ilarauf hin, dass stels diejenigen Teile des Organismus ani meislen
gi'schadigt werden, welche durch Erkrankungen und insb'sonder'
slarke Inanspruclinahme durcli die BeschTtigung bereits gescliwchi
sind. So bekommt der Alkoholiker zumeisl rnihziMlig Bleinephrilis, der
niil irgend einer Gehirnanomalie behal'lete (insbesondere Hydrwephalus)
wird leichl von der Gehirnerkrankung ergritien; so ist es auch niil deni
cliaraktt'rislischen Bleihihinungserscheinungon bei Ilandwerkern; die Rafiialisliihmung reciiterseils (Roth, Jakscii) Irill in den Vordergrund,
d'eh wo anderc Muskelgruppen vor allem in Thligkeit sind, sind dieder Lahmung, so bei Feilenhauorn,
kleinen Ilandmuskeln, in Akkumulatorfabiiken die Schultergiirlelmuskulatur
bei Kindern hingegen ist die
l.iihmung im Bereiche der oberen Extremilt sellen. Ks wiegt die der
uuleron Extreniitiil (Peroneusliibmung, \'ariot, Escherich) vor. Denken
wir nun aii das fniher Gesagte, so scheint es mir nicht schwer aucb
hier die durch die gogebenen pathologischen Verhaitnisse (Entzundung)
st'll)en aucli die

Pnidileclions-Stellen

Khimpnern und Malern

die

oder durch die Ueb(;ranstrengung allerierten Blulgelasso


galion der

Erkrankung

in

iVir

die

Propa-

dem betreftendem Organe verantworllich zu

So folgt /.. B. auf die durch die Enf/undung, L'eberanstrongung, etz., Iiervoi'gerufene Turgezenz die Kamptschiimie. Iliedurol sind
bedeulende iihildruckschwankuugt'n bedingt, die dann wieder zur GeAnalog erklrt sich nach meiner
nisswandalteralion, etz., fiihren.
inachen.

Ansicht das
nicht (wie

hautge

von

Auflrelen

manche Autoren zu

das Auflrelen der Tuberkulose

Tuberkulose

bei

Bleiarbeitern.

glaiiben geneigl) in derselben \\'eise witin

schaftigungsart die prinare Noxe


umgekehrt, der Tuberkulose

Slaubbetrieben dadurch, dass die Be-

sondern hier isl das Verhitnis


die Bleierkrankinig aus i)bigeii
iriinden disponiert. Dies wird durch einen Fall Israels illuslriert, w.
.setzl,

ist

fir


ein

Tuberkuloser nach

einer

612

verhltnismassig

Zwecken gegebenen

Bleiacetatdosis unter den

vergiftung starb.

Auch

die

kleinen,

zu

kurativen

Erscheinungen der Blei-

gichtischen Zustnde,

die bei Bleiver-

giftung beschrieben werden, lassen sich wohl oft ziemlich zwanglos aas

der durch Ueberarbeitung herabgesetzten Widerstandskraft des betrof-

fenen Gelenkes erklaren, ohne eine Nierenerkrankung durch Blei supponieren zu miissen.
Praktisch wichtig

ist

also das:

Gewisse Krankheiten eine Disposition zu schweren Bleivergiftungserscheinungen bedingen, so: Tuberculose, Epilepsie, Hydroce1.

phalus.
2.

Ueberanstrengung

fr das Auftreten

ein wesentliches Unterstutzungsmoinent

der Bieierkrankung

bietet.

insbesondere bei den bei

der Arbeit aktiven Organen. (Nerven, Muskeln, Gelenken).

Wir streifen die Wirkung des Bleies auf den Darmkanal (Erklrung der Bleikolik) und die Ansichten ber die Aufnahme des Bleies
in den Organismus, um dann zu den praktisch wichtigen Tatsachen zu
gelangen, die sich aus den Ansichten ber die Bleiausscheidung
ableiten lassen.

Die Bleikolik (unmittelbare Darmwirkung) erklrt sich wohl am


zwanglosesten durch die bereits errterte erregende Wirkung des Bleies
mir scheinen die Ansichten der Auauf die glatte Muskelfaser
toren sich auch smmtlichst im Prinzipe dahin zu einigen, wenn auch
einige Autoren (Heubel, Riegei, Harnak, Mayer) die Erkrankung der
Ganglien, andere den Blutgefsskrampf als das primre ansehen (Mattirolo, Chatin) zumai die Entscheidung dieser Frage bei der Komplikation

MuskuZur Bestrkung^
Darmes wohl schwei- zu entscheiden ist.
Anschauung sei als analogon die Wirkung des Bleies auf die

der Funktion der Ganglien mit der Blutgefsse und der glatten

latur des

dieser

Muskulatur des Uterus erwhnt. Blei wirkt nach den von Roth,
Wrangham, etz. (somit Autoren diverser Lnder) gesammelten
Erfahrungen abortiv. Die Aufnahme des Bleies in den Krper geschieht,
wie einheitlich festgestellt wrd, per os. Das meiste Blei wird verschluckt, wenn auch andere Eingangspforten nebenbei in Betracht kommen, wie die Haut, die nach Lehmanns exakten Versuchen die Eingangspforte zahlreicher Industriegifte bildet, oder vielleicht auch die
Lunge (Elssser)
jedenfalls geschieht dann die Ueberfuhr auch durch
die Lymphbahn.
Sind also in diesen letzten Punkten die Ansichten
der Autoren nicht schwer einheitlich auszulegen, bestehen ber die
Ausscheidung des Bleies differente Anschauungen.
Elssser, Du Moulin, Levin und Thiemann treten dafr ein, dass
die Haut bei der Bleiausscheidung eine wesentliche Rolle spiele (hnlich
auch Oddo und Silbert) und haben das Blei mittels Schwefelnatriuml<')sung in der Haut auch dann nachgewiesen, nachdem das oberflchlich
glatte

Legge,


Iwifteiide
iiiid

r3lei

fiilsprecliend

Jaksch-l'rag haben

613

Ijosoitigl

worden war. Der Japaner Miura

jedoch dnrcli selir exakte Versuclie (unter gleich-

Die
durch das

zoiligor Katapliorese dos Schwefelalkalis) dies Ansiclit <nlkrfligt.


Itcsultate

d>r

ohgeiianntci

Forsclier 'rkiriren

sicli

olT<tilar

ausso rondo n ti ich f sii' Haften dcs Bleies in den


Ilautfalten, durch die Sulfid-Reaktion wird es dann gul sichthar.
Ali und fui' sicli plausiblor ersclioiiit die Mnf^liclikeil der F^r-iaus-solicidiiiig durch
die Xiere, zumai boi Hleiver;;ifturig, Nepliriiis (a.^1
regelmissig auftritt (Mayer, Jakob, Zoon, Ajutolo, Jaksch), viele Autoren
(neuerdiiigs Ilolh) trcteii fiir die Aiiimhiuo eiii, dass die Bleiausscheidiing
Jaks(!i haf durch gfiiaue Ibiriiaiialyseii
d\irch deu llarn geschchi'
lileikranker, (he in alltii l'allorj negativ ausfielen, diesa Ansicht erschttert.
deiiselb(Mi iiegativen Ergehnissen gelangto Zinn (genaue
y.n
Analysen uach /.uhiMigen Eiimelimeii voii 20 gr. Ghitte uiid nrst chroiKjtorisclie

Esche rich, ebenso Blum


welchen allerhand Bleiprparate verfvttert
wiinhiii, daruiiter auch JodI>h:! das Bh'i bheb ini Ivirper, ini Marne
trat nur Jod auf; damit ist auch der Glauben an die gute W'irkung der
Ji^d-Alkahen gogon Bleivergiftung erschuttert (die Theorie dass sich
JodbhM iiM K<")rj)er bilde). ~ Auch Heller, Letheby, Nerat, Prevost und
einige Autoren (Pouchet
Binel suchten vergeblich nach Blei im Harne
(rfila, Gusserow und Mann) fanden zwar Bici darin, doch nur in Spulen (es ist nieist nicht gesagt in welcher Vorbindung, ob gleich das sehr
wissenswert wre), so dass man von einer regelmiissigen Bleiausscheidung durch dio Niere k ein esfai Is sprechen kann; auch die
Nierenentziindung sprieht nicht unbedingt dafiir, denn dieselbe hlsst sich
ja leicht undzwanglos auch aus der besprochenen Blutgefsserkrankung
MJscher und dunn acutcr Vergiftung) feriier

durch Tiercx|ierimeii(e,

bei

tM'klaren.

Nachdem dio Haut und Nierenausscheidung somit als Ausscheidungsweg niciit plausibol ist, oine Lungenausscheidung aber ausgeschlossen ersclieint, so

Darm
auch

bleibt

eigentlich

als ausscheidendes
bei jeder

g<'fuiiden.

per exclusionem

schon

Organ zu denken

exporimontoHen Arbeit

in

ibrig.

nur an den

Thatschiich

diesar Richtung Blei

ini

wurde

Koto

hierbM
Freton wir dem N'orlialton das Bleies im Darnie nher;
an dieser Stello nochmais auf dio Wiohtigkeit der Unterseheidung
der W'irkung der oinzolnen Bloi vorbindungon hingewiesen, welohes wichlige Moment in der Literalur nur spriich halbwegs genigend
gowirdigt orscboiiit. Kiiigohond haben sich meines W'issens LahmannW'urzburg, und Bluni-Frankfurt, mit dar Fmge Ix'fasst und wio ich
vorwegnehmen will, slimnion die exporimentellen Krfahrungen dia;jer
Forschor niit den von mir oiziellen Rasultaton liberein; es ergibt sich:
Bloiweiss, und Bleiacotat sind am giftigsten. Zirka 10 gr. (allmhlich t'invcrloibl) fiibroii stois in wenigon Wochon zum Tede des Versei

614

suchstieres (Kaninchen). Bei Bleijodid, Bleisulfat und Bleiglatte liegt die


todtlich wirkende Dosis (bei allmhlicher Eiaverleibung) hoher (za 20 gr.j

doch wirken auch diese Verbindungen sichei- tridtlich. Die cinzige Ausnahme macht das Bleisulfid, dieses ist offenbar nicht giftig wie sich
durch Ftterungsversuche (mit allmhlicher Einverleibuug von za 50 gr.
Die Erklrung hiezu gibt
und daruber) sicher nachweisen lsst.

offenbar das chemische Verhalten des Bleisulfides; es ist auf den ersten
Blick von den iibrigen praktisch wichtigen Bleiverbindungen dadurch
ist und ferner durch seine
Wenn man nun im Speziellen die Sfte des
schwere Lslichkeit.
menschhchen Verdauungskanales als Ljsungsmittel beriicksichtigt so
haben wir folgende Lsungsflssigkeiten in Betracht zu ziehen:
HCl Losung (mit etwal"',, Pepton) (knst1. Eine etwa 0,1 7u
losenden Substanzen des Magensaftes).
wichtigsten
der
Nachbildung
liche
Natr. Carbonat enthaltende alkalische Losung
2. Eine etwa 0,30
mit etwa 0,5 ^'u N a C 1 (knstlicher Dnndarmsaft).
3. Eine acerino-e Menge Schwefel-Wasserstoif in schwach ammon.
bezw. saurer Losung.

unterschieden, dass es kein Oxydationsprodukt

Wasser

Die erste salzsure Losung lost die in

Bleiverbindungen teilweise,

was durch

die

unlslichen giftigen

Gegenwart von Pepton noch

gefrdert wird.

So lost

nach

Tagen

von
0,1 o/o

ein Liter:

(bei 36 C.)

10 g. Bleiweiss

Salzsure

0,1471

g.

Pb

^n,e,

(als 0,2154 g.

0,033 g.

(als 0,048 g.

e r^
PbSO^
t^v

nachgcwiesen)
i

und

o/o

Pepton

von

g.

(za 336

metall.

mm.2

Pb

Oberfl.)

0,0983

von
0,1 "lo

(als 0,144 g.

0,0194

von

4 g. metall.

Pb
(als

Die alkalische Losung sub

2,

lost

g.

PbS04

nacligewies.)

Pb

10 g. Bleiweiss

Salzsure

(oh ne Pepton)

g.

Pb

PbS()4 nachgewiesen)

Pb

0,0285

g.

PbSO.j nachgewies.)

Bleiverbindungen

nicht,

fa

Ut

vielmehr das Blei aus der Losung 1.


Die HgS haltige Losung 3, fllt selbstredend quantitativ das Blei.
Bleisulfid wird von keiner der Lsungen im geringsten angegriffen.

Danach erfolgt die Losung und Aufnahme des Bleies jedenfalls im


Magen und in den obersten Teilen des Diinndarmes bei saurer Reaktion,
was weitergeht wird zunchst schon im Dnndarme geflli und dann
im Dickdarme (durch Bildung von unresorbierbaren Sulfid) gnzlich
unschdlich gemacht.
Der resorbierte Anteil des BJeies kann mglichervs'eise (wie Blum auch annimmt) durch die Alkalitt des Blutes
gefllt und in den Darm ausgeschieden werden, von wo aus die Abschei-

Hnn^'
eiiH'ii

cireiiliis

Wic

iiimmi iihrigoiis aiich rine

IMiirn

?rfolgt.

(lem

G.".

viticjsiis

uucIj

teil\vfisp

Rckrc^oi-ptioii

aii.

die

sei:

prakliscli

Thatsache,

wicliti^e

t..i

..

*,..

Blrisulfid iiii<,'irtig ist, erscheint physiologisch liowieson uiul ls<t


sich auch /wariglos physiolo/^'isch iind chemisch e rk hi i-cn.
Ich

lialit

OS aiich vorsucht, die dcdii/icrteii pmktisch wichligeii That-

Kucksichtnahm auf di* prakZi dioscm


Piuiku
nuiss ich allt'r'diiif^s he'^uiidcMs horvorheljoii, dass moiin- Milteilungen nur
voiliiiifige sind, da die Sache noch nicht abgeschlos-cn imd die Fiiblikatioii in extenso >rst crfol^fcii wird; hior nbrig<Mis anch viri zi vi'l
Zeil /m- Bcsprochun^ koiisumieroii vvurde.
Die Uiigiftigkeit des Bleisiilfides ist fiir die gewerhiiche Pi-axis
sat'lirri

tischc

in

ilic

l'raxis iimzusetzer d.

g<'\v('rl)licln'

lUcigefahi-

li.

in

vei-werloii.

/ii

ausserordentlich bedeutsam. Zunachst erklrt sie dio statisch


uiid selioner

wahule Thalsache, dass

die Grubenarbeitei-, die

frwieseiw
der Aul-

Itei

bereitiing Besebafligteii nicht aii dei- Bleiverifil'tung erkraukeii.

kann man wohi

autTallende l-scheimiiig

niit

Die-i-

Hecht ein Ivxporimeiit

ini

donn wenn der Staub des Bleiglanzfs dor in so


grossen Mengen vom Bergmanne, etz., eingeatmet wird, giftig w^ro,
miissten dio Bergleute unti Aiifbereiter die ersten sein die an Bleiveigiftung erkranken
iibrigens mnssen wir die Thatsache dass das Blei
im Erdenschoose ini ungiftigen Zustande schlummort, gleichsam als ein*
vveise Minrichtung der Natur bezeichnen, denn sonst gbe es auf dem
Erdenltalle mancherorts viel sehr gefhrlichen Staub.
Die Gefahr wird
sonni orsi durch die Menscbonarbeit soibst geweckt
so vor alleni
durch dio Blei voi-lnittung
der Vorhiittungsprozess macht das SuUid
zum giCtigon Oxydo und Motalle.
Die Gewerbehygiene hat allerdings
sohoii viel getan und init bedeutondom Krfolge
indein dio das gewerbohygieniseho Grundprinzip Abscbliessen und Abfuhren (Kondensieron
der Luftverunroinigung) auch bier (lotz vieler Schwierigkeiten richtig in

nennen

grossen

Anwendung

Altlalle
stellt.

unschadlidi

zu

in

die

abgefihrten

Abfalle der llutt^

Ausnumen

diesar

KondtMisationsapparaten die gt'fabrlicbsto Arlieit darIdi glaubo nun mit der richtigen Anwendung des Grundsatzes,

ibro

ist

machen, so dass das

aus den

dass das Bleisulfid unschadlieh


ofloiitii

dass der Erfolg kein voller, bab'

dios liegt bei der lliitto vor alloni dariri, dass os

eigentlicb bisher nicht gelungen

entsprochend

dodi

zu bringen wiisslc

ich boreils >rwahnt

l'Vage gofunden zu
ungt'l'abrlicho

ist

bier den

Scbliissel

zur I^isung dor

man lassi dio Betriebsunfallo wiodcr


das Bleisulfid zu rckf hren

baben

Form

in

das ungefahrlidio Siilfid kann dann neuenlings in den Belrieb eingefuhri


werdon, was die Sache auch renlabel machen kmite
damit ist das
Prinzip dor Mototle angegehen; dio Details, mit deren weiterer Ausar-

beitung idi besdiaftigt bin, wuinlen hior zu weit


dieselbon

auch an

sjch

sind.

Ich

kann

lii.r

fuhieii,

so interessant

nur andeuten, dass zur

616

Beschaffung des notigen Schwefelwasserstotfes eine Anzahl geeigneter


Ililfsquellen gegeben sind
so nicht zuletzt die Sodascher der LeblancIndustrie und was wohl am interessantesten ist: es lsst sich der bei
dem Rstprozess der Hutte als schweflige Sure sich verfliichtigende
Schwefel selbst zu diesem Zwecke heranziehen. Andere Details betreffen

die Form der Einfiilirung des Schwefehvasserstotfes und die Art der
Erxeugung des unschdlichen Sulfides.
Auch bei der Erzeugung von Bleiwaren und Bleigegenstnden

Art lst sich die Thatsache der Ungiftigkeit des Bleisufides sehr sehr
gut ausniitzen, wobei das Prinzip die Erzeugung eines Bleisulfd-Ueberzuges ist
damit ist die Sache freihch auch nur angedeutet und muss
das anzuwendende Verfahren den einzelnen Fllen erst angepasst weraller

um

Bezug auf Dauerhaftigkeit, etz., Brauchbares zu erzielen.


es moghch auch die bleiischen Abflle, insbesondei'e
Bleistaub und bleiische Riickstnde aller Art bei Zeiten, noch ehe sie
gefhrhch ^verden konnen, auf Bleisulfd zu berfhren und in diesem

den,

in

Ferner

ist

ungefhrlichen Zustande zu beseitigen oder weiter zu verwerten; in dieser


W^ise kann insdesondere ein Nachaussendringen gefhrhcher bleiischer

Emanationen unbedingt verhindert werden. (Schutz der Umgebung). Die


anzuwendende Metode richtet sich hier natilrUch wiederum nach der Art
des Betriebes und der Emanation. SchiiessHch lsst sich auch der persnnliche Schutz der Bleiarbeiter, insbesondere die Reinlichkeitspflege
durch die entsprechende Verwertung des in Rede stehenden Prinzipes
weit wirksamer ausgestalten. Es
Sulfid-haltiger Seifen bereits der

wurde allerdings mit der Anwendung


Anfang gemacht; doch muss ich betonen

dass mir nach bestimmten Erfahrungen die Kombination von Sulfid mit
Seife behufs Erzeugung von unschdlichem Bleisulfd auf der Haut von
vorneherein nicht zweckmssig erscheint. Zu bemerken ist, dass ferner

auf das feste Haften des Bleies auf der Haut und andererauf die Giftigkeit des Schwefelwasserstoffes Rcksicht genommen

einerseits
seits

werden muss.
Es

fehlt die Zeit

blikation ich

zu weiteren Ausfiihrungen auf deren sptere Pu-

mich daher nochmals berufen muss.

Zum Schlusse

noch einiges ber die praktische Ausniitzung der iibrigen hervorgehobenen und erschlossenen Thatsachen.

Nachdem
muss

die

Ueberanstreneuna;

die

Gefalir bei der Bleiarbeit

nach Mnglichkeit vermieden werden; daher ist


die Arbeitszeit abzukiirzen, einseitige Anstrengung zu vermeiden (Belahrung), und Haudarbeit durch maschinelle (Fabriks) Arbeit nach Mo-

erhuht,

dieselbe

gHchkeit zu ersetzen (Zentralisierung der Betriebe auf Grossbetriebe).


Nachdem wir Erkrankungen (Dispositionen) kennen, welche das
Auftreten von Bleileiden fnrdern (Tuberculose, Hydroccphalus, Epilepsie,

AIkoholismus, geistige Anomalien, Rheumatismus, Nierenerkrankungen),


mit solchen Leid(>n behaftete nach Mglichkeit von der Bleiar-

so sind


liiii

auszuschliossfn

iiuig,

durch

(o(\va

ziihien

.l'iliiil'iills

et/.)-

017

Untersuchung, Kvidenzluh-

tirzlliche

liiehtM-

uuch

Fraucri

die

whrond

der

(ji-avidilAt.

Idi

gel)'

Ilo

ciiH'

-Il

knv/r

Uebersicht:

das Gesagi-:
Dio moisten Prscliciiiuii^fii ilei- lil-ivc r_t;iliung las.sfii .si<-li aul
l'!i'kraiikuiig{Mi dfs lilntcs uiid Bl utgofasssystenn'S zuruckfuhren;
liber

Ueborarboituiig und

Schwachung

disponiort /ur Krkrankiing.

durch

gewisse

Erkrankungfii

Kosor|*lions8ttte

Die wichtigsie

fiir

Magcn

und dor Anfang des Diinndarmes. Die Ausscheiilung vollzieht sich voriiehmlich durch dcn Darm.
Das Bieisulfid ist nichl giftig. Ks ist in keirn'm der in B'tracht
Blei

ist

der

kummenden

N'frdauungssfl! loslich.

Ms hesteht
Ijoreitung

{Ijih(>r

dei-

liei

keine Gefahr.

Bleiglanz (Galeniti Krderung und AufV(>rhnttung lassi sich die Gefahr

B(M der

durch Ueberfiihrung der Riickslnde in Sulfid verringen, welches Prinzip


auch in sonstigen BltMbotriehcn anww.'nden lasst.
Des fornor lassi
si<-h d(M- Umstand, dass wir ini Bieisulfid eine ungil'lige Verbindung vor
uns habon auch bei der Verwendung von Bleigogenstnden personlichon
p!-0|>liylaxe des Arboiters und Schutz der Umgebung des Betriebes, etz.,

sich

praktisch verwerton.
Beziglich des

Verwendungsschutzes

schlifsstMi (insbosondore

ineidung des

bei Bloiarbeit ist das Ausgewisse li-krankungen) und die strenge Ver-

Ueberanstrengung

W'enn es mir gelungen


ki)m|lizit'i-t<'

ist

als wichtig erkannt.

durch meine

\\'(rto

zur BleilVage einiges

zu vereinfachcn und in anderen Fragen der weiteren Arbeit

aif din W'eg zu leuchten, so ist der Zweck den ich vorlufig erfiillt
wollte, ei-rt'iclU. W'w gesagt wird in Kurzetn der gebahnle Pfad durch
eine umlangreichere l*ul)likation zur breileren leichler befahrbaren Strasse
ausgetreten werdeii.

Il

Presidenti' cniigiaimantli'si col

jiarrtla al

dott.

<i.

Massini

di

H.

lo

nngia/ia

Del Saturnismo e sua Profilassi


arti

(ia

quindi

la

(jenova che prosontn la comunicazione:

nc.i;li

i4raHehe.

Piunibu, <|ueslo metallo del 4 grujipo secondo

addetti alle
-

il sistema peri<xlico
sebbene sia per le sue propriet e per quelle dei suoi
composti un elemento essenziale e prezioso a molte industrie, purtroppo
Il

del MendeleietV,

618

esso ancora un pericoloso fattore di perturbamenti funzionali e

di le-

sioni organiche, oggetto di studii e di ricerche ai patologi,, ed ai chnici.

ben vero che

Gli

l'

gnalata specialmente tra

rano direttamente
girio, minio ecc.,

intossicazione cronica professionale stata segli

operai delle fonderie, o in quelli che lavo-

metallo, o

il

ma

corpi suoi di ossidazione, biacca, litar-

anche fra

alle arti grafiche,

gli addetti

tipografi,

compositori, fonditori di caratteri, ecc., sebbene in grado minore per intensit, e per diffusione

deleterii dell'

Non

pure

osservano talora

si

raro infatti di osservare tra costoro

gli

dannosi

effetti

avvelenamento professionale.

aspetto generale non

soggetti

il

cui stato ed

isfugge allo sguardo del medico, che riscontra in

uno spiccato grado di anemia, e uno scadimento organico, dovuto a


svariate cause, che possono influire sopra un'eventuale intossicazione, e
essi

nel suo decorso.

Ad
terii

opporsi o prevenire

una

di

stema

gli

che abbia

di profilassi

condizioni organiche

le

mira

di

r ambiente nel quale si trovano


parte:

ed a lungo andare dele-

dannosi

effetti

a grandi linee un sida una parte, le condizioni del-

cosi triste condizione, giova tracciare


:

gli addetti
e

alle

arti

grafiche

dall'altra

funzionali, nonch la costituzione indici

duale degli operai stessi addetti a questo genere

di industrie.

L'assistenza

medica e igienica pertanto in questo genere di industrie (cosi pericolose


alla salute dell'operaio) deve a scopo preventivo essere poggiata sopra
una dupUce base e cio la profilassi generale (che saremmo tentati a
dire d'ambiente),

la

profilassi

individuale (che

(^

strettamente legata

alle condizioni fisiologiche del lavoratore).

*
# *

Negli addetti
l'assorbimento

alle

arti

V intossicazione,

grafiche

sostanza

della

venefica

si

per dir meglio

effettua specialmente per via

delle mucose degli apparati digerente e respiratorio, per quanto possa


anche avvenire per via della cute secondo il Manounier, il Mobuis, e il

Connet.

sempre

lenti,

gli

Perci

effetti

dell'accumulo del veleno nell'organismo sono quasi

progredienti, e possono talora

potremmo

dire che V inizio

mancare per lungo tempo.


pu essere latente,

del processo

o subdolo, e stare esso in rapporto col grado


dizioni organiche e funzionali del soggetto.

di resistenza e colle

con-

Perocch anche qui da por mente come la resistenza dell' organismo, all'intossicazione tutt'affatto individuale, e come si debbano avere
presenti

rapporti che passano fra indioidualit e malattia professionale.

Soltanto seguendo questo concetto


delle

numerose

e ci sar

pur dato

giata sulla
voratori.

ci

sar dato

di poterci

rendere conto

differenze e variet di evoluzione clinica del saturnismo,


di

condizione

istituire

una

profilassi individuale e razionale, pog-

speciale morfologica e fisiologica

dei singoli la-

619

Non dimentichiamo
Achille

perci neancli.' qui la formula fondamentale


che

De (Jiovanni ha applicata

alla pal^jlogia clinica, poich da


essa
possono trarre .leilu/.ioni pratiche <li previdenza e di
assistenza sociale
Per queste ragioni non ci
dato di poter determinare sempre il quaruio
si

.>

e d

come

lavvelenamonto professionale nel tiflografo, e notiamo come vi sieno operai che hanno hen presto subita
e risentita la
azione tossica del Piombo, mentre altri dopo anni ed
anni di lavoro n.n
hanno dimostrato che di risentirne etTelli di lieve momento,
e senza disi

stabilisca

gnit di considerazione.

comprende di leggeri come diverso sar il


un individuo predisposto o gi iniziato all'arteriosclerosi, soggetto a facili perturbamenti nelle
funzioni renali, da un
altro che in tali condizioni non si trovi.
motlo

di

comportarsi

Si

in

Una delle prime e pi costanti manifestazioni del saturnismo


anche
negli addetti alle arti grafiche sono i disturbi
e le alterazioni funzionali,
che a lungo

andare

si

fanno organiche e che

rato digerente. Gli igienisti

d mal vezzo
le

portare

si

riscontrano nell'appa-

hanno notato come molti fra compositori abbiano


i

caratteri alla bocca durante il lavoro, di pulire


scatole soffiandovi dentro, e sollevando nembi
di polvere, nella quale
ili

Stumpir ha notato una considerevole quantit


molti introducono

piombo

nelle

polverate, e sudicie, recando

vie digerenti

PC. Hanno rilevato che


mangiando colle mani imrli

cibi sui tavoli di lavorazione.

Inutile ripe-

che la pi scrupolosa nettezza delle mani durante


il pasto, che deve
avvenire fuori dello stabilimento, debb'essere
norma costante
tere

tore.

Ma

del lavora-

ad

un altro

fatto

('

da por mente ed

che per

le

condizioni

d'ambiente in cui debbono vivere, gli addetti


alle arti grafiche vanno
soggetti a secchezza delle fauci, e ad
insistente bisogno di bere, che essi
ap{.agano con copiose e fre-iuenti libazioni di
bevande spiritose. Per la
qual cosa saturnismo cronico ed alcoolismo si
associano

producendo una

duplice causa d'intossicazione, che si far risentire


con ben tristi effetti
sui varii sistemi ed apparati organici, e
specialmente sul cardio-vascolare.
Non ci ristaremo mai dal consigliare agli addetti alle arti grafiche,
l'uso del latte diluito con

acque alcaline, come in Germania stato consigliato ai fabbricatori di biacca. Con (jueslo
uso si sottraggono all'uso
e agli effetti dannosi dell' alcoolismo, e si
istituisce un eccellente mezzo
di

Il

cura preventiva.
Possiamo affermare

di
aver avuti ottimi risultati coli' introduzione
questo semplice mezzo negli stabilimenti d'arte grafica.

Xell'assistenza meilica degli addetti a questo genere

sogner avere

d'

industrie bi-

mira costaniemente le condizioni del loro apparato cardio-vascolare, della crasi sanguigna, nonch il.dla loro funzione
renale.
di


Sono

piombo portato nel

il

telio,

noli nella clinica e nel laboratorio

fra saturnismo e arteriosclerosi,

che

620

sanguigno,

circolo

e sulle tonache vasali,

legami

ed conosciuta

e fra

belli

ha

1'

perturbatrice

sul sangue,

sull'endo-

lavori sperimentali conosciuti,

ne piace qui di citare quello del Dottor Boveri.


Per gli addetti alle arti grafiche occorre che
vascolare sia in condizioni di integrit organica

norme

e per essi bisogna adottare tutte quelle

che passano

stretti

azione

sistema

il

cardio-

funzionale

perfetta,

profilattiche prescritte in

genere per la profilassi dell'arteriosclerosi, intorno alla quale ha magistralmente parlato e scritto il prof. Luigi Devoto. Quindi assistere i vasi
procurando di mantenerne l'elasticit, accrescerne la resistenza, col vegliare sull'integrit delle pareti vasali, e invigilare e proteggere la fun-

zione renale, alla quale sopratutto da por mente.

Non sar mai abbastanza raccomandato l'esame


le

cui alterazioni

In

tali

casi,

sospettati arteriosclerotici,

.sopratutto

di

degli studi di

detta

di

funzione

non tardano a farsi risentire nell'apparato vascolare


il medico che sopraintende all'assistenza medica di operai
e minati dalla intossicazione

saturnina, abbia

mira V esame dell'albuminuria alimentare


Ascoli e Bonfantij

del polso, le condizioni del

il

sangue

e l'esame del cuore,

accurata e ripetuta sui vari focolai

(in

conformit

controllo della pressione arteriosa e

d'ascolta/ione,

con ascoltazione

segnatamente aorta

e polmonare.

Raccomandiamo pure un'accurata osservazione


zioni morfologiche degli eritrociti e dei leucociti, loro

del

sangue,

numero

condi-

e rapporto,

valore globulare e tasso dell'emoglobina; che, in un caso da noi osservato

medica diretta dal nostro maestro senatore Maragliano, abbiamo veduto scendere fino a 35 all'emometro di Fleicch.
A mantenere in buone condizioni organiche l'operaio, specialmente
se giovane e forte, noi crediamo che sopratutto utile riuscir l'uso del
bagno e delle doccie, e perci crediamo che negli stabilimenti d'arte granella clinica

fica

sarebbe raccomandabile l'istituzione

Si sa

che oltre a detergere

col lavoro,

si

ottiene

di sale di pulizia, e

di lavaggio.

impurit che vi

accumulano

la cute dalle

eziandio un

buon

mezzo

di

si

ginnastica muscolare.

#
* *

Negli operai che hanno dimostrato attitudini all'arteriosclerosi si


possono avere buoni risultati con trattamenti periodici a base di iodo,
la cui propriet di diminuire la viscosit del sangue stata segnalata
dal Bomberg e dal Klemperer, e confermata dal Devoto, il quale ne
consiglia la somministrazione di 25-50 cent., pr die, per .'{-i settimane
in diversi jeriodi di un'annata.

Sf
essere

vi
un
dannoso
'

nel

OjxM-aio
e

'('nule

eccessivo

lavoro

il

arti grafiche,

alle

ad<li'lio

<|iielio

spesso

al

lavoro notturno,

vivere

tossici,

ha sommo bisogno

di

non sorpassar'

<

nforzo

lo

\>

quale, costretto

il

ambienti caldi e polverulenti, e

in

mai

limiti

fisiologici, e

suoi poteri di resistenza organica. (Quindi lartrhi periodi di rij^o^o, batrni.


Ut

'reazione, e vittazione
Imitilo

dir.'

chi'

sana

gli

o adatta.

ainltienti

debbono

passibilmente

ossi-rr

muniti di ventilatori, mantenuti nelle migliori conrlizioni

at'reati,

am|i,

nfi-

di

tczza; queste sono cose elementari e troppo notorie.

Una

cosa ancora raccomandoromo ed

dcll'apitaralo respiratorio, poich*^

nare fa molte vittime

Data
<

il

da

gli

manuale che

esplica

il

tipografo,

individui deboli e di esile costituzione,

noi dimostrate ^ tutto

il

critico

compositor?

un'ottima profes-

mentre per

contrario di quanto dai pi

il

Terminiamo con un cenno


la MotKjlinr,

polmo-

tubercolosi

la

fonditore di caratteri, molti credono che essa sia

sione per
gi

sulU- cornu/i-'nt

di invigilar-

in questi operai.

forza

la piccola

<^

sventuratamente

sopra una macchina

tifiografica:

per la quale l'operaio diventa fonditore di caratteri e

macchina

positore ad un tempo. Questa

ficato ed eccellente ottima purcl' funzionino

la caldaia di fusione, e

caso contrario

si

ha

il

quale

colla

bene

camino che asporta

il

il

co--

le

pensa.

si

com-

lavoro intensi-

coperchio che chiu<le

vapori

di

fusione. In

vapori dannosi, che abbiamo veduto

la diffusione di

produrre

stati di verae propria intossicazione.


Queste macchine poi debbono essere in

tubo aspiratore dei vapori che

locali

ampi, slogati

ben

svolgono nella caldaia di


fusione deve andare lontano dall'ambiente della macchina, e metter cajM
ventilati, e

il

si

all'aria libera.

Rammentiamo

grafiche quanto ai lavomaggior lucro ad entrambi,


pensino pem che fpiesta non vada mai a scapito dei poteri organici e a
danno della resistenza del corpo umano.
ratori,

tanto agli industriali d'arti

che se l'intensificazione del lavoro

Conclusione
A preverire o ad opporsi
intossicazione saturnina

alle

negli

tristi

dji

conseguenze

di

una eventuale

addetti alle arti grafiche la sorveglianza

ed ispezione medica periodica deve mirare:


1.)

alle condizioni d'

ambiente

nel

quale vive

il

lavoratore, e per

ci alla cubatura, aereazione, nettezza, nonch'' alle motlalit

dei camini e tubi di aspirazione

lei

gas emananti dal processo

ili

funzione

di fusione.

622

alle condizioni fisiologiche

2.)

ed al controllo periodico dello stato

sanit degli addetti a queste industrie,

i quali possono andare incontro


saturnismo e sono soggetti a svariate malattie del sangue, e dell'apparato respiratorio, nonch del sistema cardio-vascolare, e subiscono ta-

di

al

lora le ben note conseguenze di altre cause tossiche

ed infettive, come

nell'alcoolismo, e nella tubercolosi polmonare.

apre

// Presidente

Prof. Biondi:

la discussione sui

temi presentati:

Fa alcune osservazioni

ai Colleghi,

che hanno parlato

del saturnismo, osservazioni che troveranno pi largo svolgimento sulla

comunicazione che l'O. far sulle malattie del lavoro negli operai delle
miniere sarde. Ritiene che avvelenamento saturnino si abbia anche nei
minatori della galena, nei quali
si

hanno

intossicazione.

fatti di

Il

colleghi
fatto

affermano che non

tedeschi
sicuro

l'O.

sta

studiandolo

sperimentalmente nel suo laboratorio. L'O. insiste sui sintomi precoci


del saturnismo e nega un valore alla presenza o mancanza delle emazie
basofle.

L'O. accenna alle sue osservazioni ed esperienze sull'azione dell'alcool


negli avvelenati da Pb., che

minima

resistenza

che dosi

di

alcool,

all'alcool.

innocue

come

altri

Nei conigli
pel

avvelenati da metalli, hanno una


intossicati

coniglio

con Pb.

l'O.

osserv

normale, determinavano

fatti

d'intossicazione alcoolica tanto gravi da far temere per la vita.

L'O. afferma che in casi

di

saturnismo accertato non trov emazie

basofle.

in

Doti. Petrini: Raccomanda che negli studi successivi sull'argomento,


rapporto sopratutto agli operai delle arti grafiche, si tenga conto delle

differenze tra operai che lavorano a macchina e a mano, del lavoro alla
cassa itaUana e americana, e delle intossicazioni secondarie dovute all'uso
delle miscele benzopetrihche.

D. Glibert: Inspecteur mdecin principal du travail Bruxelles, fait


observer que l'un des points importants de la propylaxie du saturnisme
l'loignement momentan ou definitif des sujets malades, est subordonn la connaissance prcise et certaine des premiers symptomes

du saturnisme.
classique
le

il

Il

existe

se demande si, dans la symptmatologie generale et


un bon signe pathognonomique de l'empoisonnement par

plomb.

dclare n'avoir jamais rencontr le teinte saturnine, bien caractn'en nie pas l'existence mais il constate que malgr une pratique
de plus de 10 ans consacrs uniquement la pathologie professionelle,
Il

ris;

']

il

est incapable

de

discerner

l'action

du plomb sur

les

tguments de

l'a'lioii

d'une fuule

ticiilt.'s

clmrliomuMjsos

l'iritossication

/riuf

h-

(|ii'

aisrMii>ijt

sn'initin

sous-nia\illaiie,

et

communo

fsl

nolammeiit Ics |)ardans l'^pidermf. Il se

un

sit'i,.-

!.i.

\,r>i-u\ri'

i,

ploinbeuse.

accordo uno cortaino iin|>)rlunce au

Il

lides

poussi/*res iiidustriellosot

qui s'iiicrusliMit

en droit d'nflirmor

croit

de

i'aiitrea

mais

;^Mjiill<rnonl Ui.s >,'laiilc., \,.vo-

colle liy|iertro|)liio ost

Irop itioon>.tarite ot

d'aillours tropd'otats patliologi'juos poiir coii^liluer

un symptm

particulior.

Lo

lisiT^

ot los

plaquos

tatouage de

(le

signes beaucoup plus inlorossants.

manquent
absoiumeiil confirms. Lo

absoluo. Ces signos


iiiMO

Ils

parfois
Iiv<''r

la

niur|Uose luccale soni do

n'onl point cependant

dans dos cas

une valour

d'Mtos<<ication saiur-

bleu est aussi assez fr('iquenl<Mnen

roinplaco par une ligne d'un

rouge assez fonco quo l'oraleur considre


ci>uinio un d'but di gingivito uicreuse laquelle dans corlains cas rvet
une lornie plus grave et dlermine des ulcorations telles que le list'-n*
de Burlon proxistant se Irouve dtruit par le procosse ulcoratif. Enfin.
dans corlains cas, on observe un vrilable lisr de l3ui*lon et des plaques
dt^

tatouage bleu chez des

quo

striols

lo

suji'ls intossiqus par


plomb. C'est ainsi iiotatnmont qu'on

eut riionneur do

prosenier

de Mdecine

rAcad(''mie

poison indu-

d'aulres

190:? rnonsienr

(liberi

de Helgique des

mercure doni il fut inipossible de distinguer


d'un saturnin servani de point de coinparaison.

le

generale soni presquo c,>nstants dans

le

sujels intossiqus par le


lison''

gingival du

lison''

Les trouMos de

la nutrition

salurnisMie obroniquo, mais i'an<'mio ou


sii|ueMcos,

ne so dislinguent en

rien

cachesie, qui en sont les con-

la

do

l'anemie

ou do

chachesie

la

causo' par d'autr,'s maladies.

.'examen du sang et de la circulalion parali donner des rt^sullats


un pour nieilleurs. l'n signe qui se renoontre souvent c'est la tromulalion
do la Ugno descendanto du trac sphvmographique. Un autre signe, d'un
I

trs

grande conslance,

c'est

fourni

par

l'examen

mouvoments des globules sanguinsdans une goulle


toujours. en cas de salurnisme, on

nUe une

aboliiion de la duclilito dos luHnaties.

d<

microscopique

sang

des
Presque
parfois une

frais.

diniinution oi

Ce mode dexploralion,

il

ost vrai.

une asse/ grande habitude des analyses niicroscopiques du sang.


L'examen de plaques sanguines s<''cb>es permit aussi do recherches
inloressantos. Sans parler du changemenl de forme des globules

n<''cessile

lort

rouges,

moyen,

ni
il

memo

de l'augmenlalion souvent anormale de

de ces demenls figun-s. D'aprs l'oratour.


est la coloralion

ration trs

lour diamelre

convieni do rechercher, loujours, les graugulations

par

le

bleu

alcalin

prolongi>s. Certes, los

la

basophiles

meilleure tecbnique a suivro

ordinaire, mais avoc

granulations

une docolo-

basophiles ne sout point

un signo patbognomonique du salurnisme, on en rencontre en effot dans


on en renCi>ntro uu'mo parfois dans le sang de sujets bien portant, mais jamais

dilViTonts otals patbologiques el dan-i diverses inlossications,


l'abondance qui

avec

propos, d'ailleur voici

624

Recherches des Granulations Basophiles dans


Vulcanisation du caoutchouc par

le

sulfure de carbone.

les

sphore blanc.

4 7o
1

"/o

Sujets malades

7o

Femmes

6 7o

Ouvrier atteint
de Ncrose

7,,

Diamantaires

1 7u

Sujets intoxiqus par

le

plomb dans

diffrentes industries.

La prsence

ce

Globules rouges.

Femmes
Hommes

Fabrication des allumettes au pho-

nismo confirm,

les caractrise dans le sang des saturnins.


un relev assez dimonstratif:

71 7o

des globules rouges noyau est frequente dans


elle est

beaucoup plus rare au dbut de

le

satur-

l'intossication.

En ce qui concerne les globules blancs il convient de rcerver son


opinion jusqu' plus ampie informe sur la prtendue diminution de leur
nombre compare au globules rouges de mme que sur les variations de
formule leueocytaire. Le point principal qui parait peu prs acquis

la

est,

dans

les intossications

avanees, une hypermononuclose.

temps, passe rapidement sur les phnomnes


ds aux lesions des organes digestifs et sur certains dtails de la nutrition
L'orateur, presse par

le

generale.

A propos des phnomnes nerveuses il


encephalopathiques suraigus survenants
moyens employs par le service medicai
son pays pour la recherche des pai-sies
moyens sont
mais

il

chez

encore du

sans prodromes.

Il

indique les

de l'inspection du travail

dans

dbutantes des extenseurs. Ces

dans une autres comunication ce mme Congrs,


un peu plus sur l'aphonie paralytique particulirement

dcrits

insiste

frequente

signale la gravite des accidents

les

ouvrieur

peintres et sur

l'abolition

plus

frequente

rflesse pharyngien.

Gomme
jusqu'ici, de

conclusion,

symptme

Mr.

le

Dr.

Glibert

admet

qu'il

n'existe

pas,

tout fait special

au saturnismo, mais que cependanl n.jus disposons de donnes peu prs siiflfisantes pour pouvoir
constitus un syndrme saturnin permettant de recounaitre la plus
partdes intossications chroniques professionnelles dues aux sels de plomb.
Prof. Crisafalli: A proposito del Saturnismo dice che molto spesso
compariscono fenomeni nervosi, prima ancora di qualunque altra nota
somatica grossolana.

Lo che importantissimo ad esser notato sopra tutto pel fatto che


sar pi facile ad intervenire a beneficio del lavoratore allora quando il

processo
Il

itificiativo 6

>)rvo^'IHi('

l?

profondo. Si dovr diiiiquo

montali

nervose

<

staliilinn;nto

bili

insi>;t('

ai sali di

essere

che

l(jsti)

piombo; hanno

una

(piasi

loro mestiere

dal

ir

oculato del medi(!o ad evitare


tristi
dovr esser richiesto costantemente.
i

().

h'(jth

nell'amniettere che certi coggelti sono ipersensi-

in<iltre

allontanali

/Vo/.

o^ni cura

allontanare

di ohnihildinenlo di

appai'iscenti an(;he all'occhio del profano di medicina,

I/o.

ftorrt*

in ^^enere, e a<l

si
scorgono in lui accenni di
memoria, di stanclitaza percetK dannoso attendere che sejjjnano fenomeni grOHsolanament'

l'individuo dallo

distraibUlA mor/insn
tica, ecc.

meno

finizioni

idiosincrasia. Costoro

via
effetti

definitiva.

dovrebbero

L' intervento

dell'intossicazione

Von einem gewissen

(Ziirich):

Einfliiss

pliylaxe der Bleierkrankunjjen in gewissen Betrieben

ist

da Fb

auf die Fro-

der Krage ob

nck ereien kommen dieso


W'o sie entslehen, z. B. m
Schrifigiesaerei kimen sic durch Absaugungsvorrichtungen unschwer
entfernt werden. Bei dor Linotype und andern Maschinen die zugleicb
zum giessen und setzen dienen, kann die Legierung aus technischen
Gninden nicht so hoch erhitzt werden, dass Bleidampfe entstehen. Dem
Hleistaube aber haben wir in Drukereien die grosse Aufmerksamkeit
zu widmcn ebenso in Akkumulatorenfabri ken. Beim Lthen wenlen
nach eignen Versuchen Bleidjim[)fe nicht eingeathmet. In der Giesserei
abL'r konnen dieselben meist entfernt werden bevor sie in der Luft gehen.

Hleidampfe

Diimpfe nur

Die

in

in

Luft gehen. In

die

zweilei-

Beseitigung des

Linie

in

luclidr

Helracht,

Staubes aber stosst

in

diesen Betrieben auf viel

grssere Schwierigkeiten.
I)ot(.
W'ien )
Ti'lt'kn
Nach don ausgezeichneten .\usfuhrungen
meiner Vorrednor ist es schwer noch etwas neues zu sagen. Ich mchte
nur betonen, das wohi alle Redner darin einig waren, dass es kein
Symptom gibt, das wir als sicheres erstes Zeichon der RIeivergiflung
ansehen konnen. Den Rleisnum finden wir bei jugendiichen Personen
die ein stratTes /ahnneisch haben, seibst dann nicht. wenn sie ari
schwerer Bleivergiftung leiden; andererseits finden wir ihn oft sehr
ausgesprochen bei Personen, die
obwohi sie jahrelang mU Hlei
niemais Ivrankheitserscheinungen bleiischer Natur dargeboien
arbeiten
haben. Ich habe bei einem Austreicher, der infolge von IMeiwirkung
schwore psychische St">rungen zeigte und deshalb arbeitsunfahig war,
gesehen. dass erst 6 Monate nach Begiiu der l'irkrankung und der
Arbeitsunlihigkeit sich ein deutlic^her Hleisaum entwick>lle. Das fr die
Bleivergiftung characteristische Colorii habe ich luiufg gesehen, aber
stels nur bei schweren Fallen von Salurnismus, niemais als Initialsymptom.
\'on den ba-^uphilen Gi-anulalionen der rolen BlulkSrperchen bthaupten /wei holbindische .\utoipn, die
hierubtr
eingehende l'nlersu(

626

chunG;eii angestellt haben, class sie sich bei alien Arbeitern, die mit Blei

haben finden und

eher als

Beschftigung mit
anzusehen sind.
Gewohnlich findet man diese granulirten Erytrocyten nur in
geringer Zahl; in grosserer Zahl haben sie gewiss pathognomitische

7M

tuli

ein Zeichen der

Blei als ein Zeichen der Vergiftung mit Blei

Bedeutung.
Ich fand sie einmal in grosser Zahl bei einem jungen Mdchen, dass

sonst keine deutlichen Anzeichen von Saturnismus zeigte und nur ber
leichte

Tage

Beschwerden

klagte. Trotz

Aussetzens der Arbeit boten sich 8

spter die Erscheinungen einer schweren Bleikolik dar.

In vielen Fllen aber finden wir auch bei deutlichen Symptomen


der Blei vergiftung Erythrocyten mit basophilen Granulationen nur sehr
sprlich.

Auch nach meinen Erfahrungen


symptom der Bleivergifliing.
Aber auch dann, wenn wir
leichten

Bleivergiftung

bei

feststellen

also

gibt es kein sicheres Initial-

einem Arbeiter das Bestehen einer


zum Aufgeben seiner

konnen, ihn

bewegen

stsst
auf die allergrssten
Besonders ein hher qualifcirter besser
gezahlter Arbeiter wird kaum zu bewegen sein, seinen Beruf aufzugeben
zu der er weniger qualifcirt ist und die schlechter
und eine andere Arbeit
zu ergreifen. Ich beschrnke mieli deshalb stets darauf
entlohnt wird
nur solchen Arbeitern^ die beginnende Lhmungserscheinungen oder
aberselbst
Sehstorungen zeigen, zum Aufgeben ihres Berufes zu raten
in solchen Fllen oft ohne Erfolg.
Fiir prachtisch leichter durchfhrbar und im hochsten Grade ni'itzlich
wrde ich die von Prf. Hahn vorgeschlagene Urlaubsbewilligung halten.
Ich habe in einer Fabrik, die jhrlich zahlreiche Falle von Bleivergiftung
aufweist, die Zahl der Vergiftungen in jedem der letzten 5 Jahre ermittelt,
und dabei gefunden, dass in einem lahre, in welchem die Arbeiterinnen
2-3 Wochen im Streik gestanden waren, die Zahl der zur Beobachtung
gelangten Bleivergiftungen eine bedeutend geringere war
so gnstig
batte die kurze Arbeitsunterbrechung gewirkt,
^^'as die Entstehung der Bleivergiftung bei den Schriftsetzern anbelangt, so mochte ich nur bemerken, dass die Untersuchungen des
Staubes in Setzerslen sowohl in Deutschland als auch in Oesterreich
im Gegensatz zu den Erfahrungen Prof. Blacklund's in Schweden
einen recht hohen Bleigehalt ergeben haben.
Das wirksamste Mittel zur Verhiitung der Bleivergiftung bei Malern

bisherigen

Beschftigung

prachtischen

zu

Schwierigkeiten.

ujid

Austreichern

Bleifarben

durch

ist

Bleifreie

franzosischen Regirung
il)

wie ja
ist

Prf.

Hahn

(Zinkweiss,

man

ausgefiihrt

Lithopone).

der Ersatz der

Dem

Beispiel

der

ja inzwischen auch in der Schweiz und

Belgien gefolgt. Ich glaube dass die sich hier ergebenden Schwierig-

keiten keinerwegs grosse sind.

Was

speciell

den Aussenanstrich anbo-

langt, 80 will
linichteil

wird; nacli
oiii

icli

iiur daraiif hiriweisen,

dor Hauser aussen

mit

daas

Wien

in

iiur ein

hleiweisshtiltigen Farben

tnoiriPii l'!rkinidiu'uni.'<'ri li^i

geringer

getrichen

Anstreiclipniieistern allorh'cli9tens

Viortel.

Rispondendo alle osserva/ioni del Prof. Biondi Vi).


vjme sia necessario occuparsi doirakoolisnio negli o|>crai addetti a questa industria, poich l'ssi durante il lavoro vanno soggetti a inhott. Massini:

la

lili'vaie

cercano

tensa sete, che

di

mitigare col vino. Perci necessario di rac-

("inandare e sostituire per essi un


il

lavoro possa servire a miti;.'are

altio
il

genere

di

molesto senso

hevanda che durante


secchezza. e<l a ci

di

benissimo il latto, che avi; iinche valore profilattico.


Nota al |)ro('. Biondi che verissimo come g' intossicati da pnanbo

serve

ahiiiano

una minima resistenza

all'iilcoolismo.

Uif/lioli: \'istii la importanza della diagnosi precoce del saturnismo professionale, propone che quanto a questo proposito hanno detto
Prof. Glihert
Teleky, che non fa parte di relazioni o Comunicazioni,
sia pubblicato non in sunto ma in ectenso negli atti del O^ngresso.
Itntt.

(^

La Presidenza contunica:
La sezione del (congresso, per voce

del prof. Giirlioli, invita e prega


consegnare agli atti per esteso tutto quanto .1.1.'
a dire come interlocutore sul saturnismo: il prof, accett.
Presidente DL CHISTOI'OIIFS aggiunge esser lieto di questo volo
Il
di
plauso al prof, (ilibert
cui concetti corrispondono interamejite a
quelli che egli ebbe a dire nel discorso inaugurale, essere cio necessario
che
medici addetti o da destinarsi alle industiie deblano studiare precipuamente le nuilattie del lavoro nei loro sintomi iniziali per poter a
tempo escludere, con regolare visita, gli operai dall'industria che connnciava a danneggiarli, e prima che ne abbiano a soffrire in misura irreil

prof, Glibert di voh'r

niedialiile.

L'assemblea

vota

all'

unanimit

il

seguente ordine del giorno

pr'-

sentato dai Prof. Cn'safulli, (rasierinf, Gfflioli, Piernccini, Allevi:


Il

('onfjreHao fa voti che procvrdiinenti legislativi intercfitufano

stistiiuiione dei

preparati di piombo con

i/uetli

di zinco in

per

la

tutti ffnei ca^ti

in cui ci conni;I Hall ile e che in or/ni caso occorre affidare cui

un sani-

tario competente la sorceijliansa e la tutela dei lacoratori delle industrie


"'

cui si ha da fare int'citahilmente con preparati di piomtto.


Si

toglie la

seduta alle ore 1L40.

SEDUTA

TI i:/

\.

Mantidi IJ
l'uEsiDDNTi:: Seii.

l'rt'SKienii'

Il

M.

DK ClilSTOKOHIS Sigrktario:

ii;i

la

[lai-'ila

al

Itnd.

1'.

(jiufjno

/'ic'Ui/'i

ore 17.

Doti. L.

CAHOZZI.

^nn

.Mii.iii"

i'--

nicazione:

Intorno

alla tisio-patolot>ia

lavoratori nelle

dei

grandi industrie chimiehe.


PurtiiPt^

alcuni dati precisi intorno al

ratori, (la molti

modo

anni addetti a qualcuna fra

le

sono ritenute pi pericolose, mi parve potesse

di

comportarsi

industrie

riuscir-'

i^'

di

lavo-

chimiche, che
^>

nt'll'at-

utiU

tuale circostanza.

Mi limito a pochissimi fatti, toccando solo le note essenziali, riservandumi d'illustrarli pi ampiamente in un apposito lavoro.
Da quattro anni medico presso la Casa Carlo Erba, ho dovuto necessariamente interessarmi, dal punto

di vista sanitario, delle varie lavorazioni,

oramai da molti anni con masse operaie pressoch


giorni
immutate, potevano essere oggetto d'osservazioni, che non tutti
e non a tutti
medici si presentano.
Particolarmente nii parvero, fin da principio, singolari alcuni casi,
che noto schematicamente:
le

quali, svolgendosi

I.

L.woKAioKi
1."

di

DEI SALI bi MERCURIO. (Nello Stahil.

Erba

di DergariKi.

Cattaneo Pu-tro, d'anni 40, lavora da circa un ventenin<>

mercurio e pi particolarmente

il

bicloruro.

Maneggia pure

di

>aii

con-

tinuo ossido di Ilg. e nitrato.

Ha
lanti,

iiefrite,
figli

aspetto sano, robusto. Lieve l'annerimento dei denti, non vacil-

gengive un
nt""

sani.
2."

p<j'

tumide, non sanguinanti.

di disturbi digerenti,

m^ cefalea

Non ha n ha mai avuto vere

Non ha mai

sofferto di

o disturbi nervosi. Moglie e


stomatiti

Perini Giuseppe, d'anni 49, da circa

tremiti mercuriali.

un decennio lavora

tulli

sali di Hg.,

del

maneggia Hg. puro; prepara pomate

anneriti,

tutto

630

ma

disturbi di sorta, e di soffrire

solo

Ha

mercuriali.

denti

Afferma di non patire


qualche diarrea quando per pi

gengive

solidi,

di

sane.

ore setaccia del calomelano.

Colombo Antonio, di anni 30. Da tessitore che era, venuto a


mercuriali, da sei anni. Resiste ottimamente. Denti sani,
aspetto sano e robusto; non accusa alcun disturbo.
4.^ Carminati G., che per un paio d'anni ha lavorato sublimato,
ha aspetto erculeo e pesa 92 kg.
Accanto a questi casi, nei quali la tolleranza ai mercuriali pressoch perfetta, altri devono essere notati, nei quali si ebbe invece manifesta la intolleranza. Cosi, potrei citare nomi e storie di operai i quali,
adibiti tuttora ad altre lavorazioni, non resistettero a quella mercuriale
3.

lavorare fra

e vi dovettero essere subito sottratti.

disturbi che in prevalenza accu-

savano pare fossero pi particolarmente localizzati

ai

bronchi

certo

che non resistettero.


Riguardo alle cautele usate dagli operai che lavorano, per decenni
e ventenni, i mercuriali, esse sono relativamente poche. Vero che sono

gomma

maschera, tipo Spasciani;


per non essere impediti
nel lavoro; alla maschera Spasciani poi sostituiscono volontieri un loro
rudimentale apparecchio fatto d'una spugna legata a due nastri e clie
bagnata, con l'interposizione di un po' di cotone idrofilo, applicano alla
bocca ed al naso.
Va aggiunto per che sono obbligati a lavarsi non solo prima di
mangislre, ma anche ogni volta che finiscono qualche lavorazione e

loro imposti,

ma

guanti

la verit

devon fare un

di pelle

po'

di

e la

riposo.

II.

1."

o di

che non sempre ne fanno uso

Lavoratori del piombo.

Oliva Pietro, di anni 30, lavora

tore. Circa dieci

fin

da ragazzo come piomba-

anni or sono ha avuto un periodo

di circa

15 giorni di

vere coliche saturnine del tipo ben noto.


All' infuori di

coliche,

quel periodo, dice di non aver

n dolori nevralgici, n disturbi nervosi,

mai nulla
ecc.

Ha

sofferto,

moglie,

ma

non

figli-

Vari

altri

operai addetti ai

piombatura sono meno inteanno in mezzo al piombo;


un ventennio; egli ha aspetto sano e

lavori

di

ressanti del precedente, perch solo da qualche


l'Oliva invece conta certo

pi di

fiorente.

Considerazioni importanti potrebbero suggerire


cloridrico e quelli dell'acido solforico;

lavoratori dell'acido

quali esposti di continuo ad esa-

lazioni di cloro o di anidride solforosa o solforica, se

soggetti alle inalazioni continue dell'albero

da un canto sono

respiratorio,

hanno per

il


vantaggio di tenersi

in ci.iiili/i.iji

031
il!

..n/i

.'d

.-m.-p^

Mi

..i

rispetto all'albero slesso

assai notevole

il

giovevolissimo

che, [n- qualcunu di ijiie:!! ij|jcrai, clie preforma polmonare tubercolare, parve riuscisse

l'alio

sentava, anni sono, noie

di

passare alla

il

lavorazione solforica;

poich>

questa

lo

guari perfetlamonte.

