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Citrini
r = (P i + Q j)/N
Unequazione differenziale alle derivate parziali del primo ordine di tipo quasi
lineare si scrive nella forma
1. P(x, y, u) p + Q(x, y, u) q = R(x, y, u)
EQLI1
PC1
ovvero p = q y
ovvero y = Q / P
o anche
dx dy
=
P
Q
ELC1
la linea si dice linea caratteristica della EQLI1. Una linea caratteristica non
pu essere utilizzata come linea portante i dati, mancando su di essa sia lesistenza
che lunicit della soluzione.
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EQLI2
EQLI3
che mostra come w sia tangente ad S, e da cui si deduce che le sue linee di
flusso, date dal sistema (anchesso chiamato sistema caratteristico)
dx dy du
=
=
ELC2
P
Q
R
giacciono su S. Tale scrittura richiederebbe che P, Q, ed R fossero tutte diverse da 0, ma in realt basta che esse non siano contemporaneamente nulle, essendo una
forma simmetrica di sistemi del tipo y = Q/P, u = R/P (se P 0 e si assume x come variabile indipendente). Si noti che la prime di queste non altro che la ELC1.
Si pu dunque intuire che una soluzione della EQLI1 sia individuata assegnando una condizione come la PC1, e cio la funzione , e che quindi lintegrale generale della nostra equazione dipenda da una funzione arbitraria.
Se lintegrale generale del sistema ELC2 si pu scrivere nella forma implicita
(x, y, u) = = cost, (x, y, u) = = cost, lintegrale generale della EQLI1 dato da
F((x, y, u), (x, y, u)) = 0, ove F una funzione arbitraria.
In particolare, se lequazione omogenea, cio se R = 0, un integrale u = =
cost (ovvero la funzione (x, y, u) semplicemente u), e se le caratteristiche non dipendono dalla soluzione, ma hanno lespressione (x, y) = cost, lintegrale generale
F((x, y), u) = 0 dato esplicitamente da u = f((x, y)), con f arbitraria.
9. w dP = 0, o equivalentemente
10.
=
=
= dt o equivalentemente y ' = Q( x, y, u )
ELC3
P
Q
R
u ' = R ( x, y, u )
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Esempi
EQLI1cc
Siano ancora a = 2, b = 1 ( N = 5 ), : y = 1/x, x > 0, e si scelgano inoltre c = 4, u(x, 1/x) = (x) = x3/3.
Determiniamo lo sviluppo di Taylor di u(x, y). 2 p + q = 4, e inoltre derivando u(x, 1/x) = x3/3 si ha p q / x2 = x2. Risolvendo il sistemino si trovano le derivate prime
p = ux(x, 1/x) = x2 2,
Derivando ulteriormente lequazione differenziale rispetto a x e poi a y si hanno le due equazioni 2 uxx + uxy = 0, 2 uxy + uyy + 0, mentre derivando lidentit ux(x,
1/x) uy(x, 1/x) / x2 = x2 si ha
[uxx(x, 1/x) uxy(x, 1/x) / x2] [uxy(x, 1/x) uyy(x, 1/x) / x2] /x2 + 2uy(x, 1/x) / x3 = 2x
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a) Se t < 1, non esistono soluzioni. Nessuna caratteristica taglia , e la soluzione u non pu essere determinata (zona A al di sopra della retta y = x/2 +
1/2, tangente in T a ).
b) Se t > 1, esistono due soluzioni, ma solo quelle maggiori di t sono accettabili, dovendo rendere x > 0. Imponendo (t+2) 2(t+1) > t si ottiene
2(t+1) > 2. Ovviamente la soluzione col segno + soddisfa sempre, mentre quella col richiede (t+1) < 1, cio t < 0.
c) Dunque se t > 0 (zona E, al di sotto della retta OQ, y = x/2) accettabile
solo x = (t+2) + 2(t+1), e risulta (t) = (t + 2 + 2(t+1)).
d) Se invece 1 < t < 0 abbiamo tre casi da distinguere. Nella zona B accetteremo la soluzione minore x = (t+2) 2(t+1); nella zona D la soluzione
maggiore x = (t+2) + 2(t+1), come in E.
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e) Infine nella zona C abbiamo un conflitto, poich ogni caratteristica interseca in due punti, ed essendo il valore di u costante lungo la caratteristica i
dati di Cauchy debbono essere compatibili. Devessere cio (t + 2 +
2(t+1)) = (t + 2 2(t+1)). Tale condizione deve essere soddisfatta anche per t = 0 (punti O e Q), mentre lo sicuramente per t = 1 (punto T).
f) Tuttavia il punto T pu dare dei problemi. Infatti la derivata di (t) = (t +
2 + 2(t+1)), necessaria per costruire le derivate parziali di u = (x 2y),
(t) = (t + 2 + 2(t+1)) [1 + 1/(t+1)]. Tale espressione tende a infinito
per t 1, a meno che non risulti (1) = 0, nel qual caso, se di classe
C2, tende a 0. [Quiz: possibile che tale limite sia finito e non nullo?] Perci in generale le soluzioni calcolate nei domini B e D non risultano regolari nel punto T.
B) Equazioni lineari a coefficienti variabili
Hanno la forma
12. P(x, y) p + Q(x, y) q = R0(x, y) + u R1(x, y)
EQLI1cv
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Se R = x u2,
lequazione non pi lineare. Lintegrale generale dato (svolgere i calcoli!)
da u = 1/[f(y/x)x]
b) Determiniamo a quale equazione differenziale alle derivate parziali soddisfa la famiglia di funzioni u = x f(y / x2)
Derivando rispetto a x e a y otteniamo
p = f(y / x2) + x f (y / x2) ( 2 y/x3) = f(y / x2) 2 y/x2 f (y / x2)
q = x f (y / x2) 1/x2 = f (y / x2) /x.