Donde sorgerebbe spontanea

l'idea di adibire, in certi casi, a lav-.-

ruzioni opportune antisettiche (e lo

si

fa realmente

per

trementina, terpina e balsamici in genere) gli ammalati o


cosi

come

creosoto,

la

logico sarebbe adibire alle lavorazioni mercuriali chi sia stalo

infettato di sifilide.

me

il

delx)li di petto,

Devo per aggiungere

nessuno degli operai da

clie

ricordati confessa la sifilide

Un caso

per me,

particolarmente,

istruttivo,

si

riferisce all'acid

un locale solterran'
delio stabilimento Erba in Milano, ebbe a spezzarsi un grande recipiente
contenente acido cianidrico, mentre il direttore di quel reparto, certo
prussico. Ksso risale al gennaio 190-4; quando,

Rossi, di anni

in

stava praticandone, paro, l'apertura.

'2d,

vapori del ter-

sparsero immediatamente e largamente;


[irimo ad esserne; investito ed a cadere privo di sensi fu il detto Rossi
ribile

veleno (che bolle a 20")

si

lui si sentirono male gli operai viciniori; svenne completamente una donna che era accorsa.
l'er fortuna, l'opera di salvataggio fu immediata; strappare, a nari
chiuse, i due caduti dalle esalazioni mortifere, allontjinare lutti gli altri
che ancora potevano camminare, versare largamente recipienti di soluti
saturi d'ammoniaca in tutto l'ambiente, fu opera di pochi istanti.
pericolanti, io stes>"
A(!Colli nella apposita Cami'ra di succumo
ebbi a praticare, s|)ecie al Itossi, per vari minuti la respirazione artificiale, prima che si riavesse ad un respiro almeno superficiale; poi, si a
lui come alla donna che era pure svenula. <|ualcho cordiale e qualche
iniezione eccitante bastarono a ridurli fuori di pericolo; si medicarono

el insieme a

di

poi le ferite riportale cadendo. Fino

quello che particolarmente

mi

colpi, di

<jui

poi, si

nulla di straordinario.
fu lo stato di

Ma

questi due

quali, specie l'uomo, presentarono


i
simulazione, perchi' venne al lavoro prima ancora del

pi esposti alla inalazione prussica;

(senza

ombra

di

tempo assegnatogli

di

assoluto riposo) una persistente cefalea, localizzata

specie alla imca, la (juale cefalea dur addirittura un mese. Non vertigini, non inappeteiiza, non vonuto o disturbi digerenti, non insonnia
disturbi nervosi. Si notava, forse,

pupillare

ed

un

colorito

forse

ima breve disuguaglianza nell'ampiezz.i


un po' pi pallido rispetto al normale;

niente altro.

Orbene,

la

domanda

ch'io mi faccio,

<>

la

seguente: se l'acido prus-

632

come la maggioranza dei farmacologi ammette,


non devesi per tener conto anche di una sua azione deleteria sul sangue?
E, nel caso concreto, in che cosa consiste questa azione deleteria?
Siamo noi in grado di influenzare direttamente, in senso antagonistico, questa azione micidiale sul sangue, prima che sia intervenuta la
paralisi bulbare e dato quindi il caso che si arrivi ancora in tem])0
mentre si iniziato un avvelenamento cianidrico?
sico di azione bulbare,

La

questione,

come

vede, interessante

si

tissime considerazioni; che io qui, per

d'aver su

brevit

si

presterebbe a mol-

tralascio;

pago, per ora,

essa richiamata l'attenzione.

di

poich, dai casi esposti, necessario trarre qualche conclusione,

mi

solo a queste

La

1."

limito:

lavorazione dei

sali di

non sempre, o non per

rosivi

quali ragioni

mercurio,
gli

di

piombo, degli acidi corPer

organismi, deleteria.

L'acido prussico, quando non uccide, lascia postumi, per qualche

2.

tempo,

tutti

di intossicazione

Come

ematica.

Per qual meccanismo?

vede, pi che portare qui delle affermazioni^

ho solo pornuovo quesito, in aggiunta a quei molti che gi chiedono


anche pi urgentemente, una soluzione.
si

tato qualche

da

noi,

Ha

quindi la parola

il

C.

dott.

Rubino (Genova) per

le

zioni:

L'arteriosclerosi di origine professionale.

comunica-

Un nuovo metodo
per misurare

la

pressione del sangue.

Trattando dell'arteriosclerosi io voglio soltanto richiamare l'attenzione


Congresso sopra uno dei momenti causali pi importanti di questa
malattia, cio il disordine della pressione sanguigna, in eccesso o in
difetto, per cagione del lavoro
Come fattori dell'arteriosclerosi sono stati riconosciuti i veleni di
origine esogene, sia chimici (alcool, tabacco, piombo, ecc.) sia batterici

del

^(siflide,

malaria,

ecc.),

turbe discrasiche (gotta, diabete,

ecc.), la

predispo-

sizione individuale.

Ma l'alcool, come dice l'Huchard, non merita grande importanza:


Lanceraux ha dimostrato che esso produce la steatosi delle arterie, non
favorisce l'arteriosclerosi; e le esperienze positive di Dujardin-Baumetz
sui porci

cani.

Per

sono state
il

contraddette

tabacco quello che

da quelle

di Jores

di pi positivo stato

Finkelburg sui

trovato nei tenta


tivi

(li

|irov<

|er

piotnbo

il

La

ci

drt

.4/..

,..

...

sono

iCfistriUn

(Leo/) e nei f":

una causa rara

;*

,;'

di arterio-

grossi vasi, prodiicf aortiti, aneurismi, non

sono

ci

negative anche nei e

altres (|Uf'lle
"'

.,

se

pi evidenti

fatti

scrive l'Huchard,

sifilide,

sclerosi; essa attacca


i

che pure

iirteriosclerosi speriineiitale sui gatti

po^^itive di

(Meyer, Anilina, Hoveri)


di Jores.

sua

speri mt^rilal! ^ la

arl<'ri<)Scli*ro:*i

lensiva.

6Xi

'

Qu

piccoli vasi, la di cui altera/ione costituisce rarteriosclerosi .

cause sclerogene pi comunemente accettate si sono, pertanto,


insuflioit-nli e da alcuni sono ritenute solamente quali cause
occasionali impiaiit.ile s<ipr;i una determinata jindisp' -^i/l'irie indivile

altre

dimostrate
duale.

Pi
dini

invece, seiiilraiio

vnlt'Uli,

Ira

[aiiiHH-li

ai u imscn'i"-*!

e i--.or-

pressione sanguigna. L'IIucliard, specialmente, riconosce essere

(l>lla

l'ipertensione vasale un elemento patogenctico importantissimi della arteriosclerosi. Mgli,

grandi cause

strittice dell'acido

urico.

funzione fa l'organo,
l'organo

le due
d molta importanza all'azione vasoci'sua la osservazione di A. Hohin: Se li

cita la gotta e l'alimentazione f'arnea c<jme

che

di arteriosclerosi,

la

malattia della funzi<ne fa spesso la malattia del

la

non possiamo invocare, come

se oggi

vast)costrittice dell'adrenalina, nella

rimentale, poich
arteriosclerosi

si

sarebbe dimostrato

fatti

chimici pi che

che non sono pnchi

l'Huchard, l'azione

dovuti questa

essere

meccanici,

fatti

arteriosclerosi nei

casi di

fa

produzione della arteriosclerosi spe-

trovare altro elemento causale che una pi o

specie di

anche certo

quali non

si

meno duratura

saprebbe
ed elevala

Ipertensione arteriosa e angiospasmo.

N dobbiamo dimenticare che accanto a queste forme


sclerosi

da ipertensione cronica

In Italia

lo

stato specialmente

t'

slesso

Huchard

<

il

ammette

aiM'Mio-

.sono quelle

l'esistenza

di

infermi artero-sclerotici,

nei quali la vaso dilatazione pu costituire, in (|Uei casi

pressione sanguigna causanti

l'ano-

speciali,

malia funzionale precorritrice della lesione istologica .


Se non che, jter l'ipotensione come pei' l'ipertension.-.
he questi disordini della

di

da una artero-ipotensione.
Ferranini che ha studiato questi fatti.

ci

-i

- .omues^..

l'arteriosclerosi

siano dipendenti dall'azione di alcune sostanze bio-cliimiche circolanti.

Ferranini nel 1903 present

come elemento patogenetico prevalente

Il

della

ipotonia vasale la insufficienza funzionale del tessuto cromaffine per ano-

malia delle capsule surrenali, e il Vaquez qualche anno dopo per spiegare l'angiospasmo costituzionale ammise una iperfunzionalit nella
secrezione interna delle capsule surrenali. E altri ha attribuito la ipertensione a lesioni della tiroide, la quale non neutralizzerebbe le sosliuiz'
ipertensive versate nel circolo .sanguigno.
Io per
ipoleiisivi

non intendo parlare

di quella

nei (juali l'angiospasmo e

categoria

l'angioi ipotonia

di

ipertensivi e di

siano

mantenuti da

una speciale anomalia organica (dipendente o no da eccesso o da

difetto


di

634

di quell'altro elemento dell'organismo); ma di quegli stessi


anormali del tono vasale che sono in rapporto solamente coll'atti-

questo o

stati

vit dell'organismo nell'esercizio professionale.

L'angiospasmo e l'angioipotonia dipendono in questi casi dall'azione


E il lavoro produce esso le suddette alterazioni

dei veleni della fatica?

nelle glandole surrenali e nella tiroide?


I

fenomeni della

per non citare


pletati

fatica

da

(studiati

dai nostri

altri,

Mosso

Max

Vervsorn, dal

dirimeranno anche tale quistione.


non possiamo non avvertire sin da ora che

Ma

aumentando

pu, per s stesso,


l'operaio, pesi

vazione,

da sostenere

aumentando

lavoro

il

da trasportare, ecc.)

e,

ubi stimiUus,

l'energia cardiaca, determinare quello stato di iper-

o no all'azione

ibi a/'/lu-jevs

stato di ipertensione cronica delle


stato arteriosclerotico.

del-

per mezzo della inner-

di

veleni prodotti

lavoro produrr la alterazione della parete arteriosa. Cosi

e,

manuale

resistenze periferiche (posizione

le

tensione che col tempo associato


brale

Pflger,

Maggiora) quando saranno com-

dal

l'attivit cere-

pu portare nei lavoratori quello

arterie cerebrali che

questo proposito debbo

il

preludio dello

ricordare che

l'operaio

moderno va soggetto spesso, assai spesso a quella forma di surmenage,


che noi col nome di nevrastenia credevamo essere solamente la triste
compagna degli uomini di studio o di affari. Da una parte la fabbrica, che
richiede una attenzione intensa e continua, e dove la mente deve seguire
il turbinoso incessante movimento di congegni complicatissimi, e dall'altra
le

condizioni cosi

difficili

dell'esistenza,

cagionano all'operaio

di 'oggi

uno strapazzo mentale, che viene facilitato dalla influenza che l'autointossicazione per la fatica muscolare esercita sulla attivit cerebrorichiamo l'atCongresso freniatrico (ottobre 1904). Ma mi pare
anche che per molti di questi casi si debba accettare il pensiero del
prof. Devoto, che, cio si debbano restituire alle fasi iniziali della arteriosclerosi certi sintomi vaghi pi o meno transitori che oggi si esprispinale. Sulla nevrastenia e sulle nevrosi professionali io

tenzione dell'ultimo

mono

col

nome

di

nevrastenia

cerebrale,

nevrastenia

spinale,

poliurie

nervose, neurosi gastriche, astenie, ecc.


Io nell'applicare sopra un gran numero di lavoratori il mio metodo
misurare la pressione del sangue, ho potuto vedere una quantit non
indifferente di persone nelle quali si potevano escludere fattori ereditari
di

e le altre pi
di

comuni cause sclerogene

e che,

anche giovani, mostravano

essere arteriosclerotici.

Quanti sono
esatta statistica

morti, quanti

non stata

gli

fatta, e

Una
ammalati per arteriosclerosi
oggi non possibile farla, perch
'^

questa malattia

si confondo con parecchie altre entit morbose, e perch


moltissimi casi passano inosservati sino a qualche accidente fatale. Ma

un parziale

criterio lo

possiamo desumere dalla

ragia cerebrale. In Italia su ogni milione

cifra dei morti per

di abitanti

muoiono

emor-

circa mille

per apoplessia cerebrale.


rio8clersi soltanto

il

nel

1*.X)2

a questo accidenle finale dell'arti

contadini deUeru circa settemila viiimi>

A cumhattere

dunf|ue questo niorlio che

Devoto

va afferniaiul come

j)rur.

si

come

^^lusiauMiiie

<

vera e propria nuilaitia siv

bisogna adoperare misure proti lattiche che, riguardo alla parte etiologica

che spetta all'esen'izio professionale, nel senso in cui io ho inteso discorrere, vanno diletto non solo a migliorare le condizioni igieniche' del
lavoro, ma anche ad assistere sanitariamente l'operai dal giorno che
o si reca al lavoro dei campi,
prime manifestazioni della malattia, e in conseguenza
provvedere a seconda della forma dell'arteriosclerosi e dei mezzi igienici
progressi della civilt industriale e doll.-i <;cienza mee terapeutici che
lasciata la scuola entra nelle fabbriche

per sorprendere

le

dica sn^^geriscono.

Per
di

tanti

mi pare che a sorprendere

suggeriti dal

indaj^ini,

prof.

male, tra

l'inizio del

Devoto per l'arteriosclerosi

mez/i

genere

in

(esame della funzione renale, specie quello dell'albuminuria alimentare.


studio del contegno del polso; valutazion' della impressionabilit dei va~i

esame

sotto l'inHuenza dei vari agenti: alcool, tabacco, ecc.;

della visco-

sangue; esame del cuore) quello che pu dare, nei casi cui ho
accennato, risultali probativi il controllo periodico della pressione endosit del

arteriosa.

Lo
di

sangue non

studio della tensione del

attualit per

patologia

(sia

la

V ipertensione, di

cui

offre soltanto

si

tanto occupato

da Litten, da linlam, e
anche come argomento di pura fisiologia.
diversi metodi che
10 non ricorder tutti

Vijjote/inione studiata

ma

sono

stati

in

interessa-

nella

l'Huchard.

sia

dal

Ferranini.

1855

col Vierordt

Italia

sin dal

un

assegnata

alterazioni viene

parte che alle sue

provati per lo studio della pressione del sangue, e

le critiche

che nessuno ci offre dati precisi, e che, tino a quando non sar |>ossilile fare
la sua misurazione diretta, come si fa negli animali, applicando il manometro nel tubo vasaio, noi non riusciremo ail allix che ad avere dati

che a ciascuno

di

essi

sono state

fatte.

N'oglio soltanto rilevare

''

seiiiplicemenlo approssimativi.

Angelo Mosso nel suo libn La Fatica, volendo portare


un esem|io della importanza che ha la circolazione sanguigna sullo funzioni dei nervi ricorda che comprimendo leggermente colla pimia bd
dito indice nell'angolo esterno dello palpebre, dopo 8-10 secondi si vedr
che la vista si oscura e che gli oggetti scompaiono. 1,'ant'niia - aggiunge 11

prof.

prodnUu dulia

co/npreision''

>/'/!'

oerhi') fu ffi"

su tfi'-i-nt" jPr

ihtjf'lir''

l-t

funzione della retina.

Mi venne cosi
misurare dal grado

ima m
di

|'lo\jilr >< la

pi

.>-<i<>iii-

M<

-.m^'iv

-i

I"-.

,,

compressione che bisogna eseiritare jkt ottenere


l'anemia della

meno

la

636

retina, avvertita dal

soggetto stesso osservato

col

venir

della funzione visiva,

Per tanto cominciai a servirmi dell'apparecchio Verdin per misurare


la pressione arteriosa. Applicando
punta di questo semplice apparecchio sull'unghia del dito indice, tenuto
pi facilmente sulla ar. radiale

inerte

come elemento di mediazione, ed esercitando gradatamente la comcome si misura sulla radiale, misuravo sino a quel grado in

pressione,

cm.

Hg

di

in peso

bisogna

spingere la

compressione per ottenere nel

soggetto la cecit assoluta.

Ho

provato, poi, con lo

sfigmomanometro del Basch modificando la


mi hanuo persuaso che la misurazione
sangue con questo metodo d risultati attendibili quanto

comprimente.

calotta

della pressione del

risultati

quelli degli altri escogitati finora.

Ho

voluto controllare, al proposito,

stessi soggetti coi

metodi

pi noti e

risultati

che

si

pi in uso: quelli

ottengono negli
del Basch,

del

Verdin, del Riva-Rocci.

A
si

proposito delle cifre alte che in confronto con gli altri apparecchi

con lo sfigmomanometro del Riva-Rocci


e che tanti
hanno giustamente rimproverato
si attribuita la causa

ottengono

osservatori

alla forza viva dell'onda pulsatile e alla resistenza dei muscoli del braccio.
Io nelle

manometro
semplice

mie ricerche

modificazione.

praticate a bella posta

mento

di controllo

originale del Riva-Rocci,

E mi

che

son

non mi son servito

ma

di

potuto convincere

cio,

per

sfigmo-

coU'apparecchio in parola

si

su

esperienze

con

l'istru-

riferite,

anche

l'altezza esagerata cui si arriva

del Riva-Rocci dipende, oltre che dalle cause

da questo, che,

dello

quello del Salili, che ne uno

viene a esercitare una

pressione sui vasi venosi del braccio prima che sui vasi arteriosi, e che
quella agisce su questa. In individui cui ho controllato col

fluenza di questa

precedente pressione venosa

salasso l'in-

susseguente pressione arteriosa ho veduto questa differenza ammontare a 10-20 mra. Hg.
In altro lavoro esporr dettagliatamente le mie esperienze su questo arsulla

gomento.
Intanto voglio rilevare che col mio metodo si viene ad eliminare una
causa importantissima degli errori che si addebitano agli altri metodi;
l'errore, cio che deriva dalla troppo fallace sensazione tattile di cui ci
si

serve nei metodi del Basch, del Verdin, del

la

scomparsa

della

pulsazione

Riva-Rocci per segnare

cui essenzialmente si
Grtner quando sostitu col suo apparecchio il
criterio della sensazione visiva, da parte dell'osservatore, a quello della
sensazione tattile; errore che gli stessi autori degli sfigmomanometri

propose

di

riparare

suddetti

si

preoccuparono

arteriosa,

errore

il

di

togliere

servendosi, anzich del

dito

pai-


panlo,
lolla

<li

uno sfigmografo

<)37

per notare

la

cessa/ione e

riapparizione

la

pulsazione arteriosa nella [iratica sfigmomanonu'irica.

La compressione esercitata nella parte esterna ilei hulho, d luogo


due ordini di fatti: da una parte essa viene a determinare una contropressione da parte della parete interna della cavit orbitaria, per m<'Hlo
<lie produce una com|tressione sulle arterie ciliari dell'occhio; dall'altra
parte il lirjuido che riempie la cavit del bulbo e che sta sotto una data
pressione, normalmente costante, A per legge idrostatica uguale su tutti
punti della cavit oculare, sulla cornea come sulla retina, (pressione
dipendente da quella dei vasi retinici e dell'uvea), viene a comprimere
vasi della retina (che terminano nello strato granulare e alimentante
1> strato dei bastoncelli e dei coni, che percepiscono In luco) oda ci la
1

interruzione della funzione visiva.

L'altezza della pression' nelle arterie doU'occliio, pii->si.ine uoil ai

i--

sue branche dominanti, stata determinata dagli

ria oftalmica e delle

mettendo in comunicazione la cavit dell'occhio con un liquido a


una datii pressione, e osservando a quale altezza di pressione la correnl*sanguigna cessa e riappare.

oculisti

V. Schuitn ha fatto interessanti esperienze sui conigli innestando


una cannula nella cavit del bulbo, in comunicazione da una parte con
nn recipiente pieno di soluzione di cloruro di sodio e dall'altra con un
manometro. Egli n<t ehe la pressione nell'arteria oftalmica era quasi
altrettanto alta quanto la pressione misurati! contemporaneamente nella
carotide, e pi bassa solamente di 2-15 mm. Ilg. Come si sa la pressione
lei sangue nella carotide dei Conigli ascende a 90-110 mni. Hg.
Che nella compressione che noi esercitiamo sul bulbo esterno dell'occhio sia principalmente l'anemia della retina a pnjdursi, lo rileviamo
inehe dal fatto che lo stesso fenomeno si verifica sia che comprimiamo
bulbo oculare dal basso in alto, sia che lo comprimiamo dall'alto in
basso. E sappiamo inoltre che la retina ha il suo speciale sistema di
vasi sanguigni, che
quasi completamente separato dal limitrofo sistema
1

di

vasi ciliari. (Fuchs).

La

pressione dell'arteria oftalmica (e sue branche)

tantissimo della carotide interna, che ha

vicina al centro canliaco


sione media, che

non

la

ci

d valori pi

arteria

ramo impor-

cosi poche diramazioni e

approssimativi della

tem|)orale e omerale,

ci

cosi

pres-

pu dare

criteri interessanti sulla circolazione cerebrale.


Il

prof Basso, direttore

della Clinica

oculistica della K.

cui rendo pubblicamente grazie per l'aiuto datomi

di

me

stesso

osservare

col l'oftalmoscopio la

stabihrsi della circolazione

ha

ischemia della

a seconda della compressione

L'niversila

potuto sopra
retina e

l<

che

io

o non

esercitavo su (|ualcuno dei miei occhi.


Ilo provato il mio metodo in circa 200 soggetti (controllandolo con
misure prese negli stessi soggetti con gli altri apparecchi) come ho


detto innanzi, e la pressione del

112

mm.
Le

638

sangue

misurata oscilla fra 80 e

cosi

Hg.

come si vede, sono al disotto di quelle ottenute negli uomini


metodo Riva-Rocci (125-135 mm. Hg.) e un po' anche di
Basch (99-120 mm. Hg. sulla temporale, e 110-160 mm. Hg.

cifre,

normali

col

quelle del

sulla radiale).

Delle cause che danno luogo all'altezza

abbiamo parlato;
nere, che
critica

si

sull'altezza

ottengono

col

sperimentale che

il

di

cifre,

met. Riva-Rocci

cifre col

di

sui

esagerati, in

i-isultati

ge-

metodo Basch, basta leggere, fra le altre, la


prof. A. Mosso e il prof. Colombo ne hanno

fatto.

Prof. Pieraccini: Crede che

si

debba ammettere una molteplicit

di

cause alla arteriosclerosi diffusa, fra cui la ipertensione e la ipotensione.


Fra le cause patogene dell'arterio-sclerosi si debbono ricordare le intossicazioni endogene ed esogene all'organismo, ed i traumi locali. Questa
ultima anzi la ragione che spiega il fatto, osservato dal Pieraccini, che

che lavora di pi, secondo che l'operaio destro o


mancino, diviene negli uomini avanzati in et, pi spiccatamente sclerotica
dell'omonima del lato stesso. Sono i piccoli traumi per movimento della radiale dell'arto

radio-carpica,

l'articolazione

tessuti vicini, quelli

ripetuti

piccoli

stiramenti

dell'arteria e

che spiegano questa ateromasia circoscritta.

non ha

Doti. Rubino: Risponde al prof. Pieraccini che egli

detto che

sanche anzi molte volte questi disturbi


di pressione sono determinate da altre cause come gi accennato nella
comunicazione fatta, e fra le quali cause debbono essere tenute in consi-

solamente
eccesso che in

l'arteriosclerosi sia

guigna, sia in

derazione l'intossicazione da

di disordini

l'effetto

difetto:

fatica.

L'oratore ha voluto ricordare quei casi


pre-sclort itici

della pressione

che non trovano,

di

arteriosclerosi o di stati

allo stato attuale delle

nostre cognizioni,

che l'ipertensione arteriosa dipendente


resistenze periferiche in rapdalle
aumentate
dalla ipercinesi cardiaca e
porto collo sforzo e col lavoro compiuto dall'individuo. I casi di arteriodimoinvocati dal prof. Pieraccini
sclerosi di vasi periferici isolati
altro fattore patogenetico palese

strerebbero

proprio che essi sono

intossicazione e

sarebbe generale

rapporto

non con

isolati

fatti

di

che in tal caso l' intossicazione


da strapazzo
ma con la ipertensione del vaso sclerosato dipen-

locali

in

dente dalla iperfunzionalit della parte.


Circa l'osservazione fatta sul metodo trovato dall'oratore

per misu-

rare la pressione del sangue, se l'ipoestesia dell'uomo stanco possa nuocere al

metodo, l'oratore risponde

r individuo esaminato veda pi o

di

meno

no,

perch non

distintamente,

sione determinata sul bulbo, vede appena o

si

ma

non vede

richiede

che

se sotto la pres-

affatto.

con-

r,w^

-^iMniuf

ti-i.lli

l'jiili

cogli

altri

ap|tarecclii

t>lgono

ogni

dubbio

al

ri-

guardo.
IhjtL

Gifflioli:

della |recoc'

uno

dej^'li

\(;l

campo

della

arteriosclerosi assai

elementi causati pu essere anche

sclerosi da iiiInssicHziorie da fatica),


ecc.;

non

|iatolo<;ia

r.rvdc jier di poter

tcriosclerosi locale

da sforzo

f^li

Ic\a la seduta alle

..r'

sh.il/i

la

lavoro la

e molto

quesli^^irie

prohabilmente

eccessiva fatica (arterio-

della

pressione arteriosa

concordare con Pieraccini riguardo all'armuscolare localizzato, perch/^ in tal caso

Itisopnerebbe invocare altri clementi non


Si

del

complessa,

IS. 15.

e. .utroll.iliili

non dimostrabili.

SEDUTA QUARTA.
Mercoled Vi Citrino
PRrMDENTi:: Prof. A.
Presidente

Il

MKXOZZI
parola

la

al

Secrltauio: Dult. L. CAFto/ZI.

Fabio

prof.

Vitali

toma

Sulle alterazioni

- ore 9.

dello scheletro

di

Venezia

sul

e dell'apparec-

chio circolatorio dei gondolieri e barcajoli.


Si pu dire che il Veneziano nasce
brandendo
Menia pi caro e caratteristico della sua attivit;

della la^nina, dei canali, dei


citt,

la

pi

dei bacini della

rii,

ampia conoscenza

remo come
emha dell'acqua
1'

il

egli

sua splendida ed unica

e confidenza.

Dell'elemento pi instabile e capriccioso egli sa


misteri, le sedule malizie, sa trattarlo come nessuno
potrebbe e saprebbe accarezzarlo nei meriggi caldi e tranquilli, nei
tramonti dai mille colori nelle
noti, lunari, combatterlo e domarlo
nelle ventose giornale di marzo,' nelle
burrasche invernali, compatirlo ed assecondarlo
negli opprimenti perio<li
i

ziini,

di scirocco.

fin

dai pi teneri anni,

impara a guidare

il

il

bambino

piccolo sandolo e

alla rapida scuola del padre


avventura sulla laguna <
rjuelli che noi diamo per gimsi

schifi variopinii e poco pi grandi di


a nostri bimbi . che |)aiv debbano essere

quilla

falli

adulti

inghiottiti dall'onda pi

sanno maestrevolmente guidare

la

gondola,

tran-

spingere

pesante peata, far volare sull'onda


burchielli e
sandolini e trionfare
vago e salubre esercizio del remo su tutti
campioni mondiali.
Il Imrcajulo
che sotto questo nome generico si raggruppano
tulli
gh operai del remo, dal gondoliere pubblico a quello
della casa signorile, dal burchiajo che conduce
l..-Lr.Me barche da trasporto al
peatajo
che sping. enormi imbarcazi..m purtanti
la

nel

tonnellate e tonnellate di merci,

dal zatta.o che lungo

il

corso dei fiumi,

ritto sui rettangolari zatteroni


porla legnami alla laguna al f/anser che, antico
gondoliere o barca
si adatta negli ultimi anni di
vita a trarre a riva le gondole col k_
'

41

bastone uncinato,
teristico di Venezia.

Non

"

si

il

pu pensare

tipo pi

642

comune ma ad un tempo

alla citt lagunare,

il

pi carat-

senza che nel quadro ima-

ginoso primeggi la flessuosa figura del gondoliere ritto a poppa della


fantastica e nera gondola o quella vigorosa di un battellante che spinge

a forza
o

del

remo appoggiato

di verdure,

che

isole vicine alla citt

Ma come

barca carica

al petto la

la sola vela

non potrebbe

di legna, di

pesce

far correre cosi veloce, dalle

madre.

sono diverse

le

figure di questi operai del

remo

altrettanto

che essi danno a chi li osservi al lavoro e


in momenti diversi. Certo non lo stesso sentimento estetico e piacevole
che suscita il gondoliere tutto vestito di bianco colla fascia cerulea alla
cintura e il cappello alla canottiera dai nastri svolazzanti e quello che

sono diverse

le

impressioni

noi proviamo al vederlo nella rigida stagione,

temperie pi

fiere,

sotto

le

pioggie e

le in-

avvolto in pesanti impermeabili, incappucciato e infa-

guidare anime beate a traverso il Lete, fosse


Caron dimonio conducente anime dannate a traverso l'Acheronte.
Certo che se un piacevole sentimento quello di vedere i gondolieri delle
gottato come, anzich

un

case aristocratiche e ricche


un senso

Gi'ande, invece

condurre

del peataio che lentamente fa


di petto, di tutti

le

gondole lungo il Canal


che stringe il cuore alla vista
enorme peata a forza di braccia,
belle

di piet quello

avanzare

la

muscoli del suo corpo.

ci pare subito al primo aspetto di dovere inuna cosa: la vita libera, all'aria aperta: ma poi tosto ci viene
muoverci questa domanda: Ma realmente questa una profes-

Ai barcajoli in genere
vidiare
fatto di

sione salutare? Accaldati, sudati,

stanchi

oi^a

sferzati dalla pioggia o intirizziti dalla neve,

vicende atmosferiche che


<Ji

il

ora
brusche

battuti dal solleone,

devono sopportare

le

rapido insorgere de! vento induce nel clima

Venezia.

Per risolvere questo quesito ho voluto anzitutto indagare la morbiun periodo di molti anni,
sapendo d'altronde che lo studio delle alterazioni del sistema circolatorio
deve naturalmente essere preceduto dall'esame di tutte le cause che a
detta alterazione possono condurre. E per ci gi nel campo dell'alimentazione e dall'uso delle bevande veniva resa necessaria l'indagine sul
genere dei cibi preferiti dai gondolieri e dai barcaioli. E qui noi dobbiamo
fare tosto una ditferenza fra i gondolieri e
barcaioli in genere, in quanto
che esistono condizioni economiche il pi spesso notevolmente diverse,
arrivando i gondolieri a percepire un guadagno assai pi lauto di quello
che pu esser percepito dalla comune dei barcaioli
quali sono invece
sottoposti ad un lavoro pi gravoso in quanto che ad essi non incombo
solo il maneggio del remo e il governo della barca, ma essi sono pure
costretti dopo la fatica muscolare per la quale hanno condotto il loro
navigante, all'esercizio delle opere manuali di facchini. Il guadagno dei
lit

e la mortalit dei gondolieri e barcaioli in

^'oiidolieri
i

cattivi,

facendo

tra;ihetio (pubblici)

di

varia dalle Lire 4

guadaj^'nano da L. 2 a L. 3 al

media

la

5 al giorno:

ali

L'orario di lavoro per un gondoliere

vitto

il

al

9 oro

pi spesso dallo 8 alle

dola senza

fehe
comune

di

ft

al

di.

.-.

lo

inancie.

il

'JO

lavoro effettivo

ai

peso medio della //on-

Il

Kg. 300; coperta

circa

.u-jh

traghetto 6 dalle 8 alle

di

(turno di giorno) e dalle 20 alle 8 (turno di notte);

aggira

11M-.1

gondolieri di casa privata

oltre

jjjiorno,

n.i

col felze di

Kg.

3'JO.

genere pesce e pojtinta, ma questi ultimi si alimentano non di rado anche di carne, di minestre asciutte pi o mono succoleute: il che non avviene sempre per
quali si sono potuti osservare anche alcuni casi
gli altri Ijarcaioli, fra
Il

cibo

dei barcaioli e gondolieri

in

di

intossicazione pellagrosa.

abusano notevolmente

Gli uni e gli altri poi


la differenza

pi scadenti

di alcoolici
tati,

e,

fra

a carico dei barcaioli

di alcoolici e

abbienti

si

anche qui

manifesta nell'uso

prodotti distillati pi che di prodotti

di

fermennotevolmente gessati. E' presso che


mattino a digiuno. Ed perch* cosi dif-

vini meridionali

vini, di

abituale l'uso dell'acquavite al

fusa e cosi intensa

meno

(*

l'alcoolizzazione nei gondolieri e nei barcaioli, che

noi riscontriamo frequentissimamente nei loro cadaveri l'esistenza della

mentre invece noi

leploinenin'iite cronica propria dei bevitori,

d'altra parte

scarsamente

rappresentate

pi in rapporto coUalcoolismo, cio

sue osservazioni sulla cirrosi

di

le

le

malattie epatiche

forme cirrotiche. Gi

origine alcoolica a

Padova

il

troviamo
che sono
Viola nelle

e a Venezia,

notava che nello spoglio delle storie cliniche concernenti


malati delle
due divisioni mediche maschili dell'c^spedale di Venezia dal 90 al 96,
egli non aveva risc<intrato fra
gondolieri un solo caso di cirrosi. La
i

stessa indagine volli io faro sui maiali della divisiono medica da


retta per tutto

anni

io

il

periodo che corre dal 1890

al

ho potuto trovare che su un numero

1905.

In

questi

lir>7 maiali,

di

me

di-

sedici

le cirrosi

epatiche nei gondolieri e barcaioli erano rappresentate da N. 11 casi. Ed


tanto pi da notarsi questo fatto in quanto che il numero delle cirrosi
alcooliche a Venezia secondo
periore a quello che

dati desunti

riscontra a Padova,

delle frenosi alcooliche,

sore Obici. Egli forse,

all'aria aperta, contribuisce

potentemente alla combustione rapida e cmche


danni che ne vengono sono mi-

plela dell'alcool nell'organismo, s

Viola certamente su-

dal

come

e superiore il numera"
secondo l'osservazione fatta dal compianto profesriguardo ai gondolieri, da supporre che la vita fatta

si

che l'ubbriachezza ha maggiore durata ed intensit, a parit di condizioni, se si contrae in luoghi chiusi di quello che io luoghi
aperti; se l'individuo intossicato rimane in ambiente chiuso, l'ebbre/za
gli durer uaggiormente di quello oh.' se oltI [nin iiM'nria libeiM t'w <\i,,\nori.

lire

certtj

facilmente

fumi del vino.

>ra trascorrendo

lo

storio cliniche ci

vion tallo di noUiro la notevole

scarsezza delle malattie dell'apparato digerente

in

confronto alle altre.

644

si che logico pensare che la vita attiva facihta le funzioni digestive in


genere ed anche l'assorbimento dell'alcool dallo stomaco, si che minori
danni ne subisce l'apparecchio digerente pel minore contatto, e ne consegue in tal modo che viene a mancare una delle cause della produzione della cirrosi che, come noi sappiamo, certamente in relazione
anche colle alterazioni dello stomaco e dell'intestino (Budd, Hanot, Boin,
Che pure scarsi siano i danni dell'alcoolismo sull'organismo
Rovighi).
in genere lo desumiamo pure dalla pochezza delle alterazioni renali anche croniche e mentre noi sappiamo relativamente frequente a Venezia

l'ulcero perforante del piede,

cosi troviamo che questo

il

pi delle volte in relazione coU'alcoolismo^

raramente

si

trova

nei gondolieri e barcaioli,

che in un quinquennio, nel riparto del collega Giordano se ne ebbero


soltanto 3 casi. Ma se si considerano le alterazioni leptomeningitiche, i
casi relativamente numerosi di emorragie cerebrali, di rammollimenti
si

trombotici;
lari,

mente

pu concludere che forse a causa dell'azione

si

di altri

agenti

fisici

sul capo, l'alcoolismo

si

dei raggi so-

manifesta prevalente-

anche rispetto ai vasi arteriosi che


Duolmi a questo proposito non avere potuto trovare dati
numero delle frenosi alcooliche osservate nei nostri gondo-

sul contenuto endocranico, sia

vi si portano.

precisi sul
lieri

in questo lasso di
11

affezioni

rare

il

tempo.

numero notevole
reumatiche

tenore

di-

delle

malattie dell'apparato respiratorio e delle

a considetrovano per la fa-

e nei gondolieri e nei barcaioli, ci porta

vita condotta

da

essi

che spesso

si

muscolare fatta, sudanti ed esposti alle correnti d'aria o all'insorgere


che li raffredda o della pioggia che li bagna. Questa la prima
e pi forte causa dei processi morbosi che colpiscono i nostri operai del
remo i quali, in buona parte, hanno anche l'abitudine di passare le notti

tica

del vento

nelle loro barche, sulla superficie delle acque.


Il

clima

di

Venezia, piuttosto dolce, presenta

le

seguenti condizioni

preferenza dall'Africa e rendono pregna l'atmoVenti che dominano


oppure venti che provengono dal nord e sono
d'acqua,
vapor
di
sfera
freddi. Havvi una notevole differenza nella temperatura dei canali sodi

non penetra il sole e a causa dell'evaporazione


molta umidit sale alla superfcie nelle ore vespertine. Tutte queste condizioni, sia per l'effetto del raffreddamento della superficie del corpo, sia
per effetto stesso dell'aria fredda introdotta nell'apparato respiratorio,
leggiati e dei rivi in cui

agisce portando una notevole quantit

di bronchiti (12,5 rispetto alle altre

malattie) pleuriti (3,5) pneamoniti (6,2) che appunto sono quelle che
col reumatismo articolare (8,1) costituiscono le malattie pi frequenti.
Dalle tabelle noi possiamo dedurre che sono appunto le malattie

acute dei bronchi e

le

malattie acute dei polmoni quelle

che colpiscono

maggiormente i nostri lavoratori della laguna, che a queste succedono


le forme di bronchite cronica con enfisema. L'enfisema si manifesta pure
in loro anche indipendentemente dalle affezioni bronchiali e polmonari.

Gi5
1']

l'etTiillo

(l?l

liivuro

muscolare

ma

come ugnano ben sa:

in

genere questa dilata/ione dei polmoni


caso vi si
-no condizioni

nostro

nel

spociali ileiMvanti dal f^onen* del lavoro.

su

Ritto

:i

della barca,

rematore alla veneziana fende l'onda col remo ap|>oggiato sulla forcola e lo ricaccia all'indici ru vincendo la resistenza deiraci|ua e in tal
il

fare porla in alto

ambo

le

braccia, allontanandole dal petto

movimento coincide con un

tal

sione toracica e pi copiosa


e lo distende:

ma

nel

basso

in

]:)liamento delle parli superiori del

costanza che se maj^'giore


cJin|>iuta

le

che quando

in

gioco

le

azioni dei

mu-

ultime costole, favoriscono l'am-

torace.

N^

pu trascurare la cirspesso questa viene


tensione endopolmonare

si

la richiesta dello sforzo,

a ^oltide chiusa e quindi maj^'giore

quale viene aumentala se

si

notevole 6 l'espan-

quantit d'aria che penetra nel polmone

la

tempo slesso entrano

addominali che tirando

scoli

atto inspiratorio, pi

la

concorrono nello stesso tem|o le azioni


del muscoli flessori del tronco che, se non come
muscoli estensori, sono
Conliniiamente in gioco f>erch<^ si alterna incessantemente un moviment"
di modica flessione e di inodic<j raddrizzamento del tronco ad ogni gin
dt
remo. Nessun muscolo, .si pu dire, rimane inerte, nel maneggio del
la

vi

remo

alla veneziana. Perch<^, ritto sugli arti, il gondoliere che v


poppa tiene la gamba destra alcun poco indietro della sinistra, m
nendo fra loro una distanza di circa quaranta centimetri e ad ogni alto
di Sftinla del remo rizzasi sulla punta del piede intervenendo spessi movimenti (li modica flessione di ambo gli arti, ai quali consegue pii il movimento di estensione dei medesimi. E cosi pure complessi e multipli
Sono
movinn'nti delle braccia, di sollevamento delle spalle in ispecie
della sinistra, se il vogatore sta a poppa, della destra se a prora; di
i

estensione dell'avambraccio sul braccio e di discreta estensione di questo


ed a questi movimenti si associa spesso
capo sul collo, s che, ripelo, nessuna jiarte certo
della nuiscolatura del corpo si sottrae all'aziime sinergica, equilibrata in
tutte le sue |>arli. Un tale lavoro adunque porta con si" un notevole dispendio di forze e, come naturalmente si deve supporre, una notevole
produzione di calore. La stessa fatica muscolare incombe al prociere il

sulla spalla, di lieve rotazione

un leggero

flettersi del

quale invece esplica mag^rior for/u (m1

movimento

In-.ici-io sini^li-o

e uni.ic nin btri/o

col destro.

appunto per avere quulolic tlalu sullenliia iii quoslu lulioa volli
muscolare del mio gondoliere. K questi
giovane dell'eia di 28 anni, non alcoolisla, di costituzione scheletrica regolare, statura di 1,71 1 2, peso Kg. 73. L( sviluppo muscolare suo ^
ottinto, pannicolo adiposo normale, sanguiticazione pure normale: nulla
presenta a carico degli organi respiratori all'infuori di un lieve grado
di enfisema polmonare; il suo torace misura cm. 98 1|2 fra le uammelle.
suo polso, dopo il riposo della notte, oscilla da 6i a <S pulsa/ioni:
11
nel pomeriggio verso le cinque, oscilla da (iS a 70 allo stato di riposo
V.

l'are

alcurn- l'icercbe sul lavoro


perfetto

64d

esso regolare per ritmo, valido, di ampiezza media

l'arteria

presenta un leggerissimo grado di aumento di resistenza al tatto, tuttavia


la pressione arteriosa misurata collo sfigmomanometro di Riva Rocci
allo stato di riposo arriva

nulla mostra di anormale


intensit normale.

ad una media di 140


ed all'ascoltazione

numero

Il

mm.

dei respiri oscilla al

16 a 18, la temperatura si aggira su una media


que, allo stato pure di riposo ad una media di

normale

in quantit

ed

in tutto

normale,

Nulla

mercurio. Il cuore
appaiono netti e di
mattino, a riposo, da
di

toni

di 36,5, alla
36,7.

Il

funzioni digerenti

le

perfettamente

bene.

stiche

di ereditario

appartiene a famiglia di gondolieri

ciato a 13 anni

gressa degna

ad occuparsi

nota in

6-8

nelle

questo mestiere:

com-

e ha cominnessuna malattia pre-

di nota.

media intensit e della durata di 10 - 15 minuti,


un aumento di 4 - 6 pulsazioni al minuto, e di
bastano pochi minuti di riposo perch sia il leggero

Dopo una vogata


si

di

riscontra

si

sue note anamne-

piono

si

sera alle cin-

secreto renale

di

lui soltanto

respiri

ma

ansare come il battere pi frequente del cuore cessino. La temperatura


dopo tale modico lavoro non subisce oscillazioni, n si nota alcuna variazione allo sfigmomanometro di Riva Rocci, n l'esame obbiettivo dell'apparato circolatorio centrale dimostra che vi sia ampliamento nell'aia
cardiaca.

Ma se la remata dura con intensit maggiore del comune per un


tempo assai lungo, allora intervengono delle modificazioni pi rilevanti
e pi durature, le quali si

manifestano

circolatorio e sull'apparato respiratorio.

pi

Cos

specialmente
il

polso

sull'apparato

dopo mezz'ora

di

massimo di 104
battute: il respiro oscilla da 28-30 e la pressione media delle arterie
pu crescere perfino di 10 a 15 mm. di mercurio. Esaminando l'apparato
circolatorio centrale quando il lavoro stato molto intenso si riesce ad
avvertire che il margine destro del cuore un po' pi sensibile all'esterno
intenso vogare arriva ad una media di 96 - 98, con un

quello che fosse antecedentemente n il polso ritorna alle condizioni


normali se non dopo trascorsi 12-15 minuti; qualche volta anche dopo
20 minuti si hanno i sgni di una pi concitata azione cardiaca. Come

di

il
Mosso aveva constatato il respiro ritorna pi presto alla frequenza normale di quello che vi ritorni il polso e di solito si osserva
dopo 6-8 minuti il respirare gi divenuto tranquillo: solo talora questo
accade dopo 10 - 12 minuti ed nelle giornate nelle quali domina lo
scirocco. Misurando la temperatura del corpo dopo un lavoro intenso ho
osservato, nel mio stesso gondoliere, che la media dell'accrescimento della
temperatura di tre linee, solo qualche volta e con cielo afoso riscontrasi un accrescimento di 5 ed anche 6 linee. facile ed abbondante la
traspirazione cutanea e questo non solo osservai nel mio gondoliere ma
anche in tutti i gondolieri in genere, dopo fatiche di qualche entit. S
che in conclusione, dallo osservazioni fatte nel mio caso, io posso de-

gi

duriV

modiche

luliche

clic

Irui

mutiiin

,iji|m Uilii

circolatoria o respiratoria n nella lermof^enesi e

ii/ilu

n.'IIa

luna

lUIl/IOIlt?

termoregolazione

(legno di nota e che fatiche intensi? modificano invec! la pressione


e dell'aumento della pressione e degli sforzi

muscolari

media

cencon lieve ampliamento dell'aia cardiaca: nelle faliclie intense viene modificata la termogenesi con un aumento di calore il quale
per (* l'orse modico, perdio la dispersione del calore si compie nioltr>
si

risente

il

tro circolatore

aperta e vibrata e mediante

lene all'aria

Ma

che

egli certo

nonostante che
se vi

pili

pressione

la

come

siano (attori

vi

periferica <|ualo

lauto

se

riscontra

si

corpi

nei

vaso-dilatazione e favoriscono

il

sudanti, la pressione

umido avviene bruscamente.

vasi:

dei

che colpisce

la

un valore non

nostri

gondolieri

nerveo-mupressione stessa, che come

barcaioli, accanto all'azione tossica dei derivati dalla fatica

>colare, per quella oscillazione continua della

sappiamo

noi

f^

un

intenso dell'arteriosclerosi; per quel conpassivamente ed attivamente dei vasi che mettendo

fattore

trarsi e rilasciarsi sia


in

pi

aumenta

che

questavaso-costrizione

pres-^ione endo-arteriosa periferica devesi cortamente dare

'

tanto

insorgere del freddo o del fnddo

l'

piccolo nella genesi dell'arteriosclerosi

aumenter

freddo, che impediscono la

il

restringimento

energico sar questo vaso-costrizione se

la fatica

dell'ahhondante irrorazione

quelli

aggiungono causo, come

si

copioso traspirare della cute.

il

media aumenta gi per

continuo gioco

fibre

le

muscolari delle arterie, modifica altres col

dificarsi dello stato dei rasa rasoriiiu. la ntitrizione dell'arteria stessa.

moEd

probabilmente anche con meccanismo cosi complesso che agiscono le


cosi dette cause reumatiche che tanto spesso influenzano
gondolieri e
barcaioli tanto da dar su 1157 malati un numero di 87 colpiti. In mezzo

a queste cos svariate e frequenti cause di perfrigerazione dell'organismo


tuttavia

degno

di

nota

fatto

il

percli^

nella

massima parto

cronica

di iwfriti-

e collalcoolismo. Forse

il

che scarsi siano

notammo

se su 1157 malati

ijov*',

19 casi

in

casi di nefrite a fri-

di nefrite, questi

relazione

coli'

sudore copioso favorisce l'eliminazione

sostanze tossiche che non vengono cosi a ledere

come per la cirrosi,


scarso
perch come abbiamo detto le
'>

il

fattore

il

furono

arteriosclerosi
di

molte

rene; fors'anche qui,

tossico d'origine gastro-enterica,

del tubo digerente nei gondosono assai scarse e |)revalenti nell'intestino in confronto allo stomac*.
La conferma di luesto la troviamo pure nei dati desunti dalle labelle di mortalit dei gondolieri e barcaioli in questi tre ultimi anni in

alterazioni

lieri

Venezia.

Dal 1903

(li

1905.

al

biamo avuto 9 morti

di

morirono 110 barcaioli e 71 gondolieri: ab-

nefrite,

ma uno appena

dell'et di 17 anni,

gli altri di et varia dai GO agli 80.


Tutta piesta serie di influenzo dannose, delle quali abbiamo

un<>

36 e

trattiito,

porta nei gondolieri e barcaioli

terazione arteriosa che noi


noi 'lUali

!1

|i:ntii'i'

il;l|

fTi

una precocit

di

sopra

di sviIup{>o nell'al-

gi troviamo manifesta nei soggetti giovani.


inni

<i

i"!!!!!!?!''!!

<Plitir.>

llcill

lIlfliMUOllie-


mente un

648

che va facendosi poco a poco


che nella tarda et frequente trovare delle alterazioni
molto manifeste tanto da avere spesso l'impressione di vere trachee di
lieve indurimento delle arterie

progressivo

Con

si

non abbiamo potuto trovare che di rado in mezzo


che uno scarsissimo numero di
aneurismatici; nella statistica pubblicata dal Luzzato non figurano n
barcaioli n gondolieri; su 1157 malati, solo due casi di aneurisma in
due barcaioli, nell'uno dei quali il processo ha tratto origine dal tronco
brachiocefalico. Quest'uomo che aveva contratto la lue celtica faceva il
mestiere del peataio, conduttore cio di una grossa chiatta carica il pi
delle volte di materiale pesante che viene guidata nei luoghi ove profonda l'acqua a forza di remo, nei canali ove l'acqua poco profonda, puntando il remo sul fondo del rio e spingendolo non solo colla
forza delle braccia ma col petto, a destra o a sinistra a seconda che il
pollo.

alla

tutto ci noi

serie

di

endo-aortiti ateromatose

conduttore

si trova sulla destra


o sulla sinistra dell'imbarcazione. Tale
lavoro pi proprio di tutti g'.i altri, come ben si comprende, ad arrecare traun)i ai visceri contenuti entro il torace ed a portare un aumento

di

pressione entro la cassa toracica.

come primo segno


dita della

mano

nostro malato ebbe a presentare

Il

un rigonfiamento a clava,

sua affezione

della

destra, di proporzione notevole e dolori

lungo

brachiale: present in stadi ulteriori la chiusura del tronco


lico e delle carotide e del lato destro e

l'arco dell'aorta

della testa di
sinistra che,

un

da raggiungere

valente collega Jona

la destra

per

si

buon

condizioni di arterio-sclerosi
risulta

brachiocefa-

quando l'ectasia si fu
tumore aneurismatico

diffusa al-

volume

il

ebbe la cessazione del polso della carotide

feto, si

come

il

delle

plesso

il

il

tratto

numero

certamenta poco notevole.

di

trov alla necroscopia, praticata dal


obliterata.

Ma

date tutte queste

delle ectasie sacciformi

proposito

aortiche,

dell' arterio-sclerosi

degna

nota l'osservazione fatta in un gondoliere che entr nella mia divisione nel 1905: in esso si avevano segni corrispondenti alla claudicadi

egli voleva adoperare con maggiore


remo. Insorgeva allora un dolore discretamente intenso lungo il

zione intermittente qualsiasi volta


forza

il

venivano a cessargli come d'improvviso


che era costretto ad abbandonare il remo tutto ad un tratto.

lato interno del braccio e


s

In

un

circolatorio

totale di 1157 infermi noi


si

sono verificate

67

in

troviamo che
individui,

del 6,1 per 100 di fronte alle altre malattie.

vera causa

di

queste alterazioni

gior parte esse sono dovute ad

et

avanzata: sono

scarsissimi

Ma

le affezioni

cio nella

se

noi

proporzione nelle donne


vizi

vizi valvolari

nelle quali

a carico della valvola

indaghiamo

la

troviamo che nella magalterazioni del miocardio in soggetti di

lavoratori manuali,

del centro

proporzione

cardiache,

a carico della mitrale,

pi frequenti le insufficenze delle valvole aortiche che,

colpiscono di preferenza

le forze

come ognuno

sa,

trovano in scarsa

mentre
sono pi

per converso

si

frequenti

e dell'orificio arterio-ventricolare sinistro.

~
Basta

041

(laro un'occliiulu alle tabelle di morlalitA

ffpL'li

ti!tinii

che ss realmente in questo triennio si


morti per malattie di cuore in pro[)orzione di 38 rasi
j>j
lieri e larcaii)li, il che corrispondr al 21),'.) " della mortalit
la principale causa di decesso; pure su questi 38 individui,
sorpassalo ^di 80 anni: 11 erano fra
70-80, 11 fra
60 e
per

trr

antii

veilt'i'o

-^ll

avevano

ti

70; G

fra

50 e
GO; tre soltanto fra
40 e
50 e due fra
30 e 40. Il cho dimostra ad evidenza la natura del processo morboso che, come si detto,

^ in relazione piult<jslo colie alterazioni delle arterie e colla conseguente

degenerazione del cuore anzich con

anche nei
sendo detti
che forme

Da

processi di

aortici figura in assai

vizi di insufTcMi/M aot-ii'-.i

il

pin

d.'ll

endocardite la quale
scarsa projiorzione, es\..Ii.'

f.,i......

,li

|f..rr,laon

di Corrigaii.

questi ultimi dati sc;iUuisoc aili-esi

dolieri ed

ultimi)

valvolari

vizi

una

nulizia

e!

che

gon-

han^aioli nonostante la vita disagevole (specialmente di questi

giungono

ad una et avanzata. Dalla statistica ciseconda de' vari pr<)fesilice che su 100 maschi dai 25 anni in su.

pi spesso

il

tala dal Pieraccini della niorlalil in Iialia, a


sionisti <|Uidla

avevano pi
sumero dalle

1800

d'l

ci

70 anni 41 pescatori e barcaioli;

di

tabelle di mortalit

su 140 morti 25 erano tra


soli

fra

10 e

lo

stesso fatto

della divisione medie;!

70 e

90

atiiii;

45 dai

CO

da
ni

si

me

pu dediretta:

70;

.jitindici

di

\ .mipziji

40.

Dalle tabelle di mortalit pui

.It-siniii'

.kump

siai..

civii.'

deduce che su 181 morti fra gondolieri e barcaioli.


20 avevano passalo l'et di 80 anni, 48 erano dai 70 agli 80, 44 dai 60
ai 70; 13 soltanto dai 10 ai 40. VA un altro dato lo p<:)3siamo pure dedurre dall'et dei barcaioli e gondolieri accolti nel Ricovero di Mendicit
dal 1900 a tutto il 1905. Nel 1900 furono ricoverati 17 fra gondolieri e
nell'ultimo triennio

si

5 soli dai 70 ai 75, gli altri dai 75 agli 85; uno aveva
88 anni. Nel 1901 furono ricoverati 5 inabili al lavoro
75 agli 85. Nel 1902
ricoverati furono 3, uno di 76 anni,

bari-aioli dei quali

raggiunto
e

tutti

uno

.lai

l'et di

82 e uno di 87.
.Nel 1903
barcaioli e gondolieri ricoverati furono 10, uno al dissolto dei 70 anni, (pmltro dai 70 ai 75, gli altri tutti dai 75 agli 85. .Nel
1904 entrarono nel Ricovero G, tulli fra
70 e gli 80 anni: infine -nel
19()5, di sei entrati, uno solo aveva 73 anni, gli altri variavano dai 78
agli 85. In pieslo primo periodo del 1906, sei sono slati gli entrati e fra
questi tre hanno sorpassalo gli MO aimi, gli altri Ire dai 70 agli 80.
Oltre queste notizie che io devo alla cortesia del valente collega Fiorioli Della Lena, direttore del Ricovero di .Mendicit, dalle taln^lle
grafiche si desume che tutti questi infermi avevano ateromasia spi
entsenia polmonare, catarri bronchiali cronici e solo in alcuni qualche
di

insufficenza delle valvole aortiche e qualche insuffcenza mitralica sempre


in relazione coll'ateromasia intensa: tulli o presso che tulli si sono dati
nella loro vita all'uso

abbondante

dell'alcool.

650

Si conclude da questi dati che i barcaioli e i gondolieri possono


giungere e giungono con frequenza ad una tarda et. E vero che si potrebbe credere che a questi mestieri si danno soltanto coloro- che hanno

da natura notevole vigoria

sortito

servare anzi tutto che

di

membra,

ma

si

pi cominciando dai 10 ai 12 anni

che

infantile,

pu

soltanto approssimativamente

molti fra

ed inoltre in realt se

presumere
i

lo

necessario

egli

queste professioni

l'inizio di

os-

fa in et poco pi

nella quale

epoca

sviluppo del futuro

gondolieri sono forti

si

uomo

ed aitanti

della

non superiore alla media. Ho


istituito ricerche per vedere se era maggiore la proporzionalit dei morti
fra i barcaioli ed i gondolieri, se maggiore il numero dei longevi in
questi ultimi, che, come ho detto, minori hanno le fatiche, pi laute le
avvene per parecchi

persona,

di taglia

ma

retribuzioni, migliore l'alimentazione:

ammalati che sono


anni,

mancando

nere: solo
di

600) e

si

l'ho potuto fare

medica da

entrati nella divisione

allo Stato Civile

il

numero

il

numero

una patente.
Su 1157 malati furono 801

numero

arrivano al

non

barcaioli pei quali

degli altri

soltanto sugli

ora diretta, in 16

preciso dei gondolieri in ge-

tien nota dei gondolieri pubblici (che

manca

me

neces-

saria

porzione del 10,4

Vo'>

il

resto

gondolieri con 84 m.orti cio nella pro-

dei malati

ho raccolto

chiai, peatai, ecc. (che io

formato dai battellanti, bur-

sotto

il

nome

generico di barcaioli)

hanno dato una proporzione di mortalit del 12,7 7o- Riguardo la


longevit scaturisce che un po' pi numeroso il contingente dei barcaioli che muoiono in et minore di quello dei gondolieri: pur tuttavia
anche fra i barcaioli non pochi hanno raggiunto et tardissima. L'interpretazione di questa longevit, secondo il mio parere, si deve ancora
nella vita attiva, all'aria aperta e questa spiegazione trova conferma nei
dati che desumiamo pure dalle cifre dei raccolti nel Ricovero, ove troviamo altres un certo numero di marinai che hanno raggiunto una et
avanzatissima. E non piccola influenza deve pure avere l'aria satura di
esalazioni salso-jodiche che i nostri lavoratori della laguna, come i mae che

rinai,

quotidianamente respirano.

In

contrasto con

tali

rosei

dati sta

il

numero

dei tubercolosi

che

senza essere notevole, tuttavia raggiungono la cifra di 56 casi su 1157


malati e su 480 malati raccolti nel riparto speciale dei tubercolotici negli
ultimi 3 anni
colosi

sommano

polmonare

a quella

in questi ultimi

Per

di 21.

tre

anni

la mortalit

a Venezia,

casi di tuber-

fra gondolieri

barcaioli, arrivano

a 20 su 181.
Egli , che, come giustamente faceva notare il Vivante, anche a
Venezia ed anzi a Venezia forse pi che altrove, la tubercolosi in
rapporto coU'affoUamento e eolle condizioni antigieniche delle abitazioni,
si che in molta parte vengono neutralizzati i vantaggi della vita all'aria
aperta. E quando poi noi pensiamo che
nostri lavoratori del remo vanno
i

cosi di frequente soggetti alle malattie bronchiali) a

quelle della pleura

051

da aversi su 1157 iimlali, 40 pleuriti, G8 pneumoche induhbiamerito predispongono alle alterazioni specifiche del polmone col lasciare un terreno pi proprio e pi fertile noi dobbiamo condanni della tubercolosi jKjImochiudere che sarebbero certo maggiori
nure in loro se non avessero l'anlidoto continuo della vita all'uria aperta.
e del pulinone, tanto
niti,

E siamo

questo pei dati

tanto pi convinti di

statistici

raccolti

dal

Vivante sulla mortalit per tubercolosi a Venezia a seconda le varie professioni. Da tale stutistica che prende in considerazione il numero dei

annualmente occorsero a Venezia per tubercolosi dal 1892

decessi che

ricava che la media della mortalitii

al 1901, si

barcaioli del 5,85


talit dei

"

tssia la

maschi

possidenti

mentre invece

3,0G,

di

per tale malattia nei

morfemmine che giunge

loro mortalit supera solo di |)Oco la


e di possidenti

(3,24)

gran lunga superata da quella degli altri


da me osservali, la mortalit
ma forse vi ha contribuito la influenza del

operai. Invece nei tre anni suaccennati e

sarebbe stata dairil,05


1905 che
I

infier

"/,^:

su lutia la popolazione.

Rodano, che cio

/osservazione fatta sui battellieri del

quente

perch essi appoj^giano

in loro la tubercolosi

il

remo

pm n-'sommo

sul

ci portano continui traumi al contenuto toracico, pu


un certo punto confermato da noi che aIbiamo osservato
peatai che danno un
vari generi di barcaioli sono appunto

del petto e con

essere fino

che fra

8ui

maggior contributo

Un

alla tubercolosi.

altro dato statistico noi

come

grafche

desumiamo

dalle cifre delle tabelle noso-

dalle cifre della mortalit nel

Comune

di \'enezia

e dalle

Mutuo Soccorso fra


barche il numero delle malattie

tabelle delle malattie dei soci della Societ di

che vanno dal 18G8 al 1890: ed


bronchiali, polmonari e pleuriche molto maggiore nei mesi di dicembre,
gennaio e febbraio, che negli altri mesi, il che corrisponde al periodo
del freddo umido. Su 1157 malati, come abbiamo detto, abbiamo avuto
caioli

68 pneumonitici con una mortalit^x

di 20, cio del 29,5

"

ma

nessuno

al

30 e
50 e GO; sei fra
50, ciiuint; fra
GO e i 70; tre fra
70 e 80; il che indica quindi che la pneumoniie
quasi esclusivamente mortale nell'et adulta e nell'et avanzata.
Le tabelle di mortalit dello Stato Civile di Venezia danno che su
disotto

30 anni,

dei

stn

fra

tre anni ultimi, nessuno morto al


50 e i GO; noce
40 e
50 i sei fra
Ira
00 e
70; tredici fra
70 e gli 80; uno fra gli 80 e i 90.
Da tutto ci noi dovremmo concludere che la vita del barcaiolo in
1,'enerale, del gondoliere in ispecie fra tutte le altre, una delle pi igieniche e che minore sarebbe il numero dei malati e maggiore il numero
dei longevi qualora fosse dato di togliere loro il vizio dell'alcoolismo e
di fornir loro abitazioni salubri che togliendo la possibilit dei contagi
disastrosi portasse altres al rinnovamento morale coll'altrarli a rimain'r.^
nelle pareti domestiche e indurli a fuggire le osterie.
:2

morti

disotto
i

di

pneunmrjile acuta nei

40 anni;

dei

tre soli fra


i

652

Risultano ancora per corollario

remo

all'aria aperta,

organismo:

l'intero

come mezzo

l'utilit

di

due

fatti:

berante

il

l'ingresso dell'aria,

del

e del-

nei laboratori, sia curato

che

la ventilazione,

muoversi all'aria libera


numero delle ore durante le quali

possano tratto

membra

ed anzi la necessit imprescindibile che anche

nelle altre occupazioni manuali, nelle officine,

pi che sia possibile

l'utilit dell'esercizio

rinvigorimento della

tratto

che non

essi

gli

operai

vi sia

mai esu-

devono stare

in luoghi

chiusi e polverosi.

Esammando

gondolieri in et avanzata, riscontriamo il pi delle


specialmente in coloro che hanno agito in tutta la loro vita come

volte,

poppieri, la caratteristica della curva della fatica

un

pi,

po'

meno accentuato

di cifosi della regione

un grado un
dorsale nella

po'

parte

sua pi alta, che verificasi nei nostri vecchi lavoratori del remo: ed oltre
alla curva di compenso che ne succede, riscontriamo anche talvolta una
lieve deviazione laterale a destra della regione lombare. Ma solo raramente si osservano notevoli deformazioni dello scheletro, e ci perch
come fin da prima ho detto, nei rematori alla veneziana esiste un vero
equilibrio delle forze muscolari, azioni

muscoli

sinergiche e

proporzionali fra

che anche nell'et adulta noi non no-

attivi e gli antagonisti, si

tiamo nel gondoliere modificazioni scheletriche apprezzabili.

meno

Esistono nella tarda et pi o

spiccate alterazioni scheletriche

del torace in rapporto allo stato enfisematoso al quale pi volte accennai.

Le

condizioni della vita loro che

impongono un

esercizio

continuato in

posizione eretta fa sorgere naturale l'idea che nei gondolieri e


caioli si sviluppino pi

delle

vene degli

rurgica dal 1901 al 1905

un

pei quali

si

altri,

dilatazioni

nei bar-

varicose

collega Giordano dati desunti

richiedere al

volli

osservazione. Nei registri

varici su

in

arti inferiori.

questo proposito

dalla sua

manifestamente che

nosologici della

trovano solo 4 casi

si

sua divisione chi-

di barcaioli operati

per

2500 entrati: inoltre ricoverarono soltanto


nella sua divisione 11 barcaioli affetti da ernia, mentre si potrebbe credere che per la posizione eretta, pei movimenti di flessione del tronco
totale di pi di

comprimono

visceri endo-addominali e

sione

nel cavo peritoneale, dovesse essere facile la

stino

dai

forami inguinali. Forse

dalla tenera et che rende

a tutto

ci

pi robuste le

aumenta

la

pres-

fuoruscita dell'inte-

ovvia l'esercizio fatto

pareti stesse,

pi toniche

fin

le

anche questo sarebbe un argomento


in appoggio sempre pi del concetto che l'esercizio del vogare alla veneziana porta vantaggi enormi sul rinvigorimento dell'organismo in gepareti delle vene; e se ci vero,

nere e delle singole sue

Il

parti.

Presidente ringrazia

fatta dal prof. Vitali.

il

R. e apre

la

discussione

sulla

relazione

Domanda

huti. P2zini:
svihi|i|io nelle

come

d'ordinario

inferiori

in

Vitali ed

prof.

(li

di

quelli superiori,

di

osserva nei barcaioli dei laghi lombardi.

si

il

diverso sistema

\'enezin

in

valore di (pieste. Se

il

polmonare

mortalil^V jier liiltercolosi


iri

confronto

Pieraccini: Si permeile porre ancora pi

Pro/'.

ma/ioni del
rati

ha trovato una differenza

relatore so

al

arti

relatore risponde di no, forse per

Il

di

ossa degli

653

ambienti

fra

barcaioli

le cifre

Venezia e lavo-

di

industriali,

altre condizioni di

le

affer-

le

confrontano

si

chiusi e con polveri

lavoranti in vetro, (rimaste ferme

rilievo

in

remare.

nel

come

ed abuso

vitii

di

vede subito la giando im|iorlanza di queste condizioni di lavoro sulla genesi della tubercolosi medesima. Ci <^ oggi tanto pi impor-

alcool), si

tante, in f|uanto in fpiesto

Congresso

sare l'azione delle polveri

inalale,

vi

da taluni tendenza a sconfes-

come determinante

lesioni delle vie

respiratorie e predisposizione alla tubercolosi.


Pi'of.

Risponde

Vitali:

delle polveri

al

prof. Pieraccini

ha cortamente un grande valore

bercolosi, essendo

danni meccanici

Prende

talora assai gravi.

in

dello

che

angolose e

polveri

considerazione

meccanica

l'azione

nella produzione della tu-

le

sue

pungenti

osservazioni

sugli

che ammalano di polmonite fra gli scaricatori delle scorie


Thomas. Tali polmoniti sono di solito mortali, e l'alterazione del parenchami polmonare di natura profondamente necrotica senza che vi siano
individui

gangrena polmonare

caratteri della

Prof. M>'nozzi:

Domanda

abituale.

Thomas

se gli effetti delle scorie

parecchio respiratorio sono analoghe o no a quelli delle polveri

sull'apdi

calce

e di cemento.

Presidente d

Il

La

fatica

Lo

la

parola al

dott.

(Giannini

per

comunicazione:

la

mentale dei manovratori

sforzo permanente, intenso, deVcdien ;/''"

"

di

'':'

tram.

Iiv.ii-i

intellet-

che richiede maggiore energia.


Per il manovratore che guida il Iram, lo sforzo UK-ntale deirar/'Viziono
reso pi esauriente dal senso del pericolo e della premura.
I.a vista, l'udito, debbono essere completamente impegnati neW'nttuali quello

('

tt'n:ione.
Il

giudizii,

e le facolt esecutive,

proporzionalment'

ai

mezzi

organici

debbono seguire rapidamente, non


dell'uomo,

ma

alla

velocit

del

veicolo.

K perci la fatica enorme


che sfugge
consuma in breve tempo
sistema nervoso
il

all'osservazione del volgo


pi robusto.

054

ESPERIENZE ED OSSERVAZIONI.
1." Il potere di concentrare la propria attenzione diventa per
qualche tempo pi elevato, dopo rapidamente diminuisce. L'esercizio delle

sue funzioni diviene automatico.


2. Grado grado diminuiscono:

l'immaginazione,

la

fantasia e la

volont.

Aumenta

tendenza all'indolenza mentale; delega volentieri,


e completamente ad altri la cura dei propri interessi.
A." Qualche volta possiamo scorgere sintomi di neurastenia col3.

la

lettiva.

RIMEDI.
Interrompere frequentemente

il

lavoro, alternandolo

con quello

di

controllore.

sulle
Prof. Deooio: Chiede spiegazioni sui turni di quante ore sono
avvengono
oggi
e se
sulla frequenza degli infortuni che
ore dei pasti
e come sono in rapporto colle ore di servizio.

Il

Presidente d la parola al prof. Bernahei

di

Siena sul tema:

L'insolazione seguita da morte in occasione di

lavoro.

Prendiamo un esempio di fatto che io ritraggo dal vero. Un giovane


muratore al servizio di una Ditta costruttrice di uno stabilimento enologico in cemento armato, in un giorno dello scorso luglio,
mentre intento al proprio lavoro allo scoperto sole della nascente

27 anni
fabbrica,

stramazza

suolo per

al

chiusero sul lavoro pi

non

colpo di sole; e

suoi occhi che

si

riaprirono alla vita, bench egli segui-

tasse a respirare per qualche ora. Andato sano sul lavoro, era riportato

a casa agonizzante e
I

compagni

di

ivi si

lavoro e

spense, niuna cura avendo giovato a riaverlo.

superiori furono larghi di sincero rimpianto

resero solenni onori alla vittima del lavoro


il

Sindacato a cui la Ditta aveva assicurato

domanda

d'infortunio

muratore, essendo

di

nulla

dovere

ma

agli

tutto qui finisce

perch

suoi operai rispondeva alla


eredi

perch quell'operaio

morto per insolazione, non era morto per causa vio-

lenta imputabile al lavoro.

poich questa pare essere l'opinione dei pi,

importante
ho sentito il dovere di portare a questo Congresso
argomento perch di qua possa partire un raggio di luce che illumini la
pubblica, quella luce dell'analisi etiologica che noi medici
coscienza
abbiamo il dovere, prima d'ogni altro, di far conoscere e diffondere in
io

nome

l'

della

scienza

delle

sue

giuste

legittime

applicazioni

nei

055

deirinforlunio sul lavoro. Ricordo che la legge sugrinfortuni del

f^iiidi/i

lavoi'O coll'art. 7 parla di i-ausa rialenla nrrenutn in itt:caHone del lavoro.

Pu ora

Ed

dubitarsi

tifila

violenza dell'insolazione, se e causa

rome classificheremo

etiolop^icamente

chica che ne integrano

E come potremo

il

per

di

questo egli

ne sarA stata colpita


sia

si

psi-

.isM-nuta

esposto a

nel caso esemplificato?

micidiale suo effetto, non vi forse di

il

lavoro in una determinata condizione di tempo e di

il

trauma-

in atto di lavoro,

straordinariamente

come precisamente avvenne

sole,

le

l'insolazi-.n.- j.^-^^.i .,-. n-

disconoscere che

l'insolazione causa, ed

l'iii

mezzo

necessit
al

non tra

di oriiriiif meecnTjirfi

gruppo?

in occasione di larnro se la vittima

lavorare

l'insolazione se

per dislingUfrle da quelle

tosi (l'urii/int' Jisicu

e se

cosi

potere uccidere di colpo e perci detta anche colpo di sole?

violenta di

luogi

del

determinazione del funesto effetto dell'azione solare?


quel dato giorno e in quel determinato luogo egli non avesse lavonon sarebbe anch'oggi vivo E sarebbe egli morto se avesse lavo-

tutto favorevoli alla

Se

in

rato,

i?

rato all'omltra?

Ma

chi costringevalo a lavorare al sole se

Dunque,

l'occasione

del

lavoro

rese

generica o comune, quale l'azione solare


rischio a tutti

comune

morte: quindi evidente


Tutte
ragioni di

medici

non

la nec^s-

lavoro precisatogli in quel dato luogo e in quel dato momento.'

sit del

la

le

pot^ essere a
il

trauiuatosi

tempo
stessa

lui

nesso causalo tra


subite

in

all'operaio

fatale

una causa

a causa del lavoro che un


aggravato sino a produrne la
;

fu

il

lavoro e l'infortunio.

occasioni di lavoro,

in

nesso

per

luogo con questo hanno e debbono avere per noi


considerazione: poich nel colpo di un grave (causa
di

come nel fulmine (cause fsiche)


trauma psichico non possiamo vedervi che varii modi dell'a-

diretta e meccanica) nel colpo di sole,

come

nel

zione traumatica, veri infortuni del lavoro. Indisconoscibilmente


in

le

cause

se stesse sono diverse in rapporto al lavoro: l'una essendo di ragione

come o

rischio del mestiere individuale o rischio genecause generiche perch comuni a tutti mn '>-
esiziali dalla condizione di esserne colpiti sul lavoro.
La giurisprudenza per opera di alcuni valorosi magistrali e gi
diretta e specifica

rico dell'industria; queste,

puramente traumatici. Al nesso diretto


ha saputo, con aurei esempi, apprezzare tutta la

uscita dalle strette degl'infortuni


tra lavoro e infortunio

portata del nesso occasionale tra lavoro ed infortunila.

Alle

|otenzialita

e violenza sensibile della causa, ha saputo aggiungere la dovuta

consi-

non avendo perduto


la visione delle vittime ha intravveduto le alte finalit di una legite che
deve mirare all'equilibrio fra il profitto e il danno ricavabile dal lav<.>ro.
E termino proponendo alla discussione ed approvazione del Congresso

derazione della potenzialit e violenza

dell'effetto;

questa conclusione:

<
Le Iraumatosi fisiche (insolazione e fulmine) avverantesi sul
lavoro o in occasionalit di questo costituiscono infortunio sai lavoro .


ma

osserva che

massima con quanto ha esposto il preoLegge sugli infortuni e la giu-

Ing. Basegglo: Consente in

pinante,

056

l'articolo 7 della

risprudenza bastano a stabilire che, se l'infortunio avvenuto nel luogo


dove si compie il lavoro, esso deve essere considerato come tale anche
per quanto riguarda l'indennizzo dovuto alla famiglia, in caso di morte.

Aggiunge

che, se

di sole,

stabilire

Quanto
che
gli

che

trauma

il

nel caso speciale basta

ammesso come forma

fatto della caduta, sia

il

trauma

il

ci

di

infortunio,

pure per effetto del colpo

fu.

alla profilassi dell'insolazione

non crede pratico

di

pretendere

costruttori abbiano a coprire gli edifici in costruzione per difendere

operai dal caldo,

come fanno

in

Circa all'orario limitato, nota

inverno per

che

voto perch sia in generale limitato, per tutte

completamente

Doti. Giglioli : Accetta

gelo.

il

Congresso ha gi emesso un

il

le

le industrie.

affermazioni del prof. Ber-

nabei, crede per che dovendosi formulare un ordine del giorno che possa

maniera servire

in certa

sarebbe meglio ridurlo

appoggio autorevole

di

il

per controversie

legali,

pi semplice possibile e cosi formularlo:

L' insola.:; ione che avviene per condizioni di lavoro deve essere considerata, dal punto di vista giuridico,

come infortunio sul lavoro.

Richiama l'attenzione del Congresso sopra ad un


condannabile da ogni punto di vista che avviene nell'esercito, ossia
alle cosi dette gare di marcia. L'Allevi sostiene che le gare di marcia
non rispondono n ad una necessit militare, n ad un bisogno fisiologico,
perch l'allenamento alla fatica e lo sviluppo muscolare non s'ottengono
Dott. G. Allevi:

fatto

coll'intensit

ma

con

la continuit

metodica degli

esercizi.

Presenta, perci, un ordine del giorno cos concepito:


Il

Congresso fa

voti che le

siano disciplinate

cito

in

gare di marcia che

modo da non

indicono neWeser-

si

allontanarsi

dalle

leggi

della

fisiologia.

Dott.

Vasta: Propone

// Congresso

fa

voti

il

seguente ordine del giorno:

1." che lo Stato protegga la vita dei soldati esposti ad


insolazioni
grandi manovre con mezzi adatti (copricapi bianchi e leggerissimi,
applicazioni di vesciciette con sottili strati di gldaceio);
5." che lo stesso jacciano gV imprenditori di lavori.

nelle

Prof. C. Binda: Dichiara che in determinate circostanze l'insolazione


possa essere considerata siccome infortunio del lavoro, non pu essere
disconosciuto.

La

propria esperienza

le insolazioni

possono

lo

porta per a deplorare che all'epoca in cui

verificarsi, certi medici,

senza

sufficienti elementi.

attribuiscano a

inurtt; />/t

657

insulasionf casi di inerte

impt-ncrHa

non

[utr

insula; ione.

Sulla comutiicaiTionc del prof, iiernabei

che conclude anche

al

si

la

una minuta discussione

seguente ordine del giorno projxiSUj dal

doli.

Al-

avv. Galbarini e prof. liernaltei:

levi,

Jl

'oni/rcssu fa roti che le r/are di inareia die si

eito sieno disciplinate in


f fle/rii/it'ne e che

lu'fitt

modo da non
il

jx;riod(} delle f/nindi

autunnale a sornif/linma di quanto

st'if/iont'

indicono ncLl'eniT-

allontanarsi dalle

le;/f/i

della Jisio-

nianorre Cfnf/a sc^Ato nella


fu in altre nazioni.

si

Fa alcune considerazioni su espressioni

dell'ordine del giorno

Torretta: Crederebbe utile ed opfxirluno

l'intervento del rap-

Ui'coto:
Allevi.
l)nt(.

presentantt! dell'esercii"

^iiMnfT'-

'li'',

.K^idn"

;ill''

-Ji'iliit.-

r.m jccupato

nell'ultra sezione.

hott. Ginnnini:
dfi

comandanti per
.Irr.

cola por la

VI

sempre

la respon.sii-

riflessibili, si

dannosi eHelti
di

stabilire

infortuni nell'esercito.

gli

danni eventuali derivanti dalle gare di marcia,


manifestano per in misui*a assolutamente picscarsit degli individui che vi prendono parte, mentre gli stessi

Galbarini:

certamente

gare

Troverebbe opportuno
lutti

in

maggiore avvengono durante

misura iiilinilamente

manovra per

la

partecipano centinaia

stagione caldissima in cui vengono


di

migliaia

li

falle, e

le

perch

uomini, in condizioni di resistenza

che per solito ricorrono su chi {arteeipa


nelle gare di marcia
che non sono mai obbligatorie. Quindi senza pregiudizio per l'ti lucazione militare, con vantaggio dell'igiene e della salute
dell'esercito, a somiglianza degli Stali pi progrediti negli ortlinanienti
militari, A de?<iderabile che le grandi esercitazioni avvengano in autunno.
Vista rimportanza degli ordini del giorno presentali, il l'resitlente
crede opportuno presentarli pel voto alla seduta prossima che si terr a
fisica assai inferiore a quelli

sezioni liunite.

L'assemblea a|>pruva.
li
Iti

Presidente d <|uindi

la

parola al

doti.

l*.

Torretta di Torino per

comunicazione:

Prevenzione

trattamento

JeHastissa

illuminante nelle ofteine


Dalla

distillazione

carbon

del

fossile

di
si

Ja

L;as

fabbricazione.

ricavano varie sostanze,

possono riunire in Ire gruppi:


Solide: coke e sostanze minerali;
Liquide: catramo ed acque ammoniacali;

complesse, che

si

Cansose: costituenti

il

cosi detto

gas illuminante.
42


In esso noi

dobbiamo

65S

sua volta distinguere

alla

tre

specie di

so-

stanze:
Sostan:;e
tici,

illiuninaiiti:

benzene, toluene

ed

altri

aroma-

carburi

etilene, propilene e traccio di naftalina;

Sostanze non illuminanti: metano, idrogeno ed ossido di carbonio;


Sostanze

nocioe od

ammoniaca, solfuro

di

acido

inutili:

quali di queste sostanze deve

Dalla scoperta

idrogeno

carbonico,

solforato,

carbonio, cianogeno, azoto ed ossigeno.


Filippo

di

il

gas illuminante

la

sua tossicit?

Lebon (1791) pass quasi mezzo

secolo

prima che gli igienisti si occupassero del gas illuminante. Si nel 1841
che Tourdes, in occasione dei casi di asfissia occasionati a Strasburgo
dal gas dell'illuminazione, pubblica una relazione assai importante su
questo argomento,
tossico.

Poco dopo

agli idrocarburi
irrespirabile.

ma

nella quale egli

Devergie

ed

attribuisce

all'idrogeno

Tourdes ed Orfila

non

carbonato.
gli

gas
gas illuminante
qualifica di gas

insiste sulla natura del

la tossicit del

N3'^sten

lo

attribuiscono un'azione affatto parti-

colare negli avvelenamenti, Dragendorf, Brefel e Polek proclamano invece

sua innocuit. Infine Layet, con una serie di esperienze assai dimomette in causa l'ossido di carbonio; esperienze che Bruneau,
suo allievo, ha riunito in una eccellente monografia.
Tra tutti i suoi componenti il gas illuminante deve adunque essenzialmente la sua tossicit all'ossido di carbonio, il quale vi pu essere contenuto in proporzioni variabili. Cosi l'analisi di Bunsen d il 6,64
quella di Ilempel l'SVo. quella di Heidelberg r8,88 7o; masi pu giungere anche al 15-20 Vo* I^i genere gli igienisti ammettono un contenuto
la

strative,

>

il punto di vista dell'igiene


gas illuminante non contenga pi del 5-7 7n
CO e traccio d'idrogeno solforato e di combinazioni solforate in genere.
assai pi
Ma, secondo ricerche di Fodor, la dose letale del C

in ossido di carbonio dal 5 al 10 7o- ^ sotto

pretendono appunto che


di

bassa, e pare che

il

il

0,04

"/o

penetri gi nel sangue e costituisca un peri-

colo per la salute. D'altra parte in medicina legale

si

ammette

possibile

morte per avvelenamento da gas illuminante, senza che la sua concentrazione sia tale da provocare esplosioni; tanto che il trovare una
lampada accesa dove deve essere avvenuto l' avvelenamento, non lo
la

esclude (Hoffmann).

Ricordando questi fatti facile intuire quanto grande sia pel lavoil pericolo che offre l'industria del gas illuminante.
L'avvelenameato da ossido di carbonio stato oggetto di numerosi
ed autorevoli studi sia per quello che si riferisce alla clinica, sia per
quanto riguarda l'igiene e la medicina legale. Non occorre quindi che
descriviamo minutamente la fenomenologia dell'avvelenamento da gas
luce, n che ci fermiamo sul meccanismo d'azione di esso, che, come
noto, si esplica essenzialmente sul sangue.
Per quanto ha attinenza col nostro tema bene per ricordare che
ratore

65b

gas illuminante, come l'ossido di carbonio, pu agire in due modi: in


modo brusco, fulmiiianle, ed in modo cronico, Ionio.
Quando il gas illuminante, puro o quasi puro, penetra di colpo nel
polmone, l'oporaio cade come fulminato. Sedillot ha descritto delle osseril

vazioni

mortt'

di

"|uasi

istantanea

tuliatura, asjtirando fortemente.

morte

operai gazieri, elio pulivano una


del pari

per asfissia brusca in operai, calatisi in

raccolto

(lol

gas,

occasione

ol)li

in

Bruneuu

di

che

usciva

ha

una

riferito

da una apertura della condotta.

osservare un caso analogo,

luta dolio officine di fabbricazione

di

essere

di

Io stesso

terminalo fortunat^imente

che ho descritto appunto per dimostrare

in guarigione,

due casi

fossa, in cui si era

la necessit asso-

provviste di

tutti

sussidi

terapeutici doll'asfissia.

gas illuminante non agisce che dopo un certo tempo:


in un ambiente carico di gas
e dopo un periodo
di tempo variabile si accascia e stramazza a terra. I sintomi iniziali sono
incerti, anche perch le vittime scampate al pericolo poco sanno riferire
delle sensazioni provate. Sembra che si manifestinr dapprima dei dolori
di testa molto forti, vertigini, disturbi dell'udito e della vista; poi
movimenti si fanno ditlicili, il polso si fa piccolo e frequentissimo, ed a poco
a poco l'indiviluo diviene incosciente. Talora l'operaio, sentendosi male,
Altre volte

un

operaio

il

lavora

corre all'aria aperta; se

prime inspirazioni

si

trova in una fossa,

si

fa tirar fuori,

ed alle

quadro supradescritto svanisce.


Gli operai, paragonando nel gergo del mestiere il gas al vino, forse
perch queste asfissie hanno ai loro occhi qualcosa di analogo all'alcoolismo acuto, chiamano l'a^^fissia una nhhrincad'ra, ed usano per denotare questi asfissiati che subilo si ristabiliscono dello frasi caratteristiche,
prese appunto in prestito dalla terminologia dell'alcoolismo.
Queste asfissie lievi, queste piccolo intossicazioni successive, opjjure
certe intossicazioni tanto leggiere che non danno neppure fenomeni
manifesti, portano inevitabilmente alla forma cronica dell'avvelenamento,
la quale si manifesta generalmente come una semplice anemia. Ma in
certi casi questa pu farsi grave e prendere l'andumento di un'anemia
perniciosa progressiva; talora invece predominano i fatti nervosi, (nevralgie, paralisi, vertigini, debolezza psichica, ecc.), in modo da simulare
una paralisi progressiva.

Onde

di

stabilire

aria pura

quando

ricordaro por
lolla

sommi

pericolo

il

possa prodursi nelle officine

il

di

dell'asfissia

da gas

illuminante

fabbicazione del medesimo, necessario

capi quali siano lo operazioni

principali

distinte

fabbricazione.

Esse sono quattro: a) distiUmione del carbon fossile; h) epurationc


rpu ni; ione chimica; d) immwfdsstnnmento. Inoltre
possiamo aggiungere una quinta operazione, che serve allo smaltimento

fisica del fjoa t/retso; e)

del prodotto dell'industria: e) distribuzione.

carbon fossile.

del

Distillazione

660

Questa prima operazione consiste

nel riempire di carbon fossile le storte, portarle ad

SOO^-ISOO",

dopo un certo tempo

una temp^^ratura

di

svuotarle del coke ardente, che

allontanato con carretti e spento.


In questa operazione gli operai addetti ai forni ed alle storte e quelli
addetti all'allontanamento ed estinzione del coke incandescente

essere soggetti,

ma

succedere, pei fuochisti,

possono

a fenomeni di asfissia;
specialmente durante l'apertura delle

assai

raramente,

la carica e pulizia dei focolari sottostanti

ai

forni,

ci

pu

storte,

od anche durante

il

caricamento e scaricamento dei forni; per gli addetti allo


quando gettano l'acqua sul coke vampante.

spegnimento,

Ma

in questi due generi di lavori gli operai si trovano esposti ad


cause che possono renderci conto dei casi di asfissia citati dagli
autori; vale a dire all'influenza complessa della temperatura elevata,
della rude fatica muscolare, del bagliore dei focolai, della polvere e del
fumo dell'ambiente, del sudore profuso e della sete inestinguibile che li
altre

travaglia.

Una

classe di operai, poco numerosa, che prendono parte alia prima

operazione della fabbricazione e sono pi esposti

ai pericoli dell'avvelena-

mento da gas, sono

forni,

alto

sopra

le

pulitori delle

colonne dei

stanno in

quali,

batterie dei forni.

Ma in generale si pu dire che nella prima operazione l'avvelenamento n acuto, n cronico si verifica; nei pulitori delle colonne si ricaratscontra una forma cronica leggiera, che assume generalmente
i

teri di

un'anemia.

Durante il secondo tempo della fabbricazione, col


gas delle impurezze che vi si trovano semplicemente
mescolate (catrame ed ammoniaca), il pericolo dell'avvelenamento quasi
nullo. Il gas illuminante aspirato dagli estrattori e spinto nei condenEpurazione

quale

si

spoglia

fisica.
il

satori a colonne e ad acqua, attraversa nei lavatori uno stillicidio di


acqua fredda che arresta l'ammoniaca, ma tutto ci deve farsi, e si fa
effettivamente, senza esalazione alcuna di gas all'esterno.
Epurazione chimica. Coli' epurazione chimica il gas viene liberato

dagli acidi carbonico, solfidrico e cianidrico,

dall'ammoniaca

salificata.

In questo tempo

il

casse l'ossido di ferro naturale od artificiale

dal

solfuro

di

carbonio

gas attraversa in speciali


(miscela di Laming). Gli

operai addetti a questa operazione, quando sollevano

il

coperchio

delle

casse, o ne estraggono l'ossido di ferro, o distendono all'aria la miscela,


e la rimescolano per vivificarla, sono esposti ad intense

poscia ad una esalazione leggiera,

ma

folate

prima

gas nocivi; sono questi


essenzialmente vapori ammoniacali e di idrocarburi volatili, che possona
dare morbose manifestazioni, per ben diverse dall'avvelenamento da gas
luce, e cio solo tosse spasmodica,

Immagazzinamento. Questo

si

continua

di

vomiti, catarro intestinale.

compie automaticamente,

col

racco-

dOI

gas dej*iiralo uci cosi ildti ga/-. ..,..., enormi rampane capoun bagno di acqua, le quali, abbassandosi spingono il gas nelle
tubature verso
punti di consumazione.
Il
pericolo dell'asfissia esiste in questo ambiente in due casi: il primo.
che succede raramente, ma pu dar luogo a fenomeni gravi, accade durante la pulitura o riparazione delle campan' p dei bacini in cui esse
sono immerse; il secondo caso, che si verifica pi s{>esso, ma non causa inai
fenomeni imponenti, succede durante lavori nei pozzi laterali ai gazometr.
Durante la pulitura dei gazometri e dei haciiii si danno dei veri
casi di iiii'tlismo, nei piali, senza voler indagare cogli untori (Vernois)
se i fenomeni siano dovuti al CO o non piuttosto all'acido carbonico ed
gliersi dui

volte in

all'idrogeno solforato, svoltisi nel terreno, noi abbiamo


dell'asfissia

da gas illuminante, che

vi^rifica

"^i

in

tutti

caratteri

nT'imonti

altri

iIoIIm

fahbricazione.

gas jiassa nei regoiaion lii iii<->->i'>ii'


dirama per la citt. Gli operai
canalizzazione dell'officina e delle strade sono
pi esposti
Dai gazonieli-i

I)is(ribuzi()if.

e poi nolla grossa conduttura


addetti alla

il

che

si

all'avvelenamento da gas, specialmente nei


consistono nel mettere allo scoperto
tubature, aprire

che

residui

il

le

un ferro a

mozzo

ripulitura.

bocche dei tubi ed asportare da essi


d;ii

Questi

pi grosse

nafte ed altri

col

depositare.

all'imboccatura coll'aiuto

tubi e portati

punte (scovolo), che

ujolteplici

le

sempre

finisce

le

fa

si

per

passare nei tubi

di corde.

Nell'istante in cui
di canalizza/iuiie

od

toglie la

si

comunicazione tra una derminala zona


una certa quantit di gas non

dejiosito centrale,

il

pu essere trattenuta
gli

di

fosse in cui passan<j

gas, per quanto depurato,

Questi residui sono staccati


di

le

lavori

in

alcun

modo

e col|isce

come una

folata di vento

operai in [)ieno viso, dando luogo talora a piccoli accidenti tossici, ta-

avvelenamenti gravi.
st> non uguali,
per
fughe nel terreno.

lora ad

Pericoli
dt'lle

si

tuale, disturbi nervosi e

manil'esta in essi con

mero

uno

stato

la

ricerca

un avve-

anemico abi-

diminuzione della capacit sensoria; ma


di questi fenomeni

al

diffi-

alla

saturnismo cronico.

Riassumendo adunpie diremo che


si

prosontn

qual parte spetti nella patogenesi

azione del gas e piale

minante

temibili,

brusca, questi operai sono esposti ai

Oltrech^ all'asfissia

lenamento cronico, che


cile stabilire

sempre

il

pericolo di asfissia da gas

illu-

un ristretto nufrequenza nelle se-

verifica nelle officine di fabbricazione solo in

di operai, e pi

specinlmente

per

ordine

di

gufnti categorie: a) operai della canalizzazione e della ricerca delle fughi-;


b)

fuochisti, spegnitoi!

.j.-l

.-..l

i.i!lil..fl .^lI.v ,.,.l.,nn.. .?.>;

r.rr,;; .1

.....!:,i

della depurazione.

)ra

che abbiamo visto

in

che consista

come

si

manifesti

nelle

662

l'avvelenamento da gas illuminante,

officine

spedito di esporre quello che costituisce

ci

riuscir pi facile

veramente

il

tema

pi

della nostra

relazione.

Trattando delle misure preventive e curative di questa intossicazione


mi atterr specialmente a quanto si pratica nell' officina

professionale,

Consumatori Gas

della Societ

che

provvedimenti

faccio parte, persuaso


sono in massima consigliabili a qualsiasi
minore entit.

di Torino, di cui

ivi adottati

maggiore che di
mezzi destinati a prevenire l'avvelenamento da gas luce vanno
distinti in due gruppi, secondo che noi vogliamo rivolgerci contro la
forma acuta o contro la forma cronica. Per riguardo alla prima i mezzi

officina, sia di
I

preventivi vanno ancora distinti secondo

le varie mansioni dell' operaio


che pu essere soggetto al pericolo dell'intossicazione.
II primo dei mezzi preventivi certamente la
cultura dell'operaio.
In quest'industria, che presenta forse un unico pericolo, ma cosi grave

come

quello dell'ossido di carbonio, l'operaio deve essere edotto della


grande tossicit della materia che egli giornalmente produce e del rischio
a cui pu esporsi nell'esercizio del suo lavoro. Non sapremmo quindi
abbastanza consigliare l'abitudine di conferenze alla buona, fatte da tecnici e da sanitarii, in cui i precetti dell'igiene, i pericoli professionali ed
i mezzi per evitarli fossero diffusi nella classe degli operai gazieri. Con

questo semplice mezzo

si

potrebbero gi evitare molti accidenti, funesti o

ma

sempre dannosi, dipendenti da una certa trascuratezza dell'operaio,


basata molte volte sull'ignoranza, qualche volta su uno spirito di millanteria, tal' altra sull'erronea credenza di una supposta immunit pel gas
non,

tossico.

Venendo

mansioni dei singoli operai, un provvedimento


i fuochisti, certamente
l'impianto di caricamenti meccanici. Ci che pi importante si che
la distillazione si faccia in un ambiente ampio, in cui la ventilazione sia
assicurata da aperture larghe e numerose, praticate nelle pareti laterali
ed alla parte superiore del tetto. E questa la principale norma de seguirsi
per evitare, coi danni dell'eccessivo calore e del fumo dell'ambiente,

che evita

anche

alle speciali

pericolo gi esiguo, cui sono esposti

il

pericoli di asfissia pei

fuochisti

ed

colonne dei

delle

pulitori

forni.

Lo spegnimento

del coke ardente asportato dai forni deve aver luogo

sotto tettoie all'aria libera, in

uno spazio ampio. Se

l'uso

di

acqua, maneggiate da notevole distanza, non desse luogo ad

lancie

di

abusi per

parte del personale, con notevole deprezzamento del coke, anche questo

sistema sarebbe consigliabile.

Per

gli

operai addetti agli apparecchi di condensazione e

razione, in un'officina dotata di impianto e

di

esercizio

quale cio non deve effettuarsi alcuna perdita


residui, si

deve pretendere soltanto che

tutti gli

di

razionale,

depunella

gas o dispersione di
apparecchi di conden-

di


su/iuiie

di

t:

specialmente

(Hi3

depura/ione siuiio in piena aria, in sale o sotto tettoie ampie,


le casse contenenti l'ossido di ferro, che deve essere vivi-

ficalo sotto tettoie aperte <Iu tutti

Gli operai addetti alla

lati.

gazometri e dei |x>/2i laterali di


grossa canali/xazione dell'officina e delle strade,
alla ricerca delle fughe nel terreno, devono essere specialmente istruiti
dei

|tiili/.ia

essi, alla ripulitura della

nella tecniea del proprio lavoro.

Questo personale deve essere sufficientemente numeroso, dimodoch


alil)ia una sola e determinata mansione.
(Quando .si praticano
lavori pi pericolosi deve sempre essore pro-

ciascun operaio

sente

sanitario dello stabilimento.

il

devono usare in servizio una special- tenuta cht- hmm immovimenti, e devono portai-e alla cintura una robusta cin;.^hia
di cuoio con gancio; ad esso, quando l'operaio deve calarsi in
pozzi o
fosse anche superficiali si attaccher una fune il cui capo sani tenuto
da altro operaio restante all'aperto.
Gli operai

pacci

loro

.\el procedere a questi lavori bisogna cercare di


dare all' operaio
quanto pi possibile di aria pura; a ci servono egregiamente ventilatori elettrici. Per questo scopo riesce molto pratico un carrello trasportabile con motore elettrico e ventilatore a foiva centrifuga.
Nonostante tutti
migliori sussidi della tecnica e le pi rigorose
i

norme

dispersioni
all'aiterto

del

pr(jdotto

si

pu

che avvengano
succedono
pericoli per l'operaio. Ta-

tuttavie impedire

dell'industria.

In

ed allora non presentano che

lora invece

non

sulla fabbricazione,

certi

lievi

casi

queste

|)roducono in locali chiusi, o in pozzi, o in

si

per fjuanto

dire stagnante

si

sappia che
si

il

gas

devono per

minati lavori, .\llora l'unico

le

mezzo

illuminante

sar

fosse,

sempre

in

per

cui
cosi

esigenze ilell'industria eseguire deterdi

prevenire

l'operaio dall'ambiente in cui deve lavorare ed in

l'asfissia

cui

isolare

di

correrebbe

gravi

pericoli e potrebbe trovare la morte.

ci

servono molto bene

gli

apparecchi per introdursi

in

ambienti

maschere di isolamento.
esse due tipi, secondoch si fa uso dell'aria atmosferica

carichi di gas irrespirabili, o

Abbiamo

di

o dell'aria com|iressa.

una maschera o copricapo come si usa pei


pervenire l'aria atmosferica mediante un
mantice; nei pi perfezionali, come quello della Casa Kning di Altona.
vi
aggiunto un portavoce, assai comodo per comunicare coll'operaio.
Il

primo

li|)o

i;unsta di

palombari, nella quale

si

fa

("

Del secondo tipo, ad aria compressa, esistono pure vari modelli: il


pneumaloforo del W'alclier, l'apparecchio di G;irtner e di Ii'nda. e \'n\>part'cciiio Giesberg della Sanerstoff-Falirik tli Berlino. Mentre
primi
presentavano l'inconveniente di ilover essere preparati e verificati prima
dell'uso, cosa non molto pratica, sjiecialinente ({uando si devono a^;
i

rare in

momenti

di

agitazione per andare in st>ocorso di operai asf~-

664

ed inoltre avevano

lo svantaggio di un grande volume, che impacciava


movimenti dell'operaio in ambienti gi non molto comodi, l'apparecchio
Giesberg si presenta sempre pronto e di relativamente piccolo volume.
Esso consta di un piccolo cilindro con manometro in cui sono contenuti
250 litri di ossigeno; questo cilindro comunica per mezzo di un tubo
munito di robinetto colla maschera, la quale si adatta alla testa dell'operaio per mezzo di un tubo pneumatico; i prodotti della respirazione passano poi nei due rigeneratori, contenenti potassa caustica, che stanno co^
cilindro di ossigeno sulle spalle dell'operaio, come uno zaino da soldato.
Con apparecchi di questo genere di cui tutte le officine del gas
dovrebbero essere munite, riesce adunque facile l'opera di prevenzione
delle asfissie in quei casi appunto in cui esse sarebbero pi facili a veri-

ficarsi.

Quanto si detto finora riguarda la prevenzione della forma acuta


avvelenamento da gas illuminante.
Per quanto essa importi quasi sempre con s anche la prevenzione
della forma cronica, che, come prima dicevamo, non altro che il risul-

di

tato di successive intossicazioni acute

leggiere, tuttavia per prevenire le

manifestazioni croniche noi dobbiamo cercare che

l'operaio

non debba

troppo lungamente lavorare negli ambienti pericolosi e possa soddisfare


i
dettami dell'igiene per quanto si riferisce al vitto ed alla pulizia perso-

non troppo prolungati, almeno pel lavoro in ambienti


annuale per qualche giorno, uso di bagni e di doccie,
salario che permetta una abitazione salubre ed una buona vittittazione.
nale. Quindi, orari

pericolosi, riposo

Purtroppo, malgrado tutte


la diligenza dei tecnici, tutti

buone norme

le

della fabbricazione, tutta

pi accorti provvedimenti preventivi, l'av-

velenamento da gas illuminante non cessa

di

manifestarsi

nelle officine

di fabbricazione.

Dall'epoca

in

cui

si

verificarono

casi di

ai giorni nostri, tutte le officine, io credo,

Strasburgo a venire

hanno pagato

il

sino

loro tributo

a questa forma di intossicazione professionale, e purtoppo molte volte fu


un tributo di vite umane.
Ebbene: non credo di andare errato affermando che alcune di quelle
esistenze
l'asfissia

si

sarebbero potute strappare alla morte, se

da gas illuminante fosse

stato

trattamento del-

il

ben conosciuto

rigorosamente

e sollecitamente applicato dalle persone circostanti.

Ricordando che l'asfissia da gas-luce essenzialmente un'asfissia


da ossido di carbonio, ne viene come conseguenza che il suo trattamento
deve rivolgersi contro due fatti capitali: paralisi respiratoria ed anossiemia, e si impernia perci su due metodi di cura: respirazione artificiale
ed inalazione

di

ossigeno.

Angelo Mosso,

una

cosi magistrale

cui lavori

impronta

in

sull'ossido

di

carbonio

questo capitolo

della

hanno segnato

patologia del la-


VMi-.i,

065

apparente del cu<t


i.i
j;;,Per mozzo della respirazione artificiale fu
vita ad un uiiimale ancln' r|tiandu il cuore A ^ia

mori

tiMiiaiulij di'lla

starsi agli asfittici, scrivo:

ridare

di

iiu-;(Mr('

la

ma

(ermo. Questo pu<i parer strano;

esperienze

Claude Bernard

di

ehi'

la

sappiamo

noi

in se^uit(j allo celebri

respirazione artificiale agisce mej-

canicamentc eccitando il cuore. Oltre alI't-fTetto m?ccanico e chimico, vi


'
un ctTolto idraulic<3, perch la respirazione artificiale, hench^ il cu^n;
-;ia fermo, produce un movimento del sangue aerato verso il cuore.
I/of)eraio san'i
<lai

che

vestiti

adunque trasportalo

stringono

lo

la respirazione artificiale,

in

una camera

torace ed all'addomo, e

al

che sar praticata a

con convinzione, e da persone all'uopo

inizieni subito

con

lun;^'o,

liberalo

isolala,
si

insistenza e

istruite.

Contt'uiporaneamente noi dobbiamo

che

ricordare

gas-luce abbiamo sempre una rapida formazione

di

nell'asfissiato

da

carlx)S3emoglobina,

una mancala cessione di ossigeno ai tessuti e quindi una anossiemia


con gravi conseguenze in tutti gli organi. Ma, secondo ricerche di Donders e di Zunts, la combinazione carbossiemoglobinica non < cosi stabibsi credeva un tempo,
tantoch(> facendo agire ripetutamente O si
puA riuscire a cacciare ancora il CO. Dreser d'altra parte ha dimostrato
'he la morte avviene soltanto quando il contenuto di O nel sangue cade
al disotto del 50
.
Bisogna adunque avere nelle officine una riserva di ossigeno e somministrarlo subito ed a dosi generoso al pazionte.

come

'

L'inalazione di ossigeno e

contemporaneamente

la

respirazione artificiale

si

possono fare

talora conviene aggiungervi trazioni ritmiche sulla

lingua.

Nelle officine tedesche,

entrato nelle abitudini


tiene

sempre

res[)irato

quanto

degli

riferisce

operai di ricorrere

il

Michaelis, gi

dott.

all'ossigeno,

cui

di

nelle officine qualche sacco o cilindro. Gli operai, che

gas ilbnninante audio

in

si

hanno

dose leggiera, assorbono per cinque

minuti dell'ossigeno puro; essi fanno ci volentieri,

come prenderebbero

una bevanda dopo un faticoso lavoro. Il re((i(ngsfcas(en, pure in uso in


Germania, non altro che una cassetta, contenente quanto necessario
noi casi gravi: ossigeno, ventilatore, apparecchio di inalazione, ecc.
.\ltri

fatti

ancora

si

debbino tener presenti: l'ipotermia, la pai'alisi

cardiaca, la tossiemia.
.\on

lascier

si

anche

Consigliabili
Jelle

coperte

feriori,

di

adunque ratVredare

il

paziente,

per quanto siano

e,

terranno |)ronte
con cui avvolgere specialmente gli arti inralTreddamento e sede di placche cianotiche.

le

frizioni di ghiaccio sul

torace,

si

lana calde,

pi facili al

L'etere, la caffeina, la stricnina e l'olio canforato per via ii.ilermica

saranno

del

massimo

L'ipodermoclisi
ci

render

utili

di

aiuto contro

il

colasse cardiaco.

soluzione fisiologica di cloruro sodiO)

servizi contro

fenomeni tossicoemici.

al

T.I))

666

Riassumendo adunque, un'officina di fabbricazione del gas illuminante per poter combattere razionalmente i pericolo maggiore dell'industria, che quello dell'asfissia, deve essere dotata dei seguenti mezzi:
Possedere un padiglione isolato, sufficientemente ampio, in cui
possano trasportare gli asfissiati.
2 Questo padiglione deve essere provvisto:
1"

si

a) di maschere per penetrare negli ambienti


spirabili

carichi di gas irre-

(almeno 400

h) cilindri di ossigeno
ej barella

da trasporto

500

litri)

d) ampolle sterilizzate di cardiocinetici per iniezioni


e siringa di

e) boccie sterilizzate di siero artificiale

fj pinza piglia-lingua
g) coperte di lana.
3

ipodermiche

Pravaz;

Avere una squadra

(almeno

'2000

e.

e.)

operai

di

istruiti

nei soccorsi di urgenza e

specialmente nella tecnica della respirazione artificiale

(1).

Contro la forma cronica dell'intossicazione da gas illuminante sar


ancora utile l'ossigeno, ma specialmente saranno indicati i preparati di
ferro e di arsenico,

Mentre

Doti. Giannini:

sante relazione,

tonici ed

nervini.

felicita

si

osserva che, dato

gli

coU'Oratore
il

per

la

sua interes-

prezzo assai basso dell'ossigeno,

farne un uso pi largo, non solo come mezzo curativo,


anche come mezzo preventivo.

converrebbe

ma

Dott. Toretta: Ringrazia

il

Dott.

Giannini e

terr conto

raccomandazione. (Presenta numerose fotografie che


gano la Relazione fatta).
Si leva la

(1)

La

spie-

seduta alle ore 12.

Societ Consumatori

gnere Luigi Boria,

sua

della

illustrano e

Gas

di tutti questi

di

Torino tu dotata, per opera del suo compianto Direttore inge-

provvedimenti.

Ad

essi,

come ho altrove

riferito

(Asfissia

da

sras

illuminante, in Corriere Sanitario, 1906, n. 38) la Societ va debitrice della vita di un suo operaio.

Fine della Sezione Seconda.


I

COMUNICAZIONI NON LETTE

\o\ii\\

IH

r\ ni^iiTATn

i\tf,i;\\/iii\\h:

iujmwf.n

l'i:..

Studi relativi alle malattie professionali

Fin

dalla

prima

seduta

Congresso

del

in

cui

rappresentanti

d'i

(joverni espressero cos nettamente la via da percorrere, fu penoralmente

ammessa

riuscita o la

la

nobbe da molti che se

grande

impt^rlanza

del

riunire tanti e diversi

il

Convegno. K

l'aver provocato contributi da studiosi dedicatisi a branche diverse,

essere stata impresa non

era da curare che

facile,

suoi

fondamenti e

le

sue

privati tra l'una e l'altra seduta

mulato dal

Presidente

modo

da questo

origini
i

Milano.

prendesse

In

De Cristofmis

pi

idoneo

per

futuri.

Quando

e si

assicurare
l'on.

scamb'aiono
l<>

De

lo

'

comunicata privatamente, invit

svolgimento ordinato e
Cristoforis

pot

le

rendersi
lui

avan-

Congressisti a discutere la sua

proposta- nella seduta di mercoled mattina

formul nei seguenti toiniini

for-

loro vedute

conto delle disposizioni dei Congressisti verso una forinola da


zata

convegni

congressisti fecero eco all'invito

sicuro dei Congressi

intorno al

di

doveva
Con-

la istituzione dei

gressi interna/ionali per lo studio delle malattie professionali


i

rico-

si

studio e se

materiali di

V.i,

ed

in questii

seduta egli

proposte della presidenza:

il largo cnniributo dato da diverse e molte parli


grande questione della purificazione del lavoro, ritiene
necessario in linea scientifica, pratica e di economia sociale che tali
riunioni si ripetano con opera collettiva, lasciando azione libera ad ogni
centro: istituisce perci una Commissinne permanenle internazionale alla

Il

del

Congresso, visto

mondo

((uale

i"

domandato:

1" di

parte al

alla

completarsi con rappifM manti delle nazioni cm-

2" di scegliere la sede

del

lavoro

n^ii riii>ei'>

(,'ongresso;

da tenersi

nel

ilei

2'

l'.X)8

Congresso internazionale delle malattie


prendendo opportune inteiliL'""'- ''!

diversi Stati;
3" di tenersi in rapportocoi Comitati locali ordinatori del .T'Congr


4" di

proporre

grande questione,

ai

Comitati

e accogliere

le

670

temi

locali

di

proposte che

generale nella
perverranno da ogni

ordine

gli

parte per trasmetterle al Comitato locale.

Langlois:

An nom

des dlgus trangers, et sans vouloir nous im-

nous pensons qu' aprs le succs inconCongrs


des
premier
maladies du travail, il nous est impostestable du
sible de ne ftas proposer comme Prsident et comme Secrtaire de la
Commission permanente le Senateur De Cristoforis et le Prof. Devoto.
poser nos

collgues italiens,

L'assemblea applaude ed approva


Il

la proposta del Prof. Langlois.

Presidente, a sua volta, propone in

mezzo

agli

applausi dell'as-

semblea, che sieno considerati senz'altro quali membri della Commissione i signori: Langlois (Francia) Eulenhurg ed E. Roth (Prussia), 0. Roth
(Svizzera),

Kaupp

Backlimd

(Svezia),

(Austria), Szgdy e

M. Hahn

(Baviera),

Fodor (Ungheria),

H. von Schrtter

(Olanda), Oldright (Canada), League (Inghilterra) e chiede


di essere autorizzato

estere.

ad includere anche

Gilbert (Belgio), Wintkens


all'

assemblea

rappresentanti di altre nazioni

L'assemblea acconsente.

Fo chiede

a tre i rappreall' assemblea che sieno portati


Commissione, e propone in mezzo all'unanime
consenso dei congressisti, che il Dott. Prof. Pieraccini sia nominato terzo
membro della Commissione stessa. L'assemblea approva.
Il

prof.

sentanti

Il

italiani

Presidente

voto che

il

nella

prima

di

dichiarare esaurito l'argomento esprime

Comitato centrale permanente oggi

care col tempo un bollettino.

costituitosi

il

possa pubbU-

CTTIUSIRA
DEL

Congresso Internazionale per

le

Malattie del

Discorso del Presidente Senatore Dr. M.

La\oro

DE CRISTOFOflS

Egregi Col leghi.

nostro Congresso sta

Il

al
ti

[)er

chiudersi:

ognuno

di

lavoro usato riporter la propria impressione; sar

noi

ritornando

essa buona o cal-

va? Al tempo il giudizio!


Comitato
Io, per conto del

promotore e di quello esecutivo, debbo


Congresso ci ha molto soddisfatto, superando anzi le nostre speranze. E ci non por l'opera del Comitato onlinatitro, ma pel concorso che vi apportarono quelli che al
Congresso presero parte attiva. E a questi che io rivolgo il mio saluto.
Amici di un'idea noi convenimmo qui, allacciando nuove amicizie.
ravvivando delle vecchie, lasciandoci pi amici di prima, forti del pensiero, che qui non finisce l'ojiera nostra. L'opera ntslra deve continuare!
la mia speninza, la mia certezza; certezza
e (juesto ^ il mio voto,
che me la sostiene la copia delle idee che qui si svolsero, l'anima che
dire con piena convinzione

che

l'esito del

f"

ravviv

rono

le

opinioni di forestieri ed italiani: di (piei forestieri che

elriiitMiti

rigorosi, pipatici,

di cui

noi

facemnio

tesoro.

Ad

ci

reca-

essi

la

ad essi che speriamo rivedere nella non lontana


occasione del nostro 2." Congresso.
Agli italiani, lode ed ammirazione per averci portato qui cos vasta
materia di studio, per la conoscenza profonda che nelle discussioni monostra

gratitudine,

strarono sui molti e svariati argomenti.


.\

<i

voi

tlivid

un arrivederci che

dagli

studiosi

di

i.

tutte

desidero sia
le

nazitni.

meno lontano di quello che


Alludo alla convenienza e

072

un prossimo convegno nazionale. E questo allo scopo di


mantener vivo il fuoco che abbiamo acceso.
Al Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio che con parole

possibilit di

efficaci e sentite salut

tario di Stato per

forma
mente

genialmente

fessor Loriga

discorso

previdenza sociale

di

nostro Congresso: all'On. Sanarelli sotto-segre-

il

suo

il

il

al

moderno, aperto alla pi larga

civile,

Comm. Magaldi che

nostro saluto e

il

prese parte dotta-

Montemartini e

alle nostre sedute: al Prof.

al

Pro-

nostro grazie.

Umanitaria che ci fu larga di apdi Milano


che partecip ai
lavori con molti suoi delegati, ai Comuni d'Italia rappresentati da Ufficiali sanitari o sindaci o assessori che portarono il palpitante e intelligente contributo della loro preparazione, agli industriali lombardi infine,
grazie

ancora alla Societ

poggio materiale, alla Camera del Lavoro

che

portarono aiuti morali e materiali.

ci

N possiamo dimenticare oggi


della nostra

la Stampa,
compiacenza per l'assistenza che

ziosa, portando nella

massa

alla quale

vadano

sensi

minu-

diede^ continua e

ci

del pubblico profano le notizie, le conclusioni,

frutto di largo studio.

Alle Signore che in

numero notevole convennero

alle nostre sedute,

interessandosi esse pure della scienza e del benessere pubblico,

il

nostro

saluto.

Ma

al

Municipio

di

Milano che spettano

la

nostra gratitudine e

nostri vivissimi ringraziamenti per le attestazioni di simpatia che diedero


ai nostri

congressisti.

Sintetitizzando diremo che

non poteva fare di pi, ne meglio

E
di

giacch parlo del Municipio

plauso proposto dal Prof.

gresso diede

di

monumento

Municipio

di

della nostra Milano, ripeter


di

Milano per l'erezione

Milano

Monaco, voto
di

di

plauso che

il

voto

il

Con-

quella Clinica per le Malattie

moderna conquista scientifica;


mio modesto contributo, allorch avevo l'onore
sedere nell'amministrazione presieduta dal compianto senatore Mussi,
che noi tutti, vecchi e nuovi amministratori del Comune, vogliamo

professionali che
al

Hahn

il

quale portai anch'io

di civile e

il

organizzato con intenti e mezzi moderni.

Dopo

questi addii e questi arrivederci, voglio dire ancora che

il

Con-

gresso pu star sicuro che la Commissione Permanente Internazionale


non mancher di compiere il proprio dovere e mostrarsi degna del voto

che il Congresso le volle dare.


Raccogliendo tutli i difetti constatati

di fiducia

in questo primo convegno, essa


ne far tesoro per migliorare i consecutivi nei rapporti che la Commissione avr col Comitato locale che ci chiamer al 2." Congresso.
Lieto ed orgoglioso io sono, per aver nella mia tarda et dato ancora
un'opera in qualche parte utile: e che divenne efficacissima, perch

assistita

anni

di

da tutti coloro che mi furono attorno e da vicino in questi


preparazione e in questi giorni di febbrile lavoro, dal pr-

Devolo che fu

fessore

oiv.

dairiii'liHtr-iale

07:!

Congresso,

parlo inlollelliiaU* aiiimalrice del

la

ecoiiurno. dai sej^rotari drdioi-i L.

\'itj,i.ii.,

I,.

come

gentilmente

Borlarelli [JieslaUjsi

l^.

Cai-o/zi.

ch^

\'cratti

I..

'

d..

gegnere Camperx

Con
ed a

()uesti

ma

)Vi'ri)si

o a-^giun^^o

liitli,

il

Miliinn, ti iJliKjiin

II

Melloni

Pro/. A.

caldi sfiiutiH'iiti

fervido

au^unu

<li

mando un

la

Chnica

lavoro compiuto

riiigi-azia

delle

seme

"|/inir<

J'.'m,.

ijli

intervenuti a

dichiara che l'amministrazione comunale fiera

a termine

"<aiuu- a

salute e di felicitai

malattie

professionali

certo fecondo di fruiti

lontano quel benessere fldla

ela<-:-'

di

nome
e

congratula

si

opimi

in

i,..!-

l.,

i.v,.r,<>-;

Municipi",

del

poter condurre prest"


del

un avvenire non
i.t.iiti,- ./n.i,..

.U.l.

lavoio.
Il

Prtrini ringrazia

l>ott.

il

Comitato a nome degli operai,

di cui si

dichiaia rappreseniante e promette di portare in seno agli operai stessi


la

novella dei progressi realizzati in jueslo Congresso.


11

grazia

J^iof.
il

lioti

Comitato,

interprete
il

dei sentinenti

Congressisti

dei

Municipio che furono larghi

esteri rin-

di cortesie e si

orgoglioso di aver partecipalo a questo Congresso dal quale

rono nove
di

su questioni mediche non solo

ma

dichiara
irradia-

anche economico-sociali

grande importanza.
Il

il

luci

si

Dott.

saluto e

Burruano

portii al Uomilatt, al

Municipio ed

ai

ringraziamenti dei colleghi siciliani intervenuti

al

43

67A

I.

W.

Prof.