Eliminiamo f = x q ed f = u/x ottenendo p = u / x 2 y q / x, ovvero riordinando x p + 2 y q = u.
C) Fattore integrante
Lequazione differenziale ordinaria y = X(x, y) / Y(x, y) si dice esatta se lo
la forma X(x, y) dx + Y(x, y) dy = 0.
Condizione necessaria e sufficiente che Xy(x, y) = Yx(x, y); in tal caso detta
V(x, y) una primitiva della forma, lintegrale generale in forma implicita dato da
V(x, y) = C. Nel caso in cui la condizione non sia soddisfatta, si pu cercare di ottenerla moltiplicando per un opportuno fattore integrante u(x, y). Si ha allora [u X] dx
+ [u Y] dy = 0, per cui si deve imporre che risulti [u X]y = [u Y]x . Sviluppando si ha
lequazione lineare
uy X + u Xy = ux Y + u Yx , ovvero ux Y uy X = u [Xy Yx ],
che ammette infinite soluzioni. Il potenziale V*(x, y) cos ottenuto dipender
ovviamente dalla scelta del fattore integrante u, ma le linee equipotenziali V*(x, y) =
C* saranno sempre le stesse. Si noti, confrontando con la EQLI1: P(x, y, u) p + Q(x,
y, u) q = R(x, y, u), per cui P = Y, Q = X, R = u [Xy Yx], che la ELC2
dx
dy
du
dx dy du
=
=
diviene
=
=
. La prima uguaglianza lequazione
P
Q
R
Y
X u X y Yx
di partenza (ovverosia le linee caratteristiche sono le soluzioni di tale equazione),
dunque bisogna sperare nellintervento della terza frazione per semplificare le cose.
Due casi particolarmente semplici sono quelli in cui le espressioni [Xy Yx ] /
Y = g(x) oppure [Xy Yx ] / X = h(y) dipendono da una sola delle variabili. Infatti
in tali casi si pu determinare una soluzione u dipendente solo da quella variabile, e
rispettivamente data da u = eG(x) o u = eH(y) , ove G(x) ed H(y) sono primitive di g(x) e
h(y).
Nel caso generale invece si ha unequazione lineare, di cui sufficiente (ma
non facile!) trovare una qualunque soluzione non nulla. Per esempio, applicando le
propriet delle proporzioni, si possono comporre le prime due frazioni ottenendo
adx + bdy du
X y Yx
=
, e dunque se si trovano due funzioni a(x,y) e b(x,y) tali che
aY bX
u
lespressione a dx + b dy sia il differenziale di una funzione t(x,y) e il rapporto [Xy
Yx ] / [aYbX] dipenda solo da t si potr trovare una soluzione dipendente dalla sola t.
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Si ha per [X y Yx ] / X = 1/y = h(y) , da cui H(y) = log |y| e quindi il fattore integrante u(y) = y (si pu trascurare il segno, che una costante moltiplicativa).
Lequazione si trasforma in y2 dx + 2xy dy = 0, che ha lintegrale generale V*(x, y) =
x y2 = C*.
Esercizio: trovare un fattore integrante dipendente solo da x, ottenendo una primitiva V** diversa (ma equivalente).
b) Lequazione (y + 3/x) dx + (1/y x) dy = 0 non esatta. Risulta infatti [Xy
Yx ] = 1 + 1 = 2 0.
Scegliendo per a = y e b = x si ha [Xy Yx ] / [aY bX] = 2 / [y (1/y x) x (y +
3/x)] = 2 / [1 xy xy 3] = 1 / (xy + 1) e a dx + b dy = y dx + x dy = d(xy).
Pertanto un fattore integrante u dipendente solo dal prodotto t = xy dato
dallequazione du / u = dt / (t + 1), che fornisce u = C / (t + 1); si pu prendere C =
1, e avere u = 1 / (xy + 1). Lequazione che si ottiene moltiplicando per u
y + 3/ x
1 / y x`
dx +
dy = 0 (si verifichi che esatta); per la primitiva si ha
xy + 1
xy + 1
y
y + 3/ x
1 / y 1`
xy + 3 dx
1 y` dy
+
V * ( x, y ) = V * (1,1) +
dx +
dy =
,
xy + 1
y +1
xy + 1 x 1 y + 1 y
1
1
1
x
che,
4x3 y
. Naturalmente le linee integra( xy + 1) 2
x3 y
= C ** .
( xy + 1) 2
Si verifichi che differenziando si riottiene lequazione di partenza.
Esercizi
1. Dimostrare che se u(x, y) soddisfa unequazione differenziale del primo ordine a
coefficienti costanti tutti i punti della superficie soluzione S sono parabolici. Giustificare geometricamente il risultato: come fatta la superficie S?
2. Determinare le linee caratteristiche, lintegrale generale e la soluzione
delleventuale problema di Cauchy delle seguenti equazioni quasi lineari alle derivate
parziali:
a)
b)
c)
d)
xpyq=u
2 p 3 q = u2
xp+2yq=u
6 p / x + 2 q / y = 3 / u2
u(x, 0) = x
u(x, x) = x3
Soluzioni
2a) y = /x
2b) 3x + 2y =
2c) y = x2
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u = f(xy)/ x
1
u=
x
f (3 x + 2 y )
2
Cfr. esempio b)
8/8
u=
3(3 x + 2 y )
3 xy + 2 y 2 + 9
u = x5 / y2
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