Il

Oldrighi dell'Universit

di

Toronto e delegato del Ca-

nada, invia la seguente lettera:

Mi rincresce di essere giunto a Congresso gi iniziato e di non


miei sentimenti.
aver quindi potuto esprimere nella seduta inaugurale
Ci che vorrei fare adesso, se il Comitato me lo permette. E tanto pi
mi si terr per iscusato quando si sapr che la mia assenza alla prima
seduta dipese dal vivo desiderio di rendere l' ultimo onore in Padova
ad un italiano che, vivente, amavo e che morto amo ancor pi. Il mio
caro Professore Giacomo Fornri inizi la sua carriera scolastica nell'Ui

niversit di

Padova:

proscritto

dall'ambizioso

Napoleone

si

rifugi

in

Russia: quindi studi e si laure in giurisprudenza a Roma: profess


avvocatura a Torino. Profugo, fuggendo la tirannia straniera, combatt

per la causa della libert in Spagna, esul quindi in Inghilterra e infine


nel Canada, asilo in allora dei molti, dei quali l'unico delitto era l'amor
patrio.

Ma

scusatemi se l'amore

(3

la riverenza

che porto

mio professore

al

vostro compatriota mi hanno fatto fuorviare.

Ed ora

voglio

anzi in

Italia,

esprimere

Milano,

la

membro

mia gratitudine per trovarmi qui


del

Congresso per

le

Malattie

m
del

I >a voro.

non conosco altro Congresso che abbia avuto per oggetto speciale
coloro che sono occupati in lavori a vantaggio d'altri e lo
studio, da parte di persone competenti, della difesa contro le influenze
nocive che minacciano i lavoratori.
E cosa questa onorevole e che riflette gran luce sulle classi professioniste e scientifiche d'Italia; giacch nel breve tempo che sono qui ho
potuto osservare con molto piacere lo zelo e l'ardore coi quali si discutono le misure per migliorare lo stato della classe lavoratrice.
Onde m' permesso supporre che tutto questo sorge dal fatto che
il
Governo vostro invitato il Congresso a formulare delle conclusioni
e a dar consigli su questioni di grande importanza per la salute pubblica e conseguentemente per lo Stato.
E ancora ammiro lo spirito medesimo nel Comune di Milano e in
quelli d'Italia, spirito di benevolenza, di carit ed anche di sapienza
perch riconosce il fatto che tutto quello che favorisce la diminuzione
delle malattie del lavoro, aumenta la ricchezza ed il benessere della
Io

l'aiutare

Societ.

Mi permettano TOn. Presidente,


d'esprimere loro

le

il

mie congratulazioni

Comitato e
e

sensi delle

Congressisti

mie

grazie.

tutti

l'iol.

L'tiif/lois

/'.

./.

H75

(Paris):

Lcs maladics protessionncllcs

du

mai 1905 du ^ouvcrncmcnt

1()

Le rigque professionnel

(iitormint^e. inck'pendammr'iit
et'

dre

risqut^ doit

-^npport*

atTf-rent

In

fante des

ouvricrs

par

It*

patron, et

f/?urt'r

le

loi

francais.

h une

risque

de

est

de

et le projct

ou

profession

de

patron,

commo un

M<^moni

du prix de revient dans les frais gt^nraux de l'industrii' .


Ce n'est pas un sucialiste intransigeant, un partisan de la l'jiif nclasses qui pose aussi netlement co princi|)e de la n^sponsabilit* palrfnale

des

vis--vis

ri^ques

pnifessionneis,

c'est

1'

inspecteur

g(>nral

Clieysfton.

Or, dans
L(^

le

risquo professionnel, un doit distinguer deux classes.

risque aocident et

le

nialadio.

risqtie

nous faut definir ces deux risqucs. La loi fran<;aise de 1808 qui
vise les accidents du travail n'en d(nne pas la dfinition, mais une circulaire du Carde des Sceaux, eii date du 10 juin I8ii9, comble cette
Il

lacune.
I

une

.'accident tei qu'il faut l'entendre

lesion corporelle

provenant de

dans

l'action

dan>

cette mati''re, consiste

soudaine

cause

d'une

ext*-

rieure. Tlioinot fait reniarquer coinbien cette d'*fnition est juridiquement

incomplete, puisqu'elle ne

comprend pas

les

traumatismes psychiques,

n'vro^es eonscutives une explosion, un hranleinent sans


porelles; aussi propose-t-il

du

travail,

il

une

gicale, toute If^sion medicale,

sans

dfinition

faut entendre toute

plu-^

blessure

extensive.

l'*sions

les

cor-

Par accident

externe, toute lsion cliirur-

trouble nerveux psycliiqiie (avec ou

loute

concomitante) resultante de l'action soudaine d'une violence


extrieure, intervenant pendant le travail ou a l'occasion du travail; ci
l^sion

loute lsion dtHerminee

Ce

qui caracterise

au cours du

(Leon iVdirgeois).
La ......N..I1.. i.T-,.f....^i, ..,!,. -II,.

travail.

c'est

l'accident,

..Qi

|,!i)-i

rv^iiemenl

.lili.-il.-

sondain

...,......

et

vinlent

,|..fM,;

lenieni

Les

niaiailics (iiwre5,siuiinelle.-<, ecril

Parkes, a[tparai.sseni

ment, ou presque exclusivenient, che/ les sujeis se


l'iofessions, elles soni produites

La

maladie

professionnelle

par

la

livrant

exclu.-^ivt'-

i\

ccriaines

nature mnie de roccu[>alion.

consiste,

dit

Verhaegen,

dans

toute


alfect.'.on

qui, surveniie

par

le

fait

676

du

travail, entraine

une lsion de

l'or-

ganisme.
Dfinition en ralit trop

nettement dtermins: Capei

Verhaegen

les

mots

ou

vaste si on veut lgifrer sur des cas


propose d'intercaler dans la dfinition de
habituellement contracts l' occasion du

travail.

La commission d'hygine

industrielle, sans donner de dfinition prcependant rpondu ce problme en fixant ses travaux sur les
maladies exclusLvement engendres ou nettement provoques par un travail

cise a

professionnel.

Le mot exelualf compris dans ce passage, comme

le terme speique nous rencontrons dans la dfinition de Petrine, sauraient lre


maintenus et il nous semole que l'on pourrait se contenter de dclarer
maladies professionnelles: toute maladie habituellement provoque par
un travail professionnel.
Si la dfinition tait trop large, elle embrasserait tous les risques
professionnels, et le problme d'indemnit qui nous proccupe ne pourrait
tre rsolu que par l'assurance generale contre la maladie, telle qu'elle
existe en AUemagne. Ce serait videmment la ineilleure solution, peuttre mme la seule comme nous le verrons dans la suite de cette tude,
njais la question l'heure actuelle n'est pas pose ainsi, et il faut savoir
srier les problmes sociaux.
Il faut exposer, pour tre juste, les nombreuses difficults
auxquelles
se heurtent la mise au point et l'application d'une loi sur les maladies

fiqiie

professionnelles.
* *

Suivant

la dfinition

de Freycinet, toutes ls Industries sont

insalu-

dans toutes, on peut observer des ouvriers souffrants d'une


atfection rsuKant d'un travail dtermin, toutefois, certaines le sont plus
particulirement, on yjeut mme dire que, dans quelques industries, la
maladie professionnelle prsente un vritable caractre de fatalisme,
tant donne le tant pour cent des ouvriers atteints.
La commission d'hygine industrielle, pour se conformer au dsir
exprim par la Chambre, et imitant d'ailleurs la seule loi trangre qui
vise l'assimilation des maladies avec les accidents, la loi suisse de 1877,
a dress une liste videmment incomplte, mais cependant assez tendue
des industries susceptibles d'engendi-er ou de provoquer les maladies professionnelles. La liste suivante a t adopte: le plomb et ses composs;

bres, par suite,

le

sulfure de carbone; la benzine, tritrobenzine, aniline

et

essences

di-

verses; l'hydrogne sulfureux, les vapeurs ou gaz vnneux ou

causti-

ques; les virus de la variole et du charbon; les poussires;

derma-

les

toses professionnelles.

Cotte

liste

n'est pas limite

comme on

le voit

par

les

grands poisons

une exten><ion [ilu^* completi*, piii<^u*elle englobe


puoiimokonioses et enfin les dermaloses.
Ol sVtonnem de ne pas trouvep dans rette (^nuni<>ration deux poi-

imliistriols, elle

rt'ftains virus,

fin^senle

los

I^ raison de leiir exclusion


Ce sont deux |ii>igrjns d'Etat, et la
i'immissior> a et*' invitte ne pas s'mi occuper, ous prtVtextc que l'a/iniirahlo Mi'-jr.inisation dfS monopoles de j^ouvernenient ne
"nt
pHS de soup<^'nnner des nialadies professiorififjles dans ses '-tai
nls,
ou bien encore que l'I'ltat aecordait toujours lilieralement les soins mdicaiix et les indetnnit<*s a son personnel, en-cas de inaladie d'origine
sons

iH^piiU^s:

le

pliosphoro

et

la

nicotine.

est tuiite particiilit^re la France.

Hieli'onque.

/Jliidt'

rosse en
<)ue

stalistiquc.

Les

maladies

professionnelles,

de vue social, relevent essenliellemont de

[M>int

eflet,

tant

au point de vue des nnesures pren<lre

des conscrjuences financires d'une

nnaissance

j)acit^s

nombre des ouvriers

Ini

assurant

atleints et

de

Ce qui
Pti.

.t.i

intA-

hygiene,

les ouvriers, e'est la

dure des inca-

la

de travail.

La
poser

dii

envisag.---

la statistique.

liase il'unc

SUI-

Hudo approfondie

d'une

de ce genre devrait re-

loi

uno lable de morbidit<^ professionnelle. Or,

il

faut

le

recon-

uatre. ces tahlos n'existent pas.

Les

statistiques de

compte de
nombreuses, mais beaucoup doivent tre
passt'-es au crible d'une critique sovrane. Rertillon fait remarquer que les
jirofessions qui exigent une force physique suporioure, 'iinunent par cela
ini'me les dhiles, les malingres et conservent une mortalitt^ faible alors
que les profi'ssions re/'nr/es * accucilleront tous les d^sbrit^s, tous les
candidats A la maladio et la mort precoce. Le forgeron devenu plitisila

mortaiiie par profession, en tenant

l'ge des dcds, soni assez

que,

dans

RertiilDn, se fera joiuMir d'orgues et la mortalite des musiciens,

dit

la statistique

anglaise qui

l'ut

l'occa-i'T-

'

-ette

observation, se

inontra en elTet tr^s elevce.


les

Si

tablt>s

df>

mortalite

p'uvent

|>rol''ssionnt'lle

et

doivent

"^tre

pour les tiibles de morbidil*' est desarmt>e, parce


qu'elles n'existent |)as, ou tout au moins qu'elles sont tcllement contradictoires qu'il est impossible do les interpreter.
Les socii'li'^ de secours mutuels syndicales, ne reunissant que des
membres appartenants une mme profession, devraient nous donner des
discutees, la

critique

rensoiifnemonts
etablios:

l'renons
Si

precieux,

mallieureusement

comme

si
il

leurs

statistiques

etaient

rigoureusennent

n'en est pas ainsi.

lype les accidents saturnina

nous nous rap|ortons une

statistique

i.-ja

iuirienne Arman-l

678

Gautier, toujours cite dans les travaux qui Iraitent du saturnisme,


trouvons les chiffres suivants, rapports lOCO ouvriers:

nous

Fabrication du massicot et du minium. 1.000 atteints sur 1.000

Travail de la cerase sec


Fabrication de la pote d'tain.

De soudage

des botes de fer blaiic

1.000

l.OCK)

280

105

Broyage des couleurs

n' avons pu trouver sur quelles bases ces chitfres avaient t


par contre, les observations autrichieiines paraissent reposer
sur des donnes plus prcises, et cn note une grande discordance.
La loi autrichienne du 30 mars 1888, sur 1' assurance en cas de
inaladie des ouvriers, a suscit un certain nombre de rapports trs docu-

Nous

obtenus

ments.

Le rapport annuel des


Empoisonaement par

caisses de maladie porle sous la rubrique

XVL

minraux, V indication de l' agent


l'industrie, on peut dduire
mentionne,
mais
suivant
n'est
pas
toxique
facilement qu'il s'agit d'hydrargyrisme, de saturnisme, etc.
1 des imprimeurs et fondeurs
Or, si nous prenons les corporations
les

poisons

de
0

caractres;

2 des

peintres

btiments

en

des potiers; nous trouvous que 7.012

et

peintres

membres des

troi

dcorateurs;

catgories ont

fourni 247 intoxications par le plomb, et 6.796 jours de maladie, soit

un

jour par socitaire, ce qui n'est pas excessif.

La caisse de l'union minire de Bleiberg avec 200 ouvriers fournit


30 cas d'intoxication plombique ayant entran 366 jours d'incapacit,
mais, si nous remarquons que
soit une journe et demie par ouvrier
generale
est doubl de celle observe
union
la
morbidit
dans cette
dans les autres industries de la monarchie, on peut supposer que l'in;

tluence

de

intoxication

l'

saturnine s'tend

d'

autres affections qui ne

sont pas portes la rubricjue: intoxication.

Dans

la fabrique

de cruse de Klagenfurih, malgr de trs imporpour 57 ou-

tantes amliorations, on compte 272 journes de maladies


vriers, soit 5 jours

par an,

et la

morbidit

generale est

ici

quatre fois

plus forte que celle des autres industries: nouvelles preuves que les effets

toxiques du plomb ne sont pas exactement mis en lumire avec la statistique speciale.
S'il

est

si

difficile d'tablir

des chitfres prcis avec une intoxication

du plomb, on comprend combien la


par poison
minerai, mais d'affections chroniques, sans caractres nettement spcifiques, comme le sont les maladies dues aux poussires: les pneumoko-

aussi caractristique que


difficult

s'exagre quand

l'est celle
il

s'agit nori plus d'une intoxication

nioses.

Comme exemple nous prendrons la chalicosis des tailleurs de pierres.


L'absorption continue des poussires minrales peut provoquer des trou-

1.79

pulmouaires favorisaijl k; Jr-veluppeintnl de la tu'


saiiniil ciaMir une statis(ii|ii<* i*ngloliant tous ies

Ijles

'.ravail-

Les marbriers qui ne travaillent que (lana le carbonate


les ouvriera du ki'H'I r>Bi8lent encrno, aiors que le

la pierre.

i.uits

soiit

Mais

:.

ne

oli

peu touclu's;

laillt'urs

ineuliros, reapirant

pierre

d<^

sjliceuBes de

<!oniinueIleiiierii

ans de

fournisserit apr^s quatre

des poussu'-res

40

p. 100 fi-encore un
irnuve de divergeuces. Ludwig donne coinrne vie rnoyenne des juvriers
quarante-sepl ans, alors que l'Associalion des taillours de pierre d'Allernagne admet trente-cinq ana seulement.
gr<:8,

phtisiques. Si

iious

preuoM3

les

nombre d'uuvriers de

cuurto

i'hiver ils

l'annOe, au

de

priode

celtt-

allemandes,

stalisliques

Cet cart peul s'expiiquer daiis


lairi

le

traval

cas particulier, parce qu'un cer-

industrie ne s'v livr'nt que pendant

prinleinps

changent de mlier. La

et

en

t.

Pendant

ouvriers continuanls toute l'anne

la

une

saison

statistique qui porte sur des ouvriers

ainsi intermitlants est cerlainmient differente de celle qui

de

ici

le

mme

tombe sur

d's

travail.

Nous pourrions multiptier ces exemples on prenant cliaque corps


Mais ils nous semblent suffsants jiour niontror cumbien il

inf'tier.

avec les donn(^es a<nuellement en notre possession, d'>f;ib!ir


charges qui jx^semienl sur les industres nettement insalubre^

est dilliciie,
les

suite, la

Somme

(ixer par les com[tagnies d'assurances.


n'est pas

Toutefois, ce

rencontrent

vigueur d'une
temps, les
chitTres

sur

loi

bases

tlonnemenl,

les

prcis.

dans ce manque de

plus grandes ditficults;

les

il

statistique relle^^ue se

mise en
en peu de
aprs (jueUjues aimes d>*

est vident,

que

la

les risques professionnels dt^terminera

d'une

statistique

vraie

et

barmes des assurances pourront tre -tablis sur de-^


Les grandes difficultes sont surtout d'ordre ml*dical, e:

nous sommes forcs d'aborder leurs etudes ce point de vue.

L'acLMdt'ut est, par sa dt^liniiion,

sant au

cours

du

discussion sur

les

travail,

les

un t^v^nement brusque, se produine commencent que dans la

difficults

consquences mt'uies de l'accident, sur l<


les cas plus complexes que l'on peut
maladies accidentelles, ei que la loi range dans

sauf toutefois, pour


appeler les

des accidents,

telles les

hysterotraumatismes,

.t

le

group**

ju^qu'A un eertain

\y*j'w

les berni's.

La maladie professionelle, pusque nous diminons precis'ment I maladies accidentelles, est caract>r3>e par une evolulion lente, insidieuse, souvent des plus complexes. de hi, les diflcultes indemables qusoulevent
jlCfiili'nts

le

probleme de

l'assiinilation

des maladies professionnelles au\

680

Nous pouvons ramener

quatre groupes, les problraes d'ordre mepar l'application de cette loi:


La manifestation morbide considre provient-elle d'une maladie

dicai soulevs
1

pr fession nelle?
2 Cette

pation du
3

maladie professionnelle dpend-elle de

la dernire

occu-

malade?

Quel lapsde temps peut-il s'couler entre lacessation d'un travail


d'un symptme morbide produit par ce travail ?

et l'apparition

4" Quelle est revolution possible

La

manifestation morbide

d'une maladie professionnelle.

maladie

d'une

eonsidere provient-elle

professionnelle ?

Dans

certains cas, rien de plus facile.

comme exemple

Prenons

saturnisme qui est l'intoxication profes-

le

sionnelle la plus rpandue et qui fait le plus de ravages

parmi

la

popu-

lation ouvrire.

Lorsq'un ouvrier, travaillant dans une industrie o sont manis des


le lisei' gingival de Burton, cette con-

produits piombifres, presenter

grand appui pour affirmer

statation sera d'un

accidents accuss par

la

nature saturnine d'autres

malade.

le

Il en sera de mme lorsque l'ouvrier sera atteint de coliques saturnines ou de paralysie des avant-bras, accidents assez caractristiques
qui sont aussi connus du monde ouvrier que du monde medicai.

D'autres accidents,
I)oaucoup

plus

de

comme

lorsque l'ouvrier presenter en

eu quelque temps

les

myalgies

toutefois

difficults,

ce

mme temps

et les arthralgies, offrironl

sera

presque une certitude


de Burton, ou aura

le liser

auparavant une ou plusieurs attaques de coliques

saturnines.
Enfn, dans d'autres cas,

bien

dire des difficults

le

diagnostic ctiologique presenter,

le

considrables. Tel

sera

le

il

faut

cas de l'encpha-

lopathie, de la nphrite, de l'anemie ou de la goutte saturnines.

succdent immdiatement un phnomne aigu


on pourra en conclure que l'on est en prsence d'une
manifestation saturnine; mais, si ces accidents surviennent, mme chez
un saturnin notoire, en dehors d'autres manifestations saturnines, on
ces

Si

que

tei

accidents

la colique,

n'est pas en droit d'affirmer

en

un saturnin peut

effet

lique

et

prsenter

de

que

a affaire un accident saturnin


ou alcoodes accidents convulsifs, soit de la

l'on

tre pileptique, peut lre syphilitique

ce

fait

soit

en ce qui concerne la goutte,


Thoinot est d'avis qu'il ne faut plus hsiter admettre la nature saturnine de la goutte quand on la voit clater chez un individu de la
nphrite, soit

de

la

goutte. Toutefois,

ordinairement

de la goutte vulgaire, et

classe ouvrire qui

est

que

un saturnin avere .
dans beaucoup de cas

cet individu est


Il

est

de

toute vidence que

l'abri

l'intoxication

siilmiiinf

f^t

II

|ia->

st*ule eli

Irt

<a^l^-, ei

.|.i.

i.trtr-m-

.i/t*j.i.-

l'alci )olisinp. Ih

sy[tliil8 oii mt"*nie >iiinpltMnent la vieillcBSf,

Iciir iiifliience

daiis

pndiictiDri

la

ne

goutte, do

la

i.

.j.i-

vieniiont ajouter

la

ou

n<^|lirile

il?

rarti^rio-sclCrosf.
Si mme avec \o snturnisme, (pii |>ri^seiiU' des caract^refl si dKlinciif<.
nous roiicoiitruim (\o^ (liffcultr>s considtTaltlt's, dans la plii|)arl don auti-HK
maladies pnlV!*8itiiiielle.s, N* dia^noslic ^liologirpip 'st encore plus di^licai.
ol daiis le domaine dea pneumokoiiioses, le problema devient presquc
insoliiMe. I.es maladies caiis'os par les jx)iissi^rps: charbon, fep, cuivre,
oalcairo, colon, fai'ines, ne coniporU>nl auciin signe clitii'pie patiiognomoiM'iue, et mrnie l'examen dea ccacliats, surtout s'il est fait juelque temps
apr(''s

saurait permettre

du travail incrimina, ne

la cessalion

d'affirmnr

une relation de cause effet enire h-s parlicules inhalf^es et la maladie constale. Celle-ci, est en effet, presfjutoujours la lnherculose, et ftant donin^e la g^n^ralisation de cette maladie
iiiali>fpe toiites les statistiques qui
montrenl l'influcnce exercee par cortames poussieres sur le dtHeloppement de cette affection, il serait t'm^raire daffirmer qu'un ouvrier, travaillant mnie dans les meulns en gr^s,
m'il existe vt''rital>leineiit

doi(

'hi

malade.^

2.

"

lesions pulmonaires qu' son travail particulier.

so'S

L'ette

Dans

la

maladie profrssionnelU' ih-pend-elle de

lei

sur

les

accidents,

patron, sous

le

l'ouvrier travaille est seul responsahle et


cult.

Mais avec

le

la

il

demirr ocrupaiion
les ordres

ne s'lve

ici

duquel

aucune

difti-

caraclre chronique des maladies professionnelles la

queslion est autrenient coniplexe.

Quand

l'ouvrier chansje de maison, en

dans la mme sp>cialite, il peut tumber malade


quelques jours. quelques mois mme apr<'s son entn'*e dans la nouvelle
maison. I-o nouveau patron doit-il "^tre considre cornine responsable, ou
aiira-t-il, lui ou l'ouvrier, recours contro les patrons anti-rieurs/
La commission d' hygi<'^ne in<lustrielle, avait propose une solution
simple. mais qui au point de vue de slricte justice est tr^s discutable.
Milo admettait que l'ouvrier, eiUrant chez un patron, peut pn^senter des
j)redispositions aux maladies professionelles, prtMisfKsitions qui peuvenl
resuller, soit de faiblesse personnelle, soit que son organisme ail dejA
soutTert de la nit'^me maladie dans un aiitre atelier. Mais elle ajoutait que
la, comme en mati(^re d'accidents du travail, la responsabilite du patron
actuel ne peut pas itre ecariee attendu ju'iin patron ijui engag un
adineltanl

fju'il

reste

ouvrier sans cherclier connaiire, ou

vnntageuses qui

lui

sont

connaissant

particulii"'res... doit

les

en supporter

conditions desa-

la re'^ponsabi'!'

De Ielle sorte que, si le direotour d'une industrie ou


des pro<luits plombil^res, engag un ouvrier ayant dej
une industrie analogie,

il

est

de re

fait

l'on

tra\

dans
responsable des accidenls satumins

qui pourront se dt^clarer che/ ce nouvel ouvrier.

travail!^

682

La commission

n'a rserv pour la dcharge du patron actuel qu'un


dans lequel la maladie dpend d'une profession prcdente. Si donc, l'ouvrier rcerament engag par un patron, prsente au
boat de quelque temps les symptmes d'une intoxication en rapport avec
l'industrie dans la quelle il travaillait auparavant, la responsabilit du
patron antrieur se trouvera mise en cause, si toutefois le dlai de presseul cas: celui

cription n'est pas coul.

On

verr

tourner la

plus loin,

difficult,

comment

tout en restant

le

comit

consultati!

est arriv

dans Tequile par l'organisation des

syndicats de garantie.
3.
et

Quel laps de temps peut-iL s'couler entre la cessation d'un travedi


symptme morbide .produit par ce travati?

l'apparition d'un

La commission

d'hygine industrielle,

comme on

l'a

vu plus haut a

envisag ce cas, puisqu'elle proposait de rendre responsable


antrieur.

Dans

le

projet de loi

le

patron

soumis au parlenient, ce n'est plus

le

mais le syndicat de garantie qui se trouve responsable.


Mais, pendant combien de temps aprs la cessation du travail in-

patron

isole,

La loi de 1898, fixe


de prescription un an, article 18. Ce dlai d'un an, a pu paratre exagr, quand il vise un accident, vnement brusque, entranant
des accidents caractristiques, mais il n'en est plus de mme quand il
s'agit des maladies professionnelles, marche insidieuse, priode latente
souvent fort longue. Et il arriver certainement que des ouvriers qui
longtemps aprs avoir quitte leur mtier classe, prsentent les sympcrimin, l'ouvrier pourra-t-il exercer son recours
le

.^

dlai

tmes d'une des maladies reconnues par la future loi comme donnant
droit un secours ou une pension.
Le problme peut tre pose ainsi:
Farmi les maladies professionnelles donnant lieu une indemnit,
en est-il qui peuvent n'tre reconnues qu'un an aprs que l'ouvrier a
cesse son

travail dangereux.^

L'article

18 fixant la prescription

est-il

applicable dans l'espce.^

De. tous les problmes soulevs par le projet en question, il n'en


pas qui prsente plus de difficults, et aprs de longues discussions,
en s'appuyant sur les nombreuses observations cliniques personnelles ou
est

recueillies dans les traits, les membres mdecins de la commission


d'hygine industrielle, ont d reconnaitre que pour deux des maladies

professionnelles

vises,

et

prcisment

les

plus

importantes

le

satur-

nisme et rhydrargyrisme,il tait impossible de fixer un dlai de prescription.


Pour les autres, on a cru possible d' admettre un dlai de trois ans.
4." Qu'elle

est

revolution possible

d'une

maladie professionnelle ?

L'indemnit alloue en cas d' accident est proportiomielle au degr


d'incapacil de travail de la victime, mais il est souvent impossible de

G8:i

un

prvoir <|uelles s^roiit les cons^queiic-8 loigiies de l'aucideiit. Aprs


laps

tiMiips

(Io

variablc,

aiiiiliorutiuii (luns

pcut cori.sluter soil une aggnivation. guit une

oii

rindeimiis, rntrainaiil une iiKxliticatioii dans

l'clut <ie

pour limitar o-peiidani


a prvu la revision de
riiidoniiiitt'' uccordc par les pieiniers jugfs. II est bien entendu |U*il
seiis juiidi<|ii(' dii mot -l non d'un juus'a^'it ici d'uiK' revisioii au
inenl d'appel. Il doit dune lre survenu, un fall nouveau, ce fait nouveau
consistant dans une aggravation ou une atlnuation des dsordres ayant
l<iiir cjiuse l'accidenl inilial, ou bien encore dans
de l'ouvrier,
quand ce dr'c'>s est la eonsquence de l'accidenl.
La lei Sdisse de 1877 ne pnWoit pas cette revision; les lois anglaises,
autrichiennes, alIcMnandes jiar contrt', adineltent que les rent*s al!'
(c/i caa (Puccith'iih seulcment) sout Inujums revisaliles. En Krance,
fix*' un dlai de Irois ans, aprs quoi la renle reste acquise quellos que
son degr*' d'invalidiU'.
priodos, la

les

lii

prMvision

dt^

c's fuils et

de 1898, dans son urticle

loi

Iti

soicnt les suites de l'accident.

Ce

d<'lai

de

trois ans, qui

dans cerlains cas a paru trop court en ce

qui concerne les consi(|uences doignees des accidnts, est-il pratique

si

on veut tendre la loi aux maladies |tri)fessionnelle.' Ce que nous avons


dC'ja crit, en co qui concerne le delai d'incubalion des atTections cliroiiiqucs d'origine iirofessionneile, suffit

pour inontrer combien

innpossible mnie, de provoir (juelle sera revolution

ficile,

aft'ection

comnie

il

est

dif-

tardive d'une

la nplirile saturnine, les aftections m'didlaires d'origine

mercurielk", et la cachexie arsenicale.


Knfin, au point de vue de recjuiio. se pose

ici

un nuuvrau problme.

Dans un grand noinbre de ces maladies chroniques,


est tro[ souvent impuissante A r^parer les
ceptMidaiit,

unie a

riiygine,

si

la thera|*eulique

dsordres produits.

elle

peut

une amelioralion sensible,


dans lous les cas, empcher

anienor, sinon

au moins une attenuation du mal et,


maladie ne progresso.
Or on doit se demamlei-, en acceptant le d^lai de revision de trois
ans, ou bien en l'etendanl une duree plus longue encore: que devienl
la responsabilite patronale, si l'aggravalioii de la maladie est due a la
lout

que

la

negligente

mme

son

et s'est idearle

<'tat,

de l'ouvrier qui n'a pas suivi

le

Iraitemonl approprio

volonlairement de loutes les rgles de l'hygine

presente.

Ceries

lo

lemps

la tliera[ioutiqiio,

n'est plus,

ou

lo

parlomenl de Paris legiforait sur


que soil l'opinion _

et |troscrivait l'antimoino. l^Miolle

mdecins sur l'ulilile d'un Iraitement iudure, par exemple,


saturnisme aigu ou chroniquo, il s'en trouvera toujours qui critique-

rale des
le

osi evident quo suivant les cinil


peuvonl se jusiilier. Il est donc bien delicat dl'inMuence d'uno thorapeuliquo fausse ou nulle sur revolution de la
maladie; mais il sorait plus facile et plus justc de faire intervenir dans

reni collo llierapouiique, et

ces

criliquos


une

affaire

l'oiivrier

et

les carts notoires

en revision,

malade

684

parmi ces

son importance et souvent la

d'hygine auxquels

s'est livr

carts, le plus? important, par sa frequence,


facilit

de sa constatation, c'est l'alcoolisme.

nous paratrait souverainement injuste qu'un tribunal saisi d'une demando en revision pour une aggravation d'une maladie de reins chez
un saturnin, alcoolique avere ne puisse lenir compte de ce facteur essentiel.
Les contestations souleves devant
Livvet OH registre sanitaire.
les tribunaux par l'application de la loi de 1898 sont surtout frquentes
en ce qui concerne les liernies. L'existence antrieure d'une hernie peu
dveloppe attnuant la responsabilit du patron, quand sous l'influence
Il

d'un effort pendant le travail la lsion s'aggrave.


Aussi avait-on dj propose la cration d'un livret sanitaire individuel
permettant d'tablir les conditions du su jet avant l'accident.

Dans

le

cas des maladies professionnelles,

l'existence

de

ce

livret

permettrait de solutionner rapidement un grand nombre de cas litigieux,


et si on avait pu l'adopter, nulle doute que la loi elle-mme eut t ac-

cepte dans tonte son extension.

Malheureusement ce
livret ouvrier, si

livret individuel,

impopulaire parmi

voque

le

les travailleurs,

souvenir de l'ancien
il

a paru impossible

on a propose d'organiser des registres sanitaires tenus soit l'usine, soit la mairie, o devraient tre mentionnes toutes les maladies de l'ouvrier, qu'elles soient spciales sa prod'en

demander

la cration

et

fession ou non.

demande d'indemnits pour madeux parties pourraient recourir aux registres


sanitaires des usines ou communes o l'ouvrier aurait travaill.
Ce registro sanitaire, destine remplac le livret individuel est tout
aussi diffcile tablir: Par qui sera-t-il tenu? Par le mdecin de l'usine^
propose M. Ledere de Puligny, mais il faut alors, contrairement au principe de la loi de 1898, imposer un mdecin aux ouvriers, et ce mdecin
Dans

le

cas de contestalion sur une

ladies professionnelles, les

maladies de l'ouvrier. Que devient alors le


les menlionne pas, et les affections omises,
plus importantes, de quelle utilit pourra tre un

devra mentionner ioutes


secret professionnel?

S'il

seront prcisment les


tei

registro

les

ne

Nous avons expos impartialement toutes les difficults que soulve


r extension de la loi de 1898 aux maladies professionnelles. Elles sont
considrables, mais cependant auraient pu tre rsolues,
la cration du livret sanitaire individuel.

si

on avait ralis

Quand aux consquences

finan-

beaucoup moins lourdes qu'on peut le supposer p/vo/'Z.


Dos le dbut de ce travail, nous avons montr qu'il tait impossible de
s'appuyer sur les calcuis cortains. Si nous consultons les statistiques de
l'office du travail suisae (seul pays o les maladies professionnelles renti-ent depuis 1877 dans la loi d'indemnit) nous trouvons quo sur 24,041

cires, elles sont

accidents, on ne relve que 53 cas de maladies professionnelles.


'est
Il

litiilie

i-i^''

la

ijii

111

ilu

fliiflr,'

.vuleiniiienl Irop faibh;

par ce

iiioiiis,

(}

lait

<jiie

la loi suisse

-viiliniier.

exige de l'ouvrier

<ju'il

|r<Mive.

Mais un

aKiniicr

|.tui

dehors de

.in'eii

quel(|Uf8 induslries

imrlicu-

iHMviiuMii dani;oieuses, sous riiilliiencii niine


de la loi les indiislriels
l.reiKJn.i.t .les inesiires hyini<,uos, lelles que lu
inorbidiu^ profeaai.uii.. '.

lombera
des

>il)le

inirn.Hliateinent, entraiimiit, futaleiiuMil


|.iiies d'ussuraiu-e. Si

Toh

une dimimilioii

cn,ii los

,.|i

djifenseurs

ir^s

du

..

plonib,

itKMiM^ daiis cHltu iudusiric, la

rbidil.- daiis los Uiblisaements bien


lerais,'
peu les aulrcs indiKtries? Saiis accepier ces
iffnnatiuns tendancieuscs ol trop souvenl inliMess.'es.
on peni affirriier
,iie lo vote d'une loi clendant aiix
nialadies professionelles la proUx:lioii
accordOe aux victin.es des accidents du travail, aerait
plus pour amt^liorer

no dpasserait

(|ue

de

l'hygic^ne industriolio

Irt'-s

.|Uo

luus les r^lerneiits

parliculiers

Cdicts ou

('dicU;r.

Le piqjct de
grandes

Ii^res lo

loi

loi

leur de l'Assurance et de la
inerce.

de ce

M. Georges Paulet
|uoj,.i,

du //oupentcncnt.

projet de

,este a exposer dans ces


mai 1005. Le distinguo diio,Ptvoyance sociales au ministro du com-

depose

Il

le IC,

qui a ot l'inspirateur et disuns-Ie

le

n-dacteur

fiapp." des ubjoctions. souleves

au moment de la discussigli
de\ant la conuiussion d'Iiyoriene industrielle a chercho
a tourner les difficulttis d'application par une sorie de
mesures qui donnent cello loi in
'Mra<-l(^re
Isi

lout pariiculier.

toiit

d'abrd, au lieu d'onglobor l'onsenible des maladies

lomiell.s, le projet actuel ne vise

que

les intoxications

au morcure.
Tour justifior cette limilation, le rodacteur
doux groupes dintoxication sont de beaucoup

j,,..,.

dues au

>-

plomb

<1

lar

iait

romarquer que ces

les plus intoressantes, soit

la (lquence et la gravito des maladies


qu'olles
par l'imporlance des elToctifs uuviiors .|uellos

peuvent entra.ner,
menacent. Il ajoule
du roste (|ue cetto loi constituerait une
amorce et que lorsque le regime
iiirait te introduit et exporiinent
sur ces deux groupes industriois, il
va plus facile d'y engloher des intoxications iioiivollns,
,1'apiY's l.s r--iiltals de rexprience ac<iuisc,
IVur rt'soudre le problme do la it-|M,i,-,.u..ni.Mit

paimnai,-,

tHabiir

dans celie matire,

la

loi

si

substitue la responsabilito

.iiiiioii.'

person-

nollo, la res|Kinsabilil.. cullectivo

des groupes industriels similaires.


Ces g.i.upes sont costitus on .s(/,uiicai de f/anindt-,
englobant pour
t'Uio la Trance tona les patrona dos
induslries du groupe. Lo^
svndioMts

-lant subdiviss en mutualitt^s looalos


d'arrondissemonts.

guani aux maladies professiunnelles, elles sont


du
...
...uv
ratgonos: l" Les maladies graves enlralnant
la mori, l'incapacilo soil


permanente,

soit

(i86

d'une dure deplus de trente jours, tombent la charge


rellement profession-

intgrale des patrons, condition ()u'elles soient

ncessaire. Le
c'est--dire que dans l'espce la preuve est
indemnits alloues sont paj'es par le syndicat de garantie, mais par
rintermdiaire des mutualits locales; 2 Les maladies de courte dure,
n'occasionnant que des incapacits temporaires de moins de trente et un
nelles,

on non, sont toujours rpares, mais


charge incombe aux patrons et aux ouvriers, les patrons devant
faire face seulement la portion de risque correspondant la part
prsume de la maladie officielle, et les ouvriers devant supporter celle
qui rsulte de la maladie ordinaire. Les mutualits locales assurent le

jours, qu'elles soient professionnelles


ici

la

paiement des indemnits.


Ces dispositions ont surtout pour
ladies, d'viter les litiges

Pour

mme

le

motif,

le

projet

en englobant toutes

objet,

chaque incapacit de

l'occasion de
prvoit

de

l'institution

les

ma-

travail.

comits

locaux

d'arbitrage et d'un comit centrai d'arbitrage vec recours ultime devant

cour de cassation. C'est l une innovation hardie, substituant au juge


de paix et au tribunal civil, les comits locaux d'arbitrage, et la cour
d'appel, le comit centrai. Cependant pour maintenir, l'unite de notre sysla

tme

juridique, le recours devant la cour

l'utilit

suprme

evidente d'une organisation de ce genre,

il

est

maintenu. Malgr

est craindre

que ce

projet qui cre une juridiction civile exceptionnelle ne provoque une s-

rieuse opposition des juristes du Parlement.


L'article 5 tablit

que l'incapacit de travail entrarne une indemnit

journalire gale la moiti du salaire quotidien.


infirmit

permanente ou de dcs,

d'aprs la

loi

les

Quand
verser

rentes

il

s'agit d'une

sont calcules

sur les accidents.

L'article 8 mrite-

une mention

de l'exercice de la profession

speciale.

prsente

Au

cas

oii

la

prolongation

un danger certain de maladie

professionnelle grave, l'ouvrier ou l'employ interesse peut rclamer devant le comit locai d'arbitrage, l'allocation d'une rente viagre correspondant la moiti de la rduction de salaire que peut lui occasionner
l'abandon dfinitif de la profession et des professions similaires. Le chei
de l'entreprise peut de son cot, provoquer l'allocation d'une rente dans
les mmes conditions. Cette disposition est d'autant plus justifie, que les
socits de secours mutuels, et les syndicats ouvriers qui assurent des

secours leurs membres malades, refusent souvent l'entre aux ouvriers,


ayant travaill antrieurement dans une industrie suspecte.

Pour

faire face

les syndicats

aux indemnits verser,

de garantie pergoivent

des

les

mutualits

contributions, des

des retenues sur les salaires des ouvriers suivant


ment dtermins annuellement.

les

tanx

locales

et

patrons, et

respective-

La part de la contribution patronale doit tre calcule (en dehors


des indemnits dues pour la catgorie des maladies longues chances


sont A sa charge intgrale),

|iii

tronte joiirs) d'apn'^s la

mes

pour

(jui

conditions qiie les accidonls

La

lui

de courtes dures

maladie<*

les

imconherait au\ iMilreprises as^ujetties

maladies d'ordre profensionnol

ces

si

churge

fiK7

dii

taiont

inderniii>*Vs daii

m'*-

I<>s

travail.

dispose que des stalislijues spfciaics peruulleiil ultTe

..

de celle conlribulion, actiiollenient ces dontir-es niarK|uent


totalonu'Mt et c'est une des grosses difficulls qua rencontrera aii debut
tiiit au iiioins l'application de celle loi.
<>tablir la part

Il

en

rori3tilu^

l'jur

que

une autre, qui a pu tre rsoluo.

l'insolvabilit de (pielques

chefs

iiilres

projet

lail

par un groupe parliculier d'industries

admel

du

d' ^tablissenient
la

rt^partilion globale

l.e

syndicat de garanlie

peut

asse/

tre

limite,

patrons retonibent louniement sur le>

m^me

groupe rendus

solidaires.

I.'

des insolvabilits enlre les divers syn-

rlicats.

Enfili

l'article

39

lablit

encore une innovation au moins en France,

car celle disposilion exisle dans cerlains pays trangers: Anglterre. Al-

lemagne. Il prescrit la di^claralion obligaloire par tout mt'decin traitani


maladies ayanl un caracU^re professionnel et comprise dans une list*

il<'s

'tablie par dcret.


Il

est profondt'inenl regreltable

que ect

projel de loi et n'ail pas fait l'olyet d'une

article

loi

39

speciale

soil inclus

dans

le

aurait pu ^Ire

qjii

rapidenienl vote.

Nous avons vu ou
Idi

pos(^es

pour assurer

les

tablies sur des bases


les

que

nime de ce projet de
mesures tinanci'res prodisposilions prvues, ne peuvent nullement tre

effet

est d'tre compl<''lenient en

renseignements

mmes

fournis

la caraclristique

l'air,

que

approches.

si

ofHcielles, ni sur les statisliques

les

On ne

saurait

f)areimoiiieusemeiit

mieuv

par

tablies de certains

tabler
les

ni

sur

statisliques

pays trangers

parce que les condilions de travail, Torganisation, le recrutement ouvrier


varienl suivanl les pays; si la dclaralion oMigatoire avait fonctionn'
depuis

plusieurs annees,

luelle apporler

la

direction des assurances

de prcieux documents l'appui

de

|>ourrait l'beure

ces

propositions.

Toul en regietlant que le projet de li'i acluel soit aussi limitatif, en


qui concerne les maladies professionnelles nous devons reconnaitre
rparation <ies ingaiites
qu'il constitue un pas en avant dans la
.

sociales.

Le jour o il sera vot par le Parlemenl, l'extension de ses disp4.>aux aiitres induslries dangereuses ne tarder pas s'irnposer.

itions

688

III.

Prof. Eugtuiu Rossoni (Roma)

Studio

malattie

sulle

igienici

degli

ed

sanitari

addetti
ai

servizi

ai

servizi telegrafici

e telefonici.(^)

Su proposta del Ministro d'Agricoltura On. Guido Baccelli fu istituita


una Commissione Reale per lo studio delle malattie protessionali in tutto il Regno, con l'intento di raccogliere il materiale di
nel 1901

base alla legge

sull'assicurazione

obbligatoria

degli

operai

contro

le

malattie professionali.

Nella distribuzione dei temi fatta in seno alla Commissione


fu

me

assegnato

stessa

malattie professionali degli addetti ai

lo studio delle

servizi igienici e sanitari ed ai servizi telegrafici e telefonici.

non ancora compiuto, riteniamo per opportuno riferire


notizia sui primi risultati del nostro lavoro.
qualche
al Congresso
Ci che distingue questo tema dagli altri riguardanti le malattie
professionali nell'industrie propriamente dette, la sua assoluta novit,

Lo

studio

nessun cenno o quasi se ne trova nei trattati di Igiene Industriale,


pochissimo nei manuali sulle Malattie del lavoro. Di qui la necessit
di istituire ah initio delle osservazioni e delle ricerche che potessero
servire di controllo alle poche notizie staccate o incidentali che si riscontrano nella letteratura.

Per

lo studio delle malattie degli addetti ai

utilizzammo quanto
indirizzato dal Ministero
tari

si

servizi igienici e

sani-

raccogliere dal questionario generale

poteva

Agricoltura Industria e Commercio ni medici


provinciali comunali, ecc. e formulammo uno speciale questionario che
fu inviato ai direttori degli uffici d'igiene municipale delle principah
di

richiedendo dati sulla mortalit per le singole malattie, sulla morper professione, sui rapporti con i salari percepiti, ecc.
Parte di tale importante materiale ci gi giunto, parte ancora no,

citt,

talit

ci

dipende

meno da

trascuratezza

localmente

di raccogliere

di coloro

dati suaccennati,

che accettarono Tincarico


che dalla difficolt che la

ricerca stessa comporta.

Le malattie che colpiscono


caratteristico,
chiti,

(1)

tali

operai

non presentano

sono affezioni delle prime vie aeree,

come

nulla

laringiti

di

bron-

tubercolosi polmonare, ecc.

Questa

coiiiunii.'azioiie

inviata per iscritto.

i)cr

impreviste circostanze non tu potuta leggere

al

Congresso e fu

m'j

Dallo studio dei dati statistici sar possibile stabilire, fondandoii su


di osservazioni, in quunto tali malatiii* debbano ritenersi

larga base

come

professionali di tuie

gruppo

ancora

di lavoratori

poco studiato

si

a tale riguardo.

Per

seconda parte del

la

tema

ci

largo

fu

di

interessamento

il

Ministero delle l'oste e dei Telegrafi, tiattand<isi di lavorat>ri dipendenti


parte direttamente, parte indirettamente da esso.

L'ex Minisiro dello Poste e dei Telegiali Oii. .Alfredo Baccelli V')lli'
che fosse eseguita per conto suo una speciale e sollecita indagine igienico-sanitaria, avendo in animo di provvedere nell'interesse dei suoi
dipendenti a togliere le cause rernovibili delle malattie professionali
degli impiegati telegrafici e telefonici.

Abbiamo

giii

di

Konia,

numero

grande

Milano e

di

di

esaminando ed interrogando

accuratamente,

visitato

un

individualmente

d'impiegati

dell'ufficio

telegrafico

Torino; abbiamo inoltre esaminato molle

foniste dei tre uffici telefonici di

lloma, degli

uffici

telc-

telefonici dello Stat<^

e privati di Milano, (ienova e Torino.

sono

Importanti
sulle

cause che

lavoro,

ecc.)

lo

sulle

risultati delle indagini sul

crampo dei Morsiaii e

producono (predisposizione nervosa, condizioni


foi*mo

di

eso

(crampo

di

trasmissione,

di

crampo

scrittorio).

Degni di studio sono degli speciali stati morbosi a carico del sistema
nervoso a cui vanno soggetti gli addetti ai diversi apparati di trasmissione (Hughes, liaudot), come anche le forme di artro-sinovite del polso
degli impiegali all'apparato W'heatstone.
fattori

Del pari degni di nota sono i


(Ih V'To straordinario)

dannosi alla salute prodotti dal supra-lavoro

e dalla difettosa igiene degli ambienti di lavoro.


Nel

mentre compi?tenti colleghi hanno potuto arrecare

confortante notizia che altri Dicasteri dedicano

al

Congresso

cure
miglioramento dei locali di lavoro degli operai da loro dipendenti,
tanto da renderne alcuni veri modelli di igiene industriale, noi non [>"-la

le

pi

sensibili

al

^iamo, e ce ne duole, dire altrettanto degli

Come

urtici

telegrafici

dello

Siat".

resulter evidente dalla nostra prossima relazione nella pi parte

da fare e su ci non potremo mai richianiare sufficientemente l'attenzione del Congresso e del (overno.
Per le telefoniste le condizioni igieniche di lavoro sono in generole
migliori, per il genere del lavoro, gli orari mal divisi, il surmrnaye in

di essi tutto

alcune ore,
-speciale

di

l'anemia e

poco stipendio inducoiK in esse in breve tempo una forma


esaurimento nervoso, che sani particolarmente descritta,

il

la tubercolosi.

che riteniamo essere in rapporto


sono state riscontrate nelle telefoniste dei grandi

Particolari alterazioni auricolari


ou l'eccesso di lavoro
ufT'-i

t'I.'fi.m'''i.

690

IV.

Doti. G. Friedrich (Budapest):

Gewerbehygiene an
schulen.

den technischen Hoch-

-===^============^=^==

Zahl der Gewerbekrankheiten sleigt in jedem Lande mit der


EnUvikelung der Industrie und dar technischer Knst, mit der Vervolkommung der Maschinen, als auch mit dem Emporschwingen der induDie

striellen Enfaltung.

Die in der verschiedensten Formen auftretende Gewerbekrankheit ist


dieselbe wird durch
adaeguat der professionellen Erkrankung
zahireiche verschiedene, specielle Ursache hervorgerufen. Die Diagnose

nicht

besonders ohne
ist oft selir schwer, oft auch,
Ursache ganz unmgUch. Diese Erkrankungsformen
sind sowohl um prognosticher als im therapeuticher Standpunkte einer
anderer kritik zu unterziehen als jene durch anderer Grund verursachte,
dieser Erkrankung hnUche Krankheitsform. Die zeitHche Erkennung der
Gewerbekrankheit ist uberaus \Ychlig nicht nur vom Standpunkt des
Kranker, damit die Krankheiterregende Faktoren je eben vermieden und
damit die entsprechende Therapie je eher angewendet werde, sondern
dieser Krankheitsform
die Erkenntnis der

auch um Standpunkte der Judikatur besonders in jener Endern, in


welchen die sociale Gesetzgebung nicht auf die Gesetze der Krankenunterstiitzung und des Unfalles ausdehnt. Die Zahl der Gewerbekrankheiten ist viel hher anzusclagen als man im allgemeiner annimnt.
Es wre desshalb erwunscht, wenn die Studierende der Medizin im
Laufe ihres Studiums nicht allein mit dem Begriffe der verschiedenen
Gewerbekrankheiten bekannt gemacht wurden, sondern wenn dieselben
aus diesem Gegenstande auch praktischen Unterricht erhielten d. h. wenn

an den medizinischen Fakltten mit Krankenvorstellungen


verhindern Vortrge gehalten wurden iiber die Pathologie
und Therapie der Gewerbekrankheiten.
Die Kenntniss und Forschiing nach der Gewerbekrankheiten ist wohl
wichtiger fiir den Techniker als fiir der Arzt, dem er niuss
bestrebt sein mit seinem Rathe diese Erkrankung zu verhiiten und zu ver-

noch

meiden. Er thut dies sowohl aus humanitrer Pflicht als auch im Interesse
seines Arbeitsgeben, des Fabrikanter u. s. w. Der Bau und die Einrichtung der Fabriken, das Vorsehen der Maschinen mit entsprechenden
Schutzvorrichtungen, das Einfhren von humanitrer, den Arbeitern dienenden Institutionen, die Kenntnisse undpraklische Durchfiihrung der social-


Reihe

in don verschiedenen Staaten iiiterresiren in allerFabiikauter urnl die Fabrikleiler. Die pracklische

polilischen Gesetzc
erater

C91

den

Durchfiihrung dieser aufgezuhlltjn l'ordenirigeti bildeii cine ganz speAufgabe der lechnischer l'ersotials. Nachdem uberdies di* Kennt-

l'ielle

nissp

:ill

joiier

durcli

iiisinus

knnen

niscbe

Ki-aft

Air

Scliiidlichkeiteti,

das

Ausarbeileii

welche
des

fiir

der

gefbrlichen

mensclilicbeu
Materials

Orga-

eiisteheri

den Techniker unentbehrlich sind, nachdem der lecbBenifes dahiri streben muss um Ratb3<:hlge zu

seines

welclier die Ge\verbekraiikh<*iten zu vermeiden oder


eiitlieiUMi,
niil
deren grossen Zahl zu vermindern wre, musste man dahin slreben
dass: die Gevverbeh ygiene an alien tecbnischer Hochschien

werde, und dass die UewerbeChemiker u. Maschinen-Ingenieure als


Gegenstand vorgesclirieben werde.

systeinatisch

vorgelragen

hygiene

die

fiir

ol>lii;atoris(;her

692

V.

\olanie:

Dott. G.

Le condizioni igieniche

e sanitarie dei lavori al

Traforo del Sempione.


Una

^^:^

che rimarranno nella storia come esempio ammiumano senza dubbio la grande galleria
del Sempione, test ultimata, e che appunto in questi giorni venne aperta
agli scambi internazionali.
delle opere

rabile del genio e dell'ardimento

Le

accoglienze

invitati alla inaugurazione, in


l'ammirazione per l'immane lavoro
compiuto e la gioia di due popoli che divinano e gi sentono il benessere
che dalla nuova via sta per derivarne alle nazioni.

festose

Svizzera ed in

Ma
nel

se

campo

il

Italia,

traforo del

agli

fatte

hanno

detta

Sempione ha segnato una prodigiosa

vittoria

tecnico della costruzione delle gallerie, per le enormi difficolt

campo

superate e vinte, pure stato e sar maestro nel

mente rallegrarci

umano

della

dobbiamo

alta-

pi

tutela della salute e della vita dell'operaio, e noi igienisti

riguardo ottenuti, colla

degli ottimi risultati a questo

semplice e scrupolosa apphcazione dei dettami della igiene.

Quando
assunsi,

nell'agosto 1898 incominciarono

chiamatovi

dalla

ditta

lavori della galleria ed io

Brandt Brandau

Comp.,

servizio

il

sanitario dei lavori, sul versante italiano, fui preso da grande entusiasmo
e

da grande trepidazione. Entusiasmo per

la

opera che

meravigliosa

avrei visto svolgersi sotto ai miei occhi, giganteggiare infine e coronarsi


di

gloria vittoriosa; trepidazione per l'enorme

sponsabilit che vedevo addensarsi, per

cumulo

di

lavoro e

di re-

pericoli dell'impresa, per l'ignoto

quale si andava incontro, e sopratutto per lo spettro sinistro della epidemia anchilostomica che funest terribilmente i lavori del traforo del
Gottardo, causando la nota ecatombe di migliaia di operai.
Ma subito mi diedero moltissimo affidamento le grandiosi e nobili
disposizioni della Impresa assuntrice dei lavori, che fino da principio
al

ebbe l'occhio sopra

pi

importanti

problemi

scoperte dell'igiene, e l'orecchio aperto a

Ed aggiunger

che,

della cassaforte,

non badando a spese,

cosa

tutti

e
i

sopra
consigli

le

pi

della

essenzialissima, ebbe anche aperti


e

provvedendo con

recenti

scienza.
i

battenti

tutta liberalit

e larghezza alla salute degli operai.

Come

e con quali mezzi

la

ditta

Brandt Brandau e Comp.

abbia

provvisto a quoslu

vedr come

0'j:

nobile scopo, io riferir brevemente, o

la fiorente salute degli operai,

durante

da questo si
lungo periodo di lacaso od alla buona foril

Sempione, non fosse dovuta per nulla al


alla preveggenza, al pensiero costante ed all'applicazione razio-

voro

al

tuna,

ma

nale dei

pili

rocenli postulati della Hci(Miza.

vantaggi che saranno per derivare dall'a^iertura della galleria del


Sempione ai nostri commerci, nei loro rapporti con quelli dell' liuropa
occitlentale e settentrionale, sono dovuti non soltanto alla eccellente
I

jjosi/ione geogralicH della

nuova

via cui essa

ma

darA adito,

verranno

determinati anche dal fatto che trovandosi ad un livello sul mare assai
pi basso di quello delle altre gallerie, ora in esercizio attraverso le
Alpi, ol'rir

una grande economia

nei trasporti, perdio

essere innalzati ad una altezza minore, e per

treni

dovranno

minimo sviluppo

il

delle

lineo di accesso.

sappiamo

che

Cenisio raggiunge una


mare, quella del Gottardo
di metri 1154, e quella del Sempione tocca appena, nel suo punto culminante, la quota di metri 704, ossia poco pi della met delle altre due.
Ma per ottenere questi vantaggi collo scavo della galleria pi vicina

Noi

infatti

quota di metri 1294

la

di altezza sul

alla base dei colossi alpini,

si

galleria

del

livello del

devono superare

delle diticolt assai

pi

serie di quello che si incontrano nello scavo delle altre gallerie, e disgra-

ziatamente non
possibilit o

difficolt solo di

meno

ma

ordine tecnico,

ohe

riguardano

In relazione colla piccola altitudine della galleria del


livello del

la

dell'applicazione dell'opera dell'uomo.

mare, risulta notevolmente grande

lo

Sempione, sul

spessore

dei

massicci

montagnosi ad essa soprastanti, il quale spessore, per oltre met della


galleria, supera i metri 1100, e raggiunge presso il Km. 9 dall'imbocco
-Nord, il valore di circa 2135 metri.
Applicando quindi al Sempione
risultali delle osservazioni fatte
i

dallo Sta|>IV < dil L">miiiel in occasione^

temperatura della

temperatura

roccia,

massima

si

della

veniva
roccia

dispetto dei calcoli, arriv a toccare

La

notevole lunghezza della

del

traforo

del

ad ottenere per
uguale a 47" C,
i

il

la

Gottardo sulla

Sempione una
quale invcp, a

5G" C.

galleria

ilei

Seinpioiie

^la

pi

:^

mondo, misurando 19.803 metri) romleva difficile a ris<_>l


il
problema tlella ventilazione durante lo scavo, non altrimenti eseguibile
che procedendo a foro cieco dai due imbocchi, e la grande profondita di
essa rendeva ancora pi grave il problema di mantenere nell'interno,
specialmente a scavo molto inoltrato, una temperatura compatibile colle
esigenze igienici!^ .i,..rii ..perai, ed adatta ad un proficuo lavoro da parte

galleria del

di

essi.
.Al

Cenisio. al lioliardo ed all'.VIberg,

come

in

tutte

le

gallerie

di

una certa lunghezza, l'aria necessaria per la respirazioni* de^li operai


veniva condotta in un tubo, dentro al piale per, non potendo essere

694

questo molto grande per non ingombrare soverchiamente l'ambiente, non

poteva circolare in sufficiente volume.


Al Sempione, per ovviare a questo inconveniente, invece di eseguire
una sola galleria a doppio binario, si costruirono due tunnels paralleli,
capaci

ciascuno

di

un

ricevere

solo

binario, distanti

l'

uno

dall' altro

17 metri tra asse ed asse e comunicanti fra loro ogni 200 metri a mezzo
di

una piccola

galleria detta traversa.

L'aria esterna, aspirata da potenti ventilatori centrifugali, in quantit

minuto secondo, veniva soffiata in una delle gallerie e


avanzando con una velocit di tre metri al secondo fino al
cunicolo trasversale pi prossimo alle due avanzate, (essendo chiuse
di

50 me.

al

quest'aria,

tutte le altre traverse),

girava per questo nell'altra galleria che percorreva

forma

in senso inverso, sotto

Con questo mezzo

si

di

corrente

di ritorno.

ottenne non solo l'intento

respirazione degli operai, fornendo loro aria in

di

provvedere alla
abbondante e

quantit

sempre rinnovata, ma anche quello di portare all' esterno l' aria viziata,,
fumo delle lampade, delle locomotive e degli spari.
Tecnicamente pi difficile si presentava il problema dell'abbassamento

il

della temperatura.

Ormai, quando

non era pi
giacch

si

incominciarono ad incontrare le alte temperature,


un grande volume d' aria fredda,

sufficiente lo spingere solo

l'enorme

calore

nella

roccia

subito la riscaldava e quest'aria

anche a riscaldare
trovavano pi indietro.
Si ricorse allora all'acqua fredda e dapprima servi allo scopo l'acqua
compressa che veniva portata alle avanzate per il funzionamento delle
perforatrici, spillandola, mediante tubi di raccordo, dalla condotta forzata,
che si aveva cura di convenientemente proteggere dal calore, con un
calda, avviandosi verso

l'

uscita della galleria, veniva

cantieri di lavoro che si

involucro di sostanze cattive conduttrici.


Si

scaglionarono cos lungo tutta la galleria dei grandi

quest'acqua, alcuni dei quali costituivano

che

l'aria

delle

doveva attraversare, cedendo ad

vere

essi

spruzzi

pioggie

di

artificiali,

una grande quantit

delle sue calorie.

Questi spruzzi erano


e

potevano

essere

di

molte forme; a ventaglio, a rosa, a pioggia

facilmente

manovrati per arrestare

momento del passaggio degli uomini


Quando poi zampillarono le grandi sorgenti

l'acqua al

la

caduta del-

e dei treni.

di acqua calda, (poich


acque fredde e calde, contandosi 142 sorgenti sul versante svizzero, con un efflusso totale di
350 litri al minuto secondo, e 95 sorgenti sul versante italiano, con una
portata di 1500 litri al secondo, e con una temperatura, che nelle varie
polle oscillava da un minimo di 10" C. ad un massimo di 48" C.) non
essendo pi bastevole l'acqua della condotta forzata, si usufruirono le
sorgenti fredde prima trovate in galleria, spingendole, col mezzo di una

la galleria del

Sempione

fu assai

prodiga

di

pompa

centrifuga,

fino

minuto secondo.
t)uesto volume
contro

di

acqua veniva

in

ed

in

galleria,

AfTnch l'acqua calda perdesse


si

aveva cura

la

portavano

di

incanalarla suKiti)

25" ed

il

in

nella

quantit

parte

spruzza...

di

50-tJO

litri

al

i-.,i,iinuamente

parte mescolata all'acqua calda.

minor numero
(onliitiiit.-

di calori*' |>ossil>ile,

i~..Ifini;

i...r,

/];

,p

el l'esterno.

a manleiei-e nella

Si riusc cosi

ira

avanzate,

alle

della

pareli

le

V/J'

una leujperalura

galltri.i

amlwent.,-

30" C.

Una importante regola igienica, che fu scrupolosamente e rigorosamente sempre osservata nella galleria del Sempirjne, e che contribu
poteiitomenle a tenere lontana l'anchilostomiasi, fu la attenta vigilanza
sui ungili (li deposito degli escrementi, e la grande cura di tenere ordi!

nala e pulita

la galleria.

erano imparliti affinch quegli operai che in gala deporre


loro escrementi fuori dei luoghi a ci"
fossero immediatamente licenziati.

Severis.siini ordini

leria venissero trovati

destinati,

Numerose

latrine furono |)ercio distribuite sui

cantieri

lavoro,

di

esperimeniarono d'apprima le latrine a torba automatiche, ma non


poterono resistere al vandalismo incoscente, ed in pochi giorni furono

si

rese inservibili. Si adottarono allora le vasche mobili di ferro, sorvegliate


da apposito personale, e che venivano portate fuori giornalmente con
speciali carri, svuotate

(,)uando poi la

canale della galleria,


canale

stesso

pulite.

(^

grande quantit
lo

permise,

l'acqua

si

acqua, scorrente rapidamente nel


svuotarono queste latrine mobili nel

di

incaricava

si

di

trasportare

gli

escrementi

all'esterno.

L'acqua da bere veniva da|tprima portata


accuratamente chiudi, e piii tardi

cisterne,

in galleria
la

^i

mediante vagoni.Inlln

<i>ill..

.'mid.iO

forzata stessa.

Tre

squadre

di

operai

di

GOo

- Gr<U

uomini

ciascuna

si

alteriia\ano

nell'interno tiella galleria, nelle 24 ore, lavorandovi otto ore di

Allorch la temperatura incominci a crescere


ridotte

le

ore di

seguito.

lavoro fui'ono

a 6 e quindi a quattro.
lavoro era spinto colla

massima

celeril per cui, tranne nel punto


impieg un anno per superare 40 metri,
cantieri di lavoro venivano continuamente a cambiare di posto avanzando, con grande vantaggio della puliza della galleria.
Il

della tratta spingente, dove

si

Una
e

delle difese igieniche pi energiche contro le malattie in

segnatamente contro l'invasione

dell'

anchilostomia. fu

il

dello stabilimento di bagni [ter gli operai,

della galleria e

dove

galleria artificiale di
gli

abiti

genere

felice im|iianto

che sorgeva subito all' iml>occo


potevano accedere a mezzo di una
^
-^
legno, senza esporsi prima, col corpo in sud
i

lavoratori

inzuppati di acqua, alla frescura dell'ambiente esterno.

696

Questo stabilimento di bagni conteneva numerose saie con doecie ad


acqua calda, vasche e lavabo, dove gli operai potevano, appena usciti
dalle gallerie, lavarsi, cambiarsi gli abiti, ed un sistema di carrucole e
corde, col

delle quali gli abiti bagnati ..venivano

mezzo

una corrente

volta del salone, dove

Annessa

di aria

issati

fino

bagni eravi una grande lavanderia a vapore con

ai

alla

calda provvedeva ad asciugarli.


lisci-

viatrice, essicatoi, ecc.

Prima

di

essere

ammesso

al

lavoro ogni operaio veniva attentemente

della sua attitudine fsica,


sua salute e sopratutto per impedire che entrassero
in gallerie individui affetti da anchilostomiasi.
L' attenta vigilanza sanitaria, unita alle cautele igieniche, impedi che
visitato dal medico, collo scopo di accertarsi

dello stato della

si

rinnovassero

al

Sempione

essere ultimata, restando


Si

gli

immune

aveva anche grande cura

orrori del Gottardo e la galleria pot

dal terribile flagello.


di diffondere tra gli operai,

mezzo

col

sane norme e prmcip di igiene e


pericoli che minacciavano l' integrit della

di conferenze, affissioni ed opuscoli,


di metterli in

guardia contro

loro salute.

Impresa provvide, con paterna sollecitudine


costruendo numerose case operaie per
famiglie, e villette per gh impiegati, un dormitorio capace di cento letti,
un ristorante, un grandioso magazzino alimentario, il tutto rispondente
alle regole dell'igiene non solo, ma atto aUresi ad equilibrare le esor-

Anche

fuori del lavoro

al benessere dei

suoi

l'

operai,

bitanze della speculazione privata.

Cur

dell'acqua

l'approvvigionamento

potabile

nei

centri

abitati,

dotandoli di fontanelle a getto continuo con ottima acqua.

Impiant pure un bellissimo Ospedale, affatto moderno nella sua diletti, con sale da bagno, da medicazione, da

sposizione, capace di trenta

operazioni, fornendolo riccamente

di

ferri chirurgici e dei pi perfezio-

nati apparecchi e trovati che la scienza

medico chirurgica richiede per

la cura degli ammalati e per venire in soccorso ai colpiti da accidenti


sul lavoro. Non mancavano le sale per la cura ambulatoria, i laboratori
per le ricerche bio-chimiche, le stazioni per i soccorsi d'urgenza e,

queste ultime, anche nell' interno della galleria, per assicurare il pronto
ed accurato intervento in caso di malattia o di infortunio.
Gli operai ammalati o feriti ricevevano a spese della Societ l'assistenza medica,

medicamenti,

il

materiale

di

medicazione e

gli

appa-

recchi protesici e percepivano, durante la malattia e per sessanta giorni,


giornaliera, pari alla met della loro paga.
venivano indennizzati a norma di legge. Frequenti ed abbondanti sussidi in denaro venivano distribuiti alle famiglie bisognose.
Le paghe erano alte ed oscillavano da un minimo di lire 3,80 ed
un massimo di lire 5, oltre ai premi, che talvolte raddoppiavano la paga.
Le malattie pi frequenti furono quelle dell' apparalo respira-

una indennit
I

feriti

toiiu, iiidi <)Ufl!p

fortnf

!<

rp'imalirljr,

(\or-

ecc.

iii.'ititi,

inf< )fi

(jli

gliaiiza

(la

11

ni

111,

|arte

<|uealo genere,
di

r'j7

rii'^cforitf,

(lp!rM|'|>f\!vi!<i

iiiiiiiMi)

La

ilei

cunstarono essenzialrnenle

movimento

Mocclii dall'alto, dal

dei

che

mortalit tra gli operai,

maini",

mi'ii')

iii'int)

Ingfgiieri o

(it';^li

contemporaneamente,

fu,

jr\t'-

.'iin'iua

cuduUi

dallo scoppio delle mine,

numero

di

ec<!.

25.000

si

avvicenda-

con

un

maximum

rono nei lavori della galleria nel solo versante sml,


di :l'GOO

lesioni prodolle dalla

di

tn.-ni,

in

imt

Cupi, cho negli altri lavori di

negli otto annj circa in cui durarono

lavori, di G3 individui, per malattia, di 21 per infortunio sul lavoro o


conseguenze di esso, e 22 per ferimenti in rissa, suicidi ed infortuni
i

fuori servizio.

La spesa sopportata

dalla

Societ a favore degli operai,

la cosliuzioiie e l'esercizio dell'ospedale, della caiitin;i,

raggiunse,

bagni,

santi, la

somma

dall'inizio dei lavori al

di

lire

2,015,000,

ed

dicembre 1903,

eravamo poco

compresa

delle casette, dei

nei

due vermet

pi che alla

dei lavori.

Dalla rapida esposizione delle condizioni


quali

si

Brandau
e

meno

svolsero

lavori del

e C. nulla abbia
difficile ai

spetta i>ure

il

conservale.

di

vanto,

minore compianto

si

di

igieniche e sanitarie nelle

rileva

viscere del monte,

avere domato e vinto


altrettanto glorioso,

vittime possibile e

come l'Impresa Brandt


rendere meno duni

per

lasciato di intentai

suoi operai la vita nelle

essa spetta la gloria


lo

Sempione

gli

di

e,

se ad

elementi della natura,

avere ci ottenuto col

maggiore gioia

di vite fiorenti

698 -

VI.

Doit. G. F.

Contributo

Gardenyhl (Parma):

alla

conoscenza degli scambi respi-

ratori in atmosfere inquinate.

=====

I.

La

quantit dell'acido

carbonico

espirato

ben

lungi

dall'essere

cause capaci di determinare delle variazioni negli scambi respiratori sono molteplici e si avvicendano o si associano, variamente sommandosi o compensandosi.
Per l'Igiene professionale sopratutto importante lo studio delle
regolare e costante, perch

le

modificazioni degli scambi respiratori in rapporto alle condizioni dell'ambiente.

di

Sono noti gli studi


Pfluger e Colasanti,

gi antichi di Lavoisier e Seguin, di Letellier,


di

Butschli e

di

altri

fisiologi

della temperatura, l'aumento della quale porta a


l'acido

carbonico

sulla

influenza

una diminuzione

coU'aria espirata. Pi recentemente

eliminato

si

del-

sono

Rubner e Wolpert con speciale riguardo alle


Rubner ha stabilito che, entro certi limiti,
temperatura in pi si ha una diminuzione di circa

occupati dell'argomento

varie condizioni del lavoro;

per ogni
il

grado

di

2 Vo nella eliminazione dell'acido carbonico.


La luce determina un aumento, come risulta dalle concordi esperienze

Moleschott, Bidder e Scmidt, Henneberg, Fubini, Selmi.


L'influenza della pressione venne gi studiata da Muller, Friedlaender
e Herter, poi da Jourdanet e da Bert, da Frankel e Geppert con
risultati non in tutto concordi. Da pochi anni la questione stata
fondamentalmente ripresa da Mosso ed in base alle sue osservazioni
a ritenersi che per la rarefazione dell'aria sia piuttosto diminuita che
aumentata la eliminazione dell'acido carbonico. Il fenomeno per com-

di

plesso e deve esser

presenza

messo

in

di forti depressioni,

rapporto colle variazioni che subiscono, in


i

gas del sangue.

Rubner e altri della scuola (Lewaschew^, Wolpert) hanno studiata


anche l'influenza del movimento dell'aria, dimostrando che esso determina,
in certe condizioni di temperatura, un aumento nella esalazione dell'acido
carbonico.

- iiW
L'azione della

Con

iiinidiUi

risultati iiicerii,

da

poi

atmosferica

rienze in diro e dirottamente

sull'uomo.
nc^'li

t^

stata studiata prima

da Lkmann
con espe-

GR.vNriis e Mainisi, indirettamente


su^^Ii

animali, e

me

da.

animali e

sugli

ormai dimostrato che l'accumulo di vapor d'acjua


ostacola (altneno fino a che non intervengano fenomeni

Itisulta

Hml)ieiiti

cr)in|ienatori) la eliminazione dell'acido carhonico.

Assai poco studiata 6 invece l'azione esercitata dalla presenza nel-

ha recentemente pres<j in
dairaccumulo degli stessi prodotti della
respirazione. Non escluso per che risultati da lui ottenuti (vivamente
discussi da Fi-t'oci; Hkv.mann) siano almeno in parte dovuti, non gi ai
prodotti es|iiratori per se stessi, ma all'aumento della temperatura e
all'accumulo di umidit. Questa ricerca 6 per interessante e non da
escludersi che veramente gli scambi respiratori siano modificati quando
la resjiirazione si compie nell'aria iperrespirata e, pi generalmente
ancora, nell'aria chimicamente inquinata sia pure in lieve misura.
Io ho portato un contributo a questo studio, esaminando il comportarsi della eliminazione dell'acido carbonico quando la respirazione avvenga
n atmosfere contenenti sostanze gassose estranee, come spesso accade
nell'ambiente industriale. Riferisco ora sullo ricerche compiute riguardo
all'ossido di carbonio, all'anidride solforosa, all'acido solfidriaj. Io mi sono
naturaluK^nte limitato a considerare la presenza di questi gas nell'aria
in jjroporzioni piccolissime, incapaci per se di determinare acutamente
evidenti disturdi respiratori o sensibili alterazioni del ricambio. In quantit maggiori
gi fuori discussione che quei gas riescono dannosi e
l'aria

sostanze.

altre

di

esami'

gli

effetti

Soltanto \\'oi,pi:in

determinali

"

ogni licerca destinata a din>ostrai"lo sai-ebbe stala suiKM-flna.

II.

ricerche furono compiute su cani, ai quali

i.<^

periodo di ciascuna

periodo, a parit di ogni altra condizione, aria

Una maschera

si

esperienza respirare aria pura,


conica impermeabile

si

in

chimicamente

adattava

mali e metteva capo a due tubi, l'uno afferente,

faceva

un primo

e in un successivo

al

muso

alterata.

degli ani-

l'altro efferente, sul

corso dei quali erano inserite due valvole aneroidi da

me

per-

costruite con

membranelle di guttaperca opportimamente perforate e rispondenti, oltre


che alla condizione di una completa esclusione di liquidi, anche all'altra
(li otTiire al
passaggio dell'aria inspirata o espirata, nel senso delle
rispettive correnti,

una resistenza cosi piccola da potersi ritenere trascu-

rabile e di impedire in

modo completo

e pronto ogni passaggio nel senso

oppsto.
Il

metteva a un apassorbimento costituito da piU serie parallele di tubi ad U.

tubo efferente, oltrepassata la propria valvola,

parecchio

di

700

il
vapor non acqueo
venivano riempiti di cloruro di calcio granulare secco,
previamente saturato con acido carbonico (scacciando l'eccesso con una
corrente d'aria secca); altri, destinati ad assorbire l'acido carbonico, contenevano calce sodata e potassa caustica secca. La determinazione dell'acido carbonico si faceva per pesala.
portava all'animale l'aria da inspirare. Quando si
Il tubo afferente

In ciascuna serie alcuni tubi, destinali ad assorbire

dell'aria espirata,

doveva
che

normale

stabilire la eliminazione

verifica inspirando

si

pura,

aria

biente, nel quale era stato posto

acido carbonico,

di

l'aria

cio quella

era presa dallo stesso

am-

cane, ambiente del laboratorio ampio

il

e ben ventilato.

Allorch

facevo partire

tubo inspiratorio da un piccolo locale limitrofo, nell'aria

doveva

si

inspirare

fare

inquinala

dell'aria

determinavo l'inquinamento che mi proponeva

del quale

suoi

il

di studiare nei

effetti.

raggiungimento

Il

assai pi

difficile

di

quest'ultimo

era relativamente facile

scopo

era invece ottenere che, per tutta la durata dell'espe-

commantenesse sensibilmente costante. Molti

rienza, l'intensit dell'inquinamento prodotto (cio la proporzione dei

ponenti dell'aria da inspirare)

sperimentatori in ricerche

si

affini,

hanno rinunziato

stesso Di Mattei,

lo

a raggiungere questa condizione.

mi sono

un procedimento
una slanzuccia (metri cubi
17,25) la quale non veniva ermeticamente chiusa (come le campane e
gli altri recipienti che si usano generalmente) ma era,
per quanto non
indiretto disponendo,

come sopra

Io

servito di

detto, di

abbondantemente, ventilala, e la corrente ventilatrice che la percorreva


poteva essere esattamente misurata con uno qualunque dei metodi insegnali dalla tecnica igienica.

Conoscendo
posto

il

rinnovamento

reva immettere nell'ambiente,


zione iniziale

cambio

orario

dell'ambiente,

il

problema pro-

risolveva nel calcolare, per ciascun gas, la quantit che occor-

si

si

d'aria.

di valori

durante l'esperimento,

mantenesse sensibilmente invariabile,

Tale quantit (Qx)

era evidentemente

determinati o facilmente determinabili

mente introdotta

nell'ambiente e da mantenersi

perch

la

propor-

nonostante

il

ri-

data da una serie

quantit di gas inizialcostante (Q);

capacit

dell'ambiente (C); rinnovamento dell'aria in essa contenuta per la durata


dell'esperimento (Ri); era cio:

Qx
Allo stesso risultato

si

QCR1

arrivava anche partendo dalla nota formula

della ventilazione di

carbonico,

ma

Tuttavia, se

il

Hagenbach-Recknagel, applicandola non all'acido


alla composizione normale dell'aria.
valore di Qx era di facile calcolo teorico, non era per
ad un gas estraneo

questo troppo agevole ottenere in pratica la invariabiHt desiderata nella

composizione dell'aria da studiare. Io mi sono servito di comuni gasometri da laboratorio, che riempivo dei singoli gas, cercando poi, con
tentativi ripetuti, di raggiungere, colla maggiore possibile approssimazione,

Con

l'efflusso conveniente.

tiiito
queste precauzioni, e cercando inoltre
dare una uniforme distribuzione ai gas immessi

ine/zi meccanici di

ci>n

nrll'atmosfera, io sono riuscito a risultati di sufficiente costanza, perch


la

composizione reale delTariu

Non occorre
avevo

che

cura

(quale

risultava

maggiore

da analisi

v<jlute.

attendibilit dei risultati,

accessorie

fossero

completamente

(temperatura e umidit dell'aria


soggetti dell<; esperienze (condizioni di

all'ambiente

riguardo

riposo, di alimentazione,

ai

eco.

Iniport;iva per ciascun


in

la

tutte le condizioni

per

sia

inspirata),

per

che,

dire

sia per riguardi^

uguali,

da inspirare

ogni esperienza) oscillava intorno alle cifre

dirette, in

gas

stabilire la

dose colla quale sperimentare,

rapporto ai principi pi sopra enunciali.

Ossido
fici

(li

carbonio.

un posto notevole

L'Ossido

porclu''

Ma

non

di

di

carbonio occupa tra

rado determina

gas vene-

modo

in

rapido e

numerosi e pi importanti per noi sono


casi
nei (juali agisce in modo lento e continualo, dando luogo a forme croniche di avvelenamento, che si esplicano, a lungo andare, con altera/ioni
del sangue e forse del sistema nervoso.
tale la diffusione di questo gas
che, secondo Deprez e Xicloux, esso si troverebbe costantemente ni
sangue degli animali viventi nelle citt industriali, la qual cosa stata
confermata da Gautier, per Parigi.
violento la morte.

pi

l<;

Tra

industrie nelle quali

lo

bonio sono a ricordarsi


fusione,

formano

si

miscele

gas viene pure prodotto


bonico e solforoso.

gnin parte
bustione

La

fonderie

di

molte

in c^)pia negli alti forni,

sostanze

sofferti,

fumo

esplosive.
il

gallerie

mal

di

ossido di car-

ove,
il

durante la
20-30",,. Il

insieme ad acido car-

sono ricchi

da
i

attribuirsi in

pn.>dotti di

com-

gas prodotti dalla ordinaria

(I

3 -4"(

al 30^,,). All'ossido
nell>

di

di ghisa,

malattiu delle mine anch'essa

all'ossido di carbonio, del quale

fidminante sino

danni

le

gassose che ne contengono

polvere da mina ne contengono

pu aversi produzione

anzitutto

gas d'esplosione del cotone


si devono pure riferire
dal personale delle locomo-

carbonio

ventilate,

da 1,60 a 2'i) di ossido di carbonio


(Mosso). Inspirazione di questo gas in varie proporzioni pu aversi in
molte altre industrie, e per molteplici cause (sopratutto per apparecchi
di riscaldamento difettosi) possono verificarsi anche intossicazioni donjcstiche con carattere professionale. Sono specialmente i fornelli a carbone
che immettono nell'aria degli ambienti dell'ossido di carbonio: a ci'"
tive,

il

delle quali contiene

dovuti molti distunli

come

fatti

delle persone addette alle cucine e delle

slii.i

anemici, neuralgie. paresi, ecc. (Moreau, Borczyskowski. Reuss).


Per quanto

702

riferisce alla proporzione, nella quale l'ossido di car-

si

bonio presente nell'aria inspirata nelle varie condizioni accennate non


si

ha

hanno

dati completi. Nella galleria ferroviaria di

trovato, durante

bonio

e,

in

il

un periodo

passaggio

di

un treno

sospensione

di

il

0,60

transito

del

Ronco,

3,60 7o

il

determinare

la

di

car-

ma

soltanto tracce,

invece nella stessa galleria, sul terrazzino di una locomotiva


treno in ascesa

Benedicenti

^i ossido

di

coda

di

un

morte basta molto meno: Leblanc vide morire in


inquinata da un fornello a carbone

24 minuti un cane in un'atmosfera


e contenente

il 0,54
7o d' ossido di carbonio.
Intorno al limite di innocuit di questo gas

si

molto discusso. Si

ritenne dapprima che qusto limite coincidesse con quello oltre


impossibile

la

dimostrazione

(Eulenberg, Meidinger,

dimostrato che l'ossido

spettroscopica

Lang, Vogel).
di

il

quale

della carbossiemoglobina

Spetta a Fodor

il

merito

di

aver

carbonio (purch agisca sull'organismo per un

pu riuscire nocivo anche quando sia presente in proche sono rivelabili colla prova spettroscopica.
Per mezzo del cloruro di palladio egli pot determinare nel sangue l'ossido
di carbonio quando l'aria inspirata ne conteneva solo il 0,04 Vo- Collo
stesso metodo Grber vide che gli animali mostrano lievi segni di intossicamento (accelerazione dei movimenti respiratori) in un'atmosfera
di ossido di carbonio
al 0,10 7o ^ fenomeni si accontenente il 0,06
centuano, al 0,15 insorge paresi generale, al 0,20-0,36 si ha la morte
purch la permanenza nell'atmosfera inquinata duri qualche ora, e infine
si ha un avvelenamento a rapido decorso quando la proporzione ascende
al 0,40-0,50%. I limiti della nocevolezza per l'uomo sono, secondo

tempo

sufficiente)

porzioni minori di quelle

Grber egualmente oscillanti intorno al 0,06 7o


S^i stesso pot respiil 0,021-0,024 ^,\y
alcuno
tre
un'aria
contenente
danno
per
ore
senza
e
rare
Successivamente Grehant dimostr l'esistenza di una diretta proporzionalit fra assorbimento del gas e la sua tensione nell'atmosfera, affermando che il fenomeno regolato dalla legge di Dalton. Teoricamente
dovrebbe quindi aversi assorbimento per parte del sangue anche con
inquinamenti minimi dell'aria; si comprende per che il limite al quale
si hanno fenomeni patologici evidenti superiore a quello in cui si inizia
l'assorbimento. Tuttavia seconda Grhant un cane che' respira per 30
minuti in un'atmosfera contenente il 0,12 7o di ossido di carbonio ne assorbe una quantit sufficiente ad avvelenare la met dei globuli rossi, un
quarto se l'aria ne contiene il 0,06 7oSono ancora da ricordare le importanti ricerche di Haldane, confermate in gran parte da Benedicenti e Treves, per le quali resta assodato che l'ossido di carbonio un veleno ad azione cumulativa, che
agisce in modo rapido e profondo quando si raggiunga un certo grado
di saturazione del sangne. Secondo Haldane il hmite massimo della innocuit corrisponde al 0,05 7o; ^^ 0/2 insorgerebbero gi non lievi feno5


iiittiii.

In base alle accennate

7>3

conoscenze sperimentali ho

istituito le

mie

riceiehe con un'atmosf?rrt nella (inule la proporzione dell'ossido di carl)>nio

non superasse

Idrogeno

infitiqnente cagione

recenti progressi

quenti

fjill>rir.ho

"/o-

L' Idrogeno solforato rappresenta un'altra


inquinamenti deH'atmo.sferu.

di

non

condizioni nelle

Ij'

una

pu aver luogo

[uali

0,05

il

>iolfurato.

intossica/ione idrotionica sono molteplici e


chimica applicata le hanno rese anche pi fresolfalo di bario, di gas illuminante, di cauciu. o di
i

della
di

alcuni Colori derivali dal catrame, industrie nello ijuali

si

trattano sostanz

putrescibili di varia natura e specialmente animali, ecc.)

Ma

sede

la

deltiva produzione dell'idrogeno solforato rappresentata dalle clou

di

'

il
nome di gas fl^ll^ riuafho. bda queste si svolge.
Non sono rari casi di avvelenamento acui-i di ir-i^.iiu ^'hmimim
con esilo anche lelalo, ma certamente sono assai pi frequenti
casi di
azione lentii e continuata, con successioni morbose a distanza, tra b*
quali non ultima la diminuita resistenza alle inf)>zioni (Di Mattei^ Il limite fino al quale l'idrogeno solforato pu trovarsi nell'atmosfera senza
stato variamente stabilito. Come gi si
dare fenomeni morbosi
dell'
per l'ossido di carbonio, cosi per
idrogeno solforato non si pu ammettere che siano sempre innocue quelle dosi che non riescono a impartire
al sangue lo caratteristiche spettroscopiche della alterazione em
(per formazione della solfometaemoglobina di lloppe-Seyler o
di Preyeri. assodato (Hofmann, Tamassia, Falk, Meyer) che assai pi
sensibili della prova spettroscopica sono le prove chimiche, e tra queste

gli

per antonomasia

spelta infalli

non sia

il

solo gas che


i

<^

i"*

1'

ti

sensibilissima la reazione di Fischer

dalla dimetilparafenildiamina

(formazione

presenza

in

di

di

bleu di metilene

idrogeno solforato, previa

aggiunta di acido cloridrico e cloruro ferrico).


Secondo Mulenborg gi con una proporzione del 0,05-0.1
si ha
in breve tempo la morte di animali della mole di un gatto o di un codi un cane, col 0,40 " di un cavallo. Dalle esperienze
niglio, col 0.25
{)iU complete e pi attendibili di Lehmann risulla che le tenui dosi sparse
,.

**

nell'atmosfera vengono bens in totalit assorbite,

meni

di venificio si

hanno

ma

che per

feno-

soltanto con proporzioni superiori alle soprac-

cennate. Cosi piccoli e medi animali resisterebbero da una a cinque ore


in

un'atmosfera contenente

ai conigli e

sopralutto

il

0,075

non

cani,

ai

sensi Itilit al veleno. Esisto inoltre,

mento,

una notevole disparit

stessa specie

Di Mattei

fra

il

0,05 e

re>?piratori evidenti,
risultati.

il

sol fomto
ci si applica
che hanno una particolare

idrogeno

alle cavie

anche a condizioni uguali di esperianche tra individui della

di resistenza

).

Basandomi sopratutto
<iscillanli

",, di

sui

0,07

e questi

tiati
"

;,.

di

Lehmann

io

con dos

sperimentai

Solo in pochi casi ho osserva!

casi sono

stati eliminati

dalle

<

i--

Anidride solforosa.

70i

Dell'anidride solforosa sono noti l'odore pe-

netrante e l'azione irritante

sulla

mucosa

delle vie respiratorie e sulla

congiuntiva. Si per lungo tempo ritenuto che,


priet moleste,

solforosa non fosse

l'anidride

all'

infuori di queste pro-

grado

di determinare
fenomeni di qualche importanza per l'organismo. Ma ci falso, come
ci insegnano conoscenze moderne basate sopra dati sperimentali e sulla
osservazione di quanto avviene in alcune industrie. E noto che sviluppo
di

anidride solforosa

si

ha

in proporzioni

in

variabili in tutti

processi di

lavorazione dello zolfo e specialmente nell'arrostimento dei minerali.


stesso gas viene poi impiegato

nella lavorazione

delle fibre tessili, della carta, della cellulosa,

ogni passo

scrive Albrecht

Lo

dei succhi zuccherini,

ecc.

ad

Nell'industria,

s'incontra l'acido solforoso,

sempre

egualmente molesto, cosi da rendere ovunque necessario applicare


mezzi efficaci per combatterlo e per renderlo innocuo . Pur troppo
non sempre facile trovare e mettere in pratica questi mezzi, cosicch
tuttora l'azione nociva dell'anidride solforosa costituisce, secondo Giordano, una delle cause pi gravi della elevatissima morbilit dei solfatari
di Sicilia, morbilit che non trova riscontro in nessuna industria mine

raria.

Cronologicamente

le

prime ricerche sperimentali

sull'

azione dell'ani-

dride solforosa sono piuttosto antiche e rimontano a Bassiano Carminati

da Lodi, che nel 1777 pubblic

le sue esperienze su rane, polli e gatti


descrivendo esattamente la sintomatologia dell'avvelenamento da anidride

solforosa e la sua azione sul respiro e sul circolo (prima eccitazione poi
paresi).

Per questa azione determinata soltanto da proporzioni assai


che si verificano ordinariamente nell'ambiente in-

pi elevate di quelle

dustriale, escluse forse le solfare di Sicilia, ove, in seguito agli spari delle

mine, agli incendi

spontanei,

riscaldamento

al

degli interri, ecc.,

pu

svilupparsi nell'interno delle miniere tale quantit di gas da determinare

fenomeni

acuti gravissimi e

anche

la

queste proporzioni siano innocue:

morte.

Nelle condizioni ordinarie

7-9 7o-

^o^^ ^ P^r a credere che


gi Hirt notava una influenza sfavo-

l'anidride solforosa al di sotto del

revole al di sopra del 3 7o affermava che soltanto le proporzioni infesempliceriori al 3 sono tollerabili a lungo dagli operai, dando luogo

mente a leggeri e
respiratoria. Pare

transitori stati irritativi delle


tuttavia,

per

le

mucose congiuntivale

Lehmann

posteriori esperienze

di

Ogata, che siano a ritenersi sopportabili dall'uomo solo le dosi cb.e non
oltrepassano il 0,07 7o e che anche questa proporzione possa riuscire di

danno

ai piccoli animali.

ho sperimentato sui cani (di media mole)


non mai pi del 0,05 "o ^i anidride
solforosa, tenendo conto della durata relativamente breve delle mie espeIn base a questi

facendo inspirare
rienze.

fatti io

aria contenente

TOf)

IV.

risultati ottenuti

l'!i|ieri-

iiiontii

Pes.
del

cane
N. P.

Kg.

sono riassunti nolla ae^jnenlc tabella:

Iii<i|>ir:u!nnu l'ariu

|>'ii:i

[n|'

706

Che avvenisse per realmente un assorbimento


alcuni esami del sangue
nei cani

e V,

dei gas risult da


con esito positivo alla fine dell'esperimento

fatti

per l'ossido

di

spettroscopico che

(coll'esame

cai'bonio

diede risultati incerti e col reattivo di

Wenzel

che diede un

Kiinkel,

coagulo rosso vivo), e nel cane VI, per l'idrogeno solforato


di

Fischer); d'altra parte, in

armonia

(col reattivo

Lehmann,

coi risultati di

scarsissima, ridotta a tracce, la quantit di idrogeno

si

trov

solforato e di ani-

dride solforosa residua nell'aria espirata.

V.

'L'effetto esercitato sugli

contenente dosi minime


variazioni

nell'acido

di

scambi respiratori dalla inalazione

di aria

Le

ossido di carbonio non fu molto rilevante.

carbonico

sono cosi piccole che non

eliminato

potrebbe dar loro nessun valore se

tutte,

salvo quella sola della Esp.

si

Ili,

non fossero in uno stesso senso, non segnassero, cio, concordemente un


aumento sulla quantit di acido carbonico emesso in condizioni normali.
Questo fatto non sembra doversi considerare come puramente casuale ed
forse da mettersi in rapporto con una ossidazione dell'ossido di carbonio nell'organismo, fenomeno dimostrato per la prima volta da Pokrowsky
e ammesso come possibile da C. Bernard, negato poi da Grhant, ma confermato da Griiber, Giacosa e altri.
Nettamente definito

invece

il

risultato

delle esperienze fatte col-

r idrogeno solforato e coU'anidride solforosa. Questi gas determinano

una

notevole riduzione dell'acido carbonico espirato.

fenomeno, che specialmente ragguardevole per l'idrogeno solprobabilmente dovuto alla combinazione dei gas acidi sui quali

Il

forato,
si

sperimentato cogli

alcali

del

sangue, incaricati

di

trasportare, in

parte almeno, l'acido carbonico dai tessuti al polmone. Si potrebbe quindi


parlare

di

una ritenzione

di

acido carbonico nei tessuti.

Ricordo che, usando dosi rilevanti introdotte per via


e Biffi

rettale, Sanarelli

hanno osservato che nell'avvelenamento da idrogeno

solforato,

appena comincia l'assorbimento per parte dell'organismo, si verifica una


diminuzione dell'acido carbonico espirato, che pu ridursi fino dalla met:
si
aveva per in questi casi grave dispnea e spesso la morte degli
animali.
I

risultati delle

mie esperienze permettono

esigue proporzioni di alcuni gas, incapaci


denti,

sono tuttavia

che

limiti di innocuit,

in

grado
fino

di

di alterare gli
ai

quali

si

di

concludere che anche

dare fenomeni morbosi evi-

scambi

respiratori.

ammette come

pi-esenza di quei gas nell'atmosfera, sono da ritenersi

Non

si

Ne segue

tollerabile la

superiori al vero.

pu per escludere che per parte dell'organismo non entrino

in

scj'na

lui-liato.

t)iii pensatori,
ohe tendono a ristabilire re'juilibrio
dimostrato come probabile dal fatto che la diminuita elimi-

fi-noiiieni

(Jj

(^

/
ib'iracitio rurbonico 'Spirato
meno marcata in*lli
;
maggiormente prolungate (Ksp. X'III, \III, X\'); risulta ancor
esperienze I\ e X (eseguile successivamente
a distanza di poche ore
sullo stesso soggetto) die forse l'organismo pu
parzialmente

iia/ioiie

>

abituarsi alla presenza

vero

elle

fatti di

di

nt'll'aria

compenso richiedono, per

per quanto lieve, non pu


ripetuto.

impurit

non

riuscire

ohe respira. K

pero altres

uno sforzo, il quale,


danno quando sia a lungo

stabilirsi,

di

708

VII.

Prof. G. Gardenghi (Parma):

La lavorazione

dei

bassi

briche di zucchero.
La
Italia,

fab-

nelle

^==^=^^=^=

fabbricazione dello zucchero dalla barbabietola d attualmente, in

lavoro a parecchie migliaia

doveroso
si

prodotti

di

operai per alcuni mesi

pertanto preoccuparsi delle condizioni

igieniche,

dell'anno.
nelle

quali

esercita questa industria, in riguardo ai lavoratori che vi sono addetti.

Nel suo complesso la lavorazione delle barbabietole per l'estrazione

zucchero non ritenuta particolarmente insalubre. In realt si


pu convenire in tale opinione soltanto in maniera molto generale; una
osservazione minuta e prolungata, come quella che la cortesia del Direttore dello zuccherificio di Parma, mi ha permesso di compiere, riesce
dello

a mettere in luce molti

fatti

necessario analizzare

colla tecnica
I.

moderna,

si

interessanti.
i

vari

momenti

della lavorazione,

la quale,

pu distinguere come segue:

Operazioni preparatorie (lavatura delle barbabietole, separazione

dell'acqua fangosa, elevazione alle tagliatrici, taglio in fettucce, trasporto


ai diffusori);
II.

Estrazione del succo (diffusione, pressa delle polpe);

Depurazione del succo (defecazione


con acido carbonico, filtrazione);
III.

colla

calce,

saturazione

IV. Concentrazione del succo (evaporazione, cottura);

V. Separazione del primo prodotto (centrifugazione);


VI. Lavorazione dei bassi prodotti.
Gli operai addetti al lavaggio delle barbabietole sono esposti, sia di

giorno, sia di notte, all'azione degli agenti atmosferici e alle intemperie

poche essendo ancora le fabbriche, nelle quali i bacini di lavaggio siano


protetti da tettoie, come sarebbe consigliabile, anche per la maggiore
regolarit della lavorazione.

L'estrazione del succo colla diffusione non presenta pericoli speciali,


salvo che per

gli

operai incaricati della vuotatura dei

diffusori,

esposti


ii;l

II'

Idvvu tempo di apertura

svolgono durante

si

7uy

apparecchi.

ili;^li

la ditTusioiif?

.iispirazioi.-

.1...1

u.

^ns

(idrogeno, acido carbonico e solo

.(ezionaimente altri >^as).


insalubri sono

l*i

opera/ioni rhe hanno per

le

Sopralutlo durante

del succo.

iscufi'.

traltamento colla

il

..i

,.,:... .u..:

calce e per l'azion**

della calfo sti^ssa sulle sostanze azotatt> cont>nut' nd succo

(1

";,
ha uno sviluppo abbondante di a
la quale per lo piii si lascia sfuggir inutilizzata e va in parte ad inquinare l'atmosfera di'll'ambitMite di lavoro. Sjirebbe desiderabile che l'ammoniaca venisse fissata, la (piai cosa, oltre che di vantaggio igienico,
riuscirebbe anche utile dal punto di vista economico, potendosi ricavare,
come prodotto accessorio, una notevole quantit di solfato ammonico.
La saturazione con acido carbonico (generalmente sostituita al trattamento con acido solforoso) pu dar luogo ad inconvenienti solo quando
esistano imperfezioni o guasti negli apparecchi e nelle tubazioni. da
notarsi per che gli operai addetti alle fornaci da calce, aimesse a tutti
gli zuccherifici per la contemporanea produzione della calce e dell'acido

e la glutainina in ispecie)

caibonico

(caricatori

speciale lavorazione,
ai colpi

tutti

inerenti a questa

rischi

conseguenze

alle

spegnit^ri e

sfornaciatori,

fornaciai,

sono esposti a

cio<^,

e,

di calore, alle

calcare,

del

calce)

trasportatori della

si

delle inalazioni di polveri,

ustioni, ecc.

Analogamente per

alle caldaie e alle

gli addetti

zione noi dobbiamo ricondurci a quanto a

tutti

officine

ripara-

di

noto circa la patologia

dei fuochisti, macchinisti e fabbri.

Alla depurazione del succo tengono dietro la concentrazione e tra-

sformazione

massa

in

depressione

{cficiidin),

che

cotta,

si

compiono

in

ap|)arecchi chiusi con

e in ultimo la separazione del

primo prodotto per

mezzo della centrifugazione. Notevoli inconvenienti sono da ricordare


come conseguenza di <juest' ultima operazione, ma di essi io mi occuper
lifl'usamente pi oltre, pnich allo

stesso

trattamento, con conseguenze

analoghe e anzi pi gravi, vanno assoggettati anche


operai

Gli

addetti

dubbio quelli che


<jueste si

si

traducono

lavorazione

alla

trovano

dei

bassi

igieniche

in condizioni

bassi prodotti.

sono senza

prodotti

meno

favorevoli,

una morbilit massima fra

in pratica in

tutti

lavo-

ratori degli zuccherifici.

Per lavorazione dei bassi prodotti si intende quella dei liquidi che
residuano dopo la separazione dello zucchero di primo prodotto. Colla
centrifugazione alla quale,
colte,

queste

ha bisogno

separano

si

di

altre

come

in

si

detto,

umt parte

manipolazioni,

salvo

parte liquida, densa, che contiene ancora

a freddo,

guaggio
I,a

ma

<"'

altres ricchissima

tecnico, e ricchissima di

lavora/ione

di

r|iiesto

li

di

vengono
quelle

o,

che non

di raffineria, e in

zucchero ed anzi ne

impurit

masse

sottoi>oste le

di zucch'ro cristallizzato,

come

si

una

satura

dice nel lin-

non zucchero.

|Udo siropposo

ha per

isco|h">

una

ulte-


riore separazione dello

710

zucchero, per

economicamente

successive cristallizzazioni, fino a

praticamente possibile. Ne residua alla

quando

fine, in

generale alla seconda cristallizzazione, un siroppo non pi cristalproporzione di impurit contenutavi) al quale si d

utile e

lizzabile (tanta la

nome di melassa.
La lavorazione dei bassi prodotti rappresenta ovunque, salvo rare
eccezioni, come un gradino arretrato dell'industria e si mostra attual-

il

mente quale era circa

anni fa tutta

venti

dei succhi di

lavorazione

la

deve indubbiamente alla grande copia di


barbabietola. Questo fatto
ha
permesso
o ha reso difficile la estensione ai bassi
impurit, che non
prodotti degli apparecchi e dei metodi che si sono rapidamente imposti
si

nella lavorazione dei primi prodotti.

Sostanzialmente

modo

differenza sta nel

la

di cristallizzazione.

In

procedeva alla separazione dello zucchero colla cosidetta eotturn in bianco, si cercava cio di ottenere una soluzione satura a caldo,
dalla quale poi lo zucchero veniva separato, facendolo cristallizzare mediante un progressivo raffreddamento delle masse cotte. Ora a questa

origine

si

succhi dall'inlunga e tale da non garantire


dannose fermentazioni, si , pei primi prodotti, sostituita
che consiste
l'altra, assai pi breve e sicura, della cottura in grana,
Il
vecchio
metodo
alta
temperatura.
diretta
ad
nella cristallizzazione
pratica, eccessivamente

sorgenza

bassi

sussiste solo pei

grana

di

prodotti, ai

quali

la

cristallizzazione diretta

stante la scarsa proporzione di zucchero,

plicabile,

bench (come sar detto

Ne segue che

in seguito)

meno

in

facilmente ap-

non inapplicabile affatto.


retta da norme e

la lavorazione dei bassi prodotti

da procedimenti particolari: ottenute dai siroppi, colla concentrazione in


masse cotte di secondo prodotto, queste vengono fatte

bolle a vuoto, le

di ferro, specie di

passare in sottostanti casse

quali devono raffreddare molto lentamente.

grandi cristallizzatori, nei

Le masse

cotte fluiscono dalle

con una temperatura di circa 90 C. e scendono, nei cristallizzatori,


a poco a poco, alla temperatura di 40 C, che mantenuta costante per
bolle

mezzo

di

una adatta tubazione

terminala, quando cio

menle chiaro,
o meglio,
stinato

di

si

il

di

liquido

toglie la

massa

grumi

allo

dalle casse e, per

canali in pendenza (gorne),

a triturare

Quando

vapore.

sovrastante

si

cristallizzazione

mezzo

di

completavagoncini,

porta prima ad un mulino de-

troppo

cristalli

la

zucchero

grandi,

poscia alle ordi-

narie centrifughe.

La
in

due

lavorazione dei bassi prodotti

ambienti:

quest'ultimo

quello

comune

ai

dei

si

compie dunque principalmente

cristallizzatori e quello

primi prodotti.

Il

delle

centrifughe,

locale dei cristallizzatori in-

dubbiamente il pi insalubre dell'intero zuccherificio; un vero termostato e la sua funzione api>unto quella di impedire che la tempcratuia
delle masse cotte si abbassi troppo* rapidamente e scenda sotto
40 C.
Dato questo scopo, non deve meravigliare l'esistenza delle seguenti coni

,
.

711

ancor pi dannoso quando

dizioni, .inlif^iHiiiclio e laiiiiosc sin^olarrnenle,


i

II. fi)

cfft'tti

si

curnuluiio in urjo sie>*so

i'!n|.'>

in

iiii<.

sfr-<>r,

.i.iI.Mi.t..

i{ innovamento d'aria minimo


Temperatura elevatissima;

1.

2.
3.

rmidita notevole;

4.

Odori sgradavoli;

5.

Atmosfera ricca

Ricambio d'aria: (ili


piuUosio grande

di

microrganismi.

d<>i
quali ci occupiamo hanno una
non insutficiiMite in confronto dello
scarso MUiiioro di operai; tale ampiezza
data dalla necessit di contenervi, in numero vario secondo la potenzialit della fabbrii-a, le grandi
casse metalliclio per la cristallizzazione. Per contro le finestre sono
,t,'ent'ralnienl(^ scarse in numero e sempre assai piccole (per lo pi delllocali sono, a guisa
dimensioni di m. 1
0,90) per la ragione che
di cantina, infeiiori al livello del terreno [ler circa due terzi della lor.
:tiiil)i<'nti

cuhiciti'i

certo

<"'

mimmo

altezza, e ci allo scopo di ridurre al

possibile

il

disjerdimeni.

vengono mantMiute quasi


c<tns(antemente chiuse, cosicch la ventilazione e scarsissima. In una
ricerca fatta a lavorazione avviata, con due tubi di Pl-lTII'lNKOlKIt

del calore.

Per

lo

posti all'altezza di

motivo

stesso

m.

l,r>0

dal

le

finestre

pavimento,

determinare

per

la

propor-

zione media di acido carbonico contenuta nell'aria respirata dagli


rai,

ho avuto per risultalo volumetrico

d'ordinario, chiuse
coll'iindito di

acidimetro
bili

di

le

per

1,71

finestre e aperte soltanto le porte di

W'OLPER T
di

ho ottenuto,

in

a un massimo

(),!)

Temperatura: La temperatura dei

colla

|tro(loiti

(juantit

trascorso dal

di

di

momento

cotte

locali

destinali

immesse

della immissione,

carbo-

jier mille.

'2/t

e,

alla fine dell'an-

casse,

col tem|K>

di jueste

condizioni.

nelle

a parila

alla eristai lizzai

esterna (la lavora-

pu estendersi dall'agosto sino

masse

c<*l

diverse condizioni, cifre varia-

zione varia, oliie che col variare della temperatura


zione dei bas<i

ope-

come

comunicazione

accesso e colla scala. In determinazione rapido

da un minimo

no),

essendi,

mille,

che si considera. A m. -'2 dal pavimento uoa lio mai riscontemperature inferiori a '.\0 <".; frequentemente il lernitimetro
('., in (pialche caso temperature
segna da '.\2 a
superiori, fino a -ir C.

Col livello

trato

:{.')

l'midit:

Dall'ampia

supei-ficie

del

liquido

calilo

contenuto

nelb'

ha una continua produzione di vapor d'acqua, cosicch"^ il gral<'


igrometrico degli ambienti e sempre rilevantissimo. Le osservazioni che
ho fatte per un periiMlo di molti giorni (usando l'ignanetro a l'apello
del polimetro di LAMliRL'HT) mi hanno perniesso di rilevare che
l'umidit relativa non scende mai al di sotto del 70 " ^ e il pi spesso
oscilla utlorno al 7*
b^ qual
pro|>orzionc, per una tem|>eralura di
"/o.
casse

si

712

32-35 C, corrisponde ad ima tensione

di

mercurio

(deficit di

tensione 8,8

vapore

di 26,5

31,3

mm.

di

10,5).

Odori sgradevoli: Sono dovuti al passaggio nell'aria di sostanze


scomposizione di alcuni elementi dei succhi,
scomposizione che ha luogo sia per opera dei vari trattamenti chimici
volatili originantisi dalla

inerenti alla lavorazione, sia per la sola

azione

del

calore

prolungato,

ancora per l'insorgere di particolari fermentazioni microbiche.


Per queste diversi ragioni, e sopratutto per opera degli alcali (cal-

sia

ce), dalle sostanze proteiche si svolge sempre ammoniaca, la quale si


trova poi nell'aria in quantit non trascurabile. In alcune ricerche compiute facendo passare, mediante un aspiratore, un volume noto di aria
attraverso una soluzione titolata di acido solforico, ho potuto constatare

un contenuto medio

limite di tolleranza

di

LEUMANN.
Microrganismi:

ammoniaca

di

al

pari al

0,12

%'

cifra

generalmente ammesso, in base

superiore

gi

alle note ricerche

non mi occupo ora (dovr parlarne pi oltre)


pu aver luogo nei succhi contenuti
nelle casse cristallizzatrici. E ovvio che da queste non si potr aver passaggio di germi all'atmosfera se non nella eventualit rara di spruzzi
o goccioline. Intendo parlare esclusivamente dei microrganismi dell'aria,
quali, per qualunque via pervenutivi, trovano nell'alta temperatura,
nella umidit e forse anche nella scarsa ventilazione deirambiente e
Io

della proliferazione microbica che

nella ricchezza di sostanze organiche altrettante condizioni favorevoli.

In due

esami praticati con

seguenti cifre riferite a 100


1,

Schizomiceti: 18500

gli

schizomiceti

ma

il

si

filtri

MIQUEL

solubili

ho trovato

le

d'aria:

Ifomiceti 3000

1700

Blastomiceti

12;
2.

annoverano molti cocchi cromogeni,

tra

il

colla inoculazione in animali di

ottenuta col materiale del

filtro

B. fluorescente e

dei

L.
i
quali sono degni di nota
B. mesenterico fusco. Non coll'isolamento diretto dalle placche,

bacilli- fondenti,

sottile,

21300

2.

Tra

litri

il

un centimetro cubo della soluzione

MIQUEL, dopo

il

passaggio

ho potuto mettere in evidenza nella prima osservazione


piogeno aureo, nella seconda insieme l'aureo e l'albo.
Questa breve esposizione dei principali fatti osservati

lo

dell'aria,

Stafilococco

nell'ambiente

destinato alla cristallizzazione dei bassi prodotti sufficiente a dimostrare


le

condiaoni

decisamente

insalubri

nelle

quali

si

trovano

gli

operai

addetti a tale lavorazione.

Per meglio valutai-e l'importanza delle descritte condizioni di lavoro


non deve essere taciuto che gli operai generalmente si alternano in
due squadre con un turno di 12 ore, da una mezzanotte all'altra.
Non pu, dopo ci, far meraviglia se questi operai, pur non essendo

s<i';;;f'lti

al

fatifho eccessivo,

il

/lU-vliei'itici,

Iciili

numem

scarso

liiro

|jrt-'-<'iilaii!.'

iVe'jiH'ii/a

la inajL(gi<n'

tuttavia,
rli

Parma non superano

(a

Ira

nialalli<: e

in

tulli

laV'

|M*o[orzionain

generale

10-1

bilirneiilo.

massima lavoro) ricorrono pi spesso al sanitario dell


sussidio meclicn
Le lualatlie per le quali e chiesto

stono

lo

jierinflo

(li

il

per

angine,

pi

affezioni

in

nota

bronchiti. Si

reumalicrhe

sulla (juale dovr tornare in seguito.

tulli

vole pallore della

mucose

e delle

jiolle

pi

sono senza diibbin

imporlanli

poi sufticienle la

questi

operai

e nen
8uppur.iii>.,i

semplice

is[e-

un

presentano

note-

visibili.

a considerarsi come agenti patogeni

temptM-atura

elevata

la

mialgie

una affezione cutanea

inoltre

zione per a<*ce!*tarsi che juasi

Gli elementi

varie,

e la

considerevole umidit

da influire in modo dannoso sull'organismo e precisamente sui fenomeni termoregolatori. i>a prova pi evidente di questa
afTcrmaziorie sta nel risultalo di alcune osservazioni termometrich.
sul finire dei turno giornaliero. Queste rsservazioni hanno dim'come fatto (|uasi costante un aumento della temperatura ascellare,

doll'ambiento,

tali

gi'iieralmenle n<>n oltre


.Miri

37,4

37,5 (\.

fenomeni inteiessanti. che per

ma

desidei*ato) studiare sistematicamente,

sono

saltuario,

nelle

nrn ho potuto (come avrei


ho soltanto rilevato in modo

seguenti: diminuzione della quantit d'urina eliminata

ore ffino a 1000 centimetri cubi); lieve aumento del pes< spedell'urina (lOin- 1()-J-J ); aumento della pressione endoarleriosa

'2i

cifico

misurata
cent, di

radiale

alla

stigmomanomelro

colli,

di

dannosi della permanenza in ambienti come


ho anche avuto una ulteriore dimostrazione
rienze sopra animali (conigli) mantenuti per periodi variabili
risultati in un<i
n.'ll'ambii'nte stesso. Mi riserbo di riferirne
ampio intorno all'influenza che l'ambiente calilo e umido
condizioni di riptiso e di lavoro. Accenno soltanto che ho
si

effetti

io

ti*alta

sompre ipertermia,

Coma

princi[io.

poi

mali,

morte.

la

.\l

oliguria o
e.

falli

di

anuria,

infine, piu

l'autopsia

interni e specialmente

mente

'"

quello

di

'

llg.).

Degli

cui

'"

RIV.X-RCM'

dei

si

reni;

rifiuto del

cil)o,

con

espe-

di

temfx

studi

trova
le

ni

osservato

irrei|uielezza in

meno mpidamente secondo

pi

>

spiega

gli

ani-

organi

congestione di tutti
nervose presentano nettagli

cellule

cromatolisi.

Di fronte ai risultati dell'osservazione e dell'esperimento naturale

che

il

pensi.Mo

corni

tosto

alla

ricerca dei

mezzi

atti

togliere gli

inconvenienti lamentati.

Molle

proposte potrebbero farsi: alcune concernenti l'ambiente di


l'umidit atmosferica e l'accumulo di ele-

lavoro e dirette a diminuire

re|entini
menti nocivi; altre concernenti l'operaio e dirette mi impedire
passaggi da temperature elevate a temperature basse e sopratuHo a
rendere minore la permanenza nell'ambiente di lavoro, riducendo turni
i

714

da 12 ore consecutive a 8 e, se occorre, anche meno. superfluo dire


che, in oo-ni modo dovrebbero essere esclusi da siffatto lavoro i ragazzi,
le donne e gli individui deboli e malaticci. Di tutte queste misure quelle
che sono a considerarsi pi facilmente attuabili sono senza dubbio le
ultime: riduzione delle ore di lavoro ed esclusione di certe categorie di
operai. Si tratta per sempre di temperamenti destinati a diminuire, non
o-i a togliere il male. Il rimedio vero sta evidentemente soltanto nella
adozione di nuovi sistemi di lavorazione, pi salubri degli attuali.
Mi pare grandemente interessante notare che questi nuovi sistemi
non sono un desiderato teorico, ma sono gi stati proposti e in parecchi
luoghi praticamente attuati.

Alcuni tendono alla soppressione completa

della lavorazione dei bassi prodotti facendo ritornare


zioni precedenti, cio riportando

il

siroppi alle sta-

residuo del primo prodotto

siroppo

alla depurazione, per sottoporlo insieme ai succhi freschi di barbabietola


alle varie fasi della lavorazione (processi di

LBLICH,

ZSCHEYE,

di

di

STENZEL).
Altri metodi,

autonoma

dei

con mezzi

un poco meno

bassi prodotti,

meno

GROSSE,

cercano

di

la

lavorazione

ottenere la cristallizzazione

primitivi della cottura in bianco e pi vicini a quelli in

uso pei primi prodotti.


di

non sopprimono

radicali,

ma

Abbiamo

cosi gli

e sopratutto quello di

apparecchi

BOCK,

di

FREITAG -LENZE

basato sul principio della cristal-

lizzazione in movimento. L'apparecchio di

BOCK

risulta di

metallico a doppia parete, chiuso e munito di agitatore

un cilindro

interno a lento

movimento. Vi si introduce una massa iniziale gi cristallizzata, si scalda


a 70-80 C. (immettendo un getto di vapore tra le due pareti), poscia si
riempie il cilindro col siroppo cotto alla temperatura di 90-95 e si ha
cosi un miscuglio a circa 87-90. Per mezzo di alterni abbassamenti di
temperatura

(di circa

pleta cristallizzazione,

10 C.)
si

ha

si

capo a 4 o 5 giorni una comun prodotto iurhinabile con separazione

ottiene, in

cio

melassa.

di

Mi piace riportare quanto del processo di cristallizzazione in movimento scrive STHOMANN, tecnico reputatissimo: Questo processo, che
ha gi fatto buona prova in molte fabbriche, presenta il grande vantempo pi
taggio di poter lavorare la totalit dei sottoprodotti nel
<.<

'<

breve, cosicch il lavoro ai bacini di cristallizzazione, tanto lungo e


costoso a motivo del riscaldamento continuato dei locali di cristallizzazione, pu essere abbandonato del tutto. Inoltre esso fornisce anche cogli

grado di purezza relativamente elevato .


Resta con ci dimostrato che la introduzione di questo processo di
lavorazione non soltanto rappresenta un grandissimo vantaggio per la
salute degli operai, ma nello stesso tempo economicamente utile per

ultimi sottoprodotti, zucchero a

gli

industriali.

L'adozione e diffusione

di

esso non dovrebbe pertanto

trovare ostacoli.

Nella fabbrica

di

Parma

si

gi da 2 anni, iniziata la lavorazione


con un

ir.

analogo a quello <li I'.'M Iv, pruiii-undu joi la


di secondo prodotto cohi ottenuto nel

siv^leiiia

zucchero greggio

dello

iiIm
8Ui-.-

primo trattamento colla calce. (Questa rifusione ha


sopratutto lo scopo di ottenere, nei riguardi fiscali, ui pn binilo unico,
omogeneo e non deve confondersi colla sopraccennata rifusione dei sirisultati tecnici ed economici sono stali ottimi, sia per la qualit,
roppi).
sia per la quantit del prodotto, e, come risulta da una comunicazi' ne
fatta al VI Congresso internazionale di Chimica applicata da A.NI'TjSSI
harbabietola dopo

il

e liOSSI, porteranno alla soppressione della

campagna

dei hassi prodotti

conseguente notevole risparmio di spesa in comhustihil'


pu aggiungere, con notevole vantaggio igienico.

con

I/ultinui fase della lavorazione dello zucchero (sia di primo ..


secondo prodotto, sia rifuso) avanti di essere invialo alla rafTnerin
rappresentato dalla lurhinazione per mezzo di centrifughe.

locale delle centrifughe assai

FI

conlengono
bacini
ma la temperatura

insalubre

di

quello ovi-

di
'

>i

ancora notevolmente umido,


vi assai pi bassa; vi sono generalmente ampie
stesso movimento delle centrifughe determina una continua

aperture e

meno

-i

lo

di

cristallizzazione:

agitazione dell'atmosfera.
(ili

ciali

operai addetti a questa lavorazione non

rimarchi, se non

cutanea che

presterebbero a

si

s(e-

dovesse accennare a una interessante all'ezione


colpisce, insieme cogli arldetti ai bacijii di cristallizza-

li

si

zione.

Di

allezioiii

ciiiaiiet'

la\oia/ioiif

nella

cosidelta rogna dello zucchero, propria

ziicciiero

uhi;.

specialmente degli

noia

ii

operai delle

poco studiata anche perch" recenti sistemi di lavorazione


l'hanno resa pi rara: si tratta di una forma cronica eczematosa, prima
ratlinerie

Con vescicole poi con desquamazione e croste, e puO) anche, secondariamMite, dar luogo a una forma acneica. La causa
unanimemente rico'

nosciuta

irritazione e

nella

nelle

|>icc->l"

|o<i..ni

d.'Ha

p.-l!.'

p..-

avi...i.>

dei cristallini di saccarosio.


.Nelle

fabbriche di zucchero

di

barl>alielola gli operai addetti ai bassi

turbine sono invece colpiti

prodotti e alle

la

una forma acuta sujipu-

rativa che insorge sulla pelle sana, a preferenza agli avambi-ncci, alle

gambe,

collo e porta spesso seco la incapacita al

al

non breve

di

lavoro per un

|M'ricdo

tempo.

La malattia si inizia con movimento febbrile generalmente lieve,


qualche volta pi accentuato, preceduto da brivido e accompagnati^
da senso di ilebolezza. Frattanto si sliibilisce in una delle accennate n>gion una infiltrazione inKammatoria circuscritla che in capo ad alcuni

ma

un grosso foruncolo dolentissimo. .Vll'inlinfangioiliche e costantemente


gangli linfatici della parte. Se non interviene l'opera del

ha dopo fpialchc tempo lii perforazione s|iontanpa della

giorni acquista

torno

ingorgali
tnrdico,

lutti

caialteri di

hanno spesso

si

si

visibili

ii-radiazioni

il

La

716

distacco, oi^dinariamente molto lento, di

una copiosa massa

necrotica.

ripai-azione stentata e la guarigione per lo pi assai tardiva.

Nella maggior parte dei casi si ha un foruncolo isolato; talvolta si


hanno foruncoli multipli contemporanei o succedentisi; in qualche caso
si ha una fusione di foruncoli vicini o la formazione di un vero flemmone
diffuso superficiale.

Per quanto risulta

Parma

1900

dal

al

cristallizzazione e delle

osservazioni

dalle

fatte

zuccherifcio

nello

di

due terzi degli operai delle casse di


turbine vanno soggetti a questi molesti foruncoli.

1903, circa

interessante che negli operai delle turbine

presenta quasi esclusi-

si

vamente durante la centrifugazione dei secondi prodotti. interessante


ancora il fatto che trattasi, per cosi dire, di una malattia dei novizi, la
quale non si mostra che molto raramente al di l del primo anno, negli
operai che per pi

Ricordo che,

campagne successive restano

in seguito

addetti allo stesso ufficio.

ad uno sciopero, per non spegnere

le caldaie, si

adibirono per pochi giorni alla lavorazione dei bassi prodotti


trifugazione alcuni impiegati

avambracci
un lungo periodo di riposo

fr

alla cen-

un ben diverso

abituati a

fabbrica

della

lavoro. Quasi tutti presentarono agli

la caratteristica

razione, che richiese

e di cura.

In alcuni dei casi che ho avuto opportunit di osservare

suppu-

ho potuto

procedere all'esame batteriologico del pus, estratto con pipette sterilizzate


dal foruncolo

prima dell'apertura spontanea o terapeutica. Sempre ho

piogeno albo, il pi delle volte solo, meno frequentemente associato all'aureo. Fa eccezione un solo caso, nel quale coltivai
esclusivamente il micrococco tetrageno.

isolato lo stafilococco

Il

fatto gi

accennato che

la malattia

si

verifica negli

addetti alla

lavorazione dei bassi prodotti e negli operai delle turbine quando centrifugano

bassi prodotti fa ragionevolmente pensare che in questi debba

ricercarsi la sorgente della infezione.

Questa induzione stata confermata

dall'esame batteriologico delle masse cotte di secondo

con recipienti

tura poco superiore

ai

prodotto, raccolte

a una tempera40 C. Queste masse cotte contengono numerosi

sterilizzati dalle

casse

di cristallizzazione

e non di rado vanno soggette a dannose fermentazioni;


microrganismi delcomprende come vi si possano depositare tutti
l'aria, tra i quali gi ho notata la presenza di piogeni. Gli stessi piogeni
io ho potuto dimostrarli nelle masse cotte sia con colture, sia con iniezioni negli animali. Le condizioni di temperatura e di umidit dell'ambiente, la ricchezza di sostanze organiche del substrato non possono

microrganismi
si

che favorirne lo sviluppo.


Senza escludere che in alcuni casi possa
vii'ulenza

dovuto

di

piogeni

sopi-atutto

alla

esistenti

esagerata

dunque legittimo supporre che


di

cristallizzazione.

nella

la

cute

attivit

trattarsi di

allo

delle

stato

una

latente

ghiandole

i-isvegliata

(risveglio

cutanee),

sorgente della infezione sia nelle easse

che

Si coiiipreiide

la porla d'iiigK

dite per qualsiasi causa


pi-odotli

inLM-niraiiini

(Ili

crislallizzaloi'i, dall"

717

<

specialiuente,

dai cristalli di saccarosio,

-!tr-H|tpHin<'ii(>

<l'i

p'li

lesione della

<>nii

>

lavoratori

pei

e,

turbine.

delle

poi lav<)ral<:)ri

doviit alle

mas--.'

.-tlo

lei

Ipum-

cemeiil' viscose.

neCeSSarii

.Hi-xIM

[tculiare caratteristici

della scarsa

iiM,t>;.il"-

''.m-i-

>

m-

>.iii'

.h

i-u

um'-m-i la

dell'ampia necrosi dei tessuti (come nell'antra'"

tendenza alla riparazi<jne.


ricordano fino a un

certo punto le foruncolosi


non mi soffermerei neppure un istante sulla
|jossiliilitii di un rjnalun(|uo rapftorto di f|iiesto genere (pf)ssibilit che la
semplice analisi delle urine vai* a distruggere), se non per accennare
alla curiosa opinione che si ha nei zuccherifici dell'Austria e della Boemia
intorno alla etiologia della forma descritta, la f|uale viene attribuita alla

Questi

fatti

necrosi diabetiche,

ma

ingestione di zucchero. Allo zuccherificio di L.opoldsdorf, presso

mi

stato assicurato

alla

io

che qualche operaio venne licenziato

insorgenza della malattia, su|)posla rivelatrice

di

V'ieiui.t,

seguii"

in

una colpa.

potrebbe pi ragionevolmente pensare che

le materie zuccherine
microrganismi e sui tessuti. Nel
Bulbitin de l'Association des chimisies de sucrerie et de distillerie del
Settembre 1903 (unica pubblicazione, nella quale io abbia trovalo un
accenno alla malattia in di.scorso) si ricorda appunto la esaltazione dei
piogeni in presenza di ghicosiD. Il fatto, come (^ noto, venne affermalo dai
lUJWlD, ma fu poi conlradello da Dl BAltV e (iKAU 11"/.. .hi STKINHAUS da HI']I{.MAXX e, parziahnente, da NICOLAS. Comunque n<>i
no fossiamo pi'enderlo in grande considei-azione perche il gluco-sio nei
succhi di primo e di secondo prodotto e nelle masse cenlrifugabili si

Si

agissero flall'esterno e localmente sui

ti'uva l'aramente, e,

quando

presente, in tracce piccolissime.

Noi invece improbabile che una


dei
si

maggior

piogeni sia data alla pelle dalle molle

all'azione

suscellibilit

sostanze non zuccheine

trovaio nei bassi prodotti, fino a raggiungere la proporzione del

Tra questo sostanze


glicolico,

ecc.)

si Irovain,

sfuggiti

alla

fitostei'ina e prodotti

di

cin"

secondo HL'.Ml^LlU, acidi grassi

(ossalici,

gomme

levulano.

saturazione,

(deslrano,

s >s(anze peeticlie (acidi arabinici), rafTno3o, S'>stanze


i-ina,

50

grasse,)-

scomposizione, sostanze

aromali

catechina, vaniglina) amido-acidi (leucina, asparagina e acido asparagi nico.

glutann'na e acido

ghitaminico, tirosina), lecitine,

basi

vegetali

(colina.

Queste sostanze non possono essere inditTerenli albi


pelle ed e probabile che facilitino ed esaltino l'ti/ione dei piogeni. Questa
poi. a mio avviso, resa pi facile dalla pernianenza in ambienle cald>
e umidtt, por la fpialo viene, a lungo aidare, minorala l'azione pr- tetti va
dell' strato corneo, che subisce ipiasi una srta di niacera/ion

betaia),

peploni.

'

La prevenzione

di pu-sta malattia

potrebbe riporsi

lorio di bagni o doccie tii'pide quotidiananente al

nell'uski "M.iinua-

termine de| lavoro,

e.


ancora, per

centrifugazione, nella adozione di turbine a

alla

gli addelli

718

carico e scarico automatico, cosi da rendere minore

il

contatto delle parti

masse zuccherine.
Sembra per anche qui da raccomandare una n.isura pi assoluta,
quella stessa gi caldeggiata pi sopra, sia sopprimendo completamente
la lavorazione autonoma dei bassi prodotti colla rifusione dei siroppi, sia
sopprimendo almeno la cristallizzazione nelle casse per sostituirvi la
scoperte del corp< colle

movimento.

cristallizzazione in

Negli ultimi due anni nello zuccherificio


quest'ultimo sistema, non

si

osservano pi

di

Parma, essendosi adottato

foruncoli, che anteriormente

erano frequentissimi, e ci naturale ed era da attendere, perche^ togliendo


le

casse

di cristalizzazione si toglie

mantenimento

l'ambiente pi

altres

favorevole al

in vita e allo sviluppo dei piogeni.

CONCLUSIONI.
La lavorazione

l.''

dei bassi prodotti negli zuccherifici col sistema

delle casse di cristallizzazione

non

causa di danni

anche per

bianco eminentemente insalubre ed

in

per

soltanto

gli

operai

addetti

casse,

alle

ma

quelli addetti alle centrifughe.

2^

Tale

lavorazione

pu essere

meglio

resa

tollerabile

colla

riduzione dei turni; colla esclusione delle donne, dei fanciulli, dei malaticci;
coll'obbligo di bagni e doccie tiepide

prima

di

abbandonare

la fabbrica;

coll'uso di centrifughe a carico e scarico automatico.


3."

Per

misure igieniche veramente efficaci (che appaiono


lato economico) consistono nella soppressione

le sole

raccomandabili

pure

della lavorazione

dal

autonoma dei
almeno

rifusione dei siroppi, o


le

blle per la

cristallizzazione

bassi prodotti con un adatto processo di


nella soppressione
in

movimento,

delle casse, adottando

col

sistema

di

BOCK

altro equivalente.

CENNI BIBLIOGRAFICI

Stiiomann.
di

Rt'MPLi'.R.

Anfossi

Manuale

N'oppi).

della fabbricazione dello

Die Nichtzuckerstoffe

Rossi.

VI Congresso
Sezione V.

zucc/ero - (Traduzioni

Torino 1903.

dei'

Riiben - Braunschweig 1898.

Studio sulla rifasion'^ del grerjuio 11 prodotto e

internazionale

di

Chimica applicata -

Roma

190f5,

MI

hnll.

.1.

,ii

mc<lioiiia

hi

scifM/o

dolio

'/iifin

eira

mineraria

L' Igiene

Smossa

imi

la

ncll'

sua

insegnamento.

vi'stc jcraiica

l'osa

s|i('i-inieiilali,

><it"iMii(

alleata

doUnriaU' e

{KDtente fautrico del concetto sociologico e deniocralicu dello

nosce

la

sua

procurando

[li

Stalo,

R-.

rico-

alta niissiono nelle 0|>ore e negli uffici delia profilassi,

assicurare

di

coli' ausili.

consigliera tra l^opolo o

ad

ogni singolo individuo

validit e della salute, collo stringere

sempre

pi

patrimonio della

il

della

vincoli

solida-

umana, senza distinzione di religione o di razza, nello scongiurare


le puhMiche calamit o rendere a lutti lieta o prwluttiva la vita.
M;i
ramo dello scibile modico con maggior cura coltivalo e che
ispondo allo esigenze dei tempi moderni senza dub! io (pn.'Ilo rivolto
riet

il

che tanto consua ricchezza e prosperit economica.


Nello industrie e manifatture, nei mestieri o nelle impieso, propalando sirnmenti di distruzione, oggetti di lusso e mezzi di soddisfacimento
dei (piotidiani liisogiii o destinati al soccorso doi simili, ovuiupio spiegano
alla disciplina del lavoro ed alla prolezione degli 0[)erai,

Irilfuiseono alla di l'osa del paoso, alla

la loro attivila,

grinnuim'ri osorcili doi lavoratori lehbono essere guidali

dall'occhio vigile della scienza e preservali dai pericoli, che

ih*

insidiano

l'integrit e l'esistenza.

X'olgendo iiicossanto od amoroso


(pianti si

occupano

nello pi

lo studio nel

svariale applicazioni

od infantile, sotto la sferza del sole o delle gelide


ciare la terra o solcixre
col

|onsioro,

[orlando

mari, vincendone

a grandi distanze

uomini e coso, facondo vibrare colla


parola dei propri cari, in umili

le

coli'

lavoro,

del

brume

immane

servigi,

rapidit

ora

le

sorti di

muliebre

jemali, a squar-

tempeste,

fulminea

nobili

migliorare

col

braccio

forza del vaioro


dell'elettrico

naturale

1"

la

interes-

samento a favore dei minatori, che, nello svellere


tesori gelosamente
custoditi nelle ime latebre del sottosuolo, favellano un linguaggio triste
i

e doloroso, esponendosi ad im|irobe e spossanti fatiche, alle jual presto

tardi

so<'Combono.

720

Dal mito alla religione,

morale

dalla

sentimento, dalla storia all'arte, dalla

al

anzi grandissimo stato l'interesse per questi

alla

ragione

dalla

diritto,

scienza

al

grande
che non furon mai

letteratura,

infelici,

uno strazio continuo.


La favola, che magnific le imprese del minatore, attribuendole non
ad umana ma ad opera arcana e divina e nei ciclopi raffigur i mostri
ed i giganti, popolanti l'isola di Lemmo, non poteva ritrarre meglio il
primo scopritore e lavoratore di miniere, che nelle maschie sembianze
di Prometeo incatenato, carattere ideale dei primi educatori, tipo di lottatore e di ribelle, non d'altro reo che di aver voluto addentrarsi in

vivi o la di cui vita

quelle profonde e nere buche, perdentesi nelle misteriose viscere

della

terra.

Nelle credenze superstiziose e nelle


la

di Ovidio. Lucrezio,

Lucano,

inspirata

orride

a virt, come

Rapisardi,

Italico,

'^ilio

nelle

situazioni

nordiche,

nei

sempre

Guerrini,

drammatiche

Zola, del Castelnuovo, del Bellamy, in tutti


le

leggende

Bibbia e la Divina Commedia, nella sublime poesia

poemi dell'umanit,

del

tempi e presso

Verne, dello
tutti

popoli,

sofferenze dei minatori trovarono interpreti efficaci e veritieri.

Mos, capo e legislatore degli Ebrei,

cui

dettami igienico-sanitari

rivelano di quale alta mente fosse dotato, dovette essere spinto alla guerra

contro

Faraoni pei lavori troppo faticosi ed

dannavansi

esaurienti,

propri connazionali nella erezione di quelle

quali

con-

immense

pira-

ai

midi, che, soddisfacendo un fallace senso di vanit e d'orgoglio, cagionava


la

morte del maggior numero

Ges

dei prepotenti,
jiorre in
fltdla

di

quegli sventurati.

Cristo, implacabile flagellatore degli ipocriti, degli egoisti

che giganteggia su

una sola famiglia

tutti

l'intiera

verit e della giustizia, che,

gli apostoli,

umanit, sotto l'egida della ragione,

come

Elia e Giovanni Battista attinge

nella solitudine del deserto e nel cavo delle


vita e la sublimit della missione, vibra di

quando, trascinandosi dietro


storpi

degli

inabili

al

la fitta

lavoro,

le

per aver voluto com-

spelonche

commozione

l'austerit
la

della

grande animti,

schiera dei bambini, dei ciechi, degli


rivolge la divina parola:

Miserioi"

turbam .
Gustavo di Svezia, occupandosi senza tregua nei penosi lavori di
quel mestiere, unico mezzo che gli rimanesse per vivere, attende il momento favorevole per chiamare a raccolta il suo popolo e francare la
patria dall'orrendo .giogo dello straniero, sotto il quale gemeva.
Al carattere sempre grave e cupo di Martino Lutero, come al suo
spiri ro intollerante ed audace, per cui divenne il pi famoso novatore ed
siiper

agitatore dei tempi moderni, resistente alle censure, ai rescritti, alle sco-


muiiiche,

nt'Ila

rozza

la

fuoco sulla pubblica

il

ma

severa semplicit del

minatore del iii>nto Ilarfz, le dure pr<jve, alle quali fu soggetto


sua giovent, e che gli conferirono ruliuslissinia tempra.

|inmi

alliDii

igiciif

Itili

ji;ili

Agatarchide

conoscere

fece

ci

schiavi, destinati sotto

con vivaci colori

campo,

del cielo.

iiiiiifr.ii

dolori

sjiuiilari

i;i

ai'

>

iifii

xi/-

trattalo sulle pietre di Teofrasto.

c<jI

dei

pi sventurati fra tutti gli

Fenici a cavare e purgare l'oro; mentre Anacarsi

un parallelo Ira

istitu

gli

operai delle miniere e quelli

quali ultimi erano irradiati dal sole smagliante nell'azzurro

Non mancO)

un trattato speciale
Grammatico.

infine chi scrisse

Appiano o Apiano

e questi fu

i^ia

)|(

zonte luminosa della civilt Ellenica

del

appicca

stesso

egli

non dovevano essere estranei

pia/za,
ladre,

cui

decretali,

ai

-f^l

il

sui

mir-'*

>

Sprazzi fulgidissimi di scienza e carit civile sfavillarono dall'opeia


d'Ippocrate,

il

quale 4G0 anni prima

Crist.. in [.i-hf nMt.,!,- ...ii.l,Mi>:iva

ili

tutta la patologia del minatore.

Claudio Galeno,

miniera

di

vitriolo

il

pi alto intelletto di tutti

nell'isola

di

tempi.

Cipro, ne rileva

\is;tand'.

danni e

una

{>ericoli di

erano occupati nonch per l'angustia delle discenderie e delle


gli estremi e le differenze di tempera-

quanti

vi

l'areti,

per la presenza delle acque,

tura, l'odore sitfocativo.


Plinio,

vero tipo

di

scienziato, di studioso e di tlantropj, la di cui

opera, imo dei pi preziosi

monumenti

dell'antichit

complete

contiene

nozioni sui procedimenti del lav<jro nelle cave e nelle miniere,

ci

la sa-

pere che agli antichi era molto a cuore la salvezza dei minatori.

alcune arti e mestieri, xma


troviamo nelle opere di Areteo e di
Celso, che scrisse anche un trattato sull'agricoltura, non giunto fino a noi.
.'Vccenni sull'influenza dell'esercizio di

salute e la genesi delle malattie,

la

le

condizione dei cavatori e minieratori fu trascurata nel

medio

evo, nella quale e|iOca le credenze astrologiche fino al risorgimento della


letteratura in Europa, non ebbero la forza di soffocare

negH

studiosi

il

loro interessamento per quella classe di lavoratori.

Oribasio s'intrattiene sugli esercizi ginnastici, Avicenna, acutissimo

osservatore e logico inappuntabile,


libro

De

G^tnglutinationo lapidum

si
,

rivela

profondo

geologo

Paolo d'Egina nota fra

nel

suo

gli esercizi

violenti del corpo quelli dei cavatori e trasportatori, procedenti

su acclivi

s'ntieri.

Alberto Magno,
Aristotile scrive
il

un

monaco domenicano
libro:

titolo delle pietre e dei

Ut-

Mando

luftalli

dove

industrie con la salute deirli imperai.

del

nono

et elementis.
si

secolo,

traduttore di

Hermanno,

segnalano

altro sotto

rapporti di quelle

722

Tradizioni degne di fede osservano che

Modena

della Universit di

la

il
Vanzini nel 1400 fondava
prima cattedra d'igiene industriale; poco

dopo, preceduto dall'italiano Bringucci, Giorgio Agricola,

vero fondatore della mineralogia, pubblicava

suo

il

il

pi antico

Paracelso,

trattato;

aggiungeva il suo, mentre Van Helmont, il


non molto da esso se ne discosta, dava alla luce il suo

spirito geniale e bizzarro, vi

di cui sistema

Tractatus terrae.

ma

N ci tutto: Fracastoro, non era solo valente medico ed astronomo,


anche geologo; Cesalpino, nel suo libro De metallicis, nel quale, oltre

erudite

nozioni,

ricco

suolo italiano;

il

riferisce

Eistero, l'Etmullero,
il

Ranclovio,

il

il

osservazioni

Boneto,

il

Kircher,

Tozzi e

il

personali

Bartokli,

il

Lancisi,

il

Lau,

il

clinici di

Cesi,

Meibomio,

il

Vedelco, dimostrarono coi loro

estimazione fosse tenuta la materia da

Anche Giorgio

il

minerali,

sui

Becher,

il

il

il

scritti

di

cili

Glauber,

Mangeto,
in quale

fama mondiale.

Baglivi, detto l'Ippocrate Italiano, che procur di ri-

medicina nel campo dell'osservazione e dell'esperienze, scrisse


una dissertazione sulla vegetazione delle pietre, intuendo quello che fu

condurre

la

poi dimostrato chiaramente, la vita dei minerali.

Ma

chi raccolse e

classico, originale,

ordin

dove rifulge

si
il

questo genere di letteratura, fu al certo

il

il

dare alla presente

un

libro

primato d'Italia anche

Ramazzini,

quella igiene del lavoro, che la scienza medica

di

lasciandoci

materiale,

ricco

genio ed

ha

il

pi

diritto

in

benemerito
di

doman-

et.

L'aureo libro, che l'autore diede alle stampe nel suo settantacinquesimo anno di et, e di cui ne furono fatte in seguilo altre nove edizioni
a parte ed altre sette volte fu poi ristampato insieme alle rimanenti
meritandosi

opere,

traduzioni

le

in inglese, contiene, vero,

ma ha

opere umane,

il

in

italiano, in tedesco, in

olandese ed

qualche lacuna ed imperfezione, proprie alle

gran merito

di

avere raggruppate insieme varie

malattie in diretta dipendenza delle arti e dei mestieri, di coloro che ne

erano
fra

colpiti,

dando

la

precedenza ed occupandosi preferibilmente, come

pi malsani, dei cava metalli, degli specchiai e vetrai, dei solfatari,

dei fornaciai di gesso e calce, dei cavatori di pietre,

dei

lavoranti

nelle

saline e trasportatori.

Poco dopo l'Hofman, celebre


libro

clinico

De mefallargia morbifera ,
De aere fodinarum noxio .

grafia

ginevrino,

dettava

una

Moller dava pure alle stampe

monoil

suo

Davy il Volta aveva fatto esperienza sull'aria


che Alessandro Humboldt prosegui. Delius nella sua
mineralogia ; Karthadser's nei suoi Fondamenti della

Trent'anni prima del


delle

miniere,

Guida

di

il
Poppe nel suo Libro di salvezza
(Hannover, 1805) e nel suo Dizionario di bisogno e soccorso
e G. P. Frank x\v\ suo mirabile sistema compiuto di polizia medica
Milano, 1818, Voi. X, pag. 107 ed XI, pag. 55); dando ottimi precetti

lii>lizia

scientifica delle miniere ;

generale

y>

7>'3

asfissiati nellf miniere, richiamarono la pubblica atlpiigrave dei mali, cho travagliano jucsla industria.
Calcando le orme del Ramazzini, non pochi medici in varie nazioni

yjer st)C(:ori;re gli

/ione sul

\ti

raccolsero sul nu<jvo e vasto argomento preziose cogm/ioni preventive e


curative, fermandosi con

maggiore studio sull'igiene e

patologia

la

mi-

neraria.

N>

r Italia

manc a dare

suo contributo alla conoscenza delle


[joich^. mentre
Giaxa, del Fazio, del Freschi, del Manteil

condizioni sanitarie e dei bisogni del lavoro sotterraneo,

con

In

gazza

o|)ere del Celli, del

e del

Roncati,

si

De

diede un imjmlso validissimo agli studi dell'igiene

generale, mentre con quelle del Boeri, del Belloc, del Casali, del Contini,
del
del
si

Devoto,
Revelli,

seguirono

dell'

del
le

Effren Magrini, del Giglioli, del

Griglici,

dell'

Orlandini,

Rabiula, del Sariarelli, del Tranibusti, e del l'ieraccini,

odierne trasformazioni delle

nuove applicazioni e

di

industrie,

sempre avide

salutari avvedimenti, per le minerarie e

di

minera-

lurgiche, in onta allo stato poco evoluto di quelle industrie ed agli scarsi

mezzi, di cui possiamo disporre, la

furono neglette,
di

ma

salute

vita

la

divennero sempre pi oggetto

degli

di studi

opei-ai

non

coscenziosi e

amorevoli cure.

L'importanza e
anche dallo studio

la necessit di

delle

istituzioni

un insegnamento speciale emergono


e delle leggi dirette a conseguire

l'inci-eniento e la prosperit dell'industria

mineraria noncht^

benessere

il

e la sicurezza dei lavoranti.

Oggetto delle amorevoli ed assidue cure dei filantropi e degli indumali dei minatori divennero da gran teni|>o punti) di partenza
quelle nutcvi^li opere d'igiene sociale, che sparse ormai in ogni andi
golo del mondo civile, e subendo continue evoluzioni e trasformazioni
esercitano la i>iii potente influenza mirale ed eilucativa sulle classi
striali,

lavoratrici.

Di gi sotto gli Etruschi la tecnica mineraria raggiungeva

progressi consentiti dai tempi,


la

protezione degli ojterai,

sentinelle

avanzate

delle

si

si>tto

Romani

organizzarono

corporazioni

coZ/e'/m

economiche

giorni nostri. Imperatori e Repubbliche, Papi e


dell'infelice condizione degli

schiavi,

degli

oy>//itc//m

del

N'escovi,

operai

maggiori

norme per

adottavano

si

*/

a/vz/icH/

medio evo e dei


s'interessavano

invalidi,

dei

fanciulli

poveri e abbandonati, dando vita a vere istituzioni di beneficenza, ed a

Venezia promulgavasi

il

primo editto contro l'abuso del lavoro

Sagacissime, antiveggenti sono

le

varie disposizioni

infantile.

emanate e rese

obbligatorie in gran parte per vito di Parlamenti, in quelle nazioni, dove


le

industrie estrattive sono pi largamente svilu|'pate.

72i

Nell'Impero germanico, sin dal 1300, completata e perfezionata con


provvede alla istituzione di casse di soccorso pei minatori
all'assicurazione degli operai infermi, contro gl'infortuni ed inabili al
altre leggi si

lavoro a causa di vecchiaia e sulle


efficaci

norme

professioni

sono fissate

severe

ed

d'igiene sanitaria.

contro le malattie regolata in Germania dalla


legge del 15 giugno 1883 contro gli infortuni introdotta e disciplinata
con sei leggi successive e contro l'invalidit regolata dalla legge del

L'assicurazione

13 luglio 1899.
Gl'industriali

con

gli

operai

collaborano

costantemente

all'esecu-

zione di dette leggi.

Le corporazioni
non solo per
nocevoli

alla

impongono provvedimenti di prevenzione


anche per combattere l'influenza di gas
vapori e di polveri, contribuendo a prevenire le

professionali

gli infortuni

salute, di

ma

cosi dette malattie professionali.

Nel Parlamento tedesco da tempo si fanno vive premure perch ad


medici invece che soli tecnici, inge-

ispettori del lavoro fossero assunti

gneri chimici

danni

sui

quali

ricavati

non possono dare giudizi


dagli

operai

nelle

positivi nelle loro relazioni

industrie.

Tali

funzionari sono

obbhgati vero a seguire per tre semestri nelle scuole superiori l' igiene
del lavoro. Un Istituto per gl'infortuni sul lavoro stato fondato ad
Heidelberg. Altro per la medicina sociale sorse test a Berlino.
Altre istituzioni concorrono a promuovere la profilassi negli opifci
industriali, fornendo l'istruzione igienica ai ragazzi delle societ dei me-

prime cure agi' infortunati.


Nell'Impero Austro-Ungarico con la legge del 23 maggio 1854 si
stabiliscono le necessarie misure di sicurezza e la loro sorveglianza,
mentre s'impartiscono in tutte le scuole industriali nozioni sulle malattie
professionali, sui pericoli d'infortunio, sui mezzi profilattici per evitarli.
stieri e le

Vienna un Museo industriale raccoglie una larga suppellettile di conatti ad evitare i pericoli' molteplici che soprastanno sui minatori.
A imitazione del Museo di Vienna sorsero istituzioni analoghe in
Olanda, in Francia, in Svezia, in Ungheria, in Baviera e in Prussia,
dove r idea sociale di esse si maturata fino al punto di trasformare in
istituzione di Stato quella che a Vienna era sorta e rimane come istigegni

tuzione privata.

Non intrattenendomi sulle varie norme esigenti la


opifici della Gran Bretagna, giova ricordare

degli

salubrit e sicurezza
le leggi

1855, 1860,

10 agosto 1872, 25 giugno 1886 e 16 settembre 1887, le quali riuniscono


le pi complete ed efficaci misure di polizia e d'igiene nelle miniere, e
quella del 1875, modificata con altre e detta unificatrice, la quale si
prefigge di assicurare la

Nei collegi

di

Heriot

Science a Neucastle al

mutua assistenza sanitaria degli operai.


Watt in Edimburgo, nel Durlam Collegi of
Vigam Mining College (Collegio minerario

Viguni) s'impartiscono corsi

di

distretto

al

di

una gran parte


proposito.

ami'

<li

Midihmd, dovo
dcgrini[)it;g!iti

L'arte di

numero con-

un

miniere

dello

St.

lonus amliulaiice association

Regno Unito come

'

ri'

'

quasi tulle

le

e
in

.-nli

mi-

sancite dalla

disposizioni

le

ranti

"

ambulanza viene impartita

niere dai medici ad esse aggregati, giusta

cura dei malati e

di

sul luogo nelle diverso grandi miniere del

anche

cosi

rilasciando analMu'ii coft:

t^r,]\

--^tj

allit'vi.

All'

Ovous College

Manchester
sebbene

l'igiene

nel corso degli sludi minerari

sia

iivti

u<i

insegnala

^..^.u" mii'-iw

spe-

Collegio

nel

cialmente a coloro che aspirano a divenire sanitari pubblici.


Nel distrotto minerario di Slafford siala proposta l'istituzione di
un corso d'ingegneria mineraria ad Oxford nel quale l'igiene mineraria
dovr avere grande importanza. Il Prof. Redmaine professore d'igiene
neir Tniversit di Birmingam, assicura che egli comprende nelle sue
conferenze, l'ambulanza, il salvatiggio e l'igiene e che intende stabilire

una classe per

la

prostazione

di

ambulanza

soccorsi di

modo

in

pnitico.

Nei Paesi Bassi, nella Baviera, nella ^Svizzera, nella Spagna non

vi

Sono cattedre speciali per l'insegnamento dell'igiene mineraria, ma professuri delle scuole minerarie come alla scuola politecnica di Deft, a quella
principi generali sulla materia.
di Zurigo, a Mieres si danno agli allievi
L'insegnamento dell'igiene mineraria 6 compreso in quello dell' ingegniTa mineraria in Washington dove vi sono 46 istituti provvisti di
corsi d'ingegneria mineraria che si estende per un periodo di quattro
anni e comprende le nozioni relative alla ventilazione e fognatura, deli

l'igiene degli operai, degl'infortuni, dei

Lo

soccorsi

ai

miniere.

nelle

feriti

stesso avviene nellTuiversit di Lahigh-Sout Bethlehem, nell'Univer-

di Nuova Mexico e del Kily. La


non forma l'oggetto di una legislazione speciale in nessuno degli Slati della Unione Americana. Sono mollo
diffuse per le Associazioni professionali e
sussidi di malattia sono corrisposti da una dozzina circa di .Vssociazioni professionali nazionali.

sit di

Glumbia, nello Scuole Minerarie

responsabilit civile degl'industriali

In

Pensilvania,

legge un volume

di

In quanto alla

nelle

miniere d

combustibile fossile fissato per

aria por operaio di

ventilazione

degli

vapori e gas deleterei e delle polveri

litri

irritanti

alla prosperit o pulizia degli operai e altre


di essi

3-i

per minuto secondo.

stabilimenti,

all'evacuazione

tossiche,

alla

misure d'igiene

dei

pulizia,

personale

Gran

sonvi in Fraticia, in Germania, in Austria, nel Belgio, nella

Brettagna, nella Svizzenx ed anche in Norvegia leggi speciali, dirette

tutelare la salute e la vita dei lavoratori.

L'estensione della leggo dogi' infortuni sul lavoro alle malattie professionali,

ebbe eco potente nel Parlamento Francese con

una commissione composta da


far.'

igienisti

eil

industriali

l'elenco delle malattie determinate dal lavoro.

la istituzione di

<'n

l'incar

':

726

Vi poi in Francia istituita una cattedra d' igiene mineraria pressomines di Saint-Etienne dove sono tenute conferenze dal medico
scuola con un vero insegnamento pratico e dimostrazioni
alla
addetto
l'Ecol des

sull'uso delle barelle, cassette di soccorso, ecc.

La

coltivazione delle miniere fa parte del

programma

di

studio nelle

scuole industriali del Belgio e per quanto concerne le Universit, tanto

come nelle altre di Louvin e di Bruxelles, l'insegnamento dell'igiene mineraria espressamente compresa nei capitoli comuni nell'igiene industriale. Ma alla scuola dei minatori di Saranig vi
un corso dedicato esclusivamente all'igiene delle miniere che ha per
titolare il dottor Kuborn, autore di molti lavori su quella materia..

in quelle di Liegi,

D'altronde

nelle

altre

scuole

industriali

di Charleroi e di

Louvrire

si

danno agli allievi estese cognizioni sull'igiene mineraria.


Ricordiamo altres le ispezioni prevalentemente sanitarie introdotte
nei pi civili paesi del mondo e che presso le pi importanti coltivazioni
minerarie oltre
ed

di

consumo,

le

abitazioni operaie, le istituzioni per le doti alle zitelle

soccorsi alle partorienti, le


i

corsi

speciali

associazioni cooperative di produzione e

chirurgia

di

d'igiene ed ospedali provvisti di molti


ai

letti

elementare, esistono

scuole

che, soddisfacendo largamente

messe

bisogni degli ammalati per la cospicua

materiale

del

offerto, riuscirono fonti inesauribili di studi e centri di

clinico

grande movimento

scientifico.
Il

anche

soffio

di

vita

nuova

nella

tendenza alla specializzazione spira

in Italia.

parte che non poche leggi promulgate per immegliare e rinvigo-

proteggendo la vita degli operai, i posti di


importanti miniere siciliane, gli
ospedali, che vanno istituendosi nei principali centri minerari e quelli da
rire

industrie minerarie

le

soccorso con medici stabili sorti nelle

tempo
nel

in esercizio presso le miniere sarde, la scuola per pronti soccorsi

contro

Milano,

le

minerario

per

i provvedimenti
regolamento municipale di
sul lavoro nella stessa citt seguiti a

la

Sicilia

malattie professionali

sanciti

distretto

l'istituto

medico pei

feriti

Torino, a Sestri Ponente, Serravezza, a

in

Caltanissetta,

dal

Roma,

corsi di patologia e cli-

nica del lavoro svoltisi a Pavia, a Firenze, a Palermo,


striali di

le

Napoli, Firenze, Milano, Torino, la commissione

scuole

per

lo

industudio

dimostrano chiaramente il proposito anche


non restare indietro nel lodevole movimento, che potrebbe
riuscire largamente proficuo nelle universit e negli ospedali prossimi
delle malattie professionali,

tra noi di

alle coltivazioni

minerarie pi importanti.
# *

Venendo ora a considerare la materia, che deve essere oggetto di


esame per lo studio dell'igiene mineraria non sapremmo in quale altro
ramo dello scibile trovare un campo pi vasto e sconfinato.

?27

He
vivono

infuni iiidir/ziamu

sguardo all'ambiente

lo

inorale,

minatori, c'imbattiamo in tale complesso di

razione e

di

fattori

quale
degene-

nel
di

jterverlimento, da non potere <>st'ie superali da altra

<*I;i.ssh

di lavratori.

ap[)ena ntHX'ssurio fermare laitf.'n/ione sulla

regolamenti

di

di

man(uinza completa

lavoro, sui conllilti e le offese alla libert dello stesso,

pagamento

sull'indisciplinatezza, la deficienza e la irregolarit sul

mercedi, sulla camorra esercitata a mezzo dei

prezzo dei generi alimentari

in

costituiti

magazzini

gran paile

vegetali

di

delle

viveri,

di

sul

l'ap-

provvigionamento delle ac<jue.


Accenner alla deficienza dei vestiti e della niiincneria, alia manoanza di bagni, all'estrema sporcizia ed alla peiniciosa abitudirn- dello
spargimento delle feci fuori e dentro le miniere.

N meno pernicioso

lo

squallore

abitazioni

delle

cubatura poste nei Comuni come attorno alle miniere,


<|Uali,

d'insudiciente

alcune

in

delle

pi lontane dall'abitato, voi trovate vere spelonclie, scavate nei

le

danno

nel calcare o nelle roccie arenarie, cui

rosticci, dei calcheroni,

il

nome di cubbidurui, e che ci riportano nelle fitte tenebre dei tempi primitivi.
Argomento l'inesauribili indagini ed operazioni veramente
lavon
minerai'io, sia \>fv f)nello a giorno eome per l'altro compiuti! hpIIc vi^f.TP
il

della terra.

Ognuno pu ben comprendere a


noncli la

lazioni e gli operai

quali danni

vegetazione

distanze, dall'azitme della polvere, del fumo, dei

tossici

modo

altro

in

nocivi,

fra

quali

vanno

sogi^'utte le fiopo-

anche a grandi
e gaz irritanti,

circostante,

vapori

sono da segnalarsi, quelli

em-

dell'acido cloridrico, nitroso, cianidrico, degli idrocarburi, e prodotti

pireumatici, quelli dell'acido solforoso e carbonico, di fosforo, di mercurio,


di

piombo,

come (juelle che incombono tristamente


Sardegna, formando eterno, faticoso manto .

zinco, di aisenico

di

su Buggerru

in

N nieno

insidiosi all'incolumit personale dei lavoratori

pianti meccanici sia

povero ed

di

calore irradiante,

cadute,

di

urti,

dove

le

con vero beneficio

il

al

lavoro umano.

necessarie conseguenze di

scoppi, di

di

il

loro

le

bagliore dei focolai,

molte operazioni manuali,

la diffusione di

Ma

il

sono gl'im-

o c<mdotti da animali, che a vapore, a gas

pi di (fondendosi, con

di

deragliamento,

le

mano

elettricit, che, sostituendosi

vanno ogni

chine,

incendi

e di danni pel

frastuono complesso delle mac-

tremilo dei pavimenti e dei

muri,

polveri metalliche e carboniose.

condizioni antigieniche

fa sentire pi imperioso

il

raggiungono

il

loro

apogeo

bisxgm dell'occhio vigile della scienza,

(''

e si

nelle

sotterranee, dove concorrono circostanze generali e peculiari


medesime, che debbono essere tenute in speciale considerazione. Sono
comuni infatti a tutte le miniere l'assenza della luce solare,
cantieri
male illuminali, il continuo ed uniforme dispendio di forze, le jntsizioni ed

coltivazivjni
alle

attitudini

incomode e faticose del corpo

pr<t ratte

per lungo tempo da rag-


giungere
ambienti

massimo grado

il

viziati, la loro

dell'

scoscendimenti

censione

d'immani
sepolti

gas

di

di terra,

irrespii^abili

catastrofi

con

l'eroismo

vivi,

ergografo, l'insalubrit dei luoghi e gli

eccessiva secchezza od umidit, la polvere minerale

e metallica, l'elevata temperatura,


gli

728

rapidi sbalzi della stessa, le frane e

guasti di meccanismi,
e

venefici

cagione

loro strazianti episodi,

dei salvatori,

lo

sviluppo

frequenti

di

ed

ac-

infortuni,

tragiche odissee dei

le

che cementa l'umana solidariet e

che come a Courrieres dimostrano sempre pi

la necessit di presidi pi

idonei a garentire l'igiene e la sicurezza degli operai.

Per alcune miniere come per le solfare da tener conto dell'eccessiva


minerale sostanza friabilissima in ragione diretta della ricchezza, facile a screpolarsi per gli elevamenti di temperatura assai
fragilit del

notevoli

nei

sommersione

d'incendi

casi

tramezzato da

d'insufficiente

del suolo, dalle

staccarlo, per cui la instabilit dei sotterranei,

e scoscendimenti
di

minerale

ventilazione,

rinvenirlo

il

marne, di frequente scosso da naturale


violenti mine e dai vigorosi colpi per di-

strati di sterile e di

di terra,

il

il

manifestarsi delle frane

distacco dalle volte di enormi massi e blocchi

quali nell'orrida loro caduta urtano, travolgono, seppelliscono

intere squadre di operai.

Anche per

le solfare

merita una speciale menzione oltre

agli altri ambienti sotterranei quello acido solforoso

spontanei o provocati determinano vasti deposili

Tenendo presenti queste complesse


non

a meravigliare se

preferenza

mate

gli

operai che

di quelli delle altre industrie

gas comuni

per gl'incendi che

di solfo fuso.

svariate

potenze

sono occupati
presentino

nelle

morbifche

miniere a

le pi indelebili stig-

della miseria e della degradazione.

Dalle imperfezioni fsiche al ritardato sviluppo scheletrico-muscolare,


dallo spostamento degli organi alla cecit, alla calvizie, alla perdita

dei

da infortunio alle inevitabili malattie professionali,


dalle nevrosi alle psicopatie che di frequente li travagliano ed all' anchilostomiasi che un' ultima inchiesta governativa rivel colpirli dal 45
al 50 7o> u^ lungo e mesto stuolo di disordini nella salute che ne deter-

denti, dalle lesioni

minano la stragrande morbosit e mortalit.


E come se ci fosse poco in quelle bolgie dantesche sussiste tuttavia tollerato dalle leggi quest'ultimo avanzo di barbarie, il caruso
siciliano, il quale sacrificando giorno per giorno gli ameni inganni della
prima et, il fascino dell'amore, contorto e rattrappito avr i segni indelebili del suo lavoro che prepara in lui il terreno fertile a tutte le malattie,
finch una di esse non avr atterrato questa misera pianticella venuta
su tra stenti e privazioni oppure
candogli
gli

avr

il

sangue come
fatto

l'ultimo respiro.

esalare,

il

l'

ascesa

soldato di

dinanzi

faticosa

Maratona o
a quella luce

ed

immane

attossi-

corrieri Algerini

benedetta

non

e desiata,

7'^',-(

Farlendo da

principi,

non

do] vestiario, lo

agricole,

tossili, ecc.

lo

ikhi

olii

vt-tla

di studio le

lia

voi,

come

per eccellenza.

la patologia industriale

l'igicn; e

comech^ degne d'interesse e

Infatti,
siru/.ioiii,
le

(|Uosii

mineraria sia

<luolla

industrie

delle co-

alimentari, dei trasporti e delle comunicazioni,


poi

-ono occupati, por la natura

numon ragguardovole
lei

degli operai che

vi

materiale impiegato, per l'ambiente nel

lavoro, non possono riunire tanti elementi


il
contengono nelle miniere e mineralurgiche, che, detern
morbosit e lesioni caratteristiche nonch un' eccessiva mortalit, richiedono conoscenze e studi speciali.
Ora se l'assistenza socialo delle malattie del lavt)ro non pu tutte
comprenderle ed abbiacciarle ma, procedendo a gradi, estendere i suoi
l'enofic dalle pi nocive e numerose di operai tra esse, conformemente

']ualo si esplica

luanli se ne

illa

maturit delle coscienze, all'opportunit dei luoghi e

aWo altre

di

minore importanza, occorre che se ne

facilit doi

inizi

mezzi.

ra[)plicazione a

minerarie.

i|Uolle

E siccome

tra

presidi pi validi ed efficaci

delle istituzioni

quello

al certo l'insegnamento, ad eso dobbono


occupa un posto distinto
cuori dei filantropi, per
mirare le menti degli studiosi, consacrarsi
raggiungere l'altissima meta della redenzione di questi veri soldati del

l'ho

(''

lavoro.

Certo che alla trasformazione e perfezionamento di questa industria,


non venne meno il concorso dell'insegnamento, poich, parallelamente
noi vediamo germogliare e
ilio istituzioni di previdenza e di soccorso,
ilill'oinlore questa nuova espressione dell'igiene sociale. Per il mimer e
mezzi di cui dispongom>,
l'entit delle scuole, il modo come vi si insegna,
mal corrispondono agli odierni progressi delle vaste brancho igieniche.
i

onviene dunque

istituir?

professionali, gli utTic del

II.

[ji'osso

Corpo

Politecnici, le scuole industriali o

delle

miniere e

-ezioni speciali dostinato all'igiene industriale,

che,

gl'istituti d'igiene,

avendo fondamenti^

precedenza alla mineraria, come qu*lla di cui si


di cui abbiamo pronta la materia prima.
1% perch possa rispondere alle finalit, che una simile scuola devr
jiroporsi, necessario l'aiuto della tisiidogia, che animatii e guidata dalla
coi'po

diano

so,

^ente pi vivo

il

la

bisogno e

patologia giunga fino alla clinica del lavoro, aprendosi corsi


tale materia, fter studiare ed illustrare le lesioni
lattie
I

speciali

da infortunio e

che vanno ogni giorno moltiplicandosi, le statistiche.


medi'
grado

seguendo
scientifica,
perfezionare la loro educazione

professionali,

difetti dei

in

ma-

le

nostri ordinamenti minerari e mettere in

completare e
a passo questa novissima orientazione dell'igiene motlerna.


Ma

in altro

campo dovrebbe

730

svolgersi l'azione dell'insegnamento ed

quello rivolto ai minatori nel luogo stesso del loro lavoro.


Gl'ispettori industriali,

medici addetti

un vero

ufficio di controllo e vigilare,

soccorso o incari-

ai posti di

dovrebbero

ospedali

cati del servizio sanitario degli

essere

investiti

di

insieme agl'ingegneri del governo

sull'esatta osservanza delle leggi di polizia

industriale,

illuminando con

conferenze, istruzioni popolari ed esercitazioni gli operai sui pericoli dedegli ambienti di lavoro, dal tra-

rivanti dalle condizioni poco igieniche

sporto a spalla di grossi blocchi di minerale in giovine et, dalle forme


larvate

maligne delle intossicazioni

istruendoli su tutti

fattori

dalle

inalazioni

di

pulviglio

predisponenti a malattie, sui modi di ovviarle

e sulla pratica applicazione degli odierni congegni di difesa

sicurezza

individuale e collettiva.
e minerarie e
insegnamenti di pronti
soccorsi per gl'infortuni sul lavoro, di ospedali presso le principali miniere, non dovrebbe essere difficile anche dal lato economico l'istituzione

Data l'esistenza

degli istituti d'igiene

di

delle scuole industriali, professionali

nonch

di

ambulatori

e di

una scuola autoctona e l'intervento diretto dei sanitari nel controllare


delle norme igieniche impartite, provvedendo le scuole di

l'osservanza
tutti

mezzi

comuni

dei

scentifici occorrenti

con contributi dei governi, delle provincie,

e degl'industriali.

il seguente ordine del giorno:


Congresso Internazionale per le malattie del lavoro, riconosciuto
che l'istruzione tecnica precipuo fattore di prosperit e che i precetti

Pertanto vi presento
Il

d'igiene e patologia industriale, veri bisogni dell'odierna evoluzione sociale,

dovrebbero essere,

oltre

che banditi da speciali cattedre, diffuse

tra gli operai,

FA VOTI:
l.'^ Che, a prescindere dai pi efficaci presidi legislativi,
progresso delle industrie ed alla tutela della salute e della vita

diretti al

di

quanti

sono occupati, ad opera dei governi e con un' intesa comune, fosse
dato il maggiore sviluppo ed incremento alle cattedre d'igiene e patologia
vi

del lavoro, riordinando ed


2.

Che

vizio sanitario stabile

scopo
di

di

con medici

esistenti;

mondo

fosse

istituito

un

rivestiti di carattere pubblico, nel

ser-

doppio

cooperare col personale tecnico all'esatta osservanza delle leggi

pohzia e

atti

ampliando quelle

nelle principali miniere del

di

illuminare gli operai sui pericoli del

ad assicurarne l'incolumit ed

il

benessere.

lavoro e sui mezzi

;..i

Sifinori,

P(.ich^ il convegno o(liern.>, vivificato


flalio spinto di as3'>cia/ione,
>igna sicura la vittoria della pi iinportaiiic fase della lotta sanitaria e
dell'igiene contemporanea, affermandosi nella capitale lombarda, dove la
forza di lavorare e la virt di pi-odurre sono pari agli slanci ed ai miracoli della carit, fate che, colla vosti-a fede, coli' opera vostra, si renda

pi tenace e gagliarda la difesa dei minatori,


letariato, che,
riiontiigiie,

modellili

abbattendo

entrano

operosit,

nella

grossi

storia

chianando

tenaci

della
le

fjenti

civilt,

pi

umili

eroi

del

pro-

macigni delle inesplorate


nel

reame

alle pacijiehe

della potente

gare del lavoro!

732

IX.

Doti.

G. Pierotti (Pontedera):

Istituto d'Igiene _della R. Universit di Pisa

(Prof. A.

Di Vestea

= Direttore)

zione del cotone a Pontedera.


Estratto

dalle

===

degli Operai attendenti alla lavora-

Le malattie

sanitarie

sulle condizioni

note

ed economiche di un gruppo di

popolazione operaia attendente alla lavorazione del cotone a Pontedera.

In questo studio ho preso a considerare 800 operai, 180 maschi e


620 femmine, occupati nei due maggiori opifci del paese, il Cotonificio
Ligure Toscano, la Manifattura Toscana Dini & C. Quivi sono attuate
tutte le diverse lavorazioni del cotone, dalla filatura alla tessitura,

tingitura, fino ai pi svariati sistemi di rifinizione.

zioni e specialmente in quelle

veri organiche
nile

dove

si

Nelle

varie

alla

lavora-

ha una grande produzione di polabbonda l'elemento femmi-

(filatura, tessitura, garzatura)

giovane (vedi

prospetti

N.

e N.

II).

prospetto N.

Il

II

dimostra

anche che l'elemento maschile pi specialmente occupato nei lavori al


caldo e al caldo umido (caldaie e macchine a vapore, tintoria).
Accennato a questa distribuzione degli operai come ad un particolare importantissimo

per

lo studio

delle

eventuali

malattie

che

nelle

diverse occupazioni possono avere la loro causa predisponente od efficiente


doveroso aggiungere che gli ambienti di lavoro di costruzione

sono nel loro complesso in


viduale di spazio

come

superficie e

dei laboratori esuberante.


tilatori,

buone condizioni

Dove

si

come

igieniche.

cubatura nella

moderna

La quota

indi-

maggior parte

rendono necessari funzionano ven-

inumiditori e compressori d'aria.

Esiste

in

ambedue

gli

opifici

un numero sufficiente di latrine ed un condotto portante l'acqua potaOgni stabilimento ha la sua sala d'allattamento. Sono osservate
bile.
rigorosamente le disposizioni di legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli.

una minuziosa ed

ad

soUoposto ogni operaio

Ilo

733

accurata

visita

sanitaria non tralasciando di prondcrc alcuni dati antropometrici (statura^


|iesu,

polso, capacit vitale).

ruglievo minutamente

Prima

procedere all'esame obiettivo rac-

di

indugiandomi

anamncstici

ricordi

con

speciale

ittenzionc su quelli riguardanti la morbosit p<*r malattie infettive. Dalla

hanno avuto origine

lortlinazione e dalla elaborazione di questi ricordi

numerici raccolti nei

dati

dati riginirdanti

per

prosjtotti III

comuni esantemi

quasi

nel

primo
(juelli

notare

risalga ad

per quanto

che,

Ppartenenli

al

Tessitura

la

sctirso interesse

di

nel

certamente

mano a

batura, per

1*J(X)),

individui

dell'eUi dai

Credo o|por-

opifici

in

Cotonifcio cominci a fun-

la

(juasi

totalit

ilegli

ha combiato genere
poich costoro fino da quando
nell'industria cotoniera,

in peggiori condizioni

d'ambiente

mezzi

di

di

operai

di lavoro
si

dettero

lavorando

(industria della tes-

domicilio o in locali disadatti per costruzione,

mancanza

esame

(il

non

loro

l'attivit

gli

r>0-GO anni.

ai

'S^

ho diviso
due sottogruppi dei

dei confronti
in

funzionamento degli

il

iitrando nei nuovi stabilimenti,

dai

sottogruppo adulti

lavoro esplicarono

fare

compreso

hi

una data relativamente recente

ionare nel 1890

ilura

poter

maschile e femminile,

12 ai 25 anni, nel secondo

,Muvani e degli adulti

illora

porche

sott'crli,

Per

gli individui.

tutti

lascuno dei due gruppi,

il

Ilo trascurato di notare

I\'.

scopo prefissomi; ricordo solo che questi nella tenera et avevaru

lo

)lpito

tuno

per cu-

aspirazione dei pulviscoli nelle donne,

tintoria in ambienti ristretti e disadatti per gli uomini).

Osservando
liosit

prospetti IH e IV noto che negli operai visitali la

per clorosi,

piuttosto accentuala,

per la difterite, per

malattie acute di

per

meno
le

per

i)etto,

infezioni

le

nefriti acute.

Nei

per

tifo

reumatiche,

mor-

adilominale fu

per l'influenza,

sottogruppi giovani non esiste

ricordo di un solo caso di vaiolo, mentre esiste nei sottogruppi adulti.

li

La

sembrerebbe aver infierito assai maggiormente nei sottoci a parer mio non deve attribuirsi a pi favorevoli
cf)ndizioni epidemiologiche nella generazione pi giovane, ma ai buoni
di
risultati della sieroterapia che conduce gli ammalati a guarigione
qui il ricordo pi frequente di tale malattia nelle notizie anamnestiche
'li
data recente mentre avanti la .scoperta del siero antidifterico la mag-rior parte degli attaccati
dalla difterite scomparivano dalla scena della
vita. Nel [irospetto IV' osservo ancora che fra le malattie veneree fu pi
difterite

gruppi giovani:

meno

iVcquente la blenorragia,

l'infezione per ulceri semplici contagiose:

un solo caso di siflide su 180 individui. Le malattie


sono verificate con maggior frequenza nel sottogruppo adulti
per varie ovvie ragioni sulle quali non <> il caso di dilungarsi.
Ilo gi aixennato alla i're(|uenza piuttosto grande della morbosit
^iste

il

veneree

piM'

ricordo di

si

amimneslici

clorosi riscontrata nei ricordi

.ilmeno 10 sono slate cloroliche.

era manifestato verso

l'

Il

infatti

fenomeno morboso

ini/io della pubert,

su

100 operaie

nel ^JS"/ dei casi

o poco prima, o poco dopo,

734

durando un tempo pi o meno lungo e disturbando il regolare andamento delle mestruazioni e delle altre funzioni vitali. Nella maggioranza
dei casi le clorotiche, pur continuando ad attendere alle loro occupazioni,
guarirono mediante un'opportuna cura ricostituente; per in qualche caso,
per

gravi disturbi funzionali, insieme alla cura ricostituente

si

rese ne-

Esaminando le cifre contenute nelle due prime colonne del prospetto III, a prima vista parrebbe che il sottogruppo
delle adulte avesse dato un maggior contributo di morbosit per clorosi.

cessario

riposo assoluto.

il

Per bisogna notare che su 491 individui del sottogruppo giovani, ben
113 per l'et giovanissima non sono ancora puberi; e siccome ho riscontrato che questo fenomeno morboso nel 98% dei casi si verifica all'inizio
della pubert, ne concludo che per la frequenza non vi deve essere stata
gran differenza fra i due gruppi.

Anche

le

malattie

acute

danno un'alta percentuale

di

(Bronchite, Pleurite, Polmonite)

petto

morbosit che del 21,1 7o negli uomini,


deir8,6 Vo nelle donne, con un rapporto di frequenza quasi triplicato per
(lavori al
i primi. La causa di ci deve ricercarsi nel genere di lavoro
caldo e al caldo umido: macchinisti, fuochisti, tintori, stampatori, apparecchiatori, ecc.)

al

di

quale adibito

il

37,7 7n (vedi

il

prospetto

II)

degli

Se poi s'indaga con quale frequenza queste malattie si


sieno verificate partitamente nei due sottogruppi si arriva alla conseguenza che tanto nelle donne come negli uomini esiste una differenza
pel sottogruppo adulti. Questa per va
in pi del 9,4 7o e del 5,2
operai maschi.

intesa in
adulti fra

un senso molto
i

quali

si

largo,

vuoi per la maggior vita vissuta

trovano degli anziani,

degli

vuoi per la frequenza delle

vuoi infine perch in un medesimo individuo in diversi periodi della vita si possono essere verificate
tutte e tre le forme della malattia con l'aggiunta anche delle recidive.
Dunque l'unica conclusione che mi lecito trarre a questo riguardo
che queste malattie si verificano con maggior frequenza nei maschi. Come
non ultima ragione di ci devo ricordare la specie di lavoro al quale
sono adibiti.
La morbosit per tifo addominale rappresentata da una cifra piuttosto alta specialmente per gli uomini (13,3 7o)> nientre nelle donne raggiunge il 5,48 7o- Questo alto rapporto di morbosit purtroppo non
specifico della popolazione operaia di Pontedera, ma un triste appannagrecidive, caratteristica di queste infezioni;

gio di tutta la popolazione italiana, la quale su tutte

mato

della mortalit per tifo con

una

le altre

ha

il

pri-

cifra di 9,37 morti su 10,000 abi-

Toscana (comuni minori) abbiamo il rapporto anche pi


Tornando agli operai cotonieri
di Pontedera, esiste una differenza quasi insignificante al riguardo della
frequenza di tale malattia nei due sottogruppi ci vuol dire, tenuto presente che la malattia attacca di frequenza i giovani e che rarissime
sono le recidive, che la morbosit per ileo-tifo non si andata per nulla

tanti (1).

Per

la

alto di 9,50 morti su 10,000 abitanti (2).

La

attenuando.

festa o di riposo

di

uomini

alta quuiii rie^li

piii

pu spiegare coi disordini


sesso maschile nei giorni
molto maggiore frequenza del
si

soverchie libazioni alle quali

dietetici e colle

abbandona con

si

il

fenitninile.

casi di infezione reumatica

donne;

nelle

colpito.

e fra

giovani, e specialmente

suno

si

due sottogruppi

verificati

quello

giovanissimi,

(amiglia con (|uella dol lavoro,

biata la vita di

temjirati verso gli squilibri di tem|M'rrttiini

c-jsi,

frequentemente

pi

giovane

maggiormente
avendo da j>oco camnon sono ancora, diremo
<

di

il

nmidii:i

!i

minli

>i

trovano necessariamente esposti.


Alle

di

gli

Milano ed

sulle

aggiungo auolie

<jut.'lle

sono assicurati colla Mutua Infortuni

fanno

parte dell'Associazione fra gli Indu-

per prevenire

gli

infortuni sul lavoro e della Associazione

Utenti di Caldaie a Vapore.

disposizioni che

nialattio

infortuni. Gli opifici

loro gerenti

striali d'Italia

fra gli

anamnestiche

notizie

riguardanti

Non ostante queste due ultime

risolvono nell'applicazione di mezzi protettori

si

visatori nei luoghi pericolosi,

sag;^*

ed av-

verificano con una certa


conseguenze lievi. E per
riportare qtialche cifra, nell'anno 1905 trovo che su 72 infortuni constatati ('.),ll su IfK) operai) soli due furono gravi, dei quali uno seguito da

frequenza,

ma

per fortuna

infortuni

gli

in

si

con

generale

Abbondano le contusioni e le ferite lacero contuse, tutte legijere


maggioranza gtiarite entro 10 giorni, ed in massima parte verifican-

morte.
in

nelle

tesi

per

tessitrici

Noto

telaio.

che

l'uscita

ora per

navetta

della

la sostituzione

del

dal

suo

serbatoio

nel

para-navette Sconfietti al

vecchio ed imperfetto ordigno

di protezione, queste lesioni causate dalnavetta sono rese quasi impossibili. Rare sono le ferite suppurate, grazie all'uso costante della medicatura antisettica. La cifra com-

l'uscita della

plessiva

ili

premi pagati dalla Compagnia

Assicurazione nell'anno 1905


premio pagato alla famiurlia
rimangono lire 1028,10 che divise

fu di Lire 5104,95, dalle quali to^^liendo

dell'operaio
fra

morto

71 individui

Avendo

in

lire

colpiti

calcolato

me.lia

la

4076,85,

ila

danno

infortunio

circa. Piccola

se

di

10,4 giornate,

un indennizzo medio giornaliero

ebbe

somma

Lire 14.48 per ciascuno.

delle giornate di lavoro perdute

individuo colpito da infortunio, risultante

che ogni ammalato

di

il

si

vuole,

ma

sem|)re bastante

da ciascun
ne consegue
Lire 1.39

di

perche l'operaio

pili bisognoso durante l'assenza forzata dal lavoro non rimanesse nella
completa indigenza.
il

Espongo ora
risultati della visita sanitaria. .\ sco|k di chiarezza
ho diviso ciascun gruppo maschile e femminile in 4 categorie vedi prospetti V e Vili). In una prima ho compreso gli operai in condizioni buone
di salute, ci/* coloro che presentavano aspetto florido senza alcuna alterazione somatica e funzionale. (Questi sono rappresentati dal 53,5 *
nelle donne e dal 52,2 " negli uomini
due cifre molto vicine. Se i>oi
in ogni gruppo confronto fra loro i due sottogruppi, mi risulta che tanto
i

736

donne come negli uomini, il numero rappresentante la percentuale


buone condizioni di salute, pi alto per il sottogruppo
mi
fermo
ad esporre le ragioni di questo risultato essendo
giovane. Non
nelle

degli individui in

troppo ovvie.
Nella seconda categoria ho compreso

gli operai che alla visita samostrarono in condizioni di salute discrete, cio coloro che, pur
non presentando lesioni somatiche o funzionali, nell'aspetto generale si
dimostravano o precocemente invecchiati, o denutriti, o torpidi nelle loro
funzioni. Fra le molteplici cause di ci cito i numerosi parti nelle donne,

nitaria

si

la vita di stravizio o di eccessivo

strapazzo negli uomini. Le cifre rive-

negli uomini, e il 29,8 7o nelle


30
donne. Questa percentuale quasi uguale, nei due gruppi data in grande
maggioranza dai sottogruppi adulti per le ragioni ovvie della maggior

lano che

di

costoro ve n'erano

il

vita vissuta, dell'influenza delle malattie sofferte,


di vita e di

ambiente

delle cattive abitudini

ecc.

Nella terza categoria ho raccolto gli operai in condizioni di salute


poco buone, cio coloro che senza avere una vera e propria malattia
presentavano delle condizioni somatiche e funzionali da far ritenere precaria la loro salute, essendo l'organismo in uno stato di deperimento e
sotto la continua

di

divenire

facile

tali gli

preda

qualche malattia

se

respiratori. Di costoro trovai

12,4

il

nelle

uomini. Ricercando poi in quale rapporto stiano

maschi trovo

3%

di

individui clorotici e anemici,

da catarro bronchiale cronico afebbrile portato da lungo


di una condizione normale degli organi
si trattasse

tali gli affetti

tempo come

minaccia

ricambio materiale

infettiva, o del

delle cifre

come 8

pei sottogruppo adulti;

numeri come 14,4

e ricavo dei

nelle
"/o

donne, ed
i

il

10

negli

sottogruppi fra loro, nei

6 11 7o con una differenza in pi del


femmine invece noto il fatto inverso,
e 4,6 7o con una differenza in pi per

sottogruppo giovani del 9,8 7o- Vedremo che questo poco confortante
risultato dovuto al grande numero di casi di clorosi riscontrato nelle
il

giovani.

Nella quarta

categoria

ho compreso

e classificato

gli individui in

condizioni di salute assolutamente cattive, cio gli ammalati. Di costoro

donne ed il 7,7 Vq negli uomini. Questi resultati uniti


a
seconda e della terza categoria purtroppo dimostrano che
le condizioni sanitarie di questo gruppo
di
popolazione operaia sono
pochissimo soddisfacienti
e tanto pi appariranno meno soddisfacienti
quando avr ricordato la natura delle malattie e le loro cause.
Comincio ad analizzare i dati forniti dagli individui compresi nella
esiste

il

4,1

"/o

nelle

quelli della

terza categoria rifacendomi dallo studio della clorosi (vedi

il

prospetto VI).

Su G20 operaie 52, ossia 1*8,38


si rivelarono manifestamente clorotiche.
Quasi tutte appartenevano al sottogruppo giovani, anzi, per meglio dire,
al nucleo giovanissime. Ci si accorda completamente coi dati resultanti
dallo spoglio delle notizie anamnestiche. Quali le cause di questa clorosi?

Dopo

111)

accurato 08atn(> (vedi

aiiiliionti

sulla

sua durata (ore 10-10

(li

prima parte

la

modo come

lavoro, sul

siigli

il

con un intervallo

'/

di

questa comiinica/ionr*)

medesimo viene
di

ore 1-1

'/s

<-

'

iO

poBso con. sicurezza escludere un'azione diretta di questi fattori a prov<i-la


care la clonasi. Invece da un'inchiesta personale condotta su

iie
mi risulta che lo principali cause di (juesta clorosi sono la u
spesso mal sana alimentazione, le pessime condizioni igieniche delle
aliita/ioiii, l'influenza del dominio nella KK;alita della tubercolosi polmot>

nare. L'alimentazione, poverissima di vitto

ammale

spesso nrtancante

compone, nella grande maggioranza


dei casi, di pane asciutto al mattino, pane asciutte con scarso e scadente
companatico al mezzod, di una minestra di pochissimo |)Otere nutritivo
raro che per' lare la minestra a 5-6
alla sera (quando ^ di carn' non
anche pi persone si usino soli 20 centesimi di carne) coH'aggiunta di
pane unito di rado a pochissima carne, sfiesso a lagiuoli o salunn', e di
un poco di vino non sempre. La prova evidente di una insufficiente alimentazione dovuta pi specialmente alla scarsezza di vitto animale, e
data dalle cifre resultanti dalle indai;ini da me eseguite sul consumo di
earne fresca a Pontedera nel sessennio 1900-190'>.
Khbene, resulta che ogni abitante in media consuma annualmente
Kg. 24,031 di carne, mentre gli operai cotonieri dell'Alta e Media Italia
nel 18<S5 ne consumavano Kg. 39 (3). La difffM-enza si accentua <|Uando
si pensi che ora dopo 20 anni, le condizioni di alimentazione dei cot<>nieri dell'Alta Italia sono di certo migliorate: questa differenza infine si
rende anche pi notevole quando si consideri che nel fare la media per
l'ontedera ho dovuto considerare tutte le classi della popolazione, fra le
quali, (|uella iperaia certamente consuma minor quantit di carne. La
ragione di questa insufficiente uliiuentazione non ^ da attribuirsi ai
troppo sc^irsi salari, [loich da uno studio accurato fatto in pro{>ositn, mi
risulta che
salari sono presso a poco uguali a quelli dell'Alta Italia;
(piali alla loro volta sono superiori a quelli delle altre regioni (-4). Purtroppo una buona parte del salario spesso
consumata nell'alimentare
(li

una conveniente preparazione,

si

t*

>

(^

vizi

domenieali dell'uomo, nell'eccessiva ricercatezj^a dell'abbigliamento

nella donna. Altra causa della clorosi ho detto avere le sue radici nelle
pessime condizioni igieniche delle abitazioni. Infatti queste, meno poche
eccezioni, sono in condizioni deplorevoli per moltissime cause; quali lo
slato di eccessiva umidit del piano terreno, la limitatissima cubatura e
l'insufficiente aereazione ed illuminazione, la

ovvia sorgente del cosi

nessuna nettezza dei

meftismo dell'aria,

tletti

la

frequente

locali,

mancanza

della latrina sostituita dal vecchio e lurido sistema del getto che obbliga

a deporre nelle stanze:

non

t^

raro poi che questi getti abbiano la loro


si aggiunge che le condut-

apertura sui ripiani delle scalo. Se a questo


ture dei bottini e degli nccjuai
i

bottini

si

sofo spesso a smaltitoio,

irovanu nelle peggiori condizioni e che


si ha quanto basta per dimostrare lo
47

738

grave di insalubrit dell'aria degli ambienti gi per s stessi insufcubatura e mancanti di buona ventilazione e di illuminazione.
L'aria delle stanze da letto impregnata anche di gas (oltre a quelli cloacali) che si sprigionano dalla biancheria, dal corpo e dal letto di rado
rinnovata, deve spiegare durante il sonno sull'organismo affaticato degli
operai una influenza dannosa per i processi del ricambio materiale e per
la crasi del sangue. Come terza causa si aggiunge quella gravissima
stato

ficienti di

anemia cronica facile a prodursi nei figli dei tubercolosi.


Queste influenze nocive si ripercuotono maggiormente sull'elemento giovane all'inizio della pubert, appunto perch in questo momento l'orgadello stato di

nismo, oltre ad aver bisogno di una pi abbondante alimentazione, e di


maggiori cure, pi vulnerabile. Negli adulti e negli anziani, vuoi per
la

maggior resistenza

agli effetti della insalubrit

quadri

anche

di

anemia;
pagano

essi

ma
il

spesso

le loro

vuoi per

dell'aria,

minori esigenze nutritive del loro organismo, raramente

si

le

riscontrano

condizioni generali dimostrano che

loro tributo a tutto questo

complesso

di

condizioni

di esistenza antigienica.

Nella terza categoria sono


4,3 Vo (vedi

il

anche

compresi

catarro bronchiale cronico afebbrile.

Di

gli

questi nelle

prospetto VI); negli uomini

il

10

'Vo

individui affetti da

donne abbiamo

(vedi

il

il

prospetto IX).

Questo fenomeno morboso nelle femmine

si riscontra nel solo sottogruppo


con un i^apporto del 5,9%; nei maschi trovasi in ambedue
i
sottogruppi con una preponderanza nel sottogruppo degli adulti (11 7o)
sul sottogruppo dei giovani (8 Vn)- ^^a morbosit pi che raddoppiata negli
uomini deve avere uno stretto rapporto col grande numero di malattie

delle giovani

acute

di petto riscontrate nel fare lo spoglio delle notizie anamnestiche.


Queste malattie o per debolezza organica, o perch trascurate nella convalescenza, debbono aver lasciato come strascico il catarro bronchiale
cronico. Questa affezione piuttosto frequente in ambedue i gruppi deve

molto impensierire l'igienista, poich


condizioni dell'apparecchio

polmone un substrato

di

ormai

respiratorio

il

un assioma che

bacillo tubercolare

in tali

trova nel

attecchimento oltremodo favorevole.

compresi nella quarta categoria ebbi ancora


test accennata; poich il numero degli
affetti da tubercolosi polmonare superava ogni previsione. Per bene
notare che la tubercolosi polmonare una piaga che consuma gli operai
cotonieri tutti, tanto che considerata come una malattia professionale.
Ricordo le ricerche di Tassinari (5) tra gli ammalati ricoverati nello
Spedale di Pisa negli anni 1885-1890: egli trov che su 1910 tessitrici
ammesse 88 morirono e di queste 40 per tubercolosi polmonare (il 44 ^ >,
su tutte le morti!); mentre nel medesimo periodo su 601 donne ammesse
non tessitrici, si ebbe il molto pi basso rapporto di mortalit per tubercolosi polmonare del 23 "/o- I' I^e Ilieronymis (6) per la provincia di Pisa
trov che su 100 donne morte per tubercolosi polmonare, il 1>,??
era
Studiando

una prova

gli individui

della triste

verit

"^

j,

rappresentato da tessitrici, (jiuista, che del resto non risparmia le altre


elussi sociali, f' molto diffusa anclh* in Puntedera: di fatti dai registri
niorluari del decennio 1895-I9()i rilevo che su 1968 morii

h>en 224 av11,24",,; cifra piuttosto alla


vennero per iiihercolosi polmonare, ossia
e di poco inferiore a quella trovata per la citta di Pisa (12,8 "/) da Ricci
1'

e Prassi (7).

Noi gruppo operaio


bercolosi

VII e

polmonare

insieme con

rapporto con

il

in

esame ho gi

molto

altri

detto che la mort)OSta per tu-

accentuala:

fatti

infatti

l'esame dei prospetti

minima frequenza

morlMjsi di

lavoro, fa vedere che alla visila sanitaria

e di nessun

furono

ma.<^:hi

trovati sofferenti di petto nella proporzione del '>/>",/, e se sul

3,3"di

potevano allacciare dubbi sulla diagnosi, nel rimanente 2,2 " ^ la


polmonare era dichiarata. A questi si deve aggiungere il
nucleo degli attelli da catarro croni<"o che ho riscontrali nella forte propor/ione del 10 " . (guanto alle donne si trova che le ammalate di petto

costoro

si

tubercolosi

davano un

numero

pari

al 3,6",,,

cui

di

1*1,61

con diagnosi sicura.

ri.^5 con diai^nosi dubbia: aggiungi il 4,3'^,, di affette da catarro cr<'esistono circa
nic<> afebbrile. Si conclude che in questo gruppo operai'

il

di individui affetti

'

casi sospetti,

il

"

di

da tubercolosi polmonare dichiarata,

candidati alla terribile

il

malattia. (Questi

"

di

resultati

mi impressionarono profomlamente.
l.e cause di tal cattivo stato di cose sono molteplici: alcune di esse
sono slate gi accennale quando mi sono occupato delle cause della clo-

rosi (alimentazione scarsa di vitto

animale, deplorevoli condizioni igie-

niche delle case, disposizione ereditaria).

questa

bisogna aggiungere

come condizione disponente ad una

la stessa clorosi

particolare vulne-

professionali mai
completamente removibili dagli apparecchi appositi di ventilazione locale.
.Altre concause sono l'alcoolisino, diffuso specialmente tra gli uomini, il
nessun rispetto delle norme pi semplici dell'igiene individuale e colletrabilit dell'albero bronchiale per parte

dei

pulviscoli

mancanza di pratiche razionali di disinfezione e di isolamento.


Dopo ci nessuna meraviglia deve arrecare il rapido diffondersi ili quesUD
morbo non solo nella classe operaia, ma in tutta la pop<jlazione di I*onledera.
Da quanto ho premesso si co'nprende che le asse^jje forzate dal
tiva, la

Infatti ho ri800 operai occupati in media ?90 giorni


dell'anno, che di 167,200 giornate di lavoro, ben 92'.> furono perdute per
causa di malattia. Abbiamo cosi una media per operaio di 11,5 giornate
perdute nel l'JO' e, conlrarianiente a quelle pertiuie per infortunio, senza
alcun corrispettivo compens".

lavoro per malattia devono essere frequenti e pi*olungale.


levato nel 1905

sul conto di

"iiciiniendo, le

dera sono

prco

coiiiii/i.|ii

smldis facenti.

saiiilaiie negii operai

(itminri <u

Esistono special menie 3 forme mot


la ciorosi,
nare,

catarro bronchiale cronico afebbrile e la tubercolosi polmo-

il

quali

le

si

come

considerare

740

ingranano e

si

avvicendano. Per esse non

verosimilmente dalle speciali condizioni

che

localit

possono

si

malattie di indole veramente professionale, dipendendo


di

esistenza degli operai nella

considera.

si

Ci non toglie intanto che

gli industriali continuino a battere la via


sono incamminati provvedendo gli ambienti di lavoro, gi
abbastanza ben disposti, di tutti gli altri mezzi necessari di profilassi
(sputacchiere, spogliatoi, lavandini, bagni). Molto opportuno sarebbe l'im-

quale

]ier la

si

pianto di una cassa per malati.

Urge l'impianto

cooperativa. All'autorit comunale

una cucina popolare


l'

obbligo

un'oculata vigilanza sanitaria sugli ambienti di lavoro e sugli

di attivare

operai allo scopo precipuo di separare


lattie

di

governativa poi incombe

contagiose. Alle

sollecitamente

medesime incombe anche

da maprovvedere

gli affetti

l'obbligo

di

secondo legge ad un regolare e proporzionato servizio di disinfezione e


di isolamento; e di dare opera sollecita per il. risanamento edilizio del
]-iaese, e

specialmente per la costruzione di case operaie, oggi tanto fa-

vorite da apposite leggi di Stato; di

promuovere

infine la esatta applica-

zione delle leggi sulla istruzione obbligatoria, avvalorandola con la

isti-

tuzione di un patronato scolastico e della refezione scolastica.

9 maggio 1906.

BIBLIOGRAFIA.
(1) Statistica delle

rale della Statistica del


(2
coli

cause

di

morte pubblicata dalla Direzione Genegli anni 1893-1897.

Regno per

A. Di Vestea - Appunti statistici sulle condizioni sanitarie dei pic-

Comuni

Giornale della Reale Societ Italiana dUgiene, Milano, 1894.

(3) Risultati dell'inchiesta sulle condizioni

Comuni

Regno

del

- Relazione

generale, pag.

e sanitarie nei

igieniche

CXCIX

Pubblicazione

Roma, Tipografa

S. Michele
Reggiani e Soci, 1886.
(4) Montemartini - La donna nell'industria italiana - Pubblicazione del
Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, LTfficio del Lavoro, 1905.
(5) Tassinari - Ricerche nell'aria di una fabbrica di tessuti, ecc., con
speciale riguardo al bacillo della tubercolosi - Annali d' Igiene sperimen-

della Direzione Generale della Statistica

di

ude, Voi.

II,

(6) T.

pag. 251, anno 1892.

De Hieronymis

vincia di Pisa, nel

La

diffusione della tubercolosi

volume Questioni

l'Istituto d'Igiene della

R. L^niversit

nella

Pro-

del Giorno, pubblicato a cura deldi

Pisa - Tip. Mariolti, anno 1900-

A. Prassi e G. Ricci - La tubercolosi polmonare nello Spedale e


Comune di Pisa durante il decennio 1888-97; nel volume Questioni del
(7)

Giorno

Tipografia Mariotti, 1900.

l'UospKTTO

I.

Distribuzione per gruppi di et di \. 620 Operaie.


(a cifre

ANNI DI ET

Molate

h cifr propordoBaU a 100 iadiTMai)

7.'i2

Prospetto

Su 620 Operaie

dai 12 ai 50 anni furono

{a cifre assolute

ANNI
e

DI

ET

numero

degli individui

osservati

III.

b cifre

ammalate.

proporzionali a 100 individui)

l'HOSPETTO

Stato attuale
(-1

Olir

di

N.

G2(>

Operaie.

\.

- Condizioni

di salute.

744

Prospetto

Operaie in condizioni
CATEGORIA

IV.

VII.

di

salute cattive,

N. 26 su 620 individui

visitati.

Malattie constatate.
(a cifre

ANNI

DI

ET

assolute

6 cifre proporzionali

a 100

visitati).

74.')

l'Ko.siFnro l\.

Operai
>

in

condizioni

A 111. ulti

MI.

N.

di
I

%>|

salute
IN)

poco buone.

ili(llV..>ni

,,...rvI.

Stato morboso.
{a oil're

ANNI DI ET

MMuluut

0) cifre

'.ali

7 io

X.

R. Coli (Pisa):

Doti.

Sulla Industria della Trattura della Seta


=^
in Provincia di Lucca.
Essendo

l'industria della Trattura della seta assai importante in Italia

ed occupando uno dei primi posti fra le industrie della provincia di Lucca,
per suggerimento del prof. Di-Vestea e sotto la sua guida, ho compiuto

uno studio sonmiario di questa industria per ci che riguarda la provincia


Lucca medesima, cercando di indagare i metodi coi quali questa

di

industria viene esercitata, quali siano

le

condizioni degli stabilimenti rispetto

all'igiene e quali siano gli inconvenienti

che

il

apportare agli operai impiegativi e al vicinato.


questo lavoro sono

lavoro della Trattura pu


Gli

argomenti

trattati in

seguenti:

Come la Trattura della seta viene effettuata nella provincia di


che posto occupa tra le industrie della provincia stessa in riguardo

1."

Lucca

donne e dei fanciulli;


Ambiente di lavoro e esercizio

del lavoro delle


2."

dell'industria in rapporto con la

famiglia dei lavoratori;


3."

Abitazione, alimentazione e condizioni economiche dei lavoratori

4."

Esercizio dell'industria in rapporto con l'ambiente cittadino;

Provvidenze d'ordine legislativo; Regolamenti interni.


infine una nota a parte circa le due malattie professionali
caratteristiche, il male cosidetto della caldaiola e l'anemia e clorosi.
5."

Segue

1-

La Trattura
.

a)

^^

della seta consta delle seguenti operazioni:

.1

Preparazione

{
[

bagnaggio
,

e cottura dei bozzoli

^,,-,''

sbattitura:

h)

Composizione del

e)

Incrociatura dei

filo
fili

di

seta greggia;

d) Innaspatura;

Disgava (levare le matasse dagli aspi);


/) Piegatura delle matasse.
e)

757

1."

Struse o selligliene;

2.'

cascami

Doppio greg^'"

l'urati; 3."

delle haciiiell*

rifiut)

'

i.", 5." vengono, dojxj aver subito la inaci-ra.-..lifu\<]>^l


mandali m"" -' -i' -i ''

3.",

2.",

1,",

negurMiti calcami:

taine; 5." Falde; C." Crisalidi; 7." Ac'|u<? di


I

dolio cnHlidi.

|iiecedoii/a s'A dovuto praticare la frocazionr

In

dall'esercizio dell'industria risultali-

/ione e l'essiccaniento,

riempiono pure imbottiti, ecc.


Uj/./.oli diir<iiii' la
Le acque delle bacinelle ove s.jnt> >iuii Umilili
vengono portate all'esterno della filanda o per mezzo di apjMjsita
conduttura, o per mezzo di recipienti. Esse vengono scaricate o in corpi
i

trattura

acqua, o nelle fogne cilladine,

di

filande.

La temperatura

acque

delle

cisterne,

in

<

di

e.

nei

.".O"-.'')')''

prati

nelle

vicini

alle

bacinelb"

di

filatura e 90"-0.")" in quelle di sbattitura.

Le

vengono mandate

crisalidi

in

campagna

servono alla cuncmia-

zione dei campi.

Le

sono 32 (almeno quelle denunziate alla

filande nella Provincia

ma

fine del 190i),

alcune delle filande da

me

prese

in

considerazione

non erano denunziate. Delle 32 filande, 2C hanno motore a man> e sono


le pi piccole, 2 a vapore, 3 a forza idraulica, 1 a forza idraulica e a vapore.
L'apparecchi che serve per la

trattura

chiama

si

Nfolino

della

filanda e consta delle seguenti parti:

2."

II
il

di

,,

L" liacinelle

,.

di

sbattitura
,,

trattura;

Filiere;

3."

Apparecchio d'incrociatura

4.

.Vndivieni o guidafili;

5."

Aspo.

vapore, la forza idraulica e

movimento

mano

Nelle filande a

banco

per

numero

di

motore a

mano servono ad imprimere

e a forza idraulica l'acqua delle bacinelle viene

riscaldata in sito durante


del

il

agli aspi e ai guidafili.

il

lavoro mediante un fornello situato al di sotto

lavoro.
di Lucca l'industria della Trattura della seta occupa
secondo posto do[>o le fabbriche della carta.

Nella provincia
il

Eccettuata la iManil'attuia dei tabacchi e l'industria dei Filati cucirini,


la

Trattura della seta impiega un maggior numero

di

tutte le altre industrie:

alle

donne.

uomo: non

.XelU*

il

filande a

lavom

della Trattura

mano

al

t"

di

donne e

movimene. degli aspi addetto un

impiegale delle donne. Il numero


complessivamente nelle diverse filande di 1H>5
filande non denunziate) e di queste ve ne sono:

raro per che vi siano

delle operaie imjegate

(non calcolando

le

\. 132 dai 1()-15 anni (quattro

321

4r.:

fanciulle

esclusivamente affidalo

21

in

ift.

-^ole

di

10 anni)

748
1

La

2 ministre o

direttrici.

piegatrice.

L'annodatora.
In ogni filanda vi sono:

Le

operaie pi giovani

anni

gli

La

sono

Le maestre.
Le fatturine.
Le scambiatrici.
le

fattorine, le quali di rado

fattorina

compie

la

prima parte dell'operazione

vale a dire la Preparazione (bagnaggio


parti

un

sono riserbate:

po'

da

Le

le

scambiatrici

cottura

dei

della Trattura,
bozzoli), le altre

funzionano un po' da maestre e un

fattorine.

filande

sono

quali in citt, quali in paesi in immediato

situate

campagna

contatto con case abitate, o in

anche

superano

18.

in case abitate.

Nessuno

ad abitazioni od
compie la Trattura

vicinissime

degli edifici in cui

si

stato costruito a bella posta per servire da filanda.

Ambiente
Gli ambienti di lavoro

cosi cinque delle filande

il

da

II.

di lavoro.

pi delle volte

me

hanno una cubatura

deficiente;

esaminate presentarono da 7 a 11 m^

di

cubatura per operaia.


Alcuni laboratori sono ben ventilati ti'attandosi propriamente di loggia
a grandi aperture, ma sono le filande pi piccole.
In nessuna filanda ho trovato apparecchi per la ventilazione artificiale: l'illuminazione

viene fatta o per mezzo della luce

gaz ad incandescenza, o finalmente del petrolio.


Per allontanare i vapori nauseabondi che producono
apparecchi speciali e questi

acque delle
vi sono
riversano nell'ambiente. In alcune delle

maggior parte

bacinelle in ebollizione, nella


si

elettrica, o del

pi grandi sopra la bacinella della fattorina

si

delle

le

filande,

non

trova una lastra

di metallo,

che ricuopre per met la bacinella stessa e a questa s'innesta un tubo


che con l'altra estremit sbocca in un tubo collettore che decorre ad 1 V2 ^^^
d'altezza sopra il banco di lavoro ed esce fuori dalla sala. Questo mezzo
di

allontanamento dei vapori insufficiente.

non vengono subito tradotte fuori dalrimangono ammassate intorno alle operaie, sia
terra, sia in recipienti speciali, sia sul banco stesso di lavoro.
Le acque delle bacinelle vengono al massimo cambiate tre volte nella

Le

crisalidi in tutte le filande

l'ambiente di lavoro,
[)er

giornata.

ma

Nello filando pi grandi,

hanno a

Iop dispusiziniie

jiaestrA

un

acqua

lunit? di

massimo due

al

fr*dda elio

maestre

serve per ridurre

a 50 l'acqua dolio bacinelle delle maestre. In altre filande l'acqua


trasfxirtata per

mani per evilaro

di

danni

pavimenti delle sale

occetto pochi

fatti

recipienti

in

olio

di

pn^durrobbe l'acqua calda della

lavoro

di

pietra arenaria,

viene

vi

banco di lavoro armo


cui le maestre imni-

Sul

appositi.

ripieni di ac'iua fredda in

dei catiiiolli

<lisposti
!

mezzo

bjuii;

tutti

questi stabilimenti industriali,

>^(>nu

costruiti

ojn mattoni

C4jniuiii

e non sono provvisti di strato impermeabile e sono oltremodo


in

modo che

la

pulizia riesco

difificib'.

mal tenuti,
Questi pavimenti non vengono mai

nessuna filanda.
ha pareti non sono provviste di intonaco lavabile per una corta altezza
dal suolo; anzi ho osservato una filanda in cui 'e pareti non erano rivedisinfettati in

slite

nemmeno
Le

dol

comune

Jint'stre negli

strato di calcina.

ambienti

pi grandi, sono assai

lavoro

di

numerose e

di

alcuno

specie

ma

delb*

in alcuni

genere esse difettano

dei pi piccoli stabilimenti industriali di questo

numero

filande,

di superficie assai vasta,

li

e di ampiezza.

Cosi ho riscontrato che in alcune filande la supeificio delle finestn*


di mq. 'A, 1.92, 2,64, 2,75, 1,80, 1,10, 1,37, 2,r,2.
che conductjno alle sale di lavoro sono in molti stabilimenii

ora rispettivamonto

Le
molto

.scale

ristrette e perfino costruite in

legno.

III.

una inenzi<jne jtarlicolare Dormitori che esistono in alcune


operaio elio non sono del luogo e che sono il maggior
mmiero: non se ne pu dir male tanto che basti! Deficienti di aria e di
luce, tenuti nel massimo disordine, pochissimo curata la pulizia. In certi
dormitori gli abiti dello operaio penzolano so|)ra il cajwj delle operaie
stesse durante il sonno; le scarpe sono [Mjste da capo a letto sopra soAfTe
scavate nel muro; nei dormitori sono pure ammassate le canestre ove lo
operaie tengono il loro corrodo e ve n* una ogni operaia.
La cubatura individualo in questi dormitori meschinissima e le
operaie dormono fino in 3 in un sol letto.
Fsempi:
iMorilaiio

filando jior

le

l'ilanda a)

.'

I tormitttrio.

Cubat. indiv.

ni. e.

9,633

Finestre: 4 a .Sud m. q. 170


2."

Cubat. indiv. m.
,,.

2 a Sud

Cubat. indiv. m.
,,.
!

mostre

5,389

5 ad Ovest

^"^'^'^
3."

e.

e.

"^'i-

5,311

5 ad Ovest

.^

^'^

g^j'

...

mq. 1,19


l'"ilanda h)

1."

Donnitorio.

/oU

Cubai, indiv. m.

e.

^),10S

Finestre: 1 a Nord m.
"-'."

Cnbat. indiv. m.

3."

Cubat. indiv. m.

Finestre: A a

e.

Sud m.
e.

1,87

q.

0,370
1,17

q.

5,Gr)3

Finestre: 1 a Ovest m. q. 1,22


4."

i-"inestre:

Filanda

Refettori.

Donnitorio.

e)

m.

Ciibat. indiv.

e.

T^OOi

a Ovest m.

Cubat. indiv. m.

e.

Finestre 1 m.

1,09.

Pochissime filande hanno

q.

refettorio.

il

q.

1,22

13,775

Nemmeno

tutte

non sono del luogo lo posseggono.


Questi ambienti funzionano nello stesso tempo da cucina, da luogo di
conservazione dei cibi e da stanza da pranzo; non vi sono sedie e sulle
poche tavolo che vi sono vengono conservati i cibi da una settimana
quelle in cui

all'altra; le
il

lavorano

operaie

operaie mangiano sedute sulle casse nelle quali ciascuna tiene

necessario per prendere

giando per

che

il

si

fanno nelle sale stesse

fa

sempre nell'ambiente

posate, ecc., o in piedi passeg-

cibo, piatti,

il

refettorio o nei cortili

attigui

alle

filande.

lavoro e la colazione

di

di lavoro.

refettori e

volte

pasti

delle 8 al mattino si

dormitori sono in alcune

filande in comunicazione coi magazzini dei bozzoli.

h' alimentazione delle operaie quasi essenzialmente a base di pane


e legumi; raro figuri la

carne fra

luoghi lontani da quello ov'

loro pasti.

la filanda

Le operaie che sono

di

ogni sette giorni ricevono da casa

propria la maggior parte delle

provvigioni, perci le sostanze di cui si


nutrono queste operaie sono ancora stagionate; inoltre queste sostanze
vengono conservate in locali non adatti ed esposti alle polveri. Quelle poi
che fanno ritorno a casa la sera e che perci compiono il loro desinare
in filanda

cibo, cibo

che

le

portano da casa la mattina, al cominciare del lavoro il loro


che dev'essere cosi mangiato freddo. La quantit di alimento

operaie prendono piuttosto scarso.

Acqua

potabile e di servizio.

vista insufficiente,

Esclusi

dove potrebbe

pochi stabilimenti, la prov-

bastare

mancano

disposizioni

le

tecniche adatte all'uso dell'acqua per la buona pulizia personale. Spesso


le

operaie devono far pulizia all'aperto nei

attingono acqua potabile.


delle fonti delle bacinelle,

ogni rapporto,

ma

volte

cortili

e alle

fonti stesse

come acqua da bere viene usata

che per mi

si

si

svolgono

vapori

di

distanza

nauseabondi e sopra

di esse.

latrine nelle diverse filande oltre essere scarse per

rispetto alle operaie impiegatevi, sono addirittura indecenti.


pai-to di

queste ha pavimento

in

ove

quella

assicura essere buonissima sotto

queste fonti sono situate a pochi centimetri

dalle bacinelle di dove

Le

il

numero

in

La maggior

mattoni; sono mal ventilate; in molte

il

luo<ru

mancando

cesso non chiuso e

tulxj del

eniuiiti/Hini:

manai

la ventilusdone de' btitlini si

moltissime

in

sedile

il

alcune

in

e<l

liquidi

escrenienlizi suno sparsi sul |>uviiiirnUj.

Queste latrinr a volte sono

comunicazione con dormitori

in

sale di lavoro, altre sono situate all'esterno dell* filande.

hai/ni e sjjuijlmtoi non ne esistono

in .ilcnr.:. fiiiitiJn

durante il lavop".
drl taroru.
La Trattura durii

!<

i-

..i..

itiiiossano abili speciali

J)(ira(a
di

giugno

piccole) dal

Le
In

In

vano

una (ilanda
per

alcune

inai/',

gennaio
lavoro giornalic'ro sono 12 per

(trr di

V j

dicembre o

al

ciullo fino a (juindici

e di

in

allaprile doH'anncj successivo o al

iiia^^gio

lilantlc dalla tine

in

alUf

(sitcci-

s*

al

tlonne e 11 per

le

lan-

le

anni (ore settimanali 72 e Oi.


lavoro stato

il

abbreviato

di

'/j

ora per

le

donne.

laiiciiille.

le

un'altra filanda ho riscontrato che

lavorare

11 Vj

ore.

le

fanciulle nell'estate si face-

lavoro incomincia

Il

al

mattino, d'inverno in

G e d'estate pure: per le operaie al di


Sotto dei (piinflici anni il lavoro, almeno nelle filande da me esaminale
incomincia ',., o 1 ora pi tardi. Gl'intervalli che dovrebbero essere di ore
due (art. 8 della Legge sul lavoro delle d(mie e dei fanciulli), in alcune
alcune filande alle

5','o,

in altre alle

quanto mi si
o nel luogo
vengono
trascorsi
dice, sono tutt'altnj che
di
stesso di lavori. .. all'aperto ed occupali da alcune opera'" '" l<i\
filande sono di

1''^...

1',',...

Le

ore.

infra/ioni all'orario, per

rare. Gl'intervalli

poco conto.
I

'salari

l'atto ri na,

sono diversi a seconda che l'operaia maestra, scanil.ialrioe


ecc.

Le maestre guadagnano
Le scambiatrici
Le fallorine
Le operaie non vengono
di quelle

da

danno

provincia,

al

me

in

>.

lo

(i

paghe vengono

altre filande

pagano

le

donne ogni

liquidate

fine di Trattura.

Lindustria della Trattura della seta


striale italiana nell'elenco delle

il

vicinato

>.

(ir-,

tiiie

i nditst rie

i^

|Kstii

1.^

giorni; nelle

dalla legislazione indu-

insalubri con\p\h\Ut dal Consiglio

Sanit (Decreto del Ministero dell'liiterno in data 21 a


le

filande

proprietari pen> l'anno anticipi qualora l'ope-

piccole filanib'

e figura fra

ii,75

stipendio alle operaie per Natale e alla fine d'aprile

Due

di

1,10

retribuite setlimanalmenle; cosi

raia lo richieda).

Su|)enore

gioni'

al

prese in considerazione e che sono delle pi grandi della

termine della Trattura


le

media

indusiiie di ? /*

.diw-..'

^Iif,,!.,.

^i..'.- .l'i

"
.

")

Riassumendo abbiamo adunque per le operaie questi inconvenienti:


1." Atmosfera calda umida delle sale di lavoro per l'evaporazione
delle acque delle baccinelle;
2."

Viziazione dell'aria,

prodotti gazosi puzzolenti che

cosi de' lavoratori,


si

come

de' dormitori,

eventualmente anche per comunicazioni con

alle operaie e

per

sviluppano dai depositi di crisalidi intorno


le latrine

magazzini dei bozzoli;


3." Meschina cubatura e nessun provvedimento efficace

e coi

di ventila-

zione locale;
4."

Calore raggiante dai fornelli sottoposti alle bacinelle;

5."

Deficiente

provvista di acqua per

la pulizia personale,

niente

bagni, niente spogliatoi;


6."

Acqua scalda

e talora

erogata

in

modo da

restare esposta a

vapori nauseabondi e a emanazioni puzzolenti;


7."

Cibi scarsi, quasi esclusivamente di

nati o freddi,

consumati

Aggravano le
1." Lavoro

di

regola nelle sale

natura vegetale e stagio-

di lavoro.

condizioni di queste operaie:

giornaliero

durata annuale

della

Trattura troppo

lunghi;
2.

Salari incisori.

IV.

circa l'influenza
1."
2.

ambiente cittadino:

da essere soverchiamente incomodo);


Emazioni sgradevoli e nauseabonde originate dalle crisalidi

ammassate

tale per

nei cortili vicino alle case abitate, dall'ebollizione delle falde,

dai vapori delle


3."

?>\i\\'

Rumore (non

acque

delle bacinelle;

Contributo notevole per quantit e qualit

al

cumulo

di rifiuti

liquidi e solidi.

^ V.

Provvidenze

d'ordine legislativo. - Regolamenti interni.

stono Casse di previdenza e M. S. fra le operaie e


(piando un'operaia

si

un'altra fino che non

ammala non
si

nemmeno

per

le

Non

esi-

gravide:

percepisce paga e viene sostituita da

ristabilita.

operaie che lavorano in filande con motore a vapore o a forza


idraulica sono assicurate sugli infortuni (art. 7 Regolam. della Legge 31 genSolo

le

naio 1904, N. 11). In nessuna filanda

vi

sono sale per

lattanti o presepi,

quantunque ve ne siano di quelle che impiegano pi di 50 operaie (art. 10


Legge sul lavoro delle donne e fanciulli). Il tempo concesso per l' allattamento del bambino nei locali delle filande di Vz ora, 20'"' per volta;


fuuri

\}i'v

E
i

(li

vario u

teiiipj

il

non contato

fra le ore

il

tempo che viene occupai

dnll'al lattamento

lavoro.

li

intuitiva la necessit

regolamenti

753

che nei Comuni


.=
;o..
prendano in diretta considerazione

locali d'igiene

altura,

l'esercizio

talf industria e sieno fatte osservare.

Su due Omiuni della provincia


In essi

f'

<

SarA vietato

locali di

di

ho trovato soddisfatta questa


il tempo che
trovano.

hiande dovranno esser sempre tenuti puliti e ventilati .


di mettere ad asciugare anche nelle fabbriche stesse

avanzi

sijltanto

regolamenti sembra lascino


fr(>scrilto che:

esigenza, per altro

non siano completanientf

seta od altro se

in(jdori >.

L'acqua dello bacinelle dovr essere sposso cambiata

Gli operai e

le

>.

operaio non dovranno stare a piedi scalzi negli opi-

fici .

Non

<
cortili,

si

spargeranno

ac(|ue delle filande sul suolo pubblico,

le

ni

ecc. .

Djvranno

bacherozzi ogni 24 ore essere allontiinali dalla lnarma


ben chiusi e nelle ore stabilite jjcr la vuotatura dei pozzi neri
e trasportate a 500 m. dalla citt. vietato con tali bacherozzi nutrire
*

in

recipienti

qualsiasi animale che serva per uso alimentare

ho trovato reijolamenti interni


loro importanza perdio concernenti

In tre sole filande

dono molta

(lolla

di fabbrica

che per-

la disciplina e

non

l'igiene.

Malattie Professionali.
Or voniamo

agli

particolare

del

effetti

esercizio

industriale

sulla

salute degli operai ossia alle malatlie professionali. Queste son<> essenzial-

mente due:
Il malo

//

male delle

bacinelle. -

Uanemia

e clorosi.

delle bacinelle stato studiato verso la

sato dal Duffours(li o dal Potton

('2)

in

met

del secolo pas-

Francia e dal Melchioni

(3) in

Italia.
11

sulle

PoUon ilico M die (piosia maialila (oiii[)aiisco una sellniiana o due


mani dolio trattrici dopo incominciato il lavoro ; prima si ha un

prurito, poi rossore

vescichette ripiene

eritematoso o risipelatoso, quindi


liquido

di

chiaro

pustole senza essere ombelicate:

Le vescicole

al

"

o 5

"

le

giorno

che poi a volte

si

sollevano delle

si

trasformano

in

pustole lasciano cicatrici.


si

possono rompere e allora

si

ha un

U mal d3v*r$ ow << batprit.


mais dalle donno cho traggono la
dotto in Prttncia mal dei fllogaUl o male
(lolla coldaiola (Memoria prexentala oll'Accadoniia Nauonale di Medicina di Parigi, I8BS).
(3) Annali di Mo<loioa <li Milano I8S7, fascicolo di aprile.
(1)

Uirtitrchta tur

(2)

Ui-orche poi

mU

sollievo momentaneo o permanente: i movimenti sono dolorosi. L'eruzione


giunge al suo acme al 5." o 6." giorno. Si possono poi avere ascessi e flemmoni. Le vescicole possono essere sopra tutte le dita e anche sul palmo
e sul dorso delle mani, a volte solitarie, a volte a gruppi. Ove la pelle
grossa si possono formare ragadi dolorose. I polpastrelli delle dita sono raramente attaccati. Tranne poche eccezioni quando una trattrice ne fu affetta,
essa pu esercitare il suo mestiere senza andare pi incontro a tale

malattia.

Melchior L

Il

trova d'accordo

si

col Potton nella

localizzazione di

una descrizione quasi del tutto simile e parla di


formazione di vescicole e pustole: accenna pure agli ascessi e a flemmoni
e i primi dice esser pi frequenti alla palma della mano in vicinanza
dell'unione delle falangi col metacarpo. Anch'egli ha riscontrato che il
polpalstrello delle dita immune ma quando colto da flogosi va subito

questa eruzione e ne

fa

produce la necrosi .
Riguardo all'etiologia il Potion crede che la malattia debba la sua
origine alla presenza della crisalide, alla decomposizione intima della stessa
ad una primordiale alterazione che si formata lentamente nelFinterno
del bozzolo nei magazzini. Questa alterazione acquista nuova forza dall'azione dell'acqua calda. L'effetto morboso non compare se s'impieghino
bozzoli recenti soffocati da poco .
Melcldori e il Duffoui's credono che sia la materia gommosa di cui
spalmato il filo serico: l'acqua pura e spesso cambiata favorisce lo
sviluppo di questa malattia, tant' vero che si dava a ciascuna donna che
trae seta un litro o due d'acqua nella quale erano schiacciate le crisalidi
all'osso e

ed in

tal

modo

la

malattia era diminita

Eecentemente poi Fabre e Avignon (1) hanno descritto questa malattia e hanno creduto di poterla attribuire a des acariens viventi allo
stato di parassiti nei vermi da seta.
La gravezza della lesione, qual viene indicata dagli autori, veramente
non ha alcun riscontro nel resultato delle osservazioni mie sulle trattrici
della provincia di Lucca. Vero che le mie osservazioni sono state incominciate un mese e mezzo dopo l'apertura dei laboratori, quando l'eruzione
poteva non essere pi nel periodo attivo. Io ho per interrogato a proposito in tutte le filande

operaie e ministre e n'ho avuto la risposta, che


si soffre parecchio sino a dover talora smetforme veramente pustolose sono rarissime e gli

bens nelle prime settimane


tere

il

lavoro,

ma

che

le

ascessi addirittura eccezionali.

Le operaie che lavorano

in filande

a vapore mi hanno

vare che quando lavoravano in filande con

(1)

Accaihinie de Mdecine

Jt'ijijiorl

de

vieti fornelli

Vallin, 2 ottobre, 1900.

per

fatto osseril

riscalda-

mento delle acque, SdfTrivano al cominciare della trattura molto


die il male b accentuava a seconda del materiale impiegato per
damento (if!).
Al Poltoti puro eia stalo

riferito

ma

questo fatto

di pi,

riscal-

il

la ni(3rion ^Uf^f>f

complotumentt".

La diversa

male

intensit dei

mano

motore a

nelle lilande a vapjre

potrebbe avere una spiegazione nel

...

,...,,..

...

<

che nelle prime


si lavora (piasi tutto l'anno, di modo che fra il termine di un peri'xlo annuah*
di Trattura e rincomineiare del successivo decorre appena un mese; mentre
nelle filande a mano la interruzione del lavoro dura cinque o sei mesi onde
ha tempo di ritornarf^ con l'ordinaria disposi/ione. I)i fatto per io non ho
riscontrato sensibili

difTrrenze

fra

le

lavoratrici

fatto,

delle

due

caleirorio

di

filande.

Le lesioni da me risc<jntrate si liniitaiio ad un rossore eiilemaluso,


ad una dermatite molto spesso con vescicole miliari; ho osservate queste
specie alla

mano

fra questo

e l'anulare; inoltre pi

mano che

si

destra nei solchi interdigitali

fra l'indice e

medio

il

frequentemente nel lato ulnare della


maggior rapporto con l'acqua calda. Le ragadi mi

trova in

sono offerte piuttosto frequenti e situate nei solchi interdigitali e nelle


pieghe interfalangiche. Ho notato pure delle erosioni e perdite di sostanza
sui polpastrelli delle dita delle maestre e sulla superficie palmare dal lato
si

ulnare della
esposte

ai

mano

destra.

Le

fattorine

che hanno

le

mani continuamente

vapori d'acqua bollente, sono pure affette da ragadi e dermar-

con produzione o no di vescicole, della stessa localizzazione.


Sopra 350 operaie ho riscontrato; rossore eritematoso delle mani,
''"' >-
dermatiti con produzione o no di vescicole nell'^^"
-v^' '

liti,

'

'

nel 25 Vo- n>ai ascessi.

L'esame

acque delle bacinelle mi ha dimostralo

batteriologico delle

solo la preseii/ii di

spdi-i'

di

l..u-illi;

ver"-:imilni'-iite

,I..I

.rrni.i,.,

,1..;

|.i.>j||i

del fieno.

Le iniezioni nel tessuto ^oiiuoutaneo delle cavie fallo direiiamenie con


acqua delle bacinelle non ha dato liio-zo a feiKimeiii reattivi, iu'> I..en!i

generali.
10 credo eh? siasi assai

esagerato nella ilescn/ioiu- di questo cosi


che le forme semplici irritative sieno eritemi
e dennntiti da calore, coadiuvando l'acidit dell'acqua, e che le forme gravi
(pustole, ascessi, flemmoni) siano infezioni collaterali, estranee al lavoro.
.Mia mia inchiesta si sono presentiite invece come malattie profes-

detto

male

delle bacinelle e

sionali vere e proprie,

nelle indiente condizioni di lavoro,

Vanemia e

la

clorosi.
11

DulVours,

il

Melchiori

trovaron)

pure

frequentemente

malattie nelle opemie della seta: r.VIbrecht pure afferma che

emanazioni nauseal>onde e
causa dell'anemia e delle

l'aria viziala delle filande

clorosi.

queste

l'untiditA, le

furono segnalate

come


dott.

Il

756

Pierre Giore (1) riferisce essere

le trattrici

affette

frequen-

temente da tubercolosi.
Nel rilevare queste condizioni morbose ho dovuto accontentarmi dell'ordinaria osservazione clinica, non illustrata da indagini ematologiche:
ispezione delle congiuntive, delle

un poco

della pelle ed
struali

mi sono

muccose

dello stato della

limitato a fare brevi

avrei avuti bisogno di aver

meco

domande: per

disturbi

me-

far visite pi accurate

l'ufficiale sanitario del luogo.

In un gruppo di 145 operaie sotto


fette

labiali e gengivali, del colorito

nutrizione. Circa

venti anni ne

da anemia e cloroanemia.
Non ci pu essere dubbio sulla natura

ho riscontrate 85

delle cause

af-

che fanno cosi

frequenti queste malattie, cio:

Influenza di un'aria caldo-umida e molto viziata,

1."
il

come durante

lavoro

Durata eccessiva

2.

cosi

durante

riposo notturno.

il

del lavoro giornaliero e

prolungamento note-

vole della stagione di lavoro.

Trascuranza della pulizia personale e delle vesti.


Alimentazione insufficiente.
La posizione continuamente seduta ed inclinata, che per moltissime
ore del giorno deve essere tenuta dalle maestre, sedute presso i bagni,
non pu certamente non esercitare una certa influenza sopra l'operaia.
Gubian (2) dice poterne resultare obliquit del bacino. Melchiori (3) accenna
ad aborti e parti prematuri nelle trattrici. Layet (4) parla di deformazione
3

4."

del bacino, metrorragie, aborti.

Io

devo accennare ad un grave inconveniente che s verifica nelle


mano: in esse il fornello che serve a riscaldare le acque delle

filande a

bacinelle situato proprio al dinanzi

continuamente esposta

cosi

dal fornello

si

della

fattorina,

la

quale

si

trova

alle irradiazioni del calore assai intenso clie

sviluppa.

Conclusioni.
I.

La Trattura

della seta

pu essere

insalubri che esigono speciali cautele per

il

classificata fra le industrie


vicinato, in riguardo delle

emanazioni moleste .
II. Al relativo lavoro possono essere
ammessi fanciulli dai 12
ai 15 anni e le giovani fino a 18 anni a queste condizioni:
1." Che sia assegnata una normale cubatura nei laboratori, attivando un adatto sistema di ventilazione locale per allontanare l'eccessiva

(1)

De

(2)

Pkoust.

(3)

Idem.

(4)

Latkt.

la tuherr.ulose chez les

ouvriers en soie, Paris

Jli/gine industrielle.

Hijijine des professioiis, pag. 190.

- 757

umidit e le esalazioni inevitabili; e che dato l'uso di dormitori

locali,

essi restino sottratti airinniienza dei iaboraturi e depositi di crsalidi, ecc.;

sicno [)ro[)orzionati

2."

Che

ili

cubatura, ventilati, muniti

norme comuni

centi a tutte le

di

di

sfxjgiiatoio, s^jddisfa-

igiene edilizia;

leserciziu annuale delia trattura

venga diminuito per singole

S(|uadre di operai;
3."

4.

di

Che
Che

il

lavoro giornaliero non superi

sia

aumenUito

il

salario in

alimentarsi corrispondentemente

ai

le

8 ore;

modo da permettere

bisogni

dell'et

alle

operaie

e del lavoro e

si

cerchi di attivare delle cucine popolari cooperative presso le officine;


5."

Che

le

falde e le crisalidi siano subit< tradotte

biente di lavoro e conservate in


6.

Che

vi sia in

recipienti

ben

chiusi

fuori

dell'am-

impermeabili;

ogni filanda una buona^ dotazione di acqua pota-

bile e di servizio e adatti impianti

li

pulizia personale, lavabo, doccia, ecc.

758

XI.

Prof. U. Gabbi - Doti. F. Repace (Messina):

Le

alterazioni

scheletriche

portatrici sul
Le operaie che sono

ed organiche delle

capo della Calabria.

state,

per consiglio del mio Maestro Prof. Gabbi,

oggetto del mio studio sono donne

che fin dall' et di 7 - 9 anni si sottopongono al lavoro che poi continuano fino a tarda et, finch a dir
meglio i disturbi indotti da esso o pi raramente delle malattie intercorrenti non impediscano loro di accudirvi. Esse passano gli anni della giovinezza, dell'et matura e spesso anche della vecchiaia trasportando sul
capo dalla mattina alla sera pesi che alle volte raggiungono o superano
per terreni raramente piani, per lo pi erti e montuosi, meni 70 chili;
tre d'altra parte si alimentano in modo deficiente per quantit e qualit,
e vivono in ambienti miseri ed antigienici.
Dall'

esame

di

soggetti appartenenti a questa classe di lavoratrici, di

diversa et (dai 13 ai 70 anni),

di

diversa

costituzione e presi in vari

paesi, risultano le seguenti principali alterazioni

Cuoio capelluto. D'ordinario si ha caduta di capelli in corrispondenza


il
del sincipite, dove cio poggia direttamente od indirettamente il peso
:

cuoio capelluto

ivi

presentasi in alcuni casi ispessito,

sottigliato, atrofico, sollevabile in pliche, scorrevole pi

rude,

in altri as-

che normalmente

sulle ossa sottostanti.

Ossa craniche. D'ordinario si ha un leggero appiattimento in corrispondenza della parte alta della squama dell'occipitale e della parte posteriore dei parietali; in un caso ho notato un vero avvallamento dell'occipitale e dell'angolo postero-interno del parietale sinistro, con dislivello di parecchi millimetri.

Colonna vertebrale. Accentuazione notevole delle curve fisiologiche tanto


nel senso antero-posteriore che in quello laterale, tanto da avere in al-

cuni casi un discreto grado di cifosi

dorsale e lordosi lombare,

ed una

leggera scoliosi prevalentemente dorsale.


casi le ultime vertebre cervicali sono ancora pi prominenti
In tutti
che normalmente: in due casi si ha una sublussazione anteriore delle
prime vertebre cervicali con deviazione laterale.
i


Sisd'ina tiurcitsn.
(li

nota,

disturbo

campo un

questo

In

che

ir^y

disturlx) 6

maggiormente degno

intorvione relativamente presto

nell'esercizio del

che non ^ mancato in nessuno dei noggetti esaminati. K un


vero crampo professi una le eh* interviene nei muscoli laterali del collo
rendendolo rigido in estensione modica: esso si accompagna a forte dolore, viene di lott(j mentre la donna compie il suo lavoro, ed ^ tale da
obbligarla a deporre temporaneamente il peso che trasporta: ci fatto,
tale crampo dopo (|ualclio minuto cessa, ma d'ordinario riappare dopo
non lungo tempo, rendendo oltromodo dolorosi. i|im-I I.ivi.c. die
i.pp
se stesso faticoso e mal rimunerato
Molte delU' domie esaminato proscnl.iMo nioltre delle parcslcsie agli
m(!sti!re,

t-

arti superiori,

specialmente allo

nervosi degli arti stessi,

subdolo
dei

tanto

un leggero procosso

di

tronchi nervosi

nella quale

alle

dita, e

da
di

dolenzia alla pressione dei tronchi

far sospettare

nevrite,

ascelle por la posizione

vengono spesso tenute

le

lo

svolgersi lento e

dovuto forse allo stiramento


di

estensione

braccia per sorreggere

il

forzata

peso sul

capo.

quasi tulle riesce dolorosa

In
rali del

la

pressione nelle regioni postero-late-

collo ed in corrispondenza dei punti sottoccipitali.

Apparato respiratorio. Frequente a riscontrarsi


in

l'enfisiMiia

qualche caso notasi enfisema sostanzialo con veri

Apparato

circolatorio. In molti casi notasi

marginale:

altiicchi asmatici.

una leggera

ipertrofia car-

diaca da sforzi; discretamente frequente una arteriosclerosi precoce.


Oltre alle notale alterazioni, che sono

con minore frequenza, cosi


|)iatto,

vora no

in

reno mobile,

le principali, altre
l'

riscontransi

ipertrofia della tiroide.

che lavorano nel piano si forma con una certa frequenza il


che non mi occorso riscontrare mai in quelle che lamontagna.

In quelle

piede

il

ci

760

XII.

Doti. P. Pesenti (Alzano Maggiore):

La Patologia

^==^^===^^=

gesso.

e del

lavoratori del cemento

dei

Inutile dire che se io e per

empirica che

strettamente

una quasi forzosa competenza,

piuttosto

per ottemperare ad un invito

scientifica,

cortese e lusinghiero del Senatore Prof. Malachia De-Cristoforis, imprendo

a riferire brevemente intorno alla Patologia specifica dei lavoratori del


cemento e del gesso, non posso e non devo nascondere che la mia concisa relazione presenta necessariamente, oltre alle lacune naturali in chi
non guari addestrato alle indagini e ai metodi moderni, molte analogie
e molti punti di contatto con quanto gi venne da altri notato nei riguardi
degli individui

E
le

comunque

qui torna subito

esposti agli ambienti polverosi.

opportuno che

io

affermi

come su per gi

tutte

materie polverulente possano appunto ingenerare nell'umano organismo

una sindrome comune, sindrome che

fu dai patologi

battezzata

coH'ap-

pellativo generico di pneamoeoniosi.

non vano il soggiungere, poich la scienza basata


che la pneumoconiosi quando indotta da polvere di
carbone minerale o di carbone vegetale, prende il nome di pneumoantracosi; di pneumo-solfosi, se da polvere di solfo; di pneumo -silicosi,
se da polvere di silice; di pneumo-siderosi, se da polveri metalliche;
di pneumo-fitosi, se da polveri vegetali.
Vero che gli operai del carbone fossile o di legno, i minatori
sulle

per altro

distinzioni,

delle zolfatare o delle piriti,

ceramiche,

delle

ferro e dell'acciaio,

spazzaturai,

lavoratori del vetro, delle porcellane, delle

coti, gli arrotini, gli addetti ai cantieri del

pulitori dei

macchinisti e

mole, delle

metalli, gli scultori,

viaggiatori del deserto,

marciatori,

preparatori del cotone e del tabacco,

picchiapietre, gli

fuochisti delle locomotive, gli automobilisti,

mugnai,

cardatori,

prestinai,
i

materassai,

pettinai e via dicendo

vanno eventualmente soggetti a disturbi morbosi ch'io verr descrivendo


n rapporto agli operai del cemento e del gesso.
E prima di tutto far notare come la pneumoconiosi degli operai del
cemento e del gesso non fa eccezioni alle altre forme congeneri per ci
che concerne la sua frequenza, la quale legata da una parte alla continuit

della

professione

e poi alla

solita predisposizione: tanto vero

che

parte

la miisi^iina

u neuiralizzare

gli

priiiu>

invoco

iiu

.switu ojli<ili,

|>r*-fttMituii<>

muco^<e-^asali, naso-faringee, laringee

iiilurl>i

malattie

di

da aspira/ioni

gesso, che sospese nell'aria in notevole

delle

polveri di

in pnii-

poi delle pi

profonde delle vie respiralorie-tracheali, bronchiali, alveolari.

precisamente

pviiarc

i-.nf.xi.- iunui-ri/.' tn> ri<iei.iiii

-i

effetti

elle

lisj^ru/iiiti

cipitj dt'lle

''-i"!-'!

tlt'i.''i

761

Si traila

cemenlo

juanlilii, [Mtn'l*U'ro

e di

rapidamente

colmare tutti gli alveoli polmonari, se molteplici mezzi di difesa organica


non modificassero la velocita della corrente f>olverosa, favi^rendone piuti

tosto

deposito nelle regioni superiori

il

della vibralilit dell'epitelio

virt

respiratorii*, dall' juali. in

pu colla tosse essere eliminato.

Pur troppo |uesto mezzo naturale di difesa organica non


p^r
sempre sufficiente; e in chi men valido nelle energie toraciche, una
inspirazione pu portare la polvere dir4tamente fino negli alveoli: ed il
fenomeno pu verificarsi massime in seguito ad un impellente conato di
tosse che ricacci e comprima con forza l'aria noi recessi profondi del
polmone; o quando
menomata insomma l'attivit vitale dell'epitelio

<"

vibratile.

La

dottrina

strazione
fatti

il

della

nel

Traube

secolo
nel

pneumoconiosi
Uamaz/.ini

dall'italiano

sellino

ma

decimoconferma e dimo-

fu gi intuita nel secolo

poi

ricevette

tramontato da Traube, Kussmaul e Zenker.

18G() e nel

1865

constai*:) le particelle

in-

conglomerale

nell'escreato e negli alveoli di due carbonai; e Kussmaul


chimicamente la presenza della silice nelle glandule peribronchiali di un operaio del quarzo; e Zenker nel 1866 descrisse dei noduli
di ossido di ferro nei polmoni di alcuni minatori.
Dove si lavorano cemento e gesso il terreno ^ assai polveroso; e
per il movimento degli operai e delle macchine e per le correnti d'aria
che vi si stabiliscono, la polvere vorticosamente s'innalza nell'aria e
tutta la impregna. E superale le prime vie anatomiche e fisiologiche di
di

carbone

poi riitn

difesa nel torace dei predisposti, penetra nei recessi pi vitali dell'alberi

aereo come sopra ho detto.


linfoidi col

Ma anche

qui,

provvidenzialmente,

loro potere fagocitico inglobano e trasportano

le

cellulo

granuli |x)lve-

nelle vie linfatiche. Se non che l'altiviUi di questi elementi celnon sufficiente a sbarazzare tutti gli alveoli ilalla assidua sovrabbondante caduta della materia estranea, onde un ineviUibile ingombn\

rulenti
lulari

cogli irreparabili danni meccanici e passivi di turbata funzione.

per tornare alle vie pi alte e

alle inferiori, nella esposizione del

trazione

dell'ispessimento

meno

perigliose, per

[Kti

discendere

quadro morlK3so, toccher della

eonneltivale

con

peniita

infil-

progressiva

del

potere vibratile delle ciglia epiteliali, nelle mucose del naso, del faringe,
del laringe,

della

trachea,

dei

grossi bronchi; e indi, favoritasi da

gi pericolose condizioni la pen'trazione della polvere sino ai


aggiiini^er la [lossibilita per

mezzo

dell'attivila delle cellule

fa

tali
'i.

e,


del trasporto

materia

della

16-^

straniera

ghiandole linfatiche e pei

nelle

vasi linfatici persino nelle pagine pleurali; e concluder che

cumolo

della polvere negli alveoli tale

natore

dei linfoidi, sorviene nell'alveolo

proliferazione

del

connettivo intesa a

quando

l'ac-

da paralizzare l'intervento elimi-

un processo
circoscrivere

di

regressione,

le

oasi

la

polverose,

un inevitabile processo di bronco-pneumonite sclerotizzante che ha per


conseguenza di rimpicciolire le cavit dell'alveolo, di dimiminuire la superrespiratoria.

ficie

Epper

medico non

al

sopra tutto pu rivestire


autorizz

parecchi

autori

rado si offre una sindrome che clinicamente


parvenze di una tisi, circostanza questa che
a chiamare la pneumoconiosi col titolo di
di

le

pseudo-tisi.

Quasi mai la neoformazione connettivale si limita a circoscrivere


polmonare: di solito essasi diffonde al connettivo interalveolare
e a quello bronchiale producendo una vera cirrosi broncopolmonare riconoscibile anche macroscopicamente dal raggrinzamento del parenchima
polmonare che appare rimpicciolito, indurito e variamente striato.
l'alveolo

In un caso di cui

mi

fu possibile fare l'autopsia,

il

processo

di scle-

questa era notevolmente ispessita


rosi aveva invaso persino la pleura
frammezzo allo scarso papolmoni
Nei
ogni
elasticit.
aveva
perduto
e
:

renchima normale

si

vedevano

delle vere isole connettivali spesse e dure,

al centro delle quali si riscontravano dei nuclei di

cemento che scricchio-

lavano sotto il tagliente: erano dei veri pneumoliti. Analoghe alterazioni


di neoformazione connettivale interessavano i vasi linfatici e le glandule
peribronchiali. Un medio bronco conteneva una poltiglia di cemento la
sua mucosa era incrostata dai depositi polverulenti: qua e l si vedevano
:

ectasie

delle

bronchiali di varie

dimensioni evidentemente

perdita di elasticit per la metamorfosi


Il

parenchima non incrostato mostrava

dovute

fibrosa della parete


i

alla

bronchiale.

segni caratteristici dell'enfisema

vicariante.

La

polmonare non deve per essere


lavoravano nel cemento
non si trov che una sclerosi localizzata a pochi punti del polmone,
circoscritta, nodulare. Nessuno di questi sei operai mori per la lesione
broncopolmonare, ma vennero ricoverati all'opedale per affezioni diverse.
Queste sclerosi nodulari parziali broncopolmonari hanno un andasclerosi totale, la vera cirrosi

molto frequente: in sei autopsie di operai che

mento lentissimo

entit che di rado

assai tardi,
la diagnosi

scopia.

Mi

sintomi subbiettivi sono cosi scarsi

malati fanno ricorso al medico,

vi

quando la metamorfosi fibrosa


non facile, senza il soccorso

gi avanzata.

clinici, e cio

per

di

uno

la dispnea,

di

si

si

piccola

rivolgono

E anche

della chimica e

occorso di ritenere tubercoloso

sintomi puramente

della

allora

micro-

questi pazienti per

per l'emaciazione, per

sudori notturni, per l'espettorato in apparenza da tubercoloso, per l'anemia,

per

fenomeni

plessici e stetoscopici.

L'infermo mori

in

seguito a peri-


lenite acutissima, e l'autopsia

UVA

mise

in

evidenza l'errore diagnostico della

affezione bronctjpolmonare si trattava di una sclerosi nodulare multipla


non si rinvennero tubercoli n^ macroscopici nft microscopici:
dei polmoni
:

il

di

contro delle isole

cirrosi

di

era costituita da caratteristici |>neumoliti

cemento.

li possibile la diagnosi clinica di pneumoconiosi ?


Oggi si, purch si ricorra sempre alla chimica e alla microscopia, e
e della ir)ssil.ilitA
si tenga diligente conto della |)rofessionc del malato
che la causa d>'i dipintili eia dovulii ulhi itisiiir:\/i(int' fr >nliriii;ilM ilell;i

polvere.
(Questi

maiali in ^t nere jjresenlano

noie r.jniuni

le

cronica, apiretica: qualche volta dopo dei mesi


dei veri accessi asmatici

polvere

mento

cementa)

di

la

1'

espettorato

respirazione

questi individui notevole:

di

f'

una biunchue

di

malattia sopravvengono

di

piuttosto scarso e contiene la

frequente e superfi<'iale.

assumono aspetto

Il

deperi-

rat^hotti'^c'

Talora

bordi polmonari sono enfisematosi.

opina empiricamente, e non so con quale prol)abilita

Si

tezza clinicamente intuitiva, che la polvere

di

di

aggiusta-

cemento, come altre

inalata predisponga alle forme polmonari lente e

massime

jK)lveri,

alla tubercolosi.

Osservo per altro in merito a questa tesi, che si sono constatati dei
anche avanzata bacillosi polmonare in operai che continuarono a lavorare nel cemento dopo precisata la diagnosi e che la
tubercolosi non ha progredito malgrado la continuata azione della polvere
casi di iniziata e

inalata.

Forse

si

potrebbe pensare ad una benefica azione

di

questa polvere

parenchima limitante
abbia concorso ad o|porre un argine alla diffusione

nel senso che, favorendo la sclerosi fibrosa del


focolai di tubercolosi,

dei bacilli tubercolari.

su

di

questo argomento torna acconcio

il

notare

come

nel

Thonin-

dustrie Zeitung di Berlino, e precisamente nei numeri 43 e 81 dell'anno

1902, e
di

numero 43

numero 58

del 1903, e

del 1904

riunioni di fabbricanti tedeschi di gesso, la cui

riportine verbali

si

polvere

vogliono

in-

fluisca sulla guarigione dei tubercolosi polmonari.

.\nhe per
i

la

polvere

di

cemento ho potuto

stabilire

che non favorisce

progressi della tubercolosi polmonare e che non crea dei tubercolosi.

Le

quanto riguarda la tisi gu\ incipiente, o chimiche


le
ho accennate; le nigioni in quanto
ad una certa refrattariet da me riconosciuta da parte dei lavoratori del
cemento di fronte alla inalazione della rispettiva polvere non sono meno
ipotetiche, e lancio ri|<otnsi che la polvere di cemento per se stessa non
ragioni,

per

o fsiche sono ipotetiche e sopni

un ambiente favorevole all'insidioso bacillo kochiano.


decorso della pneumoconiosi pu venire accellerato da altre cause

costituisce
Il

debilitanti,

quali

l'alcoolismo,

la

cattiva

igiene di

vita

deiro|>eraio, le

malattie preesistenti, specie se dell'apparato respiratorio, la ereditarietA.


Ho

riassunto brevemente

le

764

poche idee che mi sono potuto formare

coir osservazione di alcuni malati che soggiornarono per anni nella pol-

vere del cemento e del gesso.

Qui sorge immediato un quesito che


mediche ricerche.

il

fine al postutto

morale

di

tutte le

Quale

profilassi? quale

la

la

cura

di

codesta specifica foima dei

lavoratori?

Ecco
la

mano

qui.

al

medico, e che a

mio giudizio occorre che

gli industriali

stringano sempre

un compito

di selezione nella

lui affidino

recluta degli operai.

medico moderno, informato ai criteri scientifici della morfologia,


pu essere assunto all'opera; costui no. Costui ha il torace
vincitore nella evoluzione, costui ha il torace pi o meno soccombente,
pi o meno predisposto ad acquistare forme patologiche per insufficienza
e squilibri di funzione. Insomma il medico sar il giudice di chi possa
Il

dir: costui

meno essere ammesso alle polverulenti fatiche.


E dopo codesta cura di eliminazione e di scelta,

io

proporrei che

una maschera coprisse il naso e la bocca di ogni operaio, e fosse munita di un assieme di tessuti atti ad arrestare il polviscolo ed a filtrare
l'aria al lavoratore; tessuti, s'intende,

che

di volta in volta fossero

can-

giabih e di costo affatto lieve.

So che molti sdegnosamente getterebbero via l'apparecchio: lo so:


anche l'ernioso getta spesso il cinto, e il ferito si sbenda, e il fratturato infrange le ferule. Quando l'igienista ha fatto la sua proposta
razionale tranquillo. Ogni infermo libero di accopparsi per pregiu-

ma

dizio o per ignoranza.

Presentandosi

da gesso, non

sintomi della forma di pneumoconiosi da cemento o

resta,

io

credo,

dalla fabbrica e di sottoporlo ad

al

medico che

di

allontanare l'infermo

una cura assidua pneumocinetica intesa

per quanto e possibile, la polvere straniera e a mofavorevolmente le condizioni del viscere polmonare offeso e dell'organismo in generale.
fargli eliminare,

dificare

/ti.)

Mll

hnlf.

/'.

Sif/iiri/i

.S'.

I':iJ III..

Intorno all'Anchilostomiasi

rapporto con l'emigrazione

in

logia
L'

studi

gli

nel passato e seguiti

Sintomato-

su

rancliiloslomiasi

==^==^=

Patogenesi.

durante

a.,

iniziati

La sua JitVusionc

sporinientAli

clinici

nell'anno in corso, alcuni

risultamenti dei

vennero gi consegnati alle stam[ie - Osserrazioni su IWnchiloHtfjmias. L'Anaylosioma amcricanum (Stilk.s) - Atti del R. Istituto Veneto
(juali

di

Scienze,

parte

Lettere ed

americanuiii

losloina

Arti.

Anno accademico

pag. 1473-1176.- Per lo studio

2/',

(Stilks)

Atti

ffrll'

H.

del

]lX)4-905,

Tomo

Anchilontomiasi

Istituto

Veneto

LXI\',

ria

Ancy-

Scienze.

di

ed Arti. Anno accademico 1905-906, Tomo LXV, parte 2.',


pag. 69-172, - ha |>otuto riconoscere, causa della sintomatologia clinica

Lettere

da

ammalati provenienti dal Brasile, l' i'nciruiria


da sola o associata al comune Ancijlostoma duodenale
(Dibi.mV - Il fatto, a parte l'interesse scientifico che presenta, essendo
questa una delle primissime segnalazioni della nuova (1902) specie
presentata

americana

alcuni

(Stili:!?)

d'anchilostoma dell'uomo nel


SANDKi.M, 1905) e la

prima

nel

campo zoologico (G.


campo medico-clinico

Pieri,

1903

G. Ale-s-

(1905) fatta in Europa,

deve esser preso

in seiia considerazione, dimostrando


intervento di un
nuovo coefificente nella diffusione dellanchilostomiasi, e, dati gli scamhi
che continuamente avvengo tra il nostro paese e le regioni dell' America
del sud ove tale malattia assume gravit non comune; dato che gli infetti
da aricliilostoma, pur andando, a seconda delle reaistenze e delle energie
individuali, dallo stato di semplici portatori del verme a quello di veri
malati, conducono tutti ad un eguale danno nel riguardo della diffusione
della forma morhosa, che studi recenti han dimostrato facilissima, la'

urgenti-

necessiti'!

1"

<li

con

ipiipvvpi1mp

pntMirii'lii\

ml^iM-p di

^clptitin.-lip

profilassi social*'

Nei

riguardi

dcllu

sintiaiiatologia,

maggiore o minore quantit

di

intervengono noiranchiloslomiasi

come

non

essa

vermi che
in

importantissimi, due forze, l'altivitA delle quali


trario:

la

potenza

valore biologico dei

data

dal

valore

parassiti, e

la

in

rapporl.

cui

la

un organismo, poich
ogni infezione, due fattori

infetta

esplica in

<

nuinerid e fors'anch'

resistenza

si

rappresentata

dall' indivi-


dua;]it nelle

sue capacit

Ne emerge che

la

resistenza organica alle

sesso, le caratteristiche

il

di fronte al

vario

anchilostomiasi, necessario tener

dell'

costituenti

fattori

in genere, quali l'et,

vitali, reattive.

atteggiarsi nelle diverse persone


calcolo di tutti

7t3G

morfologiche

malattie
e

funzio-

comprende quindi anche come non possano clinicamente


distinguersi forme molte e diverse, troppo schematiche, di anchilostomiasi,
nali varie. Si

essendo

malattia

la

nei

differenti

individui

l'organismo

quale

la

fa

essere.

dominanti dell'anemia, contrastanti con lo stato di


anemia che pu andare da forme simili alla clorosi
e con lieve grado di poichilocitosi a forme gravissime molto simili alOltre

segni

nutrizione generale,

l'

anemia perniciosa progressiva,

oltre

modificazioni

possibili

le

della

a seconda della morbilit degli organi stessi,


delle condizioni del fegato e della milza, le lesioni oculari, la presenza
or pi or meno manifesta di eosinofilia nel sangue, e di sostanze anormali

temperatura corporea,

e,

(albumina, peptone, mdicano, urobilina)


dei malati di solo
e pi o

per

meno
cure

le

1'

a.

momento

persistente dall'inizio dell'infezione fino al

antielmintiche,

stati espulsi,

nel quadro morboso


ha riscontrato costante

nell' orina,

Ancylostoma americanum
tutti

o in

massima parte

in cui,

parassiti erano

eruzioni caratteristiche di orticaria, che non possono nem-

meno lontanamente

confondersi n con

le

manifestazioni cutanee

7ote in

anchilostomiasici al primo inizio della malattia e in rapporto con la via


d'infezione seguita dalle larve d'anchilostoma, n con

senza ragione esterna,


dall' a. n da

osservate

frequentemente

gi
altri,

all'

descritto.

il

prurito generale

Tali

eruzioni non

infuori che dal Boycott e dallo Haldane,

nei malati per Ancylostoma duodenale, se possono esistere anche in


persone infette da questa specie, si verificano, se non invariabilmente,
con particolare frequenza nei malati per Ancylostoma americanum; il
che in vero non s'oppone al dubbio che questo, avente caratteri morfologici

speciaU

cos

le

Dubini, anche per peculiari


determinando con maggiore facilit

fronte a quello del

di

attivit biologiche se

ne

differenzi,

manifestazioni dell'orticaria.
I

clinici

fatti

(anemia sproporzionata spesso

alle scarse lesioni riscontrate nella

orticaria;

lesioni

oculari;

mucosa

poichilocitosi;

numero

al

dei vermi,

intestinale di molti cadaveri;

eosinofilia;

sostanze

anormali

nelle orine; risultati delle cure) dimostrano fino ad oggi, pi ancora che
i

puri esperimenti

anemia

sia

globuli

rossi

di

laboratorio,

come

la

patogenesi dell'anchilostomo-

Data per la diversit dei pareri e


l'incertezza che ne deriva per la comprensione della genesi della malattia
nella sua intima essenza, l' a. ha fatto ricerche nei riguardi del potere
emolitico in vitro v del siero di sangue di anchilostomiasici puri sui
considerando

specialmente

tossica.

del coniglio e su quelli di


lo stesso

potere

ed anemico sui globuli rossi

di

del

uomo normale,

siero di

normale,

di

sangue
anemico,

d'

di

parallelamente

individuo

normale

anchilostomiasico.

del procedimento delle diluizioni delun metodo nuovo del Viola, sensibilissimo
-ni
e adatto a far riconoscere traccio anche minim* di emolisine,
m
principio che sostanze tossiche cap.ici di di^cio^^liere il glohu;
IV'il'

<|uesle

si

lOhrlich o del

i*

invece

giovalo,

Morgenroth,

di

certe concentrazioni,
deleteria, limitano

la

a concentrazioni minori, per la loro nninore azione


loro influenza a una diminuzione delle resistenze

(Ilamliurger; Viola) che

prepara

risultato di sci esf>erimenti,

1'

a.

procede parallela con


considerati

il

stesso alla

gloltulo

il

ha

|)Otuto

come

Cosi,

lisi.

constatare, da

un

che

lato,

anchilostomiasici sui globuli

l'azione caUitonistica esercitata dai sieri di

potere emolitico da essi spiegato, e dall'altro

costantemente che

potuto rilevare

sieri

hanno un potere emolitico

sui globuli rossi di coniglio, esplicano

piti

malati

dei

ha

anchiloslomiasi

di

spiccato di fjuello dei normali

una azione catatonistica maggiore

o minore a seconda della gravit dell'infezione e dell'anemia sui globuli


rossi d'individuo normale, mentre i globuli rossi degli stessi ammalati
nel proprio siero, in quello di individuo
si conservano, meglio che
norniiile ed anemico. Per cui le condizioni di deterioramento globulare
in

verificale

vitro

dimostrerebbero

la

l'azione

sotto

presenza

nel

dei

sieri

sangue

di

anchilostomiasici puri

di

un

veleno

malato,

penetratovi,

determinante,

non apprezzabile in egual grado per


a seconda della concentrazione sua e forse a seconda della primitiva
costituzione del globulo rosso, una diminuzione delle resistenze di
questo, portandolo all'eliminazione dal- circolo, o anche direttamente
causante una vera lisi. Se e come il fenomeno osservato < in vitro
avvenga nel sangue circolante non facilmente accertabile. . se da
ogni

si ammette,
quale concausa nella patogenesi dell'anemia
da anchilostoma, una distruzione globulare endovascolare da attivit
globulitica del plasma, non deve dimenticarsi come, teoricamente, non
sia necessario che il veleno divenga emolitico per avere l'anemia: basta
che eserciti un'azione cauitonislica sui globuli di resistenza minima perch"
questi non possano pi circolare e vengano eliminati d'onde un eccessivo
consumo. Il veleno affretta, per cosi dire, l'invecchiamento della massa
sanguigna e la neoproduzione non ripara abbastanza sollecitamente.

alcuni autori

Contro

ci

di

non depone

il

fallo

che

la resistenza

minima

riscontra

si

avrebbe
uno spostamento apparente per risparmio di distruzione globulare; e gH
limiti di
eritrociti avrebbero la possibilit, pur essendo discesi oltre
nell'anchilostoma-anemia spessissimo spostata verso

il

basso:

si

resistenza
processi

minima

morbosi, nei quali

determinato da una legge


lattia.

come avviene

in vari

ritardo della distruzione potrebbe

essere

fisiologica, di circolare
il

di

ancora,

compenso all'anemia cagionata

dalla

ma-

r68

XIV.

Doti. S.

La

Mutole.

malattia delle Guardie di Finanza

(Pseudo gastro-nevrastenia).
Le guardie
di

di

Finanza, accolte negli Ospedali, presentano (a giudizio

medici e profani) un tipo

svariate malattie

si

caratteristico

veggono innestate su

di
di

malati,

quali

nei

le

pi

un fondo nevropatico accen-

il
quale alcune volte rappresenta l'esclusivo substrato morboso.
L'equivalente organico dimostrabile che potrebbe invocarsi a prima vista
per giustificare una tale anomalia, sarebbe una atonia ed ectasia

tuato,

gastrica per lo pi parziale {bozza pilorica), e correlativi disturbi inte-

Ma

spingendo l'anamnesi e l'esame un poco pi a dentro, si


un fenomeno, nella grande maggioranza dei casi,
secondario; esso quasi costantemente coordinato a tumore di fegato e
di milza, in conseguenza di una infezione malarica latente o evidente. Si
constata infatti che per l'SO 7o Is guardie di Finanza sono infette
stinali.

trova

che questo

da malaria, contratta, in seguito al servizio di sorveglianza notturna,


all'aperto in zone malariche e in special modo nel servizio delle saline.
Questo il primo fatto morboso che aggredisce l'organismo in totalit e non rende ragione della totalit del quadro morboso; un secondo
fattore entra in scena.

Il

Innanzitutto

la

dal

come per non essere

sorveglianza delle ronde. Perch

zona quindi

il

il

dall'attiva

servizio viene esercitato in

una stessa

servizio noioso, anzi angoscioso.

sufficiente riposo; quindi

le

fallo

colti

in

Infine perch

di servizio che va da 4 in 4 ore, o da 8 in 8 non lascia

un

speciale

substrato malarico per svariate ragioni.

tensione psichica necessaria per evitare

continuata

sorprese del controbando,

modo

sistema nervoso poi colpito in

anche indipendentemente

il

turno

mai tempo ad

segue un esaurimento psichico.

Tali condizioni, infezione malarica, tensione psichica di lavoro,

man-

canza di riposo ragionevole agiscono poi gravemente, in quanto le


guardie di finanza sono reclutate molto giovani, i pi a 18 anni, e non
di allenamento. Quindi la guardia di
si concede un tempo sufficiente
Finanza prende presto il tipo del nevropatico, che ha per limiti la nevrastenia (a vera o falsa forma gastro-intestinale) e la melanconia. A questo


fonilo si

aggiunge,

viene invocalo

in

769

linea secondaria, spesso l'alcoolismo, poich l'alcool

com com[onsn

alla

stanche/zu

Come conseguenza

determi-

fisic<'-psichica,

nata e dagli errori del lavoro e dalla malaria contratta

in

lavoro.

conseguenze dell'infezione malache non abbandonano pi


l'ex guardia di Finanza, (|ualuiiquo sia l'occupazione che prender 'n
seguito. Poich fortunatamente un gran numero di volte abbandona il
srrvizift dopo la prima firma,
L)i fronte ad un tale stato di cose, che led<* profondamente la salute
rica,

fsica

hanno

si

psichica

tardiva, oltre alle

alterazioni

le

d'impiegati

del

carattere,

dello

Stato,

tuttora

doven^

necessari,

dello Stato:
1"

Esporre

il

meno

possibile le guardie di

Fmanza a

malaria; difenderle quanto pi ^ possibile, adottando

contrarre la

mezzi che
ferrovieri ed
lavoratori in maremma; fare cure preventive
usano
quando tutto ci non pu essere ottenuto. Evitiire di stabilire
depositi
del Corpo guardie di Finanza in luoghi malarici;
2" Cambiare in modo assoluto il turno li servizio, roiice'iendM
ogni due turni di 4 o 8 ore, uno doppio di riposo, ed un giorno interamente libero alla settimana, nel quale quell'impiegato possa vivere come
un borghese indipendente. Questo per francheggiare la tensione e stani

tutti

chezza psichica;

Provvedere a distrazioni psichiche e fisiche che tengano alto


di questi lavoratori dello Stato anche nei giorni di servizio.
A questo modo, invece di una classe d'impiegati pentiti, vittime di
imprevidenze ed errori burocratici, si avr una classe di impiegati che
:H"

il

tono nervoso

p(-itranno

collaborare

volentieri

per

lo

Stato

nella

coscienza

del

pieno benessere.

40

loro

770

XV.

Doti. Prof. E.

Medea

(Milano):

L'azione tossica delle aniline sul sistema


nervoso. ^===^^^=^=====================
Sono

note

le

conseguenze

dannose

sull'organismo umano, conseguenze che

dell'

intossicazione

anilinica

manifestavano sotto forme di


numerosi accidenti nelle fabbriche d'anilina, specialmente allorch non si
usavano le misure igieniche necessarie. In generale (e richiamiamo a
questo proposito gli studi di Laborde, di Wertheiner, di Ollivier e Begeron sull'argomento) l'origine di questi accidenti era dovuta ad un
assorbimento da parte delle vie respiratorie.
Per Brouardel e con lui Landouzy richiamarono l'attenzione su un
discreto numero di avvelenamenti da anilina accaduti^ in bambini che
avevano calzato delle scarpe gialle tinte di fresco in nero. D'altra parte
le accurate e numerose esperienze di Besson, di Breton e Michot dimostrarono che la superficie cutanea, in certe condizioni (atmosfera calda
e umida) si presta all'assorbimento dell'anilina.
Siccome noto che l'anilina gi a 30 C. possiede una notevole
tensione di vapore si comprende come gli operai che s'insudiciavano
coll'anilina nelle fabbriche

zione

anche

se

potessero

avevano l'avvertenza

si

presentare
di

segni

mutarsi subito

dell'intossica-

d'abiti.

*
* *

Ma specialmente interessanti sono gli effetti che l'anilina pu determinare sul sistema nervoso si hanno qui delle sindromi che non appartengono soltanto alla neuropatologia ma che possono entrare gi nel
dominio della psichiatria. Cosi A. Friedlnder ha riferito un interessan:

tissimo caso

di

da anilina

psicosi acuta

fabbrica di

prodotti

dell'anilina.

Un

altro

chimici

caso

stesso autore in seguito

ad

di

che,
psicosi

in

per

un individuo addetto ad una


aveva trangugiato

accidente,

acuta

era

stato

un' intossicazione latente

osservato

dallo

da Binitrotoluolo,

mentre in un altro caso si osservarono manifestazioni psichiche assai


gravi in seguito ad avvelenamento da toluidina: a questo proposito va

ricordato anclie un interessante caso, della

Starck. (^erto riguardo all'importanza e

stessa

valore

ai

origine, descritto

da

rapporto

lo

del

tra

morbose osservate (specie allorch^^ si


psichiatria) io mi permetto di
(riitlH di sindromi di compctt-n/.a della
ricordare che occorre procedere con molta cautela, dovendosi tener
nevrologi,
<rran conio di due fattori il cui significato ^ hen noto ai
prodisposi/ione individuale: ma, se questo
cio dell'ereditariet e della
rapporl(> deve essere ancora a parte studiato nelle sue modalit e nel
suo meccanismo, non per questo esso ces>a d'avere una importanza
ag(?nte tossico e le manifeslazitmi

considerevole e d'essere provato dai

Ma
gruppo

specialmente

inlluetiza

dannosa

nel

tossiche,

delle nevi-ili

campo
come

fatti.

delle nevriti
\o

sul sistema nervoso.

Noi

neurili tossiche oltre l'alcoolica, la nevrite per


di

carhonio, l'ergotinica,

la nefrite

rino altre forme che con tutta


trattate e discusse

neurite da

chi:

vediamo,

n-'i

esercitare la

aniline |:>ossano

nel

loro

sappiamo come tra le


avvelenamento da ossido

da iniezioni antirabiche ecc., figuverranno per la loro indole,

probabilit

questo Congresso, e cio la neurile saturnina, la


Hogben), la nefrite arsei casi di Suckling e

in

rame (ad esempio

da fosforo, da mercurio, da solfuro di carhonio ecc.


Accanto a queste forme (riguardo alcune delle quali mi riservo di
comunicare in altra occasione qualche mia osservazione personale)
trovano posto la neurite dinilrohenzolica (osservata in minatori che erano
slati a lungo in contatto colla rohurile)
e la neurile da olio d'anilina
(nitrobenzolica). J. Ross osserv in un giovane di '^2 anni impiegato
in una fahhrica di colori d'anilina, dei fatti nevrilici di senso e di moto
comparsi dopo che egli era stalo occupato a distillare l'anilina: per,
nicale, la nefrite

quantunque (juesto caso abbia il merito di essere dei primi osservati


esso non puro poich il paziente era stato, parecchi mesi prima
dell'intossicazione di cui

ci

occupiaino, colpito

angina

d.-^

vpr'"'^iiii;!nPnte

difterica.

Nei (luf ai osx-iNHli

gate

una

in

tintoria e

ila

."suiipaiill

che avevano

(ui-

raii' iii>

presenttito

fatti

paralitici a carico

degli arti inferiori), (juesli autori attribuiscono le probabili

nevritiche esistenti nei loro casi

vapori

di

trementina,

di

(l'errin,

gazolina,

Gujot,

di

petrolio

t^uin(| natie,

il

di

ltI

allri

casi l'sistenti

nrlla

olio

di

poli-

anilina:

maggior potere

Dorendoff

meni nervosi paralitici dovuti ai vapori di benzina:


una polineurite da vapori di anilina e di benzina.
a ricordare

lesioni

all'assorbimento per via respiratoria

questi ultimi, gli autori suddetti, attribuiscono


Altri autori,

linjin

ii^mi'

letter.itiii a.

di

tossico.

segnalarono

feno-

Dufour descrisse
lum mi dilungo

\'.

Nel 1903

(1)

insieme

al

Dott. Gemelli io

spedale Maggiore di Milano un caso

assai

ho potuto osservare, all'Ointeressante

di polineurite

probabilmente anilinica in un ragazzo di 15 anni


II
nostro
ammalato era addetto, come garzone, al lavoro in un locale umido,
nel quale entro caldaie apposite venivano immerse stoffe da tingersi. A
tossica,

malgrado

delle

mie accurate indagini non mi

riesci

facile

(per

ragioni

a comprendersi) l'avere delle notizie dettagliate sui colori coi


quali il ragazzo veniva pi frequentemente a contatto: potei per sapere
dal padre (pure impiegato nella stessa fabbrica) che i colori in uso erano
ovvie

colori d'anilina (fucsina, verde,

che spesso

azzurro ecc.

il

ragazzo tornava a casa cogli

il

padre del

ecc.): la

madre mi riferi
mani imbrattate

abiti e colle

di colore.

Di poi

ragazzo asser

d'andare

egli

stesso

soggetto,

a disturbi gastro-intestinali (disappetenze, lingua impaniata, diarrea, nausea); aveva anche notato, poco tempo prima della
malattia del figHo, una considerevole debolezza degli arti inferiori, per
di tratto in tratto,

cui ricorse al medico che gli ordin

una cura

elettrica.

interessante

il

che due operai che lavorano nella stessa fabbrica ebbero, transitoriamente, a notare fatti di debolezza a carico degli arti inferiori.
tossica e, esIl caso in parola decorse come una polineurite acuta
fatto

sendo l'ammalato venuto a morte dopo 18 giorni di degenza, si pot


praticare l'autopsia e l'esame istologico dei nervi periferici e del midollo
Si pot cos constatare l'esistenza di una grave polineurite
spinale.

degenerativa parenchimatosa e l'esistenza di notevoli alterazioni del midollo spinale, sul valore e sul significato delle quali ci siamo a lungo

fermati

parlare

pubblicazioni

nelle

citate

n credo questo

il

luogo

pi opportuno per ripeterli.


Io stesso, che, fatte

azione

pure

di altri materiali tossici

tutte

le

riserve

riguardo

alla

possibile

(piombo, mercurio, e arsenico) dei quali

nota la rilevante azione deleteria -sui nervi periferici e che potessero


essere eventualmente contenuti come impurit nelle sostanze coloranti

maneggiate dal nostro paziente (un analisi chimica ci fu impedita da


difficolt pratiche e da diffidenze ovvie a comprendersi), il nostro caso
abbia il diritto di essere annoverato tra i casi descritti dagli autori col

nome

di polineurite anilinica. (2)

Per quanto io mi sappia, il caso in parola


caso con autopsia di polineurite anilinica.

(1)

rimasto tuttora l'unico

Societ Medico
R. Istituto Lombardo di Scienze e Ldiere. Seduta del 26 marzo 1903.
di Pavia. Seduta del 27 marzo 1903.
Vogliamo anche aggiungere che nel caso in parola non si pu naturalmente escludere in

Chirurgica
(2)

modo

assoluto anche la possibilit di

una

polineurite

da autointossicazione d'origine

intestinale.

77:'.

io non ho cessalo
argomento e ho voluto fare delle ricerche speHo sottofwsto un certo numero di carimentali in proposito.
dmile pMinf Mature ripetuto di una emulsione di olio d'anilina ed a
distillata che praticavo sulla cute opportunamente ra<%ata, tenendo poi
in vita gli animali per un lempo vano fino a tre mesi: gli animali >
morivano [er intossicazione o venivano uo:isi, ma in nessuno di essi
riuscii finora a provocare delle alterazioni sicure dei nervi, mentre talvolta si jjoleva ritenere in vita che esistessero fenomeni a caricj della
sensibilit e della motilit, tali da giustificare il dubbio riguanlo allnm-

pubblicazione del caso suddetto,

DcjfKj la

,:

{armi dell'interessante

missione
In
in

un' eventuale alterazione dei nervi periferici.

di

una

serie di altre cavie sottoposi invece gli animali all'inaia/i ne.

recipiente chiuso, di vapori di olio di anilina misti a vnnuaiore o mi-

nore quanti t d'aria.


Gli animali
intossicazioni,

morivano dopo 6 o 7 giorni

n-i'

coli,

una grave

...

come dimostrava l'esame anatomo-patologico

del

fegato,

dei reni, della milza; per l'esame accurato dei nervi

bench in ^ualch*
punto si potesse avere l'impressione che la mielina non fosse in condizioni perfettamente normali, non mi permise mai di affermare l'esistenza

Ho

di

vere e pit>prie alterazioni.

creduto non privo d'interesse

di riferire al

Congresso

risultati

queste ricerche ancorch negative (1) e di richiamare l'attenzione dei


<"
Oj! leghi su di un argomento degno di studio non solo per il v
di

ognuno potr

osservazioni che

i'iinico delle

fare in proposito,

ma

a;

potranno studiare e prendere allorch il meccanismo d'azione delle aniline sul sistema nervoso sar pi chiaramente
pei

provvedimenti che

si

noto.

(t)

V. per mmggiori

Ih. n'o ;n rripiiorto al


.

come pure rignario


'
Nervo Scia*

dettairli,

altfraxoai 'Iella

'

all'asion** alla fibra


-

-'

'

aerroa
"^^

*'

'

dell'olio d'aailiaa
i

Contritiato allo

icuial*.

Hrmo

Ili

XVI.
Doit. F. Meloeclii (liamiola):

PRIMA COMUNICAZIONE.

Intorno alla patogenesi della cloro-anemia nelle


ragazze addette

alle industrie

"-

tessili.

Torna facile di osservare nelle ragazze addette all'industria tessile,


prima evidentemente sane e robuste, lo sviluppo di una cloro-anemia,
grave, ribelle alle cure pi sollecite.

La

vita in ambienti polverosi, la alimentazione defcente e affrettata,

concorrono certo a rendere tacile lo sviluppo di una forma anemica


specialmente in giovani le quali si trovano nel loro periodo di crescenza.
Ma certo che la stazione eretta, a piedi quasi sempre scalzi, sopra un
suolo tenuto artificialmente umido per dare una regolare idratazione al
cotone, da ritenersi

ferma stanno
lo

le

sviluppo completo

riferibili alla

una

delle

cause

maggiore importanza.

di

dell'anemia,

ancora

riflessi

di

con-

sempre

parestesie degli arti inferiori che precedono quasi

nervosi

fatti

sfera genitale in persone con sistema ner\oso molto ottuso,

e spiegabili con le

facili

ptosi ovariche, colla alterata statica uterina.

FECONDA COM UNIC AZIONE.

Sui danni prodotti sull'organismo

al

dalla

-=-

Elettricit Industriale.
Davanti

umano

grande sviluppo della utilizzazione dell'energia elettrica,


danni che possono derivare dall'organismo

torna necessario studiare

al contatto elettrico. La esperienza fa


conoscere appunto quando una corrente elettrica pu essere pericolosa

dovuti allo scoppio del fulmine e

alla vita;

dobbiamo ritenere che

dai 300 ai 500

Wolts comincia

il

pericolo

di vita.

Nelle correnti di forte intensit anche


coloso,

agendo

la

terra

come secondo

il

contatto unipolare peri-

polo e succedendo, per la debole

leiisione elettrica,

la

scarica attraverso

il

ad alto potenziale poi con molte migliaia

corpo umano. Nelle


di

\\ olta

il

contatto

corrt^nti

suhita-

inente mortale.
In

t><rni

caso

per contatto elettrico, o per scarica del fulprocedere a una regolare ispezione del lesionato,

di lesione

mine occorre sempre

di

' ci 8pe(Maliiiente per (|uanto

pu essere

in

rapporto all'ulteriore svi-

luppo dei fenomeni nervosi.

La

profilassi

dovrebbe essere rivolta alla popolarizzazione delle cogniancora allo studio del modo di proteggere l'or-

zioni sulla elettricit, e

ganismo umano dai

contatti

dall'azione del fulmine.

elettrici,

e,

quello che ancor pi importa,

776

XVII.

Doti. Frane.

Burruano (Racalmuto

Contributo

- Sicilia):

alle malattie dei zolfatai in Sicilia.

Avendo, per circa 18 anni, esercitato la professione di medico-chirurgo in ambienti zolfiferi, come quelli di Caltanissetta e Girgenti, ho
avuto occasione di studiare le varie malattie a cui vanno pi frequente-

mente

soggetti

che facilmente

zolfatai, malattie

la qualit del lavoro, sia per l'eccesso e

per

alle forze fisiche dell'operaio, sia

guisce

il

lavoro:

manifestano sia per


in

rapporto

ambiente in cui si esepoco o nessuna igiene che si

lo speciale

finalmente per la

sia

si

durata del lavoro

trova in questo ambiente.

Chi

infatti

non

sente stringere

si

il

tetro abisso in cui lavora lo zolfataio

Dentro

le

viscere della terra con

cuore entrando per poco

una temperatura

di

con poca o nessuna ventilazione, con aria carica

tigradi,

in

questo

quasi 52 cen-

di pulviscolo, di

gas irrespirabili e deleteri, ignudi, scalzi si vedono migliaia di operai,


chi con pali e con picconi scavare sopra un duro macigno, chi curvi,
gemendo sotto un grande peso, salire per un lungo, irto e fosco cammino. In questo faticoso lavoro, immersi in un sudore profuso, passano
10 e 12 ore ristorandosi spesso bevendo acqua sporca e mangiando
duro pane.
Quello

che poi

veramente

straziante

si

vedere

operai dopo una notte di lavoro: paiono tanti infermi,


intontiti, faccie avvizzite, scialbe,

Con questo genere di


facile il comprendere come
sema,

le

lombaggini,

in

queste condizioni

catarri brorichiali,

ernie,

le

poveri
stento,

occhio languido, corpi quasi cadenti.

lavoro,
i

questi

camminano a

Vanchilostoma,

le

le

imperfezioni fisiche, lordosi, ci/osi e gli infortuni

antigieniche,

bronco-polmoniti,
congiuntiviti
vi

'enji-

acute,

le

sono all'ordine del

giorno.

Per per quanto l'ambiente zolfifero favorevole per contrarre le


sopra annotate, altrettanto sfavorevole per lo sviluppo della

malattie
tisi

e della malaria.
Si

sa infatti per

le

esperienze di Daniels, e specialmente del Grassi,

del dottor Mattei ed altri,

che

la

malaria viene propagata esclusivamente

jH'i-

si
81

|iunture di certe zanzare Anopheles.

le

Ora VAnidridf sol/oroaa che

sviluppa dai calcheroni e dai forni addetti alla fusione dolio zolfo, fa
cho allontdnn, [uii'ali/za, uccide gli annplmlfs e per ci la malaria non

pu propagarsi. Infatti ru'llo /une malariche in contrada Lcu/o ed Ercole,


dove ora si sono sviluppate din' importantissime miniere di zolfo, e dove
luvonino pi
lati

di

di tino

mila

<^perui,

non

si

sono osservali pi

di

10

amma-

inulura ogni anno.

La

tisi

non

si

osserva nei zolfatai e

ci<

deriva certamente perch

respirano dentro la miniera e pi di tutto Vanidride hoIJorosa, impediscono Ii> sviluppo o uccidono il hacillo. Se cosi non fosse,
gli

acidi clif

certamente
slato di

la

si

tisi

dovrebbe essere frequentissima nei zoljatai per

minima resistenza

in

cui

si

trova l'apparecchio respiratorio.

lo

778

XVIII.

Doli. Salvatore Saiita (Troina - Sicilia):

Due nuove
della

A
denza

malattie

dei lavoratori

campagna.

proposito della dotta


di

parassitarie

relazione del

Prof.

Monti,

prego la Presi-

lasciarmi esporre alcune mie osservazioni che se rientrano nel

capitolo delle malattie professionali,


alle infezioni. Io

prodotta dalla

ho studiato

Cephalomya

non sono per strettamente

attinenti

sotto l'aspetto rino-laringojatrico la Miasis

ovis,

che una mosca che schizza le uova


prime vie respiratorie dei

sulle congiuntive e nelle cavit nasali e delle

pastori e dei tosatori di ovini, nei mesi estivo-autunnali.

disturbi locali

accomsono quelli di
il
lavoratore
lascia
La
malattia
malore
generale.
da
da
febbre
e
pagnate
per 3-4 giorni nell'incapacit di attendere alle sue occupazioni e per
una comune

congiuntivite, rinite o laringite acuta

molto altro tempo in uno stato

malore.

di lieve

Per abitudine sogliono questi individui soggetti a tale malattia portare all'occhiello un bulbo d'aglio per allontanare la mosca, ma ci riesce
insufficiente. A parer mio sarebbe migliore una protezione meccanica.
Un'altra malattia professionale la presenza della sanguisuga {Hyrudo
lavo^anguisufja Bergmann) nella laringe, nella quale penetra quando
ratori nelle campagne si dissetano alle fonti oppure ai corsi d'acqua,
dove vivono questi anellidi, che per la loro piccolezza non sono avverspecialmente che molte volte quest'acqua viene conservata in
tibili,
i

recipienti opachi.

Furono

chirurghi militari francesi

primi a rilevare gl'inconvenienti

sanguisuga in laringe, ma in seguito le osservazioni sono


molteplici ed ora ne esiste una discreta letteratura.
disturbi che produce sono quelli stessi di un corpo estraneo nella

prodotti dalla
state
I

glottide e per ovviarli tante volte, oltre all'estrazione per le vie naturali,
si

dovuto ricorrere alla tracheotomia, e

si

notato

finanche,

risulta dai pochi casi registrati nella letteratura dell'argomento,

accidente di questi seguito da morte. Sono poi molto gravi

le

come

qualche

anemie da

esse prodotte.

facile la profilassi di

ratori delle

campagne

questo grave danno, raccomandando

l'uso di bicchieri trasparenti e tascabili.

ai

lavo-

INDICE (lENEllALt
Due

p.irole

storui

li

ilol

Congresso

Comit^ito promotore del Congresso


Circolni-i N.

-^

11

l^egolamento del ("ongres-

-,'4

Documenti e carte d'iscrizione

-SJ

Adesioni e telejrrammi

:',\

Rappresentanze estero

Municipi rappresentati e aderenti

'VJ

Conjiressisti

io

Oblatori

i8

SEDUTA INAL'GCRALK DEL CONGRESSO

i9

Festegj,namenti

71

Skzionk I'kima
Prof. A.

De Giovanni
Carozzi

Dott. Luigi

GARDKNam

Prof. G. F.

dificazioni

SEDUTA PRIMA.

Individualiti e n\alattie proI'es.^ionali ISunt)

Controindicazioni al lavoro notturno

....

sh

Bollettino - Sull' influenza della luce naturale nel lavoro


Alrkrtoni - Bilancio alimentare e lavoro {(ocIusd/i)

Dott. Luioi
Prof. H.

7.^

- Modificazioni del sanpue e lavoro notturno (*f"-

ricerchr)

'

73

109
109

SEDUTA SECONDA.
l'ri>l.

t..

l'iKu

A.

i.\i

l,a

curva della pro<luzioiie uim-

f.NU'rii.i

i.uiciii

manuali ed intellettuali sul campo del lavon


Prof. K. CuisAFUi.Li - Frenastenia e delinquenz;i in rapporto a taluni
ordinamenti del lavoro
Dott. 11. voN ScHRirri<:K - Zur Pathogeneseund l'rophvlaxe der sogenannten Taucherljihmung
Gnu. IOLI - Patologia del lavoro negli ambienti ad aria comProf. G. >
negli operai

113
145

l'^'^

press; {lifi.^simtn)

\l'i

ShDl. lA ILK/A.
l'nir.

l'ott.

i'.

.\.

Ai

1.

fi;

l'.

Tli.lk-

e Dott. F.

Lu8ANA

IONI e Dott.

A>\;i.M

Il

ricambio materiale mdlo

.str.n

..

>h

- Alcool e lavoro muscolare

Contributo sperimentale all'azione dell'alcool sul

inoii

muscolare

806

Dott. C. M. Bkli.i -

Prof.

MiRCOLi

Le

11

lavoro negli ambienti u teini)eratuj-a elevata

aortiti latenti dei

fu(M-lii.sti

niaiittimi

....
.

iflO

2\9

780

Pag.

SEDUTA QUARTA.
Prof. R.

Massalongo

- Tubercolosi e legislazione del lavoro

221

229

Doti Ludwig Tkleky - Tuberculose und industrielle Ent^^'icklung

SEDUTA QUINTA.
Dott.

Hayo Bruns
sis,

- Die Verbreitung

und Bekiimpfung der Ankylostoniiainsbesondere unter Berlicksichtigung der Verhltnisse in deut-

Kohlengruben
- Le malattie del lavoro di natura parassitaria
Dott. N. Vaccino - Diffusione dell'Anchilostomiasi e necessit di combatterla colla profilassi e colla propaganda
Dott. 0. CuRTi - -L'anchilostomiasi nell'Agro Cremonese
sclien

Prof. E.

Perroncito

Dott. G.

MoMO

Dott. D.

Glibert

- Igiene delle Gallerie

237

242
250
260
267

SEDUTA SESTA.
-

dn travail

Iniluence

comprime sous

l'air

faible

pression

281

Prof.

Zenoni - L'affaticamento muscolare nell'aria compressa


Biondi - Le malattie del lavoro negli operai delle miniere sarde

Dott.

Piero Boveri - Tabacco

Prof. C.

293
293

(Riassunto)
e lavoro

muscolare

- intossicazioni nico-

tiniche

311

Dott. G. Y. GiGLiOLi -

La questione

del tabagismo professionale

320

SEDUTA SETTIMA.
Dott.

Rota

La patologia

dei

lavoratori

del

cemento

e della calce nel

329

Circondario di Casale Monferrato


Prof. A.

Monti

Su

347

le infezioni professionali

Prof. Giulio Ascoli - Del carbonchio e delle infezioni professionali,

nei

loro rapporti medico-legali

Prof
Prof.

378

Langlois - Le charbon industriel


Angelo Menozzi - Sui pericoli dell'industria
I.

391

P.

dei fiammiferi

400

SEDUTA OTTAVA.
Prof.

Prof.

Martin Hahn - Der gewerbehygienische Unterricht an Universitaten


und technischen Hochschulen
L. Devoto - La clinica delle malattie professionali degli Istituti
Clinici di

Comm.
Dott.

Dott.

Milano

407

412

Magaldi - Sulla assicurazione


Francesco Pezza - Patologia delle
P. Vasta - Il torace deforme dei
V.

delle malattie del lavoro


risaie

415

423

carusi siciliani e la legge sul

lavoro dei fanciulli

445

SEDUTA NONA.
Glibert

- Organisation

et fonctionnement du service medicai


de l'inspection du travail en Belgique

Dott. D.

45L

Va.
lUitX.
f,.ff

G. V.

pu,

<ii(fi.ioi,i

i'i.;*iiMM

- l'i-oveiiziuiie
-

Im.mi.' delle

l'Il'

malattie

ii<fe>>ionali in Inghilterra
~<irut<,

fabbriche di

SEDUTA DECIM
1

r-,,,,,-

,ii

k.'.

.\

La dietetica dei lavoratori


L. Dkvoto
Ulisse Goriu - Sull'assistenza sociale per lo malattie del lavoro .
Avv. RiccAuno FAnRis - L'assistenza sof'ale apli op<nii
Dott. Luitwio Tei.kky - Was kann die Kra[ikenka*.st> zur Bekmprung
der lewerbekranklR'iteii tiin i
l)ott. G. Za.noni - Comunicazione sulla morbilit d! personale d'albt-rtro
I

rui.

Prof.

Sezione Seconda
Dott. K.

Festalozza

madre
La Torre

Il

lei

la

feto in

protezione della maternit

rapporto alla

'

<Ji

51

51'J

professione

della
Prof. F.

L'I

495

SEDUTA PRIMA.

lavoro delle donne e

Lo sviluppo

Prof. G. Mkui.ktti -

477

.'>,'.'.

sviluppo del feto e della

Dello

sua mortalit

in

rapporto allo stato sanitario dell'operaio


Prof. G.

Calderim

Le lavorazioni nell'arsenale e nel laboratorio piro-

tecnico dei fiamniileri e del ta))acpo considei-ato in


funzioni

della

maternit, secondo osservazioni

ostetrico-ginecolofrica di Bologna
Dott. A.
al

Dott. D.
iKitt,

A.
It'

Moscucci - La morbilit e

la

relazione colle

fatti-

ri-'Iia

('liriica

mortalit

ii'i

imiuimh

lavoro dei genitori

r.ipiM,!,.

MoccHi - L'inlluenza

....

lavoratrici del tabacco della R. Manifattura di Sestri

Ponente

del tabagismo sulla gravidanza


Pkim - Considemzioni sopra alcuni dati demogmflci riguardanti

581

SEDUTA SECONDA.
Prof.

Martin Hahn - Zur Verhiirung der Bleivergiltung

Dott.

J.

Dott. G.

KamhoL'SEK - Zur Dleifrage


Mas.i.m - Del saturnismo e sua

'^'1
'

'

profilassi negli addetti alle arti


..,;

grafioli.'

SHDUTA TERZA.
Dott. P. Pi

i.MNi - Intonili allo fsio-iKitoii'tiia

il-i

lavoranti n<l!e .'ranli

industrie chimiche
Dott.

RfHINO - L'artenii>eirHiM oi 'Mi.:nii- jM IH'


metodo per misurare la pressione del siingue)

t'.

>Mi>ii,u'-.

::

ii'iii>ii

....

t>H2

SEDUTA QUARTA.
Prof.

Fa MIO VriAU - Sulle

altei-azioni dello

scheletro e

dell'appaivcchio

circolatorio dei giori)al<-ri barcaioli

Dott GiANM.M
Prof.

Hkrnauki -

La

fatica

mentale dri manovratori di ti-am


da morte iii occasione

L'in.ola/ione seguita

ToRRPrrTA - Pi-vonzionc e trattameli'"


minante nelle officine di fabltricaziom-

Dott. V.

.t.-ii

i^(>.sim

a,

di

lavoro
,^

illu-

.M

782

Pau.

*
* *

Nomina

di

un Comitato internazionale permanente per

studi relativi alle

669

malattie prelessionali

Chiusura del Congresso internazionale per le malattie del lavoro. Discorso


del Presidente Senatore dott. M. De Cristoforis

671

COMUNICAZIONI NON LETTE.


I.

II.

W. Olduight
Langlois - Les maladies professionnelles et leprojetde
loi du 16 mai 190.5 du gouvernement franyais
Prof. E. RossoNi - Studio sulle malattie degli addetti ai servizi

674

igienici e sanitari ed ai servizi telegrafici e telefonici

688

Lettera del Prof.

Prof.

J.

P.

675

III.

....

Dott.G.FRiEDRicH-Gewerbehygienean dentechnischen Hochschulen


V. Dott. G. Volante - Le condizioni igieniche e sanitarie dei lavoratori al traforo del Sempi on e

IV.

VI. Dott. G. F.

Gardenghi - Contributo

alla

conoscenza

degli

Gardenghi

692

scambi

respiratori in atmosfere inquinate


VII. Prof. G.

690

698

La lavorazione

dei bassi

prodotti nelle fab-

briche di zucchero

708

Giordano - L" igiene mineraria nell'insegnamento


Pie ROTTI - Le malattie degli operai attendenti alla lavora-

719

zione del cotone a Pontedera


X. Dott. R. Coli - Sulla industria della trattura della seta in provincia

732

Vili. Dott. A.

IX. Dott.

XI.

XII.

di Lucca
Prof U. Gabbi - Le alterazioni scheletriche ed organiche
portatrici sul capo della Calabria
Dott. P. Pesenti - La patologia dei lavoratori del cemento

746
delle

758
e del

760

gesso

Siccardi - Intorno all'Anchilostomiasi - La sua diffusione in rapporto con l'emigrazione - Sintomatologia - Patogenesi
XIV. Dott. S. Mircoij - La malattia delle Guardie di Finanza
XV. Dott. Prof E. Medea - L'azione tossica delle aniline sul sistema
nervoso
XVI. Dott. F. Melocchi - Intorno alla patogenesi della cloro-anemia
XIII. Dott. P. D.

nelle ragazze addette alle industrie tessili.

Sui danni

prodotti sull'organismo

770

{Prima comunicazione).

umano

dalla

elettricit

indu-

{-Seconda comtmicaz.ione)
XVII. Dott. Franc. Burruano - Contributo alle malattie dei zolMai in
striale.

Salvatore Saitta - Due nuove malattie


lavoratori della campagna

774

776

Sicilia

XVIIl. Dott.

765
768

parassitarie dei

778

MIH'E ALFADETICl)

A^iMclli avv. A.,

Allevi

tlolt. G.,

\^,;,\\

l'Si,

'^(iT.

i/|,-^0i,:.^()7,208,:w:<.tio6.

:ns.

<i..

|.i-.,r

111.

I(i9,

isii

.'isi.

i:nstoioi-i>

!)

'i:;.

i^l~^

Allierinni prof. P.,

Nini

l)|-:i

519, .525,

doti. .MMi.

.M..

.50.

IU5,

.574, rtTl.

De Giovanni
Devoto prof.

prof. scn.

A^

ili'

.'111',

73,

i'i

Itrr.
'.'ti

-.".'.

(157.

tloM. Andri's,

l-)Hcklmiti

4u4,

lii.

<'.i.

>><)

6W.

raiui^

Hijla (lotU E., 21.S.

liaseg)?io ing. N., OU,

M.

Bolli .lott. C.

BrmaLci

Ferrari dott.

C,
1, li4, 2(, i94, 6.54.
C, ()5(j.
Biondi prof. C, 20, 29:i, 40'i, 422, ii2.
1

nn),

I-

.x.-).

(jrj<i.

171, 207, 21(, 22t, 291.

prol.

a..

Kanoli dott. G,. 227.


444.

('..

Finzi dott. G.,

:29.

Ko

prof,

l.,

279. 324. 422.

Binila prof.

Friedrich prof. G.,

G'.H).

479, 481, 482, (522.

\W.

Bollfttino (lott L.,

VJabhi prof.

Bornietti sac. N., liO, 203,

Biven dott.

Gardenghi

443

ilott. K., 108, 2-'7,

;.':;:..

8k,

prof. G.,

iasperini

l',', !)7:;,

prof.

G., 205. 218, 227, 2:i4.

Gatti

prr.f.

Fr.,

218.

Giannini dott. Q.. 653, fS7.

:.'S1.

uld*-riiii

prof.

Carozzi dott.

L., 7.5,

Casarini dott. A.,

I.,

639,

los. .V.k.

292,

iio,

470,

597.

<".22.

Cort/)na dott.

Grassi prof.

105.

prof.

K..

Curti dott.

1()5.

l'7.

Ili.

<;.

I'

'.."..
1

llalin
0., 260.

U., 4iK).

443.

Costantini dott. A., 22S.

209. (.24.

110,

172,

477, 627,

doti. A., 719.

Gobbi prof.

Crisalidli

325, 403.

Glibort doti. D., 58. 106, 201. 404. 451.

443.

Coli tlott. U.. 746.


K.,

,320.

tkit).

l(l7,

ry;.

Giordano

20).

Celli prof. A., 32i, Air>,


eli V io pnif.

218,

.")74.

(}.,

219, 698,

320. 404 421.

Gigholi dott G. Y.. 106,


'

m),

70S.

77ti.

Huysso.

.\..

Galbiuini avv. A., 441, 657.

F., 311.

Bozzolo prof. C, 62.


Bnieni doit. S., 105, 111.-"^. Wi
Biuns dott. Hayo, 237.

Burruaiin

InH.

L',,

Gagliardi dott

3vfi.

prol.

407, 470,

.\I.

(>l

'

'

"

"-

784
Jjangiois prof.

J.

P. 59,

106, 107,

290,

391, 675.

La Torre prof. F., 525, 536 574, 599.


Loriga prof. G., 107, 234.
Luraschi dott, C, 205.
Lussana

Pezza dott.

Fr., 423.

Piccinini dott. P., 495, 629.


Pieraccini dott. S., 105, 106,
1

13,

108,

HO,

144, 158, 204, 208, 232, 323, 326,'

405. 481, 638, 6.53.

Pierotti dott. D., 732.

dott. F., 188.

Pigorini dott. P., 485.


Pirri dott. G., 208.

Maffei dott.

A.,

113.

Magaldi comm.

Majno signora

Pizzini dott. L., 347, 598, 653.

V., 242. 415, 422.


E.,

108, 525, 598.

Kambousek

Mancioli dott. T., 325.


Mangiagalli prof sen.

Maragliano prof. sen.


Massini dott.

L., -49.
E., 49.

G., 617, 627.

Mazzocchi ing. L., 346.


Medea prof E., 770.
Melocchi dott. F., 774.
Menozzi prof. A., 49, 400, 484, 653, 673.
Merletti prof. C, 525, 598, 599.
Mierden Vander, 281.
Mircoli prof S., 208, 219, 768.
Mocchi dott. D., 580.

Momo
Monti

dott.

C,

105, 112, 267, 580.

prof. A., 209, 241, 249, 347, 421,

442, 482, 484.

Moscucci dott.

dott. G., 609.

Ratti, 227.

Repace

dott. A., 758.

Rossi dott.

Rota dott.
Roth prof.

Ro vigili
Rubino

109.

F.,

Rossoni prof

E., Ili, 688.

G., 329, 346, 347.


0.,

404,415, 625, 673.

prof. A., 144.

C, 207, 226, 224, 632, 638.

dott.

baitta dott. S., 444, 778.


Snarelli prof. C, 63.
Schrotter; dott. Doz., H. 56, 105, 158.
Siccardi dott. P. D., 765.

A., 576.

Muzzarelli dott. A., 267.

Teleky

dott. L., 229,232,

402,404,504

625.

neisser

dott. E., 220, 479.

Torrett-, dott. P., 219, 657, 666.

Treves prof

Z.,

111,140,205,207,323,

494.

Oldright prof. W., 220, 249, 674.

Peri

dott. A., 325, .581.

Peroni dott.

L., 32.5.

Perroncito prof. E., 241, 242, 480.


Pesanti dott. P., 760.
Pestalozza dott. F., 519, 525, 599.
Petrini dott. G., 105, 106, 108, 110, 113,
144, 158, 204, 208, 232, 323, 326, 405,

481, 622, 673.

Tullio dott. P., 181.

Vasta

dott. P., 445, 656.

Vitali prof.

I.,

Volante dott.

Zamorani

641,653.
G.,

112, 692.

dott. G.. 600.

Zanoni dott. G., 514


Zenoni prof C, 293, 476 479.

RC

ift

'

vii

-'ivUii'IJ'J'

ijlllllll

pali
lllllfll

liiii

liiliP

You might also like